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Italia Solare: un mese di proposte PAG

ITALIA SOLARE: UN MESE DI PROPOSTE

A GIUGNO L’ASSOCIAZIONE HA INVIATO AI MINISTERI, ALLE COMMISSIONI CAMERA E SENATO E AL GSE ALCUNE INDICAZIONI PER MIGLIORARE IL DL SEMPLIFICAZIONI, DECRETO FER, DIRETTIVE RINNOVABILI E MERCATI. «DOBBIAMO INCENTIVARE IL PIÙ POSSIBILE AZIONI CHE NON RALLENTINO LA DECARBONIZZAZIONE E CHE NON IMPEDISCANO AL NOSTRO PAESE DI RICOPRIRE IL RUOLO CHE MERITA NEL PANORAMA INDUSTRIALE INTERNAZIONALE DELLE RINNOVABILI», SPIEGA IL PRESIDENTE PAOLO ROCCO VISCONTINI

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Èstato un mese di proposte per Italia Solare. A giugno l’associazione ha infatti inviato ai ministeri e alle istituzioni alcune indicazioni per correggere e migliorare alcune normative, tra cui DL Semplificazioni, Decreto FER, Direttive Rinnovabili e Direttive Mercati. Partiamo da quelle più recenti. chi moduli con prodotti nuovi e più efficienti, e una semplificazione delle regole operative per evitare o ridurre rischi di esclusione. «Il modus operandi di Italia Solare è quello di analizzare in dettaglio le norme, grazie alla partecipazione attiva di molti esperti che collaborano nei diversi gruppi di lavoro dell’associazione, con l’obiettivo ultimo di concordare una linea e avanzare le proposte», spiega Paolo Rocco Viscontini, presidente dell’associazione. «Questo documento riflette perfettamente il nostro approccio meticoloso e informato e auspichiamo pertanto che le nostre proposte vengano prese in considerazione, perché frutto di un lavo-

SEMPLIFICARE GLI ITER AUTORIZZATIVI

A fine giugno Italia Solare ha inviato al ministero della Transizione Ecologica, al ministero della Cultura, ai presidenti delle commissioni Ambiente e Attività produttive, Commercio e Turismo di Camera e Senato e al GSE alcune proposte di modifica del Decreto Semplificazioni e del Decreto FER1. I contenuti inviati sono il frutto di un lavoro di analisi che ha coinvolto oltre 200 aziende associate, coordinate dai responsabili dei diversi gruppi di lavoro e dal consiglio direttivo dell’associazione. Tra le richieste per il Decreto Semplificazione, l’associazione chiede tempi certi di autorizzazione attraverso la procedura abilitativa semplificata comunale per gli impianti in zona industriale esclusi da screening, l’estensione dell’esenzione da screening e procedura abilitativa semplificata a tutti gli impianti che percepiscono incentivi anche se vi sono vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici, e una maggiore incentivazione dell’agrovoltaico.

PIÙ INCENTIVI AL FV IN SOSTITUZIONE DELL’AMIANTO

Per il Decreto FER1, invece, Italia Solare propone di aumentare ad almeno 50 euro al MWh la tariffa supplementare in caso di rimozione amianto rispetto agli attuali 12 euro al MWh, di consentire l’accesso anche agli impianti fotovoltaici con moduli installati nelle aree rese disponibili dalla sostituzione di vec-

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Leggere le proposte di Italia Solare sulla Direttiva Rinnovabili

Leggere le proposte di Italia Solare sul DL Semplificazioni Leggere la posizione di Italia Solare sulla Direttiva Mercati

Leggere le proposte di Italia Solare sul DM FER 1

ro concertato tra coloro che nel settore operano e conoscono bene gli effetti dell’applicazione di determinate normative».

13 TEMI

Agli inizi di giugno, invece, Italia Solare ha inviato ai ministeri e alle commissioni Camera e Senato alcune proposte sull’attuazione Legge di Delegazione UE 2021. Nella lettera a firma del presidente Paolo Rocco Viscontini, l’associazione chiede che le proposte vengano considerate fin da subito per recuperare il terreno perduto rispetto agli altri Paesi europei. “Siamo tutti consapevoli che avremo bisogno di gas ancora per diversi anni, ma è chiaro che se non si procede speditamente con leggi che consentono alle rinnovabili di essere realizzate e di essere più convenienti, non si fa altro che ritardare il passaggio alle rinnovabili, rallentando la decarbonizzazione e impedendo all’Italia di ricoprire il ruolo che merita nel panorama industriale internazionale delle rinnovabili”, si legge nella lettera inviata. Sono ben 13 i temi sui quali Italia Solare ha posto l’attenzione per quanto riguarda la trasposizione in legge nazionale della Direttiva Rinnovabili, a partire dalla questione delle aree idonee. Italia Solare ha sottolineato quanto sia fondamentale assicurare uniformità a livello nazionale all’operato delle soprintendenze oltre che garantire consapevolezza degli obiettivi da raggiungere. In merito alla localizzazione e alla quantificazione degli impianti da realizzare, l’associazione ritiene che sarebbe necessario stabilire per ogni regione obiettivi vincolanti di rinnovabili da realizzare tenendo conto della disponibilità delle varie fonti nelle singole regioni e garantendo un equilibrio fra la maggiore sostenibilità economica delle rinnovabili nel Sud Italia e la vicinanza ai centri di consumo nel Nord.

SOGLIA MINIMA

Inoltre sulla questione delle autorizzazioni, l’associazione ribadisce che non serve spostare le competenze ai Comuni se poi si lasciano le valutazioni ambientali che sono il vero freno delle procedure. Piuttosto la semplificazione dovrebbe prevedere un aumento di livello fino a 10 MW della soglia minima di screening. Anche il revamping e repowering sono stati oggetto delle indicazioni di modifiche contenute nella proposta di Italia Solare. Per questo tipo di interventi – si legge nella lettera – la valutazione di impatto ambientale dovrebbe essere sempre esclusa, senza necessità di procedura di verifica o pre-verifica ogni volta che si fanno interventi che comportano nuova occupazione di aree non superiore al 30 % purché non si tratti di aree vincolate dal punto di vista paesaggistico o ambientale. “Anche il recepimento della Direttiva Mercati presenta ampi margini di miglioramento”, continua la nota di Italia Solare, a partire dalle comunità energetiche che devono essere consentite per impianti di ogni dimensione e in ogni collocazione sul territorio nazionale, a patto che siano impianti a fonti rinnovabili o in cogenerazione ad alto rendimento, fermo restando che gli incentivi potranno essere garantiti solo agli impianti a fonte rinnovabile. Mentre sul fronte dell’autoconsumo si auspica una semplificazione per cui sia sempre ammesso l’autoconsumo semplicemente quando fra unità di consumo e unità di produzione c’è una distanza geografica massima.

Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare: «Le proposte inviate riflettono perfettamente il nostro approccio meticoloso e informato e auspichiamo pertanto che vengano prese in considerazione, perché frutto di un lavoro concertato tra coloro che nel settore operano e conoscono bene gli effetti dell’applicazione di determinate normative»

ACCUMULI E RETI

Con riguardo agli accumuli è fondamentale che sia permesso agli stessi di rendere servizi di flessibilità remunerati sia sulla rete di trasmissione sia sulle reti di distribuzione e Terna e i distributori dovrebbero gestire questi servizi in maniera trasparente, non discriminatoria con procedure chiare e complete e strumenti di supporto agli operatori, così da evitare le problematiche che si sono avute per gli Uvam.

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