Sferisterio2017 parte3

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RASSEGNA STAMPA parte 3-2017 Floriana Tessitore (Skill&Music) | Responsabile Ufficio Stampa | tel. +39 3387339981 Carlo Scheggia | Ufficio Stampa Istituzionale e locale | tel. +39 3398775717 ufficiostampa@sferisterio.it Associazione Arena Sferisterio - Teatro di Tradizione | Via S. Maria della Porta, 65 - 62100 Macerata email: info@sferisterio.it | www.sferisterio.it | tel. +39 0733261334-5 | fax +39 0733261499


26 luglio OperaClick, “Macerata – Sferisterio: Madama Butterfly” Cronache Maceratesi Junior, “Campioncini di KungFu da Taicang allo Sferisterio per la Notte dell’Opera” Red.presstoday.com, “Diario. Successo per la prima di Shi” Vivere Macerata, “Debutto di Aida al “Macerata Opera Festival 2017” Intimità, “Tra i borghi delle Marche” “Macerata Opera Festival / La Turandot d’avanguardia sulle mura dello Sferisterio” Il Manifesto, “Tra clown e uomini top. Turandot secondo Ricci/Forte” Corriere Adriatico – Ancona, “Opera dedicata a Matteo Ricci” Corriere Adriatico – Macerata, “Sferisterio, calcio alla crisi. Il turismo torna a sorridere”; “Turismo, l’estate sorride: ora di vedono gli stranieri”; “La Cina allo Sferisterio. Dal tenore al kung fu” QN il Resto del Carlino – Macerata, “Taicang porta il kung fu in scena. Ventuno atleti allo Sferisterio”; “Dal bis di Aida allo spettacolo su Matteo Ricci” Cronache Maceratesi, “Aida si mostra ai giovani, tutto pronto per l’anteprima” Cronache Maceratesi, “Davinia Rodriguez e Riccardo Frizza, innamorati allo Sferisterio” 27 luglio Corriere della Sera, “Un’identità tradita per Madama Butterfly” L’Eco di Bergamo, “A Macerata l’Aida firmata da Micheli” ForumOpera.com, “Maria José Siri, Butterfly 2 après Butterfly 1” OperaClick, “Macerata – Sferisterio: Turandot” Corriere Adriatico – Macerata, “Sferisterio, l’ora di Aida. Anteprima per i ragazzi”; “Allo Sferisterio l’anteprima dell’Aida per i giovani” Il Resto del Carlino – Macerata, “Micheli e il miracolo della lirica «Siamo stati più forti della paura»; «Anche i sapori vanno all’opera. Degustazioni a prezzi sconati”; “Aperitivi culturali con Mellone, Fabris, Moren e il maestro Frizza” QN il Resto del Carlino – Reggio Emilia, “L’Aida firmata Micheli, debutto con i ragazzi” Il Mascalzone, “Domani l’anteprima giovani di Aida allo Sferisterio” Picchio News, “Questa sera (giovedì) alle 21 l’anteprima giovani di Aida allo Sferisterio” Teatro.it, “Turandot: la visione psicoanalitica di Ricci/Forte” Teatro.it, “Butterfly al cinema” Music&Vision, “Very Human” 28 luglio Corriere Adriatico – Macerata, “Degustazioni e conferenze: lo Sferisterio non finisce mai”; “Il soprano: «Un finale emozionante»; “Madama Butterfly allo Sferisterio” Cronache Maceratesi, “Turandot sold out con infortunio: Theorin sostituita da France Dariz. Nozze agli Apertivi con Butterfly” QN il Resto del Carlino, “Madama Butterfly del regista Nicola Berloffa”; “Madama Butterfly torna allo Sferisterio” Il Mascalzone, “Domani tutto esaurito per la Turandot” Picchio News, “Tutto esaurito allo Sferisterio. Tanto che non c’è un biglietto per il nostro critico Massimo Paolella” 29 luglio QN il Resto del Carlino – Ancona, “Rosso Conero e Verdicchio sposano la musica dello Sferisterio” QN il Resto del Carlino – Imola, “Al via i concerti in cantina con la ‘Salvadei Brass’” Il Resto del Carlino, “Il bis di Turandot è da tutto esaurito. Ma il soprano va ko”; “Autodescrizione, la lirica abbatte le barriere. Prenotazioni da tutta Italia per il servizio”, “Risultato storico per lo Sferisterio” Corriere Adriatico – Macerata, “Aida e Turandot allo Sferisterio” Cronache Maceratesi, “’Turandot non esiste’ Fabris svela il Tao di Puccini”

Floriana Tessitore (Skill&Music) | Responsabile Ufficio Stampa | tel. +39 3387339981 Carlo Scheggia | Ufficio Stampa Istituzionale e locale | tel. +39 3398775717 ufficiostampa@sferisterio.it Associazione Arena Sferisterio - Teatro di Tradizione | Via S. Maria della Porta, 65 - 62100 Macerata email: info@sferisterio.it | www.sferisterio.it | tel. +39 0733261334-5 | fax +39 0733261499


30 luglio L’Eco di Bergamo, “Vulcanico Micheli. Lascia Macerata più tempo alla regia” Domenica – il Sole 24 Ore, “Musica” Corriere Adriatico – Macerata, “Due serata all’Arena con invitati gli sfollati”; “Turandot con il nuovo soprano”; “‘Aida’ di Verdi allo Sferisterio” il Resto del Carlino – Macerata, “Lo Sferisterio cancella la paura. Biglietti gratis per 500 terremotati”; “In arena scocca l’ora dell’Aida firmata da Micheli”, “Stella e Anna Berbero protagoniste ai Concerti in cantina” Cronache Maceratesi, “Aida, Anna Maria Chiuri è Amneris: “Mi sono divisa tra Verona e Macerata. Regia di Micheli di grande effetto” Cronache Maceratesi, “Cin cin per Toscanini aspettando l’Aida” Cronache Maceratesi, “Giovanni Fabiani porta i vertici di Rendez-Vous al Mof” Cronache Maceratesi, “Il medico degli astronauti a palazzo Buonaccorsi” Cronache Maceratesi, “Filippo Ongaro e la medicina orientale ai Lunedì del Mof” Picchio News, “Giovanni Fabiani porta i vertici di Rendez-Vous al MOF” Picchio News, “Madama Butterfly, l’abilità del direttore d’orchestra” 31 luglio QN il Resto del Carlino – Ancona, “53° edizione del Macerata Opera Festival Allo Sferisterio”; “Contaminazioni Lirica-Vino allo Sferisterio” QN il Resto del Carlino – Macerata, “Macerata Opera Festival. Stasera c’è Filippo Ongaro «La sciena occidentale scopre l’Oriente” Corriere Adriatico – Macerata, “Con Aida un altro record. C’è la magia di Hollywood”; “Polvere di stelle in Arena”; “La scoperta dell’Oriente a Palazzo Buonaccorsi”; “L’Aida che guarda al futuro”; “Cade in strada. Ricoverato il soprano di Turandot”; “Opera più accessibile grazie a Unimc” Picchio News, “L’opera diventa più accessibile con Unimc Red.presstoday, “Opera (accessibile) allo Sferisterio di Macerata: 240 richieste di audio descrizione” Vivere Camerino, “Concerti in Cantina grazie a IMT e Sferisterio: doppio appuntamento a Matelica” Vivere Macerata, “Concerti in Cantina grazie a IMT e Sferisterio” Post Teatro - laRepubblica.it, “ricci/forte, ‘Turandot’ dei record e delle polemiche” Sipario.it, “Macerata Opera Festival 2017 – ‘Madama Butterfly’ nella messinscena di Nicola Berloffa” Ansa –Marche, “Sferisterio per popolazioni cratere” ilrestodelcarlino.it, “Macerata, il bis di Turandot è da tutto esaurito, ma il soprano va ko” CorriereAdriatico.it, “Macerata, due serate allo Sferisterio per le popolazioni terremotate” Cronache Maceratesi, “L’Aida omaggia i Sibillini, 500 biglietti per i terremotati” Il Mascalzone, “L’opera diventa più accessibile con UniMc” Picchio News, “Lo Sferisterio per il territorio: l’11 e il 14 agosto i terremotati ospiti al Macerata Opera festival per Aida” Vivere Macerata, “Macerata: Madama Butterfly un dono della natura! Impeccabile, commovente, sicura” Radio Nuova inBlu, “Store manager dei negozi Rendez-Vous allo Sferisterio. Grazie a Giovanni Fabiani” Picchio News, “Il 3 agosto Macerata si colora di rosso con la Notte dell’Opera” Vivere Macerata, “Due serate solidali per le popolazioni del maceratese colpite dal sisma” Cronache Maceratesi, “Tutti in rosso con dragone e Kung fu: arriva la Notte dell’Opera” Cronache Maceratesi, “Laboratori e recital nei Martedì Off a palazzo Buonaccorsi” L’indiscreto, “Arriva la Notte dell’Opera… e Macerata si colora di rosso” Vivere Fermo, “Aida: Fiduciosa e contemporanea raccoglie il plauso del pubblico” Fattitaliani.it, “Macerata Opera Festival, Sferisterio: Aida, 11 e 14 agosto per i comuni del cratere sismico” Il Mascalzone, “Il 3 agosto la città si colora di rosso con la Notte dell’Opera” L’indiscreto, “Lo Sferisterio ‘abbraccia’ i terremotati: 500 biglietti gratis per vedere l’Aida” Floriana Tessitore (Skill&Music) | Responsabile Ufficio Stampa | tel. +39 3387339981 Carlo Scheggia | Ufficio Stampa Istituzionale e locale | tel. +39 3398775717 ufficiostampa@sferisterio.it Associazione Arena Sferisterio - Teatro di Tradizione | Via S. Maria della Porta, 65 - 62100 Macerata email: info@sferisterio.it | www.sferisterio.it | tel. +39 0733261334-5 | fax +39 0733261499


26 luglio 2017


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Macerata - feristerio : Madama utter y

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In questa produzione il regista Nicola Berloffa punta sullo scontro di culture e sulla dicotomia oppressore-oppresso, spostando l’azione in avanti, durante l’occupazione statunitense di Nagasaki dopo la fine della seconda guerra mondiale. La logica prevaricatrice si delinea nella scena fissa di Fabio Cherstich, ciò che un tempo era teatro Kabuki è diventato un sordido locale frequentato da soldati americani nel quale le raffinate geishe di una volta si prostituiscono. I kimono disegnati da Valeria Donata Bettella ne riproducono l’abbigliamento, ma con qualche contaminazione occidentale, quasi un tentativo di avvicinamento fra le due culture contrapposte, mentre le luci violente di Marco Giusti confermano la crudezza dell’ambiente ormai degradato. L’illusoria unione con Pinkerton è vista da Cio-Cio-San come una via di fuga, un punto di svolta verso un’esistenza migliore. Così l’amplesso consumato al termine di quello che è probabilmente il più sensuale e languoroso duetto d’amore composto da Puccini, si svolge su di un materasso volgarmente srotolato da un gruppo di soldati ubriachi sul pavimento nudo. Butterfly non sembra accorgersi dello squallore intorno a sé, persino al riaprirsi del sipario, dopo l’intervallo, quando la sua incrollabile speranza è già stata trafitta. La tenue farfalla è quasi prigioniera di un sogno associato alle sue suggestioni cinematografiche; i tre anni intercorsi tra la coda orchestrale dell’atto primo e l’inizio del secondo vedono il teatro trasformato in un cinema di terz’ordine con un ingombrante cineproiettore. Nei momenti topici è la stessa protagonista che aziona il macchinario e sullo sfondo appaiono spezzoni di film americani quali Perdutamente Tua con l’indimenticabile Bette Davis, e qualche scena dai musical acquatici con Esther Williams. Non tutto funziona nell’allestimento alla fine abbastanza tradizionale. La scelta di voler mostrare http://www.operaclic .com/print/recensioni/teatrale/macerata-sferisterio-madama- utter y

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il femmineo sciame contestualmente all’esordio canoro Quanto cielo! Quanto mar! svilisce infatti la suadente cantilena pucciniana, privandola del soffio giocondo che il compositore aveva inteso trasmettere nel lento comparire in scena di Cio-Cio-San (D’altronde tale meccanismo scenico era già stato sperimentato efficacemente in Bohème e Tosca.) Incongruenti poi la scoperta dell’entrata in porto della nave di Pinkerton mediante telefonata (di chi?), così come le immagini acquatiche durante il coro a bocca chiusa, in special modo se messe a confronto con il sipario tagliafuoco sceso sull’intermezzo orchestrale in un effetto minimal poco pertinente.

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La recensione si riferisce alla recita del 22 luglio 2017. ocandina Cio Cio an in e on i a pe oo Co

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21 LUGLIO 2017

Studenti di Taicang con il sindaco Carancini e l’assessore Monteverde

Il ungFu di altissimo livello sarà protagonista alla Notte dell Opera del agosto a Macerata. Lo Sferisterio ospiterà alle 2 uno spettacolo con il team Taicang ungfu School Ne

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del gruppo Rose Art Music. Si esi ira ca pio i di spirito di

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dall assessore alla Cultura Stefania Monteverde, in occasione del ricevimento di un gruppo di studenti della scuola elementare e media Mingde di Taicang, in Italia grazie alle iniziative di scambio promosse dall associazione

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Allo Sferisterio la storia di Otello per i più piccoli 5 MAGGIO 2016

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MACERATA OPERA FESTIVAL/ La Turandot d'avanguardia sulle mura dello Sferisterio Una Turandot sperimentale che non ha entusiasmato il nostro critico GIUSEPPE PENNISI, ma a quanto pare è piaciuta agli spettatori. Ecco di cosa si tratta 26 luglio 2017 Giuseppe Pennisi

Foto di Alfredo Tabocchini Su questa testata il 18 luglio, commentando la Turandot, elegante e tradizionale che apriva il festival pucciniano di Torre del Lago, abbiamo annunciato che una versione innovativa della medesima opera era in arrivo allo Sferisterio di Macerata. Ha debuttato il 21 luglio. E’ un prodotto della “premiata ditta” Ricci/Forte che da qualche tempo ha molto successo in Francia, al Romeuropa Festival ed in vari teatri italiani. E’ la prima volta che si accostano al teatro in musica. Come affermano nel programma di sala, la vicenda è spostata dal “mondo delle favole” allo “spazio mentale” di Turandot, “una distesa di ghiaccio sulla quale ogni forma di vita viene analizzata e catalogata” per paura di essere posseduta da un uomo e diventare madre. Una lettura, quindi, psicoanalitica, in armonia con gli anni in cui Puccini scrisse l’opera e, a Vienna, Freud iniziava la psicoanalisi. Non è una lettura né nuova né originale. Di recente, una lettura analoga è stata presentata da Henning Brockhaus a Roma (2006) e sempre nel teatro della capitale da Denis Krief (2015). Non


esistono DVD né della prima né nella seconda; dato che Ricci/Forte non sono frequentatori di teatri d’opera, è comprensibile che non abbiano contezza e pensino che la loro proposta sia originale. Per chi si vuole avvicinare al teatro d’opera degli anni venti con riferimento alla psicoanalisi, dovrebbe essere un must studiare il DVD di Die tote Stadt di Erich Korngold con la regia di Willy Decker (2004), una produzione che ha fatto il giro del mondo e che la prossima stagione credo sia in programma a Vienna. Non mi cale che l’idea presentata al pubblico di Macerata come originala tale non sia ma che mentre Brockhaus e Krief hanno dei gioielli di teatro in musica, la “premiata ditta” ha presentato un “pasticciaccio brutto” simile a quello che il commissario Ciccio Ingrassia doveva dipanare nel romanzo di Gadda. Il prodotto non è rispettoso né del libretto né della musica. Ad esempio, Liù non si suicida ma viene uccisa da una revolverata di Turandot. Turandot non si fa baciare da Calaf al termine del duetto finale, ma viene stuprata in una “casa mobile” (sul tipo di quelle costruite per i terremotati), gli scherani di Turandot uccidono tutti i bambini di Pechino per timore che uno di essi, diventato adulto, abbia rapporti con la Principessa di ghiaccio, la quale, dato che la vicenda è ambientata al Polo (o giù di lì) usa come mezzo di trasporto un enorme orso bianco. Inoltre, lo spettacolo è pieno di gag per épater les bourgeois (cercare di fare colpo sui piccoli borghesi): il popolo di Pechino al primo atto in verde (come leghisti o hostess Alitalia), al secondo in abiti scuri, al terzo come immigrati appena discesi da un barcone o usciti da un CIE. Ping, Pong Pang sono medici sadici al primo atto, clown da circo al secondo, burocrati-questurini al terzo. Abbondano i “quasi nudi” maschili che con l’opera non c’entrano nulla. Anche l’impiego di palloncini bianchi, come per i compleanni dei bambini. L’aspetto più sorprendente è che questo “pasticciaccio brutto” è piaciuto al pubblico che, non ha seguito, le poche flebili proteste ma ha applaudito con calore. E la parte musicale? Nella serata, tutta imperniata su Ricci/Forte, ha avuto, ritengo, poca attenzione. Pier Giorgio Morandi ha diretto con precisione l’orchestra regionale delle Marche. Carlo Morganti ha avuto difficoltà nel far sì che il coro Vincenzo Bellini cantasse in modo ordinato. Rudy Park (Calaf) ha voce a volontà e si è meritato un caloroso applauso dopo Nessun Dorma. Iréne Theroin (molti la ricorderanno come Brunhilde a Palermo ed alla Scala e come Turandot a Roma nel 2015), ha strillato un po’ troppo in In quella Reggia e nella successiva scena negli enigmi (forse perché imbarazzati da tanti maschi in perizoma mentre sta per iniziare la “storia” tra lei e Calaf) ma è sempre una brava professionista. Davinia Rodriguez è stata una Liù dalla bella voce ma dalla dizione del tutto incomprensibile. Difficile commentare gli altri data la continua agitazione sul palcoscenico. Lo spettacolo andrà al Teatro Nazionale Croato di Zagabria che lo co-produce. Meglio non farne un DVD. Il “diritto all’oblio” vale anche per il teatro musicale. © Riproduzione Riservata.


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26 Luglio 2017 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)

a cura di Esserci comunicazione

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26 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)

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Aida si mostra ai giovani, tutto pronto per l’anteprima www.cronachemaceratesi.it /2017/07/26/aida-si-mostra-ai-giovani-tutto-pronto-per-lanteprima/992824/ MACERATA OPERA - Domani, giovedì 27, alle 21 l'opera di Giuseppe Verdi nello spettacolo firmato da Francesco Micheli. Domenica il debutto ufficiale

Arriva la terza anteprima giovani allo Sferisterio. Domani, giovedì 27, alle 21 è la volta di Aida, l’opera di Giuseppe Verdi nell’applauditissimo spettacolo firmato da Francesco Micheli nel 2014. La giornata di domani inizia però alle 18,30, agli Antichi forni, con la presentazione della Trilogia verdiana marchigiana: un cofanetto composto da tre volumi in cui sono raccolte notizie inedite sul rapporto tra il Cigno di Busseto e le Marche, frutto delle ricerche di Pietro Molini e Paolo Peretti, stampato dalla casa editrice Andre Livi di Fermo. I curatori illustreranno al pubblico le loro Prove di Aida (foto di Alfredo Tabocchini) ricerche insieme a Piero Mioli, Consigliere d’Arte della Regia accademia filarmonica di Bologna, nonché docente di Storia e storiografia della musica ed Estetica musicale al Conservatorio di Bologna. Il debutto per il grande pubblico di Aida è fissato invece per domenica 30 alle 21.

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Davinia Rodriguez e Riccardo Frizza, innamorati allo Sferisterio (Video) www.cronachemaceratesi.it /2017/07/27/davinia-rodriguez-e-riccardo-frizza-innamorati-allo-sferisteriovideo/992192/ MACERATA OPERA - Insieme al lavoro e nella vita: "Questa terra è la nostra seconda casa". La soprano ha debuttato come Liù nella Turandot: "Questa produzione mi ha preso il cuore". Il direttore d'orchestra prepara Aida: "Verdi è la mia passione" giovedì 27 luglio 2017 - Ore 08:49 - caricamento letture L'intervista ai due artisti impegnati al Macerata Opera Festival

di Gabriele Censi E’ stato un Elisir d’amore a farli diventare marito e moglie. Si sono incontrati alle Canarie per quell’opera. Lei soprano, di Las Palmas, lui, bresciano, direttore d’orchestra, da allora sempre insieme nella vita e spesso nel lavoro. Sono due dei protagonisti della stagione 2017 del Macerata Opera Festival. Davinia Rodriguez, che ha già debuttato la scorsa settimana con il ruolo di Liù nella Davinia Rodriguez e Riccardo Frizza Turandot, e Riccardo Frizza che si prepara alla ripresa dell’Aida di Micheli (anteprima giovani il 27 e prima il 30 luglio). Allo Sferisterio, con la loro bambina Sofia, rientrano da una gita nelle campagne maceratesi che ormai conoscono e amano da dieci anni, quando lui ha diretto per la prima volta allo Sferisterio: “E’ un pò una seconda casa” dicono in coro. Esordio invece per lei, non al festival a cui ha già partecipato ma in arena si: “Qui è tutto più facile, un posto magico per l’acustica, sono felice per il debutto dove ho provato a dare il meglio di me. Questa produzione all’inizio è stata scioccante poi mi ha preso il cuore e l’ho capita molto bene”

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Davinia Rodriguez é Liù in Turandot (foto Tabocchini)

Per lui una settimana importante di lavoro: “Lo spazio dello Sferisterio è di una bellezza incantevole, ricordo il mio debutto con la Maria Stuarda per la regia di Pizzi nel 2007. L’Aida di Francesco Micheli propone delle novità rispetto al 2014, questo laptop che occupa la scena ci racconta la storia con la voce del narratore Ramfis. E’ la mia quinta Aida e ogni volta scopro qualcosa di nuovo e interessante. Ho diretto spesso Verdi, è certamente il mio autore preferito. L’obiettivo La scena dell’Aida in allestimento della mai carriera è rappresentare tutte le sue opere e rivisitarne alcune”. Infine un omaggio a Macerata e le sue colline: “Abbiamo visitato tanti centri della provincia e ogni volta il territorio ci accoglie con un atmosfera rilassante. Veniamo volentieri anche al festival perchè è come una famiglia”

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Davinia Rodriguez, Riccardo Frizza e la figlia Sofia a passeggio a Macerata

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María José Siri, Butterfly 2 après Butterfly 1 Brèves

Par Laurent Bury | lun 24 Juillet 2017 |

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17 février 1904 : la soprano Rosina Storchio, qui a créé Mimì dans La Bohème de Leoncavallo, et le rôle-titre de Zazà du même Leoncavallo, connaît le plus cuisant échec de sa carrière en interprétant Cio-Cio-San le soir de la première de Madama Butter y, à La Scala. Elle jure alors de ne plus jamais reprendre ce personnage, mais elle ne tiendra pas longtemps cette promesse et interprètera la version révisée, dite « de Brescia », grâce à laquelle l’œuvre de Puccini a pu devenir le sixième opéra le plus joué au monde. Depuis, la version originale est rarement donnée et on la con e en général à des chanteuses qui ont déjà fait leurs preuves dans la deuxième version. Ce n’était pas le cas de María José Siri qui, en décembre dernier, interprétait à La Scala la Butter y de Milan sans jamais avoir été d’abord celle de Brescia et qui, samedi dernier, 22 juillet, ajoutait à son répertoire la version « habituelle » dans le cadre du festival de Macerata. Dans la mise en scène signée Nicola Berlo a, Cio-Cio-San devient la propriétaire japonaise d’un cinéma fréquenté par les GI, où l’on projette les lms d’Esther Williams… 1 1

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María José Siri en Butter y à Milan © DR

Compositeur Puccini, Giacomo Oeuvre Madama Butter y Artistes Siri, María José Berlo a, Nicola Ville Macerata

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Belcanto.ru → Новости → Опера → Две «Мадам Баттерфляй» — за один сезон!

Две «Мадам Баттерфляй» — за один сезон!

С сопрано из Уругвая Марией Хосе Сири на страницах нашего интернет-портала мы в последний раз встречались в мае прошлого года. На момент нынешней публикации премьера новой постановки «Мадам Баттерфляй» Пуччини в «Ла Скала», которой главный оперный театр Италии открыл сезон 2016/2017 и в которой певица исполнила главную партию, стала уже достоянием новейшей музыкальной истории. И сегодня появления видеоверсии (DVD и Blu-Ray) миланской продукции, записанной на лейбле DECCA (режиссер – , дирижер – ), с большим интересом ожидают во всём мире, ведь речь идет об исконной двухактной редакции оперы 1904 года, мировая премьера которой потерпела фиаско именно на сцене «Ла Скала». Сегодня к оригинальной версии «японской трагедии» Пуччини театры практически и не обращаются, предпочитая так называемую «стандартную редакцию» в трех актах.

http://www. elcanto.ru/17072501.html

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Реконструкция партитуры миланской редакции 1904 года на сцене «Ла Скала» в сезоне 2016/2017 была предпринята представителем издательства «Рикорди» Джулианом Смитом, а совсем недавно Мария Хосе Сири исполнила «Мадам Баттерфляй» и в «стандартной редакции». На сей раз это новая постановка на открытой арене «Сферистерио» в рамках летнего оперного фестиваля в Мачерате. Ее премьера состоялась 22 июля нынешнего года, а сюжет «для пущей важности» перенесен во времена Второй мировой войны (режиссер – , дирижер – ). Во избежание путаницы заметим, что свежая мачератская постановка, задуманная к прокату под звездным небом Италии в двух частях (с одним лишь антрактом), обращается именно к финальной трехактной версии – к «стандартной редакции», вышедшей в свет в издательстве «Рикорди» в 1907 году. После провала миланской премьеры 17 февраля 1904 года, что не в последнюю очередь было спровоцировано плановой обструкцией, устроенной недругами весьма тщеславного, амбициозного композитора и его издателя, опера, несмотря даже на свершившийся факт выплаты театру неустойки, гордо была отозвана самим автором. Ее второй редакцией по-прежнему дирижировал итальянец (1860–1919): впервые она была представлена на сцене театра «Гранде» в Брешии 28 мая того же года. Со второй попытки – при существенной переработке ряда деталей (особенно, в первом акте) и разделении второго акта на две части – немногим более чем через три месяца «Мадам Баттерфляй» обрела, наконец, свое второе рождение, закрепившее не только важные музыкальные изменения в финальном монологе главной героини, но и саму трехактную структуру. И на сей раз шедевру Пуччини сопутствовал ошеломляющий, поистине триумфальный успех!

В обеих исторических премьерах 1904 года Пинкертоном, получившим в третьем акте второй редакции новую, ранее отсутствовавшую арию-романс (привычное для всех «Addio, fiorito asil»), значился известный по тем временам, но сегодня практически оставшийся в тени забвения итальянский драматический тенор (1876–1949). В 1904 году в Милане партию Мадам Баттерфляй исполняла знаменитая итальянская сопрано (1872–1945), а в Брешии – одна из ярчайших звезд первой половины XX века, выдающаяся украинская сопрано Соломия Крушельницкая (1872–1952). Именно ей после спектакля, в финале которого артистов и композитора восторженная итальянская публика вызывала на поклоны много раз, Пуччини послал свой портрет с надписью: «Прекраснейшей и очаровательнейшей Баттерфляй». Соломия Крушельницкая была и участницей премьеры третьей редакции оперы. Она состоялась 2 января 1906 года в туринском театре «Реджо» под управлением выдающегося итальянского маэстро Артуро Тосканини (1867–1957), однако некоторые изменения в партитуру, опубликованную в Милане, как уже было отмечено, в 1907 году, Пуччини продолжал вносить и после этого. Можно полагать, что «стандартная редакция» оперы в основном была сформирована к моменту ее премьеры на сцене ньюйоркского театра «Метрополитен-опера» 11 февраля 1907 года. На ней присутствовал и сам композитор, на главные партии были приглашены американская «оперная львица», сопрано (1882–1967) и знаменитейший итальянский тенор Энрико Карузо (1873–1921), а место за дирижерским пультом занял итальянец (1863–1927). Финальные правки, внесенные композитором в том же году, как раз и привели к окончательному варианту – к той сáмой широко распространенной «стандартной редакции», которую сегодня можно услышать во всех уголках земного шара.

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Обладательница голоса лирической фактуры, Розина Сторкио прославилась, в первую очередь, участием в мировых премьерах опер Леонкавалло, Джордано, Пуччини и Масканьи. В раритетной сегодня «Богеме» Леонкавалло (1897) – альтернативной широко известной одноименной опере Пуччини – на премьере в венецианском театре «Ла Фениче» она была парижской гризеткой Мими, а в миланском театре «Лирико» в титульной партии оперы «Зазá» (1900), еще одном опусе Леонкавалло, перевоплощалась в провинциально- наивную шансонетку. На премьере оперы Джордано «Сибирь» (1903) в миланском театре «Ла Скала» Розина Сторкио пела партию Стефаны (Стефании), а в партии главной героини оперы Масканьи «Лодолетта» (1917) выходила на премьере в римском театре «Костанци». Ее последний выход к публике состоялся в 1923 году в Барселоне еще при жизни Пуччини, внезапная смерть настигла которого уже на следующий год: «лебединой песней» 51-летней примадонны как раз и стала утвердившаяся в своем новом формате «Мадам Баттерфляй».

Для уругвайки Марии Хосе Сири постановка в «Ла Скала» первой редакции «Мадам Баттерфляй», осуществленная в сезоне 2016/2017, стала ролевым дебютом, так что путь постижения этой исполнительницей партии японской гейши – словно путь от мировой премьеры к «стандартной редакции», пройденный в истории оперной музыки Розиной Сторкио. Что и говорить, по нынешним временам подобный расклад просто уникален! На первом этапе путь из Милана длиной в семь с половиной месяцев привел Марию Хосе Сири в фестивальную Мачерату – из Италии в Италию. Но ожидается, что уже в следующем сезоне главную партию в «японской трагедии» Пуччини певица исполнит и на других значимых площадках Европы – в Венской государственной опере, в Баварской государственной опере (в Мюнхене) и в Берлинской «Дойче Опер». Возможность повторения истории на новом витке ее развития как череды знаковых событий в жизни человечества ни малейших сомнений, в принципе, никогда не вызывала. Но сузим исторический охват на сферу музыки и театра. Глядя на уверенный путь постижения Марией Хосе Сири «весьма драматичной» в истории оперы партии Мадам Баттерфляй, начавшийся с позитивных на этот ролевой дебют отзывов миланской критики, нисколько уже не сомневаешься в том, что поступательно-творческое движение по спирали впечатляюще зримо может проявиться и в новейшей музыкальной истории! На фото: Мария Хосе Сири © Victor Santiago После премьеры в «Ла Скала». 07.12.2016 © Brescia e Amisano / Teatro alla Scala «Мадам Баттерфляй» в Sferisterio. 22.07.2017 © Alfredo Tabocchini / Macerata Opera Я рекомендую

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27 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)

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pag. 50

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Domani l’anteprima giovani di Aida allo Sferisterio www.ilmascalzone.it /2017/07/domani-lanteprima-giovani-di-aida-allo-sferisterio/ Redazione Alle 21, l’opera di Giuseppe Verdi messa in scena da Francesco Micheli. Nel pomeriggio incontro agli Antichi Forni sul Maestro di Busseto. Tra le curiosità si può scoprire che Toscanini mise in scena per la prima volta in Europa l’Aida nel 1888 proprio al Teatro Lauro Rossi Macerata, 26 luglio 2017 – Arriva la terza anteprima giovani: domani, giovedì 27 luglio, è la volta di Aida, l’opera di Giuseppe Verdi nell’applauditissimo spettacolo firmato da Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, che torna con nuovi disegni scenografici di Francesca Ballarini. Il debutto per il grande pubblico è fissato invece per domenica 30 luglio, alle 21.

Associazione Arena Sferisterio

L’allestimento ha le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei. Sul podio Riccardo Frizza, già apprezzato in Otello nell’estate 2016 e interprete di prestigio internazionale dell’opera italiana. Nel ruolo di Aida, Liana Aleksanyan; con lei in scena Stefano La Colla (Radames), Anna Maria Chiuri (Amneris), Stefano Meo (Amonasro), Giacomo Prestia ( Ramfis), Cristian Saitta (il Re), Enrico Cossutta (Un messaggero), Federica Vitali (Una sacerdotessa) e la compagnia Artemis Danza. Completano il cast l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro lirico Marchigiano Bellini, la Banda Salvadei. Repliche il 5, 11 e 14 agosto. La giornata inizia alle ore 18.30, agli Antichi Forni, con la presentazione della Trilogia verdiana marchigiana: un cofanetto composto da tre volumi in cui sono raccolte notizie inedite sul rapporto tra il Cigno di Busseto e le Marche, frutto delle ricerche di Pietro Molini e Paolo Peretti, stampato dalla casa editrice Andre Livi di Fermo. I curatori illustreranno al pubblico le loro ricerche insieme a Piero Mioli, Consigliere d’Arte della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, nonché docente di Storia e storiografia della musica ed Estetica musicale al Conservatorio di Bologna. Verdi e le Marche, Cantanti verdiani marchigiani dell’800 e Vincenzo Sassaroli, il musicista che osò sfidare Verdi: sono i titoli dei tre volumi che stanno suscitando una notevole curiosità tra i musicofili, gli appassionati della lirica e gli amanti di Verdi. La trilogia contiene notizie inedite, a cominciare dai nomi dei 14 cantanti lirici delle Marche che furono chiamati da Verdi ad esibirsi nelle prime rappresentazioni delle maggiori opere verdiane nei più importanti teatri d’Italia. Nella raccolta emerge anche la storia del celebre compositore camerte Filippo Marchetti, il quale non riuscì mai ad imporsi nel panorama musicale del suo tempo a causa della fama dominante di Verdi e dall’impossibilità di Ricordi di dargli spazio. Molto interessante è un’altra curiosità riguardante Toscanini: il grande d’orchestra mise in scena per la prima volta in Europa l’Aida nel 1888 proprio al Teatro Lauro Rossi, essendo rientrato in Italia provenendo direttamente da Rio De Janeiro. Uno dei tre volumi di Molini e Peretti è dedicato a Vincenzo Sassaroli di Tolentino, un noto musicista coevo di Verdi. Avendo ascoltato l’Aida e la Messa da requiem nel 1876, espresse un severo giudizio su entrambe le composizioni 1/2


,dicendo che erano di scarso valore musicale. Scrisse poi a Ricordi dicendo che sarebbe stato in grado di comporre una nuova Aida, sullo stesso libretto usato a Verdi, per poi metterla a confronto con quella verdiana dinanzi ad una giuria imparziale. Ricordi non diede seguito alla sfida ed anzi molti critici contestarono Sassaroli. Š 2017, Redazione. All rights reserved.

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Questa sera (giovedì) alle 21 l’anteprima giovani di Aida allo Sferisterio CULTURA E SPETTACOLI

di Picchio News

del 27/07/2017

Arriva la terza anteprima giovani: domani, giovedì 27 luglio, è la volta di Aida, l’opera di Giuseppe Verdi nell’applauditissimo spettacolo firmato da Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, che torna con nuovi disegni scenografici di Francesca Ballarini. Il debutto per il grande pubblico è fissato invece per domenica 30 luglio, alle 21. L’allestimento ha le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei. Sul podio Riccardo Frizza, già apprezzato in Otellonell’estate 2016 e interprete di prestigio internazionale dell'opera italiana. Nel ruolo di Aida, Liana Aleksanyan; con lei in scena Stefano La Colla (Radames), Anna Maria Chiuri (Amneris), Stefano Meo (Amonasro), Giacomo Prestia (Ramfis), Cristian Saitta (il Re), Enrico Cossutta (Un messaggero), Federica Vitali (Una sacerdotessa) e la compagnia Artemis Danza. Completano il cast l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro lirico Marchigiano Bellini, la Banda Salvadei. Repliche il 5, 11 e 14 agosto. La giornata inizia alle ore 18.30, agli Antichi Forni, con la presentazione della Trilogia verdiana marchigiana: un cofanetto composto da tre volumi in cui sono raccolte notizie inedite sul rapporto tra il Cigno di Busseto e le Marche, frutto delle ricerche di Pietro Molini e Paolo Peretti, stampato dalla casa editrice Andre Livi di Fermo. I curatori illustreranno al pubblico le loro ricerche insieme a Piero Mioli, Consigliere d’Arte della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, nonché docente di Storia e storiografia della musica ed Estetica musicale al Conservatorio di Bologna. Verdi e le Marche, Cantanti verdiani marchigiani dell’800 e Vincenzo Sassaroli, il musicista che osò sfidare Verdi: sono i titoli dei tre volumi che stanno suscitando una notevole curiosità tra i musicofili, gli appassionati della lirica e gli amanti di Verdi. La trilogia contiene notizie inedite, a cominciare dai nomi dei 14 cantanti lirici delle Marche che furono chiamati da Verdi ad esibirsi nelle prime rappresentazioni delle maggiori opere verdiane nei più importanti teatri d’Italia. Nella raccolta emerge anche la storia del celebre compositore camerte Filippo Marchetti, il quale non riuscì mai ad imporsi nel panorama musicale del suo tempo a causa della fama dominante di Verdi e dall’impossibilità di Ricordi di dargli spazio. Molto interessante è un’altra curiosità riguardante Toscanini: il grande d’orchestra mise in scena per la prima volta in Europa l’Aida nel 1888 proprio al Teatro Lauro Rossi, essendo rientrato in Italia provenendo direttamente da Rio De Janeiro.

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Uno dei tre volumi di Molini e Peretti è dedicato a Vincenzo Sassaroli di Tolentino, un noto musicista coevo di Verdi. Avendo ascoltato l’Aida e la Messa da requiem nel 1876, espresse un severo giudizio su entrambe le composizioni ,dicendo che erano di scarso valore musicale. Scrisse poi a Ricordi dicendo che sarebbe stato in grado di comporre una nuova Aida, sullo stesso libretto usato a Verdi, per poi metterla a confronto con quella verdiana dinanzi ad una giuria imparziale. Ricordi non diede seguito alla sfida ed anzi molti critici contestarono Sassaroli.

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27/7/2017

urandot: la visione psicoanalitica di icci/ orte

Home (/) > Recensioni (/recensioni) > Turandot: la visione psicoanalitica di Ricci/Forte

Turandot (http://www.teatro.it/spettacoli/turandot-35)

Turandot: la visione psicoanalitica di Ricci/Forte 26 Luglio 2017

Valutazione:

Francesco Rapaccioni (/la-redazione/francesco-rapaccioni)

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Turandot segna il debutto nella lirica del duo Ricci & Forte, attivi da anni nella prosa con una cifra precisa e intelligentemente “scandalosa”; il loro progetto creativo parte dall'idea che Turandot sia una donna di oggi che ha paura di diventare adulta e si rifugia in un mondo di sogni, un percorso psicanalitico in cui i vari elementi rimandano a simboli legati alla maternità e all'infanzia. Grande espressività La regia è curata, le comparse agiscono già prima che la musica inizi nei tre atti, i cantanti hanno una grande attenzione ai movimenti e soprattutto la protagonista riesce a imprimere al volto e alla gestualità una incredibile espressività che consente di seguire agevolmente il suo percorso interiore. Alcuni momenti sono particolarmente azzeccati, come lo scioglimento degli enigmi da parte di Calaf mentre alle sue spalle dieci corpi si attorcigliano: i fantasmi interiori rischiano di travolgerlo ma cadono a terra inerti quando gli enigmi sono risolti con coraggio e determinazione. La bella scena di Nicolas Bovey (autore anche delle luci, importanti nell'economia dello spettacolo) è composta da quattro grandi parallelepipedi vetrati, i mondi di fantasia e illusione della http://www.teatro.it/recensioni/turandot/turandot-la-visione-psicoanalitica-di-ricciforte

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urandot: la visione psicoanalitica di icci/ orte

principessa. Contemporanei e occidentali i costumi di Gianluca Sbicca, sontuosi e colorati gli abiti di Turandot che nel nale rimane in sottoveste a segnare una nuova, consapevole rinascita grazie all'amore. Un mondo di gelo Turandot vive in un mondo di gelo dove troneggia un orso polare. Nello spettacolo non ci sono richiami alla Cina se non nella musica af data alla Filarmonica Marchigiana sotto la direzione di Pier Giorgio Morandi che rende bene tali richiami nel contesto della partitura. Nel ruolo del titolo arriva dal gelido nord la svedese Iréne Theorin, voce wagneriana usata con grande sapienza nella sua potente estensione: una maggiore cura della dizione avrebbe portato gli ottimi risultati a livelli di eccellenza. Accanto a lei Rudy Park è un Calaf corretto. Marionette la Liù-sposa di Davinia Rodriguez (che viene uccisa da Turandot con un colpo di pistola) e l'aitante Timur di Alessandro Spina (vestito da sposo e più giovane di Calaf, cosa che ha ingenerato equivoci nel pubblico). Poco in rilievo l'Imperatore e i tre Ministri, bene il Coro lirico marchigiano e i Pueri cantores di Macerata.

Visto il 21/07/2017 al teatro Arena Sferisterio di Macerata (MC) (/teatri/arena-sferisteriomacerata)

OPERA LIRICA

Turandot (/spettacoli/turandot-35)

Informazioni principali Autore: Giacomo Puccini http://www.teatro.it/recensioni/turandot/turandot-la-visione-psicoanalitica-di-ricciforte

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27/7/2017

utter y al cinema

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ada a utter

utter

utter

al cinema

(http://www.teatro.it/spettacoli/ ada a- utter

-5 )

al cine a

26 Luglio 2017

Valutazione:

Francesco Rapaccioni (/la-redazione/francesco-rapaccioni)

Un cinema teatro durante la guerra La scena ssa di Fabio Cherstich propone il teatro nel teatro: panche dove si siedono (troppo rumorosamente) marinai americani, camerini laterali con porte scorrevoli, un boccascena rivolto verso il pubblico completo di luci e sipario, una macchina da proiezione di pellicole in primo piano. Sono i bei costumi di

aleria Donata Bettella a situare l'azione nel tempo e nel luogo,

perfettamente illuminato da Marco Giusti. Le scelte registiche non aggiungono nulla al racconto tradizionale, anzi alcuni momenti sono di dif cile collocazione nel cinema-teatro anzich nella casetta di Cio-Cio-San. Inoltre le proiezioni di spezzoni di lm d'epoca appaiono decontestualizzati, in particolare durante il coro a bocca chiusa: le immagini di Esther

illiams che volteggia in piscina

distraggono dalla musica e non si integrano con il racconto. In altri momenti il bianco di inizio- ne pellicola fa da sfondo al canto. Indubbia la capacità del regista di muovere protagonisti, coristi e comparse in modo curato e convincente, consentendo al pubblico di seguire il plot e soprattutto di comprendere il tormento interiore della protagonista. Si è particolarmente apprezzato il nale, con movenze curatissime e drammaticamente ef caci. http://www.teatro.it/recensioni/madama- utter y/ utter y-al-cinema

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27/7/2017

utter y al cinema

Una grande protagonista dalla Scala allo S eristerio Maria os Siri si conferma grande interprete di utter

per vocalità ed espressività: il soprano

aveva convinto tutti alla Scala il 7 dicembre scorso ma ora pare aver maturato ulteriormente il ruolo e soprattutto il nale risulta di toccante intensità. Concreto e abituato alla parte Antonello Palombi in Pinkerton. Meno a fuoco lo Sharpless di Alberto Mastromarino. Particolari applausi ha meritato la Suzuki di Manuela Custer, addolorata partecipe alle vicende della padrona e incapace di mutare il volgersi negativo degli eventi. Adeguati i ruoli di contorno. Entusiasmo nel nale da parte del pubblico per il piccolo olore di Martino Compagnucci. L' rchestra Filarmonica Marchigiana è stata diretta da Massimo anetti, attento alle dinamiche e alla timbrica delle singole sezioni bene amalgamate. Il Coro lirico marchigiano è stato preparato correttamente da Carlo Morganti.

Visto il 22/07/2017 al teatro Arena Sferisterio di Macerata (MC) (/teatri/arena-sferisteriomacerata)

OPERA LIRICA

ada a utter utter -5 )

(/spettacoli/ ada a-

Informazioni principali Autore: Giacomo Puccini Re ia: nicola berloffa rota onista: Maria osè http://www.teatro.it/recensioni/madamautter Siri y/ utter y-al-cinema

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Very Human Carlo Boccadoro's chamber opera 'Shi', based on Matteo Ricci's Jesuit mission in China, impresses GIUSEPPE PENNISI

Macerata Opera Festival (20 July-14 August 2017) operates in two very different theatres: a small, elegant baroque opera house inside the city and a huge open-air space (originally built for a local sport event). Generally, the festival opens in the larger area. This year the inauguration was in the baroque house with a world premiere. I was there on 20 July and this review is based on that performance of the opera Shi, which in Mandarin, means 'it must be done'. The opera is by young Italian composer Carlo Boccadoro, on a libretto by Cecilia Ligorio, who is also the production's stage director. It is a 'chamber opera' in five scenes. In the pit, Carlo Boccadoro conducts a small ensemble of two pianists — Andrea Rebaudengo and Paolo Gorini — and the percussion group Tetrakis — Gianluca Saveri, Giulio Calandri and Cecilia Martellucci. On the stage were actor Simone Tangolo, baritone Roberto Abbondanza and bass Bruno Taddia. It is a low cost, easily transportable production, like those that Benjamin Britten wished would prevail in the opera world after World War II. In the past, the festival premiered other chamber operas such as The Servant by Marco Tutino and Le Malentendu by Matteo D'Amico, but this program has been discontinued for several years. This is a much appreciated new start.


28 luglio 2017


Bruno Taddia in the first performance of 'Shi' at the Macerata Opera Festival. Photo Š 2017 Alfredo Tabocchini. Click on the image for higher resolution The one act opera lasts an hour and a half and is based on the real life of a Jesuit Father, Matteo Ricci, who, with a few colleagues, travelled from Central Italy to China and lived there for thirty years. There he gained the trust and confidence of the Emperor, who allowed him to preach the Gospel and after his death to be buried in China — a real exception for a foreigner. The videos and projections by Igor Renzetti carry the action from the tempestuous sea in the Mozambique Channel to the hard crossing of deserts, and the cities of Macao and Nanjing, the Forbidden City of Peking and the makeshift convent where Matteo Ricci died. The videos and projections are very effective in helping the libretto flow.


A scene from the first performance of 'Shi' at the Macerata Opera Festival. Photo © 2017 Alfredo Tabocchini. Click on the image for higher resolution The opera's main theme is tolerance and understanding between different cultures. The score is abstract, as is most contemporary music, but not avant-garde. At the premiere, it was enjoyed by everyone, even those not used to contemporary music. The first scene — a tempest — is very descriptive. As the opera proceeds, the music becomes increasingly focused on the inner feelings of the protagonist. The singing, mostly declamation, is mixed with spoken dialogue. At two points, however, the declamation becomes arioso baritone-bass duets with almost Verdian touches. In short, even though Shi is meant to sing the glory of the Almighty, the treatment of Matteo Ricci's long mission in China is very human.

Acknowledging the applause at the end of the first performance of 'Shi' at the Macerata Opera Festival. Photo © 2017 Alfredo Tabocchini. Click on the image for higher resolution The audience was enthusiastic. Copyright © 28 July 2017 Giuseppe Pennisi, Rome, Italy

There are two further performances of Shi, which runs for 75 minutes without an interval, at the Macerata Opera Festival on 2 and 9 August 2017, both beginning at 9pm in Teatro Lauro Rossi, Macerata, Italy. Further information at sferisterio.it


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Concert reviews

Gabriele Baldocci >>


a cura di Esserci comunicazione

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


28 Luglio 2017 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 17

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


Turandot sold out con infortunio: Theorin sostituita da France Dariz Nozze agli Aperitivi con Butterfly www.cronachemaceratesi.it /2017/07/28/turandot-sold-out-con-infortunio-theorin-sostituita-da-france-dariznozze-agli-aperitivi-con-butterfly/993604/ MACERATA OPERA - Si accendono i riflettori sul secondo weekend allo Sferisterio. Per la prima volta in 25 anni, anche la seconda replica del titolo inaugurale del festival registra il tutto esaurito. Cambio dell'ultima ora: la cantante francesce prenderĂ il posto della protagonista. Questa mattina l'incontro con l'avvocato Marco Mellone ha aperto i nuovi appuntamenti degli Antichi Forni. Tra i temi toccati, le unioni tra persone di nazioni diverse e i particolari casi di matrimoni via skype. Domani iniziano i Concerti in cantina. Domenica l'Aida di Francesco Micheli (le foto dell'anteprima)

Il direttore artistico del Macerata Opera festival, Francesco Micheli, presenta la sua versione dell’Aida all’Anteprima giovani andata in scena ieri sera allo Sferisterio

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di Leonardo Giorgi (foto di Fabio Falcioni) Parte il weekend dell’Opera. Tre giorni di incontri, concerti, enogastronomia in attesa dei tre appuntamenti del weekend allo Sferisterio: si parte con Madama Butterfly (leggi la recensione) questa sera e si continua con la Turandot (leggi la recensione) di domani e l’attesa prima dell’Aida di domenica sera. Un successo, quello della stagione, rispecchiato anche dal pronosticabile sold out dell’Anteprima giovani dell’Aida andata in scena ieri sera nell’Arena. Per la prima volta in 25 anni, anche la seconda replica del titolo inaugurale del festival, Turandot, è sold out: il capolavoro di Puccini va in scena sabato 29 luglio alle ore 21 allo Sferisterio con un tutto esaurito già raggiunto contemporaneamente a quello della serata di debutto. Sul podio Pier Giorgio Morandi, alla guida della FORM e del complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, il Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”. INFORTUNIO ALLA TURANDOT – A causa di un infortunio, Iréne Theorin non potrà interpretare come previsto il personaggio di Turandot nella recita di sabato 29 luglio. Al suo posto France Dariz che ha seguito fin dall’inizio tutta la produzione poiché impegnata come cover del soprano svedese. La cantante francesce è pronta al suo debutto allo Sferisterio nelle vesti della sanguinaria ed algida principessa Turandot che, nella produzione firmata da Ricci/Forte si confronta con la sua interiorità e con un mondo in cui sogni e incubi si intrecciano con la realtà. Il tenore Rudy Park tenterà di sciogliere i tre enigmi nei panni del principe ignoto, Calaf. Il cast di interpreti si completa con Stefano Pisani (l’imperatore Altoum), Alessandro Spina (Timur), Davinia Rodriguez (Liù), Andrea Porta (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Marcello Nardis (Pong) e Nicola Ebau (Un mandarino). Le scene e le luci sono curate da Nicolas Bovey; Gianluca Sbicca ha firmato i costumi e Marta Bevilacqua i movimenti scenici. Lo spettacolo potrà essere seguito con le audio descrizioni, che permettono ai non vedenti e agli ipovedenti di conoscere l’allestimento attraverso una descrizione di tutto quello che è elemento visivo dello spettacolo.

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Irène Theorin, interprete della principessa Turandot, domani sarà sostituita a causa di un infortunio

MOGLIE E BUOI DEI PAESI TUOI? – «Con un buon avvocato forse Madama Butterfly non si sarebbe suicidata». E’ quanto ha sostenuto il legale campano Marco Mellone, ospite questa mattina degli Aperitivi culturali negli Antichi forni, in vista della seconda replica dell’opera di Giacomo Puccini ambientata in Giappone. Prima dello spettacolo di questa sera, la rassegna di appuntamenti curata dall’avvocato Cinzia Maroni si è concentrata sulle particolarità legali di un matrimonio tra persone provenienti da nazioni diverse. E sull’annosa questione legata all’effettiva Gli avvocati Marco Melloni e Cinzia Maroni, curatrice degli Aperitivi validità del matrimonio tra Pinkerton e Cho Cho-san. cultural «Bisogna avere chiaro – ha spiegato Mellone – che un matrimonio è valido solo se c’è corrisposta volontà di sposarsi da entrambe le parti, a prescindere da una firma. Sulla base della normativa giapponese vicende all’epoca dei fatti dell’opera, il matrimonio era assolutamente valido. Se fossi stato nell’avvocato di Pinkerton avrei giocato la carta dello “ioci causa” per annullare il legame. “Ioci causa” indica una manifestazione di volontà non seria, fatta appunta per gioco». Casi simili avvengono in continuazione e, come ha raccontato l’avvocato, uno dei più celebri riguarda una leggenda della televisione italiana. «La terza moglie di Mike Bongiorno, Daniela Zuccoli, negli anni ’80 fece un viaggio “extraconiugale” negli Stati Uniti con un suo amico (Walter Fusari ndr). Durante questa vacanza, Daniela si sposò a Las Vegas con il compagno di viaggio. Tornata in Italia, per evitare conseguenze legali, visto che entrambi erano già sposati, riuscì a far annullare il matrimonio contratto nello stato del Nevada 3/10


ammettendo che era stato fatto appunto “per gioco”». Una materia legale, quella dei matrimoni, che negli ultimi si è evoluta in maniera esponenziale. «Non tutti lo sanno – sottolinea Mellone – ma ormai ci si può sposare anche su internet. Personalmente ho seguito il caso di due persone che si sono unite in matrimonio su Skype, senza mai incontrarsi. Si sono innamorati e hanno voluto sposarsi. Lui è pakistano e secondo una legge del suo paese, è possibile contrarre un matrimonio anche tramite mezzi di comunicazione. Alla fine, il matrimonio è stato convalidato anche in Italia, secondo una sentenza della Corte di cassazione che stabilisce la validità dell’atto poiché c’è stata reciproca e genuina volontà». L’esperienza di Mellone in tutti i tipi di matrimonio sarebbe stata utile a Madama Butterfly, se avesse voluto passare per vie legali invece di andare incontro alla morte con il suicidio rituale “jigai”, equivalente femminile del seppuku (conosciuto anche come harakiri). «Considerando anche i reati penali commessi dal tenente americano nello sposare la geisha minorenne – conclude il legale -, con un buon avvocato Madama Butterfly avrebbe potuto rovinare Pinkerton». Domani alle 12, Adriano Fabris, ordinario di Filosofia morale all’Università di Pisa, è protagonista dell’incontro degli Aperitivi culturali Il Tao di Puccini. In occasione della pubblicazione dei nuovi volumi dell’epistolario pucciniano, Fabris discute il rapporto tra Puccini e la cultura orientale, in un appuntamento dedicato alla scoperta del profondo interesse e della grande conoscenza del compositore lucchese verso i miti dell’Oriente (ingresso libero).

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Il pubblico dell’anteprima di ieri sera

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI SABATO – Nel Parco di Villa Cozza, alle 17, i Fiori musicali, ciclo di concerti curati da Cesarina Compagnoni, con la partecipazione degli studenti del Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo. Le iniziative continuano allo Sferisterio, alle 19, con gli aperitivi in loggione, dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini. L’evento prevede una verticale di vini, con un sommelier dell’AIS che ne spiega la storia, ed offre la possibilità di godere del panorama mozzafiato maceratese, dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. CONCERTI IN CANTINA CON IMT E SFERISTERIO – Domani, sabato 29, vino e musica per i 50 anni delle doc del Rosso Conero e del Verdicchio di Matelica. Iniziano i “Concerti in cantina”, la nuova iniziativa del Macerata Opera festival in collaborazione con l’istituto marchigiano Tutela vini, un ciclo di concerti, nelle cantine più suggestive del territorio fra Ancona e Macerata, per degustare i vini delle più importanti etichette produttrici delle doc. Il programma musicale di questo brindisi itinerante che celebra le Marche è affidato ai talenti musicali, scelti dal festival, che proporranno programmi originali e adatti all’ambiente campestre. Il primo appuntamento è domani alle 17,30 nell’azienda agricola Moroder di Montacuto. Protagonisti i musicisti della Salvadei Brass, ensemble di ottoni e percussioni da anni collaboratrice dello Sferisterio si esibisce con Opera&Song. Il programma del concerto si snoda tra le pagine più famose tratte dai titoli in cartellone: la famosissima romanza Nessun dorma, della Turandot di Giacomo Puccini, la melodia del Coro a bocca chiusa della Madama Butterfly, sempre di Puccini e il Gran finale atto II dell’Aida di Giuseppe Verdi. Segue poi l’esecuzione di canzoni d’autore appositamente trascritte dalla formazione Salvadei, da Nel blu dipinto di blu (Volare) a ‘O sole mio, passando per Granada per arrivare a Il Mondo di Jimmy Fontana. Domenica 30 si va alla Country House di Matelica. Ad allietare il pubblico ci pensano Stella e Anna Barbero, flautista e pianista, con il recital Ornitophonica. Lo spettacolo si propone di accompagnare il pubblico in un volo 5/10


Selfie davanti lo Sferisterio

attraverso il cielo e le sue creature naturali o immaginarie, che da sempre hanno affascinato i musicisti di ogni era, sedotti dal canto e dal volo degli uccelli. Il programma prevede brani di Franz Liszt (San Francesco d’Assisi: la predica agli uccelli) e Antonio Vivaldi (Il Cardellino), estratti da Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saens e Il merlo nero di Olivier Messiaen. Le Barbero si esibiscono anche nella celebre aria di Papageno Io sono l’uccellatore da Il Flauto Magico Mozart e nel brano de L’uccellino da Pierino e il lupo Sergej Prokofiev. È possibile consultare il programma completo e prenotare le degustazioni sul sito. Le degustazioni di Concerti in cantina sono al prezzo di 15 euro ciascuna. Per chi ne avesse bisogno, è disponibile un servizio navetta a pagamento contattando il numero 335 6109374.

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28 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Bologna)

a cura di Esserci comunicazione

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Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


28 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 42

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


Domani tutto esaurito per la Turandot www.ilmascalzone.it /2017/07/domani-tutto-esaurito-per-la-turandot/ Redazione

Turandot

Per la prima volta in 25 anni, anche la seconda replica del titolo inaugurale del festival è sold out. Theorin infortunata sarà sostituita dalla francese France Dariz Macerata 28 luglio – Per la prima volta in 25 anni, anche la seconda replica del titolo inaugurale del festival, Turandot, è sold out: il capolavoro di Puccini va in scena sabato 29 luglio alle ore 21 allo Sferisterio con un tutto esaurito già raggiunto contemporaneamente a quello della serata di debutto. Sul podio Pier Giorgio Morandi, alla guida della FORM e del complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, il Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”. A causa di un infortunio, Iréne Theorin non potrà interpretare come previsto il personaggio di Turandot nella recita di sabato 29 luglio. Al suo posto, France Dariz, che ha seguito fin dall’inizio tutta la produzione poiché impegnata come cover del soprano svedese. La cantante francese è pronta al suo debutto allo Sferisterio nelle vesti della sanguinaria ed algida principessa Turandot che, nella produzione firmata da Ricci/Forte si confronta con la sua interiorità e con un mondo in cui sogni e incubi si intrecciano con la realtà. Il tenore Rudy Park tenterà di sciogliere i tre enigmi nei panni del principe ignoto, Calaf. Il cast di interpreti si completa con Stefano Pisani (l’imperatore Altoum), Alessandro Spina (Timur), Davinia Rodriguez (Liù), Andrea Porta (Ping), Gregory Bonfatti (Pang), Marcello Nardis (Pong) e Nicola Ebau (Un mandarino). Le scene e le luci sono curate da Nicolas Bovey; Gianluca Sbicca ha firmato i costumi e Marta Bevilacqua i movimenti scenici.

La giornata di sabato 29 luglio è ricca di appuntamenti festivalieri, fra i quali il secondo itinerario dei Percorsi tattili organizzati in collaborazione con l’Università di Macerata e il Museo Tattile Omero e dedicato a Turandot e ai costumi della produzione. Il percorso di sabato 29 luglio è dedicato in special modo ai bambini e alla scoperta dei costumi di Turandot, grazie alla collaborazione della sartoria del Teatro, dove i piccoli partecipanti avranno modo di toccare e indossare i vestiti messi a disposizione. Per informazioni e prenotazioni sui percorsi, contattare arte.accessibile@unimc.it. Per gli Aperitivi Culturali agli Antichi Forni curati da Cinzia Maroni, alle ore 12, Adriano Fabris, ordinario di Filosofia morale all’Università di Pisa, è protagonista dell’incontro Il Tao di Puccini. In occasione della pubblicazione dei nuovi volumi dell’epistolario pucciniano, Fabris discute il rapporto tra Puccini e la cultura orientale, in un appuntamento dedicato alla scoperta del profondo interesse e della grande conoscenza del compositore lucchese verso i miti dell’Oriente (ingresso libero). Nel Parco di Villa Cozza, alle ore 17, i Fiori musicali, ciclo di concerti curati da Cesarina Compagnoni, con la partecipazione degli studenti del Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo. Le iniziative continuano allo Sferisterio, alle ore 19, con gli aperitivi in loggione, dell’Istituto Marchigiano di Tutela 1/2


Vini. L’evento prevede una verticale di vini, con un sommelier dell’AIS che ne spiega la storia, ed offre la possibilità di godere del panorama mozzafiato maceratese, dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. Per prenotazioni, visitare il sito www.sferisterio.it/visit. In serata, lo spettacolo della Turandot potrà inoltre essere seguito con le audio descrizioni, che permettono ai non vedenti e agli ipovedenti di conoscere l’allestimento attraverso una descrizione di tutto quello che è elemento visivo dello spettacolo. È possibile scaricare gratuitamente le parti introduttive dei titoli in programma dal sito web dello Sferisterio. © 2017, Redazione. All rights reserved.

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31/7/2017

utto esaurito allo feristerio. anto che non c un i lietto per il nostro critico Massimo aolella - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

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Tutto esaurito allo eristerio. Tanto che non c un biglietto per il nostro critico assimo Paolella di RO ERTO SCORCELLA

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C è il tutto esaurito allo Sferisterio. Meno male. c è il tutto esaurito, tanto che non c è neanche posto per un critico che presenzia all opera per scrivere la sua recensione su un giornale. O perlomeno per il maestro Massimo Paolella, esperto musicale e opinionista delle opere messe in scena allo Sferisterio per la nostra testata. Innanzitutto, il ringraziamento pubblico va proprio al maestro Paolella che, con estrema competenza e rara capacità di sintesi, riesce sempre a dare il suo punto di vista critico su quello che vede e che sente. Senza freni o censure. Il maestro Paolella sabato scorso, per un imprevisto dell ultimo minuto, non ha potuto prendere parte alla prima della Madama Butterfly. Per questa sera avevamo chiesto un biglietto a suo nome, come qualsiasi altra testata del mondo, per la seconda della Madama Butterfly. Ma qualcosa è andato storto. http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

&url=https://picchionews.it: 3/cultura-e-spettacoli/tutto-esaurito-allo-sferisterio-tanto-che-non-c-e-un- i lietto-

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31/7/2017

utto esaurito allo feristerio. anto che non c un i lietto per il nostro critico Massimo aolella - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

L accredito a nome Massimo Paolella per Picchio Ne s non è stato concesso perchè, così ci scrive l ufficio stampa dello Sferisterio, Avevamo già inserito la vostra testata fra quelle accreditate sabato scorso per la prima di Madama Butterfly ma il biglietto a nome Paolella non è stato ritirato. Il momento era concitato dato che si trattava di una prima, ma non ci risulta di aver ricevuto un avvertimento per l assenza . Scusate. Scusate se una persona ha un problema all ultimo momento e magari l ultima cosa che pensa è quella di avvertire che non sarà presente a un opera lirica. Forse perchè ha qualcosa di pi importante cui pensare. Ma fa niente. Siamo certi che la mancata concessione dell accredito al maestro Paolella sia dipesa solo dall afflusso di pubblico che non ha consentito di ricavare un posto in pi per il nostro inviato e non sia certo dipesa da una critica precedente, oggettiva e non propriamente entusiasta, del maestro Paolella. Riproveremo per le prossime serate dell opera. Intanto, per questa sera, il biglietto lo abbiamo acquistato. ne scriveremo comunque. Nel frattempo, per , possiamo già avvertire i nostri lettori che non saremo presenti e non vi potremo raccontare il concerto del 20 agosto allo Sferisterio di Thom or e e onny reen ood. L ufficio stampa dello Sferisterio oggi ci scrive testualmente la società (Indipendente) che ha organizzato l’evento di beneficenza ha messo a disposizione alcuni accrediti per la stampa. Ogni testata tv, radio, eb, locale e nazionale pu richiederne uno, il costo del singolo biglietto è di 100 euro (non ci sono omaggi). Chi fosse interessato all’accredito pu inviare una mail entro il 31 luglio. Dopo tale data nessuna richiesta sarà presa in considerazione. utte le richieste saranno poi inviate alla produzione che rilascer

li eventuali accrediti secondo disponi ilit .

iamo

previsto un contin ente esclusivamente per la stampa marchi iana. hi otterr l’accredito ricever un lin per ac uistare il i lietto online . nsomma per lavorare iso na spendere cento euro. societ che or anizza il concerto per nel du

se si fortunati nel trovare posto. ene: alla

iso nere e chiedere se conosce il si ni cato tecnico della parola accredito . Noi

io a iamo preferito non accreditarci.

http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

&url=https://picchionews.it: 3/cultura-e-spettacoli/tutto-esaurito-allo-sferisterio-tanto-che-non-c-e-un- i lietto-

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29 luglio 2017


29 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Ancona)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 55

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


29 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Imola)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 48

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


a cura di Esserci comunicazione

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


29 Luglio 2017 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 06

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“Turandot non esiste” Fabris svela il Tao di Puccini www.cronachemaceratesi.it /2017/07/29/turandot-non-esiste-fabris-svela-il-tao-di-puccini/994301/ MACERATA - La regina di ghiaccio protagonista degli Aperitivi culturali. Ospite dell'appuntamento di oggi il docente di filosofia morale dell'università di Pisa: "Il compositore era molto attento agli ambienti intellettuali e precorreva i suoi tempi". Il segreto nelle affermazioni di Ping, Pong e Pang

di Marco Ribechi (foto di Fabio Falcioni) Turandot non esiste, non esiste che il Tao. Da queste affermazioni dei tre ministri del regno Ping, Pong, Pang che cercano di convincere Calaf a desistere dalla sua impresa è iniziato l’avvincente incontro con Adriano Fabris per gli Aperitivi culturali, negli Antichi forni di Macerata. Il docente di filosofia morale dell’università di Pisa ha analizzato il rapporto tra Puccini Adriano Fabris e Cinzia Maroni e l’Oriente attraverso la concezione cinese del Tao, ovvero La Via. Di fronte a un pubblico foltissimo, che annoverava anche l’illustre ospite Pietro Rescigno, massima autorità di diritto civile, Fabris ha cercato di analizzare come Puccini potesse avere familiarità con uno dei più elevati concetti della vita spirituale cinese in un tempo in cui i testi letterari ancora non avevano fatto breccia in Europa. «In Cina c’era una corrente di pensiero, il Moismo, che credeva che ogni problema potesse essere risolto con il ragionamento – spiega Fabris – il Taoismo al contrario affermava che tutto il mondo che percepiamo è pura illusione, nulla esiste se non il nostro posto in una concezione universale dell’esistenza. E proprio a questa filosofia i tre ministri del regno fanno appello per cercare di convincere Calaf che al contrario sembra essere inamovibile nel raggiungimento del suo scopo». Da questo punto di vista il principe potrebbe rappresentare quasi un campione dell’Occidente, un simbolo dell’espansione europea che si scontrava con il wu wei cinese, cioè la non azione. «Dal punto di vista taoista gli sforzi di Calaf appaiono inutili e privi di ogni logica – continua Fabris – se tutto è illusione perchè affannarsi per qualcosa che è pura apparenza? In queste parole possiamo leggere le difficoltà di incontro tra due mondi, l’Oriente e Occidente, che a quel tempo ancora non avevano parole e concetti per dialogare tra loro». A questo potrebbe essere funzionale anche l’atmosfera fiabesca di tutta l’opera. «Niente di meglio che una fiaba avrebbe Il pubblico degli Antichi Forni permesso di comprendere l’incontro tra le due culture – spiega il docente – Puccini da questo punto di vista appare estremamente al passo con i tempi, un musicista che seguiva i pensieri intellettuali della sua epoca, capace di fiutare e comprendere l’aria del suo secolo. Se Calaf rappresenta l’occidente Liù è un personaggio molto cristiano che si sacrifica per l’altro. Infine la Turandot, la regina di ghiaccio, sembra quasi attendere di essere salvata da se stessa e dalla sua immobilità. Da un lato il pericolo per la Cina è l’eccessiva occidentalizzazione e 1/3


perdita dei costumi, dall’altro l’occidente può soffrire di nichilismo, ovvero la vacuità del senso della vita».

L’aperitivo culturale

Proprio in questo incontro scontro può essere analizzato il quarto enigma dell’opera, ovvero il matrimonio dei due protagonisti che tanti problemi causò allo stesso Puccini. «Nella giusta via tra l’annullamento dell’azione e una ricerca di produttività e globalizzazione potrebbe risiedere l’equilibrio della società moderna – conclude l’ospite – sempre più spaccata tra una globalizzazione capitalistica estrema e altre realtà che invece rifiutano questo concetto di produzione e se ne sentono schiacciate». A concludere l’incontro il consueto aperitivo questa volta offerto da Qb – Quanto Basta e accompagnato da un buon bicchiere di Ribona. Domenica 30 luglio, Carla Moreni del Sole 24 e il maestro Riccardo Frizza presenteranno Aida. Una riflessione sulla rivalità tra Aida e Amneris per l’amore di Radames. Con il maestro Frizza, oltre alle suggestioni della partitura di Aida, sarà omaggiato Arturo Toscanini a 150 anni dalla morte.

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23/8/2017

Macerata Opera Festival 2017 - Madama utterfl

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30 luglio 2017


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30-LUG-2017 Dir. Resp.: Alberto Ceresoli

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Arena Sferisterio


a cura di Esserci comunicazione

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


30 Luglio 2017 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)

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30 Luglio 2017 - Corriere Adriatico (ed. Pesaro)

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a cura di Esserci comunicazione

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Aida, Anna Maria Chiuri è Amneris: “Mi sono divisa tra Verona e Macerata Regia di Micheli di grande effetto” www.cronachemaceratesi.it /2017/07/30/aida-anna-maria-chiuri-e-amneris-mi-sono-divisa-tra-verona-emacerata-regia-di-micheli-di-grande-effetto/994319/ INTERVISTA - Il celebre mezzosoprano impegnata nel nostro capoluogo e all'Arena con lo stesso personaggio. "Lo Sferisterio è splendido, facile da gestire vocalmente". Sullo spettacolo in scena quest'anno: "Allestimento contemporaneo, ma senza stravolgere il dramma"

di Maria Stefania Gelsomini Anna Maria Chiuri è l’Amneris dell’estate 2017. Appena il tempo di terminare le recite all’Arena di Verona ed eccola a Macerata, dove stasera sarà una delle protagoniste assolute nella ripresa dell’Aida del cinquantenario firmata da Francesco Micheli, mentre a fine agosto partirà alla volta di Shangai per la sua terza Amneris di stagione. Per la celebre mezzosoprano nata in Alto Adige non è un debutto ma un ritorno allo Sferisterio: il pubblico maceratese l’ha già applaudita nel 2002 nella Carmen di Gilbert Deflo, nel 2003 come Santuzza nella Cavalleria rusticana diretta da Massimo Ranieri e nel 2010 come Preziosilla nella Forza del destino di Pierluigi Pizzi. Signora Chiuri, è la sua quarta volta allo Sferisterio, che rapporto ha con questo teatro, con la città e con le Marche in generale? Le Marche sono bellissime ed è sempre un piacere tornare, ormai le conosco bene, le ho girate abbastanza e ho frequentato non solo Macerata ma anche zone più a nord e più a sud. Lo Sferisterio è un posto splendido, un teatro bello da vedere e Anna Maria Chiuri interpreterà Amneris nell’Aida di facile da gestire vocalmente, almeno per me. Problemi di Francesco Micheli allo Sferisterio acustica non ce ne sono, e poi è un ambiente familiare. Conosco Luciano Messi dal 2002 e sono stata felicissima di trovarlo qui come Sovrintendente, è giovane, è una persona splendida, e poi è una persona del luogo che conosce lo Sferisterio in ogni sua sfaccettatura ed è molto importante. Mentre cantava Amneris nell’Aida di Verona, contemporaneamente ha iniziato le prove qui, come ha fatto a conciliare i due impegni? Sono stata chiamata un po’ in ritardo ed ero già sotto contratto con l’Arena di Verona. Fra una recita e l’altra facevo avanti e indietro, in modo da poter avere almeno un giorno di riposo prima della recita, e quando ho finito l’ultima il 23 luglio, il 24 sono arrivata qui. È stata un po’ dura all’inizio, ma poi ce l’ho fatta. Qual è la differenza fra l’Aida di Macerata e quella di Verona? La prima differenza sono gli spazi, sono differenti e bisogna gestirli in maniera diversa. L’Arena di Verona è enorme, qui avendo il palco molto lungo lo spettacolo può convergere tutto al centro, mentre lì ci sono distanze, acustiche e 1/3


anche altezze diverse. Qui le vicinanze fra i cantanti sono normali, lì se due artisti sono troppo vicini vengono visti come una persona unica dagli spettatori più lontani, tutto è dilatato. Le regie sono entrambe moderne e più o meno contemporanee (quella de La Fura dels Baus è del 2013, quella di Micheli del 2014), e tutte e due ricercano un linguaggio nuovo, ma senza stravolgere l’origine del dramma. Com’è l’Amneris voluta da Francesco Micheli? Amneris è un personaggio sempre interessante per un regista, lo stesso Francesco l’altra sera in camerino mi ha detto “come vorrei farla io!” È un emblema femminile, è la donna ricca e potente che però alla fine deve fare i conti con i drammi che sono di tutti, nel rapporto amoroso è come la sua schiava Aida, l’essere ricca e potente non le serve a nulla. Amneris ha tutto, è capricciosa e si sente autorizzata ad avere Radames ma si trova davanti scelte fatte da altri. E poi, senza Amneris, nell’Aida non succederebbe niente… Micheli ha voluto accentuare la crescita del suo disagio, all’inizio ha una specie di dubbio nei confronti della sua amica Aida, e in questa lettura esiste un rapporto di amicizia fra le due, che poi viene turbato dalle situazioni, dai capricci e dai sospetti della stessa Amneris, che alla fine perde completamente la sua dignità di regina e rimane a terra distrutta.

Francesco Micheli durante l’anteprima giovani dell’Aida di giovedì sera

Le è piaciuto questo allestimento? Non mi è mai capitato di essere così interattiva con il pavimento. Solitamente Amneris si muove nella verticalità, a Verona nel trionfo eravamo sollevati da terra, mentre qui il regista ha messo in piedi una soluzione diversa e complicata per noi cantanti, ma dalla platea non si percepisce la fatica che facciamo, ho visto le foto e lo spettacolo è scorrevole e godibilissimo. La sua non è una regia facile, però è di grande effetto, anche grazie alle immagini che creano movimento e al continuo gioco di luci. Anche questa interattività con le luci, non mi era mai successo… Avendo dato questa impronta “computerizzata”, il regista deve esigere una certa specularità, precisione, linearità anche nei movimenti dei cantanti e ha puntato molto su questo. Deve esserci per lo spettatore una visione “computerizzata”, come quando vediamo spostarsi gli oggetti su uno schermo del pc, tutto è in ordine e in fila. Perciò occorre muoversi all’interno delle immagini e delle luci, con le scale, le entrate, le uscite, e bisogna fare attenzione a non calpestarle. Tanta attenzione ai movimenti scenici non distrae dal canto? Certo dobbiamo avere tre occhi, uno al direttore, uno all’azione e uno per non cadere. All’inizio è stato faticoso, poi quando siamo entrati nell’ottica abbiamo capito il senso ed è andata benissimo. Anche per lui, cimentarsi in una regia del genere, ci vuole tanto coraggio, perché i cantanti non hanno tanta elasticità. Micheli ha preteso movimenti che in questo momento i registi richiedono ai cantanti, perché non è giusto che siano solo dei distributori di voce. Abbiamo la tv, il cinema, il computer, dobbiamo competere con modelli nuovi e particolari, e Francesco sta lavorando in questa direzione, e per far avvicinare all’opera i giovani. Quali sono i suoi ruoli preferiti? Quelli che ruotano intorno al tipo di femmina di Amneris, per la mia vocalità, perciò i personaggi verdiani, da Amneris ad Azucena del Trovatore, ad Eboli del Don Carlo. Mi piace anche il repertorio tedesco, io sono altoatesina, quindi parlo anche la lingua tedesca. Impegni futuri? La prossima estate sarò al Festival di Salisburgo e farò Erodiade nella Salomè di Strauss, sono felicissima perché 2/3


sarò l’unica italiana in una produzione tedesca. Ma farò anche il Falstaff in Cina, il trittico pucciniano, e cose particolari come Il prigioniero di Dallapiccola con Mehta al Maggio Musicale Fiorentino, sono un mezzosoprano e posso permettermi di spaziare. E poi speriamo di tornare presto anche a Macerata, è bellissimo vedere come, nonostante il terremoto, quest’anno lo Sferisterio sia pieno, sono felice per questa città! Per chiudere, ci rivela il suo sogno nel cassetto? Bayreuth, Wagner. “Il” Festival.

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Cin cin per Toscanini aspettando l’Aida www.cronachemaceratesi.it /2017/07/30/cin-cin-per-toscanini-aspettando-laida/994531/ MACERATA - Aperitivo culturale dedicato al grande direttore d'orchestra a 150 anni dalla nascita. Al salotto di Cinzia Maroni la giornalista del Sole 24 ore Carla Moreni, il maestro Riccardo Frizza e Francesco Micheli

Da sinistra: Carla Moreni, Cinzia Maroni, Riccardo Frizza e Francesco Micheli

di Marco Ribechi (foto di Fabio Falcioni) Arturo Toscanini protagonista agli Antichi Forni per l’aperitivo culturale dedicato all’Aida. In occasione dell’attesissima prima di questa sera allo Sferisterio è stato celebrato il 150° anniversario dalla nascita dell’ineguagliabile direttore d’orchestra che diresse le prime mondiali di molte opere. In una lettera egli stesso dichiarava: «Quando lavoro non ho tempo di sentire la gioia» spiegando come il suo lavoro lo sconvolgeva nel profondo, lasciandolo sempre

Un momento degli aperitivi culturali

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stremato al termine di un’esibizione. A raccontare le curiosità sulla vita del compositore e dello stesso Verdi sono Carla Moreni, giornalista del Sole 24 ore, Riccardo Frizza a cui è stata affidata la direzione dell’Aida e Francesco Micheli. «L’Aida è un’opera grandiosa per vari motivi – spiega Moreni – per prima cosa, su ammissione dello stesso Verdi, segna l’inizio dell’opera dei direttori d’orchestra che diventano assoluti protagonisti. Ha un rapporto idiomatico del suono con la parola grazie alla presenza di grandi spazi associati a momenti di profonda intimità. Inoltre la sua modernità è anche nella storia che in fin dei conti racconta un triangolo amoroso, due donne in conflitto per un uomo. Era la stessa situazione che viveva nella realtà lo stesso Verdi, conteso tra Giuseppina Strepponi e Teresa Stolz, come viene raccontato in un carteggio ancora segreto custodito nel caveau di una banca di Milano». Proprio la modernità dell’opera verdiana ne rende possibile l’attualizzazione: «Sono a favore dell’interpretazione contemporanea – continua la giornalista – Verdi è sempre stato immerso nel suo tempo, non aveva un intento museale. Racconta il passato per parlare del presente e questa contemporaneità è giusto che rimanga nella messa in scena, è inutile ripetere sempre le stesse cose. Era un uomo del futuro e lo vediamo anche nell’invenzione della parola scenica, che già contiene l’atto teatrale». Ad analizzare la parte musicale è Riccardo Frizza che allo Sferisterio ha già diretto Maria Stuarda e Otello. «Tradizione non è adorare le ceneri ma far rivivere il Cinzia Maroni con Riccardo Frizza e Francesco Micheli fuoco – dice Frizza – La lettera di Toscanini è assolutamente vera, anch’io di fronte a una nuova orchestra rivivo gli stessi sentimenti di ansia e paura da lui descritti. Nei tempi moderni è anche difficile fare molte prove e la stessa gestualità del direttore è cambiata, oggi è necessario trasmettere più dettagli. E’ inoltre complesso dirigere un’orchestra che la sera prima si è esibita in un’altra opera, a volte si fatica a trasmettere le proprie intenzioni musicali. In questa Aida ho focalizzato molto sul suono, per renderlo più pieno nonostante sia sempre difficile lavorare all’aperto e far arrivare il suono in maniera omogenea senza coprire le voci». L’Aida di Micheli ritorna allo Sferisterio dopo tre anni, con un intervallo che l’ha portata anche a Pechino. «Più passa il tempo e più mi rendo conto dell’immensità di Verdi – spiega Micheli – in Italia il pubblico è preparato all’Aida quindi si può sottolineare di più l’importanza della perpetuazione delle storie, l’alfabetizzazione cibernetica che nasce da simboli codificati che quasi per assurdo sono gli stessi dei moderni computer. Così non c’è molta differenza tra uno scriba che scrive su delle tavolette e un moderno blogger che usa un tablet. In Cina invece era L’Aida del 2014 (foto d’archivio) necessario spiegare anche la storia passo passo, questo ci ha permesso di analizzare alcuni particolari che abbiamo assimilato e affinato». L’aperitivo di oggi è stato offerto da Maga Cacao e accompagnato da un bicchiere di Verdicchio e uno di Vernaccia per il dolce. Il prossimo incontro del 4 agosto vedrà come ospite Andrea Panzavolta che analizzerà i vantaggi e gli svantaggi di risolvere gli enigmi.

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Giovanni Fabiani porta i vertici di Rendez-Vous al Mof www.cronachemaceratesi.it /2017/07/30/giovanni-fabiani-porta-i-vertici-di-rendez-vous-al-mof/994551/ MACERATA OPERA - La delegazione della più prestigiosa catena di negozi di scarpe e accessori della Russia in azienda e poi allo Sferisterio per assistere alla Madama Butterfly I vertici di Rendez-vous, la più prestigiosa catena di negozi di scarpe e accessori della Russia, sono nelle Marche. Giovanni Fabiani, titolare del calzaturificio che porta il suo nome, li ha invitati e ha organizzato un educational tour che ha impegnato gli ospiti sia nell’azienda fermana per una lezione sui materiali di pregio e sulla linea produttiva, sia sulla conoscenza del Made in Marche, la principale regione da cui provengono i prodotti venduti nella catena di moda russa. Dopo la visita aziendale, Giovanni Fabiani, il più longevo dei Mecenati dello Sferisterio, ha portato il patron del retailer russo insieme alle 50 migliori store manager dei punti vendita presenti in tutte le grandi città ad assistere alla seconda recita di Madama Butterfly.

Giovanni Fabiani con gli ospiti russi

La presenza degli ospiti di Giovanni Fabiani nell’Arena maceratese è il coronamento del suo impegno nella promozione della cultura e del “made in Italy”, specialmente in Russia. Infatti, oltre ad essere stato il primo aderente del progetto Cento Mecenati attraverso l’Art Bonus, Giovanni Fabiani ha finanziato diverse iniziative nel corso degli anni. Già nel 2015, in occasione dell’Anno Incrociato del Turismo Italia-Russia, l’Ambasciata Italiana in Russia e il Consolato Generale d’Italia aveva rilasciato gratuitamente i visti ai cittadini russi in possesso dei biglietti per lo Sferisterio, resa possibile grazie alla profonda conoscenza che l’azienda ha del panorama russo e che si è sviluppata con una esclusiva “luxury experience”. Altra importante iniziativa, la masterclass su dizione e stile delle opere italiane tenuta due anni fa dal direttore artistico Francesco Micheli e dal Maestro Nicola Giuliani al teatro Bolshoi di Mosca.

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Il medico degli astronauti a palazzo Buonaccorsi www.cronachemaceratesi.it /2017/07/30/il-medico-degli-astronauti-a-palazzo-buonaccorsi/994618/ MACERATA OPERA - Il dottor Filippo Ongaro ospite dell'incontro "La scienza occidentale scopre l’Oriente" che si terrà domani (lunedì 31)

La settimana del Macerata Opera festival si apre con un nuovo appuntamento dei “Lunedì” con il ciclo di incontri intitolato “Da Oriente a Occidente: viaggio tra mente, corpo e spirito”, curati da Life strategies. Nel cortile di palazzo Buonaccorsi, tre grandi studiosi analizzano il rapporto che unisce le due facce del pianeta per scoprire gli insegnamenti orientali per una vita più equilibrata e luminosa. Dopo i pienone di lunedì scorso con Igor Sibaldi, domani (31 luglio), Filippo Ongaro spiega le antiche pratiche orientali usate per ottimizzare tutti gli aspetti della vita. Ongaro è il primo italiano ad aver ottenuto negli Stati Uniti la certificazione in medicina funzionale e in anti-aging. Collabora con varie testate e ha partecipato a numerosi programmi televisivi e radiofonici Il dottor Filippo Ongaro nazionali ed esteri. Oltre ad essere uno dei divulgatori più seguiti in Italia, viene considerato una figura di spicco di una nuova medicina che si concentra sul miglioramento della salute. L’incontro “La scienza occidentale scopre l’Oriente, una lente scientifica” vuole esplorare le antiche tradizioni mediche dell’Oriente per la cura della persona, basate sui fondamenti della nutrizione, dell’integrazione alimentare, dell’allenamento fisico e della meditazione. Il medico degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) si immerge nei segreti delle discipline in grado di lavorare sul corpo e sulla mente per presentare al pubblico un tipo di medicina che cura prima di tutto la persona per debellare la malattia. A seguito dell’intervento nel cortile di palazzo Buonaccorsi, è possibile visitare la galleria dell’Eneide nel piano nobile dell’edificio, una delle sale più suggestive del centro storico della città. L’ingresso agli incontri è gratuito, con prenotazione obbligatoria su www.sferisterio.it.

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Filippo Ongaro e la medicina orientale ai Lunedì del Mof www.ilmascalzone.it /2017/07/filippo-ongaro-e-la-medicina-orientale-ai-lunedi-del-macerata-opera-festival/ Redazione

Sara Pagnanelli – life strategies

Secondo appuntamento per il ciclo di incontri a cura di Life Strategies. Domani 31 luglio, nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, Filippo Ongaro spiega i rimedi d’Oriente per migliorare la salute Macerata – La seconda settimana del Macerata Opera Festival si apre con un nuovo appuntamento dei Lunedì con il ciclo di incontri intitolato Da Oriente a Occidente: viaggio tra mente, corpo e spirito, curati da Life Strategies. Nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, tre grandi studiosi analizzano il rapporto che unisce le due facce del pianeta per scoprire gli insegnamenti orientali per una vita più equilibrata e luminosa.

Dopo i pienone di lunedì scorso con Igor Sibaldi, domani 31 luglio, Filippo Ongaro spiega le antiche pratiche orientali usate per ottimizzare tutti gli aspetti della vita. Ongaro è il primo italiano ad aver ottenuto in USA la certificazione in medicina funzionale e in anti-aging. Collabora con varie testate e ha partecipato a numerosi programmi televisivi e radiofonici nazionali ed esteri. Oltre ad essere uno dei divulgatori più seguiti in Italia, viene considerato una figura di spicco di una nuova medicina che si concentra sul miglioramento della salute. L’incontro La scienza occidentale scopre l’Oriente, una lente scientifica vuole esplorare le antiche tradizioni mediche 1/2


dell’Oriente per la cura della persona, basate sui fondamenti della nutrizione, dell’integrazione alimentare, dell’allenamento fisico e della meditazione. Il medico degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si immerge nei segreti delle discipline in grado di lavorare sul corpo e sulla mente per presentare al pubblico un tipo di medicina che cura prima di tutto la persona per debellare la malattia. A seguito dell’intervento nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, è possibile visitare la galleria dell’Eneide nel piano nobile dell’edificio, una delle sale più suggestive del centro storico della città. L’ingresso agli incontri è gratuito, con prenotazione obbligatoria su www.sferisterio.it. © 2017, Redazione. All rights reserved.

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Giovanni Fabiani porta i vertici di Rendez-Vous al Macerata Opera Festival APPUNTAMENTI ED EVENTI

di Picchio News

del 30/07/2017

I vertici di Rendez-vous, la più prestigiosa catena di negozi di scarpe e accessori della Russia, sono nelle Marche. Giovanni Fabiani, titolare del calzaturificio che porta il suo nome, li ha invitati e ha organizzato un educational tour che ha impegnato gli ospiti sia nell'azienda fermana per una lezione sui materiali di pregio e sulla linea produttiva, sia sulla conoscenza del Made in Marche, la principale regione da cui provengono i prodotti venduti nella catena di moda russa. Dopo la visita aziendale, Giovanni Fabiani, il più longevo dei Mecenati dello Sferisterio, ha portato il patron del retailer russo insieme alle 50 migliori store manager dei punti vendita presenti in tutte le grandi città ad assistere alla seconda recita di Madama Butterfly. La presenza degli ospiti di Giovanni Fabiani nell’Arena maceratese è il coronamento del suo impegno nella promozione della cultura e del “made in Italy”, specialmente in Russia. Infatti, oltre ad essere stato il primo aderente del progetto Cento Mecenati attraverso l’Art Bonus, Giovanni Fabiani ha finanziato diverse iniziative nel corso degli anni. Già nel 2015, in occasione dell’Anno Incrociato del Turismo Italia-Russia, l’Ambasciata Italiana in Russia e il Consolato Generale d’Italia aveva rilasciato gratuitamente i visti ai cittadini russi in possesso dei biglietti per lo Sferisterio, resa possibile grazie alla profonda conoscenza che l’azienda ha del panorama russo e che si è sviluppata con una esclusiva “luxury experience”. Altra importante iniziativa, la masterclass su dizione e stile delle opere italiane tenuta due anni fa dal direttore artistico Francesco Micheli e dal Maestro Nicola Giuliani al teatro Bolshoi di Mosca.

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Madama utter y l a ilit del direttore d orchestra e la de olezza dei violini - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

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adama utter l abilità del direttore d orchestra e la debole a dei violini di MASSIMO PAOLELLA

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Dopo non poche peripezie riesco a ritornare allo Sferisterio ed ascoltare la seconda di Madama Butterfly. Bella l’idea di chiudere Piazza Nazario Sauro e di arricchirla con delle panchine a mo’ di salottino, foyer del teatro. C’è un senso di partecipazione maggiore di questa parte della città all’evento che dovrebbe essere il principale del territorio. La serata è piacevole e anche la poca brezza presente all’inizio si ferma come per far meglio sentire e apprezzare la ricchezza dei dettagli della musica. Madama Butterfly tratta da un dramma di David Belasco a cui Puccini aveva assistito a Londra nel 1 00, è stata molto amata dal compositore che ha creduto nel suo enorme valore e lo ha sempre difeso anche dopo l’insuccesso della prima rappresentazione, avvenuta a Milano, Teatro alla Scala, il 1 febbraio 1 04. Tra i motivi della caduta è certo da annoverare la divisione dell’opera in due soli atti, il secondo dei quali, comprendendo per http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

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Madama utter y l a ilit del direttore d orchestra e la de olezza dei violini - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

intero gli attuali secondo e terzo atto, risultava di una lunghezza eccessiva. Ripresentata a Brescia il 2 maggio dello stesso anno, dopo aver apportato da grande uomo di teatro quale era, le dovute modifiche ebbe un’enorme successo e cominci la sua grande popolarità. L’opera è sostanzialmente centrata sul personaggio di Cio Cio San (soprano in questa produzione Maria osè Siri) il cui carattere ha uno sviluppo coerente passando dalla ingenuità iniziale ai primi sospetti sul proprio destino, fino al terzo atto in cui, rassegnata, domina assoluta sulla scena. Intorno a lei si muove con delicata partecipazione la serva Suzu i (mezzosoprano Manuela Custer). li altri sono pi pallide figure come Pin erton (Tenore Antonello Palombi) e Sharpless (Baritono Alberto Mastromarino) o macchiette come oro (Tenore Nicola Pamio) e amadori (tenore Andrea Porta). Al contrario di Turandot Butterfly è un’opera molto intima. L’autore, attento all’atmosfera esotica del dramma, ricorre talvolta a ritmi e motivi giapponesi, liberamente reinventati numerosi passi sono caratterizzati da delicati interventi con strumenti solistici che ben si adattano al personaggio della fragile geisha. n paio sono gli interventi corali pi significativi, abbastanza brevi, uno nel primo l’altro nel secondo atto.

uest’ultimo per , fuori scena e a bocca chiusa, costituisce un momento tra i pi

suggestivi e famosi dell’intera produzione operistica italiana. In questa produzione il regista (Nicola Berloffa) ha collocato l’azione all’epoca dell’invasione americana del iappone, nel 1 4 , in un teatro tradizionale giapponese luogo di incontro e vendita delle geishe dove Butterfly viene comprata da Pin erton. Il contrasto tra culture diverse fa mutare il teatro in un cinematografo (Butterfly, ormai naturalizzata americana, vive lì) dove vengono proiettate, per i soldati americani, pellicole della olly ood degli anni uaranta. Anche il contrasto tra i costumi dei soldati e quelli tradizionali nipponici tende ad amplificare la differenza tra i due popoli. Scena molto funzionale, coerente e estremamente rispettosa della musica. A dire il vero l’unica cosa che un po’ ha infastidito è stato il rumore della macchina da presa del cinematografo, a volte, troppo presente. La vera protagonista della serata è stata la musica. Non voglio assolutamente togliere niente alla soprano e agli altri protagonisti che hanno dimostrato di essere all’altezza del ruolo possedendone sempre il controllo e avendolo analizzato fin nelle pi piccole sfaccettature, ma sono fermamente convinto che la riuscita di una rappresentazione lirica è da attribuirsi ad una buona esecuzione musicale che come collante deve avvolgere tutti, esaltando le varie caratteristiche di ognuno, dal primo protagonista al pi piccolo intervento del comprimario passando per il coro fino addirittura alle masse dei figuranti. Il vero artefice di tutto ci è il direttore d’orchestra. Data la mia formazione tendo ad essere nei confronti dei Maestri concertatori, da una parte indulgente perch capisco le effettive difficoltà (avendo studiata o magari diretta la partitura) dall’altra spietato quando rilevo uno studio fatto in modo superficiale o addirittura non si sia in possesso di una tecnica adeguata per ottenere determinati risultati. Massimo anetti ha diretto con maestria, esperienza e classe sottolineando i tanti particolari che caratterizzano la partitura. Con gesto elegante è stato ogni momento con la musica (molti direttori, anche dopo anni di carriera, vanno solo dietro alle melodie dei cantanti) e di conseguenza l’orchestra lo ha sempre seguito delineando con perfezione il terreno di azione di ogni protagonista. uesti ultimi quando il loro spazio è ben chiaro si sentono da un lato estremamente liberi, ma anche protetti e non abbandonati a loro stessi perch il direttore, tramite l’orchestra, controlla sempre il loro operato. uando ti allontani attraverso strade sconosciute stai pi tranquillo se per il ritorno hai un navigatore. Di http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

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Madama utter y l a ilit del direttore d orchestra e la de olezza dei violini - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

conseguenza il suono di tutti risulta essere pi bello, ricco e di un pi ampio spettro dinamico. L’orchestra ha suonato nel piano, nel forte, ha sfruttato i crescendo e i diminuendo. Sembrava un’altra compagine rispetto a quella di Turandot. Numerosi gli effetti agogici (sono quelle piccole differenze di tempo che caratterizzano qualsiasi discorso sia parlato che musicale) tutti espressi con estrema naturalezza e coerenza. Il pubblico non ha potuto che lasciarsi rapire dalla musica. Visto che sempre pi spesso assistiamo a concerti in cui le orchestre suonano da sole (cosa a mio parere altamente diseducativa) è bene ribadire che, nell’ambito di un brano sinfonico o operistico che sia, un direttore è assolutamente necessario per delineare un discorso musicale (un po’ come tracciare un percorso). La sua assenza non esalta mai la bravura dell’orchestra nel fare musica, semmai solo capacità dei propri componenti di contare tutti insieme. Nonostante si sia riproposta la soluzione del raggruppamento in soli due atti, che un secolo fa aveva contribuito all’insuccesso della prima dovuta ad una seconda parte troppo lunga, la qualità musicale ha ben colmato e fatto superare questa lacuna. A onor del vero c’è da dire che una parte del merito va anche attribuita alle grandi composizioni del secolo scorso che hanno abituato il pubblico a tempi di attenzione pi lunghi. Basta pensare alle sinfonie di Bruc ner, Mahler e Shosta ovic. Il coro diretto dal Maestro Carlo Morganti (esperto frequentatore di palcoscenici con una conoscenza impressionante del repertorio lirico e della voce) ha dimostrato una buona duttilità e garantito un discreto livello. Suggestivo il finale del secondo atto, anche in un contesto all’aperto come il nostro dove è inevitabile il sibilo degli aerei che transitano nel cielo sopra lo Sferisterio e dove pure ancora non si riesce ad eliminare il rumore di qualche motorino che, smarmittato, percorre la via adiacente verso il quartiere della Pace. n’osservazione va assolutamente precisata. o assistito alla seconda recita che notoriamente vede gli interpreti liberarsi di tutte le tensioni che caratterizzano la prima rappresentazione. Colgo l’occasione per stigmatizzare qualche problematica non specifica dell’opera ma ricorrente durante le stagioni. L’orchestra risulta essere l’anello pi debole delle produzione maceratesi. La sezione dei violini, estremamente leggera, anche questa sera non è stata molto presente. Visto che è ormai la terza volta che evidenzio questa problematica provo anche a dare qualche spiegazione e fare qualche osservazione. uando una sezione non si sente non ci sono molte alternative. A meno che la metà dei violinisti, a cena, fuori l’Arena, non abbia mangiato qualcosa che possa aver creato problemi di digestione o altro, (visto comunque che non parliamo di un caso singolo), bisogna spendere due parole su come vengono ingaggiati i musicisti stessi. importante essere a conoscenza delle competenze di chi effettua l’ingaggio e del criterio applicato per il relativo reclutamento. Personalmente ho notato un certo numero di orchestrali molto giovani. Non che abbia qualcosa in contrario, si pu sempre incontrare un giovane talento che suona come Paganini. Ma non essendo in Cina, dove i bambini prendono in mano uno strumento all’età di due anni, e non avendo notato in buca altrettanti giovani Paganini è bene fare delle precisazioni. noto che il suonare i primi tempi in orchestra è abbastanza traumatico anche per chi è molto dotato, semplicemente perch le priorità del suonare insieme sono diverse da quelle che caratterizzano il solista e, cosa non da poco, si suona sotto direzione. del tutto naturale che in questa situazione il suono risulti pi debole. Per questi giovani, qui mi rivolgo al responsabile artistico dell’orchestra, è stata prevista una necessaria fase per l’inserimento magari facendoli suonare in un gruppo di soli archi sotto la bacchetta di qualcuno uesto è assolutamente necessario se si vuole, nel http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

&url=https://picchionews.it: 3/cultura-e-spettacoli/madama- utter y-l-a ilita-del-direttore-d-orchestra-e-la-de

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31/7/2017

Madama utter y l a ilit del direttore d orchestra e la de olezza dei violini - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

minor tempo possibile, avere degli orchestrali con una gamma di sonorità necessaria per affrontare il repertorio operistico otto novecentesco. Altrimenti è lecito pensare che l’inserimento di giovani leve sia una mera operazione al risparmio un giovane costa meno. Attenzione nelle pieghe del risparmio si possono annidare azioni che poco hanno a che fare con la qualità musicale e con l’etica in generale. Lo spettacolo va assolutamente visto è comunque nutrimento per l’anima e lo spirito. Non riuscendo ad assistere alla prima di Aida non potr recensirla. Ringrazio il direttore di Picchio Ne s per avermi dato, per il secondo anno consecutivo, la possibilità di raccontare qualcosa sulle opere che sono andate in scena nella nostra amata Arena. Saluto i lettori del giornale, che, quest’anno, risultano essere stati numerosi, con un arrivederci alle prossime recensioni.

http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

&url=https://picchionews.it: 3/cultura-e-spettacoli/madama- utter y-l-a ilita-del-direttore-d-orchestra-e-la-de

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31 luglio 2017


31 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Ancona)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 115

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


31 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Ancona)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 123

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31 Luglio 2017 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)

a cura di Esserci comunicazione

pag. 36

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a cura di Esserci comunicazione

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a cura di Esserci comunicazione

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31/7/2017

L’opera diventa pi accessi ile con nimc - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

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L’opera diventa pi accessibile con nimc di PICCHIO NEWS

2 /07/2017

Sono arrivate prenotazioni anche dalla Sicilia, da dine, Milano, Roma, Venezia per le serate con audio descrizione del Macerata Opera Festival. Il servizio di accessibilità è coordinato da lena Di iovanni, docente dell’ niversità di Macerata. Sono arrivate prenotazioni anche dalla Sicilia, da dine, Milano, Roma, Venezia per le serate con audio descrizione del Macerata Opera Festival al via oggi fino al 2 agosto. Il servizio di accessibilità dello Sferisterio è coordinato da lena Di iovanni, docente dell’ niversità di Macerata, che da anni si occupa di accessibilità ai media e alle arti da un punto di vista didattico e di ricerca e coinvolge in queste attività anche i giovani universitari. Tre nostri laureati della magistrale di mediazione linguistica ribadisce Di iovanni ora lavorano ai progetti di accessibilità e altri due, ancora studenti, stanno facendo uno stage sempre in relazione

http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

&url=https://picchionews.it: 3/scuola-e-universita/l-opera-diventa-piu-accessi ile-con-unimc

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31/7/2017

L’opera diventa pi accessi ile con nimc - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

all’accessibilità. Inoltre, abbiamo un dottorato ure a finanziato dall’Associazione Arena Sferisterio, di cui sono supervisore, proprio per un progetto legato all’accessibilità all’opera lirica. . Oltre all’Ateneo, partner del progetto sono l’ nione italiana ciechi e ipovedenti, sezione di Macerata, il Museo Statale Tattile Omero di Ancona e, per la prima volta la statunitense Montclair State niversity per la traduzione in inglese dei sovratitoli proiettati ai lati del palcoscenico durante lo spettacolo. Sono 240 le richieste per poter accedere all’audio descrizione, che fornisce tutte le informazioni necessarie a comprendere la trama dell’opera rappresentata, la scenografia, i costumi, i principali movimenti di scena, le note di registi, scenografi e costumisti come chiavi di lettura aggiuntive. Dal 2011 il Macerata Opera Festival organizza anche tre percorsi tattili, riservati ai non vedenti ma anche al pubblico generale, nei pomeriggi che precedono le recite audio descritte. I percorsi sono arricchiti da materiale messo a disposizione dei non vedenti, affinch possano meglio percepire la struttura delle scenografie delle opere messe in scena durante il festival. Per la prima volta è stato offerto anche un percorso riservato ai non udenti con interprete Lis in collaborazione con l’ nte nazionale sordi.

http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

&url=https://picchionews.it: 3/scuola-e-universita/l-opera-diventa-piu-accessi ile-con-unimc

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31/7/2017

Opera accessi ile allo feristerio di Macerata: 2 0 richieste di audio descrizione -

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Prenotazioni dalla Sicilia, Udine, Milano, Roma, Venezia per le serate con audio descrizione del Macerata Opera Festival, al via oggi. Servizio di accessibilità assicurato dall’Università di Macerata

Accessibilità e inclusione, un nuovo sito per l’Uildm

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28 luglio 2017 - 16:42

La Commissione europea "on-line" è accessibile? Un’inchiesta per scoprirlo Disabilità

Gardaland migliora l’accessibilità. Arriva Easy Rider Disabilità

Premio “Città accessibili”, concorso di idee per abbattere le barriere Disabilità

A ­ So o arrivate pre ota io i a he da a Si i ia da di e i a o o a e e ia per e serate o audio des ri io e de O . So o he or is e tutte e i or a io i e essarie a o pre dere a tra a de opera rapprese tata a s e ogra ia i ostu i i pri ipa i ovi e ti di s e a e ote di registi s e ogra i e ostu isti o e hiavi di ettura aggiu tive. I S A E D he da a i si o upa di a essi i it ai edia e a e arti da u pu to di vista didatti o e di ri er a e oi vo ge i ueste attivit a he i giova i u iversitari. Tre ostri aureati de a agistra e di edia io e i guisti a sotto ea ­ ora avora o ai progetti di a essi i it e a tri due a ora stude ti sta o a e do u o stage se pre i re a io e a a essi i it . I o tre a ia o u dottorato ure a i a iato da Asso ia io e Are a S eristerio di ui so o supervisore proprio per u progetto egato a a essi i it a opera iri a. . tre a Ate eo part er de progetto so o io e ita ia a ie hi e ipovede ti se io e di a erata i useo Stata e Tatti e ero di A o a e per a pri a vo ta a statu ite se o t air State iversity per a tradu io e i i g ese dei sovratito i proiettati ai ati de pa os e i o

Disabilità. Con "Mondello Mia" spiaggia e mare sono accessibili Disabilità

“L’albero della felicità”, la giostra accessibile per le persone disabili Disabilità

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dura te o spetta o o. D O riservati ai o vede ti a a he a pu i o ge era e ei po eriggi he pre edo o e re ite audio des ritte. I per orsi so o arri hiti da ateria e esso a disposi io e dei o vede ti a i h possa o

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eg io per epire a struttura de e s e ogra ie de e opere esse i s e a dura te i estiva . L E . op ri

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http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1 27&url=http://www.a enzia.redattoresociale.it/Notiziario/ rticolo/ 2970/Opera-accessi ile-allo- feristerio-di-Ma

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31/7/2017

oncerti in antina razie a M e feristerio: doppio appuntamento a Matelica

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oncerti in antina razie a M e feristerio

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20/ /2017

ricci/forte

urandot dei record e delle polemiche - ost teatro - lo - epu lica.it

og POST TEATRO

Anna Bandettini

29 LUG 2017

ricci/forte, "Turandot" dei record e delle polemiche Po e i he e trio i per a uran ot di Pu i i prese tata a o S eristerio di a erata de utto e opera dei registi ri i orte e su podio Piergiorgio ora di. I due artisti he ha o a ituato i pu i o a rivisita io i ardite ri eri e ti u tura i a a u tura pop a i Setta ta e tta ta i i guaggio s e i o isi o ha o s s a pu to u o spetta o o a ie tato eg i a i 60 de Nove e to o o te si o ogie psi a a iti he he ha diviso a he o to pia iuto a vedere soprattutto i so d out per og i rep i a o presa a se o da he­ di o o a a erata­ o si vedeva da a i .

No pia iuto i ve e a Padre A erto aggi i ista e o datore de Ce tro Servi di aria di o to a o Curia a eratese u a igura o siderata o i i ea o i tradi io a isti de Chiesa per h te po a prese posi io i i ertarie i te a di o ossessua it . Padre aggi he ha gridato u o i vergog a se presa i parti o are o u a s e a i ui si vedo o i pri ipi atti u idere da Turadot o e u gruppo di a i i e so o a i i igura ti giusti iati. a i sa erdoti o dovre ero essere pastori d a i o i ve e di ur are o tro hi a arte o postpra dia e o sopori era stato i o e to di ri i orte.

a ettura di ri i orte de opera di Pu i i i terpreta uran ot e tra do ei suoi se ti e ti o sidera do a u a do a o sapevo e he o vuo e i ire vitti a o e ta te do e e du ue si ve di a de a vio e a as hi e. Per oro Tura dot i ar a a ea t e o esta dei veri se ti e ti o tro e a ipo a io i di hi i usa per i proprio tor a o to. u ue o u a ar e i e a u a do a vera da uore aute ti o. C

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UN COMMENTO 30 ug io 017 a e 07 1 Sar i so ito prete pedo i o..

UN COMMENTO

evi essere registrato per postare u o

http:// andettini. lo autore.repu

e to.

lica.it/2017/07/29/ricciforte-turandot-dei-record-e-delle-polemiche/

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23/8/2017

Macerata Opera Festival 2017 - Madama utterfl

nella messinscena di

icola erloffa. -a cura di Marco

Mercoled 23 gosto 2017

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MO

assegna Festival / Macerata Opera Festival 2017 - Madama utterfl

nella messinscena di

Macerata Opera Festival 2017 - Madama utterfl di icola erloffa. -a cura di Marco analdi a ato 29 uglio 2017

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icola erloffa. -a cura di Marco

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nella messinscena

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Madama Butterfly regia Nicola Berloffa. Foto Rosellina Garbo

Giacomo Puccini chiude la sua Butterfly come sappiamo adottando lo stilema scenico del suicidio che era poi l'unico modo di dare dignit piccolino di

io

io an.

vita che permetter

a

io

all'amore

uesto perch Puccini amava le tinte forti e uindi i personaggi fragili ma dalla forte dignit . ' uindi l'insano gesto del togliersi la io

an di aver la li ert

di decidere come gestire il proprio onore.

con uistatore d' merica che non ha nessuna intenzione di rispettare il patto suggellato con

uccini non risparmia il maschile negativo un

io

io

an. Puccini non ha nessuna intenzione

in erton uindi di

giustificare le scelte di un uomo incapace di porre amore in uello che c'era di uono nella sua vita. Puccini sa che scrivere Madama Butterfly significa spezzare ualsiasi atto di pace verso il con uistatore verso colui che deturpa ci che c' . Puccini non scrive uest'opera inconsapevole dell'effetto che avre uest'opera non

e avuto sul pu

otremmo fare tante supposizioni dei perch ma certamente

lico tanto da sdegnare non poco l'opinione pu

lica. Mettere in scena

cosa facile mettere in scena ualsiasi opera di Puccini richiede un certo coraggio ed una certa disposizione ad aprire le menti di chi vede.

nche nella messinscena di Nicola Berloffa per il Macerata Opera Festival succede uesto. gli sa di muoversi su un terreno non agevole sa uindi cercare una strada interpretativa che possa aprire delle prospettive lo fa attraverso il mezzo filmico attraverso la rappresentazione nella rappresentazione. ' uindi un teatro nel teatro nel primo atto

uindi un cinema nel teatro nel secondo e terzo atto.

on c' gioco se non

sim olico non c' gioco se non c'

profondit interiore diremmo inconscia. Muoversi sulla complessa musica di Puccini fatta di micro cellule tematiche di rimandi e di inflessioni di tentativi assolutamente moderni di sovrapporre voci all'orchestra non lascia molti agi a chi deve muoversi in scena. ricon uista uno spazio interiore per proiettarlo all'esterno come cinema come retr sovrintende al coro detto a occa chiusa

uello che fa Berloffa

illiams che

di pi per ci che Puccini non dice ovvero uel senso infinito impenetra ile e distruggente

del non essere capace di definire l'amore se non come distruzione. ' uindi una mera illusione uella che vive tradotto in un am ino da rapire e crescere nella civile

merica.

moderna ancora oggi. veri protagonisti della Madama sono due: in erton o

a

uanto mai strepitoso come ualsiasi ianco proiettato che dissolve il futuro le passioni e soprattutto i desideri. '

certamente un dramma uello scritto da llica e Giacosa ma lo

stesso

proprio uesto ovvero

di un tempo indefinito o semplicemente passato.

io

io an che per in erton invece

altro

' ci che Puccini non manca di far dire all'orchestra alle voci ad una narrazione troppo io

io an e uzu . utto il resto serve a reggere la scena a creare il contorno anche lo

harpless sono figure che servono all'azione femminile.

erfette uindi sono state Maria os Siri

io

io

an e Manuela Custer

uzu i reggono con grandissima passione e professionalit la difficile scrittura pucciniana. a Siri ha nell'anima ci che canta e lo fa arrivare come poche creando uindi una perfetta coesione fra l'idea pucciniana e la svelata passione vitale. da rendere. Antonello Palombi Nicola Pamio

in erton mentre Alberto Mastromarino

amadori Andrea Porta

o zio onzo Cristian Saitta .

on

da meno la Custer che regge il suo personaggio molto difficile

harpless. oi le figure che Puccini usa per rendere fluida la scena come Goro ompagnia di gran classe. a direzione di Massimo Zanetti non lascia du

io

alcuno la sua gestualit essenziale imprime all'intera partitura un'idea di grandezza senza mai calcare i volumi pi del dovuto senza mai imprimere alla partitura particolari orpelli. avora con un'ottima orchestra come uella della Fondazione Orchestra colori.

icasi lo stesso per il

oro

egionale della Marche molto ravi intonati attenti ai

ellini e del suo maestro Carlo Morganti. cene di Fabio Cherstich costumi di Valeria Donata Bettella e luci di Marco

Giusti. Marco Ranaldi

http://www.sipario.it/recensioni/rassegna-festival/item/10887-macerata-opera-

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18:40 2 luglio 2017­

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P.I. IT00876481003 ­ © Copyright ANSA ­ Tutti i diritti riservati

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Macerata il is di urandot da tutto esaurito ma il soprano va o - osa are - ilrestodelcarlino.it

C O S A FA R E

acerata, il is di

randot

da t tto esa rito,

a il soprano va o

Theorin sostituita da France Dariz di PI RFRANC SC

IANNAN

LIPubblicato il 29 luglio 2017

Ultimo aggiornamento: 29 luglio 2017 ore 01:19

acerata, allo Sferisterio la pri a della

randot

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Una magni ca immagine dello Sferisterio prima della Turandot (Foto Calavita)

Amy Ste ard e erardo Di Lella (Foto Calavita)

3 min

acerata pera estival allo Sferisterio, il otteg ino sorride

Sferisterio, ecco i vip alla pri a della randot e

Macerata, 29 luglio 2017 - Due notizie riguardano la prima replica della discussa «Turandot» di ricci forte, stasera allo Sferisterio. La prima riguarda la biglietteria: per la prima volta in 2 anni, anche la seconda recita del titolo inaugurale del festival è sold out. L’altra riguarda la protagonista: a causa di un infortunio, Ir ne Theorin non potrà salire sul palcoscenico e al suo posto è stata designata France Dariz. PUBBLICITÀ

http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cosa 20fare/turandot-soprano-1.3299 62

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31/7/2017

Macerata il is di urandot da tutto esaurito ma il soprano va o - osa are - ilrestodelcarlino.it

Insieme a lei, in scena Rudy Park (Calaf), Stefano Pisani (l’imperatore Altoum), Alessandro Spina (Timur), Davinia Rodriguez (Li ), Andrea Porta (Ping), regory Bonfatti (Pang), Marcello Nardis (Pong) e Nicola bau (Un mandarino). Sul podio il m Pier iorgio Morandi. La giornata di oggi è ricca di appuntamenti, fra cui il secondo itinerario dei percorsi tattili organizzati in collaborazione con l’Università di Macerata e il Museo Tattile Omero e dedicato a «Turandot» e ai costumi della produzione. Il percorso è dedicato in special modo ai bambini, che avranno modo di toccare e indossare i vestiti messi a disposizione. Per informazioni e prenotazioni sui percorsi, contattare arte.accessibile unimc.it. MACERATA

Per gli Aperitivi Culturali agli Antichi Forni curati da Cinzia Maroni, alle ore 12, Adriano Fabris, ordinario di Filoso a morale all’Università di Pisa, è protagonista dell’incontro sul Il Tao di Puccini Cambia città . In occasione della pubblicazione dei nuovi volumi dell’epistolario pucciniano, Fabris discute il rapporto tra Puccini e la cultura orientale. Nel parco di Villa Cozza, alle 17, ci sono i Fiori Musicali, a cura di Cesarina Compagnoni e con la partecipazione degli studenti del Conservatorio Pergolesi di Fermo. Le iniziative continuano allo Sferisterio, alle 19, con gli aperitivi in loggione dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini. L’evento prevede una verticale di vini, con un sommelier dell’Ais che ne spiega la storia, avendo anche la possibilità di godere del panorama. Per prenotazioni visitare il sito .sferisterio.it visit. In serata, la Turandot potrà essere seguita da non vedenti e ipovedenti grazie alle audio descrizioni.

Una scena di Turandot

icevi le ne s della t a citt

di PI RFRANC SC

IANNAN

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RIPRODUZIONE RISERVATA

http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cosa 20fare/turandot-soprano-1.3299 62

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31/7/2017

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Dal 1860 il quotidiano delle Marche

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AC ATA ­ ue serate a i seg a de a so idariet ue e i progra a 11 e 14 agosto per e popo a io i de a eratese o pite da sis a i Co u e e a Provi ia i o a ora io e o Asso ia io e Are a S eristerio e i sosteg o de a ie da e a ha o de iso di a og iere i o asio e de Aida a a erata pera estiva u a rapprese ta a de a popo a io e he o s orso a o ha vissuto i dra a de terre oto orti de a o vi io e he a usi a e a u tura i ge ere so o a a ase de e a io i per a ripresa de e attivit uotidia e e per a ri ostru io e .

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L’Aida omaggia i Sibillini, 500 biglietti per i terremotati www.cronachemaceratesi.it /2017/07/29/laida-omaggia-i-sibillini-500-biglietti-per-i-terremotati/994234/ MACERATA - Due serate (11 e 14 agosto) per portare dentro lo Sferisterio le popolazioni del cratere. Iniziativa resa possibile da sponsorizzazioni. I paesaggi dell'Alto Maceratese e l'esodo degli sfollati entrano nell'opera diretta da Francesco Micheli

Da sinistra il direttore artistico Francesco Micheli, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, e il sovrintendente del Macerata Opera festival, Luciano Messi

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di Maria Stefania Gelsomini Lo Sferisterio chiama e il territorio risponde compatto: l’Aida si apre ai terremotati. “Alle spalle la paura, davanti lo Sferisterio”. Questo slogan del sindaco Romano Carancini riassume il senso delle iniziative di solidarietà concreta che lo Sferisterio ha voluto mettere in atto per restituire un sorriso e un po’ di fiducia alle popolazioni della provincia maceratese colpite dal sisma: due serate (11 e 14 agosto) per portare dentro lo Sferisterio e dentro l’opera i terremotati, un’iniziativa condivisa che vede uniti il Comune, la Provincia di Macerata e l’associazione Sferisterio. Oltre alla tradizionale serata riservata ai sindaci (quella dell’11 agosto), che si rinnova ormai da qualche anno, nell’ultima recita di Aida del 14 agosto verranno messi a disposizione 500 biglietti per gli abitanti delle zone più colpite dal terremoto, che verranno gestiti e distribuiti dalle comunità locali e ripartiti in base alla popolazione di ogni Comune (10 biglietti fino a 5.000 abitanti, 16 biglietti fino a 10.000 abitanti e 24 biglietti oltre i 10.000 abitanti). I Comuni della provincia coinvolti sono 43, tutti inseriti nel famigerato cratere, esclusa Macerata. Iniziativa meritoria sì, ma nessuno entra gratis in teatro sia ben chiaro, perché entrambe le iniziative sono sostenute da una società che si accolla in toto le spese dei biglietti (resi disponibili a prezzi ribassati dallo Sferisterio). La serata dei sindaci è sponsorizzata dalla Atlantico srl, la ditta che si è aggiudicata la riqualificazione dell’illuminazione di Macerata, la seconda serata è a carico della Vernac (leader in Abruzzo e Marche nella vendita dei materiali per l’edilizia) che organizzerà anche un servizio gratuito e personalizzato di navette per prelevare i partecipanti nel loro sito attuale di residenza. «Dopo il terremoto la paura di non farcela è stata tanta – ammette Carancini – ma oggi abbiamo la convinzione di aver fatto tutto il possibile per il teatro, per la musica e per il territorio». Concetto caro anche al presidente della Provincia Pettinari, che ha voluto ospitare la conferenza stampa odierna nella sala consiliare della Provincia, riservata solo ad occasioni speciali. “Accanto alla serata istituzionale con i sindaci, in cui l’intero territorio provinciale è rappresentato simbolicamente, la serata per i terremotati esprime la nostra vicinanza, la solidarietà vera, la coesione e la speranza. Il nostro territorio è stato colpito duramente ma insieme si possono superare problemi e ostacoli. Non tutte le città e le zone sono state colpite allo stesso modo, occorre essere obiettivi e riconoscere, senza competizione, chi ha più bisogno. Nonostante i danni e le innumerevoli difficoltà questo è un territorio ricco di eccellenze, non è stato distrutto, sono tantissimi i motivi per visitarlo». E quando i terremotati entreranno dentro lo Sferisterio, troveranno i Sibillini e un omaggio al loro dramma dentro l’Aida di Francesco Micheli che parla ormai, da maceratese acquisito, del “nostro” e non più del “vostro” territorio: «Dopo il terremoto dovevamo capire come potevamo essere presenti, lo abbiamo fatto per prima cosa dimostrando che il colpo ci ha messo in ginocchio ma non ci ha abbattuto, e lavorando per dar vita al festival migliore possibile, con tante iniziative variegate e due serate in più rispetto al 2016». Ma la dimostrazione della vicinanza del direttore artistico e dello Sferisterio alle persone colpite dal terremoto costrette ad abbandonare la propria terra, è andata oltre. Nella celebra aria “O cieli azzurri”, in cui Aida rievoca l’Etiopia, i verdi colli e le fresche valli della sua terra natia, si potranno riconoscere, a 2/3


differenza dell’edizione 2014, il paesaggio dei Sibillini e l’esodo di tanti sfollati da borghi devastati, magari verso il mare, come fu quello di Aida verso la sabbia d’Egitto. «È importante – ha ribadito il sovrintendente Messi – che lo Sferisterio sia visto come luogo simbolo, catalizzatore e motore di questo territorio. Il nostro coinvolgimento diretto in queste iniziative è un segnale simbolico, profondo ma importante di uno Sferisterio credibile e identitario, attorno a cui si aggregano altre forze». Un altro segnale concreto di solidarietà sarà la serata di Pieve Torina del 10 agosto in collaborazione con il consorzio Marche Spettacolo, con musica ed eventi dal tramonto alla mezzanotte. Intanto, dopo la replica della Madama Buttefly di ieri sera e in attesa della prima di Aida di domani, torna in scena stasera la Turandot del duo Ricci-Forte, con la sostituzione all’ultimo momento della soprano svedese Iréne Theorin, che a causa di un serio infortunio in seguito a una rovinosa caduta in centro storico a Macerata è stata costretta ad abbandonare il ruolo della principessa di ghiaccio. A sostituirla sul trono e in groppa all’orso polare sarà la soprano France Dariz.

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L’opera diventa più accessibile con UniMc www.ilmascalzone.it /2017/07/lopera-diventa-piu-accessibile-con-unimc/ Redazione

Elena Di Giovanni _ studenti Team Accessibilità

Sono arrivate prenotazioni anche dalla Sicilia, da Udine, Milano, Roma, Venezia per le serate con audio descrizione del Macerata Opera Festival. Il servizio di accessibilità è coordinato da Elena Di Giovanni, docente dell’Università di Macerata.

Macerata – Sono arrivate prenotazioni anche dalla Sicilia, da Udine, Milano, Roma, Venezia per le serate con audio 1/2


descrizione del Macerata Opera Festival al via oggi fino al 2 agosto. Il servizio di accessibilità dello Sferisterio è coordinato da Elena Di Giovanni, docente dell’Università di Macerata, che da anni si occupa di accessibilità ai media e alle arti da un punto di vista didattico e di ricerca e coinvolge in queste attività anche i giovani universitari.

“Tre nostri laureati della magistrale di mediazione linguistica – ribadisce Di Giovanni – ora lavorano ai progetti di accessibilità e altri due, ancora studenti, stanno facendo uno stage sempre in relazione all’accessibilità. Inoltre, abbiamo un dottorato Eureka finanziato dall’Associazione Arena Sferisterio, di cui sono supervisore, proprio per un progetto legato all’accessibilità all’opera lirica.”. Oltre all’Ateneo, partner del progetto sono l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, sezione di Macerata, il Museo Statale Tattile Omero di Ancona e, per la prima volta la statunitense Montclair State University per la traduzione in inglese dei sovratitoli proiettati ai lati del palcoscenico durante lo spettacolo. Sono 240 le richieste per poter accedere all’audio descrizione, che fornisce tutte le informazioni necessarie a comprendere la trama dell’opera rappresentata, la scenografia, i costumi, i principali movimenti di scena, le note di registi, scenografi e costumisti come chiavi di lettura aggiuntive. Dal 2011 il Macerata Opera Festival organizza anche tre percorsi tattili, riservati ai non vedenti ma anche al pubblico generale, nei pomeriggi che precedono le recite audio descritte. I percorsi sono arricchiti da materiale messo a disposizione dei non vedenti, affinché possano meglio percepire la struttura delle scenografie delle opere messe in scena durante il festival. Per la prima volta è stato offerto anche un percorso riservato ai non udenti con interprete Lis in collaborazione con l’Ente nazionale sordi.

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Lo feristerio per il territorio: l 11 e il 1 a osto i terremotati ospiti al Macerata Opera festival per ida - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

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Lo eristerio per il territorio l e il agosto i terremotati ospiti al acerata pera estival per Aida di PICCHIO NEWS

29/07/2017

Due serate all’insegna della solidarietà (11 e 14 agosto) per le popolazioni del maceratese colpite dal sisma il Comune e la Provincia, in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio e il sostegno dell’azienda Vemac, hanno deciso di accogliere in occasione dell’Aida al Macerata Opera Festival una rappresentanza di tutta la popolazione che lo scorso anno ha vissuto il dramma del terremoto, forti della convinzione che la musica e la cultura in genere sono alla base delle azioni per la ripresa delle attività quotidiane e per la ricostruzione. Il Sindaco di Macerata, Romano Carancini, e il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

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Lo feristerio per il territorio: l 11 e il 1 a osto i terremotati ospiti al Macerata Opera festival per ida - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

attraverso i sindaci dei comuni del cratere, accoglieranno simbolicamente il territorio colpito dal terremoto allo Sferisterio per condividere la soddisfazione e l’orgoglio per i risultati dell’attuale stagione del Macerata Opera Festival, una manifestazione che pone le Marche al centro dell’interesse turistico e culturale internazionale sia durante le serate di spettacolo nel singolare e affascinante spazio dello Sferisterio, sia nelle numerose attività collaterali del Festival OFF. Saranno bellissimi momenti di condivisione fra le istituzioni, ma prima di tutto fra le persone sottolinea il sindaco di Macerata Romano Carancini . Vogliamo vivere insieme al territorio l’ultima notte del Macerata Opera Festival 201 , confidando che la paura dei mesi scorsi resti fuori dagli archi dello Sferisterio, per testimoniare quanto siamo uniti . Con gli appuntamenti dell’11 e 14 agosto dichiara il presidente della provincia Antonio Pettinari vogliamo rafforzare il coinvolgimento di tutto il territorio in quella che è la manifestazione estiva per eccellenza del capoluogo, attraverso la quale lanciare un messaggio di speranza, che si unisce alla nostra volontà di ripartire. Le parole d’ordine sono solidarietà, coesione e vicinanza . Saranno quindi due i momenti principali, concentrati significativamente alla fine del festival per un abbraccio conclusivo che possa segnare l’edizione 201 del Festival. La prima data è quella dell’11 agosto, per l’ormai consueta serata dei Sindaci del maceratese, che assume anor pi un significato di coesione per il territorio dopo il terremoto dello scorso anno. A sostenere l’iniziativa è la società Atlantico, operante nel settore dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico che, oltre a curare il progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica di Macerata, ha deciso di partecipare alla 3 stagione operistica maceratese attraverso Art Bonus, dimostrando la sua vicinanze alle Marche. La seconda è invece rivolta alle comunità residenti nella zona rossa della regione. La volontà del Comune e della Provincia, come anche del Festival, è quella di dedicare l’ultima serata di questa edizione 201 ai cittadini terremotati come gesto di affetto e solidarietà. Saranno messi a disposizione circa 00 biglietti per lo spettacolo di Aida del 14 agosto in una quantità definita secondo la popolazione del comune (10 biglietti fino a .000 abitanti, 1 biglietti fino a 10.000 abitanti, 24 biglietti oltre i 10.000 abitanti). razie al sostegno dell’azienda Vemac, i biglietti per questa causa sono totalmente gratuiti e sarà inoltre organizzato un servizio di navette ad hoc per coloro che prenderanno parte all’evento. Nata a Pescara nel 1

, Vemac è oggi leader in Abruzzo e Marche nella vendita di materiali per l’edilizia, con 10

magazzini e 4 sho room dedicati alle finiture, in particolare piastrelle, arredo bagno e infissi. Nel maggio 201 , Vemac è entrata a far parte del gruppo ternedile, nato nel 1 4 , che è diventato in questo modo uno dei pi importanti in Italia, grazie alla capillare distribuzione con 3 magazzini per l’edilizia e 11 sho room. La scelta di organizzare queste iniziative per il territorio nelle serate conclusive del Festival precisa il sovrintendente Luciano Messi rinnova il ruolo di catalizzatore dello Sferisterio, attorno al quale in questo caso si aggregano Atlantico e Vemac. grazie all’impegno di questo partner che possiamo offrire http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=20

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Lo feristerio per il territorio: l 11 e il 1 a osto i terremotati ospiti al Macerata Opera festival per ida - icchio News - l iornale tra la ente per la ente

questo contingente di biglietti omaggio alla popolazione del cratere. Siamo particolarmente soddisfatti che al segnale forte che lanciato dallo Sferisterio, fa sempre eco una risposta altrettanto forte di aziende e privati . uando il terremoto ha colpito questa terra ricorda il direttore artistico Francesco Micheli subito abbiamo cercato di capire cosa avremmo potuto fare. Oggi è bello constatare che in un anno cosi difficile il Macerata Opera Festival dimostra di godere di ottima salute e di essere il maggior momento di rinascita. Sono particolarmente felice che quel sto abbraccio collettivo coinciderà con Aida della quel curo la regia. Nella vicenda verdiana di questa ragazza etiope inconsapevolmente c’è il racconto di tanti uomini e donne, tante persone che nei mesi scorsi hanno dovuto lasciare forzatamente la propria terra, i propri borghi incantevoli per andare verso il mare, come Aida aveva lasciato la sua terra rigogliosa verso la sabbia del deserto egiziano. Nell’aria O cieli azzurri sembra che riecheggino i versi leopardiani e il paesaggio dei Sibillini. Richiamare i sindaci e i cittadini di questi paesi ci sembra una sorta di rito di riconciliazione tra noi e il territorio. uesto è il secolo che ci ha insegnato che non di soli beni materiali vive l’uomo e lo Sferisterio ci sembra un ottimo luogo dove poter trarre nutrimento per la nostra anima, così come dichiaravamo all’inizio di questo triennio operistico

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Macerata: Madama utter y un dono della natura mpecca ile commovente sicura

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Store mana er dei ne o i Rende Gio anni a iani Scritto da: Redazione

30 luglio 2017

ous allo Sferisterio. Gra ie a

in News

I vertici di Rendez-vous, la più prestigiosa catena di negozi di scarpe e accessori della Russia, sono nelle Marche. Giovanni Fabiani, titolare del calzaturificio che porta il suo nome, li ha invitati e ha organizzato un educational tour che ha impegnato gli ospiti sia nell’azienda fermana per una lezione sui materiali di pregio e sulla linea produttiva, sia sulla conoscenza del Made in Marche, la principale regione da cui provengono i prodotti venduti nella catena di moda russa. Dopo la visita aziendale, Giovanni Fabiani, il più longevo dei mecenati dello Sferisterio, ha portato il patron del retailer russo insieme alle 50 migliori store manager dei punti vendita presenti in tutte le grandi città ad assistere alla seconda recita di Madama Butterfly. La presenza degli ospiti di Giovanni Fabiani nell’Arena maceratese è il coronamento del suo impegno nella promozione della cultura e del Made in Italy, specialmente in Russia. Infatti, oltre ad essere stato il primo aderente del progetto Cento Mecenati attraverso l’Art Bonus, Giovanni Fabiani ha finanziato diverse iniziative nel corso degli anni.

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31 luglio 2017

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31 luglio 2017

Sottoscritto a Recanati un importante accordo che prevede, attraverso l'affidamento del progetto al FAI, la valorizzazione dell'"Orto delle Monache", una porzione di colle dell'infinito che presto sarà fruibile a tutti. Ascoltiamo la presidente regionale del Fai Alessandra Stipa.

http://www.radionuova.com/2017/07/30/store-mana er-della-presti iosa-rendez-vous-allo-sferisterio- razie-a- iovanni-fa iani/

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Il 3 agosto Macerata si colora di rosso con la Notte dell’Opera APPUNTAMENTI ED EVENTI

di Picchio News

del 31/07/2017

I dragoni di Oriente, il 3 agosto, conquistano la città per La Notte dell’Opera. L’edizione 2017 dell’ormai tradizionale manifestazione cittadina inserita nel programma del Macerata Opera Festival e che fa di Macerata la capitale dell’opera per una notte, è ispirata al rosso della tradizione cinese colore portafortuna, simbolo di felicità e ricchezza nella terra degli Imperatori dell’Est. Pubblico, cantanti, artisti, negozianti, avventori e turisti sono tutti invitati a vestirsi di rosso per essere protagonisti della Notte dell’Opera. A partire dalle ore 19.30, le vie del centro si trasformeranno in un unico palcoscenico a cielo aperto, allestito dall’Accademia di Belle Arti e dall’Istituto Confucio di Macerata, tra suoni, profumi e sapori orientali. Tantissimi gli appuntamenti tra il Centro Storico, Corso Cairoli e Corso Cavour: 46 attività tra spettacoli d’arte, musica e danza e ben 6 diverse proposte per i più piccoli. Lo Sferisterio ospita uno dei più importanti eventi della serata: l’esibizione della scuola di Kunf Fu di Taicang (città cinese gemellata con Macerata) e del Rose Art Music group insieme a Francesco Micheli. La programmazione segue il modello delle scorse edizioni con una parata pronta a partire in sella al dragone, alle ore 19.30, dal monumento della Vittoria. Alle 20, la sfilata per le mura con destinazione lo Sferisterio insieme alla dj Auretta Bloom. Al grido di Calaf “Tramontate stelle, all’alba vincerò”, la città darà inizio allo spettacolo dalle ore 20.30. La serata si concluderà a mezzanotte in piazza della Libertà con Francesco Micheli e Oriental’s reggaeton fitness sulle parole di Cio-Cio-San: “Badate a me, attenti orsù, uno… due… tre… e tutti giù”. Il Comune di Macerata e l’Associazione Arena Sferisterio hanno lavorato insieme alle associazioni cittadine e al comitato dei rappresentanti dei commercianti per programmare le attività del 3 agosto, rese possibili grazie al supporto di Confcommercio Marche Centrali e Ubi Banca. L’Accademia di Belle Arti è la risorsa creativa degli allestimenti, ideati da un team di allievi coordinati dal docente Enrico Pulsoni. L’Istituto Confucio metterà a disposizione le lanterne che illumineranno i vicoli della città, il dragone cinese che aprirà il corteo iniziale, mentre il carro, come negli anni precedenti, è realizzato dalla Pro loco di Piediripa. La programmazione musicale è curata da Gianfranco Stortoni. In sei anni, La Notte dell’Opera è riuscita a conquistare migliaia di persone e a far riscoprire la lirica ad un pubblico sempre più ampio, grazie alla creatività e alla sperimentazione che esplodono con tutta la loro carica negli eventi in programma. Appuntamento clou dell’estate, è una vera festa della città in cui Printed by logico.cloud


tutti possono dare il proprio contribuito offrendo idee e disponibilità a partecipare. La Notte dell’Opera è realizzata dal Comune di Macerata e dall’Associazione Arena Sferisterio con il coordinamento del Servizio Cultura e rapporti, dell’Istituzione Macerata cultura biblioteca e musei, della Meridiana Cooperativa Sociale e di Michela Fulvi.

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31/7/2017

ue serate solidali per le popolazioni del maceratese colpite dal sisma

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Tutti in rosso con dragone e Kung fu: arriva la Notte dell’Opera www.cronachemaceratesi.it /2017/07/31/tutti-in-rosso-con-dragone-e-kung-fu-arriva-la-notte-dellopera/994913/ LA FESTA - L'appuntamento con la "San Giuliano laica" si apre giovedì 3 agosto con la consueta sfilata lungo le mura (limitato il blocco del traffico). Taicang sarà accanto a Macerata per la candidatura a capitale della Cultura 2020. Restrizioni per la sicurezza, solo 500 posti allo Sferisterio per assistere ai "bambini che volano", esibizione della scuola di arti marziali. 170 musicisti impegnati, 46 spettacoli, dalle 21 a mezzanotte, con chiusura in piazza della Liberta. Micheli: "Voglio godere della mia ultima edizione da mentore"

di Gabriele Censi “Voleranno i bambini allo Sferisterio”, e stavolta senza fare scandalo perchè si tratta della spettacolare esibizione della scuola di Kung fu di Taicang, città gemellata con Macerata che porta una delle sue eccellenze alla Notte dell’Opera dedicata all’oriente. Stefania Monteverde, assessore alla Cultura e vicesindaco di Macerata, segnala in particolare questo evento tra i tanti che giovedì animeranno la città. Una città tutta in rosso, il colore simbolo di felicità e ricchezza, che si mette in mostra e fa il rodaggio per l’ambizioso traguardo della candidatura a Capitale della Cultura 2020: “Un lavoro immenso per realizzare questa serata che accade solo a Macerata” dice con orgoglio il sindaco Romano Carancini. 1/4


“Una grande festa, un San Giuliano laico” la definisce l’ideatore Francesco Micheli che ha ripercorso negli anni lo sviluppo che ha avuto: “Come il patrono che da assassino è diventato santo, è migliorata nel tempo e ora fa di Macerata una cittadella di bellezza e un faro di cultura con lo sguardo volto a levante”. Quest’anno le principale novità sono dovute alle nuove normative sulla sicurezza: “Ci ha impegnato severamente ma accettando alcuni compromessi abbiano confermato l’impegno e la portata della festa” ha spiegato il sovrintendente del Mof Luciano Messi. Così la consueta sfilata di apertura guidata da un dragone allestito su un carro come sempre fornito dalla Pro loco di Piediripa, con alla testa la dj Auretta Bloom, andrà più celermente per sospendere meno tempo possibile il traffico automobilistico. Partenza in corso Cavour lasciando libera piazza della Vittoria e poi lungo le mura al grido di “Tramontate stelle… all’alba vincerò”, fino allo Sferisterio che avrà aperto il solo ingresso dalla biglietteria (gratuito con donazione facoltativa all’Anffas). Lo spettacolo di Taicang in arena seguito dal coro Rose Art Music sarà a numero limitato (massimo 500 posti) perchè il pubblico potrà occupare solo la platea Francesco Micheli, Romano Carancini, Stefania Monteverde e Luciano Messi centrale. “Abbiamo bisogno di una grande scenografia umana – continua Micheli invitando tutti a vestire di rosso – io concluderò in piazza a mezzanotte e mi vorrò godere la mia ultima notte dell’opera da mentore”. “La musica resta la protagonista – spiega il coordinatore Gianfranco Stortoni – saranno oltre 170 i musicisti impegnati tra solisti, cantanti, i cori e le bande, mancherà la soprano France Dariz che ha sostituito con successo in arena Iréne Theorin nella Turandot”. “Abbiamo la panchina lunga, per fortuna” scherza Micheli. E coglie l’occasione per elogiare la capacità di talent scout di Stortoni: “L’infortunio della Theorin ci aveva preoccupato ma dopo l’esordio di France Dariz il maestro Morando ha detto: “Abbiamo scoperto una nuova Turandot”.

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Coinvolta Unimc con l’istituto Confucio, in particolare con i laboratori per bambini e altre sorprese in tema oriente. L’accademia di Belle arti ripropone i sei teatrini allestiti lo scorso anno e il logo disegnato per tutti gli esercizi commerciali, ci saranno anche delle sagome per fare le foto ricordo con i personaggi delle opere. Partner sono anche la Confcommercio che ha distribuito kit con magliette e lanterne rosse e Ubi Banca (ex Banca Marche) che rivendica a dispetto del nuovo nome di essere riferimento per il territorio. “Un intreccio che produce un bel tessuto conclude Carancini – come una seta cinese, magari con qualche imperfezione che la fa ancora più pregiata”. Una mappa dettagliata come di consueto “orienta” il pubblico nella notte dell’oriente con le tre location, centro storico, corso Cavour e corso Cairoli piene di spettacoli d’arte, musica e danza dalle 21 alle 24. Musei, mostre e monumenti aperti per tutto lo svolgimento della serata. Il programma completo

Tutti i protagonisti della macchina organizzativa

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Un momento dell’edizione 2016

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Laboratori e recital nei Martedì Off a palazzo Buonaccorsi www.ilmascalzone.it /2017/07/laboratori-e-recital-nei-martedi-off-a-palazzo-buonaccorsi/ Redazione Domani 1 agosto, alle 18, i bambini possono scoprire la storia di Madama Butterfly. In serata, concerto dell’ensemble della scuola civica di musica e lettura musicata con Gianluca Gentili e David Quintili Macerata, 31 luglio 2017 – Proseguono gli appuntamenti dei Martedì nell’accogliente cortile di Palazzo Buonaccorsi. I laboratori per bambini, in collaborazione con i corsi di Psicologia dell’Educazione e Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Macerata, e le letture musicate di Suoni e parole verso Oriente animano il chiostro del palazzo settecentesco.

Associazione Arena Sferisterio

Domani 1 agosto, alle ore 18, gli allievi dell’Università di Macerata, coordinati dalla docente Paola Nicolini, raccontano le opere in cartellone ai bambini tra indovinelli e musica. Un progetto innovativo per divulgare l’opera in modo semplice e per scoprire le potenzialità del metodo di apprendimento che è la narrazione. Domani si parla di Madama Butterfly, un’impossibile storia d’amore tra una geisha giapponese e un marinaio americano. Alle ore 19, a seguito del laboratorio, Coldiretti e TreValli Cooperlat offrono una deliziosa merenda educativa ai piccoli partecipanti. I laboratori ludico-didattici dell’Off sono parte di un progetto che ha coinvolto i bambini delle scuole primarie, che dopo aver ascoltato le trame delle opere hanno realizzato dei disegni, protagonisti di tre volumi editi da EUM (Edizioni Università di Macerata). Alle ore 21, l’ensemble della Scuola civica di musica S. Scodanibbio si esibisce nel concerto Profumi d’Oriente/Occidente. Sempre in serata, Gianluca Gentili accompagna la voce narrante di David Quintili nello spettacolo intitolato L’atlante di Kublai Kan (realizzato in collaborazione con Rassegna Nuova Musica), ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino: l’imperatore immobile Kublai Kan si confronta con Marco Polo e si raccontano l’uno all’altro, cercando risposte sul mistero della vita senza trovarne alcuna. Solo le domande restano, in un Oriente favoloso e allo stesso tempo post moderno, ricco di culture e lingue. L’ingresso ai laboratori e alle letture musicate sono gratuiti. Dopo i recital, è possibile assistere alle installazioni coreografiche Oriento, presentate da Ermitage visual and performing arts e ideate da Paolo Londi, per celebrare l’arte e la sua capacità di unire tutti i popoli. © 2017, Redazione. All rights reserved.

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rriva la Notte dell Opera...e Macerata si colora di rosso - L ndiscreto l uotidiano elle Marche

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Scontro all incrocio, due donne in ospedale

scita superstrada, il semaforo di enta intelligente

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http://www.lindiscreto.it/macerata/3 6 2-arriva-la-notte-dell-opera-e-macerata-si-colora-di-rosso

Rischia di annegare, raga a trasportata a Torrette

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Nomadi sul lungomare e in pia a Nassiriya, scattato lo sgombero

Ma i incendio in un campo a i itano a Alta, igili del fuoco in a ione

Onda di nu ole a an a dal mare, fuggi fuggi in spiaggia

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© uotidia o o i e I dis reto ­ P.I. 01737070431 ­ egistra io e a Tri u a e di a erata . ­ Is ri io e a o egistro peratori de a Co u i a io e irettore espo sa i e Pao a ero i i espo sa i it dei o te uti ­ Tutto i ateria e operto da i e a Creative Co o s.

http://www.lindiscreto.it/macerata/3 6 2-arriva-la-notte-dell-opera-e-macerata-si-colora-di-rosso

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: iduciosa e contemporanea racco lie il plauso del pu lico

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attitaliani.it: Macerata Opera estival

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feristerio: ida 11 e 1 a osto per i comuni del cratere sismico

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Plurisettimanale di Cultura e Leggibilità FATTI TELEVISIVI FATTI CINEMATOGRAFICI FATTI TEATRALI FATTI ARTISTICI FATTI MUSICALI FATTI EDITORIALI FATTI GUSTOSI FATTI COMUNI FATTI INTERNAZIONALI ALTRI FATTI

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MA ERATA O ERA ESTI AL, S ERISTERIO: AIDA, RATERE SISMI O

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AGOSTO ER I OM NI DEL

Argo e ti Aida estiva a erata Perso aggi Terre oto ue serate a i seg a de a so idariet 11 e 14 agosto per e popo a io i de a eratese o pite da sis a i Co u e e a Provi ia i o a ora io e o Asso ia io e Are a S eristerio e i sosteg o de a ie da e a ha o de iso di a og iere i o asio e de Aida a a erata pera estiva u a rapprese ta a di tutta a popo a io e he o s orso a o ha vissuto i dra a de terre oto orti de a o vi io e he a usi a e a u tura i ge ere so o a a ase de e a io i per a ripresa de e attivit uotidia e e per a ri ostru io e.

O OLARI erovs i do i a i Teatro de Si e io. a struttura i po e te per esteggiare i 0 a i di arriera e u a so a paro a hiave A ore. a re e sio e di attita ia i

I Si da o di a erata o a o Cara i i e i Preside te de a Provi ia di a erata A to io Petti ari attraverso i si da i dei o u i de ratere a og iera o si o i a e te i territorio o pito da terre oto a o S eristerio per o dividere a soddis a io e e orgog io per i risu tati de attua e stagio e de a erata pera estiva u a a i esta io e he po e e ar he a e tro de i teresse turisti o e u tura e i ter a io a e sia dura te e serate di spetta o o e si go are e a as i a te spa io de o S eristerio sia e e u erose attivit o atera i de estiva . Sara o e issi i o e ti di o divisio e ra e istitu io i a pri a di tutto ra e perso e sotto i ea i si da o di a erata o a o Cara i i . og ia o vivere i sie e a territorio u ti a otte de a erata pera estiva 017 o ida do he a paura dei esi s orsi resti uori dag i ar hi de o S eristerio per testi o iare ua to sia o u iti . Co g i appu ta e ti de 11 e 14 agosto di hiara i preside te de a provi ia A to io Petti ari vog ia o ra or are i oi vo gi e to di tutto i territorio i ue a he a a i esta io e estiva per e e e a de apo uogo attraverso a ua e a iare u essaggio di spera a he si u is e a a ostra vo o t di ripartire. e paro e d ordi e so o so idariet oesio e e vi i a a .

TA IAC I AN I A SIN NICA P A SIN NIA I T N A C NC TANT I A T I Predaru ia o tratto dis ogra i o o eti hetta at a tide e a sette re i 1 a u

ATTITALIANI T

Sara o ui di due i o e ti pri ipa i o e trati sig i i ativa e te a a i e de estiva per u a ra io o usivo he possa seg are edi io e 017 de estiva . a pri a data ue a de 11 agosto per or ai o sueta serata dei Si da i de a eratese he assu e a or pi u sig i i ato di oesio e per i territorio dopo i terre oto de o s orso a o. A soste ere i i iativa a so iet At a ti o opera te e settore de e ergia ri ova i e e de rispar io e ergeti o he o tre a urare i progetto di ri ua i i a io e de i u i a io e pu i a di a erata ha de iso di parte ipare a a 3 stagio e operisti a a eratese attraverso Art o us di ostra do a sua vi i a e a e ar he. a se o da i ve e rivo ta a e o u it reside ti e a o a rossa de a regio e. a vo o t de Co u e e de a Provi ia o e a he de estiva ue a di dedi are u ti a serata di uesta edi io e 017 ai ittadi i terre otati o e gesto di a etto e so idariet . Sara o essi a disposi io e ir a 00 ig ietti per o spetta o o di Aida de 14 agosto i u a ua tit de i ita se o do a popo a io e de o u e 10 ig ietti i o a .000 a ita ti 16 ig ietti i o a 10.000 a ita ti 4 ig ietti o tre i 10.000 a ita ti . ra ie a sosteg o de a ie da e a i ig ietti per uesta ausa so o tota e te gratuiti e sar i o tre orga i ato u servi io di avette ad ho per o oro he pre dera o parte a eve to. Nata a Pes ara e 1 76 e a oggi eader i A ru o e ar he e a ve dita di ateria i per edi i ia o 10 aga i i e 4 sho roo dedi ati a e i iture i parti o are piastre e arredo ag o e i issi. Ne aggio 017 e a e trata a ar parte de gruppo

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ter edi e ato e 1 4 he dive tato i uesto odo u o dei pi i porta ti i Ita ia gra ie a a api are distri u io e o 37 aga i i per edi i ia e 11 sho roo .

http://www.fattitaliani.it/2017/07/macerata-opera-festival-sferisterio.html

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attitaliani.it: Macerata Opera estival

a a api are distri u io e o 37 aga

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feristerio: ida 11 e 1 a osto per i comuni del cratere sismico Mi piace

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a s e ta di orga i are ueste i i iative per i territorio e e serate o usive de estiva pre isa i sovri te de te u ia o essi ri ova i ruo o di ata i atore de o S eristerio attor o a ua e i uesto aso si aggrega o At a ti o e e a . gra ie a i peg o di uesto part er he possia o o rire uesto o ti ge te di ig ietti o aggio a a popo a io e de ratere. Sia o parti o ar e te soddis atti he a seg a e orte he a iato da o S eristerio a se pre e o u a risposta a tretta to orte di a ie de e privati . ua do i terre oto ha o pito uesta terra ri orda i direttore artisti o ra es o i he i su ito a ia o er ato di apire osa avre o potuto are. ggi e o o statare he i u a o osi di i i e i a erata pera estiva di ostra di godere di otti a sa ute e di essere i aggior o e to di ri as ita. So o parti o ar e te e i e he ue sto a ra io o ettivo oi ider o Aida de a ue uro a regia. Ne a vi e da verdia a di uesta raga a etiope i o sapevo e te i ra o to di ta ti uo i i e do e ta te perso e he ei esi s orsi ha o dovuto as iare or ata e te a propria terra i propri orghi i a tevo i per a dare verso i are o e Aida aveva as iato a sua terra rigog iosa verso a sa ia de deserto egi ia o. Ne aria ie i a urri se ra he rie heggi o i versi eopardia i e i paesaggio dei Si i i i. i hia are i si da i e i ittadi i di uesti paesi i se ra u a sorta di rito di ri o i ia io e tra oi e i territorio. uesto i se o o he i ha i seg ato he o di so i e i ateria i vive uo o e o S eristerio i se ra u otti o uogo dove poter trarre utri e to per a ostra a i a os o e di hiarava o a i i io di uesto trie io operisti o

CO ENTI Atte io e tutti i o e ti a o i i verra o oderati e pu approva io e de a reda io e di attita ia i.it.

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ia o na asta a a in pronta conse na anc e con foro a a itare

Pi o hio di Po erat­ oes a s poeti o e o io a te oraggioso. Super i riot u ger e egout. a re e sio e di attita ia i

Ai ­e ­Prove e itri T her ia ov ridiseg a Car e di i et e as ia i pu i o soddis atto. a re e sio e di attita ia i

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atti I ter a io a i 3 atti usi a i 344 atti Te evisivi 601 estiva 63 astro o ia 303 I terviste 8 4 i ri 646

http://www.fattitaliani.it/2017/07/macerata-opera-festival-sferisterio.html

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Il 3 agosto la città si colora di rosso con la Notte dell’Opera www.ilmascalzone.it /2017/07/il-3-agosto-la-citta-si-colora-di-rosso-con-la-notte-dellopera/ Redazione

conferenza – Notte dell’Opera

Alle 20 parte la parata in sella al dragone. Quarantasei gli appuntamenti in programma. Chiusura in piazza della Libertà a mezzanotte con Francesco Micheli e Oriental’s reggaeton fitness Macerata, 31 luglio 2017 – I dragoni di Oriente, il 3 agosto, conquistano la città per La Notte dell’Opera. L’edizione 2017 dell’ormai tradizionale manifestazione cittadina inserita nel programma del Macerata Opera Festival e che fa di Macerata la capitale dell’opera per una notte, è ispirata al rosso della tradizione cinese – colore portafortuna, simbolo di felicità e ricchezza nella terra degli Imperatori dell’Est. Pubblico, cantanti, artisti, negozianti, avventori e turisti sono tutti invitati a vestirsi di rosso per essere protagonisti della Notte dell’Opera. A partire dalle ore 19.30, le vie del centro si trasformeranno in un unico palcoscenico a cielo aperto, allestito dall’Accademia di Belle Arti e dall’Istituto Confucio di Macerata, tra suoni, profumi e sapori orientali. Tantissimi gli appuntamenti tra il Centro Storico, Corso Cairoli e Corso Cavour: 46 attività tra spettacoli d’arte, musica e danza e ben 6 diverse proposte per i più piccoli. Lo Sferisterio ospita uno dei più importanti eventi della serata: l’esibizione della scuola di Kunf Fu di Taicang (città cinese gemellata con Macerata) e del Rose Art Music group insieme a 1/2


Francesco Micheli.

La programmazione segue il modello delle scorse edizioni con una parata pronta a partire in sella al dragone, alle ore 19.30, dal monumento della Vittoria. Alle 20, la sfilata per le mura con destinazione lo Sferisterio insieme alla dj Auretta Bloom. Al grido di Calaf “Tramontate stelle, all’alba vincerò”, la città darà inizio allo spettacolo dalle ore 20.30. La serata si concluderà a mezzanotte in piazza della Libertà con Francesco Micheli e Oriental’s reggaeton fitness sulle parole di Cio-Cio-San: “Badate a me, attenti orsù, uno… due… tre… e tutti giù”. Il Comune di Macerata e l’Associazione Arena Sferisterio hanno lavorato insieme alle associazioni cittadine e al comitato dei rappresentanti dei commercianti per programmare le attività del 3 agosto, rese possibili grazie al supporto di Confcommercio Marche Centrali e Ubi Banca. L’Accademia di Belle Arti è la risorsa creativa degli allestimenti, ideati da un team di allievi coordinati dal docente Enrico Pulsoni. L’Istituto Confucio metterà a disposizione le lanterne che illumineranno i vicoli della città, il dragone cinese che aprirà il corteo iniziale, mentre il carro, come negli anni precedenti, è realizzato dalla Pro loco di Piediripa. La programmazione musicale è curata da Gianfranco Stortoni. In sei anni, La Notte dell’Opera è riuscita a conquistare migliaia di persone e a far riscoprire la lirica ad un pubblico sempre più ampio, grazie alla creatività e alla sperimentazione che esplodono con tutta la loro carica negli eventi in programma. Appuntamento clou dell’estate, è una vera festa della città in cui tutti possono dare il proprio contribuito offrendo idee e disponibilità a partecipare. La Notte dell’Opera è realizzata dal Comune di Macerata e dall’Associazione Arena Sferisterio con il coordinamento del Servizio Cultura e rapporti, dell’Istituzione Macerata cultura biblioteca e musei, della Meridiana Cooperativa Sociale e di Michela Fulvi. © 2017, Redazione. All rights reserved.

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Lo feristerio a raccia i terremotati: 00 i lietti ratis per vedere l ida - L ndiscreto l uotidiano elle Marche

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Lo Sferisterio abbraccia i terremotati: gratis per edere l Aida Pu

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Lo feristerio a raccia i terremotati: 00 i lietti ratis per vedere l ida - L ndiscreto l uotidiano elle Marche

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