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Key Energy e Solar Exhibition & Conference, il solare diventa protagonista PAG
KEY ENERGY E SOLAR EXHIBITION & CONFERENCE, IL SOLARE DIVENTA PROTAGONISTA
LE DUE KERMESSE ITALIANE DEDICATE AL MERCATO DEL FOTOVOLTAICO ORGANIZZATE DA ITALIAN EXHIBITION GROUP SONO ORMAI DUE MOMENTI IMPERDIBILI PER IL SETTORE. PROSSIMO APPUNTAMENTO DALL’8 ALL’11 NOVEMBRE A RIMINI
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Il 2022 si avvia ad essere un anno di transizione per le rinnovabili. Dopo otto anni di calma piatta con una quota di elettricità “green” oscillante attorno al 38% a fronte di un obiettivo del 72% al 2030, arrivano i primi segnali che qualcosa si sta muovendo. Partiamo dai dati. Nel primo trimestre sono stati installati 377 MW solari, il doppio rispetto all’anno scorso, ma ancora insufficienti rispetto all’accelerazione necessaria. La Germania, per esempio, nel mese di marzo ha installato 916 MW fotovoltaici. Analizzando l’impatto del Superbonus, si stima che siano stati installati 100.000 impianti fotovoltaici, una buona parte con batteria annessa. In effetti, nel primo trimestre 2021 sono stati installati sistemi di accumulo per ben 123 MW e la potenza complessiva ha raggiunto i 527 MW. E si sta aprendo il fronte dell’agrivoltaico con una fortissima attenzione da parte delle imprese. Si tratta senz’altro di un approccio molto promettente, ma occorre sottolineare la necessità di un’ampia sperimentazione per non fare errori. La necessità di accelerare le installazioni rinnovabili di fronte all’aggressione russa all’Ucraina e alla necessità di ridurre rapidamente le importazioni di metano da Mosca sta imponendo finalmente delle serie semplificazioni autorizzative. Se si aggiunge l’impatto dei prezzi elettrici alle stelle, si capisce come sia partita una corsa da parte delle aziende ad installare impianti fotovoltaici. Una dinamica destinata a vedere una forte accelerazione dalle recenti semplificazioni. In particolare c’è molto interesse per le “solar belts”, cioè per le semplificazioni previste per gli impianti fotovoltaici fino a 1 MW entro i 300 metri dal confine delle aree industriali e per quelli agrivoltaici fino a 20 MW entro i 3 km. Iniziano a trovare un loro spazio anche i PPA (Power purchase agreement). Dopo l’accordo tra Falck Renewables e Ferrero, anche Axpo Italia e Canadian Solar hanno firmato due accordi decennali, per l’acquisto dell’energia prodotta da due impianti fotovoltaici di 84 MW. È probabile che questa soluzione, anche alla luce degli alti prezzi e della loro incertezza nel tempo, vedrà una buona diffusione nel nostro Paese. Non va dimenticato poi il ruolo dell’industria italiana connessa alle rinnovabili. Su questo fronte va senz’altro segnalato l’investimento per far passare da 200 a 3000 MW/a la capacità produttiva solare dello stabilimento 3Sun dell’Enel. Insomma, sono molti i settori nei quali stanno ripartendo gli investimenti. E un segnale del risveglio del mercato si è avuto dalla folta partecipazioni ai convegni della Solar Exhibition & Conference organizzata ad aprile da Italian Exhibition Group e Italia Solare, alla fiera di Rimini. Sono stati tre giorni dedicati all’industria dell’energia solare e alle sue filiere con parte espositiva e convegni pensati in particolare per le filiere energivore del manifatturiero e dei servizi. Altri importanti segnali arriveranno sul fronte dell’eolico, dal 28 al 30 giugno, quando al palacongressi di Rimini andrà in scena Wwec – World Wide Energy Conference, tenuta da Wwea (World Wind Energy Association). Restano ancora le difficoltà rispetto alle autorizzazioni dei grandi impianti, tanto che Elettricità Futura ha chiesto la nomina di un Commissario per le rinnovabili, analogamente a quanto il governo intende fare per rigassificatori ed inceneritori. Sul fronte delle grandi taglie, si affacciano inoltre i parchi eolici off-shore. Il primo impianto da 30 MW è stato inaugurato ad aprile a Taranto dopo, un iter durato 14 anni e ci sono al momento una quarantina di progetti. Molti non vedranno la luce, ma una parte verrà realizzata entro la fine del decennio. Ci vorrà del tempo, almeno 4-5 anni, per vedere i primi MWh, ma il settore dovrebbe avere un buon sviluppo grazie alla riduzione prevista dei costi. La preoccupazione relativa alla necessità di contrarre le importazioni di fossili dalla Russia sta imponendo un cambio di marcia anche in Europa. Bruxelles ha infatti lanciato il piano REPowerEU che prevede di “ridurre gradualmente almeno 155 miliardi di metri cubi di gas fossile, equivalente al volume importato dalla Russia nel 2021“. Secondo la Commissione Europea “quasi i due terzi di tale riduzione possono essere raggiunti entro un anno”. Tra le misure proposte ci sono i piani nazionali per accelerare la transizione energetica. La Commissione ritiene che si debba arrivare ad installare 480 GW di energia eolica e 420 GW solari entro il 2030. L’associazione SolarPower Europe va oltre, e afferma che l’UE potrebbe raggiungere i 1.000 GW fotovoltaici entro il 2030, rispetto ai 165 GW attuali, una posizione fatta propria da cinque paesi europei (Austria, Belgio, Lituania, Spagna e Lussemburgo). Di questo scenario in rapida evoluzione si fa palcoscenico naturale Key Energy, la manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG) dedicata alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica. Un vero e proprio place to be dal quale imprimere l’accelerazione per la diversificazione dell’approvvigionamento energetico dell’Italia e dal quale fare sempre più sistema nel bacino del Mediterraneo. Un appuntamento imprescindibile, dunque, sia dal punto di vista del business, sia da quello dell’apporto scientifico. Uno studio preparato dall’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano per l’ultima edizione, a novembre 2021, ha approfondito le opportunità legate al PNRR, in particolare in termini di ricadute economiche e occupazionali: si parla di più di 64 miliardi di euro di ricavi aggiuntivi, oltre a 132mila posti di lavoro in più. Ora l’appuntamento è ancora alla fiera di Rimini di IEG, dall’8 all’11 novembre, in contemporanea con Ecomondo. Eolico, Solare e storage, efficientamento energetico, sustainable city, e-mobility. Sono queste le sezioni in cui si articola la parte espositiva della 15ª edizione. Tra i padiglioni si vedranno le tecnologie del solare termodinamico, per il revamping e repowering, inverter e tecnologie per l’accumulo, smart grids e, naturalmente, tutto quel che compone la filiera del Bonus 110% con un “village” dedicato. Assieme alle turbine eoliche on-shore e off-shore, la tecnologia floating wind. Dalla micro e cogenerazione, alla digitalizzazione e gestione dell’energia, agli ESCO. E ancora: illuminazione efficiente, IoT, rigenerazione urbana. E infine auto e veicoli commerciali elettrici e PHEV, flotte e corporate car sharing e car-pooling aziendale, batterie e colonnine per auto elettriche. Produzione su scala industriale o domestica, accumulo, efficientamento, rete distributiva sino al veicolo elettrico o ibrido: la filiera di Key Energy è a disposizione del salto di qualità che oggi ha la forma di un’emergenza drammatica per l’Italia. Verrà inoltre ampliata la parte dedicata alla filiera dell’idrogeno. Oltre ai workshop tecnici e conferenze di scenario organizzati dal Comitato Tecnico Scientifico, seconda edizione per Forum Africa Green Growth in collaborazione con Agenzia ICE, Res4Africa, Business Council for Africa e IRENA - in crossing con Ecomondo. Sempre sul versante internazionale, Key Energy proporrà un focus sul Canada e un altro specifico sul Messico, dove si terrà la prima edizione di Ecomondo Mexico, dal 12 al 14 luglio, a Leon. PNRR e strategia italiana per accelerare la transizione energetica saranno i temi portanti dei convegni organizzati assieme a MiTE, MiSE, MIMS. Key Energy sarà anche l’occasione per guardare avanti e fare il punto sul 2023: l’evoluzione del mercato delle rinnovabili fa ritenere che il prossimo anno sarà un anno di fortissima crescita, mentre dal 2024 in poi è probabile un vero boom. Insomma, l’Italia cambia e torna ad avere un ruolo sulla scena internazionale.