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N° 09
OTTOBRE NOVEMBRE
BIMESTRALE
2012
LA TERZA ETÀ METTE LA QUARTA Marchemag on the Road
MarcheMagazine
n. 09 Ottobre Novembre 2012 bimestrale - anno II - € 1,00
Tiro con l’arco
Giovani Emergenti: Francesca D’Addio Alberto Allegrini
Non vi nascondo che avevo qualche sospetto, ma adesso ne ho la certezza, la nostra regione è la più longeva d’Italia! Wow! Allora ho fatto bene a ritornare a casa Ma secondo voi qual è il segreto? L’elisir di lunga vita? In ordine sparso io direi l’ambiente in cui si vive, il buon cibo, la qualità della vita (tre ingredienti che nelle Marche abbondano), ma aggiungerei anche un pizzico di ottimismo ed una mente allenata, del resto “mens sana in corpore sano”. Una cosa però sento di voler condividere con chi legge … vivere cent’anni o vivere più a lungo che importanza ha se non viviamo pienamente? se non viviamo intensamente? lo scopo della mia vita è arrivare a una qualunque età, sedermi in veranda, guardare l’orizzonte, ripensare ad ogni cosa e dirmi “Cavolo, rifarei tutto da capo, istante per istante”, dandomi magari anche qualche pacca sulla spalla, così, per enfatizzare, per poi mandarmi allegramente a quel paese e salutare il mondo ridendo, ridendo di quanto sono stata forse stupida, ma incredibilmente felice. Buena vita dunque (mai come in questo numero il mio consueto saluto cade a pennello) … buena vita a tutti.
Belli, eleganti, tanto da sembrare irreali. Sono gli abiti realizzati a mano in quel di Filottrano, piccolo centro della Vallesina, dalla nota Sartoria Luca Paolorossi. Risultato di un
attenta ricerca del bello ed eleganza, oggi godono di fama internazione, grazie all’amore e alla passione che tutta la famiglia Paolorossi giornalmente mette a disposizione del
LUCA PAOLOROSSI LE SUE PREFERENZE Vestire con eleganza e personalità è come saper usare in modo non banale la parola
prodotto e del suo cliente. L’enfasi sulla ricerca del meglio è quello che ha portato oggi Luca Paolorossi a diventare un riferimento nel mondo della sartoria, risultato frutto di un attenta ricerca del bello e dell’eleganza che lo stesso Luca, giorno per giorno, tenta di tracciare combinando le diverse tipologie di estetica. LUCA QUALE È LA TUA DEFINIZIONE DI ELEGANZA ITALIANA? Abbiamo una capacità di cogliere il bello ovunque, per passione e per cultura. Senza voler insegnare nulla a nessuno
coltivo ogni giorno la mia idea di bello e lo applico a quello che so fare meglio. L’abito su misura. Confrontandomi ogni giorno con tutti i colori, i gusti e gli stili di vita al centro dell’osservazione della stampa. Definizione di eleganza? Non ho la pretesa di farla, ma credo fortemente che vestire con eleganza e personalità è come saper usare in modo non banale la parola QUANDO SI INCONTRANO DUE UOMINI IN GIACCA COS’È LA PRIMA COSA CHE SI GUARDANO A VICENDA? L’occhio della persona in particolare cade sul giro spalla, sulla larghezza del rever (che più é largo e più l’abito é di impronta sartoriale) e sull’asola, se è fatta a mano ano o a macchina. Poi lo sguardo scende sulle ulle scarpe, e qui parto perdente perchè indosso ndosso sempre scarpe sportive in seguitoo ad un incidente stradale. La tipologia dell’abito è importante, bisogna differenziare iare bene quello sartoriale da quello da confezione. QUALE È IL TUO STILE PREFERITO? Quello dii Tom Ford, per lo stile e le proporzioni oni dei capi, a differenza degli altri che non fanno altro che emulare tutto ciò che si vede in ggiro. Lo adoro. CRAVATTA TTA O PAPILLON? Sempre laa cravatta. L’uomo deve imparare a fare il nodo, odo, rifacendolo venti volte all’inizio per imparare, personalizzandolo, deve mettere tere la sua faccia. Il papillon è più da oratore, atore, da protagonista. p g GEMELLI LI SI O NO? Si. Meglioo ancora se sono tramandati mandati di one. generazione.
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E LA CAMICIA? Sempre, é il capo che veste per eccellenza. Abolisco la T-shirt. UN TUO PREGIO? Dico sempre quello che penso. La verità,come la bellezza, salverà il mondo. Oggi in particolar modo, con i tempi che corrono, credo abbia una grossa importanza. Non serve nascondersi dietro a bugie. g UN TUO DIFETTO? Sono come i monelli. Molto eccitato ed euforico quando invento qualcosa lo prendo e lo condivido subito con tutti. Questa è la mia visione. Non sono un buon imprenditore da questo punto di vista, dovrei prendere esempio da Montezemolo, che fa
sempre il contrario di quello che dice giocando sull’effetto sorpresa.Non so tenermi le cose. QUALE UOMO ANCORA NON HAI VESTITO MA SOGNI DI POTERLO FARE NEL FUTURO? Diego Della Valle. Mi piace perché è un gran marchigiano come me, ma con la differenza che lui è molto educato. Io no, quando mi arrabbio non sento ragioni.
EDITORIALE
Longevità vittoria delle Marche Novembre Dicembre 2012 EDITORE NAOI Edizioni Via Mazzini, 21 63900 Fermo FM reg. tribunale n. 6/2012 SEDI DIREZIONE GENERALE Via Mazzini 21, 63900 Fermo (FM) tel . 0734 227905 - redazione@marchemagazine.com REDAZIONE DI RECANATI Via Kennedy 1, 62019 Recanati (MC) REDAZIONE DI PESARO Strada dei colli, 60100 Pesaro (PU)
EDITORIALE DIRETTORE RESPONSABILE Vittorio Fabio Di Rienzo direttore@marchemagazine.com RESPONSABILE RELAZIONE ESTERNE Elena Ioan elenaioan@marchemagazine.com DIREZIONE CREATIVA Aries Communication & Design info@ariesdesign.it FOTO DI COPERTINA Gianluca Colagrossi
CONTRIBUTI
Editor: Cristiana Simoncini, Sara Canullo Annalisa Sordi, Elena Ioan, Tunde Stift, Chiara Antonini, Pamela Vazzari, Thomas More, Paco De Angelis, Luca Veneziano, Nicola Brignoccolo, Lucrecia Vogogna, Alvin Crescini, Alessandro Antonini, Vincenzo Gullà, Danilo Bacchiocchi, Graziella Santinelli
FOTOGRAFIE
“ti diranno che sei vecchio, ma quanta forza ancora in te ....” cosi cantava in “Spalle al muro” Renato Zero rivolgendosi alla terza etá. E si la terza età, quelli dei nonni che nelle Marche sono tanti. Infatti incuriositi dai dati pervenuti in redazione con i quali attestano la nostra regione tra la più longeva d’Italia, ci siamo chiesti perché non fare un focus andando a conoscere quali strutture ci sono e come operano. È cosi partito il progetto: longevità nelle Marche: la terza etá mette la quarta. Abbiamo, cosi, visitato le eccellenze che in ogni provincia si dedicano quotidianamente all’anziano. Strutture che con le loro particolarità, unicità di servizi e attività contribuiscono a quel fattore longevità che ne ha determinato il primato. Quello che ci ha particolarmente colpito,oltre alla grande disponibilità e professionalità delle persone incontrate nelle 5 strutture di eccellenza nelle 5 provincie, dai Direttori Generali ai direttori Sanitari al personale medico e infermieristico sono stati i sorrisi degli anziani, ospiti in queste strutture. Siamo rimasti tanto colpiti dal vedere ordine, estrema pulizia e igiene in queste case di cura che le abbiamo rinominate le “case del sorriso” che abbiamo deciso di far diventare questo focus sulla nostra rivista uno speciale televisivo. È nato cosi “MarcheMag on the road” focus di approffondimento settimanale in onda sul canale 11 e 111 del digitale terreste di TVRS il venerdì e il sabato alle 19.30 e la domenica alle 14.30. Abbiamo cosi iniziato a raccontare il nostro continuo viaggio attraverso le Marche entrando con i nostri partners Peach Time e Media Video nel mondo televisivo. Abbiamo aggiornato il nostro sito e abbiamo affidato la direzione artistica della rivista alla professionalità dello studio Aries communication & design. Ultimo ma non ultimo, nei cambiamenti in atto l’Editore. Un ringraziamento alla NAOI edizioni che continua a credere in noi e nel nostro lavoro.
Andrea Ripà, Valeria Pierini Eclod Photograpy Gianluigi Dolce Katiuscia Krones, Mark Jones
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STAMPA
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Come sempre il giudizio finale spetta a voi, amici lettori, intanto sfogliate le pagine di questa rivista e sul nostro sito lasciateci i vostri commenti. Non dimenticate di seguirci anche sul digitale terreste 111, perché come sempre, fin dal primo numero di questa rivista sulla strada . MARCHEMAG ON THE ROAD Buona lettura Vittorio Fabio Di Rienzo Direttore
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PESARO
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URBINO
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E-mail: alexander@viphotels.it www.alexandermuseum.it
8 Settembre 2012 MARCHEMAGAZINE.COM
SOMMARIO
SOMMARIO FOCUS
MARCHEMAG ON THE ROAD
LONGEVITÀ [lon-ge-vi-tà]s.f. inv. Durata della vita di un organismo superiore alla media.
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PERSONAGGI
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GIOVANI EMERGENTI
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MONDO GIOVANI
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MONDO BIMBI
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VIAGGIO NELLE MARCHE NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
- FOCUS
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TERRITORIO
SERRAPETRONA Spettacolo naturale, tutto da scoprire.
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ASSOCIAZIONI
modalità di frenata etc. “La Cultura della Sicurezza non s’inventa” é lo slogan della Safety Performance che organizza Corsi di Guida Sicura Avanzata su due ruote seguendo i protocolli FMI (Federazione Motociclistica Italiana) basandosi sull’esperienza acquisita negli anni nello svolgimento di progetti anche Ministeriali. Alla base di tutto troviamo l’esperienza, e non a caso a parlarci di questo
progetto è proprio un esperto nel campo motociclistico ricordato come uno dei piloti più rappresentativi del
SAFETY PERFORMANCE
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Quando sentiamo parlare di Guida Sicura spesso e volentieri ci si sofferma ad analizzare solo quello che é l’aspetto tecnico del veicolo e l’osservanza del codice stradale, in verità le statistiche evidenziano come la maggior parte dei sinistri stradali dipendano da un errore umano piuttosto che dal veicolo, ecco perché un corso di Guida Sicura non può limitarsi a parlare solo di traiettorie, tecnica della guida, NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
MARCHEMAG ON THE ROAD
- TERRITORIO
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"reazioni del comportamento umano"
» Guida sicura: le Marche leader in italia “La Cultura della Sicurezza non s’inventa”
campionato Superbike, Piergiorgio Bontempi, General Coordinator del progetto : “Riteniamo che in un Corso di Guida Sicura Avanzata debbano essere date e sperimentate sia le conoscenze tecnico-scientifiche che permettano al singolo motociclista, dal neofita all’esperto, la migliore gestione del mezzo in ogni condizione di guida, sia la più approfondita conoscenza delle proprie reazioni psicologiche, studiando il comportamento reattivo
ISTITUZIONI
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ASSOCIAZIONI
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ARTE, CULTURA, SOCIETÁ E LIFE STYLE
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TOP CLUB
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ASSOCIAZIONI
Story by: Sara Canulli e Annalisa Sordi
Tiro con l’arco: i Robin Hood delle Marche
Vi sarà probabilmente capitato questa estate, mentre passeggiavate per le piazze di qualche Borgo storico, di incontrare gruppi di persone aggirarsi per le vie cittadine vestite con abiti medioevali e armati di arco e frecce; avrete pensato che la macchina del tempo avesse fatto capricci catapultando tutte quelle persone vestite di calzamaglie e mantelli da un tempo lontano ai nostri giorni; state tranquilli nulla di tutto ciò, sono solo gli arcieri della F.I.T.A.S.T. L’Associazione Sportiva Dilettantistica Federazione Italiana Tiro Arco Storico e Tradizionale (a.s.d. F.I.T.A.S.T.) nasce uffcialmente il 18 Dicembre 2011 dall’incontro tra la a.s.d. C.A.S.T. (Confederazione Arcieri Storici e Tradizionali) e la federazione FITArco, uno dei due organi che promuove e organizza il tiro con l’arco in tutto il territorio italiano affliata al CONI. L’a.s.d. F.I.T.A.S.T., sebbene di recentissima fondazione istituzionale, affonda le sue radici nella già citata C.A.S.T. la quale, sin dal 2005 ha sempre fatto dell’amicizia e della sana competizione i suoi capisaldi, unendo innanzitutto sport e agonismo al piacere di stare insieme e di condividere la passione comune per il tiro con l’arco. Il suo scopo è, oltre all’organizzazione di un campionato nazionale di tiro con l’arco storico e tradizionale, quello di far conoscere e far rivivere le antiche tenzoni d’arco medievali tutelando e diffondendo sul territorio nazionale l’ercieria storica e tradizionale, promuovendo e valorizzando manifestazioni
Indietro nel tempo con gli arcieri FITAST
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Casa di cura Villa dei Pini >> Civitanova Marche (MC)
La Casa di Cura Villa dei Pini è una struttura sanitaria del Gruppo KOOS che si occupa dell’area dell’acuzie e della post-acuzie.
La
casa di cura “Villa dei Pini” di Civitanova Marche (MC) entra a far parte del Santo Stefano a gennaio del 2010. La struttura dispone di 180 posti letto, di cui 105 ospedalieri, 15 di riabilitazione e 60 di residenza per anziani.“Villa dei Pini” svolge un’attività ampiamente orientata alle post-acuzie con un alto potenziale di
Dottor Antonio Aprile Direttore Generale
integrazione con i servizi riabilitativi resi dal Santo Stefano. La Casa di Cura Villa dei Pini è ben integrata nella rete assistenziale regionale, rivestendo un ruolo rilevante in tutto il percorso di cura del paziente. I principali ambiti di intervento si esplicano nella attività medica internistica, oncologica, chirurgica ed ortopedica. La struttura eroga prestazioni di ricovero in regime di solvenza e di convenzione con il Servizio Sanitario Regionale. L’accesso all’attività di ricovero avviene tramite lista d’attesa depositata presso il Coordinatore Infermiristico, regolamentata dai Responsabili e dalla Direzione Sanitaria. La Casa di Cura, in quanto parte della dotazione ospedaliera della’Area Vasta 3 di Macerata (Zona Territoriale 8 di Civitanova Marche), è impegnata a contribuire alla gestione dei ricoveri
disposti dal Servizio di Pronto Soccorso (Sistema di Emergenza Urgenza). Le prestazioni di lungodegenza si inseriscono nel percorso ospedaliero post-acuzie e quindi non prevedono l’accesso diretto dei pazienti a seguito di prescrizione su ricettario SSN. In RSA accedono, in regime di convenzione, ospiti provenienti da: dimissione ospedaliera, da reparti per acuti, di riabilitazione o di lungodegenza dimissione da strutture residenziali a più alto livello assistenziale domicilio in seguito a valutazione da parte dell’UVD (Unità Valutativa Distrettuale). La Condivisione rappresenta il nostro
Dottor Mauro Perugini Direttore Sanitario NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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FOCUS
RSA: accoglie
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impegno all’espressione delle idee, alla trasmissione del sapere, alla partecipazione attiva ai progetti e obiettivi aziendali, lavorando insieme per il benessere e la soddisfazione del cliente. La nostra Professionalità si manifesta nel livello di competenze tecniche e specialistiche al servizio del paziente e nel loro continuo aggiornamento e sviluppo. La nostra modalità di relazione aperta e disponibile ne rafforza l’efficacia e sostiene l’obiettivo terapeutico. Il Rispetto è per noi comprensione, accettazione e valorizzazione della diversità delle persone che ci circondano; ci induce a riconoscere il ruolo, la dignità e la libertà di ogni individuo attraverso modalità di comunicazione e relazione coerenti. La Dedizione al Paziente ci porta ad orientare tutte le nostre risorse, umane e professionali, al suo servizio. Le nostre energie sono concentrate a soddisfare e anticipare le sue esigenze, relative anche alla sfera emotiva e all’ascolto. Il senso di Responsabilità ci rende consapevoli del nostro ruolo e del nostro agire e ci porta a operare in modo esemplare e con integrità, consapevoli che i nostri comportamenti influenzano il benessere delle persone. La Coerenza è per noi fedeltà ai principi e agli impegni presi e trova espressione nelle nostre azioni, in linea con i valori e le dichiarazioni aziendali. Le persone percepiscono un operato da assumere a modello nei comportamenti quotidiani. La volontà di Trasparenza ci impegna alla condivisione delle informazioni per la concreta partecipazione di ognuno alla vita e al successo dell’azienda. I nostri comportamenti verso i clienti, i colleghi e i collaboratori sono chiari e leggibili.
Linea della chirurgia programmata • Linea medica per acuti • Linea dei servizi clinico - diagnostici • Linea low – care (lungodegenza post - acuzie)
pazienti che abbiano la necessità di un periodo di assistenza e riabilitazione successivo alla dimissione da un reparto ospedaliero o di lungodegenza.
Linea outpatients (pazienti esterni): raggruppa le attività per utenti non ricoverati, comprende sia prestazioni ambulatoriali semplici, che percorsi coordinati, con livelli organizzativi complessi: chirurgia ambulatoriale, endoscopia, attività prevenzionali e di check - up ed altri.
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Abitare il Tempo >> Loreto (AN)
Persone per servire Persone Il
complesso residenziale di Loreto nasce per la volontà dell’Inail di contribuire alla realizzazione di una serie di strutture ricettive che per tipologia costruttiva potessero essere utilizzate,in occasione del periodo Giubilare, per l’ ospitalità
Dottor Antonio Maria Novelli Direttore di Struttura
dei pellegrini che visitavano la Santa Casa e successivamente convertite in strutture sanitarie. Per avviare e gestire l’attività sanitaria della struttura nasce Abitare il tempo, una società costituita da due grandi e significative realtà
Dottoressa Pennesi Monica Direttore Sanitario
operanti nella Regione Marche, nel settore della riabilitazione. Il Gruppo santo Stefano - la COO.SS. Marche. È dotata di 126 p.l, di cui 25 p.l per Unità gravi, 15 p.l di Riabilitazione Estensiva,10 p.l. Per l’assistenza a persone con disabilità fisica, 20p.l per l’assistenza a persone con disabilita psichica, 20 p.l per l’assistenza a persone con Alzheimer e 36 p.l. Per l’ assistenza ad anziani non autosufficienti.
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FOCUS
Attività e Servizi L’assistenza sanitaria è garantita dal personale medico e infermieristico della struttura presente nella 24 orbe, oltre al medico di Medicina Generale al quale il paziente della RSA viene iscritto al momento del suo ingresso in struttura. L’intervento riabilitativo effettuabile in questa struttura consiste nel completamento del ciclo effettuato come prevenzione del degrado, mantenimento delle autonomie funzionali e cognitive acquisite, attraverso interventi pluridisciplinari di natura medica, psicologica e sociale . Particolare attenzione viene prestata alla riabilitazione e recupero funzionale di soggetti adulti e in età geriatrica per limitare
gli effetti invalidanti della patologia e contrastarne i processi ulteriormente involutivi. L’intervento assistenziale in questa struttura è caratterizzato da un elevato grado di tutela e cura della persona in un ambiente con notevole livello di confort alberghiero, dalla promozione della socializzazione e dall’impegno nel favorire il mantenimento dei rapporti familiari e sociali con la rete primaria della persona ospitata. Il moderno edificio di ABITARE IL TEMPO è circondato da una vasta area verde, organizzata a giardini e con numerosi spazi per i parcheggi. Un ampio ingresso con vetrate scorrevoli introduce pazienti e
visitatori nell’accogliente salone della reception. Grande attenzione viene posta all’accessibilità dei luoghi: non esistono barriere architettoniche che possano impedirne la frequentazione alle persone disabili, anzi, la presenza di idonei ascensori e la realizzazione di percorsi agevolati consentono a chiunque di raggiungere ogni area con facilità. In questa struttura si è optato per offrire ai pazienti servizi di livello elevato perché si ritine che spazi decorosi e belli, attenzione ai particolari e comfort possano sostenere il senso della dignità di ciascuno ed aiutare nel difficile percorso riabilitativo.
RIABILITAZIONE E RECUPERO
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Casa Argento >> Fossombrone (PU)
Casa Argento è al centro di Fossombrone, nella zona settecentesca, ben collegata con tutti i servizi pubblici forniti dalla città, facilmente accessibile agli ospiti della struttura stessa e facilmente raggiungibile da parte dei loro familiari.
La
struttura deriva dalla ristrutturazione di un edificio che prevede l’integrazione del complesso principale con una serie di spazi accessori di servizio molto ben collegati internamente con percorsi coperti e facilmente accessibili. All’esterno è stata realizzata un’ampia terrazza di circa 400 mq attrezzata con punti di sosta all’ombra e verde. In quanto Residenza Protetta, Casa Argento offre alloggi aggregati in una stessa unità strutturale, dotata di una zona comune per servizi collettivi, destinata ad anziani in condizioni di autosufficienza o di parziale
Dottor Andrea Scocchera Direttore Generale
Dottor Giuseppe De Tommaso Direttore Sanitario
autosufficienza. Gli anziani sono una risorsa per la comunità, una vera ricchezza di saperi ed esperienze, che costituisce una risorsa umana attiva di cui la società può avvalersi. Esistono tuttavia delle condizioni nelle quali l’anziano non è pienamente autosufficiente, e quindi la tutela della sua dignità, di donna e di uomo, necessita di particolari cure e attenzioni. Casa Argento interviene su questo bisogno, offrendo prestazioni mirate in grado di valorizzare al meglio le potenzialità dell’anziano e cercando di sviluppare interventi appropriati per prevenire, rallentare e accompagnare i
fenomeni di progressivo decadimento, nella consapevolezza che la specificità dei bisogni individuali richiede la personalizzazione delle attività di cura, assistenza e sostegno personale.
Casa Argento fornisce prestazioni specifiche affinché possa essere mantenuto e, se possibile, migliorato lo stato di salute e di benessere dell’anziano.
“Casa Argento può ospitare fino a 60 utenti, tra semi autosufficienti e non autosufficienti. ”
Casa Argento si ispira ai seguenti principi: EGUAGLIANZA L’assistenza e le cure mediche erogate devono garantire parità di trattamento e parità di condizioni del servizio prestato, senza determinare discriminazione di sorta.
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FOCUS
"Principi come Ispirazione."
INTEGRAZIONE L’assistenza personalizzata richiede necessariamente che i diversi servizi operino in stretta collaborazione tra loro; in questo quadro, Casa Argento rappresenta un contributo essenziale per il sistema dei servizi sociali del territorio. PARTECIPAZIONE L’utente deve poter esprimere la propria opinione e valutazione in merito al servizio ricevuto e partecipare attivamente al processo di gestione ed erogazione. Le indicazioni
devono essere corrette e complete, in grado di garantire sempre il diritto di accesso all’informazione.
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PERSONALIZZAZIONE L’inserimento deve essere adeguato alle esigenze fisiche e morali dell’utente, nonché ad una corretta valutazione ed assistenza personalizzata che risponda in modo completo ai suoi bisogni.
COINVOLGIMENTO La famiglia dell’utente deve essere sollecitata e coinvolta nel processo di erogazione del servizio, per non determinare un distacco con il proprio nucleo di origine. I rapporti con la famiglia devono poter continuare anche, e soprattutto, nella nuova realtà che sta vivendo. PROFESSIONALITÀ Il servizio deve essere erogato in maniera professionale, da personale adeguatamente preparato e costantemente aggiornato, nella consapevolezza del ruolo fondamentale della componente relazionale del lavoro svolto.
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Grimani e Buttari >> Osimo (AN)
“Fare bene il bene, il bene alla persona,il bene oltre il tempo” La
Grimani Buttari è nata a seguito di un atto testamentario attraverso cui il conte Filippo Buttari decise di destinare tutte le sue sostanze alla creazione di “uno stabilimento dei poveri cronici campagnoli”. L’Istituzione è stata eretta in Ente Morale l’8 marzo 1877 con il nome di Opera Pia Grimani Buttari e ha la natura
Dottor Enrico Canapa Presidente
giuridica di Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (IPAB) ai sensi della Legge 17 luglio 1890, n. 6972 (Legge Crispi). Con il nuovo statuto del 1998, l’Ente ha visto modificata la sua denominazione in “Fondazione Grimani Buttari”, pur rimanendo una IPAB. A seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 207/2001, la
Dottor Marco Montesi Medico di Struttura
Fondazione verrà regolamentata in base alla nuova normativa regionale di cui ancora si attende l’approvazione. Scopi dell’Ente sono la gestione e l’erogazione di servizi assistenziali e sociosanitari integrati in favore di persone anziane autosufficienti, parzialmente autosufficienti, non autosufficienti, dementi lievi, gravi e terminali.
Dottor Cristiano Casavecchia Direttore Generale NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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"Opera Pia Grimani Buttari!"
La Storia La morte del Conte Buttari avviene il 24 dicembre 1875. Il successivo 26 dicembre si apre il testamento davanti al notaio osimano Filippo Frezzini. Le sue volontà saranno rispettate: l’anno successivo si apre lo “stabilimento” ai primi “cronici campagnoli”. Nel corso degli anni lo stabilimento aumenta il numero degli anziani ricoverati, per cui la Commissione Amministrativa decide di erigere nei pressi della villa un nuovo edificio, affidando i lavori all’architetto osimano Costantino Costantini. Una lapide, apposta nello scalone di ingresso della nuova Casa di Riposo, ne ricorda l’inaugurazione avvenuta il 26 maggio 1886, onomastico del fondatore. Gli amministratori che si sono avvicendati nella Commissione dell’Opera Pia nel corso di tanti lunghissimi anni, hanno proseguito e perfezionato il lavoro
dei loro predecessori. Di pari passo all’aumento della popolazione anziana, prendendo atto delle conseguenti necessità, gli amministratori decidono per l’attuazione di ulteriori opere: nel 1977 l’ex Villa del Fondatore viene ristrutturata per ospitare coppie di coniugi anziani. Nel marzo del 1983 si inaugura un edificio ex novo, progettato dall’architetto Arturo Piangerelli di Recanati, destinato ad accogliere anziani non autosufficienti. Nel 1995 si riapre il “vecchio edificio”, che accolse la prima Casa di Riposo, internamente ristrutturato, secondo le piu’ avanzate normative del settore, su progetto dell’architetto Filiberto Andreoli di Osimo. L’ampliamento e le numerose trasformazioni apportate in seno all’Opera Pia, il costante miglioramento della qualità dei servizi, sono stati considerati
dall’Amministrazione Comunale di Osimo. Il 18 settembre 1995, festa del Patrono, il Sindaco ha conferito la medaglia d’oro di civica benemerenza per i seguenti motivi: “che in accordo alle sue tavole di fondazione del 1869 per oltre un secolo ha assicurato ad una particolare categoria di anziani – i coloni – servizi di alto livello qualitativo successivamente estesi anche ad altri gruppi a conferma delle speranze del suo fondatore, Conte Filippo Buttari”. Molti anni sono trascorsi ma il tempo non ha minimamente scalfito l’ideale che animò lo spirito del Fondatore, grazie al lavoro continuo e competente svolto dagli Amministratori e da tutti coloro che, in modi diversi, hanno prestato, per un fine comune, la loro opera al servizio degli ospiti della Casa di Riposo.
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S. Giuseppe >> Ascoli Piceno
La Casa di Cura Villa San Giuseppe è nata nel 1936
per volere della Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, fondata da San Benedetto Menni, Fatebenefratello, canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 21 novembre 1999. Sin dalla sua nascita l’istituto di ricovero e di cura si è fatto carico di pazienti affetti da patologie di natura psichiatrica complesse, estendendo l’assistenza a forme di disabilità gravi
Dottor Alberto Giattini Direttore medico
(pazienti cronici ricoverati nella Casa Protetta). Negli ultimi anni sono stati attivati nuovi reparti nel settore della riabilitazione alcologica e della lungodegenza post acuzie e pertanto da non molto la Casa di Cura ha affiancato alla cura delle problematiche psichiatriche e correlate, anche patologie più attinenti con la medicina generale, anche in linea con quelle che sono le esigenze del territorio. Oggi il Centro mette a disposizione n. 75 posti letto distribuiti tra la Riabilitazione Alcologica (n. 18 p.l.), la Struttura Residenziale Terapeutica (n. 20 p.l. di psichiatria post acuzie), la Lungodegenza Post Acuzie (n. 17 p.l.), la Casa Protetta (n. 20 p.l. per pazienti cronici). Viene, inoltre, esercitata attività ambulatoriale con visite di medici specialisti in psichiatria ed in neurologia. L’articolata attività della struttura
rappresenta una testimonianza dell’opera di San Benedetto volta a fornire ai malati un’assistenza integrale, con l’intento di risanare la persona nella sua totalità in sintonia con il carisma della fondazione. Tutti i dipendenti, gli operatori ed i collaboratori, tutta la comunità ospedaliera sono a vostra completa disposizione per qualsiasi necessità in ordine ad informazioni sulle attività e sui servizi erogati.
MISSION E VISION Siamo una Congregazione Religiosa al servizio dell’Evangelizzazione con il Carisma di Ospitalità. La nostra Mission si realizza in Centri di Cura dedicati “particolarmente agli ammalati mentali, ed anche ad altri ammalati, secondo le necessità dei tempi e dei luoghi” (dalle Costituzioni della Congregazione). NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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FOCUS
« "75 posti letto" Protagonista è la Comunità Ospedaliera così costituita: • Le persone assistite: obiettivo principale e soggetti attivi. • I familiari degli assistiti: partecipi del processo terapeutico. • Gli operatori sanitari: mettono a servizio la loro competenza e la loro responsabilità. • I volontari, amici e benefattori: arricchiscono il servizio gratuitamente. • Le persone in formazione (tirocinanti, specializzandi, ecc.): ricevono conoscenze e offrono il loro contributo • Le suore: sono il nucleo ispiratore, la presenza e la testimonianza dell’Ospitalità Evangelizzatrice. Esigenza della nostra Mission è il riconoscimento e la promozione della centralità della persona malata o in condizioni di fragilità e la sua presa in carico in un’ottica integrale ed olistica. All’interno del nostro Progetto di Ospitalità offriamo una rete di Servizi nelle aree della: psichiatria; riabilitazione alcologica; lungodegenza post acuzie; disabilità fisica e psichica; Operiamo sia con attività di ricovero, che con attività di visite ambulatoriali.
VISION: COME LO VOGLIAMO FARE Siamo impegnati a garantire prestazioni e servizi di qualità, sensibilizzando il contesto sociale in cui operiamo e valorizzando la competenza e l’esperienza di tutti i collaboratori. Vogliamo diventare, nella realtà socio-sanitaria marchigiana, un punto di riferimento per persone affette da patologie psichiatriche, da problematiche di dipendenza alcologica, da patologie curabili con una degenza in regime di post acuzie. Il nostro obiettivo è quello di essere una Struttura di Eccellenza nei processi di presa in carico, cura e assistenza del malato. L’attività clinica presso Villa San Giuseppe si articola su tre reparti, la Struttura Residenziale Terapeutica (SRT-psichiatria post acuzie), in cui ci si occupa della diagnosi, del trattamento e della prima fase riabilitativa dei principali disturbi psichiatrici in fase non acuta; la Riabilitazione Alcologica (RA), in cui vengono accolte le persone con problemi alcolcorrelati e si procede alla riabilitazione delle problematiche correlate all’uso di alcol; la Lungodegenza Post Acuzie (LPA) in cui vengono ricoverate persone che necessitano di un periodo di ospedalizzazione in seguito a patologie di interesse neurologico, internistico ed ortopedico. NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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PERSONAGGI
CON LA START ASCOLI ED ANCONA SONO PIU’ VICINE Ascoli e Ancona ora, grazie alla Start, sono più vicine. L’azienda picena di trasporto pubblico ha, infatti, attivato una nuova linea giornaliera che collega il Piceno con il capoluogo regionale. “Abbiamo deciso di avviare questo nuovo collegamento, - spiega il presidente Alessandro Antonini – per garantire efficaci collegamenti col capoluogo regionale. In tal senso, abbiamo avuto anche incontri con l’associazione dei pendolari e con gli studenti che si recano all’Università di Ancona. Abbiamo, quindi, studiato ed attivato, dallo scorso 24 settembre, questa nuova linea che vede una corsa di andata ed una di ritorno ogni giorno, attraverso l’utilizzo di un pullman Gran Turismo”. “Il servizio – prosegue Antonini – è attivo tutti i giorni fino al venerdì. Per l’andata, la partenza da Ascoli è prevista alle 6,15, con arrivo ad Ancona alle 8,15. Chiaramente non essendo una linea locale, non è possibile scendere in località intermedie, mentre si può salire, oltre che ad Ascoli (stazione), anche alle fermate di Pagliare (supermercato Sma), San Benedetto (centro Portogrande), Grottammare (residence Le Terrazze),
Porto San Giorgio (casello A14) e Civitanova Marche (Vulcangas). Ad Ancona si può scendere all’Università Politecnica delle Marche o all’ospedale Torrette. Infatti, il servizio è stato studiato anche per quelle persone che devono recarsi al Torrette. Per il ritorno, invece, è possibile scendere in qualsiasi fermata”. Il costo del biglietto solo andata da Ascoli ad Ancona è di 8,50 euro, mentre per l’andata e il ritorno si pagheranno 14 euro. Infine, è disponibile un carnet di 10 biglietti al prezzo di 65 euro, ovvero 6,5 euro a biglietto.
Alessandro Antonini
Il servizio è attivo tutti i giorni fino al venerdì.
Andata e ritorno ogni giorno
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LA TECNOLOGIA PER IL BENESSERE NELLA LONGEVITÀ Tutti sappiamo che nel mondo occidentale il rapporto tra giovani ed anziani cresce velocemente a favore dell’età. Nel 2050 ci saranno molti “più nonni che nipoti” secondo le stime dell’OMS, gli over 60 passeranno da 650 milioni a 2 miliardi. In termini pratici si vive più a lungo, si ha un maggior numero di anziani attivi, ma anche un incremento di individui colpiti dagli “acciacchi” dell’età. E’ un processo irreversibile, nei prossimi decenni tenderà ad aumentare piuttosto che a diminuire. Ne siamo consapevoli e sappiamo anche che bisogna adottare soluzioni
Ing. Vincenzo Gullà
“Medico in video conferenza” per alleviare il peso economico/ sociale e garantire una assistenza dignitosa. Assistenza e prevenzione sono quindi due aspetti fondamentali nel concetto di longevità. Il concetto di prevenzione è sinonimo di
"Prevenzione è sinonimo di benessere!"
benessere, nel senso che uno stile di vita sano, associato ad una attività fisica e alimentazione corretta è una combinazione vincente . La tecnologia dispone di piccoli strumenti che consentono di misurare se quanto facciamo è sufficiente corretto ed efficace, con dei piccoli holter metabolici che indossati misurano consumo energetico, attività e valutano i risultati ottenuti. L’assistenza ha la sua rilevanza specie quando l’età è avanzata ed i malanni si fanno più persistenti, si diventa più pigri e si ha meno voglia di uscire, fare le file diventa una sofferenza ma si ha bisogno di vedere il medico e di socializzare. Grazie alla tecnologia della larga banda è possibile portare l’assistenza socio sanitaria in casa di che ne ha bisogno, utilizzando strumenti di uso comune come la TV di casa. Una persona anziana può essere visitata direttamente a casa sua, dal medico sulla sua TV, può videocomunicare con parenti, amici o assistenti sociosanitari . Potrebbe fare la spesa, assistere alla messa della chiese locale, chiedere l’intervento di un idraulico, falegname o ordinare la pizza parlando con un operatore sulla TV di casa. NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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PERSONAGGI
BEL SORRISO!
ORTODONZIA INTERCETTIVA
ORTODONZIA CLASSICA
ORTODONZIA PREPROTESICA
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Via Donizetti, 2 60022 Castelfidardo (AN) tel. +39 071 7822382 info@studiobacchiocci.it
Oggi parliamo di ORTODONZIA
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Corregge i difetti del combaciamento delle arcate dentarie tra loro, o quelli di posizione dei singoli denti nei loro rapporti con le altre strutture della bocca (malocclusioni). Esistono apparecchi ortodontici mobili, da portare determinate ore al giorno, apparecchi fissi, non rimovibili, incollati ai denti per mezzo di placchette (brackets) e bande collegate tra loro da fili metallici, apparecchi ortodontici misti, fissi e mobili, che sfruttano diverse componenti di forze, comprese, a volte, le trazioni extraorali, e apparecchi invisibili molto utili negli adulti. Ci sono diverse tecniche e numerose scuole ortodontiche che, con metodi, tempi e modi diversi, tendono tutte allo stesso scopo: il ripristino di una corretta funzione masticatoria in abbinamento ad una buona estetica.
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Dr. Danilo Bacchiocchi
Porta gli elementi dentari in una posizione corretta ancora prima che sia ultimata la loro crescita, dopo aver individuato i problemi tramite un’accurata fase diagnostica. I trattamenti vanno iniziati molto precocemente anche quando sono ancora presenti i denti da latte.
Corregge i difetti di posizione o errori nei rapporti dei denti tra loro o con i loro antagonisti, deviazioni, inclinazioni, rotazioni, malposizioni in riferimento alle masse muscolari della bocca, alla lingua e alle labbra. Può essere intrapresa anche quando la dentizione definitiva è completa.
Modifica le inclinazioni, le rotazioni o le estrusioni (crescite anomale) di elementi dentari che non hanno più il loro antagonista. Con essa si possono anche ricreare gli spazi persi a causa di estrazioni precoci. Ha lo scopo di “preparare il terreno” (con spessori, spazi e altezze adeguate) alle ricostruzioni protesiche.
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Dottoressa
Francesca D’Addio La Dottoressa Francesca D’Addio tornerà ad Harvard, tempio della ricerca medica, grazie ad un progetto di specializzazione in Medicina Molecolare sponsorizzato dalla Fondazione Marche che consentirà di sviluppare il tema” trapianto e diabete” presso il Childrens Hospital di Boston. Un viaggio negli USA è già alle spalle della Dottoressa Francesca D’Addio sulla scia di un prestigioso curriculum di studi e ricerche. Nata a Bologna, ma da sempre residente a Fano, Francesca D’Addio si è diplomata al Liceo Classico G. Nolfi di Fano nel 1994, laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna, specializzata in Nefrologia presso l’Unità Operativa Nefrologia Dialisi e Trapianto dell’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna, sempre con il massimo dei voti. Un incontro con il prof. M.H. Sayegh e il Prof Paolo Fiorina ha aperto una porta per una collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital and Children’s Hospital Transplant Research Center della Harvard Medical School di Boston per un progetto sulla tolleranza nel trapianto. “Ricordo ancora il giorno dell’incontro e la proposta semplice e ineludibile: Vieni ad Harvard e potrai misurare le tue capacità in un contesto internazionale. Ho accettato la sfida e sono partita per Boston”. Un impegnativo inizio, ben presto confortato dai risultati e riconoscimenti in serie : 2008 American Society Transplantation Distinguished Fellow, San Diego United States 2008 Basic Science American Society Transplantation Fellowship 2008 Young Investigator Award-ATC
Conference Toronto Canada 2009 Young Investigator Award-ATC Conference Boston United States 2009 Young Innovator Award-ASE Orlando United States 2010 Young Investigator Award-ATC Conference San Diego United States “Professionalmente sono stati 4 anni gratificanti conclusi con il conseguimento del Dottorato di Ricerca. Vincere un finanziamento della Società Europea per la Nefrologia, Dialisi e Trapianto in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano ha di nuovo cambiato la mia vita: ad Harvard mancava il contatto con i pazienti”. E’ rientata in Italia e ripreso l’attività clinica diventando responsabile in prima linea della gestione ambulatoriale dei pazienti trapiantati e in lista per trapianto di rene, pancreas e rene pancreas ma continuando l’attività di ricerca clinica sul rigetto cronico e la patologia diabetica nel
paziente trapiantato. Ha vinto un nuovo finanziamento sponsorizzato dalla Società Italiana per la Sicurezza e la Qualità del trapianto in collaborazione con la Biotest Italia per studiare nuove terapie nel rigetto cronico del paziente trapiantato. Ha ricevuto insieme al suo supervisore un cospicuo finanziamento dal Ministero della Salute per gli anni 2013-2016 per un progetto che studia l’effetto del trapianto di rene-pancreas e di pancreas nel paziente diabetico sulle complicanze renali e intestinali. “Ma evidentemente il viaggio deve continuare: la Fondazione Marche mi offre la possibilità di partecipare ad un progetto ambizioso e innovativo che mi ricondurrà per i prossimi due anni ad Harvard, ma questa volta con la speranza di rientro in Italia accompagnato dalla promessa di poter sviluppare nella mia Regione (Marche) i risultati scientifici conseguiti.” NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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GIOVANI EMERGENTI
Alberto Allegrini il mio viaggio libero
Il Viaggio è finito. Il terzo Viaggio in sella alla mia bella e conterranea Benelli TNT in giro per l’Europa si è concluso con la firma della bandiera Italiana. Sono ai piedi del palco, nella Sala dei Ritratti di Fermo, strapiena come mai avrei potuto immaginare, ho raccontato il tour in una narrazione di luoghi, aneddoti divertenti, emozioni, riflessioni e musica. Il pubblico ha ascoltato attento il racconto del giro che ha percorso la Francia fino all’Olanda, che si è diretto poi in Danimarca per approdare in Estonia, scendere per la Polonia e attraversare l’Austria prima di tornare all’amata Italia. Un girovagare magico tra incontri incredibili, sensazioni strazianti nei luoghi della memoria di Auswitch e Basovizza, commozione davanti alla tomba
del maestro Beethoven e sconforto per la rottura della mia compagna di viaggio in Lettonia. Un girovagare libero, senza costrizioni, creato giorno per giorno, che nasce dal desiderio di fuggire un po’. Sono alla terza di queste fughe e sempre con la mia Benelli, sempre con un pezzo delle nostre Marche nelle mani e alla fine sempre uno stesso fondamentale insegnamento, quanto è incredibilmente bella la nostra Italia. È necessario ogni tanto allontanarsi per riscoprire quanto veramente abbiamo a casa e un po’ per condividere questa sensazione ho voluto realizzare questo racconto show che si è concluso con la firma della bandiera italiana. Il Viaggio è finito, è finito anche il racconto. È stato tutto incredibile, non me lo sarei perso per niente al mondo.
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IN ONDA il venerdĂŹ e il sabato alle 19.30 la domenica alle 14.30.
SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS
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Illustrazioni di Marco Lirini
MONDO GIOVANI
La Scuola Internazionale di Comics è nata nel 1979 come studio di Fumetto e Sceneggiatura. Negli anni, la Scuola ha incrementato la sua attività inserendo nuovi corsi e consolidando e aggiornando i suoi programmi didattici che sono stati ampliati anche ai settori dell’Illustrazione, della Grafica, dell’Animazione 2 D e 3D e del Web Design. Ora le sue sedi sono a Roma, Firenze, Jesi, Pescara, Torino, Padova e Reggio Emilia, Brescia e Napoli con un complessivo di più di 2000 studenti. Con più di 30 anni di esperienza nel settore della formazione, grazie ai suoi metodi di insegnamento e all’apertura alle diverse tendenze artistiche è riuscita a formare figure altamente professionali,
mirando a sviluppare l’aspetto creativo dei suoi studenti attraverso un lavoro di ricerca espressiva e di sperimentazione tecnica. Attualmente la sede di Jesi conta una serie di collaborazioni professionali con enti e aziende. Dal Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, alla Halley Editrice di Matelica, all’Avis regionale, al Festival Cartacanta di Civitanova Marche, alla Banca Carifac, con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche, con il Museo Diocesano di Jesi, con il Comune di Cupramentana e quello di Falconara Marittima per la quale ha organizzato l’edizione 2012 della fiera di Falcomics, ecc.. Uno dei nostri punti cardine è stato sempre quello di avvicinare gli studenti alla concretezza
del mondo del lavoro. Non a caso tutti i nostri insegnanti sono professionisti. Per questo abbiamo sempre accolto con entusiasmo le partnership che si sono avvicendate nel tempo, e che ci hanno dato la possibilità di mettere i ragazzi a contatto con le realtà lavorative, creando al tempo stesso un meccanismo virtuoso di promozione dei talenti e della professionalità. La Scuola è stata sempre sensibile e ha speso le sue energie nel dare fiducia e promuovere il talento dei giovani attraverso le competenze e l’esperienza dei professionisti, dando importanza alla comunicazione sociale mediante linguaggi graditi e comprensibili ai giovani.
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studiare divertendosi Story by: Alvin Crescini
Proprio in questi ti giorni, i i ffervono i preparativi per la nuova edizione dello School Game, il fortunatissimo format didattico riservato agli studenti dell’ultimo anno degli istituti Secondari Superiori. Dopo l’edizione riservata ai ragazzi della Provincia di Ancona, ecco la prima novità: lo sviluppo avrà copertura regionale, interessando oltre 10.000 studenti, che si sfideranno per eleggere l’Istituto Scolastico più preparato del 2013!
Ma non basta: il format diventa “High School Game” e verrà effettuato in tutta Italia! La Regione Marche, quindi, si pone al centro di questo progetto quale ideatore di un format che le più alte Istituzioni nazionali hanno individuato come innovativo strumento di didattica; un modo quindi, tutto nuovo, per
imparare divertendosi. Banca Marche, primo sostenitore dell’iniziativa, ha recentemente vinto il Primo Premio Nazionale con il format “School Game” nella categoria “iniziative a sostegno dell’educazione, istruzione e formazione”. La motivazione recita: “per aver dato vita ad originali iniziative di educazione finanziaria dirette al segmento giovani associando il divertimento all’apprendimento”. Il progetto pilota, prodotto dalla Peaktime Srl, verrà quindi distribuito ad altri partner regionali attraverso la Planet Multimedia Srl, progettista del software impiegato nella formulazione del game-show. Per quanto riguarda le Marche, appoggio incondizionato è stato dato da Regione Marche, Consiglio regionale delle Marche e da tutte le Province attraverso la concessione del Patrocinio. Banca Marche, Combo abbigliamento, A.V.I.S., Confartigianato, Coal, Wall Street Institute, Ford Eusebi ed Amatori Tour Operator, i partner della prima edizione, sono già pronti a sostenere High School Game nella diffusione regionale. TVRS, il canale
Televisivo marchigiano, aumenterà gli sforzi nel moltiplicare gli spazi Tv per la trasmissione. Per la data di partenza dell’iniziativa, gennaio 2013, verranno coinvolti oltre 70
Istituti Scolastici delle Marche. High School Game diventa, di fatto, il progetto di e-learning che coinvolgerà il maggior numero di studenti delle quinte classi della Regione!! Potrete seguire tutto lo sviluppo dell’iniziativa attraverso Marche Mag. Per maggiori informazioni: info@peaktime.it Alla prossima!!
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MONDO GIOVANI
Story by: Elena Ioan
I GIOVANI E LO SPORT Perché i giovani praticano sport? La domanda può sembrare scontata se la nostra mente si sofferma prevalentemente sull’idea dello sport come attività per mantenersi in forma. In realtà la questione viene dibattuta molto spesso. Basta sfogliare un giornale o leggere un blog in rete per rendersene conto. Giocare una partita a calcetto o a pallavolo, correre, allenarsi quotidianamente e qualsiasi altra forma di “esercizio fisico” significano molto di più dell’attività fisica in sè per sè, che comunque resta importante per la vita di un giovane; gli obiettivi che un ragazzo si vuole prefiggere, facendo attività sportiva, sono l’educazione e la socializzazione, che compaiono certamente tra le componenti basilari della vita. Insomma, lo sport per un giovane è una via di sviluppo non solo fisica, ma soprattutto psicologica poiché sentirsi parte di un contesto sociale è un bisogno fondamentale per tutti gli esseri umani. Nella maggior parte dei casi si fa sport per seguire una propria passione e per questo motivo i giovani vedono nell’attività sportiva una forma di libertà grazie alla quale la mente può allontanarsi dallo stress giornaliero e raggiungere una tranquillità che spesso sembra lontana anni luce dalla realtà. Giocare a calcetto, ad esempio, scatena in un giovane un mix vario di emozioni e di sentimenti, causati dalla competizione sportiva, che servono per sentirsi liberi. Il successo o la sconfitta in realtà contano poco, anche se poi la vittoria viene vissuta comunque come una vera conquista personale e della squadra. Dunque, avere successo nello sport significa porsi degli obiettivi e impegnarsi per raggiungerli: un vero esercizio di vita, di relazioni e di formazione, …un po’ come a lavoro! Lo sport è considerato uno degli aspetti più importanti e indispensabili per la crescita dei giovani, svolge un ruolo importantissimo nella formazione, nello sviluppo e nell’ educazione, consente di tenere in allenamento il fisico e la mente e costituisce una guida educativa molto importante. Con il passare del tempo questa sta diventando una componente sempre più rilevante nella vita degli adolescenti, perché consente quasi di evadere dalla monotonia, una passione via via crescente che lega e rende parte di un piccolo mondo capace di fare stare con il fiato sospeso, capace di regalare infinite emozioni positive e negative, ma che soprattutto insegna a superare gli ostacoli della vita. Lo sport insegna a porre degli obiettivi, ad essere in grado di raggiungerli attraverso il duro lavoro e la fiducia nelle proprie capacità; insegna a stare insieme, rendendo parte di un contesto, a collaborare e a rispettare le regole del gruppo. Inoltre oggi costituisce un’ ancora di salvezza a cui aggrapparsi per molti ragazzi che cercano di evitare realtà che col tempo stanno prendendo sempre più forma nel mondo giovanile, quali fumo, alcool e droga: lo sport costituisce un ambiente sano a cui appoggiarsi. Tuttavia il numero di sportivi è in continuo calo e si sta delineando poco alla volta un profilo di sedentarietà dei giovani italiani, a causa dello scarso movimento e della troppa televisione che hanno modificato gli stili di vita dei ragazzi. Lo sport deve essere quindi un’ “isola felice”, un divertimento che ci rende capaci di crescere.
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MONDO BIMBI
social network e abbracci virtuali Comunicare via Internet è meraviglioso eppure un abbraccio vale più di mille ore di chat, perche oggi siamo molto tecnologici, connessi, internazionali, tornati bambini con i nostri ex-compagni di scuola primaria, abbiamo visto quanti figli hanno i nostri amici del liceo e anche quanto meglio o peggio siamo invecchiati facciamo parte di tanti gruppi, quelli che contano! Abbiamo anche le ultime news dei nostri prodotti preferiti, squadra del cuore, parliamo con i cugini in America, le amiche del campo estivo a Milano, il fidanzato in stage a Londra tutto questo è TWITTER, FACEBOOK, MESSENGER, SKYPE, WHATSUP, NINMBUZE, gli SMS. Oggi è più facile comunicare sempre e ovunque, fare i complimenti, dire che la ami o mandargli tantissimi abbracci con dei
<3 <3 <3 La tecnologia aiuta ad accorciare le distanze e a sentirsi più vicini, a comunicare a qualsiasi ora in qualsiasi luogo, ma essere lontano vuole dire sempre essere lontano Il bisogno naturale del altro, qualsiasi sia la relazione, famigliare, d’amicizia, d’amore ma anche lavorativa. Lo sguardo, il respiro, le sensazioni della pelle. Questo non traspare nelle chat creando un illusa facilità nel comunicare e nel dire le cose. Le relazioni personali, toccarsi, abbracciarsi o semplicemente dirsi le cose guardandosi negli occhi facendo parlare l’anima: a queste cose non dobbiamo rinunciare noi! Dobbiamo essere vicini a la tecnologia ed insegnarla ai nostri ragazzi ma abbiamo anche il dovere di insegnare che parlarsi, scusarsi se abbiamo sbagliato, incoraggiare chi ha fatto bene sono segnali di maturità e non di debolezza: il toccare qualcuno anche con una sola pacca sulla schiena vale molto di più che fare migliaia di complimenti in bacheca. Se volete che partecipiamo nelle scuole de vostri figli con la TRAP-CHAT o con dei filmati ci potete contattare a info@lineainnocenza.it o visitando il nostro sito www.lineainnocenza.it potete vedere tutte le attività svolte nelle scuole. Vi aspettiamo! Lucrecia e Sabrina NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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Lo Studio Dr. Bacchiocchi Danilo è un moderno centro di 300 mq tra Odontoiatria e Medicina che dispone delle più avanzate tecnologie diagnostiche e terapeutiche. Il nostro obiettivo è quello di accogliere i Pazienti (dai bambini agli adulti), in un ambiente professionale e sereno grazie ad un personale qualificato e capace di programmare, in base alle Vostre esigenze, più consulenze nella stessa giornata. Infatti nello Studio sono presenti numerosi professionisti altamente specializzati che si confrontano e collaborano per la risoluzione dei Vostri problemi. In ambito Odontoiatrico ci occupiamo di tutte le specializzazioni del campo: Igiene e prevenzione anche con Ozonoterapia, Conservativa con particolare attenzione per l’estetica e la biologia attraverso la rimozione delle amalgame d’argento in ambiente protetto, Endodonzia, Chirurgia orale e Implantologia, Protesi fissa e mobile, Ortodonzia anche con la rivoluzionaria tecnica dell’Invisaling e lo studio delle malocclusioni, Parodontologia; inoltre, il Nostro Studio è anche un centro di Odontoiatria Pediatrica in cui una Dottoressa perfezionata si occupa con estrema attenzione dei problemi dentali dei bambini e dell’approccio psicologico Tra le novità del 2012: la possibilità di essere sottoposti a test genetici per la prevenzione di numerose patologie dell’intero organismo grazie alla collaborazione del Nostro Studio con l’Istituto di Medicina Genetica Preventiva di Milano diretto dal Prof. Di Fede. Inoltre, il Poliambulatorio diventa, centro di riferimento per tutta la Provincia nel campo della dermocosmetica.
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TERRITORIO
SERRAPETRONA Spettacolo naturale, tutto da scoprire.
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Esposta al sole del Monte Schiena
Il ventaglio di antiche case si apre a partire in alto dal vecchio castello, dove un tempo era la pieve di San Clemente, santo protettore del luogo, e si dilata verso i torrioni serrati dalle porte castellane della prima cinta muraria.Consunti gradoni di pietra invasi dalla vegetazione conducono alle mura esterne, snodandosi tra resti di torri, archi e contrafforti. Questa fu l’antica residenza dei Signori
che ebbero in feudo Serrapetrona tra l’XI e il XII secolo, forse i discendenti di quel Petronio di cui si legge nell’antico toponimo. A Serrapetrona si giunge percorrendo lunghi viali ombreggiati da centenari odorosi ippocastani.All’improvviso compare, incastonata nella pendice esposta al sole del Monte Schiena, totalmente immersa nel verde dei boschi che ammantano i Monti
Borgianello, Colleluce, Letegge e Suìtola che la affiancano. In questa gemma dorata, nascosta ad occhi indiscreti, che emerge assolata da una complessa sinfonia di verdi e profumi, sono conservati due capolavori assoluti della Scuola pittorica tardo-gotica camerinense, il Polittico di Lorenzo d’Alessandro e la Crocifissione di Giovanni Angelo di Antonio.Ma Serrapetrona è altrettanto
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TERRITORIO
famosa per il suo vino, la Vernaccia di Serrapetrona. La tradizione dei viticultori locali ha selezionato nei secoli un vitigno autoctono che produce una speciale uva nera. L’eccellente vino, da mito e culto, si è trasformata nella realtà odierna della Vernaccia di Serrapetrona, il pregiato spumante naturale che ha conseguito il riconoscimento D.O.C. nel 1971 e
Vernaccia di Serrapetrona, il pregiato spumante naturale che ha conseguito il riconoscimento D.O.C. nel 1971
nel 2003 la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita. Serrapetrona ha dedicato alla sua tradizione vitivinicola il Museo dell’Uomo, dove vengono mostrate le attrezzature tradizionali e le fasi complesse di raccolta e appassimento delle uve. L’esposizione allestita al Vecchio Mulino promuove il vino con tanto successo prodotto dalle aziende degli imprenditori locali.
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La Vernaccia <<Domine, Domine quare non Borgianasti regiones nostras>> La Vernaccia D.O.C.G. di Serrapetrona proviene dalle uve del vitigno omonimo, coltivato fin dagli antichi tempi. Il Conti, nella Storia di Camerino e dintorni, riferisce che nel Medio Evo, un polacco al soldo di truppe mercenarie, attratto dalla Vernaccia prodotta nella zona esclamasse: “Domine, Domine quare non Borgianasti regiones nostras” (Signore, Signore, perchè non hai fatto le nostre terre come Borgiano?) E Borgiano, naturalmente, è una frazione del Comune di Serrapetrona. Certo è che nel 1893 la produzione era tanto piccola che si diede per estinto il suo vitigno, la Vernaccia nera, anche se nel 1876 un documento ufficiale del Ministero
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TERRITORIO
dell’Agricoltura, il “Bollettino Ampelografico”, sottolineava come “fin dal 1872 la Vernaccia venne dichiarata la prima delle uve colorate
per fornire eccellenti vini da pasto”. Vino raro ma molto apprezzato: scrittori di fama, come Mario Soldati, e gastronomi illustri hanno celebrato le sue virtù. L’eccellenza di questo spumante rosso naturale, derivato da una vendemmia particolare dove meta’ dell’uva viene messa ad essiccare su graticci prima di essere spremuta, non impedì che la produzione rimanesse sempre molto limitata. Ancora oggi, dopo lo sviluppo
produttivo seguito al riconoscimento della D.O.C. nel 1971 e D.O.C.G. nel 2003, la superficie vitata è di solo 45 ettari!
Alla preparazione di questo vino concorre generalmente
l’uva
omonima
per
l’85%, il restante 15% è rappresentato dal Sangiovese e dal Montepulciano o Ciliegiolo. Una parte delle uve di Vernaccia (circa il 40%) viene fatta appassire leggermente.
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ISTITUZIONI
POLITICA, ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI.
Politica, Istituzioni e Associazioni ci raccontano il loro pensiero e ciò che fattivamente programmano, decidono e propongono per lo sviluppo del nostro Territorio. A volte su argomenti specifici e a volte su tematiche all’ordine del giorno. Ovviamente la pagina di apertura è riservata di diritto alla massima Istituzione della nostra Regione, Il Presidente Spacca. A seguire gli altri massimi organi dell’Assemblea Legislativa dando voce anche ad esponenti dell’opposizione per avere una visone più completa e chiara dell’argomento trattato e le varie posizioni assunte. Tutto questo sempre nel principio della trasparenza e della semplicità senza alimentare polemiche o dibattiti inutili ma raccogliendo pensieri e proposte reali in chiave positiva e propositiva. In un momento in cui la politica non è sicuramente ben vista, vogliamo attraverso queste pagine mettere sempre di più a contattato la gente comune con chi ricopre ruoli amministrativi della cosa pubblica, con l’intento di dare una visone “diversa” del fare politica e ascoltare dalla viva voce dei protagonisti cosa realmente si sta facendo o si intende fare. Alle associazioni o alle Università abbiamo lasciato, di volta in volta, il compito di illustrare i programmi di sviluppo per le nostre aziende, artigiane o industriali, e i percorsi formativi per i nostri giovani studenti, cercando di capire in che direzione sta andando la formazione. NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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ISTITUZIONI
•Gian Mario Spacca• “Presidente Regione Marche”
Marche, unica regione al plurale. Regione che vanta paesaggi incontaminati, uno sviluppo senza fratture, un ambiente preservato, un’agricoltura curata con grandissima attenzione, una enogastronomia genuina, una straordinaria dotazione di beni culturali, pari alla Toscana e superiore a tutte le altre regioni per
“pari alla Toscana e superiore a tutte le altre regioni” quanto riguarda i borghi storici, una grande civiltà che affonda le proprie radici in una tradizione millenaria. La Regione svolge un lavoro straordinario per garantire la sicurezza
dell’ambiente per la comunità. Lo fa attraverso il monitoraggio costante dell’aria, dell’acqua, della terra, dei prodotti alimentari. I risultati di questa intensa attività, purtroppo non sempre percepita dai cittadini, è testimoniato dai livelli di benessere che si registrano nelle Marche, regione con la più alta aspettativa di vita in Europa e tra le più longeve al mondo. Primato che condividiamo solo con l’Ile de France e la Comunidad de Madrid. Non a caso la rivista americana Aarp, che conta 37 milioni di associati, ha definito le Marche uno dei 5 paradisi terrestri in cui vivere. Questi presupposti, insieme al fatto di essere sede dell’Istituto nazionale di ricerca e cura per l’anziano, hanno spinto la Regione a mettere il tema della longevità attiva al centro dell’azione di governo della Regione. Sono state coinvolte attivamente università, istituzioni, scienza, impresa per un unico obiettivo: affrontare la longevità, con le sue implicazioni sociali, assistenziali ed economiche, come variabile strategica per la crescita della comunità e la difesa della sua coesione.
“Marche, regione con la più alta aspettativa di vita in Europa”
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•Vittoriano Solazzi•
“Presidente Assemblea Legislativa Regione Marche” TERZA ETÀ, UN PATRIMONIO INESAURIBILE PER LE MARCHE Ho visto recentemente al cinema un film italiano che ruota attorno ad un paradosso
capace di far riflettere: ad un certo punto, in una località del nord hanno iniziato a scomparire tutti gli extracomunitari che vi risiedevano. Disorientamento, sbigottimento. Per un attimo, solo per un attimo, pensiamo di trasporre lo spunto di quel film sugli anziani, immaginando che improvvisamente, possano scomparire dalle nostre vite. Basta solo questo pensiero, oscuro e plumbeo, a ricordarci quale invece grande patrimonio inesauribile, vivo - e talvolta colorato - essi costituiscano per noi tutti, di quale ricchezza umana, sociale e - diciamolo pure - anche economica siano portatori assolutamente sani. Cancelliamola allora quell’idea plumbea e proviamo a riflettere sul fatto che se il futuro è giustamente incarnato dai giovani, esso non può che camminare sulle gambe di chi, questo futuro, ha saputo in passato garantircelo. Ecco perché adesso più che mai, in tempi di grave crisi economica, l’anziano può trasformarsi in un valore aggiunto per tutti - ed in particolare per le Marche, territorio dove essi sono tanti e molto presenti. Lo si dice da tempo: siamo la regione più longeva d’Italia e da questa consapevolezza deve però arrivare la forza necessaria a considerare i nostri anziani come un interlocutore vero e privilegiato. Nelle case – in privato - certamente, ma anche nei luoghi pubblici, nelle mansioni sociali. In molti casi “i nostri capelli grigi” vanno assistiti ed è per questo che serve accrescere sempre di più gli strumenti di welfare per la non autosufficienza, ma è altrettanto vero che in altre situazioni sono loro ad accompagnarci nei percorsi di vita quotidiana. Se è vero che da un lato abbiamo
superato, dal punto di vista culturale, la concezione secondo cui la terza età è solo un peso, dal’altro tale coscienza non riesce a tradursi davvero e continuativamente in azione pubblica, legislativa, in uno strumento politico, inteso in senso ampio. La longevità attiva, così come viene definita questa fase di vita, deve poter essere veramente in grado di spostare gli equilibri sociali e civili, deve poter tradursi in pratica quotidiana e per questo la politica non può assolutamente mancare tale appuntamento, permettendo che ai passi avanti compiuti culturalmente possa corrispondere la creazione di un impianto sociale costruito su reali opportunità d’inserimento per e della terza età. La politica deve poter consentire questo salto di qualità che rappresenta uno dei cardini di una società che possa dirsi moderna, avanzata. Come fare? Investendo risorse economiche, ma anche energie, disponibilità e tempo. Serve questo, serve la precisa necessità di un nuovo welfare che pensi alla longevità attiva non solo come sostegno e solidarietà ma come fattore economico, con prodotti mirati, attenzioni e innovazioni tecnologiche. Perché non pensare di più e meglio all’anziano come target, come consumatore, come turista, come cliente, persona attiva ed esigente, critica e selettiva? Le Marche hanno infinite possibilità per dimostrarsi di essere “avanzate” in termini di stato sociale e di coscienza collettiva, di essere all’altezza della fama giustamente conquistata di regione che privilegia la qualità della vita, anche continuando a dare risposte calibrate, mature - e di prospettiva - a queste domande. NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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ISTITUZIONI
•Moreno Pieroni•
“Presidente Gruppo Consigliare PSI Regione Marche” APPROVATA LA LEGGE REGIONALE A SOSTEGNO DEI GENITORI SEPARATI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTÁ L’Assemblea Legislativa della Regione Marche ha approvato, nella seduta del 9 Ottobre 2012, una importante “Legge di Civiltà”. Si tratta della Legge in cui la Regione promuove sia le azioni finalizzate a favorire il mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo dei figli con entrambi i genitori tutelando soprattutto la parte spesso più svantaggiata e sia misure di sostegno, specie abitativo, dei coniugi che venissero a trovarsi in situazione di difficoltà economica e non assegnatari della casa familiare. Ulteriori, importanti, provvedimenti di tale Legge sono quelli di prevedere la realizzazione sia di Centri di Assistenza e di Mediazione familiare e sia l’istituzione di servizi informativi e di consulenza legale finalizzati a rendere effettivo l’esercizio del ruolo genitoriale in caso di separazione o divorzio. Come relatore di maggioranza del testo di legge approvato, sono particolarmente orgoglioso dell’ampiezza del consenso ottenuto al momento della votazione in Aula di questa Legge, rilevando, tra l’altro, che le Marche sono tra le prime Regioni d’Italia a legiferare in questo delicato settore, che vede i secondo i dati della Caritas, la categoria dei genitori separati, al secondo posto fra quelle che maggiormente frequentano
“le Marche sono tra le prime Regioni d’Italia a legiferare in questo delicato settore”
le mense dei poveri. E’ bene ricordare poi, che un ruolo importante, soprattutto in materia di interventi a sostegno del reddito dei coniugi non assegnatari della casa familiare, lo dovranno svolgere i Comuni, che beneficeranno dei fondi messi a disposizione della Regione, e che dovranno garantire ai genitori le condizioni per continuare a svolgere in modo adeguato il loro ruolo.
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•Giovanni Zinni•
“Consigliere Regionale PDL Regione Marche” MARCHE E LONGEVITÀ: FORTUNA O QUALITÀ DELLA VITA? Nelle Marche le aspettative medie di vita di un uomo sono circa pari a 80 anni e nelle donne si arriva perfino a 85. Questo il primato marchigiano, dati ministeriali alla mano. Primi in Italia contro
una media nazionale di 78,4 per gli uomini e di 84 per le donne. Certo la differenza non è abnorme, tutt’altro. Ma siamo primi. Non vorrei essere ingeneroso nei confronti delle Marche e dell’istituzione Regione di cui faccio parte come Consigliere ma quando ho appreso che la nostra comunità locale è quella che campa di più in Italia, la peregrina domanda “fortuna o qualità della vita?” mi è sobbalzata in testa. Non per una mia diffidenza o un pregiudizio politico ma perchè a tutt’oggi la scienza non è ancora in grado, e forse
non lo sarà mai, di darci una risposta universale. Quel che è certo è che la mia domanda non è poi così peregrina: considerato che la fortuna, o meglio il volere divino, si manifesta a cose fatte, il tema della qualità della vita invece spesso appartiene alle nostre preventive convinzioni e poi al divenire delle nostre azioni. Che cos’è questa qualità della vita che potrebbe aver determinato la longevità umana nelle Marche? Un buon ecosistema? Un ritmo di vita diverso? Una migliore alimentazione? Un’eccellente sanità? La simpatia dei cittadini Marchigiani che dà buon umore? O forse un pizzico di tutto questo? Ad oggi, ripeto, è impossibile offrire una risposta certa. Ma alcuni fattori di quelli che ho sopracitato sono sicuramente centrali. Uno di questi, forse quello che salterebbe prima in testa a chiunque, è la sanità. Evidentemente gli standard delle prestazioni sanitarie ed ospedaliere delle Marche sono mediamente buone a prescindere da quella tanto decantata, dalla Giunta regionale, virtuosità dei conti economici sanitari che in realtà non ci dice proprio niente di interessante. E qui c’è da essere contenti, anche se non troppo: il Governo Monti ha già annunciato tagli pesanti nei trasferimenti statali per la sanità regionale. Speriamo di non perdere il primato della longevità allora! Fermo restando che questo primato non deve vedere la Regione Marche lusingata a tal punto da snobbare le politiche per i giovani, questo risultato fa invidia sicuramente a molti. Tanto è vero che la costituzione del network intitolato “Italia Longeva – rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva”, con sede all’Inrca di Ancona, appare come uno strumento veramente importante per mantenere innanzitutto questo primato. Ma anche per comprendere fino in fondo cosa fare per garantire lunga vita ai nostri anziani in futuro. Il network avrà una struttura che coordinerà i punti di eccellenza italiani per raccogliere, elaborare e fornire
consulenza, banche dati, indirizzi di politiche socio-sanitarie e di protocolli di cura in tema di invecchiamento e longevità attiva, coordinamento expertises scientifiche sanitarie, sociali, economiche, tecnologiche ed umanistiche, così almeno fu detto alla presentazione del progetto. La speranza politica è che questa struttura non sia la solita carrozzella politica che ha accompagnato la sanità italiana, bensì un luogo veramente operativo per implementare la longevità. Prendersi cura dei nostri anziani oggi non è facile: i ritmi di vita frenetici non consentono spesso di occuparci adeguatamente di loro. Ma è proprio qui che si vede se una società civile è veramente tale: non basta parcheggiare gli anziani in qualche luogo, a mio avviso occorre innanzitutto che essi possano tenere la mente sveglia e, soprattutto, e mi si perdoni la presunzione, che possano coltivare ancora passioni e sogni!!Io credo che non basti alla qualità della vita un buon welfare e una buona sanità: ci vuole anche il rispetto dell’identità dell’individuo. Per i nostri anziani sentirsi importanti e non un vecchio arnese da riporre in soffitta credo che voglia dire molto. La politica del network, così come quella della regione Marche, dovranno tener conto nel tempo di questo aspetto. Non sono un tecnico né un uomo di scienza ma nelle mie esperienze di vita ho trovato più ottantenni attivi in qualche attività culturale o sociale di quel che si pensi. Questo spirito, oltre che di esempio per le giovani generazioni, ritengo che in una qualche misura incida anche sugli aspetti più sanitari e sociali della longevità. Mi sento di chiudere con un in bocca al lupo al network “Italia longeva”, nella speranza di proseguire il primato per le Marche e l’Italia in generale della longevità, o forse, nella speranza di batterci sempre e comunque per la vita. Come Consigliere Regionale controllerò le attività della Regione Marche per i nostri anziani, nell’auspicio che non ve ne sia tanto bisogno... NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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•Daniele Silvetti• “Capogruppo FLI Regione Marche” LONGEVITÁ NELLE MARCHE Nelle Marche si vive più a lungo che in qualsiasi altra Regione d’Italia. Merito dello stile di vita dei Marchigiani o delle misure di Governo del territorio? Nella nostra Regione le persone over 65 anni rappresentano oltre il 20% della popolazione e la previsione è che nel 2023 la popolazione anziana supererà le 400.000 unità. Rispetto alle altre regioni, nelle Marche si rileva la più alta percentuale di soggetti anziani che vivono in famiglia e una percentuale di ultra sessantacinquenni soli tra le più basse in Italia: questi dati stanno ad indicare una sostanziale tenuta del microsistema famiglia nella nostra regione, un aspetto da sottolineare e da cui partire per fare un ragionamento. Nelle Marche si vive a lungo e bene. Come dire che quantità e qualità avanzano a braccetto nonostante lo Stato Sociale sia fortemente messo a dura prova dalla crisi economico finanziaria e dalle incertezze delle Istituzioni. Indubbiamente si può parlare di uno stile di vita che è diventato a pieno titolo “modello” che nessun “Made in China” può imitare perchè frutto di situazioni, particolarità e agenti impossibili da esportare o da simulare. La nostra alimentazione, le risorse ambientali e naturali sono aspetti sostanziali che vanno evidenziati e che sono alla base di un dato non più solo statistico ma anche endemico. Oggi il Governo regionale si fa vanto di un dato sociale rilevante ma che non può in nessun modo far passare in secondo piano le crescenti difficoltà che si annidano tra le maglie della sanità, dei servizi sociali e dello sviluppo sostenibile. E’ fuori dubbio che la qualità della vita, intesa come la sommatoria di fattori ambientali oltre che economico sociali siano stati per lungo tempo su
“MODELLO che nessun MADE
politica. Il primato della longevità va difeso e alimentato altrimenti non si potrà che parlare di un fatto casuale e non riconducibile ai risultati di un Governo locale meritevole e responsabile.
IN CHINA può imitare”
livelli ottimali e che il loro perdurare costituisce la condicio sine qua attraverso la quale mantenere questo invidiabile primato. Le scelte in termini di tutela ambientale, di ricorso alle energie rinnovabili e di controllo delle certificazioni nell’ambito della filiera alimentare sono solo alcuni dei fattori che vanno salvaguardati con scelte politiche ponderate e lungimiranti. E allora avrà un senso parlare di longevità attiva per il consolidamento della centralità degli anziani in una società che sposta il proprio baricentro demografico sempre più verso l’alto. Viceversa con l’indietreggiare verso una politica di depauperamento del territorio, perdendo eccellenze autentiche nel campo sanitario, produttivo senza dimenticare la proprietà storiche del territorio si rischierà seriamente di vanificare progetti illuminati come quelli del”La casa intelligente” della longevità attiva e la storia costitutiva di Istituti come l’Inrca che sembra essere sempre meno eccellenza nel campo della ricerca geriatrica ma più il sinonimo dell’ emergenza e della precarietà; perché ostaggio della non programmazione e dell’incertezza
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» Guida sicura: le Marche leader in italia “La Cultura della Sicurezza non s’inventa” Story by: Thomas More
Quando sentiamo parlare di Guida Sicura spesso e volentieri ci si sofferma ad analizzare solo quello che é l’aspetto tecnico del veicolo e l’osservanza del codice stradale, in verità le statistiche evidenziano come la maggior parte dei sinistri stradali dipendano da un errore umano piuttosto che dal veicolo, ecco perché un corso di Guida Sicura non può limitarsi a parlare solo di traiettorie, tecnica della guida, NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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modalità di frenata etc. “La Cultura della Sicurezza non s’inventa” é lo slogan della Safety Performance che organizza Corsi di Guida Sicura Avanzata su due ruote seguendo i protocolli FMI (Federazione Motociclistica Italiana) basandosi sull’esperienza acquisita negli anni nello svolgimento di progetti anche Ministeriali. Alla base di tutto troviamo l’esperienza, e non a caso a parlarci di questo
progetto è proprio un esperto nel campo motociclistico ricordato come uno dei piloti più rappresentativi del
campionato Superbike, Piergiorgio Bontempi, General Coordinator del progetto : “Riteniamo che in un Corso di Guida Sicura Avanzata debbano essere date e sperimentate sia le conoscenze tecnico-scientifiche che permettano al singolo motociclista, dal neofita all’esperto, la migliore gestione del mezzo in ogni condizione di guida, sia la più approfondita conoscenza delle proprie reazioni psicologiche, studiando il comportamento reattivo
"reazioni del comportamento umano"
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della persona che guida il mezzo attraverso l’analisi e la valutazione del rischio, l’azione di guida difensiva e le condizioni psicofisiche. Accanto all’esperienza abbiamo voluto aggiungere specializzazione. Rendendoci conto che sopra ad un mezzo - aggiunge Bontempi - c’è comunque sempre un individuo, abbiamo ritenuto indispensabile unire alla conoscenza della tecnica del mezzo, la conoscenza delle reazioni del comportamento umano, nell’ambito di tutte quelle situazioni che prevedono nell’evitamento di un incidente l’insieme delle reazioni
“Accanto all’esperienza abbiamo voluto aggiunto specializzazione.”
fisiche e psichiche.” La persona che si stà dedicando allo studio di questi comportamenti relativi all’analisi dei rischi e relative relazioni é lo Psicologopsicoterapeuta Video Magistrelli, che insieme a Bontempi ha deciso di creare la Safety Performance convinto nell’esigenza di un nuovo percorso di apprendimento della Sicurezza in moto, che comprenda sia la gestione del mezzo che le relazioni psico-fisiche, a qualsiasi età e con qualsiasi mezzo. “Chi guida - ci dice il dottor Magistrelli - dovrebbe “allenarsi ad ascoltare” i propri “sensori psico-fisici”, così da adeguare la guida della moto alle NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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cultura della sicurezza mission proprie condizioni psicofisiche oltre a quelle della strada, del traffico etc. Per fare questo e’ importante una specifica conoscenza degli elementi e delle caratteristiche psicologiche alla base del nostro comportamento, ecco perché durante un corso di guida sicura vi potrà capitare di trovarvi in un dibattito con uno psicologo. Ogni azione umana ha una sua motivazione che non può essere distinta e separata dal contesto generale dell’individuo,
va quindi considerata la persona nel suo insieme.” Lavorando su questi aspetti potremmo arrivare a quella “cultura della sicurezza” che rappresenta la principale “mission” di Safety Performance. Conoscere il mezzo staticamente e dinamicamente è tanto importante quanto conoscere le proprio reazioni emozionali ed imparare a gestirle, affinché resti sempre la persona a governare il mezzo e mai il contrario. Il progetto
prevede per tutti gli iscritti, uomini e donne, di poter scegliere differenti opzioni in base alla propria capacita’ ed esperienza. In tutti corsi verrà approfondito in aula con un modulo interattivo, il tema della conoscenza della psicologia del conducente e gli stessi saranno comunque finalizzati all’accrescimento e alla consapevolezza di poter vivere la propria passione in piena sicurezza.
“Ogni azione umana ha una sua motivazione che non può essere distinta e separata dal contesto”
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Tiro con lâ&#x20AC;&#x2122;arco: i Robin Hood delle Marche
Indietro nel tempo con gli arcieri FITAST
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Story by: Sara Canulli e Annalisa Sordi Vi sarà probabilmente capitato questa estate, mentre passeggiavate per le piazze di qualche Borgo storico, di incontrare gruppi di persone aggirarsi per le vie cittadine vestite con abiti medioevali e armati di arco e frecce; avrete pensato che la macchina del tempo avesse fatto capricci catapultando tutte quelle persone vestite di calzamaglie e mantelli da un tempo lontano ai nostri giorni; state tranquilli nulla di tutto ciò, sono solo gli arcieri della F.I.T.A.S.T. L’Associazione Sportiva Dilettantistica Federazione Italiana Tiro Arco Storico e Tradizionale (a.s.d. F.I.T.A.S.T.) nasce uffcialmente il 18 Dicembre 2011 dall’incontro tra la a.s.d. C.A.S.T. (Confederazione Arcieri Storici e Tradizionali) e la federazione FITArco, uno dei due organi che promuove e organizza il tiro con l’arco in tutto il territorio italiano affliata al CONI. L’a.s.d. F.I.T.A.S.T., sebbene di recentissima fondazione istituzionale, affonda le sue radici nella già citata C.A.S.T. la quale, sin dal 2005 ha sempre fatto dell’amicizia e della sana competizione i suoi capisaldi, unendo innanzitutto sport e agonismo al piacere di stare insieme e di condividere la passione comune per il tiro con l’arco. Il suo scopo è, oltre all’organizzazione di un campionato nazionale di tiro con l’arco storico e tradizionale, quello di far conoscere e far rivivere le antiche tenzoni d’arco medievali tutelando e diffondendo sul territorio nazionale l’ercieria storica e tradizionale, promuovendo e valorizzando manifestazioni
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a sfondo culturale: le gare, infatti, si svolgono lungo le vie della città e tutti gli atleti utilizzano costumi ed attrezzature in linea con il periodo storico rappresentato. Il campionato, articolato in 14 gare da svolgere durante l’arco di tutto l’anno, ammette a partecipare le seguenti categorie: Arco storico, Arco tradizionale, Arco foggia storica. Per il regolamento completo si rimanda al sito www.fitast.it, risultato della prestigiosa collaborazione con AGA System, sviluppato in modo che, oltre alla parte visibile, permette di gestire tutto ciò che riguarda la parte organizzativa delle varie gare, dalle iscrizioni degli atleti alla creazione delle rispettive classifiche, in tempo reale e online. Nell’unione tra Storia e tecnologia, ciò che rimane comunque vivo e immutabile all’interno della a.s.d. F.I.T.A.S.T. è lo spirito con cui, oggi come ieri, si lavora e ci si impegna per fa sì che questa realtà trovi sempre più spazio sul territorio nazionale e nei cuori di chi ha la nostra stessa passione per l’arco. Nonostante siano passati quasi dieci anni da quando Giancarlo Passagrilli, Maurizio Centoni e Gabriele Palanca abbozzarono la prima idea di Confederazione di Arcieri, la loro idea di fondo resta un pilastro per la costruzione del futuro di tutto un movimento composto da atleti che sono, prima di tutto, amici. Ed è questo lo spirito con cui tutta la F.I.T.A.S.T., ed in particolare il Presidente Giuliano Cerioni, guardano al futuro: con la speranza che la freccia scoccata dal nostro arco raggiunga in breve tempo molti altri compagni d’avventure.
"Buona compagnia.."
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Campionato Italiano della FITAST Lo scorso 21 ottobre ad Ascoli Piceno si è svolta la finale di Campionato Italiano della FITAST. La giornata si è snodata dal mattino, per circa i 300 arcieri, in un percorso di 20 postazioni di tiro per le vie cittadine. Per la città di Ascoli Piceno é il secondo appuntamento con la FITAST; un legame, quello con l’arco che trova le sue origini a partire dalle attività dell’Ente Quintana e dei suoi Sestieri. I Sagittarius Piceno
Giovanni Mattei, ha voluto ricordare il caro amico e bravo ragazzo sotto un commosso e lunghissimo applauso degli arcieri e del pubblico dedicato a “Gianni”, come lo chiamavano tutti, e alla sua famiglia, lì rappresentata dai fratelli Mattei sempre presenti sul palco. La parola poi è passata a Carlo Guaiani, del Sestiero nero verde di Porta Maggiore che ha ammirato lo spirito con cui si è gareggiato,
di ematologia dell’ospedale di Ascoli Piceno; l’estrazione dei due biglietti vincenti, da parte di due piccoli arcieri, ha assegnato i due preziosi premi, ma i vincitori, hanno voluto che l’arco e la faretra tornassero alla famiglia. Il Presidente della FITAST Cerioni ha preso la parola infine per ringraziare tutte le compagnie presenti alla finale e quelle iscritte alla Federazione, riconoscendo loro il grande sostegno
(arcieri storici della città di Ascoli), hanno voluto fortemente, appoggiati con fermezza del Presidente della Fitast Giuliano Cerioni, che fosse proprio la loro città a d ospitare la finale, spinti dal desiderio di ricordare, durante la manifestazione, il loro grande amico Giovanni Mattei, scomparso prematuramente a fine 2011, la cui foto, con l’arco teso era presente su tutte le locandine e le pergamene della premiazione dell’evento. Le premiazioni si sono svolte, dopo un ottimo pranzo a Porta Maggiore, sotto la Torre del Forte Malatesta, dove il presidente Giuliano Cerioni ha ringraziato il Comune di Ascoli, i Sestieri, e la compagnia dei Sagittarius Picenus; poi,con parole di affetto per
aggiungendo che é proprio con questi valori che animano le gare che vuole ricordare Giovanni Mattei. Di seguito Emilio D’Angelo, presidente della Compagnia Sagittarius Piceno ha chiesto di osservare un minuto di silenzio. Un momento davvero toccante e di profonda commozione accompagnato dall’esecuzione del “Silenzio” con la tromba durante il quale il none del giovane arciere si è illuminato con i fuochi pirotecnici davanti agli occhi di tutti. I fratelli Mattei nei giorni precedenti avevano deciso nei giorni precedenti di mettere in palio nella lotteria della Finale la faretra e l’arco appartenuti al fratello, il ricavato è stato devoluto per volontà della famiglia al reparto
nei quattro anni del suo mandato, ormai in chiusura, con la soddisfazione di aver raggiunto quasi 600 iscritti: “Mi siete stati veramente vicini, vi conosco tutti!” “Grazie per l’amicizia e per lo spirito di collaborazione. In un momento in cui il nostro paese stà attraversando un periodo di profonda crisi economica, lo sport e la competizione sana possono essere davvero la spinta e l’esempio per la ripresa delle attività e per ricominciare ad avere fiducia nel futuro”. Al termine dell’incontro, con la speranza della Federazione che la grande famiglia FITAST cresca ancora negli anni a venire, al Presidente non è rimasto che augurare a tutti “buone frecce! Ci rivediamo nel 2013!”.
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NAOI EDIZIONI
ARTE, CULTURA, SOCIETÁ e LIFE STYLE
ARTE, CULTURA E SOCIETÀ by Luca Veneziano Con questa rubrica approfondirò appuntamenti che prevedono spettacoli dal vivo e attività espositive legate anche ad iniziative a carattere sociale e solidale poiché quello tra spettacolo e solidarietà è un connubio che la nostra Associazione di Promozione sociale “Titanus” porta avanti con successo dall’inizio delle sue attività. Il nuovo progetto artistico, “Gran Galà: Arte, Cultura e Società” promuoverà il territorio marchigiano e la raccolta fondi a favore di Telethon utile alla ricerca per combattere la distrofia muscolare e le malattie genetiche rare.
Luca Veneziano (Presidente Associazione Titanus) - www.titanuscasting.it NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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GRAN GALÀ
ARTE, CULTURA E SOCIETÀ A seguito delle due precedenti edizioni, che hanno visto coinvolti ben 500 artisti provenienti da tutta Italia, l’Associazione Titanus ha presentato nella Sala del Consiglio Comunale di Pesaro il nuovo progetto artistico della terza edizione di “Titanus Festival” dal titolo “Gran Galà’: Arte Cultura e Società”. La rassegna, ideata dal Direttore artistico Luca Veneziano, ha ottenuto i Patrocini non onerosi
rassegna, il 21 dicembre 2012, al Teatro Cinema Astra di Pesaro, si terrà l’Evento di premiazione intitolato “Art News & Reviews Awards - Notizie e Recensioni sull’arte” in seno agli eventi organizzati ed a quelli di rilievo selezionati nel corso dell’anno. La serata di premiazione sarà impreziosita dai premi di rappresentanza inviati da parte del Presidente della Repubblica Italiana e dalle Presidenze dei
curata da Angela Del Grande e Luca Veneziano, che interpreterà la contemporaneità artistica del territorio della Provincia di Pesaro e Urbino, attraverso il punto di vista dei suoi protagonisti. Il progetto editoriale offrirà a tutti uno spunto di riflessione sull’Arte, nelle diverse forme in cui si declina, a testimonianza delle molteplici esperienze espresse nei Comuni del territorio. Tutti
di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro e di 45 Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino. Il progetto prevede molteplici e diversificate iniziative nell’ambito socio-artistico-culturale che si svolgeranno anche a Pesaro con la collaborazione dell’Assessorato alle Attività economiche, Turismo e Sport. Gli appuntamenti prevedono spettacoli dal vivo e attività espositive che si svolgeranno con ingresso gratuito per tutta la cittadinanza. Al termine della
due rami del Parlamento Italiano, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. L’intero progetto artistico, si scolpirà nella memoria attraverso un elegante volume di grande formato e di 600 pagine, ricco di illustrazioni, che rappresenterà un curioso spaccato socio, artistico culturale contemporaneo. Attorno al corpo centrale del volume ruoteranno notizie, recensioni, reportage, interviste, testimonianze, aneddoti ed una particolare indagine tematica,
gli eventi realizzati nell’ambito del progetto “Gran Galà’” contribuiscono ufficialmente alla raccolta fondi in favore di Telethon finanziando la ricerca per combattere la distrofia muscolare e le malattie genetiche rare.
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Tutti gli artisti interessati possono richiedere informazioni alla coordinatrice ROSY DI GIACOMO +39 328 0217549 o visitare il sito
www.titanuscasting.it
Convention Nazionale Coordinatori Telethon
ARTE, CULTURA, SOCIETÁ e LIFE STYLE
A Pesaro erano in 130 i Delegati dei 75 Coordinamenti Provinciali Telethon, riuniti per la 5° Convention Nazionale. Il successo dell’iniziativa è merito dell’organizzazione impeccabile dell’ Associazione TITANUS di Luca Veneziano supportata dal Coordinatore Telethon della Provincia di Pesaro e Urbino Alessandro D’Addio. Il gradimento degli ospiti è stato rimarcato dalle attestazioni di tutti i Delegati riuniti per 3 giorni nella sala
Telethon. La 5° Convention è stata qualificata dalla presenza delle massime Autorità Istituzionali : il dott. Vittoriano Solazzi, Presidente del Consiglio Regionale Marche, il dott.Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, la dottoressa Giuseppina Catalano, Vice Sindaco del Comune di Pesaro, ciascuno con interventi mirati a sottolineare la soddisfazione per lo svolgimento dell’evento a Pesaro e la disponibilità delle istituzioni a
in prima linea con l’intero Consiglio Comunale nell’organizzazione della Serata di Gala al Castello Della Porta; Marco Pezzolesi, Presidente della Società Pesceazzurro srl, che interviene dal 2006 con la campagna “1 centesimo a pasto per Telethon” nei Ristoranti self-service di Fano, Cattolica, Milano Marittima e Rimini Miramare. Paolo Gioacchini, Presidente del Comitato Cittadino di Stacciola, un borgo di 75 abitanti che organizza la “Sagra della
conferenze dell’Hotel Savoy. Il saluto di benvenuto, in video-conferenza da Maranello, del Presidente della Fondazione Telethon Luca Cordero di Montezemolo ha caratterizzato l’apertura dei lavori, seguita da un appassionato e partecipato intervento del Vice Presidente Omero Toso che ha posto l’accento sulla qualità della ricerca sostenuta dalla Fondazione Telethon e sulla necessità di un impegno sempre più necessario da parte dei volontari
supportare tutte le manifestazioni Telethon che si svolgeranno sul territorio. A conferma dell’impegno del Coordinamento Provinciale, sono intervenuti i principali soggetti impegnati da anni a sostenere la raccolta fondi Telethon : -il Sindaco di Piobbico Giorgio Mochi, primo storico sostenitore Telethon con la tradizionale serata culturale ed enogastronomica al Castello Brancaleoni; il Sindaco di Frontone Francesco Passetti, da tre anni
Crescia” e dal 2007 sostiene Telethon. Importante la presenza di AVIS con il Presidente Provinciale Daniele Ragnetti, il Vice-Presidente Giovanni Pelonghini, i presidenti di Acqualagna Giuseppe Fattori, di Mondolfo Marco Gentili, di Pergola Stefano Berluti. La 5° Convention Nazionale Telethon ha aperto le manifestazioni del Titanus Festival organizzate a Favore di Telethon.
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LIFESTYLE by Stift Tunde Cari lettori, nella mia rubrica LifeStyle vi parlerò di tendenze, moda, fashion e design. Vi porterò notizie dal mondo della bellezza e benessere, racconterò le feste e eventi realizzati nella nostra Regione e naturalmente tante curiosità. In questo numero ho piacere di condividere con Voi due manifestazioni importanti che si sono svolti nelle Marche, “Marche in Vetrina” e “La notte degli Oscar Marchigiani” Buona lettura….. Stift Tunde NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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La notte degli Oscar Marchigiani 2012 Ciao a tutti lettori di MarcheMag, sono qui di nuovo a scrivervi per parlare di quello che succede nella trasmissione televisiva Planet Moda Tv. In questo mese con le nostre telecamere siamo stati presenti in diversi manifestazioni, ma una mi e’ rimasta particolarmente nel cuore, l’evento tanto atteso “ La notte degli Oscar Marchigiani 2012” a Francavilla D’Ete. Una serata organizzata dal Comune di Francavilla D’Ete (con patrocinio della Regione Marche e Provincia di Fermo), che come direttore artistico ha avuto non meno che il primo cittadino, il sindaco Nicola Carolini. La serata è stata davvero speciale, sono state consegnate ben 15 Oscar e 7 premi speciali, testimonial della serata la cantante attrice Elisabetta Viviani (vi ricordate la canzone Heidi ?) e anche il Mago Cristian che abbiamo visto esibire su canale 5 in “ Italians got Talent ”. Le Marche ci hanno sorpreso con i suoi personaggi che spesso non conosciamo, ma nel mondo sono nomi noti o per la loro arte, per la loro creatività, per la loro capacità, o per i risultati ottenuti. Infatti sapevate che abbiamo una marchigiana che ha recitato con Woody Allen nel film “To Rome with love”, l’ affascinante e bellissima Francesca Renzi, come anche l’attrice Tresy Taddei nella fiction televisiva “Un medico in famiglia”, o come lo scultore Carlo Pietrarossi famoso per lo “Stone Balancing” un arte che solo duemila persone praticano. Giovanissimo il campione italiano di freestyle-motocross Ivan Zucconi, come l’uomo piu “vecchio” maratoneta (86 anni) ancora in attività Mario Ferracuti, e’ marchigiano anche il vincitore di mister universo body building Alessandro Gubbini. La giuria composta da giornalisti e autorità ha proclamato il giornalista Maurizio Blasi”marchigiano dell’anno 2012” per il suo Tg Itinerante che ogni sabato (Rai 3) porta nelle case dei marchigiani gli angoli più belli e suggestivi della nostra terra. Tantissimi ospiti in questa serata magnifica che rende la prossima puntata di “Planet Moda Tv NO Limits” speciale, e come ogni settimana noi Vi aspettiamo sul canale digitale 11 di TVRS ogni giovedì alle ore 13:00 e sabato alle ore 21.10…… sempre con MarcheMag…..alla prossima ..…Tunde Stift
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1 1 Oscar per l’Imprenditoria, le idee e l’innovazione Nazzareno e Federico Mengoni Azienda kubedesign - Mobili in cartone 2 Maurizio Blasi tg itineranti di rai 3
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3 Nicola Carolini Sindaco di Francavilla D’Ete
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MARCHE IN VETRINA
ARTE, CULTURA, SOCIETÁ e LIFE STYLE
Pippo Baudo
Marche in Vetrina 2012 sapori di autunno, il titolo della manifestazione organizzata da Vladimiro Riga, in una kermes davvero spettacolare a Borgo Lanciano Hotel Spa. Una serata dedicata alle premiazioni, sono state scelte le aziende Marchigiane che si sono distinte per il loro impegno e visibilità in tutto il mondo. Sono stati davvero tanti gli Ospiti d’onore che hanno deciso di presenziare all’ evento dell’amico Miro Riga. Presente nella serata Pippo Baudo, Nino Benvenuto, Franco Nero, Pupi Avati, Angela Melillo, e Stefano Masciarelli in veste conduttore della serata. Non sono mancati autorità importanti della nostra Regione, inoltre è stato allestito direttamente dalla Scuola Alberghiera Panzini un grande buffet di degustazione dei piatti tipici marchigiani. La parte fashion è stata
Vladimiro Riga
affidata a Me (Tunde Stift) con il supporto di Antonio Falanga regista di eventi Moda nella capitale Romana. Un Set fotografico in continuo cambiamento. A rotazione si sono esibiti modelle e modelli indossando dei capi di abbigliamento delle aziende marchigiane rigorosamente made in Italy: la maglieria coloratissima del Maglificio Pamira, le bellissime pellicce della Pellicceria Santilocchi Santa, i costumi da bagno di KISKIN, i stivali di Dolce Oberdan dipinti a mano, gli abiti della Sartoria Luca Paolorossi, i gioielli di Adam Bijouxgioielliere Aji, le borse della Pelletteria Pergolesi e le bellissime creazioni uniche della signora Giuliana con i suoi vestiti da sposa….e ancora tanti altre aziende. Ben 5 fotografi guidati da Giovanna Gori, scattavano in continuo per un book che racconterà questo
Moda Exibition 2012. La moda …. un mondo affascinante che fa emozionare tutti, a noi che siamo in continua ricerca di una identità, un colore, un capo che rappresenti il nostro carattere, per comunicare al mondo chi siamo, ecco cosa ha trasmesso questo set fotografico che conta oltre mille fotografie, oltre 100 idee, oltre 50 abbinamenti abito-gioielli-borsecappelli……. Quindi, mi raccomando osate, cercate il Vostro Stile! Tunde Stift
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MUSIC SHOW by Nicola Brignoccolo Continua il nostro viaggio alla scoperta dei diskjokey e vocalist che animano i locali e le discoteche della nostra regione; in attesa di ripartire per Londra dove Gran Galà Dj effettuerà un nuovo speciale aspettiamo con ansia la presentazione del libro “Gran Galà Arte Cultura e Società - I Protagonisti” dove i DJ avranno la loro vetrina, in questo numero abbiamo fatto la conoscenza di Dj Marco Voice Cocchi e Davide Domenella. Nicola Brignoccolo NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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MARCO VOICE COCCHI
Marco Cocchi nato a Recanati il 06/06/1982
Inizio a cantare dall’età di 10 anni alla scuola “Beniamino Gigli” di Recanati, i primi sei anni praticando canto moderno, poi canto lirico per tre anni e poi ancora canto moderno per altri due anni. Ho sempre fatto parte di gruppi musicali e poi di compagnie teatrali grazie alla passione della musica e del teatro in prosa. A 23 anni recito nel mio primo musical con una compagnia teatrale di Loreto “Ali d’aquila”, ma l’esaltazione della passione per i musical si manifesta due anni fa, quando entro a far parte della compagnia Ritmosfera di Potenza. Visto che senza cantare o comunque aver un microfono in mano non so stare inizio a fare il vocalist in varie feste private, e al “Naomi” di Marina di Monte Marciano faccio la mia prima esperienza da vocalist a tutti gli effetti, poi nell’estate
del 2010 tutti i mercoledì sera al Cayo Coco di Porto Recanati. Per la stagione invernale intraprendo il mio primo cammino in una discoteca, il Komedia di Castelfidardo. Faccio metà stagione, cioè fino a febbraio del 2011 poi mi chiamano subito al Caffè 900 di Porto San Giorgio per il venerdì, dove faccio le mie prime serate in coppia con un altro vocalist che già conoscevo, Mat Vox. Poi passo tutta l’estate a fare il vocalist resident al Nero di Sole. Nella stagione invernale del 2011/2012 ritrovo Mat Vox che mi porta al Gatto Blu dove inizia una collaborazione che ancora dura. Faccio il vocalist tutti i martedì e i giovedì alle 4 Porte di Macerata e poi come guest in vari location tipo Il Mastio di Montegranaro, Villa Collio di San Severino, Borgo Lanciano di Castelraimondo, Medley di Racanati
e Sun Beach di Porto Potenza Picena. Nel 2011 entro a far parte della grande famiglia targata Gatto Blu. Ora inizio il mio secondo anno con il Gatto Blu sperando che duri il più possibile, sia per le amicizie createsi all’interno dello staff e sia per la grande amicizia che mi lega con la famiglia Verdini e Caporaletti. Nel mondo della notte sono una persona un po’ atipica, sia perché mi sono avvicinato in questo campo abbastanza tardi con l’età e sia perché prima dei 27 anni non ero mai stato un grande frequentatore di locali. Ma se sono cresciuto come vocalist lo devo solo a Mattia Mariani, in arte Mat Vox, che mi ha insegnato molte cose, tra le quali il vero scopo del vocalist, che non è solo esibirsi davanti a tante persone, ma farle divertire e renderli i protagonisti della serata. NOVEMBRE 2012 | MARCHEMAGAZINE.COM
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name:
dj
DAVIDE DOMENELLA Davide Domenella, DJ, produttore e titolare del “Melody Makers Recording Studios” ad Ancona, volto noto nel panorama musicale italiano e non solo, nasce artisticamente come disckjokey nella seconda meta’ degli anni 70. Il movimento musicale presente in quegli anni, che rivoluzionera’ poi la musica in generale, ha influenzato la sua formazione artistica sia come dee jay che come produttore discografico. Lunga è la lista di locali in cui propone ininterrottamente le sue performance musicali, soprattutto nel centro Italia. Nel 1989 la prima di una lunga serie di produzioni di successo: Aquamarina (disco uscito sotto lo pseudonimo di The Countach) che segnerà inevitabilmente il cammino artistico di Davide. Nel 1990 forma con Danny Losito il gruppo musicale “DoubleDee”,
con cui realizza il suo primo singolo di fama internazionale: Found Love, hit rimasta ai vertici delle chart mondiali per molti mesi. “Found Love” ha conseguito riconoscimenti a livello mondiale ed il disco di platino per oltre mezzo milione di copie vendute nel “90. Nel 1992 il follow up di Found Love è un altro grande successo: «People get up» che ottiene un disco d›oro (per oltre cento mila copie vendute) e diventa la hit radiofonica di quell›estate! Negli anni Davide ha continuato a produrre numerosi successi discografici con tante formazioni di successo: ad esempio Barillas (2004 - Andale), Dam Sweet (2005 I don›t Know).....fino ad arrivare all›attuale collaborazione con Samuele Sartini con cui ha realizzato diversi tra i piu› grandi successi House
degli ultimi anni: One Day,Love ShineJumping,Back Again & Seek bromance(disco di platino in Svezia e disco ‹oro in diversi paesi del mondo)!! Double Dee e› una realta› tutt›ora presente nel panorama della musica dance-pop: è infatti in uscita il nuovo singolo dal titolo «Shining». Tra le collaborazioni piu› prestigiose ricordiamo Gianni Morandi, Croma Latina, Scialpi, Danny Losito, Ego ecc.. Nel 2004 realizza l›ennesimo successo dal titolo «I don›t know»con la formazione Dam Sweet a cui fa seguito «Say it again».
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Playa Rosa nasce nel 2000 come “Baretto
Rosa”, per la tipicità della piccola struttura a picco sul mare pitturata di rosa. Nel 2007 viene ristrutturata e diventa un vero e proprio locale della riviera. Stile Gaudì, colorato ed accogliente si è affermato negli anni per la professionalità dello staff e la grande scelta della carta cocktails che aggiornano ogni anno. Gianni e Letizia, i due titolari si occupano entrambi del locale in maniera assoluta, cercando sempre
situazioni e serate e per accontentare i numerosi clienti che li seguono da anni. L’estate del Playa Rosa è suggestionata dalla meravigliosa terrazza a picco sul mare e dal nuovo spazio “Playa Libre”, che permette serate danzanti sotto le stelle e feste bellissime. D’inverno aperto dal venerdì alla domenica con appuntamenti mirati: il venerdì con “Gira il mondo alla Playa”, permette di conoscere ogni settimana un paese diverso del mondo, dalle tipicità food al beverage, con spettacoli e musica
inerente al paese stesso. Il sabato è dedicato al pre-disco, dove gustare cocktails e intrattenersi con musica ed amici. La domenica diventa latino americana, con la serata danzante dal reggaeton alla salsa e musica latina a 360 gradi. La Playa Rosa si distingue anche per i fantastici aperitivi e possibilità di aperitivicena a buffet. Si presta perfettamente per feste di compleanno e lauree o per passare una serata tranquilla dove poter gustare drink nuovi ed accattivanti. La parola d’ordine al Playa Rosa è stupire!
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TOP CLUB
Playa Rosa Porto Recanati
STILE GAUDÌ
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SNAPSHOTS istantanee dalla Regione
ACQUALAGNA