Costo copertina €6
focus
Brasile, un paese in corsa
Direttore responsabile Flavia Colli Franzone
Mercati
La moda vede rosa
Nonostante le difficoltà, l’export traina ancora l’abbigliamento donna Pag. 12
Issue #19- Marzo/Aprile 2013
Trend
Preview a/i 2013-14 Femminilità e bon ton anche in versione sport chic. Pag. 16
Produzione
max mara
Tributo al cappotto, capo icona della Maison. Pag. 34
Retail
Negozi (iPer)attivi
I nuovi strumenti per migliorare la shopping experience. Pag. 38
Autunno/Inverno 2013/14
Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Milano
NEW ROMANTIC Il mercato si è aperto al lusso straniero solo vent’anni fa. Nel 2012 i consumi di abbigliamento hanno toccato i 32 miliardi di euro. Lo shopping è cresciuto del 12% nei mall, ma si sta assistendo anche alla riscoperta delle vie dello shopping. Quello che ancora penalizza fortemente i prodotti di importazione sono gli elevati dazi; se poi si aggiungono tasse, burocrazia e mark up si sfiora il 400% di aggravio di costo. Investire in Brasile si può: meglio scegliere la strada di aprire filiali in loco, senza la presenza di un partner locale di maggioranza. Per gli stranieri però è opportuno proteggere e registrare il marchio presso l’INPI, l’unica autorità legale preposta a questo scopo. Ma il Brasile è anche un paese dalle forti potenzialità produttive che esporta abbigliamento e calzature in tutto il mondo. Pag 29
IdeazIone
La moda è (multi) funzionale
PierAntonioGaspari
In tempo di crisi compri uno ma puoi avere a disposizione anche una decina di outfit. E’ sempre più facile, infatti, trovare proposte o addirittura collezioni imperniate su prodotti che si trasformano con un semplice gesto di chi li indossa, grazie a un attento studio sulla (multi) funzione, sui volumi e sull’ergonomia del capo. Abiti da giorno che si trasformano in cocktail dress, top che diventano gonne, gilet che si tramutano in capienti borse, grazie a una serie di dettagli che si aggiungono o sottraggono per cambiare look. Ci sono marchi che hanno fatto del trasformismo la propria filosofia come Sacaporter, About Me, Emami, PierAntonioGaspari. Risparmio, praticità o gioco? Pag. 25
Un tocco di romanticismo, maxi lunghezze, cappotti avvolgenti e dettagli in pelliccia. Come piacevano a Anna Karenina.
La pelliccia divide e fa discutere, ma le sue fan, più o meno dichiarate, hanno sicuramente sognato di avvolgersi in un lungo cappotto, di concedersi un accessorio in pelo pregiato o quanto meno un dettaglio, un collo, una bordura su un capo. Tanto chiacchierata eppure onnipresente sulle passerelle, ancor più in quelle del prossimo a/i 2013/14, sicuramente influenzate dall’uscita in Italia, il 21 febbraio (proprio in concomitanza con le sfilate) dell’attesissimo film Anna Karenina. Nella nuova e coraggiosa versione cinematografica, firmata dal regista Joe Wright, dell’epica storia d’amore adattata con passione dal capolavoro di Lev Tolstoj dal premio Oscar Tom Stoppard (Shakespeare in Love), la protagonista è interpretata da Keira Knightley, che indossa
nella Russia imperiale del 1874 colbacchi e lunghi cappotti ornati da pelliccia (le maxi lunghezze sono uno dei must del prossimo inverno), così antichi eppure così moderni con quel tocco di romanticismo che pervade le nuove tendenze. Indispensabili per chi vive sottozero – i russi continuano a essere i migliori clienti della pellicceria made in Italy – ma immancabili anche nel guardaroba delle fashion addict. Tanto più che nelle proposte attuali, la pelliccia spesso c’è ma non si vede, a tal punto da mimetizzarsi con il tessuto, grazie ai trattamenti più all’avanguardia che la rendono duttile, sottile, leggera e addirittura transtagionale. Se poi è a pelo rasato, come la vogliono le tendenze, riesce a passare quasi insosservata. Prodigi della tecnologia!