Impianto di videosorveglianza a Eboli ®

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progetto sicurezza urbana

Impianto di videosorveglianza per finalitĂ di sicurezza urbana Agosto 2015


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Finalità dell'impianto di videosorveglianza Per il Comune di Eboli sarebbe necessario rifare l’impianto di videosorveglianza esistente per finalità di sicurezza urbana. Dopo aver speso oltre 400.000 Euro per soli 20 telecamere che non funzionano e quelle ancora in vita, lo fanno male, e che a malappena riescono a coprire il 10% dell'enorme territorio comunale che si estende per quasi 150 Km/quadri. Ai fini dell’art.54, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, come sostituito dall’art.6 del decreto-legge 23 maggio 2008, n.92, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n.125, per sicurezza urbana si intende un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell’ambito delle comunità locali, del rispetto di norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale. L’introduzione in via normativa del concetto di sicurezza urbana ha indotto il Garante per la protezione dei dati personali a emanare nuove regole in materia di videosorveglianza con il Provvedimento Generale dell’8 aprile 2010 – sostituendo conseguentemente il provvedimento del 29 aprile 2004 – allo scopo di aggiornare le disposizioni alle intervenute produzioni normative che hanno attribuito ai Sindaci e ai Comuni specifiche competenze in tema di sicurezza urbana e ad altre norme, statali e regionali, attraverso le quali è stato incentivato il ricorso a tale strumento e alle relative evoluzioni tecnologiche. Qualora i sistemi di videosorveglianza vengano impiegati, oltre che per finalità di sicurezza urbana, anche per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, occorre tenere conto che questi ultimi profili, ad esclusione della polizia amministrativa locale sono riservati alla competenza esclusiva dello Stato, al fine di assicurare uniformità su tutto il territorio nazionale dei livelli essenziali di prestazioni concernenti i diritti civili e sociali fondamentali. In materia è intervenuto anche il Capo della Polizia con la Direttiva del 6 agosto 2010 del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza - che va ad integrare la precedente Direttiva emanata l’8 febbraio 2005, che resta un indiscusso caposaldo del sistema, che si fonda su di “una stretta interrelazione fra l’impiego di tali apparati e le effettive necessità di prevenzione e repressione dei reati e degli altri illeciti rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica” : qualora, nell’impiego di sistemi di videosorveglianza si profilino aspetti di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre a quelli di sicurezza urbana, la scelta delle aree dovrà essere particolarmente oculata, nell’ambito di un procedimento che veda interessato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.


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Videosorveglianza e tutela della privacy L’impianto di videosorveglianza ed il suo utilizzo dovrà essere conforme alle disposizioni del Garante per la protezione dei dati personali, in particolare al Provvedimento a carattere generale in materia di videosorveglianza dell’8 aprile 2010 ( pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.99 del 29 aprile 2010 ). Il provvedimento del Garante dedica un apposito capitolo alla sicurezza urbana, sullascorta delle previsioni di cui all’art.6, commi 7 e 8, della legge 23 aprile 2009, n.38 recante “misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori” disciplinando la possibilità per i Comuni di utilizzare sistemi di videosorveglianza per la tutela della sicurezza e i relativi termini di conservazione dei dati raccolti : per la tutela della sicurezza urbana, i comuni possono utilizzare sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico; la conservazione dei dati, delle informazioni e delle immagini raccolte mediante l’uso di sistemi di videosorveglianza è limitata ai sette giorni successivi alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione. Gli interessati dovranno essere sempre informati che stanno per accedere in una zona videosorvegliata; ciò anche nei casi di eventi e in occasione di spettacoli pubblici (es. concerti, manifestazioni sportive). A tal fine, il Garante ritiene che si possa utilizzare lo stesso modello semplificato di informativa "minima", indicante il titolare del trattamento e la finalità perseguita, già individuato ai sensi dell'art. 13, comma 3, del Codice ( intendendo per Codice il d.lgs. 30 giugno 2003, n.196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” ) nel provvedimento del 2004 e riportato in Fig.1. Nel caso in cui il sistema di videosorveglianza fosse collegato con le forze di polizia. Il modello è ovviamente adattabile a varie circostanze. In presenza di più telecamere, in relazione alla vastità dell'area oggetto di rilevamento e alle modalità delle riprese,potranno essere installati più cartelli. Il supporto con l'informativa : deve essere collocato prima del raggio di azione della telecamera, anche nelle sue immediate vicinanze e non necessariamente a contatto con gli impianti; deve avere un formato ed un posizionamento tale da essere chiaramente visibile in ogni condizione di illuminazione ambientale, anche quando il sistema di videosorveglianza sia eventualmente attivo in orario notturno; può inglobare un simbolo o una stilizzazione di esplicita e immediata comprensione, eventualmente diversificati al fine di informare se le immagini sono solo visionate o anche registrate.


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Talune disposizioni del Codice, tra le quali quella riguardante l'obbligo di fornire una preventiva informativa agli interessati, non sono applicabili al trattamento di dati personali effettuato, anche sotto forma di suoni e immagini, dal “Centro elaborazione dati del Dipartimento di pubblica sicurezza o da forze di polizia sui dati destinati a confluirvi in basealla legge, ovvero da organi di pubblica sicurezza o altri soggetti pubblici per finalità di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, prevenzione, accertamento o repressione dei reati, effettuati in base ad espressa disposizione di legge che preveda specificamente iltrattamento” (art. 53 del Codice). Alla luce di tale previsione del Codice, i predetti titolari del trattamento di dati personali devono osservare i seguenti principi: a) l'informativa può non essere resa quando i dati personali sono trattati per il perseguimento delle finalità di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, prevenzione, accertamento o repressione dei reati; b) il trattamento deve comunque essere effettuato in base ad espressa disposizione di legge che lo preveda specificamente. Il Garante, al fine di rafforzare la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali degli interessati, ritiene fortemente auspicabile che l'informativa, benché non obbligatoria, laddove l'attività di videosorveglianza sia espletata ai sensi dell'art. 53 del Codice, sia comunque resa in tutti i casi nei quali non ostano in concreto specifiche ragioni di tutela e sicurezza pubblica o di prevenzione, accertamento o repressione dei reati. Ciò naturalmente all'esito di un prudente apprezzamento volto a verificare che l'informativa non ostacoli, ma anzi rafforzi, in concreto l'espletamento delle specifiche funzioni perseguite, tenuto anche conto che rendere palese l'utilizzo dei sistemi di videosorveglianza può, in molti casi, svolgere una efficace funzione di deterrenza. In ogni caso resta fermo che, anche se i titolari si avvalgono della facoltà di fornire l'informativa, resta salva la non applicazione delle restanti disposizioni del Codice tassativamente indicate dall'art. 53, comma 1, lett. a) e b). Va infine sottolineato che deve essere obbligatoriamente fornita un'idonea informativa in tutti i casi in cui, invece, i trattamenti di dati personali effettuati tramite l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza dalle forze di polizia, dagli organi di pubblica sicurezza e da altri soggetti pubblici non siano riconducibili a quelli espressamente previsti dall'art. 53 del Codice (es. utilizzo di sistemi di rilevazioni delle immagini per la contestazione delle violazioni del Codice della strada). La necessità di garantire, in particolare, un livello elevato di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali rispetto al trattamento dei dati personali consente la possibilità di utilizzare sistemi di videosorveglianza, purché ciò non determini un'ingerenza ingiustificata nei dirittie nelle libertà fondamentali degli interessati come ad es. alla eventuale registrazione di immagini che possano ricondurre all’individuazione di convinzioni religiose e filosofiche,


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alle origini razziali ed etniche, allo stato di salute e agli orientamenti sessuali delle persone eventualmente riprese con i sistemi di videosorveglianza. Naturalmente l'installazione di sistemi di rilevazione delle immagini deve avvenire nel rispetto, oltre che della disciplina in materia di protezione dei dati personali, anche delle altre disposizioni dell'ordinamento applicabili, quali ad es. le vigenti norme dell'ordinamento civile e penale in materia di interferenze illecite nella vita privata, sul controllo a distanza dei lavoratori, in materia di sicurezza presso stadi e impianti sportivi, o con riferimento a musei, biblioteche statali e archivi di Stato, in relazione ad impianti di ripresa sulle navi da passeggeri adibite a viaggi nazionali e, ancora, nell'ambito dei porti, delle stazioni ferroviarie, delle stazioni delle ferrovie metropolitane e nell'ambito delle linee di trasporto urbano. In tale quadro, pertanto, è necessario che : a) Il trattamento dei dati attraverso sistemi di videosorveglianza sia fondato su un principio di finalità e liceità che il Codice prevede espressamente per i soggetti pubblici da un lato e, dall'altro, per soggetti privati ed enti pubblici economici. Si è invece constatato che taluni soggetti pubblici e privati si propongono abusivamente, quale scopo della videosorveglianza, finalità di sicurezza pubblica, prevenzione o accertamento dei reati che invece competono solo ad organi giudiziari o di polizia giudiziaria oppure a forze armate o di polizia. b) Ciascun sistema informativo ed il relativo programma informatico vengano conformati già in origine in modo da non utilizzare dati relativi a persone identificabili quando le finalità del trattamento possono essere realizzate impiegando solo dati anonimi (es., configurando il programma informatico in modo da consentire, per monitorare il traffico, solo riprese generali che escludano la possibilità di ingrandire le immagini e rendere identificabili le persone). Lo impone il principio di necessità, il quale comporta un obbligo di attenta configurazione di sistemi informativi e di programmi informatici per ridurre al minimo l'utilizzazione di dati personali (art. 3 del Codice). c) L'attività di videosorveglianza venga effettuata nel rispetto del c.d. principio di proporzionalità nella scelta delle modalità di ripresa e dislocazione (es. tramite telecamere fisse o brandeggiabili, dotate o meno di zoom), nonché nelle varie fasi del trattamento che deve comportare, comunque, un trattamento di dati pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità perseguite (art. 11, comma 1, lett. d) del Codice). Devono essere sottoposti alla verifica preliminare del Garante per la protezione dei dati personali i sistemi di videosorveglianza dotati di software che permetta il riconoscimento della persona tramite collegamento o incrocio o confronto delle immagini rilevate (es. morfologia del volto) con altri specifici dati personali, in particolare con dati biometrici, o sulla base del confronto della relativa immagine con una campionatura di soggetti precostituita alla rilevazione medesima. Un analogo obbligo sussiste con riferimento a sistemi c.d. intelligenti, che non si limitano a riprendere e registrare le immagini, ma sono in grado di rilevare automaticamente comportamenti o eventi anomali, segnalarli, ed eventualmente registrarli.


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Descrizione generale del progetto Il Comune di Eboli è già dotato di un impianto di videosorveglianza le cui telecamere sono collegate alla sede di Polizia Locale, in cui è installata una centrale operativa per la registrazione e la gestione delle immagini. La piattaforma software di gestione e registrazione delle immagini non è a noi conosciuta. Per gestire quindi le nuove telecamere bisognerà usare una piattaforma open source per una gestione semplice e professionale. Con l’intervento in progetto, verrà ampliato l’impianto di videosorveglianza per finalità di sicurezza urbana, attraverso l’installazione di nuove telecamere collegate in parte in fibra ottica e in parte attraverso una infrastruttura di rete wireless HiperLAN a 5,4GHz in banda libera. Nelle singole aree di ripresa, in cui sono previste diverse postazioni, potrà essere usato anche cavo coassiale precomposto e/o cavo UTP per telecamere IP per interconnettere i vari apparati (es. trasmettitori wireless, switch, telecamere, ecc.)oltre a ricorrere a dorsali in fibra monomodale per raccordare le varie postazioni, i vari armadi, avendo quest'ultima oggi, un costo molto prossimo al normae cavo in rame. Per le connessioni wireless, deve essere garantita la visibilità ottica tra i punti di trasmissione e i punti di ricezione dei segnali radio; dato che non sempre è garantita la visibilità ottica diretta tra punti di trasmissione e punti di ricezione, dovranno essere individuati dei punti intermedi di raccolta e di rilancio dei segnali wireless delle telecamere. Le telecamere previste sono di due tipi : 1) Telecamere “speed dome” : sono telecamere in cui è possibile controllare il brandeggio (pan e tilt) e l’ottica (zoom). In questo tipo di telecamera è possibile memorizzare determinate posizioni (preset) e far muovere la stessa da un “preset” all’altro programmando un “tour”. Se si vuole monitorare un area (es. piazza) e si vuole evitare di mettere un numero eccessivo di telecamere fisse, si preferisce utilizzare una telecamera speed dome facendo muovere la stessa automaticamente da un preset all’altro. Tale tipo di telecamera ha il vantaggio di essere flessibile e scegliere l’inquadratura in funzione delle esigenze di monitoraggio. Noi useremo una AXIS Q6042-E. 2) Telecamere “fisse” : questo tipo di telecamere sono utili quando si vuole inquadrare costantemente l’ingresso di un edificio (es. banca, ufficio postale, municipio, ecc.) o una determinata area. Oggi sono molto diffuse telecamere ad alta risoluzione (megapixel) che presentano un ottima qualità dell’immagine. Di solito, la soluzione ottimale è quella di abbinare telecamere speed dome con telecamere fisse in modo da sfruttare i vantaggi di entrambi i tipi di telecamera. Noi useremo una FOSCAM 960P. Di seguito elencheremo le aree che si vogliono monitorare ed il numero e tipo di telecamere che si vogliono installare :


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• Santa Cecilia - Cioffi - Corno d'Oro : SS 18, Loc. Cioffi, Loc. Corno d'oro. n.5 telecamere speed dome, n.4 telecamere fisse. • Strada Provinciale 30 : Strada provinciale 30 a partire dal ponte di Santa Cecilia, proseguendo per Loc. Torretta, loc. Fiocche, rotatorie fino a Otto e mezzo B&B. n.0 telecamere speed dome, n.12 telecamere fisse. • Loc. San Giovanni - area PIP - stazione FS : uscita autostradale, Istituto Agrario, direzione provinciale 30, via dei Lucani, raccordo SS19 ingresso città, P.zza Carlo Mustacchio, viale Ferrovia, stazione FS. n.3 telecamere speed dome, n.10 telecamere fisse. • SS 19 - Tavoliello : strada statale 19, via Serracapilli, via Tavoliello. n.3 telecamere speed dome, n.10 telecamere fisse. • Rione Paterno - Loc. Fontanelle : Largo Benedetto XV, via Massaioli, via Caduti di Bruxelles, via Pio XII, via Papa Giovanni XXIII, via Fontanelle. n.0 telecamere speed dome, n.12 telecamere fisse. • Loc. Grataglie : Via Grataglie, via Lampione, e traverse adiacenti. n.0 telecamera speed dome, n.14 telecamere fisse. • Loc. Santa Croce - San Cataldo : via Santa Croce, via Petraglia, via San Cataldo. n.2 telecamere speed dome, n.14 telecamere fisse. • Quartiere Pescara - aree sportive : via Pescara, via Sacro Cuore, via Sandro Pertini, via Don Sturzo, via dell'Atletica, via delle Olimpiadi. n.1 telecamere speed dome, n.18 telecamere fisse. • Centro cittadino : Viale Giovanni Amendola, P.zza della Repubblica, P.zza Matteo Ripa, P.zza Tito Flavio Silvano, SS Maria, via Nobile, P.zza Borgo, via Gagarin, via Borgo, Scuola Giacinto Romano. n.5 telecamere speed dome, n.14 telecamere fisse. • Centro storico : Salita Ripa, via S. Berardino, P.zza SS Cosma e Damiano, via Olevano, via San Pietro alli Marmi, via Badia, via Castello, via Santa Sofia, P.zza Porta Dogana, P.zza San Francesco, via Barbacani, Ponte San Biagio, via Guglielmo Vacca, via Paparone, via San Antonio, via Cozzolini, Corso Garibaldi. n.4 telecamere speed dome, n.26 telecamere fisse Per un totale di n. 169 telecamere di cui : • n. 134 telecamere fisse • n. 23 telecamere speed dome. Il sistema dovrà garantire una qualità costante nel tempo del segnale video, anche al variare delle condizioni atmosferiche e ambientali; in particolare, tutte le apparecchiature installate in campo aperto dovranno essere alloggiate in custodie climatizzate, al fine di garantire il corretto funzionamento del sistema anche per temperature inferiori allo 0°C e con un adeguato grado di protezione IP.


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Tutti gli apparecchi dovranno essere dotati di certificazione attestanti la conformità alle leggi e alle normative vigenti ( es. immissione sul mercato, marcatura CE, notifica ai sensi della direttiva 99/5/CEE per le apparecchiature radio, ecc. ) e dovranno essere impiegati prodotti di marche primarie riconoscibili costruiti e/o assemblati da aziende riconosciute quali leader nel settore dei prodotti per sistemi TVCC e con marchio di qualità (es. IMQ, CE, TÜV, ecc.). La realizzazione del sistema di videosorveglianza comporterà una serie di installazioni ed opere accessorie quali : installazione di supporti, snodi, staffe, custodie climatizzate, sistemi integrativi di illuminazione e quant’altro necessario alla perfetta posa in opera delle telecamere; stesura dei cavi elettrici, impianto di messa a terra, comprese canalizzazioni, scatole di derivazione, tubazioni, necessarie per l’alimentazione degli apparati; opere civili quali : installazione di nuovi pali e cassette, con relative paline e formazione di plinti; scavi con relativi reinterri e ripristini, di muratura in genere, compresi eventualmente opere di carpenteria, di fabbro, di falegname, ecc.

Postazioni di installazione. Di seguito vengono definiti i punti di ripresa delle telecamere, i punti di raccolta e di rilancio dei segnali wireless e gli interventi previsti presso la centrale operativa, installata nella sede della Polizia Locale del Comune di Eboli, precisando che le postazioni, con le relative immagini riportate, sono da considerarsi indicative; pertanto, la posizione, l’orientamento e gli angoli di ripresa delle telecamere dovranno essere definiti puntualmente in fase di installazione in accordo con il Comune o con i tecnici dedicati al servizio.


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Strada Provinciale 30 : 12 telecamere fisse. In località Strada Provinciale 30, presso le due rotonde che collegano alla loc. Santa Cecilia, sono previste l’installazioni di 12 telecamere fisse per monitorare le vasti aree ed in particolare questa affollata strada proviciale che conduce alla SS18. Le telecamere saranno installate su pali rastremati di altezza variabile come illustrati nelle varie foto.

loc . Pr ato

Quindi i segnali video/dati delle telecamere, saranno trasmessi in modalità cavo . Nel caso della strada provinciale 30, si consiglia la realizzazione di una dorsale in fibra ottica monomodale, dal momento che, le connessioni wireless, a causa delle svariate differenze di altezze dei piani oggetto di installazioni, potrebbero non dare affidabilità. Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica, per l’alimentazione degli apparati, si prevede l’installazione di un nuovo contatore, di scavi di raccordo, di pozzeti di ispezione, e di armadi di raccordo, air power stazioni energetiche per camere, e con possibilità di usare alimentatori di backup. La ditta appaltatrice dovrà posare la palina e collegare a terra tutti i pali, oltre all’installazione del contatore. Laddove possibile verrà realizzata una VPN via cavo/fibra. Dove non è possibile la stessa sarà realizzata via wireless. In questo caso l'installazione in questa macro area, prevede :


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6 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 6 airpower di alimentazione camere PoE, 6 switch con modulo fibra, gruppo di continuitĂ , router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 12 telecamere fisse, 6 ups.

ro tato r ia SP 30

Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 9850 + iva


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SP 30 AS SE I NT ER ME DI O


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SP 30 contrada Fiocche


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ro tato r ia SP 30 are a di se rvizio


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SP 30


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Loc. Santa Cecilia - Cioffi - Corno d'oro : 5 telecamere speed dome, 4 telecamere fisse. In località Santa Cecilia, presso le due rotonde che collegano alla loc. Cioffi e Corno d'oro, sono previste l’installazioni di 5 telecamere speed dome, e 4 fisse per monitorare le vasti aree ed in particolare questa affollata strada proviciale che conduce alla SS18. Le telecamere saranno installate su pali rastremati di altezza variabile come illustrati nelle varie foto. Quindi i segnali video/dati delle telecamere, dalle tre rotatorie saranno trasmessi in modalità wireless . Nel caso dell' area di Santa Cecilia, e delle vie Virgilio, e via Socrate si consiglia la realizzazione di una dorsale in fibra ottica monomodale, a causa delle distanze non eccessive, aggiungendo affidabilità e funzionalità alla dorsale.

Ro tato ria S anta Ce cilia

Come precisato per il raggiungimento delle 5 telecamere speed dome, e le rotatorie fino a Corno d'oro, verrà usata la tecnologia wireless criptata a 5.4 Ghz. Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica, per l’alimentazione degli apparati, si prevede l’installazione di un nuovo contatore, di scavi di raccordo, di pozzetti di ispezione, di armadi di raccordo, air power stazioni energetiche per camere, e con possibilità di usare alimentatori di backup. La ditta appaltatrice dovrà posare la palina e collegare a terra tutti i pali, oltre all’installazione del contatore. Laddove possibile verrà realizzata una VPN via cavo/fibra, e una VPN della componente wireless, centralizzata in armadio. In questo caso l'installazione in questa macro area, prevede :


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Ro tato ria Cio ffi

5 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 5 airpower di alimentazione camere PoE, 5 switch con modulo fibra, 5 ups gruppi di continuitĂ , router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 4 telecamere fisse, 5 telecamere spee dome, 3 trasmettitori/ricevitori wireless LAN 5.4 Ghz. Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 28600 + iva


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Ro tato ria Co rn o d'o ro


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via Vir gilio


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via Socrate - via Virgilio


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chiesa di San Vito


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parcheggio Scuola Virgilio - Spartacus


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Loc. San Giovanni : 3 telecamere speed dome, 10 telecamere fisse. In località San Giovanni, ovvero l'area che introduce al centro cittadino, da un lato, e alle periferie dall'altro, sono previste l’installazioni di 3 telecamere speed dome, e 7 fisse per monitorare le vaste aree presenti ed in particolare la zona a maggior traffico quale l'uscita autostradale, l'area che introduce alla SP 195 zona PIP, alla scuola Agraria, e proseguendo verso il centro urbano, passando per via dei Lucani, piazza Mustacchio fino ad arrivare alla stazione FFSS. Le telecamere saranno installate su pali rastremati di altezza variabile come illustrati nelle varie foto.

s vin co lo auto strad ale

Quindi i segnali video/dati delle telecamere, saranno trasmessi in modalità cavo e wireless . Nel caso dell' area PIP e dell'istituto Agrario, si preferirà la modalità wireless. A partire dallo svincolo autostradale si consiglia la posa di una dorsale in fibra ottica monomodale, a causa delle distanze non eccessive, aggiungendo affidabilità e funzionalità alla dorsale. In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 8 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 8 airpower di alimentazione camere PoE, 8 switch con modulo fibra, 8 ups gruppi di continuità, router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 10 telecamere fisse, 3 telecamere spee dome, 3 trasmettitori/ricevitori wireless LAN 5.4 Ghz Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 20700 + iva


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SP 195 ar e a PI P


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SP 195 A gr ario


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via d ei L uc ani


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ing re ss o a Ebo li


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P. zza Carlo M us tac c hio


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via Pe rito


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s tazio ne FFS S


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Quartiere Pescara - aree sportive: 1 telecamera speed dome, 18 telecamere fisse. L'ingresso al quartiere avviene attraverso via Pescara dove abbiamo iniziato ad installare delle telecamere fisse, per poi proseguire attraverso via Sacro Cuore, sfociando sulla tangenziale e per la precisione su via Sandro Pertini e via Don Sturzo, dove in totale abbiamo posizionato 12 telecamere. Si arriva poi fino a via Cupe dove abbiamo posizionato 4 telecamere fisse, per finire all'area del Palasele dove vi è stata installata una speed dome. Le telecamere saranno installate

via Pe sc ar a

su pali rastremati di altezza variabile come illustrati nelle varie foto. Quindi i segnali video/dati delle telecamere, saranno trasmessi in modalità cavo e wireless . Nel caso di via Pertini, via Sturzo e via Cupe, useremo la tecnologia wireless,. A partire da via Pescara e nell'ara del Sacro Cuore invece si consiglia la posa di una dorsale in fibra ottica monomodale, a causa delle distanze non eccessive, aggiungendo affidabilità e funzionalità alla dorsale. In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 10 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 10 airpower di alimentazione camere PoE, 10 switch con modulo fibra, 10 ups gruppi di continuità, router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 18 telecamere fisse, 1 telecamere speed dome, 9 trasmettitori/ricevitori wireless LAN 5.4 Ghz Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 19900 + iva


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via S acr o Cuo re - via Pe sc ar a 1


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via Pertini 1


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via Pertini 2


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via Pertini 3


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via Don Sturzo 1


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via Don Sturzo 2


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via Don Sturzo 3


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via Cupe 1


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via Cupe 2


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Palasele


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Rione Paterno : 12 telecamere fisse. Dopo pochi metri dall'ingresso in città immediatamente a sinistra della grande rotatoria, troviamo questo popoloso e vasto quartiere. Aree vaste da controllare, inizieremo a installare diverse telecamere fisse in via Ludovico da Casoria, per poi proseguire attraverso via Massaioli, via Caduti

via L udo vico da Cas o ria 1

di Bruxelles, via Papa Giovanni XXIII, e via Fontanelle. Quindi i segnali video/dati delle telecamere, saranno trasmessi in modalità cavo. A partire via udovico da Casoria si consiglia la posa di una dorsale in fibra ottica monomodale, a causa delle distanze non eccessive, aggiungendo affidabilità e funzionalità alla dorsale. In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 6 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 6 airpower di alimentazione camere PoE, 8 switch con modulo fibra, 6 ups gruppi di continuità, router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 12 telecamere fisse Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 17700 + iva


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via Massajoli 1


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via caduti di Bruxelles 1


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via Papa Giovanni XXIII


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incrocio via Papa Giovanni XXIII 1


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via Fontanelle 1


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Loc. Grataglie : 16 telecamere fisse. L'ingresso al quartiere avviene attraverso via Grataglie e prosegue fino all'incrocio con via Lampione e dove installeremo 14 telecamere fisse utilizzando la tecnologia wireless. Quindi i segnali video/dati delle telecamere, saranno trasmessi in modalitĂ wireless .

via G rataglie 1

In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 7 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 7 airpower di alimentazione camere PoE, 8 switch con modulo fibra, 8 ups gruppi di continuitĂ , router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 14 telecamere fisse, 7 trasmettitori/ricevitori wireless LAN 5.4 Ghz Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 17400 + iva


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via G rataglie 2


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incrocio via Grataglie - via Lampione


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via Grataglie 3


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via Grataglie 4


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via Lampione 1


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via Lampione 2


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Loc. Santa Croce - San Cataldo : 2 telecamere speed dome, 14 telecamere fisse. L'ingresso al quartiere avviene per il lungo Via Santa Croce e procede per via Petrella fino a sfociare in vi San cataldo dove incontra Piazza Benedetto Croce e Piazza Berlinguer. In questa macro area installeremo 14 telecamere fisse e 2 telecamere speed dome utilizzando la tecnologia a cavo. Quindi pensiamo di realizzare una dorsale cavo/fibra in modo da raggiunger gli armadi coi cablaggi degli apparati. In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 9 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 9 airpower di alimentazione camere PoE, 9 switch con modulo fibra, 9 ups gruppi di continuitĂ , router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 14 telecamere fisse, 2 telecamere speed dome Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 19000 + iva

via S anta Cr oc e 1


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via S anta Cr oc e 2


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via S anta Cr oc e 3


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via Pe tre lla 1


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via Pe tre lla 2


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via Pe tre lla 3


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via Pe tre lla 4


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via San Cataldo 1


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P.zza Berlinguer


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P.zza Benedetto Croce


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Loc. SS 19 - via Tavoliello : 3 telecamere speed dome, 10 telecamere fisse. Si entra in città proprio dalla lunga SS19 che ci conduce in prossimità del Comando Vigili urbani, fino a connettersi con Viale Tavoliello, che ci accompagnerà fino alla contrada Sant'Andrea. In questa macro area installeremo 10 telecamere fisse e 3 telecamere speed dome utilizzando la tecnologia a cavo. Quindi pensiamo di realizzare una dorsale cavo/fibra in modo da raggiungere gli armadi coi cablaggi degli apparati. In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 7 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 7 airpower di alimentazione camere PoE, 7 switch con modulo fibra, 7 ups gruppi di continuità, router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 10 telecamere fisse, 3 telecamere speed dome Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 17000 + iva


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Centro Storico : 4 telecamere speed dome, 26 telecamere fisse. Nel centro storico di Eboli a causa delle diverse altezze e spazi da coprire utilizzeremo la tecnologia in fibra e non il wireless per raggiungere gli armadi necessari alla completa copertura della vasta area. Ci muoveremo da via Matteo Ripa e per il Corso Garibaldi, lambendo via Olevano, e arrivando a Piazza SS Cosma e Damiano, via San Pietro alli marmi, loc. Ermice, e via Badia. Dal lato opposto ci muoveremo con installazioni fisse in via Santa Sofia, Piazza Porta Dogana, Piazza San Francesco, Via Barbacani, Ponte San Biaglio, Paparone e via San Antonio. La copertura interessa anche via Guglielmo Vacca, fino ad arrivare all'incrocio con il Borgo. In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 15 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 15 airpower di alimentazione camere PoE, 15 switch con modulo fibra, 15 ups gruppi di continuitĂ , router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 26 telecamere fisse, 4 telecamere speed dome Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 44000 + iva

C.s o M atteo Ripa 1


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Salita Ripa - Via Ole vano


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P.zza SS Cosma e Damiano


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via San Pietro alli Marmi


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Ermice


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via Badia


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via Santa Sofia


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P.zza porta Dogana


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P.zza San Francesco


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via Barbacani


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Ponte San Biagio


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via Paparone - Ponte San Biagio


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via G. Vacca 1


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via G. Vacca 2


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incrocio con Via Borgo


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Corso Garibaldi


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Corso Garibaldi 1


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Centro Urbano : 5 telecamere speed dome, 14 telecamere fisse. Al centro cittadino si arriva attraversando il lungo Viale Giovanni Amendola, che ci accompagna a Piazza della Repubblica, la piazza centrale che accoglie ben due telecamere speed dome. Proseguendo per via Matteo Ripa da un lato e da Piazza XXV Aprile dall'altro, si arriva a Piazza Borgo. Scendendo da quest'ultima raggiungiamo Via Apollo XI, e via Vittorio Veneto. Useremo una cablatura in fibra ottica per raggiungere e cablare tutti gli armadi che si installeranno nel percorso. In questo caso, l'installazione in questa macro area prevede : 10 armadi rack di connessione, fibra monomodale, cavi RJ45, 10 airpower di alimentazione camere PoE, 10 switch con modulo fibra, 10 ups gruppi di continuitĂ , router/server per connessione over IP (VPN), 1 videoserver, 14 telecamere fisse, 5 telecamere speed dome Costi orientativi (esclusi cavi, fibra e messa in posa) : Euro 27000 + iva

Viale Gio vanni Am en do la 1


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Viale Giovanni Amendola incrocio


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Viale Giovanni Amendola 2


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C.so Matteo Ripa 2


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P.zza della Repubblica 1


93

P.zza della Repubblica 2


94

C.so Matteo Ripa


95

P.zza Tito Flavio Silvano


96

P.zza Borgo


97

P.zza XXV Aprile


98

via Apollo XI


99

via Vittorio Veneto


100

Centro di raccolta dati Resta da decidere il numero di monitor da montare in centrale, il numero di server per lo storage, le unitĂ di backup, per visualizzare le numerose VPN che abbiamo generato sul territorio e poter controllare i flussi audio/video.


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