Soccer
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LOVE THE W RL RLD D Direttore responsabile Flavia Colli Franzone
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I nuovi padroni vengono da lontano
Futbolandia
SCOMMESSE, PASSIONE ITALIANA
L’Italia è un mercato che vale 4 miliardi di euro. Pag. 9
Collections&Players
SUBBUTEO ICONICO
Il calcio da tavola è tornato di gran moda. Pag. 13
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Fashion&Soccer
IL CALCIO CON STILE Divise e designer, una collaborazione proficua. Pag. 10
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Soccer chi legge
IL CALCIO È SOCIAL
Alena Seredova Buffon racconta il suo impegno nel sociale Pag. 14
CALCIO&CINEMA
L'ARBITRO VA IN SCENA
“Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO-MI”
Erik Thohir
Erick Thohir, figlio secondogenito di un self-made man indonesiano ha scalato la società nerazzurra. Moratti voleva un socio di minoranza, l’indonesiano si è preso tutto, garantendo un progetto solido e fondi freschi. Ma il re indiscusso del 2013 è stato Dmitry Rybolovlev, miliardario russo. Ha preso il Monaco in seconda divisione, l’ha portato nella A francese ma non ha rispettato esattamente il solito ruolino della “neopromossa”. Pag. 8
Anche il calcio gioca sostenibile
Maglia della Juve in poliestere riciclato
Le performance dei giocatori sono sempre andate di pari passo con l’evoluzione dell’ abbigliamento sportivo, che ha sempre cercato di agevolare il più possibile i movimenti dei calciatori. Protagoniste indiscusse sui campi da gioco contemporanei le scarpe altamente performanti e le t-shirt in tessuti high tech. Come l’ultima maglia di Adidas indossata dal Milan o quella di Nike per Juventus di questo campionato. Quest’ultima è stata realizzata con un tessuto in poliestere riciclato ottenuto dal riutilizzo di bottiglie di plastica, in linea con il nuovo impegno globale nella sostenibilità. Nulla di più lontano dalle prime maglie di fine ‘800 che erano in lana cotta e si inzuppavano di pioggia d’inverno e sudore d’estate. Maglie sempre attuali rispetto alla moda del momento, che però hanno registrato anche degli scivoloni di stile in campo, come la improbabile divisa tigrata della Hull United di inizio anni ’90 o quella macchiata di rosso dell’Athletic Bilbao del 2004. Dalla numerazione alla grafica, tutto si è sempre adeguato ai tempi. Così, mentre prima il portiere era sempre il numero 1, oggi la fantasia non ha limiti con la numerazione. I dettagli che hanno fatto la differenza sono nel colletto, nelle maniche lunghe o corte, negli stemmi e poi soprattutto la rivoluzione con l’entrata in campo degli sponsor. Pag. 6
Stefano Accorsi nel film L'arbitro distribuito da Lucky Red.
Non solo calciatori nell’obbiettivo dei registi. Per raccontare luci e ombre del mondo del calcio anche gli arbitri vanno sotto i riflettori. A far parlare non sono solo i calciatori per le loro performance dentro e fuori il campo – spesso la vita privata e mediatica prende il sopravvento – ma anche i mister per il colorito linguaggio (uno su tutti il chiacchieratissimo José Mourinho, nuovo allenatore del Chelsea) e gli arbitri per il comportamento non sempre politically correct. Se il famigerato arbitro Moreno dei mondiali del 2002 resta nella memoria collettiva come il mo-
dello della incompetenza e della partigianeria (almeno così la pensano quasi universalmente i tifosi italiani) chi può invece dimenticare l'aplomb ed anche lo stile di un Collina? Modelli negativi e positivi ma che confermano che i personaggi del calcio non sono solo quelli che si affannano per mettere il pallone in porta. A tutti questi protagonisti "alternativi" il cinema ha dedicato molta attenzione, mettendo a nudo punti di forza e di debolezza di
personalità spesso borderline, come il caparbio allenatore del Leeds United, Brian Clough, nel film The Damned United. Alla recente Mostra del Cinema di Venezia è stato invece L’arbitro di Paolo Zucca a portare sotto i riflettori il gioco più amato dagli italiani, intrecciando le storie di due squadre rivali con quella dell’arbitro Cruciani, interpretato da Stefano Accorsi, coinvolto in una vicenda di corruzione che lo fa precipitare dai massimi livelli
agli inferi della terza categoria. Definito dallo stesso regista “una farsa crudele ricca di trovate spiazzanti”, il film in bianco e nero offre uno spaccato della terra sarda, di cui è originario Paolo Zucca, attraverso il mondo del calcio dove spicca appunto la figura di Cruciani/ Accorsi che al di fuori del campo veste Harmont & Blaine. Arbitri, mister e calciatori non vi è a quanto pare personaggio del calcio che non meriti attenzione e una sua platea.