Rivista Cittadinanza Attiva numero 03

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ANNO 1 - NUMERO 3 - DICEMBRE 2003 - SPED. IN ABB. POST. -45%, ART.2 COMMA 20/B, L.662/96 - ROMA - A CURA DI CITTADINANZATTIVA ONLUS - WWW.CITTADINANZATTIVA.IT - PREZZO: EURO 1,5

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Energie

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Natale spegniamo la luce

ANNI D'ARGENTO, RISULTATI D'ORO . 25 ANNI DI IMPEGNO CIVICO ATTRAVERSO DATE, AZIONI E OBIETTIVI RAGGIUNTI

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PREZZI PAZZI? SELF CONTROL . IL CAROVITA È STATA L'EMERGENZA NAZIONALE DEL 2003. UN MESE DEDICATO ALLA SPESA INTELLIGENTE

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È soltanto l’inizio SOMMARIO

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All’interno Buon Compleanno ●

Cresciuti bene

A natale spegniamo la luce 8

Prezzi pazzi? Self control... 12

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Energie Il documento

Rubriche ● ● ● ●

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Per dirla tutta Pronto tutela Di tutto un po’ Azione

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◗ MESSAGGERIA Anno X, numero 3 - Dicembre 2003 DIRETTORE POLITICO: Teresa Petrangolini DIRETTORE RESPONSABILE: Puccio Corona CONDIRETTORE: Vittorino Ferla SEGRETERIA DI REDAZIONE E UFFICIO STAMPA: Ilaria Donatio IN REDAZIONE: Aurora Avenoso, Mariano Votta UFFICIO MARKETING: Adele Bottiglieri REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON: Agenzia redattore sociale, Comitato Quelli del 118, Forum PA HANNO SCRITTO SU QUESTO NUMERO: CINZIA SCIUTO, Marcella Cinelli, Maria Vitale PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Emiliana Colucci, Fabio Salamida IN COPERTINA:Illustrazione di Daniela Balsamo DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: via Flaminia 53, 00196 Roma tel. 06367181 - fax 0636718333 magazine@cittadinanzattiva.it www.cittadinanzattiva.it ABBONAMENTI: Annuale ordinario: Euro 15 Annuale sostenitore: Euro 50 sul c/c postale 22185334 intestato a Fondazione per la cittadinanza attiva–onlus via degli Scialoja, 3 – 00196 Roma Una copia: Euro 1,5 EDITORE: Cittadinanzattiva onlus Registrazione Tribunale n. 00045/94 del Registro della stampa in data 09/02/1994 Sped. in abb. postale comma 20/c art. 2 - L. 662/96 Filiale di Roma STAMPA:I.G.E.R. srl - via C.T.Odescalchi n.67/A

Il mio nome è Lucia Rodio. Insieme alla mia socia Donata Carmela Stellato da 13 anni gestiamo un negozio di abbigliamento per bambini da 0-16 anni. Nell’arco di questi anni siamo sempre state attente alle esigenze di mercato promuovendo sempre nuove iniziative. In questo periodo grava una paurosa crisi e se non facciamo niente per abbattere gli alti costi creatisi con l’introduzione della nuova moneta le cose peggioreranno sempre di più e sarà duro sopravvivere anche per noi che operiamo sul mercato da così tanti anni. Ecco perché abbiamo pensato di abbassare i prezzi dei capi esposti nel nostro negozio di un 20% del pezzo di listino per tutto l’anno, dando la possibilità ai nostri clienti di risparmiare e spendere questo 20% per altri generi. In questa iniziativa vorrei coinvolgere anche la banca con la quale opero stabilendo una piccola percentuale da destinare nell’ambito del sociale. Sarebbe giusto che anche le aziende produttrici prendessero atto della situazione abbassando a loro volta i costi originari di almeno un 10% dividendo così la percentuale. Quello che vorrei dire a queste grandi aziende è che, grazie a noi che ci occupiamo della distribuzione dei loro prodotti, esistono, continuano a lavorare e dare lavoro a tante persone.

Quando un rapporto di più collaborazione e non pensando solo a piazzare i loro prodotti sul mercato senza grossi rischi, garantendo anche a noi un lavoro costante e continuo, pian piano si può superare questo momento. Mi chiedo per come vanno le cose è giusto continuare a lottare per tenere in vita queste attività se poi intorno a noi c’è tanta indifferenza da parte di tutti? Il cliente spende dove trova la convenienza, le aziende pensano solo a incassare, mai voce in capitolo. Siamo stanchi di fare solo da tramite, oggi, i rischi sono tanti. Perché accollarceli solo noi? Capaccio Scalo (SA) 22/10/2003

Per intervenire sui temi del giornale o per spedirci le vostre lettere: magazine@cittadinanzattiva.it


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Per dirla tutta Teresa Petrangolini

Buon compleanno Venticinque anni sono tanti! Soprattutto se passati a tutelare i diritti e a convincere i cittadini che valeva la pena di alzare la voce e impegnarsi in prima persona. Cittadinanzattiva, che fino a quattro anni fa si chiamava Movimento federativo democratico, è passata attraverso tante “ere” della politica nazionale, dagli anni di piombo a tangentopoli, dalla fine della prima Repubblica all’era berlusconiana. L’idea di fondo, nonostante tanti cambiamenti e strategie diverse che si sono susseguite negli anni, è rimasta sempre la stessa: creare uno spazio politico per il cittadino come attore della vita pubblica o, per meglio dire, dare alla politica una dimensione civica e quotidiana che le è sempre mancata, oppure ancora – come si diceva tanti anni fa -, far esistere la democrazia “dai tetti in giù”. A volte ci siamo domandati come è stato possibile non solo non morire, ma addirittura vivere, con alti e bassi, un costante processo di crescita. Sicuramente ci hanno salvato le buone idee, ma queste non sarebbero bastate se non ci fossero state altre due componenti: la concretezza e i cittadini in carne ed ossa.

E' arrivato il 2004. Regalati e regala un abbonamento a Cittadinanza attiva! Ordinario: Euro 15. Sostenitore: Euro 50

• Pur non essendo mai stati qualunquisti o fautori della logica del “parla come mangi”, la specificità di Cittadinanzattiva è sempre stata quella del fare, dello sperimentare, del mettere in pratica. Non abbiamo parlato di diritti del malato, abbiamo “fatto” il Tribunale per i diritti del malato; non abbiamo condiviso solo l’introduzione dell’Euro, siamo andati in 3.000 piccoli comuni a spiegarne il significato. D’altra parte per cambiare la realtà è necessario entrarci dentro. Sennò come si fa a rimuovere le cose che non ci piacciono (una legge sbagliata, un comportamento dannoso, una procedura iniqua, un potere vessatorio)? • I protagonisti di queste azioni sono sempre stati i cittadini. Non il “buon selvaggio” dei filosofi e non sempre il cittadino virtuoso degli “ultras” della società civile, ma quelle persone normali, belle o brutte che siano, che scandalizzano molti dei nostri intellettuali della carta stampata per la loro irruenza e irriverenza. D’altra parte come si può stare tranquilli quando ci si trova di fronte al raddoppio dei prezzi dei generi di prima necessità nel giro di pochi mesi o quando rischia di caderti la scuola in testa per instabilità dell’edificio! Cittadinanzattiva è fatta di queste persone, che non desiderano per forza mettersi nei guai, ma che diventano irriducibili di fronte ad un diritto violato, un spazio di libertà negato, una occasione di dialogo rifiutata. Allora si trasformano in tanti piccoli Davide di fronte ai grandi Golia. Il pensiero è ogni volta lo stesso: chissà se anche questa volta Davide vincerà; non ci resta che avere il coraggio di provarci!

MA CHI RAPPRESENTATE? I rapporti tra amministratori pubblici e cittadinanza attiva sono spesso resi difficili da un equivoco. I gestori dei pubblici poteri (politici e burocrati), la cui legittimazione discende dal potere a loro delegato dai cittadini – e quindi, nei sistemi democratici, dal voto e dal principio della rappresentanza – pensano che non ci sia altro modo di legittimazione a agire nell’interesse generale, che quello legato a una qualche forma di rappresentanza. Così, frequente è la domanda che gli amministratori rivolgono ai cittadini attivi: “Chi rappresentate?” Se la questione fosse quella di accertare in nome di chi (altro) l’iniziativa civica è presa, allora si configurerebbe un concorso di rappresentanze, e un potenziale conflitto: l’amministratore pubblico si appella alla “rappresentanza generale”, di cui è investito, e avrebbe gioco facile a far valere il suo punto di . Un altro modo, cui i gestori pubblici ricorrono, per fare valere questa contraddizione, è di ricordare ai cittadini attivi che ci sono altri cittadini, cui loro devono rispondere: è il ricorso

GIUSEPPE COTTURRI alle ragioni “degli assenti”, dei non attivi, delle ipotetiche “maggioranze silenziose”, che dovrebbe fornire un paravento dalla responsabilità di assumere impegni diretti nei confronti di quelli, che si sono mobilitati e “qui e ora” propongono concrete soluzioni. Per sfuggire a queste artificiose argomentazioni negative, i cittadini devono imparare a rifiutare la domanda: loro non rappresentano altri, ma sono la cittadinanza attiva, quella che l’art.118, ultimo comma, della Costituzione riconosce (anche da singoli) capace di realizzare l’interesse generale. Questa norma, che la revisione costituzionale del 2001 ha finalmente introdotto, sposta il baricentro, dai poteri esclusivi delle rappresentanze pubbliche alle iniziative autonome e dirette dei cittadini. Ora, le pubbliche istituzioni di ogni ordine e grado hanno il “dovere di favorire” tali tipi di iniziative dei cittadini. E’ vero, naturalmente, che ci può essere un dubbio sulla corrispondenza di una concreta iniziativa all’interesse generale, ma il pubblico

amministratore non ha più modo di sovrapporre la sua valutazione a quella dei cittadini attivi. Potrà fare invece due cose: o ricorre al giudice, che confronta l’azione concreta con i valori e principi costituzionali. O convoca gli assenti: se sa di altre posizioni, le sollecita a confrontarsi. Al limite, promuove un referendum locale: dunque il pubblico rappresentante, dinanzi alla cittadinanza attiva, non sostituisce la sua opinione a quella degli attivi, ma favorisce la manifestazione concreta di volontà di altri cittadini, in ipotesi: di tutta la comunità locale. Questo significa che il potere pubblico di rappresentanza cede il passo a nuovi compiti: non decide, ma diventa corresponsabile e garante (“facilitatore”) della manifestazione diretta della volontà civica, e cioè della prevalenza del principio di cittadinanza attiva su quello delle deleghe e della rappresentanza. Un bel passo avanti, nella riforma delle istituzioni!

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Buon compleanno

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CRESCIUTI BENE Cittadinanzattiva compie 25 anni. Come raccontarsi in occasione di un compleanno così importante? Facendo parlare date, azioni e risultati. E il futuro che ci attende? ‘Promette bene’... el 1978 nasceva il Movimento federativo democratico (dal 2000, Cittadinanzattiva). Sono passati 25 anni e, forse, è arrivato il momento di festeggiare. Ci siamo chiesti a lungo come farlo in queste pagine senza cadere nella retorica o nel trionfalismo, nella nostalgia o nell’autocompiacimento. Alla fine abbiamo capito che qualsiasi scelta avrebbe scontentato qualcuno. E così abbiamo deciso di proporre una rapida carrellata di fatti e di eventi della storia del movimento (v. box), di raccogliere le parole di qualche amico che in questi anni ha fatto un pezzo di strada con noi, di ascoltare il parere di chi racconta l’azione dei cittadini per professione, di pubblicare foto di bam-

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bini perché siamo convinti che il futuro che ci aspetta ‘promette bene’. E, soprattutto, abbiamo ritenuto utile rimettere in fila almeno alcuni dei risultati conseguiti – non soltanto da noi, ma da tutta la cittadinanza attiva italiana – in questo quarto di secolo, per dimostrare che la storia che abbiamo costruito è fatta di concretezza e di azione. In questi anni, l’impegno della cittadinanza attiva ha contribuito, tra l’altro, a tutelare i consumatori con la regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici, con l’istituzione delle Carte dei servizi, con la riforma delle bollette. E’ stata istituita una consulta e di una direzione generale sui consumatori presso il Ministero dell’Industria mentre la legge 281/91 ha introdotto la possibilità di intraprendere azioni inibitorie contro pratiche lesive dei diritti dei cittadini. E’ stata realizzata un’attività di informazione e vigilanza sull’introduzione dell’euro e sull’aumento dei prezzi.


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HANNO DETTO Ermete Realacci (Legambiente) “Legambiente, nata nel 1983, è figlia dei fermenti sociali, politici e culturali degli anni ’70. Si può dire che ha raccolto una generazione di ambientalisti non tanto legati all’idea naturalistica della conservazione, che ovviamente rimane presente, quanto piuttosto all’idea della partecipazione sociale e civica per migliorare il mondo in cui viviamo. Credo che il risultato più importante di tutti questi anni di attività sia l’aver inciso profondamente nella coscienza civica degli italiani, l’aver portato a dignità di discussione anche nell’agone politico temi che erano prima trascurati e minimizzati, oltre ovviamente ai successi di alcune grandi campagne. Per il futuro credo che l’essenziale sia la comunicazione tra le varie anime dell’attivismo civico. I temi sociali non sono proprietà privata di questa o quell’associazione. I nostri rapporti con Cittadinanzattiva? Nelle occasioni in cui ci siamo incontrati – e sono state diverse – c’è sempre stato un proficuo scambio.

Mario Marazziti (Comunità di Sant’Egidio) “La Comunità di Sant’Egidio nasce nel 1968 con l’ideale di cambiare il mondo e se stessi partendo da principi non individualistici e ispirati al vangelo. In questi anni la Comunità, che ha iniziato rivolgendo la propria attività soprattutto verso i poveri, ha lavorato per la pace e si è sempre impegnata nel dialogo ecumenico con le altre religioni per combattere l’idea dello scontro tra civiltà. Oggi purtroppo la parola ‘guerra’ non è più un tabù, è diventata di nuovo normale, sono presenti nel mondo fortissime spinte individualistiche e un mercato selvaggio. Con Cittadinanzattiva c’è una grande affinità sull’idea della difesa dei diritti, sull’uso intelligente delle risorse disponibili, sui temi sanitari, sull’indipendenza dell’associazionismo civico dai partiti.

Emanuele Alecci (Movi)

L’attivismo civico, poi, ha lottato contro l’esclusione sociale: è cresciuta l’attenzione per il tema dei minori a rischio, sono state promossi leggi e programmi per le pari opportunità, è stata avviata l’assistenza sanitaria e legale per gli immigrati, si è sviluppata una politica delle adozioni internazionali, il riconoscimento dei disabili è stato favorito con la legislazione sulle barriere architettoniche, si è diffusa una cultura di massa sulla normalità dell’handicap, le iniziative di sostegno e di assistenza si sono moltiplicate. Altro campo fondamentale: la tutela del diritto alla salute. E’ cresciuta l’attenzione al benessere fisico, alla cura del corpo, alle sane abitudini alimentari. Gli operatori sanitari hanno dovuto privilegiare forme di agitazione alternative allo sciopero, per non arrecare danno ai cittadini malati. La mobilitazione dei cittadini ha incrementato il numero delle strutture di cura e riabilitazione legate alle principali patologie, per esempio delle unità spinali per i cittadini paraplegici. Uffici qualità sono

“Il Movimento di Volontariato Italiano è nato come Cittadinanzattiva 25 anni fa. Necessità di collegamento, impegno politico per la rimozione delle cause di emarginazione, formazione comune, rappresentanza sono alcuni motivi che 25 anni fa ci hanno fatto costituire il MOVI e credo che questo nostro impegno abbia contribuito decisamente a far emergere un volontariato che rischiava di attardarsi verso la beneficenza e l'assistenza. Il MOVI ha contribuito soprattutto a fare passare nel volontariato una forte cultura del collegamento. Occorrerà ancora lavorare perché si accentui sempre di più l’idea di un volontariato che non sia solo di servizi, ma che sia anche e sempre di più un volontariato dei diritti. I rapporti tra MOVI e Cittadinanzattiva sono sempre stati molto positivi. Proprio in questi ultimi anni si sono intensificati ulteriormente. Penso al Comitato Quelli del 118. Il nostro Movimento inoltre guarda con molta attenzione al modello organizzativo di Cittadinanzattiva.

A cura di Cinzia Sciuto

sorti presso moltissimi ospedali. Si sono diffusi i Comitati etici ed è aumentato il controllo sulle sperimentazioni cliniche da parte delle organizzazioni civiche. Nuovi programmi hanno coinvolto i cittadini sul tema della sicurezza delle trasfusioni di sangue. E’ maturata una sensibilità specifica verso la salute della donna, con una migliore prevenzione delle patologie grazie alla diffusione delle conoscenze agli accertamenti gratuiti. E’ aumentata la cura della salute della mamma e del nascituro, con la possibilità fra le altre cose di effettuare gli esami prenatali a carico del servizio sanitario pubblico.

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C’era una volta BREVE SOMMARIO DI UN LUNGO IMPEGNO

VENTICINQUE ANNI. MILLE STORIE 1978: nasce il Movimento federativo democratico 1980: viene proclamata la prima Carta dei diritti del malato 1981: il movimento dà vita alla rete dei difensori civici del post terremoto dell’Irpinia e Basilicata 1984: lancio della campagna “fiocchi gialli sulle case sfitte” 1986: prima campagna sull’emergenza estate 1987: Dichiarazione sui rischi civili dopo l’alluvione della Valtellina 1988: viaggio del pulmino dei diritti in 100 ospedali italiani 1990: nasce il Forum sugli scioperi nei servizi 1990: sostegno ai referendum sulla legge elettorale 1991: Rapporto sullo stato dei diritti dei cittadini nel SSN 1991: nascono i Procuratori dei cittadini 1992: prime elezioni civiche del Movimento 1993: nasce il SAIG (poi GD) 1989/93: in questi anni si collabora alla

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Sono state approvate le leggi sui trapianti e sulla terapia del dolore. Che dire della pubblica amministrazione? Sono stati istituiti in questi anni, grazie all’attivismo civico, gli uffici per le relazioni con il pubblico e le figure del difensore civico comunale e provinciale. Nei contratti pubblici si è legato l’avanzamento di carriera al miglioramento della qualità dei servizi. E’ stata varata la legislazione sull’accesso agli atti e alle informazioni dell’amministrazione e sull’autocertificazione. Si sono consolidate reti di operatori attenti alla diffusione e all’incremento delle buone pratiche. Sono nati movimenti di operatori per la riforma dell’amministrazione. E’ aumentata la vigilanza sulla semplificazione e sulla trasparenza amministrativa. Comincia a svilupparsi una cultura della sussidiarietà orizzontale nelle amministrazioni più avanzate.

stesura di alcune grandi riforme (sanità, consumerismo, pubblica amministrazione, ecc.) 1994: lancio di Parte civile, iniziativa per la riforma della Costituzione italiana 1995: viene proclamato il Protocollo dei 14 diritti del cittadino malato 1995: nasce il Cnamc, il coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici 1996: costituzione del Pit salute 1997: attivazione di 30 causa pilota del progetto “Giustizia per i diritti” 1997: nasce la Scuola pilota di cittadinanza attiva 1998: costituzione dei tavoli sulla sicurezza 1999: nasce Pit servizi 2000: Cittadinanzattiva è il nuovo nome del Movimento, nascono le assemblee territoriali della cittadinanza attiva 2001, 2002, 2003: numerosi gli impegni negli anni recenti, dalle campagne di informazione sull’Euro alla Carta dei diritti nella giustizia, dall’approvazione dell’art. 118 della Costituzione al progetto “obiettivo barriere”...

Qualche risultato – nonostante si tratti di un settore ancora molto arretrato – è stato raggiunto anche nel garantire un migliore accesso alla giustizia con l’istituto dei giudici di pace e la diffusione delle procedure della mediazione e della conciliazione come parte integrante del servizio giustizia. Evidenti poi i passi in avanti nell’ambito della difesa dell’ambiente. La cittadinanza attiva in Italia ha censito le discariche gestite dalla criminalità organizzata, ha promosso il referendum sull’uso dell’energia nucleare, ha favorito l’istituzione e la gestione dei parchi, ha contribuito a migliorare la qualità delle acque lungo le coste, ha avvitato e diffuso programmi di raccolta differenziata e di riciclaggio dei rifiuti, ha acquisito e gestito aree ad alto valore ambientale. Scusate se è troppo. Ma è soltanto l’inizio...

UN TESTIMONE SPECIALE RACCONTA I PROGRESSI DELL’ATTIVISMO CIVICO

Migliorare si può Quarantacinque anni, laureato in Sociologia, Giovanni Anversa è giornalista e autore RAI: da oltre dieci anni si occupa di cittadinanza attiva e di disagio sociale, firmando programmi come Ho bisogno di te o Un mondo a colori. Con Racconti di vita ha ottenuto il riconoscimento della giuria televisiva dei Premi Internazionali Ennio Flaiano. La nuova edizione (Raitre, ore 12.30) è dedicata a personaggi di grande rilievo nel mondo del volontariato e dell'impegno sociale. Dieci anni di attenzione all’attivismo civico: che cosa apprezza e che cosa andrebbe migliorato in questo mondo? Ciò che apprezzo è la capacità della società civile organizzata di coinvolgere sia sul piano dell’azione concreta sia su quello della critica culturale, offrendo a tutte le generazioni una spinta ideale che non prende il posto di utopie

vecchie e nuove, ma ne recupera la dimensione più vicina a concetti di coesione sociale e democratica come la partecipazione, la centralità dei diritti e dei doveri, la responsabilità, la giustizia sociale, la ricchezza delle differenze. Migliorare si può e si deve cercando soprattutto di essere trasparenti nelle motivazioni, di non perdere il contatto con le situazioni reali, di offrire interpretazioni dei fenomeni, di informare sulla propria organizzazione, sulle risorse umane e finanziarie che la tengono in vita. In cosa pensa sia cambiato il rapporto tra organizzazioni civiche e mass media? Forse a cambiare di più è stato proprio il mondo dell’associazionismo e del volontariato: si è smaliziato, ha imparato qualche trucco del mestiere, ha cominciato a pensarsi come soggetto attivo e interattivo di comunicazione producendola in proprio e collocandola nella piazza mediatica. Nei media è aumentata

l’attenzione in ragione di una presenza professionalmente più aggressiva della comunicazione sociale che, grazie ad internet, è riuscita a imporsi nel quadro delle fonti da cui attingere notizie, fatti e racconti. Ci racconta una storia che ha avuto per protagonisti cittadini attivi? Ricordo con piacere la storia di Casa Acmos a Torino. Si tratta di un’esperienza comunitaria di ragazzi delle superiori che conducono per un periodo uno stile di vita anticonsumista e improntato all’essenzialità. Si vive insieme, si impara a gestire spazi comuni, ci si confronta ma soprattutto si impara a ridare senso a quello che si è e alle scelte, anche piccole, che si fanno tutti i giorni. È stata per me un’esperienza edificante che mi comunica l’emozione di una cosa che si può fare insieme.

A cura di Aurora Avenoso


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Pronto tutela

◗ PITSERVIZI “Attenti a SKY” A seguito della fusione delle due piattaforme digitali Tele+ e Stream, alle quali ero abbonato, mi sono “ritrovato” ad essere un neo abbonato Sky. I problemi sono iniziati subito. La prima settimana ho praticamente perso la visione dei canali Stream per un “riallineamento sul satellite”. Superata l’impasse iniziale, speravo fosse tutto risolto, ma non è così. I disagi continuano ancora (dalla cattiva ricezione del segnale alla eccessiva pubblicità su alcuni canali), per cui ho provato a farli presente, sperando di risolverli, attraverso diversi tentativi di telefonate al call center, risultate del tutto inutili.

Non trovo giusto che i consumatori siano costretti a rispettare puntualmente i propri obblighi contrattuali (ho sempre pagato regolarmente l’abbonamento!), mentre dall’altra parte non vedo sufficiente serietà ed interesse a soddisfare quelle che sono le aspettative degli abbonati. Giulio

re a determinati canali, problemi al decoder, cattiva ricezione del segnale…) e chiedendo, oltre alla risoluzione dello stesso, il rimborso per inadempimento contrattuale, relativamente al periodo per il quale non è stato possibile usufruire interamente del servizio. Per ciò che concerne il call center, è bene tener presente che i numeri 199 di Sky sono a tarif-

L’utente che abbia subito dei disagi nel passaggio da Stream o Tele+ a Sky può inviare un reclamo, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, al gestore (Sky Italia, via Salaria 102100138 Roma) e, per conoscenza, all’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni e all’Antitrust, descrivendo la tipologia del problema (impossibilità di accede-

UFFICI UTILI

◗ PITSALUTE Dimissioni dagli ospedali A causa di un’ischemia cerebrale, mia nonna di 89 anni è stata ricoverata d’urgenza nell’Ospedale di zona. La capo sala ci ha avvisati che sarebbe stata dimessa nei giorni immediatamente successivi. Ci siamo molto stupiti: necessita di assistenza costante, ha un sondino ed è in stato quasi comatoso. Ma è proprio vero che possono dimetterla anche in queste condizioni? A noi pare davvero prematuro. Grazie. Carla N. Gentile signora, i presidi ospedalieri sono strutture adibite alla diagnosi, terapia e cura del-

Tel. 0636718555 - Fax 0636718333 - pit.servizi@cittadinanzattiva.it - www.cittadinanzattiva.it

fazione specifica, per cui il costo delle telefonate da fisso è di 11,88 centesimi al minuto più iva dal lunedì al venerdi dalle 8:00 alle 13.30 e il sabato dalle 8:00 alle 13:00; mentre dal lunedì al venerdi dalle 18:30 alle 8:00, il sabato dalle 13:00 alle 8:00 e i festivi 24 ore su 24 è di 4,65 centesimi al minuto più iva. Chiamando da cellulare il costo dipende dall’operatore utilizzato.

• Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Centro direzionale, Isola b 5-80143 Napoli (www.agcom.it) • Autorità garante della concorrenza e del mercato, via Liguria 2600187 Roma (www.agcm.it)

Errata corrige Segnaliamo una correzione relativa alla rubrica del numero scorso. Invece di"per cause di importo non superiore a 516?", bisogna leggere " per cause in cui si chieda un risarcimento danni di importo non superiore a 516?". Invece di "pari al massimo edittale", bisogna leggere "pari alla metà del massimo edittale". Ci scusiamo con i lettori

7 Tel.0636718444 - Fax 0636718333 - pit.salute@cittadinanzattiva.it - www.cittadinanzattiva.it

le patologie acute. Esulano quindi dal ricovero ospedaliero i trattamenti di lunga assistenza e di riabilitazione prolungata per anziani ed altri soggetti non autosufficienti, non curabili a domicilio, per i quali è necessario far riferimento alla residenzialità extra-ospedaliera (Riabilitazione; Residenza Sanitaria Assistita; Lungodegenze). Terminata la fase acuta si viene dunque dimessi. In un caso come il suo, dove le dimissioni appaiono quanto meno premature: • Il primo consiglio è di operare una mediazione con i sanitari della struttura, raccogliendo maggiori informazioni sulla situazione. • Nel frattempo non firmare o far firmare alcun foglio di di-

missioni. • Si può provare a far intervenire quanto prima il medico di base per accertare la necessità persistente di cure ospedaliere. • Attivare l’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) che può dire se il paziente potrà essere indirizzato verso una struttura idonea al suo quadro clinico ed economico. • Sollecitare la direzione sanitaria affinché si adoperi a contattare strutture idonee al ricovero per il proseguimento della cura del paziente in dimissione. E’ utile sapere che il paziente

in dimissioni può richiedere, prima di lasciare l'ospedale: • una lettera di dimissione che contenga la diagnosi, gli esami eseguiti, i risultati, le cure effettuate e quelle consigliate • copia della cartella clinica che sarà ritirata nei tempi stabiliti dalla struttura; • i certificati necessari per il rapporto di lavoro; • i farmaci utili per continuare la terapia nell’arco della giornata (in alcuni casi è possibile avere dosi per più giorni; ad esempio nel fine settimana o durante le festività).

NORME UTILI • “Accordo Collettivo Nazionale dei Medici di Medicina Generale 1998/2000”: Accordo per la disciplina dei rapporti con i Medici d Medicina Generale ai sensi dell’art. 8 del Decreto Legislativo 502/92 come modificato dai Decreti Legislativi 517/93 e 229/99.


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Casus belli

Energie

A Natale

Spegniamo la luce

di Ilaria Donatio

Tra il blackout si settembre e i mille lumi delle feste, ritorna la domanda: produrre energia o risparmiarla? Non c’è contraddizione tra le due scelte. Ma il dibattito dei prossimi mesi sarà sul ‘come’ l prossimo anno, quando Babbo Natale tornerà nelle nostre case, potrebbe avere una brutta sorpresa. Trovare tutto al buio. Magari per colpa di un altro black out, se non avremo risolto il problema della produzione di energia. Oppure perché saranno finalmente attive delle politiche di risparmio energetico. Ve lo immaginate Babbo Natale, abituato ormai alle luci della festa, accolto da qualche vecchia lampada ad olio? Il problema è di quelli vecchi, ma tremendamente attuali. L’energia bisogna produrla o risparmiarla? Ma quanti cittadini sanno davvero quanto consumano i propri elettrodomestici? E quanti cittadini sono stati informati dei piccoli, ma importanti, accorgimenti per risparmiare e spendere meglio? Pochissimi. Nessuno, poi, ci avrà pensato a Natale. Eppure, per gestire l’emergenza dei prossimi anni, occorrerà puntare, fra le altre cose sul risparmio, partendo dalle nostre case e dagli impianti di illuminazione pubblica delle nostre città, e rilanciare la cultura della manutenzione delle reti e degli impianti, per favorire il recupero di strutture oggi non attive e per contrastare dispersioni e interruzioni. Ovviamente, bisognerà partire dalla responsabilizzazione delle comunità locali. “La politica energetica è un fatto nazionale, oltre che europeo come abbiamo visto con l’ultimo black out italiano. Ma non

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solo”, assicura Giustino Trincia, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva ed esperto di servizi di pubblica utilità. “Il ruolo delle regioni e delle comunità locali”, spiega, “dovrebbe crescere in termini soprattutto di esercizio di


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TARIFFE&BOLLETTE

Io mi difendo così Conoscere alcuni meccanismi che regolano il rapporto con il nostro fornitore di energia ci permette di tutelare i nostri diritti.

Bollette alte. Se l’utente riceve una bolletta d’importo maggiore del 150% rispetto a quello medio, ha diritto, se lo richiede entro la scadenza prevista per il pagamento, ad effettuarlo in più rate. Errori sulla bolletta. In questo caso, il consumatore deve inviare un reclamo scritto, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, alla filiale dell’azienda fornitrice, avviando una procedura che può arrivare fino al controllo del corretto funzionamento del contatore dei consumi.

Sospensione del servizio. L’azienda che per errore sospende il servizio ad un utente, è tenuta a versare a quest’ultimo un indennizzo d’importo prestabilito. Guasti. In caso di guasto è necessario avvisare subito l’azienda che è tenuta, ad eccezione dei guasti particolarmente complessi, al rispetto dei termini prestabiliti per ripristinare il servizio. Se il gestore ripara il guasto in ritardo, il consumatore ha diritto a ricevere un indennizzo d’importo prestabilito.

Ritardi nell’attivazione della fornitura. Quando l’azienda non rispetta il termine entro il quale attivare la fornitura di energia (previsto nella carta dei servizi), l’utente ha diritto a ricevere automaticamente un indennizzo economico. In caso di eventuale maggior danno subito l’utente che può dimostrarlo ha, comunque, la possibilità di chiedere un ulteriore risarcimento.

Tariffe elettriche agevolate. Da quest’anno, la nuova tariffa sociale viene riconosciuta in base al reddito, misurato e certificato con il sistema Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), al numero dei componenti del nucleo familiare e alla eventuale presenza di situazioni di disagio. Buona notizia per circa 3 milioni e mezzo di famiglie che usufruiranno di tariffe scontate (con un risparmio annuo di circa 90/100 ¤) sulla base di criteri oggettivi.

CARA ENERGIA Prezzi alti per le famiglie italiane “In materia energetica l’Italia ha accumulato un ritardo decennale a causa della mancanza di politiche pubbliche idonee”, denuncia Giustino Trincia, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva. L’energia elettrica nel nostro paese costa molto, decisamente più che nel resto d’Europa. I dati dell’UE lo confermano: il prezzo per una famiglia che consuma in media tra i 2.500 e i 3.000 chilowattora l’anno, è il più caro in assoluto. Le ragioni le elenca Trincia: “Scarsa concorrenza nel settore; dipendenza eccessiva dal petrolio (con un impatto ambientale molto negativo) e dal metano, i cui costi aumentano; scarsissimo ricorso all’energia pulita (prodotta dal sole, vento, acqua) e allo stesso carbone; carenze della nostra rete elettrica, cioè centrali e linee che o sono poche o sono vecchie, con il rischio incombente del ripetersi di blackout energetici”. E conclude: “Occorre una forte crescita di consapevolezza da parte dei cittadini attorno al tema dell’uso razionale e consapevole dell’energia: il ruolo di regioni e comunità locali dovrebbe crescere in termini soprattutto di esercizio di responsabilità e di poteri di controllo”.

responsabilità e di poteri di controllo. Perché, ad esempio, non favorire lo sviluppo di impianti di produzione di energia di più limitate dimensioni in grado però di assicurare un buon margine di autonomia ai rispettivi territori?” Resta aperta però la domanda sul rapporto tra cittadini e istituzioni, come dimostra il recentissimo caso di Scanzano. “La cosa che più colpisce negli ultimi tempi”, continua Trincia, “è la scarsa sensibilità di molti amministratori pubblici nei confronti dell’esigenza di garantire preventivamente una adeguata informazione alle popolazioni interessate e di promuovere la loro proficua collaborazione per affrontare il tema energia e, in particolare il tipo e la localizzazione dei nuovi impianti”. In pratica, nel caso delle nuove centrali ci troviamo davanti a popolazioni il più delle volte non adeguatamente informate sui problemi di partenza, sulle ipotesi di soluzione, sui criteri di scelta, sui pareri forniti alla comunità scientifica, sui tempi di realizzazione, sugli strumenti di controllo e di tutela a disposizione dei cittadini. Raramente si riscontra una disponibilità a tener conto di osservazioni e proposte da parte di una cittadinanza sempre più sensibile a certi temi. “Sia chiaro, i nuovi impianti sono necessari”, dice Trincia, “ma il punto è di quale tipo, dove e come co-

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Casus belli ELETTRODOMESTICI: CONSIGLI PER RISPARMIARE

Ma tu, quanto consumi? Alcuni consigli e indicazioni utili per risparmiare sull’uso di energia

Frigorifero e congelatore (consumo intorno a 0,25 kWh). Collocare il frigo nel punto più fresco della cucina, lontano da fonti di calore, lasciando uno spazio di almeno 10 centimetri tra la parete e l’apparecchio, per una buona aerazione. Riporre i cibi nel frigo ordinatamente e solo una volta che si siano raffreddati, per evitare la formazione di brina sulle pareti. Regolare il termostato su posizioni intermedie, quelle più fredde fanno aumentare i consumi del 10/15 per cento. Aprire e tenere aperta la porta del frigo il meno possibile per evitare dispersione di freddo e spreco di energia. Controllare lo stato delle guarnizioni della porta. Sbrinare il frigo prima che lo strato di ghiaccio interno superi i 5 millimetri: la brina aumenta il consumo. Almeno una volta all’anno, pulire le serpentine del condensatore.

Illuminazione. Il consumo dipende dalla quantità e dal tipo di lampade. Preferire le lampadine a risparmio energetico, le fluorescenti compatte. Costano di più ma durano anche 8 volte più delle normali lampadine a incandescenza e, soprattutto, consumano fino al 70 per cento in meno. Lo stesso vale per i cosiddetti neon. Le alogene che durano di più delle tradizionali lampadine, sono più adatte a illuminare punti ben precisi, altrimenti perdono il 20 per cento di luminosità. Sostituire i comuni interruttori con i regolatori di intensità luminosa, se occorre la massima illuminazione. Esistono anche interruttori automatici che azionano l’illuminazione solo in presenza di persone, per poi interromperla a passaggio avvenuto. In generale, ricordare anche che una lampadina da 100 watt illumina quanto 6 da 25 watt ma queste consumano il 50 per cento in più. Tinteggiare le pareti con colori chiari che riflettono la luce. Lavatrici (normalmente consumano intorno ai 2 kWh). Utilizzare la lavatrice so lo a pieno carico, altrimenti servirsi del tasto “mezzo carico”. Separare il bucato in base al tipo di tessuto e di sporco, usando poi correttamente il programma. Per la biancheria non molto sporca, evitare il prelavaggio. Preferire i programmi di lavaggio a temperature non elevate (40°C-60°C). Lavare a 90° solo biancheria veramente molto sporca e molto resistente.

Suggerimenti tratti dal volume di G.Trincia, Il consumatore attivo, Editori Riuniti 2003

10 struirli”. E’ indispensabile garantire che l’Italia disponga al più presto di un sistema misto di produzione di energia, superando l’attuale grave squilibrio, in cui è massima la dipendenza dalle fonti di energia tradizionale con oli combustibili. Cioè i più costosi, anche dal punto di vista ambientale. “Le fonti rinnovabili sono uno dei grandi misteri italiani”, spiega Giustino Trincia. “Il Trentino Alto Adige è la regione italiana dove maggiore è l’utilizzo di pannelli solari, mentre nella gran parte delle regioni italiane, ricche di sole o di vento, siamo ancora vicini all’anno zero. I costi per la diffusione delle tecnologie necessarie ad usare l’energia pulita sono ancora troppo alti per la semplice ragione che questa non è ancora una priorità: pochissimi sono gli investimenti e gli incentivi messi a disposizione per il suo sviluppo nelle case, nei condomini, nelle scuole e negli edifici pubblici, negli alberghi, nel sistema economico e produttivo”. Pannelli solari per avere acqua calda e impianti fotovoltaici per produrre direttamente energia elettrica: due modi puliti per produrre energia, a van-

taggio dell’ambiente. Usufruire della preziosa energia solare fa bene all’ambiente e al nostro portafoglio. Il progetto 10.000 tetti fotovoltaici predisposto dal Ministero dell'Ambiente e approvato dall'Authority dell'energia elettrica e del gas, consente ai privati di produrre l'energia elettrica, installando i pannelli solari sui tetti o sui terrazzi di casa. Diecimila tetti in 6 anni, duemila già nel 2001, che ricaveranno energia elettrica dalla luce stanno per essere costruiti grazie a 130 e più miliardi forniti dallo stato. Quanto si risparmia? Una famiglia di quattro persone che consuma circa 180-250 litri di acqua calda al giorno, in un anno spenderebbe sui cinquecento euro di energia elettrica, un milione di lire circa, mentre con gas metano poco più di 300 euro. “Un tetto per una casa unifamiliare costa 30 milioni circa: lo Stato ne dà il 75 per cento a fondo perduto”, spiega l’ingegner Gianni Silvestrini, direttore generale del ministero. La ricchezza climatica di cui dispone l’Italia dovrebbe favorire enormemente l’ultilizzo di pannelli solari e del fotovoltaico ma ciò avviene ancora a rilento e il ritardo è paradossalmente più forte al sud. Resta il problema della volontà politica. Come spiegare altrimenti che i paesi che utilizzano questa fonte pulita di energia sono tutti paesi “poveri” di sole, come Germania, Svezia, Austria e Danimarca?


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Di tutto un po’

◗ ABUSI&CONSUMI Ma quanto mi costi Come usare il telefonino senza ‘spennarsi’? Ecco qualche consiglio: 1) Prediligere piani tariffari senza scatto alla risposta, sarete meno penalizzati quando cade la linea 2) Prediligere piani tariffari a tempo più che a scatti, sono più trasparenti! 3) Meglio una ricarica di grosso taglio una volta all’anno che più ricariche di piccolo taglio: si può risparmiare fino al 50%! 4) Se avete un piano tariffario che prevede sconti per chiamate verso telefonini dello stesso gestore (tariffa on net e off net), usate il servizio informazioni. Basta fare il 456+numero da chiamare (se siete clienti Vodafone il 454, ma a breve il 456) per sapere l’operatore che state per chiamare. A causa della portabilità del numero, infatti, il prefisso non corrisponde più all’operatore. 5) Ogni tanto chiamate il customer care (190 per vodafone, 119 per tim, 158 per WInd e 133 per 3) e chiedete informazioni su quale è il vostro piano tariffario e sui suoi costi. (fonte: Pit servizi di Cittadinanzattiva, 06/36718555, pit.servizi@cittadinanzattiva.it)

◗ INCAMPA(G)NA Mamme a pezzi Una mamma in frantumi.......è la cartolina contro l’osteoporosi che il Tribunale per i diritti del malato invita a spedire al Ministero della Salute affinchè sia modificata la nota 79 della CUF (Commissione Unica del Farmaco). Questa, infatti, prevede che i farmaci per la prevenzione dell’osteoporosi siano resi disponibili gratuitamente solo per chi abbia già subito gravi fratture vertebrali o femorali. Ma le fratture intervengono quando la fragilità delle ossa è già in stato avanzato. Con l’invio della cartolina si chiede la gratuità dei farmaci per la prevenzione della prima frattura per alcune classi di pazienti, ad esempio coloro che debbano sottoporsi ad un trattamento cortisonico di durata superiore ai tre mesi (soprattutto donne in menopausa), o pazienti ai quali è associato un rischio di frattura entro dieci anni superiore al 10%. La campagna è stata realizzata dal Tribunale per i diritti del malato e dal Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici in partnership con LIOS-Lega italiana Osteoporosi, AIPOSAssociazione italiana pazienti osteoporosi, Federasma, Associazione Italiana Pazienti BPCO, FAIP (Federazione delle Associazioni italiane di paraplegia), ANMAR (Associazione nazionale malati reumatici). La cartolina è sul sito http://www.cittadinanzattiva.it/cartolina_sirchia.htm

◗ CULT

André Glucksmann, Il Corriere della Sera, 19 novembre 2003

BUONE PRATICHE

A cura di Rachele Nocera – FORUM PA Obiettori a Bolzano. Domanda, assegnazione, idoneità al servizio: un focus sul significato dell’obiezione di coscienza e sulle scelte alternative di servizio allo Stato che i cittadini possono compiere per esercitare il diritto di rinuncia all’uso delle armi. È rivolta ai giovani dai 18 ai 26 anni la nuova iniziativa della provincia di Bolzano: un sito internet dedicato ai temi dell’obiezione di coscienza e del servizio civile; uno spazio web ricco e approfondito pensato innanzitutto per guidare i giovani attraverso le procedure e gli adempimenti necessari a compiere una scelta di questo tipo – normativa di regolamentazione, modulistica di riferimento, enti convenzionati – come una sorta di assistente virtuale. Ma che, soprattutto, cerca di comunicare il valore profondamente “civile” che un atto di scelta personale acquisisce quando, da semplice testimonianza, si trasforma, attraverso il servizio

“” (...) l’Italia ha insegnato all’Europa l’arte e la dolcezza di vivere insieme in una società ‘civile’, sfuggendo alla legge della sciabola e del ricatto terroristico. (...) I carabinieri sono morti per la pace, e tutta l’Italia sembra averlo capito.

civile, in un valore sociale e politico profondo. Info: http://www.provincia.bz.it/praesidium/ 0101/zivildienst/index_i.asp Sportelli in rete. È il nome dell’iniziativa promossa dalla Consulta Ligure dei Consumatori e degli Utenti della Liguria (che riunisce 12 sigle) e Finanziata dalla Regione Liguria, che offre ai cittadini informazione e consulenza su alcuni temi del consumo come tariffe assicurative, turismo, prestiti bancari ed incauto acquisto. La "rete" si estende su tutto il territorio attraverso i 25 sportelli e il numero verde (800180431). Non solo attenzione ai prezzi, ma aiuto ai cittadini disagiati, che possono chiedere un parere telefonico o prenotare con un appuntamento consulenze più complesse. Il tavolo per l’inclusione sociale di Sant’Agnello. Organizzazioni civiche, autonomie scolastiche, comuni e ASL del comprensorio sorrentino

sono i protagonisti del tavolo di inclusione sociale promosso dal Comune di Sant’Agnello (NA). Primo esempio di un percorso partecipato per la definizione del Piano Sociale di Zona, il tavolo di concertazione vuole rendere primi attori i grandi assenti della riforma del welfare: i cittadini. Ascoltare i bisogni, conoscere il territorio, credere nel cittadino e nelle rete sociale come risorsa di crescita per le istituzioni e la società civile, valorizzare l’iniziativa di persone e associazioni è l’obiettivo del progetto che parte da qui per programmare le politiche socio-sanitarie del comprensorio. Dalla Campania un luogo di promozione della cittadinanza attiva come “sistema di partecipazione in cui tutta la comunità locale è chiamata a co-progettare e valutare le politiche e gli interventi sociali”. Info: Anna Granata, Servizio Politiche sociali del Comune di Sant’Agnello.

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Il documento

Affari di stato

PREZZI PAZZI? SELF CONTROL...

Il carovita è stata l’emergenza nazionale del 2003. Mentre continua il rimpallo di responsabilità tra associazioni dei commercianti e governo, l’euro diventa il capro espiatorio degli au12 menti. E a Natale, sui prezzi, vigilano i consumatori egli ultimi mesi del 2003, il dibattito politico in generale, l’attenzione dell’opinione pubblica e l’iniziativa delle organizzazioni di tutela dei consumatori e degli utenti, si sono polarizzati intorno al tema dell’aumento generalizzato dei prezzi e delle tariffe. • Le Associazioni dei consumatori hanno tentato di rappresentare le richieste dei cittadini-consumatori-utenti, ognuna con il proprio stile, sia sul versante della mobilitazione sia su quello dell’interlocuzione istituzionale. • La crisi dell’economia in generale, una delle più gravi degli ultimi decenni, e le condizioni della finanza pubblica, hanno inciso non poco sul costo della vita di moltissimi cittadini e famiglie, penalizzando soprattutto quelle fasce di popolazione in maggiori difficoltà che più necessitano di servizi e tutele. • Il ruolo del Governo, in tutto questo, è riassumibile nelle dichiarazioni del Ministro Tremonti “è tutta colpa dell’euro” • I dati forniti dall’Istat forniscono un contesto di riferimento già di per sé estremamente significativo, rispetto al carattere generalizzato degli aumenti

N

APPUNTAMENTO IN 100 CITTÀ Una campagna nazionale da realizzarsi a livello locale. L’iniziativa Spesa Intelligente, Spesa Conveniente coinvolgerà tutte le regioni italiane, mediante la diffusione di un vademecum, l’organizzazione di una o più specifiche giornate di informazione e di sensibilizzazione. Per informazioni: www.cittadinanzattiva.it

che sono intervenuti sul piano dei prezzi e delle tariffe (e come dimenticare quelli delle giocate e delle diverse forme di imposizione?). Tra l’agosto 2002 e l’agosto 2003, i servizi di bancoposta sono aumentati del 26.7%, gli ortaggi e i legumi freschi del 9.3%, l’istruzione secondaria del 8.2%, i servizi bancari del 7.4%, i pedaggi autostradali del 6.7%, la frutta fresca del 6.3%. Dal 2001 ad oggi, sempre utilizzando i dati Istat, gli ortaggi sono aumentati del 18.5% e la frutta del 15.1%, cioè più che nei 6 anni precedenti, nei quali gli incrementi si attestarono, rispettivamente al 18.1% e al 14.6%. • L’ultima provocazione, in ordine di tempo, è del presidente di Confcommercio Sergio Billè il quale, da abile negoziante più che negoziatore, ha tentato di giocare d’anticipo proponendo al Governo di sgravare dalla tredicesima tutte le tasse che la accompagnano e di bloccare gli aumenti delle tariffe. In cambio, da piazza Belli arrivava l’impegno a trovare un accordo tra produttori e commercianti per tenere fermi i prezzi fino a fine febbraio 2004. Il tutto, ovviamente, “per dare una boccata d’ossigeno alle famiglie” affermava Confcommercio e un bel


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Affari di stato ZONAROSSA

L’HIT PARADE DEI RINCARI

Sul sito di Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it) l’elenco delle 209 voci che, per ciascuno dei 12 capitoli del paniere Istat, hanno fatto registrare i più alti incrementi di prezzo. Di seguito la hit parade dei rincari registrati nel 2003 rispetto allo stesso periodo del 2002, per venti prodotti e servizi di uso quotidiano:

Fonte: elaborazioni Cittadinanzattiva su dati Istat

gruzzolo di euro ai commercianti, aggiungiamo noi. • In questo contesto, le cinque Organizzazioni – Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino ed Unione nazionale consumatori - che hanno dato vita a Consumatori Indipendenti, annunciano la realizzazione di una campagna di informazione e di sensibilizzazione a tutela dei consumatori per promuovere la spesa intelligente e meglio proteggerne il reddito, dall’ambizioso titolo Spesa Intelligente, Spesa Conveniente (vedi box a pag.12). • Sul versante prezzi e tariffe si propone d’intervenire con le seguenti misure: a. Effettuare controlli fiscali su tutta la filiera (dal produttore al venditore finale) di settori di vendita dei prodotti e dei servizi che fanno registrare incrementi superiori del 10% al tasso di inflazione; b. Promuovere la redazione e la diffusione periodica dei panieri comunali sui prodotti e servizi di largo consumo, con la collaborazione tra comuni, as-

GUARDIE E LADRI E IL MINISTRO MANDÒ L’ANNONARIA “Ci sono aumenti di prezzo ingiustificati?” La frase è di Nicolas Cage, poliziotto in Può succedere anche a te. La pellicola citata non passerà certo alla storia della moderna cinematografia, ma la frase potrebbe diventare familiare tra i banchi dei mercatini. Più di una volta, infatti, Il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano ha chiesto l’aiuto della polizia annonaria per combattere l'inflazione. Ma per fare cosa? Compito della polizia annonaria è quello di controllare la regolarità delle licenze, l´igiene dei locali, la conservazione dei prodotti. Controlla anche i prezzi, ma per verificare se sono esposti, non se sono troppo alti.

prodotti e servizi di uso quotidiano

incrementi agosto 2002/agosto2003

servizi bancoposta

+ 26.7%

trasporti navali

+ 20.8%

sigarette italiane

+ 14.3%

lubrificanti

+ 13.6%

ortaggi e legumi freschi

+ 9.3%

patate

+ 9.0%

istruzione secondaria

+ 8.2%

servizi bancari

+ 7.4%

sigarette estere

+ 7.1%

gas

+ 6.8%

pedaggi autostradali

+ 6.7%

frutta fresca

+ 6.3%

pollame

+ 5.6%

altre carni

+ 5.4%

ristoranti & pizzerie

+ 4.8%

trasporti urbani

+ 4.5%

acqua potabile

+ 4.4%

raccolta rifiuti

+ 3.8%

bar (pasticceria, gastronomia, gelati)

+ 3.4%

canone Tv

+ 3,2 %

sociazioni dei consumatori e dei commercianti i c. Istituire appositi spazi d’informazione “obbligatoria” sui telegiornali televisivi e radiofonici, come d’altra parte viene fatta in larga misura per le informazioni sulla borsa, per rendere noto al grande pubblico l’andamento delle variazioni degli indici dei prezzi delle 10 voci di prodotti e servizi di maggiore consumo (trasporti, farmaci, ortaggi, frutta, assicurazioni auto, acqua, elettricità, abbigliamento, spese bancarie, gas, ecc.). d. Promuovere una rete di Osservatori prezzi e tariffe congiunti, con la collaborazione tra Amministrazioni pubbliche e Organizzazioni dei consumatori e utenti, per tenere costantemente sotto controllo l’andamento e promuovere apposite campagne comuni d’informazione e di sensibilizzazione dei cittadini consumatori sul versante della spesa intelligente e razionale. e. Sviluppare la maggiore concorrenza nel settore del commercio e dei servizi, superando le limitazioni poste in diverse regioni alla stessa legge Bersani allo sviluppo della grande distribuzione e dei nuovi punti vendita (come per le farmacie).

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Azione!

L’ A G E N D A DEGLI ITALIAN I

Sette diritti in Tribunale - In formazione, ri ne, processo spetto, access celere, qualità o, strutture ad : sono questi eguate, partec no nella giustiz gl i ambiti di tute ipazioia promossi in la de lla Ca tu rta dei diritti tta Italia da G rete di Cittad del cittadiiustizia per i di inanzattiva sp ritti. I cittadin ecializzata ne zioni adegua i, secondo la l settore, hann te, comprensi o il di ri tt bi o li di e ri co ce mplete da pa vere informazia; di vedere rte dei divers rispettata la pr i operatori de opria dignità, stimone, e di lla giustisia che rivest non essere og ano il ruolo di ge tt o pa di rt pr scriminati ne e che di teassi e di com ll’accesso alla portamenti le giustizia per m sivi; di non es re adeguate, sere diot ivi economici dignitose e fu e sociali; di ut nzionali; di pa ili così come prev zz ar rtecipare alla e struttuisto dall’art. 10 amministrazio 2 della Costitu ne della giustiz ziari e con la zi on ia, e, anche all’int promozione di erno dei cons azioni di mon e lo sviluppo igli giudiitoraggio civi di forme di in co circa il funz terlocuzione ionamento de vuti alla lung con le autorità l servizio hezza dei proc co mpetenti; di no es si e de n subire dann lle procedure pei; di usufru i doire di giustizia giudiziarie, in linea con i pa di qualità, in e a correttezz rametri euroquanto a risu a delle proced ltati, a prepar ure. Finora la azione degli op politica ufficia eratori le ha fatto orec chie da merca nte.

BACHECA .IT

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Chiude l’anno europeo dei disabili

Gli altri siamo noi

Si chiama “Handitalia” ed è la manifestazione organizzata dall’associazione Help Handicap Onlus a conclusione dell’anno europeo dei disabili. L’iniziativa, che si svolge a Bergamo presso il Salone Nazionale per l’autonomia e l’integrazione delle persone con disabilità, dal 6 all’8 dicembre, è un occasione di incontro, dibattito e informazione sui temi che riguardano i disabili. Dibattiti, convegni, seminari, ma anche spazi espositivi, musicoterapia, ippoterapia, teatro dei suoni: una tre giorni per conoscere e capire le esigenze dei disabili. Info: www.handitalia.it .

Pace e dintorni-Progetto di educazione alla nonviolenza compie dieci anni. In occasione del suo compleanno l’associazione, che si impegna nella promozione della cultura della nonviolenza soprattutto nelle scuole, organizza una mostra itinerante su pregiudizi, discriminazioni e capri espiatori dal titolo Gli altri siamo noi che nel corso dell’anno accademico 2003/2004 sarà visitabile in diverse città italiane. Pace e dintorni organizza inoltre percorsi formativi specifici per studenti, insegnanti e genitori. Info su: www.pacedintorni.it

◗ C AMPANILI Cittadinanza attiva 1: Catania Un autobus viaggia fra le strade di Catania alla scoperta dei luoghi e dei servizi che la città etnea offre agli immigrati: è il Tour della cittadinanza attiva, organizzato da Volontari nel mondo-Focsiv insieme con tredici organismi associati e cofinanziato dal Ministero degli Esteri, per diffondere la cultura della solidarietà fra le etnie, partendo dagli insegnanti delle scuole. I primi 30 partecipanti hanno viaggiato sul bus il 20 novembre. Altri due tour sono

previsti per il 22 gennaio e il 26 febbraio. Info: Cope, via Crociferi 38, tel. 095.317390, copect@tiscali.it

Cittadinanza attiva 2: Forlì Cittadinanza e.... partecipazione, welfare, immigrati, commercio equo, disagio mentale, cura del dolore. Sono stati questi alcuni dei temi trattati nel corso della Fiera delle buone pratiche di cittadinanza, organizzata a Forlì dal 17 al 22 novembre scorsi dalla Fondazione Lewin e dalla Regione Emilia Romagna. Fondazione Alfred Lewin, presso Una città, p.za Dante 21 47100 Forlì, 0543-21422, fondazionelewin@libero.it.

BACHECA .EU Summit della gioventu’

1000 donne per un Nobel

Dal 10 al 12 dicembre circa 200 giovani tra i 18 e i 30 anni provenienti da tutto il mondo si riuniranno a Bruxelles per discutere una molteplicità di temi (economia, politica, società civile) legati da un filo rosso: la “globalizzazione” nel senso più lato del termine. Il World Youth Summit è l’evento conclusivo di Youth and Globalisation, un progetto degli Stati Generali degli studenti europei (AEGEE) portato avanti nel corso del 2003 che culminerà appunto nella tre giorni di dibattiti nella capitale europea. L’AEGEE è promotrice di numerose altre iniziative. Info: www.aegee.org/globalyouth

Individuare 1000 donne che stanno lavorando per la costruzione di un mondo senza violenza da proporre per l’assegnazione del premio Nobel per la Pace nel 2005. E’ questo l’ambizioso obiettivo di un’organizzazione che si è costituita lo scorso marzo con sede a Berna costituita da partners europei e mondiali. Due le ragioni del progetto: riconoscere l’importanza del lavoro di chi ogni giorno (e per lo più in ombra) si adopera per la pace nel mondo e spezzare il “monopolio maschilista” del Nobel per la pace. Info: Info: www.1000peacewomen.org


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Azione!

IME V O M N I

N TO Silenzio, musica per le nostre orecchie

E’ lo slogan della campagna contro l’inquinamento acustico promossa dalla sezione di Cittadinanzattiva di Chioggia. Una cartina della città con l’indicazione delle aree più esposte al problema, iniziative specifiche, anche nelle scuole, per sensibilizzare i cittadini e renderli protagonisti attivi nella prevenzione. Il primo passo, che Cittadinanzattiva ha proposto all'Amministrazione comunale, riguarderà l'illustrazione alla cittadinanza del piano per ridurre se non per eliminare i rumori. Info: umbertoiazzetta@tin.it

Roma nascosta

Nove città a misura di giovani

Cartelloni pubblicitari 6X3. Contro la proposta di una legge regionale che li ripristinerebbe dopo che furono eliminati da una delibera comunale, si schierano Cittadinanzattiva Roma, insieme ad associazioni ambientaliste e al comitato Scopri Roma. Il Comitato lancia una petizione popolare, con raccolta di firme, in tutta la città per un intervento straordinario di bonifica del territorio dalla piaga del cartellone selvaggio. Per aderire: Comitato Scopri Roma P.zza Cinque Lune 113 - Roma 00186 Tel. 06.68135313 - fax 06.68808856

Cosa ostacola la partecipazione dei giovani locali alla vita di comunità nell’area dello sport, della politica, dell’educazione, ma non solo? Ad individuare le problematicità e mettere in atto gli interventi risolutivi (saranno almeno tre) è il progetto che sta animando nove comuni dell’area montebellunese di Cittadinanzattiva: Montebelluna, Caerano, Cornuda, Crocetta, Giavera, Maser, Pederobba, Trevignano e Volpago. Info: regione.veneto@cittadinanzattiva.it, tel. 0422- 411832.

Facciamo un bilancio

Fai fruttare il tuo tempo

Che cos’è il bilancio sociale? Perché utilizzarlo? Come si redige? A tutte queste domande risponde il corso di formazione in Bilancio sociale come strumento di governo e comunicazione organizzato dall’Agenzia di Cittadinanza Equal e rivolto alle cooperative sociali. Il corso, articolato in sei giornate, affronta i concetti fondanti di responsabilità sociale e stakeholder, presentando le motivazioni che potrebbero e /o dovrebbero muovere un’organizzazione all’utilizzo del bilancio sociale. La partecipazione è gratuita, la sede Vimercate (Mi). Info: nordestmi@agenziadicittadinanza.it

E’ stato un grande successo il servizio Aiuto alla mobilità promosso dalla Banca del Tempo di Legnano a favore dei non vedenti. Da giugno a dicembre - ma con ogni probabilità l’iniziativa sarà prolungata - i soci della Banca del Tempo hanno messo a disposizione parte del loro tempo per accompagnare in macchina alcuni non vedenti, che restituiranno il loro “debito temporale” offrendo a loro volta altri generi di servizi. Le Banche del Tempo – presenti in molte città italiane – si fondano infatti sull’idea del tempo come valore di scambio. Info: bdt.legnano@libero.it

◗ FATTO TORINO: STERILIZZAZIONE DEI RIFIUTI SANITARI. Sarà il lavoro che vedrà impegnati 25 detenuti del carcere torinese delle Vallette, grazie al progetto CONTAC, realizzato dalla cooperativa Arcobaleno del Consorzio Abele lavoro. COMO: TURISMO SENZA HANDICAP. I servizi e i luoghi turistici della città lariana saranno più accessibili grazie all’impegno di 25 associazioni della provincia impegnate sul tema disabilità. Il risultato tangibile in una guida pubblicata dal Centro servizi per il volontariato di Como, per ora disponibile online al sito www.comopertutti.it

◗ DA FARE Milano: Progettare il quartiere. Le associazioni del quartiere Isola di Milano chiedono al Comune di essere interpellate per la riprogettazione del quartiere e in particolare dell’area cosiddetta Stecca degli artigiani, l'ex fabbrica della Siemens in via Confalonieri. A tal fine hanno presentato anche un piano. Idro (Brescia): Casa per disabili. Un gruppo di genitori di ragazzi portatori di handicap raccoglie fondi per la costruzione e la gestione di una Casa-alloggio che ospiti i disabili soli. La prima pietra sarà posata entro la fine dell’anno.

Dice il saggio

L’ufficio reclami europeo

Chi pensa che dopo la pensione ha finito di dare il proprio contributo alla società si sbaglia di grosso. In Austria gli over 65 che nel corso della loro vita hanno acquisito conoscenze, competenze e professionalità hanno la possibilità di mettere la propria esperienza a disposizione della comunità. L’ Austrian Senior Experts Pool (ASEP) è un pool di esperti davvero speciale che offre la propria consulenza nei più diversi settori: dalle scienze alla medicina, dall’arte all’economia, dal turismo allo sport. Info: Info: www.asep.at

Si chiama Nikiforos Diamandouros, ha 61 anni ed è greco. Il Mediatore Europeo non è un anonimo ufficio reclami ma una persona in carne ed ossa che ha il compito di ricevere le denunce dei cittadini dell’Unione Europea su disservizi e disfunzioni delle istituzioni comunitarie. Il Mediatore si impegna a rispondere in tempi brevi, ad avviare, se è il caso, delle indagini e ad intervenire presso l’istituzione inadempiente per trovare una soluzione all’accaduto. Forse, finalmente, un servizio lontano dalle burocrazie e vicino ai cittadini. Info: www.euro-ombudsman.eu.int

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DICHIARAZIONE DI ADESIONE ALL’ASSEMBLEA TERRITORIALE DELLA CITTADINANZA ATTIVA DI

......................................................................................................................................

Io sottoscritta/o ................................................................................................................................................................. nata/o a ............................................................................................................. il ................................................................ residente a ............................................................................................................................................................................. via ............................................................................................................................................................................................... cap .................................................. tel. ........................................................... fax ............................................................ e-mail ........................................................... documento di identità .................................................................... n. ..................................................... rilasciato il ........................................... da ........................................................... professione ........................................................................................................................................................................... - condivido le finalità del movimento Cittadinanzattiva di affermare in Italia e in Europa una nuova cittadinanza. Questa è fatta dei poteri e delle responsabilità esercitati dai cittadini e dai consumatori nella vita quotidiana della democrazia e si realizza attraverso la tutela dei diritti sanciti dalle leggi o patrimonio della coscienza comune (come spiega la “Dichiarazione sulla tutela dei diritti” contenuta nello statuto del Movimento); - aderisco pertanto all’Assemblea territoriale della cittadinanza attiva di ..........................................................., espressione di Cittadinanzattiva, organizzazione di tutela dei diritti dei cittadini consumatori e utenti, e mi impegno a prendere parte alle iniziative promosse; - scelgo di dedicarmi, per realizzare la nuova cittadinanza, alle attività che più si adattano alle mie possibilità, alle mie competenze e ai miei interessi. In virtù della disponibilità offerta, posso: - eleggere i miei rappresentanti nei congressi regionali del Movimento o candidarmi io stessa/o a ricoprire quelle cariche, per far valere, anche al livello regionale, il punto di vista della cittadinanza; - proporre all’Assemblea temi di discussione ritenuti rilevanti e sui quali desidero che l’Assemblea si impegni; - fruire delle opportunità di formazione, informazione e aggiornamento promosse dal Movimento per rendere più efficaci le azioni a favore dei diritti dei cittadini e dei consumatori. Il cittadino che aderisce all’Assemblea territoriale della cittadinanza attiva si impegna a rispettare lo statuto, le deliberazioni dei congressi e degli altri organi statutari e accetta il criterio generale di verifica periodica circa l’efficacia del proprio operato nel Movimento, così come stabilito dall’art. 4 del vigente statuto.

luogo e data ......................................................................................................................

firma ..............................................................................

per Cittadinanzattiva .........................................................................

Garanzia di riservatezza. Ai sensi della legge n. 675/96 acconsento al trattamento dei miei dati personali, che saranno utilizzati esclusivamente per iniziative connesse alle attività del Movimento.

data .....................................................................................

firma ...................................................................

Campagna di adesione alle Assemblee territoriali della cittadinanza attiva Da fotocopiare e inviare a Cittadinanzattiva via posta all’indirizzo via Flaminia, 53 - 00196 - Roma o via fax al numero 06 36718333


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