Design Illustrated n 26

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Design

WE

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LOVE THE W RL RLD D www.fashionillustrated.eu

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LOVE THE W RL RLD D Direttore responsabile Flavia Colli Franzone

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MERCATI

Il design guarda lontano

Ideazione

NUOVA GENERAZIONE CRE-ATTIVA

Lo scouting tra i giovani designer. Pag. 19

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

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Retail

Trend Saloni

DA CONTENITORE A CONTENUTO

Dipendenti e clienti al centro. Pag. 20

MAISON&OBJET E IMM COLONIA

Reportage dall'estero. Pag. 22

20/12/12 12:51

Digital

PROGETTARE CON LE APP

Un nuovo modo di lavorare. Pag. 28

DESIGN&CINEMA

Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Milano

Illustrazione dello street artist Millo

L’analisi del settore elaborata da Prometeia lascia intendere che le dinamiche di business tra moda e design stanno convergendo. Lo studio parla di un mercato interno che continua a scontare le difficoltà e le incertezze che condizionano le scelte di spesa delle famiglie e le criticità del mercato immobiliare che ha continuato ad indebolirsi, sia pure con un rallentamento del ritmo di caduta. Allo stesso tempo mostra un andamento stabile la dinamica delle esportazioni, penalizzata ancora dalla contrazione della domanda sui principali mercati europei. Anche le previsioni future, relative alla domanda interna per il comparto, si confermano coerenti con uno scenario dei consumi improntato alla cautela. Pag. 12

LA SEDUZIONE E' DI CASA

TREND

Viaggio tra le tendenze della MDW

Casamania

Gli spazi a cielo aperto nella stagione estiva riprendono vita in un ping pong mondano tra aperitivi a bordo vasca e pranzi conviviali. In molti si focalizzano sugli arredi per gli spazi all’aperto: dai nuovi debutti come Tera ai ‘big’ come Ethimo, Gervasoni o Kettal. La commistione tra in&outdoor non è altro che lo specchio della Milan Design Week, che si divide tra i padiglioni “indoor” di Rho, e gli spazi “dehors” dei fuorisaloni. Tornando ai trend, a questa Milan Design Week si conferma attivo un gioco di equilibri formali ed informali negli arredi, che alternano strutture esili e componenti più massicce. Le sedute sono le regine di questo trend, come dimostrano le nuove poltroncine Drop di Republic of Fritz Hansen, rilanciate dopo oltre 50 anni di "letargo". Oppure ancora le proposte del neo-nato brand Trussardi Casa in collaborazione con Luxury Living Group, che debutta proprio a questo salone. Le tendenze strizzano l’occhio ai dettagli e quindi ai complementi d’arredo come i tappeti, pezzo d’arredo tutto contemporaneo, mai come ora veicolo di espressione creativa e artistica. Pag. 14

Un frame tratto dal film Gigolò per caso, scritto e diretto da John Turturro, distribuito da Lucky Red e uscito in Italia il 17 aprile.

Non solo sex symbol come Sharon Stone, fra il cast stellare del film Gigolò per caso di John Turturro: anche l’interior design diventa co-protagonista sul grande schermo. Fra le avvenenti dottoressa Parker (Sharon Stone) e Selima (Sofia Vergara) e la più casta Avigal (Vanessa Paradis) si destreggia Fioravante, il protagonista maschile di Gigolò per caso, il film scritto, diretto e interpretato da John Turturro e distribuito da Lucky Red. Fioravante e Murray

(Woody Allen) sono due amici in condizioni economiche precarie che, per sbarcare il lunario, decidono di cimentarsi con il mestiere più antico del mondo. Turturro nei panni del gigolò e Allen nel ruolo di manager. Il personaggio di Turturro non ha niente a che vedere con il sexy Julian-Ri-

Living Divani

chard Gere in American Gigolò del 1980. Il sex appeal di Fioravante non deriva infatti dal suo aspetto ma dalla sua straordinaria capacità di capire le donne e dalla sua abilità nel catturarne l'attenzione. Lui è disponibile ad ascoltarle, a stabilire con loro un vero rapporto, ad essere tenero

e affettuoso. “Nei film c'è sempre una simmetria perfetta tra la bellezza e l'attrazione; spesso invece nella vita reale le persone hanno un sex appeal che prescinde dal loro aspetto” ha detto Turturro, che staglia alcune scene sullo sfondo di appartamenti di design dalla vista mozzafiato.


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014


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Issue #26 - Maggio/Giugno 2014


L'EDITORIALE

Design, dal reale al virtuale

È

andata in scena la grande kermesse del Design che, "nel suo piccolo" con oltre 400.000 visitatori da tutto il mondo, è stata la prova generale per l'Expo. Il design infatti ha inondato tutta Milano, dal quartiere di Rho Fiera con 1950 espositori, agli eventi del Fuori Salone che hanno contaminato ogni angolo della città con nuovi quartieri che si sono aggiunti, come la zona 5 Vie Art+Design, a pochi passi dal Duomo, che si è proposta come un’area dall’alto valore culturale. Per sottolineare che Milano è il centro mondiale della creatività, fil rouge che accomuna il design e la moda, un legame ribadito dal progetto Milano Città Creativa che vede riuniti il Comune, la Fondazione Altagamma, la Camera della Moda e il Cosmit. Punto di partenza del progetto, presentato durante la Fashion Week dello scorso febbraio, è che la creatività diffusa sul territorio nazionale trova in Milano il luogo ideale per essere valorizzata a livello internazionale, in sintonia con la vocazione cosmopolita della città. Il risultato è un palinsesto di eventi culturali trasversali alla moda e al design che traghettano la città verso l'Expo 2015. Se Milano è in grande fermento, lo stesso non si può dire per il settore dell'arredo, che sconta le difficoltà dei consumi sul mercato interno e le debolezze dei mercati europei, compensati dalle buone performance in quelli extra UE, non sufficienti però a riequilibrare la situazione. A tutto questo si aggiunge il rebus Russia, fra i maggiori importatori di arredamento Made in Italy, ora sotto i riflettori per la situazione sociopolitica e valutaria. Il mondo del Design, come quello della moda, è consapevole dei cambiamenti in atto e di questo ancora una volta è responsabile il web. Sul mercato, infatti, si affaccia un esercito di creativi liberi e indipendenti, che esistono in virtù del computer che posseggono, con il quale disegnano, comunicano, vendono, e producono attraverso una stampante 3D. Una rivoluzione che inizia ben prima, già dal modo di progettare il design con l’aiuto delle app che facilitano la progettazione, dallo sketching alla realizzazione del prodotto, dall’ideazione di icone accattivanti allo sviluppo di una immagine coordinata (vedi a pag. 28). E poi ci sono quelle per gli appassionati di design, come pure quelle, irrinunciabili, per scegliere gli abiti e il makeup giusti. Un ulteriore punto in comune con la moda che in fatto di applicazioni non è seconda a nessuno. È la contaminazione del digitale che sempre più accomuna tutti i comparti creativi, che trasforma i più attivi tra i consumatori in codesigner dei prodotti che poi altri acquisteranno e che consente anche a chi non ha i mezzi e i capitali, di cui dispongono i marchi e le grande aziende, di affacciarsi comunque al mercato e di fare “crowd funding” per finanziare i propri progetti. E allora attendiamoci che dopo il Salone ed il Fuori Salone, la fiera del mobile dell’arredo del domani si celebri anche e sempre più nel mondo virtuale.


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Direttore responsabile FLAVIA COLLI FRANZONE f.colli@fashionillustrated.eu Publisher MARCO POLI mpoli@milanofashionmedia.it Progetto grafico BUREAUBUREAU www.bureaubureau.it Caposervizio GIOVANNA CAPRIOGLIO g.caprioglio@bibliotecadellamoda.it

Hanno collaborato Diana Barbetta, Giuliano Deidda, Marco Magalini, Gloria Magni, Valentina Mascarello, Virginia Simoni Impaginazione MICHELA CLERICI m.clerici@fashionillustrated.eu Redazione Corso Colombo 7 20144 Milano Tel. +39 02 87365694 www.fashionillustrared.eu info@fashionillustrated.eu

Concessionaria esclusiva per la pubblicità MILANO FASHION MEDIA Via Alessandria 8 20144 Milano Tel. +39 02 58153201 www.milanofashionmedia.it info@milanofashionmedia.it Responsabile testata PAOLA CORDONE pcordone@milanofashionmedia.it Segreteria di Direzione SAMUELA MARTINELLI smartinelli@milanofashionmedia.it Ufficio traffico GIADA STRAZZELLA traffico@milanofashionmedia.it Stampa Fashion Illustrated è stampato da MCAZIENDAGRAFICA SRL Via Alcide de Gasperi, 4 22072 Cermenate (CO) info@mcaziendagrafica.it La pubblicazione Fashion Illustrated è edita in Italia e all’estero da BIBLIOTECA DELLA MODA Corso Colombo 9 20144 Milano Tel. +39 02 83311200 info@bibliotecadellamoda.it www.bibliotecadellamoda.it

Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Milano n. 138 del 22.03.2010 © 2012, tutti diritti riservati. Nessuna parte della pubblicazione può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso di sistemi elettronici senza l’autorizzazione dell’editore. Testi, fotografie e disegni: riproduzione vietata. Qualsiasi tipo di materiale inviato in redazione, anche se non pubblicato, non verrà in alcun modo restituito. Tutte le immagini contenuta in questo progetto sono a puro scopo illustrativo e tutti i diritti appartengono ai rispettivi autori. Abbonamento 2014: 10 numeri euro 49. Mandare una mail a info@libreriadellamoda.it tel. 02 83311216 – 02 58153201 La riservatezza per gli abbonati è garantita dal pieno rispetto della legge 675/96 sulla privacy. I dati forniti verranno utilizzati esclusivamente per l'invio della pubblicazione, non verranno ceduti a terzi per alcun motivo.

Photo credits Per le immagini senza crediti l'editore ha ricercato con ogni mezzo i titolari dei diritti fotografici senza riuscire a reperirli. L'editore è a piena disposizione per l'assolvimento di quanto occorre nei loro confronti.

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DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014


Sommario 8

MERCATI

IDEAZIONE

AGENDA

DESIGN CHI LEGGE

12

19

26

34

Le mostre da non perdere di maggio e giugno.

I giovani conoscono tutto del passato e del presente, perché tutto è a portata di un click. Ma non hanno più tempo per immaginare il futuro. Di Oliviero Toscani.

Il design guarda lontano

Le aziende si mobilitano alla ricerca di eldoradi ancora poco esplorati, come il Sud America, o vecchie glorie tornate alla ribalta, come gli USA.

TREND

14

Outdoor di classe

Nuovi progetti imprenditoriali e brand affermati si concentrano sui dehors, che diventano sempre più delle palestre di stile.

15

C'era una volta il tappeto Affrancatosi da ogni sua accezione istituzional-borghese, il tappeto si fa pezzo d’arredo tutto contemporaneo.

16

Vuoti vs pieni

Le strutture si svuotano di forma, per lasciar credere che si tratti di un gioco di equilibri instabili, quando invece è tutto sotto controllo.

Nuova generazione cre-attiva Sei nomi da tenere d’occhio.

RETAIL

20

Il negozio da contenitore a contenuto

La progettazione di un concept retail deve avere come polo d’attenzione le persone per creare un ambiente che valorizzi al massimo la shopping experience.

SALONI

Il design in mostra LIBRI

27

Le ultime novità nelle pubblicazioni del design.

DIGITAL

28

Progettare con le APP

Le applicazioni Design da non perdere.

22

ZOOM

Nell'interior design vincono le geometrie e le linee pulite. Il living all'aperto punta su prodotti comodi e confortevoli.

The best of Fuorisalone

IMM Colonia

Il design oggi è un déjà vu

30

24

Maison & Objet

Forme inusuali che evocano il mondo vegetale, oggetti funzionali, salvaspazio e dal design raffinato.

Discipline, Lars Beller Fjetland, Pomme.


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Issue #26 - Maggio/Giugno 2014


Contributors 10

Special guests

ILLUSTRATORE

Diego Soprana

GISELLA BORIOLI Imprenditrice, giornalista e art-director, già direttore responsabile di importanti mensili di moda (Vogue, L’Uomo Vogue, Lei/Glamour, Donna, Madame Figaro Italia ecc), ha creato, insieme al marito Flavio Lucchini, Superstudio, il grande centro che nelle due sedi di via Forcella 13 e via Tortona 27 ospita, promuove, produce eventi di creatività e di comunicazione, con particolare riferimento ai settori moda arte fotografia e design, tra cui l’evento clou del Fuori Salone durante la Design Week “Temporary Museum for New Design”. Come consulente si occupa di progetti editoriali, televisivi, artistici e creativi in genere. Ha pubblicato otto libri di moda e costume, numerosi cataloghi d’arte contemporanea, collaborato come autore o direttore artistico a programmi televisivi per Rai e Mediaset e per gli Stati Uniti, curato mostre di fotografia, moda e arte. Ha fondato la prima scuola di giornalismo di moda, è stata docente di comunicazione della moda alla facoltà di fashion Design di Brera, e visiting professor di altre Accademia. Promotrice della rinascita e sviluppo di zona Tortona, quartiere creativo di Milano, ha ricoperto incarichi pubblici e istituzionali come consulente per l’arte e la creatività, tra cui quello di membro del Comitato Strategico del Comune di Milano, e per il CdA della Fondazione del Teatro Franco Parenti. Personalità notissima nel mondo della moda, ha seguito fin dalla nascita l’evolversi dello stile italiano nel mondo ed ha per questo ricevuto numerosi premi in Italia e all'estero. Pag. 14

JACOPO ATTARDO

FRANÇOIS LEBLANC DI CICILIA Dopo gli studi di commercio internazionale nel gruppo Essec, François Leblanc Di Cicilia inizia ad organizzare eventi di levatura internazionale per conto del Ministero della Cultura e dell'Oltremare. Successivamente entra nel mondo della moda e si trasferisce per qualche anno in Italia, a Milano. È proprio quest'avventura che lo conduce alla direzione di 107Rivol per la società Artcodif, compartecipata dal Museo delle Arti Decorative e il Gruppo Galerie Lafayette. In questa esperienza di circa cinque anni, si occupa di scouting, collezioni, licenze e del lancio di nuove produzioni. Nel 2009, è con il carismatico Serge Bensimon che decide di lavorare su un progetto completamente nuovo di spazio evolutivo: un luogo di libertà dove i talenti, selezionati con Monsieur Bensimon, possono esprimersi e dialogare con le creazioni contemporanee. La galleria Bensimon presenta edizioni limitate, arte contemporanea e oggetti di design. È anche curatore e consulente per la progettazione e la sua valorizzazione. Assicura inoltre la presenza della galleria a livello internazionale ed è consigliere personale di Serge Bensimon. Pag.19

Ha tenuto workshop di marketing non convenzionale presso l’Accademia di Comunicazione di Milano e crede che Wikipedia sia la più grande invenzione del nostro secolo (e che questo sia solo l’inizio). Nel 2001 entra nel settore della comunicazione come fotografo, poi la sua carriera si evolve nel 2006 iniziando con il ruolo di project manager in Borderline-adv e poi per il gruppo Ninja Lab. Nel 2008 è uno dei fondatori di Brand Storming srl e successivamente diventa Content Manager per Borderline Ideas. Nel 2012 assume il ruolo attuale di Head of Digital presso RedCellgruppo WPP. Ha anche un suo blog personale jacopoattardo.wordpress.com che racconta in modo ironico il mondo dei new media. Pag. 28

CLAUDIO LUTI

GILLES MASSÉ Nato a Marsiglia in Francia. Dopo 4 anni in America, a Los Angeles, 3 anni a Parigi, da più di 20 anni risiede in Italia. Un' esperienza nella vendita all’internazionale nel mondo della cosmetica, gioielleria, porcellana, argenteria, arredamento di hotel, nell’ambito del lusso Made in France and Italy. Dal 2007 è passato dalla vendita export al buying per la Rinascente nel settore casa-arredo. Pag.16

Claudio Luti da ottobre 2012 è Presidente di Cosmit, la società di Federlegno-Arredo che organizza il Salone del Mobile di Milano, principale appuntamento internazionale dedicato al mondo del design e dell'arredo di interni. Dall'aprile 2013 è inoltre Vicepresidente con delega al settore design della Fondazione Altagamma, di cui è stato Presidente nel 2012. È Presi-dente e Proprietario di Kartell spa, dopo essere stato socio fondatore in Gianni Versace spa e vi ha operato come Amministratore Delegato.Tra i vari premi, gli è stato assegnato il “Premio Leonardo Qualità Italia 2011”, il Premio Ernst & Young “L’Imprenditore dell’anno 2011” per la categoria “Fashion & Design” e il “Visionaries! Award” da parte del Museum of Art & Design di New York. Pag.12

Vive e lavora a Verona e divide il suo tempo tra illustrazioni, graphic design e art-direction e collabora con importanti magazine di moda nazionali ed internazionali. Nel 2010 ha fondato Studio Fantastico, piccolo studio creativo dedicato al design e alla comunicazione. Adora Artie Shaw e Olle Eksell.

DESIGN CHI LEGGE

Oliviero Toscani

Figlio del primo fotoreporter del Corriere Della Sera, è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e grafica all’Università Delle Arti di Zurigo dal 1961 al 1965. Conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie attraverso gli anni. Tra gli ultimi progetti: la collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Salute, con la Regione Calabria, con la Fondazione Umberto Veronesi, e alcune campagne di interesse e impegno sociale. Dal 1982 al 2000, ha creato l’immagine, l’identità, la strategia di comunicazione e la presenza online di United Colors of Benetton, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo. Nel 1990 ha ideato e diretto Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna.Toscani è stato uno dei fondatori dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha insegnato comunicazione visiva in svariate università e ha scritto diversi libri sulla comunicazione. Dopo quasi cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni.


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

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The Joy Top by Milan - New York - The Hamptons - Palm Beach

dihla-b.com


Mercati 12

L'OPINIONE

Una occasione per aprirsi all'estero Testo di CLAUDIO LUTI Presidente di Cosmit

l Salone del Mobile ha aperto Ioccupato sotto i migliori auspici. Abbiamo tutta la superficie della

fiera con gli stand delle aziende e se ne avessimo la possibilità potremmo ancora aumentare la superficie espositiva per soddisfare la richiesta di ampliamento degli spazi delle aziende già confermate oltre che le domande di nuovi ingressi di quelle in lista d’attesa italiane e straniere. Le imprese per dodici mesi hanno lavorato ai progetti e ai prodotti da presentare in questa settimana, innovando e sperimentando sempre nuove idee e nuove tecnologie  Il prodotto che peritaliano è molto mettono di taapprezzato nel aref f lar o nsfida mondo, dai paesi competitiva dall'Asia al sud dei mercati interAmerica, dalla n a z i o n a l i . Russia al sud Proprio i inAfrica mercati ternazionali sono l'elemento di successo per le imprese italiane. Il prodotto italiano è molto apprezzato nel mondo, tutti i paesi dall'Asia al sud America, dalla Russia al sud Africa, mercati consolidati e mercati emergenti, tutti guardano al prodotto italiano con interesse, perché di altissima qualità, nei materiali e nella manifattura, oltre che esteticamente bello. Succede nel design come nella moda. Lo stile italiano è ancora vincente. È quindi strategico poter aiutare le imprese ad avvicinare tutti i possibili mercati esteri verso i quali esportare il prodotto e compensare la stagnazione dei consumi interni che ha penalizzato molti in questi anni. Il Salone del Mobile e un’ottima vetrina per incontrare il mondo e per aprirsi su nuovi mercati, da qui le imprese devono strutturarsi per commercializzare fuori dai confini italiani. Molti brand ovviamente sono già organizzati con la distribuzione all'estero e non hanno difficoltà, altre imprese le più piccole, quelle più a vocazione artigiana, hanno bisogno di essere accompagnate e di avere strumenti anche di supporto tecnico, fiscale, legale, organizzativo per avvicinare alcuni mercati. In questo il governo dovrà e potrà fare molto. Il mio spirito ottimista mi impone di pensare in positivo, sono certo che avremo la capacità di uscire da quella che è stata una lunga crisi del mercato interno e che ha creato difficoltà a molte aziende, ma grazie alle capacità imprenditoriali di adeguarsi alle necessità e ai cambiamenti i nostri imprenditori hanno saputo trasformarsi, per modificare alcuni processi e per proporsi al mercato con nuove proposte. Così abbiamo accolto gli oltre 300.000 operatori al Salone del Mobile, orgogliosi di essere imprenditori italiani, su un palcoscenico internazionale a Milano.

Il design guarda LONTANO

In un momento nel quale i dati di settore parlano di un rallentamento (momentaneo), le aziende si mobilitano alla ricerca di eldoradi ancora poco esplorati, come il Sud America, o vecchie glorie tornate alla ribalta, come gli USA. Di MARCO MAGALINI

Una delle illustrazioni dello street artist Millo, utilizzata per il lancio del nuovo brand Tera, che ha debuttato al Club dell'Architettura di Piazzetta Brera 24.

P

ersino entrando in taxi si respirava un’aria più rilassata e distesa, grazie a quello che si è dimostrato essere il vero Evento (con la E maiuscola) in grado di mettere di buon umore le tasche di tutto l’indotto milanese. Si parla della Milan Design Week, la settimana che, nonostante i dati di settore poco rosei, è ancora in grado di scatenare i design lovers di tutto il mondo e generare volumi di business importanti. Per placare però un ottimismo dilagante che si respira nell’aria, da Rho a Brera, quindi dal Salone Internazionale del Mobile ad una delle zone clue del Fuorisalone, basta analizzare lo spaccato economico del settore, che registra un fatturato in calo. Nella seconda parte del 2013 gli incentivi han-

no contribuito a contenere il calo della domanda interna, che però rimane marcato a causa delle incertezze che condizionano le scelte di spesa delle famiglie e della debolezz a del mercato immobiliare. Sul fronte estero prosegue la crescita delle vendite sui mercati extra europei, in misura non però sufficiente a compensare le perdite riportate sul mercato interno ed europeo. L’analisi del settore, elaborata da Prometeia, parla di

un mercato interno che continua a scontare le difficoltà e le incertezze che condizionano le scelte di spesa delle famiglie e le criticità del mercato immobiliare che ha continuato ad indebolirsi, sia pure con un rallentamento del ritmo di caduta. Allo stesso tempo mostra un andamento stabile la dinamica delle esportazioni (-0.1% la variazione attesa a prezzi costanti), penalizzata ancora dalla contrazione della domanda sui principali mercati europei.

 Sono cresciute a un

buon ritmo le vendite soprattutto verso la Russia. Il rischio è ora per la situazione geopolitica contingente

Anche le previsioni future, relative alla domanda interna per il comparto, si confermano coerenti con uno scenario dei consumi improntato alla cautela: le difficoltà registrate sul mercato del lavoro, il calo del reddito disponibile per le famiglie e la maggiore incertezza legata all’evoluzione della situazione politica ed economica italiana continueranno a influire pesantemente sul profilo dei consumi interni. "In questo contesto - continuano gli analisti Prometeia - ci aspettiamo un’ulteriore frenata per la domanda del settore del mobile". NON RESTA CHE L’ESTERO Indicazioni meno negative provengono dall’analisi delle performance del settore del mobile sui mercati internazionali, che rappre-


Mercati 13

MILAN DESIGN WEEK / SALONE DEL MOBILE

IL DESIGN MADE IN ITALY GUARDA AL BUSINESS

A RHO IL MEGLIO DELL’ARREDO, IL SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE CHE HA FATTO PARLARE DI SÈ TUTTO IL MONDO. Di MARCO MAGALINI

Poltrona Frau

E' tornato a Milano il Salone Internazionale del Mobile che, con le biennali EuroCucina, il Salone Internazionale del Bagno e il SaloneSatellite, si è confermato la tappa più importante del settore internazionale dell’arredo. La 53° edizione ha chiuso registrando un totale di 357.212 visitatori, di cui 311.781 operatori del settore con un incremento del 13% rispetto all’edizione 2013. Un Salone sempre più internazionale, con presenze qualificate da oltre 160 paesi nel mondo, che ha potuto vantare non solo la consolidata presenza delle aziende di settore più importanti, ma anche il nuovo ingresso di aziende del mondo dell’arredo, quali Hästens, Kvadrat, Iittala, Tom Dixon, e del settore moda, come Ferré, Pierre Cardin, Ungaro, di fama mondiale che vanno a rendere ancora più ricca la già ampia offerta merceologica. Grande attenzione è stata anche orientata sul progetto di Marva Griffin Wilshire, curator del SaloneSatellite, la parte dedicata ai

giovani creativi che sarà collocato nei padiglioni 13-15. Oltre alle sezioni puramente legate all’arredamento, ha avuto anche luogo un evento/mostra curato da Francesca Molteni e Davide Pizzigoni, dal titolo “Dove vivono gli architetti”: Shigeru Ban, Mario Bellini, David Chipperfield, Massimiliano e Doriana Fuksas, Zaha Hadid, Marcio Kogan, Daniel Libeskind e Bijoy Jain/ Studio Mumbai, otto importanti nomi dell’architettura internazionale, apriranno le porte delle loro “abitazioni private”, raccontate al padiglione 9. Business e extra-business, “con questa edizione del Salone del Mobile abbiamo confermato l’importanza dell’export come elemento determinante per il settore – ha afferma Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo-. Nell’ultimo anno abbiamo venduto all’estero quasi la metà della nostra produzione e la forte presenza di visitatori stranieri lo ha pienamente dimostrato”. @magalinimarco

FONTE: Analisi dei settori inustriali Prometeia

IMPORT-EXPORT (VAR. � MEDIE ANNUE PR. COSTANTI) E SALDOCOMMERCIALE (VALORI MEDI, MIL. € CORRENTI)

sentano il luogo dove possono fiorire le maggiori opportunità di business, in grado di compensare in parte l’anemica domanda interna. La chiusura del 2013, per quanto riguarda le esportazioni, era pressochè allineata a quella del 2012, risultato ancora condizionato dalla contrazione delle esportazioni dirette sui mercati europei. “Dati più incoraggianti si osservano per i mercati fuori dall’area Euro. Sono cresciute a un buon ritmo le vendite soprattutto verso la Russia, mercato che evidenzia un’attenzione crescente verso le imprese del mobile italiane”, ma che attualmente è un grande rebus a causa di continue rivalutazioni monetarie e le condizioni sociopolitiche del tutto instabili. Meno instabile l’export verso gli altri mercati che da

sempre si sono dimostrati amanti del made in Italy: Svizzera, Emirati Arabi e la Cina. Intensa anche l’accelerazione delle esportazioni dirette negli Stati Uniti, mercato che offre il contributo maggiore alla dinamica del comparto. Anche le aziende avevano anticipato questa conferma economica. “L’export è una componente molto importante della nostra produzione – conferma l’export manager Baxter, Gloria Cazzaniga -. La nostra clientela è composta al 70% da clienti esteri, ed è per questo motivo che cerchiamo sempre di puntare molto sull’export anche attraverso l’aumento dei budget destinati a questo mercato. È in forte crescita il Far East, ma anche il mercato americano ci sta dando grandi soddisfazioni”.

FATTURATO A PREZZI CORRENTI (INDICI2010=100; CICLO TREND)

Anche Meridiani, storica azien- e Sud America – spiega il titolare da made in Italy, punta sull’estero, e fondatore di Meridiani, Renato abbracciando una strategia binaria. Crosti-. Importante è anche il BraDa un lato potenziando i mercati sile, che è in sé un mercato potenziache tradile estremamente zionalmente importante, priofunzionaritario nelle future no meglio strategie di distri(Germania, buzione”. Francia, Svizzera IL FUTURO e Russia), Nel biennio 2014dall’altro 15 le due comaprendo a ponenti della donuovi scemanda del settore, Renato Crosti, Meridiani nari. “Ci interna ed estera, stiamo concentrando anche sul sono attese ritornare in territorio Sud America, dove abbiamo aper- positivo. Sulla dinamica della doto a dicembre 2012 lo Showroom manda interna continueranno a pea Miami proprio perché si attratta sare le forti incertezze determinate di un punto strategico di accesso al dal difficile contesto occupazionale Messico, ed in generale al Centro e dal processo di consolidamento

Ci stiamo

concentrando anche sugli USA, chiave strategica di accesso al Messico e al Sud America

dei conti pubblici. Un impulso positivo potrebbe giungere dalla proroga dell’efficacia del “Bonus mobili” per il 2014: questo provvedimento, unito all’attesa di lieve ripresa dei consumi delle famiglie, potrebbe sostenere in misura maggiore la domanda interna del settore, riportandola in territorio positivo. Cruciale sarà inoltre, inutile dirlo, lo sviluppo in territorio estero dei business delle aziende italiane. Il contributo positivo delle esportazioni e della domanda interna porterà, sempre secondo lo studio Prometeia, ad una crescita del fatturato dell’1% a prezzi costanti nel 2014 (+1.9% nel 2015), con riflessi positivi anche sui conti economici delle imprese, che dal 2014 mostreranno un progressivo incremento dei margini e degli indicatori reddituali. @magalinimarco


Trend 14

PER IL GIARDINO

OUTDOOR di classe

L'OPINIONE

Archi-star anti-star e start-up

Nuovi progetti imprenditoriali e brand affermati si concentrano sui dehors, che diventano sempre più delle palestre di stile. Testo di MARCO MAGALINI

Testo di GISELLA BORIOLI imprenditrice, giornalista e art -director. (2)

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li spazi a cielo aperto nella stagione estiva riprendono vita in un ping pong mondano tra aperitivi a bordo piscina e pranzi conviviali. Ecco che le terrazze residenziali, i giardini e i dehors del contract richiedono un allestimento consono ai luoghi e vengono vestiti con arredi di gran pregio, a cavallo tra il formale e il giocoso. Tra i tanti esempi outdoor-oriented c’è Tera, un nuovo brand dell’azienda Teraplast che debutta al Salone con una linea di posizionamento alto. I prodotti verranno presentati per la prima volta nel nuovo Club dell'Architettura di piazzetta Brera 24 con una performance site-specific dello street artist Millo che ne valorizzerà le qualità e lo stile contemporaneo. Più giocoso è Tweetie, il sistema di lampade progettato da Jake Phipps per Casamania in collaborazione con Bosa. Oppure ancora i prodotti disegnati da Giulio Iacchetti per Internoitaliano, presentati nella Showroom asap – as sustainable as possible di corso Garibaldi 104. Di grande impatto anche il pouf Oasis by Sebastian Bergne per Serralunga, che, come un’oasi vera e propria, sposa la doppia anima indoor/outdoor del marchio. Oasis è un prodotto multiverso, che cambia forma grazie ad un’ampia variabilità nella scelta del top. I green lovers non potranno fare a meno anche del progetto LivingHemp, che intende utilizzare e lanciare nel settore del design di prodotto un materiale innovativo e allo stesso tempo tradizionale, quale la canapa. Nata dalla terra e completamente atossica, la canapa sativa trova la sua perfetta collocazione nella progettazione della prima di una serie di creazioni recanti il marchio Livinghemp. Rocking Horse è il primo prodotto, il cavallo a dondolo firmato dai giovani designer Henry & Co., che intende rievocare sensazioni di magia e sogno al bambino che lo utilizzerà, stimolandone soprattutto i sensi e le abilità. Un cavallo di troia per portare l’indoor anche in giardino. @magalinimarco

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1. TERA 2. C.M.F. TECHNOLOGY 3. CASAMANIA 4. B&B ITALIA 5. INTERNOITALIANO 6. ETHIMO 7. SERRALUNGA

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mondo cambia sotto i nostri Iieri,lpiedi, domani è già diverso da solo che spesso, noi, nativi non

digitali, facciamo fatica ad accorgercene. La rivoluzione inarrestabile che si consuma ogni giorno in rete tra blog, tweet, instagram, pinterest, you-tube, selfie, e-shopping e via cliccando, ridisegna continuamente i confini dell’informazione, della fruizione, delle produzione, degli stessi consumi. Reiventa i miti e i milionari e basta qualche migliaio di follower per creare nuove star. Nel mondo del design la strada sembra segnata, da un lato gli archi-star, i grandi nomi garanzia di buon gusto, alta innova È cambiato zione, lusso il mercato del e qualità, sostenuti design. I negozi da aziende potenti e si visitano anche commesse in poltrona. altisonanti, adorati dalla stampa tradizionale, icone delle grandi vetrine, «trofei» di mostre e musei, dall’altro l’immenso esercito dei creativi liberi, capaci di inventare, promuovere, produrre, vendere e consegnare contando solo su se stessi e la loro fantasia, cui basta un computer per esistere, e magari una stampante in 3D. È l’effervescente mondo dei giovani, delle start-up che si rigenerano ogni giorno, valorizzati o consumati dal loro stesso successo-insuccesso. Succede nel design come nella moda, nella musica, nell’arte, nella creazione in genere. Il Temporary Museum di Superstudio, giunto alla 6° edizione, non poteva sottrarsi alla riflessione critica su questo cambiamento e ridisegnare la sua mappatura. All’area Museum, grandi nomi, installazioni emozionali e interazioni con l’arte contemporanea, si è affiancata per la prima volta l’area Super-Design, proposte a volte griffate a volte no, scelte insieme a Giulio Cappellini per una casa e uno stile di vita intelligente e luminoso, facile e sostenibile. Cambia anche radicalmente il mercato, soprattutto grazie ai negozi che si visitano in poltrona e ti portano tutto a casa, come eBay che qui presenta il suo nuovo settore Design, e molti altri siti specializzati che stanno ricreando quanto è già accaduto nel fashion, dove nessuno credeva che prodotti di lusso potessero essere venduti fuori dalle boutiquegioiello. Archi-star, anti-star, startup di tutto il mondo oggi dialogano col potenziale cliente, in rete e non, gli uni accanto agli altri, in un confronto nuovo, aperto e stimolante. Il Superstudio, con questa edizione del Temporary Museum, ha sottolineato in modo evidente la tendenza. Se persino Armani regala la sua prima volta a giovani sconosciuti invitati a precedere la sua sfilata sulla sua stessa passerella, quanti grandi maestri offrono ai migliori allievi questa possibilità? Io mi auguro che, in ogni caso, quello che giustifichi il successo sia sempre il merito, l’etica, la qualità. E il giusto valore.


Trend 15

COMPLEMENTI D'ARREDO

C'era una volta il TAPPETO Affrancatosi da ogni sua accezione istituzional-borghese, il tappeto si fa pezzo d’arredo tutto contemporaneo. Testo di GLORIA MAGNI (1)

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Upper Textiles tessile che ruota intorno alla Ini lcasa mostra stampe, lavorazioe motivi oggetto di una ricerca

creativa e cromatica come non mai. Declinazioni grafiche che prendono forma solo a uno sguardo più attento, l’utilizzo di metodi antichi di mondi lontani, ma anche il recupero di motivi e stampe della tradizione tessile in un sapore tutto contemporaneo, come l’ikat,

DEDAR

T

oltosi la sua patina un po’ polverosa, il tappeto (definizione forse addirittura restrittiva) si fa pezzo d’arredo tutto contemporaneo, se non avant-garde, frutto di collaborazioni tra storici brand e noti designers. Mai come ora veicolo di espressione creativa e artistica. Così concezioni inedite danno vita ad interpretazioni ironiche, a volte irriverenti. Superfici come tele pittoriche, effetti trompe l’oeil, forme grafiche, ritratti che sembrano foto, effetti 3D. Tanto da preferire sempre più spesso la posizione verticale, in bella mostra appeso alle pareti e mai dimenticando del tutto però i materiali pregiati le antiche lavorazioni artigianali che lo hanno reso prezioso nel tempo. Uniscono il metodo tradizionale alla tecnologia digitale i tappeti giapponesi di Neo Tapis i: nu, realizzati esclusivamente su ordinazione e a prezzi non proprio popolari con le foto degli animali più cari, anche ingioiellati nel caso. Hanno sino a quaranta diverse sfumature di colore, una grande compattezza e sembra manchi loro solo la parola. Ammiccano alla pop art i divertenti tappeti décor del brand inglese Rug-Maker come enormi francobolli con ritratto della Regina Elisabetta, ufficialmente autorizzati dalla Real Casa. Sono finemente realizzati in Nepal con lane neozelandesi e realizzabili in una infinita gamma di colori. E, in collaborazione con la British Library, il prossimo anno i francobolli giganti vedranno raffigurati i personaggi di Alice nel paese delle meraviglie, per celebrare il 150esimo anno dell’uscita del romanzo. Sono tappeti come quadri quelli dell’artista Deirdre Dyson che ne ha presentato ora una serie ispirata ai paesaggi marini dell’arcipelago Las perlas, vicino a Panama, dai grafismi lievi e dai toni soffusi. Sono tessuti in Tibet con lane pregiate e sete indiane, preziosi e modernissimi. Un sorprendente paesaggio visto dall’alto è l’effetto racchiuso nel tappeto Bouquet che il designer Sam Baron ha creato per Nodus, marchio italiano che rappresenta l’eccellenza del tappeto design: una forma che sembra un’esplosione e tre differenti altezze di pelo per un vero effetto 3D.

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ART&DECOR

RUBELLI

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1. RUG-MAKER. 2. DEIRDRE DSYON. 3. NEO TAPIS I: NU. 4. DEIRDRE DYSON. 5. NODUS.

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il broccato, il paisley e i motivi vegetali. E il focus è ora sull’impatto visivo e sui cromatismi armoniosi, declinati in materiali corposi e dalla trama fitta. È il caso dello jacquard luminoso e cangiante Silkyway della nuova collezione Dedar, che unisce la brillantezza della seta alla rusticità del lino nei disegni a contorni indefiniti dei motivi ikat. Sempre di Dedar il damasco a motivo rinascimentale reso morbido e piacevole al tatto dalla presenza di lana sulla seta e da un particolare finissaggio. È una riedizione di un tessuto del 1940 il Vague con un’onda che ben rispecchia il gusto del periodo, pur attualissimo, ora declinato in dieci varianti di colore. È di Rubelli, come il bloody Mary, una successione di righe sfumate che evocano l’antica tintura giapponese shibori. Dalla solenne opulenza i disegni panoramici dell’azienda tedesca Art & decor, realizzabili in una gamma di oltre mille colori: raggiungono i 17 metri di larghezza ma sono divisibili in 13 diversi pannelli acquistabili anche separatamente. E il loro broccato svela un’inaspettata anima rock su base cotton denim.


Trend 16

STRUTTURE

VUOTI vs PIENI

L'OPINIONE

Il lusso è superfluo

Testo di GILLES MASSÈ Responsabile Divisione Casa, Design, Office & Travel La Rinascente

Le strutture si svuotano di forma, per lasciar credere che si tratti di un gioco di equilibri instabili, quando invece è tutto sotto controllo. Testo di MARCO MAGALINI

el design è solo prodotto che deve N raccontare una storia, il materiale diventa vivo, il designer si trasforma in

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1. TRUSSARDI HOME 2. LIVING DIVANI 3. STEELWOOD 4. REPUBLIC OF FRITZ HANSEN 5. MINIMA 3.0 6. CASSINA 7. MERIDIANI

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G

iochi di equilibri formali ed informali negli arredi, che giocano con l’alternanza di strutture esili e componenti più massicce. Le sedute sono le regine di questo trend, come dimostrano le nuove poltroncine Drop di Republic of Fritz Hansen, rilanciate dopo oltre 50 anni di "letargo". La Drop, ideata nel 1958 da Arne Jacobsen in esclusiva per lo storico Radisson Blu Royal Hotel di Copenhagen, diventa disponibile per il pubblico. Prodotta inizialmente con le poltrone Swan ed Egg, in un numero molto limitato, Drop è rimasta per lunghi anni tra le mura dell'Hotel danese diventando pezzo da collezione, fino ad oggi. Oppure ancora le proposte del neo-nato brand Trussardi Casa in collaborazione con Luxury Living Group, che debutta proprio a questo Salone. Le proposte, realizzate con la collaborazione dell’Architetto Carlo Colombo, esprimono il lusso discreto e l’eleganza senza sforzo tipici di Trussardi. Tessuti e legni pregiati uniti alla pelle, da sempre materiale principe del marchio, diventano perfetti interpreti di una modernità classica. Di grande appeal anche le novità di prodotto Living Divani, presentate in fiera e al Fuori Salone con l’istallazione “Giardino Geometrico” concepita da Piero Lissoni all’Orto Botanico di Brera. Tre presentazioni in parallelo mostrano la centralità raggiunta dall’azienda nel mondo del design contemporaneo e la capacità di creare living spaces sempre più completi ed armonici, nei quali gli equilibri strutturali diventano un must. Come anche nel caso della libreria Steelwood, basata su un modulo semplice che unisce due materiali importanti e sostenibili, come il legno e il metallo. Il modulo nasce per risolvere il problema dello spazio e permette di giocare con la modularità e con le combinazioni di materiali e colori.

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@magalinimarco

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un veicolo creativo al servizio di una funzione.Tutto il resto è superfluo. I trend attuali del design sono molto macro perché sono internazionali, ed è naturale che non si crei lo stesso prodotto da Beirut a Tokyo, da Buenos Aires a Praga, da Sao Paulo a Barcellona. L'Italia rimane un punto di riferimento forte per la capacità del Paese di concepire e produrre dei prodotti in maniera intuitiva, con una capacità produttiva flessibile e tecnicamente avanzata. C’è poi il tema dell'ecosostenibilità di un prodotto, molto forte all'estero ma meno in Italia, anche se di recente vediamo emergere nel nostro Paese alcuni progetti interessanti in questo senso come Interno Italiano di Giulio Iacchetti, o Colé di Matteo De Ponti & Laura M ac a g n o. Nelle nostre scelte, volendo o no, dobbiamo comunque Il design è considerare uscito dalla che il cliente nicchia per finale non è diventare concept sempre sensibilizzato al di consumo di 100% con massa questi nuovi concetti: dobbiamo motivare il suo acquisto finale. Ormai il design è uscito della nicchia distributiva per diventare un concept di consumo di massa, con le sue regole e ragion d'essere. Le nostre scelte sono sempre bilanciate fra immagine e commercio, fra creatività e redditività al metro quadro. La shopping experience unica che garantiamo deve essere tradotta sul piano design in prodotti, materiali, concetti, funzioni, marchi ed eventi innovati, creativi, unici ed esclusivi. I prodotti e designer devono essere vari, in modo da adattarsi ai differenti gusti del cliente finale, al giudizio del portafoglio, alla scelta dell'acquisto d'impulso, dell'idea regalo a pochi euro o della spesa di arredamento più completo e griffato di un certo costo. Dopo 12 mesi di presenza sul nostro piano commerciale, un prodotto deve passare il verdetto finale della nostra selezione e diventare quindi, o no, parte permanente dell'assortimento Design Supermarket. Piace a tutti questo modello operativo che corrisponde a logiche marketing di un business format internazionale. Gli spazi commerciali, del resto, sono limitati come le nostre case. Il rinnovo decorativo e funzionale delle nostre stanze è legato a logiche sempre più emozionali che razionali, che prendono spunti da contaminazioni culturali da tutto il mondo. Come del resto avviene anche nel nostro buying: viaggi internazionali, fiere di settore, mostre, siti web, giornali, visite e scoperte personali sono gli elementi principali che nutriscono il lavoro di ricerca permanente dedicato al design. Passione per il prodotto, la materia, le forme, le emozioni, il linguaggio creativo di un designer, la funzionalità del prodotto, la storia di una creazione... Sono tutti gli elementi del successo di un formato commerciale ed espositivo in continua evoluzione.


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014


T +39 055 36931

uomo@pittimmagine.com

ph.Michele De Andreis

design Laboratorium mmxiv

DESIGN ILLUSTRATED Issue #26 - Maggio/Giugno 2014


Ideazione 19

SCOUTING

Nuova generazione CRE-ATTIVA

I talents del product design conquistano buyer e stampa. A cura di MARCO MAGALINI LUIS A. ARRIVILLAGA

AUST & AMELUNG Aust & Amelung è lo studio dei designer Miriam Aust e Sebastian Amelung, con sede a Kassel in Germania, che crea e sviluppa mobili, interni e architetture espositive. Come designer, sono interessati al modo di interagire degli esseri umani con gli oggetti della vita quotidiana e dei cambiamenti che avvengono attraverso lo sviluppo della società . “Questo tipo di osservazione conduce a nuovi prodotti. Al centro del nostro lavoro c’è la riduzione alla semplicità, che definisce la forma e la funzione dei loro oggetti”. I prodotti dello Studio Aust & Amelung sono stati presentati in diverse mostre, fiere e gallerie nazionali e internazionali , tra cui l'Interieur Design Biennale Kortijk, la zona Ventura Lambrate a Milano e l’imm Colone. Oltre ad essere inclusi nella collezione permanente del Design Centrum Kielce e dello Shanghai Museum of Glass. A questo Salone si presentano col progetto ‘like paper’, delle lampade che sembrano essere fatte in carta piegata che di fatto è cemento. Questa è la prima volta in cui il calcestruzzo viene utilizzato con questo tipo di processo produttivo.

Viene dal Guatemala, dove si è laureato in Ingegneria Meccanica per poi venire a Milano e fare un Master in Interior Design e uno in Industrial Design. Ha partecipato per la prima volta al Salone del Mobile nel 2008 con un progetto di Interior Design chiamato Caos Calmo; nel 2011 si trasferisce a Londra alla ricerca di nuove esperienze e nello stesso anno vince il concorso MDF Italia + Cristalplant con il progetto del tavolo Putia. Quest’anno è presente al Salone con una selezione dei suoi prodotti più riusciti. La sua estetica è all’insegna della linearità e l’uso di codici tradizionali ma reinterpretati in configurazioni innovative. Da sottolineare il progetto Quadra, un sistema che permette di far scivolare all’interno della sua struttura qualunque asse o piano, dando la possibilità di creare un tavolo ad hoc per qualunque tipo d’ambiente.

UTO BALMORAL Uto Balmoral è un virtual designer, un personaggio provocatoriamente “creato per essere lui stesso prodotto, progetto del designer”. L'idea nasce da una personale riflessione sulla situazione del design contemporaneo e sul concetto di designer come "griffe” . Dalla presa di coscienza del fenomeno nasce, con trasversali intenti, il personaggio di Uto che delinea la propria immagine partendo dalla negazione di essa, in un gioco di equilibri tra la volonta’/necessità di apparire e quella di nascondersi. Esordisce nel 2011 con la mostra Maybe/ Forse presso la DAAL Gallery di zona Ventura durante la settimana milanese del Design, presentando la collezione in serie limitata di tavoli “Unstables” e la famiglia di lampade “The Putrella’s Connection”. Una delle sue nuove creazioni è la poltroncina Twelve, ispirata alla mitica poltrona sacco di Zanotta. Twelve è una poltrona leggermente oversize che dello storico pezzo prende l'estetica un po' "stropicciata" e di cui eredita l'estrema comodità combinandola con una scocca rigida con delle linee quasi "muscolari".

MATTEO DALLAGIACOMA

GIAN PIERO GIOVANNINI Designer di Urge Design, studia a Ferrara per poi specializzarsi alla Royal Danish Academy of Fine Arts a Copenaghen. Si dedica spesso all’autoproduzione, e non solo. Vince il premio Moving’Up, promosso da GAI, con Cactus, un set di caraffe in vetro che si fonda sul principio dei vasi comunicanti, dalla caratteristica forma di cactus. Con il progetto Cactus, Gian Piero Giovannini coniuga tre parole chiave che costituiscono gli ingredienti indispensabili della migliore produzione artistica delle nuove generazioni: ricerca, creatività, innovazione. Una sintesi qui ben realizzata sia per la scelta del materiale, sia per la compiutezza delle forme, leggere ed eleganti. Un risultato interessante che si identifica quale efficace interprete del design italiano di qualità, oggi così apprezzato e riconoscibile nel mondo.

Tra ingegneria e product design fonda Bsidesign nel 2011, avvalendosi dell’ausilio del laboratorio artigianale Lampa. Dallagiacoma ha collaborato nella progettazione di brevetti industriali per la Climblock di Rovereto. Il suo è un laboratorio creativo nel quale convergono progettazione architettonica, di interni e di prodotto, in stretto rapporto con il territorio. L’uso del legno gli è valsa la selezione come designer autoproduttore a Open Design Italia, con la collezione Bside. Nel 2013 si è concentrato sull’uso del legno, in particolare del massello di frassino, materiale d’elezione in questa collezione del brand. I prodotti con cui Bside è presente sono tre: uno sgabello, una sedia e un tavolo. Tre elementi in perfetta comunicazione tra loro, in grado di dialogare se accostati l’uno a l’altro o di interagire con un ambiente diverso se posti in maniera isolata.

LAYLA MEHDI POUR È una giovane designer iraniana, che dopo essersi diplomata in grafica all’Istituto S. Kashani di Birjand e laureata in Disegno Industriale all’Università di Teheran decide di preseguire i suoi studi in Italia, laureandosi allo IUAV di Venezia nel 2008. Si specializza al Politecnico di Torino, conseguendo la laurea in Design del Prodotto Ecocompatibile. Da qui in poi inizia la sua carriera di designer di prodotto, all’insegna di freschezza e colore, trasformando con il suo sguardo ironico e innovativo gli oggetti della vita quotidiana. Il suo progetto più apprezzato è il set sale-pepe Fël Fël. Sono dei piccoli prodotti hand made, realizzati completamente in ceramica e in modo artigianale, per cui mai uguali gli uni agli altri, che stupiscono con un design circolare che li differenzia dai soliti cilindri a cui siamo abituati. Sulla struttura sono presenti dei puntini in rilievo che aiutano le persone ipovedenti a distinguere il sale dal pepe.

L'OPINIONE

Lo scouting è motore economico

Testo di FRANÇOIS LEBLANC Head buyer Galleria Bensimon & Home Autour du Monde, Parigi

a Galleria S. Bensimon ha aperto L da quattro anni sotto la direzione artistica di Serge Bensimon, proprieta-

rio del marchio omonimo, la cui iconica scarpa sportiva continua a deliziare i fashionisti di tutto il mondo. Vero e proprio laboratorio di tendenze, e con l'aiuto di Francois Leblanc Di Cicilia, la galleria è sempre alla di ricerca di nuovi talenti, studiando i diversi ambiti della creazione. Il modo di operare di questo luogo è unico: non funziona né come le gallerie tradizionali, né come i normali negozi  L' incontro showroom. tra designer Selezione, adattamenti, e materia è e sopratla nascita di tutto autoproduzioni qualsiasi progetto accanto a opere contemporanee ed oggetti straordinari in una scena più vicino agli spazi dell'appartamento vivibile che a quelli espositivi da museo. Perché in questa galleria gli oggetti hanno una storia, sono rappresentativi di un’epoca definita; hanno un passato, quello dell’incontro del mondo del designer con le tematiche che ogni due anni questo luogo suggerisce. Hanno però anche un futuro, perché il personale della galleria ha perfettamente chiara l’integrazione dell’oggetto in un contesto diverso rispetto a quello del negozio, quello più personale del collezionista o appassionato di design. Questo incontro, che pone l'uomo al centro della creazione, è la nascita di qualsiasi progetto. Lo scouting si può fare in diversi modi: fiere, visite ad hoc o tramite l’invio di dossier in tutto il mondo e nelle città europee. Come ci muoviamo? A volte seguendo dei brief definiti, ma altre volte ci lasciamo puramente sedurre dal processo creativo del designer. Spingiamo affinchè i progettisti possano mostrare il loro pieno potenziale tecnico, motivo per cui a volte si incontra un produttore di un materiale che genera la nascita di un prodotto. La galleria funziona bene anche nella distribuzione (distribuzione esclusiva dei marchi Brokis, Restart Milano, Established & Sons, De La Espada e la distribuzione delle nostre produzioni al grande pubblico), con i consulenti (architetti, decoratori e consulenti d'arte) con la clientela internazionale, ma anche in collaborazione con altre gallerie (Matter Helmrinderknecht, Krehky, R'Pure...). La galleria è anche un luogo dove vengono organizzate esposizioni che permettono la scoperta o lo sviluppo del design: la scoperta del design argentino, il lancio di 8 nuovi talenti al Bon Marché Rive Gauche e alla Galleria Joyce ed è un attivo sostegno ai D’ Days di Parigi (il festival del design a maggio) e la Paris Design Week che si tiene nel mese di settembre. La galleria è un esempio che voler rendere la vita di ogni giorno più bella con il design può anche essere un vero motore economico! Difendiamo ogni giorno l'idea di una filosofia positiva di incontro e di stile di vita, comune anche alla maison Bensimon.


Retail 20

NUOVE FORME DI RETAIL

Il negozio da contenitore a CONTENUTO

La progettazione di un concept retail deve avere come polo d’attenzione le persone, i dipendenti e i clienti. Stando attenti ai loro sensi e alla psicologia, per creare un ambiente che valorizzi al massimo la shopping experience. Testo di VIRGINIA SIMONI

L

a cornice strutturale di uno store è importante. Ma non è tutto. Oggi la tendenza è quella di concentrarsi sul design gestionale, curando soprattutto l’experience in store e focalizzandosi sulla persona, che sia utente o dipendente. Non bisogna considerare infatti nella progettazione solo il contenitore ma anche il contenuto, inteso anche come risorsa umana. La formazione del personale è spesso sottovalutata, mentre è fondamentale per creare al meglio l’idea che si vuole trasmettere all’utente finale. Lo shopping assistant deve essere in grado di saper comunicare oltre che il prodotto anche il progetto complessivo del punto vendita. “È importante considerare prima di tutto le persone” spiega Arturo dell’Acqua Bellavitis, Direttore del Master in Interior Design Retail Management del Politecnico di Milano, “Bisogna pensare anche all’impatto psicologico che gli spazi di lavoro hanno su di loro. Dalle divise, all’ergonomia dell’arredo, ai colori, tutto può favorire una maggiore partecipazione al progetto concettuale da parte del dipendente, che così non viene estraniato dallo spazio in cui passa in media 8 ore al giorno. L’impatto che l’ambiente di lavoro ha sulla psicologia degli addetti, che trascorrono la giornata in boutique glamour del centro, per poi tornare la sera in piccoli appartamenti in periferia è devastante. Ricordiamoci che il design va sempre di più verso il concetto di essere a servizio delle persone, quindi non deve ostacolarne i movimenti, sia fisici che intellettuali. Pensiamo alle gioiellerie. Sono tutte omologate, tutte pensate come il caveau di una banca esaltando in modo a volte obsoleto i gioielli, che sono prodotti già molto belli e ricchi in sé”. Oltre al personale, è necessario pensare alla gestione in senso funzionale, esperienziale e allo stesso tempo “estetica”. Una strategia per attirare l’attenzione del pubblico è creare eventi in store per fidelizzare al massimo i clienti. Un esempio nel mondo del design è Poltrona Frau che ospita spesso presentazioni Ferrari. I clienti abituali probabilmente durante l’evento non acquisteranno grandi complementi di arredo, ma piuttosto accessori o altre merceologie. L’idea quindi è di ampliare la gamma di prodotto, pensare a nuovi modi per rendere più partecipe il consumatore e far percepire lo spazio come più aperto e fruibile. L’attenzione del progettista può essere focalizzata sull’esperienza sensoriale, volta a sviluppare i sensi che solitamente sono meno considerati, come il gusto e l’olfatto. È quindi fondamentale creare armonie tra profumi e gusti. Il food infatti è ormai entrato in stretto contatto con il design, non troviamo più solo angoli bar per i clienti, ma prodotti gastronomici da assaggiare e acquistare. Oggi l’esperienza non è più settoriale, ma complessiva. Il marketing olfattivo ormai è una costante nella

Il temporary store di Aesop allestito presso The Invisible Dog Art Center di Brooklyn, NY.

progettazione degli spazi. Le essenze vengono studiate per esprimere il concept progettuale in modo ancora più immediato e andare a smuovere anche la sensibilità emozionale della persona che entra nello spazio. Anche il rapporto tra beauty e design è sempre più forte. Pensiamo a come le catene di prodotti di bellezza riescono a creare accurati concept di design per valorizzare al meglio i prodotti. Pensiamo ai saloni di hairstyle Aveda o agli store Aesop che cambiano in ogni città stile negli interni, pur mantenendo una forte identità del brand e un livello di cura per il dettaglio altissimo. Le profumerie stanno subendo un’evoluzione sempre più 2.0. The Nose di Parigi infatti calcola il profumo perfetto in base a test che si possono anche fare online. L’attenzione alla psicologia del cliente è fondamentale. Ad esempio Fabio Novembre con i suoi camerini in vetrina in

Rinascente di Tommy Hilfiger ha interpretato esattamente il desiderio di essere protagoniste delle donne in una certa fascia d’età. Ovviamente è importante comunque utilizzare elementi fisici per arredare, senza però eccedere, utilizzando magari la semplice luce come materiale d’allestimento. Non è un caso che alcune tendenze “raw”, come lo shabby chic, si siano affermate negli ultimi anni. Uno stile funzionale, a bassi costi, che mantiene l’attenzione sugli oggetti presenti più che sul contesto. Lo Spazio Rossana Orlandi o il nuovo ristorante Carlo e Camilla in Segheria di Milano ne sono esempio di grande successo. La gestione progettuale è anche e soprattutto gestione culturale. Larte, il concept store di Altagamma progettato insieme al Politecnico di Milano, è un modello replicabile che comunica al meglio il prodotto italiano di qualsiasi settore, dalle auto, al food, alla moda.

VENTE-PRIVEE.COM

IL DESIGN NELL’ONLINE RETAIL La contaminazione tra le varie merceologie non vale solo per le tendenze retail offline, ma anche nel commercio online i siti multi-settoriali hanno sempre più successo. Ne è un esempio vente-privee.com che sta seguendo una strategia di diversificazione di prodotto attraverso la sua formula di vendita-evento. Tutte le merceologie proposte, dalla moda e accessori che ricoprono il 65% del fatturato, all’arredo e tessile per la casa, dai viaggi al tempo libero, fino al food e ai vini di alta qualità, che sono state introdotte un anno e mezzo fa, danno grandi risultati. I prodotti gastronomici riscuotono grande successo sul sito: ad esempio, in due giorni è stato venduto un quantitativo di pasta che 300 negozi normalmente vendono in un mese. Anche il settore del design e arredo casa è importante. In termini B2B, è sempre molto apprezzata la qualità dei brand Made in Italy, mentre a livello B2C si tratta di un settore che permette di differenziare l’offerta dando ai clienti un ulteriore contenuto di qualità, oltre che aumentare il posizionamento di un sito web.

“Il settore per noi è in forte crescita” spiega il country manager di vente-privee.com Andreas Schmeidler “il numero delle vendite è aumentato del 65% e i prodotti venduti di oltre il 40%. Questo perché cresce l’attenzione del consumatore nello scegliere oggetti e

complementi per la casa di estrema qualità e di brand o firme riconosciute. Spesso si tratta di clienti “esperti” che acquistano in modo mirato e a differenza della moda la presenza degli uomini è più elevata, quasi pari a quella delle donne (47% sono uomini). Il nostro sito

propone questi brand a condizioni eccezionali solo 1-2 volte l’anno, in collaborazione con la marca per proteggere l’immagine del brand e dei prodotti e allo stesso tempo aumentarne la notorietà attraverso la nostra piattaforma internazionale: così i nostri soci scoprono un brand e i suoi prodotti e possono anche andare a ricercarli in showroom o in negozio. Quattro soci su dieci, secondo una ricerca TNS, si recano in negozio durante la settimana seguente alla vendita-evento che hanno visitato su vente-privee. L’interesse per il settore in Italia dunque è molto elevato, si riscontra infatti una crescita del 20% dei visitatori delle vendite-evento di questo segmento rispetto allo scorso anno. Nel settore design è fondamentale offrire al cliente una qualità e quantità di immagini elevata, oltre che informazioni particolarmente curate e dettagliate: per questo giocano un ruolo fondamentale le schede tecniche che devono essere redatte con estrema attenzione, aggiungendo ad esempio anche informazioni sulla cura e la conservazione dei materiali.


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

dal 1885 shop.gherardini.it

Costo copertina €6

Direttore responsabile Flavia Colli Franzone

MERCATI

Fame di made in Italy

Focus

Trend

FRA URBAN E BAGLIORI QUOTIDIANI

Issue #25- Marzo/Aprile 2014

Le tendenze per l’a/i 2014-15 in attesa delle Fashion week. Pag. 16

LE OPPORTUNITÀ DEL SUD AFRICA

Un Paese alla ricerca di status symbol nell’abbigliamento. Pag. 29

Strategie

PLAYER GLOBALI DEL 2020

Nuovi modelli di business per andare sui mercati. Pag. 34

Retail

I SUONI CHE FANNO VENDERE

Psicoacustica e sound masking le nuove frontiere in store. Pag. 36

MODA&CINEMA

REGOLE NUOVE Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Milano

Uno scatto dell'adv Givenchy

Il sistema moda ha visto crescere le quantità esportate dell’1,3%, grow up soprattutto al forte traino dei mercati extra-Ue che quest’anno sono arrivati a costituire oltre il 50% delle vendite estere complessive. I dati più confortanti di dinamismo delle vendite vengono, non sarà una sorpresa, dai mercati asiatici: Cina prima di tutti, con +15,6% e Hong Kong con +7,3%. Non male anche Giappone e Corea del Sud. Per il sistema moda italiano il momento si conferma buono anche negli Stati Uniti, a cui abbiamo venduto il 5,6% in più, e nei mercati mediorientali, Emirati Arabi in primis. Bilanci attivi comunque anche dentro i confini europei. La top3 delle destinazioni delle collezioni femminili made in Italy ci porta più vicino del previsto: l’export è bilanciato tra destinazioni europee ed extra-europee. Secondo il centro studi SMI, sono la Francia, Russia e Germania le cacciatrici di made in Italy al femminile. Pag.12

IDEAZIONE

Nuova sartorialità

San Andrès

La creatività delle nuove generazioni di designer si rifà alle tecniche artigianali tradizionali, salvo aggiustare il tiro in fatto di business. I giovani puntano ora su un nuovo concetto di couture: collezioni sartoriali sì, ma pragmatiche e vendibili. Quella che sta affiorando con non poche difficoltà è una nuova artisanal experience fatta da giovani che fanno di tutto per esprimersi ad alta voce, condividendo con le maison storiche gli spazi e il pubblico di appuntamenti importanti come AltaRoma. Pag.26

Pierre Niney nel film Yves Saint Laurent prossimamente in uscita e distribuito in Italia da Lucky Red.

Formale e informale, maschile e femminile: la moda donna gioca sugli opposti e sulle contaminazioni. Se le donne hanno nel guardaroba tailleur pantaloni, smoking e sahariane - capi fino allora prettamente maschili - lo devono alla genialità di Yves Saint Laurent che negli anni Sessanta cambiò alcune regole della moda, dopo la sua uscita dalla Maison Dior, per iniziare un percorso tutto suo

con l’aiuto e la complicità di Pierre Bergé. Ma ci furono anche gli abiti Mondrian nel 1965 e la collezione Ballets Russes nel 1976, solo per citare alcuni esempi famosi. Il percorso creativo e sentimentale dello stilista è seguito fedelmente nella biopic Yves Saint Laurent in uscita in prima-

DSQUARED PREFALL 2014

vera in Italia con la regia di Jalil Lespert. Gli attori della Comédie Française, Pierre Niney e Guillaume Gallienne interpretano rispettivamente Yves e Pierre, mentre Charlotte LeBon è la modella e musa Victoire Doutreleau, Laura Smet è Loulou de la Falaise e Marie de Villepin è Bet-

ty Catroux. All’uscita del film in Francia Le Nouvel Observateur ha scritto che il regista “ha saputo raccontare un genio della moda, la storia di un amore folle e fare allo stesso tempo il ritratto di un periodo. Stendendo su tutto un velo di tristezza che rende il personaggio ancora più toccante”.

Il magazine degli appassionati di moda Attualità, tendenze, rubriche e approfondimenti per essere sempre aggiornati. Edito da: Biblioteca della Moda - Corso Colombo 9, 20144 Milano info@bibliotecadellamoda.it Concessionaria esclusiva per la pubblicità Milano Fashion Media - Via Alessandria 8, 20144 Milano info@milanofashionmedia.it www.fashionillustrated.eu


Saloni 22

IMM COLONIA

Rigorosamente FUNZIONALE

Nell'interior design vincono le geometrie e le linee pulite. Il living all'aperto punta su prodotti comodi e confortevoli.

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MM (a Colonia nel gennaio scorso) è una fiera importante dedicata all’interior design, che si mantiene e consolida come l’appuntamento d’inizio anno da non perdere per chi è interessato al mercato tedesco e dei paesi limitrofi. Un appuntamento prevalentemente commerciale dove le aziende presentano sia alcune novità, la maggior parte in effetti le vedremo prossimamente ai Saloni e al Fuorisalone di aprile a Milano, sia i perfezionamenti dei prodotti a catalogo. Una fiera più di “conferme” e di concretezza nordica che di performance e installazioni, come siamo abituati a vedere in altre occasioni, che rimane un’opportunità positiva per le aziende, i cui investimenti in fiere sono ridotti al minimo e pertanto divenuti estremamente selettivi. Un evento che anche quest’anno si declina e prosegue fuori-dopo fiera, in una tendenza ormai diffusa a livello globale, che anima showroom, rilancia vecchi edifici verso nuovi utilizzi e favorisce le relazioni tra città e fiera: eccellente capostipite il famoso Designpost, realizzato in una vecchia stazione ferroviaria. Quest’anno, per citare una new entry, ha debuttato Ultramarin, con un eccellente progetto di ristrutturazione di spazi interamente dedicato alle grande firme del bagno e animato da iniziative trasversali a livello di intrattenimento non solo culturale. Lungo elenco di brand italiani, forse un po’ più corto dell’anno precedente, ma sicuramente proporzionato al grande peso che mantiene l’interior design “pensato, progettato e prodotto in italiano” da designer sia nostrani, sia stranieri per le nostre aziende. Abbinamenti molto studiati di materiali, protagonisti sempre più distintivi, e uno sguardo sempre maggiore all’outdoor come propaggine della casa, un living all’aperto, confermano le tendenze in atto volte più a soddisfare che a stupire…giustamente e finalmente! Citiamone solo alcune. Poliform con Marcel Wanders, olandese di nascita e italiano d’adozione per il suo privilegiato rapporto con il made in Italy, ha realizzato Mad Chair, gambe in massello e poliuterano stampato in un’asimmetria dall’aspetto confortevole. B&B Italia ha presentato Mirto, di Antonio Citterio, metallo e tessuto abbinati con garbo, leggerezza e rigore in complementi per l’outdoor, una sedia pieghevole, un lettino prendisole, tavolo e tavolino. DeCastelli con la libreria Nippon e la nuova serie per esterni che s’ispira agli anni Trenta conferma la sua vitalità e intelligenza nel valorizzare un’ antica competenza nella lavorazione del metallo: una virtuosa case history con il design come leva di evoluzione costante e di

internazionalizzazione del brand. Mdf e la sua libreria, Minima 3.0, in alluminio e volumi in medium density vivacemente laccati sono tra i premiati dell’Interior Innovation Award 2014 che ha gratificato anche una new entry trevisana, Capo d’Opera con il tavolo Tron di Marc Sadler, un eccellente esempio d’innovazione formale e sostanziale nell’utilizzo del metallo e delle recenti tecnologie a disposizione. I materiali, gress porcellanato e colorato in pasta, sei colori ciascuno in quindici tinte, sono ancora protagonisti d’eccellenza nelle ceramiche di Tagina ispirate alla storia e tradizione architettonica britannica, in particolare alle facciate delle case londinesi. Sete pregiate, lane e fibre naturali sono intrecciati e tessuti alla maniera dei Kilim dall’olandese Bertian Poyt per i tappeti di Golran, anch’essa debuttante di quest’anno a Colonia con una collezione variegata nelle dimensione e nei colori. Fuori fiera Cassina ha presentato nello showroom di Spichernstrasse la SimonCollezione, di recente acquisizione, arredi e oggetti-culto dell’interior design. Di ritorno da Colonia tutti in “full immersion” nella preparazione della DesignWeek milanese di aprile che ci fornirà il miglior panorama internazionale del design, non solo di prodotto, e delle sue frontiere più avanzate.

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1. MAD CHAIR DI POLIFORM. 2. MINIMA 3.0 DI MDF. 3. CASSINA SIMONCOLLEZIONE ANTELLA KAZUHIDE TAKAHAMA RED. 4. TRON TABLE BY MARC SADLER, CAPO D'OPERA. 5. CASSINA SIMONCOLLEZIONE VANESSA-CARLO SCARPA.


Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

NUMERO 120

DESIGN ILLUSTRATED

MONOCROMO

IL COLORE PROTAGONISTA ASSOLUTO DI UNA PULIZIA STILISTICA CHE NE AMPLIFICA LA FORZA. UN ESTETISMO PURO CHE DÀ IL VIA AD UN NUOVO INIZIO. + SPECIALE: CHI HA PAURA DEL DESIGN?

Il magazine di lifestyle metropolitano Not for sale • 6 numeri all’anno Distribuito nei luoghi dove nascono i trend Edito da: Biblioteca della Moda - Corso Colombo 9, 20144 Milano info@bibliotecadellamoda.it Concessionaria esclusiva per la pubblicità Milano Fashion Media - Via Alessandria 8, 20144 Milano info@milanofashionmedia.it www.urbanmagazine.it


Saloni 24

MAISON & OBJET

La nuova casa di prestigio è tecnologica

Elaborazioni della MATERIA

ci sono circa 29 milioni Iglie.ndi Italia case per 25 milioni di famiUn italiano medio risiede nella

Forme inusuali che evocano il mondo vegetale, oggetti funzionali, salvaspazio e dal design raffinato. Testo di GLORIA MAGNI (1)

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on ha uguali l’indotto creato dalla rassegna parigina Maison&Objet, ora affiancato anche dalle edizioni di Miami e Singapore, che si conferma tappa irrinunciabile, per gli operatori del settore, trend setters, appassionati di ciò che ruota intorno alla casa. Tanti. È in qualche modo rassicurante il nuovo design, che marca il ritorno del legno anche in abbinamenti materici inusuali, una nuova funzionalità che diventa elemento décor, i colori caldi e vibranti. E il dialogo tra designer, tecnici e aziende pare farsi sempre più fitto tanto che la tecnologia si fonde mirabilmente con soluzioni estetiche dal forte impatto. Per una casa concepita per viverla al meglio, semplicemente. In fiera si percepiva uno spirito fai da te, come fosse una sorta di Ikea mood in una veste assai più nobile, che fa proseliti, con pezzi di arredo trasformisti e iperdesign. Forme organiche che si rifanno al mondo animale e vegetale ispirano la concezione di pezzi ludici, decorativi, e spesso dalla funzione inaspettata. Una tensione spinta ai processi artigianali e alla materia (bellissima la rassegna CRAFT che ha raccolto 160 creatori che hanno plasmato col fuoco le loro materie, vetro, ceramica, metalli) dà vita a pezzi dal design fluido e avantgarde. Grande attenzione anche al tessile, dove il recupero di motivi e lavorazioni che hanno fatto la tradizione (come il damasco, la toile de jouy, gli antichi tappeti) porta a elaborazioni inattese, ironiche e versatili, come pure il tocco etnico, con un padiglione tutto a lui dedicato, genera superfici dai decorativismi sempre più sofisticati.

1. È IL RISULTATO DI UNA STAMPA 3D LA LAMPADA BIOPHILIA DI EXNOVO IN POLIMERO SINTERIZZATO, LA CUI FORMA EVOCA IL MONDO VEGETALE. 2. EVOCA UNA PERLA LA LAMPADA ACHILLEA DI NAHOOR, QUI CON LA SFERA ADAGIATA SUL SUO SUPPORTO DI OTTONE SATINATO. 3. SFERE DI CRISTALLO DI BOEMIA SOFFIATO ALLA VECCHIA MANIERA E STUDIATISSIMI COLORI PER LA LAMPADA PIVOT DI SKLO. 4. È DI MENSCH MADE LA SEDIA REALIZZATA CON LISTARELLE DI LEGNO ASSEMBLATE A MANO CHE CHIUSA DIVENTA TANTO SOTTILE DA APPENDERSI AL MURO COME UN QUADRO. 5. È REALIZZATA CON I CARRELLI DEL SUPERMERCATO LA SEDIA KART BY DEGUELDRE, IN VARI COLORI E ANCHE IN VERSIONE MIGNON. 6. LE INCISIONI SULLE PLACCHE METALLICHE CREANO L’EFFETTO DI UNA SUPERFICIE LEGNOSA E DETERMINANO SUGGESTIVI RIFLESSI DI LUCE. SONO I VASI PORTACANDELE POLIGONALI DI TOM DIXON, IN OTTONE, RAME O ACCIAIO. 7. DAL DESIGN RAFFINATISSIMO, IN METALLO E SUPERFICIE GOMMATA IN VARI COLORI, È IL NUOVO LUNGHISSIMO CALZASCARPE DI KANAYA. 8. LA FUNZIONE SI FA ELEMENTO DESIGN NELLE CASSETTIERE DI MOBY KAY MODULABILI A PIACERE GRAZIE A BARRE REMOVIBILI ALL’INTERNO.

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propria casa da circa 14 anni e l’estensione della sua abitazione è di 99 mq. Questo quello che emerge dai dati Istat dell’ultimo censimento. Il 36% del campione intervistato vorrebbe che la propria abitazione avesse dotazioni ecocompatibili, mentre il 32% vorrebbe eliminare le barriere architettoniche. È molto importante per le aziende del settore comprendere i desideri dei consumatori in base al rapporto che questi hanno con il proprio contesto abitativo. In questo modo è possibile accelerare i processi di evoluzione, promuovere una nuova cultura, e contribuire a migliorare la vita di tutti i giorni. Questo il motivo che ha spinto Leroy Merlin a realizzare, in collaborazione con Doxa, l’Osservatorio sulla Casa, un progetto continuativo che ruota attorno al mondo della casa raccogliendo informazioni e mettendo in evidenza l’andamento e lo sviluppo del settore.Quello che salta subito all’occhio è la diversa percezione di “prestigiosità” della casa. Elementi come la portineria, il posizionamento nel centro della città o ancora il fatto di abitare in una casa d’epoca non sono più considerati fondamentali per dare valore all’abitazione. Oggi la priorità è quella di avere una casa comoda, funzionale, moderna, “evoluta” in termini di tecnologia e domotica, innovativa nell’utilizzo dei materiali, a basso impatto ambientale e consumi ridotti, ecologica, con soluzioni alla moda come gli orti verticali e soprattutto con una grande attenzione alla salute. Sono sempre più importanti gli aspetti legati alla sicurezza intesa come tranquillità e capacità di rendere più facile la vita ad anziani e bambini. I costi di gestione devono essere ridotti per ottimizzare i consumi. Interessante notare come la tecnologia sia oggi alla portata di tutti, ma sia considerata un po’ “elitaria” e quindi non richiesta in modo molto diffuso, forse a causa di una difficile accessibilità alle informazioni. Per questi motivi è stato lanciato anche un concorso creativo con un montepremi di 10.000 euro, dedicato a designer e architetti che vogliano interpretare le nuove esigenze dell’abitare. Promotori del programma sono Società Umanitaria e Leroy Merlin: quest’ultima metterà a disposizione dei partecipanti i dati dell’Osservatorio da cui trarre le basi per dare concretezza ai progetti presentati. Il contest sarà rivolto a studenti di Architettura e Ingegneria o giovani professionisti, che dovranno presentare i propri lavori entro il 30 giugno 2014. Per informazioni visitare il sito www. osservatoriosullacasa.it


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

The

L IF E ST Y LE JOURNAL DIARY OF SLOW LIVING

SPECIAL PROJECT NASCE IL BRAND SLOW LIVING DESIGN LA TAVOLA DELLE FESTE FASHION FUORI PORTA CON STILE

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OUTDOOR CAVALCARE L’ONDA DELLA SOSTENIBILITÀ

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N° 23 novembre - dicembre 2013 Costo copertina € 3.50

Di Caprio

Lascio il set e mi dedico all’ambiente

Il magazine del vivere slow e sostenibile

Edito da: Biblioteca della Moda - Corso Colombo 9, 20144 Milano info@bibliotecadellamoda.it Concessionaria esclusiva per la pubblicità Milano Fashion Media - Via Alessandria 8, 20144 Milano info@milanofashionmedia.it www.thelifestylejournal.it


Agenda 26

A cura di VALENTINA MASCARELLO

APRILE-SETTEMBRE

Re: Collection

 MAD (MUSEUM OF ARTS AND DESIGN) - NEW YORK DAL 1 APRILE AL 7 SETTEMBRE 2014

Il design in MOSTRA

Paulo Mendes da Rocha

 TRIENNALE DESIGN MUSEUM -MILANO DAL 6 MAGGIO AL 31 AGOSTO 2014

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Il museo Mad (Museum of Arts and Design) di New York festeggia i cinque anni nella nuova sede con Re: Collection. Una selezione di circa 70 opere tra sculture, gioielleria, ceramiche, arredo e tessuti, acquisite dal museo grazie a David Revere McFadden, curatore del Mad da oltre 16 anni. L’iniziativa vuole mostrare il percorso di crescita del museo e sottolinearne i diversi aspetti che lo caratterizzano. Primo fra tutti la diversità delle collezioni e degli artisti, sia per genere che per provenienza: americani ma anche europei, asiatici e africani. La selezione di Re: Collection vanta numerosi nomi assolutamente da non perdere: da Ron Arad, Robert Arneson, Judy Chicago, Vincent Dubourg, Kim Schmahmann a James Turrel.

No name Design

 TRIENNALE DESIGN MUSEUM -MILANO DAL 17 GIUGNO AL 14 SETTEMBRE 2014 2.

La Triennale di Milano ospita la mostra dedicata a Paulo Mendes da Rocha, architetto brasiliano insignito del premio Pritzker nel 2006. L’esposizione, curata da Daniele Pisani, racconta il punto di vista progettuale di Paulo Mendes Rocha ed esalta attraverso un percorso tematico, il suo approccio rispetto alle diverse tipologie architettoniche. Grande attenzione per la scelta del materiale espositivo: foto d’epoca, documenti, volumi dello studio e riviste; oltre 200 disegni compresi schizzi di piccolo formato e plastici; una serie di video girati appositamente per la mostra e una serie di poltroncine Paulistano.

Bruno Munari, Negativo-positivo 1953, olio su tavola, 100x100 cm.

CHI S’È VISTO S’È VISTO. BRUNO MUNARI, ADA ARDESSI E ATTO

Frida Kahlo

 SCUDERIE DEL QUIRINALE - ROMA DAL 20 MARZO AL 31 AGOSTO 2014 5.

MUNARI POLITECNICO MUSEO DEL 900 - DAL 6 APRILE AL 7 SETTEMBRE 2014

Un appuntamento estivo da segnare in agenda è No Name Design presso la Triennale Design Museum a Milano. Una mostra che vuole esaltare il design di oggetti di uso comune, spesso poco spettacolari da esibire. Curata da Franco Clivio, designer e docente presso la Zurich Schule für Gestaltung di Zurigo (scuola di design), la collezione vanta 900 oggetti classificati per tipologie e funzioni. L’ attenzione ai materiali e al saper fare è il punto focale di questa mostra; un omaggio alla genialità di artigiani e designer che trovano soluzioni tecniche e formali ai problemi di tutti i giorni.

La casa Morbida

 MUSEO POLDI PEZZOLI - MILANO DAL 26 MARZO AL 5 MAGGIO 2014

Il Museo Poldi Pezzoli apre le porte alla Design week con la mostra “La casa Morbida” dedicata al textile design. Un momento di riflessione che pone l’accento sul rapporto tessutoprodotto mostrando come la

Il museo del 900 a Milano apre le porte al Design, inaugurando la mostra “Munari Politecnico” dedicata a Bruno Munari. L’iniziativa, nata dalla collaborazione con la Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese, da cui provengono la maggior parte delle opere esposte, mette in risalto la propensione artistica del designer milanese. Bruno Munari, infatti, ha utilizzato l’arte come originaria forma d’espressione, ancora prima della grafica, del design, della pedagogia e dell’editoria. Un personaggio poliedrico che, oltre ad essere un affermato designer, è riconosciuto come esponente di rilievo di numerosi movimenti artistici. La mostra è suddivisa in quattro sezioni principali: orientamenti artistici giovanili di Munari, quali il disegno, il collage e un metodo visuale riferibile alle pratiche delle avanguardie storiche; il rapporto con la ricerca scientifica, come supporto per intuizioni plastiche, nonché come generatore di creatività; l’elemento artistico come matrice di nuovi approdi disciplinari e la produzione nei diversi movimenti novecenteschi. Il percorso dell’esposizione apre un dialogo creativo tra le opere del designer e quelle appartenenti alle Collezioni Civiche del Comune di Milano, al Museo del Novecento e agli archivi di ISISUF - Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo, di cui Munari è stato tra i fondatori assieme a Carlo Belloli. Accanto a “Munari Politecnico”, il focus è destinato alla presentazione dell’opera fotografica realizzata da Ada Ardessi e Atto, che hanno collaborato per molti anni con Bruno Munari diventando testimoni del suo percorso progettuale e di vita. Il titolo per questa esposizione è “Chi si è visto si è visto”, espressione molto cara al designer milanese per affrontare in maniera familiare e giocosa il rapporto tra la rappresentazione di sé e la dimensione visuale. Le opere fotografiche esposte cercano di restituire l’inafferrabile complessità semantica di Munari e di mostrare sia il percorso professionale che quello di vita. Per la realizzazione del catalogo, durante l'allestimento della mostra saranno raccolte testimonianze e interviste anche di studiosi che hanno concentrato le loro ricerca sulla figura chiave di Munari nel Novecento. contaminazione tra i due mondi  Konstantin Grcic - Panorama possa dare un valore aggiunto al VITRA DESIGN MUSEUM - WEIL AM RHEIN progetto. L’esposizione curata da DAL 22 MARZO AL 14 SETTEMBRE 2014 Beppe Finessi vanta una raccolta 3. di oggetti della produzione tessile moderna e contemporanea, ma con un forte richiamo alla qualità artigianale. Le opere in mostra sono state realizzate dai principali esponenti del design come Vico Magistretti, Alessandro Mendini, Bruno Munari e Ettore Sottsass, fino ai nuovi protagonisti della scena internazionale, tra cui Ronan ed Erwan Bourollec, Scholten & Baijings, Matali Crasset, Martí Guixé e Luca Nichetto.

Vitra Design Museum rende omaggio a Konstantin Grcic con la mostra intitolata Panorama. Un progetto espositivo che illustra l’ identità progettuale del designer, capace di unire l’estetica industriale a elementi artistici. Lo stesso Grcic ha realizzato per l’occasione delle macro-installazioni che dividono in 3 diverse aree tematiche lo spazio dell’esibizione: un ambiente interno, uno studio e un ambiente urbano. Una quarta sezione, invece, ospita i progetti più famosi come Chair one (2004) Mayday (1999) e gli oggetti che hanno sempre ispirato Grcic, da una vecchia teiera a uno dei primi computer Apple.

Con una collezione che vanta più di 40 opere, le Scuderie del Quirinale a Roma aprono le porte a uno dei personaggi femminili più importanti nell'arte del 900: Frida Kahlo. La mostra curata da Helga Prignitz-Poda analizza il rapporto tra la pittrice messicana e le principali avanguardie quali il modernismo messicano e il surrealismo internazionale. L'arte di Frida è frutto delle sue vicende autobiografiche, dei suoi traumi ma anche della cultura e del folklore messicano. Figlia del suo tempo, la pittrice testimonia e rivela le dinamiche del periodo storico a lei contemporaneo che hanno portato alla rivoluzione del 1910. La mostra annovera tra le opere esposte il famoso autoritratto con collana di spine e colibrì del 1940, per la prima volta in Italia. Sponsor della retrispettiva è la maison di moda italiana Etro. 1. CABBAGE CHAIR PROTOTYPE, 2008 2. NO NAME DESIGN, TRIENNALE 3. GRCIC, MAYDAY LAMP, 1999 4. BELLINI ©DAVIDE PIZZIGONI 5. FRIDA KAHLO, AUTORITRATTO CON COLLANA DI SPINE E COLIBRÌ, 1940


Libri

A cura di DIANA BARBETTA

CORRAINI EDITORE, PP. 264, € 25.00

La voce del maestro (La voce del maestro: Achille Castiglioni. I modi della didattica)

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DAMIANI, PP. 224, € 45.00

Jeff Zimmerman

(2. I manifesti)

JEFF ZIMMERMAN

JEFF ZIMMERMAN

$ 60.00 | £ 39.00

eff Zimmerman, artista Jordinarie noto ai più per le sue stracreazioni in vetro, è per la prima volta celebrato da una completa monografia delle sue opere edita da Damiani. Figura che ha saputo tra-

sporre la lezione dettata dalla grande maestria veneta nel proprio fare, mescolando con sapiente ingegno tradizione e contemporaneità. Una commistione di elementi antichi e presenti che gli hanno permesso di sviluppare una ricerca formale e materica unica nel suo genere. Creazioni dai costanti richiami organici in cui la natura, benefica e maligna al contempo, richiama a sé l’attenzione generando meraviglia e turbamento. La sue opere scultoree sono realizzate con avanzatissime tecniche di lavorazione che gli consentono di domare un materiale dalla natura complessa, in cui le proprietà riflettive e tattili e il mutevole cambiamento di stato, da liquido a solido, vanno a ridefinire il contorno della poetica dell’artista in continuo movimento.

PETER EISENMAN - QUODLIBET ABITARE, PP. 400, € 28.00

Immagine interna tratta dal libro La voce del maestro (pp.41, 42).

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olte parole sono state spese da vari autori sulla figura di Achille Castiglioni come architetto e progettista ma poche sulla sua attività di insegnamento, un ambito di assoluto rilievo ma fin’ora poco esplorato dalla moderna critica. Eppure se ci si sofferma a pensare in quanti studenti sia rimasto il germe del suo insegnamento, in quante migliaia di menti sia stata impartita la lezione di Achille Castiglioni è facile intuire la preziosità e la necessità di questo studio. Castiglioni visto come maestro dalla fervente attività didattica tesa a lasciare un segno nella testa e nel cuore di coloro che hanno avuto l’onore di apprendere i suoi insegnamenti. Ed è proprio da qui che il testo edito da Corraini vuol ripartire, colmare un buco bibliografico e far luce su questa zona d'ombra il proposito del libro. Quella di Achille Castiglioni è stata un' intensa attività didattica in continuo dialogo con l' attività professionale, un aspetto quest'ultimo che costituirà la novità del suo approccio. L'attenzione al tempo e al luogo, l'osservazione della realtà quotidiana e la sua incessante evoluzione, la sensibilità di percepire mutamenti sociali e politici sono solo alcune caratteristiche emerse dell'analisi

della sua attività come insegnante. Insofferente all'approccio accademico autoreferenziale, lontano dall'inculcare teorie disciplinari precostituite, Castiglioni predilige parole ed esempi vissuti “sul fronte” più che sulle pagine. Sceglie di solleticare la sensibilità nel fruitore della sua lezione, fargli sviluppare una coscienza critica in un momento storico tra i più complicati che vede padri e figli in aperto conflitto. Il movimento del '68 viene accolto come un laboratorio di riflessione e di approfondimento, in cui si tenta di comprendere, discutere e a volte sovvertire i principi che reggono i processi di progettazione destinati alla produzione industriale. Attraverso il suo lavoro di progettista e architetto molti di noi conserveranno memoria, nei musei, nei libri e chi è più fortunato nelle proprie case, ma quello che resterà eterno è il suo più grande progetto: l'insegnamento. Una coscienza progettuale e soprattutto civica lasciata agli studenti, che a loro volta trasmetteranno alla successiva generazione. Castiglioni non lascia nessun modello didattico a cui riferirsi e in cui riconoscersi, da imitare come modello e replicare su larga scala. Achille Castiglioni lascia qualcosa in più, lascia il segno, imprime come un buon insegnante dovrebbe saper fare.

INSIDE OUT Scritti 1963-1988

 Una coscienza progettuale e

soprattutto civica lasciata agli studenti, che a loro volta la trasmetteranno alla successiva generazione.

crittore prolifico costanteS mente impegnato nell’attività di scrittura e di teorizzazione, Peter Eisenman architetto e insegnante originario del New Jersey classe 1932 è stato il fondatore e direttore dell’IAUS-

Institute for Architecture and Urban Studies - ed è oggi alla guida dello studio Eisenman Architects di New York. Conosciuto dai contemporanei soprattutto per i suoi ultimissimi progetti tra cui spicca la Città della cultura a Santiago de Compostela, emblema e polo culturale della Galizia, Eisenman ha ampiamente esposto considerazioni sulla disciplina che lo ha reso celebre. Nei suoi scritti le meraviglie architettoniche italiane hanno sempre avuto un ruolo privilegiato, come anche i loro celebri esecutori Alberti, Palladio e Piranesi fino a giungere a Luigi Moretti e Giuseppe Terragni. L’antologia illustrata edita da Quodlibet racchiude i suoi scritti dal 1963 al 1988, con approfondite analisi teoriche e riflessioni sulle opere di grandi protagonisti del Novecento, molti dei quali conosciuti personalmente dal maestro.

IN BREVE  Testi di Alexandra Lange,

Phil Patton, Peter York

FORMICA FOREVER Published by Metropolis Books / Formica Corporation, pp. 408, € 38.00

La formica compie centa’anni e per celebrare il traguardo raggiunto è uscito un interessante volume pubblicato da Formica Corporation. Un testo in cui si indaga la vita di uno dei materiali più amati dal mondo del design,

partendo dalle sue umili origini quando veniva usato come isolante elettrico per poi esser adottato dai designer più noti in ambito internazionale, tra cui spicca una figura pionieristica dell’industrial design ovvero Donald Deskey, che nel lontano 1930 sfruttando l’onda del boom immobiliare del secondo dopoguerra ne fece un ampio uso realizzando arredi divenuti indiscusse icone del Novecento. Ma non fu il solo, artisti e architetti come l’ inglese Jasper Morrison, il pittore e scultore francese Daniel Buren, l’architetto canadese Frank Gehry, per non parlare della statunitense Laurinda Spear e dell’irachena Zaha Hadid, hanno sfruttato tutto il potenziale estetico del laminato generando interessanti progetti. Da sempre alla costante ricerca, teso verso la sperimentazione di nuove applicazioni del materiale, il Grup-

po Formica con la sua equipe di giovani designer mantiene vivo il dialogo tra passato e presente in costante evoluzione.  A cura di Marnie Fogg

MODA La storia completa

Atlante, pp. 576, € 35.00

tetica quanto concisa analisi ne delinea il percorso:” Moda. La storia completa”. I temi affrontati spaziano dall’evoluzione del vestire e della nascita del fenomeno moda, visti attraverso i cambiamenti storici, all’indagine sugli aspetti più tecnici che riguardano le stoffe, le tecniche, i modelli e le ultime tendenze senza tralasciare approfondimenti sui grandi protagonisti dell’haute couture. Ma non solo, la moda vista come fenomeno sociale e culturale tra i più rilevanti di cui se ne osserva la natura e l’evoluzione. Ogni singolo aspetto del fenomeno esaminato è inserito nel proprio contesto sia storico che sociale.  Philip Jodidio

SMALL ARCHITECTURE NOW! Per chi fosse interessato a ripercorrere l’intera storia della moda dalle origini ai giorni nostri, ecco un libro che attraverso una sin-

TASCHEN, pp. 416, € 39.99 Tra le sfide che il contemporaneo impone c’è il riconsiderare il concetto di spazio in rapporto all’uomo e alla

sue esigenze, una sfida che Toyo Ito, vincitore del Premio Pritzker nel 2013, assieme ad altri emergenti architetti provenienti dai più disparati luoghi del pianeta, dal Portogallo al Cile , dall’ Inghilterra alla Nuova Zelanda, sta affrontando con sempre più crescente originalità e rispetto della funzionalità. Ridurre la dimensione di un edificio riduce proporzionalmente l’impatto sull’ecosistema, garantendo una sempre maggiore disponibilità di luoghi abitativi. Per questa ragione diversi progettisti sono spinti dal fare di più con meno, ideando una piccola grande architettura. Scritto da Philip Jodidio, scrittore prolifico in ambito architettonico, “Small Architecture Now!”, edito da Taschen, racchiude progetti di fama mondiale e nuovi talenti che

hanno trovato interessanti soluzioni architettoniche e all’avanguardia, rivisitando culture, antichi luoghi abitati, e riabilitando il concetto di “Piccolo” .

I libri recensiti sono consultabili presso Biblioteca della Moda, Via Alessandria 8 - Milano www.bibliotecadella moda.it


Digital 28

A cura di VALENTINA MASCARELLO

GLI STRUMENTI PER SEMPLIFICARE IL WORKFLOW

Progettare con le APP

Dallo sketching alla realizzazione di un prototipo, dall’ideazione di icone accattivanti allo sviluppo di un’immagine coordinata, le App rappresentano per i designer una sfida quotidiana.

L'OPINIONE

La stampa 3D rivoluziona moda e design Testo di JACOPO ATTARDO Head of digital di Red Cell

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a progettazione è un percorso lungo che richiede numerosi accorgimenti e scelte oculate. Oggi i designer possono avvalersi di una serie di app pensate apposta per loro, che permettono di snellire e semplificare il workflow. Trovare nuove ispirazioni è un punto focale nella fase iniziale della progettazione, ma non sempre è possibile annotare le proprie idee. Per questo nasce Evernote, un archivio digitale che consente di salvare le proprie ispirazioni, ricercarle tramite tag così da poterle avere sempre a portata di mano. Conservando online le letture preferite, anche Dotdot risulta utile per la gestione dei dati. La funzione share di questa App, inoltre, permette di postare e condividere sui principali social media tutti i contenuti salvati. Oltre alla ricerca dell’ispirazione, i designer devono dar forma alle proprie idee. Sempre di più l’impatto visivo, dalle immagini al font alle icone utilizzate, determina il successo di un progetto rispetto a un altro. È bene quindi utilizzare una serie di tool capaci di fornire un aspetto accattivante alla propria applicazione. Blux Camera Pro, ad esempio, è in grado di rilevare le condizioni di luce degli ambienti suggerendo le corrette impostazioni fotografiche così da garantire uno scatto ottimale. Non può mancare in materia di immagini, Photoshop Touch. Creato dall’azienda Adobe, presenta molte funzioni del programma

Photoshop Touch di Adobe

Photoshop ma in versione portatile che consente modifiche dell’ultima ora ai propri file. Con l’acquisto dell’app è incluso l’accesso ad Adobe Creative Cloud, un archivio di 2 gb che può conservare tutti i dati di un progetto. Sempre della casa Adobe è lo strumento Adobe Kuler. Partendo da un’immagine l’applicazione crea palette di colori coordinate, da poter utilizzare in seguito nello sviluppo del lavoro. I tool dedicati ai professionisti del mondo del design crescono costantemente e la loro creazione spesso è frutto di collaborazioni tra diverse

aziende. È il caso di Typecast che, grazie ai siti Typekit, Fontdeck, Fonts.com and Google Fonts, ha collezionato 23000 webfont diventando un vero e proprio browser versione app. Gli utilizzatori infatti, possono ricercare, testare e scegliere il font più adatto alle loro esigenze. M.dot invece crea siti web personalizzati dove inserire il profilo professionale e avere così maggiori opportunità di contatto con i committenti. Oltre alla pagina principale con le informazioni base, quest’applicazione fornisce anche uno spazio in cui caricare

foto dei progetti realizzati e link per il proprio blog. Altro aspetto da non sottovalutare è quello economico, soprattutto per chi è alle prime armi come i giovani freelance. Un giusto prezzo risulta spesso difficile da stabilire. Ecco entrare in gioco My Price, sviluppato da MD Interaktiv, che fornisce suggerimenti sul compenso più idoneo da richiedere ai clienti. Tenendo sotto controllo oltre alle entrate e uscite anche i propri contatti, risulta uno strumento completo, semplice ed efficace per gestire al meglio l’attività del designer 2.0.

LE APPLICAZIONI DESIGN DA NON PERDERE INTERIOR&EXTERIOR 

HOME DESIGN 3D

Seller: Anuman $ 6,99 iPhone, iPad

Un' app con l’obiettivo di dar forma alle idee di interior design fai da te. In pochi click Home Design 3D ricrea la pianta della propria abitazione dove si possono inserire diversi modelli virtuali d’arredo, sperimentando così diverse soluzioni. Condividendo il progetto all’interno del sito, si possono ricevere consigli utili e feedback da parte della community.

Il 2014 è l'anno delle grandi novità in ambito tecnologico, molte da poco presentate, come Google Glass, e molte pronte per diventare finalmente mainstream dopo un canonico periodo di gestazione. Una di questa è sicuramente la stampa 3D, tecnologia che dopo essere stata per qualche anno esclusivo appannaggio degli addetti ai lavori, sta oggi finalmente entrando nella vita di tutti i giorni, e il Fashion e il Design sono settori dove ci aspettiamo maggiori novità. Grazie infatti alle stampanti 3D oggi è possibile produrre Produrre pezzi unici pezzi unici a a costi e con tempi che costi e tempi fino a solo dimezzati 5 anni fa sarebbero stati davvero irraggiungibili. Nascono così nuove idee, nuove possibilità e modelli di business, come nel caso di "Shoes by Bryan", progetto dello stilista Bryan Oknyansky che ha lanciato una collezione di scarpe costruite in una speciale plastica eco-friendly utilizzabile con questa tecnologia; lo stilista ha compreso come la stampa 3D poteva offrire la possibilità di proporre una collezione di dimensioni infinite, affidando direttamente all'estro delle sue clienti il compito di personalizzare il proprio paio di scarpe. Basta recarsi sul sito www.shoesbybryan. com e customizzare nel dettaglio il proprio paio, lasciandosi ispirare dai modelli fatti dalle altre utenti oppure creandone uno nuovo da zero. Il progetto ripercorre operazioni fatte in passato da grandi brand come Nike con il progetto Nike ID, ma la grande novità consiste proprio nel fatto che non è più necessario essere una multinazionale e che invece si tratta di veri e propri modelli di business, non solo di operazioni di visibilità. Ma Oknyansky non è il solo a sperimentare queste nuove possibilità. Protos ad esempio è un'azienda nata a San Francisco che è decisa a risolvere il problema degli occhiali da sole che non calzano alla perfezione. Grazie alla stampa 3D ogni singolo paio di occhiali è disegnato e prodotto apposta per la forma del viso di chi lo indosserà, con un costo a paio di circa 400 dollari, cifre impensabili fino a poco tempo fa. Se già oggi ognuno di noi può indossare accessori creati apposta per la sua fisionomia, oppure customizzarli a piacere, vi lascio solo immaginare le frontiere che questa tecnologia apre per le situazioni in cui stravaganza ed estro sono protagonisti, come shooting fotografici e sfilate. Il cambiamento in atto è grande, non si tratta solo di poter personalizzare il prodotto di un grande brand, ma di dare in mano grandi mezzi di produzione accessibili a basso costo a chiunque abbia una buona idea, stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione che permette già da oggi a giovani talenti di poter emergere in mondo fino a ieri limitato alle grandi aziende.

HOMETALK

Seller: Networx Systems LLC free iPhone, iPad, Ipodtouch

Un punto d’incontro online per gli appassionati della casa e del giardino. L’app, suddivisa in diverse categorie d’interesse come Remodelling, Design & Decor e Artigianato, è uno strumento utile per chi è in cerca d’ispirazione per l’arredo della propria abitazione. La sezione forum favorisce lo scambio di consigli tra la community di Hometalk e anche la possibilità di ricercare e contattare professionisti del settore.

BUSINESS

CAMERA 

NUMBERS

Seller: Apple Inc. $ 9,99 iPhone, iPad, Ipodtouch

I numeri diventano affascinanti grazie a Numbers. L’applicazione pensata per Ipad, Ipod Touch e Iphone permette l’organizzazione di numeri, dati e grafici excel in pochi click, e non solo. Grazie alla presenza di diversi template, Numbers crea presentazioni digitali per le proprie informazioni. All’interno del file di lavoro infatti, si possono inserire anche immagini, video e link ad altri siti web.

FLOWBOARD

Seller: Flowboard LLC $ 4,99 iPad

Uno strumento utile per chi vuole esporre un progetto,mostrare un’idea o semplicemente raccontare una storia. Flowboard permette di creare presentazioni e photo book personalizzati da condividere online. Immagini e video possono essere caricati direttamente dai principali canali web, Dropbox, Facebook, Instagram, Google Search, Google Drive e SkyDrive all’interno della propria presentazione. L’opzione Offline garantisce la visualizzazione del file di lavoro in qualsiasi occasione senza dover essere connessi alla rete.

RETROMATIC 2.0

Seller: Peta Vision $ 1,99 iPhone, iPad, Ipodtouch

Sviluppata dall’azienda Peta Vision, Retromatic 2.0 permette con un semplice click di donare un tocco retrò alle proprie foto. Un set di steakers ed effetti diversi completano il pacchetto dell’applicazione consentendo di realizzare anche poster personalizzati ovviamente oldstyle. Il risultato con un semplice click può essere postato e condiviso sui principali social network.

MPRO

Seller: Toshihiko Tambo $ 1,99 iPhone, iPad, Ipodtouch

Mpro è un app creata per gli amanti degli scatti in bianco e nero. Con un menù semplice e intuitivo si possono regolare esposizione, filtri di colore e flash garantendo così uno scatto ottimale. L’opzione di salvataggio del file in formato tiff, senza compressione, permette di conservare le immagini senza rinunciare all’alta qualità.


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

BIBLIOTECA DELLA MODA

and SYNCRONIA

present the brand new digital magazine about Architecture and Design

DESIGN TRIBUNE April 2014 Issue 1

“Everyone

can design

but not everyone

can be

a Designer...” Paola Antonelli

MILAN DESIGN WEEK

LIGHTNING

6 TRENDS FROM SALONE AND FUORISALONE

TECHNOLOGIES AND NEW SOLUTIONS

TOY DESIGN

DISCOVERING THE FUTURE THROUGH PLAY

Media Agency MILANO FASHION MEDIA info@milanofashionmedia.it | +39025815320


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A cura di GIOVANNA CAPRIOGLIO

EDIT by designjunction

Materials Village

Triennale di Milano + Zona Sant’Ambrogio

Punto di riferimento per il Design e l’Architettura, la Triennale è stata una meta imprescindibile durante il Salone del Mobile. Rientrata quest’anno nel nuovo circuito Zona Sant’Ambrogio, ha fatto in realtà zona a sé, tanto da creare un calendario sotto il nome “Triennale Design Week”. Tra i tanti progetti e istallazioni Material Connexion, centro di ricerca e consulenza sui materiali e processi produttivi innovativi e sostenibili, che all’interno di Triennale ha uno spazio permanente, ha lanciato la prima edizione di Materials Village. In collaborazione con lo studio di architettura Marco Piva all’interno dei giardini della Triennale di Milano sono state realizzate delle “case” con diverse configurazioni e dimensioni, che rappresentano spazi espositivi e di socializzazione volti alla condivisione e all’accoglienza dei visitatori della Design Week. Ogni casa aveva un tema e

ospitava un’azienda diversa che ha avuto quindi uno spazio per poter mostrare la propria ricerca nel campo dei materiali e interagire direttamente con l’utente. Il Village aveva come scopo quello di unire le comunità e accogliere i viaggiatori che nel mese di aprile trasformano la città di Milano nel territorio globale del design. A supporto sono stati organizzati una serie di eventi con la volontà di promuovere la cultura dei materiali e le relative aziende produttrici. Si è trattata infatti solo della prima tappa di Materials Village, a cui seguiranno altri appuntamenti in Europa e in Asia per creare un grande villaggio globale dell’innovazione dedicato ai materiali.

Brera Design District

Dopo il grande successo dell'anno scorso con ben 22.000 visitatori presso la Pelota, è tornato anche quest'anno EDIT, spostandosi all'interno di Palazzo Morando, dove ha riunito 20 brand internazionali che hanno presentato soluzioni di raffinato e autentico design in tutte le più varie espressioni. Tra i marchi partecipanti Modus, Innermost, Eoq, Stellar Works, Utopia & Utility, Flux, Resident, Baroncelli, Afghan Made Carpets, Zava, Green & Associates, SodaStream, Cover presents Jan Kath, Adentro; a questi si aggiungono ulteriori nomi presenti nell’ambito della rassegna di Ukti. EDIT by Designjunction è una speciale edizione del flagship show di Londra, tanto acclamato dai critici. “La mostra di quest’anno è stata una vetrina realmente internazionale di aziende globali leader nel design. Venti brand di assoluto spicco in un allestimento curato nei minimi dettagli, per catturare tutta l’inventiva del nostro evento londinese: obiettivo la qualità e non la quantità" conferma Deborah Spencer

- Event director. La scelta di Palazzo Morando, con la sua struttura classica, ha rappresentato uno sfondo perfetto per questo genere di espositori, nella direzione di individuare sempre spazi architettonici interessanti.Anche quest'anno EDIT è rientrato nel Brera Design District, tra le zone più attive del Fuori Salone, vista la crescente densità di showroom, gallerie, location e spazi dedicati al design e al contemporaneo in termini di arte e cultura. Ormai alla sua quinta edizione con un successo sempre crescente, Brera Design District ha presentato quest'anno “Lezioni di Design”, proponendo il tema “Be District: creare connessioni, comunicare innovazione” attraverso un percorso con molte iniziative legate alla conoscenza e all’apprendimento, con l’obiettivo di fare sistema promuovendo una nuova filosofia. Palazzo Morando Via Sant'Andrea, 6 www.breradesigndistrict.it

Triennale di Milano Viale Alemagna 6 www.triennale.it

Volo a planare

Tortona Around Design Un' istallazione che valica i confini del design ponendosi a metà strada tra arte e cultura del prodotto artigianale: Antonio Marras ha presentato nel suo Circolo Marras “Un volo a planare”, una speciale interpretazione di alcuni pezzi emblematici dell'artigianato italiano come la sedia Chiavarina, le ceramiche Atestine e i Ramaioli tridentini, in partnership con Segno Italiano, società che da anni si ripropone di valorizzare l'alto artigianato italiano a livello internazionale, grazie appunto ad importanti collaborazioni come questa. Anche se più defilato, Circolo Marras faceva parte dell'area di Tortona, che quest'anno ha cambiato nome riproponendosi come Tortona Around Design. Dall'esperienza di più di dieci anni come prima zona del Fuori Salone, si è cercato di valorizzarla riportando l'accento sulla vocazione industriale che ancora si respira nella zona: sono infatti gli spazi post industriali del Superstudio e della Ansaldo, i laboratori e le botteghe ad aver creato un circuito espositivo che riunisce dai grandi progetti ai designer emergenti con un'offerta variegata e selezionata. Tortona Around Design è stata strettamente connessa con Brera Design District per rafforzare ulteriormente la nuova immagine. Garante della qualità resta il Temporary Museum for New Design negli

spazi di Superstudio e Superstudio Più, spazi che dal lontano 1983 hanno dato il via al cambiamento di tutto il quartiere, trasformandolo nel district della moda, del design, della creatività e che dal 2000 propongono l'idea di un format “museale” anche per l'esposizione di progetti di design. Circolo Marras Via Cola di Rienzo 8 www.tortonaroundesign.com

Baas is in town 5 VieArt + Design

Un nuovo viaggio nel mondo creativo dell'ormai acclamato designer olandese Marteen Baas, questa volta all'interno di uno spazio inusuale in centro città: i 500 mq del Garage San Remo a pochi passi dal Duomo, in via Zecca Vecchia, 3. Questa zona, che idealmente si estende tra le fermate di Sant'Ambrogio e Cordusio, comprendendo un'area di Milano che non era mai stata molto attiva durante il Salone, da quest'anno ha scelto il nome di 5VieArt+Design per proporsi come un'area dall'alto valore culturale, con grande attenzione alla tradizione e all'artigianato. In questo

contesto Baas ha proposto i suoi nuovi progetti, che includevano una collezione per la Carpenters Workshop Gallery, la preview di Koopgoot Collection - il suo ultimo lavoro sul design negli spazi pubblici - che rappresenta una serie di pezzi di arredo urbano pensati per la principale via dello shopping di Rotterdam e ancora la nuova produzione studiata per Lasvit “The Popo Light”. A questo si aggiungevano anche le sue collaborazioni con il designer Bertjan Pot, il fashion designer Walter van Beirendonck e altri artisti con un background completamente differente

come Teun Hocks and John Körmeling. Progetti molto diversi che convivevano in uno spazio pensato come un set teatrale in collaborazione con Theatre Group De Kwekerij. Un'ottima scusa per visitare poi il distretto, che si snodava in un triplo circuito di negozi e showroom che esponevano le novità di design, antiche botteghe artigiane che hanno aperto al pubblico e un fitto percorso culturale tra musei, chiese, chiostri e luoghi di una Milano Segreta. Garage san remo www.5vie.it


The best of Fuorisalone 31

Milano Moda Design

Casa della luce Ventura Lambrate

Salone+fuori Salone

Moda e Design, due mondi che camminano insieme per sensibilità e stile comunicativo e che a Milano trovano la loro naturale sede. Anche quest’anno, nei giorni del Salone del Mobile, Camera Moda ha presentato il calendario Milano Moda Design, dove hanno trovato spazio i sempre più numerosi appuntamenti dei protagonisti della moda che hanno scelto di presentare la loro Home Collection o che hanno ospitato eventi di design all’interno delle loro boutique. Quest’anno al debutto Trussardi Home e Gherardini, che si affiancano agli “storici” Armani/Casa, Fendi, Missoni e Blumarine. Si è allungata la lista di eventi negli store, dove le contaminazioni tra design, moda e cibo hanno prodotto interessanti progetti che spaziavano da semplici esposizioni a collaborazioni con designer per la creazione di capsule collection, finanche a veri e propri oggetti d’arredo che si sono aggiunti alle collezioni moda. Continua, ad esempio, il sodalizio tra Ingo Maurer e Krizia, che lo ha ospitato nei suoi

spazi di via Manin, con il progetto Funambulists; Bottega Veneta, la cui home collection ha già grande successo, ha presentato invece una serie limitata di scatole firmate e numerate in collaborazione con Nancy Lorenz, mentre Versace Home ha lanciato un progetto speciale con arredi disegnati dai Fratelli Haas, i due artisti di Los Angeles che già lavorano con la maison alle collezioni moda. Si sono instaurate anche collaborazioni tra marchi, come Fendi Casa e Kenzo Maison che hanno esposto il progetto Living Showroom. Missoni nei suoi spazi di Via Solferino, via Sant’Andrea e Via Elvezia ha presentato invece la collezione Zigzagging, cui grande rilevanza è stata data ai tessuti. Ed è proprio il mondo del tessuto alla base del legame così indissolubile tra questi due settori, che rappresentano per un brand di moda una scelta quasi naturale per rafforzare la propria identità. www.cameramoda.it

In via Ventura n.5 sette aziende italiane hanno studiato un nuovo progetto abitativo: Adele-C, Catellani & Smith, Eclettis, Fiori di Latta, Italiana Cucine, Plinio il Giovane e Purh si sono unite per creare una casa abitata dalla luce, in cui tutto è studiato in armonia, al di fuori dal tempo e dalle mode e come unico comun denominatore l'equilibrio. Ogni pezzo di design è stato pensato ad hoc e in ogni aspetto, ricercando i migliori materiali, privilegiando la lavorazione artigianale, utilizzando la tecnologia, il tutto nel rispetto dell'ambiente. La struttura che li ha riuniti è essenziale, quasi trasparente, dove la luce interna ed esterna giocavano, creando una grande armonia. Un progetto che ha esaltato il Made in Italy in una zona, quella di Ventura Lambrate, da sempre orientata ai giovani designer, molti dei quali nor-

dici. Quest'anno Ventura ha presentato 77 progetti in 13.000mq che hanno visto 19 location attive, tra vecchi e nuovi spazi. Sono raddoppiati gli spazi della “printing factory” in via Dei Canzi 19: la collettiva “Ventura Hive” è stata ospitata in una struttura alveare, prodotta in partnership con Officine Tamborrino, pensata così perchè i designer sono stati immaginati come piccole api operaie. Nuova anche la Ventura Living Room in via Ventura 14, dove fino a pochi mesi fa era ospitata una fabbrica di badili, e per il Salone è nato il ristorante “pop-up”, studiato da Amaro Creative Industries con i partner Lago e Mosa.

Via Ventura, 5 www.venturaprojects.com

Raf Simons per Kvadrat Porta Venezia in Design

Kvadrat, azienda danese da più di 50 anni leader nei tessuti per l'arredamento, ha presentato presso lo store Spotti (che è rivenditore esclusivo), la collezione di tessuti studiata in collaborazione con lo stilista Raf Simons. Forse non molti sanno che Simons ha studiato Industrial design prima di orientarsi al mondo della moda, dove oggi è direttore artistico della Donna della Maison Dior. Questa sua prima collezione di tessuti e accessori trasferisce l'expertise e l'eccezionale senso dello stile di Raf Simons nel mondo della casa e si contraddistingue per il mix innovativo di colori e materiali per i quali è molto conosciuto anche nella moda, dando un tocco sofisticato, ma allo stesso tempo giocoso. Si tratta di una collezione che vuole offrire una nuova alternativa ai classici tessuti normalmente utilizzati nei rivestimenti per l'arredamento, attraverso una texture molto ricca, che si propone in diverse tipologie e in colori complementari che permettono una combinazione infinita tra loro e si possono utilizzare in qualsiasi stile di interior. Spotti rappresenta uno dei più importanti negozi di design a Milano e sicuramente il più rilevante della zona di Porta Venezia, che per il terzo anno ha

In a state of repair Centro - Durini

La Rinascente anche quest’anno ha rinnovato la sua presenza al Salone del Mobile con un progetto a cavallo tra arte e design. Patner dell’iniziativa era infatti la prestigiosa Serpentine Galleries di Londra, che ha portato nelle vetrine di Piazza Duomo, ma anche nei portici antistanti, l’installazione "In a state of repair", di Martino Gamper che coinvolgeva direttamente il pubblico, incoraggiandolo a portare oggetti personali che venivano “riparati” in modo originale da artigiani locali. Sono state infatti allestite 8 mini officine sotto il porticato con l’attrezzatura necessa-

ria per riparare diversi tipi di oggetti -che sono stati esposti poi in ciascuna delle 8 vetrine- suddivisi in base alla categoria di appartenenza: accessori in pelle, scarpe, libri, giocattoli, tecnologia, abiti, sedie e biciclette. Ogni tipologia di oggetto è stato riparato secondo le linee guida dell’artista, utilizzando esclusivamente un certo tipo di materiale. Pellame di un determinato colore per le scarpe, un particolare tipo di carta e filo per i libri e così via, per far sì che ogni oggetto potesse nascere a nuova vita e diventare un pezzo unico. Il processo di riparazione diventa

quindi un processo di trasformazione, che incoraggia a considerare in modo diverso la vita degli oggetti. Un evento che ha animato senza dubbio la zona del Centro, da sempre sede degli showroom dei brand di Design più rinomati, da Meritalia a De Padova, passando per B&B e Cassina e da pochi giorni anche per il Brian&Barry Building.

La Rinascente Piazza del Duomo 3, Milano www.rinascente.it

proposto Porta Venezia in Design in cui, in un circuito virtuoso, showroom, negozi e aziende hanno esposto le novità di design e arte mantenendo un focus culturale incentrato sullo stile Liberty di cui è particolarmente ricca questa zona della città e che grazie alla collaborazione con il FAI è stato possibile ammirare attraverso visite guidate. Novità di questa edizione è stato il percorso food&wine, in cui locali e ristoranti della zona, hanno creato menu speciali per tutta la durata del Fuori Salone. Spotti – Viale Piave 27 www.portaveneziaindesign.com


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CONTAMINAZIONI

Gioiello, moda e design sempre più vicini

Una interessante mostra di gioielli in 3D nata dalla collaborazione di Vicenza Oro con il Politecnico di Milano apre i festeggiamenti per i 30 anni di ViOro che cambia nome (VO+) e diventa sempre più una piattaforma di comunicazione per il mondo del lusso e della gioielleria.

D

a 50 anni manifestazione di riferimento a livello internazionale per il mondo dell'oreficeria, Vicenza Oro rappresenta anche un sistema di comunicazione imprescindibile per il settore attraverso il magazine ViOro - che quest’anno compie 30 anni - e molte altre iniziative a supporto delle aziende. Tra queste una stretta collaborazione con il Politecnico di Milano che per Vicenza Oro produce sempre nuove ricerche legate al mondo dell’oreficeria, ultima delle quali una specifica sui nuovi materiali e le nuove tecnologie per il gioiello, che ha evidenziato l’importanza della stampa in 3D, tanto da farne scaturire anche una importante mostra, presentata in Fiera a Vicenza nel corso di VicenzaOro Winter e successivamente in Biblioteca della Moda a Milano durante il Salone del Mobile. “Intorno al futuro: 3D printing per il gioiello” ha presentato i lavori di 36 designer internazionali provenienti da Stati Uniti, Israele, Taiwan, Olanda, Inghilterra, Giappone e, ovviamente, anche Italia. Non tutti però provenienti dal mondo dell’artigianato orafo. La libertà creativa del mezzo ha dato vita a oggetti molto diversi tra loro: se Valentina Bruzzi si limita a reinterpretare un disegno semplice come la mezzaluna, il famoso designer Lovegrove imita i classici gioielli dorati, mentre il collettivo AmniosyA crea dei gioielli di finto tessuto in una mimesi quasi perfetta. I materiali utilizzati soprattutto resine plastiche, il che permette ai designer di esplorare nuove forme della creatività e al mercato di avere oggetti di grande originalità, a costi incredibilmente minori. In questo senso il tema è strettamente interconnesso con il design, perché diventa parte del processo progettuale, anche di chi si occupa di gioielleria e permette una importante ottimizzazione dei costi insieme a grande personalizzazione e forme altrimenti impossibili da realizzare con le tecniche orafe tradizionali. Ma, se questo modello vuole essere davvero competitivo nel lungo termine anche per una micro impresa, non deve essere interpretato solo in termini di rapidità, versatilità, accessibilità, bensì anche in termini di competenze, strategie, risorse: in una parola, capacità di fare impresa e quindi di fare business. Proprio in questo contesto Fiera di Vicenza con VicenzaOro , la manifestazione fieristica leader nel mondo dell’intero comparto della gioielleria

Alcuni gioielli realizzati con la stampante 3D. Dall'alto in senso orario: Bruzzi, Bloom e Gabrielli.

e dei macchinari, è supporto e punto di riferimento per le aziende sia internazionali che, in particolare, dell’ “Ecosistema Italia” (tema emblematico dell’ultima manifestazione di gennaio). “VicenzaOro è un vero e proprio sistema che riunisce tre manifestazioni fieristiche all’anno in Fiera Vicenza e cinque nel Mondo, un magazine che quest’anno compie trent’anni e molte altre iniziative, tutte volte a fare cultura

nel mondo della gioielleria e a sostenere un comparto che ancora oggi rappresenta per l’Italia la quarta voce di esportazione”, afferma Corrado Facco, Direttore Generale di Fiera di Vicenza. “Il settore della gioielleria italiana, che è ancora un punto di riferimento nel Mondo, ha saputo trovare un perfetto equilibrio tra artigianalità e innovazione tecnologica, attenzione per il design e “fatto a mano” - continua – e l’av-

vento della stampa in 3D può essere una grande opportunità sia per i designer che possono proporsi al mondo senza dover seguire le logiche della distribuzione, così come per le aziende stesse, che possono proporre dei pezzi quasi “su misura” alla loro clientela. “Il nostro è un punto di osservazione privilegiato da oltre 50 anni continua - che trasferiamo a livello internazionale attraverso il nostro magazine ViOro, di cui proprio quest’anno festeggiamo i 30 anni con una edizione Speciale e con un nuovo nome: VO+, che nel payoff Jewel&Luxury Magazine racchiude proprio il suo nuovo posizionamento, legato al mondo del lusso che non può precludere dalla moda e dal design. La forza comunicativa del gioiello, un oggetto iconico, che dura nel tempo e nelle tradizioni familiari, ha fatto sì che molti marchi della moda e del lusso producessero anche linee di gioielleria: segnale tangibile della vicinanza dei mondi, che non poteva non essere rappresentato con ancora più forza nel nostro magazine, che già dal 2011 ha preso questa direzione, con una nuova linea editoriale e un nuovo team per diventare una piattaforma di comunicazione di respiro internazionale.” Realizzata in un prezioso formato coffee table, arricchita da contenuti testuali e fotografici di rilievo, l’edizione speciale per il 30esimo anniversario celebrerà la grande tradizione orafa del Made in Italy, attraverso la storia del magazine fin dai suoi esordi. Sei sezioni, ognuna dedicata a cinque anni di storia, raccontata attraverso immagini, racconti delle aziende che hanno fatto la storia di quel lustro con reportage fotografici e interviste ai protagonisti. Le celebrazioni per questo importante “compleanno” prenderanno il via proprio a Milano i primi di maggio presso Biblioteca della Moda, dove la presentazione dell’edizione speciale del Magazine e una mostra che racconterà i protagonisti di questi 30 anni rafforzerà ulteriormente il legame con moda, lusso e accessori; proseguiranno con tono più ufficiale poi a VicenzaOro Spring, dal 10 al 13 maggio, alveo naturale del magazine, a cui quest’anno si affianca un nuovo progetto di Fiera di Vicenza: Origin, Passion & Beliefs manifestazione dedicata al lusso e al “saper fare” Made in Italy a livello internazionale. “Vogliamo essere a fianco del Distretto Italia per sostenerlo e promuoverlo nelle sue eccellenze”, conclude il Dottor Facco.

IN BREVE 

XILO1934 FA SFILARE IL PARQUET

XILO1934, azienda storica nella produzione di pavimentazioni in legno di altissima qualità sempre attenta alla sostenibilità, ha presentato una nuova collezione di parquet ispirati dal colore, così fondamentale nella nostra vita, nella moda e nell'arredo della casa. Sei basi con colori alternati, su doghe volutamente larghe 10 cm per enfatizzare al meglio l’aspetto cromatico. Varianti cromatiche concepite per incontrare altrettanti look differenti che sempre più caratterizzano le case contemporanee, spesso un mix interessante di stili. Questo il concept alla base di 1934MIX che vuole giocare con il colore e permettere una grande libertà compositiva, offrendo spunti per stimolare la propria creatività anche nella scelta della pavimentazione per tutta la casa. Ideali anche per spazi come il bagno

e la cucina per la loro resistenza e le finiture, tutte nel massimo rispetto della naturalità, utilizzando vernici 100% ad acqua senza formaldeidi aggiunte che lasciano traspirare il legno, lo rendono riparabile e senza l’effetto “buccia d’arancia”. Dall'URBAN classic con colori caldi che rispecchiano uno stile post-industriale, al Country Bohémien, dove intagli turchesi rompono la monotonia e danno freschezza agli ambienti, le sette varianti di 1934MIX sono adattabili ad ogni tipo di stile e rappresentano anche nella pavimentazione un tocco di stile che non a caso in molti casi richiama nel nome ispirazioni fashion. 

NASCE TRUSSARDI CASA

Attivo già dai primi anni ’80 e conosciuto in ambito design grazie a collaborazioni e progetti importanti, il marchio Trussardi ha deciso di

lanciare una linea propria di arredamento: la Trussardi Casa. La prima collezione è prodotta e distribuita da Luxury Living Group, azienda italiana consolidata nel settore del design che incontra così il mondo della moda. La nuova proposta del marchio del levriero comprende divani, poltrone, letti e complementi d’arredo, come lampade e tappeti, uniti da un’attenzione ai dettagli e dalla qualità del Made in Italy, che si distingue per le lavorazioni artigianali e una moderna eleganza, dove tessuti e legni pregiati sono abbinati alla pelle, da sempre materiale distintivo del brand. "Trussardi è un marchio di lifestyle e con Trussardi Casa si rafforza il legame che storicamente abbiamo con il mondo del design" ha affermato Tomaso Trussardi, Ceo del Gruppo. La collezione di arredamento è un’estensione naturale della moda

Trussardi e incarna i valori e i codici stilistici tipici del marchio. Sono molto felice di questa collaborazione con Luxury Living Group, un partner eccellente per portare avanti il concetto di Made in Italy anche nel Design, quarto ambito d’azione del Gruppo Trussardi insieme a Moda, Food e Arte.” La Maison ha presentato il progetto, realizzato con la collaborazione dell’Architetto Carlo Colombo, in occasione del Salone del Mobile di Milano, sia all’interno della Fiera che nel suo flagship store milanese. 

ETRO INAUGURA IN ZONA BRERA

Durante il Salone ha inaugurato a Milano la nuova boutique Etro Home in via Pontaccio 17. Un indirizzo scelto con cura in zona Brera per riservare alle collezioni Home, Accessory e Tessuti Arredamento una propria identità e una nuova importanza. Anche la data non è casuale,

infatti il negozio è stato aperto il primo giorno del Salone del Mobile, intercettando il suo pubblico attento e raffinato. La nuova sede si sviluppa su tre piani in un palazzo ottocentesco, per un totale di 440 mq, di cui 206 destinati al negozio. La boutique è stata concepita come un atelier-galleria completamente aperto, mantenendo nella ristrutturazione i tratti originari dell’edificio, tra cui le coperture voltate a botte in mattoni a vista del piano interrato. Con l’occasione è stata presentata la prima capsule collection di mobili Etro e, durante la settimana del Salone, una delle 8 vetrine dello store è stata dedicata all’installazione “Beyond Black” firmata da Analogia Project. Il duo italiano, formato dal designer Andrea Mancuso e dall’architetto Emilia Serra, ha messo in campo una scenografia fatta di superfici mobili completamente buie, in contrasto con i colori, le fantasie e gli iconici Paisley di Etro.


DESIGN ILLUSTRATED

249x374+5.indd 1

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

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DESIGN CHI LEGGE

Il design oggi è un déjà vu

I giovani conoscono tutto del passato e del presente, perché tutto è a portata di un click. Ma non hanno più tempo per immaginare il futuro. di OLIVIERO TOSCANI, illustrazione di DIEGO SOPRANA

C

i siamo accorti solo adesso che esiste il design? Il design è tutto. Tutto ha una forma e un colore. La cacca è design, anche il sesso è design, tutto è in rapporto al design, è come l’aria, si respira senza accorgersene. C’è un design anche nell’olfatto, nel tatto, nel gusto, nell’udito. Il design è comunicazione, da quando si nasce a quando si muore. Anche la guerra e l’amore sono design e comunicazione, i baci e le bombe hanno una forma, una funzione, un effetto. La chiesa non vive di ostie, vive di comunicazione. Il Papa è vestito da donna, e non è design quello? Il potere deve avere un certo design. C’è un rapporto diretto fra qualsiasi potere, il design e la comunicazione. Poi quando il design o la comunicazione arrivano ad alti livelli qualitativi si possono chiamare arte. Quindi l’arte non è altro che la comunicazione ai suoi livelli più eccelsi. Io ho studiato a Zurigo design e fotografia, alla Hochschule fur Gestaltung, sono stato allievo di Serge Stauffer, assistente di Marcel Duchamp, di Joseph Muller Brockmann, ho avuto una educazione Bauhaus. Il mio preside è stato il grande Johannes Itten, maestro del colore della Bauhaus negli anni Sessanta, vengo da quella educazione. Tutto era design. Non eravamo ancora intossicati dal computer. Oggi i giovani schiacciano un bottone ed escono l’Helvetica o il Bodoni, questo non è conoscere la tipografia, ma un monitor dal quale sono dipendenti. Non hanno spazio per l’immaginazione. Il computer è diventato per la grafica come il microonde per la cucina. Il design è stato massificato, si produce tanta spazzatura. Oggi il design è un continuo déjà vu. Ai giovani oggi, basta cliccare e sanno tutto del passato e del presente, ma non hanno più tempo per immaginare il futuro. Non c’è più spazio per l’immaginazione perché tutti sono occupati a “pettegolare” del passato e del presente sui social networks. Una volta si disegnava per la funzione.

Oggi ci sono tantissime cose inguardabili, sia nel design sia nella moda, montagne di immondizia prodotta dalla tecnologia. Per la Punkt, azienda tedesca che fa oggetti elettronici e telefoni, ho disegnato una strategia di comunicazione impostata sul piccione. Un animale che dà fastidio a tutti, invece se lo si guarda bene è perfetto nel design e ha performance incredibili. Può volare per 10 ore e percorrere 1000 km. A ben guardarlo, ci si accorge che il design è fatto in rapporto alla funzione. Purtroppo la grande maggioranza del design segue le mode, è una continua ricerca del consenso che porta direttamente alla mediocrità, è marketing. Da quando c’è il marketing è iniziato il vero cattivo gusto del design. Cioè non si didesgna più in rapporto a una funzione, ma si disegna in funzione al marketing e quindi alla produzione e al consumo anche imbecille. Siamo attorniati da modaioli tremendi. Se io fossi stato un designer di moda avrei voluto passare alla storia per aver designato un paio di blue jeans e una t shirt bianca. Non inutili abiti di alta moda per donne che non hanno niente da fare. Il marketing ha prodotto spazzatura. Però ci sono stati e ci sono grandi designer da salvare, da Castiglioni a Enzo Mari, a Munari il più grande di tutti per me, ma ce ne sono tanti altri. Il design prodotto dalla grande maggioranza delle industrie moderne non è prodotto in funzione di un mondo migliore, ma per profitto e quindi inquina fisicamente ed eticamente. Il marketing non ha fatto altro che inquinarci la vita. A me piacciono ancora le cose belle, ma purtroppo in Italia si sta perdendo il senso del bello. Una volta si disegnava per migliorare la condizione umana, adesso per complicarla. Se l’arte, il design si ferma alla forma, all’estetica, alla composizione, ai colori, sarà solo qualcosa di mediocre. L’arte e il design devono avere come unico vero fine la Condizione Umana.


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014


DESIGN ILLUSTRATED

Issue #26 - Maggio/Giugno 2014

ph. Andrea Ferrari

LE EMOZIONI NON VANNO RACCONTATE, VANNO VISSUTE.

Milano, via Medici 15 路 Roma, via Gregorio VII 308/310 | www.baxter.it


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