Abbandono precoce nel nuoto

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INTRODUCCIÓN

Con questa ricerca realizzata tra gli utenti di 10 piscine, abbiamo voluto stimolare tra gli addetti ai lavori alcune riflessioni sul drop out, (abbandono precoce), e anche se sicuramente i dati ottenuti non possono considerarsi come una risposta definitiva, consideriamo che siano utili per mettere in luce alcuni interessanti aspetti. Per spiegare un fenomeno come il drop out possiamo ricorrere ad alcuni aspetti generali contemplati dalla psicologia dello sport, che se in molti casi sono la spiegazione del perché si pratica uno sport, altrettanto spesso descrivono le ragioni del suo abbandono. Questo lavoro vuole essere spunto per una riflessione su quello che il mondo sportivo di oggi ci offre, tenendo presente che il fenomeno drop out è collegato anche ai profondi cambiamenti dello sport moderno, più consapevole, rispetto all'antichità, di rivolgersi a persone prima di tutto, "soggetti" e non "oggetti". Ma allora perché per tanti praticanti lo sport offre benefici fisici e mentali, che completano i bisogni umani e per molti altri tutto ciò non è sufficiente e abbandonano la pratica sportiva ? Le ragioni sono tante e non riguardano solo la sfera umana e personale. Spesso le situazioni che la realtà sportiva pone come inderogabili e assolute diventando ostacoli insormontabili per uno sportivo. I dati significativi su cui orientare la ricerca sono l'età, l'allenatore, gli impianti sportivi, i genitori, il tipo di sport (individuale o di squadra), lo studio, la fatica, aspetti che riguardano la globalità della vita dell'individuo che non può essere separata dalla dimensione sportiva. Risultati emersi anche da un'altra ricerca realizzata in contemporanea alla presente, riguardante coloro che iniziano una pratica sportiva in età adulta; risultati che confermano l'importanza, anche ad una certa età, degli aspetti ludico-sportivi, del gruppo, della fatica, del divertimento, ecc.


Concludendo, gli aspetti motivazionali, siano questi estrinseci o intrinseci, sono basilari per rendere la pratica sportiva un'esperienza gratificante, ed eliminare o almeno eludere in parte, le cause di abbandono precoce.

Perché faccio sport ? Uno dei temi particolarmente dibattuti nel mondo della psicologia dello sport è quello della "motivazione alla pratica sportiva". Infatti non è raro che gli operatori del settore, cominciando dagli allenatori fino ad arrivare ai dirigenti, s'interroghino su determinati comportamenti o in ogni caso sulle motivazioni che spingono i ragazzi a praticare una determinata disciplina. La motivazione costituisce la chiave d'accesso ai risultati agendo attraverso tutta una serie di bisogni e di stimoli di varia natura. E’ proprio partendo dalla motivazione che ci si può addentrare nello studio di un fenomeno ad essa strettamente collegato: il drop out (abbandono giovanile). Una delle chiavi di lettura di questo "problema" è proprio la "motivazione" scarsa o insufficiente.

FATTORI DI MOTIVAZIONE Acquisizione di competenza Affiliazione Forma fisica Divertimento

FATTORI DI ABBANDONO *Problemi con l'allenatore e compagni *Eccesso di competizione *Noia *Infortuni *Altri interessi Altre attività Lavoro *Fenomeno legato all'età Tab. 1


Emerge chiaramente che variabili quali l'età e la figura dell'allenatore sono decisivi. La tab.1 sottolinea l'importanza di aspetti quali l'affiliazione o il divertimento che se non tenuti nella giusta considerazione contribuiscono a creare situazioni di Drop out. Fondamentale quindi la posizione dell'istruttore che dovrebbe tenere sempre alta la motivazione dei suoi alunni, preparando programmi di allenamento o lezioni avvincenti, e sempre diverse in modo tale da suscitare aspettazione e entusiasmo. Una ricerca del 1995 sull'allenatore ideale ( Malignani, Bortoli, Robazza,) rivolta ad un campione di ragazzi tra i 10 e i 14 anni ha evidenziato ulteriormente quanto i giovani apprezzassero l'allenatore che oltre al risultato o alla vittoria considerava importanti momenti di svago e divertimento. Ciò dimostra, ancora una volta come l'allenatore o l’istruttore siano una figura determinante nel rapporto tra disciplina sportiva e atleta, diventando un tramite fondamentale per ridurre l'abbandono della pratica sportiva. Small e Smith parlano addirittura di una filosofia, di una strategia psicologica che l'allenatore dovrebbe utilizzare con lo scopo di ridurre il più possibile le condizioni di disagio che possono condurre ad un abbandono precoce. L’idea è quella di infondere nei propri allievi l’idea che:  Vincere non è tutto, è un obiettivo importante ma non l'unico.  La sconfitta nella competizione non deve essere vista come un fallimento personale o una minaccia alla propria persona.  Vittoria e successo non sono sinonimi; spesso anche da una sconfitta si può ottenere

qualcosa di

positivo.

Dovrebbe

essere

vista come

raggiungimento di obiettivi stabiliti precedentemente.  Successo non è solo vincere ma soprattutto lottare per vincere.

un


Queste sono idee che non sempre vengono prese nella giusta considerazione dagli addetti ai lavori e che secondo noi, invece sono fondamentali. Altre ricerche (Alderman & Wood), sulla motivazione, dimostrano soprattutto che per i giovani sono fondamentali il divertimento e l'affiliazione soprattutto per bambini e adolescenti. Queste ricerche sono piuttosto chiare al rispetto e rilevano come la scarsa considerazione di tali elementi induca i ragazzi a trovare altre vie o comunque altri modi di espressione che soddisfino diversamente i loro bisogni. Pertanto il divertimento e l'affiliazione durante le nostre lezioni o nell' allenamento devono interagire attivamente con gli elementi di competenza che "Io allenatore o istruttore voglio che il fanciullo raggiunga".

MUESTRA

Questa ricerca è stata realizzata tra gli utenti di 10 piscine, intervistando 3000 persone scelte tra tutte le frequentanti i corsi di nuoto nelle suddette piscine e di etá compresa tra i 3 e i 26 anni. Del campione totale, risultarono essere 1436 maschi e 1564 femmine (Fig. 1). Tra questi la maggior parte 63 %, comincia a nuotare prima di aver compiuto i 18 anni d’etá, durante l’infanzia, da piccoli o durante l’adolescenza, mentre il 37 % sono le persone che cominciano a frequentare corsi di nuoto dopo i 18 anni. (Fig. 2)


Percentuale partecipanti

48% 52% Maschi Femmine

Fig. 1

Edad de comienzo de la atividad deportiva

37%

63% Porcentaje antes de los 18 a単os Porcentaje despues de los 18 a単os

Fig. 2


Observando i dati sopra riportati con Maggiore attenzione si nota come allinterno del 63% degli intervistati che comincia l’attivitá prima dei 18 anni, il 18% di questi lo fa tra i 9 e i 13 anni e il 14% tra y 13 e y 18 anni. Il rimanente 31 % comincia a praticare l’attivitá prima dei 9 anni. (Fig. 3)

Percentuale degli iscritti minori di 18 anni

14% 31%

18%

Prima dei 9 anni Tra i 9 e i 13 anni Tra i 13 e i 18 anni

Fig. 3

Senza riportare tutti i dati ed i grafici ottenuti, prendiamo in considerazione i dati ed i risultati ottenuti con la nostra ricerca, rispetto al fenomeno dell’abbandono precoce riferendoci all’attivitá in piscina in particolare.


TEMPORALIZACIÓN

Durante tre mesi consecutivi sono state realizzate inserviste telefoniche e personali, ai genitori, e agli stessi giovani interessati, di etá compresa tra i 3 e i 26 anni, que per varie ragioni avevano smesso di frequentare i corsi di nuoto realizzati nelle piscina selezionate, chiedendogli di rispondere ad alcune semplici domande raccolte in una scheda preparata per la ricerca in questione.

METODOLOGIA E’ stata inoltrata una richiesta a 10 impianti sportivi affinché si potesse accedere ai dati personali degli iscritti ai corsi di nuoto durante l’ intero anno 2003. Tra gli iscritti sono state selezionate 3000 persone comprese tra i 3 e i 26 anni d’etá che risultassero non aver proseguito con la normale attività in piscina durante l’intero anno 2004. Le seguenti persone sono state contattate telefonicamente o in alcuni casi personalmente e sottoposti ad una serie di domande riguardanti le ragioni dell’allontanamento dall’ attività natatoria. A questo proposito tramite una scheda specifica venivano registrate l’etá, il sesso e successivamente si rivolgevano quattro domande ad ogni intervistato permettendogli di scegliere una sola tra le varie risposte a sua disposizione. (Vedi scheda allegata). Date le evidenti difficoltà dovute all’età con i bambini più piccoli si è ricorsi all’aiuto dei genitori.


MATERIALES

Sono state messe a disposizione degli intervistatori le schede per la raccolta dei dati e due linee telefoniche durante 3 mesi affinché potessero raggiungere il maggior numero di persone e fossero raccolti il maggior numero di dati.

EVALUACIÓN

Sono stati presi in considerazione nelle nostre schede i seguenti aspetti, e formulate le seguenti domande:

1. A che età ha cominciato a frequentare i primi corsi di nuoto ? 2. Quali sono state le ragioni che vi hanno spinto a scegliere il nuoto e non un altro sport ? 3. Quali sono state le ragioni per le quali ha abbandonato l’attivitá ? 4. Pensa di riprendere l’attività prossimamente ? 5. Pensa di riprendere l’attivitá prossimamente ?


Intervistato numero: Età: Sesso:

Maschio

Femmina

1 – A che età ha cominciato a frequentare i primi corsi di nuoto ?

Tra i 3 e i 9 anni Tra i 9 e i 13 anni Tra i 13 e i 18 anni Tra i 18 e i 26 anni

2 - Quali sono state le ragioni che vi hanno spinto a scegliere il nuoto e non un altro sport ?

Interesse per la disciplina

Attratto da manif. sportiva dal vivo

Decisione dei genitori

Attratto da manif. sportiva in TV

Praticato da familiari

Consigliato a scuola

Ricerca nuovi amici

Praticato dai compagni

Consiglio medico

Pubblicità società sportiva

4 - Quali sono state le ragioni per le quali ha abbandonato l’attivitá ?

Dovevo studiare Non avevo tempo Non mi davano la possibilità di giocare oltre ad allenarmi. Perdita di interesse per la disciplina Ritmo dell’allenamento troppo duro – Eccessiva competizione Problemi con gli allenatori o istruttori Altri interessi Distanza dagli impianti sportivi Distanza dagli impianti sportivi Problemi con i compagni Problemi di salute o incidenti I miei genitori non erano d’accordo Costi elevati Altri Non risponde

5 - Pensa di riprendere l’attività prossimamente ? No Si Ho cambiato sport Non so


RESULTADOS Alla fine del processo i 3000 intervistati sono risultati essere 1436 maschi e 1564 femmine. Tra i motivi che risultano essere come i principali fattori che spingono a frequentare un corso di nuoto, i più importanti sembrano essere l’interesse per la disciplina e il consiglio medico. (Fig 4)

Motivi che spingono a frequentare un corso di nuoto Interesse per la disciplina

22,70 %

Decisione dei genitori

16,31 %

Praticato da familiari

11,84 %

Ricerca nuovi amici

5,24 %

Consiglio medico

21 %

Attratto manif. Sportiva dal vivo

5,73 %

Attratto manif. sportiva in TV

6,48 %

Consigliato a scuola

2,27 %

Praticato dai compagni

8,16 %

Pubblicità società sportiva

0,27 % Fig. 4

Per quello che riguarda l’aabndono dell’attività, come possiamo vedere nel seguente grafico, nel caso specifico del nuoto, prima dei 9 anni si ...Como recogemos en el siguiente grafico (fig. 5), en el caso especifico de la natación, antes de los 9 años se observa que el porcentaje de abandono de la actividad corresponde a un 18% de la muestra total. Entre los 9 y los 13 años ya se registra un 30% que supone un aumento considerable y si seguimos analizando con el progressar de la edad va aumentando el porcentaje de abandono que alcanza un 38% entre los 13 y los 18 años. Entre los 18 y los 26 años el porcentaje de abandonos registra un 14%.


% de abandono de la actividad según edad

14%

18%

% abandonos antes de cumplid los 9 años de edad % de abandonos entre los 9 y los 13 años de edad

38%

30%

% de abandonos entre los 13 y los 18 años de edad % abandonos entre los 18 y los 26 años de edad

Fig. 5

Lo que nos interesa de los datos recogidos es analizar las causas del abandono precoz y como vemos pueden ser múltiples, podemos encontrarnos desde aspectos técnicos y organizativos influyentes, así como aspectos personales y relacionales, analicemos cada uno de ellos. ¿Pero de todos estos aspectos cuáles son los que afectan mayormente al abandono de la actividad? Según el estudio realizado, a continuación se mostra una tabla (fig. 6) con los catorce motivos más repetidos entre los cuáles destacan algunos motivos personales como es la falta de tiempo que debe dedicarse a otros aspectos importantes como es el estudio, aspectos técnicos como un ritmo de entrenamiento muy duro o pocas oportunidades de participación, y aspectos subjetivos como es la pérdida de interés por la disciplina que se practica. Como observamos, motivos muy diversos pero que nos dan una idea general de los elementos a tener en cuenta y a cuidar en el entrenamiento y en la práctica de la actividad física.


Motivi

Total (M+F)

M

F

1 - Dovevo studiare

676 – 22,54 %

296 - 43,79 %

380 - 56,21 %

2 - Non avevo tempo

602 – 20,06 %

274 - 45,51 %

328 - 54,49 %

3 - Non mi davano la possibilità di giocare oltre ad

462 – 15,41 %

246 - 53,25 %

216 - 46,75 %

4 - Perdita di interesse per la disciplina

310 – 10,34 %

151 - 48,7 %

159 - 51,3 %

5 - Ritmo dell’allenamento troppo duro - Eccessiva

286 – 9,53 %

150 - 52,45 %

136 - 47,55 %

6 - Problemi con gli allenatori o istruttori

190 – 6,33 %

94 - 49,47 %

96 - 50,53 %

7 - Altri interessi

150 – 5,00 %

71 - 47,33 %

79 - 52,67 %

8 - Distanza dagli impianti sportivi

120 – 4,00 %

52 – 43,33 %

68 - 57,67 %

9 - Problemi con i compagni

46 – 1,54 %

24 - 52,2 %

22 - 48,8 %

10 - Problemi di salute o incidenti

56 – 1,86 %

31 - 55,36 %

25 - 54,64 %

11 - I miei genitori non erano d’accordo

48 – 1,60 %

20 - 41,66 %

28 - 58,34 %

12 - Costi elevati

30 – 1,00 %

14 - 46,66 %

16 - 53,34 %

13 - Altri

14 – 0,46 %

8 – 57,14 %

6 - 42,86 %

14 - Non risponde

10 – 0,33 %

5 – 50,00 %

5 – 50,00 %

3000 intervistati

1436 Maschi

1564 Femmine

allenarmi.

competizione

Totale

Fig. 6


% totale relativa agli aspeti presi in considerazione determinanti l'abandono dell'attivitĂ 25

15

% per ogni singolo aspetto considerato

10

5

0 1

2

3

4

5

6

7

8

9

10 11 12 13 14

(* vedi fig. 6)

Aspetti considerati *

% secondo sesso relativa agli aspetti presi in considerazione e determinanti l'abbandono dell'attivitĂ 70 60 50 % Percentuale

Percentuale %

20

40 30 20 10 0 1

2

3

4

5

6

7

8

9

Aspetti considerati* (* ved. fig. 6)

10

11

12

13

14

% risultante sesso maschile % risultante sesso femminile


DISCUSIÓN

Alcune riflessioni riportate al termine di questo lavoro confermano che, se da un lato la competitività è motivazione legata all'affermazione di risultati, dall'altra può diventare un motivo di severa selezione. A conferma che l'agonismo esasperato non fa bene a nessuno, abbiamo intervistato 70 ragazzi nati nel 1982/83 che avevano nuotato nella nostra società nuoto agonistico, solo 8 di loro avevano contatti con gli ex compagni di allenamento, mentre gli altri 62 avevano perso ogni contatto. Evidentemente, questi ragazzi avevano consolidato poche relazioni sociali, come l'affiliazione e l'amicizia. Preso coscienza le federazioni, si stanno impegnando al fine di organizzare l'attività sportiva giovanile, come occasione adatta a fornire soddisfazione e motivazione che rimangano durature nel tempo, in modo da limitare i motivi di frustrazione dei giovani atleti per contrastare l'abbandono giovanile.

Altri fattori

Altri fattori che possono interagire con i motivi di abbandono sono il livello socio economico dei genitori, il livello di studio di questi, la consistenza del nucleo familiare, il tempo libero che essi possono dedicare eventualmente per accompagnare i figli magari in impianti sportivi diversi. Non esistono quindi solo aspetti legati alla motivazione o alle caratteristiche personali, ma molto spesso è proprio la situazione oggettiva a porre ostacoli al mondo dello sport. E' anche vero che nonostante la disponibilità di impianti, i ragazzi comunque non


praticano sport spesso perché lo ritengono inconciliabile con gli impegni scolastici; dato confermato anche da altre ricerche che evidenziano come questo sia un fattore demotivante. Altro aspetto emerso dalla ricerca riguarda i tecnici: in uno sport come il nuoto, individuale e faticoso, sembra che la ripetitività degli allenamenti scoraggi i nostri alunni.

Drop out & Burn out Correlato al concetto di drop out ve ne è un altro molto importante quello di "burn out" (sovrallenamento). Dal quale molto spesso dipende il Drop out. Legati al burn out ci sono molti aspetti quali lo stress, l'impairment, tedium, depressione e alienazione che spesso diventano non solo una concausa ma anche una conseguenza. Molto spesso il senso di esaurimento e di fatica, una diminuzione del desiderio di fare sport, accompagnano verso l’ abbandono dello stesso. Fattori predisponenti del Burn out sono la personalità, il sesso, il tipo di sport e l'ambiente, i quali, come abbiamo potuto constatare dalle ricerche sopra riportate, corrispondono anche a fattori di predisposizione al drop out.

Lo sport in una dimensione adulta Molto spesso si tende ad interpretare l'età adulta come un punto di arrivo nella vita dell'uomo. Oggi la tendenza è per fortuna differente visto che si sta cercando di vedere l'uomo in una dimensione di continua crescita. Così quando parliamo di atleti che abbandonano il mondo dello sport non possiamo dimenticare che esiste una buona parte di essi che iniziano la pratica sportiva proprio da adulti. Spesso, sono persone che


durante le ferie si propongono intraprendere uno sport, per curare il loro aspetto fisico, o comunque per il loro benessere personale. Queste finiscono per abbandonare dopo poche sedute di allenamento. Gli aspiranti atleti che si sentono doloranti, stanchi, sovraffaticati, stravolti e svuotati di energia, non hanno la capacità di pensare "a lungo termine" cioè di proiettarsi nel tempo e di aspettare che i benefici dell'attività fisica si manifestino. Ecco allora alcuni consigli per non abbandonare: 1. Scegliere uno sport che piace 2. Cercare di dosare le forze 3. Proiettarsi nel futuro (posso farcela) 4. Pensare positivo Da queste considerazioni si nota come le ragioni di abbandono non sono radicalmente distinte da una situazione di drop out in ambito giovanile, nel senso che l'aspetto ludico sportivo, la dinamica di gruppo, le caratteristiche personali, il divertimento sono comunque aspetti che hanno il loro peso. Magari in sequenze differenti, ma certamente importanti. Questi aspetti vengono confermati anche in un'altra indagine realizzata dall'università della Pennsylvania (Kendzierski & Johnson) condotta sulla frequenza dei pensieri negativi e su come interferiscono sul training sportivo. Secondo i dati ottenuti, il sesso femminile risulta essere "più a rischio" rispetto al maschile. I partecipanti ad attività agonistiche, soprattutto in sport di squadra, tendono ad impegnarsi di più rispetto a chi pratica una semplice attività motoria, che spesso può sembrare tediosa e solitaria (pensiamo proprio al nuoto). Ancora una volta si conferma il fatto che l'aspetto ludico agonistico e attività di gruppo sono fondamentali in certo qual modo rafforzano la motivazione. En segunda instancia, observamos que dos de los elementos que más influyen en


el abandono precoz son el estudio y el trabajo, naturalmente la falta de tiempo obliga a muchos sujetos a limitar la práctica de la actividad física, sin embargo estos son aspectos donde los profesionales no podemos ofrecer las mayores soluciones. Por ello queremos destacar otra causa importante en la que los profesionales del deporte pueden reflexionar y sobre la que pueden intervenir de manera importante. Es el hecho de la inadecuación de las cargas de trabajo en el deporte que conllevan a un cansancio excesivo, donde el sujeto se ve fuera de sus propias posibilidades. Muchas de estas cargas no son altas pero la actividad puede estar siendo demasiado especializada y conducir al mismo resultado a la pérdida de motivación de placer por la actividad, tan necesaria para la motivación y la continuidad de la práctica deportiva. Es decir una de las principales causas del abandono de la actividad física es el cansancio en general. ¿cuáles son los diferentes elementos que pueden inducir al cansancio? Como observamos son muy diversos, yendo desde la iniciación precoz a la actividad agonística hasta la falta de cuidado de las dimensiones sociales y psicológicas del deporte. Es decir que normalmente en estos casos se produce un agotamiento tanto físico como psicológico porque los aspectos técnicos no se adecúan a la edad del sujeto o porque se descuidan aspectos didácticos y motivacionales importantes o incluso ejerciendo una presión constante hacia la victoria que induce al desaliento.

CONCLUSIONES


Una vez conocidas las principales causas del drop out podemos ofrecer soluciones al respecto. Entre otras las indicaciones pueden ser las siguientes: - Elegir un deporte que guste (estimulante, difícil pero no mucho y divertido). - Dosificar las fuerzas ( proponer obietivos adaptados). - Proyectarse en el futuro (el deporte como elemento para la evolución, como realización). - Pensar en positivo (puedo hacerlo, el objetivo está a mi alcance: aumenta la autoestima). - Tener en cuenta que el éxito no es sólo ganar. - Es decir que la victoria y el éxito no son sinónimos. - Pensar que ganar no es todo (es un objetivo importante pero no el único). - No alcanzar un objetivo no es una derrota. Como otras alternativas citamos las siguientes: - Elaborar una nueva visión de la práctica deportiva, relacionada con la competición y el agonismo pero sobre todo con la diversión, el placer y la integración social. - Proponer una estructura polivalente en la que se desarrolle tanto la actividad deportiva como no deportiva, como polo de atracción para los jóvenes. - Y realizar una estructuración de los recursos teniendo en cuenta los intereses del sujeto.

BIBLIOGRAFIA

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Dipartimento di Psicologia dell'UniversitĂ in Scienze Motorie di Torino. Unmbro Marcaccioli, Il Ben-Essere in Psicologia

RIVISTE : "La Gazzetta dello Sportivo" allegato a "La Gazzetta dello sport", 1/9/1995, p.19. "La Gazzetta dello Sportivo"allegato a "La Gazzetta dello sport", 19/1/1996, p.16. "Sport giovane" maggio 1990, pag.10. "Sport giovane" maggio 1991, da pag. 7 a pag.11. "Sport giovane" giugno 1991, da pag. 16 a pag. 20. "Sport giovane"luglio 1991, da pag. 12 a pag. 13.


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