Soccer
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LOVE THE W RL RLD D
LOVE THE W RL RLD D Direttore responsabile Flavia Colli Franzone
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Allegato Issue #19- Marzo/Aprile 2013
20/12/12 12:51
Gran Galà del calcio
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Legendary accessories Scarpini che fanno storia. I grandi brand fra passato e futuro Pag. 12
Post stadium look
Stile fuori campo. Hipster e sofisticato oltre il tempo Pag. 20
Soccer passion
Il bello dei tifosi. Pubblico blasonato e non allo stadio Pag. 24
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Digital
Calcio e social network. Uno sport da condividere anche sul web Pag. 26
Calcio&Cinema
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Uomini di spettacolo La serata del 27 gennaio presso il Teatro Dal Verme di Milano è davvero speciale. Il Gran Galà del Calcio è una grande festa che celebra le eccellenze dello sport numero uno in Italia. Durante la soireé verrà composta una ipotetica squadra che mette assieme gli 11 migliori talenti calcistici. La giuria si compone di allenatori, arbitri, giornalisti, C.T. ed ex C.T. della Nazionale, oltre a circa 600 votanti. La serata più glamour dell'anno accoglie, anche in questa seconda edizione, un parterre vip con i nomi più noti del calcio e dello spettacolo. Pag. 10
I nuovi padroni scendono in campo
Roman Abramovich
Il calcio, oltre che oggetto di passione, è anche una questione di denaro. Capitali sempre più ingenti che servono a finanziare le squadre, a comprare i giocatori migliori, a sostenere quel calcio che fa spettacolo e che genera il ritorno sui capitali che ogni investitore cerca. Negli ultimi anni la mappa degli investitori del calcio è però cambiata; agli imprenditori locali (come i nostrani patron di Milan e Inter), si sono dapprima affiancati i miliardari russi e, infine, gli emiri del medio oriente. Squadre blasonate, come Manchester City e Paris Saint Germain sono state acquistate e finanziate a suon di petro-dollari con un flusso di capitali all’apparenza infinito. Ma non sono sempre rose e fiori: il flusso a volte si interrompe ed anche il più danaroso degli investitori si attende i risultati (quelli di campionato si intende) e se questi non arrivano, può riconsiderare le proprie decisioni. L’Italia, con le sue squadre e i suoi campioni, resta per ora ai margini di questo fenomeno; se però è vero che gli emiri tardano a sbarcare, lo hanno invece fatto gli americani nella Roma di Totti, a segnare forse l’inizio di una nuova fase. Pag. 14
Eric Cantona by Nadav Kander pubblicata da Duncan Hull
Grande calciatore e bravo attore. Ma anche uomo immagine in spot pubblicitari. Eric Cantona ha fatto goal. E non solo nel calcio.
Cosa hanno in comune il mondo del calcio e quello del cinema? Che entrambi fabbricano sogni e creano (o distruggono) miti. Nel caso di Eric Cantona si può dire che sia riuscito a fare goal sia nel calcio sia nel cinema. Considerato il calciatore più amato (e, sorpresa, non George Best o David Beckham) dai tifosi del Manchester Utd - dove ha giocato dal 1992 al 1997 conquistando 5 scudetti - il francese Cantona è stato addirittura eletto dai suoi sostenitori “calciatore del secolo” del club nel 2001. Dopo il ritiro
dall’attività agonistica si è dedicato al cinema come attore accanto a Monica Bellucci in Le Deuxieme Souffle e come produttore e attore nel film, uscito nel 2009, Il mio amico Eric, dedicato ai tifosi del Manchester Utd, con la regia di Ken Loach e presentato in concorso alla 62sima edizione del Festival di Cannes. In quella occasione ha vinto il premio Magritte alla migliore coproduzione. Quale ruolo più azzeccato se non quello di questo film, che racconta la storia di un calciatore e un suo fan che diventano amici, dove Cantona
interpreta se stesso. Sempre a proprio agio, di fronte alla macchina da presa, come lo era quando scendeva in campo davanti ai suoi sostenitori, e come avvenne anche nei numerosi spot pubblicitari di Nike con altri suoi illustri colleghi. Dal calcio alla pubblicità, un percorso quasi obbligato per molti calciatori carismatici che sono diventati testimonial dei più prestigiosi brand di moda sia sula carta stampata che in televisione. Meno scontato invece l’ingresso nel grande schermo – Cantona ha recitato già in una quindicina
di film -, un traguardo non per tutti, anche se non mancano illustri esempi. Pelè in Fuga per la vittoria, un film del 1981 diretto da John Huston, Beckham Zidan & Co con brevi apparizioni in Goal! del 2005, primo film di una trilogia sul mondo del calcio. Fino ad arrivare al recentissimo film diretto da Gabriele Muccino “Quello che so sull’amore” che racconta la storia di un ex-calciatore professionista (interpretato dall’attore Gerard Butler) che decide di allenare la squadra del figlio destando molta “attenzione”.