AZIENDA
IPV Pack: inseguire la crescita Sono molti i progetti di sviluppo che l’azienda veneta, specializzata in packaging con core business sul pet food, ha in serbo per i prossimi mesi. A cominciare dall’aumento delle linee di produzione per rispondere alla crescente domanda del mercato. E per il futuro si punta sulle giovani leve e sui materiali ecosostenibili. di Raffaele Castagna
Inseguire un business che cresce
incessantemente. È questo l’obiettivo principale di IPV Pack, azienda di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova, specializzata nel packaging per prodotti alimentari animali e anche umani. «È la terza volta in tre anni che raddoppiamo il nostro stabilimento» afferma Simone Palma, amministratore unico di questa realtà, proprio per sottolineare la crescita esponenziale della domanda che costringe a una continua ripianificazione sia strategica sia logistica della struttura. Il primo stabile di IPV Pack venne acquistato nel 2005. All’epoca IPV Pack trattava prodotti da imballo secondario, sacchi di polietilene per la lavorazione della carne. Da fine 2015 l’azienda si è orientata sempre più verso il settore del packaging, con la produzione vera e propria cominciata nel 2017. Da allora lo sviluppo è stato continuo e l’ha portata a occupare un’area industriale che, oltre agli spazi esterni, è complessiva di 7.000 metri quadri di superficie coperta suddivisi fra quattro edifici. Di questi uno è la sede commerciale, legale e amministrativa, un altro è il magazzino prodotti finiti e altri due sono i fabbricati dedicati alla vera e propria produzione. UNA REALTÀ DINAMICA / Il core business di IPV Pack sono i packaging per alimenti per il mercato dei pet, che rappresentano il 95% dei prodotti realizzati. Ma negli ultimi anni si sono aggiunti anche alcuni clienti del food umano e del mondo farmaceutico. Una realtà vivace e fiorente, come molte presenti nel territorio veneto, dove i progetti per il futuro non mancano così come l’opportunità offerta a molti giovani di entrare a far parte dell’organico. L’età media dei dipendenti si aggira infatti intorno ai trent’anni, con alcune figure senior come il cfo dell’azienda, Luigi Buson che coordina buona parte
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Simone Palma, amministratore unico di IPV Pack
del team giovanile. «Mi piace pensare che al fatto che mi sto occupando della fase adolescenziale della storia di IPV Pack. Cerco di farmi contaminare dall’entusiasmo giovanile e aiutarlo con la mia esperienza». I dipendenti dell’azienda sono oggi complessivamente 56, ai quali si aggiunge una decina di collaboratori. All’interno degli stabilimenti produttivi lavorano tre macchine accoppiatrici, un reparto di trasformazione composto da tre linee pinch bottom, una linea flat bottom, una linea “doy pack”, una linea taglio per bobine, tre macchine da stampa a otto colori e cinque estrusori a bolla per il polietilene. Tutto il processo di lavorazione avviene in camera bianca, il che significa che le macchine lavorano sempre in ambiente pressurizzato, l’aria viene filtrata, e vengono effettuati sei ricambi d’aria ogni ora. Tale processo, attivo 24 ore su 24, impedisce la contaminazione o alterazione dei prodotti alimentari o farmaceutici trattati. Attualmente la produzione
Entro la fine del 2021 le linee produttive dei sacchi per il pet food diventeranno otto