Eleonora Negri
+39 333 7575609 contact.en.arch@gmail.com www.linkedin.com/in/eleonora-negri-arch @eleanorarchitecture
Interior Design 1. Materia Dolce&Gabbana , Studio Marco Piva| a.a. 2021 - 2022 p. 10 2. Exotic Simone Micheli Architectural Hero| a.a. 2021 - 2022 p.18 3. Stratum Progetto CMR| a.a. 2021 - 2022 p. 22 Architettura 1. Forest Furnace Laboratorio di sintesi in restauro e conservazione| a.a. 2017 - 2018 p. 30 2. The Funnel Laboratorio di progettazione IV | a.a. 2016 - 2017 p. 44 3. Lake Refuge Laboratorio di restauro e conservazione| a.a. 2016 - 2017 p. 52
Interior Design
Spazi
per il
Consumo
e
Distibuzione
Materia Showroom Dolce & Gabbana Corso Como 15, Milano Workshop Consumo e Distribuzione - Studio Marco Piva con
Materia
Lorenzo
di
P a r d o , C r i s t i a n o M a rc u t t i , Antonia Ipsa
Il progetto ha come obiettivo rispondere alla reale esigenza di restauro dell’attuale Showroom Uomo dell’Azienda Dolce & Gabbana situato in Corso Como 15 a Milano, per il quale si propone un concept volto a tradurre il forte legame del brand alle proprie radici ed alla attenzione del marchio verso ogni forma di autentica artigianalità. Si è quindi pensato ad uno spazio che racconti l’energia e la vitalità del marchio, tramite la scelta di colori accesi e materiali lavorati, utilizzati per creare spazi accoglienti che traducano il forte legame alla tradizione ed alla famiglia. Il progetto quindi si snoda lungo i 3 piani dell’edificio in un crescendo di gamme cromatiche e spazi che partono dalla forza della terra vulcanica fino all’energica Stradizione EZIONE decorativa siciliana, che ospita in ogni livello i prodotti in vendita tramite un allestimento ricco ed elegante, come da richiesta del marchio stesso.
CORSO VENE ZIA 15, MIL ANO
Per uno storico marchio di abbigliamento italiano DOLCE & GABBANA si propone il restyling del proprio showroom coniugando il legame del brand stesso con artigianalità e tradizione a spazi moderni e luminosi, carichi di energia ed eleganza.
Sezione longitudinale Showroom
10
DOLCE & GABBANA
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Workshop Consumo e distribuzione | a.a. 2021 - 2022
Materia | Dolce & Gabbana
Piano terra: Corner Beauty
BEAUTY CORNER
Piano terra
BANCONE TESTER
CASSA PRINCIPALE
OCCHIALI DA SOLE / PICCOLA PELLETTERIA
CASSA SECONDARIA + INGRESSO PRIVATO
DOLCE & GABBANA
Piano terra: dettaglio Corner Beauty
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Workshop Consumo e distribuzione | a.a. 2021 - 2022
Materia | Dolce & Gabbana
Piano primo: esposizione e vendita
SPAZIO ESPOSITIVO + PUNTO VENDITA
Piano primo
SPORTWEAR INTIMO CASUAL OGGETTISTICA
ZONA SCARPE
DOLCE & GABBANA
Piano primo: esposizione e vendita
14
15
Workshop Consumo e distribuzione | a.a. 2021 - 2022
Materia | Dolce & Gabbana
Piano secondo: esposizione e vendita
CAMERINI
Piano secondo
NEW COLLECTION
URBAN OUTFIT
OUTFIT ELEGANTE
PELLETTERIA
GIOIELLERIA
SARTORIA
DOLCE & GABBANA
Piano secondo: esposizione e vendita
16
17
Spazi
per l
’Ospitalità
Exotic Hotel TownHouse Duomo Via S. Pellico 2, Milano Workshop Ospitalità - Simone Micheli Architectural Hero con
C o s ta n z a D a ro s i , T i z i a n a F u r i o , M a r i a n to n i a S a lv i o n i , Chiara Zanni
Il concept per la Suite dell’Hotel TownHouse Duomo a Milano propone un ambiente che consente la fuga dalla città per proporre al cliente una esperienza esotica direttamente nella propria stanza. I mobili su misura sono realizzati in tubolari e tessuti leggeri che riproducono gli ambienti tropicali ed il culmine dell’esperienza è rappresentato dall’ampia vasca da bagno che si affaccia direttamente su piazza Duomo. Il progetto prevede inoltre il rispetto di un budget minimo per l’intero allestimento interno, verificato a seguito di un computo metrico, ed uno studio e posizionamento dell’impianto elettrico.
Una stanza d’albergo che si affaccia sulla Piazza del Duomo di Milano diventa un’oasi di relax e fuga dal caos cittadino ricreando le atmosfere ed i profumi di uno spazio esotico
Sezione Exotic Suite
18
19
Workshop Ospitalità | a.a. 2021 - 2022
Exotic
Ingresso Suite
Pianta Exotic Suite
Zona notte e relax Suite
20
21
s pa z i o p e r u f f i c i
Stratum W o r k s h o p L avo ro - P ro g e t to C M R a . a . 2021 - 2022 con
Lorenzo Di Pardo, Martina Le Brun
e
Alessandro Leone
Per progettare questa nuova sede aziendale, si è partiti da ciò che questa rappresenta e desidera trasmettere al cliente, facendo particolare attenzione al concetto di domesticità dello spazio di lavoro, alla volontà di creare un ecosistema lavoratico innovativo ed in continua evoluzione. Sulla base di cio che stato richiesto, entrando nella fase di concept di progetto, si è deciso di concepire qualcosa che rappresenti un collegamento tra la casa intesa come ambiente domestico ma inteso anche come la casa di tutti e quello che è invece lo spazio, la spinta, la ricerca verso il futuro. Ciò che meglio rappresenta questa idea è il concetto di atmosfera. Lo spazio progettato ospita quindi ad ogni livello una destinazione d’uso collegata ai moderni spazi legati al mondo del lavoro realizzando spazi destinati all’attività di Coworking accoglienti e volti ad ospitare differenti categorie di utenti in uno luogo moderno ed attento ai bisogni dell’ambiente e dell’uomo
Una nuova e dinamica azienda che si occupa di affittare spazi coworking acquista un edificio pluripiano nel quale decide di collocare sia gli spazi di lavoro che affittabili. L’innovazione e il desiderio di creare uno spazio di “lavoro domenstico” danno vita ad un progetto moderno ed elegante, volto a non dare solo un luogo per lavorare, ma anche un luogo da vivere.
Elemento di ar redo su misura area Coworking
22
23
NUCLEO
Workshop Lavoro - Progetto CMR | a.a. 2021 - 2022 NUCLEO TROPOSFERA S T R AT O S F E R A
MESOSFERA
TERMOSFERA
Piano ter ra: ing resso ed area espositiva
TROPOSFERA
Piano primo: Coworking
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S T R AT O S F E R A
MESOSFERA
PIANO PRIMO | COWORKING
TERMOSFERA
MESOSFERA
TERMOSFERA
Piano ter ra: area espositiva TROPOSFERA
ESOSFERA
P I A N TA M AT E R I C A
ESOSFERA
Stratum
NUCLEO NUCLEO
S T R AT O S F E R A
ESOSFERA
P I A N TA M AT E R I C A
PIANO TERRA | RECEPTION E SHOWROOM
TROPOSFERA
S T R AT O S F E R A
MESOSFERA
TERMOSFERA
ESOSFERA
PIANO TERRA | RECEPTION E SHOWROOM
RENDER
PIANO PRIMO | COWORKING
RENDER
Piano primo: Coworking
25
NUCLEO
Workshop Lavoro - Progetto CMR | a.a. 2021 - 2022 NUCLEO
TROPOSFERA
S T R ATOS F ER A
MESOSFERA
TERMOSFERA
S T R AT O S F E R A
MESOSFERA
TERMOSFERA
TERMOSFERA
ESOSFERA
Stratum
NUCLEO
TROPOSFERA
S T R AT O S F E R A
MESOSFERA
TERMOSFERA
ESOSFERA
PIANO SECONDO | FOOD AREA
RENDER
TERRAZZA | ROOFTOP
RENDER
ESOSFERA
Te r r a z z a : a r e a R e l a x
Te r r a z z a : a r e a R e l a x TERRAZZA | ROOFTOP
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MESOSFERA
P i a n o s e c o n d o : Fo o d a r e a P I A N TA M AT E R I C A
PIANO SECONDO | FOOD AREA
TROPOSFERA
S T R ATOS F ER A
ESOSFERA
P i a n o s e c o n d o : Fo o d a r e a
NUCLEO
TROPOSFERA
P I A N TA M AT E R I C A
27
Architettura
Un’antica fornace di calce abbandonata, costruita sulle sponde del Lago Maggiore, diventa occasione di restauro di un luogo dimenticato ma storicamente rilevante e motivo di riqualifica di tutto l’intorno paesaggistico con l’inserimento di nuove funzioni indispensabili per la comunità.
30
31
edificio polifunzionale
Forest Furnace Laboratorio
di sintesi finale
in restauro e conservazione a.a
.
2016 -
2017|
con
M a r c o O ss o l a
45°57’02.2”N 8°39’39.2”E Rocca di Caldè, Parco alle Fornaci, 21010, Castelveccana VA
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33
Laboratorio di sintesi finale in restauro e conservazione | a.a. 2017 - 2018
Forest Furnace
L’area di intervento riguarda un ex sito industriale dismesso dal 1960 ubicato sulle rive del Lago Maggiore caratterizzato principalmente da tre sistemi di fornaci che portano con sé un importante testimonianza di archeologia industriale per la produzione della calce e, più recentemente, del cemento. Tenendo in considerazione le peculiarità turistico-ricettive del luogo ed in linea con le direttive del PRG vigente, il progetto su larga scala consiste nel riqualificare attraverso interventi di consolidamento, restauro e nuova costruzione i tre blocchi di fornaci che caratterizzano il litorale lacustre della rocca di Caldè. Il progetto coinvolge sia aspetti urbanistici come lo studio della viabilità che la progettazione di un nuovo luogo di aggregazione tramite la realizzazione di una piazza a gradoni sull’acqua e si concentra soprattutto sulla seconda fornace, chiamata la Fornace del Fico. Uno dei punti salienti da considerare e porre in evidenza è l’evoluzione del fabbricato in relazione al susseguirsi delle epoche storiche e del variare delle tecnologie di produzione. Gli elementi dichiarati di maggior interesse storico che caratterizzano ancora oggi la costa sono le tre coppie di camini svettanti per poco più 20 metri di altezza. Altro elemento identificavo, seppur di scarso valore archeologico, è il lungo padiglione scandito da portali in cemento armato e costruito agli inizi del 1900 per ospitare un forno rotatorio a tamburo orizzontale per la produzione del cemento. Prima di qualsiasi intervento sulla fornace è necessario mettere in sicurezza il crinale della montagna retrostante a rischio crollo in svariati punti ed estirpare la vegetazione che, per la crescita incontrollata, nasconde e compromette varie volumetrie del fabbricato. In linea con le esigenze degli enti locali, il progetto prevede un percorso museale interno - esterno che trova spazio nella fornace del Fico sia al piano terra con la progettazione di un’ampia sala espositiva, sia esternamente al piano primo attorno ai camini. Per quanto riguarda il piano terreno, esso è caratterizzato da una doppia entrata alle estremità che presentano nelle immediate vicinanze rispettivamente due corpi distributivi. La sala espositiva si sviluppa a ferro di cavallo attorno al vecchio sedime del forno rotatorio e prosegue nel volume a sud dove è possibile anche percorrere una scala a chiocciola che, oltre fungere da elemento consolidante, porta alla sommità di uno dei due camini. Al piano primo da nord è possibile accede alla sala conferenze progettata per ospitare un massimo di 60 persone e caratterizzata da un soffitto in legno a prismi, utile alla rifrazione del suono. Da sud invece è possibile proseguire col percorso museale esterno oppure accedere al corpo distributivo per raggiungere i piani superiori. L’ampia area esterna al piano primo a sud è accessibile anche tramite una rampa naturale venendo dalla frazione di Caldè che, continuando in un secondo percorso, permette anche di accedere al bar stagionale ubicato in un volume accessorio in pietra a sud. Ai piani superiori è presente un ristorante coi relativi spazi accessori quali cucine, dispense, servizi e sala impianti. Entrambe le sale rispettivamente al secondo e terzo piano affacciano su ampie terrazze delimitate da cordoli verdi il cui scopo è quello di mitigare l’impatto dell’ampia volumetria aggiunta in sopraelevazione sui corpi preesistenti. Per minimizzare ulteriormente l’impatto visivo di questo “incastellamento di funzioni” e ricreare un legame con il contesto nel rispetto della morfologia locale, l’edificio è caratterizzato da un insieme di volumi arretranti verso il crinale roccioso seguendo un profilo a gradoni. In linea col concetto di mimesi con l’ambiente circostante si è optato per rivestire le nuove volumetrie con lastre di gres porcellanato, le quali, una volta colpite dalla luce radente del sole, assumono colorazioni che variano dalla tonalità del beige, che riprende la roccia retrostante, all’azzurro del lago. In prossimità delle ampie vetrate, i pannelli sono mobili e caratterizzati da microforature che riproducono concettualmente il disegno di essenze arboree. 34
TERRAZZA PER EVENTI
RISTORANTE
TERRAZZA SECONDARIA FRONTE LAGO
TERRAZZA PRINCIPALE FRONTE LAGO
SALA CONFERENZE
PERCORSO MUSEALE INTERNO
TERRAZZA IN COPERTURA
SALA RISTORANTE PER EVENTI
PERCORSO MUSEALE ESTERNO
FORNO RESTAURATO CON SCALA ELICOIDALE INTERNA
FORNO RESTAURATO CON PERCORSO PANORAMICO
BAR STAGIONALE
PIAZZA FRONTALE GRADONATA
Esploso assonometrico con destinazioni d’uso
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Laboratorio di sintesi finale in restauro e conservazione | a.a. 2017 - 2018
Forest Furnace
C
d' C
d'
+4.00
205 +6.26
205 +0.15
B
+8.00
B
+0.15
200
200
+8.00
+0.15
+4.00 +0.87
B'
+0.87
A
+8.35
A
B'
+3.46 +6.26
A'
A'
+0.15 +0.00
d'
200
C'
0
1
5
d'
200
C'
10
0
Progetto: pianta piano terra
1
5
10
Progetto: pianta secondo piano C
C
d'
d'
+4.00
205
+4.00 +12.15 +12.15
205 +4.00
+4.00
B
B
+4.00
200
200
+4.00
+4.00
+12.15 +4.00
B'
A
B'
A
+3.46
+3.46
A'
d'
200
C'
d'
0
Progetto: pianta primo piano
36
A'
1
5
10
200
C'
0
1
5
10
Progetto: pianta terzo piano/copertura
37
Laboratorio di sintesi finale in restauro e conservazione | a.a. 2017 - 2018
Forest Furnace
0
+20.60
+15.70
1
5
10
0
+20.55
+20.60
+15.70
+15.52
1
5
10
+20.55
+15.52
+13.85
+13.85
+13.25 +12.06
+12.15
+11.40
+9.00 +8.43
+8.00
+5.86
+5.50 +4.00
+4.00
+4.00
+4.00 +2.70
+0.15
Progetto: prospetto Ovest
+0.15
Progetto: sezione BB’
0
1
5
10
0
1
5
10
0
1
5
10
+20.65
+20.60
+20.55
+15.52
+15.70
+15.73
+3.95
+15.52
+13.25 +13.85
+12.15
+13.25 +12.06 +11.40
+8.00 +8.35
+6.26
+4.00
+4.00
+4.00 +4.00
+0.87
+0.15
Progetto: Sezione AA’
38
+0.09
+0.87
+0.87
+0.15
+0.15
Progetto: sezione DD’
Progetto: sezione CC’
39
Laboratorio di sintesi finale in restauro e conservazione | a.a. 2017 - 2018
40
Forest Furnace
V i s t a f r o n t a l e Fo r n a c e d e l F i c o
41
Laboratorio di sintesi finale in restauro e conservazione | a.a. 2017 - 2018
42
Forest Furnace
Sala espositiva
Ingresso Sala conferenze e Sala ristorante
Sala ristorante
Sala conferenze
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La necessaria realizzazione di una nuova Piazza come polo attrattore del Campus universitario permette di introdurre innovative funzioni interconnesse tra loro e utili alla vita degli studenti.
44
45
campus universitario
The Funnel L a b o r a t o r i o d i p r o g e t t a z i o n e IV a . a . 2 0 1 6 - 2 0 1 7 | c o n M a r c o O ss o l a
L’area di intervento è situata all’interno del Campus delle Scienze dell’Università di Parma, a sud della città. L’obiettivo del progetto è quello di conferire una centralità al sistema sconnesso dei vari padiglioni universitari, andando ad implementarlo con l’inserimento di una serie di nuove funzioni che favoriscano l’aggregazione, la socialità e valorizzino il binomio Città-Campus.
44°45’54.4”N 10°18’52.2”E Università degli Studi di Parma, Parco Area delle Scienze, 43124 Parma PR
46
Vista del Mall Centrale con Campus Market (sinistra) e Ristoranet (destra)
47
Laboratorio di progettazione IV | a.a. 2016 - 2017
A seguito dell’evidente assenza di un polo attrattore e di un luogo di incontro per studenti, professori e ospiti del campus, si è optato per una serie di nuovi edifici affaccianti su un ampio Mall pavimentato lungo l’asse nord ovest –sud est che si incrocia a sua volta con un percorso verde da nord est-sud ovest. Tale distribuzione ha l’obiettivo di “incernierare” i dipartimenti e gli edifici sconnessi tra loro attraverso un nuovo sistema di percorsi. L’intervento progettuale si articola principalmente sull’asse nord ovest-sud est attraverso una serie di percorsi coperti/scoperti su cui affacciano edifici con differenti destinazioni d’uso e tale percorso ha il compito di direzionare il flusso di persone verso occasioni precise oltre che offrire traguardi visivi strategici. Il fulcro del progetto è ubicato in prossimità dell’incrocio dei due assi dove è presente una piazza su cui affacciano residenze per studenti (Resus), biblioteca e bar universitario (Sciencebar). Ai lati del percorso principale si è deciso di inserire il market costituito da una batteria di piccole botteghe e la mensa (Ristoranet) suddivisa a sua volta in tre differenti tipologie di ristorazione per rispondere alle esigenze delle svariate utenze. A sud est, frontalmente al dipartimento di ingegneria didattica, il progetto prevede una serie di box e padiglioni al cui interno è prevista la realizzazione del Powercenter da connettere alla centrale già esistente. Nella parte retrostante alla piazza, in direzione sud ovest, sono posizionate delle foresterie che trovano spazio in una zona più tranquilla e seguono una maglia distributiva più libera. Questo asse pedonale di ampie dimensioni ha lo scopo di convogliare il flusso di persone lungo il sistema e di condurlo in uno spazio più dilatato come una sorta di “Piazza nella Piazza”. •
Food market: esso è costituito da una batteria di volumi con copertura a shed su un unico livello; ognuno è provvisto di cassa con depositi e l’area per la vendita è posizionata verso il Mall.
•
Ristoranet: la nuova mensa del campus è pensata come un luogo dinamico in grado di offrire diversi tipi di servizi sia nell’ora di pranzo che di cena per studenti e professori che alloggiano all’interno del campus. Il grande edificio della mensa si sviluppa longitudinalmente lungo tutto il primo tratto del Mall fino a incrociarsi con l’asse verde. Essa è distribuita su 2 piani con, al piano terreno, una prima area con servizio al tavolo e una seconda a buffet; a questo piano inoltre è possibile trovare zone di deposito e le cucine che servono entrambi i livelli. Al piano superiore invece è possibile trovare due ampie aree adibite a buffet.
•
Piazza: in quanto fulcro del progetto, è pensata come una macchina per far collaborare tre edifici quali Biblioteca, Sciencebar e Residenze. Le residenze per studenti si articolano su 3 piani con al piano terra un’ampia sala studio e rappresentano il perno per la piazza siccome connettono sia fisicamente che visivamente gli altri due edifici. Il bar si distribuisce su 4 piani con al piano terra il bar con un bancone, mentre ai piani superiori numerosi posti a sedere.
•
Biblioteca, anch’essa distribuita su 4 piani, presenta al suo interno svariate zone a doppia altezza per valorizzarne spazialità e illuminazione.
•
Officine: sono un’implementazione del Powercenter e sono costituite da uno spazio molto flessibile con all’interno numerose pareti divisorie mobili con un carroponte lungo tutta la loro lunghezza.
The Funnel
FORESTERIA CAMPUS MARKET
VASCA DI LAMINAZIONE SCIENCE BAR
RESUS
BIBLIOTECA
PIAZZA CENTRALE
RISTORANET
Il percorso nord ovest-sud est pavimentato è caratterizzato da un susseguirsi di vasche di laminazione (presenti anche lungo l’altro asse trasversale verde) che creano un sistema di raccolta dell’acqua per gestire le piogge intense ed irrigare le aree verdi del Mall.
48
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Laboratorio di progettazione IV | a.a. 2016 - 2017
50
The Funnel
Vista prospettica del Ristoranet
Vista prospettica Sciencebar e Resus
Vista frontale Sciencebar dalla Biblioteca
Vista prospettica Resus e Biblioteca
51
Un’antica cascina di montagna diventa una residenza privata in cui le sue dimensioni ridotte costringono a ripensare gli spazi di vista nel rispetto della preesistenza e consentono di godere a pieno della natura circostante e dell’ampio scorcio sul Lago.
52
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residenza privata
Lake Refuge Laboratorio di a . a . 2016 -
restauro e conservazione
2017 |
con
M a r c o O ss o l a
Il fabbricato oggetto di intervento è situato a nord della provincia di Varese in Lombardia, nel comune di Castelveccana in Via Europa 23. Collocato in zona collinare alle pendici del monte Cuvignone, si affaccia sulla sponda ovest del Lago Maggiore, di cui è possibile goderne la vista da tutto il lotto di intervento. Il fabbricato è raggiungibile percorrendo la strada provinciale SP394 ed è costituito da due volumi utilizzati originariamente come pollaio, fienile ed essiccatoio per castagne; attualmente è destinato a deposito. 45°56’22.3”N 8°39’33.3”E Via Europa 23, 21012, Castelveccana, VA
(m)
54
0
1
2
5
10
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Laboratorio di restauro e conservazione | a.a. 2016 - 2017
Lake Refuge
Il volume minore misura al piano terra 3,92 mq e al piano superiore 5,50 mq; il volume maggiore invece misura al piano terra 20 mq e al piano superiore 19,75 mq. Le prime suggestioni progettuali sono nate analizzando le metrature ridotte dei due volumi e dalla volontà di non stravolgere completamente la struttura muraria mantenendola il più possibile uguale a come si presenta. Questa scelta è dettata anche dalla normativa vigente per tutti gli edifici compresi nella fascia di rispetto del lago, i quali sono soggetti a vincolo paesaggistico che ne vieta il mutamento estetico esterno. Tenendo conto di queste premesse, si è pensato di modificare la destinazione d’uso del fabbricato da stalla ed essiccatoio per castagne a piccola abitazione ad uso prevalentemente di villeggiatura, conformandola così con l’attività turistica tipica delle zone lacustri. Il progetto si basa sullo sfruttare il più possibile la volumetria dei due fabbricati, di connetterli con un volume minimo e riconoscibile per ospitare i servizi igienici ed il vano tecnico allo scopo di intaccare il meno possibile le murature esistenti con il passaggio degli impianti. Per questo motivo si è pensato di sviluppare 3 volumi collegati: •
•
•
Coppi e sottocoppi in cotto Telo frenovapore
Per il volume maggiore, dopo un’analisi strutturale, si è deciso di sostituire il soppalco normativamente e fisicamente inagibile ed il tetto poiché presenta vistosi degradi e l’analisi strutturale a deformazione delle terzere non è soddisfatta. L’intervento riguarda l’inserimento di un nuovo apparato strutturale nella preesistenza autoportato e completamente svincolato dalle murature. Quest’ultimo costituisce la zona giorno al piano terra con un piccolo angolo cottura ed una scala a pioli che conduce alla zona notte al piano superiore; esso è costituito da un sistema di pilastri e travi che hanno il compito sia di portare il tetto che il soppalco parzialmente appeso ad esso. Le murature, poichè presentano un vistoso spanciamento, sono state rinforzare internamente con una cerchiatura per ricreare il comportamento scatolare del fabbricato.
Riempimento in polistirolo 12 cm
Assito grezzo 2 cm Isolante in lana di roccia 12 cm Controtravetto in lamellare di castagno sez: 12x10 cm
Orditura secondaria
Pilastri lignei posteriori Orditura primaria Parapetti/Elementi strutturali
Sul volume minore sono stati attuati interventi prettamente conservativi ed è stata aggiunta lateralmente una scala vetrata di collegamento tra i 2 piani. Il piano terra, vista l’altezza ridotta, è utilizzabile solo come deposito; il piano primo invece è stato adibito a studio, minimizzando il più possibile l’intervento poiché è stato oggetto di restauro recente.
Pilastri lignei anteriori
Frontalmente sono stati aggiunti due nuovi volumi: uno dedicato ai servizi igienici e agli impianti e il secondo, in vetro strutturale, che funge da ingresso e collegamento tra le varie parti.
Soppalco ligneo
Corpo centrale in cemento armato Base pilastri in cemento armato
Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento, si è optato per un sistema a pavimento nel nuovo corpo di fabbrica ed al piano terra del volume maggiore (il pavimento attuale non presenta nessun tipo di valore storico poiché è uno strato di cemento realizzato nel 1998), alimentato da una pompa di calore, in quanto non è presente alcun allacciamento alla linea del metano per tutta la via. Altra tematica del progetto riguarda la canalizzazione delle acque piovane: attorno alla casa è stata inserita una caditoia per allontanare umidità e fanghi dalle pareti e allo stesso tempo condurre le acque piovane in una cisterna; in copertura invece sono state inserite gronde che distribuiscono le piogge in pozzi di ghiaia collegati anch’essi alla cisterna.
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Listellatura doppia 4x4 cm
Esploso assonometrico con indicazione metodi di inter vento
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Laboratorio di restauro e conservazione | a.a. 2016 - 2017
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Lake Refuge
Vista Ovest
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Laboratorio di restauro e conservazione | a.a. 2016 - 2017
Vista da Est
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Lake Refuge
Vista interna dal soppalco
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+39 333 7575609 contact.en.arch@gmail.com www.linkedin.com/in/eleonora-negri-arch @eleanorarchitecture