La Via della Croce

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VIA CRUCIS

LA VIA DELLA CROCE

QUATTRO SCHEMI DI VIA CRUCIS: 1 La famiglia genera la vita 2 La famiglia vive la prova 3 La famiglia anima la società 4 I ragazzi e la Via dell’Amore



LA VIA DELLA CROCE

Quattro schemi di Via Crucis: 1 La famiglia genera la vita 2 La famiglia vive la prova 3 La famiglia anima la società 4 I ragazzi e la Via dell’Amore



LA FAMIGLIA GENERA LA VITA

Tutti i membri della famiglia, ognuno secondo il proprio dono, hanno la grazia e la responsabilità di costruire, giorno per giorno, la comunione delle persone, facendo della famiglia una «scuola di umanità più completa e più ricca»: (Gaudium et Spes, 52) è quanto avviene con la cura e l’amore verso i piccoli, gli ammalati e gli anziani; col servizio reciproco di tutti i giorni; con la condivisione dei beni, delle gioie e delle soffe-

renze. (Familiaris Consortio, 21). La famiglia è il santuario della vita, il luogo in cui la vita, dono di Dio, può essere adeguatamente accolta e protetta. Come chiesa domestica, la famiglia è chiamata ad annunciare, celebrare e servire il Vangelo della vita. (Evangelium Vitae, 92).

Nelle nostre case, nelle nostre famiglie, siamo chiamati ad essere apostoli di speranza. Ripercorriamo la via dolorosa percorsa da Gesù con il desiderio ardente di celebrare la Pasqua con Lui, presente nell’Eucaristia! Santa Madre, deh! voi fate / che le piaghe del Signore, / siano impresse nel mio cuore.

I. STAZIONE: GESÙ È CONDANNATO A MORTE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 3


Dal Vangelo di Giovanni (19,15-16)

Essi gridavano: Via, via, crocifiggilo!... Allora Pilato lo consegnò loro perché fosse crocifisso. RIFLESSIONE

Gesù non è vittima della forza del destino; è salito sulla croce perché l'ha voluto. La sua accettazione non è rassegnazione passiva, ma è accoglimento della croce, è accettazione della volontà del Padre. È una visione bellissima, che ci schioda dalla situazione di condannati a vita. Chiusa in un dolore atroce, / eri là sotto la croce / dolce Madre di Gesù.

II. STAZIONE: GESÙ È CARICATO DELLA CROCE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Giovanni (19,17)

E Gesù portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota. RIFLESSIONE

Questa ‘stazione’ ci dice la mansuetudine di Cristo che, per amore della nostra salvezza, non si è sottratto alla condanna, ma ha preso su di sé la croce. La vita di ogni uomo, inevitabilmente incontra ‘croci’, spesso ingiuste; ci si può ribellare e talvolta è giusto ma Cristo insegna che nessun dolore è inutile: insieme a Lui, ogni croce, diventa segno di Redenzione. Il tuo cuore desolato, / fu in quell’ora trapassato, / dallo strazio più crudel. 4


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III. STAZIONE: GESÙ CADE SOTTO IL PESO DELLA CROCE

Ti adoriamo,o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Giovanni (12,24)

Se il chicco di frumento, caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore, produce molto frutto. RIFLESSIONE

Gesù, cadendo, per la debolezza della sua natura umana, sotto il peso della croce, sotto il peso della condanna, ci dà una lezione di vita. Ognuno di noi, nell’arco dell’esistenza incontrerà difficoltà e cadrà, inevitabilmente, per la fatica; toccherà con mano, quanto è difficile il percorso, e quanto è necessario che un aiuto arrivi: dall’Alto, per non scoraggiarsi e dagli altri uomini, nostri fratelli. Quanto triste, quanto affranta, / ti sentivi o Madre santa, / del divin Salvator.

IV STAZIONE: GESÙ INCONTRA SUA MADRE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Marco (15,40)

C’erano anche alcune donne che lo seguivano dalla Galilea... e tra loro c’era Maria, sua madre. RIFLESSIONE

Confusa tra la gente che seguiva, come era uso dopo la condanna 5


di qualcuno, c’era la madre di Gesù; lei seguiva il destino del suo figlio, ben sapendo che quel giovane che si incamminava verso il Calvario, era anche il Figlio di Dio. Questa presenza discreta, ma carica di amore e di compassione, è anche il primo affidamento a Maria, che come madre sempre ci sarà vicina in ogni momento di dolore. Con che spasimo piangevi, / mentre trepida vedevi, / il tuo Figlio nel dolor.

V. STAZIONE: SIMONE DI CIRENE PORTA LA CROCE DI GESÙ

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Luca (23,26)

Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. RIFLESSIONE

Simone di Cirene camminava per la sua strada, tornava a casa dai campi dove aveva lavorato la sua giornata, qualcuno tra i soldati lo afferra e lo costringe a prender su di sé la croce del condannato, Gesù, ormai sfinito... C’è qualcosa in più da fare: è necessario guardare se sul nostro cammino qualcuno è sfinito dalla sofferenza o dalle difficoltà; è importante, ed è necessario, per esser discepoli di Cristo, farsi carico della fatica degli altri, saper vedere in quanti stanno per soccombere sotto il peso della croce, lo stesso Gesù che, nascondendo la sua reale onnipotenza, si lascia aiutare. Se ti fossi stato accanto, / forse che non avrei pianto, / o Madonna anch’io con te? 6


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VI. STAZIONE: LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal libro del profeta Isaia (53,2-3)

Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi…Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia. RIFLESSIONE

È bello fermarsi a considerare il gesto così tenero di questa donna: asciuga il volto, dal sangue, dal sudore, dalla polvere... chissà... dalle lacrime; può sembrare solo poesia, ma è il segno di un amore grande, capace di inventare, perché chi ama non si ferma mai, non è mai inoperoso... Anche nel nostro tempo, c’è stata una splendida ‘Veronica’: S. Teresa di Calcutta. Lei ha asciugato le lacrime dei più poveri, ha dato amore ai reietti di Calcutta e di ogni luogo in cui è passata, e con lei, tra noi si è reso visibile Cristo. Dopo averti contemplata / col tuo Figlio o Addolorata, / quanta pena sento in cuor.

VII STAZIONE GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dalla prima lettera di Pietro (2,23-24)

Quando era oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non 7


minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia. RIFLESSIONE

La croce è pesante e la salita più faticosa, Gesù non ha forze, è uno di noi, debole, povero, stanco... sfinito; ma all’orizzonte della sua missione c’era l’umanità da riscattare, da riconciliare col Padre suo, e così, su di nuovo sino alla vetta... ‘Agnello’ mite, l’unico capace di amare sino alla fine. Santa Vergine hai contato / tutti i colpi del peccato, / nelle piaghe di Gesù.

VIII. STAZIONE: GESÙ INCONTRA LE DONNE DI GERUSALEMME

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Luca (23,27-28)

Lo seguiva una grande folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne disse: ”Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli”. RIFLESSIONE

Tra la folla un gruppo di donne segue Gesù, fanno il lamento ‘rituale’ su di lui, sulla sua sorte; Lui non le disapprova ma le esorta ad un compianto più vero che sta nella causa profonda del Suo patire: il peccato dell’uomo e il suo bisogno di redenzione.

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E vedesti il tuo Figliolo / così afflitto, così solo / dare l’ultimo respiro.


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IX. STAZIONE: GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal libro del profeta Isaia (53,5)

Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe tutti noi siamo stati guariti. RIFLESSIONE

Gesù cade ancora, un cammino estenuante, nonostante l’aiuto di Simone, le forze fisiche hanno toccato il limite estremo, ma l’amore lo sospinge verso la “Sua Ora”, verso l’adempimento del mandato: «Quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me». Questo desiderio Lo fa rialzare, e il cammino continua. Abbiamo un debito di riconoscenza verso Dio, un debito d’amore che ci supera, ma possiamo saldarlo in parte, soccorrendo e consolando chi soffre, chi cade... Dolce Madre dell’Amore / fa’ che il grande tuo dolore / io lo senta pure in me.

X STAZIONE: GESÙ È SPOGLIATO DALLE VESTI

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Matteo (27,36-37)

Si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: ”Questi è Gesù, il re dei Giudei”. 9


RIFLESSIONE

Anche il Figlio di Dio, consegnato nelle mani degli uomini, si è lasciato denudare; ha permesso che qualcuno gli togliesse la dignità, diritto di ogni uomo; da allora questo delitto continua, in forme diverse, ma continua: nei campi di sterminio di ieri e nelle prigioni di guerra di oggi; nelle guerre razziali e in ogni situazione di sfruttamento e di degrado. Cristo tace, ma noi non dobbiamo tacere... Fa’ che il tuo materno affetto, / per tuo Figlio benedetto, / mi commuova e infiammi il cuor.

XI. STAZIONE: GESÙ È CROCIFISSO

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Giovanni (19, 17-18)

Gesù portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù nel mezzo. RIFLESSIONE

Ormai il destino del Figlio dell’uomo sta per compiersi, schernito, sfigurato, stupidamente sfidato, egli tace; quando parla, pur nel colmo dell’angoscia ha solo parole di perdono: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno.» e il Suo ultimo gesto per gli uomini è il dono di Sua madre, che da allora è la Madre per ogni uomo. Le ferite che il peccato / sul tuo corpo ha provocato / siano impresse, o Madre, in me. 10


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XII. STAZIONE: GESÙ MUORE SULLA CROCE

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo di Luca (23,45-46)

Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. E detto questo, spirò. RIFLESSIONE

“Colui che non aveva peccato Dio lo trattò da peccato”. Così S. Paolo, scrivendo del mistero grande della redenzione; mistero inspiegabile di amore, di morte, di vita, di umiliazione e di gloria. Nella morte di Cristo ogni morte è vinta e il peccato è reciso alla radice; l’Uomo dei dolori, sfigurato dalla violenza degli uomini ridona all’uomo la sua vera immagine: la dignità di figlio di Dio in Cristo Gesù. Del Figliolo tuo trafitto / per scontare il mio delitto / condivido ogni dolor.

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Questo libretto è composto da tre Via Crucis per famiglie: “la famiglia vive la prova”, “la famiglia anima la società”, “la famiglia genera la vita”… ed una Via Crucis proposta ai ragazzi. Percorrendo le stazioni della Via Crucis, riconciliamoci con la nostra vita personale e famigliare. La Pasqua sconfigga il nostro peccato, frantumi le nostre paure e ci faccia vedere le tristezze, le malattie, i soprusi e perfino la morte, dal versante giusto: quello del "terzo giorno".


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