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PIERLUIGI COCCHINI/RINASCENTE

INTERVISTA

Pierluigi Cocchini

Rinascente

«I nostri negozi sono per giovani: più del 40% dei clienti registrati è Millennial»

In attesa del ritorno dei turisti asiatici, «si spera per la fine del 2022», l'a.d. del department store parla della nuova strategia, sempre più incentrata su contenuti creativi forti, ideali per instaurare un dialogo con le nuove generazioni: «A Milano durante la fashion week donna lanceremo un'area riservata a progetti speciali sempre nuovi». Focus sul food di lusso e sul beauty alternativo e sostenibile «Ma la la moda non si tocca».

DI ANDREA BIGOZZI

La carta migliore di Rinascente? I Millennials. Le nuove generazioni sono sempre più importanti per la catena di grandi magazzini italiani: «Dei 2,5 milioni di Rinascente card attive, il 41% è in mano a under 40 e il 15% a clienti di età compresa tra i 18 e i 26 anni, ma potrebbero essere anche di più, se fosse consentito rilasciare tessere agli under 18. La Gen Z, che tutti dicono non amare granché lo shopping fisico, è invece è presenza fissa nei nostri store, tanto da condizionarci sempre più nelle scelte strategiche», racconta Pierluigi Cocchini, amministratore delegato della catena di department store con 11 punti vendita sul territorio italiano, che metterà in campo una serie di azioni per potenziare il ruolo dei giovani consumatori nella crescita futura della società.

Come siete diventati un punto di riferimento per Millennial e GenZ?

Fondamentalmente focalizzandoci sui loro desideri. Abbiamo iniziato ad accorgerci della loro massiccia presenza, perché marchi della nuova guardia registravano vendite in costante aumento. Casi come Palm Angels, Off-White, Amiri, Carhartt, Gcds: hanno iniziato vendendo T-shirt, sneaker e felpe e nel giro di poche stagioni sono finiti col conquistare veri e propri shop in shop. Dal 2019 abbiamo lanciato una serie di eventi live e ci siamo legati al mondo della musica. Dopo che il Covid ha messo in stop questo genere di iniziative, che torneranno appena possibile, ci siamo concentrati su progetti pop up e colab speciali come quella con il marchio Propaganda che ha realizzato una mini-collezione in esclusiva per noi.

Pierlugi Cocchini è ottimista: Rinascente, che dal 2017 guida come amministratore delegato, continuerà a incrementare i fatturati nel 2022 ma per tornare ai fatturati record del 2019 si dovrà attendere oltre

Altri esempi di "giovanilizzazione" di Rinascente?

Il Beauty Bar aperto nella parte Annex del flagship store di Milano, da sempre pensata per un pubblico molto giovane: si tratta di un concept dedicato a profumi e cosmetici, che stiamo estendendo a tutti i negozi.

«Moltiplicheremo le grandi operazioni mirate, incentrate su home, green, vintage e food»

Non ci sono i grandi brand che si trovano entrando da piazza Duomo, ma marchi magari poco conosciuti, ma originali nella formulazione e nel packaging, spesso sostenibili. In quest'area abbiamo aggiunto una serie di servizi Beauty Express, che da subito hanno attratto i giovani, ma con il tempo sono arrivati anche i genitori. Un altro format molto innovativo a cui stiamo lavorando è quello che lanceremo a febbraio, proprio durante la fashion week donna. Si chiamerà Air Snake, un'area esperienziale nel segno dell'interattività, destinata a cambiare l'immagine del piano meno uno di Milano Duomo. Sarà dedicata a progetti speciali, che cambieranno a rotazione. La prima operazione sarà legata alla moda, con un brand al debutto in Italia.

L'attenzione al beauty e al food non rischia di andare a discapito della

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Il focus è su Roma Fiume con oltre 30 milioni di investimenti

Nuova facciata, nuove vetrine e un remodeling che coinvolge tutti gli spazi, a cominciare da quelli dedicati alla moda donna, i primi a essere stati completati

1. I tre piani dedicati alla moda donna di Rinascente Duomo sono stati rivisitati 2. Dopo anni di lavori a rotazione, nel 2022 lo store di Firenze ha finalmente completato il restyling

moda, che è sempre stato il core business dei vostri negozi?

Lavoriamo per essere una vetrina il più completa possibile di tutto lo stile di vita italiano, anche in vista del ritorno dei turisti, specialmente quelli che arrivano da lontano. È vero che abbiamo investito molto anche sul food di lusso, a cui dedicheremo due grandi operazioni durante il 2022: Olio&Vino e la novità Liquori& Cioccolato, perché è quello che la clientela ci chiede. Si tratta di una categoria capace di interagire molto bene con il lusso. Questa attenzione per bellezza e cibo non deve comunque penalizzare l'abbigliamento e gli accessori, come dimostrano gli investimenti continui nel rinnovo degli spazi dedicati. A Milano quest'anno presenteremo la rivisitazione completa dei piani donna, con il terzo dedicato alle calzature, il quarto alla moda contemporary e il quinto all'offerta timeless, che ha conquistato quasi 1.000 metri quadrati in più. Sempre a Milano sarà rinnovata la sezione dedicata ai gioielli. A Roma Fiume, dove sono in corso lavori di ristrutturazione a rotazione per non tenere mai chiuso il negozio, siamo partiti proprio dal restyling dei piani donna per far capire il nuovo concept del punto vendita.

Il 2022 sarà anche l’anno in cui i fatturati torneranno ai livelli pre-pandemia?

L'anno scorso siamo cresciuti del 20% su un 2020 che aveva visto un calo del 40% delle vendite sul 2019: il nostro anno migliore di sempre, con ricavi netti a quota 800 milioni e tutti i negozi che avevano segnato record di fatturato. Pensiamo che quest'anno sarà certamente positivo, ma temo che non riusciremo ancora a tor-

«L'e-shop è in costante aggiornamento: nel 2022 arriveranno i big brand finora assenti»

nare sui livelli pre-pandemici. La svolta arriverà solo con il ritorno dei turisti stranieri, specie quelli cinesi che per noi sono determinanti e che non prevediamo possa avvenire a breve. Abbiamo messo in agenda il comeback dei turisti asiatici non prima dell'ultimo quarter del 2022.

A compensare, almeno parzialmente, ci sono le vendite online, visto che avete lanciato l'e-commerce da poco più di un anno...

Il nostro e-shop ha debuttato durante la pandemia, ma il progetto è ancora in piena fase sviluppo. Ci vorranno anni, probabilmente almeno cinque, per arrivare alla piena maturazione di questo canale, che nel 2021 ha comunque contribuito per 15 milioni di euro al giro d'affari complessivo del gruppo. Un risultato non da poco, se consideriamo che all’interno della boutique online non sono ancora presenti i main top brand, che invece ospitiamo all'interno dei negozi fisici. Un gap che colmeremo proprio quest'anno, diventando a tutti gli effetti un marketplace. ■

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