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CURIOSO DI NATURA
AMICIZIA SELVATICA
DI DAVIDE SITA
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“Di tutti i tesori che la saggezza può ammassare per la felicità, l’amicizia è il più grande, il più inesauribile, il più dolce”.
L’amicizia è davvero uno dei più grandi doni che la vita può offrirci, ma probabilmente anche uno dei temi più difficili da analizzare, essendo influenzato dalle nostre esperienze ed emozioni. Da appassionato e curioso di natura ho cercato una risposta razionale al concetto dell’amicizia allargandolo alle numerose specie che compongono il variegato regno animale e non essendo esperto etologo mi rendo perfettamente conto che potrei attribuire caratteristiche e qualità umane alle altre specie animali ma preferisco prendermi il rischio e dare uno spunto di riflessione al tema basandomi sulle mie esperienze personali.
Per svolgere queste considerazioni mi sono ispirato ai concetti e studi letti nel saggio ”L’intelligenza animale”, scritto dall’etologa Emmanuelle Pouydebat ed alle mie esperienze personali. Con quest’opera divulgativa la scrittrice raccoglie i risultati di studi condotti in diversi anni e analizza i comportamenti sociali di molte specie animali diverse, invitando a considerare l’intelligenza in maniera più ampia. L’essere umano è una delle 1,8 milioni di specie viventi attualmente sulla terra e le sue grandi capacità si sono evolute principalmente grazie alle continue interazioni sociali, le quali hanno esercitato una grande pressione selettiva, portandolo ad evolvere eccezionali capacità intellettive. Le interazioni complesse osservabili nell’uomo sono anche chiamate intelligenza sociale e si esprimono con un fattore decisivo: la cooperazione. A tal proposito bisogna sottolineare che l’intelligenza sociale non è prerogativa dell’uomo, in natura infatti ci sono molteplici esempi di evoluzione sociale complessa, come ad esempio quella di primati, di cetacei e di uccelli. La socialità e la cooperazione in specie diverse dall’uomo, l’ho potuta osservare direttamente. Infatti collaborando con un centro di recupero di animali esotici che ospita esemplari sequestrati dal Cites (Convention on International Trade of Endangered Species) mi sono occupato del benessere di scimpanzè, bertucce, leoni e tigri. La cooperazione è la capacità di prendere decisioni per sé ma anche per gli altri, di capire, di capirsi, di ricordare e di comunicare. Osservando gli scimpanzè del centro ho potuto verificare di persona queste capacità davvero incredibili, alcuni esemplari sanno quali sono i cibi preferiti dai loro compagni e selezionano questi ultimi per uno scambio di favori come il grooming.
Se però analizziamo la cooperazione solo dal punto di vista del vantaggio, rischiamo di allontanarci dalla ricerca di amicizia che è all’origine del nostro tema. Addentrandoci nelle complesse forme del comportamento animale, escludendo l’uomo, ci accorgiamo che in alcune specie gli individui decidono di beneficiare volontariamente, grazie ad un’azione, di un compagno senza ottenere alcun vantaggio, anche se questo non è un soggetto imparentato. Questo comportamento è chiamato cooperazione altruistica ed è il punto più interessante sul piano evolutivo. Ci sono esperimenti che dimostrano come alcuni esemplari di primati donano cibo a compagni feriti o malati, senza richiedere alcun premio in cambio ed io per primo ho assistito a comportamenti altruistici di questo tipo. Coordinarsi tra compagni in cooperazione altruistica implica capacità cognitive elevate che mi portano a pensare ad un solo sostantivo: l’empatia.
L’empatia è la capacità di essere influenzati dallo stato emotivo del prossimo e di condividere le sue emozioni, quindi cercare di stimolare un compagno, immedesimarsi nella sua situazione e rimanergli accanto, dimostra che sono in grado, esattamente come noi, di provare emozioni.
Lavorare da diversi anni come guida safari in alcuni paesi africani mi ha permesso di coronare il sogno di osservare e parlare di animali nel loro ambiente naturale. Questo mi ha concesso l’opportunità di ammirare e studiare un’altra specie davvero incredibile, l’Elefante africano (Loxodonta africana). Ci sono molti studi che dimostrano quanto questa specie sia in grado di capire le intenzioni e le emozioni dei propri simili. Essi possono consolarsi a vicenda, adottare cuccioli orfani, formare alleanze e molto altro. Affascinante, vero? Ancora più affascinante è pensare al crescendo di dinamiche evolutive che hanno portato specie primordiali a diventare quelle che sono oggi, compreso l’uomo. Le continue interazioni sociali sono state alla base dell’evoluzione delle capacità intellettive e si sono manifestate in tutta la loro grandezza con espressioni di cooperazione, altruismo ed empatia. Credo, quindi, che essere influenzati dallo stato emotivo del prossimo, condividere le sue emozioni, prendere decisioni per sé ma anche per gli altri, capire e cooperare volontariamente senza voler ottenere alcun vantaggio personale, siano le basi per instaurare veri rapporti di amicizia e beneficiare della felicità che questa porta nella vita.