COOLHUNTER Brand Journalism Project
PIANO DI COMUNICAZIONE
INDICE ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO BRAND IDENTITY/BRAND POSITIONING ANALISI SWOT INDIVIDUAZIONE ATTORI ESTERNI, COMMUNITY E INFLUENCER OBIETTIVI E METRICHE STRATEGIE GENERALI STRATEGIA OPERATIVE DEFINIZIONE ED IDENTITA’ DEL MARCHIO MARKETING MIX - COMUNICAZIONE DEFINIZIONE TATTICHE, STRUMENTI E TECNICHE UTILIZZATE TECNICHE E STRUMENTI DELLE PAGINE SUI SOCIAL E DEL SITO PROGRAMMAZIONE PERIODICA DEI CONTENUTI
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Indice
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A. ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO L’analisi del contesto esterno prevede lo studio quattro fattori fattori principali: 1. POLITICA: comprende le forme di intervento dello stato nell’economia che possono incidere notevolmente nella creazione di minacce ed opportunità. ● deregulation: “La deregulation ha aumentato i costi”. A tre anni dall'entrata in vigore della legge che dà la possibilità agli esercizi di lavorare sette giorni su sette, si riaccende il dibattito sull'utilità di un'iniziativa che non ha contribuito ad aumentare gli affari. «Anzi, sul territorio il fatturato è diminuito del 20%», denuncia Matteo Garzaro, presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio. «No» dunque all'apertura continuata dei negozi del settore tessile e abbigliamento. «Le aperture domenicali non solo non hanno avuto effetto positivo sulle vendite, ma hanno incrementato i costi delle imprese del 6,5%», prosegue Garzaro. Sul caso il consigliere comunale di Vicenza Daniele Ferrarin (Cinque stelle) ha presentato una mozione a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare, denominata "Libera la domenica", che disciplina gli orari dei negozi. «La loro liberalizzazione avrebbe dovuto rilanciare i consumi che, al contrario, sono calati a causa della crisi economica», precisa Ferrarin
● La tutela dell’ambiente: Decreto ministeriale 8 maggio 2003, n. 203 : Indicazioni
per l'operativita' nel settore tessile e abbigliamento. Prevede l’utilizzo di materiale riciclato nel settore tessile e abbigliamento. Inoltre, l'abbigliamento biologico consiste in capi di abbigliamento realizzati con fibre vegetali o con il vello di animali senza l'impiego di pesticidi e sostanze chimiche dannose per l'ambiente come per la salute di chi lavora il capo e di chi lo indossa. Per la fase agricola si fa riferimento al Reg. UE 2092/91 e successive integrazioni, ovvero gli stessi criteri dell' agricoltura biologica in campo alimentare. La trasformazione delle fibre naturali biologiche compreso l'uso di tinture impiegate nella colorazione dei capi fa riferimento agli Standard per il Tessile Biologico (Global Organic Textile Standards - GOTS) pubblicati nel 1998 dal IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements). Questi standard sono uno strumento di controllo e verifica degli aspetti sociali e ambientali che investono la filiera produttiva.
2. ECONOMIA: si riferisce ai fattori economici che possono incidere sulla strategia. ● andamento del PIL: se il PIL cresce dovrebbero aumentare anche le sue principali componenti creando nuove opportunità. E' dal secondo trimestre 2011 che il Pil non cresce. Gli economisti vedono l'uscita dal tunnel nei primi tre mesi del 2015 . Durante la crisi, la quota di famiglie che ha limitato la quantità e la qualità dei prodotti acquistati dal 12,8 per cento del 2011 sale al 16,7 per cento nel 2012.
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Il tessile-abbigliamento rappresenta un settore di specializzazione dell’economia italiana, ma negli ultimi decenni ha conosciuto un notevole ridimensionamento, dovuto alla crescente concorrenza proveniente dalle economie emergenti (in particolare, da quelle asiatiche), che hanno spiazzato parte dei produttori italiani, quelli meno competitivi, spinti fuori dal mercato. Tale ridimensionamento, accompagnatosi anche allo spostamento di parti della produzione all’estero, si è tradotto in una riduzione del peso sul Pil del settore, che dal 2.7 per cento di inizio anni ottanta è sceso all’1.5 per cento. Resta comunque un settore che produce circa l’8 per cento del valore aggiunto industriale complessivo. ● andamento dei cambi: se la moneta di un paese si apprezza, scende il costo relativo delle importazioni ed è più difficile esportare. L’euro debole è destinato a incoraggiare gli acquisti dei visitatori Usa nel nostro Paese. Per gli stessi motivi appena citati, i beni presenti nei nostri negozi risulteranno molto più competivi rispetto a quelli acquistati in patria. E visto che per molti l’Italia è una meta preferita soprattutto per lo shopping, è facile immaginarsi – con la moneta unica così debole – ottimi affari per i rivenditori italiani.
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● costo del lavoro: UE, un’ora di lavoro costa da 3,8 a 40,3 euro. Dal minimo della Bulgaria al massimo della Danimarca. Italia a 28,3 euro l'ora: tra il 2013 e il 2014 l'incremento è stato dello 0,7%, contro il +1,1% dell'Eurozona. Il 28,2% del costo nel Belpaese è legato a elementi che esulano dai salari, solo in Svezia e Francia i contributi pesano di più. Cresce il costo del lavoro in Italia, ma meno del resto dell'Eurozona, con un'incidenza delle voci non salariali che resta ai massimi livelli nel Vecchio continente. In attesa di vedere come le iniziative promosse dalla Legge di Stabilità 2015 hanno inciso sul costo del lavoro, con i dati del prossimo anno, quelli di Eurostat relativi al 2014 scattano una perfetta fotografia alla frammentazione del Vecchio continente, dove un'ora di lavoro può costare tra i 3,8 euro della Bulgaria e i 40,3 euro della Danimarca. A ulteriore testimonianza di quanto sia difficile parlale di una Unione reale dal punto di vista economico e scattare l'istantanea che più di ogni altra spiega per quale ragione ci sia stata una corsa sfrenata alla delocalizzazione, soprattutto quando la crisi ha morso di più. In questa graduatoria l'Italia si colloca nella parte medio-alta della classifica: un'ora di lavoro costa mediamente a un'impresa 28,3 euro, meno della media dell'Eurozona (29 euro) ma superiore alla media Ue (24,6 euro), che comprende paesi molto meno cari per le imprese e dove quindi si tende a delocalizzare, come appunto Bulgaria (3,8 euro per ora) o Romania (4,6 euro per ora). L'Italia però segna un incremento del costo del lavoro che è inferiore alla media sia dell'Eurozona che dell'Ue. Tra il 2013 e il 2014, il costo del lavoro in Italia è cresciuto dello 0,7%, a fronte di un incremento dell'1,1% nell'Eurozona e dell'1,4% nell'Ue. Ancora, in Italia il 28,2% del costo del lavoro è determinato da fattori non legati allo stipendio dei dipendenti, come per esempio i contributi pagati ai lavoratori. Nei 19 paesi dell'Eurozona i costi non salariali sono del 26,1%, e nei 28 paesi dell'Ue del 24,4%. Peggio dell'Italia, in quanto a incidenza delle voci extrasalariali, troviamo la Francia (33,1%), e la Svezia (31,6%).
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● costo del denaro: agisce profondamente sulla domanda, ma anche le strategie finanziarie cambiano. infatti, se il costo del denaro è alto i piani di sviluppo possono trovare sostegno solo nell’autofinanziamento e nelle dismissioni. La Bce ha tagliato di nuovo il costo del denaro: dopo il ribasso allo 0,15% di giugno, è arrivato il ribasso allo 0,05%, un record. Obiettivo primario, favorire i consumi e prestiti, poi evitare uno scenario deflativo cercando di portare l'inflazione vicina a quel 2% che è l'obiettivo dell'Eurotower
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3. SOCIETÀ ● demografia: influisce sui consumi, ad esempio, se la popolazione invecchia, aumenta la domanda dei prodotti per la salute. Nel caso specifico, dal grafico emerge che il target selezionato dall’impresa ricade nella fascia più ampia di popolazione.
● aumento dei redditi individuali:favorisce lo spostamento dei consumi da beni di prima necessità a beni di tipo voluttuario. Il grafico mette in evidenza che il reddito delle famiglie diminuisce, di conseguenza i consumi sono negativi.
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4. TECNOLOGIA: Ricerca, sviluppo, tecnologia, innovazione e competitività: sono queste le cinque parole chiave utili per comprendere l’evoluzione del comparto del tessile: un settore dove l’investimento in ricerca e sviluppo genera ritorni economici miliardari, dove i tessuti tecnici trovano sempre più spazio e che rappresenta quindi il punto d'incontro tra due mondi, quello della moda e quello della tecnologia. Nanotecnologie, processi al plasma, materiali a cambiamento di fase, tessili luminescenti, indumenti
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intelligenti, sono solo alcuni campi di ricerca nel settore degli “Smart textiles” che vede coinvolti istituti di ricerca e aziende in tutta Europa. I tessuti tecnici per l’abbigliamento sanno coniugare il comfort con la resistenza, la facilità d'uso e la manutenzione con aspetti altrettanto utili come il design (tra cui l’ergonomia) e l’utilizzo di tecnologie innovative rese possibili dall’uso di nuove fibre o da nuovi processi di produzione. Per raggiungere i più alti livelli di prestazione dei tessuti tecnici, si utilizzano tecnologie innovative come ad esempio quelle per le applicazioni di termoregolazione, dove i capi di abbigliamento più moderni sfruttano le proprietà dei materiali a cambiamento di fase (phase change materials). Questi ultimi sono in grado di regolare la temperatura corporea, assorbendo l’eccesso di calore sviluppato nel corso di un’attività fisica o fornendo calore in caso di raffreddamento. Un percorso che richiede conoscenza, esperienza e una gestione attiva della ricerca di nuove combinazioni di tecnologie, materiali e mercati. Si tratta più di un atteggiamento mentale che tecnologico e commerciale. Qualcosa di più vicino al concetto di open innovation, i cui modelli vediamo oltreoceano con aziende avveniristiche quali Google e Tesla Motors dove la conoscenza viene largamente diffusa e distribuita. Malgrado si parli di crisi del settore tessile, a livello mondiale i consumi crescono senza soluzione di continuità, spinti anche dal miglioramento delle condizioni di vita e dalla crescita della popolazione mondiale. Ricordiamo che i prodotti in cui l’Italia detiene il primo posto al mondo per surplus commerciale sono, dopo quello dell’automazione meccanica, proprio il comparto dell’abbigliamento moda. E che l’Italia si posiziona al decimo posto per pubblicazioni scientifiche sul tema dei tessuti tecnici per l’abbigliamento, e al quinto posto per domande di brevetto europeo sempre sui tessuti tecnici per l’abbigliamento.
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BRAND IDENTITY/BRAND POSITIONING Kenneth Grace è un marchio di moda dalla consolidata esperienza e riconosciuta qualità. In risposta alle esigenze di un target sempre più vasto, l’azienda ha deciso di lanciare una linea smart-casual per uomo e donna. La peculiarità di tale linea sarà l’estrema versatilità dei capi di abbigliamento, soprattutto in virtù del nuovo stile di vita metropolitana, che senza soluzione di continuità, vede il passaggio dal luogo di lavoro ai luoghi di svago e di vita mondana e che rende indispensabile un outfit trasversale e consono ad entrambe le situazioni allo stile di vita metropolitana. Il brand individua il suo target nei professionisti d’età compresa tra i 30 e i 55 anni, con un reddito di livello medio e individua come principali competitors Zara e Mango, collocandosi, in particolare, nella fascia di pricing tra Zara e Mango. I brand presi in considerazione sono stati selezionati sulla base di elementi stilistici comuni quali: l’estrema versatilità, l’eleganza anche se non estremizzata, la comodità e il prezzo accessibile alla fascia media. Da un sondaggio condotto nella città di Milano, la capitale italiana del fashion shopping, dalla Plusmark, società di marketing e promotion il panel risulta così suddiviso:
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Il campione risulta così suddiviso in base all’età:
I risultati ottenuti evidenziano che le marche conosciute sono:
La strategia aziendale è quella di collocarsi tra i due marchi noti Mango e Zara, posizionando la collezione Smartwear in un fascia di prezzo compresa tra le due.
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L’analisi condotta mette in evidenza la spesa media del cliente Mango suddivisa in quattro categorie illustrate nel grafico seguente:
Inoltre, i motivi che spingono i consumatori ad acquistare prodotti Mango sono cosĂŹ suddivisi:
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I grafici seguenti mettono in evidenza i motivi per cui i consumatori preferiscono il brand Zara con i relativi livelli di spesa media.
In conclusione, alla luce dell’analisi in questione, il brand Kenneth Grace punta a posizionarsi in una fascia di prezzo intermedia tra Mango e Zara con un assortimento di prodotti di qualità che siano garantiti dalla notorietà di un brand riconosciuto.
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A.2. ANALISI SWOT
STRENGTHS ● Ricerca di tendenze dal basso e posizionamento di nicchia ● Creazione di contenuti basati su immaginario/stile/call-to-action/emozione ● Progetto di Brand Journalism orientato non solo alla moda, ma anche allo spettacolo, all’arte, alla ricerca di lavoro ecc. WEAKNESSES ● Attenzione ridotta da parte delle case di alta moda ● Concorrenza ben affermata ● Pagina con diffusione solo sul territorio italiano OPPORTUNITIES ● Attenzione per la tutela ambientale nel settore tessile ● Diffusione dell’abbigliamento biologico ● Previsione di una possibile ripresa economica ● Settore di specializzazione italiana nel tessile e nell’abbigliamento ● Euro debole incoraggia gli stranieri allo shopping italiano ● Riduzione del costo del denaro ● Fascia di popolazione più ampia (30-55 anni) ● Innovazione tecnologica nel settore tessile THREATS ● Riduzione dei redditi individuali ● Riduzione dei consumi nel settore tessile/abbigliamento durante gli anni della crisi ● Aumento del costo delle materie prime importate e dell’energia ● Elevato costo del lavoro in Italia (+0,7% nel 2013/2014)
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B. INDIVIDUAZIONE ATTORI ESTERNI, COMMUNITY E INFLUENCER Sono stati individuati i seguenti influencer sulla base di analisi relative ai trend giornalieri di Twitter del settore moda e utilizzando strumenti quali: Topsy, Tweetdeck, Mentionmapp, Twitonomy :
Giornalista di Il Sole24ore si occupa di moda ed ha un buon posizionamento in entrambe le reti, sia nel fashion che nei giornalisti. Twitta molto e la metà dei post sono frutto di retweets.
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Anche se non Twitta molto è un ottimo anello di congiunzione tra varie reti, soprattutto Fashion e Musica.
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Non twitta moltissimo ma ritwitta ed è inserita bene nelle due reti: fashion e politica.
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Giampaolo Sgura è un fotografo di moda ed appassionato di viaggi, in entrambe le reti è seguito e può essere un ottimo influencer.
Community www.altaroma.it (sito) - pagina FB (13,000 like) - Twitter (5,897 followers) www.pittimmagine.com (sito) - pagina FB (19,000 like) - Twitter (13,600 followers) www.fashionrevolution.org sito-pagina FB (24,000 like) - Twitter (suddiviso in base agli stati) www.altromercato.it sito-pagina FB (75,178 like+altre pagine locali - Twitter 10,500 followers)
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C. OBIETTIVI E METRICHE Obiettivo del progetto Coolhunter è quindi quello di diventare un punto di riferimento per coloro che vivono seguendo ritmi e possibilità offerte dai moderni contesti urbani, ponendosi come aggregatore di contenuti di attualità e aggiornamento, informazioni utili e curiosità attraverso un progetto di Brand Journalism. Inoltre aumentare engagement e reputation del brand attraverso la realizzazione di una community di riferimento. In termini numerici ci si prefigge di raggiungere i seguenti risultati entro maggio 2016: Numero di Like per la pagina: 30.000 Interazioni (Commenti e Condivisione dei contenuti): una media giornaliera di 200 per post. Copertura totale dei post settimanale: 200.000
D. STRATEGIE GENERALI
La strategia è quella di riempire un vuoto editoriale a livello italiano relativo al settore urban lifestyle, abbracciando contesti affini e divenendo una fonte d’informazione affidabile e alternativa alle testate giornalistiche. Coinvolgendo i lettori, Coolhunter propone consigli utili e avvicinamento allo stile della linea Smartwear, creando una community e degli interessi e valori condivisi che costituiscono la base del target di riferimento successivamente colpito dalla collezione. D.2 STRATEGIE OPERATIVE Contatto degli influencer tramite i social, invitandoli a consultare la pagina coolhunter ed ad interagire con essa in forme differenti in base al tipo di utilizzo dei social network. Per Paola Botteri e Marta Casadei, la strrategia prevede di richiedere retweet o menzioni dal momento che i loro profili non spiccano per l’originalità dei contenuti scritti, ma sono molto seguiti e interagiscono con gli altri utenti della rete. Giampaolo Sgura ha un alto tasso di risposta e 13000 followers. Costituisce un possibile influencer dal momento che unisce community differenti, quella degli appassionati di viaggi alla moda e alla fotografia. Giulio Sperelli Tosi è un ottimo anello di congiunzione tra la rete del fashion e quella della musica, rispecchiandoil profilo dell’utente tipo del nostro webzine. Si definisce curioso e rappresenta una sorta di investimento futuro su un utente potenzialmente influenti ma non ancora molto seguiti. La strategia applicata nei suoi confronti sarà di scambio ed interazione, proponendo suggerimenti e gestione relativa alla pagina twitter per accrescere la sua rete e nel contempo proporre la promozione di Coolhunter ed eventuali collaborazioni utili per la sezione musica ed eventi. Per ciò che concerne il fine ultimo del progetto di brand journalism, in seguito al raggiungimento degli obiettivi prefissati a breve termine (1 ANNO, ci si prefigge la creazione di COOLHUNTER powered by Kenneth Grace 19
un e-commerce “Trendshop” in cui i prodotti sono suddivisi per tendenze con lo scopo di promuovere sia i propri prodotti (smartwear) che le linee di brand emergenti affrontate e presentate negli articoli del brand journal. Un e-commerce B2B per rivenditori e concept store permette di entrare all’interno del settore retail, affiancando alla promozione del magazine anche quella della linea di abbigliamento. Questa scelta può rivelarsi utile anche per la costituzione e l’ampliamento della community che sarebbe raggiunta anche tramite il Word Of Mouth dei retailers e permette di agganciarsi con eventi e realtà commerciali. Questa strategia è supportata anche da uno studio di Frost&Sullivan: “Future of B2B online retailing”, in cui si afferma che nei prossimi anni ed entro il 2020 la vendita online ai negozi raggiungerà il 27% del totale del commercio dell’industria manifatturiera ed identifica come principali competitor la Cina e gli Stati Uniti che stanno già largamente utilizzando questa politica. Applicare questa strategia ad un brand italiano significherebbe bypassare la solitamente mass market iniziativa dei due paesi per collocarsi in una fascia qualitativa e di prezzo più alta, sfruttando anche il valore del Made In Italy.
D.3 DEFINIZIONE ED IDENTITA’ DEL MARCHIO Coolhunter è un concept webzine di lifestyle metropolitano. Il magazine affronta temi quali moda, arte, musica e spettacolo relativi allo stile di vita smart metropolitano. Dal punto di vista grafico lo stile black&white riflette l’animo minimalista ed urbano di Coolhunter. La ricerca delle tendenze dal basso rovescia il processo creativo tradizionale che eleva lo stilista a “dittatore” di stile. La varietà di contenuti proposti porterà l’utente a delineare il proprio stile senza rinunciare a bellezza, eleganza e ricercatezza. L’obiettivo è diventare un’enciclopedia dei talenti emergenti e delle avanguardie nelle campo del fashion, dell’arte, della musica e del design. D.4 MARKETING MIX - COMUNICAZIONE La comunicazione sarà incentrata sulla creazione di contenuti potenzialmente virali, costruiti sulla base di quattro fattori fondamentali: -
Immaginario : I ritmi di vita frenetici della maggior parte dei professionisti che si muovono nei contesti metropolitani. La giornata continua dopo le 8 ore medie di lavoro e, spesso, si passa dall’ufficio all’aperitivo/cena o all’evento di turno senza avere la possibilità di passare da casa a cambiarsi.
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Stile: Linguaggio moderno ma “pulito” (evitando gli abusi di slang giovanili), ricercato ma non erudito, diretto, asciutto e originale. Il tono riflette la trasversalità del target e degli argomenti trattati, che spaziano dall’alta moda allo streetwear, dall’arte all’artigianato, dalle tendenze allo spettacolo.
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Call to action : My Casual Friday . Ogni venerdì i lettori di Coolhunter saranno invitati a condividere video o fotografie che abbiano come oggetto la loro concezione di Casual Friday. Gli hashtag da utilizzare saranno #Men@Work e #Women@Work COOLHUNTER powered by Kenneth Grace 20
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Emozione : Passione per la vita metropolitana e, in particolare. l’attrazione per le numerose possibilità che la stessa offre, la curiosità per tutto ciò che rappresenta novità e la continua ricerca di stimoli.
Inoltre saranno presi in considerazione i criteri come Focus on audience, Find a voice, Be Credible, Keep it simple, Think Visual, Unbrand your content.
Le keywords di riferimento saranno : ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●
Smartwear Coolhunter Streetwear Accessori Bellezza Benessere Tendenza Fashion job Men@work Women@work Moda etica Happy hour
E. DEFINIZIONE TATTICHE,STRUMENTI E TECNICHE UTILIZZATE Contestualmente al lancio della nuova linea Smartwear di Kenneth Grace, si è pensato alla realizzazione di un progetto di brand journalism che, attraverso la creazione e la condivisione di contenuti legati al mondo della moda, dell’arte e dello spettacolo, rappresenti in maniera chiara, coerente e riconoscibile uno stile di vita metropolitano nel quale possa riconoscersi il target considerato. Per divenire opinion leader del settore moda casual è necessario adattare lo storytelling aziendale all’interattività dei social media, attraverso un sito di brand journalism che sia content & user oriented. Il sito realizzato su piattaforma Wordpress con Template Responsive, rispetterà l’immagine coordinata di Coolhunter, sia nella grafica che nella divisione in sezioni o “rubriche” che saranno maggiormente specificate operativamente al paragrafo E.1 . L’operazione di content marketing si svilupperà sul sito wordpress coolhunter.it, in concomitanza con la relativa pagina facebook, instagram e twitter con gli stessi argomenti declinati differentemente a seconda del contesto utilizzato (facebook con post più lunghi, twitter con l’utilizzo di hashtag specifici fecenti riferimento alle keywords, Instagram con la focalizzazione sulle foto, hashtag e coerenza stilistica dei contenuti).
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Il tutto sarà svolto prediligendo video e immagini realizzati dal team e riducendo al minimo il collegamento a link esterni non di proprietà. Sia sul sito Wordpress che sulla pagina Facebook sarà inserito un form di sottoscrizione per la ricezione della newsletter, seguendo i principi del permission marketing. Successivamente, una volta creato il database mail, verrà utilizzata una newsletter settimanale, come strumento operativo per le campagne di marketing e per aumentare il coinvolgimento, che conterrà i contenuti più rilevanti e maggiormente condivisi sui social. La newsletter avrà l’obiettivo di avvicinare l’utente al brand creando un appuntamento settimanale fisso, quasi un momento di incontro con il brand ed approfondimento delle tematiche affrontate attraverso i post.
E.1. TECNICHE E STRUMENTI DELLE PAGINE SUI SOCIAL E DEL SITO Il sito Wordpress verrà organizzato in più sezioni, una per ogni rubrica settimanale, una di esse sarà dedicata alle news. La divisione in rubriche permette di raggiungere utenti non strettamente legati al settore moda, ma interessati ad argomenti quali musica, arte, eventi, ricerca di lavoro. In tal modo sarà possibile interagire con community più ampie. Nello specifico le sezioni scelte sono: - Jobshunter (post settimanale, solitamente di lunedì, che proponga offerte di lavoro nel fashion con link alle offerte e consigli utili su CV e selfmarketing per affrontare i colloqui); - Be smart, be sneakers (post settimanale, solitamente di martedì, in cui si analizzano tendenze e brand relative alla scarpa casual e sportiva); - Viralfashion (post settimanale, solitamente di mercoledì, che proponga contenuti potenzialmente virali e preferibilmente autoprodotti dal team); - Trendsetter (post settimanale, solitamente di giovedì, che analizzi le possibili tendenze future dell’abbigliamento sia come evoluzione che come possibile utilizzo futuro- es. post paisley bandana) - Yes weekend (post settimanale, solitamente di venerdì, che proponga eventi, aperitivi e relativi outfit e consigli di stile) - Funhunters (post settimanale, solitamente di sabato, incentrato su eventi e manifestazioni in programma o anche tour alternativi per lo shopping) - Cool-Art (post settimanale, solitamente di domenica, che riporti mostre ed eventi culturali) - E(ste)ticamente (sezione di ricerca di moda a produzione etica, collocabile in alternanza con Viralfashion)
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E.2. PROGRAMMAZIONE PERIODICA DEI CONTENUTI - Programmazione settimanale Obiettivo: pubblicazione giornaliera di almeno un post. Orari di pubblicazione: - durante le settimana a rotazione tra 8:45, 11:00, 13:00, 18:00, 21:00 in base ai dati di traffico registrato dagli Insight Facebook; - nel week end pubblicazioni alle 11:00 e alle 19:00. La programmazione potrà subire l’aggiunta di nuovi post in caso di collegamenti con l’attualità e per eventuali operazioni di real time marketing.
Esempio di Programmazione (dall’ 11 al 17 Maggio 2015): - Lunedì 11: Sezione Jobshunter_ consigli per trovare lavoro nel mondo della moda. Introduzione della nuova sezione - Martedì 12:Sezione Be smart be Sneaker_ post su scarpe riciclate Springa - Mercoledì 13: Viral Fashion_Video Cool Hunter Phylosophy - Giovedì 14: Sezione Trendsetter_Tendenze costumi estate 2015 - Venerdì 15: Sezione Yes weekend_Spring Attitude Festival.Il Coachella Made in Italy - Sabato 16: Sezione Funhunters_Roma Photo Marathon 2015 - Domenica 17: Sezione Cool Art_David Lachapelle in mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma
Già da oggi è possibile stilare un calendario di eventi speciali , che daranno vita a post ad hoc : MAGGIO 2015 Biennale di Venezia_Reportage con album foto e video Expo MilanoModa (gli eventi in concomitanza del settore moda)
GIUGNO 2015 dal 13 al 15 London Fashion Week Uomo_Reportage con album foto e video dal 13 al 16 New York Fashion Week_Reportage con album foto e video dal 16 al 19 Pitti Immagine Uomo_Reportage in diretta inviata e speciale settimanale in anticipo per presentare gli espositori e settimana successiva per presentare le nostre scelte in fatto di tendenze. Interviste e report fotografico dal 18 al 20 White Milano Fiera Uomo_Reportage con album foto e video dal 20 al 23 Milano Fashion Week Uomo_Reportage con album foto e video dal 24 al 28 Paris Fashion Week Uomo_Reportage con album foto e video
LUGLIO 2015 date (non ancora confermate) AltaRomaAltaModa con reportage in diretta inviata COOLHUNTER powered by Kenneth Grace 23
dal 5 al 10 Paris Haute Couture_Reportage con album foto e video dal 6 al 10 Berlin Fashion Week_Reportage con album foto e video date (non ancora confermate) Bread&Buttern Berlin_Reportage con album foto e video SETTEMBRE 2015 dall’8 al 10 White Milano Fiera Donna_Reportage con album foto e video dall’8 al 10 Milano Unica Fiera_Reportage con album foto e video dal 9 al 10 Lineapelle Fiera Milano_Reportage con album foto e video dal 10 al 12 New York Fashion Week Women_Reportage con album foto e video dal 18 al 22 London Fashion Week Women_Reportage con album foto e video dal 23 al 29 Milano Fashion Week Women_Reportage con album foto e video dal 30 al 7 Ottobre Paris Fashion Week Donna_Reportage con album foto e video OTTOBRE 2015 dal 30 Settembre al 7 Paris Fashion Week Donna_Reportage con album foto e video dal 12 al 17 Tokyo Fashion Week_Reportage con album foto e video dal 16 al 23 Festival Internazionale del Cinema di Roma_Reportage con album foto e video GENNAIO 2016 (non ancora confermate) AltaRoma AltaModa con reportage diretta inviata (non ancora confermate) Berlin Fashion Week_Reportage con album foto e video (non ancora confermate) Pitti Immagine Uomo_con reportage in diretta inviata e speciale settimanale in anticipo per presentare gli espositori e settimana successiva estrapolazione tendenze dal 16 al 18 White Milano Fiera Uomo_Reportage con album foto e video FEBBRAIO 2016 (non ancora confermate) Milano Fashion Week_Reportage con album foto e video (non ancora confermate) Paris Fashion Week_Reportage con album foto e video (non ancora confermate)London Fashion Week_Reportage con album foto e video (non ancora confermate) New York Fashion Week_Reportage con album foto e video dal 27 al 29 White Milano Fiera Donna_Reportage con album foto e video MARZO 2016 dal 14 al 19 Tokyo Fashion Week_Reportage con album foto e video (non ancora confermate) Coachella Festival Los Angeles_Reportage con album foto e video e consigli sullo stile
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