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ESSERE BAMBINI DURANTE UNA PANDEMIA

DI TINO NICOLOSI

- Amore siamo a casa... puoi toglierla la mascherina... - Posso tenerla?!

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Tantissimi bambini hanno vissuto e stanno ancora vivendo una buia pagina della storia dell’umanità, coinvolti in qualcosa che , per quanto possa essere spiegato con parole semplici, cambia le loro abitudini, le loro relazioni, la loro vita quotidiana. I retroscena che tante famiglie italiane vivono nel quotidiano con i propri figli diventano sempre più preoccupanti. Studi sviluppati in questo campo dimostrano che stanno aumentando i casi di autolesionismo, depressione e comportamenti aggressivi; bambini diventati anoressici o bulimici e a questi effetti si aggiunge impigrimento e poca motivazione. Questa situazione coinvolge chiunque, in qualunque parte del mondo, a con effetti devastanti sopratutto sui più piccoli.

Cosa si può fare..? Non vi sono risposte a questa domanda... ma solo speranza di riprendere al più presto possibile la normalità, una normalità ormai dimenticata e sicuramente difficile da riportare nelle proprie case, ma sicuramente la stessa normalità che ogni bambino necessita per riequilibrare questo buio momento che sta vivendo.

La domanda a cui dobbiamo dare una risposta però è, perchè sta succedendo tutto questo?! E’ così che tanti genitori, professionisti dell’infanzia e operatori del settore ludico hanno l’occasione di spiegare e far capire alle generazioni future la connessione che c’è tra la vita dell’uomo sulla terra ed il resto degli esseri viventi, di spiegare come non aver compreso prima il rispetto dell’ambiente e degli animali e tutti gli altri esseri viventi ci si sia ritorto contro e come invece poter migliorare ed imparare ad essere migliori partendo proprio dal gioco, dallo sport e da tutte quelle attività che consentono l’apprendimento tramite l’esperienza diretta.

Attività all’aperto, a contatto con la natura e magari con un compagno di gioco speciale da cui non ci si deve preoccupare di mantenere il distanziamento è sicuramente ciò che serve.... Le attività equestri, che racchiudono tutto queste caratteristiche, hanno senza dubbio aiutato i più piccoli a mantenere alto il morale e la mente occupata, aiutati dal compagno di gioco speciale, il cavallo che ha regalato momenti di sollievo. Ma ancora oggi sono pochi i bambini che si avvicinano all’equitazione, visto ancora nell’ideologia comune come uno sport elitario e parificato ad altri sport elitari...

Le attività equestri possono essere uno sport adatto a tutti, praticabile da tutti, in realtà che intendono far riscoprire l’intrinseco legame che vi è tra attività equestri e contatto con la natura, nel legame speciale che si può creare tra un cavallo e una persona, ricercando il lato prettamente ludico di una giornata passata in maneggio, in un ambiente i cui dettami delle normative anticontagio erano già inconsapevolmente intrinseche nelle attività stesse e per cui avevano tutto il diritto di godere di un trattamento di riguardo. Tutti noi siamo stati spettatori delle azioni della politica sullo sport vedendo scrivere pagine buie dello sport italiano dove da DPCM che non tenevano conto delle peculiarità di determinate attività e che in molti passaggi lasciavano adito a interpretazioni, si sono creati nel concreto discriminazioni a discapito di bambini e di giovani atleti che desideravano solo ed esclusivamente vivere la propria passione con rispetto. L’occasione mancata di lasciare un po’ di normalità nella vita di tutti, in un contesto, come le attività equestri, che sposano in pieno le necessarie disposizione che richiede il momento, senza togliere quello che per molti bambini è un momento di realizzazione, di sfogo e di crescita. Oggi un bambino nasconde dietro la mascherina la propria intimità, le proprie fragilità e sensazioni, trasformandola in uno scudo protettivo che lo difende dal mondo esterno e perdendo la capacità di comunicare e rapportarsi con gli altri in un conseguente isolamento, tutto nella ricerca di una sicurezza personale.

- Amore ma sei ancora con la mascherina? Toglila -

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