ANNO 1 | NUMERO 2 | FEBBRAIO 2013
Bimestrale di Arte e Cultura
www.espressionelibri.it
L’EDITORIALE Passione libri
di Alessandra Caputo Bimestrale di Cultura e Arte Febbraio - Marzo 2013 / N° 2 Iscritto presso il Registro della Stampa del Tribunale di Brindisi n. 12 del 30 novembre 2012 Editore Maria Capone Direttore Responsabile Alessandra Caputo Grafica e web Simone Aretano Immagine di copertina Valeria De Robertis Stampa Tipografia Editrice Brindisina s.n.c. Direzione e Redazione Largo Guglielmo da Brindisi 17/a Info espressionelibri@yahoo.it tel: 348.1584540 rivistaespressionelibri. wordpress.com Facebook: Espressione Libri (rivista)
2 | Espressione Libri
“Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere”, consigliava Gustave Flaubert in una lettera a Mille de Chantepie, nel 1857. Nel suo capolavoro, Il tempo ritrovato, Marcel Proust scrive “Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso”. Per Cicerone un libro è “l’alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia”, per Jorge Luis Borges è “un asse di innumerevoli relazioni”, per Alessandro Baricco “un viaggio per viandanti pazienti”. A cercare aforismi sull’importanza della lettura si rischia di perdersi, eppure in Italia, Paese culla della Cultura, solo un terzo degli italiani compra almeno un libro l’anno. Pochissimi i lettori e nessun investimento sul “valore sociale del libro”. Peccato che leggere produca ricchezza e progresso.
SOMMARIO 4
LA REDAZIONE
CHI L’HA FATTO? 7 Valeria De Robertis RECENSIONI 8 Brezze moderne di Pietro de Bonis
Niente di magico tranne l’amore di Giada Del Greco Brûlant di Anita Borriello
INTERVISTE 20 Paolo Volpi autore di Le grida silenziose del cuore SGRAMMATICANDO 24 Grammatica anatomica RIFLETTORI PUNTATI SU... 26 I buchi neri e l’arcobaleno (parte seconda) di Emanuele Tanzilli LIBERAMENTE 30 La creatività NON SOLO LIBRI 32 Il Giveaway BIBLIOMANIA 36 Lo scrittore dei record L’ARTE CHE GIRA INTORNO 38 Intervista a Ivan Cattaneo DAL BLOG 41 Una radio per lanciare talenti IN MOSTRA 42 Evelyn Storm
Espressione Libri | 3
LA REDAZIONE Maria Capone, classe 1961, Brindisi. Sognatrice incallita e maniaca dell’ordine altrui, ama l’Arte in tutte le sue forme. Fare lunghe passeggiate in riva al mare o in campagna stimola la sua creatività. Colori preferiti: arancione, giallo, verde. Libro: Aleph di Paulo Choelho. «Scrivere è un’esigenza primaria, anzi biologica».
Alessandra Caputo, classe 1977, Brindisi. Ama visceralmente il cinema, la musica e leggere. Scrittori preferiti: Virginia Woolf, Amélie Nothomb. Poeti di cui non può fare a meno Emily Dickinson, Paul Verlaine. Ama il nero e l’arancione. Adora i contrasti. Citazione preferita: «Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare».
Davide Gorga, classe 1974, Sanremo. Viaggiatore dei sogni e della realtà ultima. Ama Tolkien, Rimbaud, Eraclito. Colore preferito, il blu, in tutte le sue sfumature. Avrebbe desiderato studiare le stelle - e in parte ci è riuscito. «L'opposto concorde e dai discordi bellissima armonia»
Emanuele Tanzilli, classe 1987, Casoria (NA). Curioso per vocazione, vede nell’arte, e nella scrittura in particolare, la sublimazione di emotività ed intelletto. Ama ascoltare musica classica, leggere i romanzi di King e le poesie di Quasimodo. Il suo colore preferito è il blu. Da piccolo desiderava diventare un paleontologo. Il suo motto è: «Nulla si distrugge, ma tutto si consuma».
Francesca Coppola, 1989, Ottaviano (NA). Possiede una spiccata predilezione per la musica e le religioni antiche, adora le lingue e le letterature straniere. Tra gli autori: Coelho, Marion Zimmer Bradley, Jane Austen, Lorca. Da bambina sognava di diventare una cantante di successo. «L’unica cosa che può spingere un uomo a cambiare é l’Amore».
4 | Espressione Libri
«Espressione Libri» nasce con l’intento di dar spazio agli scrittori emergenti, ma anche, a tutti quegli artisti che gravitano intorno al mondo del libro: fotografi, pittori, musicisti, video maker e tanti altri che avremo il piacere di presentarvi nel corso del tempo. Con questa rivista intendiamo supportare chiunque sappia mettersi in gioco accettando, dove necessario, anche la nostra critica. «Espressione Libri» diverrà una vetrina per i giovani e i meno giovani (non importa l’età per condividere le passioni), un punto d’incontro (e di confronto) per autori che altrimenti, anche a causa della distanza geografica, non potrebbero farlo. Supporto alla rivista, il blog e la pagina Facebook ad essa associati. Il blog, fondato nel giugno del 2012 su WordPress, acquisisce nel giro di pochi mesi oltre settanta autori, ma il successo evidentemente non basta. Cambiano le esigenze e si avverte la necessità di offrire e di ricevere di più: maggiore visibilità per gli autori e gratificazioni per il nostro lavoro. Sì, nostro, perché
da soli non si va da nessuna parte. L’idea c’è, la volontà e l’entusiasmo anche, per rendere l’idea vincente, tuttavia, si ha bisogno di un valido sostegno da parte dell’intero gruppo.Chi coinvolgere allora se non gli amici e gli autori con i quali si condividono altri progetti letterari? La cooperazione di ogni singolo componente è preziosa se si vuole costruire dall’idea un progetto. Il mio “grazie” personale va dunque ad Alessandra Caputo, Davide Gorga, Emanuele Tanzilli, Rossana Lozzio, Nadia Beldono, Oliviero Angelo Fuina, Marco Incardona, Francesca Coppola, Pietro Loi, Fabrizio Ago, Sabrina La Rosa. Ringrazio anche gli autori che ci seguono con interesse e che si affiancano al gruppo di Facebook con entusiasmo, tra i quali voglio citare Stella Stollo, Ilaria Militello, Roberta Strano, Livio Gec, Pietro Loi e Frank Braddock Petruzzelli. «Espressione Libri» è un progetto sul quale lavoreremo con serietà e competenza e che siamo certi vi lascerà sognare. Maria Capone
Nadia Beldono, classe1976, Udine. Grande osservatrice della natura e del genere umano, ama la vita in tutti i suoi aspetti. Crede fermamente nel peso di ogni singola parola. Colore preferito il blu, libro preferito Il ritratto di Dorian Gray (O. Wilde). Da piccola voleva diventare una maestra. «Non è poi necessario avere un paio d’ali per riuscire a volare... ».
Oliviero A. Fuina, classe 1962, Oggiono (LC). Ama giocare con le parole, grato per le rare volte che non lo fanno perdere. La musica è colonna sonora imprescindibile nella sua vita. Lettore compulsivo e onnivoro. Coelho, Osho, B.Weiss, J.Redeld, K.Gibran gli autori che hanno maggiormente inuenzato la sua vita. Sostiene che: «Ognuno debba essere il cambiamento che vuole vedere nel mondo».
Rossana Lozzio, classe 1965, Verbania. Creativa da sempre, crede nei sogni ma cerca di mantenere i piedi per terra. Appassionata di musica e di informatica, ama gli animali, in particolare i cani. Colori preferiti: rosso, nero. «Non esiste fine ne se non c’è mai stato un inizio».
Pietro Loi, classe 1950, Cagliari. Nutre profonda passione per il mare e gli animali. Le sue letture preferite sono di natura intimistica, introspettivo-psicologica. Scrittori: Proust, Joyce, Garcia Marques, ma anche Eugenio Scalfari e Massimo Gramellini. «Tutto quello che sei traspare dal tuo rispetto verso l’alterità».
Fabrizio Ago, classe 1942, Toronto. Si è a lungo occupato di musei, che sono per lui delle entità magiche, e non si stanca di rivelarlo a tutti. Ama leggere e raccontare. Gli piace cucinare, passeggiare nei boschi ed in riva al mare, sempre animato da grandi curiosità. Il suo motto (in francese) è: “Voyage à la recherche de ma géographie”.
Espressione Libri | 5
6 | Espressione Libri
CHI L’HA FATTO?
Mi chiamo Valeria De Robertis e sono nata a Brindisi 32 anni fa. Dotata di curiosità e creatività, ho sempre trovato nell’arte uno spazio piacevole per rilassarmi e soprattutto per esprimermi. La passione per la fotografia e per le immagini in genere è sempre stata presente nella mia vita fin da piccola, quando amavo osservare e conservare ritagli di immagini che in qualche modo attiravano la mia attenzione. Nel 2009 ho seguito il mio primo corso di Fotografia di Base presso l’Afi di Brindisi, entrando così “in punta di piedi” nel magico mondo della Fotografia Artistica. Da quel momento ho continuato (e continuo tuttora) a studiare e ampliare le mie competenze sempre con maggiore interesse e coinvolgimento emotivo. Nel 2010, durante i cor-
si di Fotografia che ho seguito presso lo studio del fotografo Marco Falcone di Brindisi, ho avuto il piacere di conoscere le persone con le quali nel 2012 ho fondato l’associazione culturale “InPhoto”. Amo la fotografia a 360 gradi, quindi mi piace fotografare di tutto. Sicuramente i libri sono tra i miei soggetti preferiti, forse perché sono anche una grande lettrice. Henri CartierBresson, William Eugene Smith e Diane Arbus sono solo alcuni tra i grandi fotografi che conosco e che apprezzo particolarmente. Quando fotografo entro in un mondo molto personale e intimo dove, perdendo piacevolmente il senso del tempo e della realtà, nutro la parte più istintiva e autentica della mia essenza.
Espressione Libri | 7
BREZZE INQUIETE, QUADRI DI CARNE
di Davide GORGA
IN CUCINA Raccolgo pezzi di cuore stanco ci spremo su il limone e mando giù, pulisco così il sangue. La terra mi sporca le mani l’amore mi secca il volto ma è il succo della vita a pizzicare la lingua la voglia di leccarti tutta.
8 | Espressione Libri
La dimensione poetica in cui Pietro De Bonis si muove è quella di una ricerca costante e, tuttavia, mai conclusa, dell’amore, della felicità, della vita stessa nel suo mutare e nel suo compiersi. Ancora prima di notare il suo personalissimo registro stilistico, l’essere maestro di parole, capace di piegarle alla propria espressività, restituendo loro nuove funzioni – come nell’utilizzo aggettivato dei sostantivi (così in «Esanime»: “dal giardino delle germoglie iniezioni”) – e tuttavia mantenendo un tono minore e quasi colloquiale (notiamo ad es. sempre “te” invece di “tu” in funzione di soggetto), la nostra attenzione è richiamata dal suo temperamento tematico. La silloge si muove su un contrasto forte, esistenziale; una dualità
RECENSIONI non armonica, inconciliabile. Da un lato, l’anelito alla conquista delle vette, alla sublimazione di sé stessi e dell’altro, come in «Un nuovo fiore»: “Vorrei prenderti / alzarti / volteggiare / darti fiducia / bellezza / essenza / amore.” – dall’altro la volontà ardente del contatto continuo con la realtà ruvida, immediata, sensibile, come in «E il paradiso sta morendo» o «In cucina»: “Raccolgo pezzi di cuore stanco / ci spremo su il limone / e mando giù, / pulisco così il sangue”. È bene soffermarsi su questa poesia che segna tutta l’enfasi carnale, assetata, sanguigna della ricerca che trasporta il poeta, e quindi l’uomo, attraverso il mondo.
accorta», in cui il “divorarti gli occhi” rivolto alla donna nel verso finale è una sopraffazione violenta e quasi metafisica, poiché nega la luce.
La leggerezza può essere gravità mascherata (come quella invocata da Pernoud1 che, citando un sovrano del Medioevo, rivendicava la forza di “pane, vino e allegria” come spirito indomito all’apparenza dimesso) oppure una percezione limitata al mondo sensibile, all’oggi, al fenomeno. In questo senso, le brezze moderne divengono immagini di un mondo in cui i rapporti fra gli esseri umani sono sempre più simili agli scambi di merce in un supermercato. Pronti al conQueste brezze passano su quadri sumo. La dimensione tempodiversi soffermandosi – anche rale è annullata; il passato (e in – su gradevoli affreschi impres- particolare l’infanzia) non esiste sionisti, come «Cristallo senza se non come ricordo, la via pertempo», quasi la pioggia, col suo corsa per giungere all’età adulta mettere in contatto terra e cielo, obliata – la crescita diviene una fosse il tramite di una particola- fortunata perdita della vista inre, felice ispirazione. Del pari, il trospettiva. tema predominante rimane l’amore, la ricerca o la conquista Spicca la mancanza di una prodella donna desiderata; tale ri- fondità analitica del sentimenmane per tutta la raccolta. È un to, della ricerca introspettiva, desiderio di possesso esclusivo della conoscenza di sé fino alla che, se frustrato, diviene pul- scoperta dell’universo interiore. sione aggressiva, come in «Mai Questa via allontanerebbe l’AuEspressione Libri | 9
tore dal quotidiano e contingente, cui non intende rinunciare. L’immanenza predomina, la trascendenza è negata – così come è esplicitamente rinnegata l’ascesa alle stelle. In «Un nuovo desiderio» restano il nero della notte, il pallore lunare, nel “desiderio” che “ogni notte rimanga spenta”, un’atmosfera funebre, fredda, tombale. E tuttavia ecco tornare, prepotente, il mare, cui sono dedicate quattro poesie in sequenza (tra cui «Nuvole»), simbolo dell’inconscio, delle profondità inesplorate dell’animo. E del pari ricompaiono le stelle, le “galassie” nuovamente splendenti, in «Uniche», in cui lo stupore dinanzi all’amore che dal profondo s’innalza fino al cielo e rende degna una donna di essere madre resta incompreso. Del resto, l’altro nucleo portante è l’identificazione della donna amata con la madre, presente in tutto il libro ed esplicitamente affermato negli Aforismi (brevi in prosa che unitamente agli Intermezzi chiudono il volume): “Quando cerchi una donna da amare cerchi quella che più somiglia a tua madre”. La sensualità e l’infanzia s’intrec10 | Espressione Libri
ciano in «Come le spose», ove la pulsione amorosa si muta in anelito di morte, il concepimento della vita in un grembo amorevole nella maledizione della nascita; in cui alla sposa (e all’amore) si sovrappone l’immagine della morte, dell’annullamento, evocato nel ritorno alla terra. È consumata la vita effimera, falò di passioni che scorrono veloci verso il nulla, dolenti persino nel loro stesso succedersi. Non a caso, l’unico colore menzionato è il nero. Passa sotto silenzio il candore degli abiti e delle vesti nuziali. La giovane amata bussa ai cancelli stessi della tomba, quasi sia un passaggio inevitabile. Restano la luce delle fedi nuziali e le grida di festa per gli sposi, parodie di sé stesse, luccichio di carta stagnola e voce che diviene angosciato urlo. Volume aspro, carnale, terrigno – e, spesso, disperato.
(1) Régine Pernoud, «Luce del Medioevo», Gribaudi, 2002.
Titolo: Brezze Moderne Autore: Pietro De Bonis Lupo Editore Genere: Poesia ISBN: 9788866670599 Illustrazioni: Lee Minjae «Brezze moderne», di Pietro De Bonis, non è semplicemente una silloge poetica ma, come il titolo stesso preannuncia, un vento di parole, dinamico e moderno, che spazia dalla poesia alla massima all’aforisma. Le liriche sono spesso quadri impressionisti in cui il poeta si libera delle convenzioni letterarie o morali; le sue emozioni non sono nascoste o camuffate, ma rapide come colpi di spatola.
Note sull’Autore Pietro De Bonis è nato il 9 aprile del 1984 a Roma. “Brezze Moderne” (settembre 2012, Lupo Editore) è il suo ultimo libro. “Sono un cardiologo, opero sul mio cuore di continuo. Credo il mondo sia pieno di cardiologi all’insaputa. Uno dei miei intenti principi nella vita è far riconoscere la bellezza, non tanto della poesia quanto della vita. Molte persone, credo, vivono addormentate e col cuscino appiccicato in faccia. Può darsi io sia un illuso, può darsi, ma sono convunto che si possa essere un po’ e un po’.” Espressione Libri | 11
NIENTE DI MAGICO TRANNE L’AMORE
di Pietro LOI La trama di questo romanzo mi ha letteralmente intrigato, tanto che ho finito di leggerlo in una giornata e mezzo. La storia si svolge nell’arco di due settimane, giusto il periodo delle meritate vacanze di Kate e Lucy, le protagoniste del libro, due ragazze giovanissime che decidono di trascorrere le loro vacanze in Scozia, in una piccola località sulla neve. Lucy è aperta e disinibita; la sua intraprendenza si manifesta specialmente verso i ragazzi che le interessano e non si pone limiti per conquistarli. Kate, invece, è più riservata, più timida, quasi per compensare la sfacciataggine dell’amica. Arrivate nella località delle vacanze, fanno subito conoscenza di due ragazzi, belli come il sole: Liam e Cav, molto legati tra loro 12 | Espressione Libri
da una forte amicizia; inseparabili. Lucy si fa immediatamente notare da Cav, dimostrando il suo interesse per lui. Invece l’incontro tra Kate e Liam è più freddo, più formale, anche se entrambi provano qualcosa di non ben definito che li attrae l’un l’altra. Chi è molto più cauto è Liam, che vede nella ragazza qualcosa di strano, pur non riuscendo in un primo momento a definirlo. Non tarderà molto a scoprire il mistero celato in lei. Gli avvenimenti prendono una direzione inaspettata. Kate, durante un’escursione sulla neve, sente una voce in lontananza, senza tuttavia vedere da chi provenga: era come se qualcuno, invisibile, la riconoscesse. Sul momento la ragazza cerca di non dare molto peso all’episodio, ma
RECENSIONI i fatti che si succederanno le faranno capire che si tratta di un evento reale, pur se al di fuori della normalità. Kate si troverà immersa, d’ora in poi, in una serie di avvenimenti che non hanno nulla di razionale, ma che sembrano appartenere a un mondo tra il magico e il fantastico. La ragazza verrà travolta da una realtà che sembra essere uscita da un mondo immaginario, dove però finiranno per prevalere i sentimenti dell’amore e dell’amicizia. Kate infatti s’innamorerà, ricambiata, di Liam. Il loro sentimento dovrà però affrontare difficoltà e pericoli inaspettati: situazioni e avvenimenti che vanno al di là dell’umana comprensione. Lascio al lettore il gusto di scoprire la trama fittissima della storia che, credetemi, vi coinvolgerà senza un attimo di pausa. Dal punto di vista prettamente narrativo, l’autrice sa dosare bene misteri, quesiti ed evocatività arcane nel testo, rivelandone la natura poco per volta ed introducendo gradualmente quegli elementi che tengono alta la tensione nella struttura del racconto. Le aspettative introdotte dalla narrazione si fanno sempre più emotivamente intense, divenendone l’autentica spinta dinamica
in un vorticoso climax. Il lettore si trova completamente immerso nella storia, anche se il suo svolgimento appartiene a un mondo fantastico. Ma ciò che la rende così vicina al lettore è la purezza dei sentimenti dell’amore e dell’amicizia, che restituiscono profondità e intensità ai personaggi. L’amore con la “a” maiuscola regge la fitta e intrigante storia di Kate e Liam divenendo, accanto all’elemento fantastico, l’asse portante di questo romanzo; un amore pieno di slancio giovanile che provoca sentimenti contrastanti: non solo gioia ma anche gelosia, dolore, diffidenza. L’autrice dimostra di conoscere bene l’animo umano e lo scandaglia a fondo alla ricerca delle emozioni che sono il motore del comportamento. La prosa è fluida e scorrevole e l’uso della didascalia introduttiva di ogni paragrafetto rende la sua lettura immediatamente comprensibile. La miscela ben dosata dei dialoghi e dei monologhi contribuisce a dare all’opera quella dose di liricità che evidenzia l’aspetto emotivo dei personaggi. Non posso che consigliare vivamente la lettura del romanzo – e complimentarmi con l’autrice. Espressione Libri | 13
Titolo: Niente di magico tranne l’amore Autore: Giada Del Greco Edizioni Drawup Genere: Fantasy ISBN: 978889801706 Un viaggio nella terra natia porterà Kate alla scoperta della sua vera natura. Troverà la forza di affrontare un mondo a lei totalmente sconosciuto e che mai immaginava esistesse? Amicizia, amore, dolore e paura la seguiranno in un percorso magico e incantato, denso di ironia, sorprese e colpi di scena, tra paesaggi innevati, radure, monasteri e poteri occulti. Un romanzo giovane, onirico, in pieno stile fantasy, per sognare e per amare. Giada Del Greco nasce a Livorno il 9 Maggio 1980. Diploma magistrale, operaria metalmeccanica e mamma del piccolo Bryan, ama la lettura e la musica. I suoi scrittori preferiti, tra i vari, sono Guillaume Musso, Lisa Jane Smith e Melissa Marr. Le canzoni che l’hanno accompagnata durante la realizzazione del romanzo sono quelle di Adele e degli Ashram (da qui il nome del piccolo paese scozzese di Kate). «Niente di magico tranne l’amore» è la sua prima opera edita, nata come un racconto orale e un sogno ad occhi aperti. “Il desiderio legato al mio libro è che le persone che lo leggeranno si possano affezionare a Kate, Lucy, Liam e Dubh e che possano esprimere un desiderio toccando la stella cadente in copertina.” 14 | Espressione Libri
Note sull’Autore
Andrea Muni «Legge e libertà. La filosofia dell’educazione in Edda Ducci» Limina Mentis, Villasanta (Monza), 2012 ISBN: 9788895881911
Antonietta Agostini «L’Amore… All’improvviso» Editore: Youcanprint ISBN: 9788866189947
Stella Stollo «Mal di Terra» ASIN: B00AP7Q8Z4 ilmiolibro.kataweb.it
Espressione Libri | 15
LA MAGIA NASCOSTA DELL’AMORE ULTIMO
di Oliviero Angelo FUINA DALLA PREFAZIONE Finalmente anch’io ricordavo. Non aveva sempre avuto quell’aspetto ma il mio cuore riconobbe quell’essenza antica di secoli. Attendevamo questo momento da chissà quante vite. Di certo non sarei rimasto lì a vederla morire. Non la volta che sarebbe stata la mia ultima chance mortale. Il mio attaccamento a quella figura avvolta nel mantello di seta viola non era casuale e tutto l’universo mi suggerì che fossi l’unico a poterla salvare.
16 | Espressione Libri
«Brûlant» è un avvincente romanzo d’Amore per chi dall’Amore vuole farsi coinvolgere e continuare a sognare – e la maiuscola non è casuale. Non solo, però. È molto di più. È un romanzo esoterico, magico, che scorre oltre il nostro convenzionale tempo e racchiude più esistenze. Ciò che colpisce è che nonostante queste premesse si svolge ai nostri tempi – e lo fa più che credibilmente – fatta eccezione per dejà vu su vite passate, ottimamente inseriti, che consentono a Cristian, il protagonista, di riscoprirle. Egli, infatti, è l’Archetipo, come viene chiamato dalle sorelle della congrega delle Brûlant, che si suddivide in tre sezioni: Roma, Praga e Parigi. Appare subito evidente che Ani-
RECENSIONI ta Borriello – l’autrice – ci ha messo molto del suo riguardo a precise conoscenze esoteriche che attingono prevalentemente ai riti pagani celtici e, più genericamente, alle tradizioni sciamaniche del Nord Europa; al culto femminile della Dea. Possiamo quindi ben dire che «Brûlant» è un romanzo d’Amore ed esoterico nel quale un aspetto è il valore aggiunto dell’altro. Inoltre, il tema delle reincarnazioni e una trama avvincente per un epilogo – empaticamente sperato – che si detta con urgenza, si integrano perfettamente in un romanzo che si evidenzia per unicità e godibilità nel panorama bibliotecario attuale. Le Brûlant sono, in termini semplicistici, streghe che operano in funzione di un unico grande scopo: curare e proteggere l’Archetipo – Cristian, peraltro inconsapevole di esserlo. Brigitte, la sua amata, è anch’essa una sacerdotessa delle Brûlant. Tuttavia, nella congrega vige un antico patto vincolante che vieta alle adepte di interferire nella vita dell’Archetipo. Fino all’attuale incarnazione, Brigitte ha sempre rispettato severamente tale vincolo; ora, tuttavia, decide di abbandonarsi finalmente
all’Amore per Cristian, l’unico in tutta l’umanità che le è interdetto e, ciononostante, l’unico che ami da innumerevoli vite. Tacendo ovviamente la sua iniziazione quale adepta delle Brûlant, congrega peraltro sconosciuta al ragazzo. All’iniziale, obbligata e sofferta rinuncia – evento traumatico per Cristian – fa seguito la decisione di Brigitte di cedere all’Amore, spronata dall’approvazione di Loro, le anime che vivono in dimensioni superiori e che perseguono un piano ben preciso per salvare l’Umanità in procinto di entrare nella significativa Era dell’Acquario. L’Archetipo – l’anima più antica ed evoluta sulla faccia della Terra – è letteralmente la Speranza per questa riuscita del piano e la sua attuale esistenza è l’ultima vita concessagli. Ed è anche per questo motivo che viene infine concesso ai due giovani di vivere finalmente il loro Amore. Ma come in ogni situazione conflittuale che si rispetti, non può mancare la contrapposizione tra forze del bene e del male. Queste ultime sono impersonate, nella fattispecie, dalla congrega ribelle delle Zeussites – altre sorelle di potere parallelo – il cui unico scopo è proprio distruggere Espressione Libri | 17
la Speranza per l’umanità, in un metaforico parallelismo con il mito di Pandora. Per chi, come il sottoscritto, ha letto ed amato Brida di Coelho, si è appassionato ai libri di Brian Weiss per il tema della reincarnazione e si è sentito incuriosito e coinvolto dai libri di Marion Zimmer Bradley sulla “Saggezza di Avalon” – la Via Celtica – non può non apprezzare e farsi coinvolgere dalla lettura di Brûlant, scritto con fluidità, stile accattivante e indubbie specifiche conoscenze rituali dalla bravissima Anita Borriello. Capace, tra l’altro, di scrivere in modo più che convincente in prima persona, per quasi tutto il libro, nei panni del personaggio maschile di Cristian – a parte i primi otto capitoli in cui, per esigenze narrative, anche Brigitte narra in prima persona. Colpiscono inoltre le dettagliate e pertinenti descrizioni di Praga – come anche di Pisa e Roma – che ci trasportano nel fascino e nell’antica magia dell’antica città boema, al fianco dei protagonisti. Le sorelle sacerdotesse, poi, non si possono non amare pur nelle loro caratteristiche uniche e ottimamente disegnate. Donne, innanzitutto, che hanno Potere, Conoscenza e antica Sag18| Espressione Libri
gezza. Donne di Magia. Magia che è prevalentemente “ricerca spirituale per ritrovare sé stessi e la propria pace interiore. Magia che attinge dalla Natura e ne è complemento.” Le citazioni che si trovano all’inizio di ogni capitolo sono perfette e preziose. Perle di saggezza che fanno ulteriormente riflettere e predispongono interiormente alla lettura dell’avvincente dipanarsi della trama. Degni di nota anche alcuni importanti e riscontrabili riferimenti a Ermete Trismegisto ed alla sua Tavola di Smeraldo. In conclusione, un libro del quale consiglio caldamente la lettura e nel quale, mi ripeto, Anita Borriello ha saputo mostrarci il lato commovente ed eterno dell’Amore in tutta la sua grandezza. Grazie di cuore, anzi… Blessed be!
Puoi leggere altre recensioni di Oliviero Angelo Fuina nel blog Espressione Libri http://espressionelibri. wordpress.com
Titolo: Brûlant Autore: Anita Borriello Casa editrice: Ebook – Amazon Genere: Narrativa fantasy ISBN: 9788866184676 Esordio di Anita Borriello, Brûlant è un romanzo esoterico che mostra quel mondo magico ben nascosto dalla quotidianità. Il lettore potrà facilmente immedesimarsi in Christian, il personaggio principale, costretto a partecipare a vecchi rituali inconsapevole di quanto questi siano radicati nella vita di tutti noi. Anita Borriello è nata il 23 settembre 1981 a Torre del Greco (NA), è cresciuta in Maremma e attualmente vive a Roma. La sua formazione universitaria è iniziata con la facoltà di Lingue e Letterature Straniere a Pisa per poi concludersi con quella di Informatica Umanistica sempre presso l’Ateneo pisano. Lavora dal 2005 come WebWriter Freelance. È animalista e ambientalista convinta. Nel giugno 2011 l’esordito in libreria con “Brûlant”, primo volume dell’omonima saga esoterica. Parola di derivazione francese, Brûlant significa bruciante, ardente. L’autrice l’ha scelta come titolo in onore di tutte le donne tacciate di stregoneria e/o eresia e arse vive. “Indigo”, il secondo volume della saga, è attualmente in fase di stesura.
Note sull’Autore
Espressione Libri | 19
CHIACCHIERANDO CON PAOLO VOLPI
di Francesca COPPOLA «Le grida silenziose del cuore», un titolo inquietante che lascia presupporre la cruda realtà dell’argomento trattato: l’incesto. Perché la tua scelta è ricaduta su questo argomento? Il libro non è nato con lo scopo preciso di trattare l'argomento dell'incesto. Mi è stato ispirato da una trasmissione televisiva, nella quale una donna raccontava la sua terribile esperienza di violenza e soprusi. Sul suo volto, triste e provato, c'erano ancora i segni evidenti delle percosse subite, mentre, in collegamento live dal carcere, partecipava a quella intervista il suo compagno, l’uomo che gliele aveva inferte. Con il suo atteggiamento spavaldo e sfrontato tentava di convincere la platea di spettato20| Espressione Libri
ri, indignati per il suo comportamento, di essere dalla parte del “giusto”. Non so cosa mi sia successo, mi sono vergognato di appartenere alla categoria maschile e ho sentito un enorme bisogno di dare più voce a quella mamma e a tutte le donne (troppe) che vivessero nella medesima situazione. La tematica dell'incesto – e arrivo alla tua domanda – si è sviluppata durante la stesura del libro. Mi sono documentato, ho letto diversi articoli di giornale e ho scoperto che, molte volte, un marito violento può anche trasformarsi in un padre perverso. Pensi di essere riuscito a descrivere certi particolari pur essendo un uomo? Non so se sono riuscito a descrivere esattamente lo stato d'a-
INTERVISTE “Penso che la realtà non sia mai come si mostra ai nostri occhi. Dietro un'apparente serenità, spesso, si nasconde un mondo di sofferenza, di solitudine e di silenzi. Sono silenzi che gridano forte per ottenere giustizia, comprensione, amore. Sono silenzi che, spesso, restano tali perché nessuno è in grado o è disposto ad ascoltarli. Dedico il mio libro a tutte le creature violate nel corpo, nel cuore e nella dignità con la speranza che non accada mai più”.
nimo di chi subisce questo terribile tipo di violenza. Per dare “il meglio”, però, ho indossato gli abiti di un bambino di dieci anni, mi sono calato nei panni del protagonista e ho raccontato ciò che può accade all'interno di una famiglia apparentemente “perfetta”. Il libro, in sostanza, è un diario scritto dal piccolo Paolo (ho usato il mio nome), che, lentamente, giorno dopo giorno, scopre la vera natura di suo padre... Devo dire che, inaspettatamente, questo libro mi ha fatto scoprire che il bimbo dentro di me è ancora assolutamente vivo e presente. Ogni volta, infatti, che mi mettevo davanti al monitor del mio PC, facevo due respiri profondi e mi dicevo: “Ok, Paolino mio.... sono pronto ad ascoltarti…” Magicamente, il fanciul-
lino che è in me cominciava a parlarmi. È un puro caso che il bambino del tuo libro abbia il tuo stesso nome? No, non è un caso. Oltre alle motivazioni che ho testé espresso, esiste anche una ragione autobiografica. Nulla a che vedere con la parte più scabrosa del mio racconto, fortunatamente. Mio padre (che la sua anima riposi in pace), però, non era proprio un padre “modello”. Che cosa avresti fatto se ti fossi trovato nella medesima situazione del piccolo Paolo? Riprendo il tema della mia seconda risposta. Ho usato il mio nome, proprio perché volevo “vivere” in prima persona quella reEspressione Libri | 21
altà famigliare scabrosa. Il libro, anzi, il diario, si sviluppa in base al mio carattere, alle mie personalissime sensazioni e alla mia reattività. Come avrei reagito ad una siffatta situazione? “Il silenzio” è la paura di parlare, di confessare il fatto di essere vittima di un abuso; lo si fa per svariati motivi, gli stessi che il Prof. Francesco Barresi, sociologo criminologo, riassume nella prefazione del romanzo e da lui stesso scritta. Quali possono essere, a tuo parere, le possibili soluzioni per fronteggiare simili drammi? Lascio la risposta a chi è molto più esperto di me. Non ho idea dell'origine del meccanismo psicologico che impedisce alle vittime di raccontare a qualcuno le violenze subite; so solo che accade. Accade sempre. Un possibile rimedio per arginare e scoprire certe terribili realtà? Preparazione! Preparazione da parte degli insegnanti, soprattutto. I bambini vittime di violenza danno sempre segni comportamentali. Bisogna saperli leggere e, spesso, non si è in grado di farlo. Per la violenza sulle donne, occorre il coraggio, da parte loro, di denunciare. Ma non basta. È ne22| Espressione Libri
cessaria una nuova e molto più severa legislazione che consenta di punire in modo esemplare gli autori di simili nefandezze. Voglio concludere ringraziando Cinzia Tocci e Federica Barbarossa che, in accordo con me, hanno destinato parte dei proventi derivanti dalla vendita del mio libro all'associazione capitanata dallo stimatissimo Francesco Barresi, che si occupa di assistere le vittime di simili violenze.
Davide Gorga «La luce delle stelle» Casa Editrice Montedit ISBN: 9788865872628 Ilaria Militello «Love Vampire» Casa Editrice: Edizioni Webmaster60 ISBN: 9781291288803
Tania Della Bella «Io non ho paura del buio» Edizioni C'era una volta, 2012 ISBN: 9788890659638
Anna Maria Benone «Il suono nel testo» Edizion R.E.I. ISBN: 9788897362968
Espressione Libri | 23
GRAMMATICA ANATOMICA
di Nadia BELDONO Ma qual è la forma corretta? “ – Ti amo – sussurrò all’orecchia della sua amata dopo averla baciata.” No, non avete letto male, amici miei. Ho proprio scritto “orecchia”. Vi suona strano? Un pochino, direte voi. Anche a me, in effetti. Ma dovete sapere che, grammaticalmente parlando, non è affatto scorretto usare “orecchia” in questo contesto. In realtà, non esiste alcuna differenza semantica o sostanziale tra i due sostantivi orecchio/ orecchia ed i loro plurali orecchi/ orecchie. Il termine “orecchio” fa infatti parte di quei nomi della lingua italiana detti sovrabbondanti 24| Espressione Libri
(che hanno cioè più di un singolare o plurale); addirittura, in questo caso, ci troviamo di fronte a un doppio sovrabbondante, alla forma singolare e plurale. Ci sarà quindi qualche differenza di significato, allora, vi starete dicendo. E invece no, nemmeno una minima differenza. Se non per alcuni casi in cui il termine assume un’accezione specifica, soprattutto in ambito tecnico o scientifico. Ad esempio, in marina l’orecchia è “l’aletta con cui termina ogni marra dell’ancora”(1), in zoologia “orecchia di mare” è il nome di alcuni molluschi e in botanica “orecchia” è il nome regionale di alcuni funghi. Del pari, viene preferita l’una o l’altra forma in certi modi di dire,
SGRAMMATICANDO locuzioni e proverbi: “fare orecchie da mercante”, “duro d’orecchi”, “tirare le orecchie”, “tapparsi le orecchie”. Come siamo arrivati ad utilizzare indistintamente le due forme, maschile e femminile, sia per il singolare che per il plurale? Per analogia: questo è il più importante fattore di cambiamento e assestamento nella creazione di nuovi vocaboli, forme e significati nuovi di una lingua, parlata prima e scritta dopo. In italiano, le forme orecchia e orecchio sono testimoniate nella lingua scritta a partire dal Duecento. Nel latino classico vi erano due termini per definire l’orecchio: “auris” (sostantivo femminile della terza declinazione, propriamente “orecchio”), oppure “auriculum”(2) (sostantivo neutro della seconda declinazione, usato soprattutto in ambito scientifico col significato di “canale uditivo esterno”). Nel processo di volgarizzazione del termine “auriculum” ci si trovò quindi di fronte alla coppia “auriculum/auricula” che divenne “l’orecchio/le orecchia” (non più in uso). Inoltre, molto probabilmente, nei tempi antichi vi fu una percezione distorta della parola
“auriculā” (nominativo plurale del latino neutro “auriculum”). Si pensa infatti che il plurale neutro sia stato percepito come un singolare femminile, “auriculă”, (attestato infatti in era tarda come sostantivo della prima declinazione), anch’esso con l’identico significato di “orecchio”. Una regolarizzazione analogica ha portato alla nascita del plurale “orecchi” per il termine “orecchio” derivato da “auriculum”, sentito come più regolare rispetto al plurale femminile. Similmente, nacque il plurale “orecchie” per il singolare “orecchia” derivato da “auriculă”. Potete quindi tranquillamente continuare a usare espressioni del tipo: “la forma della tua orecchia è molto morbida”. A livello fonetico sarà anche di pessimo effetto ma, per quanto riguarda la grammatica, potete essere certi di non sbagliare!
(1) Cfr. http://www.treccani.it/magazine/ lingua_italiana/domande_e_risposte/ grammatica/grammatica_036.html (2) Cfr. http://www.sapere.it/enciclopedia/ auriculum.html
Espressione Libri | 25
Rubrica a cura della Redazione
© Valeria De Robertis
I BUCHI NERI E L’ARCOBALENO
Prosegue il racconto di Emanuele Tanzilli, brillante narratore, in arte Diamond Phoenix, dal titolo “I buchi neri e l’arcobaleno”, pubblicato per la prima volta nella raccolta «Realfiabe», 2006, Montedit.
6 La finestra accolse le sue braccia incrociate. Appoggiandosi sui polsi, riversò le proprie malie nell’orizzonte, che le bevve fino all’ultimo sorso senza fare piega. Perché non riusciva a fare null’altro? Perché voleva solo dipingere? Perché non studiava come avrebbe dovuto, o non parlava a sufficienza? Perché questo sono io. Probabilmente perché aveva qualcosa di strano. Diverso. Chissà, un gene fuori posto, un neurone sbandato, una sinapsi fulminata… –Papà! –Ciao, piccolo mio! Come stai? –Io sto bene. Ma tu? Come va lo
26| Espressione Libri
RIFLETTORI PUNTATI SU ... stress? –Il dottore ha detto che lavoro troppo anche quando sono a casa, invece di rilassarmi. –Papà, come devo dirti di riposare? –Lascia stare, Wesley. A me importa solo che il mio ragazzo studi e impari la nobile arte della medicina. Il resto può andare al diavolo. Come proseguono i corsi? –Oh, come al solito, una noia mortale… –Vedrai, un giorno questa noia ti servirà ad essere rispettato e benvoluto. Devi studiare, figliolo, devi sacrificare. –… –Beh, non mi racconti nulla? Come va con le ragazze? C’è sempre accanto a te quella… come si chiama… –Lascia stare, papà. Piuttosto, volevo dirti che ho avuto la possibilità di esporre un paio dei miei quadri ad una mostra provinciale, qui in città, nel fine settimana. È stato grazie al promotore, una persona gentilissima che ha voluto darmi questa opportunità. –Oh, Wesley, ancora pensi a dipingere? Lo sai che carmina non dant panem, no? Devi concentrarti sugli studi, o non diverrai
mai un dottore! –Sì, però… –Antima! Ecco come si chiama! Antima, quella cara ragazza. Ecco, lei sì che si concentra su quello che fa. Scommetto che riuscirà benissimo; dovresti prendere esempio da lei. –… Lo farò, papà. Stammi bene. Riposati ogni tanto. –Buonanotte, figliolo, e che la notte ti porti consiglio! –Click– Maledetta mondanità. Cosa ci sarà mai di male nell’inseguire un sogno? Bah. 7 Il giorno seguente, Wesley cambiò fila. Ignorando le segnalazioni della sua amica, amica? si sedette in fondo a sinistra, autorelegandosi nell’oblio, covando risentimento e frustrazione. Facile parlare di successo e perbenismo. Facilissimo volare come Icaro, quando si ha un jet privato sotto le suole delle scarpe. Se Dio avesse voluto, avrebbe creato gli umani tutti uguali, così, col “copia–incolla” dei computer. Problema risolto. Espressione Libri | 27
La giornata fuggì via ancora una volta spazientita. Alla fine della lezione, Antima si avvicinò a Wesley meravigliata. Con lei c’era Ashley Do Prado, sua fraterna amica da tempo immemorabile. Non si erano separate nemmeno per un anno di studio, dall’asilo nido fino ai lugubri e pedanti vani della sede. Ancora non hanno inventato il solvente per queste due. –Ehi, Wesley, come mai ti sei allontanato stamattina? –Ascolta, Antima, non sei mia madre. Non puoi decidere tu dove devo sedermi tutti i santi giorni, va bene? Rimase allibita. Notando la difficoltà della compagna, Ashley si fece supporto: –Dai, lascialo perdere questo lazzarone. Si starà sognando qualche altro paesaggio del cavolo. –Oh–oh, ma guarda chi parla, la piattola portavoce. Lasciami in pace, per cortesia, smamma. Frattanto Antima era già scappata via. 8 Furioso e stizzito, rimase seduto sulla sediolina qualche minuto. In preda all’esasperazione, raccolse distrattamente la sua roba e si defilò dall’uscita secondaria 28 Espressione Libri
colmo di adrenalina. Quando è troppo è troppo. Scaricò la rabbia nei lunghi passi isterici, oscillando sulle Reebok arancioni come uno spaventapasseri goffo su due melagrane firmate. Spalancò (sbatacchiò) la cancellata e si rigettò sull’asfalto lievemente umido, stringendo i pugni nei palmi fino ad affondare le unghie nella carne, con un dolore che gli sembrava necessario provare in quel momento. Con indolenza fiammea sorpassò sgarbatamente tutti coloro che si ritrovava sul cammino; poi si accigliò al solco della strada e saettò improvvisamente di lato, tagliando con furore la strada. E il suo futuro. Fu quasi normale. Inevitabile. Chi la fa l’aspetti, ripeteva ostentatamente da lassù il cielo piagato dai cumulonembi, chi la fa l’aspetti. Fu una Volvo a centrarlo. Il conducente sterzò d’istinto verso destra, ma il suo unico risultato fu quello di centrare in pieno una Volkswagen che sopraggiungeva. Fu come se i colori delle due autovetture divenissero fusi assieme, dileguandosi nel loro insieme. Il fanale si ruppe all’istante; schegge diaboliche di specchietti e plastica balenarono con sog-
ghigno malefico nell’aria umida. Il paraurti esalò la propria vanità tra gli accartocciamenti delle due carrozzerie, e un floscio gonfiarsi d’airbags ronzò sulla mezzeria. Poi fu notte fonda. 9 Sotto la lingua c’era un metallico sapore d’etere ed alcool. «…svegliarsi a momenti…» «…ortunato a cavars…» «…probabilmente no…» Quelle voci lo disturbavano. Allora aprì gli occhi incollerito, per dire a tutti di piantarla di fare rumore. Ma gli occhi rifiutarono di aprirsi. Quindi si alzò di scatto (così parve a lui) al centro del letto dal nauseante sapore asettico in cui si trovava, inghiottendo un respiro edematico con gran difficoltà: i dottori al suo fianco lo presero con leggerezza e lo riportarono in posizione supina, cercando parole per tranquillizzarlo. –Calma, calma, andrà tutto bene. Cerca di stare tranquillo. –…ch… –Hai avuto una brutta botta, giovanotto. Dovresti ringraziare il buon Dio per essere ancora qui tra noi. –…io… –Non ti sforzare: l’effetto degli anestetici passerà presto, ma ti ci
vorranno un paio di settimane a letto. L’espressione nella voce femminile che accompagnava ogni suo tentativo di comunicazione era inflessibile, rigida; eppure, gli pareva di scorgere una sottilissima punta di commozione e, avrebbe detto, compassione. Doveva essere ridotto proprio male. –Io sono la dottoressa Deirdre Cunningham, e tu sei un ragazzo fortunato, Wesley. –…non… non… v… –Purtroppo, nello scontro, una scheggia di vetro ti ha colpito dritta agli occhi. La retina è fortemente danneggiata. Ma faremo tutto il possibile per salvare i tuoi occhi. Intanto, però, cerca di riposare. Andrà tutto per il meglio. –È stata colpa mia… io… l’ho fatto arrabbiare, e lui ha perso il controllo… io non volevo… –Si calmi, signorina. Il suo amico ha bisogno di quiete. Sono sicuro che riusciremo ad accertare tutti gli accadimenti del caso, ma adesso lasciamolo dormire un po’. E pensiamo a contattare un genitore. –…An…ma… Poi fu di nuovo notte.
Espressione Libri | 29
COSA È LA CREATIVITÀ?
di Maria CAPONE Dalla moda al design, dalla scrittura all’arte, sentiamo parlare spesso di una nuova figura professionale: il creativo. Ma che cos’è la creatività? In molti si sono cimentati a trovare una enunciazione appropriata di questo concetto che, non avendo una forma esteriore visibile e tangibile, risulta difficile esplicitare. La definizione riportata sul vocabolario Treccani è la seguente: «creatività – s.f. [der. di creativo] Virtù creativa, capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia. In psicologia, il termine è stato assunto a indicare un processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell’ideare, capacità 30| Espressione Libri
di sintesi e di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze.» Personalmente, considero la creatività una forza interiore, la pura essenza dinamica di un’idea. Infatti, la creatività è la facoltà di concretizzare e rendere vitali nel mondo sensibile le idee concepite nella mente. Secondo Platone l’idea è ciò a cui si rivolge l’attività del pensiero, cioè qualcosa che è; anzi, che esiste in senso assoluto. Esaminando l’etimologia della parola preciseremo che il termine eidos è un sostantivo, che deriva comunque da èidon, il passato remoto (aoristo per i greci) irregolare del verbo orào, il cui significato è “vedere”. Per questo stesso motivo io definirò l’idea un’immagi-
© Valeria De Robertis
LIBERAMENTE
ne della mente. René Descartes, più tardi, definirà le idee come qualsiasi oggetto dell’attività mentale, “la forma di un pensiero, per l’immediata percezione della quale sono consapevole di questo pensiero”. Suddividendole in: innate (non sopravvenute dall’esterno alla coscienza, quale patrimonio da sempre intrinseco al nostro pensiero), avventizie (suscitate nell’anima dal mondo esterno), fattizie (formate dall’attività mentale). Non doveva essere molto d’accordo sul concetto di idea fattizia Bruno Funari, uno dei più amati protagonisti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo, nel suo libro «Pensare confonde le idee» (Corrarini, 1993). L’importante ricerca contenuta al suo interno, sul tema della creatività e della fantasia, spazia dalla pit-
tura, alla grafica e alla scrittura. Sebbene consideri la creatività pura e, contemporaneamente, concettuale, in quanto si avvarrà sia dell’immaginazione e della fantasia, sia del supporto delle proprie esperienze e conoscenze, completerò il concetto definendo l’idea un “disegno della mente”; la creatività il catalizzatore di un’idea, e l’immaginazione e la fantasia i mezzi per sviluppare la creatività. Il creativo, quindi, è colui che sa definire, con immaginazione, competenza e in modo nuovo, la propria idea. Le idee, pertanto, vanno lasciate libere se si vuole dare sfogo alla creatività, troppo spesso si tende a darlo per scontato, ma in realtà? (1) Gabriele Giannantoni, «La ricerca filosofica storia e testi», Vol. 2, Torino, Loescher Editore, cap. VI, par. 5; pag. 203.
Espressione Libri | 31
IL «GIVEAWAY» LA NUOVA FRONTIERA DEL MARKETING
di Emanuele TANZILLI Nell’era digitale, e ancor di più in frangenti di drammatica crisi come quello attuale, diviene indispensabile, per chiunque svolga un’attività, inventare nuove forme di pubblicizzazione e promozione, sfruttando in modo intelligente gli strumenti e i contesti che il mercato del terzo millennio mette a disposizione. Il giveaway, senza dubbio, appartiene a tale categoria di nuove frontiere commerciali. Il neologismo coniato di recente dall’inglese si può tradurre letteralmente in italiano con “dar via, disfarsi, regalare”. E, in buona sostanza, consiste proprio in qualcosa del genere, pur con sfumature diverse e contorni più ampi: infatti, il termine, nell’accezione contemporanea, sta ad indicare determinate forme di concorsi, 32| Espressione Libri
o “contest” che dir si voglia, che si servono di piattaforme virtuali quali blog, siti internet, forum, pagine facebook e via dicendo. Il meccanismo è semplice ed essenziale allo stesso tempo: ai partecipanti, siano essi i visitatori del sito, o gli utenti registrati, o i “fan” di una determinata pagina, vengono chieste forme di interazione molto immediate ed intuitive (ad esempio, un commento o un determinato numero di commenti, un apprezzamento, una condivisione online) nei riguardi di una foto, un articolo o un video correlati ad un determinato prodotto. Fra tutti i partecipanti, scaduto il termine di norma molto breve (la maggior parte di questi concorsi durano appena poche ore), vengono selezionati uno o più vincitori,
© Valeria De Robertis
NON SOLO LIBRI
spesso in base a regole prefissate, talvolta anche in maniera del tutto casuale, a cui assegnare come premio proprio il prodotto di riferimento sponsorizzato nell’occasione. Forme simili vengono utilizzate anche su forum tematici o in maniera “virale”, cioè improvvisa e atta a suscitare la curiosità dei visitatori, incentivandone in breve tempo una diffusione capillare. Lo scopo è molto semplice: ottenere visibilità, incrementare il numero di visite e contatti, farsi un nome attraverso il passaparola. Molti brand famosi utilizzano questa tecnica per farsi pubblicità in modo inconsueto, contattando ad esempio famosi blogger che dispongono già di un’ampia cerchia di visitatori, e instauran-
do collaborazioni occasionali o continuative nel tempo. Ovviamente, più conosciuto è il sito o il marchio che lancia il concorso, maggiori possibilità ci sono che la voce si sparga in fretta e il giveaway ottenga successo. Allo stesso modo, piccoli siti o aziende in fase di crescita possono usufruirne per costruirsi una reputazione: regalare qualche prodotto in cambio di un buon ritorno in termini di visibilità e clientela è senza dubbio un ottimo affare. Come al solito, tuttavia, in Italia c’è da confrontarsi con normative ben precise e a volte fin troppo stringenti, tanto da far sorgere dubbi e polemiche. Il giveaway, essendo assimilato a un comune concorso a premi gratuito, risulta soggetto a limiEspressione Libri | 33
ti ben precisi in termini di valore dei premi e modalità di selezione dei vincitori. La legge in questione risale al 2001, appare dunque un po’ obsoleta in considerazione dei tempi di evoluzione rapidissimi dell’ambiente virtuale e dei fenomeni di massa violentemente introdotti da internet nei nostri modelli sociali. I tentativi di “aggirare” tali restrittive limitazioni vertono prevalentemente su una diversa interpretazione che del giveaway si dà: ovvero non quella di concorso a premi, ma di semplice messaggio pubblicitario. Un’eterna lotta tra le esigenze di innovazione e la salvaguardia del rispetto delle regole, spesso senza soluzione... noi, intanto, speriamo di avervi reso le idee più chiare su questa nuova tecnica promozionale e, perché no, suggerito qualche buona trovata!
Per la tua pubblicità su questa rivista contatta la redazione di Espressione Libri: espressionelibri@yahoo.it
34| Espressione Libri
PARTECIPA AL NOSTRO GIVEAWAY ‘IL MIGLIOR INCIPIT’ Chi può partecipare: tutti gli autori che abbiano pubblicato almeno un libro e lasciato un “mi piace” alla pagina della nostra rivista http://w w w.facebook.com/ pages/Espressione-Libri-rivista/355355314541193 Opere ammesse: romanzi e opere di narrativa in lingua italiana. Sono inclusi i libri di racconti e i racconti lunghi (30.000 caratteri, spazi inclusi). Per partecipare basterà inserire, entro il 15 marzo, l’incipit dell’opera nella pagina dedicata all’evento, corredandolo con l’immagine della copertina. Si richiede un utilizzo minimo di 2.000 caratteri e massimo di 6.000 (spazi inclusi). Saranno giudicati i migliori incipit in base a: interesse, stile, qualità dell’anticipazione della trama, qualità dell’ambientazione. Premi in palio: - Primo classificato: un libro, una recensione, un box pubblicitario e pubblicazione dell’incipit su «Espressione Libri», sino ad un massimo di tre pagine. - Secondo e Terzo classificato: un libro e un’intervista, o recensione breve, sino a un massimo di una pagina, su «Espressione Libri» - Dal terzo al decimo classificato: un libro. Avendo richiesto a molti di voi di inviarci il proprio libro il numero dei classificati, o premiati, potrà essere superiore a dieci. Sicuramente avremo dato maggiore visibilità agli autori del nostro blog, avremo dato la possibilità di leggere l’incipit di molti libri, incentivandone la lettura.
Espressione Libri | 35
Rubrica a cura di Alessandra CAPUTO
PARKER, SCRITTORE DA RECORD C’è chi fatica a scrivere una lettera e chi impiega una vita per scrivere un libro. Ma c’è anche chi alla penna proprio non riesce a resistere. Philip Parker, professore di marketing all’INSEAD, scuola di management di Fontainbleau (in pratica la Bocconi francese), ha riscritto la definizione di “autore prolifico”. 200.000 i volumi pubblicati (molti in vendita su Amazon) e quasi altrettanti quelli non pubblicati. Lo scrittore americano, vincitore del Pulitzer e due volte del National Book Award, ha stracciato ogni precedente record. Gli 850 libri firmati da Lauran Paine e i 904 di Mary Faulkner, entrambe citate tra i venti autori più prolifici nella storia della letteratura, al confronto sembrano bazzecole. Parker in poco più di cinque anni ha pubblicato almeno 85.000 titoli, circa 46 al giorno. Roba da fantascienza, direte. Non proprio. Che lo scrittore americano abbia una fervida immaginazione è certo, ma anche in astuzia, e preparazione, non difetta. Economista di formazione e informatico per 36| Espressione Libri
passione, ha brevettato un software in grado di moltiplicare le pubblicazioni esaminando un argomento nei minimi dettagli. L’idea gli è venuta leggendo un articolo dell’Economist in cui si diceva che nel mercato dell’editoria non ci sono stati molti cambiamenti dai tempi di Gutenberg. Quindi a stravolgerlo ci ha pensato lui. Il funzionamento del software, dal punto di vista teorico, è piuttosto semplice. Partendo da un template, il sistema automatizzato setaccia banche dati specializzate per poi realizzare libri simili con una serie di procedimenti (costruisce l’indice, ricerca, ordina e impagina). In pratica si limita a mettere insieme delle informazioni già disponibili, o fare stime future in base ad algoritmi, ecco il perché di titoli quali “Climatic Effects on Individual, Social and Economic Behavior” o “The Official Patient’s Sourcebook on Narcolepsy”. La maggior parte dei testi di Parker, è facile intuirlo, sono destinati ad un pubblico estremamente
BIBLIOMANIA
ristretto, ma oltre alla velocità con cui sforna testi il software stupisce per altro. Il metodo di analisi ed estrazione dei dati riduce al minimo le spese associate al lavoro umano. Il libro si scrive praticamente in automatico. Quasi inesistenti anche le spese per il magazzino: il volume viene stampato esclusivamente quando qualcuno lo richiede. Appena 0,12 sterline (16 centesimi di euro) per realizzare un libro che sul mercato varrà 171 dollari, questo il prezzo di una ricerca sulle assicurazioni sulla vita in Cina, pubblicato da Parker nel 2006. Al momento il software è in grado di realizzare solo libri di un certo tipo (test di medicina, analisi economiche, cruciverba, dizionari), ma le implicazioni entusiasmano. Nel marzo 1998, dopo aver diretto un workshop per la Banca Mondiale sull’analfabetismo, Parker ha lanciato un’ini-
ziativa privata, il progetto “K a 12 +2 progetto”. Un aspetto legato all’analfabetismo è la mancanza di materiale didattico, più ristretta è la zona in cui una lingua è in uso, meno è probabile che l’editoria trovi vantaggioso investirci su. Circa 1000 lingue in tutto il mondo sono così lasciate prive di testi base. Un vero peccato avrà pensato il professore, che con le sue “pubblicazioni robotizzare” ha finanziato una varietà di materiale didattico multilingue, dizionari on-line, giochi per PC, video e libri elettronici. I commenti positivi dei lettori sulle sue opere abbondano e Parker si crogiola nella convinzione di aver “colmato i vuoti dell’offerta editoriale, che le case editrici non sono minimamente orientate a riempire con pubblicazioni rivolte ad un target di persone che in più di un caso si contano sulle dita di una mano”. Espressione Libri | 37
UN ARTISTA A TUTTO TONDO
di Rossana LOZZIO Il personaggio – cui il termine poliedrico si addice senza alcun tema di smentita – che mi accingo ad intervistare non ha bisogno di presentazioni. Mi fa piacere ricordare che ha colorato, con tinte accese e brillanti, parte della mia adolescenza e dirgli, ora che ne ho la possibilità, di aver passato ore intere a cantare la sua “Polisex” di fronte ad uno specchio. Impresa ardua, per la difficoltà legata soprattutto all’estesa tonalità della sua voce, e che mi dava una certa soddisfazione, quando riuscivo a portarla a termine con success0. Curiosità personali a parte, grazie, Ivan Cattaneo per essere qui, con me e con i nostri lettori.Qualche domanda per saperne di più della tua vita e della tua carriera. 38| Espressione Libri
Hai sempre sentito che saresti diventato un cantante o sognavi di entrare nel mondo dell’arte in un altro modo? Ho sempre amato ogni forma d’arte, al di là della popolarità o del successo, poiché sapevo fin da bambino che era l’arte che mi avrebbe arricchito l’anima… anche quando il successo se ne sarebbe andato via. L’arte è ancora oggi l’unica cosa che ritengo pura, incontaminata, fresca, rivoluzionaria a differenza, per esempio, della politica o della religione. Sei sempre stato in anticipo sulle mode e sulle nuove tendenze. Cosa voleva dire "essere alternativi" nella Milano degli anni Ottanta?
L’ARTE CHE GIRA INTORNO Anche qui, non c’era nulla di premeditato. Io potevo solo essere in quel modo, con quei modi e con quel pensiero, non avrei potuto essere uno che si nascondeva, che mitigava, che appianava, che scendeva a compromessi. La Milano degli anni ’80, poi, era tutta una messinscena… Però, nel suo isterismo e nel suo auto ce l e b ra r s i , almeno era viva e non un dormitorio mediatico come oggi.
e tonalità ed è praticamente irripetibile dal vivo, se non in una versione più semplice ed easy.
Ad un certo punto del tuo percorso artistico hai scelto di ritirarti. Perché? E come hai affrontato questo periodo della tua vita professionale? No! Non mi sono mai ritirato e non mi ritirerò mai, perché, per me, arte e vita sono la stesIl singolo sa cosa, “Polisex” quindi, è considesignifirato il tuo cherebbe brano più morire popolare di anche fisempre. Sei Ivan Re Nudo - Spot ‘75 sicamend ’a c c o r d o con la critica? E quanto conti- te. Forse, per ritiro, si allude a quando chiesi in pieno successo nui a considerarlo attuale? “Polisex”, mio malgrado, è anco- la liberatoria dalla mia Casa Dira attuale per il tipo di incisione scografica. Credetemi, fu verae arrangiamento. È un pezzo co- mente una liberatoria. struito con quattordici mie voci Non ne potevo più di quel monsovrapposte nelle varie timbriche do così “piccolo”, meschino, fatEspressione Libri | 39
Credo che l’arte sia unica nei suoi linguaggi riuniti. Non a caso, nel 1977, inventai molto in anticipo una sorta di arte multimediale, la “TUVOG ART TATTOUDITOVISTAOLFATTOGUSTO”. Nel 1977, durante la promozione del tuo secondo album creasti appunto la teoria del T.U.V.O.G che hai appena ricordato, scrivendo un libro con questo titolo che venne allegato all'LP. Quanto ti appartiene l’arte della scrittura? Stessa cosa, la scrittura, il racconto, la poesia, fanno parte della stessa arte-riunita di cui parlavo un attimo fa. to di classifiche, discografici e televisione… questo, già venti anni fa, non ne parliamo oggi! Nella seconda metà degli anni novanta hai alternato l'attività di cantante e musicista a quella di pittore e artista multimediale. A quale di questi "ambiti" senti di appartenere di più? Dice Dario Fo: “Sono un pittore professionista che fa l’attore dilettante”. Forse è la stessa cosa per me. Credo che l’arte sia unica nei suoi linguaggi riuniti. 40| Espressione Libri
Ti ringrazio infinitamente Ivan e continuando a canticchiare “Polisex”, attendo di incontrarti in una delle tue prossime avventure artistiche.
Foto tratte dal sito ivancattaneo.it
DAL BLOG
di Maria CAPONE
UNA RADIO PER LANCIARE TALENTI Facebook... Le distanze si accorciano, i chilometri che dividono due persone si sgretolano sotto il ticchettio Fabrizio Ago frenetico dei polpastrelli sul computer, gli interessi si intrecciano e da questi nascono progetti. Ho conosciuto così Giovanni Garufi Bozza, abbiamo scambiato poche parole su facebook ma ci siamo intesi subito. Succede sempre così quando due persone hanno in comune un’idea: la cooperazione è, necessariamente, il passo successivo. Ma chi è Giovanni Garufi Bozza? Non starò qui a dirvi qual è il suo lavoro, lo potrete scoprire da soli in un qualsiasi motore di ricerca. Dirò che è uno scrittore; è infatti questa comune passione che ci ha fatto incontrare nel mondo virtuale. Lui con «Selvaggia» e io con «Il bacio di vetro», lui con la
radio, io con la rivista. Entrambi con lo stesso comune interesse: promuovere la letteratura e gli autori di libri troppo spesso soffocati sotto il peso di altri più commercializzati (o ritenuti meglio vendibili). Ecco quindi l’idea: proporre gli autori emergenti attraverso il mezzo della radio, tramite interviste mirate. L’organizzazione è la parte più laboriosa, avevo bisogno di qualcuno che se ne occupasse, non mi sarei accontentata di passare dei nomi o dei titoli in ordine alfabetico. La scelta, ponderata, è ricaduta su Fabrizio Ago. Classe 1942, ha lavorato presso il Ministero degli Affari Esteri ed è stato Professore incaricato di “Architetture vernacolari” a Firenze. È autore di numerosi saggi sul Patrimonio culturale, su specifici Musei, e di Manuali per la progettazione museale. Sarà lui a coordinare le interviste che il dottor Giovanni Garufi Bozza vorrà fare agli autori presenti sul nostro blog attraverso il canale di Radio Vortice. Che l’avventura abbia inizio! Espressione Libri | 41
Rubrica a cura di Maria CAPONE
EVELYN STORM L’ARTE DEL FUMETTO Sta diventando ormai una domanda di routine quella che mi sento ripetere da numerosi amici; autori che, come me, con la matita o la tavoletta grafica proprio non ci sanno fare: “Conosci qualcuno in grado di realizzare la copertina del mio libro?” E la risposta è: “Sì, ne conosco molti e ve li presenterò, uno per volta, in questa rubrica a loro dedicata.” Evelyn Storm, l’autrice di «Grido d'amore – Quando il sogno non basta» edito con la Casa Editrice Lettere Animate, 2012, è l’artista che oggi vi propongo. Diplomata al Liceo Classico, non svelerà mai la sua età o il suo vero nome, ma la sua passione per il disegno è sicuramente innata. Non penso sia un caso che prediliga il fumetto, poiché il fumetto nasce appunto da un’esigenza narrativa, e per questo è legittimamente definito "letteratura disegnata". Ha frequentato un corso triennale di illustrazione e ha vinto diversi concorsi artistici classi42| Espressione Libri
ficandosi ai primi posti in: “The Leprechaun - Made me draw it”; “Scelta del diario” – pagina “Clan Dell'Arte” di Facebook; “Illustrare il racconto ‘Gli acquarelli della vita’ di Peg Fly”. Questi soltanto alcuni dei soddisfacenti risultati che l’artista ha acquisito grazie ad impegno e costanza. I suoi disegni sono presenti in copertina o nelle pagine interne di libri e romanzi, come in «My Dream» di Fabio Emanuele o «I demoni di Eukora – Il mezz’orco» di Gregorio Antonuzzo, presentato alla Fiera Internazionale del libro di Milano del 2012. Per dare una vita grafica ai personaggi di una storia che non sia stata scritta da lei stessa, Evelyn ha bisogno di leggere l’intera opera ed instaurare un rapporto di collaborazione con l’autore. Quando è lei l’autrice della narrazione, invece, ascolta musica. Sono le note a suggerirle le parole e a farle successivamente immaginare il personaggio come fosse reale.
IN MOSTRA
Attualmente Evelyn Storm è impegnata in un nuovo progetto per la realizzazione delle illustrazioni del libro «Fino alla fine» della scrittrice Rossana Lozzio. Le prime, quelle riguardanti i personaggi chiave, sono già presenti su facebook. Ulteriori immagini e informazioni sono reperibili sul sito internet e sul blog dell’artista ai seguenti indirizzi: Sito: www.gothicrose.it Blog: http://evelynstormworld.wordpress.com/
Espressione Libri | 43