ALCUNE RISPOSTE A CHI VIVE IN ZONE A D E L E V AT O R I S C H I O S I S M I C O Calabria 1905 - 2005
E tu cosa ne sai? RISCHIO SISMICO E PREVENZIONE
8 settembre
1905 - 2005
Cento anni fa un violento terremoto, di magnitudo 7.1 ed intensità XI grado Mercalli all’epicentro, interessava larga parte del territorio calabrese centro-meridionale, lungo la costa tirrenica tra Capo Suvero e Capo Vaticano, provocando gravi danni nelle attuali province di Vibo Valentia e Cosenza. La stagione ed il giorno in cui avvenne (un venerdì), un periodo nel quale era abitudine dei contadini trascorrere la notte nei campi per vigilare il raccolto, limitarono il numero delle vittime, che tuttavia furono 527; non così i danni, ingenti e diffusi.
La Calabria sperimentò la solidarietà nazionale: numerosi comitati di soccorso, sorti spontaneamente in ogni parte d’Italia, raccolsero fondi o intervennero direttamente nella ricostruzione, che fu difficile e richiese molto tempo prima di essere completata, anche a causa del nuovo e più grave terremoto che il 28 dicembre 1908 distrusse Messina e Reggio Calabria. Da allora è trascorso un secolo. Non è mutato il livello di pericolosità sismica del territorio, una caratteristica fisica non modificabile, ma è certamente cambiato l’impegno dello Stato per la riduzione degli effetti del terremoto. Una nuova classificazione sismica è stata adottata dalle regioni ed una nuova normativa tecnica per le costruzioni deve essere obbligatoriamente applicata nelle zone classificate.
© PCM - DPC 2005 - Grafica: E. Colucci - F. Salamida
I comuni calabresi, in particolare, sono inseriti negli elenchi delle zone 1 e 2, quelle cioè con un livello medio-alto di pericolosità sismica, dove è richiesta una maggiore protezione per gli edifici e dove le regole da adottare per costruire ex novo o intervenire su abitazioni e manufatti esistenti sono più severe. Molto dunque è stato fatto per prevenire il rischio sismico, ma ancora di più è necessario e possibile realizzare, ponendo maggiore attenzione sia alla qualità degli edifici in cui viviamo sia adottando comportamenti idonei che consentano di ridurre le conseguenze del terremoto. Serve perciò una maggiore consapevolezza da parte di tutti; un ruolo attivo e responsabile, più di quanto non sia avvenuto fino ad oggi, delle Istituzioni e dei cittadini, i quali possono, anche attraverso il recupero della memoria storica – come è avvenuto in occasione del centenario di questo terremoto - diventare protagonisti di una nuova stagione di crescita culturale e civile.Un punto di partenza indispensabile per puntare in modo deciso e concreto in direzione della prevenzione e dei suoi fondamentali principi. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Dipartimento della Protezione Civile Via Ulpiano, 11 - Via Vitorchiano, 2 - Roma Centralino: 06.68.20.1 - www.protezionecivile.it Ufficio gestione emergenze: 06.68.20.22.65/6/7
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