Motology N°4 (2011)

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ROUND 6/7/8 maggio 2011

INTERVIEWS: Patricia dethor Massimo Roccoli Ayrton Badovini ROCKFASHION: Motologyne Misano ROCKPEOPLE: Lenny Kravitz Arte e Rock ON THE ROAD Brno Garda POWERED BY



Sommario 5

EDITORIALE

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THINGS

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FASHIONIST

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ROCK PEOPLE Lenny Kravitz

20-21

ciak

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RACING sbk:

BEAUTY

12-13 ROCK FASHION Motologyn @ Misano 40-43 interview: Patricia Dethor Batta

somm 16-17

ROCK PEOPLE Arte e Rock


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interview: Ayrton Badovini

NoveNoveSei edizioNi Ciro MeNottti, 22 - 20129 MilaNo

via

editore/PUBliSHer leo zolea leozolea@Motology.it direttore reSPoNSaBile/editor leo zolea CaPoredattore/editor iN CHieF daNiela BeNazzi daNielaBeNazzi@Motology.it

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interview: Massimo Roccoli

most wanted: kavasaki 1000

iMPagiNazioNe, graFiCa, PoSt-ProdUzioNe FaBio SalaMida graFiCa@Motology.it redazioNe/editorial oFFiCe redazioNe CeNtrale via arCHiMede, 80 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 www.Motology.it redazioNe@Motology.it CollaBoratori/ CoNtriBUtorS valeria gHilardi, FiliPPo Perlavera, aNdrea della FraNCeSCa, taNia FUrlaN, lUCa de PalMa, MarCo MarCello BiNa, FederiCo Porrozzi giorgio BarBier. FotograFie/PHotoS arCHivio NoveNoveSei, leo zolea, MilaNgeleS, FaBrizio Porrozzi/zaC

diStriBUzioNe e StaMPa/PriNt ProMoCard® via iMPeria 25 20142 MilaNo ProPrietà letteraria ed artiStiCa riServata/ CoPyrigHt NoveNoveSei

mario 52-56

MOTO TRAVEL: Brno

58-61

MOTO TRAVEL: Garda

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AGENDA

Motology è UN SUPPleMeNto a Fly//MagaziNe, regiStrazioNe triBUNale di MilaNo N° 560 del 06/09/2004

iSCrizioNe regiStro oPeratori della CoMUNiCazioNe N° 12177iSSN 1970-3066

CoNCeSSioNaria eSClUSiva PUBBliCità Media Fly Srl - via Ciro MeNotti, 22 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 direzioNe@MediaFly.it



EDITORIALE Sapete dove si può toccare con mano quell’emozione e quel piacere che solo le due ruote sanno dare? Risposta: nei paddock o sugli spalti dei Gran Premi motociclistici, Superbike in primis! Quella passione tutta italiana per le corse e per i suoi protagonisti così tangibile nel corso dei week end di gara, è un qualcosa che non solo ti colpisce, ma che ti rimane dentro. E peccato se il “Dottore” in sella alla sua Desmosedici GP11 non fa i risultati che tutti attendevano, perché in Italia ci si può emozionare anche per i grandissimi Max Biaggi, Marco Melandri o Michel Fabrizio senza dimenticare l’ottimo Ayrton Badovini o ancora il portabandiera del team italiano della Kawasaki, Roberto Rolfo, tanto per rimanere in Superbike. Che dire, poi, della Supersport dove Luca Scassa fa battere il cuore ai suoi innumerevoli tifosi , così come Massimo Roccoli e Vittorio Iannuzzo, passando per Roberto Tamburini, Luca Marconi e Danilo Dell’Omo. Nella Superstock 1000, invece, fra i tanti italiani in gara, spicca Davide Giugliano che, alla sua terza vittoria stagionale, fa rivivere le emozioni che lo scorso anno furono di Badovini oggi protagonista indiscusso nella categoria SBK. E poi, ovviamente, ci sono loro: le moto! Perché quelle Ducati e quelle Aprilia che sfrecciano sui circuiti sono un altro degli orgogli tutti Made in Italy. Prenotate un biglietto per il Mondiale SBK in programma ad Imola e capirete di cosa stiamo parlando, nel frattempo buona lettura e... buona visione! Vi ricordiamo, infatti, che gli esclusivi video targati Motology sono disponibili sul nostro canale youtube.

EDITOR 5


THIN 5 “cose” che ti faranno sembrare un vero Motologo!

AntivEntO E AntipiOggiA, LA WinD-fight fuLL zip

RAckEt fA pARtE DELLA cOLLEziOnE EstivA Di DAinEsE E pER quEstO mOtivO gARAntiscE AnchE OttimA tRAspiRABiLità.

RELOADED AB è LA giAccA REALizzAtA DA tucAnO uRBAnO pER viAggi Di mEDiA E LungA DistAnzA chE gARAntiscE fREschEzzA, gRAziE AgLi insERti in REtE, E sicuREzzA cOn LA pREDispOsiziOnE pER insERiRE L’AiRBAg.

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NGS muLtitEch ARmOR Di spiDi è LA giAccA cOn DispOsitivO Di pROtEziOnE inDiviDuALE cOmpLEtO. hA, inOLtRE, un cORpEttO in REtE tRAfORAtA chE D’EstAtE può EssERE inDOssAtO cOmE cApO unicO.

ispiRAziOnE pADDOck pER LA JOyRiDE functiOnAL JAckEt Di hARLEy DAviDsOn cOn intERnO, DA inDOssARE AnchE sEpARAtAmEntE E pREDispOsiziOnE pER insERiRE LE pROtEziOni tEcnichE.

tEcnicissimA LA AiR fLOW JAckEt Di AXO chE cOnsEntE LA mAssimA tRAspiRAziOnE gRAziE ALL’AREA tRAfORAtA su BustO, schiEnA E mAnichE gARAntEnDO LA mAssimA sicuREzzA.

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theFASHIO

BETSEY JOHNSON: L’ORIGINALITA’ E Frizzante, ironica, quasi oltraggiosa la collezione proposta da Betsey Johnson per la primavera-estate, presentata a New York. Le modelle indossano abiti ispirati al mondo delle due ruote e, in particolare, a quello dei ciclisti con capi sportivi, aderenti e coloratissimi. Gli accessori sono composti da catene, collane, fischietti, cinturoni, bandane, cappellini, guanti da ciclista e capi in veste di Lolita sexy, abbinati a parigine rigate da rocker e sandali in stile “cubista”.

Ci piace: Un po’ folle e Un po’

capricciosa, la donna Betsey Johnson ci piace per qUello spirito liBero che dimostra anche nel vestire. Bella la collana “ride me” da indossare nelle serate estive e molto chic anche i gUanti in stile ciclista da Usare con lo scooter per scorrazzare in città. stilosa la Bandana per la spiaggia e assolUtamente da avere il giUBBino in stile Biker.

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Non ci piace: difficile indossare Un total look Betsey Johnson perché, diciamolo chiaramente, per farlo ci vUole davvero tanto carattere! per qUanto ci rigUarda il leggins sarà anche comodo per andare in moto, ma la gonnellina frU-frU, il maxiplateaU e il cintUrone penzolante….. proprio no! da Bocciare.


NIST HN:A’IO E’ DI CASA La stilista ribadisce il suo amore incondizionato per tutto ciò che è colore, frizzante e irriverente, proprio come lei che appare in passerella a fine sfilata guidando una bicicletta rigorosamente rosa con giubbino da biker e cappellino da corsa!

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beauty

CALDO E MALO Le alte temperature sono direttamente proporzionali all’aumento dei malori, soprattutto per chi si sposta in moto in città. by Valeria Ghilardi

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Se la bella stagione è il momento ideale per andare in moto, è anche vero che le alte temperature possono creare disagi per chi sceglie di spostarsi con le due ruote, soprattutto, in città. La scorsa estate, per esempio, la centrale operativa del 118 di Roma ha registrato numerose richieste di soccorso avvenute proprio in estate e proprio ai danni di motociclisti che, complice il solleone e l’umidità che innalza la percezione di calore, si sono resi protagonisti di una notevole percentuale di malori. “I malori per chi è a bordo di moto e scooter si verificano perchè, complice il caldo, all’interno del casco aumenta la sudorazione e il senso di costrizione” spiegò, alL’epoca, il diret10

tore della centrale operativa del 118 di Roma, Livio De Angelis che si affrettò anche a ribadire che per recuperare lo stato di forma era necessario bere acqua o soluzioni a base di sali minerali. Ma che tipo di malessere può colpire i motociclisti? Uno dei principali rischi è legato alla disidratazione; con il caldo, infatti, la sudorazione aumenta, ma andando in moto l’aria

contribuisce a far evaporare il sudore, provocando l’ulteriore produzione di sudore messa in atto dal nostro organismo per mantenersi in equilibrio. Inizialmente la disidratazione si manifesta con una sensazione di torpore diffuso e sonnolenza che può indurre ad una perdita di riflessi o addirittura allo svenimento. Prima di mettersi in sella alla propria moto o scoo-


y IN MOTO tALORI SOMATOLINE COSMETIC

Sentir entirSi Sempre freSchi e aSciutti è un’eSiGenza irrinunciabile; un deodorante che riSpetti il ph della pelle e GarantiSca un efficacia prolunGata è dunque, irrinunciabile. Somatoline coSmetic ha ideato una linea di prodotti appoSitamente Studiati e formulati per riSpondere alle eSiGenze di S SenSibilità, intolleranza e iperSudorazione.

RED BULL

la Vediamo in mano a tanti motocicliSti al termine di una Gara e, in effetti, una lattina di red bull ha il pluS di far recuperare Velocemente beneSSere fiSico e mentale ad un fiSico StreSSato o Sotto Sforzo come quello di chi Guida a lunGo, maGari Sotto il Sole cocente.

ter è bene ricordarsi i clas classici consigli che si sentono durante il periodo estivo: bere tanto, cercare di evitare gli spostamenti nelle ore più calde della giornata e, nel nostro caso, fare molto attenzione all’abbigliamento; un motociclista, infatti, non può dimenticare la sicurezza e dunque: sì a pelle e tessuti tecnici per chi viaggia in autostrada, mentre per gli spostamenti

cittadini sono consigliati pantaloni lunghi e felpa leggera in fibre naturali come cotone, seta e lino che favoriscono la naturale traspirazione ed evitano escoriazioni gravi in caso di caduta. Importante anche l’alimentazione: i cibi grassi e piccanti, ad esempio, dovrebbero essere limitati poiché, aumentando la vasodilatazione e favorendo un aumento della

temperatura corporea, stimolano la sudorazione. Lo stesso dicasi anche per l’assunzione di caffè e alcool. Insomma, armatevi di santa pazienza per affrontare la calura estiva in arrivo, ma un pò di irritabilità e nervosismo, sempre dovuti al caldo, sono sempre meglio dei pericoli corsi da chi sfreccia in scooter per la città in canotta e hawaianas! 11


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Motologyna @ misano

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L’arte del

che spett LIVE! Una mostra che ripercorre la contaminazione di due mondi, arte e musica, uguali ma diversi. By Daniela Benazzi

Che un certo tipo di arte fosse rock, nessuno lo metteva in dubbio, ma fino al 7 di agosto potrete verificarlo di persona con una visita alla 16

organiz mostra LIVE! organizzata presso le sale espositive del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Sottotitolo della mostra,

curata da Luca Beatrice e Marco Bazzini, è “L’arte incontra il rock” e mai citazio citazione fu più azzec azzeccata visto che è indiscutibi indiscutibile che la storia dell’arte con contemporanea e la storia del rock siano andate di pari passo contribuendo alla costruzio costruzione dell’univer dell’universo culturale degli ultimi quarant’anni. LIVE! propone, dunque, una lettura parallela e originale di alcuni dei grandi eventi musicali


del rock:

ttacolo! attraverso l’esposizione di dipinti, sculture, installazioni, videoclip, artworks, LP, opere grafiche, fotografie, riviste e film. Si parte dal 1969 anno dell’ultima storica esibizione live dei Beatles “Welcome to the Show!” sul tetto della casa discografica Apple. E’ l’anno di Woodstock, del Flo-

wer Power, della diffusione delle utopie e della loro stessa caduta resa evidente dal concerto dei Rolling Stones ad Altamont, finito in tragedia con la morte di quattro ragazzi. Dal punto di vista dell’arte è, invece, l’anno in cui Harald Szeemann cura When Attitudes Become Form la

prima importante mostra che apre universalmente le nuove frontiere dell’arte contemporanea. Gli artisti sono chiamati, nello spirito dell’epoca, a esprimersi secondo la propria sensibilità proponendo idee piuttosto che opere, in un parallelismo che li acco17


“cantante rock di plapla stica” come lo definidefini va il suo creatore/attocreatore/atto re David Bowie, che in arte ci ricorda, tra gli altri, Urs Lüthi, artista che lavora sul proprio corpo tra performance artistica e rappresenta rappresentazione teatrale, proprio come opera in musica il Duca Bianco Bowie. Il nuovo concetto di star arriva alla fine degli anni settanta con il punk dei Sex Pi Pistols, i ragazzi “sporchi LIVE! L’ArtE IncontrA IL rock e folli” inventati da Mal MalQuando: fino al 7 agosto 2011 dove: Centro per com McLaren che poco l’arte Contemporanea luigi peCCi - viale della importa se sappiano suorepubbliCa 277, prato orari apertura: tutti i giorni dalle 16 alle 23 ; Chiuso il martedì nare o meno, l’importaningresso: libero informazioni: Centro per l’arte te è atteggiarsi a divi, un Contemporanea luigi peCCi tel. +39 0574 5317 pò come l’estetica “taglia muna ai musicisti non natura lontana per in- e incolla” delle grafiche più semplici esecutori di vaderla pacificamente di Jamie Reid o i lavobrani musicali, ma veri con la propria creativi- ri di William Wegman e propri interpreti che, tà e che rimanda a quan- dove alla pura tecnica nei concerti, mettono in to fece Robert Smith- pittorica si sostituiscoscena la propria eccen- son due anni prima con no colori chiassosi, nestricità. la sua Spiral Jetty, opera suna regola di prospettiC’è poi il 1972, anno in simbolo della Land Art va e disegni basilari. cui i Pink Floyd scelgo- resa nota dalle fotogra- La leggerezza e l’edonino l’anfiteatro romano fie di Gianfranco Gor- smo degli Ottanta sono di Pompei per un con- goni. Nello stesso perio- rappresentati alla percerto a porte chiuse che do come non ricordare fezione dall’Italia che denuncia la volontà di Ziggy Stardust, l’emble- in quegli anni fa conorimpossessarsi di una ma della rockstar, un scere al mondo dell’ar18


te la Transavanguardia dei giovani Sandro Chia e Nicola De Maria e, in musica, il tendone circense di Renato Zero. Si diffonde un nuovo ottimismo e si afferma il “Made in Italy” che coinvolge i più diversi campi: dall’apertura dello storico negozio milanese di Fiorucci al design firma-

to da Alessandro Mendini. A New York nello stesso periodo diventano famosi come vere rock star artisti del calibro di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring. Simbolo del rapporto arte – musica è la relazione tra Basquiat e Madonna che con i suoi concerti fa il giro del mondo

anche grazie all’impulso dato da MTV che proprio nel 1981 comincia le sue trasmissioni e introduce una vera e propria estetica del videoclip che cambierà per sempre il modo di usufruire il prodotto “musica”. E ancora l’Italia ad essere protagonista degli anni Novanta con lo storico concerto di Vasco Rossi a San Siro interpre interpreta una nuova intimità che chiude “tutto il mondo fuori”, una dichia dichiarazione che tra tradisce un nuovo mood che in arte assume le forme delle opere “mini“mini maliste” di artisti come Stefano Arien Arienti invitato alla mostra Una scena emergen emergente al Centro Pecci nel 1991. Fra i tanti artisti e musicisti non citati, ma presenti in mostra si arriva alla conclu conclusione dell’esposizione con un interrogativo: ma negli anni DuemiDuemi la ha ancora senso par parlare di rock star? 19


Lenny Kravitz Gonna Run Ag A tre anni dal suo ultimo lavoro, l’eclettico musicista torna in scena con un nuovo album seguito da tour europeo di presentazione By Daniela Benazzi

Categorizzare un’artista come Lenny Kravitz è pressoché impossibile dal momento che è uno dei pochi musicisti che trascende il concetto stesso di genere, stile, razza o classe sociale. Dopo oltre 20 anni di carriera è riuscito, infatti, nel difficile intento di fondere al meglio le influenze funk, rock e soul degli anni ‘60 e ‘70 “contaminandole” con quelle sonorità meticce tipiche della black music. E, se lo stesso Lenny ha dichiarato “Dal punto di vista musicale e dei testi, sento che questo è 20

l’album più vario e ricco della mia carriera”, chissà cosa ci aspetta! Lenny, infatti, è tornato e lo ha fatto con un nuovo album che, in Italia, uscirà il 30 agosto, anticipato dal singolo Stand (You’re Gonna Run Again) già in programmazione su tutte le radio del globo.

La notizia altrettanto succulenta per i fan è che Lenny, a stretto seguito del lancio dell’album, conferma anche il “Black And White Europe Tour”, che fra Ottobre e Novembre lo vedrà impegnato in 27 concerti in Europa, due dei quali in Italia. Ma, tornando all’ album in uscita, gli chiediamo “Perché intitolarlo “Black And White America”?”Beh, è la mia vita. Sono nato a metà strada tra quello che si è soliti chiamare il mondo ‘bianco’ e quello ‘nero’; e poi la mia vita è sempre stata piena di contrasti” afferma l’artista, che prosegue dicendo


itz: You’re Again “Ogni disco è personale, ma questo credo lo sia più di altri: un po’ perché riguarda più da vicino la mia storia, un po’ perché permetterà agli ascoltatori di entrare più profondamente nella mia vita e nella mia personalità”. E allora via di brani rock impregnati di funk, melodie irresistibili e poetica esaltante che, insieme ai riff di chitarra, sono un pò il marchio di fabbrica di Lenny Kravitz. Registrato fra Parigi e le Bahamas, “Black And White America” evidenzia l’intensità con la quale, anche in fase di registrazione, il polistrumentista Lenny canta e suona le 16 canzoni contenute nell’album, che ha scritto, prodotto e arrangiato personalmente. Certo 3 anni per realizzare un album sono un pò tanti, ma nel frattempo il buon Lenny si è dato da fare partecipando, nel

2009, al film Precious, premiato con 2 Oscar, un Golden Globe e con 4 diversi riconoscimenti al Sundance Film Festival, esperienza che ripeterà a breve nell’adattamento cinematografico del romanzo culto “The Hunger Games” della scrittrice americana Suzanne Collins, dove rivestirà il ruolo di Cinna. Lenny Kravitz ritorna, dunque, in scena con quel piglio da rockstar di classe dando il suo primo

segnale tangibile con “Stand”, primo assaggio tratto dal nuovo attesissimo album su etichetta Roadrunner/Atlantic. Tutti pronti, dunque, per il rientro di colui che, fra il 1999 e il 2002 vinse la bellezza di 4 Grammy Award consecutivi come “Miglior cantante rock” e dal quale ci si aspetta qualcosa all’altezza della bellissima “Always on the run”, uno dei primi indimenticabili successi del fuoriclasse Lenny.

BLACK AND WHITE ITALIA TOUR

Sono 27 i concerti che porteranno Lenny Kravitz in giro per L’europa a partire da ottobre 2011. due Le date itaLiane per Le quaLi Le prevendite Sono già attive da giugno. - treviSo (paLaverde) domenica 20 novembre 2011 - miLano Lunedì 21 novembre 2011 prevendite: diSponibiLi Su www.ticKetone.it e nei punti vendita autorizzati azaLea promotion www.azaLea.it

“BLACK AND WHITE AmERICA”

non è ancora nota La tracKLiSt dei 16 brani contenuti neLL’aLbum, che ha Scritto, prodotto e arrangiato perSonaLmente L’artiSta e che uScirà in itaLia a partire daL 16 agoSto. aL momento è diSponibiLe iL SoLo SingoLo Stand (you’re gonna run again)

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CIAK Yama

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maha XT 250 Una moto leggendaria! Nasce nel 1980 e affianca la XT 500, gia’ presente sul mercato dal 1976. Inizialmente, un po’ snobbata dal grande pubblico, non entra nel cuore degli appassionati, ma non appena diventa la “compagna” di fuga di Sylvester Stallone nel film Rambo (1982)... Tutti la vogliono! In quel momento si capisce che una moto più leggera rispetto alla XT 500 sia perfetta soprattutto nell’off-road. Il motore è docile, soprattutto in caso

di fango o di asfalto bagnato, e si sa...nessuno vuole ulteriori difficoltà in certe condizioni. Moto sincera e ben costruita raggiungerà sia il cuore dei motociclisti della domenica sia quello degli avventurieri più incalliti, grazie alle sue caratteristiche da “scrambler tutto-fare”. Negli anni ‘80 diventerà persino il mezzo di trasporto preferito dalle coppie gitanti della domenica. Per intenderci, la XT 250,

è la classica ragazza della porta accanto che inizialmente notiamo poco, ma che non appena conosciamo ci fa perdere decisamente la testa! E’ una moto che ha fatto la storia e non è un caso, se dopo 31 anni, stiamo ancora parlando di lei.

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” g in K “ Carl George I

«I bravi ragazzi non vincono mai!». Questa è la frase che sintetizza al meglio il pensiero di “Foggy”. E’ stato uno dei piloti più aggressivi che la SBK abbia mai conosciuto, ma, come spesso accade, al di fuori dei cordoli era una persona estremamente timida ed introversa. Carl nasce a Blackburn nel 1965 e a tredici anni è sulle piste da cross con suo padre George. I primi risultati non mancano, ma poco dopo decide di gareggiare su asfalto e arrivano anche le prime vittorie nazionali con una Yamaha 250 due tempi. Il giovane Fogarty capisce di poter dare il suo meglio sulle più pesanti quattro tempi e dopo i titoli nazionali si cimenta nella Formula TT F1, campionato mondiale che si disputa su circuiti stradali, vincendone ben 3. Nei cuori degli ap26

passionati sono ancora scolpite le pieghe mozzafiato di Carl, a 280 km/h, tra i marciapiedi e i tombini del Tourist Trophy. Nel 1992 dopo la vittoria, in coppia con Terry Rymer, del mondiale Endurance comincia il binomio storico con la Ducati. Nello stesso anno arriva la sua prima vittoria a Donington e si nota subito un cambiamento nella guida di Carl: guida le Ducati 888 come se volesse spezzarle in due. Una guida sanguigna che appassiona sempre più tifosi grazie forse anche alle sue traiettorie taglienti. Ormai i tempi sono maturi e nel 1993 finisce secondo nel mondiale SBK dietro a Scott Russel, vincendo undici manches. Nel ’94 inizia la Leggenda: è campione mondiale con la Ducati 916, e bissa trionfamente il titolo l’anno successivo. A questo punto


” rge Fogarty by Marco Bina

“King” Carl è il più amato della Superbike, i suoi occhi hanno colpito la fantasia di tutti gli appassionati. E la sua guida non ha eguali...Sembra spiritato, violento, piega e raddrizza la sua 916 come fosse un cavallo da rodeo. Pazzesco! Preso dall’entusiasmo è convinto di poter vincere con qualsiasi moto e decide nel ‘96 di passare alla Honda. Quell’ anno finisce 4° e l’anno dopo, tornato in Ducati, diventa vicecampione SBK dietro a Kocinski. E’ però uno smacco: l’americano guida proprio la Honda che Carl ha appena lasciato. Chiunque si sarebbe demotivato, ma Carl sfrutta la rabbia a suo favore ed è campione per la terza volta nel 1998 con il team privato di Tardozzi e, ancora, nel ‘99 con la 996 ufficiale. Quattro titoli Superbike in sei stagioni. Nessuno ha vinto tanto quanto lui: 59 vittorie su 220 partenze, 109 podi, 48 giri veloci e 21 pole positions. Oltre 3.000 punti collezionati. Nel 2000, però, durante un doppiaggio, urta il pilota austriaco Robert Ulm e, complice anche la pista umida, cade rovinosamente fratturandosi l’omero del braccio sinistro. Dopo il terribile

incidente, “King” Carl prova in tutti i modi per rientrare, ma la spalla sinistra non guarisce alla perfezione e il 21 settembre annuncia ufficialmente il suo ritiro. Questo infortunio metterà fine alla sua carriera, ma ancor più grave, lascerà un vuoto enorme nel cuore di tutti gli appassionati.

DATI ANAGRAFICI

Nome:Carl GeorGe FoGarty NasCita: BlaCkBurN, 1 luGlio 1965 NazioNalità: iNGlese sopraNNomi: kiNG, FoGGy Numeri utilizzati: 8, 4, 1, 2

CARRIERA

esordio: doNiNGtoN 1988 staGioNi: 13 (dal 1988 al 2000) sCuderie: duCati, HoNda titoli: 4 (1994, 1995, 1998, 1999) Gp disputati: 220 Gp ViNti: 59 podi: 109 pole positioNs: 21 Giri VeloCi: 48 ritiro: 2000 (iNFortuNio)

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TORO SCATEN

A Misano è Checa Show, con una doppietta centrata e il vertice della classifica sempre più saldo. by

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Daniela benazzi

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Da Miller a Misano passando per un’escursione termica di ben 25° sull’asfalto, ma con una certezza ormai acquisita: Carlos Checa si sta sempre più affrancando al titolo di nuovo Campione del mondo di Superbike. O perlomeno l’impressione nel vederlo a Misano è stata proprio questa.


TENATO! D’ altra parte, giunti alla tornata che segna l’approssimarsi della metà del Campionato, nulla sembra impensierire lo spagnolo che dall’inizio della stagione centra la sua terza doppietta e rinsalda il vantaggio sugli inseguitori Max Biaggi e Marco Melandri. Il week end romagnolo è iniziato con la gravosa incognita meteorologica che, alla fine, si è risolta con la sola Superpole bagnata e vinta, a sorpresa, dall’inglese Tom Sykes (Kawasaki Racing Team). E se la danza per il sole era cominciata già dal giovedì, giorno di parata per le vie di San Marino nonché di gala dinner, di certo non ci si potrà lamentare visti i 45° raggiunti dall’asfalto nel pomeriggio della domenica. GARA 1 “Sarebbe bello correre con il sole“, aveva esordito Carlos Checa prima del via della gara che lo vedeva

partire alle spalle di Sykes e seguire da Smrz. Posizioni cambiate già a partire dal secondo giro quando ha inizio il “Checa show” grazie al sorpasso a Sykes e l’ingaggio con Biaggi per la prima posizione; lotta che si risolverà al giro n° 12 quando il “Toro” attacca con aggressività il “Corsaro” e fugge verso la vittoria arrivata con un distacco di quasi 1 secondo fra i due. Distacco che aumenta notevolmente tra la coppia di testa ed il terzo classificato, Marco Melandri (Yamaha World Superbike), che comunque guida bene e fa risultato sul circuito di casa. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) strappa, invece, il quarto posto ad Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) proprio all’ultima curva, mentre Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia Superbike Team) conclude all’ottavo posto. Ai punti anche gli italiani Matteo Ba29


iocco, Alessandro Polita (ambedue wild card del Barni Racing Team Ducati) e Lorenzo Lanzi (BMW Motorrad Italia Superbike Team) in gara al posto di James Toseland ancora in fase di recupero dopo la botta rimediata nei test di Aragon. GARA 2 Il caldo della seconda manche pare non infastidire Carlos Checa che, con casco in testa, tuta e guanti, fa “riscaldamento” vicino alla sua Ducati n° 7 noncurante del solleone che splende nel cielo. E non si distrae nemmeno quando, a corsa inoltrata, si deve ricominciare tutto a causa di una bandiera rossa, esposta per le cadute di Marco Melandri (Yamaha World Superbike) e Leon Camier (Aprilia Alitalia). Ma 30

i 14 giri ancora da disputare non fanno registrare tanti cambiamenti al vertice visto che è ancora Checa a dettare il passo e Max Biaggi (Aprilia Alitalia) ad inseguire. Lotta serratissima tra il leader del Campionato e Biaggi che, commettendo un errore in curva negli ultimi giri, spalanca la porta allo spagnolo che completa vittorioso la sua gara. Sul podio anche NoriyuNoriyu ki Haga (Pata Racing Team Aprilia), che respinge l’attacco di un fortissimo Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia


SBK Team), in costante crescita dopo le buone prove americane. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsports), dopo essere stato con i primi, chiude in quinta posizione, vincendo il duello con Michel Fabrizio (team Suzuki Alstare) autore di una bella rimonta. Tutti ai punti i 14 i piloti arrivati alla fine con Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team) decimo, seguito dai nostri Lorenzo Lanzi (BMW Motorrad Italia Superbike Team) e Roberto Rolfo (Team Pedercini Kawasaki). Tom Sykes, e Eugene Laverty chiudono l’ordine d’arrivo, rispettivamente in tredicesima e quattordicesima posizione, a causa di due scivolate che gli hanno consentito, però, di portare a termine la gara. 31


SUPERSPORT

SORPRESA PARKES Con Scassa assente Davies sesto, cambia il vertice della classifica a vantaggio di Broc Parkes

“Non so con certezza chi abbia fatto il reclamo e non mi interessa saperlo” ha detto Luca Scassa (Yamaha ParkinGO Team) ai microfoni di Motology in merito alla squalifica che gli ha impedito di partecipare alla gara di Misano, ma, come lui stesso afferma ”ci 32

sta, sebbene io non abbia bisogno di imparare il tracciato di Misano, che ben conosco, e non abbia tratto alcun vantaggio dal girare qui con gli alunni della mia scuola“. Fatto sta che l’assenza forzata di Scassa in griglia di partenza e qualche difficoltà del suo compagno


A

Chaz Davies (sesto sul traguardo per un problema tecnico alla sua R6), hanno consentito a Broc Parkes (Kawasaki Motocard.com) di soffiare ad entrambi il primato in classifica generale grazie proprio alla vittoria conquistata sul circuito Santamonica. L’ australiano ha preceduto Fabien Foret (Hannspree Ten Kate Honda), mentre nelle ultime battute Sam Lowes (Parkalgar Honda) e

David Salom (Kawasaki Motocard. com) hanno superato l’ottimo Ilario Dionisi (Honda Italia Improve FG), per quasi tutta la gara in seconda posizione. Non sarà sembrato vero all’australiano Parkes, di riuscire a centrare in un sol colpo vittoria sul circuito (erano 3 anni che non si classificava al primo posto) e testa della classifica! Saranno solo 5 punti da Davies e 15 da Scassa, ma a livello di motivazione servono comunque. Di certo non si arrendono gli inseguitori che vedono nel duo ParkinGo i diretti interessati a ribaltare la classifica, ma che non impedisce a Fabien Foret (-29 dal vertice) e Sam Lowes (-42) di rilanciare le proprie ambizioni iridate. 33


ME: LE GOMGA RA APPUNTI DI

“Il week end di gare a Misano è stato davvero notevole grazie al fatto che la pioggia prevista per il giorno di gara non si è presentata all’appuntamento. Durante la Superpole bagnata, Pirelli ha dimostrato di avere gomme da pioggia posteriori molto performanti (Diablo Rain) e una rain anteriore più dura che ha aiutato Sykes (Kawasaki) ad ottenere la seconda pole della sua carriera in SBK. Pirelli ha portato oltre 5000 pneu34

matici per soddisfare l’esigenza delle quattro classi con oltre 130 piloti, più la Coppa dei Due Paesi che, organizzata da Yakhnich Motorsport, farà da preludio alla gara SBK prevista per il prossimo anno in Russia. In Gara 1 la maggior parte piloti SBK ha scelto il nuovo pneumatico posteriore SC1, abbinato alle soluzioni anteriori A (SC1) e B (SC2). Checa (Ducati) è stato l’unico pilota che ha utilizzato il pneumatico posterio-


E:

Pirelli BEST LAP Awards:

A

Misano 12/06/2011 SBK Race 1 Carlos Checa (Althea Racing), 1’36.520 (Lap 5) SBK Race 2 Carlos Checa (Althea Racing), 1’36.344 (Lap 3) WSS Fabien Foret (Hannspree Ten Kate Honda), 1’40.054 (Lap 7) Stk1000 Davide Giugliano (Althea Racing), 1’38.825 (Lap 4) Stk600 – Nicola Jr. Morrentin (Elle2Ciatt), 2’01.497 (Lap 12)

by Giorgio Barbier Racing Director Pirelli Tyre

re (C), quello più conservativo e più duro, che gli ha fruttato una vittoria ad 1 secondo da Biaggi (Aprilia), seguito da Melandri (Yamaha), Sykes (Kawasaki) e Laverty (Yamaha ). La temperatura d’ asfalto di 45 gradi all’inizio di Gara 2 ha portato Smrz e Guintoli (Ducati) a cambiare il pneumatico posteriore con quello più morbido (SC0) e Checa (Ducati) a passare alla soluzione posteriore ( B). La bandiera rossa dopo due incidenti nella stessa curva ha ridotto la gara a solo 14 giri e ha convinto Badovini (BMW) e Haga (Aprilia) a montare la soluzione po-

steriore morbida (SC0), registrando così le loro migliori prestazioni della stagione in 3° e 4° posto . Prima dell’ interruzione di Gara 2, Biaggi (Aprilia) ha registrato il lap record di 1’36,34 seguito dal Best Lap Pirelli di 1’36,52 segnato da Checa (Ducati) nella seconda parte di gara . Ottimo risultato anche per Parkes (Kawasaki) nella gara Supersport, che come molti piloti ha scelto il nuovo posteriore morbido (SC0) e ha ottenuto la sua prima vittoria in questa stagione. Complimenti anche a Davide Giugliano (Ducati) per la vittoria e il record sul giro in gara Stk1000.” 35


Aragon è tric Il riscatto italiano avviene ad Aragon con doppio podio Biaggi - Melandri e ottimi risultati anche in Supersport

L

Le chiacchiere da Bar Sport dopo la prestazione di Carlos Checa a Misano erano inequivocabili: Biaggi è bravo, ma sfortunato, Melandri non coglie le opportunità e Checa, in gran forma, sbaraglia tutti e opziona il Mondiale. Con queste premesse iniziava il week end di gare in terra spagnola dove, tutti, ma proprio tutti, erano convinti che Carlitos, sul circuito di casa, non avrebbe lasciato nulla alla concorrenza. Mai previsione si rivelò più errata! Già dalle qualifiche, infatti, Marco

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Melandri e Max Biaggi dettano le regole su tempi e traiettorie da percorrere con Melandri che, a Superpole conquistata, dichiara: “Devo ringraziare Biaggi che nell’ultimo giro mi ha fatto da lepre” e Checa, un pò deluso, che mette in saccoccia la quarta posizione in griglia di partenza, dietro a Leon Camier. GARA 1 Al Motorland Aragon di Alcaniz “Macho” Melandri parte bene anche se dopo poche tornate Max Biaggi lo sopravanza. Checa, dalla


ricolore! terza posizione, mette in atto la sua remuntada, ma è costretto ad abbandonare la gara per un highside con tanto di botta alla spalla. Sul finale di gara Max Biaggi perde la leadership per un “lungo”, dovuto all’usura della gomma anteriore, e Melandri passa e va a vincere prendendo margine dal pilota romano. Sul podio Melandri, Biaggi e un ritrovato Leon Camier, sempre dietro alla coppia di testa.

GARA 2 Destino beffardo per Carlos Checa che, in gara 1 rimane a secco di punti e, in gara 2, cede nuovamente il passo ai suoi diretti inseguitori Max Biaggi e Marco Melandri. Si ribalta il podio con Biaggi, alla sua prima vittoria stagionale, davanti ad un Melandri, questa volta lui autore di un lungo, e seguiti appunto dallo spagnolo Carlos Checa che con il terzo posto alleggerisce almeno un pò il boccone amaro ingoiato in gara1. Ottima la performance di Michel Fabrizio (4°) con una Suzuki senza evoluzioni e da segnalare anche il quinto posto di Lascorz fatto segnare con la Kawasaki ZX-10R. A punti anche altri tre italiani: Ayrton Badovini (BMW Motorrad Ita-

lia SBK Team) che, dopo aver duellato con Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), conclude in decima posizione, mentre Roberto Rolfo (Team Pedercini Kawasaki) e Lorenzo Lanzi (BMW Motorrad Italia SBK Team) si sono classificati 13° e 15°. Si riduce il gap che separa Checa dagli inseguitori e che, con 300 punti ancora in ballo, riapre di fatto il Mondiale. Traballa, inoltre, il vantaggio acquisito dalla Ducati nella classifica costruttori, tallonata ora da Aprilia. SUPERSPORT Si riscatta subito dalla gara di Misano, il britannico Chaz Davies (Yamaha ParkinGO Team) che, vincendo ad Aragon, si riporta in testa alla classifica del Campionato Mondiale Supersport. Uscito vincitore dalla battaglia con Broc Parkes (Kawasaki Motocard. com), poi caduto, e Sam Lowes (Parkalgar Honda), giunto secondo, Davies ha conquistato la sua terza vittoria stagionale. Chiude, dunque, in terza posizione David Salom (Kawasaki Motocard. com) seguito, al quarto posto, dagli italiani Massimo Roccoli (Lorenzini by Leoni Kawasaki) e al quinto Roberto Tamburini (Bike Service R.T. Yamaha). 37


O R ‌ N O O S G IN M COO

A

Apprezzato sia dai piloti che dagli spettatori, il circuito di Brno serpeggia attraverso alcune colline boscose che offrono eccellenti posizioni per contemplare le evoluzioni delle moto. Lunga e sicura,

Automotodrom Brno A.S.

Lunghezza: 5.403 mt Larghezza: 15m PoLe Position: sinistra Curve a sinistra: 6 Curve a destra: 8 rettiLineo PrinCiPaLe: 636 mt Winner 2010 gara1: Jonathan rea Winner 2010 gara 2 : max Biaggi

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con costanti cambiamenti in elevazione e ondulate curve, la pista di Brno possiede una grande varietĂ di difficoltĂ tecniche che mettono alla prova il talento dei piloti e degli ingegneri.


O N R B : 8 D N U O R … Come arrivare:

iL CirCuito di Brno si trova aPProssimativamente a 23 km daLLa Città di Brno, a 30 km daLL’aeroPorto di Brno, a 200 km daLL’aeroPorto di Praga airPort e a 170 km da queLLo di vienna. L’automotodrom di Brno è situato a kyvaLka, a CirCa 16km daLLa Città di Brno e a 2 km daLL’autostrada d1 Praga-Brno. daLL’aeroPorto di Praga, vienna, BratisLava o Brno: imBoCCare L’autostrada d1; se si Proviene da Praga Prendere direzione PoPuvky Poi usCita 178 ostrovaCiCe; da vienna o BratisLava direzione PoPuvky, usCita 182; in entramBi i Casi seguire, Poi, Le

haCienda mexiCana doBrovskeho 29, Brno teL. 541 24 06 85 Four roses veveri 32, Brno teL. +420 541 215 315 Pizzeria CiPriani orLì 3, gaLerie g, Brno teL. +420 542 516 606

night LiFe

trade Fairs Brno WWW.BW.Cz

indiCazioni Per iL CirCuito

austerLitz, sLavkov u Brna (BattLeFieLd oF naPoLeoniC War)

Coordinate gPs deL CirCuito: 49°12’16.42”n, 16°26’49.62”e

shooting range automotodrom Brno teL. +420 546 123 354

inFo CirCuito

Event Schedule BRNO

hoteLs

venerdì 08-07-2011

P.o. Box 1 641 00 Brno (CzeCh rePuBLiC) hoLiday inn - krizkovskeho 20, Brno teL. +420 543 122 111 ParkhoteL - vesLarska 250, Brno teL. +420 543 236 350 mysLLvna - nad Pisarkami 1, Brno teL. +420 (0) 547 383 247 hoteL voronez krizkovskeho 488 teL. +420 543 142 030

restaurants

Free PraCtiCe -12:45 /60’ quaLiFying PraCtiCe - 15:45 /60’

saBato 09-07-2011

quaLiFying PraCtiCe - 10:45 /45’ Free PraCtiCe - 13:50 /45’ suPerPoLe (1) - 15:00 /14’ suPerPoLe (2) - 15:21 /12’ suPerPoLe (3) - 15:40 /10’

domeniCa 10-07-2011 Warm uP 09:20 /20’ raCe 1 - 12:00 raCe 2 - 15:30

vaLoria restaurant BohuniCká 2 teL. +420 543 250 462 ristorante riaLto veveri 125, Brno teL. +420 541 235 035

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SBK FAMIL

Patricia Det Sempre sorridente e pronta a scambiare due chiacchiere, Patricia ci racconta qualche aneddoto sul Suzuki Alstare Team By Daniela Benazzi

P

Patricia e Francis, una coppia che chi segue la Superbike non può non conoscere. Oltre ad essere i proprietari del Team Suzuki Alstare sono, infatti, una delle coppie depositarie della storia del Mondiale. Presenti fin dagli albori del Campionato i Batta, sono riconosciuti ed apprezzati da tutto il paddock per la loro affabilità e simpatia. Invitati per un aperitivo abbiamo scambiato quattro chiacchiere, di fronte ad una birra (VIRU, of

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course!), con la solare Patricia. L’intervista completa è disponibile online sul canale youtube Motology. Qual’è la vostra storia all’interno del mondo della SBK? La nostra storia inizia in Motogp; lì, nel 1983, conosciamo Maurizio Flammini e con lui iniziamo a collaborare dopo che aveva acquistato i diritti per il Mondiale di Superbike. Inizialmente lo abbiamo aiutato a fare i promoter del Mondiale, ad organizzare il Paddock, a gestire i biglietti


MILY:

ethor Batta come fa Cristina Di Pillo. Poi, non proprio per noia, però abbiamo deciso di fare qualcosa di più e di fondare il nostro primo team. E’ così che siamo partiti con Marco Lucchinelli che usciva da un momento un pò difficile, ma che noi apprezzavamo molto sia come pilota che come persona; pertanto abbiamo creato il nostro primo team nella 600 con lui e Pirovano come piloti. Come moto avevamo la Ducati e a un certo punto ci siamo trovati Campioni del mondo con Pirovano, peccato solo che Ducati non ci abbia concesso la possibilità di entrare in SBK. Tramite gli agganci di Francesco in

Suzuki, ci siamo, quindi, rivolti ad un altro costruttore e siamo entrati in Suzuki prima in Supersport e poi in Superbike. Il primo pilota Superbike che abbiamo avuto è stato Frankie Chili che tutti voi conoscete. In tutti questi anni passati in SBK c’è un pilota al quale ti sei affezionata particolarmente? Direi che la coppia più bella che ho avuto è Stéphane Chambon e Fabrizio Pirovano. Vi racconto una storia molto carina, legata anche ad un dramma: Fabrizio perse il suo papà dopo la gara di Brands Hatch e in Austria avevamo la gara

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dove si giocava il titolo. Stefan ha fatto di tutto per far passare Piro, per trascinarlo e per farlo pensare alla gara. Ebbene Piro vinse la gara e andò sul podio piangendo e guardando verso il cielo per il suo papà. E’ stato un tandem che non abbiamo mai più avuto, nel senso dell’armonia e dell’aiuto fra piloti, cosa molto difficile da trovare. Il tandem successivo è stato Troy Corser con Yukio Kagayama ed anche loro due andavano daccordissimo; infatti abbiamo vinto il titolo e Troy è sempre con me; lo vediamo anche al di fuori delle gare. E poi ricordo Leon Haslam che ci ha dato tanta soddisfazione l’anno scorso giocandosi il titolo. Di storie ce ne sarebbero tante da ricordare perchè abbiamo avuto tanti piloti che hanno sempre dato il cuore per noi e noi per loro.

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Voi avete anche il merito di aver portato Max Biaggi in SBK, non è vero? Si, nel 2006 c’è stata la richiesta da parte del promotore Maurizio Flammini, naturalmente romano, di portare Max Biaggi in Sbk perché, comunque, aveva ancora un potenziale. E così ci siamo fatti avanti malgrado potesse anche non andare bene, visto che era pur sempre un Challenge. Dunque lo abbiamo fatto entrare nel Mondiale grazie anche all’appoggio della casa madre Suzuki. Ha fatto delle gare bellissime e pertanto siamo molto fieri di averlo portato in Superbike visto anche che è diventato Campione del Mondo. Una vostra particolarità è quella di avere spesso e volentieri, fra i vostri ospiti, i piloti degli altri team; come mai? Una nostra caratteristica è che siamo


molto aperti; i piloti rimangono amici; siamo nemici, in senso buono del termine, solo in pista. Sia Francesco che io abbiamo una mentalità molto particolare che ci porta ad apprezzare i piloti e anche se il capitolo è chiuso loro sono sempre i benvenuti. Con tutti i nostri piloti ci siamo sempre lasciati con buoni propositi e pertanto quando nasce un’amicizia va avanti. L’anno che Max Biaggi era da noi vedendo sempre qui anche Troy mi chiedeva: “Ma è nostalgia?” No, rispondevo io, “E’ solo amicizia” e pertanto rimane tale e quale. E Michel Fabrizio, ti piace? Andate daccordo? Non l’avremmo ripreso perchè ci ha lasciato nel 2003 per andare nella MotoGp se ricordo bene. Normalmente un pilota che decide di lasciarci, non torna mai; è una nostra filosofia. Ma l’anno scorso quando ci è stato tolto

l’appoggio della Suzuki per questioni di budget, Michel è stato pronto a ricominciare con noi perchè ci crede e ci conosce. E’ stato bellissimo ritrovarlo, anche perchè lui dà l’anima, il cuore e anche molto di più e pertanto siamo molto contenti e felici con lui. Che cosa è cambiato in termini di or organizzazione e hospitality da quan quando avete cominciato ad oggi? Lo spirito è sempre uguale anche se dal baraccone mega galattico della Corona ci siamo ridotti e siamo diventati più lounge, per via del budget ma anche di questa atmosfera che ci piace di più....ma da allora non è cambiato niente. Abbiamo lo stesso modo di lavorare per soddisfare tutti quanti. E, al nostro in bocca al lupo, Patricia afferra il microfono e dice, con il suo consueto sorriso: questo sì che ci serve!

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Motology in

Ayrton Ba Bmw Motorrad Italia Superbike Team

D

Dopo le splendide gare di Miller incontriamo, nei box di Misano, un Ayrton Badovini in costante crescita. Ha lo sguardo di chi è consapevole di star facendo bene, ma allo stesso tempo non si monta la testa, mantenendo i piedi ben saldi a terra. Lo troviamo seduto alla sua postazione, durante un briefing con i tecnici, al termine della Sp 3 “bagnata” di sabato. E’ l’occasione giusta per fargli qualche domanda! Ciao Ayrton, parlaci della sessione di Superpole, come ti sei trovato sotto la pioggia?

44

di

Leo ZoLea

Bene, perchè quando ci sono queste condizioni è un facile trovarsi a terra al primo giro, invece siamo riusciti a salvarci e a fare comunque abbastanza bene. Cosa è successo nella SP2? Non siamo andati male, ma rispetto a Miller, dove abbiamo montato una nuova gomma Rain negli ultimi minuti, qui, ho preferito girare con la stessa gomma, ma la pista ha iniziato ad asciugarsi e nei minuti finali ho avuto seri problemi di grip. Nei rettilinei ho addirittura accusato un fortissimo acquaplaning. Siamo


y intervista

Badovini comunque contenti perchè ab abbiamo conquistato la 9° posizione in griglia e abbiamo un passo tra i primi 10 in qualsiasi condizione d’asfalto e questo ci fa ben sperare per la gara. Parliamo della gara di domani. Sei preoccupato per le condizioni meteo variabili? No, siamo abbastanza tranquilli perchè in caso di pioggia, forse, potremmo fare anche meglio di oggi utilizzando i dati che abbiamo acquisito. In caso di asciutto siamo comunque a nostro agio anche se avremo l’incognita della tempera-

tura dell’asfalto, ma questo è un’in un’incognita che vale per tutti. A Miller hai fatto 2 gare stupende! Che trucco hai usato per piazzarti davanti alle Bmw di Haslam e Corser? Nessun trucco, loro erano in leggera difficoltà, ma succede nelle gare. Noi, invece, siamo andati bene, costanti e in crescita come speravamo. La moto è migliorata molto, grazie al lavoro del team, ma non possiamo essere soddisfatti e dobbiamo continuare così fino alla fine del campionato per raccogliere risultati importanti. 45


Massimo R

Team Lorenzini by Leoni (SS)

A

A Miller mancava qualcosa...inizialmente pensavo fosse la cucina italiana, poi ho pensato fossero le vie di fuga in ghiaia, poi...ho capito! Mancava la Supersport! Non prevista nella tappa americana, mi ha lasciato un vuoto incolmabile. Gli unici ululati che sentivo erano quelli dei coyotes e non di un 600 portato in zona rossa! Così, arrivato a Misano, decido di posizionarmi a bordo pista per godermi il suono di questa fantastica catego-

46

di

MARCO BiNA

ria. A fine qualifiche, però, non ne ho abbastanza e ne voglio di più! Entro nel box del Team Lorenzini by Leoni e lì, seduto alla sua postazione, trovo il simpatico e veloce Massimo Roccoli. Lo intervisto seduta stante! Ciao, come ti trovi qui a Misano? Siamo partiti abbastanza bene con le prove libere, dove ho fatto il 4° tempo, e nel pomeriggio abbiamo migliorato i nostri crono, anche se alla fine ci siamo posizionati 9°. Speriamo che il


o Roccoli tempo sia clemente, soprattutto in vista delle qualifiche ufficiali, perchè abbiamo in mente di provare diverse configurazioni del motore e del cambio...Farò fare le ore piccole ai miei meccanici! (ride) Che modifiche ap-porterai al motore e quali miglioramenti pensi possano darti? Le modifiche che faremo mi serviranno per avere un motore più dolce, con un’erogazione più lineare e meno scorbutica, perchè in una pista come Misano è fondamentale! Un motore più dolce mi permette di gestire meglio le gomme, di aprire il gas un pò prima senza troppe preoccupazioni e mette meno in crisi la ciclistica. Ho bisogno di queste modifiche per esaltare il mio stile di guida. Uno stile rotondo da due tempi, dove faccio scorrere la moto in curva per intenderci. In caso di pioggia cosa cambierai sulla moto? Ovviamente, oltre alle gomme rain, faremo delle piccole modifiche per armonizzare il tutto. Il cambio rimarrà molto simile ad ora, ma modifichere-

mo la mappatura del mo motore per avere un’eroga rogazione più lineare, senza ripicchi e per quanto ri guarda la ciclistica am ammorbidiremo le molle. Non stravolgeremo la moto più di tanto, per perchè sul bagnato è il pi pilota che fa la differenza non tanto il mezzo. Questo è il tuo primo anno in sella a un ka kawasaki Ss, come ti

trovi? E’ diverso dalla Yamaha a cui ero abituato. La R6 aveva un avantreno molto rigido, invece il Kawasaki ha un bilanciamento del peso un po’ strano. O meglio, quando trovi un buon bilanciamento devi adattarti a lei per riuscire ad andare forte. La particolarità maggiore tra le due,però, è che con il Kawasaki sto utilizzando moltissime gomme soffici, gomme che non ho quasi mai usato, perchè preferisco non avere movimenti di avantreno in curva e tenere i freni quasi fino alla corda. Per andare veloce sul Kawasaki ho dovuto modificare i miei automatismi, ma i risultati si iniziano a vedere e non siamo lontani dalle ZX-6R ufficiali! 47


KAWASAKI Z SELVAGGIA D La leggendaria Z1000 è ancora qui! Per esprimere una emozione mai provata prima su una Super Naked, nasce la nuova Z1000, frutto di un attento processo iniziato da uno schizzo e terminato con la realizzazione di una Super Naked quasi “tagliata su misuraâ€?, come un abito sartoriale, come non se ne sono mai viste. Kawasaki regala emozioni mai provate prima e garantite in sella alla Z1000, praticamente una naked dalle massime prestazioni. Attualmente le maxi naked non sono altro che super- sportive senza carena e limitate nelle prestazioni. La Z1000, invece, vuole essere una

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KI Z1000 A DENTRO!

naked al 100%, pensata e realizzata per portare a un livello maggiore le caratteristiche tipiche di questa fascia di mercato e rispondere, per la prima volta, realmente alle esigenze e ai desideri dei motociclisti. Massima quindi libertà di espressione per una moto che cattura l’attenzione, affascina e conquista al primo sguardo. La Z1000 è stata progettata lascian lascian-

Dal 2004 ad oggi la Super Naked di Kawasaki si è sempre rinnovata all’insegna della sportività.

do spazio alla creatività più sfrenata e può vantare una linea assolutamente unica. Attenzione non è una moto che vuole imitare le tendenze europee, bensì uno splendido esempio di design Made in Japan. I motori e i telai delle supersportive offrono elevate prestazioni, ma un numero limitato di piloti riesce a sperimentare tali prestazioni su strada. Piuttosto che inseguire pre-


stazioni e “velocità” puramente numeriche, la Z1000 è stata progettata pensando alle emozioni che una moto realmente potente dovrebbe regalare su strada. Il risultato? Una moto dalla guida estremamente emozionante, intensa e piena e un feeling senza precedenti. Ma parliamo del motore: si tratta di un 1.043 cm3 dotato di 16 valvole DOHC e 4 cilindri in linea per offrire sensazioni forti in accelerazione, alesaggio e corsa realizzati per conferire al motore un carattere sempre deciso. Un motore completamente nuovo con valvole secondarie a far50

falla ovali pronto, deciso con una eccellente risposta in accelerazione e un sound degno delle migliori quattro cilindri in linea. Una definizione di questa Kawasaki? E’ “selvaggia nell’animo” e offre al suo pilota una sensazione di estrema libertà e fruibilità ogni giorno e in ogni situazione di guida che segnerà il corso di un nuovo segmento di mercato. Il prezzo è di 10.790,00 euro e di 11.390,00 euro per la versione con Abs mentre i colori ufficiali sono il verde/ebano e il nero metallizzato con l’argento atomico.


Caratteristiche Tecniche

angolazione

Motore Tipologia moTore

sospensioni sospensione

cilindraTa alesaggio e corsa rapporTo di compressione disTribuzione/ aspirazione sisTema di iniezione

iniezione avviamenTo lubrificazione

raffreddaTa a liquido, 4-Tempi in-linea, 4 cilindri 1,043 cm3 77.0 x 56.0 mm

dello sTerzo sinisTra/desTra

anTeriore

11.8:1 doHc, 16 valvole iniezione benzina: ø38 mm x 4 (KeiHin) con farfalle

sospensione posTeriore

ovali

digiTale eleTTrico lubrificazione forzaTa, carTer umido

Freni freno anTeriore

trasMissione Trasmissione 6-speed Trasmissione finale caTena sigillaTa rapporTo di Trasmissione 1.627 (83/51)

pompa e pinze

rapporTi: rapporTi: rapporTi: rapporTi: rapporTi: rapporTi: rapporTo

DiMensioni dimensioni

di Trasmissione finale

frizione

1a 2.600 (39/15) 2a 1.950 (39/20) 3a 1.600 (24/15) 4a 1.389 (25/18) 5a 1.238 (26/21) 6a 1.136 (25/22) 2.800 (43/15) mulTi-disco umida, manuale

telaio Tipo di Telaio alluminio Twin-Tube angolo di inclinazione del cannoTTo di sTerzo /avancorsa 24.5˚ / 103 mm corsa ruoTa anTeriore 120 mm corsa ruoTa posTeriore 135 mm pneumaTico anTeriore 120/70zr17m/c

pneumaTico posTeriore

freno posTeriore

inTerasse alTezza da Terra alTezza della sella capaciTà serbaToio peso prestazioni massima poTenza coppia massima

31˚ / 31˚

forcella upside-down da 41 mm con smorzamenTo in esTensione conTinuo e regolazione precarico della molla bacK-linK orizzonTale, a gas, con smorzamenTo in esTensione conTinuo e regolazione precarico doppio disco semi-floaTTanTe 300 mm a peTali radiali, 4-pisToncini opposTi disco singolo 250 mm a peTali, singolo pisToncino (l x l x a) 2,095 mm x 805 mm x 1,085 mm 1,440 mm 140 mm 815 mm 15.0 liTres 218 Kg / 221 Kg (abs) 101.5 Kw 138 ps / 9,600 rpm 110 nm 11.2 Kgf-m / 7,800 rpm

(58w)

190/50zr17m/c (73w)

51


Affascinante

Brno

Un viaggio nella Repubblica Ceca fra natura, storia e Superbike! By Luca De Palma

U

Una delle città preferite dagli addetti ai lavori del mondo SBK sembra essere Brno che, alla sola citazione, è capace di accendere gli sguardi di chi ne parla e di strappare pure qualche sorrisetto. Sarà un circuito particolarmente competitivo, pensavamo ingenuamente noi ma, approfondendo il discorso, scopriamo che ad interessare non sono solo le bellezze artistiche e paesaggistiche di una delle città principali della Repubblica Ceca, ma le meravigliose ragazze che 52

nel week end di gara affollano il paddock! In ogni caso Brno val bene una visita che, solitamente, parte dal Castello di Špilberk, ovvero un carcere della famiglia asburgica di epoca settecentesca noto per aver tenuto prigioniero Silvio Pellico: patriota, scrittore e poeta italiano che qui scrisse ‘Le mie prigioni’. Il Castello sorge su una bassa collina ai piedi della quale si sviluppa la città. La visita dell’ edificio, risalente al XIII secolo, parte da un primo cortile che


nte

conduce dapprima ad una sala gotica, poi ad una cappella e, infine, alle cosiddette ‘prigioni leggere’ che ospitarono, per l’appunto, Silvio Pellico, Piero Maroncelli e molti altri carbonari italiani. Di seguito si accede a un secondo livello sotterraneo dove si trovano le “prigioni pesanti”, note anche come casematte, che si sviluppano su ben tre livelli. A quello intermedio venne rinchiusa la contessa Filangieri nel 1816. Qui, il governo italiano, ha fatto apporre delle lapidi per

ricordare tutti i nomi dei patrioti che furono vittime di questa tortura. Ai piedi dello Spilberk, in direzione opposta all’attuale città vecchia, si dipana il centro più antico laddove sorge la chiesa dell’Assunzione della Vergine, probabilmente la più bella della città. Al suo interno è custodito un dipinto su legno di una Madonna nera risalente al XIII secolo. Da segnalare che proprio qui, nel monastero annesso alla chiesa, Gregor Mendel condusse 53


i suoi studi sull’ereditarietà che lo portarono ad essere tutt’oggi considerato come uno dei precursori della moderna genetica. Rimandendo in tema di chiese vi consigliamo una visita alla Cattedrale dei SS Pietro e Paolo che, sviluppandosi sulla collina di Petrov, consente un’ottima visuale sull’intera città. In stile prevalentemente neogotico, la Cattedrale presenta, all’interno, un arredo ricco e barocco con molte sculture fra cui spiccano le statue dei santi Cirillo e Metodio. Scendendo dalla collina, come non visitare il centro storico di Brno che si sviluppa prevalentemente intorno a Piazza della Libertà (Nàmestí Svobody) dove un tempo si svolgeva il 54

mercato e da dove si dipartono le principali strade che a raggiera attraversano tutta la città. Al centro della piazza si erge la colonna della peste e il Palazzo Schwarz oltre che la curiosa Casa dei Quattro Mamlas sulla quale campeggiano alcune bizzarre figure dall’espressione contratta nell’atto di sostenere la casa e, contemporaneamente, reggersi i pantaloni! Per chi si trova nei paraggi consigliamo di fare un salto al Municipio Nuovo, ossia quello che un tempo era un monastero domenicano e ora sede del sindaco e del consiglio municipale. Altri due capolavori architettonici di epoca moderna sono Villa Tugendhat dell’architetto tedesco Mies Van Der Rohe, riconosciuta, nel 2002, Patrimonio dell’Umanità


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da parte dell’Unesco, e il Palazzo di Klein. Oltre a questi edifici, segnaliamo la fontana Parnas del XVII secolo, opera di Von Erlach, e non molto distante, anche il teatro Reduta (dove si esibì anche Mozart) e il Palazzo barocco Dietrchstein. Brno, seconda città della Repubblica Ceca per estensione con quasi 400.000 abitanti, è sede di diverse università, dei più alti tribunali e di altre autorità importanti, oltre che centro commerciale, imprenditoriale, culturale, sportivo e di ricerca. Il periodo migliore per visitare Brno è compreso tra i mesi di Maggio e Settembre quando le temperature non sono troppo elevate e consentono di passeggiare per le vie della città senza soffrire troppo il caldo, ma anche fra gli affascinanti boschi che la circondano e che offrono notevoli spunti per i turisti o per chi ama andare in bicicletta. Un’ occasione per visitare Brno la offre il Mondiale di Superbike in programma per il week end del 10 luglio con voli in partenza dall’Italia offerti da svariate compagnie aeree. Il circuito è situato a Kyvalka nel bel mezzo di alcune colline boscose che distano circa 16km dalla città di Brno e a 2 km dall’autostrada D1 Praga-Brno. 56

useful info Per informAzioni sUl circUito: www.brno-circuit.com

informAzioni sUllA città di Brno: http://www.brno.cz/

noleggio AUto:

Alimex - Airport brno - turAny tel. +420 543 248 755 cArent - belohorskA 46, brno tel. +420 548 141 414 www.cArent.cz czechocAr - krizkovskeho 47, brno - tel. +420 543 14 11 77

tAxi:

blAhA - tel. +420 603 708 810

HosPitAls:

trAumAtologicAl hospitAl ponAvkA 6, brno tel. +420 532 260 111

Hotels:

holidAy inn krizkovskeho 20, brno - tel. +420 543 122 111 hotel voronez - krizkovskeho 488 - tel. +420 543 142 030 pArkhotel - veslArskA 250, brno tel. +420 543 236 350 myslivnA - nAd pisArkAmi 1, 602 200, brno - tel. +420 (0) 547 383 247

ristorAnti:

vAloriA restAurAnt - bohunická 2 - tel. +420 543 250 462 ristorAnte riAlto - veveri 125, brno - tel. +420 541 235 035 hAciendA mexicAnA - dobrovskeho 29, brno - tel. 541 24 06 85 Four roses - veveri 32, brno tel. +420 541 215 315 pizzeriA cipriAni - orlì 3, gAlerie g, brno - tel. +420 542 516 606 restAurAnt mAndArin pruchodni 1, brno - tel. +420 542 210 909 pegAs - JAkubskA 4, brno - tel. +420 542 210 104


fo FIM WORLD CHAMPIONSHIP

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La Scomm Un viaggio rischioso tra Sirmione a Torbole

By Marco Marcello Bina

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Sirmione, ore 23, una tv accesa all’interno di un pub affollato: “Questi giorni saranno segnati da numerosi temporali soprattutto sulla zona del lago di Garda” il meteorologo in tv ha appena previsto il peggior week end della stagione ed ecco che puntuale, come un orologio svizzero, un amico mi lancia il guanto di sfida. «Scommetto una birra che non arrivi a Torbole con 58

questo tempo!» Ecco lo sapevo... non sarei dovuto uscire questa sera. La ragione mi suggerisce di rinunciare pensando a tutti i rischi che potrei incontrare, ma guardo il mio casco appoggiato sul bancone del pub, a pochi centimetri da noi, e sento già il cuore che scalpita e pregusta l’avventura. “Accetto!” dico all’improvviso “Partiamo alle 9!”


mmessa

Il giorno seguente ci svegliamo di buon ora e inforchiamo le nostre moto. Il cielo è nerissimo, ma per fortuna non piove seppur il vento freddo profumi d’acqua. Decidiamo di fermarci per una veloce colazione nei pressi del Castello Scaligero del XIII secolo. Conosciuto anche come Rocca di Sirmione e, come narra una leggenda, sede della tragedia tra Ebengardo e Arice. Inizia a

piovere, così saliamo in sella e con cautela ci dirigiamo verso Peschiera del Garda attraverso la SR11. Ed ecco che incontriamo Peschiera tra tuoni e fulmini. Città murata, con possenti bastioni a guardia delle acque, come a voler rivelare il suo passato di fortezza, in periodo romano, della zona meridionale del Garda e delle strade che da qui passavano. A due chilometri da Peschiera 59


ci imbattiamo nel più grande parco divertimenti Italiano: Gardaland e a dir la verità, al solo passaggio ci sentiamo un pò bambini! Continuiamo in direzione Lazise sulla SR249, che fiancheggia la sponda destra del Garda, e la pioggia si fa sempre più incessante...osservo il mio compagno di viaggio e spero di trovare dei segnali di resa, ma anche lui fa lo stesso e sorrido divertito dietro a un casco grondante d’acqua. Arriviamo a Lazise e sono letteralmente rapito dal lago. Onde bluastre e nere che si infrangono sulla riva 60

in prossimità delle mura merlate del castello. Uno spettacolo affascinante! Appena superato Bardolino la pioggia ci da tregua e seppur il cielo sia sempre plumbeo, riusciamo a gustarci la strada sinuosa che ci porta a Punta San Virgilio. Luogo dove il possente Monte Baldo addolcisce le sue asprezze e ammantandosi di verde si tuffa nel lago. Ispirato dalle caratteristiche del luogo mi lascio trasportare e tra una piega e l’altra mi tornano in mente le parole di Carlo V che guardando il lago di Garda disse: “Questo è un bel sito ed è poco considerato”.


Come dargli torto!? E’ un posto incantevole con tutte queste curve ricamate tra acqua e monti!! Dopo una ventina di minuti tra pieghe e curve raccordate con la precisione di due chirurghi, ci troviamo a Mala Silex, ovvero Malcesine. Sarà stato il nome o la sfortuna e piombiamo in una tempesta apocalittica! Siamo “costretti” a guidare su strade allagate e l’acqua arriva quasi ai mozzi delle nostre ruote. Decidiamo di procedere quasi a passo d’uomo per non sfidare oltremodo la sorte. Siamo distrutti e zuppi d’acqua, ma abbiamo ancora l’occhio brillante di chi sa di star compiendo un’impresa! Superiamo Navene, tra mille difficoltà di aderenza, e improvvisamente la pioggia cessa. Entriamo in Trentino Alto Adige e la natura ci dà il benvenuto con un arcobaleno da spezzare il fiato! E’ un segno...e guardandoci arrotondiamo le nostre traiettorie man mano che l’asfalto si asciuga. I sorrisi sono talmente intensi da rimanere quasi impressi attraverso i nostri

caschi e ci troviamo con questa euforia a Torbole. Il regno del windsurf, grazie ai suoi venti e alla sua straordinaria posizione tra le montagne trentine. Vediamo centinaia di windsurfers intenti a domare le loro tavole tra le acque del lago e rimaniamo sbalorditi dalla loro destrezza per almeno una mezz’ora. Parcheggiamo le moto sul lungo lago e ci togliamo i caschi. “Ehi, mi devi una birra!”

useful info ROAD BOOK

Sirmione Prendere la Sr11 in direzione PeSchiera del Garda PeSchiera del Garda immetterSi nella Sr249 in direzione torbole torbole Fine itinerario

DOVE MANGIARE E DORMIRE

Sirmione Vecchia luGana Via Verona 71, tel. 030919012. un locale che ha fatto la storia della ristorazione gardesana, ospitato in quella che un tempo era la stazione di posta per il cambio dei cavalli. elegante e raffinato l’arredamento,eccezionali il menù e i vini torbole lido blu Via foci del sarca 1, tel. 0464505180. affacciato sulla spiaggia, l’hotel lido blu è ottimo per chi vuole far vacanze attive: piscina coperta, scuola di surf, mountain-bikes per i clienti, ha una buona cucina ed è dotato di ogni comfort.

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AGENDA on Eric Clapt e la prima le ie n a e vedrà per dell’anno ch o mberPino D nt La ve ta -e et to on er im llo Stadio “S uti per il conc

MUSICA

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giugno Cava de Quando: 24 enticket. amberti” di “Simonetta L ne, Go2 e Gre io to ke ad ic St T e: t, ov ke D LisTic 3 sponibili su - 081 728452 Biglietti: di 081.7611221 – 6 15 88 46 9. Info: Tel. 08 MUSICA

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Evento d an 25 giugn on perdere per tu oe tti fermerà il 26 giugno l’erran gli amanti del R a Im o te “Sonis phere Fes ck! Il rari per d ola, presso l’auto tival” si dromo E ue giorn i n d zo sul palco i musica e Dino F O nu er den, Moto merose band tra ver Decibel. Salira cui: Slipk n rhead, Ro not, Iron no tica, Guan b Zombie M ,P o migliori Apes, Sum41, Lin apa Roach, Apoca aibands del k lyppianeta ri in Park, e tante a ltre. Le unite sull o stesso pa Quando: lco! 25 Dove: A -26 giugno 2011 utodrom o Enzo e Info: http Dino Fer ://it.sonis rari pherefes tivals.com Via Fratelli Rossel li, 2 Imola /

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strada il li appass tistrada 1 nuov ionat 20 Monster 0, Hypermotard issimo Diavel, m i, la possibia an 796. 796, Hyp ermotard che la MulIl truck d el 1100 EV O e il principa Diavel Tour, part li lo ito a disposi calità d’Italia per a metà marzo, to zione di ccherà a tutti gli am un intero week lcune end anti del b icilindrico , dalle 9 alle 18, Quando/ ! Dove: tu tte le info rmazion i disponib ili sul sito www.du cati.it

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(Bo)


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