una storia da raccontare
20 anni di cooperazione in Africa
PIEM O N T E
1. introduzione
Siamo un’agenzia formativa fatta di persone che credono in un mondo più giusto, in cui si riconoscano a tutti i cittadini i diritti allo studio e al lavoro, come strumenti di libertà e di dignità umana.
Dal 2000 promuoviamo e partecipiamo a progetti di cooperazione internazionale in Africa, per migliorare le condizioni socio-economiche delle popolazioni locali, con la realizzazione di percorsi di formazione, inserimento lavorativo e creazione di impresa. Uno scambio di esperienze e risorse per tessere reti di reciproca collaborazione.
2. grandi numeri
20 anni 8
stati
34 progetti
1099 beneficiari coinvolti 200
risorse umane dedicate
22
laboratori allestiti
3. geocalizzazioni
R. di Capo Verde
Senegal Burkina Faso Benin
Marocco
R.D. del Congo
Burundi
green economy
lavoro
agricoltura
collaborazione internazionale
creazione di impresa gender gap
4. aree di intervento
formazione professionale
innovazione
accesso all’acqua
diritti
empowerment contrasto allo sfruttamento pace
crescita economica energia pulita giustizia
5. progetti
(2009–2020)
Benin
Adjohoun
Insieme contro lo sfruttamento minorile
Il Comune di Adjohoun è uno fra i più toccati dal fenomeno del traffico e dello sfruttamento dei bambini, sfruttati dalle loro stesse famiglie (43%), per la difficoltà di farsi carico dei propri figli, per la scarsissima conoscenza dei metodi di pianificazione delle nascite e dei diritti dell’infanzia, per il mancato riconoscimento del valore della donna. Con il progetto E.R.I.C.A. (Enfants, Regroupments des femmes, Initiative Commune Adjohoun),
finanziato dalla Regione Piemonte, abbiamo realizzato uno studio di fattibilità per la costruzione del futuro centro di accoglienza e formazione per le bambine e le adolescenti vittime di tratta, con sessioni di formazione/animazione educativa su temi relativi alla pianificazione famigliare, ai diritti dell’infanzia e al diritto all’istruzione. È seguito il progetto F.E.D.A. (Femmes, Enfants, Développement Adjohoun),
proposto dal Comune di Borgomanero, che ha contribuito a promuovere l’integrazione professionale e lo sviluppo di attività che generano reddito per le donne e gli adolescenti in età lavorativa, attraverso un laboratorio per la trasformazione e la conservazione della frutta e della verdura, reso ancora più efficiente dal progetto S.F.I.D.A.(Solidarité, Femmes, Initiatives de Développement à Adjohoun). Infine, il progetto
T.A.L.E.A. (Initiatives de Transformation agroalimentaire pour l'Autonomisation des femmes et le deveLoppement de la commune de Adjohoun), con il quale abbiamo consolidato sia un sistema di produzione agro-alimentare di tipo biologico, sia attività di scambio e di trasferimento delle competenze, al fine di favorire il protagonismo attivo delle istituzioni locali e di rafforzare la cooperazione decentrata.
(2011–2012)
Burkina Faso
Ouagadougou Ziniaré Dori Gorom-Gorom
A fianco dei giovani per lo sviluppo del paese
I giovani sono il futuro ma soprattutto sono il presente. Per questo in Burkina Faso abbiamo deciso di credere, da subito, nel loro potenziale, per far crescere il paese. Con il progetto “Formazione e orientamento al lavoro per i giovani del Burkina Faso: una rete per la promozione di professionalità
in sei città del paese”, proposto da LVIA e finanziato da Regione Piemonte, abbiamo lavorato, insieme all’UFC, per la formazione professionale e l’orientamento al lavoro di 180 ragazzi/e, membri di associazioni giovanili e di categoria, provenienti da diverse località: Ouagadougou, Ziniaré, Dori, Gorom-Gorom.
Abbiamo dato loro strumenti per migliorare le capacitĂ di analisi del contesto territoriale, per identificare le potenzialitĂ economiche del paese e per imparare a organizzare e gestire attivitĂ generatrici di reddito. Al nostro fianco anche SFEP e DPJA per la formazione a distanza dei formatori.
(2007–2013)
Burundi
Bururi Rumonge Kiryama
Percorsi educativi e di aggregazione per costruire una cultura di pace
Il percorso di sviluppo e ricostruzione post bellica del Burundi è un cammino lungo e tortuoso. I progetti che abbiamo realizzato hanno avuto come obiettivo primario la ricostruzione delle relazioni, e hanno creduto nella forza dell’aggregazione tra persone, per far crescere una cultura di dialogo e di condivisione. Un clima di pace e fiducia in cui i giovani potranno essere protagonisti nella scuola, nel lavoro e nella democrazia.
Con il progetto “Iterambere-Amahoro: lo sviluppo è il nuovo nome della pace”, proposto dal Comune di Carignano e finanziato da Regione Piemonte, sono stati dapprima formati giovani nel settore informatico e in campo educativo culturale, e successivamente sono stati aperti a Rumonge e Bururi due centri territoriali di formazione e animazione.
Con il progetto “Amahoro III” i due centri sono cresciuti e si è cominciato un lavoro di formazione in ambito agricolo, per sostenere l’autonomia della popolazione nella gestione di attività ortofrutticole. È stata riattivata così la fattoria di Kiryama, abbandonata da tempo, resa efficiente e produttiva dal progetto “Terimbere e Amahoro”, con la costruzione di un laboratorio di trasformazione di frutta e verdura.
Ma è con il progetto “Assistenza agricola in Burundi”, proposto da Enaip Piemonte con Coldiretti Torino e finanziato con l’8x1000 IRPEF, che la fattoria è diventata punto di riferimento per gli agricoltori e gli allevatori del territorio, sia dal punto di vista pratico che formativo.
(2000–2008)
Marocco
Aïn Johra Benslimane Khouribga Rabat
Formazione e lavoro per contrastare le migrazioni dei giovani Spirito di iniziativa, preparazione e una corretta informazione sulle scelte da fare e su tutte le opportunità a disposizione sono le condizioni essenziali per fare impresa in Italia come nel resto del mondo. In Marocco, a partire da questa idea abbiamo contribuito alla realizzazione del progetto “Il parco industriale di Aïn Johra: impatto ambientale, gestione acque e formazione quadri”, proposto da Regione Piemonte e finanziato dal MAE, ovvero la nascita di un Parco Industriale, con la collaborazione
tra soggetti italiani e marocchini; un centro di servizi formativi polivalente, in grado di fornire orientamento e formazione differenziati a seconda della tipologia di utenti. Con il progetto “Pepiniere-2002”, invece, sempre finanziato da Regione Piemonte, abbiamo lavorato allo sviluppo economico della Regione di Chaouia-Ourdigha, con la creazione di un “Incubatore per micro e piccole imprese”, per facilitare lo sviluppo di nuova imprenditoria e per colloquiare efficacemente con
il contesto economico-locale delle province di Khouribga e Benslimane. Khouribga è stata sede anche di altri importanti progetti di formazione per cittadini extracomunitari, realizzati nei rispettivi paesi di origine. Il primo è “Trasferimento e sperimentazione di prassi di inserimento al lavoro” un progetto per la gestione di inserimenti lavorativi di giovani in Marocco, sulla base di esperienze e buone prassi realizzate in Regione Piemonte.
A seguire due percorsi formativi: il "Corso per operatore agricolo” e il “Corso per operatore polivalente della meccanica industriale” all’interno dell’OFPPT ISTA. Contesti in cui, oltre a erogare una specifica attività formativa, abbiamo sperimentato un approccio aperto, considerando la formazione parte integrante di un progetto migratorio, con un riferimento specifico alle normative in materia di flussi migratori ed esperienze formative transnazionali.
(2008–2012)
Repubblica Democratica del Congo Kinshasa
Sostegno alla formazione per generare autonomia
Da sempre crediamo nel valore della formazione come leva strategica per sviluppare economia e autonomia. I progetti che abbiamo realizzato in RDC partono da qui, dalla voglia di rilanciare l’economia locale e i relativi sistemi produttivi. Come? Mettendo a disposizione dell’Institut National pour la Préparation Professionnelle di
Kinshasa strumenti e competenze per ampliare l’offerta formativa e per la formazione dei docenti. Questo ha consentito di avere sul territorio risorse umane qualificate, in particolare nei mestieri utili alla ricostruzione del paese nel post-conflitto, e contemporaneamente, di creare nuova imprenditorialità, soprattutto giovanile.
Con il progetto “Sviluppo del centro di formazione professionale INPP di Kinshasa”, proposto da Regione Piemonte, in partenariato con il “Ministere de l’emploi, du travail et de la prevoyance sociale rdc” è stato possibile riattivare l’atelier di meccanica dell’INPP, mentre con il progetto “Kotonga Mboka – ricostruire il Paese – reconstruire le pays”,
proposto dalla Provincia di Torino e finanziato da Regione Piemonte, sono stati realizzati un laboratorio di idraulica, uno di CAD e uno di fotovoltaico, con la relativa formazione del personale.
(2009–2013)
Repubblica di Capo Verde Isola di Santo Antão Comune di Porto Novo
Aumentare la produttività di agricoltura e allevamento
Nell’arcipelago di Capo Verde si sono insediate, nelle isole di Sal e di Boavista, numerose attività alberghiere volte a ospitare turisti europei. Tali strutture, gestite da grandi agenzie, per le difficili condizioni ambientali sono costrette ad acquistare all’estero le derrate alimentari destinate agli ospiti. Da qui abbiamo deciso di intervenire per fornire mezzi, attrezzature e formazione, per consentire
alla popolazione locale di rispondere a questa domanda, producendo in loco. Con il progetto “Programma di miglioramento della produzione agro-zootecnica nell’isola di Sant’Antao – Repubblica di Capo Verde”, finanziato da MAE/DGCS e proposto da Regione Piemonte, insieme all’Università di Torino - Dipartimento di patologia animale di Grugliasco (To),
all’ONAF e alla Fondazione Slow Food per la biodiversità, abbiamo accresciuto le competenze di agricoltori e allevatori, per aumentare la produzione di colture orticole e prodotti caseari, anche favorendo il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale rispetto alle problematiche legate alla sicurezza alimentare. Insieme alla cooperativa “Criadores das montanhas”,
al Ministero dell’Agricoltura di Capo Verde e all’Associazione “Espaço jovem di mindelo” abbiamo messo a regime la produzione di formaggi e yogurt, attività che contribuiscono al sostentamento e all’autonomia della popolazione e rispondono al fabbisogno alimentare richiesto dal settore turistico.
(2004–2020)
Senegal
Louga Dakar
La formazione professionale e l’imprenditoria locale per il futuro dei giovani Ogni paese ha un’infinità di ricchezze, ma per valorizzarle occorrono risorse umane preparate e possibilità economiche di investimento, altrimenti si rischia semplicemente di essere sfruttati. Il Senegal ne è un esempio. Per questo abbiamo deciso di realizzare progetti di cooperazione internazionale volti a proteggere e far crescere le sue bellezze e il suo potenziale. Con il progetto “For Lougaassistenza tecnica per lo sviluppo della formazione
professionale a Louga”, finanziato da Regione Piemonte (nell’ambito dei progetti a Regia Regionale), in accordo con il Conseil Régional de Louga, abbiamo innanzitutto consolidato il ruolo del CE.F.A.M. (Centre de formation et d’appui aux métiers), rafforzandone le capacità gestionali e operative e potenziandone la struttura e l’offerta formativa. In questo modo si è trasformato in collettore e volano dello sviluppo imprenditoriale locale, sia per
la formazione che per l’assistenza tecnica alle imprese. Ruolo che con il progetto “Jappale askane wi (sostenere la popolazione)”, si è consolidato, tanto da permettere l’attivazione di un tavolo permanente per l’analisi e il perfezionamento della struttura, attraverso la partecipazione di decisori politici. Non ultimo, grazie a questo progetto, abbiamo anche facilitato l’accesso alle informazioni, con il lancio di un’emittente radio locale,
in streaming sul web, come strumento per la partecipazione e la crescita della popolazione, avente il suo fulcro nel Fesfop. Il secondo passo è stata la valorizzazione del turismo responsabile, con il progetto “Formazione per accompagnatori turismo responsabile”, col quale abbiamo formato giovani e adulti locali che potranno far conoscere al mondo le risorse ambientali, umane e culturali del Senegal.
Nel settore agricolo, invece, è con il progetto “L.A.N.A. - Lutte Agricole pour la Nourriture et l’Alimentation”, proposto da Trait d’Union, sempre finanziato da Regione Piemonte, che abbiamo creato le condizioni logistiche e tecniche per avviare iniziative di microimpresa orticola, trasferendo competenze tecniche alla popolazione locale e veicolando conoscenze ed esperienze a sostegno della cooperazione. Stesse attività sono state fatte con il progetto “Formazione e lavoro con il sole”, nel settore delle energie rinnovabili, attraverso la formazione di giovani e adulti, al fine di inserirli nel mondo del lavoro. Altre figure professionali nei settori agro-alimentare e delle energie rinnovabili, sono state formate dal progetto
“Valorizzazione dei mestieri emergenti e promozione dell’impiego dei giovani nell’area urbana e periferica di Dakar”, voluto da MAIS, con la nascita di unità di produzione gestite e parzialmente finanziate dagli stessi giovani. Tutti questi progetti miravano a ridurre le cause della migrazione giovanile, favorendo lo sviluppo delle economie locali e sostenendo politiche pubbliche e servizi rivolti ai giovani senegalesi e ivoriani.Tra questi anche il progetto “Percorsi creativi e futuri innovativi per i giovani senegalesi e ivoriani”, realizzato a Louga e in numerose città del Senegal e Costa d’Avorio, proposto da Regione Piemonte e finanziato dal Ministero dell’Interno, che ha formato giovani del mondo
associativo per aumentare il loro livello di occupabilità e li ha sostenuti in attività lavorative di tipo dipendente e/o autonomo in settori innovativi. Infine altri due progetti. Il primo è “XARIT-Amicizia tra i Centri Giovanili di Torino e Louga”, proposto dal Comune di Torino e finanziato da Regione Piemonte, con cui abbiamo rafforzato la rete dei servizi dedicati ai giovani, al fine di creare una sinergia tra la promozione di politiche giovanili
e i servizi presenti sul territorio, grazie anche al proficuo scambio di buone prassi con il centro InformaGiovani di Torino. Il secondo è “Villlages et quartiers. Musica, teatro ed artigianato tra Louga e Torino” che ha ulteriormente rafforzato il protagonismo giovanile, grazie alla consapevolezza della funzione etica ed educativa ricoperta dall’arte, nei settori quali musica, teatro, danza e artigianato artistico.
Realizzato da Enaip Piemonte nel marzo 2020
una storia da raccontare
Finito di stampare nel Settembre 2020.
enaip.piemonte.it