Cronache dal virus | Hurricane

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Collana Kina Collana diretta da: Gabriele Munafò, Sonny Partipilo Grafica: Gabriele Munafò Redazione: Anna Matilde Sali © Copyright Ivan Manuppelli, 2020 © Copyright il manifesto (società cooperativa editrice il nuovo manifesto) per le vignette uscite dal 26/02/20 al 17/05/20 sul quotidiano © Copyright 2020, Eris (Ass. cult. Eris) Le strisce di Cronache dal virus raccolte in questo volume sono state originariamente pubblicate sulle pagine di il manifesto dal 26 febbario al 17 maggio 2020. Fanno eccezione le strisce La fabbrica del panico quotidiano, Spill Over, Come disegnare un perfetto cattivo dei fumetti, Il virus è diventato più buono, Crea il tuo virologo Speciale sputi realizzate appositamente per questa pubblicazione.

Eris (Ass. cult. Eris) Piazza Crispi 60, 10153 Torino info@erisedizioni.org www.erisedizioni.org Prima edizione Ottobre 2020 ISBN 9788898644933



Salvare il mondo rimanendo a casa Le strisce di Hurricane e de il manifesto tra coronavirus verdi e l’uomo smascherato

Il 10 marzo 2020 è una data che resterà

nei libri di storia, l’Italia prende una decisione senza precedenti: inizia la quarantena nazionale assoluta. Nella serata del 9 marzo il presidente del consiglio Giuseppe Conte era comparso su Facebook annunciando la chiusura totale di scuole, negozi, fabbriche non essenziali, uffici pubblici. Per 69 giorni, fino al 18 maggio, il nostro paese ha vissuto in un film di fantascienza: sirene spiegate a Milano, bare trasportate dall’esercito a Bergamo, infermiere sfinite e strade deserte dalle Alpi alle scogliere di Otranto, mentre centinaia di morti senza nome sono annunciati ogni sera dalla Protezione Civile in una conferenza stampa quotidiana che per molti è diventato l’unico elemento di contatto con il mondo reale. Con i cittadini costretti al coprifuoco sanitario, il governo discriminò ciò che doveva

continuare a essere prodotto e venduto e ciò che andava chiuso fino a nuovo ordine. Tra questi prodotti essenziali sono finiti anche i quotidiani e le edicole, passati in poche ore da presunti fossili con un nobile passato a strumenti indispensabili per il vivere civile. È in quelle ore angosciose e incerte che il manifesto e Ivan Hurricane decidono di riportare sul giornale l’indimenticabile arte della striscia a fumetti, in Italia scomparsa da troppi anni. Già da tempo, del resto, il manifesto aveva radunato una “crew” di fumettisti e artisti coordinati da Andrea Voglino nel progetto Alias Comics, un gruppo creativo in cui Hurricane è entrato naturalmente da par suo, gentile e brillante. Con lui abbiamo voluto creare un appuntamento giornaliero in cui rivisitare questa nuova quotidianità straniante e indefinita in


cui ci siamo ritrovati chiusi tutti quanti: i lettori, i giornalisti, l’autore stesso. Disegnare il cambiamento delle piccole cose – stare insieme, andare a scuola, lavorare, godere dell’aria aperta – che giorno dopo giorno evapora in nuvolette di carta inchiostrata. Contro questa angosciante “apocalisse zombie”, il “fumetto della psicosi di massa” esplora i quattro angoli fisici e mentali della prima quarantena iperconnessa della storia. Virtuale e reale si capovolgono in ogni striscia, in un gioco dove l’arte rivela la realtà più e meglio di ogni racconto o reportage. La lotta per i biscotti nel supermercato, la caccia al misterioso “paziente zero”, la paura che si insinua in ogni poro alternate all’autoironia tutta milanese per la “Covid Design Week” o il tornello all’ingresso di casa per uno “smart working” fantozziano. “Salvare il mondo rimanendo a casa a non fare un cazzo, quando ci ricapita?” Sembra facile ma non lo è. Perché la pandemia ha rovesciato l’umanità: piccoli coronavirus verdi alieni giocano a pallone nei parchi mentre gli umani sono

chiusi in casa a litigare con il frigo o a fare zapping su qualsiasi film mai girato. Queste strisce, anche se nate per un quotidiano, sono destinate a durare nel tempo: testimonianza più vera del vero di ciò che è stata l’epidemia di Covid-19 in Italia e non solo. Giusto perciò offrirle al pubblico anche raccolte in questo bel volume. I giorni scorrono fino alla fase 2 e alle paradossali avventure dell’uomo “smascherato” ma il vero protagonista di queste storie secondo me è lui: l’indimenticabile e ben pasciuto omino verde dai riccioli rossi, il coronavirus che di volta in volta diventa dittatore, diavolo tentatore o fratellone cattivo. Fino alla domanda delle domande, scolpita nel nostro inconscio: e se fossi io il fottuto superdiffusore asintomatico? Matteo Bartocci

*Matteo Bartocci (Roma, 1975) è giornalista e direttore editoriale del quotidiano il manifesto.















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