CHEMAGAZINE!
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SPECIALE MACERATA OPERA FESTIVAL 2015
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IL RINASCIMENTO OLTRE L’IMMAGINE THE RENAISSANCE BEYOND THE IMAGE 4 luglio - 4 ottobre 2015 4 july - 4 october 2015 Ancona Museo Tattile Statale Omero Mole Vanvitelliana
Donatello, Verrocchio, Della Robbia, Veronese, Giambologna e i grandi maestri del Rinascimento I tesori della Collezione Bellini di Firenze trovano una nuova dimensione nelle sale della Mole Vanvitelliana per farsi riscoprire in un percorso multisensoriale e aggiungere emozione ad emozioni The treasures from the florentine Bellini Collection found a new dimension in the halls of Mole Vanvitelliana, to be rediscovered in a multisensory way to add excitement to emotions
TOCCARE L’ARTE TOUCHING ART Il Museo Omero, un museo da amare con gli occhi e con le mani The Omero Museum, a museum to delight the hand and the eye
Museo Tattile Statale Omero - Mole Vanvitelliana Banchina Giovanni da Chio 28 - Ancona +39.071.2811935 - info@museoomero.it www.museoomero.it
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sotto l’alto patronato di
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Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Comune di
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SOMMARIO / SUMMARY
30/MICHELI
CAVALLERIA LA BOHÈME 42/RIGOLETTO 48/ERUSTICANA 62/ PAGLIACCI
La cultura nutrimento dell’anima
Il Festival debutta con il titolo di Verdi
Allo Sferisterio torna il dittico verista
L’opera diretta da Muscato ha vinto l’Abbiati
CHEMAGAZINE!
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CHEMAGAZINE!
SPECIALE MACERATA 2015
SPECIALE MACERATA OPERA FESTIVAL 2015
Numero 2 Anno IX distribuzione gratuita Testata registrata n. 534/06, Tribunale di Macerata Direttore responsabile Carlo Scheggia Coordinatore editoriale Andrea Compagnucci Art director Elisabetta Duchi Omnia comunicazione Traduzioni in inglese Elena Di Giovanni Editore Esserci s.a.s. via Gramsci, 42 62100 Macerata Tel. 0733 470744 www.essercicomunicazione.it
35/
67/
77/
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69/
86/
41/
70/
94/
Attività esclusive per gli Amici dello Sferisterio
Oltre 50 Da Bruscantini appuntamenti a Leopardi, con il Festival OFF un territorio d’arte
Iscrizione ROC n. 14382 Grafica e concessionaria di pubblicità Omnia comunicazione s.r.l via Einaudi, 74 61032 Fano (PU) Tel. 0721 855872 www.omniacomunicazione.it Stampa Artelito S.p.A. - Camerino (MC) Redazione Carlo Scheggia, Andrea Compagnucci, Veronica Antinucci Hanno collaborato Gabriele Cesaretti, Andrea De Mauro, Sofia Fazi, Marco Ferullo, Pierfrancesco Giannangeli, Barbara Mancia, Perla Palmieri, Maurizio Verducci, l’ufficio stampa del Rossini Opera Festival e i musei civici di Palazzo Buonaccorsi Si ringraziano Associazione Arena Sferisterio, Andrea Foresi, Francesca Ballarini, Enrico Bartoli, Sara Francia Un ringraziamento speciale al direttore artistico Francesco Micheli
Un ponte con la Cina sulla via della Seta
Vito Mancuso inaugura la stagione
47/
Quanto è bello il Rigoletto social
Crediti fotografici Alfredo Tabocchini, fotografo ufficiale del Macerata Opera Festival Cesare Cicardini (pag 69) Luigi Gasparroni (pag 70) Le foto del Festival OFF sono di Luna Simoncini le foto del ROF sono dello Studio Amati Bacciardi
57/
È possibile riprodurre, copiare e modificare i testi attribuendone la paternità a Esserci Comunicazione. Non è consentito usare quest’opera per fini commerciali
58/
Questo numero è stato chiuso il 8 luglio L’editore non è responsabile di eventuali variazioni di programma
Alla scoperta del contemporaneo
71/
I mercoledì mania regalano sorprese
74/
Un grande Il ricordo banchetto per di Pietro Mascagni la Notte dell’Opera
I progetti di accessibilità
59/ Rivista realizzata senza contributi pubblici
Il tour di Ludovico Einaudi passa a Macerata
i Nutri-menti del Festival
Germinazioni a Palazzo Buonaccorsi
Anticipazioni sul Rossini Opera Festival
26\CHEMAGAZINE! FBT, IMMOBILIARE D’AZEGLIO, ESSERCI COMUNICAZIONE, ARTELITO ED EREDI FRATELLI PACI AL FIANCO DELLO SFERISTERIO
ART BONUS; DONARE ALLA CULTURA COME I GRANDI MECENATI USA
Fbt, Immobiliare D’Azeglio, Esserci comunicazione, Artelito ed Eredi
restauro e il potenziamento di quelle esistenti, delle fondazioni lirico-
Fratelli Paci hanno un punto in comune. Sono aziende del territorio,
sinfoniche o di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro,
ma soprattutto hanno deciso di utilizzare lo strumento dell’Art Bonus
svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
per offrire un contributo allo Sferisterio. Come i mecenati americani
Per il Macerata Opera Festival rappresenta una fonte di fund raising
che sostengono la cultura, i gioielli del loro Paese, altrettanto hanno
interessante, basti pensare che chi dona, per esempio, mille euro
deciso di fare queste imprese maceratesi, da anni vicine alla stagione
all’Arena maceratese, beneficia del credito d’imposta del 65% nei
lirica perché ne riconoscono il valore e sanno quanto il Macerata Opera
successivi tre anni, che gli farà recuperare 650 euro.
Festival sia importante per la nostra regione, sia in termini artistici che
Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche, ai liberi
in termini di occupazione e lavoro.
professionisti e agli enti non commerciali nei limiti del 15 per cento
L’Art Bonus è la misura promossa dal Governo per favorire il
del reddito imponibile, alle imprese nei limiti del 5 per mille dei ricavi
mecenatismo culturale attraverso un credito di imposta al 65% per gli
annui.
anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016 e che riguarda anche i Teatri di Tradizione come lo Sferisterio.
Dal mese di giugno è possibile effettuare la donazione
Le erogazioni liberali in denaro possono essere effettuate per
anche online grazie alla piattaforma di crowdfunding
interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali
(http://crowdfundingsferisterio.unicam.it/)
pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di
realizzata da un gruppo di studenti iscritti al corso di laurea
appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il
magistrale in Computer Science dell’Università di Camerino.
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CHEMAGAZINE!
VOGLIAMO FESTEGGIARE IL NOSTRO DECIMO ANNO DENTRO L’ARENA. PERCHÉ OGNI VOLTA CHE VARCHIAMO QUELL’ATRIO, TUTTO È MALEDETTAMENTE MAGICO. E CI PIACE
DIECI
Andrea Compagnucci, Veronica Antinucci e Carlo Scheggia (da sinistra a destra), titolari di Esserci Comunicazione azienda responsabile della comunicazione e marketing del Macerata Opera Festival
Nutrire l’anima mi fa pensare ai bambini, ai nostri figli. Il senso
Noi di Esserci comunicazione abbiamo deciso di investire nel Macerata
dell’immagine di copertina con la bambina che gioca all’interno
Opera Festival, sia sul piano professionale che su quello economico,
dell’Arena maceratese, mentre la mamma, che è lì al lavoro, la guarda
contribuendo con l’Art Bonus. È per noi un modo di festeggiare e ne
amorevolmente. Questo scatto di Alfredo Tabocchini mi emoziona.
abbiamo vari motivi.
Lo Sferisterio è anche questo: genitori che fanno respirare “un’aria”
La nostra azienda proprio in questi giorni celebra il suo decimo
diversa ai propri figli, immergendoli in una realtà composta da pura
anno, è cresciuta professionalmente, grazie anche al nutrimento
magia. Il nutrimento passa da qui: da Mamma opera, come dice
dello Sferisterio, e ha aumentato il suo organico, con uno staff - Sara,
sempre il nostro direttore artistico. La cultura non si mangia, ma ci fa
Veronica, Leonardo, Letizia - che oggi ci rende orgogliosi di essere noi.
crescere: eccome. Conoscendo lo Sferisterio, sta crescendo quella bambina in foto che oggi ha 21 anni, mio figlio e i figli di Andrea Compagnucci che, incuriositi da tutta quell’energia che c’è sul palco vogliono spesso sbirciare cosa accade in scena o durante le prove. Rimangono sempre a bocca aperta e pensiamo che anche questo sia un giusto nutrimento, non inquinato, senza pesticidi, molto bio e anche dop, perché ciò che viene realizzato allo Sferisterio è per la maggior parte prodotto dal personale interno.
Carlo Scheggia
28\CHEMAGAZINE! LA NOSTRA CITTÀ SI PREPARA A VIVERE UNA NUOVA ED ENTUSIASMANTE STAGIONE LIRICA
NUTRIRE L’ANIMA, UN DIRITTO DI TUTTI
Sembra incredibile ma sono
dall’amministrazione e dal
già passati dodici mesi
direttore artistico Francesco
dall’entusiasmante 50a edizione
Micheli che consente a Macerata
del Macerata Opera Festival,
di essere un asse portante dello
ricca come non mai di grandi
sviluppo culturale ed economico
appuntamenti non solo dentro
del sistema Marche, di cui
le mura dello Sferisterio, ma in
indubbiamente lo Sferisterio è
tutta la città. Eppure, dopo un
uno dei pilastri imprescindibili.
anno, siamo pronti a ripartire con
Per questo abbiamo voluto una
una nuova edizione, altrettanto
stagione ricca, capace di abbinare
prelibata, della stagione lirica
al “primo piatto” del Rigoletto
che da cinquantuno estati ormai
anche un secondo altrettanto
allieta le anime di concittadini
corposo, il dittico verista
e turisti che si recano in Arena,
Cavalleria rusticana/Pagliacci e,
ansiosi di “nutrirsi” delle note di
dulcis in fundo, La Bohème di
compositori come Verdi o Puccini.
Leo Muscato, vincitore della 32a
Una stagione che chiude la
edizione del Premio Abbiati.
trilogia popolare verdiana,
Vi aspetto in Arena quindi per
inaugurata nel 2013 con il
poter tutti, tra un caffè e un calice
Trovatore e proseguita lo scorso
di “vino spumeggiante”, nutrire
anno con Traviata, ma che
non solo il nostro corpo, ma la
soprattutto apre lo scenario
nostra parte più importante,
di Expo 2015 a Macerata
l’anima.
e allo Sferisterio, presenti all’esposizione universale
Romano Carancini
e legate a doppio filo dal
Sindaco di Macerata
leitmotiv della cinquantunesima stagione, Nutrire l’anima. Un parallelismo fortemente voluto
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CHEMAGAZINE!
SIAMO LA SETTIMA PROVINCIA IN ITALIA PER RICCHEZZA E OCCUPAZIONE CREATA DAL SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE
ARENA SFERISTERIO, IL PATRIMONIO DELLA REGIONE
Lo Sferisterio è per tutti i
dell’opera. Dati che testimoniano
maceratesi, e non solo, un punto
un impegno concreto e tangibile
di riferimento culturale molto
di tutti gli attori in gara e che
rilevante e di grande spessore.
sono il giusto preludio alla 51a
Le ultime edizioni hanno
edizione del Macerata Opera
confermato questo andamento,
Festival. Una stagione di grande
con una partecipazione del
interesse, poiché porta il territorio
territorio sempre maggiore e di
maceratese ad Expo 2015, ma
cui la Provincia di Macerata non
soprattutto per il suo messaggio
può che essere fiera. Lo studio
di fondo, quel Nutrire l’anima
realizzato da Io sono cultura
che sottolinea, ancora una volta,
– L’Italia della qualità e della
l’attenzione di noi tutti alla
bellezza sfida la crisi mette in
formazione di una cittadinanza
risalto come quella di Macerata
viva, attiva, critica e impegnata.
sia la settima provincia in Italia
La capacità di fare sistema,
per ricchezza e occupazione
la cooperazione, il dialogo:
create dal sistema produttivo
strumenti con cui i diversi attori
culturale. Un’impresa non da
della provincia si sono misurati
poco, che ci inorgoglisce e
in questi anni e che hanno
ci sprona, al tempo stesso, a
permesso al territorio maceratese
fare sempre di più e meglio. In
di diventare come una grande
questo contesto si inserisce il
e affiatata orchestra, con tante
progetto Incontra l’opera, un
individualità amalgamate in un
vero e proprio tour nelle scuole
unico grande suono, l’opera dello
della provincia animato dal
Sferisterio.
direttore artistico Francesco Micheli che ha permesso ad oltre 3mila studenti di conoscere ed apprezzare il meraviglioso mondo
Antonio Pettinari Presidente della Provincia di Macerata
30\CHEMAGAZINE!
LA CULTURA È IL NUTRIMENTO DELL’ANIMA Francesco Micheli, cosa vuol dire Nutrire l’anima, il titolo del
Come la “dolce vita” del melodramma si riflette nel lavoro allo
Macerata Opera Festival 2015?
Sferisterio?
«L’evidenza è il collegamento con l’Expo di Milano, dove la nostra
«E’ molto bello vedere il pieno manifestarsi del Festival, il momento
nazione si è impegnata per affrontare i grandi temi dell’alimentazione,
in cui artisti giovani e di grandissimo talento collaborano insieme, al
un settore nel quale siamo preparati e che concorre alla “dolce vita”.
freddo e al caldo, per costruire insieme qualcosa di grande e di alto.
In Italia il cibo, la natura e l’azione dell’uomo collaborano a creare
Sono tutti consapevoli di che grande prova sia esibirsi allo Sferisterio:
l’habitat ideale e in quest’ottica la cultura è fondamentale, e non si può
dirigere un’orchestra, confrontarsi con uno spazio immenso, esibirsi
non pensare come nutrimento dell’anima».
davanti a 2 mila e 500 persone. Tutti sanno quanto sia difficile e che
E l’opera come si iscrive in questa visione?
traguardo sia portare a casa il risultato. C’è un clima coeso che si
«Il melodramma è la più antica pietanza cucinata dagli italiani e
trasferisce alla città, ma anche la città è capace di trasferire sensazioni
quindi abbiamo pensato di portare il nostro contributo, sapendo che
positive a suoi ospiti».
i visitatori dell’Expo girano l’Italia alla scoperta del Paese e delle sue
Qual è il bilancio di questi suoi primi quattro anni da direttore
bellezze, anche culturali. Da quando sono arrivato la nostra militanza è
artistico?
sempre stata quella di far riverberare i contenuti che già i compositori
«C’è molta soddisfazione per la costruzione di un nuovo modello
hanno messo nei loro lavori, in questo caso cantando la potenza
operistico, di produzione e di fruizione. In queste stagioni sono
dell’italianità nel rapporto uomo-cibo».
riuscite importanti operazioni di democratizzazione e di accessibilità
In quali forme?
all’opera e tutto questo è avvenuto in vari modi. Penso alla riforma
«In Rigoletto è vistoso il modello negativo di abuso del cibo nei
della biglietteria e della comunicazione, alla campagna sui prezzi,
baccanali e il corpo umano è ridotto a un’abbuffata. Cavalleria è invece
al lavoro capillare con le scuole. Poi c’è stato il grande lavoro che ci
una festa teatrale e il cibo diventa elemento aggregativo. In Bohème
contraddistingue come inventori di nuovi format per comunicare
la fame è la vera protagonista: gli artisti sono morti di fame e ci sono
l’opera, in dialogo con i nuovi media e con le altre culture. E’ la
momenti apicali in cui il cibo la fa da padrone. Ma quest’opera è anche
dimostrazione che l’opera è immortale e non ha paura di confrontarsi
la rappresentazione della fame di vita, di amore, di senso che hanno i
in primo luogo con le altre arti, ma anche con chi apparentemente non
personaggi».
c’entra nulla con questo beato palazzo». Pierfrancesco Giannangeli
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CHEMAGAZINE!
IL DIRETTORE ARTISTICO FRANCESCO MICHELI PRESENTA LA STAGIONE COLLEGATA ALL’EXPO DI MILANO E I PROGETTI DI DEMOCRATIZZAZIONE E DI ACCESSIBILITÀ ALL’OPERA
ARTISTIC DIRECTOR FRANCESCO MICHELI PRESENTS THE SEASON CELEBRATING THE MILAN EXPO AND EXPLAINS HIS IDEAS OF OPERA DEMOCRATIZATION AND ACCESSIBILITY
CULTURE NOURISHES THE SOUL Francesco Micheli, how would you explain “Nourishing the Soul”,
How is the “dolce vita” of opera reflected in the Sferisterio activity?
this year motto for Macerata Opera Festival?
“It is great to see the festival come to full life. Those moments when
“It clearly refers to the Milan Expo, which sees the whole country
young and internationally-known artists work together, in spite of
committed to tackling major issues connected to food and nutrition,
the heat or cold, to create something great and unique. They are all
all very dear to us and in line with the Italian ‘dolce vita’. In Italy food,
aware of the challenges the Sferisterio pose: conducting the orchestra,
nature and the human endeavour work together to create a perfect
performing within a huge space and before 2,500 viewers. They all
habitat, culture being an essential part of this. We cannot but see
know how tough this is, and what a great achievement we all come to,
culture as nourishment for the soul.”
at the end. These positive feelings reach out to the whole town, and
And where does opera fit in?
the town itself transfers emotions to its guests”.
“Opera is the oldest of Italian dishes, this is why we have decided
How would you define your four years as artistic director?
to pay tribute to Expo, thinking that its visitors will be travelling
“Having introduced a new model for opera production and fruition is
around Italy to discover its beauties and savour its culture. Since I
a reason for happiness and pride. These past editions of the festival
was appointed artistic director, my efforts have gone into highlighting
have brought a more democratic approach to opera consumption and
the issues raised by composers in their works. This year, it happens
enhanced accessibility, all of this in various ways. Box office operations
by singing the energy of Italy through the relation between man and
have been thoroughly reviewed, as well as communication strategies
food.
and pricing policies; a huge work has been done with schools. I shall
Could you explain how?
also mention the creation of new formats for opera enjoyment, the
“Rigoletto offers a strongly negative image of food abuse in the
interaction with new media and different cultures. This all bears
Duke’s banquets, and the human body is itself a massive binge.
witness to the immortal soul of opera, which fears no comparison with
Cavalleria, on the other hand, is a theatrical feast where food draws
the other arts but also with totally divergent forms of expression.
people together. Bohème has lack of food at its core: the main characters are all starving, and on several occasions food becomes central. However, Bohème is also a hymn to hunger for life, love and meaning, as conveyed by all protagonists”.
Pierfrancesco Giannangeli
32\CHEMAGAZINE! SOSTENERE I GIOVANI TALENTI DEL BOLSHOI E DEBUTTO SUL PALCO PER IL BRAND GIOVANNI FABIANI
GIOVANNI FABIANI, QUANDO L’OPERA È STILE ED ELEGANZA
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CHEMAGAZINE!
Il fortunato e vincente sodalizio tra Macerata Opera Festival e il world
Una testimonianza ulteriore di come Giovanni Fabiani sia un perfetto
sponsor Giovanni Fabiani arriva al terzo anno consecutivo. La scorsa
ambasciatore del “made in Italy” nel mondo con i suoi prodotti
stagione, in occasione dell’Anno Incrociato del Turismo Italia-Russia,
eleganti, ma anche per la profonda laboriosità nel valorizzare e
l’Ambasciata Italiana in Russia e il Consolato Generale d’Italia hanno
promuovere le attività artistiche in ambito nazionale ed internazionale.
rilasciato gratuitamente i visti ai cittadini russi in possesso dei biglietti
Questa doppia anima si amalgama in un unicum per la
del Macerata Opera Festival; una collaborazione importantissima
cinquantunesima edizione del Macerata Opera Festival in cui
per lo Sferisterio, resa possibile grazie alla profonda conoscenza che
Maddalena (Nino Surguladze) in Rigoletto e Mimì (Carmela Remigio)
l’azienda Giovanni Fabiani ha del panorama russo e che si è sviluppata
nella fortunata Bohème, lo spettacolo diretto da Leo Muscato
con una esclusiva “luxury experience” organizzata dal brand di
vincitore del premio Abbiati, indosseranno sul palco le creazioni di
calzature di Fermo.
Giovanni Fabiani. Lo stilista marchigiano fa così il suo esordio nella
Il successo della collaborazione ha fatto da apripista alla masterclass
realizzazione dei costumi di un’opera lirica. Un tocco di cultura che si
su dizione e stile delle opere italiane tenuta dal 14 al 20 giugno 2015
aggiunge al suo già nutrito curriculum e una sorpresa per un’opera
dal direttore artistico Francesco Micheli e dal Maestro Nicola Giuliani
che, sul palco dello Sferisterio, è stata vestita già dalle sorelle Fendi
al Bolshoi di Mosca. La masterclass, finanziata da Giovanni Fabiani,
nello storico allestimento di Ken Rusell.
ha permesso a tredici giovani talenti dello Young Artists Opera
Tra le tante attività organizzate da Giovanni Fabiani in questi tre
Program (tre soprano, tre tenori, due baritoni, due bassi e tre pianisti)
anni, per la cinquantunesima stagione, anche un concorso che ha
di perfezionare la conoscenza del repertorio lirico, in linea con la
premiato con 40 biglietti per il settore Platino dello Sferisterio 20
politica del Festival e di Giovanni Fabiani di sostenere e divulgare
fan di Facebook, in occasione della festa dell’8 marzo. Una conferma
la cultura musicale dell’opera lirica nel mondo. Durante la settimana
dell’impegno promosso nei confronti dell’Arena maceratese e che ha
di studi i cantanti, tutti provenienti dalla Russia e dai paesi dell’ex
coinvolto la platea femminile, in continuità rispetto a quanto realizzato
Unione Sovietica, hanno colto l’occasione di migliorare la pronuncia
per la cinquantesima stagione che era stata intitolata L’opera è donna.
e la vocalità italiana, un modo per formare la nuova generazione di
Una storia lunga quella di Giovanni Fabiani, che parte nel 1970 quando
cantanti russi i cui standard sono a livello dei più importanti teatri
la prima collezione fa la sua comparsa sul mercato italiano e che in
d’opera mondiali (alcuni dei partecipanti alla masterclass hanno già
poco più di 40 anni è riuscita a costruire un progetto basato sulla
debuttato ruoli principali al Bolshoi o al Met). A conclusione della
qualità, capace di conquistare i mercati russi, cinesi e statunitensi,
masterclass, gli artisti dello Young Artists Opera Program, diretto dal
ma anche di attivare sinergie culturali in grado di valorizzare il “made
Maestro Dmitry Vdovin, si sono esibiti in un concerto esclusivo per
in Italy”. Con una presenza capillare nel mondo, Giovanni Fabiani è un
Giovanni Fabiani che ha avuto l’occasione di invitare i suoi ospiti e far
esempio dell’industria calzaturiera italiana e una realtà acclamata in
conoscere più da vicino il proprio sostegno all’opera italiana e allo
ambito internazionale.
Sferisterio.
ADVERTISING / BELOW THE LINE / CORPORATE IDENTITY / VIDEO / WEB / ALLESTIMENTI /PACKAGING / EVENTI / UFFICIO STAMPA
mniacomunicazione.it
/35
CHEMAGAZINE!
ISTITUITO PER IL SECONDO ANNO L'ALBO DEGLI AMICI DELLO SFERISTERIO, UNA POSSIBILITÀ PER TUTTI GLI AMANTI DELLA LIRICA DI VIVERE LA STAGIONE CON APPUNTAMENTI ESCLUSIVI
“BENTORNATI A CASA VOSTRA”, RINNOVATA L’AMICIZIA CON IL MACERATA OPERA FESTIVAL
Prosegue il rapporto affettuoso tra il Macerata Opera Festival e gli Amici dello Sferisterio, amanti della musica e non solo che nel corso degli anni sempre più hanno palesato vicinanza e senso di appartenenza nei confronti del Festival. L’albo, istituito per la prima volta in occasione della cinquantesima stagione lirica, è un piccolo riconoscimento verso coloro che hanno mostrato, e continuano tuttora a mostrare, passione e devozione per l’attività operistica che si svolge all’interno di quello che è nato come uno stadio per la palla al bracciale ma che è diventato non solo uno splendido teatro all’aperto, ma anche la “casa” di chi vuole abitare 365 giorni l’anno l’opera e la sua magia. Agli Amici dello Sferisterio vengono riservate una serie di attività esclusive; basta iscriversi per vedere più da vicino la stagione lirica: infatti, questi moderni consorti hanno la possibilità di accedere alle anteprime o al backstage per vedere l’opera da un nuovo e
under30) annuali si diventa “Amico” , con cento euro “Sostenitore” e
affascinante punto di vista. E poi ancora il libro di sala autografato,
con un contributo di 500 euro si è “Mecenate”.
inviti a ricevimenti post-opera, offerte su gadget e biglietti. Ma
L’adesione all’albo ha valenza annuale, cioè termina con l’ultima
questi sono solo alcuni esempi dei benefit dedicati agli Amici dello
recita del Macerata Opera Festival, ed è limitata alle sole persone
Sferisterio, gruppo aperto a tutti.
fisiche. Tutte le erogazioni liberali in denaro sono detraibili
Tre le differenti tipologie di donazioni, cui lo Stato riserva
fiscalmente ai sensi dell’art. 15 lett. i) del D.P.R. 917/86 e della più
trattamenti fiscali di favore che vanno dalla detraibilità al credito
recente normativa sull’Art Bonus, art. 1 L 106/2014. Il referente
d’imposta.
dell’Associazione per gli Amici dello Sferisterio è Mauro Perugini (tel.
Con il versamento di una quota annuale di 25 euro (15 per gli
0733/261335, fax 0733/261499; mauro.perugini@sferisterio.it).
36\CHEMAGAZINE! DOPO AVER PASSEGGIATO PER LA CITTÀ ATTRAVERSO IL PERCORSO ESPOSITIVO IDEATO PER LE NOZZE D'ORO DELLO SCORSO ANNO SI LAVORA AL PROGETTO DI MUSEALIZZAZIONE
MAURIZIO MOSCA, UNO SFERISTERIO TUTTO DA RICORDARE
La “storia d’amore” tra Maurizio Mosca e lo Sferisterio va avanti ormai
ma intangibile ricchezza del web, ha investito risorse ed energie per
da oltre 40 anni, da quando “Momo”, per arrotondare, decise di fare
contribuire alla mostra del cinquantenario che, per la prima volta nella
la comparsa durante la stagione lirica. L’esordio ne Il trovatore nel
storia dello Sferisterio, ha raccolto il materiale di scena, fotografie,
1971, tra le fila dell’esercito che va ad ammazzare Manrico. Di strada
costumi in un travolgente percorso di 5 sezioni che ha permesso ai
la comparsa Mosca ne ha fatta nel corso degli anni, diventando uno
maceratesi e agli amanti dell’opera di riaprire il cassetto della memoria
degli imprenditori più apprezzati del settore sanitario. Eppure, non
per rivivere le passate, emozionanti stagioni liriche. Grazie al sostegno
è mai venuto meno il legame profondo che lo lega a Macerata e in
di Mosca, è stato possibile cristallizzare in reperti fossili di memoria
particolare allo Sferisterio.
quello che è successo tra le mura dello Sferisterio e ora, il terzo passo,
Memoria, forse è questo il termine che meglio di tutti unisce Maurizio
non poteva essere che portare tutto questo materiale dentro l’Arena,
Mosca all’Arena; non è quindi un caso che proprio su iniziativa
proseguendo quel progetto di musealizzazione dello Sferisterio
dell’imprenditore maceratese sia stato creato l’archivio online, un
iniziato sul web. Un modo, secondo Mosca, per permettere ai giovani
vero e proprio museo digitale dove è possibile ripercorrere tutte le
di ammirare le vecchie stagioni e per i “meno giovani” di rivivere le
stagioni liriche, dalla prima del lontano 1921 fino a quella dello scorso
emozioni delle edizioni passate.
anno. Ma Maurizio Mosca è uomo concreto e quindi, dopo la preziosa
«Credo che lo Sferisterio sia il fiore all’occhiello di Macerata: chi ne ha
/37
CHEMAGAZINE!
Nelle foto gli allestimenti della mostra realizzata per celebrare le cinquanta stagioni liriche
la possibilità deve aiutare a tenere viva la memoria delle tante stagioni
Opera Festival, dal titolo Nutrire l’anima. «Sicuramente tra le opere in
liriche che ci hanno coinvolti in prima persona, come comparse o
cartellone i ricordi più forti sono legati a La Bohème, in particolare a
collaboratori, o che più semplicemente ci hanno allietato nelle passate
quella del 1971 dove feci la comparsa». E come non esserlo viene da
estati maceratesi. Lo Sferisterio è un vero e proprio dono per la città,
pensare, visto che il “Rodolfo” di quella Bohème era il grande Franco
e ritengo opportuno creare un museo che permetta alla cittadinanza
Corelli. «Ho anche apprezzato quella di Leo Muscato, quest’anno
di rivivere le emozioni degli spettacoli che si sono avvicendati sul
nuovamente in cartellone. L’opera per me è un po’ come le sigarette,
palco dell’Arena. Ma un progetto del genere credo possa essere molto
una volta iniziato è difficile farne a meno, una tira l’altra.
interessante anche per i turisti che a Macerata decidono di immergersi
Dopo tante stagioni vissute allo Sferisterio posso dire che Francesco
nell’offerta culturale locale; insieme alle altre istituzioni museali è
Micheli sta facendo davvero un ottimo lavoro e quindi non vedo l’ora
possibile creare un vero e proprio percorso che accolga il turista e lo
di assistere a questa nuova stagione lirica in quel meraviglioso “stadio”
culli tra l’arte moderna di Palazzo Buonaccorsi e l’antichità di Helvia
che è lo Sferisterio».
Recina, passando ovviamente dal fascino dello Sferisterio e del suo patrimonio ritrovato». Un pensiero Mosca lo ha anche per la nuova stagione del Macerata
Andrea De Mauro
38\CHEMAGAZINE! COLORI, MUSICHE E COREOGRAFIE CAPACI DI TRASPORTARE GLI SPETTATORI IN UN VIAGGIO LUNGO LA NUOVA VIA DELLA SETA, IL NATIONAL CHINA PERFORMING ARTS DI PECHINO INCANTA L’ARENA
MACERATA VOLGE LO SGUARDO AD ORIENTE E NE RIMANE AFFASCINATA
Il processo di internazionalizzazione dello Sferisterio ogni anno porta
Dopo la Cina è stata la volta della Russia dove, grazie al sostegno del
una novità: dopo i trionfi della tournée de La traviata degli specchi in
world sponsor Giovanni Fabiani, il direttore artistico Francesco Micheli e
Oman e il programma Opera Training, il Macerata Opera Festival ha
il Maestro Nicola Giuliani sono stati i protagonisti dal 14 al 20 giugno al
aperto un canale con la Cina e ha rafforzato i rapporti in Russia.
Bolshoi di una masterclass sulla dizione e sullo stile nelle opere italiane.
Il 7 giugno l’Arena ha ospitato un evento unico per il centro Italia:
La masterclass ha permesso a tredici giovani talenti dello Young Artists
la produzioneMarco Polo, un balletto con 60 artisti sul palco e una
Opera Program di perfezionare la conoscenza del repertorio lirico
scenografia suggestiva. Un’opera moderna, prima commissione
mondiale. Al contempo è stata una vetrina eccezionale per mettere in
del NCPA & Song and Dance Ensemble del PLA Political Department, la
mostra le qualità artistiche e professionali del Macerata Opera Festival
prima compagnia di danza cinese. Marco Polo è da sempre considerato
in un contesto, quello russo, da sempre sensibile al repertorio operistico
la figura di collegamento tra la civiltà occidentale e quella orientale, e
del Bel Paese. I cantanti, provenienti dalla Russia e dai paesi dell’ex
lo spettacolo nella città di Padre Matteo Ricci acquisisce una notevole
Unione Sovietica, nelle prime due lezioni della masterclass, il 14 e 15
importanza culturale e politica. La rappresentazione cade nell’anno della
giugno, hanno potuto lavorare con Francesco Micheli. A conclusione
presentazione della Nuova Via della Seta e vanta la presenza di artisti
della settimana di lavori, è stato organizzato un concerto finale nel quale
di rilevanza internazionale, tra cui il coreografo Chen Weiya, direttore
Giovanni Fabiani ha invitato 50 ospiti, promuovendo ulteriormente
artistico del China Oriental Performing Arts Group, premiato per la
l’immagine dello Sferisterio. L’iniziativa era inserita nella serie di attività,
regia della cerimonia di apertura della 16 edizione degli Asian Games di
avviate con la Regione Marche nel 2013, che il Macerata Opera Festival
Guangzhou; il pluripremiato drammaturgo Zhao Daming, Zhang Qianyi,
sta dedicando alla Russia, finanziate dal calzaturificio fermano, per
tra più influenti compositori cinesi della nuova generazione, e il light
sostenere e divulgare la cultura musicale dell’opera lirica nel mondo.
a
designer Sun Nanpu. Lo spettacolo, realizzato con la collaborazione del Comune di Macerata, dell’Università, dell’Istituto Confucio e dell’AMAT, ha ricevuto oltre quindici minuti di applausi.
Andrea De Mauro
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CHEMAGAZINE!
In alto e a sinistra: due immagini del balletto Marco Polo del NCPA. In basso a destra il concerto realizzato al Bolshoi lo scorso 20 giugno
Nuova CLA Shooting Brake con connect me. For urban hunters. Per chi è alla costante ricerca di nuovi mondi, finalmente c’è un’auto che ne ha uniti due. L’istinto di una sportiva si fonde con lo spazio di una station wagon. E grazie a connect me, Mercedes-Benz è sempre connessa con la tua auto e ti aiuta in caso di necessità ancor prima che tu te ne accorga.
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CHEMAGAZINE!
A PRESIEDERE L’APPUNTAMENTO INAUGURALE AL TEATRO LAURO ROSSI È IL PROFESSORE TEOLOGO E TEORICO DELL’ANIMA CON UNA “LEZIONE” SULLA SCIA DEL LEITMOTIV DEL FESTIVAL
VITO MANCUSO TAGLIA IL NASTRO DELLA 51a EDIZIONE
È il professor Vito Mancuso a inaugurare la nuova stagione lirica
sue diverse manifestazioni. Teorico dell’anima come energia libera,
dello Sferisterio con una conferenza organizzata in collaborazione
Vito Mancuso insegna presso la Facoltà di Filosofia dell’Università
con l’Associazione di promozione sociale Praxis.
San Raffaele di Milano e presso l’Università degli Studi di Padova.
Dopo Dante Ferretti, Massimiliano Fuksas e Lucia Annibali, è
Vanta una lunga bibliografia e il suo ultimo libro è Questa vita.
il teologo laico a dare il via alla stagione, giovedì 16 luglio al
Conoscerla, nutrirla, proteggerla, edito dalla collana I grandi libri
Teatro Lauro Rossi, alle 21, con una lectio magistralis sul tema
dello spirito di Garzanti, diretta dallo stesso Mancuso. I suoi scritti
del nutrimento dell’anima, motivo conduttore dell’edizione 2015
sono tradotti in più lingue e dal 2009 è editorialista del quotidiano
del Festival. Il concetto di anima è stato coniato dalla mente per
«la Repubblica».
descrivere il fenomeno della vita, dire “anima” equivale quindi a dire
È ospite del Macerata Opera Festival grazie a Praxis, realtà
“vita”, e nutrire l’anima equivale a nutrire la vita. La vita dell’essere
maceratese che riunisce giovani psicologi, pedagogisti e medici
umano però è una realtà composita: è corporea, psichica e spirituale.
che con un approccio multidisciplinare opera su tutto il territorio
Mediante la spiegazione di questi concetti, Vito Mancuso giunge alla
nazionale con progetti pensati per dare risposte ai bisogni di
conclusione che la vita umana fiorisce al meglio nell’armonia tra le
benessere personale, occupazione e sviluppo.
42\CHEMAGAZINE! ATMOSFERE PULP, UN LUNA PARK DISMESSO E GANG DI MALAVITOSI, COSÌ VIENE “REINVENTATA DAL VERO” LA CORTE DI MANTOVA RACCONTATACI DAL GIOVANE REGISTA FIESOLANO PULP SETTINGS, RUN-DOWN AMUSEMENT PARK, MOBSTERS: THE COURT OF MANTUA IS “INVENTED REALITY” IN THE HANDS OF THE YOUNG STAGE DIRECTOR FROM TUSCANY.
FEDERICO GRAZZINI RILEGGE VERDI E RACCONTA IL SUO RIGOLETTO FEDERICO GRAZZINI REVEALS HIS READING OF VERDI AND RIGOLETTO Federico Grazzini, che posto ha secondo lei il Rigoletto, dal punto di
vero” attingendo all’immaginario cinematografico pulp e alla realtà
vista drammaturgico, nella trilogia popolare di Verdi?
contemporanea che ci circonda. La corte di Mantova è una gang di
«Credo che dal punto di vista drammaturgico Rigoletto sia una
malavitosi comandata dal Duca, un capobranco, un carattere nullo
parabola morale sull’immoralità. Il protagonista non costituisce un
e libertino. Rigoletto lavora come clown in un luna park dismesso
esempio positivo da imitare. È la storia di un uomo che fino alla fine
usato da questa banda per i propri festini a base di alcool e cocaina,
non riesce ad assumersi le proprie responsabilità distrutto da folli
è il goffo animatore di questi ritrovi. La locanda di Sparafucile è uno
ambizioni di “giusta vendetta”. Non è un caso che l’ultima frase di
squallido furgone che vende bibite e panini. Gilda vive segregata in
Rigoletto sia “ah, la maledizione!” E non “ho ucciso la mia creatura!”
una roulotte tenuta sotto chiave da Giovanna, una vecchia viscida e
come nel dramma Le roi s’amuse di Hugo. Non è un caso che il
corrotta. La vicenda inizia realisticamente e si risolve in un incubo nel
titolo scelto da Verdi per quest’opera fosse proprio La maledizione,
finale dove Rigoletto sogna di parlare con il fantasma di Gilda che lo
e la censura lo fece cambiare in Rigoletto. Verdi costruisce tutta
assolve da ogni colpa».
l’architettura drammaturgico-musicale attorno a questo concetto
Dal punto di vista visivo quale sarà l’impianto?
creando un mondo profondamente cupo dove non ci sono personaggi
«Dal punto di vista visivo è stato importante trovare con lo scenografo
positivi. C’è solo uno spiraglio di luce, di bene, in Gilda e in Rigoletto
Andrea Belli e il light designer Alessandro Verazzi un luogo che
quando è padre, ma questa luce verrà inghiottita dalla corte oscura,
mantenesse un carattere fortemente ambiguo, che potesse accogliere
cinica e spietata del Duca. La figura di Rigoletto è interessante oggi
una storia così cupa e che restituisse un’atmosfera maledetta.
perché restituisce un'immagine infranta dell’uomo contemporaneo
Per i costumi con Valeria Bettella abbiamo scelto di stare attaccati
scisso tra pubblico e privato. La vicenda ci insegna quanto sia
al reale e immaginato una sorta di divisa da lavoro per i cortigiani
importante incarnare la propria idealità a casa, tra gli affetti, come nel
(ispirati a Le iene di Tarantino) e per Rigoletto un clown anacronistico
luogo di lavoro. Rigoletto crede di poter tenere divisi questi ambiti ma
e ormai passato di moda. L’enorme e consumata testa di un clown fa
uno distruggerà l’altro. Verdi sembra suggerire quanto sia importante
da ingresso ad un luna park ormai caduto in disuso. Davanti alla risata
credere nel bene e praticare il bene».
cinica di questo buffone di cartapesta soccomberà il Rigoletto padre e
Quale sarà la sua lettura registica dell’opera?
perderà la vita un’innocente».
«Abbiamo deciso di seguire il principio caro a Verdi di “inventare il
Pierfrancesco Giannangeli
/43
CHEMAGAZINE!
SFERISTERIO
Vladimir Stoyanov
Rigoletto
Direzione Francesco Lanzillotta
Jessica Nuccio
Gilda
Regia Federico Grazzini
17, 25, 31* luglio, 9 agosto, ore 21.00
Celso Albelo
Il Duca di Mantova
Scene Andrea Belli
Anteprima giovani 14 luglio, ore 21.00
Gianluca Buratto
Sparafucile
Costumi Valeria Donata Bettella
Nino Surguladze
Maddalena
Luci Alessandro Verazzi
Giuseppe Verdi
Leonora Sofia
Giovanna
Maestro del coro Carlo Morganti
Rigoletto
Mauro Corna
Monterone
Alessandro Battiato
Marullo
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Libretto di Francesco Maria Piave
Giacomo Medici
Il Conte di Ceprano
Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”
Rappresentante CASA RICORDI, Milano
Rachele Raggiotti
La Contessa di Ceprano
Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”
Ivan Defabiani
Matteo Borsa
Vladimir Mebonia
Usciere di corte
* serata con audio descrizione in collaborazione
Silvia Giannetti
Paggio della Duchessa
con Università di Macerata e Unione Italiani Ciechi
Federico Grazzini, would you like to tell us the place Rigoletto holds
a gang of mobsters led by the Duke himself, a debauched leader with
in Verdi’s popular trilogy, from a dramaturgical perspective?
no personality. Rigoletto is the sad clown in a shut-down amusement
“From that perspective, I believe Rigoletto can be seen as a moral tale
park used by the gang for their drug and booze parties, with the
on immorality. The leading character is certainly not a positive hero.
clown’s clumsy entertainment. Sparafucile’s inn is a ramshackle drink
He is incapable of taking any responsibility, driven by mad ambitions
and sandwich van. Gilda is kept locked in a trailer, watched over by
and the desire for “fair revenge”. It is not by chance that Rigoletto’s
Giovanna, herself a corrupt, dirty old woman. The story begins in real
last line goes “Ah, la maledizione!” [“Ah, the curse!”]. In no way it is
settings and closes on a nightmare, with Rigoletto dreaming of talking
similar to “I killed my creature!”, which closes Victor Hugo’s Le Roi
to Gilda’s ghost and being forgiven for all his sins”.
s’Amuse. And again not by chance Verdi had chosen La maledizione
What about the visual style of the production?
as the title for this opera, then changing it to Rigoletto because of
“On the visual level, I have worked with set designer Andrea Belli and
censorship. Verdi traces the dramaturgical and musical thread for
light designer Alessandro Verrazzi to define a highly ambiguous space
this work around this very concept, giving life to a sombre world,
which could best convey such a dark story and cursed atmosphere.
with no positive characters. A hint of hope and good feelings can
With costume designer Valeria Bettella we have chosen to remain
be seen in Rigoletto as a father, with his Gilda, although this is soon
anchored to reality, designing overalls for the courtiers (inspired by
effaced by the dark and ruthless image of the Duke. Rigoletto is an
Tarantino’s Reservoir Dogs) and an old-fashioned clown costume for
interesting character, he provides a dismal portrait of contemporary
Rigoletto. A huge and decadent clown head is the entrance to the run-
men torn between their public and private lives. His story points to the
down amusement park. When this gigantic rag-paper clown laughs
importance of finding an ideal balance at home, with our dear ones,
cynically, Rigoletto as a father falls apart and an innocent woman loses
but also at work. Rigoletto thinks he can keep the two domains apart,
her life”.
yet one will destroy the other. Verdi seems to emphasize here how important it is to believe in, and pursue, good feelings”. What is your reading of Rigoletto, as a stage director? “We decided to follow Verdi’s principle of “inventing reality”, drawing from pulp cinema and the mere reality around us. The Mantua court is
Pierfrancesco Giannangeli
44\CHEMAGAZINE! UNO TRA I PIÙ PROMETTENTI DIRETTORI D'ORCHESTRA ITALIANI RACCONTA LE DIFFICOLTÀ E LE TRADIZIONI DA RISPETTARE NELLA “BUCA”
ONE OF THE MOST TALENTED ITALIAN CONDUCTORS TALKS ABOUT THE DIFFICULTIES AND TRADITIONS OF THE SFERISTERIO ORCHESTRA PIT
FRANCESCO LANZILLOTTA TRASLOCA NELL’ARENA FRANCESCO LANZILLOTTA’S FASCINATION WITH THE ARENA Dall’alto in senso orario: Vladimir Stoyanov (Rigoletto), Gianluca Buratto (Sparafucile), Celso Albelo (Il Duca di Mantova) e Nino Surguladze (Maddalena) e Jessica Nuccio (Gilda). Nella foto a fianco Francesco Lanzillotta e nella pagina precedente Federico Grazzini
Il pubblico di Macerata già lo conosce per il freschissimo Il Piccolo
spartito: bisogna capire quali tradizioni sono più antiche e quali sono
Spazzacamino dell’edizione 2013 al Teatro Lauro Rossi, premiato da
state aggiunte nel secondo ’900».
critica e pubblico come uno degli spettacoli più riusciti della stagione:
Le registrazioni storiche aiutano, in questo senso?
Francesco Lanzillotta ritorna quest’anno, ma allo Sferisterio, per
«Le registrazioni storiche hanno un peso ma, anche in questo caso,
Rigoletto, titolo inaugurale.
bisogna valutare caso per caso: noi dobbiamo tenere presente il
La buca dello Sferisterio, lunga e stretta, è molto particolare: come
nostro gusto musicale per scegliere quali sono le tradizioni più adatte
sta lavorando con orchestra e artisti?
da mantenere. Non credo che sia un lavoro stressante dal punto di
«La buca dello Sferisterio è entrata nella leggenda dei direttori
vista musicologico: oggi eseguire La donna è mobile senza l’acuto
d’orchestra, è una sorta di mito. Ci sono delle difficoltà oggettive,
finale è molto difficile e forse anche sbagliato, ma noi dobbiamo
visto che la distanza tra le ultime sezioni alla destra e alla sinistra del
comunque scegliere se farlo oppure no».
direttore è notevole, ma ovviamente stiamo lavorando al massimo con
Qual è il segreto del successo di Rigoletto?
l’orchestra, il coro e la compagnia».
«Innanzitutto la trovo un’opera molto scura, un’opera che ha bisogno
Rigoletto è diventato un caso da quando, con l’Edizione Critica delle
di un colore ben preciso in orchestra che venga riportato anche sul
opere di Verdi, si è diffusa l’esecuzione di un Ur-Rigoletto privo di
palcoscenico. Drammaturgicamente è un’opera che non ha momenti
tutte le varianti di tradizioni e degli acuti fuori ordinanza: per questa
di buco ma, anzi, ha un senso teatrale molto forte e se dovessi dire
edizione come sceglierete le varianti da eseguire?
che cosa segna Rigoletto nella storia dell’opera direi che segna
«Il discorso è in realtà molto semplice perché il dovere che abbiamo
l’inizio di un percorso teatrale e musicale fortissimo che, in fondo,
noi musicisti, direttori e cantanti, che si approcciano a opere che fanno
non ha precedenti nella storia della musica. Possiamo dire che l’intera
parte del bagaglio culturale di tutti è conoscere tutte le tradizioni,
opera sia un unico grande duetto: è un’opera incentrata sul rapporto
studiarle bene, ma non accettarle a scatola chiusa: bisogna fare una
padre e figlia in cui tutto il dramma si sviluppa fino al tragico evento
cernita tra quelle tradizioni che fanno del bene all’opera e quelle
finale, ma lo sviluppo che c’è all’interno della storia è estremamente
che invece la danneggiano. Cancellare tutto per partito preso non è
consequenziale e non ci sono momenti di stanca in cui si può perdere
sempre giusto e allora io credo che, al di là di edizioni critiche o ipotesi
il filo».
musicologiche, tutto sia delegato al gusto del direttore d’orchestra
Ha un momento che predilige in quest’opera che affronta in Italia
e del cantante nello scegliere le tradizioni che esaltano l’opera e
per la prima volta?
cancellare quelle che la snaturano. Noi dobbiamo sempre considerare
«Sceglierne solo uno è difficilissimo: è un’opera che amo nella sua
che all’epoca i compositori erano presenti alle prove e intervenivano
totalità».
con varianti ritmiche e dinamiche che non venivano segnate nello
Gabriele Cesaretti
/45
CHEMAGAZINE!
Clockwise, from the top: Vladimir Stoyanov (Rigoletto), Gianluca Buratto (Sparafucile), Celso Albelo (Il Duca di Mantova) e Nino Surguladze (Maddalena) and Jessica Nuccio (Gilda). In the picture on the side: Francesco Lanzillotta. On the previous page Federico Grazzini
Francesco Lanzillotta is known to the Macerata audience for
which were added in the second half of the twentieth century”.
conducting Britten’s The Little Sweep, in 2013, at the Lauro Rossi
Are historic recordings useful, in this respect?
Theatre. The performance was acclaimed by critics and audience
“They certainly matter, but again, each has to be evaluated
alike as one of the best of the whole season. He is back this year for
individually. We need to consider our own musical taste to choose
Rigoletto, at the Sferisterio, to officially open the new season.
traditions which we deem worth respecting. I don't think this is too
The Sferisterio orchestra pit is long and narrow, certainly
daunting a task, from the musicological point of view. Performing La
unconventional: how are you coping, with singers and orchestra?
donna è mobile without the high note at the end is, today, extremely
“The Sferisterio orchestra pit is a legend, all conductors know about it.
difficult and perhaps even wrong. Yet, we have to make our choice”.
It certainly poses difficulties, considering the great distances between
What is the secret of Rigoletto’s success?
the conductor and the last sections of the orchestra on the right and
“First of all, it is a somber opera, which needs precise colours provided
left. We are obviously working hard and doing our best, with the
by the orchestra, but also by the performers on stage. From the
orchestra, choir and all singers”.
theatrical point of view it is very strong and intense. I think Rigoletto
The publication of the critical edition of Verdi’s operas has
has made the history of opera by being the first to really merge drama
seen the emergence of the so-called Ur-Rigoletto, deprived of all
and music to a very high point, as had never happened before. We
traditions and variables, as well as all unofficial high notes. How will
could also see Rigoletto as a long duetto: the relationship between
you choose this year’s variables?
father and daughter runs through the whole opera, up until the tragic
“It’s actually very simple: I think it is our duty as musicians, conductors
epilogue. The story unfolds with great coherence, without gaps, so
and singers to know all the traditions accompanying those operas
that you can never lose track”.
which belong to our shared cultural knowledge.
You are conducting Rigoletto in Italy for the first time. Is there any
We have to know and study them, but we are not called to accept
section of this opera that you particularly cherish?
them all: we have to make a choice between traditions positively
“It would be just too difficult to choose one: I love this opera as a
or negatively affecting the opera. Simply ruling them all out is, to
whole”.
me, not a good idea. Beyond critical editions and musicological interpretations, I think the conductor and singers have to choose traditions which enhance the opera and discard those who alter it. We should never forget that, while alive, composers used to attend rehearsals and suggest variables which were not marked on the score. It is important to distinguish between the first variables and those
Gabriele Cesaretti
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CHEMAGAZINE!
CON IL PARTNER SOCIAL SCRITTURE BREVI IL RACCONTO A COLPI DI TWEET DELLE PROVE DEL TITOLO INAUGURALE DEL FESTIVAL
RIGOLETTO, L’OPERA LIRICA DALLO SFERISTERIO A TWITTER
Rigotwitta con noi!
Rigoletto, la nuova produzione del Macerata Opera Festival, mostra
insieme a macchinisti, truccatori e tutte le maestranze artistiche
un’anima tutta social grazie alla collaborazione con “Scritture Brevi”
collaborano
di Francesca Chiusaroli.
con il comune obiettivo di portare in scena uno degli spettacoli più
Fino al 9 agosto, data dell’ultima recita in programma, ci si può
famosi al mondo.
appassionare all’opera verdiana anche seguendo l’hashtag #Rigoletto
Partner dell’iniziativa è Scritture Brevi, blog creato dalla docente di
e attraverso i tweet inviati dall’account ufficiale del Festival
Unimc Francesca Chiusaroli come osservatorio e laboratorio di fatti
@MacerataOpera, contenenti foto e brevi estratti video dalle prove
linguistici nel web e che partecipa intensamente al dialogo social con
dello spettacolo che apre e chiude la cinquantunesima stagione lirica
il Macerata Opera Festival tramite l’hashtag #nutrimilanima.
maceratese.
L’invito rivolto a tutti è a contribuire inviando tweet con hashtag
Una vera e propria incursione social, che accompagna il lavoro
#Rigoletto che contengano frasi, anche tratte dal libretto dell’opera
degli artisti fin dalle prime fasi e che svela la nuova produzione del
o dal romanzo di Victor Hugo Le Roi s’amuse, e poi foto, video
Rigoletto, firmata dal regista Federico Grazzini.
o semplici pensieri ispirati all’opera verdiana protagonista del
Per la prima volta nella sua storia, il Macerata Opera Festival segue
cartellone del 51a Macerata Opera Festival.
in tempo reale sui social il work-in-progress di un’opera lirica: un
Come per #nutrimilanima, tutti i tweet prodotti saranno visibili sia sul
periodo durante il quale cantanti, orchestra, regista e direttore,
sito sferisterio.it che sul blog scritturebrevi.it.
48\CHEMAGAZINE! LE DUE OPERE PIÙ AMATE DEL VERISMO MUSICALE VENGONO PORTATE SUL PALCO DELLO SFERISTERIO DAL REGISTA ALESSANDRO TALEVI
THE MOST POPULAR OPERAS OF MUSICAL VERISMO ON THE SFERISTERIO STAGE WITH DIRECTOR ALESSANDRO TALEVI
L’ITALIA MERIDIONALE DUECENTO ANNI FA
SOUTHERN ITALY TWO HUNDREAD YEARS AGO
Alessandro Talevi, quali sono le caratteristiche teatrali di Cavalleria
accentuare la differenza tra i personaggi e la loro realtà da una parte, e
rusticana e di Pagliacci?
il mondo idealizzato dall’altra».
«Sono entrambi prodotti di una tendenza del tardo Ottocento e
Con quali immagini sarà possibile tutto questo?
proprio su queste caratteristiche volevo riflettere. Sono figli di uno
«Per comunicare meglio l’idea dell’epoca abbiamo messo un filtro
stile, quello dell’interpretazione romantica e dell’idealizzazione della
liberty. È una scena tutta curve, con una balaustra che suggerisce
Sicilia e, più in generale, del meridione italiano. Sono infatti opere
subito l’idea dell’epoca, come fosse un quadro per l’azione. Abbiamo
scaturite da un concorso dell’editore Sonzogno e risultati di una moda
appunto creato un quadro Art Noveau, al cui interno è coinvolta
per un sud esotico e fantastico. Ma sono lavori scritti per un pubblico
l’azione. Lo stesso lavoro abbiamo fatto per i costumi».
borghese del nord, che guardava al sud con estrema curiosità».
Come si inseriscono queste opere nella letteratura operistica
Qual è la sua idea di regia per questo dittico?
italiana?
«La mia idea è fare un confronto, nella forma del contrasto, fra questo
«Sono entrambe opere importanti, che si iscrivono nella fondazione
mondo idealizzato dell’ambientazione e la storia triste che vede
del Verismo. E sono importanti perché con loro inizia un’epoca di
protagonisti i personaggi. Voglio sottolineare, esaltare la differenza
grandi tesori dell’opera italiana. Non sono dunque piccole cose, quanto
tra un cuore cupo al centro delle cose e l’ambiente circostante. Per
piuttosto le rappresentanti più pure del Verismo».
esempio, ho accentuato il contrasto tra Santuzza e il villaggio: lei è fuori contesto, è una donna torturata, quasi pazza. Dobbiamo appunto
Pierfrancesco Giannangeli
/49
CHEMAGAZINE!
SFERISTERIO
Ruggero Leoncavallo
Direzione Christopher Franklin
Pagliacci
Regia Alessandro Talevi
18, 24 luglio / 2*, 8 agosto - ore 21.00 Anteprima giovani 15 luglio - ore 21.00 Pietro Mascagni
Scene Madeleine Boyd Libretto di Ruggero Leoncavallo
Costumi Manuel Pedretti
Ed. Casa Musicale Sonzogno
Luci Alessandro Verazzi
di Piero Ostali. Milano
Maestro del coro Carlo Morganti
Cavalleria Rusticana
Maestro del coro di voci bianche Gian Luca Paolucci Rafael Davila
Canio / Il Pagliaccio
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci
Anna Pirozzi
Nedda / Colombina
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Ed. Casa Musicale Sonzogno
Marco Caria
Tonio / Taddeo
Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”
di Piero Ostali. Milano
Pietro Adaini
Beppe / Arlecchino
Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”
Giorgio Caoduro
Silvio
Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”
Anna Pirozzi
Santuzza
Rafael Davila
Turiddu
Alberto Gazale
Alfio
Elisabetta Martorana
Lola
* serata con audio descrizione in collaborazione
Chiara Fracasso
Lucia
con Università di Macerata e Unione Italiani Ciechi
A fianco: Alessandro Talevi In alto: Rafael Davila (Turiddu) e Anna Pirozzi (Santuzza) On the side: Alessandro Talevi At the top: Rafael Davila (Turiddu) and Anna Pirozzi (Santuzza)
Alessandro Talevi, how would you describe Cavalleria Rusticana and
and their story on one side, and the idealized world they inhabit on the
Pagliacci from a theatrical viewpoint?
other”.
“Both works reflect a late Nineteenth century trend, which is precisely
How is this made possible, on the visual level?
what I wish to focus on. They embody Romantic interpretation and
“To better convey the time of the story, we sort of applied a Liberty
an ideal view of Sicily, of Italy’s South more in general. Both works
filter. Our settings are all curvy, with long railing which immediately
were created for a competition by the Italian publisher Sonzogno, and
recalls the age. We drafted an Art Nouveau framework, with the action
they reflect the fascination for the exotic, fantastic South. They were
taking place within it. The same goes for the costumes”.
written for the bourgeoisie of the North, which looked at the South
How do these operas fit in the overall Italian opera repertorie?
with curiosity”.
They are both momentous works which portray the essence of
What is your line of work, in directing this diptych?
Verismo. They mark the beginning of an era of outstanding opera
“My aim is to compare and contrast this beautiful, idealized setting
production in Italy. They are, therefore, very important and the purest
and the sad story which the characters experience. I wish to highlight
examples of Verismo”.
the difference between a sombre heart and the environment around it. Along these lines, I tried to emphasize the contrast between Santuzza and her village: she is out of context, a tortured, almost mad woman. Again, the aim is to clearly mark the difference between the characters
Pierfrancesco Giannangeli
50\CHEMAGAZINE! “IN QUESTE OPERE È TUTTO MOLTO VIOLENTO, FORSE TROPPO VIOLENTO: IN FONDO NOI SIAMO BOMBARDATI DA UNA VIOLENZA SIMILE TUTTI I GIORNI, NELLA TV E NEI MEDIA”
CHRISTOPHER FRANKLIN E LA DOPPIA SFIDA
Nel 2013 è stato il coordinatore musicale dell’apprezzato spettacolo
Quello che soprattutto mi interessa è approcciare questo repertorio
Sogni di una notte di mezza estate, “pastiche” con musiche di
con una specie di “classicismo”, per evitare la pesantezza di tempi
Mendelssohn e Britten con regia di Francesco Micheli. «Un’esperienza
troppo dilatati o eccessiva retorica. Peraltro abbiamo un cast giovane,
bellissima – ricorda Christopher Franklin – anche se successero delle
con voci molto fresche e sane e mi ritengo fortunato di poter lavorare
cose strane. La scenografia era composta da una vera foresta e
con artisti che possano seguire questa linea».
mi ricordo che due anni fa avevamo tantissime cicale che si erano
La protagonista femminile, Anna Pirozzi, affronta l’inusuale sfida di
nascoste tra gli alberi e che crearono una atmosfera strana. Cantavano
cantare prima Santuzza e poi Nedda.
continuamente e, specialmente mentre si provava Britten, ci hanno
«Sì, di solito c’è lo stesso tenore per entrambe le opere ma la stessa
proposto una sorta di orchestrazione alternativa (ride), poi per fortuna
primadonna è una situazione più particolare, è vero. Io sono contento
i fantastici tecnici dell’Arena sono riusciti ad allontanarle per la recita
perché lei è una vera professionista molto seria con vocalità sana, in
ed è filato tutto liscio. Sono gli imprevisti di lavorare all’aperto, anche
grado di reggere una sfida intensa».
se in un teatro con un’acustica molto bella come questo».
Perché Mascagni, dopo Cavalleria, non colse più lo stesso successo
Cavalleria rusticana ha la particolarità di essere stata incisa con
del suo debutto?
la direzione dello stesso Mascagni che, da interprete, non sempre
«Credo che questa sia la composizione di Mascagni più classica e
rispetta le indicazioni da lui segnate come autore: un direttore di
asciutta e, per questo, più popolare. Amica è enorme, Iris è bellissima
oggi a chi crede, all’autore o al direttore?
ma monumentale, lunghissima. Oggi non siamo più abituati, forse,
«Io tendo a fare tutto come è scritto, perché il testo, la partitura, è
a queste dimensioni mentre Cavalleria è essenziale. Ci sono grandi
come se fosse la Bibbia: è lì che il compositore, seduto a tavola con
momenti di massa, sinfonici, ma poi si torna subito alla conversazione
tutto il tempo di riflettere, ha messo se stesso. Per quanto riguarda la
privata».
registrazione non sappiamo esattamente le condizioni in cui è stata effettuata, quindi per me è più importante rispettare la partitura.
/51
CHEMAGAZINE!
Dall’alto in senso orario: Chiara Fracasso (Lucia), Marta Negrini e Anna Pirozzi (la Madonna e Santuzza), Elisabetta Martorana (Lola) e Alberto Gazale (Alfio). Nella pagina a fianco Christopher Franklin Clockwise, from the top: Chiara Fracasso (Lucia), Marta Negrini and Anna Pirozzi (la Madonna and Santuzza), Elisabetta Martorana (Lola) and Alberto Gazale (Alfio). On the other page: Christopher Franklin
Oggi si dice spesso che sia Cavalleria rusticana che Pagliacci siano
mai sbagliare. Considerando questo mi sembra strano che non si
opere un po’ invecchiate: condivide?
conoscano le altre composizioni di Leoncavallo, che pure non sono
«Stavo leggendo proprio l’altro giorno una recensione di una nuova
affatto poche».
produzione di Cavalleria rusticana e Pagliacci al Metropolitan e
Eppure sia Mascagni che Leoncavallo sono ricordati, in fondo, per
il recensore si chiedeva le stesse cose: come mai queste opere
essere due autori da “one shot”, un’opera popolarissima e le altre
sembrino più “vecchie” rispetto ad altre. Io credo che Verdi, Mozart,
praticamente dimenticate. Come mai?
Rossini e Donizetti siano autori a cui riusciamo a riavvicinarci e ogni
«Può essere che entrambi abbiano colto il momento giusto: era la
generazione ha le sue letture, mentre questi titoli forse sono davvero
fine di un’epoca e tutti e due erano saliti sul carro del successo nel
troppo vicini a noi, sia nel tempo che nei contenuti. Nei reality show,
momento di iniziare le loro carriere. Loro sono capitati al momento
ad esempio, vediamo famiglie che litigano furiosamente, in maniera
giusto ma nel momento sbagliato della carriera, perché hanno capito
non dissimile da quanto avviene in Pagliacci, in cui si vedono tutti i
anche loro, nel corso della vita, che quel momento era passato e per
panni sporchi di questa famiglia di saltimbanchi. In queste due opere
tutta la loro vita artistica hanno cercato la strada giusta, che non era
è tutto molto violento, forse troppo violento: in fondo noi siamo
più quella del verismo, che nel frattempo si era chiuso».
bombardati da una violenza simile tutti i giorni, nella tv e nei media,
Ha un brano che preferisce in Pagliacci?
e forse è questo che ci ha allontanato, perché in teatro preferiamo un
«Adoro l’Intermezzo, che è un vero mondo in miniatura: cito questo
altro tipo di divertimento».
brano sinfonico non perché non ci siano i cantanti, altrimenti mi si
Quali sono i pregi maggiori del capolavoro di Leoncavallo, secondo lei?
offendono (sorride), ma perché è una sorta di riassunto dell’intera
«L’orchestrazione di Pagliacci mi è sempre piaciuta e la trovo scritta
vicenda. Mi piace tantissimo anche Vesti la giubba, fantastico... in
davvero in una maniera molto avanzata e divertente da suonare:
pochissimi minuti viene creata un’emozione fortissima, con grande
la ballatella di Nedda, per esempio, è davvero un capolavoro di
sapienza compositiva».
orchestrazione perché si usano gli strumenti sempre giusti, senza
Gabriele Cesaretti
52\CHEMAGAZINE! “THESE OPERAS REVEAL HIGH LEVELS OF VIOLENCE, AND BEING AS WE ARE BOMBARDED BY VIOLENCE EVERY DAY, IN ALL MEDIA”
CHRISTOPHER FRANKLIN’S DOUBLE CHALLENGE
Christopher Franklin was music coordinator for the successful
more important. My main interest lies in approaching this repertoire in
Midsummer Nights’ Dreams, a “pastiche” with music by Mendelssohn
a “classical” way, so as to avoid stretching time too much, or excessive
and Britten directed by Francesco Micheli.
rhetoric. We are going to work with young artists, fresh and healthy
“It was a great experience”, says Franklin, “although strange things
voices, and I feel lucky to be able to work along these lines”.
happened. On stage was a real forest, and I remember that hundreds
And the female protagonist, Anna Pirozzi, has taken up the
of cicadas hid in the many trees, creating a weird atmosphere. They
uncommon challenge of performing first as Santuzza and then as
never stopped singing, especially on Britten’s music. It was like an
Nedda…
alternative orchestra [he laughs]. Then the amazing technicians of the
“True. The tenor is usually the same for both operas, but it is not
Sferisterio arena were able to chase them away, so that the official
the case for the leading soprano, you are right. Luckily, she is a true
perfomance ran smoothly. These are the surprises you may find in an
professional, hard-working and with a very healthy voice, just perfect
open air theatre, although the acoustics is just extraordinary.
for such an engaging challenge”.
Cavalleria rusticana is famous for being recorded by Mascagni
Why do you think Mascagni was never able to replicate the success
himself as a conductor, although he dind’t much follow his own hints
of Cavalleria?
as author. A conductor today should follow Mascagni as an author or
“I think this is Mascagni’s most compact and classical work, and
as a conductor?
for the same reason it is the most popular. Amica is huge, Iris is
“I tend to privilege what is written, the score is like the Bible to me:
wonderful but too grand and too long… we are no longer used to such
it is the result of the composer’s truly careful work, done with time
length. Cavalleria is, on the other hand, essential. It does have choral,
at hand and with all of himself. We are not sure where and how the
symphonic parts, but it remains essentially intimate”.
recording was done, therefore respecting the score is to me much
/53
CHEMAGAZINE!
Dall’alto in senso orario: Anna Pirozzi (Nedda) e Giorgio Caoduro (Silvio),
Clockwise, from the top: Anna Pirozzi (Nedda) and Giorgio Caoduro (Silvio), Marco Caria
Marco Caria (Tonio /Taddeo), Rafael Davila (Canio / Il Pagliaccio)
(Tonio /Taddeo), Rafael Davila (Canio / Il Pagliaccio) and Madeleine Boyd (scenografa)
e Madeleine Boyd (scenografa). Nella pagina a fianco Pietro Adaini (Beppe / Arlecchino)
On the other page: Pietro Adami (Beppe / Arlecchino)
You often hear today that Cavalleria Rusticana and Pagliacci are
on just the right instruments, with no fault at all. All this considered, it
considered slightly old-fashioned operas. Do you agree?
is almost unbelievable that Leoncavallo’s other works, although quite
“The other day I was reading the review for a new production of
numerous, are virtually unknown”.
Cavalleria rusticana and Pagliacci at the Metropolitan, where the
And yet, both Mascagni and Leoncavallo are remembered as one-
reviewer wondered precisely why these operas appear “older” than
shot authors, with one extremely popular work and all the others
others. My opinion is that authors like Verdi, Mozart, Rossini and
unknown. Why is this?
Donizetti are approached and re-interpreted by every new generation,
“It may well be that both have seized the moment: it was the end of an
whereas Mascagni’s operas are perhaps too close to us, in time and in
era, and they had both achieved success at the very beginning of their
terms of the issues they raise. Today’s TV shows, for instance, show us
career. I think they were active at the right time, but too early in their
families arguing violently, which is what we see in Pagliacci, where all
career. They spent the rest of their days chasing out that long-gone
the intimate conflicts of a family of acrobats are displayed. These two
moment and looking for the right artistic path, which was no longer
operas reveal high levels of violence, and being as we are bombarded by
Verismo, in itself already drained out”.
violence every day, in all media, perhaps this is what keeps us apart from
What is your favourite section of Pagliacci?
these operas. We would rather enjoy something different at the theatre”.
“I love the Intermezzo, it is like a miniature universe. It’s not that I like
What are the most valuable features of Leoncavallo’s work, in your
it because there is no singing, but because it seems to be a perfect
opinion?
summary of the whole story. I also like Vesti la giubba, it is amazing…
“I’ve always liked the orchestration in Pagliacci, very sophisticated in
great emotions are evoked in a handful of minutes, with great
the way it is written and extremely enjoyable for performers. Nedda’s
compositional skills”.
ballatella, for instance, is a true masterpiece of orchestration as it relies
Gabriele Cesaretti
/55
CHEMAGAZINE!
IL MEGLIO DELL’ARTIGIANATO LOCALE DIVENTA PROTAGONISTA SUL PALCOSCENICO DEL MACERATA OPERA FESTIVAL NEGLI ALLESTIMENTI DI CAVALLERIA RUSTICANA E PAGLIACCI
CNA E SFERISTERIO NEL SEGNO DEL “MADE IN ITALY”
Dopo il successo dell’esperienza dello scorso anno, anche per la
portandolo “alla ribalta” del palcoscenico dei uno dei teatri all’aperto
51a edizione del Macerata Opera Festival si ripropone il sodalizio
più famosi al mondo, lo Sferisterio.
tra lo Sferisterio e CNA, la Confederazione dell’artigianato e della
La collaborazione tra CNA e Sferisterio consiste nel mettere
piccola e media impresa. La CNA Artistico e Tradizionale rappresenta
a disposizione degli scenografi delle opere in cartellone la
le imprese eccellenti dell’artigianato marchigiano, la migliore
professionalità, i prodotti, i lavori degli artigiani maceratesi e fermani
espressione del “Made in Italy” autentico, del saper fare secondo
con il reciproco vantaggio di ottenere una scenografia di grande
tradizione e grande livello di qualità.
impatto e qualità e, per le imprese, quello di far conoscere ad un
Per il secondo anno consecutivo si è scelto di presentare alla
pubblico qualificato, attento al bello, europeo, le tante e numerose
Regione Marche un progetto integrato che avesse l’obiettivo di far
eccellenze del territorio marchigiano. Un palcoscenico d’eccezione
emergere il lavoro di passione che si cela dietro nascoste botteghe,
quindi per degli artigiani che nel loro ambito sono dei veri e propri
56\CHEMAGAZINE!
/57
CHEMAGAZINE!
Sopra: alcune immagini delle prove di Cavalleria Rusticana e Pagliacci nella scenografia realizzata grazie agli artigiani di CNA
artisti, capaci di portare in scena il meglio della lavorazione italiana.
decorazione delle scale in legno nell’allestimento di palcoscenico
Le opere scelte quest’anno sono Cavalleria rusticana e Pagliacci,
delle due opere di Mascagni e Leoncavallo. Donatella Fogante ha
per le quali sono molte le imprese che hanno deciso di partecipare
altresì realizzato delle variopinte tazze in terracotta, protagoniste del
al progetto: i fabbri Stefano Bellesi e Massimiliano Lauri hanno
famoso “brindisi” di Cavalleria rusticana, uno dei momenti più celebri
realizzato l’elegante scenografia in ferro battuto del dittico verista;
dell’opera che narra le vicende di Turiddu, Santuzza e Lola.
oltre 25 metri tra ringhiere, cancelli e balaustre, in perfetto stile
Di Chiara Rosa, storico cappellificio di Montappone, ha realizzato 15
liberty.
sofisticate “pagliette” (cappelli in paglia) di diverse misure.
Nice e Square Srl, impresa di lavorazione del marmo che già lo
Infine Leonardo Argenti, che rinnova il proprio impegno nel mondo
scorso anno aveva partecipato al progetto Marche nelle mani degli
della lirica e ha realizzato uno Sferisterio d’argento in scala e in serie
artigiani, ha realizzato le preziose targhe di indicazione dei vari
limitata acquistabile in Arena durante le notti d’opera.
ingressi dell’Arena, utilizzando marmo bianco di Carrara, con lettere
Un’occasione davvero unica per i tanti bravi artigiani e artisti locali di
incise e numeri in mosaico di marmo nero. Cerchi in marmo e smalti
contribuire ad uno degli eventi più importanti del panorama culturale
veneziani, foglia oro su vetro.
marchigiano, ma anche un momento di grande popolarità, con i frutti
Un soffio d’Arte di Rodica Cristina Roibu, decoratrice artistica,
del meglio del made in Italy messi in scena ai circa 32.000 spettatori
e Donatella Fogante, scultrice, hanno realizzato la deliziosa
che ogni estate popolano lo Sferisterio.
58\CHEMAGAZINE! L’OPERA PER TUTTI: AUDIO DESCRIZIONE E LABORATORI SENSORIALI PER NON VEDENTI
I PROGETTI DI ACCESSIBILITÀ DELLO SFERISTERIO
Le vibrazioni della musica trasmettono emozioni a tutti. E lo
Oltre al servizio di audio descrizione, il Macerata Opera Festival ha
Sferisterio, grazie al servizio di audio descrizione in lingua italiana e
organizzato un magico viaggio dietro le quinte dello spazio scenico.
inglese, riesce ad offrire la magia dell’opera anche ad occhi chiusi.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata e il Museo
Il Macerata Opera Festival, in collaborazione con l’Università degli
Tattile Statale Omero sono stati progettati tre percorsi sensoriali che
Studi di Macerata, ha organizzato un fine settimana per i non vedenti,
condurranno i visitatori attraverso la scoperta delle opere in cartellone.
per permettere di godere del fascino delle opere in scena allo
Piccoli e grandi avranno la possibilità di curiosare tra parrucche,
Sferisterio. Le recite con il servizio di audio descrizione sono: Rigoletto
costumi, attrezzi di scena, tessuti, strumenti musicali, vivendo a pieno
del 31 luglio, La Bohème del primo agosto e Cavalleria rusticana e
l’esperienza dell’opera e dei suoi tanti protagonisti. Degli esperti
Pagliacci del 2 agosto.
saranno vivaci narratori di tutto ciò che si nasconde davanti e dietro
Le postazioni riservate sono dotate di cuffie con attacco universale,
le scene, svelando curiosità e aneddoti che rimangono solitamente
che verranno gratuitamente fornite o che potranno essere
nascosti anche al pubblico più attento.
comodamente sostituite da auricolari o cuffie personali.
I percorsi, che iniziano alle 18.45, sono gratuiti e aperti a gruppi
Anche il servizio di audio descrizione è, come ogni anno, gratuito,
di massimo 30-35 persone. È ammessa la presenza di un
mentre per gli accompagnatori verrà riservato un courtesy ticket di
accompagnatore per ciascun partecipante (per persone con disabilità
€ 12,50 (pari a uno sconto del 50% sul prezzo del biglietto intero).
visiva) e di un amico (per i bambini). La durata complessiva di
L’audio descrizione si suddivide in due grandi sezioni principali:
ciascun percorso è di circa 45 minuti e le date previste sono il 31
la prima precede l’inizio dello spettacolo, mentre la seconda
luglio, giorno della recita di Rigoletto, con “Alla scoperta della scena”;
accompagna l’ascoltatore durante le pause. L’andamento generale
il primo agosto, con La Bohème, “Alla scoperta degli strumenti” e
dell’opera verrà invece seguito da descrizioni più brevi che, in maniera
infine il 2 agosto, con “Alla scoperta dei costumi” riservato a bambini
precisa ma discreta, guideranno l’ascoltatore senza distrarlo dal
con disabilità visiva e non (dai 5 ai 13 anni), nella data di Cavalleria
piacere della musica.
rusticana e Pagliacci.
Per usufruire al meglio del servizio si raccomanda di prendere posto
Per le prenotazioni del servizio di audio descrizione e dei percorsi,
almeno 20 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, in modo da potersi
inviare una mail a arte.accessibile@unimc.it.
sedere comodamente e indossare le cuffie.
/59
CHEMAGAZINE!
OMAGGIO A PIETRO MASCAGNI NEL SETTANTESIMO ANNO DALLA SUA SCOMPARSA. MA LE PROPOSTE SONO NUMEROSE, DALLO SPETTACOLO SU PADRE MATTEO RICCI AI BELLISSIMI FIORI NEL PARCO
I NUTRI-MENTI DEL FESTIVAL
A sinistra il concerto alle Grotte di Frasassi e a destra l’anteprima al teatro romano Helvia Recina
La 51a stagione del Macerata Opera Festival sta per aprire le porte al
per quest’estate. Alle ore 17, i “Fiori musicali” fanno da preludio ai
suo pubblico con tre grandi titoli del repertorio operistico e molti altri
melodrammi in serata, nei pomeriggi del 17, 18, 24, 25, 26 luglio e 1, 2, 7,
eventi musicali che spaziano nei vari luoghi della città.
8, 9 agosto.
Mercoledì 21 luglio, alle ore 21, l’Officina Contemporanea Verona
Altra grande anteprima della stagione lirica, la Festa dell’Opera presso
sale sul palco del Teatro Lauro Rossi per mettere in scena Padre
il teatro romano di Helvia Recina, a Villa Potenza. Lo scorso 26 giugno,
Matteo Ricci in Opera, in collaborazione con il Centro Studi Li Madou
Francesco Micheli ha condotto il pubblico attraverso un viaggio
di Macerata e il Piccolo Teatro di Milano. Ad ingresso gratuito, lo
fra i brani più celebri de il Rigoletto di Giuseppe Verdi, Cavalleria
spettacolo si inserisce nel tour italiano dell’opera cinese sul famoso
rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo,
gesuita del capoluogo marchigiano e Xu Guangqi, sua controparte
La Bohème di Giacomo Puccini, eseguiti anche da alcuni interpreti
cinese.
protagonisti degli spettacoli sopracitati.
Si prosegue sabato 8 agosto con l’incontro con Francesca Albertini
Lo scorso primo luglio, I Pueri Cantores “D. Zamberletti” e la Corale
Mascagni e Maria Teresa Mascagni, nipoti del compositore romano,
“Cantando”, diretti dal Maestro Gian Luca Paolucci, hanno presentato
in occasione del 70° anniversario dalla sua scomparsa. Alle ore
il concerto Luce e Buio nella spettacolare cornice delle Grotte di
18.30, la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti ospita una
Frasassi, preludio finale al Macerata Opera Festival 2015. L’evento è
serata dedicata al ricordo di Mascagni con brani e video d’epoca,
stato realizzato in collaborazione con la società commerciale Hera
accompagnati dalla lettura di documenti storici insieme al direttore
Comm e si colloca nel progetto La luce dell’anima, una serie di eventi
artistico Francesco Micheli.
ad ingresso gratuito in cui si può sostenere con una donazione le
Nei progetti finora organizzati dallo Sferisterio si collocano Fiori
cause della Lega del Filo d’Oro.
nel parco, appuntamenti musicali che hanno permesso agli ospiti della struttura di Villa Cozza di apprezzare i titoli in programma
Maurizio Verducci
60\ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE
ARTELITO, LA TIPOGRAFIA AL FIANCO DELLO SFERISTERIO LE REALIZZAZIONI GRAFICHE NON SONO SOLO IMMAGINI MA SENSAZIONI, COLORI ED EMOZIONI
Artelito nasce nel 2001 dall’unione di intenti tra la Clementoni SpA,
Affidabilità e concretezza dei risultati hanno permesso ad Artelito di
leader italiano nel settore del giochi educativi, e la Easypark azienda
diventare in pochi anni un’azienda di riferimento nel proprio settore
litografica di Camerino. La scelta strategica alla base fu quella di
e di stabilire rapporti ottimi e durevoli con una clientela di assoluto
creare una realtà produttiva dotata delle più moderne tecnologie e
prestigio fatta di grandi marchi di rilevanza, anche internazionale.
delle migliori professionalità del settore litografico, con l’intento di
Arte per passione, arte come modello: l’ARTE è intrinseca nel suo
sviluppare e offrire al mercato una qualità di stampa senza eguali.
nome non per caso. È proprio la passione per l’arte il filo conduttore
Artelito è oggi un’azienda estremamente dinamica e al passo
di Artelito. Le realizzazioni grafiche non sono fatte solo di immagini,
con le più evolute tecnologie di stampa grazie alle precise scelte
ma anche di sensazioni, di colori e di emozioni. Quelle emozioni che
strategiche effettuate dal suo Presidente Stefano Clementoni e
solo l’arte della stampa è in grado di trasmettere.
dall’Amministratore Delegato Alberto Luchini. I vertici aziendali sono
Per dirla con le parole del Presidente Clementoni «crediamo
supportati con grande efficienza da uno staff tecnico e operativo
profondamente nel valore della stampa, fatto di un mix unico
giovane e motivato composto da 40 addetti con un’età media
di competenze, professionalità e tecnologie, necessarie per far
relativamente bassa che si aggira sui 30 anni. Una forza giovane
trasferire su carta una parola, un discorso, un’immagine, che solo
e preparata, formata sotto la guida degli uomini di maggiore
così assumono una consistenza unica e incomparabile. Ne consegue
esperienza che hanno insegnato ai giovani un mestiere ma
che se i moderni device elettronici potranno fornire nuovi supporti
soprattutto l’amore per l’arte della stampa, la passione, la cura dei
alla lettura, non potranno però che convivere con l’incomparabile
dettagli, la ricerca della perfezione, per trasformare un buon lavoro
emozione degli odori, delle immagini e delle sensazioni tattili che
in un “capo-lavoro”.
solo la stampa è in grado di creare».
L’azienda si pone nel mercato come struttura a ciclo integrato,
Da qui nasce la naturale propensione e la convinta volontà di
con servizi che vanno dalla preparazione grafica alla realizzazione
Artelito di sostenere la nuova stagione lirica del Macerata Opera
di stampati di qualsiasi tipo, dal catalogo di mostre prestigiose
Festival, uno dei più prestigiosi appuntamenti marchigiani con
al depliant, ai libri, ai cataloghi di prodotto. Un tipo di struttura
l’arte, lo spettacolo e la cultura. Un evento che da anni riscuote un
questo, che riesce a garantire un prodotto finale dall’elevato
grande successo di pubblico e si conferma come una occasione
standard qualitativo e connotato da un’altissima fedeltà di stampa,
incomparabile per unire Arte e Creatività per un pubblico vasto di
valorizzando ancor più il prodotto da riprodurre.
appassionati e non solo.
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CHEMAGAZINE!
PIÙ DI TRENT’ANNI DI AMICIZIA HANNO RESO SOLIDA LA COLLABORAZIONE TRA L’AZIENDA, FONDATA DA ELIO ROMAGNOLI, E L’ARENA
ROMCAFFÈ, GRANDE PARTNER DEL MACERATA OPERA FESTIVAL
Alberto Sordi e Dario Fo ospiti al bar dello Sferisterio
Nata a Macerata nel lontano 1925, la Romcaffè si conferma sponsor di
teatro ancora più raffinato ed elegante: un contributo importante, in
prestigio anche per la 51a edizione del Macerata Opera Festival.
grado di far risaltare due delle eccellenze del territorio marchigiano
La collaborazione con lo Sferisterio ha inizio nel 1984 quando la
e in tale ottica si inserisce l’esclusivo servizio “lounge” riservato agli
Romcaffè ristrutturò a proprie spese i fatiscenti locali adibiti a
spettatori che acquistano dei biglietti per il nuovissimo settore Platino.
magazzini per regalare all’Arena, e a Macerata, gli eleganti bar del
Professionalità e attenzione al connubio tra tradizione e innovazione
“foyer” che ancora oggi, tra un calice di vino e un caffè, contribuiscono
sono i motivi per cui da anni vive e si rafforza il rapporto tra la lirica
a ristorare gli spettatori dello Sferisterio.
maceratese e l’azienda fondata da Elio Romagnoli. La Romcaffè, con
Locali che in oltre trent’anni hanno ospitato personalità dell’opera
i suoi impianti per la tostatura fra i più avanzati tecnologicamente in
del calibro di Renato Bruson e Katia Ricciarelli, e personaggi della
Europa e con le sue miscele che sono apprezzate a livello mondiale in
politica come il Presidente della Camera Laura Boldrini, o nomi dello
più di 20 diversi paesi esteri, è stata pioniera nei rapporti tra cultura
spettacolo come Dario Fo e Alberto Sordi e la compianta Laura
e privato, mostrando un grande attaccamento alla realtà locale con
Antonelli, solo per citarne alcuni.
particolare cura verso settori quali l’arte e il sociale e riuscendo a
Con le stesse modalità, dopo circa 20 anni la Romcaffè completò
creare una giusta “miscela” volta a valorizzare con tutte le sue attività
l’opera arredando la sala adiacente all’ex cinema, rendendo così il
il meraviglioso territorio maceratese.
62\CHEMAGAZINE!
PUCCINI E IL SESSANTOTTO CON IL REGISTA LEO MUSCATO PUCCINI AND ’68 WITH DIRECTOR LEO MANCUSO
Leo Muscato, la sua Bohème debuttò allo Sferisterio nel 2012. Quali
ha degli artistoidi. L’idea è quella di raccontare un mondo festoso
sono i rischi e i vantaggi di un riallestimento?
e l’immagine simbolica dell’artista, del suo carattere e del suo stile di
«Il vantaggio è che si sa con precisione cosa e come deve accadere.
vita, che si è stratificata nel tempo. Ovviamente chi fa questo lavoro sa
Si conoscono i punti di forza e di debolezza del lavoro. Lo svantaggio
benissimo che non è così, ma abbiamo voluto giocare con i personaggi
consiste nel sottovalutare i rischi, il pericolo è adagiarsi su quello
e con un’epoca precisa, quella appunto del Sessantotto».
che già si sa. Tutto va ricollocato al posto giusto e calibrato sui nuovi
La Bohème è un lavoro diviso a metà: i primi due atti dove si sprigiona
interpreti».
tutta la forza della giovinezza e gli altri due dove esplodono le tensioni
Quali sono le basi di lettura di questa “Bohème”?
e infine il dramma. Qual è la sintesi registica di tutto questo?
«Sicuramente il punto di partenza è il tentativo di restituire allo
«Quando sei giovane la meraviglia della giovinezza ti porta a pensare
spettatore di oggi lo spirito più vicino a quello immaginato da Puccini
di essere invincibile, invulnerabile, e di poter cambiare il mondo. Poi,
per lo spettatore del suo tempo. Ambientare l’opera durante il
quando arriva la disillusione, cambia tutto. Ecco, allora, la soffitta
Sessantotto significa prendere una distanza di oltre quarant’anni, che
del primo atto, la discoteca Momus dove i giovani vanno a ballare
aiuta a suscitare un sentimento nostalgico nei più anziani e a illustrare
nel secondo, gli operai che affrontano il plotone antisommossa per
un mondo più ironico e festoso ai più giovani. La Bohème è un inno
difendere le loro ragioni e difendersi dai fumi bianchi terrificanti che
alla giovinezza, alla spensieratezza e pure alla sprovvedutezza: quando
escono dalla fabbrica nel terzo atto, fino al cambiamento radicale del
hai vent’anni infatti non pensi mai che un tuo coetaneo possa morire. I
mondo che abitano nel quarto: la casa viene simbolicamente svuotata
nostri personaggi è come fossero studenti fuori sede. E alla fine muore
e il padrone di casa porta via i cartoni con le cose dentro.
l’operaia che tutti i giorni combatte con i fumi della fabbrica».
C’è tutta la malinconia dell’ultima volta che ci si saluta prima di
Come sono stati affrontati gli immaginari dell’opera?
lasciarsi per sempre, come appunto accade agli universitari quando
«Abbiamo innanzitutto ricreato la soffitta come fosse una comune dove
hanno terminato i loro studi e lasciano l’appartamento dove hanno
abitano artisti, poeti, pittori, musicisti, un luogo dove regna il caos della
vissuto insieme per anni. Poi, con il dramma della morte di Mimì, si
creazione. E questo luogo è popolato da personaggi che contengono
resta allibiti e non c’è più ritorno».
già in sé, dal punto di vista iconografico, l’idea classica che il pubblico
Pierfrancesco Giannangeli
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CHEMAGAZINE!
«LA BOHÈME È UN INNO ALLA GIOVINEZZA, ALLA SPENSIERATEZZA E PURE ALLA SPROVVEDUTEZZA: QUANDO HAI VENT’ANNI INFATTI NON PENSI MAI CHE UN TUO COETANEO POSSA MORIRE»
SFERISTERIO
“BOHÈME IS A TRIBUTE TO YOUTH, LIGHT HEARTEDNESS, BUT ALSO CARELESSNESS. IN YOUR TWENTIES, YOU NEVER THINK A FRIEND OF YOURS MIGHT DIE”
Carmela Remigio
Mimì
Direzione David Crescenzi
Artuto Chacón-Cruz
Rodolfo
Regia Leo Muscato
26 luglio / 1*, 7 agosto - ore 21.00
Larissa Alice Wissel
Musetta
Scene Federica Parolini
Anteprima giovani 23 luglio - ore 21.00
Damiano Salerno
Marcello
Costumi Silvia Aymonino
Andrea Porta
Schaunard
Luci Alessandro Verazzi
Giacomo Puccini
Andrea Concetti
Colline
Maestro del coro di voci bianche Gian Luca Paolucci
La Bohème
Antonio Stragapede
Benoit
Alessandro Pucci
Parpignol
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Giacomo Medici
Alcindoro
Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”
Rappresentante CASA RICORDI, Milano
Roberto Gattei
Sergente dei doganieri
Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”
Gianni Paci
Doganiere
Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”
Giovanni Di Deo
Un venditore * serata con audio descrizione in collaborazione con Università di Macerata e Unione Italiani Ciechi
A sinistra: Leo Muscato con Andrea Porta durante una prova On the left: Leo Muscato and Andrea Porta during a rehearsal
Leo Muscato, your Bohème premiered at the Sferisterio in 2012.
cheerful environment and outline the symbolic image of the artist, his/
What are the advantages and the risks of re-staging a production?
her personality and lifestyle, as has developed over time. True artists
“The advantage lies in knowing precisely what is to happen and how.
know this is all unreal, but we aimed to play with our characters and
You know your strengths and weaknesses on the job. The risks, on the
refer to a specific moment in history (1968, precisely)”.
other hand, come from possibly underestimating problems, feeling too
Bohème has two main sections: the first two acts convey the joyful
strong from the previous experience. Everything has to be relocated
energy of youth, while the following two see tensions explode, and a
and redefined, in line with the new performers”.
final tragedy. How do you, as a director, harmonize this?
What are the basic principles behind your interpretation of Bohème?
“When you are young, you think you’re indestructible, invulnerable,
“My starting point was the wish to portray the essence of this work
and that you can change the world. Then, when disillusionment sets
just as Puccini himself had imagined it for the audience of his days.
in, your views change. This explains the merry attic in the first act, the
Setting the opera in 1968 means marking a distance of over 40 years,
Momus club in the second, where the young are seen dancing, the
which evokes nostalgic feelings in the more mature viewers while
workers facing the anti-riot squads in the third act, to fight for their
at the same time designing an ironical, joyful setting for the young.
rights and protect themselves from the terrible smoke coming out of
Bohème is a tribute to youth, light heartedness, but also carelessness.
the factory. In the fourth and final act the scenario changes radically:
In your twenties, you never think that a friend of yours might die. Our
the house is symbolically emptied, the landlord takes away the boxes
characters are like university students. In the end, the young female
with the youngsters’ objects. We can feel the melancholy of saying
worker who everyday endures the smokes of a nasty factory is the one
goodbye forever, as happens to university students who leave their
who loses her life”.
flat at the end of their studies, after living together for years. Then,
How did you work on the visual imagery?
the tragedy of Mimì’s death leaves everyone speechless and there’s no
“We first thought of an attic where artists, poets, painters and
coming back”.
musicians live together, and where creative chaos reigns. This place, and those who inhabit it, evoke in themselves the typical idea of pseudo-artists which most people have. Our aim was to portray a
Pierfrancesco Giannangeli
64\CHEMAGAZINE! «QUESTI SCAPIGLIATI, QUESTI RAGAZZI POTREBBERO ESSERE DEI GIOVANI STUDENTI MACERATESI CHE ABITANO AL CENTRO DELLA CITTÀ E CHE AFFRONTANO I PERCORSI DELLA VITA» “THESE YOUNGSTERS ARE VERY MUCH LIKE TODAY’S STUDENTS LIVING IN THE CENTRE OF MACERATA AND FACING LIFE AS IT IS TODAY”
IL MAESTRO DAVID CRESCENZI E LA FRESCHEZZA DE LA BOHÈME
Nel 2012 raccolse un successo straordinario, tanto che fu uno degli
dell’opera, ma ne rispetta lo spirito con momenti molto forti, come
spettacoli che valsero a Leo Muscato la vittoria del Premio Abbiati della
il piombare del IV Atto in una camera d’ospedale. Questi momenti
critica italiana. La ripresa 2015 della pucciniana Bohème avverrà con
estremamente intensi danno quasi l’idea di assistere a uno spettacolo
il medesimo spettacolo di allora ma con un cast artistico interamente
cinematografico e questo finale mi ricorda ad esempio un altro film
rinnovato con, a capo della Form, il Maestro David Crescenzi.
“marchigiano”, che è La stanza del figlio di Moretti (girato nella città
Qual è il segreto dell’eterna giovinezza di Bohème?
di Ancona, NdA). Questi aspetti sono molto originali e credo che
«Piace così tanto perché questi scapigliati, questi ragazzi potrebbero
abbiano aiutato molto il successo dello spettacolo, rendendo attuale
essere tranquillamente dei giovani studenti maceratesi che abitano al
questa storia senza banalizzarla».
centro della città e che affrontano i percorsi della vita come oggi: è
La Bohème ha una storia interpretativa molto lunga e intensa: ci
un’opera estremamente attuale, con una musica intramontabile».
sono delle esecuzioni, magari non così note o celebrate, che ama
Per lungo tempo Puccini è stato considerato un autore facile, persino
particolarmente?
scontato: come mai?
«Va detto che Puccini, specialmente in Bohème, ha scritto davvero
«Eppure anche in Bohème Puccini ha cercato di prendere le distanze
tutte le indicazioni dinamiche e agogiche utili all’interprete: basta
dall’essere un autore facile. Il fatto stesso che lui termini l’opera con
rispettare quello che lui scrive, dal rallentando all’accellerando o
un ppp (NdR gradazioni di pianissimo) lascia il pubblico sorpreso,
quando prescrive con estrema stanchezza all’orchestra nel duetto del
perché quella morte tragica lascerebbe l’esito a un bel postludio con
III Atto per capire quello che si sta vivendo nel momento scenico. Detto
chissà quali ff (NdR gradazioni di forte) mentre Puccini prende solo
questo io sono stato sempre un grande difensore dei direttori italiani
le battute dell’ultimo tema di Mimì e le trasforma con un diminuendo
ma mi sono accorto che l’unico direttore che ha portato avanti ciò che
incredibile; anche il Finale del II Atto, che potrebbe dare il destro a
è scritto, metronomo e partitura, è Carlos Kleiber, che italiano non è, nel
chissà quanti fuochi d’artificio, fa capire che Puccini cerca di evitare
live del Teatro alla Scala. Ha un rigore e un rispetto per ciò che è scritto
di essere “verdiano” ma vuole essere il più originale possibile per
che è maniacale. Trovo poi molto bella la direzione di Solti nell’incisione
evitare di essere accusato di faciloneria. È considerato un autore facile
in studio Rca: si sente come lui, più che sui cantanti, abbia lavorato
perché è estremamente comunicativo ma questo non significa che sia
sull’orchestra, di fatto costruendo una sorta di mega suite sinfonica con
superficiale... tutt’altro».
voci. Un’impostazione molto personale, molto forte e che fa emergere
Lo spettacolo di Muscato attualizza la vicenda trasportandola nella
molte piccole sottigliezze che spesso non si notano».
Francia del ‘68: cambia qualcosa per gli esecutori? «Direi di no. È vero che lo spettacolo non rispetta la lettera
Gabriele Cesaretti
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CHEMAGAZINE!
CONDUCTOR DAVID CRESCENZI AND BOHÈME’S YOUTHFULNESS
In 2012, Bohème scored an unprecedented success and it earned
is Nanni Moretti’s La Stanza del Figlio. These are all very peculiar
stage director Leo Muscato the prestigious Abbiati prize from Italian
features contributing to the success of this production, which takes
critics. For the 2015 opera season, Bohème is back with exactly the
the story closer to us but never makes it too ordinary”.
same production but with a thoroughly renewed cast. The FORM
Bohème has been intensely and variedly interpreted across the
orchestra will be conducted by Maestro Davide Crescenzi.
world: is there any performance, perhaps not so well-known, which
Maestro, what is the secret of Bohème’s eternal youth?
you particularly like?
“I guess it is so popular because these youngsters are very much like
“Puccini has provided, especially in Bohème, all possible interpretive
today’s students living in the centre of Macerata and facing life as it is
hints for performers. Therefore, it would be enough to follow his
today. It is an extremely contemporary opera, with timeless music”.
rallentando and accellerando, or his con estrema stanchezza [with
Puccini was long considered an easy, even unoriginal author. Why?
maximum tiredness] suggested to the orchestra in the third act
“In Bohème itself, Puccini tried to distance himself from being
duetto, to perfectly match the action on stage. I’ve always been a
perceived as an ‘easy’ author. By closing the opera with a ppp, he
supporter of Italian conductors, however, the only one who has truly
baffles the audience, as the tragic death would have rather required
followed Puccini’s hints is Carlos Kleiber in his live performance at
a postlude with some ff. On the contrary, Puccini takes the final notes
La Scala theatre, and Kleiber is clearly not Italian. He paid absolute
of Mimì’s last theme and transforms them in an incredible diminuendo.
respect and attention to what had been written by the composer.
Even the second act closure, which could have lent itself to sparkles
I have also much appreciated Stolti, as in the Rca record. I can feel
and fireworks, shows that Puccini wishes to be different from
he was concentrating on the orchestra rather than the singers, so
Verdi, but also original, definitely far from predictable. He might be
that he created a sort of large symphonic suite with voices. It was a
considered ‘easy’ for his great ability to communicate, although this is
very peculiar interpretation, but also very strong, which emphasises
far from making him superficial”.
nuances hardly ever perceived”.
Muscato’s production takes the story forward, to France in 1968. Does this affect the performers?
Gabriele Cesaretti
“I don’t think so. The production is not in line with the time evoked in the opera, but it does perfectly convey its essence, sometimes very strongly, as is the case for the hospital room seen in the fourth act. These intense moments seem to evoke cinematic narration, and
In alto: una scena de La Bohème
At the top: a scene from Bohème
the ending of the fourth act recalls a film shot in this region, which
Nella pagina a fianco: David Crescenzi
On the side: David Crescenzi
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CHEMAGAZINE!
LA MANIFESTAZIONE, FORTEMENTE VOLUTA DAL DIRETTORE ARTISTICO FRANCESCO MICHELI, È GIUNTA ALLA QUARTA EDIZIONE
FESTIVAL OFF: L’OPERA PERCORRE LE VIE DELLA CITTÀ
L’opera ovunque e accessibile a tutti: per le vie, sotto i portici, nei
Mania, spettacoli raffinati per gli spettatori più esigenti in scena
cortili dei palazzi storici del centro di Macerata. Tutto questo è il
al Teatro Lauro Rossi; dagli Aperitivi Culturali agli Antichi Forni, la
Festival OFF, la manifestazione fortemente voluta dal direttore
rassegna di appuntamenti curata da Sferisterio Cultura, a Pomeridiana,
artistico Francesco Micheli e giunta al quarto anno. L’opera esce fuori
viaggi tra la musica e i sapori del mondo percorso nel cortile
dal tempio ed incontra la città in un meraviglioso abbraccio collettivo
municipale di Macerata. Infine i giovedì con grandi appuntamenti
fatto di conferenze, concerti, mostre e aperitivi che intrecciano le
come l’anteprima de La Bohème, La Notte dell’Opera, l’evento che
storie dei personaggi delle opere con il tema guida della 51a stagione
ogni anno trascina per le strade della città oltre 50mila persone, fino
del Macerata Opera Festival: Nutrire l’anima.
alla festa musicale che dà il titolo alla stagione Nutrire l’anima.
Come nelle precedenti edizioni, la settimana è ricca di appuntamenti: dai martedì con Lo spazio dell’anima, a cura di Praxis, ai Mercoledì
Andrea De Mauro
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CHEMAGAZINE!
«QUANDO DIVENTI COSCIENTE CHE IL NOSTRO TEMPO HA UN LIMITE, RICOMINCI A VIVERE OGNI ISTANTE DELLA TUA VITA IN MODO PIENO»
ARRIVA ALLO SFERISTERIO L’ESCLUSIVO TOUR DI LUDOVICO EINAUDI, IN A TIME LAPSE
Ludovico Einaudi, tra i più apprezzati artisti internazionali come
un insieme, come un albero genealogico, in cui ogni ramo ha una
interprete e compositore, giunge a Macerata con un concerto di
relazione con un edificio centrale. «Per vedere l’albero e la foresta.
grande impatto emotivo. Il 19 luglio fa tappa al Macerata Opera
Il dettaglio e l’insieme, tutto contemporaneamente». All’interno del
Festival il tour esclusivo: In a Time Lapse. «Quando diventi cosciente
classico mondo di Einaudi e del suo pianoforte che fa da bussola,
che il nostro tempo ha un limite, è il momento in cui cerchi di
possiamo percepire echi di musica barocca e pulsazioni di pizzica
riempire quello spazio vuoto con tutta la tua energia e ricominci a
salentina, tessiture tardo romantiche negli archi e un’ampia tavolozza
vivere ogni istante della tua vita in modo pieno come quando eri
di colori che vanno dalle percussioni all’elettronica, che appaiono nel
bambino» afferma Einaudi per presentare i brani del suo ultimo lavoro
corso di un viaggio che trasporta l’ascoltatore attraverso una profonda
discografico che porta allo Sferisterio accompagnato da un ensemble
riflessione intorno all’idea del tempo.
di archi, percussioni ed elettronica: Federico Arcuri (violino), Marco Decimo (cello), Redi Hasa (cello), Alberto Fabris (electric bass),
I biglietti per assistere al concerto, realizzato in collaborazione con
Francesco Arcuri (chitarre), Riccardo Laganà (percussioni).
AMAT sono in vendita presso la Biglietteria dei Teatri di Macerata
L’album è composto da quattordici brani e si sviluppa come una
(0733 230735) e le biglietterie del circuito (071 2072439). Vendita on
suite, con un’idea che rimanda alla forma di un romanzo diviso in
line su vivaticket.it. Questi i prezzi: poltronissime e centralissime 60
vari capitoli. Ogni brano ha la sua identità singola ma fa parte di
euro, settore centrale 50 euro, settore A e settore B 40 euro.
70\CHEMAGAZINE! VITO MANCUSO, LUIGI DE GENNARO, ALBERTO BAGNAI, DIEGO FUSARO E GIANCARLO RICCI OSPITI A MACERATA GRAZIE A PRAXIS
LO SPAZIO DELL’ANIMA, IL SIMPOSIO PER ESPLORARE IL TEMPO CONTEMPORANEO
Da sinistra a destra: Alberto Bagnai, Diego Fusaro, Luigi De Gennaro e Vito Mancuso Nella pagina di destra, dall’alto in senso orario: Rinaldo Alessandrini, Carmela Remigio, Leone Magiera, Francesco Dillon ed Emanuele Torquati
L’Associazione PRAXIS organizza, in occasione del Festival OFF del
psicobiologia, psicologia fisiologica e di psicofisiologia del sonno
Macerata Opera Festival, una serie di appuntamenti culturali dal titolo
normale e patologico, sempre alle 21, alla Civica Enoteca Maceratese.
Lo spazio dell’anima, con personaggi di rilievo nel panorama nazionale.
Il 28 luglio è il turno di Alberto Bagnai, economista e saggista con
L’obiettivo dell’iniziativa è rivitalizzare una pratica ritualizzata dal
L’anima perversa dell’economia, alle ore 21 alla Civica Enoteca
mondo greco antico: il simposio. Come allora anche oggi può essere
Maceratese. Per la Notte dell’Opera invece l’approfondimento è
interessante vivere un momento di pura convivialità in cui poter
filosofico, con Diego Fusaro e La filosofia nel tempo del pensiero unico
vagare nel contemporaneo esplorandolo nei vari ambiti di cui si
alle ore 22.
compone. Come nel simposio platonico, in cui il tema oggetto di
Ultimo appuntamento il 4 agosto alle 21 alla Civica Enoteca
discussione è l’amore, nella presente iniziativa il tema in oggetto è
Maceratese con Giancarlo Ricci, psicoanalista esperto della clinica dei
Il tempo e lo spazio dell’Anima, sulla scia del tema Nutrire l’anima
disturbi dell’identità sessuale, membro dell’Associazione Psicanalitica
proposto da Macerata Opera Festival 2015. La tematica è affrontata da
Nodi Freudiani, coordinatore del laboratorio di ricerca “Corpo
diverse prospettive: teologica, filosofica, psicoanalitica, economica e
Biopolitico” e giudice Onorario presso il Tribunale per i Minori di
della ricerca scientifica.
Milano in cui si discute di Tradimento, inganno e arte del perdono.
Il primo appuntamento è con Vito Mancuso, scrittore e teologo,
Le 5 lectio magistralis sono condotte dal dottor Paolo Scapellato e
giovedì 16 luglio alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi. Il secondo
dal dottor Samuele Cognigni. L’ascolto è accompagnato da stand
appuntamento, dal titolo La neurobiologia dell’anima, quando la
gastronomici provenienti da tutto il territorio della provincia di
scienza diventa incosciente, è con Luigi De Gennaro, professore di
Macerata, offerti dalla Camera di Commercio di Macerata.
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CHEMAGAZINE!
OFFERTI DAL GRUPPO HERA, TRE CONCERTI DI ELEVATA QUALITÀ MUSICALE E INCREDIBILE RAFFINATEZZA, AD INGRESSO GRATUITO
IL TEATRO LAURO ROSSI VIENE ILLUMINATO DAI MERCOLEDÌ MANIA
I Mercoledì Mania sono probabilmente gli appuntamenti più attesi del
Scala per l’Incoronazione di Poppea di Monteverdi, viene a Macerata
Festival OFF per i palati più raffinati, ma al contempo capaci di far
per un omaggio a Bach, dal nome Energia barocca.
scoprire ai meno “esperti” repertori dall’incredibile bellezza.
La settimana successiva, 29 luglio sempre alle ore 21, è il turno
Per la stagione 2015, i Mercoledì Mania si rinnovano e grazie
del duo violoncello e pianoforte di Francesco Dillon e Emanuele
all’energy sponsor Hera Comm offrono tre eventi imperdibili, tutti nel
Torquati con Finger Music, un programma di musiche del Novecento
meraviglioso contesto che è il Teatro Lauro Rossi, il gioiello ideale nel
e contemporanee di forte coinvolgimento spirituale ed emotivo,
quale apprezzare musica di elevata qualità.
realizzato in collaborazione con la rassegna di Nuova Musica.
Fondamentale è stato l’apporto di Hera Comm: l’azienda del Gruppo
Si chiude il 5 agosto alle 21 con Salotto italiano: in scena il soprano
Hera ci ha messo impegno e dedizione per realizzare tre recital che
Carmela Remigio, erede della migliore tradizione vocale italiana,
hanno come “fil rouge” La luce dell’anima e che sono gratuiti. La scelta
accompagnata al pianoforte dal grande maestro Leone Magiera,
del tema è legata anche al Charity Partner della 51a stagione lirica, la
decano della lirica italiana nel mondo, guida operistica di Luciano
Lega del Filo d’Oro.
Pavarotti. Tutti gli eventi, a ingresso gratuito, sono prenotabili sul sito
Il primo appuntamento è mercoledì 22 luglio alle 21, con il
energia.sferisterio.it, dove è possibile scaricare direttamente il biglietto
clavicembalista Rinaldo Alessandrini che, reduce dal successo alla
ed effettuare una donazione per la Lega del Filo d’Oro.
72\SPECIALE SHOPPING DA OLTRE 60 ANNI L’AZIENDA FONDATA DA ELIO ASCOLI È UN PUNTO DI RIFERIMENTO DEL SETTORE
MALATI DI SHOPPING? FABRIZIO ASCOLI, IL RE DELLE VENDITE STRAORDINARIE
Da oltre 60 anni specializzati nel settore delle vendite straordinarie,
già tentato di organizzarsi autonomamente con risultati deludenti.
una professione cresciuta fino alla terza generazione che opera in
In questi casi purtroppo non esistono grandi rimedi perché il
tutta Italia offrendo ai propri clienti un servizio specifico e adattabile
messaggio è già stato espresso in modo errato e controproducente
ad ogni realtà commerciale.
considerando che il budget investito non ha prodotto ritorno
Un’attività cresciuta di generazione in generazione passando di
economico. Ecco perché prima di attivarsi in proprio è fondamentale
padre in figlio, come si è evoluta l’azienda fino ai giorni d’oggi?
rivolgersi ad un’azienda specializzata nel settore delle vendite
La nostra storia inizia nel 1947 quando mio nonno Elio realizzò la
straordinarie.
prima svendita, utilizzando al tempo un furgone con dei pannelli
Quindi è una professione su cui non ci si improvvisa?
laterali e la famosa pubblicità fonica! Da quel momento in poi
Sicuramente no! Esperienza e professionalità sono gli elementi
divenne l’attività principale di famiglia.
fondamentali che determinano il successo di una vendita.
Nel corso degli anni abbiamo ideato strategie sempre più affini alla
Per ottenere concreti risultati in termini d’incasso è necessario
continua evoluzione del mercato, sviluppando così servizi innovativi
pianificare ogni step così da prevedere e marginalizzare ogni
che hanno garantito il successo delle nostre “svendite” fino ai giorni
possibilità d'errore. Si ha una cartuccia a disposizione e quel colpo
d’oggi!
deve andare necessariamente a segno, non esistono possibilità di
Liquidazioni e Vendite straordinarie, un settore in cui c’è grande
replica. Un’operazione di vendita ben strutturata consente di avere
confusione in merito. Qual è il vostro metodo di lavoro?
una grande visibilità per il Brand aziendale esprimendo il messaggio
Chi ci contatta per la prima volta non ha ben chiaro quelle che sono
su un ampio panorama di riferimento stimolando sia la clientela
le strategie e metodi che attiviamo per trasformare un’operazione
fidelizzata ma soprattutto un nuovo tessuto d’utenza.
di vendita in un’occasione unica e di grande effetto.
Perché rivolgersi a voi?
Alcuni ci identificano come stocchisti, altri come un’agenzia di
In un mercato sempre più competitivo in cui ogni attività urla a gran
pubblicità, in realtà dietro ad ogni operazione di vendita c’è uno
voce le proprie offerte è necessario sapersi distinguere dal coro,
studio approfondito in chiave marketing affinché ciò che andiamo
utilizzando strumenti differenti, innovativi e sempre più targettizzati
a creare sia una struttura che abbia un focus ben chiaro e orientato
nel colpire l’interesse del consumatore, orientandolo verso
all’eliminazione del prodotto e il conseguente realizzo in cassa.
un’opportunità d’acquisto reale e conveniente.
Un'attività sempre più necessaria in un periodo di congestione
La completezza dei servizi offerti, un unico interlocutore al
economica come quella attuale
quale affidarsi per l’intera organizzazione dell’operazione di
Le richieste sono aumentate esponenzialmente, il limite principale in
vendita, nonché la serietà con cui operiamo, sono ciò che ci ha
molte circostanze è che diverse attività ci contattano quando hanno
contraddistinto da 3 generazioni di vendite straordinarie.
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SPECIALE SHOPPING
STEFANO TARANTINI E LUCA POSTACCHINI ESPORTANO IL “MADE IN ITALY” , UNENDO LO SHOPPING IN RETE CON IL MONDO TRADIZIONALE DEI COMMERCIANTI
SUSHALA, L’E-COMMERCE ITALIANO SBARCA IN GERMANIA
Nata nel 2013 grazie al coraggio e alla genialità di Stefano Tarantini
sistema “Shusala” possa presto esser preso come esempio da altri
e Luca Postacchini, Shusala si appresta a oltrepassare in confini
siti di e-commerce». Con sedi a Fabriano e Montegranaro, dopo solo
nazionali per approdare in Germania. È il primo sito di e-commerce
due anni di vita il progetto si appresta ad affacciarsi sul mercato
al mondo capace di unire alla praticità del web la concretezza del
tedesco; per il prossimo ottobre è prevista la messa online del sito
negozio classico. Grazie a una rete di venti distributori, Shusala
in Germania. Shusala è anche un esempio di perfetta integrazione
permette ai propri clienti di scegliere tra una vasta gamma di
tra spirito imprenditoriale, capacità di fare network tra il tessuto
calzature “made in Italy” da provare comodamente presso uno dei
produttivo italiano, ma anche sostegno pubblico, come ricorda
venti punti prova distribuiti in tutto il Centro-Nord Italia.
Tarantini, «L’idea di un sito di e-commerce del genere era già nata
Per l’ideatore Stefano Tarantini, «Shusala è stata capace di mettere
nel lontano 2002 durante il periodo universitario, ma la difficoltà
d’accordo due mondi spesso antitetici e concorrenti, quello
nel reperire il capitale iniziale aveva fatto arenare un po’ il tutto. La
dell’e-commerce da un lato e il mondo di produttori e negozianti
svolta è stata possibile grazie ad un bando regionale che ha messo
dall’altro, spesso “intimoriti” dall’avanzamento sempre più deciso
a disposizione fondi per la realizzazione di un progetto innovativo
del mercato calzaturiero online. Shusala invece è un sito che va
di reti aziendali. Un ottimo caso di integrazione imprenditoriale tra
incontro alle esigenze dei clienti, garantendo loro una perfetta
soggetti pubblici e privati».
esperienza d’acquisto, ma anche dei negozianti, come testimoniano
Per scoprire di più sui brand delle calzature aderenti e sui punti
le numerose adesioni. Per la sua innovatività, crediamo che il
prova, visita il sito www.shusala.com
74\CHEMAGAZINE!
DOPO CELESTE AIDA FESTEGGIATA NEL 2014, LA QUARTA EDIZIONE DELL’EVENTO È ISPIRATA AL RIGOLETTO DI GIUSEPPE VERDI, QUARTA EDIZIONE DELL’EVENTO
GRANDE BANCHETTO RINASCIMENTALE PER LA NOTTE DELL’OPERA
Come ormai da quattro anni a questa parte, febbrile è l’attesa per La
per inneggiare alla ricca tradizione gastronomica ed enologica locale
notte dell’opera, evento clou dell’estate marchigiana che nel corso
ma altresì per proseguire nell’obiettivo della cinquantunesima edizione
degli anni è riuscita ad attirare complessivamente oltre 150mila
del Macerata Opera Festival che mira, in parallelo ad Expo 2015, a
persone tra le vie del centro di Macerata, Corso Cairoli e Corso Cavour.
sensibilizzare il pubblico al nutrimento non solo del corpo ma anche
La quarta edizione della fortunata manifestazione è il 30 luglio, giorno
dell’anima.
scelto per far vestire a Macerata i panni di un quadro rinascimentale
Una manifestazione dai numeri più che rilevanti e che richiede
ispirato al Rigoletto di Giuseppe Verdi in cui convivialità, musica
uno sforzo notevole di coinvolgimento del territorio perseguito in
e allegria si amalgamano in un’unica perfetta ricetta capace di
modo armonioso nel corso degli anni dai diversi attori in gioco:
imbandire il lungo banchetto che attraversa l’intero centro. Un modo
dalla direzione artistica al Comune di Macerata, passando per le
/75
CHEMAGAZINE!
associazioni dei commercianti del centro storico, Corso Cairoli e Corso
Una festa adatta non solo a melomani o amanti dell’opera, ma perfetta
Cavour, Confcommercio, Confesercenti, numerose realtà associative
per bambini, giovani, famiglie e per tutti coloro che hanno voglia di
locali e semplici cittadini che hanno saputo cogliere ne la Notte
vivere, per una notte, le meraviglie delle celebrazioni rinascimentali,
dell’Opera un momento di aggregazione e di promozione culturale
la gioiosità del cibo, la dolcezza della musica e delle altre forme
importante. Una festa che vive e respira quindi grazie a tre, diversi
espressive presenti. Un modo per ricordare come l’opera, ma la cultura
ma altrettanto imprescindibili polmoni, e che fanno di Macerata un
più in generale, sia un patrimonio di tutti ed è doveroso portarla per le
palcoscenico diffuso unico nel suo genere. Per la nuova edizione,
strade, a contatto con la gente.
potenziata anche la partecipazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, che si occupa della scenografia della Notte.
Andrea De Mauro
76\CHEMAGAZINE! L’AZIENDA CIVITANOVESE DI GERMANO ERCOLI CONTRIBUISCE ALLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO CENTRO NAZIONALE A OSIMO
EUROSUOLE CONFERMA IL SUO IMPEGNO ALLE CAUSE SOCIALI DEL FESTIVAL
Da sempre attento alle prerogative culturali e sociali, Eurosuole
con il contributo dell’azienda civitanovese: Nutrire l’anima, festa
conferma il proprio impegno nella veste di charity sponsor anche per
marchigiana da Sesto Bruscantini a Giacomo Leopardi.
questa 51a edizione del Macerata Opera Festival.
Il 6 agosto lo Sferisterio apre i cancelli per un evento nel quale è
L'azienda civitanovese rappresentata da Germano Ercoli già lo scorso
possibile assaporare il meglio del patrimonio culturale marchigiano,
anno si era resa protagonista con l’organizzazione di diverse attività,
operistico ma non solo. Per la serata previsti prezzi popolari (12, 22,
tra cui la serata Festa per Anita, momento celebrativo del progetto
32 €) e per ogni biglietto acquistato, 2 euro sono a sostegno della
Genius loci e occasione colta da Eurosuole per riprovare la propria
Lega del Filo d’Oro. I ticket possono essere acquistati in biglietteria
devozione alle cause sociali con una donazione alla campagna di
ma, grazie alla innovativa piattaforma di crowdfunding realizzata
ActionAid Aida per le donne etiopi.
da 4 studenti dell’Università di Camerino, è possibile contribuire alla
In questo 2015, Eurosuole lega il proprio impegno al nuovo Charity
raccolta fondi online #nutrimilanima e al contempo ottenere i biglietti
Partner dello Sferisterio, la Lega del Filo d’Oro: obiettivo finale della
per la splendida serata del 6 agosto.
campagna sociale è contribuire alla realizzazione del nuovo Centro
Un evento che rappresenta sicuramente un momento importante della
nazionale ad Osimo che, una volta concluso, consentirà maggiori
51a edizione del Macerata Opera Festival, sia per la sua valenza sociale
servizi per la diagnosi precoce e l’incremento dei posti disponibili
ma anche per quella culturale e che conferma, ancora una volta, come
presso il Centro di Riabilitazione, con la conseguente riduzione delle
l’intesa con Eurosuole sia particolarmente fruttuosa per sostenere al
lunghe liste di attesa.
meglio i tanti progetti sociali meritevoli di attenzione che in questi
Filantropia e cultura, punti cardine dell’azione di Eurosuole: anche per
anni hanno avuto nel Festival una vetrina d’eccezione.
questa edizione del Macerata Opera Festival è prevista la celebrazione del Genius loci con una serata in musica e poesia realizzata proprio
/77
CHEMAGAZINE!
FESTA MARCHIGIANA DA SESTO BRUSCANTINI A GIACOMO LEOPARDI, SOTTO IL SEGNO DELL’ENOGASTRONOMIA IDEATA IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO MARCHIGIANO DI TUTELA VINI E DEDICATA ALLA LEGA DEL FILO D’ORO
IL 6 AGOSTO LA SERATA NUTRIRE L’ANIMA
a sinistra Sesto Bruscantini nel ruolo di Selim nella prima rappresentazione in epoca contemporanea de Il turco in Italia di Rossini, al Teatro Argentina di Roma (22 ottobre 1950). A destra i testimonial della Lega del Filo d’Oro Neri Marcorè e Renzo Arbore
Giovedì 6 agosto, prima festa in musica sotto il segno dell’enogastro-
territorio marchigiano, come lo splendido soprano Anita Cerquetti
nomia ideata in collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela
e il celeberrimo tenore Beniamino Gigli, festeggiati nelle precedenti
Vini e dedicata alla Lega del Filo d’Oro, charity partner del Festival. Si
edizioni del Festival. Sulla scena Alfonso Antoniozzi, allievo pupillo
tratta di un racconto musicale attraverso le fasi della vita scandito da
di Sesto Bruscantini e il pianista Lorenzo Di Bella. Insieme a loro si
una parte fondamentale della nostra cultura: la nutrizione. Concetto
esibiranno la Fisorchestra Marchigiana, la Junior Band “Marchesini”,
già strettamente legato al tema Expo Milano 2015, dove il padiglione
i cori e i gruppi folkloristici di tutta la regione e una speciale sezione
delle Marche si fa promotore delle teorie di nutrigenomica, cioè del
ritmica formata da artigiani provenienti da tutta la Regione.
rapporto tra alimentazione, qualità della vita e longevità.
Inoltre, Michele Biagiola e Errico Recanati prepareranno un aperitivo
È un viaggio attraverso i sensi, una riflessione che si sposta sui temi
stellato da gustarsi in piazza Mazzini in compagnia dei vini doc
che appartengono alle cause della Lega del Filo d’Oro, associazione
delle Marche. I tre cuochi saranno presenti anche sul palco, dove
a supporto delle persone sordocieche e pluriminorate sensoriali. Si
racconteranno le ricette della loro vita cucinandole dal vivo. Aprono la
celebrano il tatto, l’olfatto e il gusto, in contrapposizione alla filosofia
serata cinquanta mamme con i loro cinquanta neonati per promuovere
hegeliana che vede nella vista e nell’udito il fulcro della razionalità.
l’allattamento naturale, in collaborazione con il Dipartimento Materno
Lo spettacolo è scritto a sei mani da Francesco Micheli, il direttore
Infantile di Macerata.
artistico del Macerata Opera Festival; Carlo Cambi, giornalista
Ospite d’onore: la campionessa olimpica di scherma Elisa Di Francisca.
eno-gastronomico; e Andrea Foresi, musicologo e biografo di
Nell’acquisto del biglietto è compresa una donazione alla Lega del
Sesto Bruscantini, famoso baritono civitanovese riconosciuto in
Filo d’Oro. La serata è realizzata con il fondamentale contributo di
tutto il mondo. La serata è infatti inserita nel progetto Genius loci
Eurosuole.
del Festival, che ha come scopo quello di celebrare i talenti del
Maurizio Verducci
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Gestione Flotte La PAN Gestione Flotte è la società del Gruppo Pieralisi specializzata nel fornire soluzioni flessibili di noleggio, con formule innovative su misura, per professionisti, imprese e privati
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/79
CHEMAGAZINE!
LA RASSEGNA CURATA DALL’ACCADEMIA DELLE ARTI MACERATA CONDUCE I SUOI SPETTATORI ATTRAVERSO UN PERCORSO CHE SI SNODA TRA I CONTINENTI
VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE MUSICHE DEL MONDO CON POMERIDIANA
Dall’alto in senso orario: Alessandra Tamburrini, David Quintili, Alessandro Seri, Claudia Piccinini, Barbara Pipierno
Quarta edizione per Pomeridiana, la rassegna curata da Adam
si toccano le sponde del Brasile, con il Choro de Rua accompagnati
Accademia Delle Arti Macerata. Dopo l’elegante Muse ed esempi
da Barbara Piperno al flauto traverso e Marco Ruviaro con la chitarra
del femminile letterario della scorsa stagione, il titolo conduttore di
classica a 7 corde per poi convolare in Argentina dove Davide Nota
quest’anno è Viaggio tra musica e sapori del mondo, un modo originale
presenta il libro Patagoni. Viaggio nella terra del vento di Roberto Artl.
e innovativo per declinare in tutte le sue sfaccettature il Nutrire l’anima
Ritorno in Europa i primi del mese con l’appuntamento nel Regno
del Macerata Opera Festival. Numerosi i Paesi da visitare ma, per il
Unito del 1 agosto con Andrea Esposito al violino, Fabio Cappella alla
primo anno, unico è il ritrovo di Pomeridiana: tutti gli appuntamenti
viola e Elena Antongirolami al violoncello e poi con un originalissimo
sono stati organizzati nel cortile municipale in piazza della Libertà alle
viaggio in Italia grazie alle chitarre classiche di Cesare Sampaolesi
19. Il debutto è previsto per il 17 luglio con Lucia Galli e la sua arpa per
e Francesco Palmieri. Il 7 agosto si percorre la via della seta con
un viaggio tra le praterie irlandesi; si prosegue il 18 in Francia dove
Claudia Piccinini al flauto traverso e Laura Tamburini. Ultimi due
la via è tracciata dai clarinetti di Chiara Gambini e Simone Polenta.
appuntamenti rispettivamente in Germania con la voce narrante di
Il 24 luglio è la volta dell’Austria, dove il flauto traverso di Marika
David Quintili, scortato dalla chitarra di Gianluca Gentili, e in Spagna
Tittarelli e il pianoforte di Cecilia Stacchiotti avranno la dolcezza della
con la Compagnia flamenca Tierra Y Mar, composta da Michela Fossà e
viennese torta Sacher. Il 25 luglio si vola negli Stati Uniti d’America
Giovanni Brecciaroli. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.
per la presentazione a cura di Alessandro Seri dei libri Dieci Bozze di Rachel Blau DuPlessis e Pastorali di John Taggart. Domenica 26 luglio
Andrea De Mauro
80\CHEMAGAZINE! L’ASSOCIAZIONE SFERISTERIO CULTURA PROPONE 12 INCONTRI CON OSPITI DI PRIMO ORDINE E DEGUSTAZIONI DELLE TIPICITÀ LOCALI
NUOVI DIBATTITI E RIFLESSIONI PER GLI APERITIVI CULTURALI
Nella pagina a destra, dall’alto in senso orario: Enrico Girardi, Andrea Pansavolta, Monia Andreani, Carla Moreni, Gilberto Santini, Cinzia Maroni
La filosofia, l’arte, il diritto, la storia, la letteratura influenzano e
insieme ad Enrico Girardi, critico musicale del «Corriere della Sera»
vengono influenzati dall’opera lirica. Come? Lo svela l’associazione
e docente all’Università Cattolica di Milano, e il regista Federico
Sferisterio Cultura con gli Aperitivi Culturali, organizzati agli Antichi
Grazzini. Il giorno successivo, sabato 18 luglio, la giornalista esperta
Forni. Insieme ai più famosi critici musicali italiani, sono i filosofi a
musicologa de «Il Sole 24 Ore» Carla Moreni e il regista di Cavalleria
raccontare i personaggi e i temi delle tre opere in cartellone, dato
Rusticana e Pagliacci Alessandro Talevi incentrano il dibattito su
che musica e filosofia hanno da sempre un rapporto privilegiato
Cav&Pag, due schegge di vita. Domenica 19 luglio, invece, il direttore
nella formazione e nella vita della “persona”. Tutti i venerdì, sabato e
AMAT Gilberto Santini si misura con La bellezza nei dettagli. Note
domenica del Festival, alle ore 12, si mette in scena questo intreccio
su Ludovico Einaudi, in occasione del concerto del famoso pianista
culturale. Segue un brindisi con i vini marchigiani e la degustazione
all’Arena.
di prodotti tipici, offerti dagli sponsor e dai nuovi locali aperti
Nel weekend successivo, venerdì 24 luglio la filosofa Monia Andreani,
quest’anno nel centro.
docente di Diritti Umani all’Università per Stranieri di Perugia, tratta
Si parte venerdì 17 luglio con Rigoletto e la poetica di un Ta-tàa,
le Relazioni pericolose, conversazione sul tema dei “codici d’onore”
/81
CHEMAGAZINE!
ispirata alle opere veriste in cartellone. Il retaggio di ogn’uomo:
di Macerata, e Valerio Spigarelli, Presidente delle Camere penali, che
Rigoletto e il pianto negato è il titolo della riflessione psicologica
presentano Codici d’onore domenica 2 agosto.
tenuta dal critico musicale Alberto Batisti, direttore artistico della
L’ospite di venerdì 7 agosto è invece Andrea Panzavolta, giornalista
Sagra Musicale Umbra, sabato 25 luglio. Per celebrare la Prima
pubblicista, con L’eterna stagione dei fiori sugli incanti della vita
dell’acclamata Bohème di Leo Muscato – domenica 26 luglio -, il
bohèmien. Sabato 8 agosto la conversazione si sposta su Canio e
regista e Angelo Foletto, giornalista de «La Repubblica », parlano di
Rigoletto in Ridi… buffone insieme a Lucrezia Ercoli, autrice de La
Un toscano a Parigi.
filosofia dell’umorismo. Infine in chiusura l’intervento del direttore
Il 31 luglio è il turno del filosofo Umberto Curi, che propone un
artistico Francesco Micheli Il gusto dell’opera, sui bilanci e le
parallelo tra Don Giovanni e il Duca di Mantova con Il Dissoluto
prospettive del Festival.
Impunito; mentre l’1 agosto si discute sulle Illusioni perdute dei giovani artisti parigini. Chiude gli appuntamenti della settimana la Paoloa Magnarelli, docente di Storia Contemporanea all’Università
Perla Palmieri
/83
CHEMAGAZINE!
UMBERTO CURI SPIEGA IL PENSIERO DIETRO I PERSONAGGI DEL DUCA DI MANTOVA DI VERDI E DEL DON GIOVANNI DI MOZART
LA FILOSOFIA DELLO SCIUPAFEMMINE
Uno degli Aperitivi Culturali più attesi è quello organizzato per il 31
istanze religiose». Altro punto fondamentale del parallelismo tra Duca
luglio con il filosofo Umberto Curi su Rigoletto dal titolo Il Dissoluto
e Don Giovanni è il rapporto tra colpa e punizione. «Una differenza
Impunito. Curi, autore di La Filosofia del Don Giovanni. Alle origini di
sostanziale tra i due personaggi emerge nell’impunità assoluta del
un mito moderno, propone un originale parallelismo tra il protagonista
Duca rapportata alla condanna estrema inflitta a Don Giovanni per
dell’opera di Mozart e il Duca di Mantova dello spartito verdiano. «I
aver commesso uno dei peccati più gravi; Don Giovanni bestemmia e
due personaggi sono entrambi dei grandi seduttori e soprattutto
rifiuta di chiedere perdono, proponendosi così come “anticristo” e per
delle figure carismatiche, il Duca per il suo ruolo politico, mentre Don
questo viene trascinato vivo all’inferno».
Giovanni per essere il perfetto paradigma del cavaliere senza paura.
Curi, già ospite degli Aperitivi Culturali nel 2011 in occasione
Nonostante lo stesso rapporto strumentale con le donne, i punti di
dell’allestimento di Così fan tutte, non è nuovo a digressioni su
contatto finiscono qui mentre emergono numerose differenze, anche
temi culturali e decisamente concreti (ricordiamo anche il libro L’
sul piano filosofico. Don Giovanni, banalmente ridotto a un semplice
immagine-pensiero. Tra Fellini, Wilder e Wenders: un viaggio filosofico,
seduttore, in realtà incarna uno dei pensieri moderni più importanti,
ed. Mimesis): «A volte il filosofo passa come una figura attratta da
il libertinismo erudito». Il libertinismo filosofico lungi dall’essere una
questioni totalmente teoriche, lontano da cose concrete. Eppure, già
mera sottrazione alle regole della morale, è un critico e intransigente
dall’epoca presocratica, il filosofo è particolarmente attento alla realtà,
rifiuto del dogmatismo e del fanatismo di natura religiosa. «Il
la sua riflessione non è un mero esercizio astratto. Anche la letteratura,
libertinismo, di cui Don Giovanni è un perfetto esponente, è stato
il cinema, il teatro e l’opera con la loro narrazione della vita possono
uno dei più profondi spunti del pensiero moderno: il rifiuto contro
aiutare la riflessione filosofica; a sua volta la filosofia permette al
l’attitudine ricorrente di imporre scelte religiose sul versante politico
lettore o allo spettatore di immergersi con maggior consapevolezza
è un concetto ancora oggi attuale, basti pensare a recenti eventi
nell’opera e, quindi, nella vita reale».
di cronaca, di natura e peso specifico diverso ma legati entrambi a
Andrea De Mauro
86\CHEMAGAZINE! SCOPRIRE IL SAPERE DEL TERRITORIO, RADICARE IL PROPRIO FARE ARTISTICO, PROVOCARE NUOVI E INATTESI GERMOGLI
GERMINAZIONI FIORISCE AL MUSEO BUONACCORSI
Nella pagina destra:
Giulio Perfetti
Sirio Bellucci
Senza titolo, 1995 (particolare)
Incidente, 1966
Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi
Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi Giovanni Scagnoli Aforisma, 2002 Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi
Il tema scelto dal Macerata Opera Festival per l’anno 2015 suggerisce
nell’ultimo Novecento e fino ad anni recenti, necessariamente
una riflessione sulla ricchezza e sulla ricettività culturale di un territorio
suscettibile di rotazioni e integrazioni. La mostra Germinazioni
dall’angolo visuale del fare artistico, ad illuminare quella incessante
amplia questo percorso, con il preciso obiettivo di un ragguardevole
e laboriosa lotta con i limiti della materia da cui originano le infinite
potenziamento dell’energia creativa percepibile nell’allestimento
ramificazioni delle arti visive.
permanente, attraverso la messa in luce di personalità diverse per
La mostra Germinazioni annoda alcuni fili presenti nel percorso
generazione e per formazione, accomunate da una salda visione
dell’arte moderna recentemente allestito dai musei civici, rintracciando
della contemporaneità e altrettanto fortemente partecipi del vissuto
i flussi di un’osmotica circolazione culturale nel territorio - uno spazio
locale, sia pure in diverse fasi e declinazioni. Ciò che si offre è un
entro il quale, a partire dagli anni Settanta del Novecento, insieme
unico percorso di visita che, attraverso i segnali che occhieggiano
ad altri attori e “in primis” all’Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca
lungo lo scalone d’onore, incorpora le sale poste al piano terreno, da
maceratese, con i suoi curatori, ha svolto un’azione di costante
intendersi liberamente quali suggestivo punto di partenza o piuttosto,
promozione e confronto. Anche grazie alla distanza temporale
al contrario, come un temporaneo, provvisorio approdo.
frapposta, possiamo riconoscere alla Macerata di quegli anni una
Le opere in mostra sono di Alfredo Alimento, Sirio Bellucci, Carlo
ricchezza di significativi passaggi e di presenze, un’incisiva tendenza
Bruzzesi, Alfonso Cacchiarelli, Pietro Capozucca, Valeria Ciaffi, Egidio
alla sperimentazione, favorita anche da prolungati magisteri artistici
del Bianco, Tonino Ferrajoli, Francesca Gentili, Paolo Gobbi, Carlo
che hanno formato tante e diverse sensibilità e impresso segni
Iacomucci, Mauro Mazziero, Marina Mentoni, Ermenegildo Pannocchia,
durevoli, creando un percepibile “humus”.
Giulio Perfetti, Riccardo Piccardoni, Sirio Reali, Giovanni Scagnoli.
A quanto scaturito da questa complessità e ricchezza, vero groviglio di germinazioni creative, fiorite sull’intero contesto e riflesse anche
Germinazioni
in Pinacoteca, la mostra dedica la sua attenzione, attingendo alla
dal 17 luglio al 31 ottobre / Musei civici di Palazzo Buonaccorsi
sequenza delle passate esposizioni, sull’arco di alcuni decenni.
Via don Minzoni 24, Macerata / Orari: luglio e agosto 10 -19, settembre
La selezione di opere che si ammirano nella collezione d’Arte
- ottobre 10 -18, lunedì chiuso. Nei giovedì di luglio e agosto la mostra
moderna non può infatti che rappresentare un parziale riflesso
e i musei restano aperti fino alle 23. Info 0733 256361
del fervore espositivo e della produzione artistica frequentata
www.maceratamusei.it
/87
CHEMAGAZINE!
Lo Sferisterio mostra la sua
propria agenda gli appuntamenti
anima “social” e grazie al
del Festival e del Festival
sodalizio con Med Store propone
OFF e di poter acquistare
una nuova app, totalmente
comodamente da iPhone
gratuita e interamente
o iPad il proprio biglietto per lo
rinnovata nell’aspetto e nei
Sferisterio.
contenuti.
L’app è stata realizzata da Med
L’app, scaricabile su qualsiasi
Store, fornitore ufficiale dello
dispositivo iOS, permette di
Sferisterio, che ha sposato
essere sempre aggiornati su tutti
la causa artistica unendola
gli eventi della cinquantunesima
ai suoi pilastri fondanti:
stagione lirica, di aggiungere alla
innovazione e tecnologia.
Show Cooking Degustazioni Scuola di Cucina Stand Gastronomici Spettacoli Concerti Talk Show Dibattiti Presentazioni organizzazione
main partner
partner
Provincia di Pesaro e Urbino sponsor
media partner
Comune di Fano
technical partner
www.festivalbrodetto.it
/89
CHEMAGAZINE!
LA MOSTRA LUX - COLORI NUTRIZIONALI, ALLESTITA PRESSO LA BIBLIOTECA MOZZI BORGETTI DAL 19 LUGLIO AL 16 AGOSTO, VIENE CURATA DA DAVID MILIOZZI
ARTE CONTEMPORANEA: NUTRIRE LO SGUARDO CON LA LUCE
Tra i vari appuntamenti da non perdere questa estate a Macerata, una
ma come Lux, ossia nel senso della sua diffusione in uno spazio,
menzione speciale la merita Lux – Colori Nutrizionali, la mostra d’arte
in questo caso nelle stupende sale della Biblioteca Mozzi Borgetti.
contemporanea allestita presso la Biblioteca Mozzi Borgetti dal 19
Grazie al parallelo con il tema della Stagione lirica, si rafforza il
luglio al 16 agosto.
concetto secondo il quale il nutrimento dell’anima passa attraverso lo
Curato da David Miliozzi, il progetto espositivo Lux è concepito come
sguardo e più tecnicamente attraverso la retina che trattiene la luce
un itinerario attraverso gli storici ambienti della Biblioteca Mozzi
metabolizzandola in colore.
Borgetti. All’interno delle sale vengono allestite le opere di cinque
Le opere degli artisti si ispirano alla solennità dell’ambiente che le
artisti italiani, in dialogo ideale, simbolico e concettuale con i soffitti,
ospita. Dall’istallazione di Perfetti alla scultura di Pannocchia, dagli
i fregi e gli affreschi che costituiscono la decorazione degli ambienti,
impasti di colore di Basili alle creature di Pasquali, fino all’istallazione
destinati allo studio, alla lettura e alla diffusione del pensiero. In
di Calisti, il visitatore viene condotto attraverso un percorso denso di
occasione della stagione musicale dello Sferisterio, ispirata quest’anno
suggestioni , sia concettuali che emotive.
al tema Nutrire l’anima, sono stati invitati cinque artisti contemporanei
L’inaugurazione della mostra è prevista per domenica 19 luglio per
di generazioni diverse - Gildo Pannocchia, Giulio Perfetti, Gianfranco
le ore 18,30 nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti,
Pasquali, Stefano Calisti, Giuseppe Basili - a lavorare sul concetto
l’ingresso alla mostra è gratuito.
di luminosità come Nutrizione. La luce non intesa come Lumen
90\CHEMAGAZINE! IL 17 E 18 LUGLIO, L'AZIENDA ORGANIZZA DUE CENE CON SHOW-COOKING, A SEGUIRE DELLE PRIME CHE APRONO IL FESTIVAL
LA MUSICA PER IL TUO PALATO CON SAPORE DI MARE
Sapore di Mare, il marchio specialista che da oltre 20 anni porta in tavola il meglio del mare, ha scelto di celebrare l’eccellenza e la cultura della propria terra di origine, le Marche. Da qui inizia un nuovo connubio con la 51a stagione lirica: il buono e il
per raccontare le origini e l’evoluzione di Sapore di Mare, partecipando
bello che ispirano, Sapore di Mare insieme al Macerata Opera Festival
in qualità di gourmet partner con l’organizzazione delle due cene di
valorizzano il meglio che la regione Marche ha da offrire, con lo spirito
gala del prossimo 17 e 18 luglio, a seguire delle Prime che aprono la
di innovare le tradizioni, rendendole alla portata di tutti.
stagione lirica. Sapore di Mare crea un forte coinvolgimento con gli
Infatti Sapore di Mare vive da sempre di innovazione e di sviluppo
ospiti, offrendo ricercate pietanze gourmet del menu di mare e vede
e ha deciso di farlo rispettando la propria tradizione e valorizzando
la partecipazione attiva degli Chef all’Opera, appassionati di cucina
la vicinanza al territorio e ai mari più prossimi. È la sfida per essere
che si esibiscono live nella cucina espressa, il tutto in un contesto di
vincenti e scelti ogni giorno da migliaia di persone che portano i
grande fascino nel terrazzo dell’antico Palazzo Buonaccorsi. Inoltre il
prodotti Sapore di Mare sulla tavola della propria famiglia, con fiducia
17 luglio Sapore di Mare porterà 2 foodblogger a vivere due giornate
e soddisfazione. Sapore di Mare è sinonimo di eccellenza nel pesce
immersi in un’esperienza esclusiva insieme al vincitore del challenge
congelato, che nasce nelle Marche e conta una rete di oltre 100
#ilmegliodelmare su Instagram e un gruppo di “igers”, ovvero la
negozi in Italia portando ogni giorno il meglio del mare sulle tavole
community di appassionati di foto condivise nel social network
delle nostre case. Sapore di Mare è il marchio specialista del pesce
Instagram. Essi entreranno in contatto con il “dietro le quinte” di
garantito e certificato, in quanto il prodotto appena pescato viene
Sapore di Mare, per conoscere il cuore pulsante in un open day con
subito congelato a bordo o entro poche ore dalla pesca; questa è
un programma ricco e coinvolgente, con sfide di cucina per fare
garanzia di sicurezza e trasparenza per i consumatori e rispetto delle
esperienza ed educazione sui prodotti, in un contesto conviviale.
caratteristiche nutrizionali e organolettiche del prodotto all’origine. Nei
Dopodiché si andrà alla scoperta del “dietro le quinte” del Macerata
punti vendita Sapore di Mare si rimane colpiti dal grande assortimento
Opera Festival per visitare i luoghi più reconditi e suggestivi della
di pesce e dalla ricca e innovativa offerta di piatti pronti: ricette facili
storica Arena Sferisterio, assistere alla Prima dell’opera Rigoletto e
e veloci, pensate per essere una soluzione semplice per chi ha poco
successivamente essere ospiti alla cena di gala al Palazzo Buonaccorsi.
tempo in cucina, ma non rinuncia al gusto autentico della cucina
Vivere un’esperienza esclusiva con Sapore di Mare, attraverso la
marinara. Il Macerata Opera Festival rappresenta l’occasione perfetta
sinfonia che viene dal mare sarà una nuova musica per il tuo palato.
/91
CHEMAGAZINE!
PARCHEGGIO GRATUITO DOPO LE 20
Prosegue il rapporto di collaborazione tra il Macerata Opera Festival
usufruire del parcheggio in totale comodità e che offre anche un
e APM, l’azienda multiservizi nata nel 1997 operante nel settore
supporto ai lavoratori dello Sferisterio: maestranze, cantanti, professori
idrico integrato in otto comuni del territorio. L’Azienda Pluriservizi
d’orchestra sono solo alcune delle categorie che usufruiscono di
Macerata è una realtà importante nel campo dei servizi pubblici
questo prezioso servizio gratuito.
locali a rilevanza economica della provincia e, con uno staff di 160
Soddisfazione per la proficua collaborazione è stata espressa
dipendenti, è una delle più solide imprese locali. Giunta ormai al sesto
dal presidente di APM Francesco Pallotta «APM è felicissima di
anno, la storica partnership tra APM e Macerata Opera Festival si
collaborare con lo Sferisterio alla perfetta riuscita della stagione lirica,
rinnova con un sostegno economico e in una serie di servizi logistici
manifestazione ormai punto di riferimento non solo per i maceratesi,
ad hoc pensati per dare un supporto concreto alla stagione lirica. Tra
ma per tutti gli amanti della musica. Il Macerata Opera Festival negli
i più rilevanti l’apertura gratuita, dalle 20 alle 8 del mattino seguente,
anni si sta confermando una vetrina prestigiosa e un partner ideale,
del parcheggio Sferisterio, che si trova nelle immediate vicinanze
con il quale collaborare in piena armonia per contribuire alla crescita
dell’Arena, che può essere raggiunta con estrema facilità a piedi.
culturale e qualitativa di questo territorio. Questo ci rende orgogliosi
Un’agevolazione dalla grande praticità, che consente al pubblico di
per quanto fatto insieme in tutti questi anni».
SALI SULLO SHUTTLE CON START E SCOPRI L’OPERA Start ti porta all'opera con lo
pubblico locale, ma anche del
Sferisterio Shuttle, il nuovo
noleggio di bus, ha deciso di
servizio per i turisti della riviera
allestire per l'occasione un bus
delle palme.
gran turismo con l'immagine dello
Dopo il successo riscosso dal
Sferisterio per promuovere la
servizio bus da Rimini, realizzato
stagione lirica.
con Giovanni Fabiani e giunto
Se l'esperimento avrà successo
al terzo anno, un altro partner
sono in cantiere anche progetti su
della stagione lirica, Start, decide
Roma, una delle città d'elezione
di promuovere una linea da sud
sia per i marchigiani sia per gli
che parte da Ascoli e raccoglie
spettatori del Macerata Opera
le migliaia di turisti in vacanza
Festival.
fra Ascoli, San Benedetto,
Come acquistare: sul sito www.
Grottammare, Porto San Giorgio,
startspa.it oppure nelle agenzie di
Porto Sant'Elpidio.
viaggio che trovate sul sito www.
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DESIGN RACCOLTA PUNTI
dal 2 luglio al 12 settembre 2015
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CHEMAGAZINE!
PROSEGUE LA COLLABORAZIONE GREEN CON IL CONSORZIO, A FAVORE DELL'EDUCAZIONE AMBIENTALE
GLI SPETTATORI POSSONO COMPRARE PRODOTTI A KM 0 IN PIAZZA MAZZINI
COSMARI, NUTRIRE IL PIANETA CON IL RICICLO
“BUY AND PICK UP” CON COLDIRETTI
Cosmari srl, la società pubblica che si occupa
Grazie alla partnership con Coldiretti, la 51a
della gestione del ciclo integrato dei rifiuti per
edizione del Macerata Opera è un festival slow
tutti i Comuni della provincia di Macerata, dopo
food a km zero.
aver riscosso importanti successi nella raccolta
La Coldiretti, la più importante associazione di
differenziata con percentuali che nella media
agricoltura italiana, ha deciso di presentare il
superano il 75% (63 a Macerata e una media
meglio della loro produzione alle migliaia di turisti
mensile recentemente misurata del 75,22%),
che riempiono l’Arena nelle notti di spettacolo.
continua la propria attività di collaborazione con il Macerata Opera
È previsto infatti l’allestimento in piazza Mazzini di un mercatino con
Festival e come sempre, lo fa in modo green, ecosostenibile ed
prodotti di qualità e bio durante le serate d’opera con un servizio di
ecocompatibile.
“buy and pick up” molto comodo per gli utenti dell’Arena: è possibile
In occasione de la Notte dell’Opera del 30 luglio, Cosmari allestirà un
infatti acquistare prima dell’inizio dello spettacolo e ritirare il prodotto
proprio infopoint in piazza della Libertà, punto centrale della festa, per
anche dopo la fine dell’opera. Non è prevista invece una degustazione
distribuire materiale informativo e per donare ai partecipanti quale
dei prodotti, riservata agli esercizi commerciali della piazza.
gadget con un piccolo sacchetto contenente compost di qualità, tra l’altro certificato anche per l’agricoltura biologica. Infatti il compost prodotto da Cosmari è il modo più concreto per far capire alla cittadinanza come il riciclo dell’umido sia una pratica virtuosa, in grado di nutrire (e salvare) il pianeta. Con il suo impianto di produzione del compost (il più grande a livello regionale) Cosmari trasforma gli scarti organici in un ammendante naturale molto utile e dona nuova vita a materiali di scarto in modo assolutamente green ed ecologico.
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CHEMAGAZINE!
GRAZIE ALLA SUA CAPACITÀ DI UNIRE LE ALTRI ARTI, L’OPERA HA MOLTE PIÙ POSSIBILITÀ DI ADEGUARSI ALL’EVOLVERE DELLA CULTURA E DEL GUSTO DEL PUBBLICO
CAPABLE OF DRAWING THE OTHER ART FORMS TOGETHER, OPERA STANDS A UNIQUE CHANCE OF ADAPTING TO CULTURAL CHANGES AND AUDIENCE NEEDS
UNO SGUARDO SUL FUTURO A GLANCE AT THE FUTURE
La gazza ladra
Da qualche anno si discute su un singolare fenomeno iniziato nel se-
finale. È proprio l’allentarsi di questo legame basilare che ha portato
colo scorso e divenuto sempre più evidente: il progressivo distacco
nella prima metà del Novecento alla decadenza del teatro lirico; e,
fra gli attuali compositori di musica d’arte e gli ascoltatori. Di fatto,
inversamente, è stato il suo felice recupero che ne ha permesso la
oggi la grande maggioranza del pubblico diserta la musica contem-
rinascita, con il progressivo ritorno del repertorio romantico, verista
poranea preferendole quella del passato, quella cioè che chiamiamo
e infine belcantistico. L’opera è la narrazione metaforica della vita
‘classica’ in quanto divenuta il museo di se stessa. È indubbiamente
che meglio svela il senso profondo delle azioni umane, la più fedele
vero che anche nel melodramma gli apporti di nuove composizioni
e completa rappresentazione del mondo che la cultura occidenta-
sono percentualmente minimi, e ciò che in effetti va in scena riguar-
le abbia prodotto per tramandarla di generazione in generazione,
da in realtà quasi esclusivamente il glorioso patrimonio del passato.
conservando la traccia genetica della propria storia e della propria
Tuttavia una differenza fondamentale c’è, per fortuna, a favore della
identità. È per questo che il melodramma è l’indiscusso canone
vitalità del teatro lirico, che ci consente di guardare al futuro senza
identitario nazionale, metafora dei sentimenti unificanti e del nostro
preoccupazioni e con qualche certezza in più.
senso di appartenenza. L’opera è insomma lo specchio del Paese e
Come sappiamo, l’opera è l’unica forma di spettacolo in cui la
della sua identità profonda. La sua ricezione popolare, come quella
musica entra in un rapporto strutturale, organico, con tutte le altre
di tutte le arti, è in continua evoluzione, e si pone come rivelatore
arti. Un rapporto statutario, fatto di musica, gesto, parola e imma-
fedele del divenire della cultura e della mentalità delle varie genera-
gine visiva, in cui ciascuna delle componenti concorre al risultato
zioni di spettatori che si succedono.
96\CHEMAGAZINE! Prendiamo La Traviata di Verdi. Nel 1853 apparve come una provoca-
parole dello stralunato Leporello, sbigottito da quello che ha visto –
zione, un manifesto femminista ante litteram. Oggi non più. L’amore
cioè l’epifania della inattesa grandezza del suo padrone, per il quale
contrastato fra Alfredo e Violetta ha scarso appeal sullo spettatore,
si è spalancato l’inferno –
che invece è attratto dal rapporto psicologicamente complesso fra Violetta e Germont: un rapporto che svela come a Violetta premano,
Più non sperate
più ancora dell’amore, la famiglia, l’onore, il rispetto, il riscatto di se
Di ritrovarlo…
stessa. Tutte cose che otterrà in ultimo – sconfitta dalla malattia, ma
Più non cercate…
vincente nella vita – nell’ossimorico finale a due facce, che il pubbli-
Lontano andò.
co moderno è perfettamente in grado di decifrare. Pensiamo anche al Don Giovanni di Mozart. Ancora sessant’anni fa
per suggerire al pubblico del terzo millennio una lettura comple-
– incredibilmente – veniva rappresentato con il taglio del sestetto
tamente diversa, più enigmatica e metafisica, del Protagonista.
conclusivo, anche da parte di grandi direttori. L’opera cioè finiva con
Azzarderei addirittura che allo spettatore in sala quella scena arrivi
la punizione, sacrosanta e attesa, dell’empio dissoluto, e tutto anda-
inconsciamente come la versione rovesciata di quella dell’Angelo
va a posto. Oggi tutto questo sarebbe impossibile. Basterebbero le
che accanto al sepolcro scoperchiato di Gesù dice alle pie donne:
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CHEMAGAZINE!
Chi cercate? È risorto, non è qui, che è quanto dire, tornando a Le-
rifiuto dell’inautentico e l’intangibilità delle partiture critiche, garan-
porello, Ma avete capito chi era quest’uomo?
tite dal legame istituzionale con la Fondazione Rossini, fu individua-
Tutto questo per suggerire che il melodramma, se si considerano le
ta come strumento strategico della rinascita rossiniana proprio la
innumerevoli sfaccettature e i molteplici elementi costitutivi dello
convinta ricerca sulla riconversione moderna del linguaggio teatrale.
spettacolo, ha una grande quantità di possibilità in più per aderire
Tanto più che buona parte del patrimonio rossiniano dimenticato
con puntualità all’evolvere della cultura e del gusto del pubblico e
proveniva dalla tenebra di un secolo e mezzo del tutto privo di tradi-
rimanere così – condizione indispensabile – sempre vivo e vitale nel
zione esecutiva.
proprio tempo. Ciò non significa affidare il futuro del teatro lirico ai
Oggi la Rossini-renaissance si pone nel contesto internazionale in
registi, ma tendere costantemente, anche su pedali diversi, a realiz-
una sua posizione peculiare, fortemente proiettata verso il futuro,
zare un codice espressivo adeguato alla sensibilità e alle categorie di
e anche il programma che presentiamo qui ne è la testimonianza.
giudizio degli spettatori in sala: né più né meno di quanto avrebbero
Credo dunque che possiamo guardare avanti con fiducia: c’è molto
fatto gli stessi Autori se fossero vissuti oggi.
lavoro da fare, e Rossini ha ancora tanto da dire.
Per quanto infine riguarda il Rossini Opera Festival, fu appunto Gianfranco Mariotti
questa la scelta che venne fatta fin dai primi anni, quando, stabilito il
Sovrintendente ROF
La gazza ladra
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CHEMAGAZINE!
La gazza ladra
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Architettura e Design Bioscienze, Biotecnologie e Medicina Veterinaria Giurisprudenza Scienze del farmaco e dei prodotti della salute Scienze e Tecnologie Lauree | Lauree magistrali | Master universitari | Scuole di specializzazione School of Advanced Studies | Scuola di Studi Superiori UNICAM giugno 2015
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CHEMAGAZINE!
La gazzetta
For some years there has been discussion about a singular
basic bond that led to the decadence of opera in the first half of the
phenomenon that began in the last century and that has become ever
twentieth century; and, conversely, it has been its happy restoration
more evident: the progressive distance widening between today’s
that has allowed it to be revived, with the progressive return to the
composers of classical music and their audience. In fact, today the vast
Romantic, the verismo, and finally the bel canto repertories. Opera is
majority of listeners have abandoned contemporary music in favour
the metaphorical narration of life that more than any other reveals the
of the music of past times, that is, the music that we call “classical”
profound meaning of human actions, the most faithful and complete
because it has become the museum of itself. It is undoubtedly the
representation of the world that Western culture has ever produced
case that in opera, too, additions of new compositions to the repertory
in order to transmit it from generation to generation, preserving the
are of a minimum percentage, and what is performed is effectively
genetic track of its own history and its own identity. This is why opera
limited almost exclusively to our glorious inheritance from the past.
is our undoubted canon of national identity, the metaphor of our
However, there is, fortunately, one fundamental difference favouring
unifying feelings and of our sense of belonging. To sum up, opera is
the vitality of the opera house, that allows us to view the future
the mirror of our country and of its deepest identity. As in the case of
without worrying and with a few more certainties.
all the arts, its reception by the people is in continuous evolution, and
As we know, opera is the only theatrical form in which music combines
presents itself as a faithful revealer of the future of the culture and the
structurally and organically with all the other arts. A statutory rapport,
mentality of the various generations of future audiences.
made up of music, gesture, word and picture, in which all the elements
Let us take Verdi’s La traviata. In 1853 it felt like a provocation,
are combined in the end result. It was exactly the slackening of this
a feminist manifesto ante litteram. Today it does so no longer.
102\CHEMAGAZINE! The opposed love affair between Alfredo and Violetta has little
emergence of the unexpectedly great qualities of his master, whom
appeal to audiences, who, on the other hand, are interested in the
the portals of hell have opened to receive –
psychologically complex relationship between Violetta and Germont: a relationship revealing how Violetta, rather than to love, gives more
Hope no longer
importance to family, honour, respect and her own redemption. All
To find him…
things that she will gain in the end – lost to her illness, but victorious
Search for him no more…
in life – in the two-sided finale, an oxymoron, which modern audiences
He went far away.
are perfectly able to decipher. Let us also consider Mozart’s Don Giovanni. As recently as sixty years
would be enough to suggest, to third millennium audiences, a
ago – incredibly – even great conductors performed it cutting out the
completely different reading of the title character, more enigmatic and
final sextet. In other words, the opera finished with the sacrosanct and
more metaphysical. I would even venture to say that the spectator in
expected punishment of the dissolute evildoer, and everything was
the theatre might unconsciously accept this scene as a looking-glass
satisfactory. Today all this would be impossible. Just the words of the
image of the scene of the Angel who, beside the uncovered tomb
wild-eyed Leporello, terrified by what he has seen – that is, the first
of Jesus, says to the pious women: Whom are you looking for? He
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CHEMAGAZINE!
is risen, He is not here, which, returning to Leporello, is the same as
had decided to reject anything unauthentic and to rely firmly on the
saying But have you understood who this man was?
critical edition of the scores, guaranteed by our institutional ties with
All this goes to suggest that opera, if one takes into consideration all
the Fondazione Rossini, earnest research into a modern re-conversion
the manifold facets and the multiple elements constituting the show,
of theatrical language was recognized as a strategic instrument of the
enjoys many more possibilities of closely adhering to the evolution
Rossini renaissance.
of culture and of public taste and at the same time – an indispensible
Today the Rossini-renaissance finds itself in a peculiar position in the
condition - remaining alive and vital in its own day. This does not mean
international context, which is strongly projected towards the future,
entrusting the future of opera to stage directors, but to constantly
and the program we are presenting here is a testimonial of this trend.
tend, even working different pedals, to realize a code of expression
I think, therefore, that we may look forward with confidence: there is
suited to the sensitivity and categories of judgment of the audience
much work to be done, and Rossini has still a lot to tell us.
in the theatre: neither more nor less than what the composers themselves would have done had they been alive today. Gianfranco Mariotti
As far as the Rossini Opera Festival is concerned, this was in fact the choice that was made right from the early years, when, once we
Sovrintendente ROF
L’inganno felice
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CHEMAGAZINE!
L’inganno felice
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ROSSINI OPERA FESTIVAL XXXVI EDIZIONE PESARO, 10-22 AGOSTO 2015
ADRIATIC ARENA
TEATRO ROSSINI Martedì 11 agosto, ore 20.00 Venerdì 14 agosto, ore 20.00 Lunedì 17 agosto, ore 20.00 Giovedì 20 agosto, ore 20.00 LA GAZZETTA Dramma per musica in due atti di Giuseppe Palomba Musica di Gioachino Rossini Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Philip Gossett e Fabrizio Scipioni
Lunedì 10 agosto, ore 20.00 Giovedì 13 agosto, ore 20.00 Domenica 16 agosto, ore 20.00 Mercoledì 19 agosto, ore 20.00
Direttore ENRIQUE MAZZOLA
LA GAZZA LADRA Melodramma in due atti di Giovanni Gherardini Musica di Gioachino Rossini Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Alberto Zedda
Scene MANUELA GASPERONI
Direttore DONATO RENZETTI
Personaggi e interpreti
Regia DAMIANO MICHIELETTO Scene PAOLO FANTIN Costumi CARLA TETI Progetto luci ALESSANDRO CARLETTI
Regia MARCO CARNITI
Costumi MARIA FILIPPI Luci FABIO ROSSI
ORCHESTRA SINFONICA G. ROSSINI Con il sostegno di Xanitalia Produzione 1994
TEATRO SPERIMENTALE Lunedì 20 luglio, ore 20.00 FESTIVAL GIOVANE Accademia Rossiniana Concerto degli allievi Pianoforte ANNA BIGLIARDI Il concerto pubblico dell’Accademia completa l’attività del seminario di studio promosso dal Festival sui problemi della interpretazione rossiniana, diretto da Alberto Zedda e aperto ai cantanti, ai professionisti dello spettacolo e agli studiosi. I corsi hanno luogo al Teatro Sperimentale dal 6 al 20 luglio.
Don Pomponio Storione NICOLA ALAIMO Lisetta HASMIK TOROSYAN Filippo VITO PRIANTE TEATRO ROSSINI Doralice RAFFAELLA LUPINACCI Giovedì 13 agosto, ore 11.00 Anselmo Venerdì 14 agosto, ore 11.00 SERGIO VITALE Lunedì 17 agosto, ore 11.00 Alberto MAXIM MIRONOV FESTIVAL GIOVANE Madama La Rose JOSÈ MARIA LO MONACO Il viaggetto a Reims Monsù Traversen Gioco lirico integrato per bambini ANDREA VINCENZO BONSIGNORE
Personaggi e interpreti Fabrizio Vingradito SIMONE ALBERGHINI Lucia ORCHESTRA E CORO DEL TERESA IERVOLINO TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA Giannetto Maestro del Coro ANDREA FAIDUTTI RENÉ BARBERA Ninetta Nuova produzione NINO MACHAIDZE Fernando Villabella ALEX ESPOSITO Gottardo TEATRO ROSSINI MARKO MIMICA Pippo Mercoledì 12 agosto, ore 20.00 LENA BELKINA Sabato 15 agosto, ore 20.00 Isacco Martedì 18 agosto, ore 20.00 MATTEO MACCHIONI Venerdì 21 agosto, ore 20.00 Antonio ALESSANDRO LUCIANO Giorgio RICCARDO FIORATTI Ernesto / Il Pretore CLAUDIO LEVANTINO
Bertrando VASSILIS KAVAYAS Ormondo GIULIO MASTROTOTARO Tarabotto CARLO LEPORE Batone DAVIDE LUCIANO
L’INGANNO FELICE Farsa in un atto di Giuseppe Foppa Musica di Gioachino Rossini Edizioni Musicali Otos, revisione a cura di Dino Menichetti
Una Gazza Direttore SANDHYA NAGARAJA DENIS VLASENKO ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA Maestro del Coro ANDREA FAIDUTTI
Regia GRAHAM VICK
Coproduzione 2007 con Fondazione Arena di Verona
Scene e Costumi RICHARD HUDSON Progetto luci MATTHEW RICHARDSON Personaggi e interpreti Isabella MARIANGELA SICILIA
A cura di LUCIA MORICOLI ELISABETTA TAMBURELLO MARCO MANZO MARCO ROVETI Iscrizioni a numero chiuso per bambini dai 6 ai 10 anni Info: tel. 346 4947469 ilviaggetto@gmail.com
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TEATRO ROSSINI
TEATRO ROSSINI
TEATRO ROSSINI
Venerdì 14 agosto, ore 11.00 Lunedì 17 agosto, ore 11.00
Sabato 22 agosto, ore 20.30 Gioachino Rossini STABAT MATER per soli, coro e orchestra Edizione Universal Music Publishing Ricordi
22 agosto, ore 17.00
Guillaume Tell: Danze Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di M. Elizabeth C. Bartlet
G. Rossini Stabat Mater Trascrizione per 14 strumenti a fiato di Giovanni André (1842)
FESTIVAL GIOVANE Il viaggio a Reims Cantata scenica Libretto di Luigi Balocchi Musica di Gioachino Rossini Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Janet Johnson Direttore MANUEL LÓPEZ-GÓMEZ
Direttore MICHELE MARIOTTI
Elementi scenici e Regia EMILIO SAGI
Interpreti YOLANDA AUYANET soprano ANNA GORYACHOVA mezzosoprano RENÉ BARBERA tenore NICOLA ULIVIERI basso
Ripresa della Regia ELISABETTA COURIR Costumi PEPA OJANGUREN Interpreti dell’Accademia Rossiniana FILARMONICA GIOACHINO ROSSINI Con il sostegno di Fondazione Alessandro Rigi Luperti
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA Maestro del Coro ANDREA FAIDUTTI Videoproiezione in diretta in Piazza del Popolo in collaborazione con il Comune di Pesaro
Sabato 15 agosto, ore 16.30 Martedì 18 agosto, ore 16.30
Il pianto d’Armonia sulla morte d’Orfeo Cantata di Girolamo Ruggia per tenore, coro e orchestra Revisione secondo le fonti a cura di Paolo Rossini Edizione Universal Music Publishing Ricordi La morte di Didone Scena lirica con cori Revisione sulle fonti conosciute a cura di Paolo Rossini Edizione Universal Music Publishing Ricordi Direttore ROBERTO ABBADO Interpreti JESSICA PRATT soprano VIKTORIA YAROVAYA mezzosoprano JUAN DIEGO FLÓREZ tenore DEMPSEY RIVERA tenore MIRCO PALAZZI basso CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA Maestro del Coro ANDREA FAIDUTTI FILARMONICA GIOACHINO ROSSINI Con il sostegno di Fondazione Alessandro Rigi Luperti
A cura dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini Con il sostegno di Xanitalia In collaborazione con il Rossini Opera Festival
ROCCA COSTANZA Sabato 15 agosto, ore 18.30 A cura dell’Ente Concerti di Pesaro e dell’Accademia Musicale Napoletana, in collaborazione con il Rossini Opera Festival e la Fondazione Rossini
AUDITORIUM PEDROTTI
Maratona rossiniana
Domenica 16 agosto, ore 17.00 Mercoledì 19 agosto, ore 17.00 Venerdì 21 agosto, ore 17.00
BRUNO CANINO pianoforte ALESSANDRO MARANGONI pianoforte GABRIELE PIERANUNZI violino Solisti dell’Accademia Rossiniana
CONCERTI DI BELCANTO Gioachino Rossini MESSA DI GLORIA per soli, coro e orchestra Edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Giovanni Acciai
Direttore NORIS BORGOGELLI
PÉCHÉS DE VIEILLESSE Settima ed ultima sessione
Produzione 2001, riallestimento
TEATRO ROSSINI
I FIATI DELL’ORCHESTRA SINFONICA G. ROSSINI
16 agosto CHIARA AMARÙ Carmen Santoro pianoforte Musiche di G. Rossini, V. Bellini, G. Donizetti, J. Massenet 19 agosto OLGA PERETYATKO Giulio Zappa pianoforte Musiche di N. Rimsky-Korsakov, S. Rachmaninov, G. Rossini 21 agosto NICOLA ALAIMO Richard Barker pianoforte Musiche di J. Massenet, G. Rossini, V. Bellini, G. Donizetti, C. Gounod
AUDITORIUM PEDROTTI Giovedì 20 agosto, ore 11.00 TEATRO ROSSINI Sabato 22 agosto, ore 17.00 ROSSINIMANIA 20 agosto, ore 11.00 Auditorium Pedrotti PAOLA PERRUCCI arpa Musiche originali di Rossini e parafrasi rossiniane per arpa sola di Th. Labarre, N.C.R. Bochsa, D. Anzaghi, A. Guarnieri, G. Cappelli
BIGLIETTERIA INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI Tel: +39 0721 3800294 Fax: +39 0721 3800220 Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 boxoffice@rossinioperafestival.it UFFICIO STAMPA Simona Barabesi, Capo Ufficio Stampa 00197 ROMA - Via Pezzana, 110 Tel: +39 3389763777 Giacomo Mariotti, Segreteria 61121 PESARO - Via Rossini, 24 Tel: +39 0721 3800203 Fax: +39 0721 3800220 rof@rossinioperafestival.it
Il Rossini Opera Festival è una fondazione promossa dal Comune di Pesaro, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, dalla Banca dell’Adriatico e dalla Fondazione Scavolini. Il Festival si avvale della collaborazione scientifica della Fondazione Rossini. Il Festival 2015 si attua con il contributo di: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Comune di Pesaro, Regione Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro; con l’apporto di: Banca Marche, Banca dell’Adriatico;
SALA DELLA REPUBBLICA DEL TEATRO ROSSINI INCONTRI In collaborazione con la Fondazione Rossini 9 agosto, ore 11.30 Per l’ascolto dell’Inganno felice Conversazione di Emilio Sala 10 agosto, ore 11.30 Per l’ascolto della Gazzetta Conversazione di Daniele Carnini 14 agosto, ore 17.00 Rossini e il Sacro Conversazione di Ilaria Narici con Roberto Abbado e Michele Mariotti
con la collaborazione produttiva di: Fondazione Teatro Comunale di Bologna; con la partecipazione di: Abanet Internet Provider, Carifano, Harnold’s, Grand Hotel Vittoria - Savoy Hotel Alexander Museum Palace Hotel, Hotel Excelsior, Ratti Boutique, Retina Web Agency; collaborano: AMAT-Associazione marchigiana attività teatrali, AMI-Azienda per la mobilità integrata e trasporti, ASPES Spa, Azienda Ospedaliera San Salvatore, Centro IAT-Informazione e accoglienza turistica, Conservatorio di musica G. Rossini. Il Rossini Opera Festival è membro di Opera Europa e gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Presidente Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro Sovrintendente Gianfranco Mariotti Direttore artistico Alberto Zedda
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Matilde di Shabran e Ciro in Babilonia
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Il Teatro Rossini, l’Adriatic Arena e piazza del Popolo
CORPORATE & WEB
2015
portfolio Montenovo Italia, Franceschetti Shoes, il centro commerciale Cuore Adriatico, Corridomnia, Shuzala, IME, Garbini Consulting, Pellegrini Garden. Sono solo alcuni dei clienti che stanno affidando la propria comunicazione online alla nostra agenzia.
arrivano i ninja
2014
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GRANDI EVENTI
fondazione donizetti
10 YEARS
La divisione web si arricchisce di due nuove figure: Leonardo Serboni, head of digital, già contributor di Ninja Marketing, e Letizia Coccia a capo dei contenuti dopo un’esperienza di un anno in Cina.
alinari 24 ore
popsophia E’ il festival della consacrazione, nato dall’idea di Evio Hermas Ercoli. Esserci cura tutto: dall’organizzazione alla promozione fino al fund raising.
cresce il corporate Con l’arrivo della giovanissima Veronica Antinucci si amplia la divisione eventi corporate gestita da Sara Francia.
tuttoingioco Sono le prove generali per uno dei format più di successo della storia dell’azienda: il festival multidisciplinare. Con 11 settimane consecutive, Tuttoingioco è il festival più lungo d’Italia. nell’anno 2009.
esplodono i social E’ l’anno dell’esplosione dei social network. Esserci è una delle prime PMI ad assumere un responsabile dei contenuti e delle pianificazioni digitali.
2005
2010
da dieci anni
2010
2009
sferisterio
fondazione Carlo Scheggia e Andrea Compagnucci, compagni di studi entrambi giornalisti fondano Esserci: comunicazione ufficio stampa, eventi.
2012
In occasione dei 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, Esserci e archivi Alinari allestiscono una delle più importanti mostre in Italia su “Gli anni del Muro”.
Per il progetto ‘Giovanni Fabiani allo Sferisterio,’ Esserci riceve da Ferculture il secondo premio Cultura+Impresa, seconda solo a Telecom Italia con ‘Pappano in web’.
2008
il vangelo secondo Jobs A un anno dalla morte del genio di Cupertino, Civitanova ospita nella chiesa di San Francesco la dissacrante mostra sulla ‘fede della mela’. Con il patrocinio di Wired Italia.
premio Federculture
2012
2015
Inizia la collaborazione con la Fondazione Donizetti di Bergamo, città del grande compositore, dove Esserci cura marketing e fund raising per l’omonimo festival.
Esserci entra a far parte dello staff dello Sferisterio oggi Macerata Opera Festival. Sarà l’esperienza più costante dell’azienda, interrotta solo da una breve parentesi 2010-12 e ripresa con l’arrivo del nuovo direttore artistico Francesco Micheli.
2007
L’IMPORTANTE
è ESSERCI social | newsletter | landing page | lead generation
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CHEMAGAZINE!
CHE MAGAZINE!
SPECIALE MACERATA OPERA FESTIVAL 2015