Cinque ragazzi. Cinque diversi aspetti dello stesso quartiere: un anonimo grigio cemento anni ’70, fuso con un’illusione di verde urbano, in cui esistere. Misantromorfina è il racconto feroce e surreale di un gruppo di amici che non può vivere senza farsi del male. Si feriscono senza rimorso e preferiscono il dolore, proprio o altrui, alle relazioni umane inconcludenti che li legano. Armin Barducci ci racconta la cattiveria e il gusto per l’odio di cinque anime geneticamente caratteriazzate da bisogni frustrati e aspirazioni abortite. Ma il gusto per l’improbabile e per l’assurdo dell’autore crea una narrazione unica nel suo genere, da cui sono banditi i pietismi e i moralismi dell’indagine sociologica e gli stereotipi sulla violenza “facile”. Questa graphic novel è una semplice storia di quartiere, una storia del volersi male.