Astrologia Taoista - Manuale Patricia M端ller ISBN: 978-1-312-23076-7 Prima edizione ebook: Enrico Massetti
Astrologia Taoista: Manuale Patricia M端ller copyright Patricia M端ller 2010 Published by Enrico Massetti at Smashwords All rights reserved
ShenBooks libri per il corpo, lo spirito e l’anima, la sottile linea che li divide e li unisce Tutti i disegni o foto, non altrimenti indicati, sono di Patricia Müller Collana ShenBooks di Patricia Müller Tango Argentino: piccolo breviario per i suoi ballerini Tango Argentino a Buenos Aires: 36 stratagemmi per ballarlo felicemente Educazione Sessuale Taoista: antica guida per l’amante moderno pensare Yin – essere Yang, ovvero come avere uno spirito dolce e un corpo forte (Manuale del TaoYoga, del TaoFit e della Respirazione) La Toscana nella Pentola Taoista: Dialoghi tra Maestri Taoisti, Ildegarda da Bingen e il cuoco Raffaello (coautore Raffaello Torrini) Il Buongoverno Taoista: Meditazione politica attraverso semplici dialoghi tra maestri taoisti Astrologia Taoista: Manuale Pratiche Taoiste
Presentazione Il termine insegnare deriva dal verbo latino insignare, cioè segnare, tracciare dei segni, delle indicazioni, quasi un mettere dei contrassegni nella mente degli allievi. Questo è quello che fa Patricia: lascia una traccia, un segno della via del Tao e delle tecniche per ritrovarla e identificarla nella vita di tutti i giorni. Un insegnamento attraverso il dialogo che si ritrova non solo nella cultura antica cinese, ma anche in quella occidentale, creando un sottile legame tra tutte le diverse culture. Ed è proprio attraverso il dialogo che si sviluppa il suo metodo di insegnamento. Il dialogo che vive di pazienza e attesa. Una temporalità che non si risolve nella programmabilità e costruttività, ma lascia uno spazio alla fragilità e all'incertezza. Quel dialogo che ha bisogno di soggetti che si fanno domande e si rispondono. Quel dialogo denso di ritmo, intervallo, avvicendamento. Il dialogo che mette in relazione soggettività diverse, in cui ciascuno sperimenta di essere soggetto ma anche oggetto possibile di conoscenza, rivelandosi attraverso la percezione che l'uno ha dell'altro. Creando così questa duplice certezza come un'apertura attraverso la quale passa l'approccio empatico. Se dialogo riconosco l'altro, avendo potuto scorgere il volto della persona fra la massa anonima. Dott.ssa Laura Berni
Introduzione e Ringraziamenti Come ogni essere umano, così anche una maestra di Pratiche Taoiste1 come me2, ha un lato mondano e frivolo: amo leggere l’oroscopo durante la notte di capodanno! Sicuramente è un nostalgico ricordo di tante feste di capodanno celebrate in casa della mia nonna paterna con tutti i parenti radunati, con una cena davvero opulenta e meravigliosamente preparata e portata su una tavola decorata a dovere con piccoli scherzetti e simboli di buon augurio. Dopo la cena si scherzava e si giocava a giochi da tavolo come lo Shanghai, così si poteva già vedere chi dei grandi aveva bevuto troppo! Poi, al momento giusto, si dava fuoco a tanti razzi e girandole (ovviamente lo facevano solo gli adulti) e chi era costretto a guardare soltanto non sentiva assolutamente il freddo secco di quella notte particolare: aveva di che guardare, ammirare e meravigliarsi con tutti quei colori e quelle immagini dipinte nel cielo alto, tra molti ‘ah!’ e ‘oh!’ e tanti saluti ridenti tra i giardini e le case confinanti. Qualche volta invece ci toccava di ‘dover’ trascorrere questa ultima notte dell’anno in campagna dai nonni materni. Era tutto un altro ambiente, più austero, serio e privo di ogni baldoria e soprattutto dei fuochi d’artificio, così amati dai bambini. Unica consolazione era di mangiare dei favolosi, insuperabili bomboloni, fatti lì per lì, e bere nella notte freddissima, magari con la neve alta, un vin brulé fatto con il vino di mele del nonno. La consuetudine comune a queste feste era quella di sciogliere alla fiamma di una candela, in un cucchiaio apposito, dei piccoli pezzi di piombo3 e di buttarli una volta liquefatti in acqua fredda, pensando a un desiderio da realizzare. Girando e guardando la forma strana che appariva si cercava di fare delle previsioni per l’anno nuovo. Diventata grande mi sono poi interessata all’oroscopo occidentale, in particolare quello della nascita. Poi ho scoperto il T’ai Chi Chuan con il
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Pratiche Taoiste: termine che comprende le più svariate attività basate sullo studio YinYang. Patricia Müller ha pubblicato nel 1995 un libro a proposito dal titolo ‘Pratiche Taoiste’. Patricia Müller: ha iniziato la pratica del T’ai Chi Chuan nel 1977 con il maestro cinese Gia Fu Feng. 2 3
In Germania si possono comprare nei negozi nel periodo tra Natale e Capodanno
Gia Fu Feng: nasce nel 1919 a Shangai/Cina. Riceve un’educazione tipicamente tradizionale e si laurea a Pechino e all’università di Pennsylvania/USA. 1955 lavora con Alan Watts e negli anni ’60 il maestro insegna presso l’istituto Esalen in California. Nasce la sua comunità taoista Stillpoint, attualmente in Colorado. Famoso in tutto il mondo Gia Fu Feng tiene corsi di T’ai Chi Chuan, calligrafia, meditazione, autoguarigione e psicopuntura. È autore di vari libri su argomenti cinesi. Muore nel 1985.
maestro cinese Gia Fu Feng4 e mi sono trasferita nel 1978 in Colorado, presso la sua comunità taoista chiamata Stillpoint, il ‘Punto Fermo’.
Durante la mia permanenza tutta la comunità si stava trasferendo da una colonica di Manitou Springs a una fattoria (praticamente da inventare e da creare da zero) a Wetmore, nel Colorado meridionale.
In quei mesi ho dormito spesso sotto vecchissimi alberi: come avrei potuto non notare ed ammirare le stelle, visibilissime e luminosissime nel buio della piena campagna (dove, nel cielo, passava anche, sempre alla stessa ora qualche satellite!). Fu un gesto quasi obbligato connettere le ‘mie’ vecchie conoscenze ‘stellari’ con concetti taoisti, all’epoca per me nuovi. E voilà: nacque il mio interesse per l’astrologia cinese! Il tutto era anche stimolato dalla presenza nella cultura cinese e taoista5 di un’altra pratica divinatoria, l’uso de I6 Ging. Non mi aveva mai soddisfatto che da noi, per pochi minuti e secondi uno doveva appartenere ad un segno zodiacale piuttosto che ad un altro totalmente 4
Taoismo: possiamo definire il Taoismo come la più antica forma religiosa e filosofica cinese. Nella sua espressione religiosa viene praticata la venerazione degli antenati, mentre in veste filosofica insegue il ‘fare niente, senza lasciar niente non-fatto’, pensiero espresso da Lao Tse nel suo libro guida ‘Tao Te Ching’. 5
I Ging: possiamo definire il libro I Ging (abitualmente tradotto con il Libro dei mutamenti) come il più antico libro cinese. In 64 esagrammi vengono proposte varie situazioni della vita quotidiana e i loro sviluppi. Il primo commento fu elaborato dal capostipite della dinastia Chou (1030-481 a.C.) il re Wên, poi dal suo figlio minore Tan, Duca di Chou ed infine da Confucio (551-479 a.C.). 6
I Ging: possiamo definire il libro I Ging (abitualmente tradotto con il Libro dei mutamenti) come il più antico libro cinese. In 64 esagrammi vengono proposte varie situazioni della vita quotidiana e i loro sviluppi. Il primo commento fu elaborato dal capostipite della dinastia Chou (1030-481 a.C.) il re Wên, poi dal suo figlio minore Tan, Duca di Chou ed infine da Confucio (551-479 a.C.).
differente. Nello zodiaco ‘occidentale’ succede ogni mese (tra il giorno 20 al giorno 22 del mese successivo circa) si cambia segno, personalità, insomma tutto! Nell’ambito cinese abbiamo la comodità di cambiare il tutto solo una volta all’anno e quindi le descrizioni (che vedremo in seguito) sono in un certo senso generazionali. Molto meglio, a mio parere! Negli anni Ottanta mi sono trasferita a Firenze e dopo aver ottenuto dal mio maestro l’autorizzazione all’insegnamento, ho iniziato a insegnare, presso l’Associazione Ki Dojo di Firenze, varie Pratiche Taoiste come il T'ai Chi7 Chuan, il Tao8Yoga ed il TaoFit9. A Firenze poi ho incontrato una persona, ormai è un’amica, che predice benissimo tutti gli anni il nostro personale tema per l’anno successivo, ovviamente (e come poteva essere altrimenti), nel periodo tra Natale e Capodanno. In ogni caso io ho continuato a praticare il T’ai Chi Chuan e tutte le altre Pratiche Taoiste motorie e a studiare il contesto storico e filosofico delle ‘mie’ attività. Ho appreso che, come da noi, i segni zodiacali possono indicarci preferenze o meno, suggerire come comportarci per non sbilanciarci troppo e come dovrebbe essere la persona ideale. A questo punto posso solo ringraziare, per la lingua italiana, la ‘mitica’ Laura Cumbat e Lino Bisenzi e per l’aiuto con la pubblicazione Laura Berni e Lorenzo Palombi. Grazie ai miei allievi di vecchia e nuova data, al mio amico Christof Rauch, che mi fatto conoscere il Tao e mi dato il permesso di usare una foto del nostro maestro da lui scattata, e, alla fine, a Gia Fu Feng! Grazie a tutti e buon divertimento!
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T’ai Chi Chuan: è un’antica ginnastica medica. La parola si compone di Tao, il sentiero/la strada, Ai, l’armonia, Chi, l’energia universale e Chuan, che tradotto letteralmente significa ‘pugno’ per indicare un massimo impegno. Perciò il nome significa ‘la strada dell’armonia dell’energia universale attraverso un’applicazione pratica’. 8
TaoYoga: esercizi motori abbinati ad una respirazione rilassata, che stimolano ed interagiscono con gli organi attraverso la stimolazione dei canali energetici con essi collegati. Comprende anche varie tecniche di respirazione, di meditazione e di concentrazione. 9
TaoFit: esercizi (codificati dall'autrice) con una larga fascia elastica di varia resistenza e un grosso pallone gonfiabile
Le prime impronte Chi è stato il ‘galeotto’? Di nuovo la seta? È stata lei la causa per cui ancora oggi il tempo (le ore e i mesi) insistono a voler essere contati in dozzine? Ma il cerchio, simbolo dell’infinito, essendo di 360°, è divisibile per dodici. Infatti usiamo ancora oggi il cerchio per indicare il passare del tempo e per collocare i nostri dodici segni zodiacali nell’anno e nelle dimensioni geografiche.
L’origine di tutta questa ‘faccenda’ zodiacale si perde nella notte dei tempi. Forse, trovando qua e là qualche frammento, saremmo capaci di ricreare un ipotetico ‘così fu’? L’arte astrologica cinese è senz’altro, nella sua raffinatezza, pari a quella occidentale. Anche qui si fanno calcoli, si usano manuali per giorni fausti ed infausti, tutte cose di cui l’addetto deve tener conto per trovare la spiegazione del destino dell’uomo. Ma prima, come era prima? Prima di avere tempo per studiare e per fare complicati calcoli, come faceva la gente a consultare gli astri? Ancora oggi i Dodici Segni Zodiacali cinesi vengono rappresentati da dodici animali, che indicano un insieme di cose: orari, modi di vita, emozioni, temperamenti, costituzioni, formazioni psicologiche, gli organi e i loro canali energetici e perciò anche indicazioni per eventuali problemi mentali, fisici e emotivi. Per non dover scrivere continuamente i due nomi, ho scelto di usare la versione selvatica (ovviamente esistono anche le versioni domestiche, più dolci e duttili!) e quindi userò Bufalo e Cinghiale al posto di Bue e Maiale, e per il Ratto ho scelto il Topo. Per il segno del Gatto ovvero Lepre proseguirò ad indagare sull’animale zodiacale Gatto, perché in Occidente la simbologia della lepre si differenzia notevolmente da quella del gatto. Il cerchio zodiacale inizia quindi con il Topo, a cui seguono il Bufalo, la Tigre, il Gatto, il Drago, il Serpente, il Cavallo, la Capra, la Scimmia, il Gallo, il Cane, per finire con il Cinghiale. Ogni segno col numero dispari è di qualità Yang, cioè attivo, dominante, esploratore e innovatore per eccellenza, mentre ogni segno col numero pari è Yin, cioè riflessivo, calmo, riservato e conservatore.
Se guardate attentamente, potete notare che tutti gli animali sono presenti (nel bene e nel male) nella vita campestre (il Drago possiamo ad esempio intenderlo come una enorme lucertola). Il contadino li conosceva bene, come del resto anche il cacciatore e di tutti loro ci si poteva nutrire. Si, lo so! Vi farà impressione pensare ad un topo cucinato o magari anche ad un serpente nel vostro piatto, ma in casi d’emergenza siamo capaci di mangiare di tutto! Inoltre tutti questi animali si possono addomesticare!
Si può anche osservare che sono rappresentate tante specie diverse, infatti abbiamo i rettili, i mammiferi e gli uccelli, che a loro volta si dividono in varie sottospecie. Mi accorgo che mancano però i pesci! Chissà dove sono finiti? Spostiamoci fuori dalla cucina sull’aia e di nuovo mi chiedo perché questi animali e perché gli animali in genere? Noi, in Occidente, abbiamo anche messo dell’altro, non ci siamo limitati ai semplici animali, abbiamo anche accettato nel cerchio zodiacale una dea vestita da vergine, un centauro (grazie cari greci!), un acquario (da dove sarà spuntato fuori?) e non dimentichiamoci poi dei gemelli (forse a causa di Romolo e Remo o, accidenti, come si chiamavano quei due famosi gemelli greci…?). Ho guardato attentamente i disegni (ancora oggi visibili) dei miei antenati coperti di pelli d’animale. Li ho visti ballare per attirare le loro prede. Essi ballavano così prima e dopo la caccia. Durante la loro danza si ‘trasformavano’ in esse e nella trance questi animali si ‘impossessavano’ della gente: gli animali diventavano persone e le persone diventavano animali. Le frontiere tra un mondo e l’altro si erano fatte sottili e il passaggio avveniva senza problemi o difficoltà. Forse in questo periodo l’uomo si sentiva protetto dallo spirito del suo animale personale (scelto magari in seguito ad un evento particolare, ad un sogno rivelatore o indicato dallo sciamano del gruppo). Sarà così che nacquero i dodici animali dello zodiaco cinese, tanto, tanto tempo fa?