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UNIVERSITÃ DEGLI STUDI DEL SANNIO Dipartimento di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica
Tesina di Sistemi Dinamici
IL MODELLO PREDA PREDATORE Studio qualitativo del rapporto preda-predatore in un ecosistema isolato (laguna di Osmar)
Professore:
Studente:
Glielmo Luigi
Nicoletti Ermanno Matricola: 863/2211
Le equazioni di Lotka-Volterra Immaginiamo unâarea ben definita (ad esempio unâisola) nella quale vivono solo predatore e preda. Assumiamo che, in assenza del predatore, la preda possa svilupparsi (crescere numericamente) senza limiti. Se ð Ú il suo tasso di crescita (variazione % nel tempo unitario), pari al tasso di nascita meno il tasso di mortalità per cause naturali, possiamo scrivere la legge di accrescimento della preda: ð = ð¡ðð ð ð ðð ððð ððð¡ð â ð¡ðð ð ð ðð ðððð¡ðððð¡Ã (ððð¢ð ð ððð¡ð¢ðððð) ð¥Ì = ðð¥(ð¡) Questa semplice equazione differenziale si risolve separando le variabili: ðð¥ = ððð¡ ð¥(ð¡) I due membri vengono integrati separatamente con la condizione iniziale: ð¡ = 0,
ð¥(0) = ð¥!
E si ottiene: ð¥ = ð¥! ð "# Vale a dire un accrescimento esponenziale, che tende allâinfinito, definito maltusiano.
Immaginiamo ora di introdurre nel territorio il predatore, il quale si nutre esclusivamente della preda. In assenza della preda il predatore ðŠ non può far altro che estinguersi, con il seguente meccanismo: ðŠÌ = âððŠ(ð¡)
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Dove ð rappresenta il tasso di mortalità del predatore per cause naturali. Anche questa equazione si integra con facilità e si ottiene: ðŠ(ð¡) = ðŠ! ð $%# Ci troviamo davanti ad unâesponenziale decrescente che tende a zero, con lâestinzione del predatore.
Se ora provassimo ad inserire contemporaneamente nel territorio sia preda che predatore possiamo immaginare che la preda venga catturata e divorata dal predatore in occasione dei loro incontri, non certo in tutti i casi, ma in una frazione di questi. Di conseguenza, la preda si ridurrebbe di numero proporzionalmente al numero di incontri tra prede e predatori: âðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡). Al contrario, i predatori si accresceranno di numero proporzionalmente, con un diverso coefficiente di proporzionalità : +ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡). Ecco allora il modello complessivo predatore-preda di L-V: ð¥Ì = ðð¥(ð¡) â ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) ðŠÌ = âððŠ(ð¡) + ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) ; ð¡ = 0, ð¥(0) = ð¥! , ðŠ(0) = ðŠ! La soluzione dipende ovviamente dai valori delle quattro costanti e dai valori iniziali. Segue un esempio di soluzione:
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Possiamo notare come lâandamento di prede e predatori sia periodico. Inoltre, ad un picco di prede succede un picco di predatori che, a sua volta, causa un minimo di prede cui segue una diminuzione di predatori. à anche possibile riportare in diagramma, come segue, la dipendenza tra predatori ðŠ(ð¡) e prede ð¥(ð¡), eliminando dal precedente diagramma la variabile tempo.
à messo in diretta relazione il numero delle prede ð¥(ð¡), con il numero dei predatori ðŠ(ð¡). Il diagramma si comprende facilmente se confrontato con il precedente. Si vede che oscillazioni periodiche in funzione del tempo del diagramma precedente, sono qui rappresentate da un ciclo chiuso, che viene percorso più volte in senso antiorario. Partiamo dal basso a sinistra. Assumiamo che nellâanno iniziale si abbia un numero molto limitato di prede e predatori, rispettivamente 8000 e 700.
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Le prede hanno modo di riprodursi e crescere rapidamente (sino a circa 70.000). A questo punto i predatori hanno cibo in abbondanza e si riproducono sino oltre le 3.000 unità . A causa dellâaumento dei predatori le prede iniziano a calare sino a meno di 10.000 unità . Ora i predatori, che avevano quasi raggiunto le 10.000 unità , per mancanza di cibo iniziano a calare rapidamente ritornando alle originarie 700 unità . In questo modo il ciclo si chiude. Il ciclo torna poi a ripetersi e quando il tempo tende allâinfinito il ciclo verrà ripetuto infinite volte. Questo comportamento può essere spiegato ritornando al sistema di equazione L-V. Se dividiamo la seconda per la prima equazione otteniamo: ðŠÌ ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) â ððŠ(ð¡) ðŠ(ð¡)(ðð¥(ð¡) â ð) = = ð¥Ì ðð¥(ð¡) â ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) ð¥(ð¡)<ð â ððŠ(ð¡)= Separando le variabili: ð ð ðŠÌ > â ð? = ð¥Ì (â + ð) ðŠ(ð¡) ð¥(ð¡) Che si integra: ððð(ðŠ) â ððŠ â ðð¥ + ððð(ð¥) = ð = V(x, y) che Ú lâequazione di una linea chiusa nel piano, quella del diagramma del piano delle fasi. Esiste quindi una famiglia di linee chiuse con parametro che dipende dal punto iniziale. Ci si può chiedere se esiste qualche linea della famiglia che si riduce ad un solo punto, il punto di equilibrio del sistema predatore-preda. Questo si ottiene azzerando il sistema differenziale. Si ricordi che azzerare le derivate prime significa cercare i punti di stazionarietà del sistema in studio: D
ðð¥(ð¡) â ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) = 0 âððŠ(ð¡) + ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) = 0
à un sistema di 2° grado che ammette due soluzioni: soluzione banale: soluzione non banale:
ð¥ = 0, ð ð¥= , ð
ðŠ=0 ð ðŠ= ð
La soluzione banale non ha alcun interesse: equilibrio in cui entrambe le specie sono estinte.
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Analisi di stabilità Andando ad analizzare il sistema linearizzato in un intorno del punto di equilibrio non banale potremo studiarne la stabilità . Per linearizzare il sistema Ú possibile utilizzare la formula di Taylor per funzioni a più variabili e quindi avremo che: ð â ððŠH âðÌ = G ððŠH
âðð¥Ì J âð âð + ðð¥Ì
âð = ð â ðÌ = G
ð¥ â ð¥Ì J ðŠ â ðŠH
HHHH ð ð2 HHHH sono i valori di prede e predatori allâequilibrio. dove ð1 Sostituendo il punto di equilibrio nella matrice: 0 âðÌ = Mðð ð
â
ðð ð N âð 0
Passando al dominio di Laplace e andando a calcolare gli autovalori del sistema avremo: ð (ððŒ â ðŽ) = M ðð â ð
ðð ðN ð
|ððŒ â ðŽ| = ð & + ðð Da cui le soluzioni del polinomio caratteristico sono: ð = ±âðð ð Una coppia di poli complessi e coniugati con parte reale pari a 0. La soluzione non banale Ú quindi marginalmente stabile: una perturbazione (spostamento dalla posizione di equilibrio) anche molto piccola porta la traiettoria a ruotare su unâorbita intorno alla soluzione. Ma non Ú asintoticamente stabile: vale a dire quando ð¡ ® â non ritorna alla posizione di equilibrio.
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Il diagramma successivo riporta il ritratto di fase con diverse curve (diversi punti di partenza):
Il punto di equilibrio non banale (in rosso al centro della piccola ellisse).
Linearizzazione Dato il punto di equilibrio non banale ð¥Ì =
% '
"
e ðŠH = ( linearizziamo il sistema.
ðŽ = G
ð â ððŠH ððŠH
âðð¥Ì J ðð¥Ì â ð
Sostituendo i valori di ð¥Ì e ðŠH: 0 ðŽ = Mðð ð
â
ðð ðN 0
Sapendo che: ðð¥ = ð¥ â ð¥Ì e ððŠ = ðŠ â ðŠ(
0 ðð¥Ì G J = Mðð ððŠÌ ð
â
ðð ð N Gðð¥ J ððŠ 0 6
Risposta del sistema linearizzato Dato che il sistema non ha un ingresso, calcoliamo direttamente la risposta del sistema linearizzato: 0 ðð¥Ì G J = Mðð ððŠÌ ð
â
ðð ð N Gðð¥ J ððŠ 0
con: ðð¥(0) = ðð¥!
ððŠ(0) = ððŠ!
Quindi, passando per il dominio di Laplace: 0 ðð¥ ðð¥ ð G J â G ! J = Mðð ððŠ ððŠ! ð
G
ð ðð¥ J = M ðð ððŠ â ð
â
ðð ð N Gðð¥ J ððŠ 0
ðð $) ð N Gðð¥! J ððŠ! ð
ðð ð â ð X ðð Y + ð ðð¥ ðð¥ ð G J= G !J & ððŠ ððŠ ð + ðð ! ðð ð ðð¥! â ð ððŠ! X ðð Y ðð¥! + ð ððŠ! ðð¥ G J= ð & ððŠ ð + ðð Da cui: ðð ð ðð¥! â ð ððŠ! ðð¥(ð ) = ð & + ðð ðð ððŠ! âðð ð ðð¥(ð ) = ðð¥! & â ð â ð + ðð âðð ð & + ðð Antitrasformo: ðð¥(ð¡) = ðð¥! cos<âððð¡= â
(â"% "'
â ððŠ! ð ðð(âððð¡) 7
Graficamente, attraverso GeoGebra, lâandamento, che ci aspettiamo essere un moto oscillatorio né convergente né divergente, sarà :
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Modello Simulink L-V Modello Simulink delle equazioni di Lotka-Volterra:
Diagramma delle fasi (tempo di simulazione = 300):
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Andamento delle prede e dei predatori nel tempo:
Script utilizzati per il grafico precedente con MATLABÃ: prede_predatori=out.array; p1=plot(prede_predatori (:,1), prede_predatori (:,2), 'r', prede_predatori (:,1), prede_predatori (:,3), 'b') set(p1,'LineWidth',2); grid on; title('Andamento prede e predatori nel tempo'); xlabel('tempo [anni]'); ylabel('N prede e predatori [migliaia]');
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Modello L-V con equilibrio per la preda à possibile considerare un modello L-V dove la preda non si accresce in modo maltusiano, ma raggiunge un equilibrio. Questo comportamento, per la preda in isolamento, che a noi pare più realistico, Ú ben rappresentato dallâequazione logistica di Verhulst: ð¥Ì = ðð¥(ð¡)(1 â
ð¥(ð¡) ) ð
Dove ð Ú il valore di equilibrio della preda nella sua nicchia ecologica (capacità portante). Questo modello ci dice che la velocità di aumento della popolazione ð¥Ì Ú proporzionale sia alla popolazione esistente ð¥(ð¡)che allo spazio rimanente 1 â ð¥(ð¡) che essa ha per espandersi. Lâequazione si integra analiticamente, per separazione di variabili, ottenendo la funzione logistica: ð(ð¥! ð "# ) ð¥(ð¡) = ð â ð¥! (1 â ð "# ) Rappresentata nel diagramma seguente:
Ecco allora che il modello L-V, per le due specie predatore-preda, con equilibrio per la preda, diventa: ð¥(ð¡) ) â ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) ð ðŠÌ = âððŠ(ð¡) + ðð¥(ð¡)ðŠ(ð¡) âš â©ð¡ = 0, ð¥(0) = ð¥! , ðŠ(0) = ðŠ! ⧠ð¥Ì = ðð¥(ð¡)(1 â
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Il modello può essere integrato e, secondo i valori delle costanti e delle condizioni iniziali, si possono ottenere comportamenti diversi. Ad esempio di questo tipo:
dove si vede che il comportamento ciclico non Ú ripetitivo. Si ottengono delle oscillazioni smorzate, come appare dal secondo diagramma di fase, che producono una spirale avvolta in senso antiorario verso lâinterno.
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Nel caso in cui la costante âkâ sia molto piccola si può ottenere invece il seguente andamento:
In entrambi gli esempi 1 e 2 sopra riportati la spirale si avvolge tendendo verso il punto di equilibrio, che si ottiene azzerando le derivate ð¥=
ð , ð
ðŠ=
ð ðð â ð ððð
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Modello Simulink logistico
"
Dato che la capacità portante della laguna Ú molto alta si ha che il fattore + tende a zero e quindi può essere trascurato, di conseguenza ci aspettiamo che i risultati siano analoghi a quelli ottenuti con il modello classico preda predatore, e difatti Ú quello che accade:
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Andando a ridurre la capacità portante invece si può notare come la situazione cambi:
Script utilizzati per i grafici precedenti con MATLABÃ (con opportune variazioni di k) : pp_logistico=out.arrayLogistico; p1=plot(pp_logistico (:,1), pp_logistico (:,2), 'r', pp_logistico (:,1), pp_logistico (:,3), 'b') set(p1,'LineWidth',2); grid on; title('Andamento prede e predatori nel tempo (modello logistico)'); xlabel('tempo [anni]'); ylabel('N prede e predatori [migliaia]');
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Lotka -Volterra nella laguna di Osmar La predazione Ú una delle principali forze che influenza lâabbondanza e la distribuzione di pesci nei vari ecosistemi acquatici ed Ú una misura comune per valutare lo stato di salute di un particolare lago, fiume o altro corpo idrico. Un oggetto di studi Ú stata la laguna di Osmar (Isola di Porto Rico), attraverso proprio lâutilizzo del modello proposto da Lotka e Volterra e successivamente da quello proposto da Verhulst, al fine di rendere questo sistema più funzionale.
Durante lo studio, durato da Febbraio 2000 a Maggio 2021 (5 trimestri), la laguna Ú rimasta isolata dal fiume Paraná perché non ci sono state inondazioni, così da poter trascurare il fattore emigrazione. Sono state classificate quasi tutte le specie presenti nella laguna e suddivise in prede (16 specie) e predatori (2 specie), a copertura di circa il 95% della popolazione acquatica.
Conclusioni Dalle analisi fatte si Ú dimostrato a grandi linee come il âlavoroâ di predazione dei predatori nella laguna di Osmar sia sufficiente a regolare la popolazione di questâultima. Inoltre, Ú stato valutato che il modello di Lotka-Volterra logistico (anche se ancora non il migliore) Ú sufficiente per studiare qualitativamente questo insieme di fenomeni, ed Ú più accurato del suo âantenatoâ che prevede una crescita esponenziale per le prede, anche se, in alcuni casi, come nel nostro, quando la capacità portante Ú molto alta, restituisce i medesimi risultati.
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Tabella dei parametri Parametri ð = ð, ð ð = ð, ðð ð = ð, ððð ð = ð, ðð ð = ðð â ððð ð = ðð ðð = ð ðð = ð, ð
Descrizione Tasso di crescita malthusiana Efficienza nella conversione del cibo Efficienza nella predazione Tasso di morte naturale Capacità portante nelle due condizioni di analisi Condizione iniziale Condizione iniziale
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