Félix candela & cuba

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Fausto Giovannardi


Félix Candela & Cuba È poca cosa la letteratura disponibile intorno alle opere ed al rapporto tra Félix Candela e Cuba. Certo è che il rapporto principale è quello strinto con la famiglia Borges di architetti dell’Avana, Max Borges del Junco ed i figli Max ed Enrique Borges Recio, che fecero parte,, questi ultimi, della generazione di architetti che dopo aver studiato negli Stati Uniti, ispirati dai “maestri “ Neutra, Mies Van de Rohe, Gropius e Saarinen, rinen, dettero vita al Movimento Moderno in versione cubana. Le opere note sono poche e difficile difficile ne è anche la datazione, comunque individuabile tra il 1951 ed il 1958 e si conclude con la collaborazione al progetto di José Luis Sert per il Palazzo Presidenziale Presidenziale dell’Avana, non realizzato. Il rapporto principale è con Max Borges ed è probabile che Candela abbia fatto solo da consulente progettuale per le strutture e che ai lavori di costruzione non abbia preso parte Cubierta Ala, ma imprese locali. Il primo lavoro noto, in cui compaiono gli ombrelli di Candela è,, probabilmente una casa privata; quella di Santiago Claret sul Malecón al n.215.

Casa di Santiago Claret

Fausto


Night Club Tropicana,1951 Del 1951-52 52 è quello che viene ancora oggi definito il capolavoro di Max Borges Jr, il night club Tropicana ( Avana, Calle 72 e Línea del Ferrocarril, Marianao)

Si trova immerso in un bellissimo parco con alberi magnifici e tanto verde che entra ntra anche all’interno, creando la magica illusione di essere ancora all’aperto. Cinque grandi archi di gusci sottili, la cui luce varia da 12 a 27 metri, sono posizionati in modo eccentrico l’uno dall’altro, decrescendo pure in altezza da 10 a 5 metri arrivando ivando al palco dell’orchestra. Le aperture tra i gusci sono vetrate (Arcos de Cristal), come pure di vetro è il fronte della volta più alta con porte scorrevoli alla base. Così, Così a chi balla dentro, si aprono inaspettate visuali dell’esterno, con gli alberi, il giardino e le attività all’aperto. Le volte sono spesse solo 7 cm ed all’interno sono rivestite con pannelli dall’aspetto fresco ed ovattato e dalle straordinarie proprietà acustiche, mentre le l superfici esterne sono rivestite con pietra locale. Nel grande spazio all’aperto, un bar e tavolini su piani a diversi livelli, con lo spazio per l’orchestra raggiungibile con una rampa e vicino ad una grande scultura di acciaio (tubi di 2 cm e lastre di 12x1,5cm) che mostra le generatrici del paraboloide iperbolico.




Club Nautico, 1953 152 V Avenida, distretto Miramar, municipalità Playa, L’Avana Fuori una quindicina di chilometri dall’Avana vecchia, nel quartiere di Marianao, c’è una grande cupola a forma di onda, che prima della rivoluzione ospitava il Club Nautico. Forme morbide, luce naturale, atmosfera seducente, avvolgente, protettiva. Una architettura fatta di paraboloidi in cemento armato blu e bianco dentro e blu e rosso fuori. Volumi puri dalle forme ondulate, illuminati dalla luce che filtra dai lucernari che ricamano la parte bassa della copertura, segnata dall’assenza di pareti, all’ingresso e verso il mare. Oggi si chiama Centro Felix Elmusa, in onore ad un combattente di Fidel Castro, ed è un dopolavoro ad uso esclusivo degli impiegati dell’aeronautica civile cubana.



Flores Antilla, 1955 Del 1955 è l’edificio per la vendita di fiori, “Flores Antilla” per la signora Carmen Correl de Cassellas in calle 23 nel quartiere habanero de El Vedado.

Foto da elcaribe.org


Panteón de la familia Núñez Gálvez, 1956 Cimitero de La Avana Una forma semplice, quasi una tenda, ancora oggi testimonia la sua appartenenza al codice architettonico del Movimento Moderno. Il progetto del monumento funerario, con le strutture di Félix Candela, è dei fratelli architetti Max e Enrique Borges.


Banco Núñez, 1957 Avana, Playa Querejeta In questo edificio per una banca è espresso chiaramente l’intento modernista di rendere visibile all’esterno l’attività interna, con una enorme facciata vetrata. Su una pianta triangolare, dettata dal lotto edificabile, la struttura è incernierata su sei paraboloidi iperbolici (Hypar), un piano che copre un ampio spazio con pochi supporti e lasciando libera la facciata. Tra le due file di hypar un lungo lucernario illumina dall’alto l’interno. Il caveau è un cubo in marmo collocato ad angolo tra le pareti, quasi a caso, per rimarcare l’aspetto informale della banca.


Palazzo Presidenziale,1956 La Avana, 1956-58 Josep Lluís Sert (Barcelona 1902-1983) coinvolge nel progetto anche Pier Luigi Nervi, insieme agli architetti cubani Mario Romañach (1917-84) e Gabriela Menéndez Garcia,(1917-2008) probabilmente con l’intento di dare un’impronta internazionale al progetto che si colloca all’interno del Piano Pilota per l’Avana redatto dal TPA (Town Planning Associated di Sert e Paul Lester Wiener) ed a cui ha chiamato a collaborare come strutturista Félix Candela.


Casa di Enrique Borges Recio, 1957 Forse l’ultimo lavoro in Cuba è la collaborazione al progetto della casa del fratello di Max Borges, Enrique. La Avana 1957


La Jacaranda, Juarez Mexico D.F. 1954 Al di fuori di Cuba, Candela e Max Borges hanno sicuramente collaborato alla costruzione del Night club La Jacaranda, Juarez Mexico D.F. intorno al 1954.


A La Avana con Max Borges Night Club Tropicana, 1951 Club Nautico, 1953 Flores Antilla, 1955 Capella Nunez Galvez, 1956 + Enrique Borges Banco Nunez, 1957 A La Avana con Enrique Borges casa d’abitazione, 1957 A La Avana con J. L. Sert Palazzo Presidenziale, 1957

Max Borges Jr. (1916-2009) Ha studiato architettura presso il Georgia Technical Institute e la Harvard University, una volta laureato inizia a lavorare a Cuba con il padre, Max Borges del Junco. Ha partecipato alla “Quema de los Vignolas”, insieme a Mario Romañach, Antonio Quintana e Emilio del Junco, giovani architetti che proponevano cambiamenti nei canoni dell’architettura classica fino ad allora presente a Cuba. Erede dei "Maestri", Neutra, Mies Van de Rohe, Walter Gropius e Saarinen, Borges aspirava a che l’architettura a Cuba abbracciasse i codici del Movimento Moderno, sviluppato nel quadro dell'identità nazionale. Dopo il 1959 tutta la famiglia emigra negli Stati Uniti, dove Max continuerà a lavorare con il fratello Enrique a progetti di edifici commerciali e residenziali nella zona di Washington.

Fonti Modern Architecture in Latin America: Art, Technology, and Utopia Luis E. Carranza, Fernando Luiz Lara University of Texas Press, 2015 Pier Luigi Nervi negli Stati Uniti: 1952-1979 : master builder of the modern age Alberto Bologna Firenze University Press, 2013 The Writings of Josep Lluís Sert Josep Lluís Sert Yale University Press, 2015– Night Club Havana Cuba,

Thin-shell concrete vaults Progressive Architecture , VI 1954 pag. 108 Elena Luraghi Tropical blue all'Avana Un ex club nautico, oggi resort, dell'aeronautica civile cubana Marieclaire 19 Agosto 2011 Colin Faber Candela, the shell builder New York, Reinhold Pub. Corp 1963 Félix Candela il costruttore di sogni Fausto Giovannardi, goware,2015


English text Félix Candela & Cuba It is a small thing the available literature around the works and the relationship between Félix Candela and Cuba. What is certain is that the main relationship is with the Borges family of Havana architects, Max Borges del Junco and sons Max and Enrique Borges Recio, who were part, the latter, of the generation of architects who after studying in the United States, inspired by the "masters" Neutra, Mies Van de Rohe, Gropius and Saarinen, they gave birth to the Modern Movement in the Cuban version.The known works are few and difficult it is dating, however, identified between 1951 and 1958 and concludes with the collaboration in the project of José Luis Sert for the Presidential Palace of Havana, not realized. The main relationship is with Max Borges and is likely to Candela has made only by the design consultant for the complex and that the construction work has not taken part Cubierta Ala, but local businesses. The first known work, in which the candle umbrellas appear is probably a private house; that of Santiago Claret on the Malecón # 215. Night Club Tropicana,1951 Of 1951-52 it is what today is still called the masterpiece of Max Borges Jr, the Tropicana night club (Havana, Calle 72 and Linea del Ferrocarril, Marianao).It is set in a beautiful park with magnificent trees and greenery that goes inside, creating the illusion of magic still be outdoors. Five large arches of thin shells, whose light varies from 12 to 27 meters, are positioned eccentrically from each other, as well decreasing in height from 10 to 5 meters coming to the orchestra stage. The openings between the shells are glazed (Arcos de Cristal), as well as of glass is the front of the vault higher with sliding doors at the base. So, to those who dance in, open views of the exterior unexpected, with the trees, the garden and the outdoor activities. The vaults are only 7 cm thick and inside are lined with cool looking panels and muffled and extraordinary acoustic properties, while the outer surfaces are coated with local stone. In the large open space, a bar and tables on planes at different levels, with space for the orchestra reached by a ramp and near a large steel sculpture (2 cm tubes and plates 12x1,5cm) showing the generatrices of the hyperbolic paraboloid. Club Nautico, 1953 152 V Avenida, distretto Miramar, municipalità Playa, L’Avana Out of fifteen kilometers from Havana old, in the Marianao neighborhood, there is a large dome-shaped wave, which before the revolution was home to the Club Nautico. Soft shapes, natural light, seductive atmosphere, enveloping, protective. An architecture made of reinforced concrete paraboloids in blue and white inside and outside red and blue. pure volumes with undulating forms illuminated by the light that filters through the skylights that embroider the lower part of the cover, marked by the absence of walls, and the entrance to the sea. Now it called Centro Felix Elmusa, in honor to a fighter of Fidel Castro, and is a recreational club for the exclusive use of the Cuban civil aviation employees. Flores Antilla, 1955 1955 is the building for the sale of flowers, "Flores Antilla" for Mrs. Carmen de Correl Cassellas on Calle 23 in the habanero de El Vedado. Panteón de la familia Núñez Gálvez, 1956 Cemetery of La Havana A simple shape, like a tent, still testifies to his membership in the architectural code of the Modern Movement. The project of the funerary monument, with the structures of Félix Candela, is the architect brothers Max and Enrique Borges. Banco Núñez, 1957 Havana, Playa Querejeta In this building for a bank it is clearly expressed the modernist aims to reveal outside the internal activities, with a huge glass facade. On a triangular plan, dictated by the building lot, the structure is hinged on six hyperbolic paraboloids (Hypar), a plan that covers a large area with few supports and leaving the facade. Between the two of hypar file a long skylight illuminates the interior from above. The vault is a marble cube placed at an angle between the walls, almost at random, to mark the informal look of the bank. Palazzo Presidenziale,1956 Havana, 1956-58 Josep Lluís Sert (Barcelona 1902-1983) in the project also involves Pier Luigi Nervi, together with the Cuban architects Mario Romañach (1917-84) and Gabriela Menéndez Garcia (1917-2008) probably with the intention of giving an impression in the international project that is part of the Pilot Plan for Havana prepared by TPA (Town Planning Associated Sert and Paul Lester Wiener) and was called to work as a structural engineer Félix Candela. Casa di Enrique Borges Recio, 1957 Perhaps the last work in Cuba is the cooperation in the project of his brother's house Max Borges, Enrique. Havana 1957 La Jacaranda, Juarez Mexico D.F. 1954 Outside of Cuba, Candle and Max Borges have certainly contributed to the construction of the Night club La Jacaranda, Juarez Mexico D.F. circa 1954. Max Borges Jr. (1916-2009) He studied architecture at the Georgia Technical Institute and Harvard University, after graduating he started working in Cuba with his father, Max Borges del Junco. He participated in the "Quema de los Vignolas", along with Mario Romañach, Antonio Quintana and Emilio del Junco, young architects who proposed changes in the architecture classical canons hitherto present in Cuba. Heir of the "Masters", Neutra, Mies Van de Rohe, Walter Gropius and Saarinen, Borges aspired to that architecture in Cuba embraced the codes of the Modern Movement, developed in the framework of national identity. After 1959 the whole family emigrated to the United States, where Max will continue to work with his brother Enrique to projects of commercial and residential buildings in the Washington area.


3 settembre 2016

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