IISS "G. Galilei "
Liceo Scienze Applicate Classe 5ÂŞ sez. D
Documento del Consiglio di classe
di Manfredonia - Foggia
Anno scolastico 2016-2017
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IISS "G. Galilei" di Manfredonia - Foggia
Prot. n. ____________
Manfredonia, ______________
Ann o sc olasti co 2 01 6 -2 01 7
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE D.P.R. 23/07/98, n. 323, art. 5 - comma 2
5ª D LICEO SCIENZE APPLICATE
IL COORDINATORE DI CLASSE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Domenico Scaramuzzi
Prof. Leonardo Pietro Aucello
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INDICE Elenco degli alunni Variazioni nel Consiglio di classe nel triennio Quadro del profilo della classe Obiettivi di apprendimento Metodologia didattica e strumenti didattici funzionali Attività extra-curricolari Verifiche e Valutazioni Programmazione del consiglio di classe per l’Esame di Stato Relazioni e programmi Lingua e letteratura italiana Informatica Storia Filosofia Lingua e cultura straniera: inglese Matematica Fisica Scienze naturali Disegno e Storia dell’arte Scienze motorie Insegnamento della Religione cattolica Allegato 1 – Testi simulazione Terza prova scritta Consiglio di Classe
pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 8 pag. 9 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 17 pag. 20 pag. 24 pag. 28 pag. 30 pag. 34 pag. 37 pag. 42 pag. 46 pag. 48 pag. 50 pag. 54
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Il Consiglio della classe 5ª D del Liceo delle Scienze Applicate “G. Galilei” di Manfredonia (FG), nella seduta del giorno 15 maggio 2017, regolarmente convocato e composto dal Dirigente Scolastico prof. Leonardo Pietro Aucello e dai proff. Umbriano Sipontina (Lingua e letteratura italiana), Pasqua Raffaela (Storia e Filosofia), Starace Elisabetta (Lingua e cultura inglese), Cascio Rachele (Matematica), Totaro Michele (Fisica), Falcone AnnaRita (Scienze), Salvemini Michele (Informatica), Ordine Giovanna (Disegno e Storia dell’arte), Armillotta Giuseppe (Scienze motorie), Domenico Scaramuzzi (Religione cattolica) ha formulato ed approvato, all’unanimità, ai sensi del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, art. 5 - comma 2, il presente documento sul percorso formativo compiuto dalla classe relativamente all’anno scolastico 2016/2017.
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ELENCO DEGLI ALUNNI 1
ARMILLOTTA Tommaso
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BRIGIDA Antonio Nakula
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BRIGIDA Fabio Sahadewa
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CASTRIOTTA Ruggiero Filippo
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CASUCCI Alberto
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CIUFFREDA Michele
7
CLEMENTE Anna
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CROCE Chiara
9
DE SALVIA Michele Pio
10
DI BARI Giuseppe
11
DI NAPOLI Francesca
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ED DARI Sefora
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GATTA Carlo
14
GRILLI Giuseppe Emanuele
15
GUERRA Maria Giuseppa
16
LAURIOLA Marco
17
LAURIOLA Michele
18
LEONE Maria Serena
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LIMONCIELLO Luca
20
MURGO Emanuele
21
PAPICCHIO Simone
22
VAIRO Francesco
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VARIAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NEL TRIENNIO Disciplina
a.s. 2014/2015
a.s. 2015/2016
Prof. Sipontina UMBRIANO
Prof.ssa Sipontina UMBRIANO
Prof. Sergio SCARANO
Prof. Sergio SCARANO
Prof. Michele SALVEMINI
Prof. Luca TORRE
Prof. Luca TORRE
Prof.ssa Raffaela PASQUA
Prof. Vito CAINAZZO
Prof.ssa Maria Grazia PACILLI
Prof.ssa Elisabetta STARACE
Prof. Roberto BRIGIDA Prof. Matteo TOMAIUOLO
Prof.ssa Rachele CASCIO ssa Prof. Giuseppina PRENCIPE
Prof.ssa Rachele CASCIO Prof. Michele TOTARO
Scienze naturali
Prof.ssa Annarita FALCONE
Prof.ssa Annarita FALCONE
Prof.ssa Annarita FALCONE
Disegno e storia dell’arte
Prof.ssa Anna Maria CODUTI
Prof. Antonio DECEMBRINO
Prof.ssa Giovanna ORDINE
Scienze motorie
Prof. Carlo Antonio BERGANTINO
Prof. Carlo Antonio BERGANTINO
Prof. Giuseppe ARMILLOTTA
Prof. Domenico SCARAMUZZI
Prof. Domenico SCARAMUZZI
Prof. Domenico SCARAMUZZI
Informatica Storia e Filosofia Lingua Inglese Matematica Fisica
Religione cattolica
ssa
a.s. 2016/2017
Prof. Sipontina UMBRIANO
Lingua e letteratura italiana
ssa
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QUADRO DEL PROFILO DELLA CLASSE La classe, composta attualmente da 22 allievi (16 maschi e 6 femmine), ha avuto un percorso didattico non sempre lineare a causa della non continuità dei docenti in alcune discipline. Il Consiglio di Classe ha attuato, sin dall’inizio del triennio, un lavoro metodico e coordinato per favorire l’apprendimento di tutti gli allievi valorizzandone le singole specificità. Gli studenti hanno dimostrato un apprezzabile impegno nello studio; tuttavia, capacità, predisposizioni e, soprattutto, interessi piuttosto diversificati nei confronti delle varie discipline hanno portato gli studenti a diversificati livelli di competenza e di profitto. Vi sono studenti che, dotati sin dal primo anno di sicure capacità cognitive, buona motivazione e impegno, hanno partecipato attivamente al dialogo educativo, dimostrando una vivace curiosità intellettuale e raggiungendo così una autonoma capacità di orientamento. Mettendo, dunque, a frutto proficuamente tutte le opportunità fornite loro, hanno ottenuto, alla fine del percorso liceale, una preparazione accurata in tutte le discipline. È doveroso segnalare che alcuni di questi studenti sono pervenuti a livelli che il Consiglio di Classe considera eccellenti. Altri hanno conseguito, grazie all’impegno e alla continuità del lavoro scolastico e domestico, livelli di maturazione più che sufficienti e un’adeguata preparazione di base. Per un numero ristretto di alunni, invece, si sono registrate debolezze nella preparazione di base, dovute soprattutto alla irregolarità nella frequenza e, quindi, alla discontinuità nell’impegno. L’insegnamento frontale è stato supportato opportunamente da tutti i docenti. Le verifiche sono state effettuate con varie tipologie: interrogazioni tradizionali, in itinere, test o questionari a risposta multipla o sintetica nonché elaborati scritti tradizionali. Per una considerazione di elementi più analitici e dettagliati relativi alla preparazione ed al profitto degli alunni si rinvia alla lettura delle specifiche relazioni disciplinari dei singoli docenti. Riguardo alla condotta ed al comportamento nel corso del triennio, non si sono riscontrati problemi rilevanti e va riconosciuto che la classe, nel suo complesso, ha sempre riservato un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’istituzione scolastica e dei suoi operatori. I rapporti con le famiglie, improntati alla massima trasparenza, cordialità e rispetto, sono avvenuti in massima parte in occasione degli incontri pomeridiani scuola-famiglia, durante i quali la partecipazione è risultata proficua e collaborativa.
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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Il Consiglio di Classe, partendo dal presupposto che tutte le discipline concorrono in egual misura alla formazione di uomini liberi, consapevoli, responsabili ed autonomi, ha concordato, anche in conformità a quanto stabilito nel PTOF di istituto, i seguenti Obiettivi Generali di Apprendimento: Obiettivi educativi - promozione della crescita umana e culturale dei singoli - formazione di personalità autonome - rispetto del pluralismo, della libertà di espressione e di pensiero - acquisizione di senso di responsabilità, correttezza di comportamento disciplinare all’interno della classe e dell’istituto, rispetto nei confronti sia degli altri alunni sia del personale della scuola - capacità di relazionarsi con realtà molteplici dal punto di vista sociale, ambientale, economico, culturale - curare e consolidare i valori fondamentali che sono alla base della convivenza civile e democratica all’interno della società - partecipare attivamente alle lezioni, alla vita della classe e dell’intero istituto e acquisire una valida motivazione all’apprendimento e un adeguato metodo di studio - saper utilizzare e rispettare i materiali scolastici e personali ed in particolare i laboratori. Obiettivi trasversali a tutte le discipline - consolidare un buon metodo di studio - migliorare la capacità di astrazione dal testo scolastico - acquisire una conoscenza critica - favorire la maturità di pensiero e lo sviluppo della personalità.
METODOLOGIA DIDATTICA E STRUMENTI DIDATTICI FUNZIONALI Tutti i docenti hanno creato le condizioni ottimali per l’apprendimento e l’instaurazione di rapporti educativi sereni ed improntati alla fiducia ed al rispetto reciproco. Il lavoro è stato organizzato per rendere i contenuti interessanti, per suscitare l’attenzione di tutti e una vivace partecipazione al dialogo educativo. Nell’ambito delle proposte didattico-formative si è fatto ricorso a: lezioni frontali, lezioni dialogiche, lavori di gruppo, lettura di testi e documenti seguiti da dialoghi e discussioni, didattica breve, visione di film e documentari, attività nel laboratorio scientifico, sussidi didattici e multimediali.
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ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI La classe ha partecipato alle seguenti iniziative proposte dall’Istituto e di seguito elencate: Attività di orientamento in uscita: - incontro con l’università LUM (10.03.2017) - partecipazione alla giornata mondiale del rene - Incontro con lo scrittore G. Romagnoli (11.03.2017) - Incontro con l’università di Foggia (27 marzo 2017) - Incontro col prof. M. B. Boscia su temi di bioetica (03.05.2017) - Incontro dibattito sul bullismo (05.0.2017) - Incontri con le professioni nei mesi di marzo e maggio Viaggio d’istruzione a Budapest (aprile 2017)
VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche sono state realizzate secondo i tempi e le caratteristiche ritenute opportune dai singoli docenti. Sono comunque state effettuate almeno due verifiche orali e due prove scritte per quadrimestre. In particolare, secondo il tipo di disciplina, la verifica è stata attuata attraverso elaborati scritti secondo le tipologie previste dall’Esame di Stato, questionari, test, esercizi, attività di laboratorio, ricerche e attraverso interrogazioni basate sul colloquio (dal posto o alla lavagna) e sulla discussione. I criteri di valutazione, tratti dal PTOF, sono stati opportunamente adottati e da essi emerge che la rispondenza tra voti e livelli di competenze, abilità e conoscenze ha tenuto in considerazione i seguenti punti: - acquisizione dei contenuti - esposizione dei contenuti - capacità di fare collegamenti e di organizzare i contenuti - acquisizione di capacità critiche - utilizzo di terminologia appropriata. Il voto di condotta, che, come da DPR 235/2007 art. 4 comma 9, DM. N. 5 del 16.1.2009 art. 5, e O.M. 40/2009, entra a far parte della valutazione complessiva, è attribuito dall’intero Consiglio di classe e si attiene ai seguenti criteri: - frequenza e puntualità - rispetto del regolamento d’Istituto - partecipazione attiva alle lezioni - collaborazione con insegnanti e compagni - rispetto degli impegni scolastici.
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PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di Stato. Le verifiche scritte effettuate nel corso dell’intero anno scolastico hanno ricalcato le tipologie di verifica previste dall’Esame di Stato. Per la prova scritta di Italiano sono state proposte varie tipologie: - analisi e commento di un testo letterario - stesura di un testo argomentativo di carattere storico o di attualità - sviluppo di un testo sotto forma di saggio breve, articolo di giornale. Nella valutazione sono stati considerati i seguenti indicatori: - correttezza e proprietà nell’uso della lingua - possesso di conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro generale di riferimento - organicità e coerenza dello svolgimento e capacità di sviluppo, di approfondimento critico e personale - coerenza di stile - capacità di rielaborazione di un testo. Relativamente alla seconda prova scritta, ossia Matematica, sono stati forniti agli studenti degli esempi di prova. Nella correzione delle prove scritte svolte durante l'anno scolastico, si è teso ad accertare: - il grado di conoscenza dei contenuti acquisiti - capacità di analisi - capacità di sintesi - capacità di argomentare - capacità di rielaborazione personale. Durante l’anno scolastico è stata effettuata una simulazione della Terza prova scritta,
tipologia B (quesiti a risposta breve con sette righe) così strutturata: - tre quesiti per ciascuna delle discipline coinvolte - tempo concesso per la prova di 120 minuti I testi delle prove sono allegati al presente documento e la loro struttura è riassunta nella seguente tabella. Data
10/03/2017
Discipline coinvolte
Fisica – Informatica – Scienze - Inglese
Tipologia
B
Per quanto concerne il Colloquio, il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni specifiche; tuttavia, è stato illustrato agli studenti come si dovrà svolgere. 10
RELAZIONI E PROGRAMMI
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DISCIPLINA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: SIPONTINA UMBRIANO
PROFILO DELLA CLASSE
La classe si compone di ventidue alunni. I discenti, pur essendo abbastanza vivaci, nel corso dell'anno scolastico, hanno assunto un atteggiamento educato e hanno mostrato attenzione e interesse durante lo svolgimento delle lezioni. Alcuni presentano discrete capacità e conoscenze di morfosintassi. Altri hanno ritmi di apprendimento veloci e possiedono un metodo di lavoro efficace. Il programma, nonostante i tempi, a volte ristretti, è stato svolto in modo completo. In generale, i risultati raggiunti sono buoni.
OBIETTIVI GENERALI Conoscenze Acquisire la consapevolezza delle specificità del fenomeno letterario come espressione di civiltà. Conoscere alcuni dei più significativi passi del patrimonio letterario italiano. Conoscere il lessico specifico. Conoscere i processi comunicativi. Conoscere i mezzi e i modi per acquisire le informazioni. Abilità Saper analizzare un testo letterario. Analizzare il testo poetico nella sua specificità. Riconoscere le principali figure retoriche. Saper contestualizzare un testo letterario. Riconoscere le relazioni tra aspetti economici politici-culturali. Padroneggiare opportune tecniche di scrittura. Esporre in modo chiaro e concreto il proprio pensiero. Acquisire le principali tipologie testuali di scrittura. Acquisire le fasi operative per la produzione di un testo scritto. Competenze Padronanza degli strumenti espressivi. Saper affrontare la lettura dei testi di vario genere. Decodificazione di testi letterari. Riconoscere le esperienze letterarie che caratterizzano i diversi momenti culturali.
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CONTENUTI TRATTATI ROMANTICISMO (riepilogo) LEOPARDI (riepilogo della vita e del pensiero) LA CONTESTAZIONE IDEOLOGICA E STILISTICA DEGLI SCAPIGLIATI IL NATURALISMO FRANCESE IL VERISMO ITALIANO G. Verga: la vita, i romanzi preveristi, la svolta verista, poetica e tecnica narrativa del Verga verista, impersonalità e “regressione”, l’ideologia verghiana, il verismo di Verga e il naturalismo zoliano. Vita dei campi: Fantasticheria, Rosso Malpelo. Il ciclo dei Vinti. I Vinti e la fiumana del progresso. I Malavoglia: il titolo e la composizione. Il progetto letterario e la poetica. L’intreccio, l’irruzione della storia, modernità e tradizione, il superamento dell’idealizzazione romantica del mondo rurale, la costruzione bipolare del romanzo, da “I Malavoglia”: il mondo arcaico e l’irruzione della storia. Le Novelle rusticane, Per le vie, Cavalleria rusticana. La roba. Il Mastro-don Gesualdo. IL DECADENTISMO Premessa, la visione del mondo decadente, la poetica del Decadentismo, temi e miti della letteratura decadente, Decadentismo e Romanticismo, Decadentismo e Naturalismo, Decadentismo e Novecento. Baudelaire e la poesia simbolista. Charles Baudelaire. “L’albatro” da “I fiori del male”. Gabriele d’Annunzio: la vita, l’estetismo e la sua crisi, da “Il piacere”: un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti, i romanzi del superuomo, le opere drammatiche,le Laudi, il periodo “notturno”. Da “Alcyone”: “La sera fiesolana”, “I pastori, “La pioggia nel pineto”. Giovanni Pascoli. La vita, la visione del mondo, la poetica del Fanciullino. D “Il fanciullino”: una poetica decadente, l’ideologia politica, i temi della poesia pascoliana, le soluzioni formali, le raccolte poetiche, i Poemetti, Myricae, i Canti di Castelvecchio, i Poemi conviviali, i Carmina, le ultime raccolte, i saggi. Da “Canti di Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno”. Da “Myricae”: “X agosto”, Temporale”, “Il lampo”, “Il tuono”. IL PRIMO NOVECENTO Marinetti: “Manifesto del futurismo” "Le Figaro" 20 Febbraio 1909. La lirica del primo Novecento in Italia (sintesi) 13
L. Pirandello: la vita, la visione del mondo, La poetica dell’umorismo; la” forma” e la “vita”. I romanzi siciliani: “L’esclusa”. I romanzi umoristici: “Il fu Mattia Pascal”, “Uno, nessuno e centomila”. L’”Umorismo” pirandelliano. Pirandello e il teatro. “Sei personaggi in cerca d’autore” e il “teatro nel teatro”. Enrico IV: la vita, la maschera, la pazzia. Da “L’umorismo”: “La forma e la vita”, “La vecchia imbellettata”. Da “Novelle per un anno”: “Il treno ha fischiato”. Da “Il fu Mattia Pascal”: “Lo strappo nel cielo di carta”. Italo Svevo. La vita, la cultura di Svevo, il primo romanzo :”Una vita”, “Senilità” (Il ritratto dell’inetto, la trasfigurazione di Angiolina), “La coscienza di Zeno” (La profezia di un’apocalisse cosmica”). La letteratura tra le due guerre (cenni). Caratteri generali dell’Ermetismo e della lirica pura. Giuseppe Ungaretti: vita opere e pensiero. Da “L’allegria”: “Veglia”, “Mattina, “San Martino del Carso”, “Soldati”, “I Fiumi”. Da “Sentimento del tempo”: “La madre”. Da “Il dolore”: “Non gridate più”. Eugenio Montale: vita opere e pensiero. Da “Ossi di seppia”: “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “Forse un mattino…”, da “Le occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto”, da “La bufera e altro”: “A mia madre”. Salvatore Quasimodo: vita opere e pensiero. Da “Acque e terre”: “Ed è subito sera”, “Vicolo”, da “Giorno dopo giorno”: “Alle fronde dei salici”, “Uomo del mio tempo”. Umberto Saba: vita opere e pensiero. Dal “Canzoniere”: “Amai”, “Mio padre è stato per me “l’assassino”, da “Trieste e una donna”: “Città Vecchia”, da “Cuor morituro”: “Preghiera alla madre”. I “padri storici” del Neorealismo. Moravia, Silone, Pavese, Calvino, Primo Levi, Pasolini (cenni). DIVINA COMMEDIA – Paradiso: Canti I, III, VI, XV, XVI (sintesi), XVII, XXXIII, METODOLOGIE DIDATTICHE Partendo dall’esperienza personale si è incentivato un lavoro di introspezione e di osservazione sistematica della realtà. I nuclei più significativi delle tematiche affrontate sono stati rielaborati criticamente attraverso il dialogo, al fine di far maturare negli allievi punti di vista personali e creativi. Si è cercato di favorire il processo di astrazione e sistematizzazione attraverso procedimenti didattici ipotetico-deduttivi ed induttivi. Tenendo conto dei livelli di partenza, dei ritmi di apprendimento, dei bisogni, della motivazione e degli interessi degli alunni sono state adottate strategie per rendere consapevoli ed attivi gli studenti nei processi di apprendimento: stimolando la creatività intellettuale mediante il metodo del "problem solving"; favorendo la disponibilità al confronto e incentivando l’impegno individuale, inteso come “abito” di ricerca; utilizzando tecniche di simulazione per stimolare il trasferimento di competenze, lo sviluppo di capacità relazionali e l’abitudine al lavoro di gruppo; promuovendo l’interdisciplinarietà per dare un senso all’unitarietà del sapere.
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gradualità nella successione dei contenuti e sequenze di apprendimento; esercitazioni e generalizzazione per il consolidamento dei concetti; verifiche continue sul grado di competenze raggiunte prima di procedere ad un livello superiore; lezioni frontali, dialogiche e simulazioni; mezzi audiovisivi e multimediali; lavori di gruppo finalizzati alla collaborazione e al confronto in uno spirito di ricerca.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche sono state attuate mediante un’ampia e diversificata gamma di strumenti rivolte non solo a determinare i livelli di profitto, ma anche a conoscere gli stili cognitivi di ciascun alunno, ad individuarne le difficoltà di apprendimento, a conoscere le motivazioni dell’eventuale insuccesso. Per quanto concerne i criteri di valutazione si è fatto riferimento agli indicatori presenti nel POF e a quanto stabilito nelle riunioni dipartimentali. Più specificatamente sono stati utilizzati i seguenti indicatori di valutazione: Conoscenza non mnemonica, ma consapevole degli aspetti fondamentali dell’argomento oggetto di verifica; Abilità di illustrare le regole e i procedimenti seguiti. Abilità di applicare le conoscenze apprese e di utilizzarle in contesti diversi; Conseguimento degli obiettivi o delle abilità prefissate per le singole prove; Elaborazione chiara e ordinata delle prove ed esposizione scritta e orale corretta. Puntuale comunicazione agli studenti dei criteri di misurazione delle prove (tipo di correzione, definizione della soglia di sufficienza); Sono stati definiti i seguenti livelli di accettabilità delle prove: Pertinenza nella risposta; Conoscenza essenziale dell’argomento e applicazione delle regole fondamentali; Uso appropriato del lessico; Esposizione semplice e sostanzialmente corretta.
MODULO DI SCRITTURA Analisi e commento di un testo - Analisi e commento di un testo letterario in poesia - Analisi e commento di un testo letterario in prosa Tema - Temi di attualità - Temi letterari Saggio breve Ambito socio-economico Ambito tecnico-scientifico Ambito artistico-letterario
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TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA Prove scritte: Analisi e commento di testo letterario Analisi e commento di testo non letterario Saggio breve Sviluppo di argomento storico Trattazione di un tema d’argomento generale Trattazione sintetica di argomenti Quesiti a risposta singola Quesiti a risposta multipla Relazione Riassunto Prove strutturate Sviluppo di progetti Problemi a soluzione rapida Prove orali: Interrogazione breve Colloquio Esercizi Relazione dalla cattedra Risoluzione casi o problemi Discussione collettiva
GLI STUDENTI -----------------------------------------------------------------------------
LA DOCENTE Prof.ssa Sipontina Umbriano
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DISCIPLINA: INFORMATICA DOCENTE: MICHELE SALVEMINI
PROFILO DELLA CLASSE
Con riferimento agli obiettivi di apprendimento fissati in sede di programmazione, il bilancio dell’attività didattica svolta in tale classe può ritenersi nel suo complesso buono. L’applicazione continua della maggior parte degli allievi, unitamente ad una frequenza costante delle lezioni, ha infatti consentito uno svolgimento completo delle unità didattiche individuate nella programmazione didattico-disciplinare. Per ciò che attiene ai traguardi educativi, si è cercato sempre di favorire negli allievi l’insorgere di un atteggiamento critico nei confronti delle tematiche trattate attraverso l’alternanza di fasi di ricerca-azione e fasi di formalizzazione ed istituzionalizzazione dei nuovi saperi. Va rilevato l’impegno costante manifestato da gran parte degli studenti nell’affrontare gli argomenti proposti; alcuni tra essi hanno aderito completamente e con continuità al progetto didattico proposto conseguendo buoni risultati; in altri casi, invece, l’impegno incostante e l’interesse non elevato hanno prodotto risultati più modesti. Per quel che riguarda gli strumenti di valutazione: verifiche scritte in forma di questionari a risposta multipla ed a risposta aperta, verifiche orali e prove pratiche in laboratorio. È da ritenersi apprezzabile il rapporto intercorso tra il docente ed i genitori degli studenti, presenti in entrambe le sedute previste per i colloqui: essi hanno infatti manifestato vivo interesse per l’andamento didattico-educativo dei figli nel corso dell’intero anno scolastico, mostrando grande apertura e disponibilità al dialogo ed alla cooperazione scuola-famiglia per un efficace sviluppo del processo formativo.
OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI - Consolidamento dei concetti, principi e teorie scientifiche attraverso attività operative di laboratorio - Comprensione del ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana - Utilizzo degli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico - Documentazione efficace del lavoro svolto OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - Conoscere le tematiche relative alle reti di computer, ai protocolli di rete, alla struttura di Internet - Utilizzare i servizi di rete e del Web - Sviluppare semplici simulazioni come supporto alla ricerca scientifica - Utilizzare gli strumenti della programmazione in progetti connessi agli argomenti studiati in fisica o in scienze Ad un livello minimo accettabile, per la specifica disciplina lo studente sarà in grado di: 17
sapere o reti di computer, protocolli di rete, struttura di Internet o Internet come struttura per la comunicazione e l’accesso alle informazioni o strumenti per la codifica di algoritmi di calcolo o linguaggio orientato agli oggetti saper fare o utilizzo dei servizi di Internet per comunicare e interagire o accesso alle risorse Web per ritrovare informazioni o costruzione di semplici modelli matematici per la risoluzione dei problemi o utilizzo del linguaggio di programmazione per calcoli e simulazioni scientifiche Aree tematiche: algoritmi e linguaggi di programmazione (AL) sistemi operativi (SO) reti di computer (RC) struttura di Internet e servizi (IS)
CONTENUTI TRATTATI LA PROGRAMMAZIONE L'astrazione; Programmare ad Oggetti; La classe; Creazione di una Classe; Costruttore e Distruttore; VisibilitĂ dei membri; EreditarietĂ ; Polimorfismo ed overloading; Riscrittura dei metodi nelle classi derivate SISTEMI OPERATIVI Caratteristiche generali. Sistemi monoprogrammati e multiprogrammati; Classificazione dei sistemi operativi I processi Modello a macchine virtuali Nucleo del S.O. La gestione della memoria centrale La gestione delle periferiche virtuali Il file system. L'interprete dei comandi RETI E PROTOCOLLI Aspetti evolutivi delle reti; I servizi per gli utenti e per le aziende; I modelli client/server e peer to peer; La Tecnologia di trasmissione; Classificazione delle reti per estensione; Classificazione delle reti in base alla topologia; 18
Classificazione delle reti per tecnica di comunicazione; Architetture di reti; I modelli per le reti; I mezzi trasmissivi; il modello TCP/IP; Gli indirizzi IP; I livelli applicativi nel modello TCP/IP; Gli Standard digitali per le reti pubbliche INTERNET: COMUNICAZIONE E SERVIZI WEB La Storia di Internet; Intranet ed Extranet; Indirizzi Internet e DNS; I server di Internet; Ricerca di Informazioni; La comunicazione; Web 2.0 e social network; il cloud computing; La sicurezza.
METODOLOGIE DIDATTICHE Lezioni frontali e lezioni partecipate; Laboratorio; Lavoro individuale da svolgere a casa; Ricerca in internet; Riflessione metacognitiva MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI Laboratorio di informatica Fotocopiatrice e stampante LIM Testi vari Eventuali dispense del docente TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE -
Le attivitĂ di laboratorio, gli interventi nelle discussioni la partecipazione nei gruppi di lavoro risultati nelle produzioni individuali e di gruppo.
IL DOCENTE Prof. Michele Salvemini
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DISCIPLINA: STORIA DOCENTE: RAFFAELA PASQUA
PROFILO DELLA CLASSE
La classe, nel corso dell’anno scolastico, ha mostrato un comportamento generalmente corretto. Nel complesso, quasi tutti gli alunni hanno mostrato impegno continuo e sufficiente e autonomia nel saper affrontare e approfondire i contenuti disciplinari rielaborandoli in forma sistemica. La maggior parte degli studenti ha evidenziato valide competenze e capacità nella rielaborazione personale dei contenuti affrontati tuttavia, alcuni discenti non sempre hanno mostrato maturità e autonomia nell’affrontare lo studio delle due discipline, riuscendo a conseguire risultati non sufficienti. L’approccio problematico-critico con cui si è presentata la disciplina è risultato stimolante per ulteriori percorsi personali da parte di alcuni alunni. Lo svolgimento del programma ha avuto lo scopo di abituare gli alunni alla libera e responsabile discussione su eventi e problemi in linea con gli obiettivi definiti nella programmazione iniziale. Le metodologie didattiche utilizzate sono state basate sulla lezione frontale, la lettura e l’analisi dei testi oltre alla discussione guidata. Sono state effettuate verifiche su ciascun argomento mediante interrogazioni individuali e di gruppo, test e questionari. Il profitto medio della scolaresca è buono. Esso si articola su fasce di valori che vanno dalla sufficienza per alcuni al livello ottimale per altri. Per la valutazione si è tenuto presente il criterio della padronanza dei contenuti e la loro elaborazione personale, la chiarezza espositiva, l’attenzione in classe, l’interesse per la disciplina e i riferimenti culturali. OBIETTIVI 1. Definire e adoperare termini e concetti all’interno dei diversi contesti storici. 2. Adoperare correttamente gli strumenti storiografici per descrivere persistenze e mutamenti. 3. Esporre con ordine logico e spazio temporale con l’aiuto di carte geografiche, grafici e tabelle. 4. Distinguere cause ed effetti, e differenziarne il grado di probabilità e le possibili ramificazioni. 5. Stabilire corrispondenze tra periodi storici, eventi e luoghi geografici. 6. Usare modelli per inquadrare e comparare i diversi fenomeni storici. 7. Identificare un problema storiografico. 8. Usare teorie e astrazioni storiche per inquadrare un problema storiografico e rendere conto della complessità dell’epoca studiata. In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati nella seguente tabella. COMPETENZE 1. Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Italia e dell’Europa nel quadro della storia globale 2. Rielaborare ed esporre i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni 3. Cogliere gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità fra civiltà diverse 4. Orientarsi sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale. 20
5. Le competenze insite nell’insegnamento di cittadinanza e costituzione hanno avuto lo scopo di promuovere nei giovani l’impegno in prima persona per il benessere proprio e altrui attraverso la tutela dell’ambiente quale bene comune, la promozione dei valori positivi insiti nello sport e nelle competizioni di qualsiasi genere, l’educazione alla salute come assunzione del rispetto di se stessi e degli altri, l’educazione alla responsabilità delle proprie azioni.
CONTENUTI L’ITALIA GIOLITTIANA L’Italia tra arretratezza e sviluppo industriale L’età giolittiana La fine dell’esperimento giolittiano La settimana rossa LE RELAZIONI INTERNAZIONALI DALLA FINE DEL XIX SECOLO AL 1914 Verso la guerra per il predominio mondiale Dall’entente cordiale tra gran Bretagna e Francia all’accordo anglo- russo La nascita della Triplice Intesa La politica estera italiana e la guerra di Libia Le guerre balcaniche LA PRIMA GUERRA MONDIALE Origini e caratteri del conflitto 1914 L’Italia: dalla dichiarazione di neutralità all’intervento 1915/1916 1917 1918 La pace e la società delle nazioni LA RIVOLUZIONE RUSSA La crisi dello zarismo La rivoluzione di febbraio La rivoluzione d’ottobre LA CRISI DEL DOPOGUERRA l’eredità della guerra tra reazione e rivoluzione il dopoguerra nei paesi europei Il dopoguerra in Italia Il fallimento della rivoluzione in Europa e la nascita della lll internazionale. ECONOMIA, SOCIETÀ, POLITICA TRA DUE GUERRE MONDIALI Sviluppo, crisi e trasformazione del capitalismo Le trasformazioni sociali e politiche il Totalitarismo LE DEMOCRAZIE LIBERALI NEGLI ANNI ’20 E ‘30 Gli Stati Uniti L’Inghilterra 21
La Francia IL FASCISMO IN ITALIA La fine dello stato liberale e l’avvento del fascismo Il fascismo alla conquista del potere totale Le istituzioni dello Stato Fascista L’ordine corporativo Le opposizioni del fascismo IL NAZISMO IN GERMANIA La repubblica di Weimar Dalla stabilizzazione economica alla crisi del 1929. Ideologia e struttura del partito nazista L’avvento al potere nazismo La formazione dello “Stato totale” Il regime totalitario L’economia durante il nazismo IL COMUNISMO IN UNIONE SOVIETICA Dalla guerra civile alla “Nuova politica economica” Da Lenin a Stalin Il regime totalitario L’internazionale comunista LA POLITICA INTERNAZIONALE TRA DUE GUERRE MONDIALE Gli anni ’20. Le illusioni della pace La politica estera dell’Italia fascista negli anni venti Gli anni ’30 verso la rottura degli equilibri La grande crisi e il New Deal La guerra d’ Etiopia e la rimilitarizzazione della Renania La guerra civile spagnola Verso la seconda guerra mondiale LA SECONDA GUERRA MONDIALE I caratteri del conflitto dall’attacco alla Polonia alla sconfitta della Francia L’Italia in guerra e la battaglia d’Inghilterra L’intervento degli U.S.A nel conflitto a Pearl Harbor L’attacco tedesco all’Unione Sovietica Le conquiste giapponesi in Asia Crollo militare dell’Italia e caduta del fascismo e il governo Badoglio Nascita della R.S.I processo di Verona L’Olocausto Sconfitta della Germania e del Giappone L'Italia repubblicana La ricostruzione L'elezione del 1948 La guerra fredda La nascita del bipolarismo Verso un mercato comune europeo e la coestistenza pacifica Gli anni del centrismo 22
Il miracolo economico La nuova stagione del centro- sinistra Il sessantotto e l'autunno caldo Il crollo del comunismo La crisi della prima repubblica
METODOLOGIE DIDATTICHE Colloquio orale. Esercitazioni scritte. Criterio di sufficienza adottato Sono state ritenute sufficienti le prestazioni che mostravano l’acquisizione della comprensione, delle conoscenze e delle competenze.
GLI STUDENTI ----------------------------------------------------------------------------IL DOCENTE Prof .ssa Raffaela Pasqua
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DISCIPLINA: FILOSOFIA DOCENTE: RAFFAELA PASQUA
PROFILO DELLA CLASSE Il profitto medio della scolaresca è positivo e si può articolare su fasce di valori che vanno dalla sufficienza per alcuni alunni, al livello ottimale per altri. Dal punto di vista cognitivo, la classe può essere suddivisa in fasce di livello in riferimento agli obiettivi conseguiti: a) alunni che hanno conseguito gli obiettivi in modo completo, approfondito e critico; b) alunni che hanno conseguito gli obiettivi in modo completo ed adeguato; c) alunni che hanno conseguito quasi tutti gli obiettivi prefissati. Gli obiettivi realizzati, riguardano l’acquisizione di uno spirito critico e lo sviluppo delle capacità di elaborazione personale dei contenuti, di analisi e sintesi. Il percorso metodologico è stato basato, nei limiti del possibile, sulla lettura dei testi e delle fonti, lavoro di approfondimento e confronto in gruppi. Pertanto, accanto alla lezione frontale vi è stata anche la discussione e il confronto allo scopo di promuovere la riflessione critica su problemi ed eventi con riferimento all’attualità. I sistemi di controllo e di verifica degli apprendimenti sono stati: il dialogo quotidiano, le discussioni di gruppo, interrogazioni singole. Per la valutazione si sono presi in considerazione i seguenti criteri: padronanza dei contenuti e loro elaborazione personale, la chiarezza espositiva, l'attenzione in classe, l'interesse per la disciplina e i riferimenti culturali.
OBIETTIVI 1. Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica; 2. Analizzare testi filosofici differenti compiendo le seguenti operazioni: a) definire termini e concetti; b) enucleare le idee centrali; c) riassumere le tesi fondamentali; d) ricostruire la strategia argomentativa; e) ricondurre le tesi rintracciate nel testo al pensiero complessivo dell’autore; f) dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze. 3. Individuare analogie, differenze e relazioni tra diversi ambiti problematici della ricerca filosofica; 4. Confrontare le diverse risposte dei filosofi allo stesso problema. 5. Individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea.
CONTENUTI TRATTATI RIFIUTO E CAPOVOLGIMENTO DEL SISTEMA HEGELIANO I MAESTRI DEL SOSPETTO
MARX Vita e scritti. La critica al misticismo logico di Hegel; La critica della civiltà moderna e del liberalismo 24
Emancipazione politica e umana Manoscritti economico-filosofici del 1844 Le varie forme di alienazione, e i vari tipi di comunismo L’ideologia tedesca. La concezione materialistica della storia, struttura e sovrastruttura. La dialettica della storia. La critica agli ideologi della sinistra hegeliana La sintesi del “ Manifesto del partito comunista”: a) borghesia, proletariato e lotta di classe; b) la critica dei falsi socialismi Il Capitale a) economia e dialettica b) merce, lavoro e plus-valore c) tendenze e contraddizioni del capitalismo; La rivoluzione e la dittatura del proletariato Le fasi della futura società comunista SCHOPENHAUER Vita e scritti Le radici culturali del sistema Il mondo della rappresentazione come “velo di Maya” La scoperta della via d’accesso alla cosa in sé Caratteri e manifestazioni della “Volontà di vivere” Il pessimismo a) dolore, piacere e noia; b) la sofferenza universale; c) l’illusione dell’amore; d) il rifiuto dell’ottimismo cosmico, sociale e storico. LE VIE DI LIBERAZIONE DAL DOLORE: a) l’arte, b) l’etica della pietà, c)l’ascesi - il piano del nirvana
NIETZSCHE Vita e scritti Caratteristiche del pensiero di Nietzsche. Il periodo giovanile Tragedia e filosofia, la nascita e la decadenza della tragedia, spirito tragico e accettazione della vita La “metafisica da artista “Le considerazioni inattuali: storia e vita Il periodo illuministico Il metodo genealogico e la filosofia del mattino La “ morte di Dio” e la fine delle illusioni metafisiche Realtà e menzogna Il grande annuncio Morte di Dio e avvento dell’ “oltreuomo” Come il mondo vero finì per diventare favola e “autosoppressione della morale” IL PERIODO DI ZARATHUSTRA
La filosofia del meriggio Il superuomo (Oltreuomo) L’eterno ritorno L’ULTIMO NIETZSCHE Il crepuscoli degli idoli etico-religiosi e la “trasvalutazione dei valori” LA VOLONTÀ DI POTENZA a) vita e potenza b) la volontà di potenza come arte c) potenza e dominio Il problema del nichilismo e del suo superamento 25
Il prospettivismo FREUD La rivoluzione psicanalitica: dagli studi sull’isteria alla psicanalisi La realtà dell’inconscio e i modi per accedere ad esso La scomposizione psicanalitica della personalità I sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici La teoria della sessualità e il complesso edipico La religione e la civiltà FEUERBACH Il rovesciamento dei rapporti di predicazione; La critica alla religione, la critica a Hegel; Umanismo e filantropismo. KIERKEGAARD Vita e scritti L'esistenza come possibilità e fede Il rifiuto dell'hegelismo Gli stadi dell'esistenza L'angoscia La disperazione La fede POSITIVISMO I caratteri generali Il positivismo sociale A. Comte: la Legge dei tre stadi, la classificazione delle scienze, la nascita della sociologia Il positivismo evoluzionistico: Darwin e Spencer L’ESISTENZIALISMO Caratteri generali SARTRE Esistenza e libertà Dalla teoria dell'assurdo alla dottrina dell'impegno La critica della ragione dialettica LA MEDITAZIONE SULL’AGIRE POLITICO HANNAH ARENDT Le origini del totalitarismo La politeia perduta La banalità del male IL RAZIONALISMO CRITICO K. POPPER La filosofia della scienza La mente non è una tabula rasa Il criterio di falsificabilità La società aperta ai suoi nemici Il pensiero politico Cattiva maestra la televisione 26
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE a) colloquio orale; b) verifiche scritte su quesiti a risposta aperta di lunghezza predeterminata.
GLI STUDENTI -----------------------------------------------------------------------------
IL DOCENTE Prof.ssa Raffaela Pasqua
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DISCIPLINA: LINGUA E CULTURA STRANIERA: INGLESE DOCENTE: ELISABETTA STARACE
PROFILO DELLA CLASSE
La classe si presenta poco numerosa e ha dimostrato un sufficiente interesse verso la disciplina anche perché ha cambiato il docente di inglese tutti gli anni. Il programma diviso in moduli è stato svolto regolarmente. La classe ha risposto al dialogo educativo e si è dimostrata interessata alla disciplina conseguendo risultati adeguati Acuti alunni hanno conseguito risultati molto positivi.
OBIETTIVI GENERALI Gli obiettivi sviluppati si sono esplicitati: Nella comprensione di messaggi orali a carattere generale e finalizzati a scopi diversi, partendo dalla individuazione del senso globale e mirando a cogliere la situazione, l’ argomento e gli elementi del discorso; Nell’ esprimersi esaurientemente su argomenti specifici; Nel comprendere il senso e lo scopo dei testi scritti per usi diversi, sviluppando la capacità di individuare il significato di vocaboli non noti; Nello sviluppare l’attitudine alla riflessione sulle strutture e sui meccanismi linguistici ai diversi livelli: semantico-lessicale, morfo-sintattico e fonologico; Nell’individuare l’ apporto culturale specifico implicito della lingua straniera e confrontarlo con quello della lingua italiana. Le abilità di comprensione e di produzione sono state sviluppate in modo da far acquisire un bagaglio di esponenti linguistici e di registri. In particolare, sono state sviluppate le seguenti ABILITA’ LINGUISTICHE: - COMPRENSIONE ORALE della lingua inglese di testi specifici di indirizzo interrelati con le discipline di indirizzo, - PRODUZIONE ORALE della lingua inglese riguardo ad argomenti letterari. - COMPRENSIONE di testi specifici scritti in lingua inglese - PRODUZIONE in lingua inglese di testi specifici scritti riguardanti gli argomenti letterari.
CONTENUTI TRATTATI The Early Romantic Age Industrial society Emotion vs Reason The Gothicnovel - “Terror” AnnRadcliffe’s “Udolpho” Mary Shelley and “Frankenstein or the modern Prometheus” The Romantic Age The Novel of Manners 28
- “The Ball at Netherfield” Jane Austen’s “Pride and prejudice” The Historical Novel William Wordsworth and the “ Manifesto of English Romanticism” - Daffodils Samuel Taylor Coleridge and “The Rime of the Ancient Mariner” Jane Austen and “Pride and prejudice” The Victorian Age The early Victorian Age The later years of Queen Victoria’s reign. The Victorian Compromise Aestheticism and Decadence Charles Dickens Oscar Wilde - “The Picture of Dorian Gray” - “The Importance to being Earnest - Robert Louis Stevenson: the strange case of DR Jeckyll and Mr Hyde the Age of anxiety” The war poets Joyce and the “Ulysses” Virginia Woolf and “A Visit to a lighthouse” George Orwell and “Animal Farm” and “1984” METODOLOGIE DIDATTICHE Essendo l’obiettivo principale il potenziamento della competenza linguistica , comunicativa e letteraria, lo studio della letteratura è stato programmato a tale scopo, e i singoli autori sono stati presentati attraverso la lettura e l’analisi di brani delle opere in modo tale da attirare l’ interesse degli studenti. Gli autori e le correnti letterarie scelte presentano numerosi agganci con le altre discipline Il laboratorio linguistico è. servito a far conoscere agli studenti i romanzi di Jane Austen ed Oscar Wilde attraverso i dvd in lingua inglese affinando le attività di comprensione della lingua inglese. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha considerato il processo di apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La valutazione è stata formativa e sommativa. Nell’espressione orale si è tenuto conto della pertinenza del messaggio in lingua recepito, la pronuncia, l’intonazione il modo di esporre. Nell’espressione scritta sono state valutate la conoscenza lessicale, la pertinenza, la correttezza grammaticale, l’originalità, la capacità di rielaborazione. Per la valutazione si è anche tenuto conto dell’interesse dimostrato dallo studente. Gli studenti sono stati preparati per la terza prova utilizzando la tipologia B. GLI STUDENTI --------------------------------------29
--------------------------------------IL DOCENTE Prof.ssa Elisabetta Starace DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: RACHELE CASCIO
PROFILO DELLA CLASSE
L’attività didattica è stata svolta seguendo le linee fissate nell’offerta formativa elaborata all’inizio dell’anno scolastico. La classe non ha goduto di continuità didattica in Matematica infatti la scrivente è stata assegnata alla classe al quarto anno (dopo il susseguirsi di tre insegnanti negli anni precedenti). La classe è variamente rappresentata sotto il profilo dell’impegno, dell’interesse alla disciplina, delle capacità di apprendimento e, di conseguenza, dei risultati conseguiti. Un numero esiguo di alunni si distingue per ampio interesse e assidua partecipazione al dialogo educativo e per un continuo e lodevole progresso di apprendimento. Un nutrito gruppo di studenti si è caratterizzato con livelli alterni di interesse e di partecipazione al dialogo educativo, con apprendimenti complessivi poco soddisfacenti . Infine da un gruppo il cui impegno è stato molto superficiale o quasi nullo durante il corso dell’anno scolastico. I contenuti disciplinari previsti nel piano di lavoro non sono stati svolti completamente, ciò è stato dovuto: - a una crisi di interesse, di impegno, di partecipazione, di rendimento, che ha investito un certo numero di alunni e ha condizionato il profitto di tutta la classe. - al programma troppo vasto; -alle numerose ore di lezione che sono andate perdute.
OBIETTIVI GENERALI Conoscenze: a. conosce le definizioni degli enti essenziali e delle strutture b. sa decodificare le informazioni Competenze: a. si esprime in un linguaggio scientifico b. conosce le tecniche fondamentali del calcolo algebrico c. conosce il metodo ipotetico-deduttivo Capacità a adopera strumenti operativi adeguati b sa strutturare la soluzione di un quesito c possiede strumenti sia logici che operativi d. applica le tecniche ricorrenti di dimostrazione e. sa interpretare i risultati conseguiti f. ha fatto propri i contenuti proposti ed è in grado di estrapolarli.
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CONTENUTI TRATTATI Funzioni e loro proprietà Definizioni fondamentali e loro classificazione; determinazione del dominio, intersezione con gli assi, insiemi di positività e negatività; funzioni iniettive, suriettive e biiettive, crescenti, decrescenti e monotone, periodiche, pari e dispari, inverse e composte. Limiti delle funzioni Topologia della retta: intervalli, intorni, insiemi limitati e illimitati, punti isolati o di accumulazione. Definizione di limite nei vari casi; verifiche di limiti. Funzioni continue. Asintoti orizzontali e verticali Teoremi generali sui limiti: di unicità del limite, della permanenza del segno e suo inverso, del confronto. Calcolo di limiti Teoremi sulle operazioni con i limiti: somma algebrica, prodotto, potenza, radice n-esima, reciproco e quoziente di funzioni; limite di funzioni composte e continuità di funzione inversa. Forme indeterminate. Limiti notevoli. Infinitesimi, infiniti e loro confronto. Teoremi sulle funzioni continue: di Weierstrass, dei valori intermedi e di esistenza degli zeri. Punti di discontinuità di una funzione. Ricerca di asintoti orizzontali, verticali e obliqui. Grafico probabile di una funzione. Derivata di una funzione Rapporto incrementale, definizione e calcolo della derivata di una funzione. Retta tangente al grafico di una funzione, punti stazionari e di non derivabilità. Teorema di continuità delle funzioni derivabili. Derivate fondamentali. Teoremi sul calcolo delle derivate: somma algebrica, prodotto, reciproco e quoziente di funzioni. Derivata di funzione composta e della funzione inversa. Derivate di ordine superiore. Teoremi del calcolo differenziale Teoremi di Rolle. Teorema di Lagrange e sue conseguenze, funzioni crescenti e decrescenti. Teorema di Cauchy. Teorema di De L’Hopital (senza dim.) e sue applicazioni. Massimi, minimi e flessi Definizioni di massimo e minimo, assoluti e relativi, concavità e flessi. Ricerca di estremi relativi, flessi orizzontali e derivata prima. Concavità, flessi e derivata seconda. Massimi, minimi, flessi e derivate successive. Problemi di massimo e di minimo.
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Studio di funzioni Schema generale per lo studio di una funzione. Grafici di una funzione e della sua derivata.
Integrali indefiniti Primitive, integrale indefinito e sue proprietà. Integrali indefiniti immediati. Integrazione per sostituzione, per parti e di funzioni razionali fratte. Integrali definiti Definizione di integrale definito di una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato e sue proprietà. Teorema della media. Funzione integrale, teorema fondamentale e formula fondamentale del calcolo integrale. Calcolo di aree di superfici piane, volumi di solidi di rotazione, lunghezza di un arco di curva e area di una superficie di rotazione. Integrali impropri di 1° e 2° tipo. Equazioni differenziali Equazioni differenziali del primo ordine. Equazioni differenziali del tipo y’=f(x). Equazioni differenziali a variabili separabili. Equazioni differenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali del secondo ordine. Cenni di calcolo combinatorio Fattoriale di un numero. Disposizioni, permutazioni e combinazioni semplici. Coefficienti binomiali e binomio di Newton.
METODOLOGIE DIDATTICHE L’insegnamento della materia si è articolato in moduli i cui argomenti, raggruppati per Unità Didattiche, rispondono a precisi obiettivi specifici e generali. Le unità didattiche sono costituite da segmenti relativamente autosufficienti di una durata limitata e caratterizzata da contenuti correlati fra loro e finalizzati al raggiungimento di obiettivi didattici omogenei. Sono state attivate tutte le metodologie atte a stimolare la partecipazione attiva degli alunni, a sviluppare la loro capacità di organizzare e sistemazione delle conoscenze progressivamente acquisite. In modo particolare si sono usati i seguenti metodi: a) la lezione frontale, per fornire a tutta la classe i contenuti essenziali della disciplina; b) discussione guidata e correzione collettiva di esercizi vari, svolti in classe o a casa; c) lavoro individuale;
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche sia formative ( il quotidiano controllo dell’operato dell’alunno) sia sommative (prove orali al termine di un ciclo di lavoro) hanno accertato: 1) la conoscenza e la comprensione dei contenuti culturali; 2) l’applicazione; 32
3) la capacità di analisi e sintesi; 4) la capacità di motivare le proprie affermazioni. Le verifiche periodiche sono avvenute attraverso prove tradizionali orali (interrogazioni) e scritte (compiti). Le diverse forme di verifica hanno consentito di controllare gli sviluppi di capacità, conoscenze e competenze degli alunni. Nella valutazione finale si terrà conto sia delle verifiche formative che sommative ed inoltre dei seguenti elementi: 1) dei progressi compiuti rispetto al livello di partenza; 2) dell’entità del cammino svolto da ogni alunno; 3) dell’impegno, dell’interesse dimostrati dall’alunno;
GLI STUDENTI ----------------------------------------------------------------------------LA DOCENTE Prof.ssa Rachele Cascio
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DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: TOTARO MICHELE
PROFILO DELLA CLASSE
Alcuni allievi hanno mostrato un vivo interesse per la disciplina, applicandosi costantemente e conseguendo, in tal modo, una preparazione piuttosto completa; a questi si affianca un gruppo che ha maturato un’adeguata preparazione lavorando con serietà apprezzabile, attestandosi quindi su livelli di rendimento nel complesso discreti; infine altri si sono limitati a uno studio meramente scolastico tanto da raggiungere risultati appena sufficienti.
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: OBIETTIVI Conoscenze -
Saper riconoscere e ricordare termini, fatti, convenzioni, metodi, criteri e teorie. Saper parafrasare ciò che si è appreso. Competenze
-
Saper utilizzare correttamente il linguaggio tecnico. Saper interpretare un fenomeno. Saper ricercare dati e fonti. Capacità
-
Saper ricordare e classificare Saper spiegare un concetto Saper rielaborare i dati acquisiti Saper analizzare testi e dati
CONTENUTI TRATTATI Cap.1. Induzione elettromagnetica e applicazioni. Esperienze di Faraday sulle correnti indotte. Vari casi di correnti indotte. Analisi quantitativa dell’induzione elettromagnetica. Leggi di Faraday-Neumann e di Lenz. Calcolo della forza elettromotrice indotta. Legge di Faraday-Neumann. Legge di Lenz. Interpretazione della Legge 34
di Lenz.. Induttanza di un circuito. Autoinduzione elettromagnetica. Extracorrente di apertura e di chiusura di un circuito. Produzione di corrente alternata con campi magnetici. Alternatori. Le correnti alternate. Valore efficace di una corrente alternata.Trasformazione delle tensioni alternate e trasporto dell’energia elettrica. I circuiti in corrente alternata. Il circuito LC. Il trasformatore. Cap2.Onde elettromagnetiche Il campo elettrico indotto; Il termine mancante; Le equazioni di Maxwell e il campo elettromagnetico; Le onde elettromagnetiche; le onde elettromagnetiche piane; la polarizzazione della luce; La legge di Malus; Lo spettro elettromagnetico; Cap3. La relatività dello spazio e del tempo Il valore numerico della velocità della luce; L’esperimento di Michelson-Morley; Gli assiomi della teoria della relatività ristretta; La relatività della simultaneità; La dilatazione dei tempi; La contrazione delle lunghezze; L’invarianza delle lunghezze perpendicolari al moto relativo; Le trasformazioni di Lorentz; l'effetto Doppler relativistico. Cap4. La relatività ristretta L’intervallo invariante; Lo spazio-tempo; La composizione delle velocità (esclusa la dimostrazione della legge); L’equivalenza tra massa ed energia (escluso l'esperimento ideale per la dimostrazione); Energia totale, massa e quantità di moto relativistiche. Cap6. La crisi della fisica classica Il corpo nero e l’ipotesi di Planck; L’effetto fotoelettrico; la quantizzazione della luce secondo Einstein; l’effetto Compton; Lo spettro dell’atomo di idrogeno; L’esperimento di Millikan; Il modello di Bohr; i livelli energetici di un elettrone nell’atomo di idrogeno; Cap7. La fisica quantistica Le proprietà ondulatorie della materia; Il principio di indeterminazione; Le onde di probabilità, l’ampiezza di probabilità e il principio di Heisenberg. METODOLOGIE DIDATTICHE L’insegnamento si è basato su una lezione organizzata il più possibile in forma dialogica e problematica, stimolando la partecipazione attiva degli studenti anche nella fase propositiva degli argomenti. L’intervento della classe è stato sollecitato sia nella ricerca delle soluzioni, attraverso osservazioni espresse anche informalmente, sia nella successiva analisi e correzione dei contributi emersi nella loro corretta e conclusiva sistemazione. La trattazione degli argomenti dei singoli temi non è stata rigida, ma si è adottato un processo a spirale che ha consentito un potenziamento delle capacità di collegamento tra i temi trattati e una migliore sistemazione dei concetti assimilati, otre che un’ulteriore opportunità di recupero da parte degli alunni che non avevano compreso correttamente gli argomenti . CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Le verifiche sia formative sia sommative hanno accertato: 1) la conoscenza e la comprensione dei contenuti culturali; 2) la capacità di analisi e sintesi; 3) la capacità di motivare le proprie affermazioni. Le verifiche periodiche sono avvenute attraverso prove tradizionali orali (interrogazioni).
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Le diverse forme di verifica hanno consentito di controllare gli sviluppi di capacità, conoscenze e competenze degli alunni. Nella valutazione finale si terrà conto sia delle verifiche formative che sommative ed inoltre dei seguenti elementi: 1) dei progressi compiuti rispetto al livello di partenza; 2) dell’entità del cammino svolto da ogni alunno; 3) dell’impegno, dell’interesse dimostrati dall’alunno
GLI STUDENTI -----------------------------------------------------------------------------
IL DOCENTE Prof. Michele Totaro
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DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI DOCENTE: ANNA RITA FALCONE
PROFILO DELLA CLASSE
La classe VD è costituita da 22 alunni rispettosi delle regole, aperti e coinvolti nel dialogo educativo. La classe è variamente rappresentata sotto il profilo dell’impegno, dell’interesse alla disciplina, delle capacità di apprendimento e, di conseguenza, dei risultati conseguiti. Un gruppo di alunni si distingue per un livello di preparazione ottimale o eccellente evidenziando buone capacità espositive, di analisi e di rielaborazione, inoltre, ha manifestato interesse costante e partecipazione sempre attiva verso la disciplina e il dialogo educativo in generale. Un altro gruppo di studenti si è caratterizzato per un impegno e un interesse non sempre continuo, tuttavia, la preparazione complessiva di questi alunni si può ritenere mediocre o sufficiente. Infine, un gruppo esiguo di alunni ha evidenziato interesse e impegno scarsi nel corso dell’intero anno scolastico, sarà difficoltoso il recupero, in particolare per la chimica organica che presuppone spiegazione, ascolto e applicazione continua per la comprensione e l’acquisizione dei contenuti.
OBIETTIVI GENERALI CONOSCENZE: a) conoscenze dei contenuti di chimica organica, biochimica, scienze della terra; b) dei metodi di indagine scientifica che fa riferimento alla dimensione di “osservazione e sperimentazione” c) del linguaggio specifico e settoriale della disciplina. COMPETENZE: a) utilizzo di un lessico appropriato; b) acquisizione di strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà. CAPACITA’: a) effettuare analogie, differenze e collegamenti; b) di individuare variabili essenziali nei vari fenomeni naturali; c) di usare i modelli interpretativi e riconoscerne i limiti; d) di discriminare processi naturali o indotti dall’uomo. I suddetti obiettivi sono stati raggiunti pienamente da alcuni alunni, mentre gli altri possiedono conoscenze, capacità e competenze che si attestano sui livelli che vanno dall’insufficienza al discreto.
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CONTENUTI TRATTATI CHIMICA DEL CARBONIO: UN PRIMO APPROCCIO Dalla chimica organica alla chimica del carbonio -La varietà dei composti organici e il loro utilizzo -Le particolari proprietà dell’atomo di carbonio Il carbonio e i suoi composti -Ibridazione sp3 -Ibridazione sp2 -Ibridazione sp -Elettroni pi greco delocalizzati, risonanza e struttura del benzene La classificazione dei composti organici -Le strutture molecolari -I gruppi funzionali -L’isomeria di struttura o costituzionale -Stereo isomeria -Enantiomeri e diastereoisomeri -Le forme meso -Racemo e risoluzione racemica
GLI IDROCARBURI I tipi di idrocarburi Gli alcalini -La nomenclatura degli alcani -Proprietà fisiche fonti e caratteristiche generali -Proprietà chimiche Gli idrocarburi insaturi -Gli alcheni -I dieni -Gli alchini -Proprietà fisiche, fonti e caratteristiche generali degli idrocarburi insaturi -Le proprietà chimiche degli idrocarburi insaturi -L’addizione elettrofila di un acido -La regola di Markovnikov e la scala di stabilità dei carbocationi -L’addizione elettrofila di un alogeno -L’addizione radicalica -L’addizione di idrogeno Idrocarburi aliciclici -Cicloalcani -Caratteristiche dei cicloalcani -Uso dei cicloalcani -Gli idrocarburi aromatici o areni - I legami del benzene -Diversi tipi di composti aromatici -La nomenclatura dei composti aromatici -Proprietà fisiche ,fonti e caratteristiche generali degli areni -Proprietà chimiche 38
-Meccanismo di una reazione di sostituzione elettrofila aromatica I DERIVATI FUNZIONALI DEGLI IDROCARBURI I derivati funzionali alogenati -Le reazioni di sostituzione nucleofila -Le reazioni di eliminazione Derivati funzionali ossigenati -Gli alcoli e i fenoli -Caratteristiche generali alcoli e fenoli -Reattività -La rotazione di esterificazione -Reazione di sostituzione ed eliminazione -La rotazione di ossidazione -Le aldeidi e i chetoni -Reattività di aldeidi e chetoni -Reazioni di sostituzione degli idrogeni in posizione alfa al gruppo carbonifico -Gli acidi carbossilici -La reattività degli acidi carbossilici -Reazione di sostituzione nucleofila acilica -Esteri LE BIOMOLECOLE I composti della vita I lipidi -I lipidi saponificabili -I lipidi insaponificabili -La reazione di saponificazione I carboidrati -I monosaccaridi -I monosaccaridi della serie D e della serie L -Monosaccaridi a catena chiusa -Oligosaccaridi -Polisaccaridi Le proteine -Gli amminoacidi -Il legame peptidico -La struttura delle proteine -Gli enzimi -Le vitamine Gli acidi nucleici -I nucleotidi -La struttura del DNA e dell’ RNA INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL METABOLISMO -I principali processi metabolici -Le trasformazioni biologiche dell’energia e le leggi della termodinamica (cenni) -NAD+ e FAD + : i coenzimi trasportatori di elettroni
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I PROCESSI METABOLICI Glicolisi e respirazione cellulare Le fermentazioni lattica e alcolica I metabolismi -Il metabolismo del glucosio -Il metabolismo dei lipidi -Il metabolismo delle proteine -La fotosintesi L’INGEGNERIA GENETICA Le biotecnologie di ieri e di oggi La tecnologia del DNA ricombinante -Come ottenere frammenti di DNA :gli enzimi di restrizione -Come ottenere molte copie di un gene : Il clonaggio molecolare -L’inserimento del DNA ricombinante nelle cellule ospiti -I vettori di clonaggio -La selezione delle cellule geneticamente modificate -Le mappe di restrizione e l’impronta genetica -L’amplificazione del DNA tramite PCR -L’organizzazione dei geni in “librerie” -Le librerie di cDNA -Lo screening delle librerie LA GENOMICA E LE APPLICAZIONI DELL’INGEGNERIA GENETICA Il sequenziamento dei genomi -Il progetto genoma umano La genomica e l’era post-genomica -Genomica funzionale -Biologia dei sistemi -Trasduzione del segnale I principali prodotti biotecnologici La clonazione nei mammiferi La bioetica Le applicazioni biotecnologiche in campo ambientale e agrario Il dibattito sugli OGM SCIENZE DELLA TERRA LA DINAMICA TERRESTRE - LA DINAMICA DELLA LITOSFERA: Le teorie fissiste La teoria della deriva dei continenti Wegener aveva ragione? La morfologia dei fondali oceanici I sedimenti oceanici Gli studi di paleomagnetismo La migrazione apparente dei poli magnetici Le inversioni di polarità Espansione dei fondali oceanici Anomalie magnetiche 40
La struttura delle dorsali oceaniche Faglie trasformi Età delle rocce del fondale -TETTONICA A PLACCHE E OROGENESI: La teoria della tettonica a placche Margini di placca Caratteristiche generali delle placche I margini continentali Come si formano gli oceani? I sistemi arco-fossa I punti caldi Il meccanismo che muove le placche Come si formano le montagne? Diversi tipi di orogenesi Collisione crosta oceanica-crosta continentale Collisione crosta continentale-crosta continentale Orogenesi per accrescimento crostale
METODOLOGIE DIDATTICHE Partendo dalla lezione frontale ho sempre cercato di catturare l‘attenzione degli alunni partendo da situazioni della realtà odierna o da temi di attualità per rendere interessante e significativa la spiegazione; sono stati utilizzati mappe concettuali, schemi e disegni atti a favorire l’acquisizione dei concetti più complessi. I collegamenti con altri ambiti disciplinari, soprattutto, matematica e fisica sono stati effettuati ogniqualvolta è stato necessario. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione ha tenuto conto dell’aspetto formativo, piuttosto che di quello sommativo, della costanza delle verifiche, dell’attenzione, della partecipazione, della progressione nel processo di apprendimento e del grado di conseguimento degli obiettivi. Per quanto riguarda criteri e strumenti di valutazione, sono state effettuate verifiche orali sotto forma di colloquio e di interventi nel dialogo educativo. Sono state svolte prove scritte anche in previsione della terza prova. GLI STUDENTI -----------------------------------------------------------------------------
IL DOCENTE Prof.ssa Anna Rita Falcone
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DISCIPLINA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE DOCENTE: GIOVANNA ORDINE
PROFILO DELLA CLASSE
La classe è composta da 22 ragazzi , già dal primo periodo sono emersi buoni rapporti relazionali tra il docente e i discenti che si sono mostrati disponibili alle attività oggetto di studio. All’inizio dell’anno scolastico i discenti presentavano un livello di preparazione diversificato. Un gruppo di ragazzi possedeva delle buone conoscenze e adeguate abilità tecniche espressive per la rappresentazione grafica e per la conoscenza dei contenuti di storia dell’arte per affrontare il quinto anno di studio. Mentre una parte della classe mostrava di possedere una conoscenza dei contenuti più che sufficiente ed alcuni ragazzi non hanno risposto in maniera adeguata alle verifiche effettuate per accertarsi del superamento delle carenze. La preparazione raggiunta dalla classe nel complesso può ritenersi del tutto discreta, sia per la partecipazione al dialogo educativo che per il profitto.
OBIETTIVI GENERALI Sono state consolidate le capacità di osservazione. Sanno comprendere l'opera d'arte e il suo messaggio attraverso :a) l'individuazione degli elementi compositivi dell'opera d'arte (linea,colore, forma, composizione, peso, ecc.); b) la conoscenza e l'utilizzazione dei termini specifici; c)le analogie e differenze con opere dello stesso e diverso periodo storico- artistico. Riescono a far proprio il significato dell'opera d'arte e a confrontarlo con l'espressione di altri linguaggi, cogliendo analogie e differenze con l'ausilio di un linguaggio ricco e specifico. Sanno cogliere gli aspetti fondamentali dell'opera d'arte e argomentarli con pensiero critico e personale evidenziando: emozioni, sentimenti, sensazioni, ecc. E' stato potenziato l'uso corretto degli strumenti tecnici. Si è avuta cura per la pulizia e l'ordine degli elaborati grafici. È maturato nei discenti il rispetto per le opere d'arte e per la loro tutela. I ragazzi hanno compreso la consapevolezza che l'opera d'arte può essere fonte di sviluppo socio–economico del nostro territorio. Questi obiettivi sono stati nel complesso raggiunti, naturalmente in maniera diversificata in base alle abilità tecniche espressive individuali, all'impegno profuso e alla partecipazione alle attività oggetto di studio. Alcuni studenti della classe si sono distinti per gli ottimi risultati che hanno fatto registrare, mentre qualche elemento non ha risposto in maniera adeguata alle sollecitazioni e agli stimoli adoperati.
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CONTENUTI TRATTATI DISEGNO GEOMETRICO
La prospettiva centrale concetti generali, il cono ottico, il metodo dei punti di distanza. La prospettiva accidentale e il metodo dei due punti di fuga. La prospettiva teatrale. Degli argomenti trattati sono state realizzate n°6.tavole. Hanno eseguito vari elaborati sulle prime due prospettive sopra citate, di seguito hanno elaborato serie di bozzetti preparatori alla ricerca delle varie scene richieste dall’opera teatrale da loro scelta. Terminando con la realizzazione del progetto finale utilizzando le scale metriche più consone alle loro esigenze. STORIA DELL’ARTE
IL SETTECENTO : caratteristiche generali sugli elementi artistici che caratterizzano il periodo artistico e socio politico. Architettura: F. JUVARA: la palazzina di Stupinigi. L. VANVITELLI: la Reggia di Caserta. Approfondimento sullo scalone interno. F.DE SANCTIS: la scalinata di trinità dei monti. IL NEOCLASSICISMO: caratteristiche generali sugli elementi artistici che caratterizzano il periodo artistico e socio politico. Architettura: G. Piermarini : il teatro alla scala. Approfondimento sul teatro Scultura: A. Canova : Paolina Borghese, Amore Psiche. Pittura: J. L. David : il giuramento degli Orazi ; la morte di Marat .F. IL ROMANTICISMO: caratteristiche generali sugli elementi artistici che caratterizzano il periodo artistico e socio storico politico. Pittura: Il paesaggio: W. Turner: ombre e oscurità la sera del diluvio. J. W. of Derby: l’eruzione del Vesuvio da portici. Il sublime: C. D. Friedrich: Il viandante sul mare di nebbia; abbazia nel querceto; il mare di ghiaccio. T. D. Géricault: la zattera della medusa. E. Delacroix: la libertà che guida il popolo. F. Goya: Il parasole; il sonno della ragione genera mostri; la fucilazione del 3 Maggio 1808. F. Hayez: il bacio (le 3 versioni). IL REALISMO: caratteristiche generali sugli elementi artistici che caratterizzano il periodo artistico e socio storico politico. G. Courbet: lo spaccapietre. Il Realismo in Italia - I MACCHIAIOLI: caratteristiche generali. G. Fattori: in vedetta; bovi al carro. L’IMPRESSIONISMO: elementi artistici che caratterizzano la nuova cultura artistica europea. E. Manet: colazione sull’erba; Olympia. C. Monet: impression soleil levant; la cattedrale di Rouen. E. Degas: la lezione di danza. P. A. Renoir : moulin de la Galette. 43
IL POSTIMPRESSIONISMO: caratteristiche generali sugli elementi artistici che caratterizzano il periodo artistico e socio storico politico. P. Cezanne: i giocatori carte. Il cromoluminismo- G. Seurat: una domenica pomeriggio Sull’isola della Grande Jatte. P. Gauguin : da dove veniamo? Cosa siamo? Dove andiamo? V. Van Gogh: La camera da letto; notte stellata. LE AVANGUARDIE DEL PRIMO 900. L’architettura nella seconda metà dell’ottocento: La torre Eiffel . ART NOUVEAU : caratteri generali Pittura G. Klimt:il bacio. Architettura A. Gaudì: casa Milà; la sagrada familia. L’ESPRESSIONISMO: linee generali I FAUVES – DIE BRUCKE E.Munch: la fanciulla malata; il grido o urlo. E. Schiele: abbraccio. IL CUBISMO: caratteri generali P. Picasso : il periodo blu e il periodo rosa; Les demoiselles d’Avignon;Guernica . IL FUTURISMO: caratteri generali U.Boccioni: la città che sale. G.Balla: dinamismo di un cane al guinzaglio. L’ASTRATTISMO: caratteri generali. V.Kandinkij: alcuni cerchi. IL DADAISMO: caratteri generali. M.Duchamp: fontana LA METAFISICA: caratteri generali. G.De Chirico:trovatore. IL SURREALISMO: caratteri generali. S. Dalì: la persistenza della memoria.
METODOLOGIE DIDATTICHE La presentazione e lo svolgimento dei contenuti è avvenuta illustrando gli aspetti fondamentali degli argomenti con spiegazioni orali tramite immagini del testo e di altri sussidi didattici che la scuola possiede usando schemi grafici per evidenziare analogie e differenze di strutture compositive, chiarendo eventuali difficoltà con esempi e chiarimenti alla lavagna. Si è ritenuto opportuno dedicare un buon periodo dell'anno scolastico all'attività di progettazione riguardante opere teatrali con relativo arredamento dando ampio spazio alla propria creatività. I ragazzi hanno dunque, effettuato una completa ridistribuzione dello spazio interno del teatro Giordano di Foggia procedendo con una personale ambientazione dettata dall’opera teatrale, scelta da ognuno di loro. Per realizzare ciò sono state eseguiti vari schizzi preparatori, piante, sezioni, prospetti e viste prospettiche. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione intermedia e finale è avvenuta con una serie di verifiche orali – scritte e prove grafiche, che hanno accertato le conoscenze, le competenze, le abilità tecniche espressive, inoltre 44
si è tenuto presente della partecipazione, dell’interesse, dell’impegno delle attività oggetto di studio. Si sono verificate in modo particolare: a) l’acquisizione dei contenuti che è avvenuta attraverso dialoghi, discussioni coinvolgendo l’intera scolaresca e con interrogazioni personali; le verifiche degli elaborati si è svolto con la presenza del ragazzo per far capire gli eventuali errori commessi. b) le capacità di lettura di analisi e di critica personale delle opere d’arte oggetto di studio e di stimoli visivi con l’ausilio di una corretta terminologia specifica. c) la comprensione e la critica personale del messaggio delle opere d’arte in rapporto al contesto socio – storico – politico e in relazione ai giorni nostri.
GLI STUDENTI -----------------------------------------------------------------------------
IL DOCENTE Prof.ssa Giovanna Ordine
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DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE DOCENTE: GIUSEPPE ARMILLOTTA
Profilo della classe Gli studenti hanno mostrato nel complesso un atteggiamento critico e motivato nei riguardi della disciplina e delle attività tecnico-pratiche, intervenendo attivamente nelle scelte didattiche. La classe ha portato a compimento il percorso formativo previsto in tale disciplina, raggiungendo, nel complesso, buoni livelli di conoscenze, competenze e capacità, seppur differenziati singolarmente, dalle diverse potenzialità, dall’applicazione individuale e dal percorso scolastico di ciascun alunno. Il dialogo educativo/disciplinare è stato corretto e responsabile. Conoscenze -
Conoscere il proprio corpo e le sue modificazioni. Conoscere l'aspetto operativo e teorico delle attività motorie e sportive. Conoscere le norme elementari di comportamento al fine della prevenzione degli infortuni e in caso d'incidenti. Conoscere i principi igienici e scientifici essenziali che favoriscono il mantenimento dello stato di salute e il miglioramento dell’efficienza fisica.
Competenze -
Saper valutare e analizzare criticamente l’azione eseguita e il suo esito. Saper sfruttare la cultura motoria e sportiva come costume di vita. Saper utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari.
Capacità - Capacità di realizzare attività finalizzate, di valutare i risultati e di valutare i nessi pluridisciplinari. - Capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport. - Capacità di dare spazio alle attitudini e propensioni personali e saperli trasferire all'esterno della scuola Contenuti Potenziamento cardio-circolatorio e respiratorio: Corsa prolungata a ritmo blando e costante, con variazione di ritmo, distanza e durata. Mobilità articolare generale e specifico: Esercizi a corpo libero, a coppie, in gruppo e con piccoli attrezzi. Potenziamento muscolare generale e specifico: Esercizi individuali e a coppie, in gruppo e con piccoli attrezzi. Potenziamento capacità coordinative: Esercizi di coordinazione a corpo libero, a coppie e in gruppo. Rielaborazione degli schemi motori di base: Esercizi di agilità e destrezza. Esercizi di equilibrio statico e dinamico. 46
Avviamento all’attività sportiva: Esercizi sui fondamentali della pallavolo. Partite di assimilazione del lavoro svolto. Nozioni teoriche: Influenza del movimento sui vari apparati del corpo umano. Elementi di pronto soccorso. Metodologie e strumenti I metodi sono stati scelti a seconda delle necessità e delle attività. Si è insistito sul metodo operativo, affinché gli alunni potessero partecipare in un lavoro attivo e creativo. Le attività sono state impostate in forma globale, per porre i ragazzi di fronte al problema completo, poi però è stato necessario scendere nel particolare, per favorire l'apprendimento di tecniche corrette ed evitare automatizzazioni errate del movimento. Inoltre si è utilizzato il metodo direttivo, fornendo esplicitamente agli allievi informazioni molto dettagliate su come affrontare un compito motorio e quale strategia realizzare. Nell'approccio a scoperta guidata (problem solving), invece è stato permesso ai soggetti, di scoprire in maniera autonoma, e attraverso domande poste dall'insegnante, le strategie che hanno portato alla risoluzione del problema motorio definitivo. Verifiche Le verifiche effettuate sono state svolte alla fine dei moduli, tramite test motori. Gli allievi sono stati costantemente seguiti sia nei momenti di esercitazione, che in quelli di verifica vera e propria. Criteri di valutazione La valutazione finale non ha tenuto conto solo del risultato tecnico, ma dei risultati ottenuti da ogni singolo allievo in proporzione alle sue capacità ed ai progressi fatti durante l’anno scolastico. Strumentazione didattica Per la realizzazione delle attività sono stati adoperati tutti gli attrezzi disponibili in palestra. GLI STUDENTI ----------------------------------------------------------------------------IL DOCENTE Prof. Giuseppe Armillotta
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DISCIPLINA: INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: DOMENICO SCARAMUZZI
PROFILO DELLA CLASSE
La classe, nel suo complesso, ha mostrato piena disponibilità al dialogo educativo. Le lezioni si sono svolte sempre in un clima sereno di fiducia e di costante partecipazione. Molti studenti utilizzano il linguaggio specifico, sanno osservare e descrivere fatti e fenomeni religiosi, formulare ipotesi e porre domande a partire dalle conoscenze acquisite. L’intervento educativodidattico ha mirato a motivare gli studenti approfondendo gli argomenti, a stimolare con discussioni l’attenzione e la partecipazione attiva, a coinvolgere quelli che hanno una conoscenza frammentaria e superficiale, a potenziare le capacità dei più interessati. Gli obiettivi, didattici e contenutistici sono stati pienamente raggiunti: la maggior parte della classe possiede ottime conoscenze e sa affrontare criticamente una discussione partecipata rispettando le differenze e le divergenze di opinioni.. OBIETTIVI GENERALI 1. Utilizzare un linguaggio religioso appropriato per spiegare contenuti, simboli e influenza nel cristianesimo 2. Riconoscere il contributo delle organizzazioni a favore della promozione dei diritti umani 3. Individuare la posizione del magistero della Chiesa su aspetti importanti della realtà sociale, economica e tecnologica 4. Riconoscere il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo con riferimento ai nuovi scenari religiosi 5. Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo per una lettura critica del mondo contemporaneo.
CONTENUTI TRATTATI L’incidenza della religione nel mondo contemporaneo Le organizzazioni per la promozione e tutela internazionale dei diritti umani La dottrina sociale della Chiesa: Il principio del bene comune Il principio della solidarietà La globalizzazione nel pensiero della Chiesa Cause e origine del fenomeno migratorio Nuovi scenari politici e religiosi Nuove tecnologie a servizio dell’uomo e della fede.
METODOLOGIE DIDATTICHE -
lezione frontale lezione dialogata ricerca individuale e/o di gruppo cooperative learning
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- conversazione e discussione - problem solving - schematizzazioni e mappe concettuali.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE - Domande informali durante la lezione - Lavori di ricerca e approfondimento GLI STUDENTI -----------------------------------------------------------------------------
IL DOCENTE Prof. Domenico Scaramuzzi
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Simulazione della 3^ prova a.s. 2016-2017 Quesiti di Lingua e Civiltà Inglese Nome e cognome ………………………………….
Data: ………
1. What are the Lyrical Ballads? (max. 8 righe)) ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
2. What was the idea of Coleridge and Wordsworth about the poetry? (max. 8 righe) ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
3. What is the fancy about Coleridge? (max. 8 righe) ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
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Quesiti di Informatica Nome e cognome ………………………………….
Data: ………
1. Illustrare le tecniche di partizionamento dinamico della memoria central adottate da Sistema Operativo? (max. 8 righe …………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………….
2. Descrivere i modelli di comunicazione CLIENT/SERVER in una rete di calcolatori ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………
3. Relativamente alla programmazione ad oggetti, illustrare le tecniche di polimorfismo: overloading e overriding …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………
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Quesiti di Fisica Quesito 1 Descrivi il principio di funzionamento del motore elettrico in corrente continua.
…............................................................................................................................................ ……………………………………………………………………………………………… ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ............................................................ Disegni, schemi, formule
Quesito 2 Spiega cosa si intende per corrente di spostamento e come Maxwell ha ampliato il teorema di Ampère.
…......................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................... ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Disegni, schemi, formule
Quesito 3 Descrivi brevemente l'apparato sperimentale di Michelson-Morley. Esso viene utilizzato oggi, diversamente dalle finalità degli stessi autori, per dimostrare uno degli assiomi della relatività ristretta: fai una sintetica trattazione a tale riguardo …......................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................... ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ...........................................................................................................................................
Disegni, schemi, formule
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Quesiti di Scienze
1) Scrivi le equazioni delle seguenti reazioni: (max 7 righe) a) 2-butene + HBr b) 2-butene + H2 SO4 c) cicloesene + HI ……….…………………………………………………………………………………………… ……………………….…………………………………………………………………………… ……………………………….…………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. ……………………..………………………………………………………………………………
2) Quali sono le principali caratteristiche fisiche di alcoli e fenoli? Come vengono giustificate dal punto di vista chimico? Qual è la reazione comune ad alcoli e fenoli e in che cosa si differenziano? (max 7 righe) ……….…………………………………………………………………………………………… ……………………….…………………………………………………………………………… ……………………………….…………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. ……………………..………………………………………………………………………………
3) Definisci e illustra i seguenti termini: a) DNA b) coppia di basi c) replicazione d) trascrizione Il DNA dei ricci di mare è costituito per il 32% da adenina e per il18% da guanina. Quali saranno le percentuali di timina e citosina? Perché? (max 7 righe) ……….…………………………………………………………………………………………… ……………………….…………………………………………………………………………… ……………………………….…………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………….. ……………………..………………………………………………………………………………
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Il Consiglio di Classe Disciplina
Docente
1
Lingua e letteratura italiana
2
Informatica
3
Storia e Filosofia
Prof. Raffaela Pasqua
4
Lingua e cultura straniera: inglese
Prof.ssa Elisabetta Starace
5
Matematica
6
Fisica
7
Scienze naturali
Prof. Anna Rita Falcone
8
Disegno e Storia dell’arte
Prof. Giovanna Ordine
9
Scienze motorie
Prof. Giuseppe Armillotta
10
Ins. della Religione cattolica
Prof. Domenico Scaramuzzi
Firma
Prof.ssa Sipontina Umbriano Prof. Michele Salvemini
Prof.ssa Rachele Cascio Prof. Michele Torato
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