Nel Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, nella sala Baldelli è conservata questa statuetta di bronzo etrusca, proveniente dal Peglio - Firenzuola. Questa la descrizione che la presenta: ZEUS da Firenzuola - Pegli (Fine VI – prima metà V sec. A.C.) Rinvenimento del 1728 Dono di Domenico Girolamo Venuti (1666-1729) auditore fiscale dei Granduchi Dal 1718 educatore dei nipoti Marcello,Ridolfino e Filippo Venuti. Vicino
una
Barra
con
l’iscrizione
arcenzios’, nella cui descrizione si legge : stessa provenienza dello Zeus?
Più in dettaglio sembra che la statuetta ( e la barra?) provenga dalla località “Vulcano” del Peglio di Firenzuola, posto sull’antica strada etrusca che scendeva nella valle del Santerno, dal Passo dell’Ospedaletto (poi Passo dell’Osteria Bruciata), passando da Roncopiano e passato il Santerno, risaliva poi al Peglio e Pietramala, poi valicava il Colle di Canda e passando dal Sasso di San Zanobi per raggiungere la Valle dell’Idice dove esistevano gli abitati etruschi di Monte Bibele e Monterenzio (BO).
Ospedaletto in una carta del ‘500
“ dieci anni orsono venne rinvenuto, insieme a diversi oggetti votivi ed altri piccoli reperti, tra i resti di un antichissimo tempietto nelle vicinanze del Peglio, …, nella direzione occidentale della zona, vicino per di più a quei lughi in cui si possono osservare quattro fuochi di vulcano” . Gori A.F. Museum Etruscum 1737. Testo in latino riportato in Il Museo dell’Accademia di Cortona, P.Bocci e A.M. Maetzke, Arti Grafiche Giorgi e Gambi, Firenze 1992
Tinia
o Vertumna è la massima divinità etrusca, corrispondente
a Zeus e a Giove. Spesso rappresentata con la barba, mentre è più raro vederla rappresentata con un aspetto giovanile. Il suo attributo distintivo è la folgore, specie di fulmini da lui scagliati. Oltre alla folgore, può portare anche uno scettro, talvolta simile a un tridente.
Domenico Giordano Venuti (Cortona 1663 Firenze 1729) di nobile famiglia di origine Longobarda, personaggio importante di Cortona tra il
è stato un
XVII e XVIII secolo,
laureatosi a Pisa in diritto diviene giudice a Genova, nelle legazioni pontificie d' Urbino e di Bologna, quindi a Siena ed a Firenze col titolo d'auditore di Rota, infine nel 1718 è nominato auditore fiscale del Granducato di Toscana, carica di grande importanza. Da sempre interessato alle opere d’arte ed all’archeologia educherà in tal senso i suoi tre nipoti, che una volta rientrati a Cortona, saranno tra i fondatori dell’accademia etrusca (1727).
I fuochi di Pietramala Per molti secoli fu creduto che i terreni
ardenti
costituissero
la
bocca di un vulcano nascosto fra le viscere fuochi passato amuleti
della sono
terra. stati
monete
Attorno
ai
rinvenuti
in
d'oro,
pagani,
idoli
e
gettati
probabilmente dai viandanti come doni propiziatori vicino a questi “spiragli dell'Inferno�. Pare che le sorgenti dei fuochi fossero localizzate in quattro differenti punti, tutti situati nelle vicinanze di Pietramala, e conosciuti con il nome di Fuoco del Legno, Fuoco del Peglio, Acqua Buia e Canida. Questo fino al novembre del 1939 quando fu inaugurato il primo gasdotto che portava a Firenze il gas estratto a Pietramala.
A cura di Fausto Giovannardi fausto.giovannardi@gmail.com 20170610 Fonti: MAEC Cortona Museo Archeologico Dicomano (Fi) Tagliaferri Piercarlo, Il Peglio – Pagnini Editore 2005
The young Etruscan Zeus of Firenzuola In the Museum of the Etruscan Academy and the City of Cortona, this small statue of Etruscan bronze, from Peglio - Firenzuola, is preserved in the Baldelli room. This is the description that presents it: ZEUS by Firenzuola - Pegli (End VI - first half of V century BC) Restoration of 1728 Gift of Domenico Girolamo Venuti (1666-1729) tax auditor of the Grand Duke From 1718 he was educator of his grandchildren Marcello, Ridolfino and Filippo Venuti. Near a Bar with the inscription arcenzios', in the description of which reads: the usual origin of Zeus? More in detail it seems that the small statue (and the bar?) Comes from the "Vulcano" Peglio di Firenzuola, located on the ancient Etruscan road that descended into the Santerno valley, the Ospedaletto Pass (then the Pass of the Osteria Bruciata) Passing through Roncopiano and crossing the river Santerno, then climbing to Peglio and Pietramala, then going through the Colle di Canda and passing through the Sasso di San Zanobi to reach the Idice River Valley where there were Etruscan villages of Monte Bibele and Monterenzio (BO) . Ospedaletto in a card of the '500 Tinia or Vertumna is the highest Etruscan divinity, corresponding to Zeus and Jupiter. Often represented with beard, while it is rarer to see it represented with a youthful appearance. Its distinctive attribute is the lightning, especially lightning strikes. In addition to the lightning, it can also bring a scepter, sometimes similar to a trident. Domenico Giordano Venuti (Cortona 1663 Florence 1729) of noble family of origin Longobarda, was an important character of Cortona between the seventeenth and eighteenth centuries, graduating in Pisa as a law judge in Genoa, in the papal legacies of Urbino and Bologna, Then in Siena and Florence with the title of auditorium of Rota, finally in 1718 is appointed tax auditor of Tuscany, which is of great importance. He has always been interested in art and archeology, so his three grandchildren, who once returned to Cortona, will be among the founders of the Etruscan Academy (1727). The fires of Pietramala For many centuries it was believed that the ardent soils formed the mouth of a volcano hidden within the bowels of the earth. Around the fires, gold coins, pagan idols and amulets have been found in the past, probably cast by travelers as propitiatory gifts near these "spiragli di inferno". It seems that the sources of the fires were located in four different points, all located near the Pietramala, and known as the Fire of the Wood, the Fire of the Peglio, the Buia Acqua and Canida. This was until November 1939 when the first gas pipeline was brought to Florence to extract the gas extracted from Pietramala