Pet B2B - Giugno 2021

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ATTUALITÀ

Una videoinchiesta per spiegare il fenomeno “staffette” Kodami, il nuovo magazine del gruppo editoriale Ciaopeople, ha presentato un’importante indagine sul traffico di cani e gatti randagi dal Sud al Nord Italia, un business valutato tra i due e i tre milioni di euro all’anno.

Due frame della videoinchiesta dedicata a un fenomeno che spesso oltrepassa i limiti della legalità

Kodami, il nuovo magazine digitale del

gruppo editoriale Ciaopeople dedicato al mondo pet, dedica la sua prima videoinchiesta al tema delle staffette di cani e gatti, dal Sud al Nord Italia, per le adozioni. La rivista digitale ha realizzato un resoconto di quello che si può definire un “triste business” che totalizza tra i due e i tre milioni di euro all’anno grazie a un traffico di cani e gatti randagi al limite della legalità. Pur in mancanza di un dato istituzionale, attraverso i profili social più attivi si stimerebbe una cifra attorno ai 1.000 cani trasferiti ogni settimana. Per ogni esemplare trasportato sarebbero richiesti in media tra i 50 e i 60 euro, ma la spesa può arrivare a superare i 200 euro, a seconda della taglia e della tratta percorsa. Questi sono alcuni dei numeri messi in evidenza dal servizio sulle staffette di cani e gatti che ha il significativo titolo di “Staffette, dall’amore al business”. «La videoinchiesta mostra i due lati della medaglia del motivo per cui da anni sulle strade italiane la movimentazione di animali randagi è così frequente» spiega Diana Letizia, direttrice di Kodami. «Da una parte l’assenza delle istituzioni, nello specifico delle Regioni e dei Comuni che dovrebbero provvedere al benessere e alla tutela degli animali e, dall’altra, il sacrificio dei volontari che non hanno gli strumenti adatti per arginare il fenomeno

COSA SONO LE STAFFETTE In gergo si chiamano staffette i trasporti di cani di strada o di canile da Sud a Nord Italia. Offerta e richiesta viaggiano prima e principalmente sui social network e le staffette al massimo balzano agli onori delle cronache locali quando qualche furgone viene raramente fermato per controlli e all’interno spesso si scoprono animali stipati fino all’inverosimile, in pessime condizioni e anche senza documenti di viaggio. Internet è il principale alimentatore di un fenomeno che oggi vede numeri impressionanti e vere e proprie imprese di trasporto di cani e gatti: alcune perfettamente in regola, altre illegali o al limite della legalità.

del randagismo e mossi dall’amore ritengono così di salvare il maggior numero di animali possibili. In questo scenario, emerge anche l’assenza di controlli sulle strade da parte delle Forze dell’ordine e la poca attenzione al fenomeno». Questo fenomeno coinvolge ogni mese circa 4.000 cani di diverse tipologie (liberi sul territorio o abbandonati o provenienti da canili) che vengono caricati sui furgoni nelle regioni del Centro-Sud e inviati alle famiglie adottanti o in canili del Nord. Le staffette sono sempre più diffuse, soprattutto grazie ai social network. Ormai basta un clic per adottare un cane e dare inizio al viaggio, ma non sempre avviene nel rispetto delle leggi e del benessere animale. La videoinchiesta di Kodami “Staffette, dall’amore al business” è stata lanciata in prima visione sulla pagina ufficiale di Facebook a fine aprile. Ora è fruibile sul canale YouTube della rivista, oltre che sul sito www.kodami.it.

SPAZIO INTERATTIVO Inquadra il QR Code e guarda la videoinchiesta di Kodami sulle staffette di cani e gatti

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