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LO STREET FOOD CAMBOGIANO FA CENTRO

Mengly Mork, un talentuoso giovane chef cambogiano, decodifica ed esalta le tradizioni dello street food più autentico della Cambogia, deliziando gli ospiti nel suo ristorante Pinak Pou a Siem Reap, con una sinfonia di piatti complessi e ingredienti inusuali

Nel quartiere di Wat bo Village a siem reap, la città del maestoso complesso religioso di angkor Wat, il ristorante Pinak Pou è un gioiello culinario sullo scenario gastronomico, dove il giovane chef Mengly Mork dà vita al suo sogno di “fare conoscere al mondo l autentico street food della Cambogia” E lo fa alzando a livelli d’eccellenza il cibo di strada tradizionale, plasmando ingredienti locali - spesso atipici e poco diffusi – per portare in tavola prelibatezze genuine ma sofisticate, ricche di sapori, aromi e colori che stuzzicano i palati più raffinati Wat Bo Village, insignito del titolo di distretto più cool dell'Asia dalla prestigiosa guida Timeout, vanta bar trendy, hotel boutique di charme, caffè e ristoranti all'avanguardia Al Pinak Pou, Mengly e la sua brigata di cucina - la moglie Votey, direttore food & beverage, è una preziosa collaboratrice - sfoderano le loro straordinarie doti culinarie nel festoso e colorato cortile interno di una tradizionale casa di legno cambogiana, accanto al venerato tempio di Wat Bo Raffinata e divertente, la cucina di Mengly è un esilarante viaggio sensoriale che trascende le convenzioni. Le sue ispirazioni provengono dalle sue radici familiari, avendo imparato dalla madre e dalla nonna sin da giovane

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All’età di solo sei anni inizia ad aiutare la mamma in cucina, «Lei è una cuoca bravissima, e sin da molto piccolo sognavo di portare la cucina di casa a livello professionale Con mamma raccoglievo le verdure nell'orto di casa e accompagnavo mio padre a pescare e ricercare piante ed erbe nei boschi. Ogni estate, le visite a mia nonna erano un'occasione per scoprire i segreti della cultura culinaria contadina, come i sottaceti fatti in casa con piante e radici raccolte nelle campagne» dopo due anni alla scuola alberghiera Paul Dubrule a Siem Reap, e trascorso un periodo in cucine a Siem Reap e nella capitale Phnom Penh, nel 2013 Mengly vince un concorso culinario, visitando il Vietnam e la Thailandia E con l’apertura pre-Covid del suo primo ristorante, insegue il suo sogno, abbracciando il classico street food delle grandi città, e quello ancora più autentico e singolare radicato nella cultura secolare dei villaggi e delle aeree rurali del grande paese del Sudest-asiatico Molti dei suoi ingredienti provengono dai mercati locali, e lui li trasforma nella sua visione culinaria «grazie anche agli antichi saperi dei venditori che si avventurano in luoghi sperduti per raccogliere ogni tipo di pianta, erba, spezie e flora commestibile» Tutto ciò che entra nella cucina di Mengly – dalle verdure, alla carne, al pesce - molto del quale proviene dal vicino lago Tonle Sap - è salutare, semplice e fedele alle tradizioni E lui porta la sua arte a nuovi livelli di spettacolarità usando componenti atipici: alveari che contengono ancora le lar ve, fiori di banana, prahok un paté di pesce fermentato, ocimum tenuiflorum meglio conosciuto come basilico santo, coriandolo rosso, aglio della giungla e formiche rosse impeccabili le sue presentazioni, con un'attenzione

Sul menu colpiscono proposte come il Grill Bee-Hive, un alveare con le sue larve particolare alla bellezza dei piatti Una “cucina povera ” e altamente creativa la sua, che si misura a testa alta con altre grandi cucine asiatiche universalmente conosciute e amate.

Sul menu colpiscono proposte come il Grill Bee-Hive, un alveare con le sue lar ve, il Nam Kruk, gnocchi di riso leggerissimi con una salsa di barbabietola rossa e mais giallo, il Jungle Sour Beef with Red Tree Ant, manzo marinato e cotto in un brodo di formiche rosse, citronella, pepe di Kampot e basilico santo, l’Angkor Leaf Salad, un misto di foglie del bosco, fiori di banana e boccioli di piante selvatiche, il Kulen Mountain Sausage, una salsiccia di maiale con spezie, fiori di banana e salsa di formiche rosse e il Num Banh Chok, spaghettini di riso con granchio cotto in un brodo di cocco Ogni piatto è la rivisitazione di una cultura alimentare plurisecolare, fatto di sapidità e fragranze, colori e curiosità che confluiscono in un connubio di ineccepibile estetica e straordinaria seduzione

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