L’EVANGELO
ANTEPRIMA
e c o r C a l del
sei percorsi di Via Crucis in ascolto del Nuovo Testamento
Concludendo l’Anno Santo della Misericordia, Papa Francesco ha scritto la lettera apostolica Misericordia et misera, nella quale auspicava che sarebbe stato “opportuno che ogni comunità, in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo”. A partire da una così autorevole sollecitazione, ci è sembrato significativo elaborare un percorso di contemplazione e adorazione della Croce che valorizzasse maggiormente la Parola. Da qui il titolo - L’Evangelo della Croce – e la scelta di dare grande spazio alla lettura della Passione così come ci è stata tramandata dagli Scritti del Nuovo Testamento. Partiremo dai Sinottici (Marco, Matteo e Luca) per giungere a Giovanni, passando attraverso il racconto degli Atti degli Apostoli e le lettere di Paolo. Un percorso che ci permetterà di cogliere l’unità del contenuto annunciato dagli autori sacri, ma al medesimo tempo la pluralità e diversità delle prospettive, dovuta alla particolarità delle comunità a cui ciascuno di essi si rivolgeva. Per ciascun scritto neotestamentario è stata fatta una scelta di approccio, così da mettere in evidenza la chiave di lettura che potesse illuminare il cammino di preghiera, contemplazione e adorazione della Croce.
e c o r C a l delis
L’EVANGELO
uc i Via Cr estamento d i s r o c sei per o del Nuovo T lt o c in as
prima settimana di Quaresima
quarta settimana di Quaresima
IL FATTO
LA TESTIMONIANZA
LA CROCE SECONDO MARCO: CHE PROVOCA LA FEDE DEL CATECUMENO
LA CROCE SECONDO GLI ATTI CHE RENDE FECONDA LA MISSIONE
seconda settimana di Quaresima
quinta settimana di Quaresima
LA PAROLA
LA STOLTEZZA SCANDALOSA
LA CROCE SECONDO MATTEO: CHE COMPIE LE SCRITTURE E GENERA LA CHIESA
terza settimana di Quaresima
LA CROCE SECONDO LUCA:
LO SGUARDO D’AMORE CHE ILLUMINA IL CAMMINO DEL DISCEPOLO
LA CROCE SECONDO PAOLO:
CHE MANIFESTA LA POTENTE SAPIENZA DI DIO
Settimana Santa
LA CROCE SECONDO GIOVANNI:
IL TRONO DELLA GLORIA
CHE SI RIVELA ATTRAENDO TUTTI A SE’
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LA CROCE SECONDO MATTEO:
LA PAROLA
CHE COMPIE LE SCRITTURE E GENERA LA CHIESA
Nel nome del Padre... INTRODUZIONE Siamo chiamati oggi a fare un secondo passo nel nostro cammino di riscoperta del mistero della Passione, così come ci è stata tramandata dal Nuovo Testamento. Accostandoci a Matteo ci accorgeremo che, a differenza di Marco, il suo evangelo è molto più attento ai discorsi, ai detti, alle parole del Maestro. Questo è spiegabile dal fatto che egli si rivolge non più a catecumeni che si stanno preparando a ricevere il battesimo e devono essere pro-vocati dalla straordinaria paradossalità del fatto cristiano; bensì a credenti, provenienti dal giudaismo, già battezzati e appartenenti ad una chiesa, che devono maturare una comprensione sempre più approfondita del compimento delle Scritture realizzato da Cristo. Dunque, se quello di Marco è l’evangelo kerigmatico del catecumeno, quello di Matteo è l’evangelo ecclesiale del credente, chiamato a ricomprendere la croce alla luce delle parole proclamate da Gesù, il rabbi e maestro che, nuovo e definitivo Mosè, porta a pienezza la promessa già presente e nascosta nell’Antico Patto.
Chiusa in un dolore atroce, eri là sotto la croce, dolce Madre di Gesù. Santa Madre, deh voi fate... 28
I STAZIONE
IL COMPLOTTO DEI CAPI Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso». Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, e tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. Dicevano però: «Non durante la festa, perché non avvenga una rivolta fra il popolo». Sullo sfondo del racconto di Matteo appare la sua chiesa confrontata duramente con il giudaismo e con le persecuzioni all’esterno, mentre all’interno si verificavano atteggiamenti di disimpegno e di sfiducia. Era urgente fronteggiare gli avversari con deciso piglio polemico, denunciando la grave responsabilità del loro rifiuto a credere e difendendo l’innocenza di Gesù ingiustamente condannato a morte. Era anche necessaria la difesa a oltranza di un messianismo di debolezza e di morte contro le attese trionfalistiche dell’ambiente. Occorreva far emergere nel racconto i tratti esemplari capaci di offrire ai 29
credenti un insegnamento pratico ed efficace. Soprattutto bisognava illuminare l’autentico volto del crocifisso, adorato nella comunità come Figlio di Dio e Signore glorioso. In una parola, al di là dell’interesse per la storia, appare preponderante l’intento costruttivo di una fede matura e di una coscienza cristiana robusta. Le tappe della ‘via crucis’, ripercorse nel ricordo e nella meditazione, sono anche le tappe della maturazione e della crescita della comunità cristiana. (Giuseppe Barbaglio)
Il tuo cuore desolato fu in quell’ora trapassato dallo strazio più crudel II STAZIONE
L’UNZIONE DI BETANIA Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre egli stava a tavola. I discepoli, vedendo ciò, si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco? Si poteva venderlo per molto denaro e darlo ai poveri!». Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché infastidite questa donna? Ella ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me. Versando questo profumo sul mio corpo, lei lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità io vi dico: dovunque sarà annunciato questo Vangelo, nel mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche ciò che ella ha fatto».
Signore Gesù, a differenza del racconto di Marco, qui Matteo precisa che a non capire il gesto di quella donna non sono delle persone 30
Nella loro durezza ritroviamo, come in uno specchio, la meschinità e la grettezza di noi, credenti di antica tradizione. Quante volte, convinti di sapere già tutto, ci attacchiamo alle nostre convinzioni e abitudini, giudicando con implacabile freddezza tutto e tutti. Tu, invece, ci inviti a metterci con docilità e disponibilità alla scuola della tua Parola, accolta, interpretata e vissuta all’interno della comunità dei credenti, popolo della nuova alleanza. Solo così ridaremo freschezza alla nostra fede e saremo testimoni maturi e credibili del tuo amore per ogni uomo o donna che è alla ricerca di un senso da dare alla vita, che solo Tu puoi donare.
seconda settimana di Quaresima
qualsiasi, ma i tuoi discepoli: proprio quelli che ti hanno seguito per anni e sono stati da Te ammaestrati, educati e formati. Proprio loro non comprendono e si sdegnano.
Quanto triste, quanto affranta, ti sentivi, o Madre santa, del divino Salvator III STAZIONE
LA CENA PASQUALE DI GESÙ CON I DISCEPOLI Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio». 31
Preghiamo insieme:
Gesù, mio Dio, se credessi veramente alle tue parole, quale rispetto e amore, quale adorazione appassionata, quale contemplazione profonda e infinita davanti al Santo Sacramento! Come sarebbe lontana da me questa mediocrità, questa indifferenza, questa sonnolenza, questa dissipazione, questo stato d’animo che non sa cosa dire e fare, questa pigrizia e questa aridità spirituale che mostro così spesso ai piedi del tuo altare! Soccorrimi, mio Dio, fammi vedere ciò che è, aprimi gli occhi della fede! Mio Dio, dammi questa fede, una fede molto viva, per farmi morire d’amore ai piedi del tuo corpo divino. in te, con te e per te. Amen (Charles de Foucault)
Con che spasimo piangevi, mentre, trepida, vedevi il tuo Figlio nel dolor IV STAZIONE
GESÙ IN AGONIA NEL GETSEMANI Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Allora Gesù [disse]: «Così, non siete stati capaci di vegliare 32
seconda settimana di Quaresima
con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà». Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino». Rispondiamo insieme:
Padre, si compia la tua volontà Padre mio, io mi abbandono a Te, fa di me ciò che ti piace; qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Rit. Sono pronto a tutto, accetto tutto, perché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature; non desidero niente altro, mio Dio. Rit. Depongo la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo. Rit. È per me un’esigenza d’amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani senza misura, con una confidenza infinita, poiché tu sei il Padre mio. Rit. (Charles de Foucault)
Se ti fossi stato accanto forse che non avrei pianto, o Madonna, anch’io con te 33
V STAZIONE
GESÙ È TRADITO DA GIUDA Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Da “Nostro fratello Giuda” di don Primo Mazzolari Povero Giuda. Che cosa gli sia passato nell’anima io non lo so. E’ uno dei personaggi più misteriosi che noi troviamo nella Passione del Signore. Non cercherò neanche di spiegarvelo, mi accontento di domandarvi un po’ di pietà per il nostro povero fratello Giuda. Non vergognatevi di assumere questa fratellanza. Io non me ne vergogno, perché so quante volte ho tradito il Signore; e credo che nessuno di voi debba vergognarsi di lui. E chiamandolo fratello, noi siamo nel linguaggio del Signore. Quando ha ricevuto il bacio del tradimento, nel Getsemani, il Signore gli ha risposto con quelle parole che non dobbiamo dimenticare: “Amico, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo!” Amico! Questa parola che vi dice l’infinita tenerezza della carità del Signore, vi fa’ anche capire perché io l’ho chiamato in questo momento fratello.
Dopo averti contemplata col tuo Figlio addolorata quanta pena sento in cuor 34
GESÙ È ARRESTATO Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?».
seconda settimana di Quaresima
VI STAZIONE
Gesù mentre viene arrestato, ribellandosi al mostro della violenza, dimostra una forte coerenza con quanto aveva proclamato solennemente nel Sermone della Montagna, il primo dei cinque grandi discorsi
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che ritmano il Vangelo di Matteo, quasi un nuovo Pentateuco che porta a compimento i primi cinque libri della Bibbia, la Legge di Israele. Al centro di quel discorso, pronunciato da Gesù come nuovo Mosè dal monte, vi sono i versetti dedicati al Padre Nostro, dove il “sia fatta la tua volontà” sembra essere il cardine attorno a cui ruota tutta la preghiera. Durante l’arresto, il Maestro non fa altro che ribadire quanto non ha smesso di ripetere durante tutta la sua vita pubblica, quasi a voler dire anche a noi, come Matteo alla sua comunità, che il criterio assoluto di ogni tradizione ecclesiale è l’obbedienza al volere del Padre. Solo così si compiono le Scritture, solo così si manifesta quella pienezza di vita e di senso, nascosta come un fiume carsico nell’antica alleanza, ma realizzata da Gesù con la sua morte in croce.
Santa Vergine, hai contato tutti i colpi del peccato nelle piaghe di Gesù VII STAZIONE
GESÙ DAVANTI AL SINEDRIO Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù –; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo». Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato!». 36
Beato colui che non si scandalizza di me › Quando, come i falsi testimoni, non comprendiamo e banalizziamo le tue Parole, fa’ che ci ricordiamo che una volta dicesti: Rit.
seconda settimana di Quaresima
Ripensando al processo di Gesù davanti al Sinedrio e alla reazione scandalizzata del sommo sacerdote che si lacera le vesti, ad ogni invocazione rispondiamo con le parole di Gesù:
› Quando, come il sommo sacerdote, non accettiamo la tua identità di Messia e Figlio di Dio, fa’ che ci ricordiamo che una volta dicesti: Rit. › Quando, come i membri del Sinedrio, ti condanniamo e rifiutiamo, fa’ che ci ricordiamo che una volta dicesti: Rit.
E vedesti il tuo Figliuolo così afflitto e così solo dare l’ultimo respir VIII STAZIONE
GESÙ È RINNEGATO DA PIETRO Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». Ma egli negò davanti a tutti dicendo: «Non capisco che cosa dici». Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». Ma egli negò di nuovo, giurando: «Non conosco quell’uomo!». Dopo un 37
poco, i presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «È vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo accento ti tradisce!». Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo!». E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente. Con il processo davanti al Sinedrio è strettamente legato il rinnegamento di Pietro. L’accostamento dei due fatti è intenzionale. Intende sottolineare il contrasto tra il maestro e i discepoli. Mentre Gesù dichiara apertamente la sua identità, Pietro nega di essere suo discepolo e di conoscerlo. Veniva così dipinta al vivo la situazione alternativa in cui si trovavano i credenti portati davanti ai tribunali: confessare la propria fede o rinnegarla. Naturalmente l’esempio di Cristo, messo in risalto dal comportamento contrario di Pietro, era uno stimolo efficace per una scelta di fedeltà. D’altra parte la comunità cristiana aveva registrato con dolore anche più di una defezione nelle sue file. Ed è facile pensare che i fedeli si fossero scandalizzati. Il riferimento alla negazione dell’apostolo doveva servire di antidoto a queste reazioni. Ma soprattutto doveva mettere in guardia da atteggiamenti di ostentata sicurezza. Il tradimento della fede è sempre una possibilità aperta. Si impone la trepida vigilanza. (Giuseppe Barbaglio)
Dolce Madre dell’Amore, fa che il grande tuo dolore io lo senta pure in me
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GESÙ, PILATO E BARABBA Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Mentre [Pilato] sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua». Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!». Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!». Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!».
seconda settimana di Quaresima
IX STAZIONE
Solo Matteo introduce, nel contesto del processo romano davanti al governatore Ponzio Pilato, l’episodio dell’intervento della moglie che, avvertita in sogno, manda a dire al marito di non avere nulla “a che fare con quel giusto”. Qui l’evangelista mette in evidenza il contrasto tra una donna pagana che accoglie in sogno l’indicazione divina dell’innocenza di Gesù e i giudei che invece rifiutano il loro messia. “Il loro è un atteggiamento imperdonabile. Soprattutto rende protagonista dell’accanimento contro l’imputato tutto il popolo giudaico … L’antitesi tra autorità del Sinedrio e Pilato ha qui ormai lasciato il posto alla contrapposizione tra popolo giudaico e governatore. E Matteo le conferisce una 39
nettezza estrema. Anche il particolare, tutto matteano, di lavarsi le mani ‘davanti alla folla’ svela il vero volto di Israele, popolo infedele che mette in croce il suo messia e re. Non sarà più il popolo di Dio. Gli subentra la chiesa come comunità messianica.” (Giuseppe Barbaglio)
Fa che il tuo materno affetto pel tuo Figlio benedetto mi commuova e infiammi il cuor X STAZIONE
GESÙ INCORONATO DI SPINE E DERISO Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo. Alle parole del “canto del Servo” contenuto nel libro del profeta Isaia, a cui allude Matteo nel suo racconto della Passione, rispondiamo:
Noi ti adoriamo, uomo dei dolori, che ben conosci il patire Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Rit. 40
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Rit.
seconda settimana di Quaresima
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Rit.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Rit. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte. Rit.
Le ferite che il peccato sul suo corpo ha provocato siano impresse, o Madre, in me
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XI STAZIONE
GESÙ È AIUTATO DA SIMONE DI CIRENE Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce. Preghiamo insieme:
Signore, a Simone di Cirene hai aperto gli occhi e il cuore, donandogli, nella condivisione della croce, la grazia della fede. Aiutaci ad assistere il nostro prossimo che soffre, anche se questa chiamata dovesse essere in contraddizione con i nostri progetti e le nostre simpatie. Donaci di riconoscere che è una grazia poter condividere la croce degli altri e sperimentare che così siamo in cammino con te. Donaci di riconoscere con gioia che proprio nel condividere la tua sofferenza e le sofferenze di questo mondo diveniamo servitori della Parola, e che così possiamo contribuire a costruire il tuo corpo, la Chiesa. Amen.
Del Figliuolo tuo trafitto per scontare il mio delitto condivido ogni dolore
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GESÙ È CROCIFISSO Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO
seconda settimana di Quaresima
XII STAZIONE
Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei». Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
Dietro a questa pagina di Matteo “si intravede il duro confronto della chiesa primitiva con il giudaismo contemporaneo. Questo inorridiva dinanzi alla confessione di fede dei credenti che professavano Gesù Figlio di Dio. In quanto crocifisso, egli era maledetto da Dio. La chiesa invece replicava alla sinagoga che la crocifissione faceva parte del disegno divino, al quale Gesù si era dimostrato fedele contro le spinte diaboliche che lo volevano far deviare vero la strada della potenza, della gloria, del trionfo. Lo scandalo della croce però minacciava anche i credenti. Al di là della polemica con i giudei, esisteva 43
dunque anche all’interno della comunità cristiana una ricerca continua del misterioso significato racchiuso nella morte in croce di Gesù. Matteo dunque scrive il suo Vangelo proprio per far crescere la sua chiesa nella fede. Tanto più che si trattava di comprendere non soltanto la vera identità di Gesù, ma anche la propria di comunità esposta alla debolezza, alla povertà, alla sofferenza e alla persecuzione”. (Giuseppe Barbaglio)
Di dolore quale abisso presso, o Madre, al Crocifisso voglio piangere con te
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GESÙ MUORE SULLA CROCE Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!». Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!». Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra queste c’erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.
seconda settimana di Quaresima
XIII STAZIONE
Matteo, a differenza di Marco, annota che il centurione romano non è solo nel fare la sua professione di fede, ma la proclama insieme a “quelli che con lui facevano la guardia”. Qui l’evangelista allude “ai molti pagani 45
convertiti dalla predicazione evangelica. Negli anni ottanta essi già costituivano comunità cristiane assai promettenti. Il nuovo popolo di Dio, non più ristretto negli angusti confini della storia ebraica ma aperto a tutta l’umanità, sta sotto gli occhi stupefatti di Matteo e della sua chiesa. Collegare questo fenomeno missionario alla morte di Cristo significa riconoscere in essa la sua vera e profonda spiegazione: con Cristo muore l’antico Israele e nasce la chiesa, come popolo della nuova Alleanza.” (Giuseppe Barbaglio) SILENZIO
O Madonna, o Gesù buono, ti chiediamo il grande dono dell’eterna gloria in ciel XIV STAZIONE
GESÙ È CALATO DALLA CROCE E DEPOSTO NEL SEPOLCRO Ti adoriamo, o Cristo e ti benediciamo... ` CRISTO PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU SECONDO MATTEO Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria. 46
Grazie Matteo, per le parole di Gesù che ci hai trasmesso. Esse ci aiutano a comprendere che il Maestro, morendo sulla croce, ha portato a pienezza quell’attesa di salvezza presente in tutta la storia del popolo di Israele. Tu che, seduto al banco delle imposte nella tua Cafarnao, hai sperimentato il calore della Parola racchiuso nella chiamata del Maestro a seguirlo, aiutaci a non chiuderci nelle nostre piccole sicurezze o convinzioni ma ad aprirci alla forza rigenerante del Vangelo, così da crescere nella comprensione delle motivazioni profonde della fede e saper sempre dar ragione della speranza che è in noi.
seconda settimana di Quaresima
Preghiamo:
Non permettere che a prevalere siano la pigrizia mentale o l’abitudine a ripetere vuote parole o stanche pratiche e sostieni il cammino delle nostre comunità nel loro confronto con un mondo sempre più lontano e indifferente. Te lo chiediamo in nome della croce di Gesù, la Parola fattasi carne che ha portato a compimento le Scritture e ha generato la Chiesa, un popolo di credenti chiamati a portare l’annuncio della salvezza fino agli estremi confini della terra. Amen SILENZIO Cristo risusciti in tutti i cuori, Cristo si celebri, Cristo s’adori, gloria al Signor! Padre Nostro... Il Signore sia con voi... Kyrie eleison... Vi benedica Dio onnipotente: Padre e Figlio e Spirito Santo. Andiamo in pace... 47
Concludendo l’Anno Santo della Misericordia, Papa Francesco ha scritto la lettera apostolica Misericordia et misera, nella quale auspicava che sarebbe stato “opportuno che ogni comunità, in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo”. A partire da una così autorevole sollecitazione, ci è sembrato significativo elaborare un percorso di contemplazione e adorazione della Croce che valorizzasse maggiormente la Parola. Da qui il titolo L’Evangelo della Croce – e la scelta di dare grande spazio alla lettura della Passione così come ci è stata tramandata dagli Scritti del Nuovo Testamento.
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IL FATTO
LA TESTIMONIANZA
LA CROCE SECONDO MARCO: CHE PROVOCA LA FEDE DEL CATECUMENO
seconda settimana di Quaresima
LA CROCE SECONDO GLI ATTI CHE RENDE FECONDA LA MISSIONE
quinta settimana di Quaresima
LA CROCE SECONDO MATTEO:
LA CROCE SECONDO PAOLO:
LA PAROLA
LA STOLTEZZA SCANDALOSA
CHE COMPIE LE SCRITTURE E GENERA LA CHIESA
terza settimana di Quaresima
CHE MANIFESTA LA POTENTE SAPIENZA DI DIO
Settimana Santa
LA CROCE SECONDO LUCA:
LA CROCE SECONDO GIOVANNI:
LO SGUARDO D’AMORE
IL TRONO DELLA GLORIA
CHE ILLUMINA IL CAMMINO DEL DISCEPOLO
CHE SI RIVELA ATTRAENDO TUTTI A SE’
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