RASSEGNA STAMPA ISTITUZIONALE Agosto - Settembre 2016
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01 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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01 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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Un Trovatore di fuoco allo Sferisterio www.ilmascalzone.it /2016/07/un-trovatore-di-fuoco-allo-sferisterio/ Redazione
Il
Otello - Norma - Il trovatore
regista Negrin sottolinea i temi della ripetizione e della vendetta in una scena dominata dai bagliori degli incendi. Nel cast diretto da Daniel Oren le voci sicure di Anna Pirozzi, Piero Pretti, Alessandro Spina, Marco Caria e Enkheleida Shkosa
Macerata – Torna sul palco dello Sferisterio dal 31 luglio Il trovatore di Francisco Negrin, l’apprezzato allestimento “di fuoco” che ha inaugurato nel 2013 la “trilogia popolare” verdiana, proseguita negli anni successivi con La traviata degli specchi di Brockhaus e il Rigoletto pulp di Federico Grazzini.
L’allestimento concepito per la stagione dal titolo “Muri e divisioni” si riscopre fortemente attuale, alla luce delle divisioni e dei contrasti etnici e sociali su cui accende i riflettori la 52° stagione maceratese Mediterraneo. Spetta quindi al pluripremiato regista Francisco Negrin raccontare la storia dei due figli del Conte di Luna divisi nella culla dalla superstizione e dalla guerra. Autore di spettacolari produzioni in tutto il mondo Negrin, che vive a Barcellona ed è ospite frequente del Liceu e del Palau de les Artes di Valencia oltre che del Covent Garden e dei maggiori teatri americani, ha identificato nel fatale ripetersi dei comportamenti e delle sventure la trama profonda dell’opera di Verdi. Come nella tragedia greca i personaggi sono perseguitati dai fantasmi del passato che pretendono vendetta in uno scenario senza vie d’uscita, in cui la speranza di un futuro diverso che anima i giovani Leonora e Manrico è destinata a soccombere. Come voleva Verdi motore dell’azione è il personaggio di Azucena, posseduto dalle ombre vendicative della madre e del figlioletto perduti. “Come i fratelli Grimm – spiega Negrin – ho cercato di conciliare il lato cruento con la poesia, ispirandomi alla tragedia greca dominata dai temi della ripetizione e della vendetta”. La scenografia pensata da Louis Desiré accende lo Sferisterio di bagliori di fiamma.
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Daniel Oren, bacchetta di fama mondiale e apprezzato allo Sferisterio nel lontano 1983 in Tosca con Monserrat Caballè, dirige l’Orchestra Regionale delle Marche nelle rappresentazioni del 31 luglio e 12 agosto, alternandosi sul podio con Francesco Ivan Ciampa per la recita del 6 agosto. Direttore del coro è il Maestro Carlo Morganti.
Sul palcoscenico due graditi ritorni, quello di Enkelejda Shkosa, l’Azucena che già ha incantato il pubblico dell’arena nel 2013, e quello di Anna Pirozzi (Leonora) che torna dopo esser stata la scorsa estate protagonista del dittico verista Cavalleria rusticana/Pagliacci. Anche per Marco Caria, Il Conte di Luna, si tratta di un ritorno dopo Tonio nei Pagliacci di Talevi. La voce di Piero Pretti invece sarà protagonista nel ruolo di Manrico; il basso Alessandro Spina, di recente alla Scala sotto la direzione di Chailly ne La fanciulla del West, è Ferrando.
Lo Sferisterio ricorda quattro edizioni de Il trovatore: La prima, nel 1971 con la regia di Beppe De Tomasi e la direzione Nino Verchi, è illuminata dalla Leonora di Rita Orlandi Malaspina. Nel 1977 i giovani amanti sono Carlo Bergonzi e Katia Ricciarelli in uno spettacolo di Roberto Laganà, sul podio Maurizio Rinaldi. Anton Guadagno dirige Lando Bartolini e Hayashi Yasuko nella versione di Tito Serebrinski nel 1986: la zingara è Fiorenza Cossotto, Luna Giorgio Zancanaro. Infine, nel 1990, Enrico Job concepisce una grata aggettante dal muro dello Sferisterio sotto la quale cantano Maria Dragoni, Emil Ivanov, Elisabetta Fiorillo diretti da Gustav Kuhn. © 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata
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02 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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02 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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Oren trionfa nel Trovatore della “pira” e della Pirozzi www.cronachemaceratesi.it /2016/08/01/oren-trionfa-nel-trovatore-della-pira-e-della-pirozzi/841154/ RECENSIONE - Il Macerata Opera Festival cala l’asso del tris che fa gridare al bis. Chiude in crescendo il terzetto delle inaugurazioni, che sale dal piano nobile di Otello, all’attico di Norma, al superattico vista mare del Trovatore. LE FOTO DELLA PRIMA
di
Anna Pirozzi (Leonora) – Foto Tabocchini
Maria Stefania Gelsomini L’allestimento impetuoso di Francisco Negrin torna a infiammare lo Sferisterio, e il merito non va solo alle vampe che stridono sul palco. Nel 2013 fu un grande successo, quest’anno lo è e lo sarà ancora di più. Se dovessimo definire con una parola questo Trovatore sarebbe la forza, un lampo che esplode e squarcia il cielo di Biscaglia. Intanto, qui siamo su un altro pianeta, il pianeta Oren. È lui la superstar, il trascinatore assoluto dell’orchestra e di un cast eccellente. Il maestro israeliano atterra a Macerata senza clamori né squilli di tromba, quasi in sordina, ma la presenza, il carisma e il genio si fanno sentire al primo gesto della sua bacchetta magica, un gesto che è spettacolo nello spettacolo (e chi poi ha avuto la fortuna di assistere alle sue prove sa di cosa stiamo parlando).
Maria Stefania Gelsomini
Daniel Oren, l’ex enfant prodige della direzione d’orchestra che sarebbe capace di trasformare in melodia anche il
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trillo di un postino mentre suona il campanello, ha regalato a Macerata una serata di musica con la emme maiuscola. Accanto a una delle bacchette più prestigiose al mondo, un cast altrettanto stellare, non tanto per fama forse, ma per bravura. Come canta Anna Pirozzi, e che piacere ascoltarla! Voce bellissima, tecnicamente
Grande direzione di Daniel Oren (foto Petinari)
ineccepibile, esprime con estrema naturalezza tutta l’anima del personaggio. È dolce, dolente, appassionata, eroica quando deve essere dolce, dolente, appassionata, eroica (lunghissimo l’applauso al termine dell’aria “D’amor sull’ali rosee”). La sublime interprete di una Leonora da brividi torna a Macerata dopo il successo personale in Cavalleria rusticana e Pagliacci dello scorso anno, e peccato che per il prossimo sia già impegnata altrove, perché Micheli l’avrebbe tanto voluta per Turandot 2017, e noi anche. Questo è il Trovatore della pira e della Pirozzi, ma la soprano se la batte (e ce ne fossero di Daniel Oren battaglie così) con l’altra eroina femminile: l’intensa e drammatica Azucena di Enkelejda Shkosa. La mezzosoprano albanese, unica voce riconfermata (insieme a Rosanna Lo Greco) del cast 2013, accresce il successo personale conseguito nello stesso ruolo tre anni fa. Torna con un’interpretazione ancora più vibrante, con una voce sempre più bella, piena di chiaroscuri, carica di amore e di odio, di dolore e di vendetta. Piacevole scoperta per Macerata anche l’ottimo tenore sardo Piero Pretti nei panni di Manrico, al decimo anno di carriera. Un Trovatore degno di questo nome, che ha deliziato lo Sferisterio con le sue arie e i suoi acuti, tenuti a lungo con personalità, e ha portato a casa la celeberrima cabaletta “Di quella pira” con grande forza e sicurezza vocale, ricambiato dal sincero apprezzamento del pubblico. Detto ciò, la notizia, non trascurabile, è che dopo Stuart
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Neill e Rubens Pelizzari, con Pretti quest’anno possiamo dire di avere tre tenori, tre fior di tenori.
Enkelejda Shkosa (Azucena) – Foto Tabocchini
Bellissima voce e prova più che convincente anche per il fratello-rivale Conte di Luna, il baritono Marco Caria, già applaudito nel 2015 allo Sferisterio come Tonio nei Pagliacci, che ha tratteggiato un personaggio efficace tanto nel suo odio per Manrico quanto nel suo amore per Leonora. Bene il Ferrando del basso Alessandro Spina e tutti gli altri cantanti: Rosanna Lo Greco (Ines), Augusto Celsi (Ruiz), Alessandro Pucci (un messo). Il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto da Carlo Morganti e il Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”, insieme alla Fondazione Orchestra Regionale delle Marche hanno contribuito al successo della serata.
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Il thriller di Negrin (è la fiesta registica spagnola quest’anno) è un giallo che si tinge di rosso. Il filo della narrazione della fosca vicenda di Biscaglia si mantiene su due livelli temporali, con il passato sempre in primo piano, come motore determinante delle azioni del presente. Il passato è la madre di Azucena, accusata di stregoneria e arsa viva dal vecchio conte di Luna, che compare sempre avvolta dalla luce rossa delle fiamme nei momenti salienti del racconto, in cima alla torre o mentre manovra i lacci rossi del destino dei personaggi. Il passato è il figlio che Azucena getta nelle fiamme, un’ombra sempre palpabile, un piccolo fantasma onnipresente ora compassionevole ora accusatore nei confronti della madre zingara che l’ha ucciso per errore. Le scene immerse nel buio (le luci sono di Bruno Poet), spezzato solo dalle luci bianche o rosse che bordano i due lunghissimi tavoli che occupano la scena, o dai lampadari che pendono dal muro di fondo, accentuano le atmosfere cupe del dramma verdiano, come i costumi neri di Louis Désiré (sue anche le scenografie), che veste di rosso solo Ferrando e gli uomini del conte di Luna, ma pone dei veli di tulle rosso anche sul capo delle monache e di Leonora che sta per entrare in convento, convinta che Manrico sia morto. Quando il muro si accende di fuoco, quando i bracieri alzano le fiamme al cielo, e quando nel finale i tavoli si incendiano in tutta la loro lunghezza si resta, pur avendolo già visto, senza fiato. Le scene, essenziali, sono create anche dai movimenti perfetti delle masse che si raggruppano o scorrono in file indiane, e dalle geometrie dei personaggi che idealmente e fisicamente si incontrano e si scontrano, combattono, corrono e si rincorrono in quadri che non sono mai statici.
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Chi va all’opera per la prima volta deve aver fortuna: se incappa in un brutto spettacolo è probabile che non tornerà più, ma se assiste a una serata come quella di ieri sera amerà la lirica per il resto della vita. Perciò un appello: peccato mortale non andare a vedere questo Trovatore, lasciare anche una sola poltrona vuota alle prossime recite, lasciarsi sfuggire questa bella pagina di musica e soprattutto una rara occasione per emozionarsi. Alla fine un autentico meritato tripudio per le due primedonne, Azucena e Leonora alias Shkosa e Pirozzi, e applausi scroscianti per tutti, il tenore Pretti, il baritono Caria, il basso Spina, comprimari, coro, mimi, regista, scenografo/costumista e light designer. Ma l’ovazione più forte è stata per Daniel Oren ed è scattata appena dopo l’ultima nota, prima ancora che il maestro lasciasse il podio, per proseguire poi sul palco, dove è arrivato di corsa abbracciando simbolicamente tutta l’arena. In effetti, uno spettacolo da spellarsi le mani (stavolta, lo confesso, la lacrimuccia di commozione ci è scappata).
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Ospiti d’onore della serata, nel palchetto autorità, il sindaco e l’assessore alla cultura di Recanati Francesco Fiordomo e Rita Soccio: erano lì a promuovere la candidatura della cittadina leopardiana a capitale italiana della cultura 2018, col sostegno di Macerata e del Macerata Opera Festival. Prossimi appuntamenti con il Trovatore il 6 (direttore d’orchestra Francesco Ivan Ciampa) e il 12 agosto. (foto Andrea Petinari, foto di scena di Alfredo Tabocchini )
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“Vestitevi di azzurro” c’è la Notte dell’Opera E gli incassi volano oltre i 340mila euro www.cronachemaceratesi.it /2016/08/01/vestitevi-di-azzurro-ce-la-notte-dellopera-e-gli-incassi-volano-oltre-i340mila-euro/841328/ MACERATA - Giovedì l'evento che unisce musica lirica e contaminazioni popolari a partire dalle 19,30. Nel frattempo vanno a gonfie vele Norma, Otello e Il Trovatore: l'ultimo weekend ha registrato una media di più di 2mila spettatori a serata
di
Da sinistra il vicesindaco Stefania Monteverde, Francesco Micheli e Gianfranco Stortoni
Federica Nardi Un mare di persone vestite di azzurro attraverseranno corso Cavour, corso Cairoli e il centro storico di Macerata. Nel loro viaggio saranno accompagnate dalle arie liriche in salsa pop, dalle note delle bande concertistiche e faranno tappa in veri e propri teatri di strada allestiti in sei punti di questa traversata ideale. Una visione che diventerà realtà giovedì sera, con la quinta edizione della Notte dell’opera dedicata al tema della stagione lirica, “Mediterraneo”. Un evento che corona un’estate operistica da record. Il secondo weekend dello Sferisterio supera il primo e porta a casa una media di oltre 2mila spettatori a serata e un totale di incassi di quasi 340mila di euro. Serata per serata: la Norma segna il numero più alto di presenze con 2219 spettatori e un incasso di oltre 113mila euro. Otello arriva a 2198 spettatori con il settimo incasso migliore di sempre: 116mila e 711 euro. Il Trovatore non è da meno e alla prima registra 2160 spettatori per un incasso di circa 107mila euro. Nel frattempo, a pochi giorni dalla Notte dell’opera la città intera è al lavoro. E l’imperativo è chiaro: «Vestitevi di azzurro», dice il direttore artistico del Macerata opera festival Francesco Micheli. Non solo un fatto estetico. Chi si presenterà con gli abiti del colore giusto potrà visitare gratis lo Sferisterio, aperto in via
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eccezionale fino a mezzanotte (ultimo ingresso 23,30). Aperti anche il teatro Lauro Rossi e la biblioteca Mozzi Borgetti, che ospiterà i più piccoli con favole operistiche fino a tarda serata. Il corteo salpa alle 19,30 dal monumento della Vittoria e arriverà a suon di musica allo Sferisterio. Dalle 21 il centro si anima di tre differenti suggestioni mediterranee, con ben 48 eventi. In corso Cavour in scena il Medio Oriente con la “Street Carmen”, la danza del ventre e il concerto bandistico “Golfo mistico”. In corso Cairoli arriva il Nord Africa tra videomapping, sintetizzatori di “Elettromediterraneo”, concerti lirici e la “Medea straniera” di Maria Pilar Perez Aspa. Tra le mura cittadine invece si respira aria europea con Da sinistra Gianfranco Stortoni, il sindaco Romano Carancini e Graziano Ciurlanti dello sponsor Apm tanti eventi tra presentazioni di libri, concerti, laboratori per bambini, mostre. A mezzanotte brindisi finale in piazza della Libertà con Micheli e tutti gli artisti della serata. Due le novità principali di questa quinta edizione: l’adesione dell’associazione Bande musicali italiane autonome (Ambima), che porterà in città tre grandi orchestre di oltre 60 elementi ciascuna. E i palchi allestiti nelle strade, un modo, spiega il responsabile musicale Gianfranco Stortoni, di «proteggere e valorizzare il lato artistico dell’evento, non nascondendo i concerti in luoghi di nicchia della città ma portandoli in strada con veri e propri palchi e platee». Al lavoro in queste ore per ultimare le scenografie gli studenti dell’Accademia di belle Da sinistra: Marco Ferullo, Luciano Messi, Massimiliano Polacco dello sponsor arti di Macerata, guidati dal docente Enrico Confcommercio e Stefania Monteverde Pulsoni. Il programma completo sarà presto online sul sito dello Sferisterio. (foto di Lucrezia Benfatto)
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Pubblico all’ingresso dello Sferisterio per la prima del Trovatore (foto Andrea Petinari)
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Il Trovatore, Montale e gli Xenia: Sferisterio e Teatri di Sanseverino si incontrano picchionews.it/il-trovatore-eugenio-montale-e-gli-xenia-sferisterio-e-teatri-di-sanseverino-si-incontrano/
Picchio News “Il Trovatore visto da Montale a cinquant’anni dalla pubblicazione degli Xenia” è il titolo della serata che i Teatri di Sanseverino, l’associazione Archivio storico tipolitografia Bellabarba e il Macerata Opera Festival, nell’ambito della nuova stagione Teatri Aperti per Ferie e del Festival Off, propongono per domani (martedì 2 agosto), alle 21:30, nella residenza di charme La Villa, in località Cesolo. L’appuntamento, ad ingresso gratuito, avrà come protagonisti il direttore del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli, quello dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, e Giovanna Zampa, figlia dell’indimenticabile Giorgio Zampa, settempedano, giornalista e germanista, storico dell’arte e fondatore de “Il Giornale Nuovo” di Indro Montanelli oltre che direttore artistico del Teatro Stabile di Torino. “Il tema scelto quest’anno per il Macerata Opera Festival – spiega Francesco Rapaccioni, che ha ideato la serata – è il Mediterraneo e una delle opere è Il Trovatore che ha debuttato allo Sferisterio fra gli applausi del pubblico e delle critica. Uno degli Xenia, opera di Montale stampata a San Severino, fa riferimento ad Azucena, una delle protagoniste di questa lirica. Una donna ai margini della società, figlia di un artista e di un ribelle, prigioniera di un incubo terribile. Per un macabro scherzo della sorte diventa la madre del figlio dell’uomo che ha condannato sua madre al rogo, la madre del ragazzo che avrebbe voluto eliminare per vendicarsi. Di quel ragazzo che si trova senza alcuna colpa, se non l’essere figlio di suo padre, a sostituire il vero figlio della zingara. Una zingara, una persona fuori dalla società, appartenente ad un altro mondo, che le è fatalmente contro. Non vive che per compiere la vendetta, per riparare all’errore che ha compiuto nella smania di vendicarsi. E questo è solo un primo elemento che ha portato ad ideare la serata che ci farà parlare anche di Montale e del suo rapporto con San Severino. Montale c’entra molto anche con la lirica, visto che per quasi tutta la sua vita ha fatto il critico proprio di lirica per il Corriere della Sera. Peraltro in uno degli Xenia il poeta parla del Trovatore. Ma Montale è esso stesso Mediterraneo, tema del Macerata Opera Festival di quest’anno, viste le sue origini liguri. Sua è la raccolta poetica “Ossi di Seppia” che richiama proprio al mare. Mettendo insieme tutte queste cose ho proposto a Francesco Micheli questa idea che gli è subito piaciuta. Da qui è nata la serata che verrà ospitata alla Villa di Cesolo nell’ambito di una delle iniziative per i 50 anni dalla pubblicazione degli Xenia”. Nel programma della serata a Villa Teloni sono previsti gli interventi di Francesco Micheli che parlerà del Trovatore, di Franceso Rapaccioni che spiegherà il collegamento fra Montale, San Severino e Giorgio Zampa e, infine, di Giovanna Zampa, figlia di Giorgio Zampa, di cui Montale è stato padrino al battesimo. Lei lo chiamava, addirittura, “Zio Eugenio”, quando frequentava casa del papà. Gli “Xenia” di Eugenio Montale, sono una raccolta di poesie scritte per Drusilla Tanzi, moglie del grande poeta ligure. L’opera, che richiama nel titolo i doni fatti all’ospite nell’antica Grecia, fu stampata a San Severino Marche nel 1966 dalla Tipografia Bellabarba. I maestri tipografi Narciso e Folco Bellabarba ebbero la commessa del libro da Montale in persona grazie all’amicizia che vedeva legato questi al professor Giorgio Zampa, settempedano, ideatore della Fondazione e del Premio Salimbeni.
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Notte dell’Opera, laboratorio per bambini firmato Unimc red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News In occasione della Notte dell’Opera dello Sferisterio, l’Università di Macerata ha organizzato un laboratorio diretto a bambini dai 5 ai 10 anni. Sotto la guida del maestro Ettore Sbaffi della Fattoria didattica L’Arcobaleno, i piccoli partecipanti potranno costruire un libricino pop up ispirato a uno dei tre titoli in cartellone della Stagione Lirica maceratese, l’Otello. A tutti sarà offerta una deliziosa merenda grazie al contributo del DoppioZero Lab. L’appuntamento è per giovedì 4 agosto dalle 19 alle 22 nel giardino dell’Infopoint in Largo Volontari del Sangue in via Don Minzoni, 2. Per l’occasione l’Infopoint dell’Unimc sarà aperto per tutta la durata dell’evento oltre il normale orario. Ci saranno anche gli stand dell’Eum, la casa editrice dell’Ateneo, e di PlayMarche con i gadget Unimc. Per informazioni: orientamento@unimc.it. Sempre in collaborazione con l'Università di Macerata, in particolare con il corso in psicologia dello sviluppo, lo Sferisterio per il Macerata Off Festival ha organizzato anche i laboratori "Opera-attiva-mente", ogni martedì pomeriggio alle 18 nel cortile del Palazzo Buonaccorsi: si ascolta la storia di una delle opere in cartellone, si gioca insieme e si fa una sana merenda. L'ultimo appuntamento è per il 9 agosto. Copyright © 2016 | Quotidiano Online Picchio News | P.IVA 01914260433 Direttore Responsabile: Roberto Scorcella | Proprietario: Picchio News s.r.l.s. | Provider dei servizi web: SiteGround | Sviluppato da Riccardo Medei Questo sito utilizza i cookie. Entrando si accettano i termini e le condizioni di utilizzo dei cookie. (Maggiori informazioni)
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Teatri di SanSeverino e Sferisterio si incontrano a Villa Teloni
Teatri di SanSeverino e Sferisterio si incontrano a Villa Teloni "Il Trovatore visto da Montale a cinquant'anni dalla pubblicazione degli Xenia" è il titolo della serata che i Teatri di SanSeverino, l'Associazione Archivio Storico Tipolitogra a Bellabarba e il Macerata Opera Festival, nell'ambito della nuova stagione Teatri Aperti per Ferie e del Festival Off, propongono per martedì (2 agosto), alle ore 21,30, nella residenza di charme La Villa, in località Cesolo. L'appuntamento, ad ingresso gratuito, avrà come protagonisti il direttore del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli, quello dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, e Giovanna Zampa, glia dell'indimenticabile Giorgio Zampa, settempedano, giornalista e germanista, storico dell'arte e fondatore de "Il Giornale Nuovo" di Indro Montanelli oltre che direttore artistico del Teatro Stabile di Torino. "Il tema scelto quest'anno per il Macerata Opera Festival - spiega Francesco Rapaccioni, che ha ideato la serata - è il Mediterraneo e una delle opere è Il Trovatore che ha debuttato allo Sferisterio fra gli applausi del pubblico e delle critica. Uno degli Xenia, opera di Montale stampata a San Severino, fa riferimento ad Azucena, una delle protagoniste di questa lirica. Una donna ai margini della società, glia di un artista e di un ribelle, prigioniera di un incubo terribile. Per un macabro scherzo della sorte diventa la madre del glio dell'uomo che ha condannato sua madre al rogo, la madre del ragazzo che avrebbe voluto eliminare per vendicarsi. Di quel ragazzo che si trova senza alcuna colpa, se non l'essere glio di suo padre, a sostituire il vero glio della zingara. Una zingara, una persona fuori dalla società, appartenente ad un altro mondo, che le è fatalmente contro. Non vive che per compiere la vendetta, per riparare all'errore che ha compiuto nella smania di vendicarsi. E questo è solo un primo elemento che ha portato ad ideare la serata che ci farà parlare anche di Montale e del suo rapporto con San Severino. Montale c'entra molto anche con la lirica, visto che per quasi tutta la sua vita ha fatto il critico proprio di lirica per il Corriere della Sera. Peraltro in uno degli Xenia il poeta parla del Trovatore. Ma Montale è esso stesso Mediterraneo, tema del Macerata Opera Festival di quest'anno, viste le sue origini liguri. Sua è la raccolta poetica "Ossi di Seppia" che richiama proprio al mare. Mettendo insieme tutte queste cose ho proposto a Francesco Micheli questa idea che gli è subito piaciuta. Da qui è nata la serata che verrà ospitata alla Villa di Cesolo nell'ambito di una delle iniziative per i 50 anni dalla pubblicazione degli Xenia". Nel programma della serata a Villa Teloni sono previsti gli interventi di Francesco Micheli che parlerà del Trovatore, di Franceso Rapaccioni che spiegherà il collegamento fra Montale, San Severino e Giorgio Zampa e, in ne, di Giovanna Zampa, glia di Giorgio Zampa, di cui Montale è stato padrino al battesimo. Lei lo chiamava, addirittura, "Zio Eugenio", quando frequentava casa del papà. Gli "Xenia" di Eugenio Montale, sono una raccolta di poesie scritte per Drusilla Tanzi, moglie del grande poeta ligure. L'opera, che richiama nel titolo i doni fatti all'ospite nell'antica Grecia, fu stampata a San Severino Marche nel 1966 dalla Tipogra a Bellabarba. I maestri tipogra Narciso e Folco Bellabarba ebbero la commessa del libro da Montale in persona grazie all'amicizia che vedeva legato questi al professor Giorgio Zampa, settempedano, ideatore della Fondazione e del Premio Salimbeni.
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Notte dell’Opera: il Mediterraneo tinge di azzurro le strade di Macerata
Notte dell’Opera: il Mediterraneo tinge di azzurro le strade di Macerata Giovedì 4 agosto le acque azzurre e fresche del Mediterraneo inondano le vie di Macerata per una nuova edizione de la Notte dell’Opera, l’appuntamento più atteso del Festival OFF. L’evento, che fa di Macerata la vera capitale italiana dell’opera, quest’anno è ispirato alle tinte del Mediterraneo e l’azzurro è il colore degli addobbi in città e dell’abbigliamento di cantanti, artisti, negozianti con l’invito a tutti i partecipanti a unirsi alla parata colorata: a partire dalle 19.30 le vie del centro si trasformano in un unico palcoscenico a cielo aperto, perfettamente allestito dall’Accademia delle Belle Arti, tra suoni, profumi e i sapori del Mediterraneo Medio Orientale, Europeo e Nord Africano. L’Assessore Stefania Monteverde, in apertura di conferenza stampa, ha voluto rimarcare come la Notte dell’Opera “sia un progetto di comunità, ed è proprio questa la sua qualità più forte. Un progetto che da ottobre ad agosto coinvolge la cittadinanza ed è sospinto da tre motori principali: il Comune, l’Associazione Sferisterio e le associazioni di commercianti”. Il Centro storico, Corso Cairoli e Corso Cavour si animano di spettacoli musicali e di danza, giochi all’aperto per bambini e adulti, in attesa del gran nale in piazza della Libertà. Il format ideato dal direttore artistico Francesco Micheli, che ha fatto registrare in quattro anni oltre 200.000 presenze, giunge al quinto anno. Per Micheli “i cittadini devono sentire loro la Notte dell’Opera, una grande ritualità laica con cui mamma Opera esce dalla propria casa abituale per dialogare con la cittadinanza e le altre arti. Un’esperienza quasi rinascimentale in cui la città si appropria dei valori dello Sferisterio”. La Notte dell’Opera è il modo migliore per celebrare la relazione viva e intensa tra il Festival e la sua città, tra l’opera e i cittadini maceratesi, veri protagonisti della festa a tema più affascinante d’Italia, coinvolti nella preparazione lungo l’intero arco dell’anno. Un’osmosi che crea un rito unico, un’atmosfera magica non rinvenibile altrove. Il responsabile musicale per la Notte dell’Opera, Gianfranco Stortoni, ha sottolineato come “quest’anno l’obiettivo principale sia stato salvaguardare il risultato artistico; per farlo abbiamo realizzato sei palcoscenici autoportanti che permettono di tutelare le varie attività musicali e non in giro per la città. Inoltre questa edizione, grazie alla collaborazione con l’associazione Anbima, è particolarmente ricca di bande musicali, realtà che hanno avuto e hanno tutt’oggi un ruolo storico e di avvicinamento alla musica fondamentale”. L’iniziativa è realizzata grazie all’impegno e alla collaborazione di Comune di Macerata, Accademia di Belle Arti, Commercianti del Centro Storico, di Corso Cairoli e di Corso Cavour, Associazione Cavour, Associazione Commercianti Centro Storico, Associazione Centro Commerciale Culturale Le Casette, personale e collaboratori tutti del Macerata Opera Festival e del Comune di Macerata e dell’Istituzione Macerata cultura biblioteca e musei. Con il contributo di Confcommercio Marche centrali e APM. Paola Taddei, direttrice dell’Accademia Belle Arti Macerata, Francesco Pallotta, presidente APM e Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali, hanno espresso la loro soddisfazione per l’impegno profuso dalle loro realtà per la Notte dell’Opera che rappresenta ormai un lustro per la città. Il sindaco Romano Carancini ha sottolineato come “la Notte dell’Opera è fondamentale per il successo di tutto il Festival in quanto rappresenta il viso della comunità; un’occasione unica per rimarcare la storia di un territorio profondamente impegnato nel sostegno dell’Opera”. http://www.viveremacerata.it/2016/08/02/notte-dellopera-il-mediterraneo-tinge-di-azzurro-le-strade-di-macerata/600895/
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2/8/2016
Notte dell’Opera: il Mediterraneo tinge di azzurro le strade di Macerata
Ha chiuso la conferenza stampa il Sovrintendente Luciano Messi ringraziando tutti coloro che rendono possibile questo evento e sviscerando i dati di biglietteria del secondo weekend che vedono il Macerata Opera Festival ancora premiato dal pubblico con una Norma che ha fatto registrare 2219 paganti con un incasso di 113mila euro. Otello ha visto 2198 paganti ma un incasso superiore a quello di Norma che è addirittura il settimo da quando è stata realizzata l’attuale pianta. In ne Il trovatore che per la prima ha registrato 2160 paganti: una media di oltre 2000 paganti a recita per incassi superiori ai 110mila euro e, dopo due weekend, un totale di circa 11mila spettatori paganti”.
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Norma e OFF, al via il secondo weekend del Festival
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Questo è un comunicato stampa inviato il 2016-08-01 18:48:36 pubblicato sul giornale del 02 agosto 2016 (http://www.viveremacerata.it/2016-08-02) - 145 letture - 0 commenti In questo articolo si parla di teatro (/tag/teatro), macerata (/tag/macerata), spettacoli (/tag/spettacoli), opera (/tag/opera), Sferisterio Opera Festival (/tag/Sferisterio+Opera+Festival) L'indirizzo breve di questo articolo è
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a cura di Esserci comunicazione
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
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Ezio Bosso allo Sferisterio, sarà una notte di “musica libera” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/03/ezio-bosso-allo-sferisterio-sara-una-notte-di-musica-libera/842082/ CONCERTO - L'artista torinese chiuderà il Macerata Opera Festival il 14 agosto. Anche in questo caso il tema è il Mediterraneo con un viaggio musicale su mari sconfinati e profondi. Unica tappa marchigiana per il "The 21th Room Tour" che ha registrato sold out e standing ovation in ogni data
È un Mediterraneo fatto di mondi interiori quello che il 14 agosto alle 21 invade il Macerata Opera Festival. Il piano di Ezio Bosso sarà protagonista sul palcoscenico dello Sferisterio di Macerata per regalare al pubblico dell’arena un viaggio per mari sconfinati e profondi a bordo di quella “musica libera” con cui l’artista ama definire quella che solitamente viene chiamata classica. Con il suo “The 21th Room Tour”, con il quale da aprile attraversa l’Italia Ezio Bosso promuovendo l’omonimo album, Bosso arriva a Macerata per quella che è ad oggi l’unica data marchigiana del compositore torinese. La prima parte del tour ha emozionato 30mila spettatori in tutta Italia registrando 22 date sold out con una media di due standing ovation in ogni concerto. Nel corso del tour, Ezio Bosso ha dato vita in piano solo, a un dialogo musicale tra il suono originale del suo Grancoda Steinway e gli spettatori. Un dialogo che si fa attraversamento di quei mari dell’anima fatti di emozioni e di riflessioni sulla vita, sul mondo, sull’altro, sull’esistenza tutta. Un concerto che propone un percorso meta-narrativo nel quale il pianista e direttore d’orchestra formatosi a Vienna attraversa la sua ricerca musicale nel concetto di musica empatica, quella che crea quel ponte di collegamento infinitamente dolce e diretto con il cuore del pubblico. Bosso si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo) o il Syracuse NY Award in America, la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi come Christopher Wheeldon o Rafael Bonchela, nel teatro da artisti come James Thierrèe e nel cinema da registi di fama
L’artista con il suo piano
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internazionale tra cui Gabriele Salvatores per il quale ha composto la colonna sonora di “Io non ho paura�. Un grande artista insomma che, chiudendo la stagione lirica, suggella il meritato successo di un cartellone di altissimo livello artistico. Info e biglietti su www.vivaticket.it o alla biglietteria ( +39.0733 230735 | Fax +39.0733.261570 boxoffice@sferisterio.it.)
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Giovanna Zampa: “Quando mi persi il Nobel con zio Eugenio e mio padre Giorgio” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/03/giovanna-zampa-quando-mi-persi-il-nobel-con-zio-eugenio-e-miopadre-giorgio/842229/ EVENTO - Montale, San Severino, i 50 anni di 'Xenia' e 'Il Trovatore'. Notte magica a Villa Teloni con i ricordi della figlia del grande amico settempedano del poeta che volle stampare il suo prezioso 'Canzoniere familiare' presso la storica tipografia Bellabarba. L'intervento di Francesco Micheli, direttore artistico della stagione lirica maceratese e del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: "Sette volte a processo, come direttore di rete, a causa di Vittorio Sgarbi"
di Maurizio Verdenelli «Quando tornavamo da San Severino a Milano, la prima tappa, obbligatoriamente era in via Bigli a casa di ‘zio Eugenio’, il mio celebre padrino di battesimo. Papà voleva e chiedeva così. Noi tutti, naturalmente, eravamo d’accordo. Ricordo il bacetto sulla guancia che se non rasata mi produceva un momento di frigore sulla mia bocca di bambina. Lui era un eccentrico, rispondeva con una serie veloce e ritmata di “sì, sì, sì” oppure anche “no,no,no” all’argomentazione sempre ariosa ed entusiastica di papà, anch’egli un eccentrico anche se di opposto segno.
Giovanna Zampa con il sindaco di San Severino Rosa Piermattei
I due erano grandi amici e si compenetravano. Eugenio Montale era peraltro gentilissimo. Una cortesia e familiarità vere che mia madre apprezzò appieno quando un pomeriggio, sorprendendola (di più, terrorizzandola) mio padre le disse che ‘Eugenio’ sarebbe venuto a cena da noi. Non succedeva mai, il poeta non si muoveva più quasi da casa sua dopo la morte di ‘Mosca’, l’amatissima moglie Drusilla Tanzi. Allora mamma, quasi disperata per un impegno che riteneva estremo per la qualità dell’ospite e l’amicizia, ricorse alla ricetta tipica del suo Paese: le polpettine alla svedese. Che Montale apprezzò moltissimo, con elogi alla Teatri Sanseverino e Macerata opera festival celebrano gli Xenia. Ospiti alla festa anche i sindaci Giorgio Gori e Romano Carancini. ‘cuoca’. Per il resto, come detto, eravamo sempre ospiti a casa sua. Ricordo il corridoio d’ingresso in penombra con tele sulle pareti che mi sembravano anch’esse scure, niente di eccezionale. Mio padre mi disse: sono tutti pittori amici di zio Eugenio. Si chiamavano Morandi, De Pisis e via elencando». Le memorie di Giovanna Zampa, lette su due foglietti appena, con qualche problema per la lingua italiana (lei sin dall’età di 11 anni risiede a Stoccolma dov’è dirigente di una delle due biblioteche comunali) hanno
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fermato il tempo e la storia, ieri sera, nella splendida Villa Teloni a Cesolo di San Severino Marche, sulle alture al confine con Cingoli. Una serata magica nel nome del nostro massimo poeta, Eugenio Montale, premio Nobel 1975, del giornalista d’origine settempedana Giorgio Zampa, di Giuseppe Verdi, del Trovatore e degli Xenia.
L’evento a villa Teloni a Cesolo
Sì, proprio perché da questa raccolta meravigliosa di poesie dedicate alla moglie, a tre anni dalla sua morte, stampate mezzo secolo fa con caratteri a mano da Narciso Bellabarba, della celebre stirpe dei tipografi settempedani, tutto parte. In un percorso, programmato da Donella Bellabarba, figlia e nipote di quella ‘stirpe’ di artigiani/titani (per cui la particella arte non è certo a caso) che avrà il suo sviluppo dal 22 ottobre con un evento al teatro Feronia per articolarsi poi in una serie di appuntamenti legati alle poesie montaliane che in ‘Satura’ troveranno nel 1971 il loro glorioso epilogo nella strada maestra al Nobel.
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«Il Nobel» ha ricordato ancora Giovanna che con soddisfazione ha annunciato il suo ritorno a San Severino «in una piccola ma deliziosa casa in centro storico. Da quel dicembre 1975, ad ogni edizione del Premio penso a quell’occasione perduta al seguito di “zio Eugenio”. Papà, che aveva seguito l’amico, mi voleva a tutti i costi, ma c’era stata la rottura del rapporto matrimoniale con mia madre e sorsero problemi che impedirono la mia presenza. Ancora mi rattristo a pensarci». Tuttavia Stoccolma sarà ancora un ‘tappa’ montaliana anche nel nome degli Zampa. Dopo l’estate la mostra dei disegni e degli schizzi del poeta premio Nobel (a corredo degli Xenia) ‘viaggerà’ dopo Milano in Svezia con gli auspici di Giovanna. Alla quale il conduttore della serata Francesco Rapaccioni ha chiesto qualche ricordo ‘fuorisacco’ e la figlia di Giorgio Zampa non si è sottratta. “Mia madre accompagnò una sera mio padre, critico d’arte del ‘Corriere della Sera’, alla Scala. Per l’occasione lei indossò un paio di scarpe nuovissime. Che si rivelarono molto strette: alla fine i suoi piedi erano pieni di «bolli’…’bolle’, si?». Acconsente con il capo Rapaccioni, incalzandola ancora. E da Giovanna allora un autentico scoop: Giorgio Zampa “negro” di Eugenio Montale! Negro nell’accezione giornalistica, un po’ come Engels con Marx. «Sembra che alcuni pezzi a firma di Montale, anch’egli collaboratore del Corriere fossero stati scritti in realtà da mio padre», ha rivelato la signora con un sorriso. Niente di strano, per la verità. Chi scrive può testimoniare in tempi più recenti di casi analoghi in prima pagina con celebri firme e writers diversi. Ma torniamo agli Xenia che Donella Bellabarba ha mostrato con la giusta solennità ai molti astanti nello spazio eventi di Villa Teloni. Un libretto senza pretese, ma prezioso e pressoché introvabile, eppure cult della storia della poesia italiana. E non solo. All’amico Giorgio, il poeta aveva chiesto l’indirizzo di una tipografia per una raccolta da “stampare in poche copie, a prezzo basso, da curato di campagna”. E Zampa aveva subito pensato alla sua San Severino e alla storica tipografia Bellarbarba. Le poesie, dedicate a ‘Mosca’, furono quattordici. Brevi, colloquiali, dal tono e dai sapori della quotidianità. Un mirabile canzoniere familiare Donella Bellabarba con Rosa Piermattei che avrebbe dato voce, dopo un lungo silenzio, a Montale. Tra queste quella che sarebbe stato uno dei suoi capolavori, certamente quello più intenso, intimo: «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale». Drusilla Tanzi entrava di diritto nella storia della poesia mondiale, al braccio di Eugenio. Fu un grande dono d’amore in memoria della moglie scomparsa. Drusilla Tanzi era morta nell’ottobre del ’63, il tempo dell’elaborazione poetica del lutto e la decisione di stampare a San Severino. Il tempo dell’anima e del dolore tornava a coincidere con quello della grande poesia. Coinvolgente e ‘giusta’ l’interpretazione di Alberta Ricottini che ha commosso la platea al centro della quale tre sindaci: Rosa Piermattei (San Severino), Romano Carancini (Macerata) Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo che ha voluto accompagnare il concittadino Francesco Micheli, direttore artistico dello
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Sferisterio, anch’egli protagonista a Villa Teloni con ‘Il Trovatore’. Gori, potentissimo produttore, ha ricordato da parte sua il ‘settempedano’ Vittorio Sgarbi, con un sorriso: «Per dieci anni ha portato qui il beneficio della sua cultura valorizzando i tesori artistici del posto. Invece a me, suo direttore di rete, nello stesso periodo mi ha procurato sette rinvii a giudizio per concorso in diffamazione. Per fortuna siamo stati sempre assolti». Ai tre sindaci è stata data la parola per ultimo: il tema a tre (Montale, Sferisterio, Trovatore) era davvero troppo intrigante per non approfondirlo sin dall’inizio. «A noi settempedani fa effetto sentire che le parole di Montale siano state pubblicate qui a San Severino – ha detto Rapaccioni – E’ davvero interessante notare quanto melodramma ci sia nella poesia di Montale, tanto che alcuni passaggi di questo libro riprendono delle parti del libretto de Il trovatore». Francesco Micheli è stato, nella prima parte autentico mattatore spiegando, con supplemento di dottrina, la storia di Azucena (un nome presente nella poetica montaliana) Manrico, Leonora ed il Conte di Luna, facendo attenzione a tutto ciò che non succede sul palcoscenico, ma che è motivo scatenante della tragedia.
Drusilla Tanzi ed Eugenio Montale
Ha poi letto la poesia “Timor di me?” di Pier Paolo Pasolini dedicata a Maria Callas, ispirata alla prima scena del quarto atto dell’opera interpretata dalla grande artista in Medea (“un vuoto del cosmo, e da là tu canti”): «Tanti capolavori che noi abbiamo nella nostra cultura sono basati sulla storia de Il trovatore, perché Verdi, benché abbia il sapore della morte in bocca in quel periodo, ha un bisogno, un anelito di vita che lo spinge ad andare avanti ed a guardare al futuro». Giorgio Gori al centro con il sindaco Romano Carancini e l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde oggi a Macerata
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Il direttore artistico Francesco Micheli
I concittadini Francesco Micheli e Giorgio Gori entrambi di Bergamo
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Il dietro le quinte della Notte dell’Opera, studenti dell’Accademia al lavoro www.cronachemaceratesi.it /2016/08/03/il-dietro-le-quinte-della-notte-dellopera-studenti-dellaccademia-allavoro/841856/ MACERATA – Allievi dell’istituzione e volontari da tutto il mondo stanno mettendo a punto i 6 palchi che animeranno la serata di domani. A guidare la costruzione il docente di Scenografia Enrico Pulsoni (LE FOTO)
La Notte
A destra Enrico Pulsoni insieme a studenti e volontari al lavoro nel laboratorio di via XX Settembre
dell’opera di Macerata è fatta di grandi manifestazioni, grandi orchestre e grandi folle di persone che da tutta la provincia raggiungono il capoluogo ammaliati da musica e buon cibo. Ma a regalare quello spettacolo è la sapienza e il lavoro faticoso di chi in questi giorni è impegnato tra prove e impalcature. E così mentre già alcune vetrine si colorano di azzurro (la tinta che tutti sono invitati a indossare, parola del direttore artistico del Mof Francesco Micheli), dietro la porta del laboratorio di via XX Settembre i ragazzi dell’Accademia di belle arti sono al lavoro da giorni. Ora dopo ora stanno mettendo a punto i sei palchi che chiuderanno in un abbraccio di led azzurri i musicisti in scena in altrettanti punti di Macerata. Perché il tema di quest’anno è il Mediterraneo e così «siamo marini anche noi»,
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scherza Enrico Pulsoni, docente di Scenografia all’accademia e nocchiero di un’operazione che ha attirato volontari da tutto il mondo. Nell’ampia stanza del laboratorio si parla italiano, inglese, francese e ognuno porta il suo contributo dalla Polonia, dalla Francia, addirittura dalla Cina. In tutto, tra studenti e volontari (tutti under 30), sono una quindicina le persone al lavoro per consegnare i palchi in tempo. L’idea è semplice: strutture in legno alte tre metri e ampie quattro, che giovedì pomeriggio verranno pazientemente posizionate in corso Cavour, corso Cairoli, piazza Cesare Battisti e la piazzetta di San Giovanni. Il fondale avrà il colore del mare e si accenderà grazie a grappoli di luce bianca che, attraversando strati e forme di diversi materiali in plastica, doneranno l’impressione di un cielo notturno stellato che si specchia tra le onde. A condire lo spettacolo torna domani sera l’iniziativa della Coldiretti provinciale, “Campagna amica”, che sarà protagonista in piazza Vittorio Veneto con i sapori del Mediterraneo. Dalle 20 ad accogliere le migliaia di persone attese nel capoluogo saranno le tipicità locali. Dal vino di visciole alle specialità alla lavanda, dal formaggio allo zafferano al miele, dal passito di Vernaccia al ciauscolo, passando per vino cotto, Vernaccia di Serrapetrona Docg, olio extravergine monovarietale e tartufo. Un mercato notturno che promette di «attirare e incuriosire» dicono il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili e il direttore Giordano Nasini. Perché le produzioni locali sono «vetrina del territorio», con prodotti che «abbinano innovazione e qualità». (foto di Lucrezia Benfatto)
Lavori in corso: luci e materiali in plastica restituiranno l’effetto di un mare pieno di stelle
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Le location dei palchi
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Un teatro di legno in scala nel laboratorio dell’accademia
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L’anima femminile del Mediterraneo ai Mercoledì del Festival Off www.cronachemaceratesi.it /2016/08/02/lanima-femminile-del-mediterraneo-ai-mercoledi-del-festivaloff/841726/ MACERATA - Secondo spettacolo tutto scritto da donne al Lauro Rossi. Domani 3 agosto, in prima assoluta, il recital “Mediterranea, onde sonore” con la direzione musicale di Cinzia Pennesi. Ingresso gratuito “Mediterranea, Onde sonore” è il secondo appuntamento con i “Mercoledì del Festival Off”, i recital musical di alto livello artistico ad ingresso gratuito nella splendida cornice del teatro Lauro Rossi. Domani, mercoledì 3 agosto, alle 21, va in scena in prima assoluta al teatro maceratese un viaggio armonico scritto da donne contemporanee per rileggere il mito nel Mediterraneo attuale e per raccontare l’anima di un femminile che, attraverso il nostro mare, ha saputo abbattere i confini della diffidenza tra culture. Si tratta di un melologo per voce e orchestra d’archi in quattro “approdi” con un prologo ed un epilogo, realizzato con il contributo del consiglio delle Donne del Comune, scritto da Maria Letizia Gorga Carla Magnan, Cinzia Pennesi, Carla Rebora e Roberta Vacca su un testo inedito dell’attrice e cantante Maria Letizia Gorga. L’esecuzione musicale è affidata all’Accademia della libellula, diretta da Cinzia Pennesi. La musica di Carla Magnan riflette sia le forme classiche che quelle barocche, fino a spingersi a vette più ardite, sperimentali, dove soffi pizzicanti e strutture graffianti si confondono alle melodie che occhieggiano inquiete tra le righe. Proficua e assolutamente originale è la sua collaborazione con Carla Rebora. Insieme hanno già scritto Hymnen (2004), sei immagini musicali per soprano, chitarra, pianoforte, violino e contrabbasso con testi tratti ed elaborati da Hymnen an die Nacht di Novalis e il corto d’opera L’aurea d’Amore per soprano, tenore e orchestra da camera, su libretto tratto dal romanzo “Il copista” di Marco Santagata. Entrambi i lavori hanno vinto il primo premio in concorsi internazionali con un ottimo successo di critica. Nel 2010 hanno trascritto Un Petit train de plaisir, suite per pianoforte a quattro mani dal balletto di Azio Corghi, tratto da i Péchées de vieillesse di Gioacchino Rossini per Ed. Casa Ricordi – Universal Music Publishing (Milano) e attualmente hanno unito al sodalizio artistico la collega Roberta Vacca. Cinzia Pennesi, nativa di Tolentino, dirige al Lauro Rossi dopo un’intensa attività concertistica in Italia, Germania, Austria, Spagna, Inghilterra, Grecia, Romania, Svizzera, Yugoslavia, Malta, Russia, Israele, Marocco, Sud America, Corea e New York. Maria Letizia Gorga invece arriva a Macerata dopo esser stata diretta da Vassiliev, De Simone, Albertazzi, Giordano e Paolo Sorrentino nel film “Youth”. I recital dei Mercoledì sono ad ingresso gratuito ed è possibile prenotare su energia.sferisterio.it oppure nella biglietteria dello Sferisterio in piazza Mazzini. Al momento della prenotazione, è possibile fare una piccola donazione per i Medici Senza Frontiere, charity partner della 52° stagione lirica maceratese. Gli spettacoli, che attraversano il Mediterraneo portando sul palco le sue musiche più particolari, sono organizzati grazie al contributo di Hera Comm, energy sponsor del Macerata Opera Festival.
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Le regine dell’opera incoronate al Castello della Rancia www.cronachemaceratesi.it /2016/08/03/le-regine-dellopera-incoronate-al-castello-della-rancia/841982/ TOLENTINO - Tripudio per le protagoniste del Mof nella festa dedicata alla stagione lirica. Il sindaco Giuseppe Pezzanesi: "Vorrei ripetere questa esperienza ogni anno"
Un
Sonia Ganassi, Anna Pirozzi, Enkelejda Shkosa e Chiara Isotton – Ovazione per le protagoniste della stagione lirica allo Sferisterio alla Festa dell’Opera di Tolentino
Castello della Rancia gremito ha accolto le donne protagoniste del Macerata Opera Festival per la Festa dell’Opera. Grande entusiasmo ieri sera a Tolentino per la trasferta delle regine indiscusse delle tre opere Otello, Norma e Il trovatore in cartellone per la stagione lirica dello Sferisterio. Le stelle della serata, condotta dal direttore artistico Francesco Micheli, sono state Enkelejda Shkosa, già apprezzata come Azucena allo Sferisterio, la giovane e promettente Chiara Isotton, nel ruolo di Desdemona in Otello, Anna Pirozzi che ha interpretato Leonora per Il trovatore e per questa occasione anche Norma, affiancata da Sonia Ganassi, Adalgisa
Chiara Isotton (Desdemona) con il direttore artistico Francesco Micheli
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nello spettacolo applauditissimo di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi. «È stato un magnifico concerto – ha commentato il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi – organizzato al meglio, con delle protagoniste assolute dell’opera. Vorrei ripetere questa esperienza ogni anno». Le quattro cantanti hanno concluso il concerto con l’Ave Maria, celebre aria dell’Otello, lasciando il pubblico senza fiato prima dell’ovazione finale. (cla.ri.)
Francesco Micheli, Giuseppe Pezzanesi e Luciano Messoi nella splendida cornice del castello della Rancia
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Il sindaco Giuseppe Pezzanesi con l’assessore allo Sport di Macerata Alferio Canesin
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Azzurra e travolgente, la Notte dell’Opera fa tappa a Macerata emmausonline.it/2016/08/03/azzurra-e-travolgente-la-notte-dellopera-fa-tappa-a-macerata/
Redazione
3 agosto 2016
A poco più di 24 ore dalla quinta edizione della Notte dell’Opera, prosegue il fermento in città per i preparativi dell’appuntamento più atteso del Festival Off. L’edizione 2016, che fa di Macerata ancora una volta la capitale dell’opera per una notte, è ispirata alle tinte azzurre del Mediterraneo: dagli addobbi in città all’abbigliamento di cantanti, artisti, negozianti, tutti sono invitati a vestirsi di azzurro in modo da “inondare” i vicoli del centro di una marea azzurra e festante. A partire dalle 19.30 le vie del centro si trasformano in un unico palcoscenico a cielo aperto, perfettamente allestito dall’Accademia delle Belle Arti, tra suoni, profumi e i sapori del Mediterraneo Medio Orientale, Europeo e Nord Africano. Tantissimi gli appuntamenti che si snodano tra il Centro Storico, Corso Cairoli e Corso Cavour: 48 attività tra spettacoli d’arte, musica e danza; ben 8 diverse proposte per i più piccoli e numerose performance di bande musicali, frutto del fiorente rapporto con Anbima. Il ritrovo in porto è alle 19.30 con il raduno monumento della Vittoria. Alle ore 20 si mollano gli ormeggi della sfilata che giunge fin alle mura dello Sferisterio sui suoni e ritmi della DJ Auretta Bloom. Alle 20.30 l’appuntamento con “Prima che svampino canto e bicchier”, da inizio alla serata Alle 21.30 in Corso Cairoli, e alle 22.30 al Centro Storico, Maria Pilar Peréz Aspa è Medea la straniera in una piccola anticipazione dello spettacolo Medea – da Cherubini a Pasolini con la regia di Francesco Micheli che andrà in scena allo Sferisterio giovedì 11 agosto. Maria Pilar Peréz Aspa, che torna a Macerata dopo esser già stata apprezzata per le sue performance in altre edizioni del Festival, attraverso letture tratte dalla Medea di Euripide e dal capolavoro di Hannah Arendt “Noi rifugiati”, darà un brevissimo assaggio dello spettacolo di giovedì 11 agosto, che vedrà invece la partecipazione di Alexandra Deshorties al debutto italiano e dell’attore Cesare Bocci e della stessa Peréz Aspa. Lo spettacolo, che mette in luce la figura di Medea, moglie, madre e migrante, è un’occasione anche di fare della beneficenza in favore del charity partner Medici Senza Frontiere e del progetto #milionidipassi. Gran finale per la Notte dell’Opera previsto a mezzanotte con “Del ditirambo spavaldo e strambo, beva con me”, in piazza della Libertà con i tanti artisti impegnati per tutta la serata e il direttore artistico Francesco Micheli.
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Ezio Bosso «chiude» il Macerata Opera Festival emmausonline.it/2016/08/03/ezio-bosso-chiude-il-macerata-opera-festival/
Redazione
3 agosto 2016
È un Mediterraneo fatto di mondi interiori quello che il 14 agosto alle ore 21 invade il Macerata Opera Festival. Sarà infatti il piano di Ezio Bosso il protagonista sul palcoscenico dello Sferisterio di Macerata e a regalare al pubblico dell’arena un viaggio per mari sconfinati e profondi a bordo di quella “musica libera” con cui l’artista ama definire quella che solitamente viene chiamata classica. Con il suo The 21th Room Tour, con il quale da aprile attraversa l’Italia promuovendo l’omonimo album, Bosso arriva a Macerata per quella che è ad oggi l’unica data marchigiana del compositore torinese. La prima parte del tour ha emozionato 30mila spettatori in tutta Italia registrando 22 date sold out con una media di due standing ovation in ogni concerto. Nel corso del tour, Ezio Bosso ha dato vita in piano solo, a un dialogo musicale tra il suono originale del suo Grancoda Steinway e gli spettatori. Un dialogo che si fa attraversamento di quei mari dell’anima fatti di emozioni e di riflessioni sulla vita, sul mondo, sull’altro, sull’esistenza tutta. Un concerto che propone un percorso metanarrativo nel quale il pianista e direttore d’orchestra formatosi a Vienna attraversa la sua ricerca musicale nel concetto di musica empatica, quella che crea quel ponte di collegamento infinitamente dolce e diretto con il cuore del pubblico. Bosso si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo) o il Syracuse NY Award in America , la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi come Christopher Wheeldon o Rafael Bonchela, nel teatro da artisti come James Thierrèe e nel cinema da registi di fama internazionale tra cui Gabriele Salvatores per il quale ha composto la colonna sonora di Io non ho paura. Un grande artista insomma che, chiudendo la stagione lirica, suggella il meritato successo di un cartellone di altissimo livello artistico. Info e biglietti su www.vivaticket.it o presso la biglietteria (tel. 0733 230735; fax 0733 261570; mail: boxoffice@sferisterio.it).
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03 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
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Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
Ezio Bosso allo Sferisterio per chiudere il Macerata Opera Festival www.ilmascalzone.it /2016/08/ezio-bosso-allo-sferisterio-per-chiudere-il-macerata-opera-festival/ Redazione
Ezio Bosso, Sferisterio, The 12th Room Tour
Il compositore sul tema “Mediterraneo” il 14 agosto in un viaggio che solca i mari dell’interiorità
MACERATA – È un Mediterraneo fatto di mondi interiori quello che il 14 agosto alle ore 21 invade il Macerata Opera Festival. Sarà infatti il piano di Ezio Bosso il protagonista sul palcoscenico dello Sferisterio di Macerata e a regalare al pubblico dell’arena un viaggio per mari sconfinati e profondi a bordo di quella “musica libera” con cui l’artista ama definire quella che solitamente viene chiamata classica.
Con il suo “The 21th Room Tour”, con il quale da aprile attraversa l’Italia promuovendo l’omonimo album, Bosso arriva a Macerata per quella che è ad oggi l’unica data marchigiana del compositore torinese.
La prima parte del tour ha emozionato 30.000 spettatori in tutta Italia registrando 22 date sold out con una media di due standing ovation in ogni concerto.
Nel corso del tour, Ezio Bosso ha dato vita in piano solo, a un dialogo musicale tra il suono originale del suo Grancoda Steinway e gli spettatori. Un dialogo che si fa attraversamento di quei mari dell’anima fatti di emozioni e di riflessioni sulla vita, sul mondo, sull’altro, sull’esistenza tutta.
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Un concerto che propone un percorso meta-narrativo nel quale il pianista e direttore d’orchestra formatosi a Vienna attraversa la sua ricerca musicale nel concetto di musica empatica, quella che crea quel ponte di collegamento infinitamente dolce e diretto con il cuore del pubblico.
Bosso si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo) o il Syracuse NY Award in America, la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi come Christopher Wheeldon o Rafael Bonchela, nel teatro da artisti come James Thierrèe e nel cinema da registi di fama internazionale tra cui Gabriele Salvatores per il quale ha composto la colonna sonora di “Io non ho paura”.
Un grande artista insomma che, chiudendo la stagione lirica, suggella il meritato successo di un cartellone di altissimo livello artistico.
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Secondo appuntamento con i Mercoledì del Festival Off www.ilmascalzone.it /2016/08/secondo-appuntamento-con-i-mercoledi-del-festival-off/ Redazione
Maria Letizia Gorga
I Mercoledì approdano con il secondo spettacolo
I recital di alto livello artistico animano il Teatro Lauro Rossi con uno spettacolo in prima assoluta sulle donne e l’anima femminile del nostro mare, “Mediterranea, onde sonore”.
Macerata - Secondo appuntamento con i Mercoledì del Festival OFF, i recital musical di alto livello artistico ad ingresso gratuito nella splendida cornice del Teatro Lauro Rossi. Gli spettacoli, che attraversano il Mediterraneo portando sul palco le sue musiche più particolari, sono organizzati grazie al contributo di Hera Comm, energy sponsor del Macerata Opera Festival. Mercoledì 3 agosto, alle ore 21, va in scena in prima assoluta al teatro maceratese “Mediterranea, Onde sonore”, un viaggio armonico scritto da donne contemporanee per rileggere il mito nel Mediterraneo attuale e per raccontare l’anima di un femminile che, attraverso il nostro mare, ha saputo abbattere i confini della diffidenza tra culture. Si
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tratta di un melologo per voce e orchestra d’archi in quattro Approdi con un prologo ed un epilogo, realizzato con il contributo del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, scritto da Carla Magnan, Cinzia Pennesi, Carla Rebora e Roberta Vacca su un testo inedito dell’attrice e cantante Maria Letizia Gorga. L’esecuzione musicale è affidata all’Accademia della libellula, diretta da Cinzia Pennesi. La musica di Carla Magna riflette sia le forme classiche che quelle barocche, fino a spingersi a vette più ardite, sperimentali, dove soffi pizzicanti e strutture graffianti si confondono alle melodie che occhieggiano inquiete tra le righe. Proficua e assolutamente originale è la sua collaborazione con Carla Rebora. Insieme hanno già scritto Hymnen (2004), sei immagini musicali per soprano, chitarra, pianoforte, violino e contrabbasso con testi tratti ed elaborati da Hymnen an die Nacht di Novalis e il corto d’opera L’aurea d’Amore per soprano, tenore e orchestra da camera, su libretto tratto dal romanzo “Il copista” di Marco Santagata. Entrambi i lavori hanno vinto il primo premio in concorsi internazionali con un ottimo successo di critica. Nel 2010 hanno trascritto Un Petit train de plaisir, suite per pianoforte a quattro mani dal balletto di Azio Corghi, tratto da i Péchées de vieillesse di Gioacchino Rossini per Ed. Casa Ricordi – Universal Music Publishing (Milano) e attualmente hanno unito al sodalizio artistico la collega Roberta Vacca. Cinzia Pennesi, nativa di Tolentino, dirige al Lauro Rossi dopo un’intensa attività concertistica in Italia, Germania, Austria, Spagna, Inghilterra, Grecia, Romania, Svizzera, Yugoslavia, Malta, Russia, Israele, Marocco, Sud America, Corea e New York. Maria Letizia Gorga invece arriva a Macerata dopo esser stata diretta da Vassiliev, De Simone, Albertazzi, Giordano e Paolo Sorrentino nel film “Youth”. I recital dei Mercoledì sono ad ingresso gratuito ed è possibile prenotare su energia.sferisterio.it oppure nella biglietteria dello Sferisterio in piazza Mazzini. Al momento della prenotazione, è possibile fare una piccola donazione per i Medici Senza Frontiere, charity partner della 52° stagione lirica maceratese. © 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata
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Ezio Bosso allo Sferisterio per l’unica data marchigiana del suo tour red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News È un Mediterraneo fatto di mondi interiori quello che il 14 agosto alle ore 21 invade il Macerata Opera Festival. Sarà infatti il piano di Ezio Bosso il protagonista sul palcoscenico dello Sferisterio di Macerata e a regalare al pubblico dell'arena un viaggio per mari sconfinati e profondi a bordo di quella "musica libera" con cui l'artista ama definire quella che solitamente viene chiamata classica. Con il suo "The 21th Room Tour" , con il quale da aprile attraversa l'Italia promuovendo l'omonimo album, Bosso arriva a Macerata per quella che è ad oggi l'unica data marchigiana del compositore torinese. La prima parte del tour ha emozionato 30.000 spettatori in tutta Italia registrando 22 date sold out con una media di due standing ovation in ogni concerto. Nel corso del tour, Ezio Bosso ha dato vita in piano solo, a un dialogo musicale tra il suono originale del suo Grancoda Steinway e gli spettatori. Un dialogo che si fa attraversamento di quei mari dell'anima fatti di emozioni e di riflessioni sulla vita, sul mondo, sull'altro, sull'esistenza tutta. Un concerto che propone un percorso meta-narrativo nel quale il pianista e direttore d'orchestra formatosi a Vienna attraversa la sua ricerca musicale nel concetto di musica empatica, quella che crea quel ponte di collegamento infinitamente dolce e diretto con il cuore del pubblico. Bosso si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo) o il Syracuse NY Award in America, la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi come Christopher Wheeldon o Rafael Bonchela, nel teatro da artisti come James Thierrèe e nel cinema da registi di fama internazionale tra cui Gabriele Salvatores per il quale ha composto la colonna sonora di "Io non ho paura". Un grande artista insomma che, chiudendo la stagione lirica, suggella il meritato successo di un cartellone di altissimo livello artistico. Info e biglietti su www.vivaticket.it o presso la biglietteria ( +39.0733 230735 | Fax +39.0733.261570 boxoffice@sferisterio.it.)
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"Mediterranea. Onde Sonore": Festival Off e Consiglio delle donne per un Lauro Rossi al femminile red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News Sono tutte bellissime le mani delle donne. Straordinarie quando sfiorano gli strumenti musicali. Sono piccoli contatti pulsanti che irradiano la figura a cui appartengono e che trasmettono “Onde Sonore” passando di mano in mano emozioni e battiti di cuore dentro quello spazio “Mediterraneo” che – soffusa e allo stesso tempo forte – la voce recitante interrogava: “Mediterraneo da capire, mediterraneo da confinare?”. Ieri sera al Teatro Lauro Rossi all’interno del Festival Off della stagione 2016 dello Sferisterio è andato in scena, in prima assoluta, “Mediterranea. Onde sonore”, melologo in quattro Approdi (la seduzione, l’Illusione, l’abbandono, l’attesa) con Prologo ed epilogo, composto, oltre che eseguito, da quattro donne Carla Magnan, Cinzia Pennesi, Carla Rebora, Roberta Vacca insieme all’Accademia della Libellula, sotto la direzione di Cinzia Pennesi. Una composizione musicale che ha accompagnato il testo recitato da Carla Magnan scritta oltre che eseguita – finalmente – da donne e dedicata agli infiniti simbolismi che il Mediterraneo – tema della stagione lirica di quest’anno – porta con sé. Il Mediterraneo come spazio da nutrire e custodire, il Mediterraneo delle mille culture e dei mille modi di vivere, gli stessi mille modi di vivere delle donne che troppo spesso sono state spinte dentro il riduzionismo di un modello da seguire, questo o quello che sia. Il Mediterraneo degli scambi e dei commerci, dalla Magna Grecia alla Serenissima, ma anche il Mediterraneo dell’incontro che può diventare paura e scontro: l’Impero Ottomano di un tempo, la Turchia di oggi. Il Consiglio delle donne del Comune di Macerata si è fatto pomotore di questa serata proprio per questo, per mettere in scena donne protagoniste e sensibili, dedite e attente, concentrate e brave in uno dei tanti ambiti, quello musicale, ancora profondamente maschili se guardato dal lato autorale. E invece no, le donne autrici ci sono e sono di esempio. Un esempio cui guardare perché esserci sia sempre possibile e perché, in ogni spazio sociale, la sensibilità delle donne possa portare il suo contributo di ricchezza da condividere. Organismo misto di donne elette e di donne della società maceratese, il ruolo del Consiglio delle donne è proprio questo, promuovere il confronto, agire con pareri sull’azione amministrativa e con un lavoro di formazione continua volto al riconoscimento reciproco, al rispetto, alle stesse possibilità di mettersi in gioco facendo fruttare i 59 sguardi delle sue componenti. E’ stata la nostra prima volta ed è stato bello, anche se non abbiamo potuto dimenticare l’altra realtà, quella della violenza sulle donne, quella che ha portato a 61 femminicidi dall’inizio di quest’anno. Le due sedie drappeggiate di rosso che abbiamo voluto in prima fila volevano ricordare non solo le ultime due donne uccise, ma il loro essere ‘persone’ uccise, tolte alla rete delle loro relazioni, dei loro affetti con tutto il peso di drammaticità che questo comporta: famiglie straziate, figli orfani di madre e di un padre omicida, l’enormità di un dolore che quell’atto fa venire ad esistenza senza che più nulla lo possa veramente spegnere, per sempre. C’erano molti uomini con noi ad assistere allo spettacolo però e questo ci conforta, perché il cammino di crescita va fatto insieme e solo così darà i suoi più buoni frutti.
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Micheli esalta l’opera al Castello della Rancia picchionews.it/micheli-esalta-lopera-al-castello-della-rancia/
Picchio News È stata proprio una grande Festa dell’Opera quella che il Macerata Opera Festival ha allestito in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Tolentino al Castello della Rancia che con la sua scenografia naturale ha reso l’evento ancora più emozionante. Registrato il sold out, con un pubblico entusiasta, per uno spettacolo ideato e condotto dal direttore artistico Francesco Micheli che ha ammaliato gli spettatori guidandoli in un viaggio nel mondo dell’opera e del teatro, con una formula innovativa in cui racconta le trame, svela i personaggi, mette in luce la loro personalità, rendendoli vivi, attuali, ancora più affascinanti, in un continuo crescendo di citazioni e parallelismi, anche con la nostra quotidianità. Un vero e proprio spettacolo multidisciplinare dove le arie e concertanti dalle opere sono state intercalate, stupendo e divertendo il pubblico, con proiezioni video, estratti da film, ma anche brani pop, da Vasco Rossi ai Pink Floyd, per una esperienza unica alla scoperta di Trovatore, Otello e Norma arricchito dalle straordinarie voci di Maria Josè Siri, Anna Pirozzi . Ad accompagnare al pianoforte il Maestro Simona Savina. Soddisfattissimi gli organizzatori che ancora una volta hanno avuto la prova tangibile che l’opera può essere “esportata” anche sul territorio, al di fuori dello Sferisterio, favorendo una reale conoscenza, partecipazione diretta e divulgazione della cultura melodrammatica. Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ringrazia il collega Romano Carancini, il Sovrintendente Luciano Messi e il Direttore artistico Francesco Micheli per aver permesso la realizzazione dell’evento. Il successo ottenuto dalla Festa del’Opera – ha affermato – è la dimostrazione della grande sensibilità culturale dei nostri cittadini. Un appuntamento che vorremmo divenisse una consuetudine per la nostra Città che anche in passato, basti citare le tante opere allestite al Teatro Vaccaj, ha dimostrato la propria grande passione per l’opera. Da tempo intrattenevo rapporti con l’Associazione Sferisterio e il Sindaco Carancini per riuscire ad organizzare una Festa dell’Opera nel nostro Castello della Rancia. La Bravura delle interpreti ed in particolare dello straordinario Francesco Micheli hanno reso la serata indimenticabile. Un evento di eccezionale qualità e grandezza che unisce Macerata e lo Sferisterio alla Comunità tolentinate nel nome dell’opera lirica, un genere che a distanza di tanti anni ancora affascina e conquista sempre più pubblico di tutte le età, proprio come accaduto nella nostra riuscitissima serata di Tolentino come attestato dai lunghi e convinti applausi rivolti a Micheli e alle cantanti.
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Teatri San Severino e Macerata Opera Festival: serata per celebrare gli Xenia red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News Una serata speciale organizzata per salutare un'occasione unica, ovvero i cinquant'anni dalla pubblicazione degli Xenia, raccolta di poesie di Eugenio Montale, stampata a San Severino Marche nel 1966. È stata la sontuosa cornice della residenza di charme "La Villa" di Cesolo ad ospitare l'incontro, ieri sera 2 agosto, promosso dai Teatri di Sanseverino, dall'associazione Archivio Storico Tipolitografia Bellabarba e dal Macerata Opera Festival, nell'ambito della nuova stagione dei Teatri Aperti per Ferie e del Festival Off. "Per il quinto anno consecutivo ha sottolineato il direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni, introducendo l'evento culturale si rinnova questo gemellaggio culturale fra i nostri Teatri ed il Mof che rinsalda un forte legame fra queste due entità ormai molto seguite dal pubblico ma anche fra territori che sono accomunati dalla storia e dai personaggi che hanno fatto quest'ultima come Ireneo Aleandri, architetto settempedano che progettò sia lo Sferisterio di Macerata che il Feronia di San Severino". Protagonisti indiscussi dell'appuntamento sono stati il direttore del Macerata Opera Festival, Francesco Micheli, quello dei Teatri di Sanseverino, Francesco Rapaccioni, Donella Bellabarba dell'Associazione Archivio Storico Tipolitografia Bellabarba che ha mostrato la prima copia degli "Xenia" stampata dai maestri tipografi Narciso e Folco Bellabarba e, infine, Giovanna Zampa, figlia dell'indimenticabile Giorgio Zampa, settempedano, giornalista e germanista, per tanti anni critico lirico del Corriere della Sera. Fra i numerosi ospiti anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, già direttore di Canale 5 e Italia 1 e fondatore della casa di produzione televisiva Magnolia che è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri accompagnato da Christophe Sanchez, suo capo di gabinetto e amministratore delegato di Turismo Bergamo, e da Andrea Compagnucci, responsabile della comunicazione istituzionale dell'associazione Arena Sferisterio. Gori, che condivide con Macerata il direttore artistico Francesco Michelli, è stato ricevuto in Municipio dal sindaco, Rosa Piermattei, con la quale ha poi effettuato un tour, guidato dal direttore dei Teatri, Francesco Rapaccioni, al piano nobile del Palazzo Comunale e al teatro Feronia. Poi la serata a "La Villa" di Cesolo, dell'imprenditore Sandro Teloni, cui hanno preso parte, fra gli altri, anche il sindaco di Macerata e presidente del Cda dello Sferisterio, Romano Carancini, gli assessori comunali Sara Bianchi e Vanna Bianconi, il presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, i consiglieri Piero Pierandrei e Francesco Borioni, il capo di gabinetto della presidenza del Consiglio regionale, Daniele Salvi, il presidente della Confartigianato provinciale, Renzo Leonori, e altre personalità. "È stata una serata speciale ha sottolineato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei per tutti noi e in particolare per me che mi sono sentita a casa in questo luogo dove ho trascorso molti momenti felici della mia infanzia. Un momento che ho voluto condividere con le persone che mi sono intorno e con tutti i settempedani oltre che con due graditi ospiti quali i colleghi sindaci di Macerata, Romano Carancini, e di Bergamo, Giorgio Gori, con cui ho avuto momenti di piacevole confronto prima e dopo lo spettacolo". Molto toccante il ricordo di Giovanna Zampa. "Montale è stato mio padrino di battesimo e quindi una figura da sempre presente nella mia vita e molto legata alla mia famiglia. Ultimamente penso spesso alle memorie. Di Montale di sicuro ricordo i racconti, era un vero gentiluomo. Oltre ai ricordi personali spesso ricordo quelli che di lui facevano i miei genitori. Frequenti erano allora le nostre visite a zio Eugenio. Ricordo molto bene Gina, la sua governante, che apriva la porta di quella casa scura. Ricordo il colore grigio delle pareti, le persiane chiuse e il forte odore di sigari. Il nostro saluto era un bacetto. Quando si stufava muoveva continuamente le labbra e borbottava solo brevi risposte quando non gli piacevano le domande. Con mio padre condivideva l'interesse per il Corriere della Sera. Nel 1975, quando gli fu dato Nobel, papà c'era".
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La serata si è concentrata sulla figura del premio Nobel italiano come appassionato e critico di musica, riflettendo su quanto de Il trovatore si possa trovare nei componimenti poetici dedicati alla moglie Drusilla Tanzi, soprannominata amichevolmente "la Mosca", morta nell'ottobre del 63. Il direttore artistico dello Macerata Opera Festival, Francesco Micheli, ha spiegato al numeroso pubblico la storia di Azucena, Manrico, Leonora ed il Conte di Luna, facendo particolare attenzione a tutto ciò che non succede sul palcoscenico, ma che è il motivo scatenante di tutta la tragedia. Micheli ha poi letto la poesia "Timor di me" di Pier Paolo Pasolini, ispirata alla prima scena del quarto atto dell'opera.
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4/8/2016
Tolentino: successo per la Festa dell’Opera
Tolentino: successo per la Festa dell’Opera È stata proprio una grande Festa dell'Opera quella che il Macerata Opera Festival ha allestito in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Tolentino al Castello della Rancia che con la sua scenogra a naturale ha reso l'evento ancora più emozionante. Registrato il sold out, con un pubblico entusiasta, per uno spettacolo ideato e condotto dal direttore artistico Francesco Micheli che ha ammaliato gli spettatori guidandoli in un viaggio nel mondo dell'opera e del teatro, con una formula innovativa in cui racconta le trame, svela i personaggi, mette in luce la loro personalità, rendendoli vivi, attuali, ancora più affascinanti, in un continuo crescendo di citazioni e parallelismi, anche con la nostra quotidianità. Un vero e proprio spettacolo multidisciplinare dove le arie e concertanti dalle opere sono state intercalate, stupendo e divertendo il pubblico, con proiezioni video, estratti da lm, ma anche brani pop, da Vasco Rossi ai Pink Floyd, per una esperienza unica alla scoperta di Trovatore, Otello e Norma arricchito dalle straordinarie voci di Maria Josè Siri, Anna Pirozzi . Ad accompagnare al pianoforte il Maestro Simona Savina. Soddisfattissimi gli organizzatori che ancora una volta hanno avuto la prova tangibile che l'opera può essere "esportata" anche sul territorio, al di fuori dello Sferisterio, favorendo una reale conoscenza, partecipazione diretta e divulgazione della cultura melodrammatica. Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ringrazia il collega Romano Carancini, il Sovrintendente Luciano Messi e il Direttore artistico Francesco Micheli per aver permesso la realizzazione dell'evento. Il successo ottenuto dalla Festa del'Opera ha affermato è la dimostrazione della grande sensibilità culturale dei nostri cittadini. Un appuntamento che vorremmo divenisse una consuetudine per la nostra Città che anche in passato, basti citare le tante opere allestite al Teatro Vaccaj, ha dimostrato la propria grande passione per l'opera. Da tempo intrattenevo rapporti con l'Associazione Sferisterio e il Sindaco Carancini per riuscire ad organizzare una Festa dell'Opera nel nostro Castello della Rancia. La Bravura delle interpreti ed in particolare dello straordinario Francesco Micheli hanno reso la serata indimenticabile. Un evento di eccezionale qualità e grandezza che unisce Macerata e lo Sferisterio alla Comunità tolentinate nel nome dell'opera lirica, un genere che a distanza di tanti anni ancora affascina e conquista sempre più pubblico di tutte le età, proprio come accaduto nella nostra riuscitissima serata di Tolentino come attestato dai lunghi e convinti applausi rivolti a Micheli e alle cantanti.
http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=2155&url=http://www.viveremacerata.it/2016/08/04/tolentino-successo-per-la-festa-dellopera/601305/
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3/8/2016
Secondo appuntamento con i Mercoledì del Festival OFF
Secondo appuntamento con i Mercoledì del Festival OFF Secondo appuntamento con i Mercoledì del Festival OFF, i recital musical di alto livello artistico ad ingresso gratuito nella splendida cornice del Teatro Lauro Rossi. Gli spettacoli, che attraversano il Mediterraneo portando sul palco le sue musiche più particolari, sono organizzati grazie al contributo di Hera Comm, energy sponsor del Macerata Opera Festival. Mercoledì 3 agosto, alle ore 21, va in scena in prima assoluta al teatro maceratese "Mediterranea, Onde sonore", un viaggio armonico scritto da donne contemporanee per rileggere il mito nel Mediterraneo attuale e per raccontare l'anima di un femminile che, attraverso il nostro mare, ha saputo abbattere i con ni della dif denza tra culture. Si tratta di un melologo per voce e orchestra d'archi in quattro Approdi con un prologo ed un epilogo, realizzato con il contributo del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, scritto da Carla Magnan, Cinzia Pennesi, Carla Rebora e Roberta Vacca su un testo inedito dell'attrice e cantante Maria Letizia Gorga. L'esecuzione musicale è af data all'Accademia della libellula, diretta da Cinzia Pennesi. La musica di Carla Magna ri ette sia le forme classiche che quelle barocche, no a spingersi a vette più ardite, sperimentali, dove sof pizzicanti e strutture graf anti si confondono alle melodie che occhieggiano inquiete tra le righe. Pro cua e assolutamente originale è la sua collaborazione con Carla Rebora. Insieme hanno già scritto Hymnen (2004), sei immagini musicali per soprano, chitarra, pianoforte, violino e contrabbasso con testi tratti ed elaborati da Hymnen an die Nacht di Novalis e il corto d'opera L'aurea d'Amore per soprano, tenore e orchestra da camera, su libretto tratto dal romanzo "Il copista" di Marco Santagata. Entrambi i lavori hanno vinto il primo premio in concorsi internazionali con un ottimo successo di critica. Nel 2010 hanno trascritto Un Petit train de plaisir, suite per pianoforte a quattro mani dal balletto di Azio Corghi, tratto da i Péchées de vieillesse di Gioacchino Rossini per Ed. Casa Ricordi Universal Music Publishing (Milano) e attualmente hanno unito al sodalizio artistico la collega Roberta Vacca. Cinzia Pennesi, nativa di Tolentino, dirige al Lauro Rossi dopo un'intensa attività concertistica in Italia, Germania, Austria, Spagna, Inghilterra, Grecia, Romania, Svizzera, Yugoslavia, Malta, Russia, Israele, Marocco, Sud America, Corea e New York. Maria Letizia Gorga invece arriva a Macerata dopo esser stata diretta da Vassiliev, De Simone, Albertazzi, Giordano e Paolo Sorrentino nel lm "Youth". I recital dei Mercoledì sono ad ingresso gratuito ed è possibile prenotare su energia.sferisterio.it oppure nella biglietteria dello Sferisterio in piazza Mazzini. Al momento della prenotazione, è possibile fare una piccola donazione per i Medici Senza Frontiere, charity partner della 52 stagione lirica maceratese.
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http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=2155&url=http://www.viveremacerata.it/2016/08/03/secondo-appuntamento-con-i-mercoled-del-festival-off/601036/
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04 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 24
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
a cura di Esserci comunicazione
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Azzurra e travolgente, arriva la Notte dell’Opera www.cronachemaceratesi.it /2016/08/03/azzurra-e-travolgente-arriva-la-notte-dellopera/842128/ MACERATA - Tutto pronto per la quinta edizione dell’evento clou del Festival Off. Ben 48 spettacoli in programma, Maria Pilar Peréz Aspa offre una piccola anticipazione di Medea, in attesa della serata dell’11 agosto allo Sferisterio
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Il sindaco Romano Carancini durante la Notte dell’Opera 2015
poco più di 24 ore dalla quinta edizione della Notte dell’Opera, prosegue il fermento in città per i preparativi dell’appuntamento più atteso del Festival Off. L’edizione 2016, che fa di Macerata ancora una volta la capitale dell’opera per una notte, è ispirata alle tinte azzurre del Mediterraneo: dagli addobbi in città all’abbigliamento di cantanti, artisti, negozianti, tutti sono invitati a vestirsi di azzurro in modo da “inondare” i vicoli del centro di una marea azzurra e festante (leggi l’articolo). Domani a partire dalle 19.30 le vie del centro si trasformano in un unico palcoscenico a cielo aperto, perfettamente allestito Maria Pilar Peréz Aspa dall’Accademia delle Belle Arti, tra suoni, profumi e i sapori del Mediterraneo Medio Orientale, Europeo e Nord Africano. Tantissimi gli appuntamenti che si snodano tra il Centro Storico, Corso Cairoli e Corso
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Cavour: 48 attività tra spettacoli d’arte, musica e danza; ben 8 diverse proposte per i più piccoli e numerose performance di bande musicali, frutto del fiorente rapporto con Anbima. Il ritrovo in porto è alle 19.30 con il raduno monumento della Vittoria. Alle 20 si mollano gli ormeggi della sfilata che giunge fin alle mura dello Sferisterio sui suoni e ritmi della DJ Auretta Bloom. Alle 20.30 l’appuntamento con “Prima che svampino canto e bicchier”, da inizio alla serata. Alle 21.30 in Corso Cairoli, e alle 22.30 al Centro Storico, Maria Pilar Peréz Aspa è Medea la straniera in una piccola anticipazione dello spettacolo Medea – da Cherubini a Pasolini con la regia di Francesco Micheli che andrà in scena allo Sferisterio giovedì 11 agosto. Maria Pilar Peréz Aspa, che torna a Macerata dopo Maria Pilar Peréz Aspa è Medea esser già stata apprezzata per le sue performance in altre edizioni del Festival, attraverso letture tratte dalla Medea di Euripide e dal capolavoro di Hannah Arendt “Noi rifugiati”, darà un brevissimo assaggio dello spettacolo di giovedì 11 agosto, che vedrà invece la partecipazione di Alexandra Deshorties al debutto italiano e dell’attore Cesare Bocci e della stessa Peréz Aspa. Lo spettacolo, che mette in luce la figura di Medea, moglie, madre e migrante, è un’occasione anche di fare della beneficenza in favore del charity partner Medici Senza Frontiere e del progetto #milionidipassi. Gran finale per la Notte dell’Opera previsto a mezzanotte con “Del ditirambo spavaldo e strambo, beva con me”, in piazza della Libertà con i tanti artisti impegnati per tutta la serata e il direttore artistico Francesco Micheli.
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L’edizione dello scorso anno
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Da sinistra il vicesindaco Stefania Monteverde, Francesco Micheli e Gianfranco Stortoni durante la presentazione della Notte dell’opera 2016
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NOTTE DELL’OPERA Desdemona non muore, Macerata rivive con Micheli www.cronachemaceratesi.it /2016/08/05/notte-dellopera-desdemona-non-muore-macerata-rivive-conmicheli/842986/ LIRICA IN FESTA - Il direttore artistico riscrive il finale dell'Otello facendo ballare piazza della Libertà al ritmo delle arie verdiane come in una zumba. La città, inondata da una folla vestita d'azzurro, diventa Mediterraneo e celebra il tema della stagione 2016 - FOTO/VIDEO
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Piazza della Libertà in azzurro mima nella zumba il Mediterraneo in burrasca del primo atto dell’Otello
Claudio Ricci (foto di Lucrezia Benfatto e Andrea Petinari ) Desdemona non muore e l’Otello ha un lieto fine. Solo la grande onda della Notte dell’Opera riesce a strappare alla morte l’eroina shakesperiana e riscrivere il finale del titolo protagonista della stagione lirica 2016. L’evento clou del festival Off trova il suo apice nel brindisi finale lanciato dal direttore artistico Francesco Micheli in una piazza della Libertà vestita d’azzurro a fare da marea per festeggiare il vissero felici e contenti dei due amanti di Venezia. «Vedo un oceano di persone» è il colpo d’occhio che il trascinatore Micheli restituisce dal palco al suo pubblico. E in effetti il centro è affollatissimo. A colpo d’occhio meno rispetto alle precedenti edizioni ma stasera la provincia pullula di eventi (su tutti: i Tiromancino a Civitanova e Francesco Guccini a Recanati). Migliaia le persone arrivate in città per godersi lo spettacolo ispirato quest’anno al Mediterraneo, tema della stagione lirica 2016. Una grande onda partita nel tardo pomeriggio che aveva già inondato la città sciabordando da piazza della Vittoria per arrivare allo Sferisterio.
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Francesco Micheli
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La cresta del cavallone arriva come in tutte le più belle magie a mezzanotte. Nel cuore cittadino l’ammiraglio Micheli, incanta, rapisce, mesmerizza la folla per trascinarla nel dramma musicato di Giuseppe Verdi, che stasera si fa eccezionalmente commedia. Come in una moderna zumba, di atto in atto, l’eclettico direttore artistico (stasera nelle vesti di animatore) conduce e coinvolge la moltitudine azzurra rendendola mare, tempesta, amore, vendetta e perdono. Fino a cambiare il triste finale della tragedia. «Volete che Desdemona muoia?» è la domanda al pubblico che all’unisono manifesta potente la sua contrarietà. «E allora brindiamo con un cocktail d’amore» è l’invito irresistibile di Micheli che reinventando il gioca jouer trasforma la danza in una grande uniforme shakerata. La cornice, è quella del primo atto dell’opera in cui a Venezia si festeggia perché il Moro ha vinto sui turchi e sul mare. Come nella laguna a Macerata c’è il mare e ogni vicolo è un porticciolo e ogni locale è una locanda marinara. Addobbi azzurri e bianchi, piratesse e corsari, marinai. Tutti sono uniti dal filo azzurro delle onde sonore. Una distesa liquida invade le vie del centro storico sfociando in corso Cairoli che oggi è Nord Africa e
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rifluendo in corso Cavour, per l’occasione Medio Oriente. In mezzo: la magia del Mediterraneo culla di innumerevoli civiltà intorno a cui abbracciarsi. «Di questi tempi come ai tempi raccontati da Verdi nel Trovatore e nell’Otello il Mediterraneo è luogo di scontro – è il messaggio di capitan Micheli – Noi speriamo in un incontro ed è un modo per dire che la città è accogliente e infatti sa fare grande musica e grande spettacolo». LEGGI IL SERVIZIO SULL’APERTURA DELLA NOTTE DELL’OPERA
Il video mapping dell’Antica Proietteria sullo Sferisterio aperto all’interazione del pubblico
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La marea azzurra in piazza della LibertĂ
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Il sindaco Romano Carancini rapito dalla performance del direttore artistico Francesco Micheli
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La folla in corso Cairoli
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Il video mapping sulla facciata dello Sferisterio
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Creature mitologiche marine in cittĂ
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L’onda in piazza Mazzini
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Piaggia della torre
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Letture per bambini alla Bottega del libro in corso della Repubblica
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Danzatrici in corso Cavour
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Terzo weekend del Festival, si parte con Otello e i percorsi accessibili www.cronachemaceratesi.it /2016/08/04/terzo-weekend-del-festival-si-parte-con-otello-e-i-percorsiaccessibili/842702/ MACERATA OPERA - Lo spettacolo di Paco Azorín apre domani il fine settimana di eventi con le audio descrizioni e le esplorazioni tattili. In giornata, appuntamento con gli Aperitivi Culturali insieme al filosofo Andrea Panzavolta e il consueto concerto di Fiori Musicali nel Parco di Villa Cozza
Comincia il terzo weekend della stagione lirica maceratese, all’insegna dei progetti di accessibilità, come le audio descrizioni e i percorsi tattili, organizzati in collaborazione con l’università di Macerata e il museo Tattile Omero. Domani le manifestazioni del festival Off si concentrano sulla seconda replica di Otello ( leggi la recensione di Maria Stefania Gelsomini) per la regia di Paco Azorín. Alle 12, appuntamento con gli Aperitivi Culturali nei locali degli Antichi Forni, la serie di conferenze curata da Sferisterio Cultura. Il relatore della giornata è Andrea Panzavolta, autore del volume “Caro Herr Mozart. Cari compositori”, che prosegue il ciclo d’indagine all’interno del melodramma di ispirazione shakespeariana. Titolo dell’aperitivo è “Di Jago, di Dostoevskij e di altri demoni”, in cui il filosofo propone un parallelismo tra il personaggio di Shakespeare e quelli dell’autore russo. Al termine dell’aperitivo, il pubblico può gustare un delizioso aperitivo offerto dai locali del centro storico. Come da tradizione, ad anticipare lo spettacolo in Arena ci sono i “Fiori musicali” nel parco di Villa Cozza. Alle 17, il concerto fa da preludio all’opera in serata, proponendo le arie più celebri del belcanto, con lo scopo di tracciare un cammino di note attraverso cui il pubblico possa arrivare allo Sferisterio. Questo fine settimana apre le porte ai progetti di accessibilità sostenuti dal Macerata Opera Festival, come i percorsi tattili e le audio descrizioni. Il primo appuntamento con i percorsi tattili, dedicati quest’anno a tutti coloro che vogliono scoprire il dietro le quinte, è alle 18,45 all’arena, alla scoperta della scena con l’aiuto dei tecnici di palcoscenico. Il percorso è gratuito ed è aperto a gruppi di massimo 35 persone. È ammessa la presenza di un accompagnatore per ciascun partecipante o di un amico per i bambini. Le audio descrizioni, invece, avvengono prima e durante lo spettacolo attraverso una cuffia mono-auricolare e forniscono informazioni sugli allestimenti in scena, come anche su tutto ciò che è elemento visivo. Ritorna sul palco per la terza volta lo spettacolo di Paco Azorín, Otello di Giuseppe Verdi . L’opera ha già riscosso un grande successo nella serata di apertura del Festival e durante la sua prima replica, grazie a alle scelte
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scenografiche e registiche originali e strategiche, come l’utilizzo dei sei mimi Andrea Bellacicco, Jacopo Giantomassi, Fausto Loverde, Fabrizio Pagliaretta, Marco Pupilli e Marco Rampello. I giovani attori interpretano le diverse manifestazioni del male di Jago, vero protagonista dello spettacolo di Azorín. L’inizio dello spettacolo è fissato alle 21. Chi volesse usufruire delle audio descrizioni, è pregato di presentarsi in biglietteria con anticipo per preparare la cuffia monoauricolare.
L’Otello in scena allo Sferisterio
Jago, Cassio e i giovani mimi in scena (Foto Tabocchini)
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Un’onda azzurra travolge la città “Questa sera a Macerata c’è il mare” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/04/unonda-azzurra-travolge-la-citta-questa-sera-a-macerata-ce-ilmare/842897/ NOTTE DELL'OPERA - La parata condotta dal direttore artistico Francesco Micheli apre la festa dedicata al Mediterraneo. Da corso Cavour allo Sferisterio un'intensa traversata in galeone sull'oceano della lirica. FOTO/VIDEO giovedì 4 agosto 2016 - Ore 21:42 - caricamento letture Le immagini del corteo di apertura della Notte dell'Opera
di
La partenza del corteo da corso Cavour
Claudio Ricci (foto Lucrezia Benfatto) Salpa da piazza della Vittoria il galeone della festa dell’Opera 2016. Al comando del vascello l’ammiraglio e direttore artistico Francesco Micheli, grande condottiero della parata che attraversando corso Cavour, viale Puccinotti e viale Trieste sbarca allo Sferisterio per dare inizio alla lunga traversata del mare della lirica. Il corteo: un’onda azzurra (colore ufficiale di questa quarta edizione) di musica e danze. Cori, bande, gruppi musicali. La grande #ondasonora – hastag musicale della stagione Mediterraneo – è aperta dalla compagnia
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dell’Hermitage: i ballerini (gli unici in bianco) saltano e frizzano come la schiuma del mare. «Allaghiamo Macerata con un oceano comune» è il grido d’arrembaggio di Micheli che trascina il corteo da carismatico corsaro. «Scateniamo una tempesta a ciel sereno» così il comandante incita la sua ciurma. «Questa sera a Macerata c’è il mare» urla l’ammiraglio Micheli. Dal profondo del Mediterraneo si levano maestose e incantevoli, come quelle delle sirene, le voci del coro Bellini diretto dal maestro Carlo Morganti. Le correnti musicali sono molte e le arie liriche di Otello e Aida si mescolano con i sapori musicali della nostra terra. «Voglio sentire la banda» tuona l’ammiraglio. E dietro al galeone sapientemente allestito dalla pro loco di Piediripa si impennano i fiati e le percussioni dell’associazione bandistica Città di Montefano, del gruppo bandistico Altavalle del Potenza e della Gus Marching Band (il più mediterraneo dei suoni composto dai ragazzi del Gus). Il tempo lo detta il saltarello dei Pistacoppi, vessillo inequivocabile della Repubblica marinara di Macerata. La flotta di Otello arriva a Cipro-Sferisterio e con la meraviglia del video-mapping di Antica Proietteria si apre la grande festa, quella che immergerà la città nella magia del Mediterraneo. Intanto la flotta cittadina è pronta a mollare gli ormeggi e dal centro storico a Corso Cavour fino a corso Cairoli le vetrine sono addobbate ad hoc. Il centro si veste d’azzurro come Il direttore artistico e “ammiraglio” Francesco Micheli consigliato dal direttore artistico Francesco Micheli e c’è chi per
Il galeone arriva allo Sferisterio illuminato dal video mapping di Antica Proietteria
l’occasione espone un’opera d’arte a tema.
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La galleria Ferretti mette in vetrina “La notte dell’opera” dipinto a tecnica mista dell’artista maceratese Loris Paolucci visibile stasera nello spazio espositivo di via Gramsci
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Il coordinatore musicale dell’evento Gianfranco Stortoni con Francesco Micheli
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Il sindaco Romano Carancini
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Il sovrintendente dello Sferisterio Luciano Messi
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Il maestro Carlo Morganti con alcune componenti del coro Bellini
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La compagnia dell’Ermitage
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L’assessore alla Cultura Stefania Montverde con la pro loco di Piediripa
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04 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Ancona)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 66
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
04 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
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Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
La Notte dell’Opera attraverso le foto di Andrea Del Brutto red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News Pienone fino a tarda ora, divertimento, musica, gente soddisfatta in giro per ogni via e piazza del capoluogo: la Notte dell’Opera di giovedì 4 agosto ha riscosso unanimi consensi. Noi la raccontiamo attraverso le immagini scattate da Andrea Del Brutto.
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Copyright Š 2016 | Quotidiano Online Picchio News | P.IVA 01914260433 Direttore Responsabile: Roberto Scorcella | Proprietario: Picchio News s.r.l.s. | Provider dei servizi web: SiteGround | Sviluppato da Riccardo Medei Questo sito utilizza i cookie. Entrando si accettano i termini e le condizioni di utilizzo dei cookie. (Maggiori informazioni)
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Una mareggiata di foto per la notte mediterranea | Cronache Maceratesi
13:20 Maceratese nella tana di mister Castori, 13:05 Motor City Drum Ensemble
12:53 "Montagna d'inCanto",
Una mareggiata di foto per la notte mediterranea MACERATA - Città in festa per l'opera, le immagini di Andrea Del Brutto venerdì 5 agosto 2016 - Ore 11:53 - caricamento letture
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Le suggestive immagini della Notte dell’Opera scattate dal fotografo Andrea Del Brutto.
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Azzurra e travolgente, la Notte dell’Opera fa tappa a Macerata
Azzurra e travolgente, la Notte dell’Opera fa tappa a Macerata A poco più di 24 ore dalla quinta edizione della Notte dell'Opera, prosegue il fermento in città per i preparativi dell'appuntamento più atteso del Festival OFF. L'edizione 2016, che fa di Macerata ancora una volta la capitale dell'opera per una notte, è ispirata alle tinte azzurre del Mediterraneo: dagli addobbi in città all'abbigliamento di cantanti, artisti, negozianti, tutti sono invitati a vestirsi di azzurro in modo da "inondare" i vicoli del centro di una marea azzurra e festante. A partire dalle 19.30 le vie del centro si trasformano in un unico palcoscenico a cielo aperto, perfettamente allestito dall'Accademia delle Belle Arti, tra suoni, profumi e i sapori del Mediterraneo Medio Orientale, Europeo e Nord Africano. Tantissimi gli appuntamenti che si snodano tra il Centro Storico, Corso Cairoli e Corso Cavour: 48 attività tra spettacoli d'arte, musica e danza; ben 8 diverse proposte per i più piccoli e numerose performance di bande musicali, frutto del orente rapporto con Anbima. Il ritrovo in porto è alle 19.30 con il raduno monumento della Vittoria. Alle ore 20 si mollano gli ormeggi della s lata che giunge n alle mura dello Sferisterio sui suoni e ritmi della DJ Auretta Bloom. Alle 20.30 l'appuntamento con "Prima che svampino canto e bicchier", da inizio alla serata Alle 21.30 in Corso Cairoli, e alle 22.30 al Centro Storico, Maria Pilar Peréz Aspa è Medea la straniera in una piccola anticipazione dello spettacolo Medea da Cherubini a Pasolini con la regia di Francesco Micheli che andrà in scena allo Sferisterio giovedì 11 agosto. Maria Pilar Peréz Aspa, che torna a Macerata dopo esser già stata apprezzata per le sue performance in altre edizioni del Festival, attraverso letture tratte dalla Medea di Euripide e dal capolavoro di Hannah Arendt "Noi rifugiati", darà un brevissimo assaggio dello spettacolo di giovedì 11 agosto, che vedrà invece la partecipazione di Alexandra Deshorties al debutto italiano e dell'attore Cesare Bocci e della stessa Peréz Aspa. Lo spettacolo, che mette in luce la gura di Medea, moglie, madre e migrante, è un'occasione anche di fare della bene cenza in favore del charity partner Medici Senza Frontiere e del progetto #milionidipassi. Gran nale per la Notte dell'Opera previsto a mezzanotte con "Del ditirambo spavaldo e strambo, beva con me", in piazza della Libertà con i tanti artisti impegnati per tutta la serata e il direttore artistico Francesco Micheli.
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Con Panzavolta al via gli Aperitivi culturali del weekend red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News Continuano nei fine settimana del Festival le conferenze degli Aperitivi Culturali nei locali degli Antichi Forni insieme a filosofi, giornalisti, musicologi e storici che si interrogano sui temi delle opere in cartellone per la stagione lirica maceratese. La manifestazione, che quest'anno ha compiuto i primi dieci anni, è organizzata dall'associazione Sferisterio Cultura ed è curata da Cinzia Maroni. Oggi, alle ore 12, l'ospite dell'appuntamento è stato il filosofo-musicologo Andrea Panzavolta, allievo dell'ospite della settimana scorsa, Umberto Curi, intervenuto già all'anniversario del decennale, celebrato ad aprile, con una originale interpretazione del tema Mediterraneo legato alle tre opere in cartellone. Oggi, Panzavolta ha affrontato il personaggio di Jago, legando le riflessioni su questo personaggio al pensiero di un altro grande scrittore che ha scandagliato, come Shakespeare, il lato oscuro dell'animo umano, Fiodor Dostoevskij. Titolo dell'aperitivo è infatti "Di Jago, di Dostoevskij e di altri demoni", in cui il filosofo ha proposto un'indagine filosofico-letteraria che ha attraversato l'opera di diversi autori europei concentrandosi sulle forze che spingono l'uomo a commettere il male. «Ogni nostro più basico istinto di giustizia rimane frustrato, nell'assistere ad Otello, perché nessuna vendetta o punizione si posa sul malvagio Jago. Tutto ciò che viene toccato dalle sue parole viene infettato e trasformato in altro: Otello diventa un uomo paranoico ed un assassino; il fazzoletto, da pegno d'amore, diventa l'arma che uccide entrambi gli amanti» ha spiegato il filosofo «La malvagità di Jago è una presa di posizione metafisica contro Dio, è costituita da un nucleo di ira contro un concetto di divinità che gioca con noi, che si diverte a stritolarci nelle sue mani». Domani, sabato 6 agosto, l'appuntamento dal titolo "Madri e figli" è con la filosofa Monia Andreani e il giornalista Lucio Turchetta, che discutono sul rapporto madre-figlio nella cultura gitana e in quella druida, concentrandosi sul perverso rapporto di Azucena con il figlio Manrico e sul richiamo di Bellini a Medea, che uccide i suoi figli come atto di vendetta contro il proprio uomo. Domenica 7 agosto, alle ore 12, gli Aperitivi Culturali ospitano il professore di Diritto romano dell'Università di Brescia Antonello Calore, che in "Civitas Romana" spiega al pubblico i rapporti tra popoli stranieri all'interno dell'impero romano, partendo proprio dalla relazione tra Norma e Pollione nel libretto di Romani. Al termine degli incontri, come sempre, il vino offerto da IMT e le tipicità culinarie servite da Di Gusto italiano, Doppio Zero, Antica Gastronomia e Cartechini.
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Replica de Il trovatore con le audio descrizioni e il percorso tattile per i più piccoli
Replica de Il trovatore con le audio descrizioni e il percorso tattile per i più piccoli Prosegue il ne settimana dedicato ai progetti di accessibilità con la replica de Il trovatore in serata. Durante la giornata, si svolgono i tanti appuntamenti dei Festival OFF e il secondo percorso tattile alla scoperta dei costumi, dedicato speci camente ai bambini dai 5 ai 13 anni. Sabato 6 agosto, si inizia con l'incontro "Madri e gli" degli Aperitivi Culturali insieme alla losofa Monia Andreani e al giornalista Lucio Turchetta. La conferenza, che si colloca nel percorso speculativo dell'opera di Verdi e di Bellini, si concentra sul rapporto madre- gli nella cultura dei gitani e in quella dei druidi, sul perverso rapporto di Azucena con il glio Manrico e sul richiamo a Medea che uccide i suoi gli come vorrebbe fare Norma, ferita dal proprio uomo. Alle ore 17, i Fiori musicali riempiono la calma atmosfera del parco di Villa Cozza con le musiche più celebri del belcanto. Il concerto, curato dalla pianista Cesarina Compagnoni in collaborazione con il conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo, si pre gge di tracciare un percorso che guidi il pubblico all'Arena per lo spettacolo in serata. Il secondo percorso tattile, invece, inizia alle ore 18:45 allo Sferisterio. Il progetto di accessibilità di sabato è incentrato sulla scoperta degli abiti da scena grazie alla collaborazione con la sartoria ed è dedicato ai bambini. I piccoli partecipanti sono accompagnati nella visita sia del teatro sia degli spazi dove vengono realizzati i costumi, che possono essere toccati ed indossati dai bambini. Il percorso sensoriale è gratuito ed è riservato a tutti i bambini che vogliono scoprire il retroscena dello Sferisterio, sia ipovedenti che non. Per lo spettacolo in serata, sono disponibili le audio descrizioni, che forniscono informazioni prima e durante la performance sugli allestimenti in scena e su quello che è l'elemento visivo dell'opera. Alle ore 21, Il trovatore di "fuoco" del regista Francisco Negrín accende per una seconda volta l'Arena con un cast di voci stellari, fra cui l'apprezzatissima Anna Pirozzi, tornata quest'anno a Macerata come Leonora dopo il successo dell'anno scorso con Cavalleria rusticana e Pagliacci nel doppio ruolo di Santuzza e Nedda. «Per me Leonora è uno dei ruoli più dif cili per soprano dice la cantante - perché c'è tutto dentro: il belcanto, l'agilità, la drammaticità. C'è tutta la tecnica vocale che un soprano deve avere. Sicuramente ci vuole una voce adatta. Amo molto Leonora perché è stato il primo ruolo che ho studiato, il primo ruolo che ho cantato in forma di concerto in pubblico. Da subito, c'è stato questo colpo di fulmine con il personaggio e il pubblico anche l'ha visto, rispondendo positivamente. Ne sono innamorata e lo affronto sempre con molta serietà perché non si scherza con questo ruolo. Ho dato anche il nome Leonora a mia glia». L'inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21. Chi usufruisce del servizio delle audio descrizioni è pregato di presentarsi in biglietteria prima dello spettacolo per ritirare la cuf a monoauricolare da utilizzare.
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Macerata: terzo weekend del Festival, si parte con Otello • Vivere Marche
Macerata: terzo weekend del Festival, si parte con Otello Comincia il terzo weekend della stagione lirica maceratese, all'insegna dei progetti di accessibilità, come le audio descrizioni e i percorsi tattili, organizzati in collaborazione con l'Università di Macerata e il Museo Tattile Omero. Venerdì 5 agosto, le manifestazioni dell'OFF si concentrano sulla seconda replica di Otello per la regia di Paco Azorín. Alle ore 12, c'è il consueto appuntamento con gli Aperitivi Culturali nei locali degli Antichi Forni, la serie di conferenze curata da Sferisterio Cultura. Il relatore della giornata è Andrea Panzavolta, autore del volume Caro Herr Mozart. Cari compositori, che prosegue il ciclo d'indagine all'interno del melodramma di ispirazione shakespeariana. Titolo dell'aperitivo è "Di Jago, di Dostoevskij e di altri demoni", in cui il filosofo propone un parallelismo tra il personaggio di Shakespeare e quelli dell'autore russo. Al termine dell'aperitivo, il pubblico può gustare un delizioso aperitivo offerto dai locali del centro storico. Come da tradizione, ad anticipare lo spettacolo in Arena ci sono i Fiori musicali nel parco di Villa Cozza. Alle ore 17, il concerto fa da preludio all'opera in serata, proponendo le arie più celebri del belcanto, con lo scopo di tracciare un cammino di note attraverso cui il pubblico possa arrivare allo Sferisterio. Questo fine settimana apre le porte ai progetti di accessibilità sostenuti dal Macerata Opera Festival, come i percorsi tattili e le audio descrizioni. Il primo appuntamento con i percorsi tattili, dedicati quest'anno a tutti coloro che vogliono scoprire il dietro le quinte, è alle ore 18.45 presso l'Arena, alla scoperta della scena con l'aiuto dei tecnici di palcoscenico. Il percorso è gratuito ed è aperto a gruppi di massimo 35 persone. È ammessa la presenza di un accompagnatore per ciascun partecipante o di un amico per i bambini. Le audio descrizioni, invece, avvengono prima e durante lo spettacolo attraverso una cuffia monoauricolare e forniscono informazioni sugli allestimenti in scena, come anche su tutto ciò che è elemento visivo. Ritorna sul palcoscenico dell'Arena maceratese per la terza volta lo spettacolo di Paco Azorín, Otello di Giuseppe Verdi. L'opera ha già riscosso un grande successo nella serata di apertura del Festival e durante la sua prima replica, grazie a alle scelte scenografiche e registiche originali e strategiche, come l'utilizzo di sei mimi Andrea Bellacicco (26), Jacopo Giantomassi (30), Fausto Loverde (27), Fabrizio Pagliaretta (23), Marco Pupilli (24) e Marco Rampello (27). I giovani attori interpretano le diverse manifestazioni del male di Jago, vero protagonista dello spettacolo di Azorín: «Jago c'è sempre, anche quando non c'è spiega Jacopo Siamo demoni, siamo le sue estroflessioni». Il tema del tradimento si manifesta anche nelle sei ombre che si muovono per il palcoscenico, che nel corso dello spettacolo sfuggono di mano all'alfiere del Moro: «Jago è come un domatore di leoni, al centro della gabbia» dice Rampello. «Ciò che mi ha accostato a questo mondo è stato l'idea di poter raccontare al pubblico una storia e mentre la raccontavo non sapevo nemmeno io dove portava e come finiva aggiunge Fausto - Ecco quindi la linea che mi ha condotto a Paco e al suo elaborato dell'Otello che si è discostato molto da una didascalia classica, che l'opera inevitabilmente impone. Io la percepisco come qualcosa che non sai dove ti porterà. Ti lascia sempre un margine, che ti apre verso un'altra storia». http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=2159&url=http://www.viveremarche.it/index.php?page=articolo&articolo_id=601407
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Macerata: terzo weekend del Festival, si parte con Otello • Vivere Marche
L'inizio dello spettacolo è fissato alle ore 21. Chi volesse usufruire delle audio descrizioni, è pregato di presentarsi in biglietteria con anticipo per preparare la cuffia monoauricolare. dallo Sferisterio Opera Festival www.sferisterio.it
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Questo è un comunicato stampa inviato il 04/08/2016 pubblicato sul giornale del 05/08/2016 - 24 letture - 0 commenti In questo articolo si parla di macerata, opera, Sferisterio Opera Festival, spettacoli, teatro. L'indirizzo breve di questo articolo è
http://vivere.biz/azXE
Rilasciato con licenza Creative Commons. Maggiori info: vivere.biz/gkW
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Vivere Marche, supplemento di Vivere Senigallia, testata edita da Edizioni Vivere SRL.Redattore capo Giulia Mancinelli, direttore responsabile Michele Pinto.Registrazione presso il tribunale di Ancona n 20 del 19 Ottobre 2007. Iscrizione ROC 16629. Redazione: Via Carracci 4 60019 Senigallia AN Tel. 071.7921452. Progetto grafico: Ilaria Paolucci. Webmaster: Roberto Posanzini. RSS: http://feeds.feedburner.com/viverelemarche. Informativa sulla Privacy. Pubblicità Michele Pinto 380.6026026.
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05 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
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06 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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06 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
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Con il male di Jago e Dostoevskij, gli Antichi Forni diventano lo Stige www.cronachemaceratesi.it /2016/08/05/con-il-male-di-jago-e-dostoevskij-gli-antichi-forni-diventano-lostige/843235/ MACERATA - Un vero e proprio mare di odio e malvagità quello analizzato dal filosofo musicologo Andrea Panzavolta, ospite degli aperitivi culturali del festival Off. Dal vero protagonista dell'Otello è iniziato un viaggio tra i demoni della letteratura per arrivare a cogliere la vera natura che si nasconde dietro il dolore umano
di Marco Ribechi Un viaggio nella letteratura per scoprire l’origine della malvagità di Jago. Dopo le celebrazioni festose della Notte dell’opera dedicate al Mediterraneo e a Otello, durante le quali il direttore artistico del Macerata opera festival Francesco Micheli ha pensato di dar soddisfazione agli animi più puri, salvando Desdemona dalla sua morte atroce (leggi l’articolo), si ritorna a parlare di tragedia nell’aperitivo culturale degli Antichi forni. A traghettare i presenti quasi sul fondale dello Stige, il fiume dell’odio della mitologia greca, è Andrea Panzavolta, filosofo e musicologo già allievo di Andrea Panzavolta e Cinzia Maroni Umberto Curi, protagonista la scorsa settimana (leggi l’articolo). Panzavolta, oratore esperto dal linguaggio complesso e articolato, senza mai parlare di lirica ha voluto cogliere gli aspetti più filosofici e quasi spirituali che si nascondono dietro le nefandezze di uno dei personaggi più malvagi dell’intera storia della letteratura mondiale. Un approfondimento dal titolo “Di Jago, di Dostoevskij e di altri demòni” che ben si adagia sul motto del festival Off “Chi sa solo d’opera non sa niente d’opera” pensato proprio per mostrare i legami della lirica con vari ambiti della conoscenza e del comportamento umano. La prefazione, definita dall’ospite “Prologo in Germania”, parte dal testo Doctor Faustus di Thomas Mann che racconta di un compositore, Adrian Leverkühn, che scende a patti col diavolo mentre musica proprio un’opera di Shakespeare: diventerà un genio della musica in cambio di 24 anni senza amore. «Da questa come altre opere emerge il tema espresso dal luogo comune ‘Gli estremi si toccano’ – spiega Panzavolta – Come Adrian mette tutta la sua disperazione nelle sue composizioni fino a trasformare il suo Inno alla tristezza nel suo opposto, tale da suscitare commozione e pietà negli ascoltatori, così anche la malvagità di Jago è in realtà espressione di un’ironia sottile che testimonia una indagine sulla natura umana». L’ironia, nel senso socratico, serviva per mettere a nudo l’ignoranza delle persone, in Jago invece, alter ego malvagio di Socrate, serve per far emergere i sospetti che Otello ha sempre covato dentro di sè. «Il diavolo è colui che pone inimicizia tra gli uomini usando la falsità – spiega il musicologo – L’artista che più di tutti è riuscito a far emergere le tenebre dell’animo è Dostoevskij che nel suo capolavoro insuperabile ‘I demoni’ assegna a Stepan Trofimovič Verchovenskij il ruolo di padre di tutti i malvagi. Jago invece si fa carico di tutti i vizi del mondo per mettere l’uomo con le spalle al muro e portare Otello al naufragio». Ed è proprio l’ironia di Jago a trasformare nel suo opposto tutto ciò che contamina col suo veleno perchè
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“Più orrenda d’ogni orrenda ingiuria è di ingiuria il sospetto”. «Otello da eroe diventa assassino, Desdemona da pura compagna a orrenda traditrice, il fazzoletto da pegno d’amore a arma di morte – spiega Panzavolta – senza agire ribalta tutte le sicurezze umane». Con il suo “Credo in un dio malvagio” Jago fa emergere tre assunti che spiegano l’origine della sua ironia. «L’uomo che crede in un dio crudele non può far altro che partecipare all’odio – insiste Panzavolta – Dio gli ha affidato il male e lui non può sottrarsi dal compierlo. L’uomo è vittima di ingiustizia metafisica che ha nella morte l’estremo sfregio. Jago è quindi portatore di dubbi filosofici e la sua domanda non è molto differente da quella di Leopardi che nell’operetta morale ‘Storia del genere umano’ ritrae un genere umano Andrea Panzavolta colpevole». Jago è quindi, come Karamazov, un malato di dio. «Mentre Cristo in croce accetta il dolore camuffandosi da uomo – conclude il filosofo – Jago con la sua fuga e il suo “No” rifiuta la redenzione ma allo stesso tempo si trasforma nel suo opposto. La sua ammissione di colpevolezza è allo stesso tempo una denuncia del male e quindi il riconoscimento del bene come unica realtà vera e genuina. L’uomo è così condannato ad essere abbracciato da dio, qualunque sia il grado della sua nefandezza». L’incontro si è concluso sotto le luci multiformi delle istallazioni di Matteo Catani, professore dell’accademia che insieme ai suoi alunni ha proiettato gli elementi del fuoco e dell’acqua, temi della stagione lirica, sulle pareti degli Antichi Forni. Ad offrire un ottimo aperitivo Marco Guzzini, del bar Di Il pubblico agli Antichi forni Gusto italiano di Macerata. Domani l’appuntamento è con Monia Andreani e Lucio turchetta con “Madri e figli”. Leggi il programma completo della settimana del Mof (leggi l’articolo) Prosegue il fine settimana dedicato ai progetti di accessibilità con la replica de Il trovatore domani sera (sabato). Durante la giornata, si svolgono i tanti appuntamenti dei festival Off e il secondo percorso tattile alla scoperta dei costumi, dedicato specificamente ai bambini dai 5 ai 13 anni. Si inizia con l’incontro “Madri e figli” degli Aperitivi Culturali insieme alla filosofa Monia Andreani e al giornalista Lucio Turchetta. Alle 17 i Fiori musicali riempiono la calma atmosfera del parco di Villa Cozza con le musiche più celebri del belcanto in collaborazione con il conservatorio Pergolesi di Fermo. Il secondo percorso tattile, invece, inizia alle 18,45 allo Sferisterio. Il progetto di accessibilità è incentrato sulla scoperta degli abiti da scena grazie alla collaborazione con la sartoria . Il percorso sensoriale è gratuito ed è riservato a tutti i bambini che vogliono scoprire il retroscena dello Sferisterio, sia ipovedenti che non. Per lo spettacolo in serata, sono disponibili le audio descrizioni, che forniscono informazioni prima e durante la performance sugli allestimenti in scena e su quello che è l’elemento visivo dell’opera. Alle 21, Il trovatore di “fuoco” del regista Francisco Negrín accenderà per una seconda volta l’arena con un cast di voci stellari, fra cui l’apprezzatissima Anna Pirozzi, tornata quest’anno a Macerata come Leonora dopo il successo dell’anno
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scorso con Cavalleria rusticana e Pagliacci nel doppio ruolo di Santuzza e Nedda.
Anna Pirozzi ne Il trovatore
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Dalla Finlandia a Macerata, per amore di Beniamino Gigli www.cronachemaceratesi.it /2016/08/05/dalla-finlandia-a-macerata-per-amore-di-beniamino-gigli/842808/ STORIA - Un gruppo di turisti ha scoperto in questi giorni la stagione lirica dello Sferisterio dopo aver visitato Recanati lo scorso autunno. Durante la tappa nel capoluogo l'organizzatore Francesco Benedetti ha visto le opere in programma: "Di solito andavamo a Verona o Torre Del Lago. Quando ho visto il cartellone ho deciso di cambiare destinazione"
di Federica Nardi Fuori dall’Italia esistono tre associazioni che celebrano il belcanto del recanatese Beniamino Gigli. Una a Malta, una in Argentina e l’altra in Finlandia. Ed è proprio dalla terra dei mille laghi che un gruppo di turisti è approdato a Recanati sulle tracce del loro idolo per poi finire a Macerata, preferita quest’anno a Verona, nell’incanto operistico dello Sferisterio. Sono centinaia gli stranieri che ogni anno arrivano nel capoluogo per la lirica o semplicemente per trascorrere una vacanza tra i dolci colli marchigiani. Le loro storie si intrecciano con quella della città per una stagione sola o magari per una vita, quando la visita lascia il segno. Questa storia comincia 31 anni fa, quando Torsten Brander ha fondato in Finlandia l’associazione Beniamino Gigli, e a raccontarla è Gli scatti del gruppo alla Norma Francesco Benedetti, membro del direttivo dell’associazione e titolare della società “Profumo d’Italia” che ogni anno organizza tour nel Bel Paese. «L’anno scorso – dice – ho organizzato con la nostra associazione un viaggio a Recanati». Era settembre e il gruppo ha fatto tappa anche a Macerata. «La nostra guida era Francesca Cola, preparata, simpatica e cordiale. Con lei abbiamo visitato tra l’altro il teatro Lauro Rossi con i forni e la sala Gigli e poi lo Sferisterio che ci ha subito affascinato». Il gruppo guidato da Francesco Benedetti in visita a villa Bucci (Jesi) Qui l’intuizione di cambiare programma rispetto agli anni passati, dove le mete operistiche del gruppo erano di solito l’arena di Verona o Torre del Lago: «Dopo aver visto il programma della stagione lirica ho deciso di cambiare destinazione, dato che c’erano opere in cartellone che normalmente non vengono rappresentante né all’arena né a Torre del Lago». Il gruppo di finlandesi si è dato appuntamento all’estate 2016. Un giro tra panorami e sapori di Conero, Jesi e Sibillini e poi di nuovo nel capoluogo, ospiti dell’hotel Arena, riuscendo ad aggiudicarsi i biglietti per le tre opere. «Abbiamo visto la Norma e l’Otello, qualcuno è riuscito a vedere anche il Trovatore. Siamo stati molto contenti e soddisfatti delle rappresentazioni, e vedremo per l’anno prossimo cosa fare e dove andare». Unica nota stonata di un soggiorno perfetto, gli schiamazzi notturni del personale al lavoro nello Sferisterio dopo gli spettacoli: «Alle 5 di mattina o alle 2 di notte non so perché si deve urlare o cantare o imprecare o chiamarsi a voce alta uno con l’altro, quando si potrebbe benissimo agire e lavorare anche a voce bassa, essendo le distanze dall’hotel abbastanza ristrette». Il gruppo è tornato in patria pochi giorni fa, con gli occhi ancora pieni delle bellezze del Maceratese: «Qui in Finlandia – dice Benedetti – in questo momento sta piovendo e ci sono 17
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gradi, un po’ di nostalgia della temperatura delle bellissime Marche è inevitabile.
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L’opera oltre i confini: entro l’anno uno spettacolo a Zagabria www.cronachemaceratesi.it /2016/08/05/lopera-oltre-i-confini-entro-lanno-uno-spettacolo-a-zagabria/843390/ MACERATA - L'ambasciatore italiano nella capitale croata Adriano Chiodi Cianfarani ricevuto oggi in Comune dal Sindaco Romano Carancini si sta interessando dell'allestimento di un titolo della stagione lirica nel cartellone dell'opera nazionale d'oltremare Visita
Luciano Messi, Romano Carancini, Adriano Chiodi Cianfarani e Stefania Monteverde oggi in Comune a Macerata
informale dell’ambasciatore italiano a Zagabria Adriano Chiodi Cianfrani a Macerata per il festival dell’opera. Il dignitario ricevuto oggi in Comune dal sindaco Romano Carancini, dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e dal sovrintendente dello Sferisterio Luciano Messi sarà stasera in arena per la terza replica dell’Otello diretto dal regista Paco Azorìn. Il diplomatico è molto legato al Maceratese e ha una casa a Pievebovigliana dove trascorre le vacanze con la famiglia. tradizionale scatto al cospetto del carosello dei pupi che l’ambasciatoregha voluto vedere e un’approfondita conversazione con il sindaco sulle eccellenze culturali della città. Palazzo Buonaccorsi, la rete museale ma soprattutto la lirica. In realtà la visita infatti non sarebbe così disinteressata. Chiodi Cianfarani si è fatto ambasciatore della lirica maceratese per portare nella capitale croata un titolo (per il momento top secret) al Teatro nazionale di Zagabria. Già a fine maggio Messi ha fatto un sopralluogo all’opera di Stato Croata per valutare la fattibilità del progetto che dovrebbe concretizzarsi dopo la riapertura della stagione lirica di settembre. In mancanza dei fondi Iti (leggi l’articolo) insomma si fa di necessità virtù esportando all’estero la punta di diamante della città e del territorio. (Cla.Ri.)
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(foto di Lucrezia Benfatto)
L’ambasciatore italiano a Zagabria Adriano Chiodi Cianfarani con il sindaco Romano Carancini sul balcone del municipio in attesa del carosello dei pupi
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06 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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07 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)
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Arrivederci Norma, benvenuta Medea www.cronachemaceratesi.it /2016/08/06/arrivederci-norma-benvenuta-medea/843775/ MACERATA OPERA - Domani (domenica 7) andrà in scena l'ultima replica dello spettacolo diretto da Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi. Al centro commerciale di Corridonia, alle 19, si aprirà l'esposizione del premio Oscar Dante Ferretti dedicata alla tragedia greca che andrà in scena mercoledì 11 allo Sferisterio Il soprano Josè Maria Siri è Norma (foto Tabocchini) Il terzo fine settimana della stagione lirica di Macerata si conclude con l’ultima replica di Norma (leggi la recensione di Maria Stefania Gelsomini). Nel corso della giornata di domani domenica 7, il festival Off si concentrerà sull’opera di Bellini, mentre il percorso di accessibilità guida i visitatori alla scoperta degli strumenti. Il primo appuntamento della giornata sarà l’incontro agli Antichi forni degli Aperitivi culturali, alle 12. Nell’evento dal titolo “Civitas romana”, il professore ordinario di Diritto romano dell’Università di Brescia, Antonello Calore, parla dei rapporti tra popoli stranieri all’interno dell’impero romano, partendo proprio dalla relazione tra la sacerdotessa druida Norma e il proconsole romano invasore Pollione. La giornata proseguirà poi, alle 17, con Fiori musicali nel parco di villa Cozza, curati da Cesarina Compagnucci in collaborazione con il conservatorio Pergolesi di Fermo. Nel tardo pomeriggio, alle 18,45, parte il terzo percorso sensoriale, alla scoperta degli strumenti musicali. I visitatori possono toccare e sperimentare i timbri e i suoni degli strumenti messi a disposizione. L’iniziativa è gratuita ed è aperta a gruppi di massimo 35 persone. Per ciascun partecipante è ammessa la presenza di un accompagnatore. Il weekend dei progetti di accessibilità terminano con l’ultimo spettacolo di Norma con audio descrizioni, che tramite una cuffia monoauricolare forniscono informazioni prima e durante lo spettacolo su tutto ciò che sarà l’elemento visivo dell’allestimento in scena. L’inizio della terza ed ultima Norma è atteso per le 21. Lo spettacolo, in coproduzione con il teatro Massimo di Palermo, è diretto dai due siciliani Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, con la celebre soprano Maria José Siri. Medea in uno dei bozzetti di Dante Ferretti Per una Norma che se ne va, ecco arrivare una bellissima donna greca. Sempre domani, si aprirà la settimana dedicata a Medea, lo spettacolo benefico che si terrà allo Sferisterio giovedì 11. Alle 19, nello spazio Contemporary Marche art del centro commerciale Corridomnia, verrà aperta una mostra proprio dedicata all’attesissima messa in scena. Al taglio del nastro, il curatore della mostra, l’architetto Mario Montalboddi, l’imprenditore Alfio Caccamo, il direttore artistico del Macerata opera festival, Francesco Micheli, e il sovrintendente Luciano Messi. Nell’allestimento si potranno vedere in anteprima i bozzetti realizzati dal premio Oscar Dante Ferretti, ispirati dal film Medea di Pier Paolo Pasolini, e disegnati per lo spettacolo in Arena. In mostra anche lavori di Montalboddi legati al tema del viaggio degli argonauti e del Mediterraneo, video installazioni con le immagini del film di Pasolini e un abito disegnato da Piero Tosi per questa pellicola. L’esposizione a ingresso gratuito rimane aperta fino al 10 agosto, giorno che precede lo spettacolo allo Sferisterio. I bozzetti di Ferretti saranno venduti e il ricavato andrà in beneficenza a favore di Medici Senza Frontiere, charity partner del Festival.
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Nicola Rizzoli allo Sferisterio (le foto) www.cronachemaceratesi.it /2016/08/06/nicola-rizzoli-allo-sferisterio-le-foto/843518/ MACERATA - L'arbitro internazionale ha assistito alla rappresentazione dell'Otello assieme al sindaco Carancini Nicola Rizzoli su uno dei palchi dello
Sferisterio con il sindaco di Macerata, Romano Carancini, e Nicola Nicoletti (foto di Andrea Del Brutto)
Fischi d’eccellenza allo Sferisterio. La terza rappresentazione dell’Otello, andata in scena ieri sera a Macerata dopo il rischio di essere annullata per il temporale del tardo pomeriggio, è stata seguita con attenzione anche dall’arbitro internazionale Nicola Rizzoli. Invitato da Lorenzo Carbonari (della Liomatic spa), il fischietto della finale dei Mondiali del 2014 in Brasile ha preso posto accanto al sindaco Romano Carancini su uno dei palchi dell’arena, in compagnia del maceratese Nicola Nicoletti, ex assistente arbitrale di serie A. Una serata di emozioni per Rizzoli, dove, grazie alla solita monumentale interpretazione di Stuart Neill nella parte di Otello, i fischi hanno lasciato il posto agli applausi.
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L’arbitro Nicola Rizzoli (in abito blu sulla sinistra) allo Sferisterio per l’Otello, con lui il sindaco Romano Carancini e Nicola Nicoletti (a destra) Rizzoli al Centrale.eat con alcuni giovani fan e gli arbitri Nicola Nicoletti e Giacomo Del Bianco
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07 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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08 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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La Croce Verde al fianco del Macerata Opera Festival www.cronachemaceratesi.it /2016/08/07/la-croce-verde-al-fianco-del-macerata-opera-festival/844067/ MACERATA - Assistenza e soccorso allo Sferisterio e fuori dal teatro fornita dai volontari maceratesi
Il gruppo della Croce Verde allo Sferisterio
Può sempre capitare che durante uno spettacolo ci si senta male e si abbia bisogno di un aiuto – una semplice bottiglietta d’acqua o un vero e proprio soccorso – ma a chi rivolgersi quando ci si trova all’opera, durante uno spettacolo allo Sferisterio? La Croce Verde offre assistenza sanitaria durante le rappresentazioni della stagione lirica di Macerata, occupandosi sia del pubblico in sala sia degli artisti in palcoscenico. «C’è sempre bisogno di un’assistenza sanitaria – spiega il medico di sala Marco Sigona, responsabile del settore – Ci sono molti spettatori e molti artisti che spesso necessitano del nostro aiuto». I volontari non si limitano solo a soccorrere le persone colpite da malanni dell’ultimo momento, ma si dedicano anche all’assistenza verso i disabili e gli anziani che vogliono godere della bellezza dell’opera. Il dottor Sigona sottolinea: «Il tutto avviene senza che nessuno si accorga di nulla, perché ormai siamo esperti nel muoverci con estrema discrezione. E lo spettacolo funziona anche per questo». Tutto ciò rispecchia quello la Croce Verde fa al di fuori dell’Arena: servizio di emergenza, trasporto sanitario, assistenza, servizi alla persona. Particolarmente interessante, tra i vari progetti della Società Volontaria, la Casa della Salute al Centro Commerciale Val Di Chienti, uno spazio dove il pubblico può incontrare uno staff professionale per consulenze e consigli, progetto apprezzato e premiato persino a livello europeo. Dietro alla Croce Verde c’è un bel numero di volontari – di diversa età – che dedicano il loro tempo gratuitamente affinché tutto funzioni alla perfezione. Si tratta di circa 15 volontari ogni sera, un’equipe formata da un dottore, un infermiere rianimatore, tre volontari con certificazione bls-D (Basic Life Support Defibrillation) e 10 volontari comuni. La Croce
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Verde è stata presente anche durante la Notte dell’Opera (leggi l’articolo) lo scorso giovedì con postazioni fisse in piazza della Libertà, piazza Garibaldi e di fronte allo Sferisterio, eseguendo diversi soccorsi durante la serata e mostrando il supporto dato al festival anche al di fuori del teatro.
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Sferisterio, oltre duemila persone a ogni replica - Cultura - ilrestodelcarlino.it
C U LT U R A
Sferisterio, oltre duemila persone a ogni replica Incassi in crescita per la stagione lirica Ultimo aggiornamento: 8 agosto 2016
Pubblico all’ingresso dello Sferisterio (foto Calavita) 2 min
Macerata, 8 agosto 2016 - Procede regolare la marcia della biglietteria dello Sferisterio, che anche nel terzo ne settimana del Macerata Opera Festival si pone in linea con le settimane precedenti. Dunque, anche se il tempo è stato ballerino, si sono confermate presenze per oltre duemila spettatori per ciascuna replica di «Trovatore», «Otello» e «Norma» (questa la rotazione per l’ultimo weekend). Ciò signi ca altri centomila euro di incasso per ogni opera. http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cultura/sferisterio-spettatori-1.2413459
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Sferisterio, oltre duemila persone a ogni replica - Cultura - ilrestodelcarlino.it
Tra l’altro, ieri nel tardo pomeriggio, per la «Norma» mancavano soltanto quaranta biglietti per il tutto esaurito. Sono dati, questi, che appunto confermano gli incassi delle scorse settimane. Intanto, ieri è stato inaugurato l’allestimento «Medea» al Corridomnia Shopping Park. Nello spazio Contemporary Marche Art del centro commerciale di Corridonia, il curatore della mostra, l’architetto Mario Montalboddi, in compagnia dell’imprenditore Al o Caccamo, del direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli e del sovrintendente Luciano Messi, hanno tagliato il nastro di una mostra che apre la settimana dedicata a «Medea», spettacolo bene co che avrà luogo allo Sferisterio giovedì sera. Nell’allestimento si possono vedere i bozzetti realizzati dal premio Oscar Dante Ferretti, ispirati dal lm «Medea» di Pier Paolo Pasolini, e disegnati per lo spettacolo in Arena. L’esposizione a ingresso gratuito rimane aperta no al 10 agosto. I bozzetti di Ferretti saranno venduti e il ricavato andrà in bene cenza a favore di Medici Senza Frontiere, charity partner del Festival.
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Discute con due turisti e muore. Ricercata coppia dell'Est
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La Croce Verde sempre al fianco del Macerata Opera Festival red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News Può sempre capitare che durante uno spettacolo ci si senta male e si abbia bisogno di un aiuto una semplice bottiglietta d'acqua o un vero e proprio soccorso ma a chi rivolgersi quando ci si trova all'opera, durante uno spettacolo allo Sferisterio? La Croce Verde offre assistenza sanitaria durante le rappresentazioni della stagione lirica di Macerata, occupandosi sia del pubblico in sala sia degli artisti in palcoscenico. «C'è sempre bisogno di un'assistenza sanitaria – spiega il medico di sala Marco Sigona, responsabile del settore – Ci sono molti spettatori e molti artisti che spesso necessitano del nostro aiuto». I volontari non si limitano solo a soccorrere le persone colpite da malanni dell'ultimo momento, ma si dedicano anche all'assistenza verso i disabili e gli anziani che vogliono godere della bellezza dell'opera. Il dottor Sigona sottolinea: «Il tutto avviene senza che nessuno si accorga di nulla, perché ormai siamo esperti nel muoverci con estrema discrezione. E lo spettacolo funziona anche per questo». Tutto ciò rispecchia quello la Croce Verde fa al di fuori dell'Arena: servizio di emergenza, trasporto sanitario, assistenza, servizi alla persona. Particolarmente interessante, tra i vari progetti della Società Volontaria, la Casa della Salute presso il Centro Commerciale Val Di Chienti, uno spazio dove il pubblico può incontrare uno staff professionale per consulenze e consigli, progetto apprezzato e premiato persino a livello europeo. Dietro alla Croce Verde c'è un bel numero di volontari di diversa età – che dedicano il loro tempo gratuitamente affinché tutto funzioni alla perfezione. Si tratta di circa 15 volontari ogni sera, un’equipe formata da un dottore, un infermiere rianimatore, tre volontari con certificazione bls-D (Basic Life Support Defibrillation) e 10 volontari comuni. La Croce Verde è stata presente anche durante la Notte dell’Opera lo scorso giovedì con postazioni fisse in Piazza della Libertà, Piazza Garibaldi e di fronte allo Sferisterio, eseguendo diversi soccorsi durante la serata e mostrando il supporto dato al Festival anche al di fuori del teatro. Copyright © 2016 | Quotidiano Online Picchio News | P.IVA 01914260433 Direttore Responsabile: Roberto Scorcella | Proprietario: Picchio News s.r.l.s. | Provider dei servizi web: SiteGround | Sviluppato da Riccardo Medei Questo sito utilizza i cookie. Entrando si accettano i termini e le condizioni di utilizzo dei cookie. (Maggiori informazioni)
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09 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
09 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Pesaro)
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Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
09 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Pesaro)
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Festival Off, cala il sipario sui Martedì e i Mercoledì www.cronachemaceratesi.it /2016/08/09/festival-off-cala-il-sipario-sui-martedi-e-i-mercoledi/844552/ L'esibizione di Veronica Simeoni domani al Lauro Rossi chiude le rassegne più delicate Domani ultimo appuntamento con i Mercoledì del Festival Off. Si torna al Teatro Lauro Rossi per il recital musicale “Les Nuits d’été”, in collaborazione con Hera Comm, energy sponsor della stagione lirica. L’ultimo concerto della manifestazione che ha attraversato il Mediterraneo con le sue musiche più particolari. L’appuntamento di questa settimana è un recital per voce e pianoforte con il mezzosoprano Veronica Simeoni, accompagnata dal pianista Michele D’Elia, in cui vengono eseguite le arie dalle opere più famose di Hector Berlioz, Jules Massenet, Camille Saint-Saens e George Bizet. Il Veronica Simeoni concerto è ad ingresso gratuito e i biglietti possono essere prenotati su energia.sferisterio.it e in biglietteria con la possibilità di fare una piccola donazione per i Medici Senza Frontiere. Oggi si concluderanno invece gli appuntamenti del martedì. Alle 18 continuano i laboratori di OperAttivaMente nel cortile di Palazzo Buonaccorsi in collaborazione con il corso di Psicologia dello sviluppo dell’Università di Macerata. Al termine del laboratorio, ai bambini viene offerto da Coldiretti l’Agribag, speciali cestini di Campagna Amica con dentro prodotti che rappresentavano lo spuntino dei loro nonni e genitori. L’obiettivo di questa merenda “all’antica” è di riscoprire i sapori “perduti” della terra, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruendo il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno. Si prosegue, alle 21, con le letture di Enea Migrante, letture musiche alla scoperta del protagonista dell’Eneide virgiliano. L’attrice marchigiana Lucia Bendia si dedica al VI canto dell’Eneide, facendo particolare attenzione alla condizione del migrante, e alle parole epistolari di viaggiatori di ogni tempo e luogo sul sottofondo della fisarmonica di Christian Riganelli. Al termine dei recital, sono organizzate visite guidate a Palazzo Buonaccorsi, nella cui Sala dell’Eneide Ermitage visual and performing art’s presente le installazioni coreografiche ‘I corpi poetici’, ideate e create da Paolo Londi. Le iniziative dei Martedì sono state rese possibili, durante tutto il Festival, grazie al supporto fondamentale dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi e il Comune di Macerata.
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Medea per Medici senza frontiere, “milioni di passi” nel Mediterraneo www.cronachemaceratesi.it /2016/08/08/medea-per-medici-senza-frontiere-milioni-di-passi-nelmediterraneo/844232/ SFERISTERIO - Il Macerata Opera sostiene la campagna umanitaria dedicata a migranti, sfollati e rifugiati in tutto il mondo con lo spettacolo ideato da Francesco Micheli che andrà in scena giovedì sera. Dall’opera musicale di Cherubini al film di Pasolini con le scenografie di Dante Ferretti. Il soprano Alexandra Deshorties è Medea, l’attore Cesare Bocci è Giasone, Marìa Pilar Pérez Aspa legge Euripide. Dalle 19 in piazza Mazzini degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei. Intanto Norma chiude col sold out
di
Luciano Messi, Romano Carancini e Francesco Micheli
Maria Stefania Gelsomini (Foto di Lucrezia Benfatto) Giovedì lo Sferisterio sarà Medea, ieri sera è stato Norma: l’opera di Bellini ha chiuso in bellezza la terza recita col tutto esaurito. “Medea da Cherubini a Pasolini” è la prima assoluta dello spettacolo ideato da Francesco Micheli, che ne cura anche la regia, evento clou del festival OFF 2016. Le scenografie sono di Dante Ferretti, che aggiorna in formato digitale quelle create per l’omonimo film di Pier Paolo Pasolini, i costumi sono disegnati da Piero Tosi (sul palco anche quelli indossati da Maria Callas forniti dal Museo Tirelli), la direzione d’orchestra è del maestro Ivan Ciampa. La serata, realizzata in partnership con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e con il contributo del Charity Sponsor Eurosuole, è in favore della campagna Milioni di passi di Medici Senza Frontiere.
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Un’occasione particolare per focalizzare l’attenzione sul Mediterraneo, su ciò che oggi rappresenta e su ciò che ha rappresentato nel corso dei secoli quale crocevia di culture, di popoli e di civiltà. I protagonisti saranno la Medea euripidea, interpretata e letta dall’attrice Maria Pilar Pérez Aspa, e la Medea settecentesca di Cherubini cantata dalla soprano Alexandra Deshorties al suo debutto italiano, già acclamata Medea al Grand Théâtre de Genève, chiamata a sostituire l’indisposta Daniela Dessì. Tra queste due Medee straniere, per un caso oppure no, un Giasone nostrano, l’attore Cesare Bocci. La direzione d’orchestra è affidata al maestro Ivan Ciampa. Lo spettacolo, che nella sua forma teatrale è già di per sé una felice contaminazione tra musica lirica, canto e recitazione, porta in scena l’idea stessa di contaminazione. Il personaggio classico di Medea, la genitrice degenere che uccide i propri figli, viene indagato da un’angolazione diversa: diventa, nella lettura di Micheli, il tragico paradigma delle conseguenze del Il soprano Alexandra Deshorties, al debutto in Italia processo di sradicamento di una persona (in questo caso una barbara, una selvaggia), che viene a trovarsi in forte disagio in un paese che non è il suo. Perciò il tema centrale, quello che riporta all’attualità, non sarà l’uccisione dei figli ma il rapporto con il diverso. “Difficile mantenere gli standard morali – ha spiegato oggi durante la presentazione alla stampa la Pérez Aspa, autrice anche della ricerca dei testi dello spettacolo, tra cui il libro di Hannah Arendt “Noi rifugiati” – quando si viene tolti dal proprio contesto sociale: è così in Euripide ed è così nella Arendt”. Anche la Deshorties, arrivata ieri a Macerata e già catapultata nel mezzo delle prove, si è detta felice di prendere parte al progetto, che rispecchia la sua filosofia personale: “Medea è prima di tutto una madre, e il Mediterraneo è il maremadre, da cui tutta l’attuale situazione e divisione geografica, storica, culturale è L’attrice Maria Pilar Pérez Aspa (a destra) durante la conferenza stampa derivata e che condiziona le nostre vite. Medea è una rappresentazione della sofferenza molto particolare, di persone che si trovano senza umanità perché hanno perso il controllo della propria vita. Alla corte di Creonte si valorizzava il possesso delle cose e non delle persone con le loro storie, che anzi venivano usate. La decadenza dello spirito umano, della cura e della cultura della persona crea dei mostri, ripetizioni di errori storici che ciclicamente si rinnovano.” Il recupero di questo spirito e delle radici perdute è il significato profondo di questo spettacolo, che Micheli definisce “una grande festa rinascimentale” in cui l’esperienza sociale e l’arte sono strettamente legate in perfetta armonia. Anna Maria Mandese, responsabile Medici Senza Frontiere Marche, ha fatto il punto sulle attività
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dell’organizzazione: “la campagna #MILIONIDIPASSI è stata lanciata nel 2015 ma già dal 2002 MSF si occupa di migranti in Europa, fornendo supporto sanitario, psicologico, cibo, acqua potabile, alloggi. In 18 mesi ha assistito 200mila persone, nel Mediterraneo con 3 navi ha effettuato 23mila salvataggi. MSF in Italia non attinge a fondi istituzionali, ma si sostiene solo con donazioni private, di associazioni, fondazioni e aziende selezionate. Dal 17 giugno scorso MSF ha rifiutato anche i soldi dell’Unione Europea per il forte dissenso con la sua politica in seguito all’accordo con la Turchia.” Contaminazione sì ma forte radicamento nel territorio anche per l’evento enogastronomico pre-Medea. In piazza Mazzini, a partire dalle 19, saranno allestiti tre gazebo a cura dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini, dove si gusterà dell’ottimo street food marchigiano e siriano. “L’IMT – spiega il direttore Alberto Mazzoni – riunisce oltre 700 aziende per la promozione del cibo e del vino delle Marche nel mondo, e negli ultimi due anni abbiamo investito 6 milioni di euro per la comunicazione. Le Marche sono la quarta regione italiana per l’enoturismo, e la prima regione italiana che investe nei giovani per Alberto Mazzoni, direttore Imt e Anna Maria Mandese, responsabile Medici Senza Frontiere l’agricoltura”. Cifre che fanno ben sperare Marche per il futuro, ma intanto ci sono ghiotte specialità da assaggiare giovedì sera, per una integrazione culturale da costruire prima di tutto a tavola, o meglio per strada: un finger food nostrano-esotico che avrà per protagoniste polpette e melanzane. In un gazebo, lo chef stellato marchigiano Errico Recanati preparerà delle polpettine di vitellone bianco dell’Appennino IgP, in un altro gazebo alcuni chef siriani dell’associazione Yalla Yalla proporranno delle polpettine di ceci, i classici falafel mediorientali. Nel terzo gazebo i migliori vini della provincia di Macerata per un brindisi al territorio e alla solidarietà. Appuntamento giovedì 11 agosto alle 21 allo Sferisterio, per una serata di arte e beneficenza che il sindaco Carancini assicura “non può lasciare indifferenti, sarà indimenticabile”, perché “la cultura deve far riflettere”. “Un appuntamento unico – conferma il sovrintendente Messi – speciale, di grandissimo valore culturale, artistico e sociale”, al quale tutti i maceratesi sono chiamati a partecipare. I biglietti sono in vendita al prezzo di 42, 32 e 22 euro. Per ogni biglietto, 2 euro saranno devoluti a MSF, ma sarà possibile effettuare ulteriori donazioni la sera dello spettacolo nelle postazioni dedicate. Il costo delle degustazioni invece è di 10 euro, ridotto a 8 se si acquista il biglietto insieme a quello dello spettacolo.
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09 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 66
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
Medea, da Cherubini a Pasolini www.ilmascalzone.it /2016/08/medea-da-cherubini-a-pasolini-2/ Redazione
un momento della conferenza stampa
Lo spettacolo a favore del Partner Medici Senza Frontiere
Il Mediterraneo raccontato attraverso la tragedia di Medea, dall’opera musicale di Cherubini al film di Pier Paolo Pasolini con le scenografie di Dante Ferretti, nello spettacolo ideato da Francesco Micheli a favore della campagna Milioni di Passi di MSF dedicata alle persone in fuga. Il soprano Alexandra Deshorties è Medea, al debutto in Italia, l’attore Cesare Bocci è Giasone Marìa Pilar Pérez Aspa legge Euripide Prima dello spettacolo degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei in collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT)
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Macerata 8 agosto 2016 – È Medea a ispirare lo spettacolo che Francesco Micheli ha ideato quest’anno per raccontare il tema del Festival Mediterraneo e realizzato in partnership con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) in favore del partner benefico Medici senza Frontiere. L’atteso spettacolo, in scena in prima assoluta allo Sferisterio giovedì 11 agosto alle ore 21 , guarda a uno dei personaggi più celebri e controversi della mitologia greca, e lo fa narrando il senso della migrazione, dei figli, dell’emarginazione, della diffidenza, del dolore, della morte e della rinascita. Ad apertura della conferenza stampa di presentazione dello spettacolo, il sindaco Romano Carancini ha voluto sottolineare come “compito della cultura è far riflettere il pubblico; uno spettacolo come Medea che affronta apertamente la questione del Mediterraneo non lascerà indifferente gli spettatori”.
Il format, già sperimentato con successo da Micheli anche allo Sferisterio, è in grado di mettere in connessione simboli e significati in un percorso che dall’opera settecentesca di Cherubini arriva fino al film di Pier Paolo Pasolini, con le scene di Dante Ferretti, tra musica, canto e recitazione, squarci da Pasolini con estratti dal film. Sul palcoscenico: le scene ideate da Ferretti proiettate sullo sfondo del grande muro, gli abiti originali del film conservati dal Museo Tirelli e un campo di grano, mietuto dai contadini di Piediripa.
Micheli ha rimarcato come “l’opera è la madre di tutte le arti e con loro qui a Macerata dialoga continuamente in una dimensione quasi rinascimentale; arte e realtà sociale inoltre sono estremamente collegate, ne è un esempio la mietitura del campo di grano, simbolo di sradicamento ma anche di tradizione. Sarà una serata densa di significati, ricca ma accessibile”.
Nel ruolo di Medea c’è il soprano Alexandra Deshorties, rivelazione al Grand Théâtre de Genève come una delle principali interpreti dell’opera di Cherubini, alla sua prima apparizione in Italia. Il personaggio di Giasone è invece interpretato dall’attore Cesare Bocci, che calca il palcoscenico dello Sferisterio per la prima volta, insieme con l’attrice Marìa Pilar Pérez Aspa. L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra Regionale delle Marche diretta da Francesco Ivan Ciampa, a condurre lo spettacolo è Francesco Micheli.
Le due protagoniste dello spettacolo in conferenza stampa hanno ricordato come Medea sia un simbolo fondamentale di come possa reagire una persona strappata dalla propria terra. “È importante ribadire questi concetti, specie nell’area mediterranea che è stata la culla da cui è cresciuta buona parte della cultura occidentale. È necessario soffermarsi sul significato filosofico degli eventi storici per capirli ed evitare che determinate sofferenze possano presentarsi nuovamente”.
Medea diventa il totem della donna migrante con cui confrontarsi, tra sentimenti in contrasto, diffidenza, emarginazione. Dalla tragedia di Euripide la narrazione arriva fino a Medici Senza Frontiere, l’organizzazione medico-umanitaria indipendente impegnata in prima linea nel soccorso e nell’assistenza sanitaria delle popolazioni in fuga da guerre e povertà. Lo spettacolo, infatti, è anche un’importante occasione di solidarietà: parte del ricavato è favore di MSF e lo spettacolo è dedicato alla campagna Milioni di Passi che l’organizzazione umanitaria dedica a migranti, sfollati, rifugiati in tutto il mondo. A chi è costretto a fuggire in estenuanti viaggi via terra e via mare che dalla Siria portano in Grecia, poi lungo i Balcani, o nelle baracche fatiscenti dei campi profughi del Sud Sudan, dove
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centinaia di migliaia di persone sono sfollate e a causa delle violenze indiscriminate dovute al conflitto interno scoppiato due anni fa. MSF sarà inoltre presente nel corso di tutta la manifestazione con i propri volontari che raccoglieranno le donazioni libere degli spettatori al termine di ogni spettacolo nell’Arena Sferisterio e nel Teatro Lauro Rossi.
La coordinatrice di MSF Annamaria Mandese ha ricordato come già dal 1975 Medici Senza Frontiere sia in prima linea per sostenere e curare i migranti: già ventitremila persone curate di cui molti affetti da traumi causati dal viaggio.
La serata è realizzata con il contributo di Eurosuole di Germano Ercoli, che conferma il proprio impegno nella veste di Charity Sponsor, e in collaborazione con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini – partner del Macerata Opera Festival – che curerà l’”anteprima enogastronomica” dello spettacolo. A partire dalle 18.30 in piazza Mazzini, Imt propone infatti degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei realizzati dallo chef stellato Errico Recanati e gli chef siriani dell’Associazione Yalla Yalla per celebrare, in linea con il tema del Festival, il dialogo enogastronomico e culturale tra i popoli del Mediterraneo (costo delle degustazioni: € 10; € 8 se acquistato contestualmente al biglietto dello spettacolo).
Alberto Mazzoni, direttore IMT, ha spiegato come si declina lo street food in piazza Mazzini: “Due diverse culture culinarie si incontrano e si fondono attraverso due espressioni tipiche della cucina mediterranea, la polpetta e la melanzana. Due gazebo dove assaporare le ricette di Errico Recanati e degli chef siriani e un terzo gazebo dedicato al vino marchigiano”.
Prima dello spettacolo, alle 18.30 a Palazzo Buonaccorsi, saranno messi in vendita quattro bozzetti realizzati in esclusiva da Dante Ferretti per Medea. Tre opere di uno dei migliori scenografi italiani potranno essere acquistate a partire da giovedì 11 agosto, un’occasione ulteriore di donare per una giusta causa. Il ricavato è infatti interamente devoluto a Medici Senza Frontiere. L’apertura della vendita benefica sarà preceduta da un intervento di Andrea Rurale, direttore del Master MaMa dell’Università Bocconi, sul tema del mecenatismo culturale.
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita al prezzo di 42€, 32€, 22€. Per ogni biglietto acquistato 2€ sono devoluti a Medici Senza Frontiere. É possibile donare liberamente a Medici Senza Frontiere tutte le sere degli spettacoli allo Sferisterio attraverso gli operatori presenti alla postazione dedicate.
Ha concluso la conferenza stampa il Sovrintendente Luciano Messi invitando tutti a partecipare giovedì 11 agosto ad una serata ricca, carica di significato artistico e sociale.
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Aspettando Medea tra buon vino e solidarietà red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News Lo street food marchigiano incontra quello siriano assieme ai vini della provincia di Macerata per un pre-opera' all'insegna del sociale che celebra il dialogo e l'integrazione culturale tra i popoli del Mediterraneo. Giovedì 11 agosto a partire dalle 18:30, l'Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT), in partnership con il Macerata Opera Festival, porta in scena' infatti un'anteprima enogastronomica aspettando Medea, lo spettacolo promosso a favore della campagna Milioni di passi' di Medici Senza Frontiere. Sarà proprio il Mediterraneo e l'integrazione culturale tra i popoli del bacino del Mare Nostrum il tema della 52^ edizione del Festival, ma anche il fil rouge che accompagnerà gli assaggi proposti in piazza Mazzini a Macerata dallo chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell'associazione Yalla Yalla: si spazia dai falafel di ceci alle polpette con carne 100% marchigiana, alle preparazioni a base di melanzana, in abbinamento a Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica, Vernaccia di Serrapetrona, Colli Maceratesi-Ribona e Igt Marche (costo delle degustazioni: € 10; € 8 se acquistato contestualmente al biglietto dello spettacolo). Per il direttore di IMT, Alberto Mazzoni "Con questa iniziativa celebriamo non solo il sodalizio tra enogastronomia e lirica, portando su un unico palco alcune tra le eccellenze delle Marche, ma anche quello tra cultura e sociale. Grazie alla nostra partnership con il Macerata Opera Festival possiamo infatti contribuire alla raccolta fondi in favore di Medici Senza Frontiere e abbracciare nel segno dell'enogastronomia diverse culture"
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10/8/2016
Cala il sipario sui Martedì e Mercoledì del Festival OFF
Cala il sipario sui Martedì e Mercoledì del Festival OFF Ultimo appuntamento con i Martedì e i Mercoledì del Festival OFF, la serie di eventi collaterali che completano l'offerta culturale della 53 edizione del Macerata Opera Festival. Il 9 e 10 agosto, le due manifestazioni approfondiscono il tema Mediterraneo con letture, laboratori per bambini e laboratori di squisita raf natezza artistica. Martedì 9 agosto, alle ore 18, continuano i laboratori di OperAttivaMente nel cortile di Palazzo Buonaccorsi in collaborazione con il corso di Psicologia dello sviluppo dell'Università di Macerata. Al termine del laboratorio, ai bambini viene offerto da Coldiretti l'Agribag, speciali cestini di Campagna Amica con dentro prodotti che rappresentavano lo spuntino dei loro nonni e genitori. L'obiettivo di questa merenda "all'antica" è di riscoprire i sapori "perduti" della terra, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruendo il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno. Si prosegue, alle ore 21, con le letture di Enea Migrante, letture musiche alla scoperta del protagonista dell'Eneide virgiliano. L'attrice marchigiana Lucia Bendia si dedica al VI canto dell'Eneide, facendo particolare attenzione alla condizione del migrante, e alle parole epistolari di viaggiatori di ogni tempo e luogo sul sottofondo della sarmonica di Christian Riganelli. Al termine dei recital, sono organizzate visite guidate a Palazzo Buonaccorsi, nella cui Sala dell'Eneide Ermitage visual and performing art's presente le installazioni coreogra che I corpi poetici', ideate e create da Paolo Londi. Le iniziative dei Martedì sono state rese possibili, durante tutto il Festival, grazie al supporto fondamentale dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi e il Comune di Macerata. Mercoledì 10 agosto, si torna al Teatro Lauro Rossi per il recital musicale "Les Nuits d'été", in collaborazione con Hera Comm, energy sponsor della stagione lirica. L'ultimo concerto della manifestazione che ha attraversato il Mediterraneo con le sue musiche più particolari. L'appuntamento di questa settimana è un recital per voce e pianoforte con il mezzosoprano Veronica Simeoni, accompagnata dal pianista Michele D'Elia, in cui vengono eseguite le arie dalle opere più famose di Hector Berlioz, Jules Massenet, Camille Saint-Saens e George Bizet. Il concerto è ad ingresso gratuito e i biglietti possono essere prenotati su energia.sferisterio.it e in biglietteria con la possibilità di fare una piccola donazione per i Medici Senza Frontiere.
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10 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 24
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
10 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
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Bombe su un ospedale in Siria, appello del Macerata Opera a donare per Medici senza frontiere www.cronachemaceratesi.it /2016/08/09/bombe-su-un-ospedale-in-siria-appello-del-macerata-opera-a-donareper-medici-senza-frontiere/844727/ FESTIVAL - La struttura sostenuta dal charity partner della stagione lirica è stata distrutta e diverse persone dello staff uccise. E' possibile aiutare l'organizzazione con un contributo giovedì sera allo spettacolo di Medea o durante le ultime rappresentazioni allo Sferisterio Un nuovo attacco contro un ospedale in Siria miete ancora vittime tra i medici e i pazienti. Un ospedale sostenuto da Medici Senza Frontiere (Msf), partner del Macerata Opera Festival, centro di riferimento specializzato in pediatria che forniva cure mediche essenziali a circa 70mila persone nella città siriana di Millis, nella provincia di Idlib. Sabato è stato distrutto, quattro membri dello staff dell’ospedale e altre nove persone – tra cui cinque bambini e due donne – sono stati uccisi nei due attacchi aerei che hanno centrato direttamente l’ospedale e nei due attacchi che hanno colpito le vicinanze dell’edificio. Altri sei membri dello staff sono rimasti feriti. Distrutta la Maria Pilar Perez Aspa allo Sferisterio maggior parte dell’edificio: la sala operatoria, l’unità di terapia intensiva, il reparto di pediatria e circa l’80 per cento dei dispositivi medici, le ambulanze e il generatore. Macerata Opera Festival esprime tutta la solidarietà al partner Medici senza Frontiere per il grave attacco subito e fa appello al pubblico del festival perché doni in questa ultima settimana a favore dell’organizzazione umanitaria Premio Nobel per la Pace. È possibile farlo liberamente in occasione di ogni serata e spettacolo del Festival, all’ingresso dello Sferisterio durante le Opere, e infine sarà possibile farlo giovedì 11 agosto partecipando allo spettacolo Medea (leggi l’articolo), a favore di Medici senza Frontiere. Per ogni biglietto acquistato saranno devoluti 2euro alla campagna Milioni di Passi. Domani intanto sarà l’ultimo giorno per l’allestimento Medea al Corridomnia Shopping Park. Realizzata per lanciare la serata allo Sferisterio di giovedì l’esposizione è stato curata dall’architetto Mario Montalboddi. In mostra i bozzetti realizzati dal premio Oscar Dante Ferretti, ispirati dal film Medea di Pier Paolo Pasolini, e disegnati per lo spettacolo in Arena. Esposti anche lavori di Montalboddi ispirati al Mediterraneo, tema della stagione lirica, e alla Medea per eccellenza, ovvero l’indimenticabile Maria Callas. L’allestimento si completa con video installazioni con le immagini del film di Pasolini e un abito disegnato da Piero Tosi per questa pellicola che poi, giovedì, sarà elemento scenografico insieme ad altri quattro, sul palco dello Sferisterio. Domani, il Corridomnia ha previsto nella sua area del Contemporary Marche Art anche un percorso introduttivo allo spettacolo che si terrà il giorno seguente nell’Arena maceratese e che vede il debutto nazionale del soprano franco-canadese Alexandra Deshorties. L’esposizione è a ingresso gratuito. I bozzetti di Ferretti saranno venduti da giovedì e il ricavato andrà in beneficenza a favore di Medici Senza Frontiere, charity partner del Macerata Opera Festival.
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10 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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10/8/2016
Ultimo giorno per l’allestimento su Medea
Ultimo giorno per l’allestimento su Medea Mercoledì 10 agosto è l'ultimo giorno per l'allestimento Medea al Corridomnia Shopping Park. Realizzato per lanciare la serata allo Sferisterio di giovedì 11 agosto Medea, da Cherubini a Pasolini , è stato curato dall'architetto Mario Montalboddi. In mostra si possono vedere in anteprima i bozzetti realizzati dal premio Oscar Dante Ferretti, ispirati dal lm Medea di Pier Paolo Pasolini, e disegnati per lo spettacolo in Arena. Esposti anche lavori di Montalboddi ispirati al Mediterraneo, tema della stagione lirica, e alla Medea per eccellenza, ovvero l'indimenticabile Maria Callas. L'allestimento si completa con video installazioni con le immagini del lm di Pasolini e un abito disegnato da Piero Tosi per questa pellicola che poi, giovedì, sarà elemento scenogra co insieme ad altri quattro, sul palco dello Sferisterio. Mercoledi, il Corridomnia ha previsto nella sua area del Contemporary Marche Art anche un percorso introduttivo allo spettacolo che si terrà il giorno seguente nell'Arena maceratese e che vede il debutto nazionale del soprano franco-canadese Alexandra Deshorties. L'esposizione è a ingresso gratuito. I bozzetti di Ferretti saranno venduti da giovedì e il ricavato andrà in bene cenza a favore di Medici Senza Frontiere, charity partner del Macerata Opera Festival.
Questo è un comunicato stampa inviato il 2016-08-09 22:58:08 pubblicato sul giornale del 10 agosto 2016 (http://www.viveremacerata.it/2016-08-10) - 3 letture - 0 commenti In questo articolo si parla di teatro (/tag/teatro), attualità (/tag/attualit%C3%A0), macerata (/tag/macerata), opera (/tag/opera), Sferisterio Opera Festival (/tag/Sferisterio+Opera+Festival) L'indirizzo breve di questo articolo è
http://vivere.biz/az8X
Suggerisci un altro argomento per questo articolo: (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/) Rilasciato con licenza Creative Commons (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/). Maggiori info: vivere.biz/gkW (http://vivere.biz/gkW)
Commenti
http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=2155&url=http://www.viveremacerata.it/2016/08/10/ultimo-giorno-per-lallestimento-su-medea/602060/
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Ansa
Marche
Medea da Cherubini a Pasolini a Macerata Spettacolo in favore di Medici Senza Frontiere
19:29 10 agosto 2016 NEWS Redazione ANSA MACERATA
"Medea, da Cherubini a Pasolini" è il titolo dello spettacolo in prima assoluta l'11/8 alle 21 allo Sferisterio di Macerata. L'evento, ideato dal direttore artistico Francesco Micheli, affronta i temi dell'emigrazione e dell'emarginazione in linea con il tema del Festival, Mediterraneo. La serata è a favore della campagna Milioni di passi di Medici Senza Frontiere, dedicata a migranti, profughi e rifugiati in tutto il mondo. Ispirato a Medea come simbolo della donna migrante, lo spettacolo collega simboli e significati in un percorso che parte dall'opera di Cherubini e arriva al film di Pasolini, con le scene di Dante Ferretti proiettate sullo sfondo. Sul palcoscenico anche gli abiti originali del film conservati dal Museo Tirelli e un campo di grano, mietuto dai contadini di Piediripa. Nel cast, Alexandra Deshorties, una delle principali interpreti dell'opera di Cherubini, nei panni di Medea, alla sua prima apparizione su un palcoscenico italiano. Giasone è invece interpretato da Cesare Bocci.
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11 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)
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11 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)
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11 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Ancona)
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11 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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11/8/2016
Medea da Cherubini a Pasolini a Macerata - Tiscali Spettacoli
(/)
Medea da Cherubini a Pasolini a Macerata
di Ansa Compra tecnologia a meno e fai ottimi affari su ebay () Dai laptop agli smartphone, risparmia moltissimo sull'elettronica su eBay ()
http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=603&url=http://spettacoli.tiscali.it/musica/articoli/medea-cherubini-pasolini-macerata-00001/
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11/8/2016
Medea da Cherubini a Pasolini a Macerata - Tiscali Spettacoli
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(ANSA) - MACERATA, 10 AGO - "Medea, da Cherubini a Pasolini" è il titolo dello spettacolo in prima assoluta l'11/8 alle 21 allo Sferisterio di Macerata. L'evento, ideato dal direttore artistico Francesco Micheli, affronta i temi dell'emigrazione e dell'emarginazione in linea con il tema del Festival, Mediterraneo. La serata è a favore della campagna Milioni di passi di Medici Senza Frontiere, dedicata a migranti, profughi e rifugiati in tutto il mondo. Ispirato a Medea come simbolo della donna migrante, lo spettacolo collega simboli e signi cati in un percorso che parte dall'opera di Cherubini e arriva al lm di Pasolini, con le scene di Dante Ferretti proiettate sullo sfondo. Sul palcoscenico anche gli abiti originali del lm conservati dal Museo Tirelli e un campo di grano, mietuto dai contadini di Piediripa. Nel cast, Alexandra Deshorties, una delle principali interpreti dell'opera di Cherubini, nei panni di Medea, alla sua prima apparizione su un palcoscenico italiano. Giasone è invece interpretato da Cesare Bocci. 10 agosto 2016
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http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=603&url=http://spettacoli.tiscali.it/musica/articoli/medea-cherubini-pasolini-macerata-00001/
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11/8/2016
Medea, da Cherubini a Pasolini: uno spettacolo in favore di Medici Senza Frontiere
Medea, da Cherubini a Pasolini: uno spettacolo in favore di Medici Senza Frontiere Giovedì 11 agosto alle ore 21, lo Sferisterio ospita Medea, da Cherubini a Pasolini, uno spettacolo in prima assoluta che affronta i temi dell'emigrazione, dell'emarginazione, della dif denza, della morte e della rinascita, in linea con il tema del Festival Mediterraneo. La serata è a favore della campagna "Milioni di Passi" di Medici Senza Frontiere, dedicata a tutti i migranti, profughi e rifugiati in tutto il mondo. Lo spettacolo, ideato dal direttore artistico Francesco Micheli e realizzato in collaborazione con l'Istituto Marchigiano di Tutela Vini, si ispira alla gura di Medea, personaggio della mitologia greca e simbolo della donna migrante. Il format, già sperimentato da Micheli anche allo Sferisterio negli scorsi anni, è capace di collegare simboli e signi cati in un percorso che parte dall'opera di Cherubini ed arriva sino al lm di Pier Paolo Pasolini, con le scene di Dante Ferretti, proiettate sullo sfondo del grande muro durante lo spettacolo. Sul palcoscenico ci sono anche gli abiti originali del lm conservati dal Museo Tirelli ed un campo di grano, mietuto dai contadini di Piediripa. Nel cast di artisti troviamo Alexandra Deshorties, una delle principali interpreti dell'opera di Cherubini, nei panni di Medea, alla sua prima apparizione su un palcoscenico italiano. Giasone è invece interpretato dall'attore Cesare Bocci, che si esibisce nell'Arena maceratese per la prima volta. L'attrice María Pilar Pérez Aspa legge degli estratti dalla tragedia di Euripide, mentre l'esecuzione musicale è af data all'Orchestra Regionale delle Marche, diretta dal Maestro Francesco Ivan Ciampa. A condure lo spettacolo è Francesco Micheli. Dalla tragedia di Euripide la narrazione arriva no a Medici Senza Frontiere, l'organizzazione medico-umanitaria indipendente impegnata in prima linea nel soccorso e nell'assistenza sanitaria delle popolazioni in fuga da guerre e povertà. Lo spettacolo è un'importante occasione di solidarietà, in quanto parte del ricavato è a favore di MSF. I volontari dell'organizzazione sono presenti sia allo Sferisterio che al Teatro Lauro Rossi, per chi volesse fare una donazione libera al termine di ogni spettacolo. L'invito per l'evento è di effettuare una donazione e seguire l'esempio di Eurosuole di Germano Ercoli; presente anche IMT, partner della stagione lirica che cura l'"anteprima gastronomica" dello spettacolo. A partire dalle ore 18.30 in piazza Mazzini, IMT propone degustazioni di vini e assaggi di street food mediterranei, preparati dallo chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell'Associazione Yalla Yalla per celebrare il dialogo enogastronomico e culturale tra i popoli del Mediterraneo (costo delle degustazioni: € 10; € 8 se acquistato contestualmente al biglietto dello spettacolo). «È davvero importante ritrovarsi in un luogo comune come una piazza per vedere, capire, conoscere un'altra storia. La curiosità, nella cucina come anche nella vita in generale, è un elemento fondamentale per la scoperta e l'integrazione dell'altro. Il Mediterraneo ci lega l'uno all'altro con i suoi sapori e profumi: basilico, pomodoro e legumi» dice lo chef Errico Recanati. Sempre alle ore 18.30, a Palazzo Buonaccorsi, sono messi in vendita quattro bozzetti realizzati in esclusiva da Dante Ferretti per Medea. Inoltre, tre opere di uno dei migliori scenogra italiani possono essere acquistate a partire da giovedì 11 agosto. Il ricavato è interamente devoluto a Medici Senza Frontiere. L'apertura della vendita bene ca è preceduta da un intervento di Andrea Rurale, direttore del Master MaMa dell'Università Bocconi, sul tema del mecenatismo culturale. http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=2155&url=http://www.viveremacerata.it/2016/08/11/medea-da-cherubini-a-pasolini-uno-spettacolo-in-favore-di-medic…
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11/8/2016
Medea, da Cherubini a Pasolini: uno spettacolo in favore di Medici Senza Frontiere
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita al prezzo di € 42, 32 o 22. Per ogni biglietto acquistato, 2 euro sono devoluti a Medici Senza Frontiere. È possibile donare liberamente a Medici Senza Frontiere durante tutte le serate degli spettacoli allo Sferisterio attraverso gli operatori presenti alle postazioni dedicate.
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Questo è un comunicato stampa inviato il 2016-08-10 22:01:14 pubblicato sul giornale del 11 agosto 2016 (http://www.viveremacerata.it/2016-08-11) - 7 letture - 0 commenti In questo articolo si parla di teatro (/tag/teatro), macerata (/tag/macerata), spettacoli (/tag/spettacoli), opera (/tag/opera), Sferisterio Opera Festival (/tag/Sferisterio+Opera+Festival) L'indirizzo breve di questo articolo è
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12 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 28
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
12 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 12
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
Aperitivi culturali, si chiude con Catà e Micheli www.cronachemaceratesi.it /2016/08/11/aperitivi-culturali-si-chiude-con-cata-e-micheli/845335/ WEEK END FINALE - Domani appuntamento con il filosofo per un'indagine sui parallelismi Verdi-Shakespeare. Sabato il direttore artistico traccerà un bilancio della 52esima edizione del festival dando spunti per il futuro
Ultimi due incontri per gli Aperitivi Culturali, antipasto dell’ultimo fine settimana del Macerata Opera festival. Domani e sabato, agli Antichi Forni, l’appuntamento è con il filosofo Cesare Catà e con il direttore artistico Francesco Micheli. Curata da Cinzia Maroni la rassegna, che ha festeggiato il decennale, affronta con Catà un paragone tra l’opera di Shakespeare e quella di Verdi. Durante la conferenza dal titolo “Put out the light (and the music)” Shakespeare e Verdi, il filosofo marchigiano sottolinea vari parallelismi che si Il direttore artistico Francesco Micheli possono riscontrare tra gli scritti dei due geni. Come ogni fine settimana, ad anticipare lo spettacolo in Arena saranno i Fiori musicali nel parco di Villa Cozza. Alle 17, il concerto fa da preludio all’opera in serata, proponendo le arie più celebri del belcanto, con lo scopo di tracciare un cammino di note attraverso cui il pubblico possa arrivare allo Sferisterio. Dopo lo spettacolo inedito di Medea di stasera il fine settimana procederà domani con l’ultima recita de Il Trovatore, per la regia di Francisco Negrín. Lo spettacolo “di fuoco” del regista franco-spagnolo è stato apprezzato anche in questa edizione dopo il successo in 2013 con Muri e divisioni, grazie al cast stellare di voci: Piero Pretti (Manrico), Anna Pirozzi (Leonora), Il filosofo Cesare Catà Marco Caria (Il Conte di Luna), Enkelejda Shkosa (Azucena). A dirigere la Form, ritorna il Maestro Daniel Oren, sostituito nella scorsa recita da Francesco Ivan Ciampa. Sabato in occasione dell’ultima recita del festival con Otello Francesco Micheli chiuderà gli Aperitivi culturali tracciando un primo bilancio della 52esima edizione della stagione lirica e lanciando alcune prospettive per il festival dei prossimi anni. A conclusione dei due incontri in programma, il pubblico può degustare gli aperitivi preparati da Centrale Eat (venerdì) e Maga Cacao (sabato) e i vini offerti da Imt.
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Chef senza frontiere in piazza Mazzini (foto/video) www.cronachemaceratesi.it /2016/08/11/chef-senza-frontiere-in-piazza-mazzini-fotovideo/845562/ MACERATA - Prima di Medea allo Sferisterio il salotto cittadino ha ospitato l'aperitivo mediteraneo preparato da Errico Recanati e dal collega siriano Basyl. Scottona marchigiana e falafel bagnati da verdicchio e colli maceratesi la ricetta per l'abbraccio tra culture prima dello spettacolo di beneficenza per Medici senza frontiere
di Claudio Ricci (foto di Lucrezia Benfatto) «Wajubat
Gli chef Basyl e Errico Recanati mostrano i piatti forti dell’aperitivo servito in piazza Mazzini
shahyatan». Semplicemente «buon appetito» in arabo. Non così difficile da pronunciare come sembra, eppure il miglior modo per accogliere il vicino e spalancare le porte della propria casa. In questo caso del Mediterraneo. E’ nel presente del convivio che si assapora il gusto dell’incontro tra culture. Il salotto ideale per ospitare l’abbraccio enostronomico è piazza Mazzini, stasera anticamera dell’aperitivo di lusso per l’inedita Medea in scena allo Sferisterio. Una serata di beneficenza a chi supera i confini per portare il buono che c’è nella natura umana: i volontari di Medici senza frontiere. Quale miglior modo di scavalcare le divisioni se non attraverso la scoperta dei sapori e delle ricette dei Paesi lontani. Fianco a fianco, negli stand allestiti dall’Istituto marchigiano di tutela vini lo chef stellato Errico Recanati e il collega siriano Basyl dell’associazione Yalla Yalla si affacendano nella preparazione del grande banchetto a base di finger food mediterraneo. Da una parte la tradizione marchigiana, con polpette di scottona e parmigiana con pomodori affumicati, senape e cicerchia, dall’altra falafel e pita in salsa di ceci.
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“Un’olimpiade di sapori” in cui tutti vincono, soprattutto la moltitudine beata che si gusta la cena bagnata dal Verdicchio Belisario e dai Colli maceratesi Ribona. In 1500 affollano la piazza aspettando in fila pazientemente. Con il tono pacato e il sorriso sereno di chi, vedendo un nuovo compagno di tavola, dà il benvenuto dicendo: «Wajubat shahyatan», «buon appetito».
Centinaia in fila in piazza Mazzini agli stand allestiti dall’Imt
Principi della serata il Colli maceratesi Ribona e il Verdicchio Belisario
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La preparazione del falafel
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12 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 40
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
12 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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pag. 42
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Lo chef rifugiato e quello stellato: folla per Street food - Spettacoli - ilrestodelcarlino.it
S P E T TA C O L I
Lo chef rifugiato e quello stellato: folla per Street food Macerata, apericena prima dell’opera: unione tra i sapori mediorientali e italiani Ultimo aggiornamento: 11 agosto 2016
Macerata, gli chef e il cibo che unisce il Mediterraneo
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(foto Calavita)
(foto Calavita)
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Macerata, gli chef e il cibo che unisce il Mediterraneo http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1253&url=http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/spettacoli/chef-rifugiato-stellato-folla-street-food-1.2423400
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Lo chef rifugiato e quello stellato: folla per Street food - Spettacoli - ilrestodelcarlino.it
Macerata, 11 agosto 2016 – Tripudio di pubblico per «Street food Mediterraneo», l’apericena in piazza Mazzini organizzato prima dello spettacolo «Medea – Da Cherubini a Pasolini» allo Sferisterio. I vini marchigiani, come il verdicchio dei castelli di Jesi doc, hanno incontrato i sapori della cucina mediterranea e quella mediorientale grazie allo chef una stella michelin Errico Recanati e allo chef Basil, rifugiato umanitario giordano che vive da due anni in Italia. Menu di qualità: falafel di ceci spolverati di coriandolo e accompagnati da tre creme (humus di MACERATA
ceci, mutabbal di melanzane, yogurt e tahina, baba ghanoush con peperoni, pomodori e melassa di melagrana) per quello mediorientale; parmigiana con pomodori arrostiti e Cambia città
affumicati, una polpetta di scottona marchigiana e una cicerchia slow food che si trasforma in una senape quello proposto dal team italiano. E la folla ha gradito.
Gli chef Basil ed Errico Recanati (foto Calavita)
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Aperitivo in piazza Mazzini dal sapore di solidarietà – FOTO – red.presstoday.com/pt_pdf.php
Eleonora Santoni Successo per l'aperitivo in piazza Mazzini in cui il buon gusto ha sposato le buone idee. L'iniziativa di ieri, infatti ha esaltato i sapori del nostro Mediterraneo al fine di raccogliere fondi per l'associazione Medici Senza Frontiere. Lo chef stellato Errico Recanati e dagli chef siriani dell'associazione Yalla Yalla hanno deliziato il palato dei tanti accorsi nel convivio pre-opera, accompagnati dall'ottimo vino marchigiano che per l'occasione è stato scelto dall'Istituto Marchigiano di Tutela Vini. Un'unione di intenti tra tanti protagonisti con l'unico scopo di found reasing per la campagna Milioni di passi. La stessa prima dello spettacolo Medea – Da Cherubini a Pasolini, ideato dal maestro Micheli con le scenografie di Dante Ferretti, è stato un gala di beneficienza in favore di Medici Senza Frontiere ha affrontato i temi dell’emigrazione e dell’emarginazione in linea con il Festival Mediterraneo e con lo scopo che l'associazione internazionale, premio Nobel per la Pace, diffonde ogni giorno nel mondo. Lo street food marchigiano-siriano dal sapore di solidarietà è stato molto apprezzato dai tanti accorsi in piazza Mazzini nonostante il tempo non propriamente estivo.
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Penultima giornata dell’OFF su Il Trovatore
Penultima giornata dell’OFF su Il Trovatore Si apre l'ultimo weekend del Festival con gli eventi dell'OFF che si concentrano sull'opera Il Trovatore, in occasione della sua ultima messa in scena allo Sferisterio. Alle ore 12, c'è il consueto appuntamento con gli Aperitivi Culturali nei locali degli Antichi Forni, la serie di conferenze con loso , giornalisti, musicologi e storici che si interrogano sui temi delle opere in cartellone, organizzata dall'Associazione Sferisterio Cultura. Il relatore della giornata è Cesare Catà, che chiude il ciclo di indagine sull'opera degli appuntamenti curati da Cinzia Maroni. Titolo dell'aperitivo è "Put out the light (and the music) Shakespeare e Verdi", in cui il losofo marchigiano propone un parallelismo tra l'opera del poeta inglese e la musica del compositore di Busseto. Al termine dell'aperitivo, il pubblico può gustare un delizioso rinfresco offerto dai locali del centro storico. Come ogni ne settimana, ad anticipare lo spettacolo in Arena ci pensano i Fiori musicali nel parco di Villa Cozza. Alle ore 17, il concerto fa da preludio all'opera in serata, proponendo le arie più celebri del belcanto, con lo scopo di tracciare un cammino di note attraverso cui il pubblico possa arrivare allo Sferisterio. Dopo lo spettacolo inedito di Medea, il ne settimana procede con l'ultima recita de Il Trovatore, per la regia di Francisco Negrín. Lo spettacolo "di fuoco" del regista franco-spagnolo è stato apprezzato anche in questa edizione dopo il successo in 2013 con Muri e divisioni, grazie al cast stellare di voci: Piero Pretti (Manrico), Anna Pirozzi (Leonora), Marco Caria (Il Conte di Luna), Enkelejda Shkosa (Azucena). A dirigere la FORM, ritorna il Maestro Daniel Oren, sostituito nella scorsa recita da Francesco Ivan Ciampa. Il direttore artistico dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana, Fabio Tiberi, racconta il percorso di quest'anno: «È una stagione, per l'orchestra, di grande soddisfazione perché dal punto di vista artistico siamo in un contesto estremamente quali cato e di grande livello, a partire da Frizza con cui avevamo già lavorato, no alla sorpresa di Gamba che è sicuramente un giovane dalle idee musicali interessanti. Il ritorno del Maestro Oren, dopo tanti anni, è stato un immenso piacere; ce lo ricordavamo giovanissimo, io stesso suonavo nella sua Tosca del 1983, ma continua a dare un forte contenuto personale allo spartito. Nella scelta di Micheli, questo trittico corrisponde a tre modi diversi di approcciare le partiture. La cosa più complessa è quello di suonare in una buca larga 30 metri, cosa che richiede un grande impegno e attenzione da parte dell'orchestra».
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13 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Ancona)
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13 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
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13 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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13/8/2016
Pretti s'infortuna e rinuncia Per "Il Trovatore" arriva il turco Karahan
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
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Sabato 13 Agosto 2016 ultimo aggiornamento 17:44
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Macerata, Pretti s'infortuna e rinuncia per "Il trovatore" c'è il turco Karahan
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MACERATA – Cambio d’interprete per il “Trovatore”, in scena questa sera allo Sferisterio di Macerata: Piero Pretti è costretto a rinunciare all'ultima recita a causa di un infortunio muscolare che lo obbliga al riposo. A Pretti vanno da parte della direzione di Macerata Opera “i più sinceri auguri di pronta guarigione e i ringraziamenti per il lavoro svolto con estrema professionalità e premura”. Al suo posto arriva allo Sferisterio il tenore turco Murat Karahan. Impegnato in questi giorni in un'altra produzione de Il trovatore all'Arena di Verona sempre sotto la direzione di Daniel Oren, è un apprezzato interprete verdiano e pucciniano: dal 2005 interprete principale di molte produzioni dell'Ankara State Opera, nel 2012 ha debuttato alla Latvian National Opera di Riga, dove si esibisce con regolarità nei ruoli di Edgardo (Lucia di Lammermoor) e Alfredo (La traviata). Nel 2013 il debutto come Edgardo al Bolscioi di Mosca e nel 2015 quello alla Deutsche Oper Berlin nei panni di Alfredo. Tra i prossimi impegni una produzione de Il trovatore al Regio di Parma sotto la bacchetta di Massimo Zanetti e Manon Lescaut al Teatro San Carlo di Napoli per la direzione di Daniel Oren. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Venerdì 12 Agosto 2016, 18:12 Ultimo aggiornamento: 12082016 18:12
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Freud all’opera con Cesare Catà: “L’Otello non è solo gelosia” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/12/freud-allopera-con-cesare-cata-lotello-non-e-solo-gelosia/845695/ MACERATA - Il filosofo ha intrecciato psicanalisi e personaggi shakespeariani per raccontare le vicende del moro di Venezia. Domani ultimo appuntamento degli Aperitivi culturali con il direttore artistico Francesco Micheli. In serata l'ultima rappresentazione allo Sferisterio
di Federica Nardi (Foto di Lucrezia Benfatto) “Put out the light”, spegnere la luce, è
Cesare Catà
l’imperativo di Otello che sta per uccidere l’amata Desdemona. Ma anche il segno della ragione ormai smarrita, manipolata dagli intrighi di Jago. È questo l’Otello freudiano di Cesare Catà in scena agli Antichi Forni con gli aperitivi culturali del Macerata opera festival. Il filosofo, ospite della rassegna curata dall’avvocato Cinzia Maroni, ha intrecciato un’analisi a tutto tondo sul moro di Venezia, mettendolo in dialogo con altri caratteri intramontabili usciti dalla penna di Shakespeare come Amleto e Romeo. Anche loro innamorati, anche loro tragici. Anche se in modo diverso: «Otello concepisce Desdemona come un oggetto, tutto è materia. Romeo partiva dal presupposto opposto. È comunque un errore
Cesare Catà e Cinzia Maroni
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di prospettiva e in quanto tale tragico». Amare l’idea dell’altro e non l’altro per com’è sarebbe, nella lettura psicanalitica di Catà, la vera base del dramma che dalle pagine di Shakespeare passa poi nelle note di Verdi. Anche se, dice, «è sbagliato pensare a Otello come un amante possessivo. La vera protagonista non è la gelosia ma la manipolazione». Quella di Jago, che convince il moro del tradimento dell’amata con Cassio, «l’ombra di Otello, quello che lui non sarà mai: bianco». Così i personaggi della tragedia diventano maschere archetipiche in cui lo spettatore può ritrovarsi: «ogni volta che non usiamo Il pubblico agli Antichi forni la logica e perdiamo la testa siamo improvvisamente il moro – dice Catà – ogni volta che manipoliamo siamo Jago». Calorosi applausi per un’analisi che ha catturato le decine di persone presenti. Domani alle 12 ultimo appuntamento della rassegna che, come da tradizione, si chiude con l’intervento del direttore artistico Francesco Micheli: “Mare nostrum”. Un’occasione per tirare le somme dell’edizione 2016, dedicata proprio al Mediterraneo, e presentare le prospettive del Mof per i prossimi anni. Nel pomeriggio alle 17 nel parco di villa Cozza andranno in scena i “Fiori musicali”, le musiche più celebri del belcanto curate dalla pianista Cesarina Compagnoni in collaborazione con il conservatorio Pergolesi di Fermo. A chiudere la stagione lirica dello Sferisterio domani sera sarà proprio l’Otello del regista Paco Azorin, che nelle prime due repliche ha incassato gli applausi del pubblico e l’ottimo riscontro della critica (leggi la recensione di Maria Stefania Gelsomini).
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Medea diventa un pop-collage e porta sul palco gli invisibili www.cronachemaceratesi.it /2016/08/12/medea-diventa-un-pop-collage-e-porta-sul-palco-gli-invisibili/845692/ MACERATA - Applausi del pubblico intirizzito dal freddo di ieri sera allo Sferisterio per la ricostruzione della drammatica vicenda della madre e profuga. In scena ci sono le Marche, con l’Orchestra Filarmonica, con l’attore Cesare Bocci che impersona Giasone, con gli uomini e le donne della Festa delle Trebbiatura della Pro Loco di Piediripa, che sul finale entrano a sorpresa per mietere il grano
di
Francesco Micheli con Cesare Bocci e Maria Pilar Pérez Aspa
Maria Stefania Gelsomini (Foto Alfredo Tabocchini) Nonostante il clima quasi invernale che ieri sera si percepiva all’interno dello Sferisterio, la Medea ha riempito la platea. Lo scopo era benefico, e i maceratesi tutto sommato hanno risposto positivamente all’appello del Macerata Opera Festival e di Medici senza Frontiere, l’organizzazione umanitaria cui la serata era dedicata, e alla quale parte dell’incasso è stato devoluto.
Una scena di Medea
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Un’ora o poco più di spettacolo, un pop-collage di varie forme artistiche che il regista-narratore Francesco Micheli ricompone sul palco guidando il pubblico alla comprensione della drammatica vicenda della madre e profuga Medea, dalla tragedia di Euripide del 431 a. C., all’opera di Cherubini del 1797, alle parole della filosofa e scrittrice Hannah Arendt del 1943, al film di Pasolini del 1969. Sullo sfondo incombono, in ogni momento, la presenza del Mediterraneo e lo sciabordare delle sue onde, onde che cullano ma anche onde che uccidono. In scena ci sono le Marche, con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana guidata dalla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa, con l’attore Cesare Bocci che impersona Giasone, con gli uomini e le donne della Festa delle Trebbiatura della Pro Loco di Piediripa, che sul finale entrano a sorpresa per mietere le due porzioni del campo di grano posto ai lati del palco.
Foto di gruppo dei partecipanti
Ricorrono in ogni momento la terra e il mare, nelle parole degli attori e nelle proiezioni sul muro dello Sferisterio, e scorrono le immagini dei milioni di passi compiuti dai profughi del nostro tempo e dai volontari che li soccorrono e li portano in salvo. Aleggiano alcune parole chiave lette, cantate, ripetute e ridisegnate sul muro: piedi, strade, limiti, luce, aria, libertà. Le scene le fanno i bozzetti di Dante Ferretti e i costumi di Piero Tosi per il film di Pasolini, e gli spezzoni con Maria Callas attrice. C’è la Medea vestita di bianco dall’accento spagnolo dell’attrice Maria Pilar Pérez Aspa, e c’è la Medea vestita di nero della soprano franco-canadese Alexandra Deshorties, chiamata in fretta e furia a sostituire la divina Daniela Dessì (intorno alla quale lo spettacolo era stato cucito e confezionato) e a salvare così la serata che altrimenti sarebbe stata annullata. Fare paragoni sarebbe ingeneroso, Deshorties fa rima con Dessì, ma a parte questo le due hanno ben poco in
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comune. In una lunga carrellata di note, parole e filmati si consuma la vicenda della maga Medea, che per amore diventa ladra e ruba il vello d’oro, che per scappare con Giasone dalla Colchide uccide l’amato fratello, che si sente emarginata nella greca Corinto, che viene tradita e abbandonata per la figlia del re Creonte Glauce, che arriva ad ammazzare i suoi due figli per vendetta. “Io son Medea e li lascio in vita?” la tragedia si compie, e la Deshorties scende verso la platea con i due fasci di grano recisi fra le braccia che Micheli e Bocci le hanno porto.
Come Verdi e Bellini, per restare in tema con le opere di quest’anno, hanno messo al centro della scena personaggi reietti e altrimenti invisibili (Otello, Norma, Azucena), così fanno i Medici senza Frontiere mettendo al centro della loro azione i dimenticati, i discriminati, chi è costretto ad abbandonare la propria
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patria. In fondo Giasone e Medea sono entrambi profughi nel Mediterraneo: lui dalla nascita, lei per amore. Dalla Colchide alla Grecia, da Oriente a Occidente, dalle terre selvagge alle metropoli le rotte sono sempre le stesse, allora come oggi. E i triangoli amorosi nelle acque del Mare Nostrum sono sempre gli stessi: da MedeaGiasone-Glauce sulla nave Argo, a Maria Callas-Aristotele Onassis-Jackie Kennedy sul lussuoso yacht Christina. Pubblico intirizzito ma appalusi per tutti, e momento finale dedicato alla solidarietà , con le parole di Germano Ercoli patron di Eurosuole, partner benefico da tre anni del Mof, che ha consegnato la sua donazione alla responsabile di Msf Marche Annamaria Mandese. Presenti sul palco anche il presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini Antonio Centocanti e Marco Scarponi, presidente di Anffas Macerata, charity partner della stagione 2017.
Germano Ercoli ha consegnato la sua donazione alla responsabile di Msf Marche Annamaria Mandese
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13 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 39
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
13 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Reggio Emilia)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 107
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
13/8/2016
Germano Ercoli a sostegno della campagna #milionidipassi consegna la sua donazione a Medici Senza Frontiere
Germano Ercoli a sostegno della campagna #milionidipassi consegna la sua donazione a Medici Senza Frontiere I temi dell'emigrazione, dell'emarginazione, della dif denza, della morte e della rinascita hanno dominato la grande serata dedicata a Medea, da Cherubini a Pasolini. Lo spettacolo, ideato dal direttore artistico Francesco Micheli, era dedicato al charity partner Medici Senza Frontiere e alla campagna #milionidipassi, che vuole ampli care la voce delle tante persone che fuggono da violenze e persecuzioni nel proprio paese. Medea ha visto la partecipazione di Alexandra Deshorties, una delle principali interpreti dell'opera di Cherubini, nei panni di Medea, alla sua prima apparizione su un palcoscenico italiano. Giasone è stato invece interpretato dall'attore Cesare Bocci, che si è esibito nell'Arena maceratese per la prima volta. L'attrice María Pilar Pérez Aspa ha letto degli estratti dalla tragedia di Euripide, mentre l'esecuzione musicale è stata af data all'Orchestra Regionale delle Marche, diretta dal Maestro Francesco Ivan Ciampa. Dalla toccante tragedia di Euripide la narrazione è arrivata no a Medici Senza Frontiere. All'organizzazione medico-umanitaria indipendente impegnata in prima linea nel soccorso e nell'assistenza sanitaria delle popolazioni in fuga da guerre e povertà è andato parte del ricavato della serata e la donazione effettuata da Eurosuole di Germano Ercoli che, a conclusione della recita, è salito sul palco per consegnare una busta con un assegno. Per il terzo anno consecutivo, l'azienda civitanovese dimostra il proprio legame con il Macerata Opera Festival, appoggiando le cause sociali promosse dallo Sferisterio: Action Aid nel 2014, Lega del Filo d'oro nel 2015 e oggi Medici Senza Frontiere. Allo spettacolo condotto da Micheli hanno assistito alcuni rappresentati del Comitato del Cappello di Massa Fermana e Montappone, che hanno collaborato alla realizzazione dei copricapi nella Norma, e diversi Mecenati dello Sferisterio, che hanno partecipato nel pomeriggio alla vendita dei bozzetti realizzati da Dante Ferretti per Medea. Anche in questo caso, si ha una notizia positiva, infatti una delle quattro opere dello scenografo maceratese, tre volte premio Oscar, è stata venduta a una somma superiore a 5000 euro: il ricavato viene devoluto interamente a MSF. I restanti tre bozzetti sono ancora disponibili alla vendita e chi fosse interessato può contattare l'Associazione Sferisterio tramite telefono (0733/261335) o email ( info@sferisterio.it ).
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14 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 27
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
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14/8/2016
Record dello Sferisterio Il botteghino sorride: oltre 1.200.000 euro di incasso
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
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Domenica 14 Agosto 2016 ultimo aggiornamento 21:44
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Record allo Sferisterio: botteghino sorride Oltre 1.200.000 euro di incasso
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MACERATA L’ingaggio delle voci più promettenti del panorama internazionale e la ricerca di regie innovative stanno caratterizzando il Macerata Opera Festival e ne fanno un laboratorio creativo dove gli artisti si misurano in un palcoscenico unico al mondo. Luogo dove si affacciano anche i giovani, coinvolti durante l’anno con un percorso di formazione di nuovo pubblico, che li porta alla scoperta dell’opera lirica e dei titoli in cartellone con la partecipazione finale ad una delle anteprime del Festival, quest’anno più che mai segnate dalla presenza di under 30, che fanno dello Sferisterio un unicum in Italia. La scelta della direzione artistica, premiata anche quest’anno dalla critica nazionale e internazionale, trova conferma pure nel gradimento del pubblico. Positivo nei numeri lo spostamento in avanti di una settimana della stagione lirica che, quest’anno così come nella stagione 2017, arriva fino al 14 agosto. Le presenze assolute al Festival, compresa la vendita ad oggi del concerto di Ezio Bosso di domenica 14 agosto, sono 31013, con 29846 paganti nelle 16 serate di spettacoli. Il botteghino è al momento di 1.210.000 euro, superiore a quello del 2015 in cui ci furono 15 serate, con 28900 presenze un incasso totale di 1.147.000 euro. Il dato di incasso è già superiore anche alla stagione dei record, quella del Cinquantesimo del 2014, con 16 serate che hanno fatto registrare 31425 presenze, di cui 29901 paganti, per un totale di incasso di 1.188.000 euro. Le presenze medie delle tre opere in cartellone sono di 2187 persone, di cui 2100 paganti per una media incasso di 105.279 euro. Anche qui siamo di fronte a dati migliori rispetto al 2015 e a quelli della stagione dei record: nel 2015 la media spettatori fu 2113 (2018 paganti), mentre nel 2014 fu di 2192 (2072 paganti). Superiore ad entrambi gli anni la media incasso: nel 2015 si attestò a 100.068 euro, mentre nel 2014 fu di 102.958 euro. Come già annunciato durante il Festival, in calo le gratuità. Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, mentre nel 2014 fu del 4,85%.
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Domenica 14 Agosto 2016, 13:26 Ultimo aggiornamento: 14082016 13:27
NOTIZIOMETRO http://www.corriereadriatico.it/macerata/macerata_sferisterio_record_botteghino-1911487.html
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14 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 40
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
14 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Pesaro)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 64
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
14/8/2016
Lo Sferisterio dei record: incassi oltre 1,2 milioni di euro - Cultura - ilrestodelcarlino.it
C U LT U R A
Lo Sferisterio dei record: incassi oltre 1,2 milioni di euro PiĂš di 31mila le presenze in Arena nella 52esima stagione Ultimo aggiornamento: 14 agosto 2016
Cala il sipario sulla lirica: brindisi a una stagione da incorniciare
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Foto Calavita
Foto Calavita
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http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1253&url=http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cultura/sferisterio-record-incassi-lirica-1.2429233
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14/8/2016
Lo Sferisterio dei record: incassi oltre 1,2 milioni di euro - Cultura - ilrestodelcarlino.it
Cala il sipario sulla lirica: brindisi a una Macerata, 14 agosto 2016 - Bilancio positivo per la stagione lirica 2016 allo Sferisterio. Le presenze assolute al festival, compresa la vendita ad oggi del concerto di Ezio Bosso di domenica 14 agosto, sono 31.013, con 29.846 paganti nelle 16 serate di spettacoli. Il botteghino è al momento di 1.210.000 euro, superiore a quello del 2015 in cui ci furono 15 serate, con 28.900 presenze un incasso totale di 1.147.000 euro. Il dato di incasso è già superiore anche alla stagione dei record, quella del cinquantesimo del 2014, con 16 serate che hanno fatto registrare 31.425 presenze, di cui 29.901 paganti, per un totale di incasso di 1.188.000 euro. Le presenze medie delle tre opere in cartellone sono di 2.187 persone, di cui 2.100 paganti per una media incasso di 105.279 euro. Anche qui siamo di fronte a dati migliori rispetto al 2015 e a quelli della stagione dei record: nel 2015 la media spettatori fu 2113 (2.018 paganti), mentre nel 2014 fu di 2.192 (2.072 paganti). Superiore ad entrambi gli anni la media incasso: nel 2015 si attestò a 100.068 euro, mentre nel 2014 fu di 102.958 euro. Come già annunciato durante il festival, in calo le gratuità. Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, mentre nel 2014 fu del 4,85%.
La conferenza stampa nale
RIPRODUZIONE RISERVATA
http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1253&url=http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cultura/sferisterio-record-incassi-lirica-1.2429233
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Macerata Opera Festival: il botteghino sorride www.ilmascalzone.it /2016/08/macerata-opera-festival-il-botteghino-sorride/ Redazione
conferenza
Oltre 1.200.000 euro di incasso
Superati i paganti della stagione dei record, oltre 30mila. Battuto anche il dato di presenze medie nelle serate di opere e di incasso. In calo le gratuità.
Macerata 14 agosto – L’ingaggio delle voci più promettenti del panorama internazionale e la ricerca di regie innovative stanno caratterizzando il Macerata Opera Festival e ne fanno un laboratorio creativo dove gli artisti si misurano in un palcoscenico unico al mondo. Luogo dove si affacciano anche i giovani, coinvolti durante l’anno con un percorso di formazione di nuovo pubblico, che li porta alla scoperta dell’opera lirica e dei titoli in cartellone con la partecipazione finale ad una delle anteprime del Festival, quest’anno più che mai segnate dalla presenza di under 30, che fanno dello Sferisterio un unicum in Italia. La scelta della direzione artistica, premiata anche quest’anno dalla critica nazionale e internazionale, trova conferma pure nel gradimento del pubblico. Positivo nei numeri lo spostamento in avanti di una settimana della stagione lirica che, quest’anno così come nella stagione 2017, arriva fino al 14 agosto. Le presenze assolute al Festival, compresa la vendita ad oggi del concerto di Ezio Bosso di domenica 14 agosto, sono 31013, con 29846 paganti nelle 16 serate di spettacoli. Il botteghino è al momento di 1.210.000 euro, superiore a quello del 2015 in cui ci furono 15 serate, con 28900 presenze un incasso totale di 1.147.000 euro. Il
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dato di incasso è già superiore anche alla stagione dei record, quella del Cinquantesimo del 2014, con 16 serate che hanno fatto registrare 31425 presenze, di cui 29901 paganti, per un totale di incasso di 1.188.000 euro. Le presenze medie delle tre opere in cartellone sono di 2187 persone, di cui 2100 paganti per una media incasso di 105.279 euro. Anche qui siamo di fronte a dati migliori rispetto al 2015 e a quelli della stagione dei record: nel 2015 la media spettatori fu 2113 (2018 paganti), mentre nel 2014 fu di 2192 (2072 paganti). Superiore ad entrambi gli anni la media incasso: nel 2015 si attestò a 100.068 euro, mentre nel 2014 fu di 102.958 euro. Come già annunciato durante il Festival, in calo le gratuità. Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, mentre nel 2014 fu del 4,85%.
Festival OFF L’opera sta modificando il volto della città, sempre più partecipe alla stagione lirica. Ne è l’esempio più limpido la Notte dell’Opera che ha colorato di azzurro le vie del centro storico, di corso Cavour e Cairoli: una marea festosa capace di coinvolgere oltre 40mila persone. Molto interessante il progetto OFF dedicato a Medea, che ha portato sul palco dello Sferisterio il soprano Alexandra Deshorties, al suo debutto italiano, l’attore Cesare Bocci e l’attrice Maria Pilar Pérez Aspa. Uno spettacolo difficile per il tema trattato, ma che è riuscito a far dialogare l’opera con altre forme d’arte: il teatro, la letteratura e il cinema, presenti con la creatività di due premi Oscar come Piero Tosi e Dante Ferretti. Medea conferma la piena maturazione degli appuntamenti del Festival OFF, tutti molto seguiti dal pubblico, a partire dalla lectio magistralis di Massimo Bray ai progetti del Martedì legati ai bambini e a Enea Migrante, dai Mercoledì al Teatro Lauro Rossi fino ad arrivare alle rassegne consolidate come Pomeridiana, gli Aperitivi Culturali e Fiori Musicali, passando per i concerti di Goran Bregovic ed Ezio Bosso. Compongono un tratto distintivo del Macerata Opera Festival in tutta Europa i progetti legati all’accessibilità, con le audio descrizioni e i percorsi tattili, apprezzati da tutti i partecipanti che li hanno richiesti anche nei propri comuni di provenienza: da Roma a Trieste.
Collaborazioni La stagione lirica 2016, con il tema Mediterraneo, si è distinta per le importanti collaborazioni. La nuova produzione di Otello è stata coprodotta con il Festival Castell de Peralada, di Girona in Spagna, mentre Norma è frutto del lavoro realizzato insieme alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Importante partnership si è avuta anche per i progetti OFF, con Adriatico Mediterraneo Festival, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l’Accademia delle Belle Arti di Macerata, il Museo Tattile Omero, il Comitato per l’imprenditoria femminile e l’Università di Macerata.
Stagione 2017 Da domani lo Sferisterio guarda ad Oriente. Annunciata 20 giorni fa la prossima stagione sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell’estremo oriente. Si conclude con la stagione 2017 il triennio “Mappe dell’anima”, iniziato con Nutrire l’Anima nell’anno di Expo e proseguito con Mediterraneo. Turandot, Madama Butterfly e Aida compongono il trittico di opere che andranno in scena dal 21 luglio al 14 agosto 2017. © 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata
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Sferisterio, il botteghino sorride: oltre 1.200.000 euro di incasso red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News
14/8/2016
L'ingaggio delle voci più promettenti del panorama internazionale e la ricerca di regie innovative stanno caratterizzando il Macerata Opera Festival e ne fanno un laboratorio creativo dove gli artisti si misurano in un palcoscenico unico al mondo. Luogo dove si affacciano anche i giovani, coinvolti durante l'anno con un percorso di formazione di nuovo pubblico, che li porta alla scoperta dell'opera lirica e dei titoli in cartellone con la partecipazione finale ad una delle anteprime del Festival, quest'anno più che mai segnate dalla presenza di under 30, che fanno dello Sferisterio un unicum in Italia. La scelta della direzione artistica, premiata anche quest'anno dalla critica nazionale e internazionale, trova conferma pure nel gradimento del pubblico. Positivo nei numeri lo spostamento in avanti di una settimana della stagione lirica che, quest'anno così come nella stagione 2017, arriva fino al 14 agosto. Le presenze assolute al Festival, compresa la vendita ad oggi del concerto di Ezio Bosso di domenica 14 agosto, sono 31013, con 29846 paganti nelle 16 serate di spettacoli. Il botteghino è al momento di 1.210.000 euro, superiore a quello del 2015 in cui ci furono 15 serate, con 28900 presenze un incasso totale di 1.147.000 euro. Il dato di incasso è già superiore anche alla stagione dei record, quella del Cinquantesimo del 2014, con 16 serate che hanno fatto registrare 31425 presenze, di cui 29901 paganti, per un totale di incasso di 1.188.000 euro. Le presenze medie delle tre opere in cartellone sono di 2187 persone, di cui 2100 paganti per una media incasso di 105.279 euro. Anche qui siamo di fronte a dati migliori rispetto al 2015 e a quelli della stagione dei record: nel 2015 la media spettatori fu 2113 (2018 paganti), mentre nel 2014 fu di 2192 (2072 paganti). Superiore ad entrambi gli anni la media incasso: nel 2015 si attestò a 100.068 euro, mentre nel 2014 fu di 102.958 euro. Come già annunciato durante il Festival, in calo le gratuità. Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, mentre nel 2014 fu del 4,85%. Festival OFF L'opera sta modificando il volto della città, sempre più partecipe alla stagione lirica. Ne è l'esempio più limpido la Notte dell'Opera che ha colorato di azzurro le vie del centro storico, di corso Cavour e Cairoli: una marea festosa capace di coinvolgere oltre 40mila persone. Molto interessante il progetto OFF dedicato a Medea, che ha portato sul palco dello Sferisterio il soprano Alexandra Deshorties, al suo debutto italiano, l'attore Cesare Bocci e l'attrice Maria Pilar Pérez Aspa. Uno spettacolo difficile per il tema trattato, ma che è riuscito a far dialogare l'opera con altre forme d'arte: il teatro, la letteratura e il cinema, presenti con la creatività di due premi Oscar come Piero Tosi e Dante Ferretti. Medeaconferma la piena maturazione degli appuntamenti del Festival OFF, tutti molto seguiti dal pubblico, a partire dalla lectio magistralis di Massimo Bray ai progetti del Martedì legati ai bambini e a Enea Migrante, dai Mercoledì al Teatro Lauro Rossi fino ad arrivare alle rassegne consolidate come Pomeridiana, gli Aperitivi Culturali e Fiori Musicali, passando per i concerti di Goran Bregovic ed Ezio Bosso. Compongono un tratto distintivo del Macerata Opera Festival in tutta Europa i progetti legati all'accessibilità, con le audio descrizioni e i percorsi tattili, apprezzati da tutti i partecipanti che li hanno richiesti anche nei propri comuni di provenienza: da Roma a Trieste. Collaborazioni La stagione lirica 2016, con il tema Mediterraneo, si è distinta per le importanti collaborazioni. La nuova produzione di Otello è stata coprodotta con il Festival Castell de Peralada, di Girona in Spagna, mentre Norma è frutto del lavoro realizzato insieme alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Importante partnership si è avuta anche per i
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progetti OFF, con Adriatico Mediterraneo Festival, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l'Accademia delle Belle Arti di Macerata, il Museo Tattile Omero, il Comitato per l'imprenditoria femminile e l'Università di Macerata. Stagione 2017 Da domani lo Sferisterio guarda ad Oriente. Annunciata 20 giorni fa la prossima stagione sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partÏ da Macerata alla volta dell'estremo oriente. Si conclude con la stagione 2017 il triennio "Mappe dell'anima", iniziato con Nutrire l'Animanell'anno di Expo e proseguito con Mediterraneo. Turandot, Madama Butterfly e Aida compongono il trittico di opere che andranno in scena dal 21 luglio al 14 agosto 2017. Copyright Š 2016 | Quotidiano Online Picchio News | P.IVA 01914260433 Direttore Responsabile: Roberto Scorcella | Proprietario: Picchio News s.r.l.s. | Provider dei servizi web: SiteGround | Sviluppato da Riccardo Medei Questo sito utilizza i cookie. Entrando si accettano i termini e le condizioni di utilizzo dei cookie. (Maggiori informazioni)
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Cala il sipario sullo Sferisterio, incasso record di 1,2 milioni: “Nel 2017 faremo sold out tutte le sere” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/14/cala-il-sipario-sullo-sferisterio-incasso-record-di-12-milioni-nel-2017faremo-sold-out-tutte-le-sere/846221/ MACERATA OPERA FESTIVAL - Atmosfera euforica al termine dell'ultima replica di Otello. I numeri fanno sorridere il botteghino: 31.013 presenti di cui 29.846 paganti. il sindaco Carancini scherza sulla partenza del direttore Micheli: “Se ne andrà stasera, non ci sarà neanche nella prossima stagione”. Il presidente Pettinari: "Questo è l'anno della consacrazione". Applausi per Luciano Messi all'esordio da sovrintendente
di Maria Stefania Gelsomini (foto di Andrea Petinari) Macerata Opera Festival 2016 chiude il sipario con un incasso record da un milione e 210mila euro. “Un successo che si deve allo star bene insieme delle persone e che non si misura solo sui dati e sui numeri: è lo spirito giusto che deve rimanere se vogliamo continuare a crescere”. Questo il commento di Romano Carancini al termine dell’ultima recita di Otello ieri sera allo Sferisterio, nel corso dell’ormai tradizionale conferenza stampa finale di mezzanotte. I numeri sono comunque importanti, e fanno sorridere il botteghino. “Continuiamo così, sempre più forti con un sogno – conclude il sindaco – dobbiamo arrivare a fare il tutto esaurito in tutte le serate”. L’atmosfera è euforica, ben diversa da quella da film dell’orrore vista lo scorso anno, quando erano appena stati annunciati i tagli del Fus (oltre 80mila euro) e a prevalere erano preoccupazione per il futuro, rabbia e
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indignazione.
C’è anche tempo e voglia di scherzare sulla partenza di Micheli, dopo la dichiarazione sfuggita al direttore artistico in mattinata: “Se ne andrà stasera – annuncia il sindaco – non ci sarà neanche nel 2017”. Ma l’applauso più sonoro dagli addetti ai lavori stavolta lo riceve Luciano Messi, che chiude con un successo personale questa sua prima stagione da sovrintendente: “Abbiamo fatto tutti insieme un lavoro grande, godiamoci questi risultati, sentiamoli nostri e ripartiamo da zero”.
Secondo il vice presidente dell’associazione Sferisterio Provincia Pettinari “in questi cinque anni è stato un crescendo, riconosciuto dalla stampa e dal pubblico. Negli anni scorsi avevamo serate con picchi di presenze e serate meno piene, quest’anno è stata la consacrazione, e sono anche tornati tanti stranieri. Rispetto al 2011, con 1 milione e 100mila euro di finanziamenti pubblici in meno (la stessa Provincia è passata da 550mila euro agli attuali zero) siamo riusciti a fare un risultato migliore, attraverso la riduzione dei costi e l’autofinanziamento, ora bisogna puntare di più sulla biglietteria”.
Il sindaco Romano Carancini
Il sovrintendente Luciano Messi
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Il presidente della Provincia Antonio Pettinari
Visibilmente sfinito e insolitamente di poche parole, Francesco Micheli la butta sul sentimentale e ammette:
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“la soddisfazione è persino superiore alla stanchezza. Questo rituale estivo di ritrovarsi in un luogo così incantevole e da fantascienza, perché chiunque ci mette piede diventa parte della pazzesca famiglia che è l’opera italiana, ci fa vibrare tutti all’unisono per il grande affetto che ci unisce”. E fra tutti i ringraziamenti non ci si dimentica il buon Dio e il meteo favorevole, perché tanti sforzi sarebbero stati vani se la pioggia, come tante volte è capitato in passato, avesse fatto saltare qualche recita.
Il direttore artistico Francesco Micheli
E ora i numeri: le presenze assolute al festival, comprese quelle aggiornate al 13 agosto, al concerto di stasera di Ezio Bosso, sono 31.013, con 29.846 paganti nelle 16 serate degli spettacoli. L’incasso attuale al botteghino è di 1.210.000 euro, superiore a quello del 2015 (con 28.900 presenze e 1.147.000 euro di incasso, ma con 15 serate). L’incasso supera anche la stagione da record del Cinquantenario del 2014, che in 16 serate aveva fatto registrare un incasso di 1.188.000 euro, con 31.425 presenze e 29.901 paganti. Le presenze medie delle tre opere Otello, Norma e Trovatore corrispondono a 2.187 persone (di cui 2.100 paganti), dati migliori rispetto al 2015 e 2014: lo scorso anno la media spettatori fu di 2.113 (di cui 2.018 paganti), mentre due anni fa fu di 2.192 (di cui 2.072 paganti). Superiore ai due anni precedenti anche la media di incasso per ogni serata, pari a 105.279 euro, contro i 100.068 euro del 2015 e i 102.958 euro del 2014. In calo anche le gratuità, con un rapporto fra biglietti omaggio e biglietti venduti del 3,8% (3,91% nel 2015 e 4,85% nel 2014).
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Applausi per l’Otello di ieri sera
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Micheli, lapsus d’addio: “Nel 2017 la mia ultima stagione” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/13/micheli-lapsus-daddio-nel-2017-la-mia-ultima-stagione/845996/ MACERATA OPERA - All'incontro conclusivo degli Aperitivi culturali, il direttore artistico si lascia sfuggire una frase che sorprende il pubblico. L'anno prossimo chiuderà il secondo triennio allo Sferisterio con L'Oriente. Poi si vedrà. Il sindaco Carancini: "Lavoreremo per far sì che Francesco possa rimanere, io lo terrei fino al 2030, ma il MOF si deve porre il problema di esistere al di là di lui"
di
L’appuntamento degli Aperitivi culturali di questa mattina condotto da Cinzia Maroni
Maria Stefania Gelsomini (foto di Andrea Petinari) E alla fine il lapsus a Francesco Micheli gli è scappato. Sarà stato il clima da ultimo giorno di scuola, sarà stata la stanchezza da fine festival, sarà stata la riunione di due ore da cui usciva insieme al sindaco e al sovrintendente, fatto sta che oggi, durante l’ultimo degli Aperitivi culturali in cui si doveva discutere di bilanci e di prospettive future, il direttore artistico si è lasciato sfuggire che quella del prossimo anno sarà la sua ultima stagione. Apriti cielo! Pubblico sotto shock e tentativo immediato di correggere il tiro: “volevo dire ennesima stagione”, ma ormai il danno era fatto, il sospetto insinuato. Il 2017 chiuderà il secondo triennio firmato Micheli, quello dedicato alle mappe dell’anima, con tre opere di repertorio coniugate sotto il segno dell’Oriente: Turandot, Madama Butterfly e Aida, annunciate per la prima volta con largo anticipo a inizio stagione 2016, con tanto di date, registi e direttori. L’obiettivo è duplice: usare l’opera per parlare d’altro (raccogliendo l’eredità di Pizzi) e al contempo scoprire l’identità di questo territorio, perché qui lo sguardo a Oriente parte da lontano, da Padre Matteo Ricci fino a Giuseppe Tucci.
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Invece la lunga “chiacchierata” fra quattro mura di stamattina tra Micheli, Carancini e Messi, che il sindaco battezza ufficialmente come la “formazione futuro”, serviva a delineare il triennio successivo 2018-2020. A chi credere? Ancora nessuna anticipazione, ma l’assicurazione che si sta guardando al futuro e si sta lavorando a “uno dei più grandi festival d’Europa”, con la consapevolezza e la convinzione della necessità di un ulteriore scatto in avanti di qualità. Abbiamo, pare, con Messi e Micheli (45 anni il primo, 44 il secondo) il team più giovane a capo di un teatro lirico: bisognerà solo vedere ancora per quanto. Francesco Micheli, direttore artistico del Macerata Opera Festival dal 2012
Il
IL TRIO ALL’OPERA – Francesco Micheli, Romano Carancini e Luciano Messi
primo a rompere il tabù e a parlare del dopo-Micheli è proprio Carancini: “lavoreremo per far sì che Francesco possa rimanere, io lo terrei fino al 2030, ma il MOF si deve porre il problema di esistere al di là di Micheli, di andare oltre. Che fa la città? Si mette a piangere di fronte al muro dello Sferisterio?” A mezzogiorno la “formazione futuro” sale sul piccolo palco degli Antichi Forni per rispondere alle domande della padrona di casa Cinzia Maroni. Tra ringraziamenti di rito, battute e risate si parla del festival che sta per concludersi (ieri sera, per l’ultima del Trovatore, standing ovation finale con quasi dieci minuti di applausi) ma soprattutto di quelli che verranno. Ora che l’opera lirica sembra finalmente aver attecchito sul territorio, deve conquistare spazi più ampi
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e aprirsi al mondo. L’impressione è che la cosiddetta governance abbia voluto dare un segnale forte di continuità e di rafforzamento del lavoro sin qui svolto anche per l’era post-Micheli, puntando sull’accoglienza turistica. “Quella di Macerata si rivela un’esperienza sempre più festivaliera, qui c’è il garbo, la grazia dei quadri di Crivelli” conferma Micheli, che poi aggiunge “e dei vincisgrassi”: non più solo opera mordi e fuggi ma intere giornate in città e sul territorio alla scoperta dell’arte, dei paesaggi, dell’enogastronomia. L’obiettivo è un festival migliore in tutti i suoi aspetti, con la prospettiva di allungarlo nel tempo, arrivando a Ferragosto e perché no, superarlo. “Macerata deve essere consapevole – prosegue Micheli – che l’opera allo Sferisterio è un prodotto unico, e l’auspicio per il futuro è che il pubblico sia sempre più attratto da un’esperienza complessiva, anche sul territorio.” “Il pubblico è il nostro tesoro più grande – afferma Messi –, e sta crescendo. La città deve essere all’altezza del festival e il festival, mentre si proietta a livello internazionale, deve essere all’altezza del territorio. È un patto che esiste ma che ora, dopo questo percorso fatto, deve essere sancito.” Luciano Messi, nato e cresciuto professionalmente allo Sferisterio sin dal 1993, racconta le soddisfazioni e le nuove responsabilità da sovrintendente: “fare teatro lirico è il gioco di squadra per eccellenza. Abbiamo una squadra di collaboratori profondamente rinnovata e giovane, che lavora in un luogo come lo Sferisterio molto difficile perché unico.” Nessun rimpianto per lui in questa stagione positiva e fortunata, ma solo stimoli a far meglio, “a inquadrare meglio gli obiettivi futuri e a come realizzarli. Non siamo qui per creare eventi ma progetti almeno a medio termine.” Ma tra tanti elogi, c’è spazio per evidenziare anche qualche piccolo neo.
Romano Carancini, presidente dell’Associazione Sferisterio
Il rammarico del direttore artistico è “l’ansia della precarietà”, il non potersi permettere un cast di copertura in caso di infortunio o indisposizione di un cantante (come è successo nel caso di Luciano Messi, una vita allo Sferisterio, quest’anno è stato promosso sovrintendente Norma), mentre Carancini, che smette la giacca da presidente dell’Associazione Sferisterio e indossa quella da sindaco si permette un’autocritica, “se abbiamo l’ambizione di essere uno dei palcoscenici di più alta qualità in Europa, dobbiamo migliorare come città, la nostra mission è diventare una città guida”, e lancia una sfida immateriale sull’accoglienza: più attenzione e cura da parte di tutti, più sorrisi ai turisti, via gli scatoloni e l’immondizia dalle piazze nelle sere delle recite. Insomma, si lavora per il futuro, e se anche dovesse consumarsi anzi tempo questo straziante addio, il muro dello Sferisterio non si trasformerà in un muro del pianto. Grande soddisfazione espressa per il successo degli Aperitivi culturali 2016 dalla presidente di Sferisterio Cultura Marilena Sparapani e da Cinzia Maroni, che annuncia anche una novità: “Mai come quest’anno abbiamo avuto un pubblico così presente, folto e interessato, ogni giorno diverso. Sponsor permettendo, vorremmo proporre anche
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per l’inverno tre incontri di preparazione musicale all’opera.”
LA GIOVANE STAGIONE LIRICA – Francesco Micheli e Luciano Messi
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LA PADRONA DI CASA – Cinzia Maroni, curatrice degli Aperitivi Culturali
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Opera, chiusura in grande stile con Ezio Bosso www.cronachemaceratesi.it /2016/08/13/opera-chiusura-in-grande-stile-con-ezio-bosso/846028/ MACERATA - Il pianista che ha emozionato l’Italia arriverà domani sera allo Sferisterio con “The 12th Room”, un dialogo musicale con l’amico pianoforte e gli spettatori, per svelare le 12 stanze della vita
Si
Ezio Bosso
chiude con la magia del concerto di Ezio Bosso la 52esima edizione del Macerata Opera Festival. Il pianista farà tappa allo Sferisterio con il suo “The 12th room tour”, un giro della Penisola che nelle date primaverili ha emozionato 30mila spettatori in tutta Italia registrando 22 concerti sold out e che vedrà tra il pubblico dello Sferisterio anche il presidente della Camera Laura Boldrini (leggi l’articolo). Un dialogo musicale tra il suono dell’ ‘amico’ pianoforte Gran coda Steinway e gli spettatori “The 12th Room” (Incipit/Egea Music) è un concept album composto da due cd. Un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. Il disco è stato registrato quasi interamente live a settembre 2015 durante i concerti al Teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia). Subito dopo l’esibizione di Bosso come ospite al Festival di Sanremo, il disco “The 12th Room” aveva raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia. Bosso è un pianista, compositore e direttore d’orchestra nato a Torino. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala.
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Macerata Opera Festival, sorride il botteghino: superati i paganti della stagione dei record, oltre 30mila
Macerata Opera Festival, sorride il botteghino: superati i paganti della stagione dei record, oltre 30mila L'ingaggio delle voci più promettenti del panorama internazionale e la ricerca di regie innovative stanno caratterizzando il Macerata Opera Festival e ne fanno un laboratorio creativo dove gli artisti si misurano in un palcoscenico unico al mondo. Luogo dove si affacciano anche i giovani, coinvolti durante l'anno con un percorso di formazione di nuovo pubblico, che li porta alla scoperta dell'opera lirica e dei titoli in cartellone con la partecipazione nale ad una delle anteprime del Festival, quest'anno più che mai segnate dalla presenza di under 30, che fanno dello Sferisterio un unicum in Italia. La scelta della direzione artistica, premiata anche quest'anno dalla critica nazionale e internazionale, trova conferma pure nel gradimento del pubblico. Positivo nei numeri lo spostamento in avanti di una settimana della stagione lirica che, quest'anno così come nella stagione 2017, arriva no al 14 agosto. Le presenze assolute al Festival, compresa la vendita ad oggi del concerto di Ezio Bosso di domenica 14 agosto, sono 31013, con 29846 paganti nelle 16 serate di spettacoli. Il botteghino è al momento di 1.210.000 euro , superiore a quello del 2015 in cui ci furono 15 serate, con 28900 presenze un incasso totale di 1.147.000 euro. Il dato di incasso è già superiore anche alla stagione dei record, quella del Cinquantesimo del 2014, con 16 serate che hanno fatto registrare 31425 presenze, di cui 29901 paganti, per un totale di incasso di 1.188.000 euro. Le presenze medie delle tre opere in cartellone sono di 2187 persone, di cui 2100 paganti per una media incasso di 105.279 euro . Anche qui siamo di fronte a dati migliori rispetto al 2015 e a quelli della stagione dei record: nel 2015 la media spettatori fu 2113 (2018 paganti), mentre nel 2014 fu di 2192 (2072 paganti). Superiore ad entrambi gli anni la media incasso: nel 2015 si attestò a 100.068 euro, mentre nel 2014 fu di 102.958 euro. Come già annunciato durante il Festival, in calo le gratuità . Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, mentre nel 2014 fu del 4,85%. Festival OFF L'opera sta modi cando il volto della città, sempre più partecipe alla stagione lirica. Ne è l'esempio più limpido la Notte dell'Opera che ha colorato di azzurro le vie del centro storico, di corso Cavour e Cairoli: una marea festosa capace di coinvolgere oltre 40mila persone. Molto interessante il progetto OFF dedicato a Medea, che ha portato sul palco dello Sferisterio il soprano Alexandra Deshorties, al suo debutto italiano, l'attore Cesare Bocci e l'attrice Maria Pilar Pérez Aspa. Uno spettacolo dif cile per il tema trattato, ma che è riuscito a far dialogare l'opera con altre forme d'arte: il teatro, la letteratura e il cinema, presenti con la creatività di due premi Oscar come Piero Tosi e Dante Ferretti. Medea conferma la piena maturazione degli appuntamenti del Festival OFF, tutti molto seguiti dal pubblico, a partire dalla lectio magistralis di Massimo Bray ai progetti del Martedì legati ai bambini e a Enea Migrante, dai Mercoledì al Teatro Lauro Rossi no ad arrivare alle rassegne consolidate come Pomeridiana, gli Aperitivi Culturali e Fiori Musicali, passando per i concerti di Goran Bregovic ed Ezio Bosso. Compongono un tratto distintivo del Macerata Opera Festival in tutta Europa i progetti legati all'accessibilità, con le audio descrizioni e i percorsi tattili, apprezzati da tutti i partecipanti che li hanno richiesti anche nei propri comuni di provenienza: da Roma a Trieste. http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=2155&url=http://www.viveremacerata.it/2016/08/16/macerata-opera-festival-sorride-il-botteghino-superati-i-paganti-d...
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Macerata Opera Festival, sorride il botteghino: superati i paganti della stagione dei record, oltre 30mila
Collaborazioni La stagione lirica 2016, con il tema Mediterraneo , si è distinta per le importanti collaborazioni. La nuova produzione di Otello è stata coprodotta con il Festival Castell de Peralada, di Girona in Spagna, mentre Norma è frutto del lavoro realizzato insieme alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Importante partnership si è avuta anche per i progetti OFF , con Adriatico Mediterraneo Festival , i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, l'Accademia delle Belle Arti di Macerata, il Museo Tattile Omero, il Comitato per l'imprenditoria femminile e l'Università di Macerata. Stagione 2017 Da domani lo Sferisterio guarda ad Oriente . Annunciata 20 giorni fa la prossima stagione sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell'estremo oriente. Si conclude con la stagione 2017 il triennio "Mappe dell'anima", iniziato con Nutrire l'Anima nell'anno di Expo e proseguito con Mediterraneo. Turandot, Madama Butter y e Aida compongono il trittico di opere che andranno in scena dal 21 luglio al 14 agosto 2017.
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Questo è un comunicato stampa inviato il 2016-08-14 18:38:07 pubblicato sul giornale del 16 agosto 2016 (http://www.viveremacerata.it/2016-08-16) - 6 letture - 0 commenti In questo articolo si parla di macerata (/tag/macerata), spettacoli (/tag/spettacoli), macerata opera festival (/tag/macerata+opera+festival) L'indirizzo breve di questo articolo è
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Sferisterio, il botteghino sorride: oltre 1.200.000 euro di incasso red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News L'ingaggio delle voci più promettenti del panorama internazionale e la ricerca di regie innovative stanno caratterizzando il Macerata Opera Festival e ne fanno un laboratorio creativo dove gli artisti si misurano in un palcoscenico unico al mondo. Luogo dove si affacciano anche i giovani, coinvolti durante l'anno con un percorso di formazione di nuovo pubblico, che li porta alla scoperta dell'opera lirica e dei titoli in cartellone con la partecipazione finale ad una delle anteprime del Festival, quest'anno più che mai segnate dalla presenza di under 30, che fanno dello Sferisterio un unicum in Italia. La scelta della direzione artistica, premiata anche quest'anno dalla critica nazionale e internazionale, trova conferma pure nel gradimento del pubblico. Positivo nei numeri lo spostamento in avanti di una settimana della stagione lirica che, quest'anno così come nella stagione 2017, arriva fino al 14 agosto. Le presenze assolute al Festival, compresa la vendita ad oggi del concerto di Ezio Bosso di domenica 14 agosto, sono 31013, con 29846 paganti nelle 16 serate di spettacoli. Il botteghino è al momento di 1.210.000 euro, superiore a quello del 2015 in cui ci furono 15 serate, con 28900 presenze un incasso totale di 1.147.000 euro. Il dato di incasso è già superiore anche alla stagione dei record, quella del Cinquantesimo del 2014, con 16 serate che hanno fatto registrare 31425 presenze, di cui 29901 paganti, per un totale di incasso di 1.188.000 euro. Le presenze medie delle tre opere in cartellone sono di 2187 persone, di cui 2100 paganti per una media incasso di 105.279 euro. Anche qui siamo di fronte a dati migliori rispetto al 2015 e a quelli della stagione dei record: nel 2015 la media spettatori fu 2113 (2018 paganti), mentre nel 2014 fu di 2192 (2072 paganti). Superiore ad entrambi gli anni la media incasso: nel 2015 si attestò a 100.068 euro, mentre nel 2014 fu di 102.958 euro. Come già annunciato durante il Festival, in calo le gratuità. Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, mentre nel 2014 fu del 4,85%. Festival OFF L'opera sta modificando il volto della città, sempre più partecipe alla stagione lirica. Ne è l'esempio più limpido la Notte dell'Opera che ha colorato di azzurro le vie del centro storico, di corso Cavour e Cairoli: una marea festosa capace di coinvolgere oltre 40mila persone. Molto interessante il progetto OFF dedicato a Medea, che ha portato sul palco dello Sferisterio il soprano Alexandra Deshorties, al suo debutto italiano, l'attore Cesare Bocci e l'attrice Maria Pilar Pérez Aspa. Uno spettacolo difficile per il tema trattato, ma che è riuscito a far dialogare l'opera con altre forme d'arte: il teatro, la letteratura e il cinema, presenti con la creatività di due premi Oscar come Piero Tosi e Dante Ferretti. Medeaconferma la piena maturazione degli appuntamenti del Festival OFF, tutti molto seguiti dal pubblico, a partire dalla lectio magistralis di Massimo Bray ai progetti del Martedì legati ai bambini e a Enea Migrante, dai Mercoledì al Teatro Lauro Rossi fino ad arrivare alle rassegne consolidate come Pomeridiana, gli Aperitivi Culturali e Fiori Musicali, passando per i concerti di Goran Bregovic ed Ezio Bosso. Compongono un tratto distintivo del Macerata Opera Festival in tutta Europa i progetti legati all'accessibilità, con le audio descrizioni e i percorsi tattili, apprezzati da tutti i partecipanti che li hanno richiesti anche nei propri comuni di provenienza: da Roma a Trieste. Collaborazioni La stagione lirica 2016, con il tema Mediterraneo, si è distinta per le importanti collaborazioni. La nuova produzione di Otello è stata coprodotta con il Festival Castell de Peralada, di Girona in Spagna, mentre Norma è frutto del lavoro realizzato insieme alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Importante partnership si è avuta anche per i
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Doppia standing ovation Bosso a Macerata Pianista ha concluso Macerata Opera Festival
15:58 15 agosto 2016 NEWS Redazione ANSA MACERATA
(ANSA) MACERATA, 15 AGO Doppia standing ovation per Ezio Bosso, che ha concluso ieri sera il Macerata Opera Festival in uno Sferisterio gremito da 2.000 spettatori per la tappa marchigiana del suo 'The 12th room tour'. L'ovazione del pubblico ha suggellato due ore di concerto del compositore e pianista, e si è ripetuta dopo il bis di 'Smile for why', "perché un sorriso ha detto l'artista al pubblico forse non ti cambia la vita, ma ti rende bella una giornata". Bosso, già sul podio delle più importanti orchestre del mondo, è malato di Sla e ha eseguito il concerto con un pianoforte a gran coda Steinway appositamente predisposto "siamo una coppia di fatto" alternando musica e parole sempre ispirate ad una sottile e poetica ironia. In programma anche brani di John Cage, Bach e Chopin, di cui ha detto: "era un uomo sfortunato: era malato di tubercolosi e viveva con l'unica donna che fumava, George Sand, di tutto l'Ottocento".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
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15 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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Boldrini invita Ezio Bosso a Montecitorio, bello ascoltarlo Tweet presidente Camera su concerto pianista a Macerata 16:29 16 agosto 2016 NEWS Redazione ANSA ROMA
(ANSA) ROMA, 15 AGO "Bello ascoltare musica e parole del pianista Ezio Bosso allo Sferisterio di Macerata. L'ho invitato a Montecitorio". Lo scrive, in un tweet, la presidente della Camera Laura Boldrini. Il compositore e pianista, ieri sera, si è esibito allo Sferisterio nella serata conclusiva del Macerata Opera Festival. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
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Boldrini allo Sferisterio: “Questa è la cultura che paga” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/14/boldrini-allo-sferisterio-questa-e-la-cultura-che-paga/846406/ MACERATA - La presidente della Camera in forma privata all'arena per il concerto di Ezio Bosso si è intrattenuta con il sindaco Romano Carancini e il direttore Francesco Micheli: "Macerata ha fatto una scelta mirata che ha avuto successo". Ha poi tenuto precisare: "Ho pagato il biglietto come tutti i cittadini"
Il direttore artistico Francesco Micheli, il sindaco Romano Carancini e la presidente della Camera Laura Boldrini
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di Claudio Ricci (Foto Lucrezia Benfatto) «Quando si investe nella cultura, la gente c’è e tutto questo ripaga». Chapeau di Laura Boldrini all’opera di Francesco Micheli. Il direttore artistico del Macerata Opera Festival e il sindaco Romano Carancini hanno accolto la presidente della Camera all’ingresso dello Sferisterio prima del concerto di Ezio Bosso che chiude stasera la 52esima stagione lirica. «Vede che la cultura paga?» è la battuta al primo cittadino come se rispondesse ad una vecchia scommessa fatta in amicizia tra i due. «E’ stata la stagione dei record» ha detto compiaciuto Carancini dando un colpo sulla spalla a Micheli. «Avevo promesso che sarei tornata», ha continuato la presidente che già nel 2013 aveva portato fortuna alla stagione con la sua presenza alla serata di apertura del festival con il Nabucco. «Lo Sferisterio è un momento in cui la città e la Regione tutta si ritrovano. Macerata ha fatto un scelta mirata che ha avuto successo e che dimostra il valore di questa città. E’ importante che le città dell’entroterra abbiano una vita in grado di attirare gente anche dalla costa». Ma il bilancio del festival vanta anche le vele gonfie dell’incoming su cui pone l’accento Micheli: «E’ stata una stagione che ha attirato molti turisti dall’estero. Abbiamo registrato gruppi anche di 100, 150 persone». Al dato corrisponde il commento soddisfatto della Presidente: «Gli stranieri vengono in Italia per cultura e bellezza. Abbiamo storia, arte e paesaggio sta a noi saperle valorizzare». Tubino rosso dall’elegante richiamo mandarino la terza carica dello Stato in visita informale ha acquistato il biglietto del settore verde in platea per sé, per il fratello e la cognata che l’hanno accompagnata: «Cerco di dare il mio contributo e non vedo perché non dovrei. Essendo in visita privata faccio come tutti i cittadini». Una pioggia di flash la ricopre mentre si appresta all’ingresso dell’arena reggendosi – per un attimo – col braccio al cavalleresco appoggio del sindaco Carancini. Quindi si immerge nella folla dello Sferisterio per il magico concerto di Ezio Bosso. Già dal pomeriggio questura e carabinieri hanno predisposto misure di sicurezza per l’arrivo di Boldrini con controlli all’interno dello Sferisterio.
Laura Boldrini con il sindaco Carancini e il direttore Micheli
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Boldrini applaude Bosso all’inizio dello spettacolo
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Laura
Boldrini con il rettore Flavio Corradini La presidente della Camera era in compagnia del fratello e della cognata
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Bosso commuove lo Sferisterio e Boldrini lo invita a Montecitorio www.cronachemaceratesi.it /2016/08/15/bosso-commuove-lo-sferisterio-e-boldrini-lo-invita-amontecitorio/846465/ MACERATA - Il pianista, compositore e direttore d’orchestra ha incantato il pubblico dell’arena per il gran finale della 52esima edizione del Festival. La presidente, che gli ha proposto un'iniziativa aperta al pubblico nel palazzo sede della Camera, entusiasta del concerto che si è concluso con una doppia standing ovation
Ezio Bosso al termine del concerto saluta il pubblico dello Sferisterio
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(Foto di Lucrezia Benfatto) Un concerto emozionante e commovente quello di Ezio Bosso ieri sera allo Sferisterio per il gran finale della 52° edizione del Festival. Il pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano, ha incantato il pubblico dell’arena con i brani tratti dal suo primo album “The 12th Room”, un doppio cd che attraversa la crescita personale e artistica del musicista torinese. Ironico, sorridente e ammaliatore, Ezio Bosso si è esaltato una volta entrato per la prima volta allo Sferisterio e, insieme al suo “fratellone” (il pianoforte), ha accompagnato gli spettatori alla scoperta delle dodici stanze della sua vita, momenti topici nell’esistenza del musicista sia come uomo che come artista. La stanza, per Bosso, diventa l’elemento fondamentale della composizione per il suo valore etimologico, come anche per la sua declinazione nella poesia, la scienza e la musica. Con l’augurio di perdersi in questo viaggio, Bosso ha saputo conquistare il pubblico durante tutta la durata dell’esibizione, in cui si sono alternati momenti di luce e di buio totale, conclusasi con una doppia standing ovation.
«Stanza vuol dire fermarsi e la natura della stanza è doppia: una di proteggere e l’altra quella di essere condivisa. Ogni paese ha bisogno di tanta musica perché per me la musica è la società ideale. Non studiamo per essere i più bravi, studiamo per migliorarci. E se io miglioro suono meglio, e se suono meglio io, suona meglio anche l’altro. Così vale per tutte le cose. Io ho dovuto re-imparare a sorridere; più sorrido, meglio sorrido e a chi sorrido contagio il mio sorriso. Quando sorridiamo a qualcuno non gli cambiamo la vita, ma possiamo cambiargli una giornata. E una giornata può cambiare una vita». Apprezzato dal grande pubblico italiano in tutta la sua umanità durante l’apparizione al Festival di San Remo, Ezio Bosso è arrivato a Macerata con il “The 12th Room Tour”. Il pianista torinese ha portato allo Sferisterio un concerto che racchiude in sé le gioie, le paure e le emozioni che tutti viviamo durante il nostro cammino tra le dodici stanze della vita. Alla fine dello spettacolo l’incontro fra Laura Boldrini e il pianista piemontese, con la presidente della Camera che lo ha invitato a Montecitorio per un’iniziativa aperta al pubblico, dichiarando: «le faccio i miei complimenti perché ha dato molto non solo da un punto di vista artistico ma anche umano». Poi il dialogo è virato sulla formazione di Bosso. La presidente gli ha chiesto se fosse anglossassone, il musicista ha precisato «prima viennese e poi anglosassone». All’affermazione della Boldrini «è bello essere cittadini del mondo», Ezio Bosso ha risposto «è bello essere cittadini». Dopo aver incontrato una signora sulla sedia a rotelle, presentata dalla stessa Boldrini, il pianista piemontese se ne è andato tra gli applausi della gente che lo ha accompagnato gridando: “sei un grande”.
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Globalist 2.0 | Ezio Bosso incanta Macerata: doppia standing ovation
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Culture Ezio Bosso incanta Macerata: doppia standing ovation Ha chiuso in bellezza il Macerata Opera Festival in uno Sferisterio gremito da 2.000 spettatori. La tappa marchigiana è l'ultima del suo 'The 12th room tour'.
http://www.globalist.it/culture/articolo/204435/ezio-bosso-incanta-macerata-doppia-standing-ovation.html
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Globalist 2.0 | Ezio Bosso incanta Macerata: doppia standing ovation
Il compositore Bosso (Ansa) globalist 15 agosto 2016 Tra Ezio Bosso e il pubblico è amore. Dopo aver stregato tutti sul palco di Sanremo il compositore è inarrestabile.
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Globalist 2.0 | Ezio Bosso incanta Macerata: doppia standing ovation
Bosso, già sul podio delle piÚ importanti orchestre del mondo, è malato di Sla e ha eseguito il concerto con un pianoforte a gran coda Steinway appositamente predisposto - "siamo una coppia di fatto" - alternando musica e parole sempre ispirate ad una sottile e poetica ironia.
http://www.globalist.it/culture/articolo/204435/ezio-bosso-incanta-macerata-doppia-standing-ovation.html
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In programma anche brani di John Cage, Bach e Chopin, di cui ha detto: "era un uomo sfortunato: era malato di tubercolosi e viveva con l'unica donna che fumava, George Sand, di tutto l'Ottocento". Poi ha concluso con la sua Sonata n.1 in Sol Minore. "La musica è una società ideale -ha detto al pubblico - perché più io suono bene più gli altri vorranno suonare meglio di me in un miglioramento reciproco. La vita è condivisone".
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Macerata Opera Festival, Ezio Bosso incanta lo Sferisterio www.ilmascalzone.it /2016/08/macerata-opera-festival-ezio-bosso-incanta-lo-sferisterio/ David Cresta
Ezio Bosso
Il Macerata Opera Festival si chiude all’insegna della grande musica classica con il Maestro Ezio Bosso e il suo inseparabile pianoforte.
MACERATA – La teoria delle dodici stanze, l’amore, la bellezza, la vita, la morte, la malattia e, soprattutto, la libertà: Ezio Bosso e il suo fratellone Steinway (così il musicista torinese è solito chiamare il suo pianoforte) attraversano questi temi in due ore di incredibile meraviglia. La musica che incanta lo Sferisterio è quella di “The 12th Room”, dal titolo del doppio disco pubblicato lo scorso anno, portatrice di una felicità difficile, raggiungibile soltanto attraverso il viaggio, innanzitutto attraverso il viaggio interiore. Bosso compone e suona musica per conoscersi e rendersi libero dalla prigionia delle convenzioni, per andare oltre nel sentiero dell’armonia con l’altro, per magnificare con il sorriso l’insegnamento più importante che ha imparato dalle sette note, e cioè che “ogni problema è un’occasione, che va colta come un’opportunità“. Ricorda con orgoglio i propri padri musicali, Johann Sebastian Bach e Fryderyk Chopin prima di tutti gli altri, ma anche John Cage e i suoi studi sul silenzio, e la madre poetica, quella Emily Dickinson a cui dedica uno dei brani più emozionanti della prima parte della serata, Emily’s Room.
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La seconda parte è interamente occupata dalla Sonata n°1 in Sol minore che rappresenta nella sua magia e nel suo incanto la dodicesima stanza di quel viaggio senza confini che è la vita. Quarantacinque minuti senza interruzione, un unico incessante fluire di note tra le quali si aggrovigliano pensieri e sentimenti, amore e condivisione. Quella di “The 12th Room” è musica che si arrampica sui crinali dell’esistenza per raccogliere nuvole di bellezza e dal vivo ogni nota assume un peso particolare, inafferrabile e allo stesso tempo incredibilmente concreto. Se l’incanto si conclude con una doppia standing ovation è perché il fluire di note ha attraversato corpo e anima di tutti i presenti, aiutandoli a vedere lo cose da una prospettiva migliore.
©
Ezio Bosso, Sferisterio, The 12th Room Tour
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Laura Boldrini a Macerata per Ezio Bosso red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News
15/8/2016
Come annunciato, la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini è arrivata in serata a Macerata per assistere allo Sferisterio al concerto di Ezio Bosso. Ricevuta dal sindaco Romano Carancini e dal direttore artistico dello Sferisterio Francesco Micheli, la terza carica dello Stato ha incontrato anche il rettore di Unicam Flavio Corradini. Poi, ha raggiunto l’Arena per assistere allo straordinario concerto di Ezio Bosso di fronte a uno Sferisterio gremito per il "The 21th Room Tour" con il quale da aprile attraversa l'Italia promuovendo l'omonimo album.
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18/8/2016
Doppia standing ovation per Ezio Bosso al Macerata Opera Festival
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Giovedì 18 Agosto 2016 ultimo aggiornamento 00:34
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Doppia standing ovation per Ezio Bosso al Macerata Opera Festival
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MACERATA Doppia standing ovation per Ezio Bosso, che ha concluso ieri sera il Macerata Opera Festival in uno Sferisterio gremito da 2.000 spettatori per la tappa marchigiana del suo 'The 12th room tour'. L'ovazione del pubblico ha suggellato due ore di concerto del compositore e pianista che ha stregato Sanremo, e si è ripetuta dopo il bis DI 'Smile for why', «perché un sorriso ha detto l' artista al pubblico forse non ti cambia la vita, ma ti rende bella una giornata». Bosso, già sul podio delle più importanti orchestre del mondo, è malato di Sla e ha eseguito il concerto con un pianoforte a gran coda Steinway appositamente predisposto 'siamo una coppia di fatto' alternando musica e parole sempre ispirate ad una sottile e poetica ironia. In programma anche brani di John Cage, Bach e Chopin, di cui ha detto: «era un uomo sfortunato: era malato di tubercolosi e viveva con l'unica donna che fumava, George Sand, di tutto l'Ottocento». Poi ha concluso con la sua Sonata n.1 in Sol Minore. «La musica è una società ideale ha detto al pubblico perché più io suono bene più gli altri vorranno suonare meglio di me in un miglioramento reciproco. La vita è condivisone».
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Lunedì 15 Agosto 2016, 16:36 Ultimo aggiornamento: 15082016 16:36
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17 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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18/8/2016
Laura Boldrini allo Sferisterio: «Il biglietto? Pago come tutti» - Cultura - ilrestodelcarlino.it
C U LT U R A
Laura Boldrini allo Sferisterio: «Il biglietto? Pago come tutti» La presidente della Camera al concerto di Ezio Bosso: il successo della stagione lirica dimostra che la cultura dà i suoi frutti Ultimo aggiornamento: 14 agosto 2016
Laura Boldrini allo Sferisterio per lo show di Bosso
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Foto Calavita
Foto Calavita
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Laura Boldrini allo Sferisterio per lo show http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1244&url=http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cultura/boldrini-biglietto-sferisterio-pago-1.2430190 di Bosso
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18/8/2016
Laura Boldrini allo Sferisterio: «Il biglietto? Pago come tutti» - Cultura - ilrestodelcarlino.it
di Bosso
Macerata, 14 agosto 2016 - «Sono molto contenta dell’ottima riuscita della stagione lirica: è la dimostrazione che la cultura paga». Così Laura Boldrini, presidente della Camera, arrivata questa sera a Macerata per il concerto del pianista Ezio Bosso, che ha chiuso il cartellone della 52esima stagione allo Sferisterio. La presidente è stata accolta fuori dall’Arena dal sindaco Romano Carancini e dal direttore artistico Francesco Micheli, dai quali è stata subito ragguagliata sul bilancio della stagione. «Come è andata?», ha chiesto la presidente della Camera. «È stata la stagione dei record – ha risposto un gongolante Carancini –, meglio di quella del cinquantenario». Arrivata con il fratello e la cognata, la Boldrini ha regolarmente pagato il biglietto. «Cerco di dare il mio contributo alla cultura come tutti i cittadini – ha spiegato –, non vedo perché non dovrei pagare. È doveroso pagare se si viene in forma privata, discorso diverso se si tratta di una visita istituzionale. In ogni caso mi comporto come ogni cittadino: pago e se c’è da fare la la, faccio la la». Quanto allo Sferisterio, la Boldrini ha ricordato di essere stata in Arena già nel 2013, per la prima del Nabucco. «Sono venuta diverse volte, d’altra parte io a Macerata ci sono nata. La stagione lirica è un momento in cui la città e tutta la regione si ritrovano: è importante che anche l’entroterra abbia una vita attiva. Il successo della stagione lirica mi fa piacere: Macerata ha fatto una scelta mirata, che sta dando i suoi frutti».
Laura Boldrini allo Sferisterio http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1244&url=http://www.ilrestodelcarlino.it/macerata/cultura/boldrini-biglietto-sferisterio-pago-1.2430190
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18/8/2016
Macerata Opera Festival, numeri da record per l'edizione 2016
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Macerata Opera Festival, numeri da record per l’edizione 2016 15 agosto 2016 15:25 ·
Macerata Opera Festival MACERATA 15 AGO. Ottimo il bilancio da parte del Macerata Opera Festival in questo 2016: sono state contate circa 31.000 presenze per un incasso che si è attestato intorno ai 1.200.000 euro. Sono stati 16 gli spettacoli nel tabellone 2016 che è stato da record: difatti gli incassi sono stati notevolmente più alti anche della stagione del 50° anniversario, quando i botteghini avevano registrato un incasso pari 1.190.000 euro. http://www.marchenotizie.it/macerata-opera-festival-numeri-da-record-per-ledizione-2016/2016/08/15/96964/
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18/8/2016
Macerata Opera Festival, numeri da record per l'edizione 2016
In calo le gratuità. Il rapporto tra biglietti omaggio e biglietti venduti è del 3,8%, nel 2015 fu del 3,91%, nel 2014 del 4,85%. Risultati importanti che hanno decretato la bontà e l’appeal degli spettacoli in programma, una spinta per la stagione dell’anno prossimo già in cantiere.
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18 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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19 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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20 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
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Micheli, messaggio d’amore a Macerata: “Fino al 2020 ritenetevi occupati” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/19/micheli-messaggio-damore-a-macerata-fino-al-2020-ritenetevioccupati/847952/ SFERISTERIO - Con un post su facebook, il direttore artistico ha scatenato l'entusiasmo: "Vorrei ringraziare le oltre 31mila persone che sono state spettatrici del nostro Festival". Il vice sindaco Stefania Monteverde: "Pronto per la cittadinanza onoraria". Sembrano aumentare le possibilità di rinnovo oltre al 2017
di
Francesco Micheli è stato l’autentico mattatore anche della Notte dell’Opera
Maria Stefania Gelsomini Anche in vacanza, Francesco Micheli continua a pensare allo Sferisterio. Il binomio MOF-FR (Macerata Opera Festival-Francesco Micheli) continuerà ad esistere davvero oltre il 2017? A leggere il messaggio postato stamattina su facebook dal direttore artistico, e condiviso dall’ufficio stampa sulle pagine delle testate giornalistiche locali, sembrerebbe proprio di sì. Che si stesse già lavorando di buona lena alla programmazione del cosiddetto terzo triennio, Micheli, il sovrintendente Messi e il sindaco Carancini lo avevano preannunciato durante l’ultimo degli Aperitivi culturali lo scorso 13 agosto. Eppure, il lapsus dello stesso Micheli sul 2017 come sua “ultima stagione” a Macerata, nonostante le pronte smentite, aveva messo in allarme i melomani e i suoi tanti sostenitori. Il post di oggi, che accompagna una foto scattata all’ultima Notte dell’Opera, sembra voler rassicurare tutti e non assomiglia affatto a un addio anticipato: “Pensieri post Ferragosto. Vorrei ringraziare le tante persone che hanno dato vita la Macerata Opera Festival 2016: tecnici, artisti, cori, orchestra, maschere, pompieri, Croce Verde… nessuno escluso. Vorrei ringraziare le 31.000 persone e più che
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sono state spettatrici del nostro Festival. Vorrei dire agli uni e agli altri che stiamo lavorando per le prossime edizioni: fino al 2020 ritenetevi occupati… e portate amici. Lunga vita all’Opera e allo Sferisterio!“ Numerosi i commenti di ringraziamento per il lavoro svolto da parte di maceratesi e non, addetti ai lavori, artisti e rappresentanti della politica. Entusiasmo dalla vice sindaco di Macerata Stefania Monteverde: “Bravissimi tutti! Grazie grazie grazie a Francesco Micheli, che si sveglia al mattino pensando a Macerata. Pronto per la cittadinanza onoraria.” Parole di apprezzamento anche da Irene Manzi (“Sempre Grande!”), Mario Cavallaro (“il nostro bravo Francesco Micheli”) e dalle cantanti Desirée Rancatore (“Favoloso!”) e Laura Cherici (“congratulazioni Francesco e in bocca al lupo!”). L’Associazione Sferisterio, da parte sua, si augura che Micheli resti a Macerata il più a lungo possibile, dichiarando che farà di tutto per trattenerlo. Quello di oggi si rivela un piccolo segnale positivo in tale direzione.
Il post su facebook
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20 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Ferrara)
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20 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Ferrara)
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Addio al soprano Daniela Dessì, Micheli: “Donna e artista immensa” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/21/addio-al-soprano-daniela-dessi-micheli-donna-e-artistaimmensa/848375/ LUTTO - E' morta a Brescia a soli 59 anni. Doveva essere la protagonista di Medea allo Sferisterio lo scorso 11 agosto. A dare la notizia il compagno Fabio Armiliato
di Maria Stefania Gelsomini Il mondo della lirica piange incredulo l’improvvisa scomparsa di Daniela Dessì. A una settimana dalla conclusione del Macerata Opera Festival, alle prime luci dell’alba di oggi è giunta del tutto inaspettata la notizia della morte, a soli 59 anni, della grande soprano ligure che è stata più d’una volta protagonista sul palco dello Sferisterio e che avrebbe dovuto interpretare la Medea di Francesco Micheli l’11 agosto. Quando la cantante, a pochi giorni dallo spettacolo, ha disdetto l’impegno per motivi di salute, nessuno avrebbe mai potuto immaginare la gravità delle sue condizioni.
Daniela Dessì
Lo stesso Francesco Micheli, in un post su facebook, ha espresso questa mattina il dolore per una perdita così grave: “Cara Daniela, un anno fa decidemmo di lavorare insieme su Medea allo Sferisterio. A te un saluto commosso. A Fabio un abbraccio fraterno. Buon viaggio, donna e artista immensa”. La Dessì, residente da anni sul lago di Garda, secondo quanto riportato dall’Ansa, è morta al Poliambulanza di Brescia. Il compagno, il tenore Fabio Armiliato, con cui dal 2000 faceva coppia nella vita e sulla scena, ha dichiarato commosso: “Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l’ha portata via in questi mesi. Se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni.” Anche la pagina ufficiale del Macerata Opera Festival ha voluto lasciare il suo messaggio di cordoglio: “La musica perde un’artista e una donna eccezionale. Solo pochi giorni fa lo Sferisterio l’aspettava per Medea, ma una malattia veloce e terribile l’ha strappata al palcoscenico e al mondo”. Stella indiscussa dei palcoscenici internazionali, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino la Dessì, diretta dai più grandi direttori d’orchestra al mondo, ha dato voce, dal debutto avvenuto nel 1982 fino ad oggi, alle più grandi eroine di Verdi e Puccini, ma non solo: il suo repertorio contava oltre settanta titoli, con un’evoluzione vocale che ha l’ha portata, dagli esordi mozartiani e rossiniani, a ricoprire ruoli da soprano lirico, fino ai ruoli da soprano drammatico degli ultimi anni (Turandot, Norma, Gioconda). Con Fabio Armiliato formava l’indissolubile coppia d’oro della lirica, e insieme a lui ha calcato decine di palcoscenici e cantato innumerevoli opere, come la applauditissima Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai nel 2004 a Macerata (nell’era Pizzi, regia di Massimo Gasparron), dove è tornata con un trionfo personale nel 2012 per la Serata di stelle in onore di Mario del Monaco. La notizia ha lasciato increduli colleghi e appassionati di lirica. Le voci di Daniela e di Fabio, cittadino onorario di Recanati nel nome di Beniamino Gigli, avevano risuonato insieme ultimamente in mondovisione anche in una incisione speciale del “Nessun dorma” di Puccini utilizzato dalla ginnasta Vanessa Ferrari come base per i suoi esercizi alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Fra gli ultimi impegni della Dessì, una serata di beneficenza presentata da Pippo Baudo il 12 giugno scorso insieme ad Armiliato e ad altri cantanti in favore dell’asilo nido
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gratuito per le famiglie bisognose di Palosco (Bg), e il concorso Spiris Argiris a Sarzana tra fine giugno e inizi di luglio, di cui è stata presidentessa (fra i giurati, accanto a lei, anche l’ex sovrintendente dello Sferisterio Claudio Orazi). Il 27 luglio, in un post su facebook la Dessì aveva scritto: “Cari amici, purtroppo dopo un problema di salute ho dovuto obbligatoriamente cancellare i miei eventi estivi. Ci rivediamo il giorno 8 ottobre per un grande concerto alla Basilica di Loreto. Un abbraccio a tutti.” Purtroppo non sarà così, nessuno avrà più la fortuna e il piacere di ascoltare questa artista immensa. La Dessì lascia anche il figlio Jacopo, poco più che ventenne, avuto dal tenore Giuseppe Sabbatini. ***
La Fondazione Pergolesi Spontini accoglie mestamente la notizia della scomparsa di Daniela Dessì che proprio con La Serva padrona di Pergolesi ebbe il suo debutto. “Artista generosa ed immensa, vogliamo continuare a ricordarla piena di vita e di talento nel suo splendido concerto al Teatro Pergolesi di Jesi nel 2009, quando insieme al compagno Fabio Armiliato e diretta da Marco Boemi, inaugurò la 42esima Stagione Lirica di Tradizione con un programma dei brani tra i più noti ed amati di Spontini, Puccini e Verdi, dedicato al grande soprano Renata Tebaldi nel 5° anniversario della scomparsa”.
Daniela Dessì
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21 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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Ansa
Marche
Morta Daniela Dessì, grande soprano Il cordoglio della Fondazione Pergolesi e di Macerata Opera
12:53 22 agosto 2016 NEWS Redazione ANSA JESI (ANCONA)
La Fondazione Pergolesi Spontini accoglie mestamente la notizia della scomparsa di Daniela Dessì ''che proprio con La Serva padrona di Pergolesi ebbe il suo debutto''. ''Artista generosa e immensa si legge in una nota , vogliamo continuare a ricordarla piena di vita e di talento nel suo splendido concerto al Teatro Pergolesi di Jesi nel 2009, quando insieme al compagno Fabio Armiliato e diretta da Marco Boemi, inaugurò la 42ma Stagione Lirica di Tradizione con un programma dei brani tra i più noti ed amati di Spontini, Puccini e Verdi, dedicato al grande soprano Renata Tebaldi nel quinto anniversario della scomparsa''. Il Macerata Opera Festival esprime ''profonda commozione per la prematura scomparsa del soprano Daniela Dessì, una delle voci italiane più importanti della lirica degli ultimi venti anni''. ''Il rapporto del Macerata Opera Festival con l'artista'' si legge in una nota è di lunga durata. Daniela Dessì avrebbe dovuto sostenere il ruolo di Medea, nello spettacolo 'Medea, da Cherubini a Pasolini' con la regia di Francesco Micheli andato in scena nella stagione appena conclusa l'11 agosto scorso. ''Dopo un lungo lavoro di preparazione durato un anno, il soprano è stato costretto a rinunciare proprio per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute''. L'ultima apparizione sul palcoscenico dello Sferisterio risale al 2012. Prima di allora Daniela Dessì è stata Francesca da Rimini nel 2004 e Liù in Turandot, venti anni fa''. Il Macerata Opera ''si stringe intorno al compagno Fabio Armiliato a cui vanno le più sentite condoglianze''. A soli 59 anni, è morta al Policlinico di Brescia il soprano Daniela Dessì. Lo conferma all'ANSA il tenore Fabio Armiliato, compagno di vita dal 2000. "Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l'ha portata via in questi mesi ha detto Armiliato se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni", ha aggiunto commosso. Tante e prestigiose le collaborazioni internazionali dell'artista, nata a Genova ma da tempo residente sul lago di Garda. Innumerevoli le interpretazioni, tra cui quelle delle eroine verdiane e pucciniane, e le collaborazioni con i più grandi teatri, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino. CRI/
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
22 Agosto 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 44
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
Addio al soprano Daniela Dessì, Micheli: “Donna e artista immensa” www.cronachemaceratesi.it /2016/08/21/addio-al-soprano-daniela-dessi-micheli-donna-e-artistaimmensa/848375/ LUTTO - E' morta a Brescia a soli 59 anni. A dare la notizia il compagno Fabio Armiliato. Doveva essere la protagonista di Medea allo Sferisterio lo scorso 11 agosto. Nel 2012 l'ultimo suo trionfo a Macerata per la Serata di stelle in onore di Mario del Monaco
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Daniela Dessì sul palco dello Sferisterio nel 2012 (foto di Alfredo Tabocchini)
Maria Stefania Gelsomini Il mondo della lirica piange incredulo l’improvvisa scomparsa di Daniela Dessì. A una settimana dalla conclusione del Macerata Opera Festival, alle prime luci dell’alba di oggi è giunta del tutto inaspettata la notizia della morte, a soli 59 anni, della grande soprano ligure che è stata più d’una volta protagonista sul palco dello Sferisterio e che avrebbe dovuto interpretare la Medea di Francesco Micheli l’11 agosto. Quando la cantante, a pochi giorni dallo spettacolo, ha disdetto l’impegno per motivi di salute, nessuno avrebbe mai potuto immaginare la gravità delle sue condizioni. Lo stesso Francesco Micheli, in un post su facebook, ha espresso questa mattina il dolore per una perdita così grave: “Cara Daniela, un anno fa decidemmo di lavorare insieme su Medea allo Sferisterio. A te un saluto commosso. A Fabio un abbraccio fraterno. Buon viaggio, donna e artista immensa”. La Dessì, residente da anni sul lago di Garda, secondo quanto riportato dall’Ansa, è morta al Poliambulanza di Brescia. Il compagno, il tenore Fabio Armiliato, con cui dal 2000 faceva coppia nella vita e sulla scena, ha dichiarato commosso: “Una malattia
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breve, terribile e incomprensibile me l’ha portata via in questi mesi. Se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni.” Anche la pagina ufficiale del Macerata Opera Festival ha voluto lasciare il suo messaggio di cordoglio: “La musica perde un’artista e una donna eccezionale. Solo pochi giorni fa lo Sferisterio l’aspettava per Medea, ma una malattia veloce e terribile l’ha strappata al palcoscenico e al mondo”. Stella indiscussa dei palcoscenici internazionali, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino la Dessì, diretta dai più grandi direttori d’orchestra al mondo, ha dato voce, dal debutto avvenuto nel 1982 fino ad oggi, alle più grandi eroine di Verdi e Puccini, ma non solo: il suo repertorio contava oltre settanta titoli, con un’evoluzione vocale che ha l’ha portata, dagli esordi mozartiani e rossiniani, a ricoprire ruoli da soprano lirico, fino ai ruoli da soprano drammatico degli ultimi anni (Turandot, Norma, Gioconda). Con Fabio Armiliato formava l’indissolubile coppia d’oro della lirica, e insieme a lui ha calcato decine di palcoscenici e cantato innumerevoli opere, come la applauditissima Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai nel 2004 a Macerata (nell’era Pizzi, regia di Massimo Gasparron), dove è tornata con un trionfo personale nel 2012 per la Serata di stelle in onore di Mario del Monaco.
Daniela Dessì
La notizia ha lasciato increduli colleghi e appassionati di lirica. Le voci di Daniela e di Fabio, cittadino onorario di Recanati nel nome di Beniamino Gigli, avevano risuonato insieme ultimamente in mondovisione anche in una Daniela Dessì incisione speciale del “Nessun dorma” di Puccini utilizzato dalla ginnasta Vanessa Ferrari come base per i suoi esercizi alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Fra gli ultimi impegni della Dessì, una serata di beneficenza presentata da Pippo Baudo il 12 giugno scorso insieme ad Armiliato e ad altri cantanti in favore dell’asilo nido gratuito per le famiglie bisognose di Palosco (Bg), e il concorso Spiris Argiris a Sarzana tra fine giugno e inizi di luglio, di cui è stata presidentessa (fra i giurati, accanto a lei, anche l’ex sovrintendente dello Sferisterio Claudio Orazi). Il 27 luglio, in un post su facebook la Dessì aveva scritto: “Cari amici, purtroppo dopo un problema di salute ho dovuto obbligatoriamente cancellare i miei eventi estivi. Ci rivediamo il giorno 8 ottobre per un grande concerto alla Basilica di Loreto. Un abbraccio a tutti.” Purtroppo non sarà così, nessuno avrà più la fortuna e il piacere di ascoltare questa artista immensa. La Dessì lascia anche il figlio Jacopo, poco più che ventenne, avuto dal tenore Giuseppe Sabbatini. ***
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La Fondazione Pergolesi Spontini accoglie mestamente la notizia della scomparsa di Daniela Dessì che proprio con La Serva padrona di Pergolesi ebbe il suo debutto. “Artista generosa ed immensa, vogliamo continuare a ricordarla piena di vita e di talento nel suo splendido concerto al Teatro Pergolesi di Jesi nel 2009, quando insieme al compagno Fabio Armiliato e diretta da Marco Boemi, inaugurò la 42esima Stagione Lirica di Tradizione con un programma dei brani tra i più noti ed amati di Spontini, Puccini e Verdi, dedicato al grande soprano Renata Tebaldi nel 5° anniversario della scomparsa”.
Daniela Dessì, al Teatro Pergolesi di Jesi per il concerto lirico inaugurale della Stagione Lirica 2009 (foto Binci)
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22 Agosto 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
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Lo Sferisterio saluta il soprano Daniela Dessì www.ilmascalzone.it /2016/08/lo-sferisterio-saluta-il-soprano-daniela-dessi/ Redazione
Macerata 21 agosto – Con grande commozione il Macerata Opera Festival ha accolto questa mattina la notizia della prematura scomparsa del soprano Daniela Dessì, una delle voci italiane più importanti della lirica degli ultimi venti anni. Il rapporto del Macerata Opera Festival con l’artista è di lunga durata. Daniela Dessì avrebbe dovuto sostenere il ruolo di Medea, nello spettacolo Medea, da Cherubini a Pasolini con la regia di Francesco Micheli andato in scena nella stagione appena conclusa l’11 agosto scorso. Dopo un lungo lavoro di preparazione durato un anno il soprano è stato costretto a rinunciare proprio per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. L’ultima apparizione sul palcoscenico dello Sferisterio risale al 2012, prima di allora Daniela Dessì è stata Francesca da Rimini nel 2004 e Liù in Turandot, venti anni fa. Il Macerata Opera ricorda Daniela Dessì in questo triste giorno e si stringe intorno al compagno Fabio Armiliato a cui vanno le più sentite condoglianze. © 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata
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22/8/2016
Lo Sferisterio saluta il soprano Daniela Dessì
Lo Sferisterio saluta il soprano Daniela Dessì Con grande commozione il Macerata Opera Festival ha accolto la notizia della prematura scomparsa del soprano Daniela Dessì, una delle voci italiane più importanti della lirica degli ultimi venti anni. Il rapporto del Macerata Opera Festival con l’artista è di lunga durata. Daniela Dessì avrebbe dovuto sostenere il ruolo di Medea, nello spettacolo Medea, da Cherubini a Pasolini con la regia di Francesco Micheli andato in scena nella stagione appena conclusa l’11 agosto scorso. Dopo un lungo lavoro di preparazione durato un anno il soprano è stato costretto a rinunciare proprio per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. L’ultima apparizione sul palcoscenico dello Sferisterio risale al 2012, prima di allora Daniela Dessì è stata Francesca da Rimini nel 2004 e Liù in Turandot, venti anni fa. Il Macerata Opera ricorda Daniela Dessì in questo triste giorno e si stringe intorno al compagno Fabio Armiliato a cui vanno le più sentite condoglianze.
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Al Teatro Massimo, la Madama Butterfly coprodotta con lo Sferisterio www.cronachemaceratesi.it /2016/09/17/al-teatro-massimo-la-madama-butterfly-coprodotta-con-losferisterio/860400/ OPERA - Ieri sera, in scena a Palermo, la prima dell’opera del regista Berloffa che sarà riadattata per il palco maceratese
È andata in scena ieri sera al Teatro Massimo di Palermo la prima di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, coproduzione con il Macerata Opera Festival, che sarà allo Sferisterio nel luglio 2017. Una Butterfly proiettata nel secondo dopoguerra, ha dichiarato il regista Nicola Berloffa in una intervista a Repubblica, nel Giappone caduto sotto l’occupazione americana: “Abbiamo provato ad avvicinare al pubblico questa tragedia giapponese del 1904, spostandola dopo la fine della seconda guerra mondiale, per far emergere lo scontro tra culture, l’occidente che fagocita l’Oriente e ne distrugge l’identità: così nel primo atto vedremo l’azione in un teatro giapponese, nel secondo quel luogo è diventato cinema, dove le giovani geishe non recitano più, sono ormai merce in vendita, a disposizione della nuova classe dirigente americana”. Con cast completamente rinnovato lo spettacolo sarà riadattato allo Sferisterio per il cartellone 2017 del Macerata Opera Festival, dal titolo Oriente. Prosegue la collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo, dopo la applauditissima Norma della stagione lirica che si è conclusa un mese fa. Il Macerata Opera Festival, come annunciato a luglio, il prossimo anno viaggia sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell’Estremo oriente, e dell’esploratore orientalista Giuseppe Tucci. Si conclude con la stagione 2017 il triennio Mappe dell’anima, iniziato con Nutrire l’Anima nell’anno di Expo e proseguito con Mediterraneo. Turandot, Madama Butterfly e Aida, la ripresa dello spettacolo del direttore artistico Francesco Micheli, compongono il trittico di opere in cartellone dal 21 luglio al 14 agosto 2017.
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Al Teatro Massimo, la Madama Butterfly coprodotta con lo Sferisterio emmausonline.it/2016/09/18/al-teatro-massimo-la-madama-butterfly-coprodotta-con-lo-sferisterio/
Redazione
18/9/2016
È andata in scena nei giorni scorsi al Teatro Massimo di Palermo la prima di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, coproduzione con il Macerata Opera Festival, che sarà allo Sferisterio nel luglio 2017. Una Butterfly proiettata nel secondo dopoguerra, ha dichiarato il regista Nicola Berloffa in una intervista a Repubblica, nel Giappone caduto sotto l’occupazione americana: “Abbiamo provato ad avvicinare al pubblico questa tragedia giapponese del 1904, spostandola dopo la fine della seconda guerra mondiale, per far emergere lo scontro tra culture, l’occidente che fagocita l’Oriente e ne distrugge l’identità: così nel primo atto vedremo l’azione in un teatro giapponese, nel secondo quel luogo è diventato cinema, dove le giovani geishe non recitano più, sono ormai merce in vendita, a disposizione della nuova classe dirigente americana”. Con cast completamente rinnovato lo spettacolo sarà riadattato allo Sferisterio per il cartellone 2017 del Macerata Opera Festival, dal titolo Oriente. Prosegue la collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo, dopo la applauditissima Norma della stagione lirica che si è conclusa un mese fa. Il Macerata Opera Festival, come annunciato a luglio, il prossimo anno viaggia sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell’Estremo oriente, e dell’esploratore orientalista Giuseppe Tucci. Si conclude con la stagione 2017 il triennio Mappe dell’anima, iniziato con Nutrire l’Anima nell’anno di Expo e proseguito con Mediterraneo. Turandot, Madama Butterfly e Aida, la ripresa dello spettacolo del direttore artistico Francesco Micheli, compongono il trittico di opere in cartellone dal 21 luglio al 14 agosto 2017.
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Al Teatro Massimo, la Madama Butterfly coprodotta con lo Sferisterio red.presstoday.com/pt_pdf.php
Picchio News
17/9/2016
È andata in scena ieri sera al Teatro Massimo di Palermo la prima di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, coproduzione con il Macerata Opera Festival, che sarà allo Sferisterio nel luglio 2017. Una Butterfly proiettata nel secondo dopoguerra, ha dichiarato il regista Nicola Berloffa in una intervista a Repubblica, nel Giappone caduto sotto l’occupazione americana: “Abbiamo provato ad avvicinare al pubblico questa tragedia giapponese del 1904, spostandola dopo la fine della seconda guerra mondiale, per far emergere lo scontro tra culture, l’occidente che fagocita l’Oriente e ne distrugge l’identità: così nel primo atto vedremo l’azione in un teatro giapponese, nel secondo quel luogo è diventato cinema, dove le giovani geishe non recitano più, sono ormai merce in vendita, a disposizione della nuova classe dirigente americana”. Con cast completamente rinnovato lo spettacolo sarà riadattato allo Sferisterio per il cartellone 2017 del Macerata Opera Festival, dal titoloOriente. Prosegue la collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo, dopo la applauditissima Norma della stagione lirica che si è conclusa un mese fa. Il Macerata Opera Festival, come annunciato a luglio, il prossimo anno viaggia sulle orme di Li Madou, padre Matteo Ricci, il gesuita che partì da Macerata alla volta dell'Estremo oriente, e dell'esploratore orientalista Giuseppe Tucci. Si conclude con la stagione 2017 il triennio Mappe dell'anima, iniziato con Nutrire l'Anima nell'anno di Expo e proseguito con Mediterraneo. Turandot, Madama Butterfly e Aida, la ripresa dello spettacolo del direttore artistico Francesco Micheli, compongono il trittico di opere in cartellone dal 21 luglio al 14 agosto 2017. Copyright © 2016 | Quotidiano Online Picchio News | P.IVA 01914260433 Direttore Responsabile: Roberto Scorcella | Proprietario: Picchio News s.r.l.s. | Provider dei servizi web: SiteGround | Sviluppato da Riccardo Medei Questo sito utilizza i cookie. Entrando si accettano i termini e le condizioni di utilizzo dei cookie. (Maggiori informazioni)
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19 Settembre 2016 - Corriere Adriatico (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 12
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.
20 Settembre 2016 - Il Resto del Carlino (ed. Macerata)
a cura di Esserci comunicazione
pag. 57
Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.