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A ST. MORITZ l’Italia vuol stupire
IL CALENDARIO DEI MONDIALI DI SCI ST. MORITZ 2003 2 feb. 12.30 - SuperG masc. 3 feb. 12.30 - SuperG fem. 6 feb. 10.00 - Discesa libera masc. comb.
PARTONO IL 2 FEBBRAIO IN SVIZZERA I CAMPIONATI MONDIALI DI SCI ALPINO. L’ITALIA SI PRESENTA AL VIA CON L’INTENZIONE DI RISCATTARE LA PESSIMA PROVA OFFERTA NELL’EDIZIONE 2001 SULLE NEVI DI ST. ANTON DI FABIO RENZETTI
6 feb. 13.00 - 1a manche slalom masc. comb. 6 feb. 15.00 - 2a manche slalom masc. comb. 8 feb. 12.30 - Discesa libera masc. 9 feb. 12.30 - Discesa libera fem. 10 feb. 10.00 - Discesa libera fem. comb.
uale miglior momento dei Mondiali per dimostrare che la nazionale italiana di sci si è finalmente liberata dell’ingombrante ombra di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni? L’interrogativo è meno peregrino di quanto potrebbe sembrare, perché nonostante nelle ultime stagioni gli alfieri azzurri siano comunque riusciti a farsi valere in Coppa del Mondo, quella sensazione di precarietà e approssimazione seguita al ritiro dei nostri campioni non si è mai dissolta. L’occasione si presenta ora ed è data dall’appuntamento clou della stagione sciistica, i Mondiali in programma sulle nevi svizzere di St. Moritz dal 2 al 16 febbraio. Un appuntamento al quale gli azzurri si presentano con tante speranze ma anche con qualche rammarico, dovuto agli infortuni che hanno pregiudicato la preparazione dei nostri atleti di punta nelle discipline veloci. Stiamo ovviamente parlando di Kristian Ghedina e Isolde Kostner, sui quali poggiavano (poggiano?) le ambizioni di meda-
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glia nelle rispettive discese e SuperG. La stagione del cortinese era cominciata nel modo peggiore, con una fastidiosa pubalgia che lo aveva costretto a disertare le gare di Coppa in Nord America, ed è proseguita sullo stesso tono, con dolori che tornano a farsi sentire impedendo a Kristian di allenarsi con continuità. La logica conseguenza è il pessimo stato di forma messo in mostra nelle ultime esibizioni. Un po’ diverso il discorso per Supe-
rIsi, infortunatasi lo scorso 4 dicembre nelle prove in vista della discesa di Lake Louis, in Canada. In seguito a una rovinosa caduta la Kostner riportò una commozio-
GLI AVVERSARI DA TEMERE
La concorrenza con la quale gli atleti azzurri dovranno fare i conti si presenta molto agguerrita. Tra le donne tutti gli occhi saranno puntati sulla croata Janica Kostelic, che dovrebbe essere in gara in tutte le discipline anche se le prove tecniche restano le sue preferite. Occhio anche al fratello Ivica, uno dei favori-
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ti nello slalom che chiuderà la kermesse, mentre in gigante l’osservato speciale sarà l’americano Bode Miller, attuale leader di Coppa del Mondo. Miller tra l’altro sogna di rompere le uova nel paniere ai favoritissimi austriaci anche in discesa e SuperG. Ci riuscirà?
ne cerebrale e contusioni multiple. Il suo rientro in gara è stato molto graduale, però gli ultimi risultati autorizzano un pizzico di ottimismo, supportato dal fatto che Isi raramente, nella sua carriera, ha sbagliato le gare importanti. In campo maschile non si può inoltre dimenticare l’analoga sorte toccata ad Alessandro Fattori, il nostro numero due nella velocità, messo k.o. da un incidente. La sua risalita si preannuncia lenta. Se a ciò aggiungiamo la disastrosa stagione di Kurt Sulzenbacher, forse con troppa precipitazione indicato come il naturale successore di Ghedina, ecco che si capisce come discesa e SuperG maschile corrano il rischio di essere avari di soddisfazioni per i nostri colori. A meno che Peter Fill, l’ultimo arrivato ma dotato di un talento cristallino, non indovini la gara della vita. Una cosa davvero incredibile, se si considera che fino a tre anni fa le maggiori soddisfazioni, Tomba escluso, venivano proprio dall’Italjet, come era stato ribattezzato il gruppo al quale appartenevano i vari Ghedina, Runggaldier, Perathoner e compagnia. Non resta quindi che aggrapparsi a slalom e Alcuni dei nostri alfieri DALL’ALTO VERSO IL BASSO: Giorgio Rocca, Kristian Ghedina e Daniela Ceccarelli
gigante, dove rispettivamente Giorgio Rocca e Massimiliano Blardone possono davvero recitare un ruolo da protagonisti. Giorgio ha finalmente colto il primo successo della sua carriera sullo storico pendio di Wengen proprio alla vigilia dei Mondiali, un precedente benaugurante che dovrebbe dare ulteriore fiducia ad un atleta che tecnicamente ha poco da imparare ma che al contempo ha sempre palesato qualche limite di tenu-
ta psicologica. Blardone è ormai stabilmente nel gotha del gigante, però non è ancora riuscito a fare due manche sullo stesso livello; per contrastare il Bode Miller di questi tempi a Max servirà una prestazione indimenticabile, ma le potenzialità ci sono; se a queste una volta tanto si aggiungesse l’aiuto della fortuna potremmo vederne delle belle. Ancor più roseo è il panorama in ambito femminile; detto della Kostner, che sulla discesa e il SuperG di St. Moritz ha impostato ciò che resta della sua stagione, c’è grande attesa per Karen Putzer, capace quest’anno di andare a segno già tre volte in Coppa del Mondo, due in gigante e una in SuperG. I nostri tecnici hanno scommesso su di lei mettendole a disposizione uno staff personale, come accadeva ai tempi della Compagnoni; i risultati sono arrivati subito, anche se Karen, piccola e gracile, ha bi-
10 feb. 13.00 - 1a manche slalom fem. comb. 10 feb. 15.00 - 2a manche slalom fem. comb. 12 feb. 9.30 - 1a manche slalom gigante masc. 12 feb. 13.00 - 2a manche slalom gigante masc. 13 feb. 9.30 - 1a manche slalom gigante fem. 13 feb. 13.00 - 2a manche slalom gigante fem. 15 feb. 10.00 - 1a manche slalom speciale fem. 15 feb. 13.00 - 2a manche slalom speciale fem. 16 feb. 10.00 - 1a manche slalom speciale masc. 16 feb. 13.00 - 2a manche slalom speciale masc.
sogno di piste molto tecniche per mostrare tutto il suo talento. Sarà quindi fondamentale la tracciatura dei percorsi; se, come si spera, le porte dovessero girare molto, potete esser certi di trovare la Putzer sul podio almeno in gigante. Accanto a Karen continuano però a crescere le varie Nicole Gius, Denise Karbon e Daniela Ceccarelli, tutte atlete che, pur non essendo esplose definitivamente, in una gara secca possono giocarsela con tutti. L’obiettivo annunciato è quello di migliorare il magro bottino del Mondiale austriaco di St. Anton, nel 2001, quando l’Italia chiuse al penultimo posto nel medagliere, davanti solo alla Slovenia, con tre soli allori: l’argento della Kostner in SuperG, l’argento e il bronzo della Putzer rispettivamente in gi-
Nati per vincere DALL’ALTO VERSO IL BASSO: Karen Putzer, Isolde Kostner e Max Blardone
I campioni in carica ✜ Combinata maschile Aamodt (Nor) ✜ Combinata femminile Ertl (Ger) ✜ Discesa libera masch. Trinkl (Aus) ✜ Discesa libera femm. Dorfmeister (Aus) ✜ SuperG maschile Rhalves (Usa) ✜ SuperG femminile Cavagnoud (Fra) ✜ Gigante maschile Von Gruenigen (Svi) ✜ Gigante femminile Nef (Svi) ✜ Slalom maschile Matt (Aus) ✜ Slalom femminile Paerson (Sve)
gante e nella combinata. Un bilancio che, se paragonato alle edizioni di Sierra Nevada (quattro ori e un argento) e Sestriere (tre ori, un argento e un bronzo), mette una certa malinconia. È ora che i maschietti si destino dal letargo in cui sembrano caduti; al resto penseranno Isi, Karen e le altre, sempre puntuali ai grandi appuntamenti. A conferma del fatto che in Italia, quando si parla di sci alpino, è molto spesso il sesso debole a fare la voce grossa. ■
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