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"CARLO I A CAVALLO CON M. de St. ANTOINE"

DI ANTOON VAN DYCK

DI GIUSEPPE FRASCAROLI

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I ritratti equestri sono solitamente riservati ai capi militari e politici, seguendo un’antica tradizione che risale almeno ad Alessandro Magno e all’imperatore romano Marco Aurelio. Con il cavallo i leaders possono elevarsi al di sopra della gente comune, ma il formato equestre sta anche metaforicamente a significare la potenzialità e la capacità del cavaliere di guidare la popolazione e sottomettere i nemici.

Carlo I, re d’Inghilterra aveva particolarmente bisogno di questo tipo di associazioni simboliche in quanto non era fisicamente attraente (la sua altezza da adulto era di appena 163 cm e soffriva di un disturbo del linguaggio), né il suo governo era glorioso (fu infine decapitato dopo una lunga e costosa guerra civile).

Il “Ritratto di Carlo I a cavallo, con il suo scudiero Sant’Antonio” è un’opera maestosa dipinta con tecnica a olio su tela di cm 370 x 265, realizzato nel 1633 e conservata nel Castello di Windsor. Fu il primo ritratto equestre mai dipinto di questo re e Antoon Van Dyck scelse di proposito questo grande formato per migliorare lo status di Carlo in un momento particolarmente instabile della storia britannica.

Carlo I è raffigurato mentre sta cavalcando un grande e muscoloso cavallo bianco, armonico, ben strutturato e robusto, – forse un lipizzano – che sta avanzando verso di noi sotto un arco trionfale neoclassico, da cui cadono tendaggi di seta verde. L’immagine è di grande impatto: il richiamo ai grandi condottieri dell’antichità è accentuato dalla presenza dell’arco e dalla simbologia connessa al suo attraversamento.

È vestito con un’armatura da parata con la fascia blu dell’Ordine della Giarrettiera, il più prestigioso cavalierato d’Inghilterra, e porta un bastone per simboleggiare il suo comando nell’esercito. A destra del re sta il suo maestro di equitazione vestito in rosso, Pierre Antoine Bourdon, Seigneur de St Antoine (con un nastro al collo, verosimilmente dell’Ordine di San Lazzaro) che guarda il re mentre tiene l’elmo. Pierre Antoine è stato un esperto maestro di equitazione inviato a Carlo dal re di Francia come dono diplomatico, insieme a sei cavalli purosangue. Lo sguardo reverenziale e sottomesso di Pierre Antoine accresce ulteriormente la mistica del re ai nostri occhi, ma potrebbe simboleggiare anche la tanto agognata preminenza dell’Inghilterra sul suo vicino europeo. Un grande stemma reale si trova in basso a sinistra del dipinto: lo stemma contiene le insegne di Inghilterra (tre leoni), Scozia (leone rampante) e Irlanda (arpa), per mostrare l’unificazione delle nazioni del Regno Unito (Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles) sotto il governo del padre di Carlo, Giacomo I. Lo stemma, lo scudiero e il re a cavallo, insieme formano una elegante struttura piramidale, al cui apice si trova la testa del re, verosimile messaggio con il quale van Dyck vuole indicare la supremazia del re Carlo I come capo militare.

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