I protagonisti del NT sono Gesù e sua Madre Maria, autori della salvezza, ma anche gli apostoli in particolare e tutti i discepoli in generale. Essi sono circondati da una massa enorme di persone, che mutano di volta in volta secondo i luoghi, i tempi e le circostanze, e da una folla di lebbrosi, ciechi, sordomuti, storpi. Le parole che esprimono questi sentimenti sono di origine per lo più indoeuropea, e in particolare latina e greca, ma nel tempo le parole possono subire un’evoluzione semantica, per cui lo stesso termine con lo stesso etimo può assumere oggi un significato differente da quello antico. Antonio Caiazza, nato a Sarno (SA) l’8 giugno 1940. Laureato in lettere classiche presso l’Università degli studi di Napoli. Insegna greco e latino presso lo Studio Francescano di Liveri (NA) e di Baronissi (SA). Studioso dai molteplici interessi interdisciplinari, ha pubblicato libri di storia, ha curato la traduzione di opere latine di Giordano Bruno, l’edizione critica di tre volumi di Plutarco e si è occupato del pensiero politico e morale di Plutarco, del mito di Medea e di Prometeo.
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Antonio Caiazza
Tra gli altri sentimenti che sembrano attraversare un po’ tutti gli scritti, dai Vangeli all’Apocalisse, ci sono quelli della paura, dello spavento, dello sbigottimento, dello stupore, dell’estasi e del timore di Dio.
PAURA E STUPORE ESTASI E TIMORE NEL NUOVO TESTAMENTO
Negli scritti del Nuovo Testamento sono rappresentate le azioni che compiono e i sentimenti che provano non solo tutti gli uomini, ma anche Gesù, in quanto uomo, autentico uomo, e Figlio di Dio.
ANTONIO CAIAZZA
PAURA E STUPORE ESTASI E TIMORE NEL NUOVO TESTAMENTO