BRICIOLE 3/2010

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N UME RO 3/2010

giornalino educativo

IL

MAT RI MO NIO PE RFE TT O

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ESSERE UNA PERSONA RISPETTABILE Paolina e Domenico sono sposati da dodici anni. Hanno due figli: Franco di 11 anni e Giuliano di 2 anni e mezzo. Sognano di avere una bimba.

I vostri momenti preferiti durante il giorno… La mattina, quando Giuliano si sveglia gioioso e ci abbraccia sussurrando: “Amo la mamma ed il papà!”, e Franco entra correndo nella nostra camera per darci un bacio. Il tempo per le favole, per le stupidaggini, per ballare al ritmo della musica, per imparare le canzoni. Le chiacchierate con Franco a proposito della scuola e le sue parole: “Mi siete mancati”, “Vi ho aspettato”, “Vi amo”. Vale la pena vivere per questi momenti, tentare di essere la mamma ed il papà più bravi che ci siano. Il vostro metodo per risolvere le crisi? Una conversazione sincera, nella quale vengano rispettate le proprie diverse opinioni a proposito di ogni argomento. Riconosciamo che ognuno di noi ha il diritto di avere dei momenti di debolezza e dei momenti peggiori. Cerchiamo le cause della crisi. Non andiamo mai a dormire finché non troviamo la soluzione. Poi il bacio e la lettura. I periodi difficili? Parliamo abbracciati, sottovoce, poiché sottovoce non si mente. Seguite il modello: la mamma in cucina ed il papà al parco - giochi? No. Le situazioni sono variegate e molteplici. La mamma in cucina ed al parco – giochi. Il papà legge i libri e fa divertire i figli. Il papà dà a loro il cibo, la mamma gli fa il bagnetto, il papà li mette a dormire, la mamma pulisce, il papà nuota, la mamma insegna i colori e i numeri. Senza divisioni o schemi. Infatti la mamma ed il papà costituiscono un’unità. Prepari da sola il cacao ai vostri figli o preferisci dire a loro come si fa? Franco è capace di preparare da solo il cacao e la cioccolata, perché glielo ho insegnato. Per il piccolo Giuliano per adesso lo preparo io da sola. Vale la pena insegnare ai figli tutto ciò che conosciamo e sappiamo fare noi stessi, ed imparare nuove attività insieme ai figli. La cosa più importante che volete insegnare ai vostri figli… L’autonomia. Il riconoscere e distinguere il bene ed il male. L’essere una persona rispettabile. La lealtà. Il rispetto verso gli altri e verso se stessi. Oh, quante cose! Per essere felici avete bisogno di… Una piccola e dolce bimba, tuttavia questo sogno non è molto facile da realizzare. Siamo felici ed appagati come genitori. Consideriamo ogni giorno come un dono. E il domani è un s mistero.


INTRODUZIONE Cari Lettori! n questo numero tratteremo l’argomento riguardante la donna e l’uomo come moglie e marito, come madre e padre. L’educazione dei figli, infatti, incomincia con la creazione di un’atmosfera positiva all’interno della famiglia, definendo le priorità tra i nostri valori, dove si trovano i confini del comportamento che non si dovrebbero oltrepassare. La coppia di sposi dovrebbe definire, meglio prima della comparsa al mondo dei propri figli, quali sono i loro ideali fondamentali, come: l’amore, la fedeltà, la giustizia, il perdono, la responsabilità. E’ molto importante porre Dio al centro della famiglia, poiché se nella vita di una persona non esiste Qualcuno, la cui parola non cambia e rappresenta la verità, allora tutto il male e qualsiasi depravazione, col trascorrere del tempo, diventerebbero possibili. I coniugi devono definire qual è la suddivisione basilare dei loro doveri e che cosa trasmetteranno ai loro figli. E’ ovvio che all’inizio ci saranno delle difficoltà. Di solito ciascun consorte vuole che si faccia a modo suo. Perciò il periodo nel matrimonio prima della nascita dei figli è molto importante e bisogna utilizzarlo al meglio. Successivamente, darà i suoi frutti nel corso di tutta la vostra esistenza familiare. Noi ovviamente ve lo auguriamo di cuore.

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La Redazione delle “Briciole Educative”

CONTENUTI

maturità nella sfera del sesso •-LaI criteri della maturità del sesso (parte 3)

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cosa la donna si attende dall’uomo? •Che •Che cosa l’uomo si attende dalla donna?

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Che cosa contribuisce a costruire •una comunità? . . . . .

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siete voi il migliore esperto 10 •Nell’educazione matrimonio (parte 2) •-Il Ilvostro matrimonio perfetto. . . . . . 12

della famiglia . •LoDio,sviluppo • la donna e l’uomo .

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BRICIOLE EDUCATIVE Un e-giornalino per i genitori. Edito dalla Casa Editrice MIMEP-DOCETE, via Papa Giovanni XXIII, 4; 20060 Pessano con Bornago (MI). Preparato dal gruppo redazionale.

Briciole educative

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I CRITERI

LA

MATURITA’

NELLA

SFERA

DEL

SESSO

PARTE 3

della maturità del sesso Dio non è né uomo né donna, Dio è la pienezza. Dio non ha un sesso, poiché il sesso è di chi non è ancora pienezza e di chi necessita proprio di un sostegno da parte dell’altra persona.

LA CONSAPEVOLEZZA DELLA MANCANZA DI PIENEZZA

Il primo criterio di maturità nella sfera sessuale è la scoperta del fatto che la sessualità rappresenta la mia mancanza di pienezza. Il fatto che si è uomo o donna significa che né io né tu siamo pienamente realizzati. La sessualità ci ricorda che non siamo divinità, che abbiamo bisogno delle persone dell’altro sesso che ci completano, che ci accompagnano nella nostra esistenza, che nella loro umanità possiedono qualcosa che noi non abbiamo.

Dio non è né uomo né donna, Dio è la pienezza. Dio non appartiene ad un certo sesso, poiché possiede un sesso soltanto chi non è pienezza e chi necessita proprio di un sostegno da parte delle persone dell’altro sesso. E, in relazione a questo fatto, Dio è contemporaneamente uomo e donna, verrebbe da dire, ma è di più, è oltre l’essere uomo e donna. E’ completamente amore. Il nostro amore umano dovrebbe crescere fino al livello dell’amore di Dio. Quindi dovremmo mostrare alle persone l’amore nel modo più vicino a come ce lo mostra Dio, quando è necessario duro, deciso, maschile, paterno, e, quando bisogna, sensibile, delicato, affettuoso, materno. Ma la situazione migliore è che siano presenti entrambi questi aspetti. Possiamo imparare questo da Dio. IL SOSTEGNO RECIPROCO

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Il significato seguente della sessualità umana consiste nel sostegno reciproco. Non è bene che l’uomo sia solo, ma non è nemmeno bene che l’individuo stia soltanto in compagnia delle persone dello stesso sesso. Vale la pena notare che Dio non crea, per Adamo, un secondo Adamo, un Adamo – bis, ma crea una persona di sesso diverso. E’ meglio non correggere il Signore Dio. Invece le femministe vogliono che le donne combattano contro gli uomini; gli attivisti gay propongono l’isolamento delle donne dagli uomini. Nel frattempo, Dio propone l’amore reciproco. Dio conosce molto bene i nostri cuori e sa che il destino delle persone e del mondo dipendono innanzitutto dalla


relazione donna-uomo. Quindi, una qualsiasi lotta tra le donne e gli uomini, oppure un totale isolamento tra le donne e gli uomini significa che entrambe le parti perdono. Chiunque sa che se tra la mamma ed il papà tutto va bene, ossia si sostengono reciprocamente, si comprendono, si amano, allora il mondo è colorato, e si sopporterà anche la fame, la povertà, o problemi di salute, mentre se nella relazione tra una donna ed un uomo qualcosa non va bene, allora tutto il mondo inizia ad essere pieno di sofferenza. LE FERITE

Spesso, parlando con persone ferite o che hanno delle difficoltà, si scoprono innanzitutto problemi nelle relazioni donna – uomo. E devo affermare con grande dolore, che il più spesso sono gli uomini che feriscono le donne. A volte le donne possono far del male ad un uomo nei dettagli, per mezzo delle proprie lamentele, delle pretese, di paure che condividono. Di solito mettono in comune il peso della propria vita quotidiana. Invece gli uomini sono in grado di infliggere alle donne delle terribili sofferenze, ed il bilancio dei torti tra le donne e gli uomini è molto disuguale, purtroppo a svantaggio delle donne. Esse sono molto più spesso vittime piuttosto che carnefici.

prima delle nozze, durante la fase dell’innamoramento, del fascino, non si cambierà dopo il matrimonio. Dopo lo sposalizio la situazione può soltanto peggiorare. E se anche cambia, ciò avviene a causa della sofferenza, o della prigione, o di una malattia. Invece la moglie non lo cambierà molto se prima del matrimonio non lo avrà trasformato. UN ANEDDOTO

Al termine, un aneddoto. Ancora prima del peccato originale, Dio veniva in Paradiso a passeggiare insieme ad Adamo. Un giorno, durante una di queste passeggiate, Adamo chiese a Dio: “Signore, perché hai creato la mia Eva così bella?” “Affinché tu possa amarla”. “E perché, o Dio, la hai creata così ingenua?” “Così che lei potrà amare te!”. A volte, per amare alcuni uomini bisogna essere molto ingenui. Tuttavia, se si ama saggiamente, non si è ingenui. Si può amare ogni uomo in modo non ingenuo, anche un uomo in crisi, ma bisogna sapere come. Però questo è un altro problema. s

UN AVVERTIMENTO

Quindi vorrei rivolgermi alle ragazze con tale appello: siate semplicemente ragionevoli, abbiate “occhi che vedono ed orecchie che sentono”. Infatti purtroppo spesso accade che le ragazze si mettono assieme a dei ragazzi che non ne sono degni, i quali non sono in grado di amare, non riescono a rispettarle, e quindi poi inizia per loro l’inferno in terra. Esse pensano che egli cambierà…. Invece il fidanzato o il futuro marito può essere educato esclusivamente prima del matrimonio, mai più tardi. Successivamente si può solamente soffrire. Se non si cambia

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CHE COSA LA DONNA SI ATTENDE DALL’UOMO? La donna si attende dall’uomo delle caratteristiche veramente maschili come: la responsabilità per la famiglia, la cura, la saggezza, l’ingegnosità, una adeguata valorizzazione del mondo, l’indicazione della strada da percorrere alle persone poste sotto la sua tutela, l’essere il leader della propria famiglia.

LA SENSAZIONE DI SICUREZZA

La donna si attende innanzitutto di sentirsi al sicuro. Desidera sentire che il suo uomo è forte. Ovviamente qui non si tratta di muscoli, ma della sua saggezza, competenza, responsabilità, capacità di gestirsi nella vita. La donna si attende che egli avrà il lavoro che gli permetterà di sostentare sé e la sua famiglia. E qui non si tratta soltanto del guadagno. Infatti a volte si può guadagnare tanto, ma amministrare male i propri beni, per esempio fare i debiti e dovere continuamente pagarli. Deve compiere il suo lavoro onestamente e coscienziosamente, e se lo perde, deve cercarlo intensamente, essere in grado di trovare anche un’occupazione momentanea, mostrare che possiede uno spirito imprenditoriale, e che perfino nelle situazioni di crisi non perde la testa. In questo modo dimostra che non permetterà alla sua famiglia di andare in rovina, che inventerà sempre qualcosa, se sarà all’altezza del suo compito. Deve essere indipendente e versatile. La donna si attende anche che egli sia in

grado di gestire le questioni tecniche e che se ne occuperà. Ella deve percepire che lui la salverà da una situazione di crisi, e che sarà competente. Allora diverrà orgogliosa di lui. UN SOSTEGNO

Lei ha bisogno anche di un sostegno. Nei momenti di crisi, quando ha un problema, deve sapere che può contare su di lui. A volte si tratta del bisogno della donna di difendersi da qualcuno o da qualcosa, e a volte è necessario che si lamenti, che parli. Ed allora egli non la interromperà e non le darà troppi consigli, ma la abbraccerà e la assicurerà che tutto andrà bene, che lei se la caverà, che egli la aiuterà sempre. L’INDIPENDENZA PSICHICA

Egli deve essere anche indipendente psichicamente dai genitori. Infatti probabilmente nessuna donna vorrebbe legarsi ad un “figlio di mamma”. Ovviamente bisogna amare i genitori, rispettarli, ed aiutarli sempre quando ne hanno bisogno, visitarli e sentirne la mancanza, ma non si può essere dipendenti da loro. La donna si attende che il marito non permetta che i genitori, e soprattutto sua madre, si occupino delle faccende della famiglia del figlio. L’AMBIZIONE

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L’uomo deve essere ambizioso. Deve tendere allo sviluppo della propria personalità, e non accontentarsi di ciò che possiede.


Deve avere un progetto per il futuro, una certa visione da perfezionare continuamente. Non deve adagiarsi su ciò che ha raggiunto e mantenere lo status quo. Deve porsi degli obiettivi e delle nuove sfide. LA CREATIVITA’

L’uomo deve essere creativo. Si tratta di pianificare gli incontri con la fidanzata, di inventare qualcosa di interessante, di essere pieno di entusiasmo e di voglia di vivere. Così, farà le sorprese, organizzerà le gite, e non si accontenterà di stare alcune ore dalla sua ragazza, eventualmente guardando la televisione. Alla donna fa una buona impressione quando l’uomo coltiva dei propri hobby, quando si appassiona a qualcosa, e quando è bravo a fare qualcosa. Si attende che le proporrà un modo interessante di trascorrere il tempo. Il suo entusiasmo la contagia e la spinge affinché anche lei faccia dei progetti. Ma questo stimolo deve essere un’iniziativa di lui. IL RISPETTO

Le donne esigono il rispetto, sia nelle cose poco significative ed esteriori, sia in quelle fondamentali. L’uomo non deve trattare come una serva la fidanzata o dopo la moglie, come se non avesse una propria opinione. LA MERAVIGLIA

Come l’uomo si attende di essere accettato, così la donna desidera venire lodata, ossia che il suo uomo le dica che è bella, che è buona e saggia, si aspetta di essere sicura di essere amata. La donna vuole sentirselo dire perfino alcune volte al giorno, per soddisfare la sua esigenza di essere apprezzata ed elogiata. IL CAPO

La donna si attende che l’uomo realizzi il proprio ruolo, ossia che conduca la loro relazione sentimentale, non che sia dominatore ma guida. Egli dovrebbe indicare alla

donna, che si orienta per mezzo del cuore, la direzione appropriata e le conseguenze delle azioni compiute sotto l’influsso dell’emozione. Egli dovrebbe consigliare, analizzare, riflettere e prendere la decisione corretta insieme a lei. LA FEDELTA’

Nella relazione sentimentale, la donna ha bisogno di esclusività, di fedeltà e di prospettive per il futuro. Si tratta del fatto che ella abbia la certezza che il suo fidanzato la tratta seriamente, che non sta con lei per avere compagnia, per mostrarla davanti agli altri, ma perché la ama, perché lei è importante per lui e perché egli prende in considerazione i sentimenti di lei. Infatti le donne di solito non amano incontrarsi per il solo motivo di vedersi. L’ASPETTO FISICO

Per la donna è importante che l’uomo si prenda cura di sé. Non troppo, ma del tutto normalmente. La donna non esige i miracoli. La vera bellezza è nell’anima. E’ anche importante come il fidanzato tratta se stesso ed i propri complessi. Farà una migliore impressione sulla ragazza se sarà capace di ridere di sé, e se mostrerà che le proprie debolezze non gli creano problemi. Allora la donna sarà orgogliosa di lui, e si sentirà a suo agio in sua compagnia. In questo modo le mostrerà di essere un uomo forte e saggio, il quale separa le faccende importanti da quelle meno significative. s

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CHE COSA L’UOMO SI ATTENDE DALLA DONNA? Quando un ragazzo conosce una ragazza alla quale è seriamente interessato, da lei si attende principalmente: che lei abbia dei principi morali ed il rispetto verso di sé e verso lui, che gli darà la sua fiducia, che lo accetterà, sarà femminile, ossia introdurrà nella loro relazione il calore, la bellezza e la bontà. E’ sicuro che ella sarà in grado di occuparsi delle attività domestiche e dell’amministrazione della casa, e che dirà con sincerità ciò che desidera, e non lo obbligherà ad indovinare ciò che le interessa, che sarà il suo più grande amico e consigliere, e, quando sarà necessario, lo stimolerà all’azione.

LA FIDUCIA

L’uomo, per assicurare alla donna il senso di sicurezza, ha bisogno di una certa fiducia da parte sua, che gli dia la possibilità di mostrare i suoi talenti. La donna non gli offrirà il suo aiuto se non sarà egli stesso a chiederlo. Questa fiducia deve riguardare tutto l’agire dell’uomo: così potrà essere fiduciosa che egli si prenderà cura della famiglia, che sceglierà il lavoro adeguato, che analizzerà correttamente i conti in banca, che avrà successo nelle faccende finanziarie. Infine, che egli si assumerà la responsabilità per la forma e la direzione della relazione, e, già nel matrimonio, per i loro figli. E che cosa succederà se l’uomo sbaglierà? Allora egli si attenderà che ella non lo rimprovererà e che gli accorderà il diritto all’errore. Se lei sa che egli si è davvero impegnato, che gli permetta di prendersi le responsabilità anche per le conseguenze negative. IL RISPETTO

In verità sia la donna che l’uomo si attendono il rispetto reciproco. Tuttavia per lui il

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rispetto consiste nell’orgoglio della donna per il fatto di avere tale fidanzato o marito, che egli è competente ed abile, che è così maschile. Si attende l’accettazione. L’uomo, per continuare a stare accanto alla sua fidanzata o a sua moglie, deve essere convinto che piace a lei, e che a lei non danno fastidio alcune sue piccole imperfezioni. Egli desidera che ella sia orgogliosa di lui, si attende che la donna non lo rimprovererà in pubblico, anche se la innervosirà tanto, e che lei non rivolgerà troppo la sua attenzione sui dettagli. Se la donna sarà innervosita per qualche motivo, allora l’uomo si attende che lei ne parlerà apertamente, e non si offenderà, né si chiuderà in sé obbligandolo ad intuire di che cosa si tratta. L’APPREZZAMENTO

Se egli si impegnerà, allora conquisterà qualcosa, sarà in grado di raggiungere qualche obiettivo, ne sarà lieto, e quindi si attenderà l’apprezzamento e la lode. In generale, all’uomo piace essere lodato. Questo fattore è molto importante, perché lo stimola ad agire. Qui si tratta sia di innalzare le qualifiche, sia di assicurare che egli è in grado di risolvere il problema, sia che si merita di fare carriera e che la saprà affrontare adeguatamente, sia che sa gestire l’esistenza della famiglia e la maggioranza delle difficoltà che incontrerà. L’UNITA’ DEL PENSIERO

Nella sfera dello spirito, l’uomo si attende una donna con simili opinioni e convinzioni.


E che la donna rispetti se stessa, e che gli faccia comprendere che i suoi principi, come la purezza, hanno per lei un senso molto profondo, così che lei non indietreggerà davanti ad alcuna pressione. Allora ha anche la certezza che lei gli sarà fedele, elemento fondamentale per l’uomo. LA FEDELTA’

Egli si lega ad una donna e si attende che lei sia soltanto per lui, che sarà la sua ragazza, fidanzata, poi moglie e madre dei loro figli. Si lega a lei perché ella perfeziona la sua vita, la riempie, porta nella sua esistenza il calore e la bellezza. Egli vuole “fare colpo” su di lei, combattere per lei, difenderla ed essere il suo cavaliere. L’INTERESSAMENTO

Egli si attende che lei si interesserà della sua esistenza quotidiana, di ciò che egli fa, come lavora, così che lei saprà che cosa gli piace, che genere di musica ascolta e quale squadra di calcio è la sua preferita. Tutto ciò dimostrerà che ella si interessa delle cose che lo riguardano. LA PRATICITA’

L’uomo confida nel fatto che la donna – moglie sarà in grado di occuparsi della casa, di cucinare, e di prendersi cura dei loro figli, che vorrà avere dei figli e vorrà occuparsene. Il ragazzo osserverà la sua ragazza nelle situazioni in cui siano presenti dei bimbi e di conseguenza si formerà un’immagine di lei accanto ai loro figli. UNA CHIARA ESPRESSIONE DELLE ASPETTATIVE

Egli desidera partecipare ai lavori domestici, anzi si sentirà valorizzato grazie all’invito della donna ad aiutarla in casa. La donna dovrebbe dire esattamente e chiaramente ciò che deve essere fatto. E quando è stanca e vuole che egli le prepari un the, glielo dica

direttamente. Egli lo farà volentieri, tuttavia non esigete che debba capirlo da solo. LA CURA DI SE’

Anche l’aspetto esteriore è importante, e non si tratta di artifici, ma di cura di sé. Si tratta del fatto che lei sia interessata al proprio aspetto fisico, perchè vuole piacere a lui. L’uomo non desidera che la sua donna sia troppo bella, ma che sia simpatica. La donna deve sentirsi a proprio agio con se stessa, cosicché, se sarà soddisfatta di sé, sarà attraente per il suo uomo. Tuttavia deve essere se stessa. NON ESSERE ECCESSIVAMENTE CHIACCHIERONA

All’uomo non piace quando la sua fidanzata o moglie continua ininterrottamente a parlare tanto per parlare. Infatti egli apprezza l’essenzialità dei discorsi, che si faccia attenzione alle parole pronunciate, e che prima di parlare si rifletta. IL BISOGNO DI SOLITUDINE

L’uomo si attende che la donna comprenda la sua necessità di stare, a volte, da solo. Infatti l’uomo, quando ha un problema, diversamente dalla donna, necessita di tempo per trovare da solo una soluzione. s

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Che cosa contribuisce a costruire una comunità La creazione di una duratura e felice comunità coniugale e familiare, nel gruppo degli amici, dei sacerdoti o delle persone consacrate, si basa su simili condizioni. Citiamo i principali fra essi.

LA GIUSTIZIA

La condizione successiva è la giustizia. Nella comunità non si può fare appello all’amore se manca la giustizia. Se in famiglia o in un’altra comunità esiste un’ingiusta suddivisione dei doveri, allora tale comunità si distruggerà. La comunità non ha un futuro senza giustizia. IL SENSO DI SICUREZZA E LA FIDUCIA

I VALORI IN COMUNE

Innanzitutto sono importanti i valori in comune: la verità, la giustizia, l’amore, la responsabilità, la fedeltà. La comunità viene distrutta se, all’interno di essa, qualcuno si comporta secondo altri valori oppure se tutti si comportano secondo gli stessi valori che però non siano saggi: l’egoismo, l’eccessivo piacere o la voglia di trarre profitti a tutti i costi. Gli egoisti o i trafficanti possono creare dei gruppi di affari, ma non una comunità duratura e radiosa! LA SAGGEZZA, L’ONESTA’ DELLA COSCIENZA E LA RESISTENZA NEL BENE

La seconda condizione per costruire una comunità consiste nella saggezza, nell’onestà della coscienza e nella resistenza nel bene, perché queste caratteristiche rendono possibile il vivere realmente, e non soltanto a parole, seguendo quotidianamente una saggia gerarchia di valori.

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La comunità si basa sul senso di sicurezza e sulla fiducia. I membri della comunità parlano non soltanto delle proprie convinzioni ma anche delle proprie esperienze, soprattutto quelle dolorose. Confidano le proprie difficoltà o inquietudini, affidano l’uno all’altro il proprio destino. Ciò riguarda soprattutto la comunità coniugale e familiare. Si auto – distrugge la comunità in cui parliamo soltanto di ciò che facciamo, non mettendo in comune chi siamo e che cosa avviene nella nostra interiorità. LO SCUSARSI ED IL PERDONARSI

La condizione per cui una comunità può durare nel tempo consiste nella capacità di scusarsi e di perdonarsi. Perfino in una famiglia che si ami in modo maturo o in un gruppo di amici esistono delle situazioni in cui, di solito senza cattiva volontà, qualcuno faccia del male all’altro, lo deluda, gli provochi un dolore, lo rattristi. Infatti nessuno di noi è perfetto. La comunità si auto – distrugge se i suoi membri non sono in grado di chiedere scusa e di trarre le conseguenze dai propri errori, o non sono in grado di per-


essere il fondamento della ricca sensibilità della moglie, e lei deve fare i conti con il fatto che egli può avere delle crisi. E la capacità di chiedere scusa e di perdonare è da realizzare completamente soltanto quando apparteniamo esclusivamente l’uno all’altra ed ogni ferita crea un doppio dolore.

donare anche se il colpevole fa penitenza, chiede scusa e diventa migliore. IL MATRIMONIO

Il Signore Dio non si è sbagliato quando ha deciso che le persone si mettono insieme innanzitutto formando una coppia di sposi e che poi sono necessari nove mesi affinché nascano i loro figli. E’ buona cosa non infrangere questa legge. Raramente nella comunità matrimoniale non appaiono le crisi. Infatti due persone provenienti da due mondi completamente diversi cercano di costruire in comune un mondo nuovo. Ciò esige sia il tempo che la pazienza ed un illimitato amore. La crisi comparirà per diventare motore nella creazione di una nuova qualità della vita. Non bisogna essere pessimisti. Si tratta di una grande occasione e sfida per elaborare, all’interno della comunità coniugale, i comportamenti e gli atteggiamenti citati sopra. Durante il periodo del fidanzamento, l’attenzione rivolta ai valori in comune poteva venire indebolita dall’attrazione reciproca. La resistenza nel bene, alla quale forse i giovani prima non pensavano, si consolida nelle difficoltà che si incontrano quotidianamente nell’esistenza in comune. La giustizia si realizza soltanto quando siamo già da soli e possiamo fare affidamento solamente l’uno sull’altro. Il senso di sicurezza e di reciproca fiducia è difficile da costruire quando tutto va bene, i genitori ci mantengono ed ognuno vive per conto proprio. Invece appare quando egli deve

LA FAMIGLIA

Quando già gli sposi sono più forti e possono contare l’uno sull’altra, allora entrano a far parte di questa comunità i figli, che dovrebbero imparare dai genitori i seguenti valori: la resistenza nel bene, nella giustizia, la creazione del senso di sicurezza per gli altri, la costruzione della fiducia, del chiedere scusa e del perdonare. Se riuscirete a resistere in queste questioni e ad insegnare ai vostri figli questo fatto, allora sicuramente sarà per voi tutti più facile superare perfino le crisi degli adolescenti. Non perderete la fiducia dei vostri figli e sarete contenti per la loro felice esistenza futura. IL RESISTERE

Una comunità duratura è frutto dell’amore! L’amore è in grado di unire le persone perfino quando tutto il resto li separa. Ogni prova - del tempo, della stanchezza, dell’insoddisfazione, della delusione, dell’incertezza - potrà essere risolta da una comunità in cui tutti amano tutti, e a patto che vogliono così come faceva Cristo, il quale sosteneva le persone d’animo nobile, rimproverava chi sbagliava, e difendeva da coloro che provocavano il male. Nessun potere esteriore sarà in grado di distruggere la comunità familiare se i suoi membri resistono in un amore saggio ossia trasmesso in modo corrispondente al comportamento dell’altra persona. Cristo, durante la sua esistenza terrena, costruì una comunità di apostoli e discepoli per mezzo di un amore visibile, che si esprime tramite la presenza fisica, la laboriosità, il sacrificio, la sensibilità pura, e la serena pazienza. s

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NELL’EDUCAZIONE SIETE VOI IL M IGLI ORE ES PERT O L’amore illimitato è la prima regola per i genitori che desiderano applicare la disciplina pratica. L’amore di Dio per noi è infinito. Dio semplicemente ci ama così come siamo: imperfetti ed inclini a compiere degli errori. Dio desidera che noi amiamo i nostri figli in questo stesso modo, ossia infinitamente.

L’AMORE ILLIMITATO

L’amore infinito è il principio numero uno per i genitori che desiderano applicare la disciplina pratica. La realtà è in sé condizionata: se si compiono certe azioni bisogna tenere presente le conseguenze. Invece, l’amore illimitato ci aiuterà a superare le lezioni difficili che la quotidianità porta con sé. I genitori devono essere consapevoli di una fondamentale diversità. Non cessate di amare i vostri figli quando li punite. In quei momenti li amate perfino di più, perché li obbligate a trarre degli insegnamenti da situazioni concrete. Li preparate ad essere responsabili delle proprie azioni. IL SACRIFICIO DEL PROPRIO TEMPO

Dovete essere pronti a sacrificare il vostro tempo per introdurre nella vostra vita i principi della disciplina pratica. Durante i miei contatti con i genitori ed i loro figli, osservo ininterrottamente che gli adulti dedicano troppo poco tempo per l’educazione dei loro bambini e ragazzi. Viviamo in un mondo in cui si può ottenere tutto immediatamente. Le strade sono piene di bancomat che offrono

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subito i soldi. Le persone camminano con i cellulari e portano con sé i computer portatili, e non devono aspettare per parlare con qualcuno. I forni a microonde riscaldano le pietanze in pochi secondi, senza dover aspettare. Quindi è ovvio che le persone esigono anche dai propri figli che si comportino bene immediatamente. Tuttavia, la realtà è diversa. Qualcuno lo ha affermato nel seguente modo: “L’essere genitori è un investimento a lungo termine, e non un prestito a breve”. L’essere genitori implica la sconfitta e la delusione quando sbagliamo, ma conduce con sé anche i momenti di felicità per il successo raggiunto. E’ come una transazione finanziaria collegata. IL RUOLO DEI GENITORI E’ INSOSTITUIBILE

La nostra quotidianità è piena dei cosiddetti esperti, i quali ritengono che la presenza dei genitori nell’esistenza dei loro figli non è fondamentale. Affermano che sono più importanti i contatti con i coetanei, che il modello dei comportamenti dei bambini e


dei ragazzi è determinato biologicamente. Trasmettiamo ai figli i geni, e successivamente ci spostiamo nell’ombra. Questo è ciò che insegna la dottrina contemporanea. Io invece vi dirò che qui ci giochiamo un ruolo importante. Se avete dei dubbi, visitate un carcere. Chiedete ai prigionieri quanti provengono da famiglie in cui i genitori si amavano e si rispettavano. Rendetevi conto quale influsso abbiano avuto le loro famiglie sul loro comportamento. Oppure visitate una persona che rispettate e stimate, e che vorreste essere imitata dai vostri figli. Chiedete in che misura i suoi genitori hanno avuto influsso sul suo successo. Ovviamente si può trovare un paio di auto – didatti, i quali hanno fatto carriera nonostante un’educazione non adeguata, ma vi convincerete che nella maggioranza delle situazioni sono i genitori ad indicare ai figli il cammino da percorrere. NON PRENDETE IN ECCESSIVA CONSIDERAZIONE GLI ESPERTI

Troppi genitori hanno creduto all’opinione per cui essi non sono importanti. I cosiddetti “esperti” li hanno terrorizzati così tanto che essi temono essere genitori. Quindi sono

succubi. Trasmettono i propri compiti agli insegnanti, agli educatori, ai direttori spirituali oppure alle persone famose. Alcuni di loro sono eccellenti, tuttavia non possono sostituirsi a voi. Essi non sono responsabili per lo sviluppo dei vostri figli e per il suo bene. Siete voi ad esserne responsabili. Permettete che vi chiedo qualcosa. Se qualche persona estranea bussasse alla vostra porta e volesse prendere in prestito la vostra automobile, sareste d’accordo? Perchè allora affidate i vostri figli a degli estranei? Noi tutti abbiamo permesso che ci inculcassero l’opinione per cui tutti gli impegni aggiuntivi sono buoni per i nostri figli. Errore! I nostri figli sono eccessivamente caricati di attività, e ciò provoca vari tipi di tensioni all’interno della famiglia. Quando i genitori non si comportano come veri genitori, i figli iniziano a diventare troppo indipendenti. Così, li si può trovare a correre nei centri commerciali, girovagano davanti ai supermercati, fanno gli ironici, fumano e bestemmiano come un gruppo di criminali. “Dove si trovano i loro genitori?” vi chiedete. Forse anche questi ragazzi riflettono su questa domanda. Cercano disperatamente di venire educati, tuttavia i loro genitori hanno s paura di assumersi i propri doveri.

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IL

VOSTRO

MATRIMONIO

Continuiamo le riflessioni a proposito del matrimonio, affinché sia Voi che i vostri figli possiate formare una comunità di amore e di pace, che si basi sulla volontà divina.

IL MATRIMONIO PERFETTO LE CRISI

Le crisi avvengono per uscirne vittoriosi. I problemi si formano per risolverli nel miglior modo possibile. Gli errori ci sono per non compierli due volte. “Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore. Fate attenzione che nessuno sia al di fuori della Grazia di Dio…” (Eb 12, 12-15). LA COMUNICAZIONE

Le relazioni nel matrimonio dipendono dalla questione: chi siamo? Inoltre, si sviluppano su alcuni livelli paralleli. Una corretta relazione all’interno della coppia di sposi deve svilupparsi sulla base dei seguenti livelli: spirituale, intellettuale, emotivo, fisico. Se la comunicazione all’interno della coppia di sposi è alterata o semplicemente non esiste su qualche tra questi piani, allora tale matrimonio è già minacciato. Serve ogni sforzo per costruire una vera unità della relazione coniugale in ognuno degli ambiti citati sopra. “Siate cortesi gli uni verso gli altri, cordiali, perdonandovi reciprocamente come anche Dio vi ha perdonato in Cristo” (Ef 4, 32). L’IMMAGINE DELLA RELAZIONE DI DIO CON LE PERSONE

L’obiettivo di Dio consiste nel fatto che il matrimonio possa essere per la donna e per l’uomo esperienza di vero amore e della bellezza dell’esistenza. Porta con sé anche un importante messag-

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gio spirituale: dovrebbe rappresentare per il mondo l’immagine di come Gesù Cristo ama e si prende cura della Sua Chiesa, ossia di tutti coloro che credono nel Suo nome. “E’ un grande segreto, tuttavia io faccio riferimento a Cristo ed alla Chiesa. Quindi, ognuno faccia in modo di amare la propria moglie, così come se stesso, e la moglie ami ed onori suo marito”” (Ef 5, 32-33). IL PADRE ED I FIGLI

Le relazioni familiari, soprattutto tra padre e figli, influenzano la nostra immagine di Dio come di un Padre. Quindi, nulla di strano se proprio questi due legami: genitori e figli e marito e moglie, sono attualmente più influenzabili da vari generi di deviazioni e di distruzione. I problemi in queste relazioni rovinano l’immagine di un Dio che ci ama disinteressatamente ed incondizionatamente. “Padri, non conducete alla disperazione i vostri figli, affinché essi non si perdano d’animo” (Col 3, 21).


L’INFLUSSO DI SATANA

Il più grande sotterfugio di Satana nel momento di crisi, di problemi o di peccati compiuti, è il suggerirci che dovremmo separarci oppure mettere continuamente in discussione il fatto che dobbiamo continuare a stare insieme. Difendetevi dal diavolo! Stabilite che il vostro matrimonio è indissolubile, e che il giuramento vi vincola fino alla fine della vostra vita. “Infatti lottiamo contro le forze ultraterrene, con le superficialità, con i padroni del mondo delle tenebre, con gli spiriti cattivi che sono nei cieli” (Ef 6, 12). UNA CONTINUA VEGLIA E LA RICOSTRUZIONE

In ogni momento cercate di ricominciare così che tutto migliorerà. Da Dio bisogna trarre la forza per riconsiderare ogni volta da capo la nostra relazione, con nuovo ottimismo. E bisogna necessariamente correggere i lati deboli all’interno della comunità. L’ASCOLTARE ED IL PERDONARE

Gli elementi fondamentali che aiutano a resistere nella relazione coniugale sono: la capacità di comunicare e di ascoltare, e la capacità di perdonare agli altri e di accettare le scuse. “Soprattutto abbiate un amore vicendevole gli uni verso gli altri, poiché l’amore cancella molti peccati” (1 P 4, 8). L’IMMAGINE DI SE’ E DELL’ALTRO

Nella relazione è necessario sviluppare delle caratteristiche che formano un materiale prezioso per costruire il vostro matrimonio: * un’immagine positiva della propria persona attraverso la consapevolezza di essere accettati ed amati incondizionatamente e disinteressatamente come lo fa Dio; * la conoscenza e l’accettazione del

parte 2 proprio organismo, ed il rispetto per gli altri, e l’empatia; * la scoperta della concezione divina e biblica del matrimonio, e comprendere in che cosa consiste il matrimonio e la responsabilità in riferimento agli standard di Dio; * la conoscenza del ruolo del marito e della moglie, definiti dal Creatore; * il possesso di un obiettivo nella vita e di priorità ordinate; * il pensiero positivo riguardante ciò che è buono particolarmente negli altri; * l’atteggiamento di gratitudine verso ogni espressione di amore; * la capacità di vincere la solitudine; * lo sguardo maturo nei confronti della realtà dell’esistenza: la dimensione della famiglia e del modello dei genitori, la conduzione dell’attività domestica, il modo in cui si trascorre il tempo libero, l’utilizzo dei soldi; * l’appropriata visione del sesso come dono del Creatore. Dovremmo costruire tutto ciò basandoci sullo sviluppo di una relazione viva e personale con Dio. “Riflettete soltanto su ciò che è vero, buono, giusto, puro, delicato, lodevole, virtuoso e degno di lode” (Flp 4, 8). “Rimanete in me, ed Io rimarrò in voi. Come il virgulto non può dare frutto se non rimane nella vite, così anche voi non potrete dare frutto se non rimarrete in me” s (Gv 15, 4).

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LO SVILUPPO DELLA FAMIGLIA Un giovane ed una giovane si attraggono reciprocamente. Sentono nostalgia per essere insieme e formare un’unità. Quando non possono stare insieme, si sentono incompleti. Quando si incontrano, sui loro volti appare un ampio sorriso e si sentono felici: percepiscono che formano un’unità. La loro relazione in futuro sarà benedetta durante la celebrazione del loro matrimonio, quando l’uomo e la donna pubblicamente, tra i propri familiari ed amici, si promettono fedeltà reciproca. E i due diventeranno una sola carne.

LE PROVE ESISTENZIALI

Col trascorrere degli anni, la loro reciproca gioia ed attrazione dovranno attraversare prove esistenziali e sorprese. Insieme piangeranno, a volte di felicità, a volte a causa della tristezza. Un giorno dovranno affrontare la malattia, o la povertà o perfino una carestia, o una separazione o una guerra. Quando saranno disperati o subiranno delle perdite, troveranno vicendevolmente la forza in sé ed il sostegno reciproco. Quando avranno a che fare con la morte, sentiranno un balsamo caldo, spirituale, che curerà il dolore causato dalla separazione fisica. Il legame tra i coniugi, costruito sulla fedeltà, sul rispetto e sulla realizzazione dei propri doveri, permetterà ad entrambi di sviluppare le proprie capacità, raggiungere il pieno benessere, e diventare ciò che desidera da loro il Creatore.

LA COSTRUZIONE SULLA ROCCIA

Il matrimonio fonda una nuova famiglia, una nuova casa, ed il legame sacramentale formato davanti a Dio assicura l’indissolubilità di questa relazione. In esso, il marito e la moglie costruiscono la propria esistenza in comune. Suddividono tra sé i doveri per assicurare alla famiglia il benessere basato sulle capacità possedute da ciascuno di loro, sulle abilità di ciascuno o i propri interessi. Creano un focolare domestico che diventa un luogo speciale sulla terra. LA CASA SPIRITUALE

Il marito e la moglie costruiscono la propria casa anche come luogo dello spirito. Imparano che la famiglia e la fede devono essere un’unità. Una casa piena di vita è costruita basandosi sul reciproco rispetto, sulla religiosità e sulla preghiera quotidiana. Dio che si trova al centro di tale famiglia è un sostegno nei momenti di difficoltà e fonte di grazie per tutti. DAL MATRIMONIO, LA FAMIGLIA

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Proprio da tale legame naturale deriva la nuova vita umana. I bambini rappresentano il primo obiettivo e la base della coppia di coniugi, i quali con curiosità osservano il miracolo che avviene quando il loro primo figlio si sviluppa nel grembo materno. La gioia e l’atipicità di tale evento li rende felici quando vedono quale frutto deriva dall’amore vicendevole, ossia un nuovo ed


IL SUSSEGUIRSI DELLE GENERAZIONI

irripetibile essere umano. Una parte del loro proprio essere si è trasformata in una nuova, unica, inimitabile persona. Il giovane padre protegge la giovane madre ed i loro figli. Anche l’accoglienza di un bimbo tramite l’adozione provoca simili sentimenti. Da questo momento i genitori diventano i primi maestri dei loro figli, e la loro casa diviene la prima scuola di vita e la più importante. Essi insegnano ai loro bimbi le capacità essenziali per vivere, li educano ad acquisire l’abilità di parlare, di leggere, di ragionare, di trarre le corrette conclusioni e di scoprire il mondo. LA GIOIA DELLA CRESCITA

Seguendo l’amore, i coniugi aprono la propria relazione sponsale ai figli successivi. Riempiono la propria casa e popolano la Terra. Tali genitori faranno l’esperienza dello stupore, guardando come i fratellini e le sorelline cresceranno insieme. Osserveranno, con un misto di orgoglio e di timore, i loro figli mentre costoro muovono i primi passi, eseguono le prime attività domestiche, oppure per la prima volta si assumono la responsabilità per realizzare i compiti a loro affidati. Tra i bimbi ci saranno anche le ginocchia con i lividi, i litigi per i giocattoli, le partite sportive perse, il riso e le lacrime. Quando crescono, passo dopo passo entrano nell’ampio mondo. I genitori continuano a rimanere le loro guide ed i loro difensori, mentre la casa serve come rifugio e come centro della vita in comune.

In realtà, la famiglia naturale apre la propria casa per gli altri parenti. L’amore e la cura dei figlioletti, che deriva dai genitori, si trasforma poi in protezione ed affetto, che i figli più grandi mostrano verso quelli più piccoli, e che successivamente i figli adulti mostreranno nei confronti dei genitori anziani. Una famiglia veramente ricca trae la propria forza da tre o più generazioni. Tale famiglia sarà in grado di prendersi cura di sé. Ogni generazione è il focolare di una ininterrotta catena. LA CRESCITA NELL’AMORE

La famiglia naturale si apre alla vita buona e vera. Impegnati nell’esistenza degli altri, i membri della famiglia si esercitano nell’altruismo, diventando dono privo di egoismo. Il bene genera il bene e forma nei bambini la capacità di condividere i propri beni con gli altri. Proprio questo amore provoca un sorriso solare sui volti delle giovani madri, e costituisce il premio per i padri che osservano i propri figli che crescono, diventando, in futuro, giovani uomini e donne dal carattere forte. Questo amore nutre l’amore, le sue buone opere ed azioni, ed una vera comunità. E’ importante quindi creare tali famiglie e sostenerle quando attraversano periodi difficili, per osservare con radiosità quanti uomini internamente belli si è riusciti ad s introdurre nel mondo.

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DIO, LA DONNA E L’UOMO

“Questa è osso delle mie ossa e carne della mia carne! Ella si chiamerà donna, poiché è stata tratta dall’uomo” (Genesi 2, 23).

GIA’ IL MOMENTO DELLA CREAZIONE PARLA DELL’UNITA’

Dio, vedendo che lo stato di solitudine non è un bene per l’uomo, creò un aiuto che fosse adeguato alle sue caratteristiche. Quando Dio decise di creare la donna, fece cadere su Adamo un sonno misterioso. Mentre costui dormiva, Egli estrasse una delle sue costole e riempì con carne il posto rimasto vuoto. Poi il Creatore creò la donna sulla base della costola di Adamo. Formata dalla costola di Adamo, Eva viene accolta come suo aiuto. Il concetto di “aiuto” si riferisce all’esistenza ed assistenza reciproca e vicendevole, che non può essere sostituita da alcuna altra creatura. Il fatto della creazione della donna dalla costola dell’uomo indica che l’origine dell’intero essere umano si trova in una stessa fonte, quindi quando Dio creava Adamo, costui possedeva già in sé la parte che sarebbe servita per formare il corpo di Eva. Sono stati chiamati alla vita l’uno accanto all’altra e l’uno per l’altra. CONTEMPORANEAMENTE L’UNITA’ E LA DIVERSITA’

Proprio la vocazione alla vita coniugale come vocazione indirizzata a due persone e realizzata tramite due persone, è la

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vocazione ad una profonda comunione di vita e di amore. Tuttavia l’unità, che è il diritto fondamentale alla vocazione coniugale, non cancella la diversità individuale di entrambi, ma la stabilisce e la perfeziona, rispondendo ad una necessità interiore della persona umana. Ognuno dei due è una persona piena, con tutta la sua ricchezza introdotta nella comunità coniugale. La loro unità di sposi, inscritta nella relazione personale dei due, rende possibile trasmettere la vita ad una nuova persona, ossia al loro bambino. Così, la vocazione coniugale diventa contemporaneamente vocazione ad essere genitori. UN RECIPROCO COMPLETARSI

L’uomo non può fare nulla di buono se non si mantiene sotto la protezione di Dio. La donna possiede una predisposizione per comprendere direttamente ciò che è spirituale. Nella relazione con l’uomo ha come compito di introdurlo più profondamente alla presenza di Dio, risvegliare in lui il desiderio di conoscere Dio, di servirLo e di amarLo. Per mezzo della donna, Dio apre il cuore dell’uomo e provoca la comparsa, in esso, dell’amore, infatti il cuore vive proprio quando è toccato, ferito, aperto ad un altro cuore che s sia fonte di vita e di amore.


Il COLLOQUIO PER RISOLVERE LE CRISI Sabina e Luigi. Lei ha una personalità eccezionalmente forte, mentre lui possiede la gioia interiore. Entrambi concordano nell’affermare che i loro figli sono la base della loro esistenza.

I vostri momenti preferiti durante il giorno… La mattina presto e la sera. E’ un tempo soltanto per noi. Verso le sei di mattina i nostri figli salgono da noi sul letto per essere coccolati. Poi ci muoviamo ognuno verso i propri impegni. Io e Luigi lavoriamo insieme, il lavoro ci tiene occupati per tutto il giorno. Il figlio minore, Camillo, di 5 anni, frequenta l’asilo, mentre il figlio maggiore, Sandro, di 11 anni, va a scuola. Quando tornano a casa, si occupa di loro la tata. Quando verso le ore 21 veniamo a casa, entrambi sono già a letto. Allora leggiamo a loro le favole per la buonanotte. Il vostro metodo per risolvere le crisi? Il colloquio. Ogni problema viene chiarito subito. Non rimandiamo nulla al giorno dopo, come si dice: non nascondiamo la polvere sotto il tappeto. Seguite il modello: la mamma in cucina ed il papà al parco - giochi? Luigi ha cercato di fare il cuoco soltanto una volta e mi ha preparato una minestra. Ha gettato nell’acqua un osso e le verdure. Ho cominciato subito ad istruirlo: “Caro, dove si trovano i vari condimenti? Dovresti metterci del sale e del pepe”. Ho commesso un errore: invece di lodarlo, ho iniziato a rimproverarlo. Si è offeso e da quel momento non si occupa più della cucina. Io cucino e porto i nostri figli al parco – giochi. Tuttavia, non mi lamento. Ammiro mio marito per la sua passione esistenziale. Prepari da sola il cacao ai vostri figli o preferisci dire a loro come si fa? Lo faccio da sola! Impiegherei troppo tempo per spiegarlo. Tuttavia devo riconoscere che ultimamente la tata dei nostri figli fa molti lavori domestici al nostro posto. La trattiamo come un membro della nostra famiglia e sono convinta che lei prepara un ottimo cacao! La cosa più importante che volete insegnare ai vostri figli… La cosa più importante è l’accettazione di se stessi e l’amore verso gli altri. Vorremmo che i nostri figli nell’età adulta si comportino seguendo i principi più importanti che insegniamo a loro… Per essere felici avete bisogno di… Non ci lamentiamo del nostro destino, non ci poniamo delle mete troppo elevate, non ci rattristiamo se ci manca qualcosa. La cosa più importante è che siamo insieme ed in s salute.


„L’amore coniugale contiene una completezza costituita da tutti i fattori della persona umana - gli impulsi del corpo e dell’istinto, la forza degli affetti e del legame, la tensione dello spirito e della volontà.”

Giovanni Paolo II Familiaris Consortio, 13


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