Dizionario delle tipicità lucane IL MIELE BIOLOGICO
AREA DI PRODUZIONE: tutto il territorio regionale della Basilicata.
VARIETÀ DI MIELE BIOLOGICO IN BASILICATA Il miele biologico si differenzia dal miele convenzionale essenzialmente per 3 fattori: - gli alveari vengono posti a 3 km di distanza da strade trafficate, discariche, industrie e coltivazioni "convenzionali" che prevedono, quindi l'uso di antiparassitari, concimi chimici e diserbanti. - La cera che viene inserita nel nido non deve contenere residui chimici. Essendo un conservante, consentirebbe ai residui di permanere per anni anche nel miele prodotto dalle api. Nel miele biologico, l'assenza di tali residui è certificata da analisi chimiche. - Il miele biologico non viene nè microfiltrato, nè miscelato, nè tantomeno pastorizzato. Quest'ultima pratica da una parte evita la naturale cristallizzazione del miele, dall'altra determina la perdita di sali minerali, vitamine, proteine ed enzimi contenuti nel miele, quindi tutto ciò che di buono e salutare ha il miele. Il miele biologico è soggetto a naturale cristallizzazione che è da considerarsi, quindi, un pregio del prodotto e non un difetto. In Basilicata si trovano quattro differenti tipologie: Millefiori, di Arancio, di Castagno ed Eucalipto. Il Millefiori ha caratteristiche diverse a seconda dell’essenza floreale predominante. Il miele di Arancio ha odore intenso che ricorda la fragranza dei fiori di zagara, col tempo sviluppa un odore più fruttato simile alla marmellata di arancio. Il miele di Castagno è di
colore scuro ambrato. Il sapore è intenso, tipicamente amarognolo, il profumo è intenso e persistente. Infine, il miele di Eucalipto, dal sapore dolce con aroma vicino a quello della liquirizia. Inconfondibile il suo profumo che varia da essenze che ricordano i funghi secchi a sentori di liquirizia e cammello. A fianco dei mieli monoflora sono stati identificati una serie di mieli multiflora. Nello spettro dei pollini rinvenuti nel miele multiflora lucano è sempre abbondante il polline di piante della famiglia delle Leguminose, associato in quantità variabile con quello di altre piante a prevalenza locale o stagionale.
Per questi mieli è stato possibile arrivare a distinguere
chiaramente il miele millefiori primaverile da quello estivo, e da quello autunnale (se pure meno ricorrente degli altri). E non solo. Si è potuto arrivare a distinguere il miele millefiori prodotto ed estratto in maggio da quello prodotto in giugno o luglio-agosto o settembreottobre. IL MIELE MILLEFIORI LUCANO DI MAGGIO È di colore pallido, leggero e delicato nell’odore e nel gusto, molto fluido. Proviene da piante a fioritura primaverile, anche precoce, da marzo a maggio. È caratterizzato dalla prevalenza di pollini di piante della famiglia delle Leguminose, associati a quelli di Borraginaceae, Rosacee e Ranuncolacee. Nelle analisi dei pollini presenti in questo miele risultano da 150 a 200 tipi di pollini diversi di cui a volte nessuno dominante. I pollini dominanti, provengono dal castagno, dalla sulla, e da crucifere tipo colza, cavoli, rucola. Sempre presenti i pollini provenienti da numerose leguminose erbacee (Trifoglio, Sulla, Bonaga, Ginestrino, Erba Medica, Veccia, Lupinella). Questo miele proviene da territori costieri e collinari della provincia di Matera, prevalentemente dal Metapontino e dai rilievi del medio e basso corso dei fiumi con foce nel Mar Jonio. Gli ambienti sono molto diversi, ma hanno in comune condizioni climatiche di tipo mediterraneo con aridità estiva sempre presente e prolungata da maggio a settembre. Le specie più frequenti provengono da prati-pascoli in cui abbondano piante foraggere (soprattutto leguminose quali trifoglio, veccia, sulla, ecc.), da zone agricole quali campi ed incolti con specie infestanti e ruderali (borragine, papavero, artemisia, fiordaliso, acacia) e da siepi e cespuglieti della macchia mediterranea (alaterno, lentisco, biancospino, pruno, pero e melo selvatici). Nelle colline argillose del Materano lo spettro dei pollini rinvenuti nel miele è caratterizzato da specie diverse di Erba Medica e Sulla.
IL MIELE MILLEFIORI LUCANO DI GIUGNO È un miele di colore ambrato, leggero, molto fluido e delicatamente aromatico nell’odore e nel gusto, prodotto tra maggio e giugno. In esso prevalgono i pollini di Leguminose, Rosacee e Composite associati in modo caratteristico a quello di Labiate aromatiche. Nelle analisi del millefiori di giugno si rinvengono da 200 a 250 tipi di pollini diversi in cui sono dominanti il castagno e sporadicamente il rovo, il trifoglio bianco e l’eucalipto, con un numero molto elevato di pollini rari in modo particolare di Labiate aromatiche, Rosacee e Composite. Come per il miele millefiori di maggio sono molto abbondanti i pollini delle Leguminose. Viene prodotto in territori ricchi di radure, margini di boschi, e prati-pascoli, con aridità estiva poco accentuata o assente. In queste situazioni ambientali le fioriture sono particolarmente concentrate ed abbondanti nelle due-tre settimane che precedono il solstizio d’estate, periodo in cui si ha il massimo della produzione. Molti pollini rinvenuti in questo miele provengono da piante dei brometi e cinosureti, prati-pascoli caratteristici dei rilievi appenninici e sono presenti in modo caratteristico specie aromatiche quali timo, santoreggia, teucrio montano e salvia. Sono inoltre presenti pollini di specie arboree ed arbustive caratteristiche dei cespuglieti e dei mantelli del bosco di questa fascia fitoclimatica, quali rovi, meli e peri selvatici, biancospino, tiglio, frassino ed agrifoglio. Attualmente viene prodotto nei territori submontani dell’Appennino Lucano, della Val d’Agri e del Lagonegrese, ma gli habitat potenzialmente idonei alla produzione sono ampiamente diffusi nelle aree interne e sui rilievi montuosi. IL MIELE MILLEFIORI LUCANO DI LUGLIO-AGOSTO Il miele millefiori prodotto in piena estate è di colore ambrato, denso e di gusto ed odore deciso. Viene prodotto in piena estate per essere estratto a fine agosto. La miscela dei pollini presenti nel miele risulta particolarmente ricca nelle produzioni del mese di luglio, mentre in quelle del mese di agosto, in corrispondenza della progressiva riduzione delle fioriture e della stasi vegetativa tipica dell’estate mediterranea, il numero e la varietà di specie mellifere tendono a diminuire. La presenza del polline di specie quali canapa acquatica, capraggine, artemisia, salterella e ligustro, evidenzia aree di prelievo in zone umide quali fasce di vegetazione ripariale, margini di fossi, stagni ed impluvi, dove le fioriture si prolungano anche in piena estate. Sempre presenti con frequenza e abbondanza variabili sono i pollini provenienti da numerose leguminose erbacee appartenenti al genere Trifoglio ed alle specie Dorycnium pentaphyllum, bonaga, ginestrino, veccia.
Caratterizzante la composizione è anche la presenza di pollini di molte composite quali i fiordalisi la cicoria selvatica le crepidi i dente di leone, cardi ed erbacee spinose, tipica fioritura estiva dei pascoli montani. Frequenti sono inoltre i pollini di rovo e di erba viperina. Gli ambienti di provenienza sono diversi ma la presenza di fioriture, abbondanti anche nel periodo estivo, indica la presenza nelle zone di pascolo delle api di fattori (quali l’altitudine o la presenza di laghi) che mitigano le condizioni siccitose del periodo stagionale. Le specie più frequenti provengono da prati-pascoli polifitici a composizione floristica variabile e locale, con prevalenza di piante foraggere soprattutto Leguminose del genere Trifoglio, Composite e Graminacee. Il miele proviene da territori montani e submontani dell’Appennino Lucano, del Lagonegrese e del Vulture-Melfese. IL MIELE MILLEFIORI LUCANO DI SETTEMBRE-OTTOBRE È un miele di limitata produzione strettamente legato a territori dove l’autunno è una stagione estremamente favorevole alla ripresa vegetativa dopo l’aridità e le elevate temperature estive. Le condizioni climatiche miti e la discreta umidità che contraddistinguono nella Regione Mediterranea questo periodo stagionale, permettono alle api di avere a disposizione un discreto numero di fioriture da bottinare. Il miele millefiori autunnale presenta caratteristiche organolettiche piuttosto variabili in funzione della prevalenza di diverse tipologie di polline: se abbondano pollini di Leguminose si ha un miele di consistenza semifluida, di colore giallo chiaro o dorato, odore e gusto delicato; quando nella miscela di pollini sono ben rappresentate specie della famiglia delle Composite, il miele si presenta denso, di colore ambrato, di odore e gusto più deciso, opaco e tendente ad una cristallizzazione precoce. Il millefiori autunnale origina da oltre 100 piante differenti che fioriscono in autunno (Giacinto selvatico, Scilla autunnale, varie specie di Senecio, Inula, varie specie di Astro) o con prolungata stagione vegetativa (Tarassaco, Trifoglio bianco, Ginestrino, varie specie di Cardo, Rovo). Non è raro trovare anche polline di piante primaverili che in autunno possono fiorire nuovamente, quali borragine, rucola, pruno e melo selvatico. Gli ambienti di provenienza sono rappresentati da pascoli, incolti, radure e cespuglieti, in cui si rinvengono specie a larga distribuzione o ubiquitarie e specie ad areale mediterraneo. Proviene da territori collinari e submontani dell’Appennino Lucano, del Lagonegrese e della valle del Bradano.
STORIA In Basilicata emergono tantissime testimonianze autentiche dell'antico rapporto tra l'uomo e l'ape. Un primo esempio riguarda la rappresentazione in terracotta di un favo, rinvenuto a
Montemurro in una tomba del IV-III sec. a. C. A quel tempo il miele veniva utilizzato anche per preparare sacrifici vegetali agli dei. Tra i dolci, riprodotti su terrecotte votive deposte nelle fattorie della chora metapontina, spicca il pyramis, a base di grano abbrustolito, miele e sesamo, che richiama alla fertilità, per la sua forma fallica, e riconducibile alla sfera ctonia. Un altro esempio è la celebre corona aurea di Kritonios, un raro reperto di arte orafa lucana del IV sec. a.C. e rinvenuto ad Armento. Una raffigurazione di fiori e api in tutta la cangiante vitalità delle forme vegetali. La corona è oggi conservata al Museo Antikensammlungen di Monaco di Baviera. L'ultima traccia dell'importanza del miele nella storia lucana è nella necropoli di Vaglio (VI-V sec.a.C.). Nell'ostentata ricchezza delle tombe dei basileis sono stati ritrovati vasi in bronzo, di produzione greca ed etrusco-campana, raffiguranti banchetti a base di carni arrostite, di vino e di miele con formaggio. Prodotto sull’intero territorio regionale e regolato da un disciplinare, voluto dagli stessi apicoltori, è possibile trovare il miele in differenti tipologie, tutte da gustare e molto utili per svariati motivi.
USI E TRADIZIONI Documenti molto antichi presentano il miele sotto l’aspetto medicinale. Il primo conosciuto è una tavoletta sumerica trovata a Nippur, il centro sumerico nella Valle dell’Eufrate, e databile intorno al 2100-2000 avanti Cristo, dove il miele viene nominato in una miscela con sabbia di fiume macinata, acqua, olio e olio di cedro, presumibilmente per uso esterno. Sul Papiro di Ebers, databile intorno al 1550 avanti Cristo (XVIII dinastia egizia), insieme a una serie di altri rimedi di tipo magico, il miele era incorporato in molte prescrizioni: rimedi per le malattie dell’occhio, applicazioni su ferite, ascessi, ulcere o in seguito a operazioni chirurgiche come la circoncisione, persino come componente di contraccettivi. Il papiro Edwin Smith (circa 1600 avanti Cristo), detto il “Papiro chirurgico”, l’unico della cultura egizia antica a non mescolare magia e medicina per un approccio pratico e razionale, nomina il miele come componente di una medicazione per ferite. Nella cultura egizia il miele era estensivamente usato come medicina, così come era praticata l’apicoltura, ed è possibile che questi usi si siano diffusi presso altri popoli. L’uso terapeutico del miele è rintracciabile presso antiche culture come quella cinese, quella araba, quella bizantina, quella indiana, quella greca, quella romana e anche in popoli del Nord Europa, del Sud America e dell’Africa nera, prevalentemente per uso esterno, ma anche per disturbi della gola, respiratori e intestinali. Il progredire della medicina
moderna andò in parte cancellando o emarginando l’uso terapeutico del miele, rimasto invece popolare nelle nazioni più povere come quelle africane, ma anche quelle dell’Est europeo e della Russia.
FASI DI LAVORAZIONE PRELIEVO DEI MELARI Nel corso della stagione apistica è necessario procedere all’asportazione dei melari, sia perché sono pieni sia perché è importante non mescolare i diversi mieli. Questo passaggio è quindi molto delicato e va realizzato con specifiche tempistiche in modo da poter produrre dei “buoni” mieli monoflorali.
L’operazione consiste nel prelevare i melari, separandoli
dall'alveare. Per compiere questa semplice ma importante operazione che sottintende l’allontanamento delle api dal melario prima del prelievo del miele, è da escludere l’impiego di materiali chimici apirepellenti, tuttavia si possono utilizzare diversi metodi. Il primo è riconducibile all’utilizzo dell’ api scampo; ossia un tipo di diaframma che si interpone tra l’arnia e il melario qualche giorno prima del prelievo di quest’ultimo; esso per la struttura che ha, facilita il flusso delle api dal melario all’alveare e rende molto difficile il passaggio contrario. Altro strumento, soprattutto usato dagli apicoltori professionisti, è il soffiatore d’aria; esso va utilizzato necessariamente in presenza dell’escludi-regina; diversamente vi potrebbe essere il rischio di soffiare via dal melario anche la regina. Queste due tecniche in nessun modo vanno a pregiudicare e modificare le proprietà fisicochimiche ed organolettiche del miele. I melari vanno asportati quando le cellette che contengono il miele risultano essere opercolate per non meno dei tre quarti della totalità del favo; cioè nel momento in cui il miele contiene acqua al 18 % e perciò risulta essere ultimata la trasformazione del nettare. Tutto ciò blocca il cosiddetto fenomeno della fermentazione degli zuccheri diretta conseguenza dell’alta umidità presente nel miele. L'arnia viene richiusa con il suo coperchio metallico, lasciando sempre l’escludiregina. I melari vengono trasportati nel laboratorio di stoccaggio, e accatastati uno sopra l'altro, a croce. DISOPERCOLATURA Depositati i melari in laboratorio, inizia il processo di lavorazione del miele. Il primo passaggio è la disopercolatura, ossia l’asportazione del sottile strato di cera (opercolo) che le api depositano su ogni celletta di miele, a protezione dello stesso. Il processo consiste nel prelevare uno ad uno i telaini dal melario ed eliminare l’opercolo. I telaini possono essere
completamente opercolati o solo in parte. Il telaino viene adagiato sul banco disopercolatore di acciaio inox per la rimozione della cera di opercolo. Ora il telaino contenente il miele è posizionato e pronto ad essere disopercolato tramite appositi strumenti che possono variare a preferenza dell'apicoltore: forchetta e/o coltello; quest’ultimo può essere semplice o dotato di termostato, che scaldando la lama facilita il procedimento illustrato. Ora si avranno dei telaini completamente disopercolati (quindi senza quel sottile strato di cera protettivo), pronti ad essere immessi nello smielatore. In poche parole ora il telaino viene rimosso dal banco disopercolatore per essere immesso nello smielatore. LA SMIELATURA Lo smielatore non è altro che un grosso recipiente cilindrico di acciao-inox (secondo le norme igienico-sanitarie), che può avere diversa capacità (12, 18, 24, 32 telaini), nel quale sono alloggiati dei “rastrelli” in cui, normalmente, i telaini vengono disposti in modo radiale. Dopo aver riempito lo smielatore di telaini, inizia la vera e propria fase di estrazione: lo stesso viene avviato per mezzo di un motorino elettrico (o con una manovella, nel caso sia manuale), la rotazione dell’asse interno permette l’estrazione del miele per forza centrifuga. Il miele sbattendo contro le pareti, cola, accumulandosi sul fondo dello smielatore. Il miele estratto è pero, in questa fase, ancora grezzo, in quanto contiene molte impurità, rappresentate prevalentemente da particelle di cera. L'operazione successiva consiste nello scarico del miele estratto che avviene grazie ad un rubinetto posto sul fianco dello smielatore. Grazie ad una valvola regolabile, il miele viene fatto defluire in un recipiente, di solito un secchio in plastica, atto a contenere alimenti, sul quale viene posto un filtro di acciaio inox, a maglie larghe, che permette una prima grossolana filtrazione del prodotto. Ora il miele è temporaneamente depositato nella latta. Nella fase successiva verrà colato nei maturatori (o decantatori). LA FILTRAZIONE Verrà eseguita un ulteriore operazione di filtratura, molto più fine di quella appena descritta. Detta operazione avviene per mezzo di un filtro a sacco posto su una struttura appoggiata sulla parte superiore dei decantatori. Tale filtro è in PVC per alimenti, denominato a sacco in quanto ha la forma di un piccolo sacco. Esso é ancorato a una specie di imbuto sulla parte superiore. La latta piena di miele scaricato dallo smielatore, verrà riversata in questo imbuto a cui è ancorato il filtro. In questo modo il miele con ancora presenti le particelle di cera, si troverà a dover filtrare attraverso le sottili maglie del filtro di PVC, che tratterrà le ultime piccole parti di cera ancora presenti e colerà nel decantatore.
LA DECANTAZIONE La decantazione è una fase in cui il miele “matura”; il miele infatti viene stoccato in recipienti di acciaio inox di varia capacità (50Kg, 100 Kg, 200Kg, etc..) e per un processo fisico naturale, tende a purificarsi, ossia tutte le piccole particelle ancora in soluzione emergono in superficie insieme all’aria che il miele aveva assorbito durante le precedenti manipolazioni (dalla smielatura alla filtrazione). Al termine di questo processo che generalmente dura circa 20/30 giorni, si potrà osservare sulla superficie una schiuma biancastra che viene rimossa con un’‘apposita paletta detta anche schiumarola. Con l’eliminazione della schiuma si chiude il processo di lavorazione artigianale del miele. Il miele è pronto per essere invasettato. Il miele lucano è regolato da un disciplinare voluto dagli stessi apicoltori; oggi è alla studio l’ipotesi di ottenere l’Igp. Viene prodotto secondo norme di buona produzione in arnie di tipo razionale, a favo mobile. Estratto per centrifugazione, non subisce trattamenti che ne alterano le caratteristiche o ne aumentino l’umidità. Viene conservato mantenendo inalterate le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche evitando spiacevoli fenomeni fermentativi.
PIRAMIDE UNIVERSALE DELLA DIETA MEDITERRANEA Il miele occupa il sesto livello della Piramide alimentare, con gli zuccheri e i dolci.
GASTRONOMIA E USI Il miele è un ingrediente molto presente nei piatti tipici della Basilicata. In accoppiata ai formaggi, lo si usa abitualmente per accentuarne i contrasti di sapori. Il settore dove trova più largo impiego è naturalmente quello dolciario. Ricordiamo, tra i dolci tipici lucani la “focaccia al miele”, semplice e veloce da preparare. Il miele sciolto è impiegato per condire i Chinulille lucane, dolcetti tipici che si preparano durante le festività natalizie. Altri dolci tipici di Natale che vengono conditi con il miele sono le “crustole” che nascono dagli avanzi di dolci già preparati. Le “crustole” sono fatte con la sfoglia di pasta a strisce sottili, le quali unite e avvolte su se stesse, formano una sorta di rosa stilizzata. Una volta fritte e ben asciutte, le crustole sono solitamente guarnite con il miele. Il miele è anche il condimento dei “purceduzz”, gnocchetti di pasta all’uovo fritti. Il miele è utilizzabile nella dieta vegetariana ma non in quella vegana.
SALUTE E BENESSERE PER LE FERITE, USTIONI E ULCERE Questo è l’ambito di uso terapeutico del miele su cui soprattutto esiste una vasta documentazione scientifica. Dopo il trionfo degli antibiotici, nel dopoguerra, e l’illusione di aver risolto per sempre il problema delle malattie infettive, la medicina ha dovuto fare i conti coll’insorgere di resistenza agli antibiotici da parte dei microorganismi: nel nostro caso dei batteri che causano infezioni negli ospedali. Questa emergenza ha contribuito all’interesse per il miele nelle medicazioni per le ferite. Il miele agisce positivamente in varie direzioni: un enzima aggiunto dalle api per sterilizzare il nettare (in cui è alto il contenuto d’acqua) nel trasformarlo in miele, genera acqua ossigenata (di per sé un antisettico potente) e acido gluconico. Questo conferisce una notevole acidità al miele, che affretta la guarigione. Questo enzima ridiventa attivo quando il contenuto d’acqua del miele torna ad alzarsi. Le ferite guariscono più in fretta con l’applicazione di una miscela nutriente, e il miele fornisce glucosio ai cheratinociti, le cellule più diffuse nella pelle, che devono migrare sulla superficie di una ferita per riformare il tessuto della pelle. Gli antiossidanti contenuti nel miele contribuiscono inoltre a neutralizzare i radicali liberi, molecole che hanno un effetto distruttivo su componenti del tessuto ferito, e anche a inibirne la formazione. Il miele è in grado inoltre di creare un ambiente umido adatto alla guarigione, senza promuovere la proliferazione batterica: la concentrazione di fruttosio assorbe i liquidi dalla ferita pulendola. Grazie alla
viscosità del miele la superficie della ferita non aderisce alla garza. Naturalmente il miele usato deve avere caratteristiche di pulizia e sterilità che lo rendono di livello medicinale. Esiste una linea di prodotti specifici per medicazione, “Medihoney”, che utilizza il miele forse più ricco di sostanze antibatteriche, quello di Manuka (albero del the). Analogamente all’uso per le ferite, il miele si è rivelato efficace nel trattamento di ulcere ai piedi di origine diabetica, ustioni e piaghe. LASSATIVO Soprattutto per uso pediatrico, il miele è un ottimo coadiuvante nei casi di stipsi. Il suo blando potere lassativo dipende dalla forte concentrazione di fruttosio. Questo tipo di zucchero naturale ha un’azione osmotica (osmosi è il processo per cui, se due soluzioni a differente concentrazione sono separate da una membrana semipermeabile, che permetta il passaggio della sola acqua senza il soluto, l’acqua tende a passare dalla soluzione più diluita a quella più concentrata fino a raggiungere un equilibrio). E dunque il miele nell’intestino provoca un afflusso di acqua che facilita l’evacuazione delle feci. (Georgina Gethin, HRB-research fellow, RGN, HE Dip wound care, Dip Anatomy, Dip App Physiology (2007) Honey: A Modern Wound Management Product Edited by RJ White, RA Cooper, P Molan). PER LA TOSSE Il miele è stato sempre considerato un rimedio popolare per la tosse. Una ricerca del Collegio Statale di Medicina della Pennsylvania pubblicata nel 2007 e in seguito ripetuta, ne ha dato, probabilmente per la prima volta, una dimostrazione scientifica. Oggetto della prova, un gruppo di bambini dai 2 ai 18 anni con affezioni respiratorie. Sono stati posti a confronto destrometorfano, un componente molto comune di prodotti per la tosse da banco, e un cucchiaino di miele di grano saraceno (questo tipo di miele è stato scelto perché facilmente disponibile nei supermercati americani e perché di colore scuro, con quindi una maggiore quantità di componenti fenolici = antiossidanti. Ma probabilmente anche un miele chiaro avrebbe funzionato). I prodotti, somministrati per due volte consecutive prima del sonno e paragonati all’assenza di trattamento, hanno mostrato la superiorità del miele, che può considerarsi tra i farmaci cosiddetti demulcenti: essi possono sfiammare le mucose e lenire l’irritazione che innesca il riflesso a tossire, poiché creano uno strato vischioso, lubrificante e protettivo. L’effetto positivo sembra aver incluso la qualità del sonno.
PER LE ULCERE GASTRICHE E LE GASTRITI Gli effetti benefici del miele per le ulcere gastriche e le gastriti si possono spiegare con la sua azione antiinfiammatoria ed antibatterica, così come sull’effetto inibitore che può avere sull’acidità dei succhi gastrici. Uno studio del 2009 di E.A. Dubutsova, dell’Istituto Centrale di gastroenterologia di Mosca, ha mostrato infatti come l’ingestione di una soluzione di 120 ml di Miele al 33% era in grado di ridurre l’acidità dei succhi gastrici, purchè calda. Fredda, aumentava invece l’acidità. Un lavoro clinico della dott.ssa Jotkina dell’Istituto di Medicina dell’Università d Irkutsk, basato su 221 casi di pazienti affetti da ulcera gastrica, ha mostrato come
l’aggiunta
di miele
al
trattamento
classico
(farmaci
e
dieta)
migliorava
drammaticamente il successo della cura: una cicatrizzazione completa dell’ulcera nel 29% dei pazienti trattati normalmente, 50% di quelli trattati anche con miele. Risultati analoghi a quelli dell’Ospedale Ostroumov di Mosca, dove secondo i ricercatori il miele avrebbe normalizzato l’acidità dei succhi gastrici eliminando l’eruttazione e il dolore e favorendo la cicatrizzazione in modo analogo a quella delle ferite esterne. Questi citati sono solo alcuni tra numerosi lavori clinici svolti in diverse nazioni. L’ATTIVITÀ ANTIBATTERICA DEI MIELI E LA PARTICOLARITÀ DEL MIELE DI MANUKA Dal 1972 al 2008, quasi trecento prove di laboratorio sono state eseguite nel mondo, con mieli di tutte le provenienze, usando culture batteriche di una settantina di microorganismi diversi, per verificare l’attività antibatterica del miele.
Molti mieli hanno rivelato una attività
antibatterica a vasto spettro, spesso influenzata dal tipo di sorgente nettarifera da cui il miele proveniva. L’attività antibatterica del miele deriva dall’alto contenuto in zuccheri, dall’alta acidità, dalla produzione enzimatica di acqua ossigenata (perossido di idrogeno), ma anche da fattori dipendente dall’origine floreale e dal territorio. È il caso del miele derivante da certe specie di Leptospermum presenti in Nuova Zelanda e Australia, conosciute rispettivamente come Manuka e Mirto Australiano. La sua attività antibatterica sembra derivare da un componente chiamato metilglioxale, presente in un miele normale in percentuale di 10 mg al chilo, nel miele di Manuka in percentuale di 700 mg al chilo. ALTRI USI TERAPEUTICI DEL MIELE Gli studi sui possibili benefici terapeutici del miele ricoprono un ampio spettro, in cui il miele viene preso in considerazione, il più delle volte, o come un componente di una terapia a base di altri prodotti dell’alveare o come integratore di una terapia allopatica. Così è stato utilizzato come aiuto in malattie croniche associate a stress ossidativo, come coadiuvante in malattie
cardiovascolari, in gastroenterologia, in geriatria, in casi di alcoolismo per la sua azione sull’eliminazione dell’etanolo dal sangue, per affiancare e magnificare l’azione di antibiotici, per la cura di malattie della vista, come profilassi contro l’influenza, per lenire gli eventi infiammatori in casi di asma, nebulizzato per la secchezza patologica delle mucose delle prime vie aeree, e in numerose altre situazioni. Ci siamo limitati a casi supportati da un’evidenza clinica. ALCUNI RIMEDI POPOLARI -
Emicrania dopo una sbronza: 2 cucchiai di miele in succo di limone (il fruttosio del miele e la vitamina C del limone aiutano il processo di disintossicazione)
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Bruciatura blanda: ricoprire con uno strato di miele liquido o liquefatto
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Contusione o livido: mescolare in pari quantità di olio d’oliva e miele e applicare, sovrapponendo una garza, per 4-6 ore
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Virus (herpes) sulle labbra: applicare miele con una garza sul punto critico
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Foruncoli: mescolare miele e farina in parti uguali, con un po’ d’acqua e spennellare; coprire con una garzetta e lasciare tutta una notte
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Quando si è giù di corda: un cucchiaino di miele in una bevanda calda (latte o acqua)
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Tosse e raffreddore: Un cucchiaio di miele in succo di limone
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Come blando sedativo prima di dormire: secondo il farmacista scozzese Mike Mc Innis il miele funziona in questo caso: 1- mantenendo le riserve di glicogeno (fonte di energia) nel fegato evitando o limitando la produzione di ormoni dello stress al mattino presto 2stabilizzando i livelli di zucchero nel sangue 3-contribuendo alla produzione di melatonina, l’ormone che presiede alla riparazione e ricostruzione dei tessuti nel sonno. In questo caso, un cucchiaio da minestra di miele prima di dormire, mescolato a una tisana di menta o camomilla o tiglio, o a succo di arancio o latte intiepidito
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Crampi notturni: 2 cucchiaini da the prima di andare a letto, per rilassare le gambe soprattutto: il miele dilaterebbe le arterie alleviando la contrattura.
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Sciroppo per la tosse: Per preparare uno sciroppo per la tosse al miele riscaldate in un pentolino il succo di un limone. Versatelo in una ciotola e aggiungete un cucchiaino di olio di semi di girasole e mezzo bicchiere di miele. Mescolate bene per amalgamare il tutto e trasferite in barattoli di vetro sterilizzati. Conservate in frigorifero. Prendetene 1 o 2 cucchiaini al bisogno, per calmare la tosse.
COSMECEUTICA Tra storia e leggenda, il miele è usato fin dalla notte dei tempi per le sue proprietà benefiche nel campo cosmetico. Il miele è stato utilizzato per secoli come supporto alla bellezza delle donne; è stata utilizzato da Poppea, la moglie dell’imperatore romano Nerone, per rendere il suo volto più sano e giovane, è stato inoltre utilizzato da Anna d’Inghilterra per ottenere un capello brillante grazie alle sue proprietà idratanti. Sulla pelle: Il miele apporta grandi benefici alla pelle grazie alle sue proprietà nutritive, antinfiammatorie e battericide che lo convertono in un eccellente cicatrizzante e in uno stupendo nutriente della pelle e dei nervi sottocutanei. Le proprietà idratanti del miele fanno si che questo sia utilizzato in diversi trattamenti della pelle, soprattutto al giorno d’oggi in cui le aggressioni esterne sono all’ordine del giorno e provocano invecchiamento prematuro con l’apparizione di secchezza della pelle. In queste circostanze per cui l’applicazione del miele fa si che la pelle si mantenga idratata in profondità, il miele viene utilizzato per elaborare cosmetici destinati alla protezione del viso e dei capelli. Oltre a queste proprietà idratanti il miele viene utilizzato per purificare e rigenerare la pelle grazie alle sue proprietà antiossidanti e nei trattamenti contro l’acne, in cui apporta benefici antibatterici e antisettici. Sul capello: Uno studio realizzato nel 1964 ha dimostrato che le proprietà del miele agivano soprattutto sul cuoio capelluto malato apportando grandi benefici, lo studio consisteva in un gruppo di pazienti con problemi di forfora e dermatite seborroica che avrebbe applicato miele nelle zone affette durante un certo tempo per poi osservarne i risultati. I pazienti cominciarono il trattamento affetti da perdita dei capelli, prurito, zone con squame secche, lesioni e altri problemi del cuoio capelluto; dopo una settimana di applicazione diaria di miele smisero di sentire prurito, migliorarono i rossori e due settimane dopo le lesioni erano cicatrizzate e cominciavano a scomparire. Labbra screpolate: Il miele è uno dei rimedi più popolari per prendersi cura delle labbra screpolate. Se sulle labbra sono presenti dei taglietti, il miele aiuterà a rimarginarli e svolgerà un'azione curativa, grazie alle sue proprietà antibatteriche. Vi basterà applicarlo sulle labbra in piccole quantità.
Capelli secchi e danneggiati: Per prendervi cura dei vostri capelli secchi e danneggiati dall'uso eccessivo del phon o della piastra, preparate un impacco a base di miele e olio extravergine. Mescolate due cucchiaini rasi dei due ingredienti. Se occorre, diluite il composto con un po' d'acqua e applicatelo sui capelli umidi, aiutandovi con un pettine. Avvolgete la chioma con un asciugamano e lasciate agire per 20 minuti prima di passare allo shampoo abituale. Pediluvio rilassante: Preparate un pediluvio rilassante per i vostri piedi stanchi. Colmate un catino con acqua calda e disciogliete al suo interno 1 o 2 cucchiai di miele. Il miele aiuterà ad ammorbidire la pelle e a creare una sensazione di relax, che potrete accentuare con l'aggiunta di 2 o 3 gocce di olio essenziale di lavanda. Proseguite il vostro pediluvio rilassante per 10-15 minuti. Acne: Se avete problemi di acne, provate ad applicare un po' di miele sulle zone critiche, per velocizzare la guarigione. Se è spuntato un brufolo improvviso, stendete sulla sua superficie una piccola quantità di miele, applicate un cerottino e lasciate agire per 30 minuti. Il miele contribuisce a contrastare l'infiammazione e svolge una benefica azione antibatterica. Crema idratante al miele: Per ottenere una crema idratante completamente naturale da utilizzare per la cura del viso, preparate una tisana alla camomilla molto concentrata e unite del miele, preferibilmente alle erbe, fino ad ottenere un composto omogeneo, facile da applicare sulla pelle. Si tratta di una miscela idratante da utilizzare mattina e sera sul viso. Si conserva in frigorifero per 4 giorni. Punture di zanzara Tra i rimedi naturali per alleviare il prurito e gli arrossamenti causati dalle punture di zanzara troviamo il miele. Il miele presenta proprietà antibatteriche che possono rivelarsi utili in caso di punture di insetto. Potrete applicarlo da solo sulla pelle irritata, oppure unendolo ad un cucchiaino di bicarbonato di sodio. Graffi e piccole scottature Per aiutare la guarigione di graffi e piccole scottature, potrete provare ad applicare sulle zone interessate delle piccole quantità di miele. Il miele lenisce la pelle, la aiuta a rigenerarsi e svolge un'azione antibatterica, adatta a prevenire le infezioni.
BIBLIOGRAFIA
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Oggi smieliamo!: https://www.youtube.com/watch?v=WkSYyCP1oqM(sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Prelievo melari: https://www.youtube.com/watch?v=ZSlZP4QxDK4 (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Raccolta dei melari: https://www.youtube.com/watch?v=IU1ZkDe43Kw) (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Smielatura da Francesco - il maestro: https://www.youtube.com/watch?v=OdTFrBvRwgU) (sito visitato in data 25 Agosto 2016)
RICETTE
Acciughe in salamoia dolce: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delleapi/ricette-dellalveare/81211-acciughe-in-salamoia (sito visitato in data 25 Agosto 2016)
Biscotti di Natale al miele: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delleapi/ricette-dellalveare/81225-biscotti-di-natale-al-miele(sito visitato in data 25 Agosto 2016)
Branzino con carciofi: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81209-branzino-con-carciofi (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Chinulille lucane:
Copete: http://www.cucchiaio.it/ricetta/ricetta-copete/(sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Crostini di carne cruda: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81210-crostini-di-carne-cruda (sito visitato in data 25 Agosto 2016)
Dessert europeo: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81190-dessert-europeo (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Foquazza cu la mele (focaccia con il miele): http://www.saporetipico.it/ricetta1035/basilicata/foquazzaculamelefocacciaconilmie le.html (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Frutta fresca e macedonie: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delleapi/ricette-dellalveare/80378-accostamenti (sito visitato in data 25 Agosto 2016)
Gnocchi al Castelmagno con miele di rododendro: http://www.mieliditalia.it/mieli-eprodotti-delle-api/ricette-dellalveare/81202-gnocchi-al-castelmagno-con-miele-dirododendro (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Gnocchi di zucca al miele di castagno: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodottidelle-api/ricette-dellalveare/81201-gnocchi-di-zucca-al-miele-di-castagno (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Grappolo di mele mielate in dessert: http://www.tipicidigusto.it/grappolo-di-melemielate-in-dessert/ (sito visitato in data 22 Agosto 2016) http://www.taccuinistorici.it/ita/ricette/moderna/dessert/Chinulille-lucane.html (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Insalata di carciofi con formaggio d'alpeggio: http://www.mieliditalia.it/mieli-eprodotti-delle-api/ricette-dellalveare/81683-insalata-di-carciofi-con-formaggiodalpeggio (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Lime e miele di tiglio: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/80391-miele-da-bere (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Marmellata di more al miele d'acacia: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodottidelle-api/ricette-dellalveare/81191-marmellata-di-more-al-miele-dacacia (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Mastaccioli: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81262-mastaccioli (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Miele e formaggi: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81289-miele-e-formaggi (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Mousse di castagne e gelatina di cachi: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodottidelle-api/ricette-dellalveare/81189-mousse-di-castagne-e-gelatina-di-cachi (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Orate al miele: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81208-orate-al-miele (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Pan speziato: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81186-pan-speziato (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Pancetta di maiale di mora romagnola al miele di agrumi, fagioli e radicchi: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricette-dellalveare/81212pncetta-di-maiale-di-mora-romagnola-al-miele-di-agrumi-fagioli-e-radicchi (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Pere al vino rosso e miele di acacia: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delleapi/ricette-dellalveare/81691-pere-al-vino-rosso-e-miele-di-acacia (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Piccione arrosto con mele al miele di corbezzolo: http://www.mieliditalia.it/mieli-eprodotti-delle-api/ricette-dellalveare/81213-piccione-arrosto-con-mele-al-miele-dicorbezzolo (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Riso al curry con frutta fresca: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delleapi/ricette-dellalveare/81196-riso-al-curry-con-frutta-secca-unimprovvisazione (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Risotto al barolo con radicchio e salsiccia: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodottidelle-api/ricette-dellalveare/81685-risotto-al-barolo-con-radicchio-e-salsiccia (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Risotto al vino rosso: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81197-risotto-al-vino-rosso (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Risotto reale: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81195-risotto-reale (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Rosette: http://www.cookaround.com/ricetta/rosette.html (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Sarde in saor di miele: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81206-sarde-in-saor-di-miele (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Strudel di mele: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81226-strudel-di-mele (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Tonno al sesamo e miele d'acacia: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delleapi/ricette-dellalveare/81207-tonno-al-sesamo-e-miele-dacacia (sito visitato in data 22 Agosto 2016)
Torrone al miele: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81227-torrone-al-miele (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Torta al miele di Peter: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81687-torta-al-miele-di-peter (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Torta di castagne al miele di castagno: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodottidelle-api/ricette-dellalveare/81188-torta-di-castagne-al-miele-di-castagno (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Tortelli alla ricotta di capra con melata d'abete: http://www.mieliditalia.it/mieli-eprodotti-delle-api/ricette-dellalveare/81194-tortelli-alla-ricotta-di-capra-con-melatadabete-(sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Trota salmonata con insalata di arance: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodottidelle-api/ricette-dellalveare/81684-trota-salmonata-con-insalata-di-arance (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Turdiddi: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delle-api/ricettedellalveare/81263-turdiddi (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
Zucca al forno con miele di girasole: http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodotti-delleapi/ricette-dellalveare/81203-zucca-al-forno-con-miele-di-girasole (sito visitato in data 23 Agosto 2016)
CANZONI
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Il giardino dei semplici, Miele - da MilleVoci 2009 ©: https://www.youtube.com/watch?v=OBowW3B6CTk (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Le avventure di Winnie the Pooh - Canzone 04: https://www.youtube.com/watch?v=8WJ2nAJ4pM4 (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
luca dirisio fragole,ciliegie e miele: https://www.youtube.com/watch?v=zAychHGOWaA (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Musica - Luciano Caldore - Latte e miele: https://www.youtube.com/watch?v=XWhSVDnotJ0 (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Non c'è - Laura Pausini [ testo]: https://www.youtube.com/watch?v=VcR5BpLRGog (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Una Terra di latte e miele – Cisco: https://www.youtube.com/watch?v=8AOd8lh9uqU (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
SERVIZI E REPORTAGE
Agriturismo "La Garavina" Terranova di Pollino: https://www.youtube.com/watch?v=LGY6yvMmuzE (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Alsia Basilicata - APICOLTURA, CONTINUA LO SCAMBIO DI ESPERIENZE TRA BASILICATA E ARGENTINA: https://www.youtube.com/watch?v=lW19FjyP3UA (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Alsia Basilicata - APICOLTURA: IL MIELE LUCANO VALE "3 GOCCE D'ORO": https://www.youtube.com/watch?v=DwuFsqoFNNI (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Alsia Basilicata - Fattorie didattiche aperte: https://www.youtube.com/watch?v=g59QiYb323Q (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Antenna 2 TV - Il miele di Manuka contro i batteri. Ma occhio all'etichetta: https://www.youtube.com/watch?v=Bb_0FlUuY90 (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
CARLO LEVI - Il Miele di Lucania: https://www.youtube.com/watch?v=TWhmy97vQ88 (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Geo & geo 2012-2013Miele lucano - Geo&Geo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-358ca7e6-79e6-4471b5a0-40ab739d79dc.html (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Il Miele: dall'alveare al vasetto: https://www.youtube.com/watch?v=xSI43ydvJps (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Martinotti e Ranzato, Miele: Un aiuto della natura per rigenerare le ferite: https://www.youtube.com/watch?v=bGcdzMENGxg (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
Miele e Apicoltura nella Storia. La leggenda del cibo degli Dei: https://www.youtube.com/watch?v=L3eweM__vOY (sito visitato in data 27 Agosto 2016)
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Miele mille fiori: https://www.youtube.com/watch?v=Ym0FN7uvd-U (sito visitato in data 26 Agosto 2016)
spot Ripacandida.mp4: https://www.youtube.com/watch?v=WOIm4MlosSM (sito visitato in data 26 Agosto 2016)
Tipici di gusto - Franco Rondinella - Prodotto "Miele di Sulla e Melata": https://www.youtube.com/watch?v=oH_JdX_VUsg (sito visitato in data 26 Agosto 2016)
tv2000.it - I rimedi naturali con il miele per curare mal di gola e infezioni: https://www.youtube.com/watch?v=iU0LCl21MQ0 (sito visitato in data 26 Agosto 2016)