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per il mobile c'è appsnack
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Eni danza con roberto bolle
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la tv di sky è anche online
il lato umano della digital adv n°010-011 9 aprile 2014
Una serie di innovazioni tecnologiche in grado di rendere più stretto e personale il rapporto tra brand e utente rappresenta una delle principali novità di un mercato che, dopo un 2013 chiuso a +7,7%, secondo le previsioni nel 2014 registrerà una crescita dell'8,5%
speciale concessionarie p16
il trend: Native adv p28
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IL LATO UMANO DELLA DIGITAL ADV 16-27 n°010/011 | 9 aprile 2014
in questo numero
f o c u s
trend
la PUBBLICITA’ RINASCE “NATIVE” 28-39 enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
04 - START di Simone Freddi
15 - NEXT News dal futuro
06 - TOP OF THE WEEK Il meglio della settimana
40 - NUMBERS Media in cifre
08 - PEOPLE Manager in movimento
43 - MEDIA La tv di Sky ora è anche online
10 - IL PLAYER Appsnack: più gusto nella mobile adv 12 - CAMPAGNE L'elegante danza di Eni
44 - MOBILE Gaming: la sfida si sposta sui nuovi device
14 - GROUPM Si apre la "real time era" 3
start
Engage è una pubblicazione di Edimaker srl
Sede Legale Corso Lodi, 65 20139 - Milano Sede Operativa viale del Ghisallo, 20 20151 - Milano tel.+39.389 4428400 www.engage.it La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003
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di SIMONE FREDDI
Questo pazzo mondo digital iciamocelo, non c’è più il media di una volta. Basta confrontare il programma dell’edizione 2014 del Festival of Media Global, che si è tenuto nei giorni scorsi all’Hotel Cavalieri di Roma, con quello di appena qualche edizione fa per rendersi conto di come il media environment sia stato stravolto, in pochissimi anni. Radio, sparita. Stampa, nemmeno menzionata. Neppure la tv è più di casa. In compenso, tra gli oltre 600 delegates accorsi da tutto il mondo all’evento si potevano incontrare rappresentanti di società come Spotify, Gumbo o Znaptag, una company svedese guidata da Miki Momèn il cui business si basa sull’inserimento di advertising nelle foto di Getty Images. C’era anche, in compenso, un certo numero di aziende, in cerca di ispirazioni per tornare a essere rilevanti in un mondo in cui la fonte di informazione più seguita sta diventando il news feed dei social network: un
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ambiente in cui il post del vicino di scrivania è sullo stesso piano di quello di Repubblica (con il risultato che sempre più spesso l’amico discetta di politica economica e Repubblica parla del tempo: è uno degli effetti collaterali del Cpm). Il visionario David Shing, digital prophet di AOL, la fa semplice: meno pubblicità, più contenuti. E sperimentare, sperimentare, sperimentare. Ma semplice non è, per chi dall’attività pubblicitaria deve ricavare un business. Vale per gli editori e vale, ovviamente, per gli operatori del mercato, vecchi e nuovi. Qualche parola chiave c’è: mobile, video, native. E programmatic adv: la preferita, perché ha in sé una naturale predisposizione alla scalabilità. In questa espressione sono in tanti a scorgere la chiave di volta per ridare un ordine alla confusione di questo nuovo, pazzo mercato digital, cui questo numero di Engage mag è quasi completamente dedicato. Start!
#140
pensieri da twitter
Traffico traffico@engage.it Diffusione e iscrizioni diffusione@engage.it Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi vania.camillozzi@edimaker.it vania.camillozzi@engage.it tel. +39.335 5653522
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Luca Colombo
Neelie Kroes
maurizio
Mobile isn't a thing. Is the thing.
Abbiamo bisogno di un'Europa digitale: oggi abbiamo fatto un altro passo avanti verso la realizzazione di un #Continente Connesso
Il #pescedaprile che vorrei è che tutti i giorni le aziende pensassero contenuti divertenti, interessanti e coerenti col loro marchio
@LucaColombo
@NeelieKroesEU
@mazzanti
enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
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top week of the
mercoledì 2
☞ GroupM inaugura la “Real Time Era” con una nuova branch per il digitale: GMI. Guidata da Andrea Di Fonzo, offrirà servizi innovativi alle centrali del gruppo con focus sul programmatic advertising. Intanto, la media holding di Wpp aggiorna le proprie previsioni sul mercato: quest’anno in Italia la spesa adv diminuirà del -0,3%. Per internet, +7,4%. ☞ Debutta ufficialmente Sky Online, il nuovo servizio che dà accesso sui principali dispositivi connessi a internet, in
venerdì 4
streaming, a una selezione della ricca offerta della tv di Murdoch. A sostegno, una campagna multimediale a firma Grey United, con pianificazione curata da Mec e dalla struttura interna all’azienda dedica-
ta al media planning. ☞ MRM//McCann vince il pitch di Fiorucci Food e ne diventa il partner digital. L’incarico, annuale, prevede il lancio a breve della linea Amarsi D+, mentre nei prossimi mesi è previsto l’online della nuova piattaforma digitale Fiorucci.
giovedì 3 ☞ Havas Worldwide Milan vince la gara creativa del brand Ferrarelle. Nella fase finale della consultazione indetta dal gruppo Ferrarelle Spa l'agenzia ha battuto Saatchi&Saatchi, che a febbraio si era invece aggiudicata l’account per gli altri due marchi Boario e Vitasnella. Il digital verrà seguito per tutti e tre i marchi da Ambito5. ☞ Algida dà il via al conto alla rovescia verso il 21 di maggio, data del 25esimo compleanno di uno dei suoi gelati più amati: Magnum. Una ricorrenza che l’azienda di Unilever intende festeggiare con una ricca serie di iniziative di marketing che culmineranno in 6
un “birthday party” in programma a Cannes. ☞ Firma di Jwt, planning di Mindshare e un testimonial a sorpresa per la nuova campagna di Crodino. E’ il simpatico attore Owen Wilson, perfetto interprete per “Il biondo che non impegna”, nuovo concept del brand dove la bionditudine è intesa come l’essere “easy going” e disimpegnato.
☞ Nuova nell’offerta e nuova anche nelle strategie adv. Illumia, il nuovo player del mercato luce e gas appena, ha appena lanciato la sua prima campagna tv (creatività di Casiraghi Greco &) e non si è lasciata sfuggire l’occasione per un’interessante attività di second screen planning, firmata Digitouch e basata sulla piattaforma tecnologica di TVTY che consente l’erogazione di adv su una lista di siti premium in contemporanea con gli spot tv. ☞ In seguito alla vittoria dell’apposita gara, Ogilvy & Mather Italy diventa HUB del progetto di globalizzazione di Neurobion, brand del colosso farmaceutico Merck Consumer Health. L’agenzia coordinerà tutti i lavori di comunicazione della marca in più di 20 Paesi, tra cui Messico, Brasile, Indonesia e India.
☞ Ritorno in comunicazione per Seat PG. L’obiettivo è raccontare la profonda trasformazione dell’azienda di cui è direttore marketing Paolo Portioli e il suo nuovo posizionamento: una realtà leader in Italia che offre un sistema integrato di strumenti multimediali e di servizi moderni, dinamici e personalizzati per il business aziendale. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
lunedì 7 il nuovo direttivo presieduto da Carlo Noseda. Si parte a maggio con Iab Events, a Roma. Poi due Seminar a luglio e ottobre, rispettivamente a tema Video e Mobile in una stagione che culminerà, come sempre, con lo Iab Forum del 25 e 26 novembre al MiCo. Annunciato anche Iab Start, nuovo format dedicato alle start up.
David Shing
Carlo Noseda
☞ Si apre a Roma l’edizione 2014 del Festival of Media Global. Al centro dei lavori, in un set più “digital-centrico” che mai, la metamorfosi del media environment e gli sforzi del mercato adv per tornare rilevanti al cospetto dei nuovi paradigmi. Per l’applauditissimo David Shing, digital prophet di AOL, «Non
succederà certo con la pubblicità». Mentre Dominic Proctor, presidente di GroupM, a proposito della fusione tra Publicis e Omnicom afferma: «La concentrazione fa bene al mercato».
☞ Publicis Italia vince la gara Reebok, di cui è il nuovo partner digital. L'agenzia guidata da Romeo Repetto si occuperà della comunicazione di tutti i canali social, della gestione per il nostro Paese del nuovo sito corporate e del supporto online in occasione degli eventi sul territorio.
☞ IAB Italia annuncia il proprio calendario di eventi: tutti riconfermati gli impegni anche con
martedì 8 ☞ MediaCom annuncia una nuova partnership globale con l’ad server mobile Medialets. Il deal, che vale anche per il nostro Paese, permetterà alla centrale di GroupM di ridurre al minimo la complessità e i costi di erogazione di campagne mobile “intelligenti”, migliorando al contempo i servizi di tracking. ☞ Cambiamenti in vista per la comunicazione di Burger King. La catena di fast food sta infatti procedendo a una revisione del suo roster di partner pubblicitari, alla ricerca di un’agenzia a cui affidare l’account creativo a livello globale. Al momento, l’incarico è frazionato nei vari mercati: in Italia l’ultima campagna è stata seguita da La Despensa e Starcom. ☞ E’ tempo di novità in casa Leroy Merlin. Nei enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
punti vendita è partita la Festa delle Novità, con un riassortimento di prodotti innovativi per l’arredo e il fai da te. A sostegno, la catena francese lancia una campagna di comunicazione ideata da M&C Saatchi, che trova la sua sintesi nella line “Così tante novità che puoi costruirci una casa”. Il planning, curato da Maxus, prevede affissioni, radio, stampa, in store e online. ☞ Alce nero presenta la sua nuova piattaforma di comunicazione, sviluppata in collaborazione con Linkage Adv. Si chiama “Cibo Vero” e mette al centro i prodotti dell’azienda di alimenti bio. La strategia per il 2014 punta a una crescente presenza multimediale su tutti i principali canali sia tradizionali sia digitali, con media di Pragmatika. 7
people MANAGER IN MOVIMENTO
8
Luca Morpurgo jPopulis Engage
Walter Bonanno j DoveConviene
Dal 2 aprile Luca Morpurgo è stato nominato amministratore delegato di Populis Engage, concessionaria digital del Gruppo Populis. Il manager subentra a Walter Bonanno (vedi news a destra). Per Morpurgo, che vanta una consolidata esperienza manageriale ai massimi livelli sia nel campo delle concessionarie (è stato, tra l’altro, a.d. di Arcus) sia in quello editoriale, il compito sarà gestire e consolidare il percorso di Populis Engage, con l’obiettivo di migliorare le performance pubblicitarie di Blogo, del Fatto Quotidiano e degli altri editori in concessione.
DoveConviene, piattaforma digitale per prepararsi allo shopping nei negozi vicino casa, ha ufficializzato l’ingresso nella propria squadra di Walter Bonanno nel ruolo di chief business officer per l’Italia. Bonanno, che vanta un’esperienza ventennale nell’ambito del digital sales e dell’advertising, si occuperà del consolidamento e dello sviluppo del business di DoveConviene sul territorio italiano operando a diretto riporto dei due fondatori e co-ceo Alessandro Palmieri e Stefano Portu impegnati sul fronte del potenziamento e dell’espansione internazionale della piattaforma.
Augusto Passarelli j Sky Italia
Roberto Calzolari j Starcom MG
Sky Italia annuncia le nomine di Augusto Passarelli, nuovo direttore marketing, e di Remo Tebaldi a capo della struttura Sky Branded Channels. In particolare Passarelli, a diretto riporto della chief commercial officer Delia Bushell, avrà l’obiettivo di definire le strategie di marketing volte a incrementare la penetrazione di Sky sul mercato e la crescita dell’offerta di contenuti e servizi tra gli abbonati Sky. Il manager ha maturato una lunga esperienza in campo internazionale. Prima di approdare in Sky, ha lavorato come direttore marketing presso Findus Italia.
Riorganizzazione ai vertici di Starcom MediaVest Group (SMG). L’agenzia media ha affidato a Roberto Calzolari l’incarico di chief executive officer in Italia. Ad affiancarlo in alcune aree strategiche per l’agenzia sarà Marco Muraglia con il ruolo di chairman. Il Gruppo, che include Starcom Italia, M,C&A Mediavest e LiquidThread, pone così ai vertici due figure che vantano una pluriennale esperienza nel settore Media. L’operazione mira a rafforzare l’offerta del gruppo. Lo sviluppo di SMG si consoliderà in particolare seguendo tre direzioni: il digital, il content e il precision marketing.
Andrea Calcagni j Volkswagen
Dario Caiazzo j Beintoo
Dal primo aprile Andrea Calcagni ha assunto la responsabilità del marketing di Volkswagen Group Italia. Andrea è entrato a far parte del team nostrano di Volkswagen nel 2010 e, da allora, ha svolto l’incarico di responsabile marketing Prodotto della Divisione Volkswagen. Il passaggio di Calcagni ai vertici del marketing del Gruppo è contestuale alla nomina di Francesco Cimmino a direttore della Divisione Škoda di Volkswagen Group Italia, disposta dopo che Donato Bochicchio è rientrato in Svizzera come brand manager Audi presso l’importatore privato Amag.
Nuova avventura professionale per Dario Caiazzo. L’ex managing director Italia di Ebuzzing, è infatti recentemente passato in Beintoo con la carica di svp Business Development Emea. Nella società attiva a livello mondiale in programmi di fidelizzazione, gamification e online/offline strategy e focalizzata sul mobile, il manager metterà a disposizione della società tutta la sua esperienza nello sviluppo di business all’avanguardia. Una predisposizione che l’ha portato nel 2007 a co-fondare Promodigital e dal 2010 a guidare il lancio italiano di Ebuzzing.
enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Contemporary marketing
Più gusto nel mobile adv? prova con un appsnack! L'engagement division di Exponential specializzata in mobile adv cresce del 300% l’anno, e basa il proprio crescente successo sullo sviluppo di formati rich media “app-like” capaci di ingaggiare l'utente in esperienze interattive pensate per smartphone e tablet ul fronte del mobile, l’Italia è in prima linea. I livelli di adozione di nuovi device connessi sono tra i più alti in Europa e gli utenti sono totalmente a proprio agio con smartphone e tablet, che utilizzano già con estrema disinvoltura. Per i brand, si fa pressante l’esigenza di “esserci”, in maniera rilevante. Nei piccoli spazi dei nuovi schermi connessi, solo chi dipone di soluzioni pubblicitarie davvero engaging può entrare in contatto con il proprio target efficacemente. Proprio questa è la mission di Appsnack, la società globale specializzata nello sviluppo di soluzioni pubblicitarie mobile parte di Exponential Interactive, che proprio in questi giorni sta effettuando un forte upgrade nel nostro Paese. «L’integrazione di tutti i canali sta diventando un elemento centrale nelle strategie pubbli-
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La squadra Nella foto sopra, il team di Exponential Italia sfoggia la "divisa Appsnack". Domina il fucsia
di lorenzo mosciatti
citarie degli investitori - sottolinea Elisa Lupo, direttore commerciale di Exponential Interactive Italia -. Con Appsnack, i nostri clienti possono contare su sofisticate soluzioni creative, studiate appositamente per massimizzare l’efficacia della comunicazione su mobile. Si tratta di formati altamente coinvolgenti, che dando vita a una experience “App-like” invitano gli utenti a trascorrere del tempo interagendo con il brand e il suo messaggio». Funziona? Pare proprio di sì, se pensiamo che Appsnack, al suo terzo anno di attività (al secondo in Europa) vanta tra i propri clienti molti dei major brand globali. L'anno scorso la società ha registrato un giro d'affari milionario e, per il 2014, gli obiettivi sono ancora più ambiziosi: raggiungere un fatturato milionario "a due cifre", con
una crescita del 300%, e il raddoppio delle persone in organico. «Stiamo ampliando in maniera importante l’offerta di Appsnack in Italia, implementando nuovi formati e una serie di ulteriori funzionalità per stimolare l'interazione con l'utente», afferma Elisa Lupo. In tutto questo, un ruolo-chiave è giocato dalla Audience Intelligence Platform proprietaria di Exponential, che consente ai brand di raggiungere i propri clienti attraverso i formati Applike di Appnsack su smartphone e tablet in tutto il mondo. «A lungo termine - aggiunge Elisa Lupo -, l’advertising mobile ha bisogno di strumenti in grado di integrare “vecchi” e nuovi schermi senza soluzione di continuità, in modo che una singola execution creativa possa essere erogata attraverso tutti i tipi di dispositivi, al target giusto, in maniera scalabile e in un contesto brand-safe. Exponential Interactive è impegnata quotidianamente per il raggiungimento di questo obiettivo, e nella nostra offerta abbiamo già oggi molte risposte a quelle che saranno le domande del futuro». ENGAGE | N.010-011 | 9 APR 2014
la Case strategia di "Classe A”
L’identikit / Exponential: partner full-service per la comunicazione multiscreen
Nell’ambito del lancio della nuova compatta mercedes, Exponential ha erogato una campagna cross-screen attivando Appsnack e Firefly Video. Una combinazione ad alto tasso di engagement
A
ttiva in 26 Paesi del mondo, Exponential Interactive è una società specializzata in advertising intelligence e media solutions digitali con sede a Emeryville, CA. In Italia la società è attiva ufficialmente da circa un anno, e opera dagli uffici milanesi sotto la guida del direttore commerciale Elisa Lupo, da dove mette a disposizione del mercato un ampio ventaglio di formati e soluzioni di comunicazione multi-screen, prodotti dalle quattro “engagement division” Tribal Fusion, Firefly Video, AdoTube e Appsnack. In particolare, Tribal Fusion è il riferimento di Exponential Interactive per il display advertising per campagne brand e performance; Firefly Video, invece, offre ad-unit accattivanti e interattive acquistabili in modalità Cpe (cost-per-engagement); AdoTube è la unit specializzata nella pubblicità in-stream per il mercato del video advertising multi-screen; Appsnack, infine, sviluppa formati pubblicitari mobile interattivi e coinvolgenti. «Con la complessità che caratterizza l’attuale scenario digitale - spiega Elisa Lupo - l’ecosistema della comunicazione interattiva si è fatto più complesso: gli advertiser devono interfacciarsi con numerosi partner per sviluppare ogni singola campagna. Exponential è invece in grado di offrire una opzione end-to-end per la comunicazione digitale integrata, di valenza unica sul nostro mercato».
enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
rich-media Un dettaglio della creatività sviluppata da Appsnack per Mercedes con il formato Snackbar
ell’ambito del lancio della nuova Mercedes Classe A, Exponential ha collaborato con ZenithOptimedia per erogare una campagna cross-device ad alto tasso di engagement. L’obiettivo di Mercedes era quello di promuovere il nuovo modello sia sul fronte della brand awareness, sia nelle intenzioni di acquisto. Partendo da questo brief, Exponential ha deciso di adottare un approccio multi-screen su desktop e tablet, attivando in maniera simultanea e coordinata due delle proprie engagement divisions: Appsnack e Firefly Video. I prodotti pubblicitari scelti per veicolare al meglio i materiali della campagna Mercedes Classe A sono stati Appsnack Snackbar su tablet e Firefly Video Illuminate su desktop. Entrambe le creatività sono state concepite per far sì che gli utenti interagissero con gli elementi rich media. Tra questi, oltre al video della campagna adv, sono stati inseriti il bottone “Scopri di più” per portare
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l’utente sul sito dell’auto, e il bottone “Configuratore”, linkato alla pagina correspondente del sito. Punto cardine dell’efficacia dell’operazione, il funzionamento dello Snackbar Appsnack, posizionato nella parte inferiore della pagina sul 10% dello schermo su smartphone o tablet. Tocca all’utente decidere se cliccare per espandere il formato o chiuderlo. Una volta espanso, il formato copre il 100% dello schermo e si presenta come un’unità pubblicitaria altamente interattiva. La campagna Illuminate di Firefly si sviluppa invece da un’unità box 300 x 250, che riproduce l’ad video. Quando l’utente fa mouse over sull’unità per più di tre secondi si attiva l’audio e il formato si espande inizialmente fino a 600 x 450. Dopo successivi cinque secondi il video player si muove a centro schermo svelando il micro-site completamente personalizzato. I due formati, in combianzione, dimostrano il potenziale di Exponential Interactive in chiave multiscreen. 11
Contemporary marketing étoile L'esibizione del celebre ballerino, diretto dal regista Fabrizio Ferri, rappresenta una manifestazione elegante e potente dell'energia
Rethink Energy ecco la danza di eni, tra arte e pubblicità
roberto bolle è il protagonista della nuova campagna della compagnia. A scandire i movimenti dell’étoile la voce di toni servillo. firma tbwa\italia n’étoile, una voce “da Oscar” e un regista di fama internazionale. Sono questi gli ingredienti che fanno della nuova campagna di Eni, incentrata in particolare su uno spot, una celebrazione elegante e potente dell’energia. Con il titolo “Rethink Energy”, il filmato vede protagonista Ro-
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berto Bolle che, sotto la direzione di Fabrizio Ferri, dà vita a una esibizione tra giochi di luce e ombra e filamenti colorati. La ripresa fotografica dei muscoli tesi dell’étoile, rendono al meglio l’idea di elegante potenza, espressione più alta dell’idea stessa di energia, raccontata dalla voce di Toni Servillo.
La campagna, che porta la firma di Tbwa\Italia e che sarà utilizzata anche all’estero, interesserà nel nostro Paese televisione, cinema, web, stampa e affissione, pianificati da ZenithOptimedia. Per la parte digital, Tbwa\ Italia si è avvalsa della collaborazione di Dnsee. La casa di produzione è Fargo Film.
Global adv Ronaldo, Neymar e Rooney #riskeverything per Nike
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arte dal web la nuova adv globale di Nike, #riskeverything. Protagonisti tre grandi nomi del calcio internazionale: Cristiano Ronaldo, Neymar e Wayne Rooney. Firmata da Wieden + Kennedy Portland e pianificata in Italia da Mindshare, l’operazione #riskeverything si concentrerà soprattutto sul digital, ma tra circa un mese nel nostro Paese interesserà anche tv e out of home. La campagna ruota attorno a un video che mostra la pressione a cui sono sottoposti i campioni quando si preparano a giocare sul più celebre palcoscenico internazionale. Una grande responsabilità, a cui è possibile far fronte solo se si è disposti a rischiare il tutto per tutto.
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Testimonial Penélope Cruz musa "ammiccante" per Schweppes
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opo Nicole Kidman e Uma Thurman, è un’altra star hollywoodiana la nuova musa di Schweppes. Un’attrice che è perfetta sintesi di charme e sensualità: Penélope Cruz. Dal 2008 Schweppes comunica il mondo glamour attraverso i codici del lusso: adesso è giunto il momento del terzo spot della saga “What did you expect?”. Location di questo nuovo episodio, l’Alexandra Palace di Londra, dove l’attrice avanza verso una giovane donna con determinazione. Giochi di sguardi, corpi che si avvicinano, tensione che aumenta. Una trama intrigante insomma nata della collaborazione fra Schweppes e l’agenzia parigina Fred&Farid. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
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Contemporary marketing
Con GMI, GroupM porta il marketing nella “Real Time Era” La media holding di Wpp presenta la sua nuova branch digitale. Guidata da Andrea Di Fonzo, offrirà servizi innovativi alle centrali del gruppo, con un focus particolare sul programmatic advertising mercato pubblicitario è a un punto di svolta. Nonostante internet e il digitale siano una solida realtà con cui fare i conti già da diversi anni, i processi di planning and buying sono rimasti a lungo invariati. Ma oggi lo spostamento del baricentro della industry verso la tecnologia sta accelerando in maniera decisa dando corpo a una nuova dimensione del media, a cui GroupM ha dato un nome: The Real Time Era. Per offrire al mercato una risposta all'avanguardia a questi cambiamenti e accompagnare agenzie e brand verso la Real Time Era, la media holding di Wpp ha presentato GMI, la propria nuova branch digitale che nasce dalla riorganizzazione di quella che prima era conosciuta come GroupM Interaction e che offrirà servizi innovativi alle centrali MEC, Min-
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al timone Nella foto in basso, Andrea Di Fonzo, chief digital officer di GroupM
dshare, Mediacom e Maxus, e quindi ai loro clienti. Al cuore dell'operazione, un significativo rafforzamento strutturale con la creazione di un Trading Desk che opererà sul Programmatic Buying accanto alle due operative company già consolidate, Xaxis e Quisma -, un potenziamento del team e novità in ambito tecnologico. Guidata da Andrea Di Fonzo chief digital officer di GroupM, GMI si sintetizza in 3 aree operative oltre alle due company Xaxis e Quisma: BiddableMedia & Trading Desk, Data, Technology. «Nel 2013, il programmatic valeva il 3% del billing display del mercato, ma dall'ultima parte dell'anno è iniziata un'accelerazione esponenziale che ci dovrebbe portare, già quest'anno, ad acquistare ed erogare in programmatic il 15% del
billing display digitale», ci ha spiegato Di Fonzo, secondo cui questa quota in Italia potrebbe raggiungere il 50% già entro il 2016. Previsioni che danno la misura del cambiamento in atto. «Con GMI - ha detto il chief digital officer di GroupM - intendiamo affrontare il completamento della metamorfosi del processo media, che si allontana dal concetto di planning and buying, basato sulla iper frammentazione di righe di piani media e su inefficienti processi di time consuming, per entrare nel concetto di provisioning and delivery, cioè di gestione degli acquisti attraverso piattaforme tecnologiche che hanno al loro interno sia le informazioni di offerta che quelle di audience». I piani di GMI sono ambiziosi, ha spiegato il management di GroupM, che ha chiarito come il focus quest'anno sarà sul mondo del mobile advertising & marketing. s.f.
Mercato Da Teradata eCircle a Teradata: brand unico per un presidio globale
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inisce l’era “Teradata eCircle” e comincia definitivamente quella “Teradata”. Teradata Corporation, leader mondiale nelle soluzioni per l’analisi dei dati, nelle applicazioni di marketing e nei servizi di consulenza alle aziende, ha infatti annunciato che non utilizzerà più il nome “eCircle” per i propri prodotti di digital messaging e marketing automation a livello europeo né nel proprio lessico istituzionale. Il brand “Teradata eCircle”, dunque, temporaneamente introdotto e utilizzato in Europa dopo l’acquisizione - nel giugno 2012 - di eCircle da parte di Teradata, si trasformerà semplicemente in “Teradata”. A livello di soluzioni, il prodotto “eCircle” - precedentemente noto come eC-messenger e ora parte integrante della piattaforma di Digital Messaging di Teradata - si chiamerà “Teradata Digital Messaging Center”, nome già in uso nel resto del mondo. Oltre a questi cambiamenti a livello organizzativo e di prodotto, i “Media Services” di Teradata eCircle prenderanno il nome di “Teradata Interactive”. Si tratta infatti di una soluzione di marketing online full-service che fa parte dell’ampia gamma di servizi business di Teradata. Maurizio Alberti resta ai vertici della sede italiana, in qualità di managing director, Italia, Marketing Applications di Teradata.
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Maurizio Alberti
enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
NEXT Se siete fan dei giochi da tavolo dovete assolutamente appuntarvi questa data: settembre 2014. E’ questo infatti il mese in cui Hasbro lancerà la nuova versione di Monopoly, il gioco icona che ha appassionato generazioni di italiani (e non). Intanto, le regole della nuova edizione si decidono su Facebook.
Metà maggio. Ecco il momento scelto per l’appuntamento con Iab Events, che inaugura la lunga stagione di eventi di Iab Italia. Stagione che proseguirà con i due Iab Seminar: l’1 luglio sul Mobile Adv, il 16 ottobre sul Video Adv. E per finire, la 12esima edizione di Iab Forum, il 25 e 26 novembre al MiCo.
Rocco is back. Ci sono state varie indiscrezioni su chi sarebbe stato il nuovo testimonial di Amica Chips. Tra i nomi più gettonati, anche quello del capitano della Roma, Francesco Totti. Ma ora è ufficiale: sarà ancora Rocco Siffredi l'"esperto di patatine" nella nuova campagna del brand. L'on air è atteso a giorni.
2015: questo l’anno in cui IPG Mediabrands prevede di raggiungere un obiettivo fino a poco tempo fa impensabile. Intermediare metà del proprio media buying attraverso piattaforme automatizzate. Lo ha detto al Festival of Media Matt Seller, global chief executive della holding (nella foto).
Secondo gli ultimi forecast di ZenithOptimedia, la quota di investimenti sul mobile nel 2016 dovrebbe arrivare ai 45 mld di dollari, coprendo il 28% degli investimenti in rete e il 7,6% di quelli su tutti i media. Ciò lo renderebbe il quarto maggiore mezzo di pianificazione a livello globale.
The Walt Disney Company ha scelto i suoi nuovi partner media a livello EMEA. Sono Omnicom Media Group e Havas Media Group, che si occuperà della media strategy della multinazionale anche in Italia. L'account sarà effettivo a partire dal prossimo luglio. Fino ad allora, rimane in carica Carat.
ALLARGHIAMO GLI ORIZZONTI DEL TUO BUSINESS Il nostro posizionamento si distingue da sempre per il carattere consulenziale e una forte attenzione all’innovazione. Realizziamo soluzioni ADV che mettono in contatto il Brand con utenti fidelizzati ad un’editoria digital di successo. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
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IL LATO UMANO DELLA DIGITAL ADV
depositphotos ©ra2studio
Una serie di innovazioni tecnologiche in grado di rendere più stretto e personale il rapporto tra brand e utente rappresenta una delle principali novità di un mercato che, dopo un 2013 chiuso a +7,7%, secondo le previsioni nel 2014 registrerà una crescita dell'8,5%
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Come evidenziato dagli ultimi dati IAB nel 2013 gli investimenti in online advertising in Italia sono cresciuti del 7,7%, raggiungendo un valore totale pari a 1.526.485.000 euro
B
In Italia, il 41% della popolazione attiva su internet va in rete non solo da PC, ma anche da device diversi: smartphone, tablet, console. Un dato sopra la media europea
ig data, ad server, real time bidding, programmatic buying, il mondo della comunicazione digitale negli ultimi anni ha vissuto e sta vivendo una serie di rivoluzioni che hanno avuto come spunto iniziale un'innovazione tecnologica, e come obiettivo finale un contatto sempre più diretto con il singolo utente, una relazione sempre più personalizzata, “umana”, una sempre più precisa conoscenza delle abitudini delle persone, dei loro gusti, del loro storico digitale, per arrivare fino alla previsione della loro prossima scelta o acquisto. Queste innovazioni, spesso promosse e introdotte nel mercato da concessionarie digitali specializzate, hanno rappresentato e rappresentano il carburante necessario per dare nuovi stimoli al mercato. Come evidenziato dagli ultimi dati IAB, nel 2013 gli investimenti in online advertising in Italia sono cresciuti del 7,7%, per un valore totale pari a 1.526.485.000 euro. Un andamento che al suo interno riflette l’evoluzione dell’audience e i nuovi modelli di consumo degli italiani: oggi il 41% della popolazione attiva su internet vi accede non solo da PC, ma anche da device diversi: smartphone, tablet, console. Un dato significativo se paragonato alla media europea, che è del 37%. L'ultima ricerca IAB ha inoltre indicato video, mobile e progetti speciali tra i driver di crescita fondamentali nel 2014, anno in cui secondo le stime gli investimenti digitali dovrebbero crescere dell’8.5%. Per quanto riguarda il prossimo futuro sono molto significativi, e in linea con quanto anticipato, i trend evidenziati da
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Video, mobile e progetti speciali saranno tra i driver di crescita fondamentali nel 2014, anno in cui secondo le stime gli investimenti digitali dovrebbero crescere dell’8,5%
di Vincenzo Stellone
Nielsen Featured Insights. Innanzitutto mai come negli anni a venire gli italiani passeranno il proprio tempo sui media. Già oggi sono in crescita le audience e il tempo trascorso su tv, internet e dispositivi mobili, e cresce anche il fenomeno della visione differita della televisione con oltre 1,4 milioni di contatti che, in media, nell’arco di una settimana hanno visto un programma tv in un secondo momento rispetto a quello programmato nei palinsesti. Inoltre i nuovi media e le nuove tecnologie, in particolare i social media e il mobile, conferiranno al consumatore un potere nei confronti delle aziende mai avuto nel passato. Per questo negli ultimi tempi le aziende sono sempre più interessate a mappare il consumer decision journey. Il tema ha a che fare con lo studio di come le persone utilizzano i media e interagiscono con essi. Ciò vuol dire che mai come adesso le aziende sono interessate a capire efficacia ed efficienza dei media e dei new media, non per disinvestire, ma per investire, in modo sempre più efficace ed efficiente attraverso network e concessionarie capaci di rispondere ad esigenze evolute garantendo risultati concreti e misurabili. Infine, nota Nielsen, nonostante la crisi economica e i problemi che l’Italia ha affrontato nell’ultimo decennio è bene ricordare che il settore dei media è uno dei pochi che riesce ancora ad attrarre investimenti dall’estero (Google, Amazon, Facebook, NewsCorp., Discovery, Microsoft, Axel Springer solo per citarne alcuni ndr), proprio perché le prospettive di crescita nel medio termine sono più che allettanti. 17
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Triboo Media
INNOVAZIONE E TECNOLOGIA: RICETTA DI UN SUCCESSO ITALIANO Editoria digitale, pubblicità e tecnologia: su questi pilastri si fonda l’attività di Triboo Media. La società punta a posizionarsi in maniera sempre più distintiva nel mercato dell'adv online attraverso la ricerca di soluzioni originali debutto in Borsa, all’AIM Italia, lo scorso 11 marzo, è un ulteriore conferma del dinamismo di Triboo Media, la società specializzata in advertising online ed editoria digitale fondata da Alberto Zilli, cresciuta rapidamente negli ultimi anni e con l’ambizione di accelerare ulteriormente nei prossimi, come spiega l’a.d. in questa intervista.
il
Partiamo dal network da voi rappresentato: Quali sono le novità di quest’anno e le linee di sviluppo? Continueremo a investire in tecnologia, che è il cuore pulsante della nostra strategia e l’elemento che, insieme al know-how e alla capacità strategica del team di Triboo Media, permette di creare valore aggiunto per i clienti e di ottenere un elevato coinvolgimento del target di riferimento. Daremo seguito agli investimenti su video e mobile adv, seguendo la crescita esponenziale di tablet e smartphone. Inoltre, abbiamo ulteriormente intensificato il team “progetti speciali” con nuovi professionisti capaci di portare nuove idee e visioni a beneficio dei clienti. Video, mobile, progetti 18
controllata LeonardoADV, della concessione per la vendita degli spazi pubblicitari di Zoomin. TV, con un bacino mensile pari a 15 milioni di video views. Inseriremo, quindi, Zoomin.TV all’interno del nostro network di editori premium e lavoreremo per rafforzarne la relazione con gli investitori italiani. Ma c’è di più. Siamo in fase di negoziazione con diversi editori video per ampliare il bacino preroll, «Siamo Alberto mentre è prossima l’aperin negoziazione con Zilli tura di un canale Leonardiversi editori per ampliare do.it dedicato totalmenil bacino preroll, mentre speciali. Come state te ai video. Sui social, la è prossima l’apertura di modificando la vostra nostra offerta si basa da un canale Leonardo.it offerta per venire sempre sulla capacità di dedicato ai video» incontro alle nuove generare buzz virale, garichieste del mercato? rantendo il coinvolgimento Siamo impegnati nello sviluppo attivo del target che interessa di un’offerta sempre più innoal cliente. Infine, per quanto rivativa in tutte le categorie citaguarda i progetti speciali, la note. Lato mobile, stiamo lavoranstra forza è la capacità di gestido in sinergia con i nostri editori re e presidiare tutti i media, con più importanti per proporre agli un ventaglio completo di proinvestitori un prodotto sempre dotti che va dall’online e social, più ampio e articolato. Il presiagli eventi offline, passando per dio del mobile per Triboo Mei concorsi, i video e il mobile. dia significa anche sviluppare in modo trasversale una maggiore Un altro trend nascente è integrazione all’interno del mequello del Native advertising. dia mix relativo ai progetti preAvete già introdotto forme sentati. Per quanto riguarda i di pubblicità “nativa” nella video, abbiamo recentemenvostra offerta, o pensate di te annunciato l’acquisizione in farlo? esclusiva per l’Italia, tramite la In realtà, l’accezione Native AdenGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
vertising è per Triboo Media un nuovo modo «La per chiamare delle quotazione in attività in cui siamo Borsa per un’azienda operativi da diverdigital come la nostra, so tempo e che da credo sia un segnale che sempre rappredimostra la maturità sentano una delle raggiunta dal web in nostre peculiarità: Italia» un must dei progetAbbiamo diverti speciali da noi realizse case history di zati include lo studio di bransuccesso. Sul target gioded/promoted content, ovvero vani, possiamo citare uno degli la possibilità di sponsorizza- ultimi progetti integrati, online re contenuti che siano in linea da lunedì 31 marzo: “Stingrapp” con il contesto tematico dei (cliente De Rigo-Sting Occhianostri siti web, e lo studio del- li ndr), per il quale abbiamo lanle forme più innovative di Nati- ciato un concorso online sul mive Advertising, ossia promoted nisito dedicato responsive http:// tweet, promoted post su Face- stingrapp.scuolazoo.com/, inbook, promoted article e con- tegrando l’attività con un piano tenuti branded di qualsiasi ti- editoriale sul network Facebook di ScuolaZoo. Un altro progetto pologia. molto interessante è quello sviluppato con Yamamay. Si tratta Veniamo all’ultimo dei fronti “caldi”: sembra certo che dell’implementazione di un oriin futuro una quota sempre ginale formato adv interattivo, maggiore di advertising chiamato “Interactive Picture”, online verrà intermediata in particolarmente adatto alla comaniera “programmatica” su municazione di prodotti per un piattaforme tecnologiche. Voi target femminile. È un formacome vi state muovendo su to interattivo multipiattaforma questo fronte? ed engaging, con integrazione Siamo stati tra i primi opera- di gallery fotografiche, video ed tori italiani ad aver integrato e-shop, all’interno di contenuti con successo le tecnologie di editoriali, venduto a CPI. real time bidding e program- Infine, per quanto riguarda il cimatic buying, con ottimi risul- nema, Triboo Media continua ad tati sia per i clienti che per i attrarre i maggiori brand del setpublisher. Il nostro obiettivo è tore grazie alla capacità di prequello di proseguire su questa sidiare il target facendo leva su strada, con una strategia che verticalità, social, engagement ci permette di garantire mas- e mobile. I nostri progetti legati sima profilazione e minima di- al cinema prevedono, infatti, un spersione, grazie alle tecnolo- mix integrato di attività di Facegie proprietarie di semantica, book marketing (meme ad hoc, contextual e behavioural. seeding sui social), article marketing, display, ma anche coVolete raccontarci una case pertura redazionale di eventi da history recente che ritenete parte delle top blogger del setparticolarmente interessante? tore. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
la squadra Un'immagine del team di Triboo Media raccolta il giorno dell'esordio in Borsa della società, lo scorso marzo
Guardando al mercato, le stime di Nielsen prevedono un andamento per il 2014 “flat”, ma con il digital in crescita. Sarà così? Qual è stato il trend del primo trimestre e quali gli obiettivi per l’anno in corso? Il nostro obiettivo è continuare a crescere e investire sui pilastri fondanti della nostra strategia: editoria digitale, advertising e tecnologia, con focus su video, social, mobile e progetti speciali. La quotazione in AIM Italia rappresenta un passo importante per un’azienda in crescita come Triboo Media, in un mercato come quello dell’editoria e della pubblicità online previsto in espansione nei prossimi anni in Italia. Il nostro obiettivo è quello di reperire dal mercato risorse finanziare aggiuntive per accelerare la nostra crescita attraverso acquisizioni mirate, continuare a investire in tecnologia e portare a un livello ancora più alto il nostro modello di business vincente. La quotazione in Borsa per un’azienda come la nostra, focalizzata esclusivamente sul mondo digitale, credo sia un segnale che dimostra la maturità raggiunta da internet in Italia. Per il digital advertising, ci aspettiamo complessivamente un 2014 di crescita degli investimenti in Italia, come in tutta l’Europa occidentale. 19
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SìAdv
Costruita su solide fondamenta Attorno al successo di Casa.it, cui fa capo, la struttura ha articolato un’offerta specializzata su diversi target. E si appresta a chiudere l’anno fiscale a +40% l’interlocuotore digitale di riferimento per chi opera nell’immobiliare e nell’arredamento, e non solo: SìAdv, la concessionaria di pubblicità digitale che fa capo a Casa.it, negli anni ha diversificato il proprio profilo: pur mantenendo i piedi ben saldi nell’ambito del real estate (segmento che a fine 2013 è stato rafforzato con l’acquisizione di Attico.it), la struttura si presenta oggi sul mercato come interlocutore specializzato su diversi target di comunicazione. Si va dallo sport (con Calciomercato.it, Fantacalcioservice.it e Fantasoccervillage.com) all’automotive, dal lusso all’universo femminile (nel network figuarano tra gli altri Bella.it e Radiomamma. it) fino al b2b con Infoiva.com. Da circa un anno, SìAdv conta anche sull’esperienza del media strategy manager Fabiano Lazzarini, che abbiamo contattato per fare il punto sull’andamento della struttura e sulle sue principali linee di sviluppo.
E’
Quali sono i numeri di SìAdv? Ci avviciniamo alla chiusura del fiscal year luglio 2013 – giugno 2014, che si concluderà in forte crescita, vicino alla soglia del +40%. Il trend ha ha visto un’autentica impennata negli ultimi mesi e tutto questo si riflette anche sul nostro organico: abbiamo definito in questi giorni l’ingresso di due nuovi account, che entreranno a far parte della nostra 20
di Simone Freddi Fabiano Lazzarini
squadra entro fine mese.
Veniamo ad alcuni “fronti «Le caldi” del mercato, potenzialità del partendo dall’Rtb. Voi real time bidding sono come vi state muovendo? elevate, noi siamo pronti: tempo abbiamo iniziaCasa.it lavora bene con i dati Da to a testare le opportunie si adatta bene alle regole tà del real time bidding. La di questo mercato» crescita è in effetti significa-
Quali sono le ultime novità del vostro network in termini di proposta editoriale? L’ulimo lancio, fortemente innovativo, è Home Ideas, la nuova sezione di Casa.it pensata per ispirare gli amanti dell’home design. Si tratta di un magazine che fornisce suggerimenti e modelli a chi vuole ampliare o definire in dettaglio la propria idea di casa e di arredamento. Si tratta del primo prodotto di questo genere inserito in un portale immobiliare italiano e sta incontrando il favore dei player del settore, sempre più interessati all’universo digitale. Abbiamo una grande campagna in partenza proprio nei prossimi giorni. Sempre nell’ambito del real estate, a novembre avete
rilevato Attico.it. Qual è il bilancio dopo 6 mesi dall’acquisizione? Attico.it ci sta dando molta soddisfazione. Si tratta di una testata storica nell’ambito della free press del real estate, che abbiamo acquisito e rifocalizzato in chiave digitale: oggi è il portale immobiliare più consultato dal pubblico femminile, con un forte radicamento sul territorio locale, in particolare nelle regioni della Liguria, Emilia Romagna, Piemonte, Trentino e Friuli.
tiva se valutata in percentuale, ma si parla ancora di volumi ridotti. Ritengo che il nostro mercato sia ancora piuttosto immaturo, ma il potenziale è senz’altro elevato e noi siamo pronti: un portale verticale come Casa.it è infatti in grado di lavorare ottimamente con i dati, e quindi si sposa benissimo con le leggi dell'Rtb. L’ultimo anno ha visto crescere il peso del mobile, in termini di traffico. Accade anche per l’immobiliare? Sì, stiamo registrando dati in crescita dai nuovi device e ci siamo organizzati al meglio adottando un design responsive per il sito e allineando l’offerta pubblicitaria ai migliori standard di mercato. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
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TAG ADVERTISING
FRA VERTICALITà E NATIVE ADV La concessionaria online leader nei siti tematici accelera sui progetti speciali, strettamente legati ai contenuti, coprendo l’intero processo di sviluppo e produzione. Ottimi i primi risultati di Agrodolce, il nuovo magazine sul food pecializzata in target verticali, TAG Advertising ha sviluppato un’offerta incentrata su tematiche specialistiche, qualità dei contenuti e competenze tecniche e creative. L’ultima conferma di tale posizionamento è Agrodolce, food magazine edito da Gruppo HTML con un taglio innovativo che va oltre le sole ricette. Un prodotto che sta riscuotendo un notevole interesse da parte di utenti e inserzionisti. Nel contempo, come spiega il direttore vendite di TAG Advertising Giusy Cappiello, la concessionaria sta valorizzando la componente femminile del network, attraverso l’acquisizione di nuove property e la valorizzazione di quelle in concessione, con un pubblico adulto, istruito e con capacità reddituale elevata.
S
Video, mobile, progetti speciali. Come state modificando la vostra offerta? Negli ultimi due anni è cresciuto il consumo dei video da parte dell’utenza dei siti in concessione, così come il traffico mobile. TAG Advertising ha messo a punto un’efficace offerta pubblicitaria video e mobile, con formati impattanti che restituiscono Ctr elevati. Inoltre abbiamo condotto una “moral suasion” sui publisher perché adottassero versioni responsive per il mobile. 22
Enjoy! La concessionaria ha lavorato al lancio del servizio di car sharing di Eni, Enjoy, con un progetto speciale dai contorni "Nativi". Con risultati significativi
di Vincenzo Stellone
I progetti speciali sono da sempre uno dei capisaldi della nostra offerta commerciale. Un altro trend nascente è il Native advertising. L’avete già introdotto nella vostra offerta? I progetti di native advertising sono insiti alla natura stessa di TAG Advertising, concessionaria verticale legata a tematiche specialistiche. Questo ci ha consentito di consolidare il nostro know-how tecnico e grafico e di realizzare progetti ad hoc per i clienti. Copriamo l’intero processo di sviluppo e produttivo, e la stretta collaborazione con le redazioni ci permette di intervenire sui contenuti. Quest’anno abbiamo ampliato la divisione interna dedicata ai progetti speciali. Come vi state nuovendo sul fronte dell'Rtb? Per noi e i nostri editori, l’Rtb è un’interessante opportunità di massimizzazione degli spazi invenduti in modalità premium. Abbiamo un atteggiamento laico verso le soluzioni di programmatic buying e dove possibile le applichiamo per verificarne i risultati. Riteniamo, però, che il valore aggiunto che può dare una concessionaria verticale come TAG Advertising sia impossibile da trovare in queste soluzioni.
Giusy Cappiello
Volete raccontarci una case history recente? In tema di native advertising, uno degli ultimi progetti realizzati da TAG Advertising per Eni è il lancio del car sharing Enjoy a Milano. Sono state coinvolte quattro redazioni, Motori.it, Webnews, PMI.it e Greenstyle, che hanno dedicato approfondimenti al servizio, accanto a una capillare copertura pubblicitaria (tabellare e Dem). Motori.it e Webnews hanno inoltre realizzato un video sulla loro prova su strada del servizio. L’operazione ha prodotto oltre 70.000 visualizzazioni. Come è andato il primo trimestre per TAG e quali sono gli obiettivi per l’anno? Complice anche l’allargamento alle tematiche food e femminili, e il consolidamento nel settore automotive e servizi professionali, abbiamo l’obiettivo di chiudere il 2014 con una crescita a due cifre. Il primo trimestre conferma le nostre previsioni. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
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TG|ADV
PRECURSORI, DA SEMPRE
Con un ampio bagaglio di progetti speciali realizzati fin dalle sue origini, tg|adv continua a distinguersi per lo stretto connubio tra idee editoriali di qualità e offerte commerciali ad hoc, sviluppate sempre più in ottica multiscreen ra le prime concessionarie del mercato digitale italiano, tg|adv, di proprietà di Trilud (ex Tuttogratis), ha fin dall’inizio puntato alla creazione di progetti complessi di comunicazione digitale e crossmediale. Questo l’ha resa preparata a rispondere alle nuove sfide del mercato e a sviluppare una ricca offerta commerciale anche nel mobile e nella video adv, come spiega in questa intervista Alberto Gugliada, ceo di tg|adv.
T
l'andamento La concessionaria guidata dal ceo Alberto Gugliada ha avuto un primo trimestre brillante a +20%
di Vincenzo Stellone
«Video e mobile possono a pieno titolo rientrare nei progetti speciali; non a caso siamo sempre più impegnati in attività multipiattaforma e multiscreen per i clienti»
Partiamo dal network da voi rappresentato: quali sono le novità di quest’anno e le linee di sviluppo? Stiamo lavorando sia con gli editori che sono parte integrante del nostro network fin dall’inizio, sia con nuovi editori. Per quanto riguarda gli storici, Trilud ha lanciato la nuova versione di Nanopress.it, rinnovata sia nel layout sia nei contenuti editoriali e che, nel corso dell’anno, vedrà un ulteriore sviluppo delle verticalità con focus su quelle dedicate alla moda e al lusso. Trilud sta inoltre realizzando una serie di progetti editoriali adaptive e responsive che permettono lo sviluppo di offerte commerciali ad hoc. Le novità sono l’ingresso di Leitv.it, del Gruppo 24
Alberto Gugliada
Digicast di Rcs, Maddyctive.it, magazine di Maddalena Corvaglia, Foodloft.it, sito di Simone Rugiati, e Lasposatv.it. Alla fine del 2013 è entrato nel nostro portafoglio anche Centrometeoitaliano.it, che sta crescendo in modo consistente in termini di audience, grazie alla qualità del servizio offerto. Video, mobile, progetti speciali. Come state modificando la vostra offerta per venire incontro alle nuove richieste del mercato? tg|adv è sempre stata un precursore per quanto riguarda le innovazioni in termini di comunicazione. I progetti speciali fanno parte della sua anima fin dagli inizi; abbiamo case history importanti per ogni settore
merceologico, dall’automotive al largo consumo, passando dalla bellezza fino alla tecnologia. L’offerta mobile è molto sviluppata, sul fronte delle app ma soprattutto su quello della realizzazione di siti sempre più adaptive e responsive per gli editori. Questo ci consente di mettere a punto anche un’offerta multiscreen che permette all’investitore pubblicitario di essere presente sul brand editoriale a prescindere dallo schermo con il quale viene poi visualizzato, garantendogli grandi performance in termini di branding. Infine il video è un prodotto estremamente importante nell’ambito digital. Nanopress ha lanciato, a fine 2013, la propria piattaforma video, anche Leitv.it ha un’offerta video molto importante come pure Teamworld, per cui disponiamo di un bacino di pre-roll ampio e targettizzabile. Questo ci permette di essere pronti a rispondere sia alle richieste immediate del mercato sia ai trend futuri: video e mobile possono rientrare in modo consistente nei progetti speciali, e non a caso stiamo realizzando sempre più attività multipiattaforma e multiscreen per i nostri clienti. Un altro trend nascente è quello del native advertising. Avete già introdotto forme enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
di pubblicità “nativa” nella vostra offerta? Ancora prima che si chiamasse native advertising l’abbiamo realizzato più volte e spinto presso i nostri clienti, perché abbiamo sempre ritenuto che l’associazione tra un brand editoriale e contenuti elaborati ad hoc consentisse al cliente sia di realizzare posizionamento, sia di creare un rapporto diretto e unico con il proprio consumatore o potenziale tale. Al momento abbiamo in corso un progetto speciale di native advertising realizzato per Nathura su Tantasalute.it. Siamo tra i più abili nella realizzazione di contenuti ad hoc per il cliente e nel dare visibilità a queste iniziative. Abbiamo redazioni dedicate che permettono di sviluppare contenuti di altissima qualità. Veniamo all’ultimo dei fronti “caldi”: sembra certo che una quota sempre maggiore di advertising online verrà intermediata non più attraverso gli agenti, ma in maniera “programmatica” su piattaforme tecnologiche. Voi come vi state muovendo? A fronte dell’affermazione dell’Rtb, la logica dell’acquisto in maniera programmatica tramite piattaforme tecnologiche ha aperto nuove prospettive rispetto al panorama precedente, e noi ci stiamo muovendo in un modo molto consistente: abbiamo affidato la responsabilità dello sviluppo dell’Rtb al marketing, in modo tale che venga seguito in un’ottica significativa di performance e monetizzazione, e nello stesso tempo cerenGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
il Network A sinistra, LeiTv, tra gli ultimi ingressi nel portfolio di tg|adv, che presenta un'ottima offerta video. A destra, Allaguida.it tra i siti coinvolti nella campagna Mercedes CLA
chiamo di spingere il nostro commerciale a sviluppare la già forte vocazione alla consulenza per i nostri clienti.
diversi siti a target del proprio network.
Concludiamo con una previsione sul mercato: le stime di Nielsen prevedono Volete raccontarci una un andamento per il 2014 case history recente che flat, ma con il digital in ritenete particolarmente crescita. Sarà così? Qual è interessante? stato l’andamento del primo In occasione del lancio della trimestre e quali gli obiettivi nuova Mercedes CLA, tg|adv per l’anno in corso? ha realizzato un progetto ad Quest’anno riteniamo che hoc in grado di comunicare il tg|adv crescerà, lo dimostrano prodotto in maniera trasveril primo trimestre che si è chiusale, utilizzando canali non so con un +20% e gennaio che convenzionali per creare inteha segnato un +25%. La concesrazione, partecipazione e spesionaria sta rispondendo estrerimentazione. tg|adv ha decimamente bene alle esigenze di so di presidiare tre diversi siti mercato sia in termini editoriaper approfondire varie tematili che di offerta commerciale. È che con approcci differenziapresente su tanti settori merceti: Nanopress.it sezione moologici e sempre più clienti si tori, Allaguida.it, Tecnocino. stanno affidando a tg|adv per it. Per dare un taglio unconla propria comunicazione perventional all’iniziativa, abbiaché ritengono che l’audience mo poi coinvolto tre blogger raggiunta dal nostro network di PaperProject.it che hanno sia alta, affezionata alla marca testato la nuova CLA, raccoe che con essa sia possibile stagliendo foto e impressioni e bilire rapporti continuativi. Riraccontando le emozioni legateniamo sia importante che in te all’esperienza d’uso. Tutti i un momento di crisi si vada a contenuti, articoli e post «L’associazione lavorare sempre più su un dei blogger sono statarget medio alto perché ti condivisi e viralizzati tra un brand editoriale è quello che oggi, all’insulle pagine social dei e contenuti elaborati ad terno di un supermercasiti coinvolti per dare hoc consente al cliente to, ha ancora la possibimaggiore risonanza di creare un rapporto lità di scegliere la marca all’iniziativa. tg|adv ha diretto e unico con il come garanzia di qualità e inoltre integrato nell’ofconsumatore» di autorevolezza. ferta la copertura adv su 25
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24ADV.IT
spinti in vetta dalla tecnologia Attiva da fine 2012, già nel primo anno di attività la concessionaria ha registrato numeri importanti, affrontando la transizione del mercato verso nuovi modelli di business con una forte inclinazione alla sperimentazione ata nel 2012 come naturale sviluppo di 24Media, che opera dal 2011 nella comunicazione digitale, 24Adv.it è la concessionaria pubblicitaria che con la sorella maggiore condivide utenti e relazioni, collaborando anche con altri editori. 24Adv.it intende adottare un modello di business che non si limita all’intermediazione tra advertiser e publisher, ma mira a offrire servizi più complessi e di maggior valore aggiunto per i clienti, in cui la remunerazione è collegata alla performance. Ne parliamo con il titolare Simone Ruscetta.
N
Partiamo dal network da voi rappresentato: quali sono le novità di quest’anno? Il 2014 sarà per 24Adv l’anno della crescita. L’azienda, che si è presentata al grande pubblico all’E-commerce Forum 2013, ha vissuto positivamente il primo anno e ora si appresta a crescere con un forte push tecnologico. Quest’anno il nostro team sta lavorando a tanti nuovi progetti. Fra l’altro è attivo un progetto di sviluppo nel quale abbiamo coinvolto il Centro di Ricerca Interdipartimentale Softech Ict, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, per implementare i nostri strumenti e l’offerta a aziende e publisher. Poi, l’evangelizzazione: mai come in questo periodo le aziende chiedono 26
SImone Ruscetta E-commerce Forum 2013 24Adv.it si è presentata al grande pubblico nel corso dell'evento organizzato dal Consorzio Netcomm
di Vincenzo Stellone
consulenza in ambito digital marketing, noi rispondiamo con momenti di incontro e di formazione. Come state modificando l'offerta per venire incontro alle richieste del mercato? La nuova piattaforma, che prevediamo di presentare nell’ultimo quarter dell’anno, sarà in grado di gestire i formati più importanti e innovativi del marketing online. La tecnologia serve a poco però senza strategia, quindi abbiamo messo a punto una serie di tools e di best practices per presentare ai nostri clienti un ventaglio di servizi di altissimo livello. Un altro trend nascente è quello del Native adv. Avete già introdotto forme di pubblicità nativa nella vostra offerta? Il native advertising fa parte della nostra offerta già da tempo. È un formato apprezzato dai nostri
clienti, è infatti in grado di costruire nuove forme e contenuti pubblicitari più efficaci per l’inserzionista e attraenti per il lettore. Come vi state muovendo sul fronte del "programmatic"? Su due fronti: cospicui investimenti sulla tecnologia e formazione del nostro team di professionisti. Qual è stato il vostro andamento nel primo trimestre e quali gli obiettivi per il 2014? Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti negli ultimi anni, per certi versi “drammatici” per l’adv. Il nostro ritmo di crescita è sempre stato double digit, e contiamo di mantenere lo stesso trend anche per il 2014. Sono anni durissimi, ma come diceva Einstein "la crisi porta progressi. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato". E noi siamo pronti a superarci anche quest'anno. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
DIGITOUCH
Nati innovativi
Native adv e Innovation sono il segreto per la buona riuscita di una campagna sui new media. Un asset fatto proprio dall'agenzia e dalla neonata DigiMob irect, display, social e video sono gli elementi chiave dell’offerta di DigiTouch, agenzia di mobile business e performance marketing nata nel 2007 e che ha appena dato vita alla concessionaria DigiMob. Ne parliamo con Paolo Mardegan, cofounder & managing director di DigiTouch.
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Quali sono le novità e le linee di sviluppo che guideranno DigiTouch nel 2014? Per rispondere alle esigenze di un mercato evoluto, DigiTouch ha creato DigiMob, una concessionaria innovativa. Ci siamo focalizzati su tre key point, in primo luogo, acquisire brand premium in esclusiva, quali Quiz Duello sul fronte mobile e Rovi per l’adv su connected tv. Poi ci siamo focalizzati su soluzioni tecnologiche innovative legate alle logiche di audience targeting e programmatic. Infine ci siamo attivati per la produzione di formati native, volti a rendere ottimale e ricca la user experience.
Video, mobile, progetti speciali. In che modo la vostra offerta viene incontro alle nuove richieste del mercato? DigiTouch è pioniere sul mercato mobile in Italia e dal 2009 ad oggi ha potenziato la propria offerta mobile, sviluppando inoltre soluzioni per i new media, quaenGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
La novità Di recente l'agenzia ha annunciato al mercato la nascita della concessionaria DigiMob, focalizzata su app mobile e connected tv
di Vincenzo Stellone
li le connected tv. Direct, display, social e video sono gli elementi chiave della nostra offerta. Per brand e product awareness abbiamo sviluppato anche soluzioni adv engaging; tra queste i formati rich media e di video advertising declinati su pc, smartophone, tablet e connected tv. Nel nostro portfolio figurano sia clienti diretti sia clienti mediati da centri media, per i quali realizziamo anche Facebook app con concorso integrato, applicazioni mobile e msite. Un altro trend nascente è quello del native adv, che vi vede già attivi. Ma come? Mettendo al primo posto la user experience e accompagnandola con media planning efficaci. Una delle variabili per la buona riuscita di una campagna è quanto sia fruibile dall’utente. Di qui la nostra tendenza a sviluppare formati ad hoc e declinare i contenuti per ogni media. Abbiamo un team design specializzato nella realizzazione di pagine responsi-
Paolo Mardegan
ve, formati display rich media per pc, smartphone e tablet, e minisiti per connected tv. Anche nel direct e-mail marketing abbiamo apportato un’innovazione a beneficio della user experience: la dem device detection, ovvero l’identificazione del device da cui la dem viene aperta per redirigere l’utente su pagine ottimizzate per lo specifico device. Sembra certo che in futuro una quota sempre maggiore di adv online verrà intermediata in maniera “programmatica” su piattaforme tecnologiche. Voi come vi state muovendo? Siamo stati tra le prime agenzie in Italia a lavorare su RTB e programmatic. Ci stiamo inoltre attivando per poter fornire ai nostri clienti anche il plus della DMP. Contiamo di dare a breve un annuncio al mercato. Volete raccontarci una case history recente che ritenete particolarmente interessante? Tra i vari clienti al nostro attivo figura Illumia, brand emergente nel panorama delle utilities. Da aprile 2013 ne curiamo la pianificazione media digitale e da settembre abbiamo introdotto anche l’RTB in affiancamento ai canali dem, affiliation e lead generation. Il cliente ha così potuto fruire dei benefici del real time bidding e con il tempo costruire una massa critica per attivare il retargeting. 27
f o c u s
il trend
PUBBLICITA’ RINASCE “NATIVE”
La
Cresce l’attenzione di aziende, brand ed editori verso una forma di comunicazione in grado di coinvolgere l’utente fornendogli informazioni e contenuti di valore. E si sviluppano rapidamente piattaforme e tecnologie dedicate di vincenzo stellone - Servizi a cura di Simone Freddi e Teresa Nappi
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origine furono i publiredazionali, quelli in cui il contenuto testuale si discostava poco, anche nella veste grafica, dagli articoli del quotidiano o periodico su cui comparivano, tranne che per una dicitura che li identificava come promozionali. Poi fu la volta dei Google Ads: contenuto identificato in maniera trasparente come pubblicitario, ma simile nella grafica e nella funzione ai risultati della ricerca organica al punto da potersi mescolare (non confondere) con essi. Ecco perché è difficile dire che il native advertising sia una novità in assoluto. Quella che è nuova, invece, è l’attenzione che aziende e brand stanno dimostrando verso questa forma di comunicazione che non opera un “push” spinto verso l’utente, imponendogli un messaggio promozionale, ma attira la sua attenzione fornendogli qualcosa di utile, con l’obiettivo di coinvolgerlo e gettare le basi di una conversazione che si sviluppi nel tempo. E sono nuove le piattaforme e le tecnologie che si stanno rapidamente sviluppando intorno al native advertising. In un periodo di transizione come quello attuale, quando i modelli di marketing e comunicazione tradizionali mostrano di possedere sempre minore efficacia, la ricerca di nuove forme di comunicazione acquista carattere di urgenza. E’ un’esigenza avvertita tanto dalle aziende inserzioniste e dalle agenzie quanto dagli editori che cercano nuove fonti di revenue. Ecco perché il fenomeno del native advertising, che si riferisce a qualsiasi contenuto mirato a promuovere un brand, da un post di un blog, a un video, a un tweet sponsorizzato, può davvero rappresentare una soluzione in questo senso e, se non nuovo, è senz’altro in rapida crescita: secondo la previsione di eMarketer raggiungerà i 2,85 miliardi di dollari entro il 2014. A gennaio ha fatto scalpore l’iniziativa del New York Times che nell’inaugurare la nuova versione del proprio sito ha introdotto i post a
In
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pagamento, evidenziati da una linea di demarcazione blu e dalla dicitura “paid post”. Precauzioni che dovrebbero mettere a tacere le obiezioni di chi vede alti rischi per i consumatori nella commistione fra contenuti editoriali e di marketing nei media digitali, ancora di più per i siti di informazione. Eppure il trend è chiaro, secondo JP Morgan il native advertising sta rapidamente diventando l’ad format privilegiato per il mobile e sta conquistando anche il desktop. Il fatto che il native advertising piaccia tanto al mobile può essere spiegato, come fa Alberto Mari di Outbrain nell’intervista che segue, considerando la minore distanza fra il contenuto fruito da un device mobile e gli occhi del consumatore. Questo fa si che la fruizione sia più coinvolgente e un’eventuale interruzione pubblicitaria possa essere vissuta con ancora maggiore insofferenza, quindi determina l’orientamento verso forme di comunicazione meno intrusive. Nelle piattaforme social più popolari il native advertising è già la forma più usata, Twitter in particolare, ma anche Instagram, Pinterst e Tumblr, mettono a disposizione degli inserzionisti solo native ads. Anche per questo le aspettative sono alte e l’anno in corso dovrebbe vedere il native advertising conquistarsi un ruolo di primo piano nel panorama della comunicazione digitale.
Il Native non opera un “push” spinto verso l’utente, imponendogli un messaggio promozionale, ma attira la sua attenzione fornendogli qualcosa di utile Quando i modelli di marketing e comunicazione tradizionali mostrano di possedere sempre minore efficacia, la ricerca di nuove forme di comunicazione acquista carattere di urgenza secondo JP Morgan il native advertising sta rapidamente diventando l’ad format privilegiato per il mobile e sta conquistando anche il desktop
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OUTBRAIN
AMPLIFICATORI DI CONTENUTI
Il mobile sta accelerando lo sviluppo del native advertising, perché la pubblicità che arriva a pochi centimetri dagli occhi è vissuta come un'interruzione ancora più invasiva. Largo quindi ai messaggi incentrati su contenuti di valore, che costituiscono il cardine dell’offerta di Outbrain
terà sempre maggiori difficoltà, soprattutto sul target di consumatori allenati a fare zapping.
di Vincenzo Stellone
Nata nel 2006, con la sua piattaforma di content discovery Outbrain distribuisce oltre 150 miliardi di content recommendation ogni mese a livello mondiale ed è al servizio di oltre 100.000 siti e blog globali. Presente in Italia dalla fine del 2012, quando ha aperto la sede a Milano, in 18 mesi ha accolto nel proprio network editori di testate come Il Fatto «Con Quotidiano, Yahoo, un consumatore Blogo, Corriere delche passa velocemente lo Sport, Giallozafda un contenuto all'altro, ferano, Msn, Mtv e ll messaggio di un brand altri ancora. La ranon deve essere più pida diffusione di appariscente, ma più device mobili preinteressante» para un terreno fertile per lo sviluppo del native adv, incentrato proprio sui con- questo tipo di comunicazione? tenuti di valore, come spiega Al- La necessità di trovare modi berto Mari, country manager di nuovi di comunicare per i brand è evidente per diverse ragioOutbrain Italia. ni: l’affollamento pubblicitario, il crollo di efficacia dei formati traCos’è il native advertising? Possiamo definire come “nati- dizionali, la volatilità dell’attenve” tutti i contributi pubblicitari zione del consumatore online. In che non interrompono la fruizio- un’esperienza di fruizione multine dei contenuti, ma si configu- screen, possiamo ignorare una pubblicitaria rano essi stessi come contenu- comunicazione ti. Il native adv deve presentarsi con facilità. Ecco perché il mescome contenuto di valore, che il saggio di un brand non deve eslettore apprezza non perché in- sere più appariscente, ma più consapevole di trovarsi di fronte interessante. Il consumatore è a una comunicazione pubblici- pronto a passare velocemente taria, ma perché il brand ha ef- da un contenuto all’altro, per cui fettivamente una storia interes- guadagnerà la sua attenzione il brand che è in grado di costruire sante da raccontare. un contenuto editoriale di qualità. Diversamente, il messaggio Perché le aziende si pubblicitario tradizionale sconinteressano sempre di più a 30
Alberto Mari
Quali sono i canali preferiti dal native advertising? Man mano che il contenuto si avvicina allo sguardo del consumatore, come avviene con i device mobili, l’esperienza di fruizione si fa più coinvolgente e l’interruzione pubblicitaria ancora più invasiva. Ecco allora che il mobile diventa uno dei canali più interessanti per lo sviluppo del native adv. Oggi la pubblicità digitale tradizionale stenta a decollare sul mobile proprio perché intacca il rapporto con il consumatore. Un messaggio intrusivo, a pochi cm dagli occhi lo è ancora di più. Invece un messaggio fatto di contenuti, contestualizzato, diventa coinvolgente. Quali sono i vostri servizi nel campo del native advertising? Outbrain si occupa di amplificazione di contenuti. Se il brand sceglie di percorrere la strada del content marketing, la sfida è quella di raggiungere l’audience giusta. Un messaggio interessante è condizione necessaria ma non sufficiente per ottenere l’attenzione del pubblico. Outbrain, grazie a partnership con i maggiori editori online a livello internazionale, come Cnn, Le Monde e Reuters, è in grado di raccomandare i contenuti più interessanti per ogni utente, e li distribuisce in modo che non interrompano l’esperienza di lettura. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Engaging app-like ad units
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Ebuzzing
Tutto il resto è noia
La maggior parte degli utenti non ricorda gli spot visti online e non li ritiene in linea con i propri interessi. La soluzione è il formato Native sviluppato dalla società di cui è MD Giuseppe Bronzino: inRead Native advertising: stiamo parlando di una delle maggiori novità nell’ambito della comunicazione contemporanea. Il trend del Native chiama in causa principalmente il video advertising, campo in cui eccelle Ebuzzing, che infatti ha già lanciato una soluzione proprietaria dedicata: “inRead”. L’interesse, sia lato cliente che centro media, è elevato, come ci racconta il managing director di Ebuzzing Italia Giuseppe Bronzino. Perché il trend del Native advertising riscontra tutto questo interesse? Da un lato per la novità del prodotto in sé, dall’altro le caratteristiche oggettive del “native”, che noi abbiamo ribatezzato “inRead” sul nostro formato proprietario. Sono caratteristiche c h e ben si sposano con le esigenze dei
Giuseppe Bronzino
clienti, sempre più attenti all’intrusività, alla contestualizzazione ed alla viewability. inRead è la soluzione per questi tre problemi? Nasce proprio per superarli, e in un colpo solo: con inRead il video appare all'interno di un articolo contestualizzato con l'advertiser, parte in autoplay ma se l'utente scrolla la pagina ed il video esce dal cono visivo dell’utente la fruizione dello stesso si blocca e l'inserzionista non paga. Altra caratteristica fondamentale è che permette ai publisher di monetizzare contenuti premium che fino ad oggi non sono stati quasi mai remunerativi per l’editore.
Perché brand e aziende si stanno avvicinando sempre di più a questo tipo di comunicazione? Lo studio “Benchmark vCe 2013” di Com«Le Score ha rivelato caratteristiche che il 54% degli di inRead si sposano bene con le esigenze dei annunci pubbliclienti, sempre più attenti a citari non sono concetti come intrusività, visualizzati decontestualizzazione e gli utenti, mentre viewability » il 60% non riesce a ricordare l'ultimo video spot visto online e l'80% considera i messaggi di advertising non in linea con i propri interessi. In sintesi: Gli user sono sempre più annoiati dai soliti formati e interagiscono pochissimo con i banner. I Ctr di mercato ne sono la testimo-
nianza e in molti casi si paga per delle pubblicità che l'utente non riesce neanche a vedere: parliamo dei cosiddetti below-the-fold o in gergo "sotto lo schermo”. Il vero obiettivo del native advertising è proprio quello di riuscire a costruire una brand experience di grande impatto e pertinente con gli interessi dell’utente. Quali sono i canali attraverso cui veicolate le campagne tramite il formato inRead? Il formato inRead ha permesso a noi di Ebuzzing di “pluggare” i principali siti del mercato italiano, ma anche una serie di siti "minori" capaci di trattare in maniera dettagliata particolari argomenti che si rilevano essere perfettamente in target con alcuni brand. Mi sembra che sia un gioco “win win” per tutti! Con quali modelli di remunerazione proponete inRead sul mercato? La scelta iniziale è stata quella di assecondare le esigenze del cliente al 100%. Se l’obiettivo è quello di mantenere l’utente attaccato allo spot, proponiamo una pianificazione a Cpv; nel caso si voglia fare brand awerness possiamo pianificare l’inRead a Cpm, e quindi garantire massima copertura. Secondo le vostre previsioni, con quale ritmo crescerà questo mercato? Sinceramente è difficile dare dei numeri ed altrettanto complicato capire quali saranno i volumi di crescita del formato. Posso però affermare che nel primo quarter dell’anno l’inRead ha raccolto quasi il 15% del totale del nostro fatturato e non mi sembra un’eresia affermare che per la fine dell’anno potremmo arrivare al 20%. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
di Simone freddi
Fanpage
informazione e brandizzazione
Per la testata più social d’Italia, il Native è una risorsa “naturale”. Lo dimostrano i risultati ottenuti dalla campagna “La nave della Scoperta” di Msc: 5 milioni di utenti unici e 100 mila interazioni Signore e signori, ecco a voi Fanpage, il primo giornale pure player Italiano per numero di lettori. In pochi anni, la testata di Ciaopeople Media Group è riuscita ad imporsi nel mondo delle news grazie anche a un’intuizione precoce: le opportunità di distribuzione dei contenuti offerte dai social network. Ad oggi, Fanpage è il giornale con più fan d’Italia e nel mese di marzo 2014 ha raggiunto la cifra record di 36 milioni di lettori (fonte Audiweb Report Censuario). Dati brillanti, come brillante è l'approccio della società al Native adv, che ci illustra Fabrizio Barbato, cfo di Ciaopeople. Qual è la vostra definizione di Native adv? Il native advertising è il punto d’incontro tra la volontà di un brand e le necessità del lettore. I nostri editor creano un prodotto editoriale, con contenuti che siano piacevoli, che rappresentino un reale valore aggiunto per i nostri utenti e che diano informazioni utili e condivisibili. Il native advertising è, per il brand, un prodotto sartoriale, in quanto il messaggio da veicolare viene ricamato all’interno di un contenuto affine al settore del cliente. Il native è informazione e brandizzazione. Perché brand e aziende si stanno interessando sempre di più a questo tipo di comunicazione? I brand iniziano a preferire il native perché non è invasivo e non è un semplice pubblireenGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
La ricetta Contenuti interessanti, "template" brandizzati, e social media strategy di qualità. Questi gli ingredienti del Native targato Fanpage
dazionale. Offriamo alle aziende dei contenuti che migliorano l’immagine del loro brand, in quanto perfettamente integrati nell’esperienza d’uso dell’utente, che percepirà il contenuto come offerto dal brand stesso. Quali sono i vostri servizi nel campo del native advertising? Il nostro prodotto editoriale è integrato all’interno di un template completamente dedicato al brand. Indirizziamo gli utenti sugli spazi social del cliente per migliorarne la percezione e l’engagement. Inoltre la nostra expertise sui social network e la nostra enorme base fan ci permettono di veicolare in maniera estremamente efficace il messaggio. Volete raccontarci una case history significativa in questo campo? MSC è stato il nostro partner nell’esplorazione di questa innovazione. Abbiamo lanciato insieme la campagna per La Nave della Scoperta, creando e distribuendo dei prodotti editoriali che intercettassero gli utenti interessati a quanto offerto dalla compagnia di navigazio-
ne. Abbiamo raggiunto risultati eccezionali: una reach totale di oltre 5.000.000 di utenti unici e 100.000 interazioni. Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti e lo è anche il cliente, che ha confermato l’attività per i lanci dei prossimo prodotti. Secondo le vostre previsioni con quale ritmo crescerà questo mercato? Il mondo della comunicazione digitale è in costante evoluzione e il native rappresenta l’ultima evoluzione del settore. Nei prossimi anni ci aspettiamo una crescita annuale a doppia cifra e il lancio di nuove modalità di creazione e distribuzione dei contenuti native. Siamo confidenti che possa diventare, insieme a Rtb e video advertising, uno dei pillar della comunicazione digitale del futuro.
«Le aziende iniziano a preferire il Native perché non è invasivo, ma si integra alla perfezione nell'esperienza di navigazione dell'utente»
Fabrizio Barbato 33
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BE ON
FOCUS SULL’ENGAGEMENT
La divisione di Aol dedicata alla realizzazione di programmi e strategie di branded content punta tutto sulla capacità di coinvolgere in maniera partecipativa l’utente, che all’interno dei media digitali oggi riveste un ruolo attivo e decide cosa vedere, cosa approfondire e cosa condividere Georgia Giannattasio. A lei, che firma anche il blog VideoThree6ixty su Engage.it, abbiamo chiesto di descriverci la visione di Be On sul native advertising.
Georgia giannattasio
Parte di Aol Network, Be On lega il proprio nome a una piattaforma di branded entertainment specializzata nella distribuzione di contenuti video bran destinati a essere fruiti su tutti i dispositivi. Contenuti pensati per consentire ai brand di coinvolgere i propri utenti fornendo loro informazioni rilevanti, favorendo l’interazione e la condivisione. Presentata al mercato nel 2013, Be On è attiva in partnership con 40.000 editori in 90 Paesi nel mondo, ed è presente anche a Milano nella sede guidata dalla managing director 34
Georgia, come definirebbe il native advertising? Il native advertising è un modo “rivisitato” di fare pubblicità che ha regole di base riguardanti non solo il brand, ma anche gli utenti e gli editori. Noi abbiamo identificato 10 "regole d’oro" relative, nello specifico, al video native adv, ma che possono essere estese al native adv. Il contenuto brandizzato, primo nel decalogo, è l’elemento chiave e può essere rappresentato da un’immagine, un link, un post o un video sponsorizzato. Il native adv non è una novità: un branded content «Il non intrusivo, rinative agisce sulla levante, conleva dell'entertainment testuale ripore sull'experience, che ta alla mente i influiscono sulla brand reputation. Ciò migliora link sponsorizanche le intenzioni zati di Google d'acquisto e la brand del 2000. Anche favourability» Facebook e Twitter sono piattaforme “chiuse” di native advertising, così come YouTube, Spotify, Pinterest. Perché le aziende si interessano sempre di più a questo tipo di comunicazione? Engagement! Tutte le attività di branded content citate hanno una caratteristica comune: coinvolgere l’utente in modo partecipativo. Con i nuovi me-
dia l’utente non è più un soggetto passivo, è lui che sceglie di approfondire un argomento attraverso un messaggio pubblicitario: cerca maggiori informazioni, decide se farsi coinvolgere da un filmato o un’immagine, e se condividerlo con altri suoi contatti. Le aziende sanno che ingaggiando gli utenti con questa modalità agiscono su una leva, quella dell’entertainment, che consente di influire sulla brand reputation e, di conseguenza, sulle intenzioni di acquisto dell’utente e la brand favourability. Quali sono i canali preferiti dal native advertising? Direi che non ci sono differenze: il branded content è fruibile da smart tv, desktop, tablet e mobile. Quali sono i vostri servizi in questo campo? Be On è la divisione globale di Aol dedicata alla realizzazione di programmi e strategie di branded content ed è una piattaforma dedicata al branded entertainment. Il focus, quindi, è la distribuzione di contenuti video brandizzati. I vantaggi? Il coinvolgimento spontaneo dell’utente porta ad avere Ctp (Click to play = views/impression, ndr) superiori alla norma mediamente registriamo un 3% in Italia -, Ctr (action rate, ndr) medi del 6% e tassi di visualizzazione totale (Pte - Play to end, ndr) su video di un minuto di circa il 50%. Piccolo detenGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
taglio sul Pte (Play to end): per fare una valutazione accurata di questo dato, bisogna confrontarlo con la percentuale di ctr. E’ importante ricordare, soprattutto a chi auspica solo ed esclusivamente la total view, la spontaneità dell’azione della visualizzazione e il fatto che l’utente, in qualsiasi momento, può compiere delle azioni di ulteriore engagement: a ctr% maggiori corrispondono, solitamente, Pte minori. Secondo le vostre previsioni con quale ritmo crescerà questo mercato? Al momento non ci sono dati ufficiali italiani a disposizione. Se prendiamo come riferimento il trend americano, possiamo però pensare che il futuro sarà caratterizzato da una forte crescita. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Engagement A destra, i dieci punti chiave per la realizzazione di video native adv ad alto tasso di coinvolgimento formalizzati da Be On
Video Native adv: il decalogo 1 Contenuto Brandizzato +30" 2 Distribuito in-streaming 3 non intrusivo (no auto Play) 4 Rilevante per l'utente, non interrompe il flusso informativo 5 Contestuale, rispecchia il look&feel del sito (no differenza tra contenuto e contenitore 6 Trasparente, chiaramente etichettato come advertising 7 condivisibile dagli utenti 8 non soggetto ad affollamento, è esso stesso il contenuto 9 engagement reale, non soggetto alla banner blindness 10 Distribuisce valore, non views (assets vs imps) 35
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4w Marketplace
L'Engagement è garantito
Dalla pluriennale esperienza della struttura nel contextual advertising nasce 4w Advisor, il formato “certificato Iab” che, in linea con i principi del Native, aggiunge valore all’esperienza utente fornendo engagement di qualità e in maniera scalabile. A spiegarlo Paola Sersale ne la fidelizzazione. Con il native advertising i brand trovano una formula ideale che cattura l’attenzione del cliente sfruttandone l’interesse attraverso contenuti di qualità, e rendendolo un vero e proprio “brand ambassador”, quindi promotore lui stesso del brand attraverso azioni di condivisione. Il fenomeno in Europa è ancora in fase iniziale, in Italia è addirittura in fase di avvio e il grande potenziale è tutto da sviluppare. I dati che ci arrivano dagli Usa, mercato nel quale il native adv ha già uno storico di riferimento, ci dicono che nel «Il Native adv ha 2013 il 90% dei marketer a disposizione strumenti hanno utilizzato “martecnologici che permettono keting dei contenuti”. Paola Sersale
La pubblicità online, ci spiega Paola Sersale, head of sales di 4w MarketPlace, sta evolvendo in una forma di comunicazione più “personale e naturale” tra brand, publisher e consumatore. Un cambiamento interpretato perfettamente dal Native advertising. «È “Personale” perché il contenuto viene fruito dall’utente in un contesto editoriale coerente e di proprio interesse; ed è “naturale” in quanto i formati pubblicitari prediligono il coinvolgimento piuttosto che l’interruzione». Concettualmente, continua la manager, non si tratta di una novità, basta pensare ai pubbliredazionali. Tuttavia «A differenza dell’advertorial, il Native adv ha a disposizione strumenti tecnologici che permettono un’integrazione maggiore con il sito dell’editore 36
e nello stesso temun’integrazione maggiore con il po rendono evidente sito dell’editore e che all’utente che si tratta Esistono dei canali rendono evidente che si di un contenuto a pa“preferiti” per il native tratta di un contenuto a gamento». Senza dubadvertising? pagamento» bio, la formula piace alle Oggi non si può dire che aziende e 4w Marketplaci siano canali preferiti per ce è in prima linea, anche con il native advertising, visto che soluzioni proprietarie come si tratta di un fenomeno agli 4w Advisor. Anche se – come esordi e in evoluzione anche spiega Sersale – in Italia siamo in Italia. Sappiamo invece quadavvero solo all’inizio. li sono le tecniche di content marketing più utilizzate e fra Perché brand e aziende si le prime troviamo social mestanno interessando sempre dia, articoli sul proprio websidi più a questo tipo di te, eNewsletter, blog e video. comunicazione? Da sempre i brand affiancaQuali sono i vostri servizi in no all’advertising più classico questo campo? Dalla pluriennale esperienforme di comunicazione che za maturata da 4w MarketPlapermettono di stabilire rapce con la pubblicità contestuaporti più stretti con l’audienle, deriva la nostra capacità di ce di riferimento per rafforzaportare agli inserzionisti imre il percepito dei vantaggi del portanti volumi di traffico quaproprio prodotto e accrescerenGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Case history A sinistra, il blog e il video di atterraggio a cui riconducono le attività realizzate in chiave Native da 4W MarketPlace per Yukendu, azienda attiva in ambito Cura e Benessere
lificato. A questo abbiamo affiancato una piattaforma di correlazione semantica e comportamentale ad alta efficienza, ed è nato 4w Advisor. Si tratta di un Recommendation Widget, una delle sei tipologie di pubblicità nativa identificate da IAB Usa, innovativo metodo di distribuzione di annunci pubblicitari in cui l'inserzione è completamente integrata con lo stile editoriale della pagina in cui viene visualizzata e segue il profilo e la funzione naturale dell’esperienza dell'utente. In perfetta sintonia con il concetto generale di native advertising, 4w Advisor non interrompe la navigazione dell’utente, ma al contrario aggiunge valore alla sua esperienza creando in questo modo engagement di qualità, attirando la sua attenzione e portanenGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
dolo ad approfondire un argomento di suo interesse. Volete raccontarci una case history significativa in ambito Native? Negli ultimi mesi abbiamo coinvolto aziende di diversi settori merceologici al fine di sviluppare un prodotto che rispondesse alle esigenze attuali e future degli inserzionisti. Dal finance all’automotive, dal largo consumo al travel, abbiamo ricevuto feedback positivi nella direzione del Native adv. In particolare, stiamo sviluppando diversi progetti legati al mondo dello sport che sfrutteranno uno degli eventi più importanti di questo 2014: i Mondiali di calcio in Brasile. Attualmente è online un’interessante pianificazione di Wellness & Wireless, con tar-
get prevalentemente femminile. Si tratta di un metodo rivoluzionario, olistico, per la cura e il benessere nella sua totalità che prevede un coaching personalizzato. Trattandosi di un servizio di qualità, l’azienda ha la necessità di spiegare dettagliatamente i punti di forza della sua offerta e di coinvolgere gli utenti in un’esperienza unica nell’ambito del benessere psicofisico. La campagna è in pianificazione con diverse creatività, che conducono a due tipologie di contenuto differenti: un video e il blog sul sito della società. Al momento stiamo analizzando i primi dati della campagna che terminerà a fine mese e il feedback del cliente è già molto positivo. Secondo le vostre previsioni con quale ritmo crescerà questo mercato? Essendo il Native adv strettamente legato al content marketing, ideazione e sviluppo da parte dell’investitore richiedono tempi più lunghi rispetto a quelli di una classica campagna display. Il prossimo grande evento dei Mondiali di calcio sarà sicuramente la prima opportunità per molti brand di utilizzare in maniera consistente e strutturata le diverse forme di Native advertising. Detto questo, ritengo che il 2014 sarà un anno di “lancio” per questo strumento in Italia, pertanto potremo cominciare ad analizzare i dati nei prossimi mesi. Gli sforzi che gli investitori devono sostenere per questo tipo di comunicazione pubblicitaria sono senza dubbio particolarmente rilevanti, quindi abbiamo deciso di mettere a disposizione delle aziende il nostro team e le nostre tecnologie al fine di ottimizzarne i tempi di realizzazione. 37
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ArtAttack
We believe in native advertising
La sigla presieduta da Carlo Borriello ha individuato da tempo in questa forma di comunicazione la risposta più adeguata ai cambiamenti in atto nella pubblicità. Una convinzione che ha portato il team di ArtAttack a fare di questa espressione il proprio mantra, oltre che il proprio modello Scommettiamo che tra sei mesi il Native advertising sarà compreso e culturalmente assorbito pienamente anche dal nostro mercato? Questa è la convinzione di Carlo Borriello, presidente ArtAttack e Xister, che parla di questa nuova forma di comunicazione come di una delle risposte più calzanti alla domanda di cambiamento rivolta dalla stessa utenza al mondo pubblicitario, che nella sua accezione più tradizionale risulta «fuori moda». Una rivoluzione che ArtAttack ha ben intuito e interpretato, tanto da adeguare in modo repentino la propria offerta a quanto clienti e consumatori oggi si attendono dalla comunicazione di un prodotto o servizio. Lasciamo dunque alle sue parole il compito di raccontare una struttura che distingue sul mercato per la capacità di adeguarsi al tempo che cambia. Dottor Borriello, ci racconta brevemente ArtAttack? ArtAttack nasce da un’idea di tre dirigenti di Y&R nel 2000. Dalla sua creazione l’agenzia si è da subito distinta per un potente spirito innovativo: nelle forme, a partire da una originalissima sede in Trastevere, nelle modalità relazionali - interne ed esterne - e nella ricerca. Oggi, a 14 anni dalla nascita, è un’impresa indipendente, capace di coniugare quanto c'è di nuovo nel mondo della creatività e della co38
Come si integra il native advertising nella vostra offerta? I protagonisti del Native Advertising sono 3: gli editori, le aziende e l’agenzia - media o creativa -. Noi storicamente siamo abituati a fornire soluzioni creative innovative capaci di rispondere alle necessità di fare business delle aziende. L’interlocuzione per noi più naturale è quindi quella con l’azienda: a partire da un brief arriviamo alla proposta creativa e in seguito ci occupiamo della gestione completa del progetto, generalmente integrato online/offline. In questo senso le iniziative di Carlo Native Adv si inseriscono Borriello «Dalla fin dalla prima presentasua creazione zione e si sviluppano di ArtAttack si è sempre solito assieme al clienmunicazione con quandistinta per il suo spirito te: possono riguardato c'è di buono nelle innovativo nelle forme, re il concept creativo, la possibilità date dai nuonelle modalità redazionali redazione di contenuti vi media. Significa avere e nella ricerca di di alta qualità e sempre account, creativi e techtalenti» più spesso includono la renologist capaci di pensare alizzazione di un contenuto vie agire in termini globali, sia deo (branded content) della che si tratti della "nobile" ATL cui produzione ci occupiamo che del popolatissimo web, direttamente. Siamo inoltre in passando per eventi, guerrilgrado di lavorare a proposte la, flash mob e così via. Ma atdi Native Advertising anche in tenzione, non siamo la classiuna fase più avanzata del lavoca piccola agenzia che fa di ro, magari assieme all’agenzia tutto un po'. Ci siamo potucreativa o al centro media del ti permettere, grazie al nostro cliente, e quindi eroghiamo DNA, di crescere e formare su il servizio tipico di un’agenpiù generazioni un gruppo di zia media nell’identificazione lavoro veramente straordinadelle soluzioni di pianificaziorio. In futuro tutte le struttune più adatte e performanti in re di comunicazione avranno base agli obiettivi del cliente. questa conformazione. In ArAbbiamo coinvolto circa 100 tAttack è già così. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Native nel dna La sigla ha fatto del native advetising il proprio must e si propone, su questo fronte, come interlocutore all'avanguardia pronto a interfacciarsi sia con aziende che con editori
editori italiani in iniziative potenziali di Native Adv. Ci capita infine sempre più spesso di interloquire anche direttamente con gli editori: stiamo chiudendo un accordo di servizi Native in esclusiva con un’importante testata nazionale e presto lanceremo un prodotto dedicato in modo specifico agli editori. Penso che la nostra forza in questo segmento sia proprio quella di poter fornire un servizio a 360 gradi e di interagire con gli attuali fornitori senza andare in sovrapposizione ed anzi aggiungendo valore e competenze molto specifiche e distintive. Lo facciamo da 14 anni in comunicazione e quindi anche nel Native Adv non potevamo che avere lo stesso approccio integrato. Ma cos'è esattamente il native advertising, secondo enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
lei? Si tratta di una novità, o è sempre esistito? L'advertising è native per costituzione. I primi esempi di adv, come quelli presenti sui newspaper inglesi di fine 700 trattati esattamente come le altre news, sono native. Ma andando indietro mi ricordo che a Luxor tra i vari geroglifici presenti nell'antica città, ce ne erano alcuni che indicavano locali in cui mangiare e soggiornare: “Vere e proprie pubblicità del tempo” mi ha confermato il professore dell’Università del Cairo mia guida. Perché brand e aziende si stanno interessando a questo tipo di comunicazione? Oggi quanto sostenuto dal grande David Ogilvy non vale più: è finita l'era dell'immagine. I nuovi, ma anche i più tradizionali, device impongono modalità relazionali con i
brand molto diverse rispetto a qualche anno fa. L'interazione, il passaparola che diventa condivisione istantanea, la rete che è il vero e proprio universo comunicazionale degli individui, i nativi che sono ormai tutti digitali, non possono non far pensare le aziende. Il native adv è la possibilità - al momento pressoché unica nel panorama dell'advertising - di riprendere, rinnovare il discorso della pubblicità, altrimenti assolutamente fuori moda. Soprattutto di questi tempi. Secondo le vostre previsioni con quale ritmo crescerà questo mercato? I dati dei mercati Usa e UK riguardo al Native Advertising sono particolarmente interessanti: ormai oltre il 90% degli editori offre queste modalità di pianificazione e quindi agenzie e centri media sono ben attrezzati per proporlo ai clienti, quando non sono essi stessi a chiederlo. Ecco quindi che le previsioni di crescita esponenziale da qui ai 3-4 si giustificano perfettamente. Di recente ho visto iniziative interessanti anche in Italia e devo dire che rispetto a quando abbiamo lanciato i primi servizi e le prime campagne di Native Adv la scorsa estate, molto è cambiato. Anche nella mentalità dei clienti il Native Advertising sta diventando ormai una delle opzioni al vaglio per qualunque campagna online di un certo livello. Forse gli editori sono ancora un po’ indietro. Qualcuno si è mosso, come ad esempio il Corriere della Sera, ma ancora molti non capiscono la differenza tra un pubbliredazionale e un Native Adv. Scommetto però che tra 6 mesi ci troveremo a commentare uno scenario completamente diverso. 39
num b3r5
media in cifre
Audiweb Continua il calo dell’audience da pc: a febbraio scendono del 5,4% sul 2013 ◆ Secondo le ultime rilevazioni dell’istituto, sono 27 milioni gli utenti connessi nel secondo mese dell’anno. 8,6 milioni invece quelli che hanno visualizzato contenuti video
Internet Audience (Incluse internet applications)
Fonte: Audiweb Database, dati febbraio 2014 - Audiweb powered by Nielsen
Popolazione (.000) Utenti connessi a internet (.000) Utenti attivi nel mese (.000) Utenti attivi nel giorno medio (.000) Tempo speso nel giorno medio - per persona (h:m) Pagine viste nel giorno medio per persona
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-26,5%
Che i device mobili siano il mezzo preferito di un numero sempre maggiore di utenti per navigare online non è più una novità. In attesa di “quantificare” quanti utenti preferiscono smartphone e tablet ai pc (le prime rilevazioni da mobile dovrebbero essere pubblicate a breve), non stupisce dunque che Audiweb confermi anche per febbraio un calo dell’audience online da PC. Sono 27 milioni infatti gli utenti che si sono collegati almeno una volta da un computer a febbraio, in discesa del -5,4% rispetto al mese 2013. Nel giorno medio risultano 13,5 milioni gli utenti online, collegati per 1 ora e 16 minuti. L’audience online da PC nel giorno medio è composta nel 56% dei casi da uomini (7,5 milioni) e nel 44% da donne (circa 6 milioni). Si conferma il profilo piuttosto maturo degli utenti collegati da PC nel giorno medio, con il 49% dei casi tra i 35 e i 54 anni (6,6 milioni). Per quanto riguarda la fruizione di contenuti video, i dati di Audiweb Objects Video a febbraio rilevano 8,6 milioni di persone che hanno visualizzato almeno un contenuto video su uno dei siti degli editori iscritti al servizio, per un totale di 115 milioni di stream views e una media di circa 41 minuti di tempo speso per persona. Nel giorno medio risultano 4,1 milioni le stream views, con 1,3 milioni di utenti che hanno dedicato in media 9 minuti e 36 secondi per persona alla visione dei contenuti video sui siti degli editori iscritti.
Internet Audience - Trend annuale
Fonte: Audiweb Database, dati febbraio 2014 - Audiweb powered by Nielsen
feb mar 2013 2013 28.599 29.329
Utenti attivi nel mese (.000) Utenti attivi nel 14.655 giorno medio (.000) Pagine viste 142 per persona nel giorno medio Tempo speso 1:27 per persona nel giorno medio (h:M)
apr mag giu 2013 2013 2013 28.913 28.509 27.414
lug ago set ott 2013 2013 2013 2013 26.954 26.658 27.902 27.666
nov 2013 27.513
dic gen 2013 2014 27.963 27.404
feb 2014 27.051
14.829
14.328
14.227
13.515
12.801
11.065
13.330
13.657
13.375
13.003
13.180
13.466
142
127
123
119
116
109
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9,4%
Radio Trimestre positivo per la raccolta adv
la crescita a febbraio del fatturato adv sulla radio, che supera i 22 milioni di euro
Paolo Salvaderi 40
L’inizio d’anno brillante della radio non si ferma. Archiviato gennaio con la spesa adv in crescita del 5,6%, anche il mese di febbraio segna una crescita cospicua del fatturato pubblicitario sul mezzo, che arriva a quota 22.078.000 euro, corrispondente al +9,4% rispetto a febbraio 2013. «L’ottimo dato di febbraio è un ulteriore segnale di crescita della radio che conferma la partenza positiva già rilevata nel mese di gennaio. Le prime indicazioni incoraggianti che stiamo rilevando anche sul mese di marzo ci rendono fiduciosi sulla possibilità di archiviare il primo trimestre dell’anno con una crescita significativa per il comparto», così ha commentato il dato Paolo Salvaderi, presidente Fcp-Assoradio.
enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI
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Contemporary media
TgCom24 si veste di rosa Il sito di informazione inaugura “Donne”, un canale tutto al femminile, realizzato in collaborazione con Grazia.it
Temi a target Moda, amore, consigli per il make up e benessere: sono solo alcuni dei tanti contenuti proposti da "Donne" di TgCom24
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che racconta e dà spazio ai temi più cari al pubblico femminile. Realizzato in collaborazione con Grazia.it, il canale "Donne" è ricco dei contenuti video delle trasmissioni Media-
Restyling Cantieri “digital” aperti in casa Rcs
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ontinua la svolta digitale di Gruppo RCS. Dopo l’importante e coraggioso restyling di Corriere.it, e quello, all’inizio dell’anno, di Gazzetta.it, il gruppo editoriale ha annunciato recentemente la nuova release del sito di un’altra sua importante testata: Oggi. Il progetto sarà live entro giugno, e a quanto pare non comporterà una semplice “rinfrescata” del website, quanto un ripensamento anche nella gestione dei contenuti. E avrà un maggiore occhio di riguardo al pubblico femminile. In cantiere anche una versione dedicata ai devi42
ce mobili, da cui attualmente proviene il 40% del traffico di Oggi.it. Attualmente in definizione anche la strategia di proposizione commerciale del nuovo sito: «Posso preannunciare però che per le primissime settimane di live proporremo delle sponsorizzazioni», ha spiegato Raimondo Zanaboni, direttore generale Pubblicità di RCS MediaGroup. Nel frattempo, si lavora allacremente anche al rilancio della storica rivista di architettura Abitare, preannunciato per settembre: un progetto che si configura come uno strumento d’informazione multimediale dalla forte identità. Aperto ai contributi esterni, lavorerà in crowdsourcing, e avrà vocazione fortemente internazionale. Spazio importante nel progetto,
che si configura come una rivista specializzata dalla doppia anima cartacea e digitale, avrà il suo articolato sito web, che sarà disponibile sia in italiano che in inglese.
© Fondazione Lucio Fontana, Milano, by SIAE 2014
oda, amore, consigli per il make up, benessere: tanti contenuti, un solo target, le “Donne”. E si chiama proprio così il nuovo canale “in rosa” di TgCom24,
set rivolte al pubblico femminile: Che Trucco!, X-Style, Fashion Style, Modamania, Tacco 12. Ma non solo. Oltre a clip video e fotogallery, il cnale presenta anche backstage e tanti contenuti originali ed esclusivi per il web. Dieci le sottosezioni di cui si compone, tra cui Moda, con i trend, le sfilate, gli accessori giusti per ogni stile; Beauty, con i contenuti di “Che Trucco!”, la trasmissione tv condotta da Tamara Donà, con i consigli per la cosmetica e il make up e oltre 100 video tutorial originali; Amore, dedicato alla sfera affettiva e sessuale della donna e della coppia; Mamme, la gravidanza, la maternità, i consigli per crescere un bambino; e Cucina, con i contenuti del blog “Pronto in Tavola”, le ricette di Cotto&Mangiato, e i video delle trasmissioni tv, da Pianeta Mare a Melaverde. E ancora spazio a benessere, curiosità su bon ton e società, un’overview sui look delle star e a tante gallery fotografiche e video.
La cover realizzata per annunciare il ritorno della testata previsto per settembre
enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Telespettatore “digitalizzato”? Sky risponde con Sky Online nativi digitali e l’aumento del numero di persone che utilizzano la rete come principale modalità di accesso al proprio intrattenimento, costituiscono una sorta di provocazione per i broadcaster televisivi, che ormai non possono chiudere più gli occhi di fronte a quanto stiano cambiando le modalità di fruizione dei contenuti televisivi e quanto il digital sia ormai un mezzo “familiare” a una fetta consistente del proprio pubblico. Sky ha deciso di raccogliere in pieno questa sfida, lanciando sul mercato Sky Online, il nuovo servizio, pensato per chi non è ancora abbonato Sky o non può installare la parabola, che dà accesso sui principali dispositivi connessi a internet, in streaming, a una selezione della ricca offerta del network. Ecco come descrive il servizio Riccardo Balestiero, head of OTT & New Media di Sky Italia: «Il primo servizio Over The Top in Italia che dà accesso a una selezione dei grandi successi più recenti del cinema italiano e internazionale, alle Serie TV americane più amate dagli spettatori di tutto il mondo e ai grandi eventi sportivi. Il grande interesse riscontrato in queste settimane di pre-lancio del servizio dimostra il forte appeal dei programmi esclusivi Sky anche al di fuori della nostra base abbonati, in un pubblico giovane e tecnologicamente evoluto, che da oggi ha a disposizione un nuovo modo per muovere i primi passi all’interno del mondo Sky». Due le modalità di offerta proposte: i “ticket mensili” Cinema e
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enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Il servizio dà accesso, dai principali device connessi e in streaming, a una selezione di contenuti del network che non contempla spot. Un modo per aprirsi a un pubblico tecnologicamente evoluto
di Alessandra la Rosa
Serie tv, rinnovabili e disattivabili a piacimento, all’approssimarsi della scadenza; e i “ticket evento” Sport, con match, weekend sportivi e tornei acquistabili singolarmente dopo una semplice iscrizione al servizio. La visione dei programmi non sarà interrotta da pubblicità. Intrattenimento “d’autore” con Sky Atlantic Ma Sky Online non è l’unica novità di Sky. Il broadcaster, infatti, ha appena ampliato il suo bouquet di canali con il lancio di Sky Atlantic HD. Al centro dell’offerta, produzioni e testi di alta qualità: esclusive fiction originali prodotte da Sky, le produzioni seriali del panorama europeo e
Evoluzione Dedicato espressamente ai "non abbonati", Sky Online è la soluzione identificata dal broadcaster per allargare il proprio pubblico
internazionale più innovative, storie caratterizzate da un’alta qualità di scrittura e forme di racconto inedite. Insomma: il meglio del panorama seriale, con creatori, produttori, attori e registi di primissima scelta. E proprio un nome di prestigio del cinema italiano sarà il protagonista della lancio pubblicitario: si tratta di Sergio Castellitto, volto di una corposa campagna che coinvolgerà tutti i mezzi, dalla tv al web, dall’affissione alla radio. Dal punto di vista della sua offerta adv, il canale garantirà break di qualità di durata massima di 60". Tra i primi investitori che hanno già aderito, grandi marchi del calibro di Chanel, Mercedes e Lacoste. 43
-3%
mobile Media on the go
La riduzione di spesa dei giocatori online italiani registrata dall’Osservatorio del Politecnico di Milano
+60% In aumento il numero di operatori che ha prodotto iniziative per smartphone a marzo 2014
Gioco online sì, ma su mobile
Gli ultimi dati pubblicati dall’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, vedono lo smartphone come il mezzo su cui viene generata la maggiore spesa da parte degli utenti. Vanno meglio le app che gli m-site n un contesto generale che vede il perdurare di una crisi dei consumi, anche la spesa dei giocatori online italiani registra una riduzione del 3%. Segnali positivi, però, arrivano dal mobile (smartphone + tablet). Secondo l'Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, nel terzo mese di quest’anno (vs marzo 2013) gli operatori che hanno attivato almeno un’iniziativa (m-site o applicazioni) per smartphone sono aumentati del 60%. In particolare, casinò games e scommesse sono i principali giochi offerti su smartphone, seguiti da bingo, poker e gratta&vinci. Sul versante tablet, invece, ad oggi sono state sviluppate complessivamente 48 app dedicate da 21 operatori. Tutte offrono la possibilità di giocare in real money, e i giochi più diffusi sono i casinò game, seguiti dalle scommesse e dal poker. La quota di mercato del canale mobile (smartphone + tablet), misurata come percentuale della spesa dei giocatori italiani su questo canale, è più che raddoppiata nel 2013 e ha raggiunto una penetrazione di circa il 7%. Tra i due device, lo smartphone è quello sul quale viene generata più spesa. Inoltre, le applicazioni sono utilizza-
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te più dei mobile site, grazie principalmente alla loro immediatezza d’uso. Le scommesse sportive sono il tipo di gioco online maggiormente praticato su questo canale, grazie ad un’offerta consolidata e al successo della modalità live. «In questa fase di sostanziale maturità del mercato, l’innovazione sembrerebbe essere l’elemento su cui puntare per uscire dall’impasse. In particolare, lo scenario dischiuso dai nuovi canali, mobile e social su tutti, offre molteplici opportunità, anche grazie all’ampia varietà di nuovi business all’interno del più vasto settore dell’entertainment - afferma Marco Planzi, responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano -. La forte crescita negli ultimi due anni dei casual game, sia sui social network sia sul canale mobile ha confermato le ottime potenzialità dei giochi con modelli di business del tutto svincolati dalla vincita in denaro (basati sulla vendita di crediti e beni virtuali) e con forte focus sull’intrattenimento. In questo ambito, quindi, potrebbero nascere idee progettuali innovative che consentirebbero l’estensione del pubblico di riferimento». Teresa Nappi
Total Erg Un’applicazione da "Award" Nell’attuale contesto di mercato, le esigenze dei consumatori impongono alle aziende la creazione di nuove modalità di relazione con i propri clienti. Una necessità a cui un brand come TotalErg ha deciso di rispondere con un’applicazione e una comunicazione integrata tra digitale e reale, il tutto ovviamente a supporto delle vendite. Una soluzione che, offrendo un reale servizio al cliente, ha fatto guadagnare al brand l’Innov@Retail Award, il premio promosso da Accenture in collaborazione con Gruppo 24 Ore e dedicato all’innovazione nel retail, nella categoria Best Omnichannel Player.
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enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Il nuovo food magazine per chi ama gustare e vivere il cibo. Un viaggio quotidiano tra sapori, ricette, storie, buona ristorazione ed eccellenze enogastronomiche.
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Travel online: ecco i consigli per siti più “performanti” All’alba della stagione delle “prenotazioni”, Akamai suggerisce alcune azioni mirate per attrarre e soprattutto mantenere i visitatori sui propri portali. Perché le opportunità da cogliere sono davvero “un mare” di Alessandra La rosa
omplice il primo caldo e un aprile ricco di ponti e festività, gli italiani cominciano adesso a pensare alle loro vacanze, anche a quelle estive. E i siti di travel online iniziano a scaldare i motori. Ma, in un momento dell’anno tradizionalmente molto propizio alle prenotazioni di viaggi, i player online del settore saranno pronti alla grande ondata di traffico? Mentre la tecnologia avanza e fissa standard sempre più alti in termini di funzionalità, velocità e usabilità dei siti, avanzano infatti anche le aspettative e le richieste degli utenti online. Un tempo, gli internauti sapevano di dover aspettare sette secondi per il caricamento di un sito; oggi, con l’avvento della banda larga, l’aspettativa di attesa si è ridotta a 4/5 secondi. E sebbene gli operatori del settore dedichino enormi risorse per attrarre i consumatori verso i loro portali, pochi si preoccupano di implementare strategie e azioni per mantenere gli stessi visitatori sul sito. E questo vale anche e soprattutto per i siti web di viaggi, che allo stato attuale soddisfano principalmente le esigenze di base dei consuma-
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tori online, con un ampio margine di miglioramento e un mare di opportunità ancora da cogliere. Come evitare dunque che gli utenti raggiunti non si trovino costretti ad abbandonare la “visita” online e l’eventuale transazione? Akamai consiglia cinque azioni mirate.
Accessibilità Investite costantemente in funzionalità, velocità e usabilità del sito per rimanere competitivi, ottenere profitti e soddisfare la clientela. Gli standard sono sempre più alti e quei siti che non riescono a offire un’esperienza di navigazione veloce, coinvolgente e affidabile vedranno calare sia le transazioni sia il tasso di fedeltà dei clienti. Migliori web performance significano minor tasso di abbandono, soprattutto per i viaggiatori di alto profilo, come chi viaggia per lavoro o chi aderisce a programmi fedeltà.
Velocità e disponibilità Riducete il tasso di abbandono del carrello, obiettivo fondamentale per qualsiasi sito di transazioni. Per le applicazioni dedicate alla prenotazione online e per i servizi collaterali, velocità e disponibilità devono essere assicurate per tutto il processo. In questo modo, si evitano effetti negativi come i colli di bottiglia in internet e si avranno più probabilità di ottenere maggiori profitti.
Coinvolgimento Pensate a nuovi modi per coinvolgere gli utenti. Il video streaming è un ottimo modo di informare e coinvolgere, ma è necessario pensare a soluzioni che rimuovano la complessità legata all’offerta di questo tipo di contenuti e che contemporaneamente rispondano alle aspettative degli utenti in relazione alla qualità dei video online. enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
In ogni luogo e momento Affidatevi a soluzioni che migliorino la web experience su tutti i dispositivi e da qualsiasi luogo. L’aumento di dispositivi mobili sempre più economici, l’abbassamento delle tariffe per il roaming e il miglioramento della velocità di connessione da mobile creano una crescita nei volumi web e mobile che le aziende devono essere preparate a sfruttare, evitando però l’aumento dei costi dovuto a nuove infrastrutture.
enGaGe | n.010-011 | 9 apr 2014
Cogliere le opportunità offerte dal mobile Non dimenticate di prendere in considerazione l’adozione di un sistema di sicurezza altamente scalabile, in grado di rilevare potenziali attacchi prima che questi possano raggiungere i data center. La sicurezza è fondamentale per assicurare stabilità e continuità, per fidelizzare i clienti e per proteggere le applicazioni e i dati. Le aziende che operano nel settore del travel online devono proteggere i dati dei clienti e garantire la conformità Pci, integrando funzioni di sicurezza avanzate con la loro infrastruttura già esistente. E’ ormai appurato che il mobile rappresenterà una delle prossime sfide da affrontare. Mentre la prima ondata di attività su questo tipo di dispositivi era focalizzata sulla ricerca di informazioni piuttosto che su attività transazionali, ora tali dispositivi stanno diventando il canale preferenziale per le prenotazioni. In Francia e nel Regno Unito, già nel 2012, un utente online su cinque prenotava viaggi via smartphone e sempre di più saranno quelli che lo faranno in futuro. Le aziende del travel online non possono più ignorare il fenomeno mobile e per cogliere le opportunità offerte dal nuovo mercato è necessario analizzare i comportamenti e le aspettative dei consumatori per garantire che i siti web possano rispondere alle loro esigenze.
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SAVE THE DATE
8-10 maggio, pechino
iaa world congress 2014 Il gotha del marketing e della comunicazione a livello mondiale si incontra nella capitale cinese in occasione dell'annuale IAA World Congress. Il tema della nuova edizione sarà "Innovation & Evolution". Tra gli speaker d'eccezione, Sir Martin Sorrell, ceo di Wpp. L'evento si terrà al China National Convention Center. www.iaa75.org
20 maggio, Milano
e-commerce forum Consorzio Netcomm e DigitalEvents organizzano l'E-Commerce Forum dedicato al commercio elettronico. L'appuntamento, giunto alla sua nona edizione, è aperto a tutti coloro che vogliono approfondire ed ampliare le proprie conoscenze sull'intera filiera dello shopping online. Dalle 9 alle 18 al MiCo - Milano Congressi in via Gattamelata 5. www.ecommerceforum.it
RADAR
Social network Su Pinterest arrivano gli annunci a pagamento Anche Pinterest cede alle lusinghe (economiche) dell’adv. A quattro anni dalla sua nascita, il social network, che attualmente non ha revenue, intenderebbe lanciare un servizio di pubblicità a pagamento nel corso del secondo trimestre dell’anno. Nel frattempo, la piattaforma starebbe cercando di instaurare accordi con una serie di brand sulla base di un impegno di spesa piuttosto cospicuo, tra 1 milione e 2 milioni di dollari, progettando inoltre di stabilire il costo per 1.000 visualizzazioni (CPM) degli annunci tra i 30 e 40 dollari.
20-21 maggio, parigi
IAB interact
IAB Europe organizza l'ottava edizione dell'appuntamento annuale Interact che, dopo sette anni a Barcellona, sarà stavolta ospitato a Parigi, presso lo spazio Pierre Cardin. Agenzie, aziende ed esperti della digital industry si confronteranno sul tema “Creating a new era for growth”. www.interactcongress.eu
top Un trend per il futuro? L’internet green. Anche i bit, infatti, inquinano, se pensiamo che l’ICT ogni anno genera 830 milioni di tonnellate di anidride carbonica, ovvero circa il 2% delle emissioni globali di Co2. Intanto, Greenpeace ha diffuso uno studio che analizza l’impatto delle compagnie internet sull’ambiente: Apple, Google e Facebook sono tra i buoni; eBay, Twitter e Amazon tra i cattivi.
stop E’ scoccata l’ora della pensione per Windows xP. Da qualche giorno, infatti, è ufficialmente terminato il supporto di Microsoft a tutti i dispositivi che montano ancora il sistema operativo, tra cui – udite udite – quasi tutti i bancomat. Nessun “Redmond bug”, comunque: gli allarmismi, alimentati anche dagli istituti bancari, si stanno rivelando infondati.
Viral Torna in versione Spiderman il video “Baby&me” del brand Evian Vi ricordate il “caso virale” di qualche mese fa, il video di Evian in cui increduli ragazzi vedevano riflessa su una vetrina la loro immagine in versione “baby” e davano il via a una folle danza con i loro mini-me? Bene, il commercial “Baby&me” è ritornato in rete in una nuova versione che celebra Spiderman, e che vede proprio il celebre supereroe specchiarsi sul vetro di una finestra e scoprire uno Spiderbimbo pronto a riflettere ogni suo movimento, anche il passo di danza più scatenato. Riuscirà il nuovo spot a superare i 60 milioni di visualizzazioni del suo predecessore?
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Rigidi
Pannelli fieristici Cartelli vetrina Insegne Espositori da banco Segnaletica aziendale Targhe Pannelli arredamento
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