Burano x issue

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BURANO PHOTODAY

10 MAGGIO 2015


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LA DATA: 10 maggio 2015 FOTOGRAFI: Fabio Liverani

PHOTODAY

BURANO

www.fabioliverani.com

Luca Benini www.lucabeniniphotography.com

minimo partecipanti n° 6 massimo partecipanti n° 16

e di o t u n e t n o c i d ere iv v ltro e v ’a e ll d e d a fi o a r o g n o ’u t ll o La f lo de o s e iv v e h c forma, quella Augusto De Luca) non rimane. (


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INFO Si raccomanda il libretto delle istruzioni delle propria fotocamera. Molto utile, anzi indispensabile è il treppiede ( sono disponibili 5 treppiedi per chi non lo possedesse) Il pranzo è compreso nella quota, si raccomanda di avvisare gli organizzatori di varie problematiche alimentari.

FOCUS DEL CORSO Burano, il colore vince su tutto, rossi, blu, passione e dolore, simbologie cromatiche e composizioni geometriche. Forse uno dei luoghi più idonei ad “indagare” le geometrie “del reale” che si riflettono nella nostra inquadratura, componiamo al meglio al fine di comunicare un emozione. Estrapolare il dettaglio “dal tutto” per significare un luogo uscendo dallo stereotipo. Decontestualizzare il “banale turistico” enfatizzando il “genius loci”.

ATTREZZATURA BASE RICHIESTA - Fotocamera dove sia possibile esercitare i controlli manualmente. -Treppiede (disponibili 5) - Ottiche utili dal grandangolare al medio tele. oppure

QUOTA DI PARTECIPAZIONE euro: 80, 00 (pranzo tipico compreso)

PUNTO DI RITROVO Treporti (30010 VE) presso Parcherggio Via della Ricevitoria, 1 ORE: 8.30

INFO, PRENOTAZIONI E ISCRIZIONI Fabio Liverani fabio@fabioliverani.com cel. 347 9425616 Luca Benini lbenini@email.it cel. 348 2777433

COSA COMPRENDE - Corso di fotografia - Pranzo tipico - Treppiedi in uso

SI RACCOMANDA PUNTUALITA’ ONDE EVITARE DI PERDERE IL TRAGHETTO DELLE 9.10 E ARRIVARE NELLA SEDE DELLE RIPRESE TARDI.


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BURANO

RACCONTARE CON LE IMMAGINI

La tradizione vorrebbe che Burano fosse stata fondata, come i centri dei dintorni, dagli abitanti della città romana di Altino che si erano rifugiati in laguna per sfuggire alle invasioni barbariche, in particolare agli Unni di Attila e ai Longobardi. Il cuore del paese è Piazza Baldassare Galuppi, realizzata interrando un canale, sulla quale si affaccia la chiesa di San Martino. È nota per la lavorazione artigianale dei merletti, nonché per le sue tipiche case vivacemente colorate, sebbene il motivo e l’origine di questa usanza non siano ancora chiari. Un’ipotesi suggerisce che ogni colore sarebbe semplicemente il simbolo di una determinata famiglia, visto che anche in epoca moderna a Burano vi sono pochi ma molto diffusi cognomi. Per questo motivo a Burano, come in altri luoghi del Veneto, si utilizzano i detti, dei soprannomi aggiunti al cognome per distinguere un ramo familiare dall’altro. Un’altra supposizione, forse più fondata, afferma che i colori vivaci servirebbero ai barcaioli per ritrovare la propria casa in presenza della nebbia, che a Burano si presenta particolarmente fitta. Da ricordare che per tutto il periodo del Regno d’Italia per cambiare il colore di una casa serviva chiedere il permesso ad un sovrintendente. L’unica chiesa che si erge nell’isola è quella di San Martino. Famoso il suo campanile, caratterizzato da una forte pendenza dovuta al parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati, come alcune parti di Venezia, su palafitte. All’interno di pregevole fattura la Crocifissione del Tiepolo (1725). L’unica Piazza del paese è la piazza Baldassare Galuppi. Tipico dolce di Burano è il bussolà di biscotto a ciambella giallo di uova, farina e burro, da non confondere con il “bossolà” di Chioggia, un pane tostato a ciambella. Con lo stesso impasto si prepara l’esse (plurale essi) dalla forma di lettera “S”. (Fonte: Wikipedia)


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Fabio liverani Fotografo e fotogiornalista di professione, collabora ha colaborato con diverse testate fra cui National Geographic Italia, Geo Magazine, Oasis, Focus, Mondo sommerso, Aqva, Ocean Realm, BBC Wildlife Magazine, Arca, Segni nel Tempo ecc. E’ stato editore di Hydra e collaboratore di Grazia Neri. Oggi e’ rappresentato dall’agenzia inglese Nature Picture Library con la quale pubblica in testate e libri d’Europa e del mondo. Da alcuni anni tiene seminari e workshop, è stato fra i fondatori di Photofarm school of photography, e docente della piattaforma didattica internazionale Manfrotto School of xcelence, tiene inoltre corsi di fotografia dedicati ai principianti a Faenza (Scuola Comunale D’arte Tommaso Minardi) e Cesena (Gruppo fotografico 93). L a sua ricerca verte principalmente sul linguaggio fotografico, la lettura dell’immagine, la narrativa della fotografia, i meccanismi filosofici e compositivi della percezione fotografica. Con la massificazione della fotografa di natura e geografia il suo obbiettivo è oggi puntato sulla più nobile e autentica delle forme di espressione fotografica: la Street, o come dicevano una volta i vecchi fotografi di strada: “la stradale”.


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Luca Benini Fotografa da relativamente poco tempo, circa quattro anni, la sua ricerca verte principalmente sul paesaggio. Per Luca il paesaggio non è semplicemente il paesaggio geografico, anzi... il paesaggio geografico è secondario rispetto al paesaggio immaginifico, diventa attraverso luci e colori il paesaggio dell’emozione e dell’emozionale. La fotografia diventa una ricerca molto lontana dal fotogiornalismo, diviene ricerca estetica e cromatica... la rappresentazione dell’emozione domina sulla rappresentazione geografica. Le immagini di Luca sono state esposte in mostre Personali e colletive a Cesena (Ghigo, Monti) Firenze (Merlino, Artexpertise) Forli (Ape Bianca).


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