Fashion illustrated n 24 bambino

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Bettazzoni

Bettazzoni

rappresentanze abbigliamento 0-16 anni

rappresentanze abbigliamento 0-16 anni

Direttore responsabile Flavia Colli Franzone

www.fashionillustrated.eu

MERCATI

Il mercato del kisdwear

Trend

BRIGHT WINTER

Giocare e viaggiare in libertà. La moda bimbo contagia i maschietti. Pag. 6

Allegato Issue #24- Gennaio/Febbraio 2014

Trend

A MISURA DI BAMBINA

Modelli che ripropongono i capi icona del passato. Pag. 8

Produzione

TOTAL GRANT

Non solo abbigliamento, ma un mondo declinato in tanti prodotti. Pag. 10

AUTUNNO/INVERNO 2014/15

BRAVI BAMBINI Billieblush AI 2014/15

Secondo le stime del centro studi Sistema Moda Italia, la prima parte del 2013 non ha fornito notizie positive sul fronte del consumo interno: le famiglie italiane contengono ancora i loro acquisti di moda Junior, facendo registrare un calo del -3,8% in valore e -2,5% in volume. In particolare, i segmenti “bambina”, “bambino” sperimentano variazioni in linea con il dato medio di comparto, rispettivamente del -4,0% e del -3,4% in valore. Persino il “neonato”, segmento generalmente meno esposto alla congiuntura, ha registrato un -4,1%, in valore, nel primo trimestre 2013. E l’estero? Guardando al singolo mercato di sbocco, cedimenti molto pesanti sono accusati in Russia (-55,6%) e in Francia (-30,6%), mentre si osserva un trend positivo per il Regno Unito (+24,8%). Sul fronte dell’import, si evidenzia un calo del -15,2% rispetto al primo trimestre del 2013. La Cina, primo fornitore, assicura il 38,5% dell’import settoriale, anche se in decrescita del -22,8%. Incrementi hanno interessato l’import proveniente da India (+29,3%) e Regno Unito (+40,5%). Come reagire? Lo abbiamo chiesto alle aziende. Pag. 4

SALONI

Pitti Bimbo a ritmo di rock

Rock me Pitti, il concept del salone

450 collezioni attese, delle quali 177 estere, e oltre 7.200 compratori. Questi i numeri del salone fiorentino dedicato al kidswear, che deve superare i 10.000 visitatori che hanno preso parte all’ultima edizione invernale. Tra i nuovi ingressi, i progetti speciali e i rientri al salone di questa edizione segnaliamo nomi come Nolamisù, (+) People, 7 For All Mankind Kids, Ai Riders on the Storm Junior, Gusella, IKKS Junior, Lili Gaufrette, Little Eleven, Melissa, MSGM e Trudi. “Con Rock Me Pitti, tema dei saloni di Pitti di questa stagione - dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine - Pitti introduce idealmente una monetina dentro un luccicante jukebox che produce suoni, parole e immagini, idee, spettacolo ed emozioni, business e creatività". Pag. 7

Un frame del film Il piccolo Nicholas e i suoi genitori distribuito in Italia da Bim.

Dalla scuola al tempo libero, la moda bimbi affianca un mood più bon ton ad echi rock e pop. Niente nostalgia o ritorno al passato. La moda mette un po’ di ordine nell’abbigliamento dei bambini confermando anche per il prossimo inverno la voglia di semplicità e pulizia nelle linee. Ecco la presenza in molte collezioni di blazer per i maschietti e di cappottini per le femmine,

maglioncini V-neck e camicie bon ton, quasi a ricordare le divise che ancora richiedono certe scuole. E che non sono poi tanto diverse da quelle indossate da Nicolas e i suoi compagni di scuola nel riuscito film del regista Laurent Tirard dal titolo Il piccolo Nicolas e i suoi genito-

Nolamisù A/I 2014/15

ri. Certo, i pantaloni corti oggi sono sostituiti da quelli lunghi e le giacche moderne sono meno ingessate, colorate e spiritose, adatte non più solo alle occasioni speciali, come le cerimonie, ma anche per qualche festiccciola fra bambini. Ispirato al libro omonimo, il film è uno

spaccato sull’infanzia raccontata attraverso le esperienze dei più piccoli, di Nicolas e dei suoi amici, sullo sfondo della Francia di fine anni Cinquanta. Fotografando il triangolo bambini-famiglia-scuola dove le ansie degli adolescenti si intrecciano a quelle degli adulti.


Sommario 2

Contributors

MERCATI

4

ENRICO BARCÈ

Guardare lontano (ma non troppo)

Cedimenti nel mercato russo e francese mentre per il Regno Unito è positivo

TREND

6

Bright Winter

Giocare e viaggiare in libertà

8

A misura di bambina

Capi icona del passato per un look retrò

PRODUZIONE

8

Classe 1979, nel 2003 ha conseguito con il massimo dei voti la laurea in Economia all’Università Luigi Bocconi. Dopo aver lavorato in Accenture per un anno come Business Analyst, nell’aprile 2004 diventa Senior Associate Consultant dove svolge attività di business analysis su progetti di natura strategica/operativa a supporto di aziende italiane ed internazionali operanti nei settori TLC, IT e Consumer Goods. I progetti principali si focalizzano sulle strategie di canale e modello go-to-market, strategia di sviluppo di portafoglio, market e enterprise evaluation, strategie di corporate security, razionalizzazione costi e sistemi di management accounting. Pag.5

Total Grant

Dagli accessori ai profumi per ribadire la brand identity

Special guest

12

Zoom

Le notizie dal mondo del kidswear

FASHION CHI LEGGE

Federica Fontana

14

Fashion chi legge

Le scarpe per i bambini. Che incubo! Il racconto di Federica Fontana

Nata a Monza il 30 aprile di qualche anno fa, da allora Federica ne ha fatta di strada. All’età di 18 anni partecipa ad un concorso di bellezza, che le apre le porte del mondo dello spettacolo. Entra a far parte dell’agenzia di modelle Riccardo Gay e successivamente alla Fashion Models Milano. Dopo numerose campagne pubblicitarie per aziende come Nestlè, Telecom e molte altre, arriva la notorietà con la partecipazione a diversi programmi TV. Diventa uno dei volti dello Sport di Italia1, co-conducendo numerose trasmissioni come Pressing Champions League, Guida al Campionato, Contro Campo, Mai dire Gol e un Anno di Sport. Per poi passare ad altri programmi su Mediaset, come Ciro presenta Visitors, Super Ciro e Bande Sonore. Nel 2006 conduce un reality su Sky Vivo dal titolo Bar Wars assieme a Tommy Vee. Interpreta anche una parte nel film di Giovanni Veronesi Streghe verso Nord. Protagonista e testimonial di due calendari, continua ad essere esempio di una forma fisica perfetta, Nel 2013 infatti ha iniziato il suo healty-fitness blog dal nome RunFedeRun. Oggi conduce per il canale Cielo, 126 di Sky, un programma sportivo dal nome Stop & Go, ritornando alla sua vecchia passione per il calcio. Pag.14

Immagine tratta dalla mostra 'Hello my name is Paul Smith' del Design Museum di Londra.

Fashion Illustrated è edito da BIBLIOTECA DELLA MODA. Stampa: MCAZIENDAGRAFICA SRL


FASHION ILLUSTRATED

Issue #24 - Gennaio/Febbraio 2014

shop on line

MILANO Via Manzoni, 40 – ROMA Via Del Babuino, 65 – FORTE DEI MARMI Via Barsanti, 10/F

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19/12/13 17.56


Mercati 4

Guardare lontano (ma non troppo)

Che succede se anche i russi mollano? Guardando al singolo mercato di sbocco, cedimenti molto pesanti sono accusati in Russia (-55,6%) e in Francia (-30,6%), mentre si osserva un trend positivo per il Regno Unito (+24,8%). Di MARCO MAGALINI

Q

uella del kidswear rimane una condizione di salute precaria, che oscilla tra performance in territorio negativo e sprazzi a segno più. Secondo l’indagine Sistema Moda Italia per Pitti Immagine Bimbo, l’inizio del 2013 non ha regalato notizie positive sul fronte del consumo interno: le famiglie italiane contengono ancora i loro acquisti di moda junior, facendo registrare un calo del -3,8% in valore e -2,5% in volume. In particolare, i segmenti “bambina”, “bambino” sperimentano variazioni in linea con il dato medio di comparto, rispettivamente del -4,0% e del -3,4% in valore. Persino il “neonato”, segmento generalmente meno esposto alla congiuntura, ha registrato un -4,1%, in valore, nel primo trimestre 2013. Sempre nello stesso periodo, le vendite estere del solo abbigliamento per neonati sperimentano un forte decremento rispetto al corrispondente periodo del 2012 (-21,1%). Guardando al singolo mercato di sbocco, cedimenti molto pesanti sono accusati in Russia (-55,6%) e in Francia (-30,6%), mentre si osserva un trend positivo per il Regno Unito (+24,8%). "In questo contesto, di profonda e radicale trasformazione, per uscirne vincenti dobbiamo essere dinamici, propositivi e con una visione internazionale del mercato – racconta Barbara Donadon, Ceo di Altana -. E' importante non dimenticare mai che l'attenzione principale deve essere data al consumatore finale, con servizio, qualità e pricing. L'obiettivo è quello di consolidare la posizione di Altana come azienda leader nel settore bambino; l'internazionalizzazione è un punto sul quale stiamo concentrando sempre più forze e risorse in modo da trovare nuovi sbocchi nei mercati esteri che per noi sono principalmente l'EX Urss, il Middle East e il Far East, l'India, il Sud Africa e l'America. Tra le nostre priorità ci sono la ricerca di nuove collaborazioni, licenze con aziende prestigiose, il lancio di un nostro nuovo brand di capispalla, l'inserimento nel mondo del fast fashion”. Anche le dimensioni importanti contano, per affrontare con successo la conveniente competizione globale. “Un mercato di interesse è sicuramente quello cinese – racconta Giovanni Basagni, presidente di Miniconf, che produce i marchi Sarabanda, Dodipetto e iDO -. Dopo l'accordo stretto con Semir, gli sviluppi commerciali del marchio Sarabanda hanno visto l'apertura di diversi presidi. L’espansione continuerà nella primaveraestate 14, con 4 nuove aperture previste in importanti departement store nelle città di riferimento, tra cui Beijing. Così facendo stimiamo che nel 2016 dovrem-

L'obiettivo è quello di consolidare l’attuale portfolio di clienti multimarca e di sviluppare la rete di negozi monomarca, creando sempre più sinergie tra i due canali distributivi mo arrivare a fatturare 3 milioni di euro. Anche il mercato russo rimane per noi un riferimento fondamentale. Siamo inoltre da tempo presenti nel cuore di Mosca, all’interno dello showroom ‘Toscana Loft’ insieme ad altre importanti aziende moda toscane. La diffusione del marchio

Creative mix Pitti Bimbo, giugno 2013

iDO in Russia prosegue grazie alla collaborazione distributiva di un partner di fiducia. Abbiamo inoltre un importante progetto di sviluppo nell’Est Europa che vede nel mese di dicembre l’apertura di un negozio direzionale a Bucarest, in cui saranno presenti entrambi i nostri marchi, Sarabanda e iDO”. Il gruppo punta anche all’online: a breve apriranno il loro shop on-line all’Europa. “In questa prima fase stiamo individuando i paesi in target sui quali concentreremo gli investimenti di web marketing. Inoltre stiamo sviluppando, insieme ad altre due importanti realtà italiane del settore abbigliamento bambino, un canale di e-shop rivolto al mercato russo. Per quanto riguarda il mercato domestico, l’obiettivo è quello di consolidare l’attuale portfolio di clienti multimarca e di sviluppare la rete di negozi monomarca, creando sempre più sinergie tra i due canali distributivi”. Sul fronte dell’import, si evidenzia un calo del -15,2% rispetto al primo trimestre del 2013. La Cina, primo fornitore, assicura il 38,5% dell’import settoriale, anche se in

decrescita del -22,8%. Incrementi hanno interessato l’import proveniente da India (+29,3%) e Regno Unito (+40,5%). Sempre più orientata all’export anche la strategia di Mirtillo, Cina e Russia in primis. “ In generale negli ultimi anni il settore bambino ha avuto una contrattura dettata dalla crisi finanziaria e dall’entrata in scena di nuovi grandi gruppi come H&M, Zara, Gap, che grazie ai prezzi bassi hanno preso una consistente fetta di consumatori – raccontano dall’azienda -. Le vendite di Mirtillo/Ninetta hanno indubbiamente subìto una contrazione, tuttavia i marchi rimangono essere tra i più significativi nel settore. Per tutto il 2014 l’azienda metterà molti sforzi nell’aumentare la visibilità e distribuzione dei marchi nei mercati esteri; in particolare si stanno già creando contatti con gruppi di acquisto in Cina. Il paese successivo sul quale si vuole puntare sarà la Russia. In Italia sono previste aperture di nuovi punti vendita monomarca ma difficilmente prima dell’estate”. @magalinimarco

IL SETTORE IN CIFRE L’andamento del sell-out dei canali nel settore abbigliamento Junior (P/E 2012 – A/I 2011/13) - (Var. % dei consumi in valore)

FONTE: SMI su SITA Ricerca


Mercati IL SETTORE IN CIFRE

-0,6%

5

+6,5% il valore della produzione

la variazione del fatturato

+1,9% l'aumento delle esportazioni

-7,1% la variazione delle importazioni

-3,6% i consumi finali

IL LANCIO A PITTI

MSGM IN FORMATO MINI MASSIMO GIORGETTI SCEGLIE IL SALONE FIORENTINO

PER LANCIARE LA SUA NUOVA COLLEZIONE DEDICATA AI PIÙ PICCOLI, IN PERFETTO STILE MSGM.

“Il lancio della collezione MSGM KIDS è un traguardo fondamentale per il brand e una nuova sfida super interessante per tutti noi – racconta Massimo Giorgetti, fondatore e direttore creativo del brand MSGM- . Un partner esperto come Daddato è il supporto ideale per intraprendere questa nuova avventura. MSGM KIDS sarà una collezione cool, spregiudicata. Una collezione Kids che romperà gli schemi”. Il brand sceglie Pitti Bimbo per il debutto dedicato a bambini e bambine dai 2 ai 12 anni. MSGM KIDS nasce dalla sigla di un accordo di licenza pluriennale, per produzione e distribuzione, con Daddato, azienda che da oltre quindici anni opera nel settore abbigliamento bambino. Fedele al DNA del brand, la collezione kids, ironica, quasi irriverente e con stampe colorate, non trascura le particolari esigenze di confort e vestibilità, tipiche delle linee bambino. MSGM è un fashion brand creato nel 2009 da Massimo Giorgetti in partnership col Gruppo Paoloni. Le collezioni uomo e donna sono disegnate da Massimo Giorgetti, mentre la distribuzione delle linee è affidata a Riccardo Grassi. Sin dalla prima collezione, la spring summer 2010, MSGM ha avuto successo di stampa, buyer e pubblico. Oltre al suo monomarca, aperto di recente a Milano, è presente in boutique prestgiose come Antonia a Milano, Eleonora e Gente a Roma, Matches e Browns a Londra, Lane Crawford per l’Asia, Joyce a Hong Kong e Harvey Nichols. M.M.

Optare per il retail diretto o in partnership. Il futuro è "One" Anche il caso Simonetta parla di buone performance, soprattutto all’estero. “L'azienda si muove in positiva controtendenza in un settore in lieve rallentamento – afferma il direttore Generale di Simonetta, Giuseppe Rossi -. Siamo in crescita a doppia cifra nella p/e 2014 in confronto alla p/e 2013 e proiettiamo un'altra crescita nella prossima stagione a/i 2014. Siamo orientati da decenni verso i mercati esteri; oggi il 75% del fatturato è fuori dall’Italia e questa scelta ci sta premiando. Abbiamo abbracciato da un paio d’anni la strategia retail, ossia aperture dirette o in partnership di negozi monomarca Simonetta e dei brand in licenza. ‘One’ è il nostro prossimo progetto Retail, il multibrand di gruppo. I mercati su cui puntiamo sono Medio Oriente, Est Europa e Asia. Il 2014 sarà l’anno degli eventi legati al brand Simonetta, con sfilate a Mosca e Dubai”.

Alla ricerca del sell-out perduto di ENRICO BARCÈ Manager di Zanetti Bimbi, Miozzi e La Bottega

FONTE: Dati SMI per Pitti Immagine (2008-2012)

 GIUSEPPE ROSSI / SIMONETTA

L'OPINIONE

 IMELDE BRONZIERI / MI.MI.SOL

Puntare su ex Urss e Medio Oriente senza dimenticare l'Europa Il progetto di kidswear Mi.Mi.Sol. guarda con sempre maggior forza all’estero. La creatrice del brand Imelde Bronzieri, donna che si è distinta per il ruolo attivo nel nostro Paese tanto da essere stata inserita tra i talenti ‘rosa’ premiati con la Mela d’Oro della Fondazione Bellisario, spiega che “Per quanto riguarda i mercati esteri, attualmente per noi spiccano con forza quelli ex URSS, compresi Azerbaijan, Kazakistan, Uzbekistan ed il Medio Oriente dove siamo già fortemente presenti. Imminenti due nuove aperture: a Doha in Qatar in gennaio e a Baku in Azerbaijan a febbraio. Altri importanti progetti retail sono in fase di finalizzazione”. Il progetto di kidswear, che ha dimostrato nelle diverse collezioni una fedeltà maniacale al made in Italy di alta qualità, non trascura il mercato europeo, considerando anche il fatto che sempre più turisti stranieri prediligono le città del vecchio continente per i loro acquisti.

opo parecchi anni nel corso dei quali D il retail bimbo sembrava rappresentare un’isola felice verso cui tutti si dirige-

vano per raccogliere facili successi, oggi questo canale si trova in una situazione di empasse alquanto delicata e difficile da affrontare. Nel corso delle ultime stagioni, il settore bimbo si è infatti trovato a dover fronteggiare una serie di cambiamenti strutturali che mai prima di oggi si erano manifestati in modo così intenso e rapido, mettendo a nudo la sua fragilità e debolezza. La crisi congiunturale, oltre ad aver ridotto drasticamente i consumi e gli acquisti delle famiglie italiane, ha dato il via ad una serie di fenomeni che hanno in qualche modo profondamente modificato le dinamiche che fino a quel momento avevano regolato il funzionamento di questo canale, alterandone gli equilibri e sconvolgendone i punti di riferimento: la diffusione sempre più ampia dei brand legati al segmento fast-fashion ha dato una forte spallata al mondo dei marchi griffati che fino a qualche tempo fa rappresentavano una certezza in termini di sell-out, mentre la proliferazione capillare di designer outlet e la crescita impetuosa del canale e-commerce ha sottratto vendite e fatturato al canale retail tradizionale. L’azione combinata di questi fenomeni ha dunque fatto emergere in modo evidente le debolezze strutturali di questo canale, che fino a poco tempo fa erano state Fra le criticità mascherate del settore, ci sono grazie alle la diffusione del performance di vendita fast fashion e di dei major brand troppo brands. In inflazionati un momento di forte cambiamento quale quello attuale, in cui il fattore dimensionale dovrebbe rappresentare un significativo elemento di forza, il settore in analisi è invece caratterizzato da una eccessiva frammentazione: una sterminata miriade di piccoli o piccolissimi punti vendita lottano per quotidianamente sopravvivere non essendo in grado di raggiugere quelle economie di scala e di assortimento fondamentali per la sostenibilità a lungo termine del business. A differenza dei marchi emergenti che operano nel comparto fast-fashion, il retail bimbo si trova invece a fare i conti con un concetto di collezione troppo stantio ed ormai non più adatto ad affrontare i cambiamenti repentini nelle esigenze di mercato: il ricorso a mini flash rappresenterebbe un’alternativa interessante per consentire al retail di adattarsi ai cambiamenti della domanda sia quantitativamente che qualitativamente. Un’altra criticità da non trascurare è quella legata all’eccessiva distribuzione dei brand nel territorio, che rappresenta la prima causa dell’inflazione di molti brand che dopo percorsi di crescita impetuosi, si trovano oggi ad affrontare delle vere e proprie crisi di rigetto. Ultima problematica, ma non per questo meno importante, è quella legata alla marginalità delle vendite: in un contesto di mercato così profondamente mutato rispetto a qualche tempo fa, in cui i sell-out si stanno progressivamente ma velocemente abbassando, non è più possibile continuare ad operare con mark-up sostenibili solo a fronte di sell-out molto maggiori.


Trend 6

Bright Winter PREVIEW A/I 2014/15

SCOUTING

Giocare e viaggiare in libertà, ma con un tocco bon ton che contagia anche i maschietti. Di FEDERICA MOTTA

Ambra e Miele, tutto nasce dalla Zip

i chiama Zip la nuova colS lezione di scarpe Ambra e Miele disegnata da Marco Ma-

ran e pensata per facilitare la calzata ai bambini grazie, appunto, all’utilizzo della cerniera. Oltre all’esigenza funzionale la zip è diventata nel progetto l’elemento distintivo del brand. La calzatura è realizzata in tessuto tecnico Limonta di grande qualità, traspirante e impermeabile, che consente così l’uso della calzatura in ogni stagione. Una scarpa trasversale che accompagna il bambino per 12 mesi all’anno. Novità della stagione autunno-inverno 2014-15 saranno la pelle antracite, abbinabile agli 11 colori di cerniera e suola disponibili; lo scamosciato in 11 colori, ognuno dei quali abbinato da Marco Maran con uno specifico colore di cerniera e suola; la vernice proposta in 4 colori, anch’essa abbinata alle varianti di cerniera e suola, e imbottita internamente in pelo. Tutte le versioni vengono proposte sulle tre altezze: scarpa bassa, scarponcino e stivale. La suola è realizzata in gomma stampata colorata, la quale presenta caratteristiche uniche di elasticità, permettendo alla scarpa una maggiore flessione ed un ritorno rapido alla forma iniziale. La produzione è realizzata in Italia.

DKNY A/I 2014/15

F

inita l’era dei pantaloni a vita bassa, dei jeans strappati e rattoppati e di un look trasandato, i bambini tornano a essere vestiti da bambini. Anche i maschietti. Precisi e ordinati nelle loro giacchette e blazer, magari informali e destrutturati, ma sempre con un tocco bon ton. Dopo tutto, in molte scuole torna la divisa e con capi non tanto diversi da quelli indossati dal piccolo Nicholas a fine anni Cinquanta nel film omonimo che caratterizza la cover di questo numero: cravattina, maglia, giacca e cappotto. E la moda ne prende atto, anche quando affronta un abbigliamento informale, sportivo e, soprattutto, quotidiano. Non è un caso che anche la collezione Paul Smith Junior per il maschietto del prossimo inverno

si divida fra due temi: il “savile row rocks” con abito nero, pullover grigio e chino, e “gentlemen climber” con cappotto in twill color cammello, maglioncino, camicia in popeline, chino in color mostarda. Bon ton non vuol dire noioso, però. Anzi, in generale le tendenze si concentrano su colori vivaci, come le t-shirt e le felpe di Pepe Jeans London, l’azienda spagnola che presenta una collezione arricchita di maglieria a motivi jacquard a trama grossa. Uno stile old-fashioned domina la collezione di IKKS Junior per bambini che intraprendono un viaggio lungo la mitica route 66 per una indimenticabile road trip in terra americana. Colori caldi, tessuti morbidi, motivi animalier in print all-over animano i capi del brand, che ritorna a Pitti Bimbo.

NONSOLOPIUMINI ono ultralight e supercaldi i piumini per S i piccoli, ma non sono gli unici capispalla per l’inverno. Dai cappotti doppiati ai bomber

imbottiti, dai biker in pelle ai giubbini in materiali tecnici resistenti, il guardaroba ospita una gamma infinita di prodotti tutti all’insegna del comfort per la grande attenzione ai tessuti e ai materiali. IKKS

TIMBERLAND

HERNO KIDS


Produced and distributed by: Mafrat spa - www.mafrat.com | www.gianfrancoferre.com

FASHION ILLUSTRATED Issue #24 - Gennaio/Febbraio 2014


Trend 8

A misura di bambina PREVIEW A/I 2014/15

Modelli che ripropongono i capi icona del passato: non per dettare un look retrò, ma per non copiare gli adulti. Di FEDERICA MOTTA

SCOUTING

Nolamisù per i piccoli cittadini del mondo

debutto è a Pitti Bimbo con la Isùlcollezione a/i 2014/15. Nolamiè un brand internazionale con

sede a Dubai e in Libano, creato da Tony Halab e firmato dalla stilista italiana Francesca Liberatore. La collezione dai 6 mesi ai 14 anni per bimbo e bimba presenta capi in cui interagiscono tagli e tessuti diversi in nuances o con un elemento a contrasto che sottolinea l’apparente semplicità dell’indole del bambino sorprendendo con un pizzico di irriverenza. Capi comodi e dalle forme semplici, ma allo stesso tempo tutti rivisti e riassemblati con dettagli di nodi, drappeggi e asimmetrie. La gamma di colori è ripresa dalle lampade Tiffany ma riletta in maniera immediata e basica nell’associazione di sfumature o dissonanze o da dettagli e stampe di ispirazione pop art. La linea casual è caratterizzata da maxi stampe su felpa: giraffe con piume indiane e foche con cappelli folcloristici, o gli scarponcini retro con filtri grafici. La linea più chic comprende capi must come la camicina, il kilt, il montgomery, le pettorine con dettagli paillettes che vengono enfatizzate dall’uso dei tessuti popeline, velluti lucidi o rigati, doppi crèpe, rasetti di lana cotone.

Billieblush A/i 2014-15

L

a moda per bambini si divide in due grandi filoni che corrispondono anche a due visioni o filosofie di pensiero: chi crea collezioni che sono miniaturizzazioni dell’adulto, con il mood, i materiali, i capi riprodotti in formato mignon, e chi invece vuole mantenere incontaminato il mondo dei bimbi, senza interferire nel loro guardaroba con le “copie” dei genitori. Certo, per i capospalla è più facile e inevitabile che i modelli per l’inverno siano il parka, il bomber, il chiodo, declinazioni in formato ridotto dei capispalla tanto amati dai bambini – e dalle mamme perchè tengono caldi i figli - ma per la femmina la tendenza è quella di riportare in vita i capi iconici di sempre: i cappottini (sono in lana

grigia quelli della linea Baby Doll di Paul Smith Junior, gialli e con la zip da Cloé, con microfantasie nella collezione di Billieblush), le gonne a pieghe (come quelle proposte da DKNY ), gli scamiciati o le camicie bianche. Se poi si tratta di piumini, gli overcoat in versione femminile abbinano i materiali tecnici a parti in maglia costa inglese (come fa Herno per la prossima stagione) per ottenere un gioco di contrasti lucido-opaco, hand-made e high tech. E per chi vuole osare, i capispalla in panno spalmato lucido di Young Versace vengono abbinati a short tartan e a gonne plisset a fiori per rendere omaggio con il tema Tartan Flower a una storica collezione di Gianni Versace.

A TUTTO TARTAN ritish style in formato ridotto e presente B in tante collezioni. Ovviamente l’intramontabile pattern dei tessuti in lana delle Highland scozzesi è un leit motiv del prossimo inverno per accessori, maglie, giubbotti. In perfetto stile college, ma anche per un mood classico declinato in gonne e abitini.

JUNIOR GAULTIER

PEPE JEANS LONDON JUNIOR

PEPE JEANS LONDON JUNIOR


FASHION ILLUSTRATED

Issue #24 - Gennaio/Febbraio 2014


Produzione 10

CHILDRENSWEAR

TOTAL GRANT

Non solo abbigliamento, ma un mondo declinato in tanti prodotti. Dagli accessori ai profumi per ribadire la brand identity.

Moodboard di una collezione Miss Grant

U

n mix di imprenditorialità, ricerca stilistica e manualità è la filosofia dell’azienda che dal cuore dell’Emilia ha portato le collezioni nel mondo. Grant infatti è presente con i suoi marchi di abbigliamento bimba e bimbo nei migliori department store internazionali, da Harrods a Londra a Salam Stores a Doha in Qatar, da Endless Story a Mosca al Dubai Mall, solo per citarne alcuni. Ed è proprio il mercato globale ad attirare sempre di più l’attenzione dell’azienda il cui obiettivo è aprire nuovi monobrand all’estero e ampliare la distribuzione: dalla Cina al Sud America, come spiega il Ceo Mauro Serafini, che per la parte creativa viene affiancato in azienda dalla moglie Paola Montaguti. Come nasce una collezione di abbigliamento bambini? Sono i tessuti a influenzare la tipologia dei capi o viceversa? Sicuramente sono i tessuti a influenzare la tipologia dei capi, poichè le caratteristiche principali delle nostre collezioni sono la praticità e il confort, fondamentali per muoversi, correre, giocare, saltare e sentirsi a proprio agio. Fra i materiali principali, infatti, vi sono la felpa e il jersey, trasformati con trattamenti e lavorazioni speciali, per fare di ogni capo un pezzo unico. Come si riesce a conciliare una produzione industriale con le esigenze del mercato alla ricerca di esclusività e artigianalità? Un’azienda con una grande organizzazione come la nostra riesce a mantenere un prodotto artigianale grazie a una sinergia fra metodi di produzione su scala industriale e il mantenimento di lavorazioni eseguite a mano. E’ importate anche l’utilizzo di materie prime ricercate che, per la loro preziosità, conferiscono un valore aggiunto al prodotto e lo rendono esclusivo, come fanno le applicazioni e i ricami o gli accessori preziosi, le tinture artigianali e i lavaggi particolari. Ci sono lavorazioni che vengono realizzate all'estero? Alcune lavorazioni, che comportano una eccessiva manualità, per poter contenere i costi di produzione e il con-

seguente prezzo di vendita, vengono eseguite nei mercati esteri.

Per combattere la crisi è indispensabile la ricerca sul prodotto, dalle forme ai materiali, dai trattamenti alle finiture. Ma prima di tutto la qualità Mauro Serafini, CEO e Paola Montaguti, direttore artistico

Qual è la tipologia di prodotto che identifica al meglio il brand? Le collezioni Grant hanno una propria personalità. Non si tratta solo di una proposta unica di total look, ma di diverse linee, ognuna con una propria identità precisa, che si completano per vestire il bambino in ogni momento e occasione. Così Lulù ha un’impronta minimal chic dall’immagine soft e sofisticata, in un mix di sovrapposizioni, So Twee by Miss Grant ha uno spirito rock, Miss Grant “easy and chic” propone i mood del momento interpretati in chiave easy per vestire il quotidiano. Miss Grant “Coutu-

re”, invece, è dedicata ai momenti importanti, per far sentire la bambina una vera principessa. E per l’estate, Miss Grant Eté propone una collezione vivace e divertente. Grant è anche Garçon? Qual è la caratteristica della linea maschietto? Ricerca, trattamenti e materiali innovativi, sono i punti chiave della collezione Grant Garçon, per vestire un bambino dinamico, che vuole sentirsi a proprio agio nei capi che indossa, ma con quel dettaglio che fa la differenza. Miss Grant è ormai un total look, dagli accessori al profumo. Proporre il total look nel settore bambino dà maggiore visibilità e attribuisce più forza all’immagine del marchio, che raggiunge la sua completezza con la scarpa in coordinato, per arrivare all’Eau Magique (per l’inverno) e l’Eau d’été (per l’estate), l’acqua profumata by Miss Grant. Qual è la vostra ricetta anti crisi in un momento così difficile del mercato? Quella di offrire sempre nuove proposte di prodotto, grazie a una continua ricerca, non solo per nuovi mood, ma anche nelle forme, nello sviluppo dei materiali, dei trattamenti in capo, prestando grande attenzione alla qualità dei tessuti e alle finiture, uno degli aspetti principali delle nostre collezioni. Ci sono "nuovi" mercati da conquistare nel settore bimbo? Mercati nuovi in assoluto non ci sono, ci sono però tantissimi paesi - che sono quelli dai quali ci attendiamo grossi sviluppi - considerati oggi di nicchia per il settore bambino: Cina, tutta l’Asia e il Sud America direi che sono le scommesse più importanti per il nostro settore. Qual è la vostra strategia al retail per il 2014? Dopo l’inaugurazione della boutique monomarca di Roma, la nostra attenzione si rivolge alle grandi metropoli dello shopping internazionale, dove abbiamo in previsione altre aperture.


FASHION ILLUSTRATED

Issue #24 - Gennaio/Febbraio 2014


Zoom 12

A cura di MARCO MAGALINI

Oviesse rilancia il Kids Creative Lab Seconda edizione da record. 1.800 scuole, 12.000 classi, 300.000 bambini. Le iscrizioni al Kids Creative Lab si sono chiuse con questi numeri, confermando il successo del progetto nato dall’entusiasta collaborazione tra OVS e Collezione Peggy Guggenheim e dedicato a tutte le Scuole Primarie d’Italia. Grazie a Trend, azienda vicentina sponsor tecnico dell’iniziativa, che ha fornito gratuitamente le tessere prodotte con vetro riciclato, ciascun bambino potrà realizzare un mosaico, che farà poi parte di un’enorme installazione collettiva esposta al pubblico alla Collezione Peggy Guggenheim dal 25 aprile al 4 maggio 2014. Ecologia e natura sono i temi ispiratori di questa seconda edizione. Una commissione di qualità, di cui faranno parte i promotori del progetto Kids Creative Lab (OVS e Collezione Peggy Guggenheim), sceglierà i cinque elaborati più coerenti con i temi del contest. Gli elaborati vincitori diventeranno vere e proprie opere di arte grafica all’interno delle vetrine dei negozi OVS.

Romitti acquista Keyart Nel quadro di un programma di investimenti finalizzato al consolidamento del business e allo sviluppo degli asset aziendali, la famiglia Romitti ha acquisito la quota di Keyart SpA in carico a Stefano Olmi arrivando a detenere il 100% della società. L’operazione segue la decisione di Olmi di lasciare gli incarichi in Keyart per focalizzarsi sulle altre aziende operanti nel campo dell’abbigliamento di cui è socio. Di recente, Keyart ha comunicato il lancio del proprio progetto di retailing denominato Bottega Keyart e l’ingresso di un nuovo brand nel proprio portfolio, Kid’s Company. Piani che dovrebbero garantire all’azienda una crescita del fatturato nei prossimi tre anni pari a circa il 30%, consolidando la sua posizione di vertice tra i produttori italiani del comparto.

L’espansione di Zgeneration

Il Gufo vince il premio "di padre in figlio" Il Gufo vince la quinta edizione del premio "Di padre in figlio - Il gusto di fare impresa" nella categoria "Piccole Imprese", dove ha sconfitto oltre 150 partecipanti. La vittoria è stata determinata dalla lunga storia del brand, creato da Giovanna Miletti che ha poi saputo trasmettere ai figli Alessandra e Guido Chiavelli la passione per un'attività che nonostante la crescita esponenziale è riuscita a mantenere intatti i suoi valori. Il prodotto è presente nei migliori department store nel mondo, in Europa, Russia, Stati Uniti e Oriente, con una quota di fatturato estero che è arrivata al 50% del volume d'affari totale. Nonostante la crescita continua, l'obiettivo primario del brand rimane la qualità di ogni capo e la cura artigianale di tutte le fasi di lavorazione. I bambini sono da sempre al centro di ogni attività de Il Gufo, secondo il famoso claim "bambini vestiti da bambini", che ha da sempre ispirato tutte le scelte aziendali.

Zgeneration, il brand che nasce dall’evoluzione del marchio Z, del Gruppo Zannier, azienda con solide basi nell’abbigliamento bambino, continua la propria espansione in Italia attraverso 22 nuove insegne, di cui 12 nuove aperture e 10 rinnovi di negozi esistenti, che hanno riaperto entro la prima settimana di dicembre con il nuovo concept. L’evoluzione del brand da Z a

Zgeneration è un percorso iniziato già nel 2012, che si è affermato durante tutto il 2013 con tante novità. Per quanto riguarda l’intero anno 2013, le nuove insegne Zgeneration, tra aperture e rinnovi, hanno interesserato tutto il territorio nazionale e diverse tipologie di insediamento commerciale, dai centri storici ai centri commerciali, dai retail park alle stazioni.

Gimel presenta Fefé Pensato sia al maschile che al femminile, da 0 a 36 mesi, Fefé punta su confort e vestibilità garantite dall’esperienza quarantennale di Gimel nel settore. “E’ un’ampia collezione di altissima qualità realizzata con materiali accuratamente selezionati – raccontano dall’azienda - che ha l’obiettivo di accompagnare i bambini nel percorso di crescita fatto di giornate di gioco e festa in cui è importante sentirsi liberi di muoversi ed esprimersi”. Sono stati utilizzati tricot e filati pregiati che si uniscono a tessuti più grintosi e confortevoli come denim stretch e felpa con stampe colorate realizzate mediante tecniche innovative. Non mancano idee per la culla e accessori.

Diffusione Moda e Smiley Company rinnovano la licenza

Diffusione Moda per la quinta stagione consecutiva continuerà a produrre e distribuire in Italia e nel resto del mondo la linea Smiley World Kids. "Per Smiley company si tratta di una strategia focalizzata a

Accordo di licenza tra il Gruppo CWF e Lee

CWF, Children Worldwide Fashion, espande le proprie partnership di licenza con il lancio di una nuova collezione kidswear. Il Gruppo ha firmato un accordo di esclusiva con LEE H.D. per l’ideazione, produzione e distribuzione in Europa, Russia, Medio Oriente e Africa della collezione kidswear Lee destinata ad un pubblico maschile e femminile dai 4 ai 16 anni. La nuova collezione kidswear riflette il dna e i codici identificativi del marchio e delle sue collezioni per adulti. La sua distribuzione avviene attraverso una selezionata rete di rivenditori multimarca, department stores, e-shops e le boutique del circuito Atelier de Courcelles. "È con grande orgoglio ed entusiasmo che annunciamo la nostra collaborazione con LEE – ha detto Pascale Dechâtre, brands director CWF -. Questa nuova licenza completa alla perfezione il portafoglio C.W.F., ci permette di consolidare ulteriormente il posizionamento del Gruppo come leader per i marchi kidswear top di gamma e di ampliare la nostra offerta prodotto soddisfacendo le richieste di un range più esteso di consumatori".

rafforzare la sua presenza sul territorio, già attiva con un bouquet di licenze extra settore tessile - dichiara Nicolas Loufrani, figlio del fondatore Franklyn e CEO dell'azienda londinese proprietaria del marchio -. Il nostro partner, Diffusione Moda, ha ben interpretato la nostra filosofia attraverso collezioni di qualità di impronta nasic che si ispira alle nostre emoticons. 3000 espressioni di stati d'animo rigorosamente con attitudine alla positività". La linea Smiley World Kids, dedicata ai bimbi dai 2 ai 16 anni di età, sta registrando risultati positivi che confermano le previsioni di inizio 2013. Il brand è presente su tutto il territorio nazionale e all'estero con una distribuzione altamente qualificata, che conta circa 250 punti vendita di cui 200 nel nostro Paese.


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FASHION CHI LEGGE

Le scarpe per i bambini. Che incubo! Sbaglio sempre con la misura. Per l’abbigliamento è più facile. I miei figli si vestono “da bambini” e non da fashion victim. di FEDERICA FONTANA illustrazione di VITO NESTA

M

i diverto e mi piace fare shopping per i miei figli, Noè 6 anni e Sofia 4 e mezzo, ma il mio incubo sono le scarpe. Bisogna prenderle della misura giusta e io la sbaglio sempre, così è un continuo andare e venire in negozio. Con l’ abbigliamento è diverso. E’ tutto più facile. Durante la settimana i bambini frequentano una scuola internazionale e hanno la divisa. Pantalone grigio, camicia bianca, cravatta e maglione V-neck per Noè; scamiciato blu, camicia bianca, cravatta a cardigan per Sofia. Così nei giorni di scuola non si pone il problema di come vestirli. Durante il weekend, invece, mi scateno e anche Noè e Sofia vogliono dire la loro. Noè vuole indossare i pantaloni “morbidi”, Sofia il piumino camouflage che ha scelto lei. Mi piace vestirmi come loro e non far sembrare loro degli adulti in miniatura. Così in negozio da Simonetta mi sono presa anch’io la gonna nera (taglia 16 anni) e la camicia uguale a quella di Sofia. Anche il sabato, quando tutta la famiglia è più rilassata e per me è il giorno più tranquillo della settimana, poiché la domenica lavoro, senza rendermi conto ci troviamo vestiti con le

stesse cose, magari in jeans-camicia bianca-maglione. Fin che posso, mi piace vestirli in modo che stiano bene insieme, tutti e due Ralph Lauren o Simonetta, ad esempio. Ma non li vesto troppo alla moda. Niente leggings, biker o chiodo per Sofia, ma cose semplici, camicia, jeans e maglioncino o l’abitino più elegante, e per Noè il pantalone di velluto. Insomma, li vesto da bambini e quando sono con i miei figli mi adeguo e rispetto il loro look e le loro esigenze. E assecondo anche le richieste in fatto di sport - io che sono una sportiva e nel mio blog runfederun parlo di fitness come benessere fisico e mentale. Noè mi ha chiesto di giocare a tennis – e non a calcio, nonostante sia il mio mondo lavorativo – e sono d’accordo: oggi è uno sport più completo, che affianca anche esercizi di atletica per bilanciare lo sviluppo del corpo. Sofia è ancora troppo piccola, però a scuola ha iniziato con il judo. E poi durante i mesi invernali fanno un corso intensivo di nuoto. Lo sport è importante perché detta e insegna alcune regole di vita fondamentali. Poi chissà. Magari un po’ di golf, visto che mio marito ed io siamo appassionati e anche Noè ha già il suo putter.


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The black book of retail 2013

Italia

La terza edizione della guida allo shopping in Italia con oltre 200 prestigiosi multibrand di abbigliamento uomo, donna, bambino e accessori

PER INFORMAZIONI tel. 02 58153206 | pcordone@milanofashionmedia.it


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