Galileiponlinemaggio2011

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NUMERO UNICO

MAGGIO 2011

galilei

on line

Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” Manfredonia Progetto PON C 1 “A chiare lettere” Dirigente Scolastico Prof. Roberto Menga Esperto Prof. Luigi Amoroso - Tutor Prof.ssa Barbara Salice

Apologo MANFREDONIA, IL PAESE DEI BALOCCHI? C’era una volta una piccola città sul mare, graziosa e accogliente: Manfredonia! Città di nobili origini, brillante come un diamante. Alcuni uomini hanno deciso, naturalmente, di abitarci subito. Povera città!!! La gente stupidamente ed incoerentemente l’ha deteriorata volontariamente o, come comunemente si suole dire, involontariamente! Ma, come si sa, questa gente mente sempre e non capisce proprio niente. 2011, camminiamo,

osserviamo e pensiamo : ma quanti vandali ci sono in giro?! Muro raro… bianco! Colori a volontà in questa città! Peccato che di più buono non ce n’è se non parlando di thè, che sicuramente puoi imparare a non comportarti male perché l’intelligenza è quella che non ti fa sporcare la città che dovresti elogiare. Il soldo sai cos’è??? Un sacrificio duro che servirà a te! Quindi conviene collaborare, di meglio fare per evitare di sprecare. Il detto: “Il negozio fa l’affare se la moda è sul giornale” a Manfredonia non vale, ma è una cosa essenziale

Ylenia Basta e Rossana Coccia III F

città fiorisca e gioisca senza la collaborazione e senza il “ tutti in azione” con in mente una missione? Il cielo è blu ma, forse, non lo sarà più se l’inquinamento salirà su. Rispettiamo l’ambiente e con un po’ più di ordine sicuramente la nostra città si salverà e sopravvivrà. La natura

ALL’INTERNO avere la marca con un carattere cubitale per non insinuare che con la moda non puoi campare. Alcune, per risparmiare, le loro grazie preferiscono mostrare… Le banche voglion svuotare e magari…non pagare. Sarà meglio risparmiare??? Torniamo a noi… Avete presente un fiore colorato appena nato? Ecco, purtroppo, la nostra città non può esserlo perché, a volte, il concime manca e molto spesso anche l’acqua. Come si può pretendere che questa

SMARTPHONE, CHE PASSIONE!

PAG 2 SPECIALE DONNA

PAG 4 QUALE FUTURO PER IL CINEMA A MANFREDONIA?

PAG 6 PON D’ITALIANO: NON UNA PERDITA DI TEMPO...

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Moltissime le nuove possibilità operative SMARTPHONE, CHE PASSIONE! Fra un po’ g l i

smartphone faranno anche il caffè… Dal lontano 1985, quando è stato inventato, il cellulare ne ha fatta di strada! Pensando che i primi modelli pesavano oltre un chilo, dovevano essere trasportati in una valigetta e che una carica consentiva solo 55 “minuti di vita” al nostro dispositivo, non si può far altro che ridere… Sono passati 26 anni e il telefonino è diventato sempre più piccolo e potente, parallelamente allo sviluppo della tecnologia informatica: oggi, infatti, si hanno cellulari che nel passato potevano sembrare fantascienza. Si possono inviare e

ricevere e-mail, navigare in Internet per mezzo dell’evoluta rete HSDPA, ormai prossima al passaggio alla rete LTE (Long Term Evolution, ovvero la rete 4G) o, attraverso il Wi-Fi, condividere file con la tecnologia Bluetooth, installare applicazioni, lavorare in multitasking e tant’altro, il tutto sfoggiando una potenza elaborativa pari a computer portatili di fascia medio-bassa. Fino a qualche anno fa i telefoni più gettonati erano i Nokia, cellulari di facile utilizzo basati sull’ormai quasi defunto e noioso sistema operativo Symbian, completo e facile da usare, ma anche terribilmente lento. Nell’autunno scorso, inoltre, è stato presentato il nuovo Windows Phone 7. Nel 2007 la Apple, casa produttrice dei famosi Mac, ha presentato iPhone, un cellulare innovativo che secondo molti era destinato a fallire a causa dell’inesperienza della società nel settore mobile: oggi, però, l’IPhone,

vanta una bella fetta di mercato e affascina addirittura i più giovani. Quello che attrae è forse il look accattivante unito al sistema operativo Apple iOS, giunto alla versione 4 e che è installato anche in altri prodotti “della mela”, come iPad e iPod Touch. Il motivo della sua fortuna? E’ di una semplicità disarmante, il multitouch abbinato al sistema di scrittura è fantastico e il programma iPod per ascoltare le proprie canzoni è davvero senza paragoni. Una domanda sorge spontanea : abbiamo veramente bisogno di questi dispositivi ultratecnologici ma anche ultracostosi? Siamo veramente in grado di gestire un cellulare così complicato? Non bisogna comprare un telefono solo perché risulta costoso: posso assicurarvi che alcune persone che possiedono un iPhone lo usano a malapena per chiamare! Quindi, se volete fare davvero un

“IL CORPO DELLE DONNE ” di LORELLA ZANARDO Qualche settimana fa’, presso il teatro “Perotto”, si è svolto l’incontro con Lorella Zanardo, autrice del saggio “Il corpo delle donne”. Il percorso della scrittrice ha avuto inizio nel maggio 2009, quando ha messo in rete un video-documentario, realizzato con Cesare Cantù e Marco Malfi Chindemi, con il quale si proponeva l’obiettivo di innalzare il livello di consapevolezza sull’immagine-prototipo delle donne nella tv italiana odierna. L’autrice , attualmente consulente organizzativa, in questo libro racconta prima di tutto come le è nata l’idea di mettere in rete questo video, che sotto certi aspetti si potrebbe definire anche una provocazione alla società materialista e consumista di oggi, poi si sofferma su nuovi strumenti di lettura Pagina 2

dell’immagine televisiva e dei messaggi, quasi mai chiari ed espliciti, ma la maggior parte delle volte

Giovanni Paganini II E

Aurora Di Nunno III B

subdoli, che questa veicola, e infine passa, dalla denuncia, alla proposta di mezzi che consentano di guardare la tv con maggiore consapevolezza e responsabilità. Dopo aver letto questo libro guardando un qualsiasi programma tv, che magari guardi abitualmente, ti accorgi di messaggi, allusioni a cui prima non facevi minimamente caso. Secondo me questo libro dovrebbe essere letto da tutti, perché ormai premere il pulsante di accensione della televisione è diventato un gesto talmente spontaneo, quasi naturale, che, a volte, non ci rendiamo nemmeno conto di cosa ci trasmette ciò che stiamo guardando: al di là del prototipo della donna oggetto, qualsiasi cosa ci viene mostrata traslata e noi non ce ne Galilei Pon on line


Il fascino di cani e gatti... I NOSTRI VERI AMICI Nelle case italiane è sempre più in aumento la presenza di animali domestici; fra di essi, il cane è l’animale più adottato. Ci sono persone che decidono di adottarli per avere una compagnia; inoltre, ogni cane è sempre fedele al suo padrone, si affeziona facilmente ad esso, lo segue ovunque va e cerca di difenderlo quando si trova in pericolo. Per questo si pensa che i cani sostituiscano l’uomo che, a volte, non sa donare affetto, è freddo con il prossimo, ecc. Alcune persone scelgono i cani in base al loro comportamento e stile di vita che, spesso, è simile a quello del padrone. La maggioranza delle ragazzine, ad esempio, preferisce un cane di razza chihuahua, il tipico “cane da borsetta” da rendere più grazioso - o in alcuni casi più ridicolo – con degli accessori, comuni in alcune città, come delle scarpette o occhiali da sole e anche le codine. Tutto sommato si può dire che il cane sia il miglior amico dell’uomo; ma l’uomo è il miglior amico del cane? Cosa fa l’uomo per ricambiare il bene che gli viene offerto? Queste sono alcune delle domande più frequenti che ci poniamo. In effetti ci sono persone che ricambiano l'amore con altro amore e fanno di tutto per far vivere al meglio i loro cuccioli prendendosi cura di loro, facendoli visitare da un veterinario frequentemente, facendoli stare in uno spazio grande, portandoli a spasso e non facendo mancare loro niente. Bisogna stare attenti, però, ai bambini che possono pensare che questi siano degli orsetti con cui giocare e non immaginano che possono reagire. Ci sono altre persone, però, che i nostri amici a quattro zampe li usano solo per Galilei Pon on line

fare soldi: l'esempio più conosciuto è quello della lotta tra cani. La razza tipica per i combattimenti è il pitbull. E' sempre visto come un cane violento ma, per la verità, il cattivo in questo caso è l'uomo che lo tratta male fino a farlo diventare aggressivo. La gente, però, fa male ad un cane anche quando non si informa sulla sua razza e sulle sue esigenze. Ci sono razze, ad esempio, che soffrono tanto il caldo come il bulldog, il boxer, che hanno difficoltà respiratorie a causa del loro muso schiacciato. Perciò, se non si sta attenti a dove vivono i cani, si può fare loro molto male e, purtroppo, rischiare anche di farli morire. I cani sono gli animali domestici più adottati ma non gli unici: il gatto è un altro grande ospite nelle famiglie italiane. Sono molto diffidenti, al contrario dei cani; si avvicinano di più quando cercano delle prelibatezze da gustare. Ma, a volte, hanno la capacità di essere davvero tanto graziosi, soprattutto quando fanno le loro amabili fusa. Questa è solo una delle

caratteristiche più ammirate dei gatti. Lo sapevate che le fusa allentano il nostro stress? Un veterinario francese, di nome Jean-Yves Gauchet, ha

Antonella Gentile II F

registrato una ventina di volte i suoni bassi e profondi delle fusa del suo gattino Rouky, vendendoli tramite Internet, convinto del fatto che, nell’uomo, l’ascolto delle coccolate dei mici rilassino, perché mettono in azione dei neuroni che producono un ormone capace di fornire buon umore, chiamato serotonina. Essa porta al relax e ha un’influenza positiva sul sonno. Un'altra differenza tra cani e gatti è che questi ultimi si arrampicano e possono raggiungere luoghi irraggiungibili dai cani. I gatti, però, hanno tanti difetti che fanno scaturire alcuni dubbi sulla loro adozione: quasi sempre rovinano le piante sgretolandole, i loro peli si trovano dappertutto, la notte non dormono tanto e di conseguenza svegliano spesso il padrone per noia. Un’altra caratteristica dei gatti è che amano tanto affacciarsi alle finestre e ai balconi: ciò implica un’attenzione particolare per non farli cadere giù. Il cibo che tenta di più i gatti sono degli animali da poco entrati a far parte della categoria dei domestici: i roditori. Io ho da poco adottato un criceto; crescerlo non è tanto complicato. Una gabbia fornita di una casetta, una ruota, un beverino e una ciotola per il mangime sono tutto ciò che serve per crescere un cucciolo di criceto. Spesso i criceti vengono confusi con i topi! In verità sono tante le caratteristiche che distinguono i due animaletti: i topi hanno dimensioni molto più larghe rispetto ai criceti, hanno una coda molto lunga e, soprattutto, portano malattie; i criceti, invece, hanno una coda lunga meno di un cm e non sono portatori di malattie in quanto si puliscono autonomamente. I criceti hanno una memoria molto lenta perciò è meglio, una volta acquistato un criceto, Pagina 3


La Beatrice di Dante quanto è lontana UN ALTRO MODO DI ESSERE DONNA… “Trova il tempo per leggere: è il fondamento della saggezza; trova il tempo per giocare: è la strada per l’eterna giovinezza; ma soprattutto, trova il tempo per sorridere: è la nascita dell’ anima”. Questi sono i versi di un’antica poesia irlandese con la quale vi voglio raccontare la commedia teatrale rappresentata presso l’Auditorium del nostro Liceo Scientifico “Galilei” il 19 maggio scorso : “Donne riflettenti… Donne riflesse” a cura delle docenti Marisa Colavelli ed Elisabetta Starace. Esistono da sempre testimonianze autorevolissime sulla benefica essenza del riso e del sorriso e sulle loro funzioni, connessioni sulla natura e con lo spirito dell’uomo, da parte dei filosofi, letterati, sociologi. Di quanti cioè, dall’alba del tempo, hanno sentito il bisogno di esprimersi attraverso l’ironia, l’arguzia, lo sberleffo, lo scherzo, lo scherno: autori di satire e di commedie, favolisti, cantastorie, clowns, animatori, ecc. Anche noi oggi sentiamo il bisogno di esprimerci sorridendo alla vita, attraverso l’interpretazione dei personaggi, che non escono da un copione fantastico, ma dal racconto di una vita vissuta che, attraverso l’arte ironica, scherzano per prendersi in giro. Il fatto è che viviamo in un momento di confusione, forse di passaggio (ma quanto durerà?), in cui Pagina 4

Lucia Tomaiuolo III B

ci si deve rendere conto che la situazione della donna non può prescindere da un diverso atteggiamento di maggiore disponibilità da parte degli uomini. Quello della donna è, secondo me, un ruolo da rivedere, non nel senso di una malintesa parità con l’uomo, ma nel senso di una complementarietà che dia diritto al riconoscimento di una pari dignità. Vi siete accorti che sono entrata nella centralità del tema? Infatti il personaggio che farò rivivere è Beatrice, cercando di far trasparire il significato del ruolo della donna attraverso il confronto umoristico di una Beatrice passata. Si, niente paura, non sono la Beatrice di Dante che si chiude in un mistero di non facile penetrazione. Essa non è una donna viva e reale; creatura del cuore di Dante, ella diventa come un fantasma inafferrabile. Beatrice è l’incarnazione della bellezza e della bontà a cui tendeva la vita di Dante e, soprattutto, la sua poesia. In lei Dante poté cantare e quindi raggiungere, a suo modo, quello che l’animo suo poteva concepire di bello e puro perché egli si risolveva in poesia: dolore e amore, pentimento e sacrificio, ascesa e gaudio. Oggi la nuova Beatrice si è liberata dal ruolo tradizionale e prova a fare la sua strada. Oggi la donna indipendente ed

SPECIA

emancipata non sta a casa tutto il giorno ad occuparsi della famiglia. La donna lavora fuori casa e può considerarsi indipendente, ma le donne veramente emancipate sono in minoranza poiché la maggior parte di esse è costretta a barcamenarsi fra doppi oneri, quelli della casa e quelli del lavoro, dato che sono pochi gli uomini disposti a darle una mano nella custodia familiare. Noi abbiamo voluto sorridere con voi e prenderci in giro in questo breve tempo, anche se i problemi sono di tutt’altra fattezza e questa è l’unica strada per renderli presenti alla nostra società. Alcuni avranno inteso, altri penseranno, altri si interrogheranno, l’importante per gli artisti di teatro è far sorridere. Donne del passato che, nello spettacolo citato, si è cercato di far rivivere in una maniera piuttosto insolita, divertente, ma nello stesso tempo intrigante per far riflettere su quanto le cose siano cambiate, ma soprattutto su come sia cambiato il modo di vivere sentimenti ed emozioni di ogni genere. Tutto è stato abbastanza complicato, però alla fine, con Galilei Pon on line


LE DONNA

Il mistero resta immutato MATA HARI, UN PERSONAGGIO DA SCOPRIRE Elisabetta Bisceglia III B

Bellezza, fascino, amore, passione e un mistero che persiste tutt'oggi. Per dirlo semplicemente: Mata Hari. Ho catturato la vostra attenzione? Beh, ciò non stupisce. A chi non interesserebbe conoscere il vero volto e la vera storia di una donna come lei? Una donna a cui non piaceva passare inosservata e che è stata in grado di far parlare di sé anche e soprattutto dopo la sua morte. Appassionata di danze esotiche, che aveva imparato risiedendo a Giava con suo marito, il vero nome di questa donna di origini olandesi era Margaretha Geertruida Zelle. Dopo essersi separata dal marito e avendo perso due figli, inizia a esibirsi come ballerina. Dapprima in locali poco raccomandabili, ma con il passare del tempo riscuote un discreto successo. Venne così invitata a danzare in ricchi salotti e teatri. Decise poi di trovare un nome d'arte con cui ancora oggi è ricordata: Mata Hari, il cui significato è "Occhio dell'alba". Non era solo il soprannome a far presupporre le origini orientali, ma anche la sua carnagione scura e i suoi accattivanti occhi neri. Grazie alla sua indiscutibile bellezza e all' indescrivibile grazia nella danza, riusciva a sedurre e ad ammaliare tutti gli uomini. Ebbe innumerevoli amanti e molti di loro erano personaggi di spicco di quel periodo. Come tutte le donne, cercò di trovare il suo posto nella

società, nonostante durante la sua vita ebbe i suoi problemi per superare i non pochi ostacoli che le si pararono davanti. Evidentemente era alla ricerca, nelle cose materiali, di quel qualcosa che non aveva avuto dalle persone che amò. Mata Hari non può certo essere considerata una buona madre di famiglia o una donna con sani valori, ma spesso sono proprio i difetti a rendere particolare coloro che, a prima vista, possono sembrare fin troppo semplici e ordinari. Tutti quelli che tentano di scoprire la vera personalità di questa donna così misteriosa, non possono che restare affascinati da quella che è stata la sua persona e il suo modo di essere. Spesso tra i personaggi che caratterizzano la storia, i più interessanti sono proprio coloro che facciamo fatica a capire e ad ammirare. A volte ci immedesimiamo in loro tentando di comprendere i motivi delle scelte e dei percorsi da loro compiuti. Consideriamo tutti quelli che hanno scritto la storia persone speciali e, di conseguenza, cerchiamo di rifarci a loro, non capendo che solo essendo noi stessi possiamo essere davvero speciali. Ricordiamoci che anche

Ineguagliata icona del nostro tempo AUDREY , UN MITO DI ELEGANZA Qualche giorno fa ricorreva il compleanno di una fantastica attrice e donna di estrema eleganza: Audrey Hepburn, nata il 4 maggio del 1929 a Bruxelles da una famiglia benestante. Bravissima ballerina, tanto che chiunque la notasse, capiva subito che l’amore per la danza era per lei un “dono” che possedeva sin dalla nascita. Anche se costretta a trasferirsi dal suo paese d’origine a causa della guerra, Audrey continua i suoi studi di danza. Il suo primo film da protagonista fu “Vacanze Romane”, che vide la Hepburn nei panni di una principessa stufa delle regole del palazzo. Gli altri film che la rendono più nota a tutto il pubblico internazionale, che l’ha sempre apprezzata per la sua bellezza e la sua bravura, sono: “Sabrina”, “Guerra e Pace”, “Cenerentola a Parigi”, Galilei Pon on line

Chiara Scarano II C

“Colazione da Tiffany”, “My Fair Lady” e tanti altri. Audrey Hepburn è ricordata da tutti noi oggi per il suo ideale di eleganza, che fa di lei l’icona per eccellenza di stile. L’eleganza per lei significava “semplicità”: non per forza una persona elegante deve essere eccessiva nel vestire o nei modi di fare. Infatti si ricorda che lei possedeva sole due gonne e due camicie, ma aveva una infinita varietà di foulard che la rendevano originale ed elegante in ogni occasione. Il film che rappresenta in pieno la sua eleganza è “Colazione da Tiffany”. Tutti ce l’abbiamo ancora negli occhi per quel suo tubino nero, la sua collana di perle, quel cappello e gli occhiali che le hanno fatto vincere numerosi premi, tra cui il “David di Donatello” in Italia come migliore attrice straniera. Per coronare la sua carriera, negli ultimi anni della sua vita, si dedica all’Unicef. Lei diceva spesso “L’umanità è l’obbligo di aiutare i bambini che soffrono, in qualunque parte del mondo. Tutto il resto Pagina 5


Intervista al gestore del “San Michele” Arturo Annucci QUALE FUTURO PER IL CINEMA A MANFREDONIA? Unico cinema di Manfredonia è il “Cineteatro S. Michele”. Siamo andati a trovare il proprietario, Nicola Capurso, e gli abbiamo posto qualche domanda su come il cinema sta cambiando e continuerà a cambiare! D. Vorrei cominciare con gli incassi. Quali sono le giornate nella quali si registra il maggior numero di spetattori?

film è andato meglio? R. Per quanto riguarda una fetta di pubblico fino ai 12-13 anni, senz’altro il fantasy. Poi un altro genere che va è la commedia. Negli ultimi 3 anni, inoltre, il pubblico va dove c’è il protagonista che ha avuto un precedente successo in TV-

R. Le giornate migliori in passato erano il sabato e il lunedì, adesso il venerdì è diventato un giorno morto, il sabato c’è un po’ di movimento, ma da quando a Foggia ha aperto la multisala, c’è un calo economico sentito perché le persone preferiscono andare fuori, i giovani specialmente! D. Che tipologia di pubblico è presente?R. E’ una questione di affluenza secondo il film. C’è il film per giovani e il film culturale che porterà verso di me un pubblico più adulto. Dipende anche dal genere; abbiamo un genere per ragazze e per ragazzi. Nel caso di un film per ragazze c’è un affluenza superiore perché la ragazza trascina dietro anche il ragazzo; al contrario, se è un film per ragazzi, le ragazze non vengono. D. In questi ultimi anni c’è stato un calo? R. Si, decisamente. Le zone più vicine a Foggia che hanno subito questa crisi sono Cerignola e Manfredonia ma, in particolar modo, Foggia stessa: le “sale classiche” hanno avuto una grande perdita! Quest’anno la crisi si è sentita, a parte alcuni esploit; importante, rispetto ad altre zone, è stata l’installazione di un eccellente impianto 3D. D. E nelle ultime stagioni che genere di

D. Essere l’ unico cinema di Manfredonia è stato un vantaggio o una svantaggio? R. A Manfredonia c’erano 4 cinema : il “Fulgor”, il “Vittoria”, il “Pesante” e c’eravamo noi, se si parla di cinema al chiuso. In più c’erano le arene all’aperto: l’arena “Giardino Pesante”, che era la più grande d’Europa, l’arena “Impero” e l’arena “San Lorenzo”. Hanno chiuso tutti e hanno pensato di vendere o fittare le strutture. Comunque non è vero che essere l’unico cinema di una città, come spesso si crede, sia un vantaggio. Oggi accade che io, quando faccio un film, devo tenerlo una settimana, e Foggia in quei giorni mi fa 7 film: quindi io mi trovo indietro di ben 6 pellicole! Se ci fosse un altro cinema sarebbe diverso: mi troverei in ritardo di 3 film;

questo porta ad allungare i tempi, il pubblico si stanca e quindi va fuori! D. Come vede il mondo del cinema in questi tempi? R. Purtroppo penso che, nonostante le invenzioni, andrà scomparendo! Ma io come faccio, ad esempio, ad usare il “live”?Tenendo conto che il prezzo del biglietto in questo caso è elevato! Qualcuno mi ha chiesto di mandare dei concerti ma, purtroppo, sono prezzi esorbitanti! Non penso, comunque, che la cinematografia, andrà lontano. Con Internet e la pirateria il cinema sta svanendo. L’unica forza del cinema oggi è l’emozione! D. Durante il periodo estivo cosa accade al cinema? R. Sono un po’ di anni che teniamo chiusa la sala durante il periodo estivo, perché il Comune mi fa proiettare all’aperto. Sarebbe sciocco proiettare sia lì che al cinema al chiuso! Proietto un 20-30 film tra luglio e agosto e comunque c’è una discreta affluenza! D. Questo cinema è “CineTeatro”, quindi questo vuol dire che si occupa anche di teatro. Che manifestazioni teatrali ci sono in quest’ultimo periodo? E, anche qui, quanto ha influito la costruzione del “Teatro Perotto”? R. Anche se c’erano, in passato, altri teatri, il Comune preferiva fare le rappresentazione teatrali qui, anche con la metà dei posti disponibili! Poi è nato il “Perotto”, che è un teatro dato in gestione ad un privato cittadino, sotto forma di associazione! Lì sono molti bravi attori, perché è il loro mestiere. Non ho comunque smesso di fare teatro: tra aprilemaggio ho 3 spettacoli teatrali con varie

L’apertura degli archivi FBI IL “BATTERIO” ALIENO SULLA TERRA! Oggi sbarcano gli alieni….ma chi sono in realtà gli alieni o, meglio definiti, extraterrestri? Ci sono diversi scienziati che sostengono che ci siano pochissime possibilità che una forma di vita aliena possa somigliare a noi. Ci vengono presentati come esseri a volte verdi, a volte bianchi, hanno la testa più grande del normale, allungata verticalmente e quasi totalmente occupata dagli occhi. Le orecchie non sono molto visibili. Hanno il corpo abbastanza esile, non molto alti. Hanno quattro dita per ogni mano e per ogni piede. Inoltre si dice che questi esseri Pagina 6

siano dotati di grande intelligenza! L’esistenza di forme di vita extraterrestre è al momento solo

ipotetica. In realtà l’FBI ha confermato di aver trovato corpi alieni all’interno di dischi volanti precipitati. Ha, infatti,

III F

Rossana Falcone III F

recentemente reso pubblici documenti riservati relativi agli avvistamenti. I ritrovamenti sono avvenuti in un paese vicino Roswell, località già famosa per un altro ritrovamento avvenuto nel 1950, nel quale sarebbero stati ritrovati dischi volanti. Un’altra notizia sconvolgente è che la Bibbia ha fornito ai seguaci dell’ipotesi dell’esistenza degli alieni una vastissima serie di “prove”: c’è chi ha attribuito all’intervento alieno l’episodio in cui Giosuè ha fermato il sole e chi crede che gli angeli siano piloti di astronavi… Dunque il “batterio alieno” Galilei Pon on line


Occorre ritornare ad un gioco leale ARBITRI, DUE IN PIU’ PER NON SBAGLIARE… Nelle partite di calcio non sono poche le scene riproposte alla moviola per chiarire dei dubbi nati dalle decisioni arbitrali : non sarebbe opportuno usare la tecnologia in campo? La domanda nasce spontanea, dato che negli ultimi anni gli eventi con errori arbitrali sono stati sempre più frequenti. In molte partite vengono, infatti, prese decisioni che lasciano sempre dubbi e sollevano polemiche. Da sempre è cosi, perché lo sanno tutti che l’occhio umano può sbagliare. Dalla stagione 2010/2011 la UEFA ha aumentato da 4 a 6 il numero degli arbitri in campo, proprio per evitare, o per lo meno diminuire, gli errori arbitrali. Sono stati infatti aggiunti altri 2 arbitri in corrispondenza della linea di porta per verificare la validità dei gol e la gravità

dei contatti in area di rigore. La decisione è stata presa dal comitato esecutivo dell’Uefa riunito a Nyon (Svizzera) lo scorso 27 maggio 2010 ed il 27 agosto 2010 è iniziato l’esperimento. Il presidente Uefa, Michel Platini, si è ritenuto “soddisfatto al 500% dei risultati dell’esperimento”, che, di conseguenza, ha portato alla decisione di utilizzare i 6 arbitri anche agli Europei. Sarebbe comunque opportuno utilizzare questa riforma anche ai Campionati del mondo, se non vogliamo che si ripetano alcuni eventi molto spiacevoli che hanno visto segnata la storia del calcio. Ad esempio, ecco due tra i più grandi errori di sempre ai Mondiali : il gol di

mano realizzato da Maradona durante i quarti di finale ArgentinaInghilterra dei campionati del mondo in Messico nel 1986; vent’anni prima, nel 1966, in Inghilterra-Germania, fu convalidato un gol fantasma che cambiò le sorti della partita in favore della squadra di casa, regalandole il titolo… L’introduzione dei due arbitri supplementari può dunque essere l’inizio di una riforma che porterà il calcio ad essere quello che è sempre stato, cioè un gioco leale che ha come

L’appuntamento giovanile passato in secondo piano CHE FINE HA FATTO IL CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO ? L’inizio del mese di maggio quest’anno è stato uno dei più importanti di tutta la storia moderna mondiale. E’ raro che così tanti eventi eccezionali capitino nel giro di soli tre giorni: tutti i telegiornali parlavano della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, delle nozze reali inglesi di William e Kate, dell’uccisione di Osama Bin Laden. Questi tre eventi hanno portato in secondo piano altri, anche molto seguiti, come per esempio il Concerto del Primo Maggio che ogni hanno fa arrivare a Roma un sacco di persone amanti della musica. È stato davvero un peccato non averlo seguirlo poiché, soprattutto quest’ultima edizione, è stata molto bella. Sono ormai ben ventidue anni che il concerto si tiene e, anche quest’anno, il grande evento musicale organizzato dai sindacati italiani è stato svolto in Piazza San Giovanni. “La Storia siamo noi” è stato il tema artistico scelto dai Galilei Pon on line

sindacati per il 2011 e il concerto ha parlato anche dei Centocinquanta anni dell’Unità di Italia. Il concerto è stato presentato da Neri Marcorè, che dall’inizio del pomeriggio fino alla sera tardi lo ha condotto con grande personalità,anche grazie a un gruppo di cantanti davvero formidabili: il pomeriggio si è aperto con una serie di grandi cantanti, soprattutto della “vecchia guardia”: ha iniziato Ennio Morricone unendo con la sua orchestra l’Inno di Mameli e il Va’ pensiero; Luca Barbarossa ha duettato con Neri Marcorè, Nina Zilli e Eduardo Bennato hanno dato il meglio di

Francesco Pio Tattilo II E

Francesco Lauriola II E loro. La sera lo spettacolo è stato però

assolutamente migliore: hanno aperto il concerto serale i Subsonica e Daniele Silvestri, ma la serata è stata guidata da Caparezza ( con il suo nuovo brano Goodbye Malinconia) e dai veteranissimi Lucio Dalla e Francesco De Gregori, ormai in coppia fissa da anni, che hanno cantato i loro “evergreen”. Tra gli ultimi artisti c’è stato anche spazio per Gino Paoli, che per la prima volta ha partecipato al concerto. Esso è stato seguito da moltissime persone, le quali hanno festeggiato cantando e ballando fino alla fine dello spettacolo, incitando i cantanti e creando un’atmosfera straordinaria. È stato un peccato che il concerto sia stato seguito da meno persone rispetto al solito, ma chi lo ha Pagina 7


Conclusa la terza esperienza consecutiva PON D’ITALIANO : NON UNA PERDITA DI TEMPO…

.Quando il professore ha chiesto a noi “Chi vuole fare l’articolo sul corso?” nessuno aveva alzato la mano. Di certo, non perché a nessuno è piaciuto il corso, ma perché si trattava di un articolo impegnativo per stendere il quale è richiesta la massima concentrazione per racchiudere in 2000 caratteri un corso di circa 5 mesi pieni di impegno. Beh…sta di fatto che mi sia offerto io per raccontare a voi lettori la mia ennesima esperienza, tra l’altro sempre bellissima, con l’esperto Luigi Amoroso e la tutor Barbara Salice, al Pon d’Italiano “A chiare lettere”. Ennesima perché è già il terzo anno consecutivo

che partecipo e un motivo ci sarà… Non è solo un corso per ottenere punti di credito per la fine dell’anno, ma una vera e propria fonte da cui attingere non solo nozioni di tipo scolastico ma anche conoscenze di carattere generale. Infatti, non è solo utilissimo per prepararsi ai futuri compiti d’italiano e all’Esame di Stato in quinto, ma serve anche per innalzare la nostra cultura, come direbbe Petrarca riguardo ai testi classici. Per scrivere i nostri articoli, la maggior parte dei quali su argomenti d’attualità, ci siamo documentati su Internet e ne abbiamo discusso insieme mettendo a confronto le nostre idee, i nostri pensieri e le nostre considerazioni. Insomma, abbiamo fatto dei veri e propri dibattiti. Inoltre, e secondo me è l’aspetto più importante di tutti, è stato anche un modo per fare nuove amicizie o per conoscersi meglio tra persone che, magari, già si conoscevano ma si dicevano solo buongiorno e buonasera. Tra l’altro, non solo ci siamo impegnati per sfornare 3 numeri del “nostro”

Alessio Mondelli III F

giornalino, uno più bello dell’altro, ma abbiamo anche mangiato ottime torte preparate dalla tutor Barbara Salice che di dolci, e non solo, se ne intende. Un grazie particolare anche all’assistente tecnico Michele Damiano : se non ci fosse lui, nel Laboratorio di informatica non sapremmo proprio come lavorare! Il tempo stringe (anzi il conteggio delle parole) quindi andrò al sodo: il Pon d’Italiano non è stata affatto una perdita di tempo ma è servito a migliorare le nostre capacità espressive e quelle di gestione di notizie ed informazioni. Aspettiamo I ragazzi iscritti al corso Arturo Annucci, Ylenia Basta Elisabetta Bisceglia, Rossana Coccia, Aurora Di Nunno Rossana Falcone , Antonella Gentile, Francesco Lauriola, Rita Matera, Alessio Mondelli, Maria Francesca Ognissanti, Giovanni Paganini, Chiara Scarano, Francesco Pio Tattilo, Lucia Tomaiuolo.

Un mondo ancora da capire del tutto IL SOGNO…DESIDERI O PAURE? Il sogno è un fenomeno legato al sonno e, in particolare, alla fase REM, caratterizzata dalla percezione di immagini e suoni apparentemente reali. Il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria, durante il sonno, di un desiderio inappagato della vita diurna. L’arte divinatoria che pretende di interpretare i sogni si chiama oniromazia. L’interpretazione dei sogni è sicuramente da ritenere uno dei fondamenti della scienza psicoanalitica. Fu Freud che definì l’analisi del sogno come la via regia verso l’inconscio. Freud, fin da giovane, aveva l’abitudine di annotare i suoi sogni ed approfondirli attraverso attente osservazioni. Ci sono molte Galilei Pon on line

ipotesi relative alle funzioni dei sogni. Durante la notte ci possono essere molti stimoli esterni, ma la mente rielabora gli stimoli e ne fa parte integrante dei sogni, nell’ordine in cui il sonno procede. In ogni caso la mente sveglia un individuo se egli dovesse trovarsi in pericolo. I sogni possono permettere anche alle parti represse della mente di essere soddisfatte attraverso la fantasia mentre tiene la mente lontana da pensieri che causerebbero un risveglio improvviso. Freud suggerì che gli incubi lasciano che il cervello controlli emozioni che sono il risultato di esperienze dolorose. I sogni possono, inoltre, offrire una vista sulle emozioni legate ad eventi futuri. Ogni elemento sognato può

Rita Matera III F

avere una propria

interpretazione. Ad esempio, il gatto sta ad indicare, generalmente, i traditori. Possono esserci alcune variazioni se si sogna un gatto nero piuttosto che uno bianco. Il ragno sta ad indicare che si sta vivendo una situazione di disagio interiore. Nel mio caso i sogni fungono da premonitori; infatti quasi tutto quello che sogno si Pagina 8


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