La costruzione della “terra nuova” di Firenzuola (insieme a quella di Santa Barnaba, poi Scarperia) fu decisa dalla Repubblica Fiorentina con deliberazione del 1306 per espandersi sull’Appennino, dove da secoli dominava la potente famiglia degli Ubaldini (alpes ubaldinorum) e garantirsi il passaggio sicuro verso Bologna e la pianura padana. Ci vollero 26 anni per arrivare, l’8 aprile 1332 alle otto di mattina, alla posa della prima pietra della futura cittadella murata. Giovanni Villani (Firenze, 1276 – 1348) Nuova Cronica - LIBRO UNDECIMO cap. CC Come il Comune di Firenze ordinò di fare la terra di Firenzuola oltre alpe. Nel detto anno (1332 ndR), avendo i signori Ubaldini disensione e guerra insieme, ciascuna parte a gara mandando al Comune di Firenze di volere tornare a l'ubidienza e a la signoria del Comune, traendogli di bando, per gli Fiorentini fu accettato; ma ricordandosi che per molte volte s'erano riconciliati per simile modo col Comune di Firenze, e poi rubellatisi a loro posta e vantaggio, come si può trovare per adietro, si provide per lo detto Comune di fare una grossa e forte terra di là dal giogo dell'alpe in sul fiume del Santerno, acciò che i detti Ubaldini più non si potessono rubellare, e' distrittuali contadini di Firenze d'oltre l'alpe fossono liberi e franchi, ch'erano servi e fedeli de' detti Ubaldini; e chiamarono a fare fare la detta terra sei grandi popolani di Firenze con grande balìa intorno acciò. E essendo i detti uficiali in sul palazzo del popolo co' signori priori insieme in grande contrasto, come si dovesse nominare la detta terra, e chi dicea uno nome e chi un altro, noi autore di questa opera trovandone tra loro, dissi: “Io vi dirò uno nome molto bello e utole, e che si confà a la 'mpresa, però che questa fia terra nuova e nel cuore dell'alpe, e nella forza degli Ubaldini, e presso alle confini di Bologna e di Romagna; e s'ella non ha nome che al Comune di Firenze ne caglia e abbiala cara, a' tempi aversi di guerra che possono avenire, ella fia tolta e rubellata ispesso; ma se le porrete il nome ch'io vi dirò, il Comune ne sarà più geloso e più sollecito a la guardia: perch'io la nominerei, quando a voi piacesse, Firenzuola”. A questo nome tutti in accordo sanza alcuno contrasto furono contenti, e il confermarono, e per più aumentare e favorare il suo stato e potenza le diedono per insegna e gonfalone mezza l'arme del Comune, e mezza quella del popolo di Firenze; e ordinarono che la maggiore chiesa di quella terra, conseguendo al nome, si chiamasse San Firenze; e feciono franco chi l'abitasse X anni, recando tutte le genti vicine e ville d'intorno ad abitarla, e traendogli d'ogni bando di Comune; e ordinarvi mercato uno dì della semmana. E cominciossi a fondare al nome di Dio a dì VIII d'aprile del detto anno quasi alle VIII ore del dì, provedutamente per istrolagi, essendo ascendente il segno del Leone, acciò che·lla sua edificazione fosse più ferma e forte, e stabile e potente.
Firenzuola nasceva sul Piano dell’Arca, l’ampia sponda del Santernopoco a valle della sorgente. Doveva avere Mura di 633 braccia di lunghezza e 342 di larghezza, (370x200 mt.) con quattro porte: porta Fiorentina, porta Bolognese, Porta S. Maria (verso Cornacchiaja, Porta S. Pietro (verso la valle del Santerno). Le porte terminare ad arco con in alto un vano per il verricello per la calata della saracinesca, alta 7 braccia ( 4 metri circa). L’altezza totale delle porte doveva arrivare a 26 braccia (15 mt), mentre le Mura dovevano avere 16 torri di cui 4 negli angoli, ed essere alte 11,70 mt. Nel 1342, quando rimanevano da completare le parti di coronamento delle Mura e delle Porte, la Repubblica ridusse l’impegno della guarnigione, e gli Ubaldini ne approfittarono ed invasero, incendiarono e distrussero tutto. La ricostruzione riprese con lentezza e fatica, fino al 1351 quando i Visconti, a cui si allearono gli Ubaldini, conquistarono Bologna, presero Visignano e Monte la Fine, Piancaldoli, Castiglioncello e a luglio scesero fino a Firenzuola, distruggendola di nuovo e cercando poi, senza successo, di marciare su Firenze. La potenza della Repubblica Fiorentina aumenta e fra il 1358 ed il 1362 entra in possesso di numerosi castelli degli Ubaldini. Nel 1361 vi è l’apertura della strada del Giogo da Scarperia, fatta per scansare quella più antica che passava nel mezzo dei possedimenti degli Ubaldini per Castel Guerrino e Cornacchiaja. Intanto Firenzuola era una cittadella senza Mura e difese e finalmente nel 1371 la Repubblica decise di procedere alla ricostruzione. Nel gennaio 1373 fu nominato il Vicario dell’Alpe che doveva risiedere nel castello. Nasce ufficialmente il Comune di Firenzuola e finisce la signoria degli Ubaldini che hanno dominato il Mugello e l’alta Valle del Santerno per seicento anni. Nel 1377 non c’erano le Mura ma c’era la Rocca che serviva come residenza del Podestà, che in quel tempo era Michele di Lando (1343-1401). La cui figura di protagonista storico emerge poco dopo, nel contesto della rivolta dei Ciompi a Firenze, nel luglio 1378, quando fu eletto gonfaloniere di giustizia a rappresentare gli interessi del popolo minuto. Trascorre quasi un secolo, perché è solo nell’ottobre del 1470, con la’vvento al potere di Lorenzo il Magnifico, che prende il via una nuova (ed ultima) stagione di lavori per fortificare Firenzuola e renderla in grado di contrastare i pericoli d’invasione dal Nord. Ma i Fiorentini, finita la guerra di Serezana, vissono infino al 1492 che Lorenzo de' Medici morì, in una felicità grandissima: perché Lorenzo, posate l'armi d'Italia, le quali per il senno e autorità sua si erano ferme, volse l'animo a fare grande sé e la sua città, … E perché in nel suo stato più quieta e secura vivesse, e potesse i suoi nimici, discosto da sé, combattere o sostenere, verso Bologna, nel mezzo delle alpi, il castello di Fiorenzuola affortificò; Niccolò Machiavelli - Istorie Fiorentie, libro VIII 1532
Lorenzo il Magnifico (1449-1492), Lorenzo di Piero de' Medici, a fianco nel ritratto di Agnolo Bronzino, pur senza ricoprire alcuna carica è stato signore di Firenze dal 1469 fino alla sua morte. Oltre che uomo politico è stato scrittore mecenate, poeta ed umanista, ed uno dei più importanti uomini del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere. I lavori procedono spediti tra il 1472 ed il 1478 (congiura dei Pazzi con l’uccisione di Giuliano fratello di Lorenzo dei Medici), si fermano o quasi fino al 1488. Nel 1494 fu nominato il castellano della fortezza e il relativo corpo di guardia e l’anno seguente la Rocca era terminata. Dal maggio del 1496 sovrintende all’opera Antonio da Sangallo il vecchio, che darà alle Mura la configurazione finale contro il tiro a fuoco. Le Mura furono completate con 4 bastioni ad angolo acuto ai quattro angoli, due cavalieri a saliente ottuso che interrompevano le cortine di cui uno incorporante la Rocca e le due porte a pianta poligonale. Alla fine del XV secolo l’artiglieria “ a fuoco”, con le micidiali palle di ferro, impose radicali innovazioni nei sistemi difensivi. Nasce il bastione, di cui la seconda fortificazione di Firenzuola ne è uno dei primi esempi.
“… si tratta probabilmente del primo esempio assoluto di centro abitato precostituito che ricevette una intera cerchia con tracciato regolare sistematicamente bastionate attraverso una formula rimasta concettualmente immutata, anzi raramente attuata con altrettanto rigore.” Carlo Perogalli- Rocche e forti Medicee, Rusconi Milano 1980 La realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore (1420-1437) da parte di Filippo Brunelleschi segna la nascita di un nuovo sistema costruttivo, che permette di realizzare delle cupole, anche di grande diametro, senza dover usare le centine di legno per sostenerle durante la fase di costruzione. Questa tecnica viene impiegata dal Brunelleschi anche in costruzioni di minore rilevanza, come ad esempio le cupolette di Santo Spirito e di San Lorenzo e la cupola della Sagrestia Laurenziana. Con la sua morte, avvenuta nel 1446, sembra che questa tecnica sia stata poco praticata, o almeno non si conoscono opere realizzate nei primi anni dopo la sua morte. Solo verso il finire del secolo questa tecnica viene nuovamente utilizzata in modo intensivo, prima da Antonio da Sangallo il Vecchio nel 1497 nella Camera di Volata delle Mura di Firenzuola, con una cupola emisferica, e poi da altri membri della grande famiglia dei Sangallo. Mario Docci - Le volte autoportanti apparecchiate a spinapesce In: Le cupole Murarie: storia analisi interventi - A cura di Paolo Rocchi Edizioni PRE progetti Roma 2011
Foto dell’interno della Rocca, sede del Museo della Pietra Serena di Firenzuola con la volta a spinapesce
L’ultimo finanziamento è deliberato dalla Repubblica Fiorentina il 27/4/1502. Le Mura hanno forma rettangolare con quattro bastioni acuti agli angoli e due ottusi come rompitratta, di cui quello a Nord Est in mezzeria, mentre la Rocca, preesistente, è spostata leggermente a sud, con le due porte al centro dei due lati nuovi. La distanza tra le due porte è 202 metri e 186 metri tra la Rocca e il lato opposto. Il dislivello tra le due porte è di 3,57 metri, il perimetro è di 776 metri e la superficie interna alle Mura è 36.000 mq Il fossato, che circondava le Mura si poteva allagare con le acque del Rio Barondoli e del Santerno con una presa a monte della cittadella. All’interno dei quattro bastioni e della Rocca vi è una vano circolare del diametro di circa 5 metri coperto da una volta ribassata in mattoni a spinapesce, con al centro un foro che esce in alto, per l’uscita dei fumi dello sparo delle cannoniere. I cunicoli per le cannoniere sono larghi 1,80 mt e lunghi intorno ai 5 mt ed alti 1,7 mt con inseriti nelle pareti elementi in pietra serena per l’aggancio dell’artiglieria onde fermarne il rinculo. La copertura è a volta a botte di mattoni, con un camino per l’uscita del fumo. L’accesso ai bastioni è dall’interno della cinta Muraria attraverso una ripida scala. All’interno delle Mura, nei tratti prossimi ai bastioni, vi sono dei camminamenti che però, sembra, non proseguissero a collegare tra loro i bastioni/bastioni. Finita la costruzione delle Mura venne a mancare la funzione difensiva e da subito ne iniziò il declino e l’abbandono. Nel 1904/5 furono aperte le Mura per motivi “d’igiene”, oltre le due porte, in tre punti (via SS.Annunziata + via Bertini e via S. Antonio). Le Mura erano vuote per assai tratti, per potere internamente passare dalla Rocca ai fortini. Di questi fortini se ne levano due sulle Porte e quattro sugli angoli delle Mura. Di faccia alla rocca grande ergevasi sulle Mura di levante un’altra rocca più piccola ed è quella dove sta presentemente l’ospedale. I fortini dei quattro angoli, abbassati e ridotti a privati giardini, nulla ritengono dell’antica fierezza, mentre sebbene prive di coronamento merlato e dei ballatoi, rimangono ancora quasi intere le Mura … queste però più che il secolo XIV, ci ricordano i tempi Medicei, nei quali esse colle sovrapposte fortezze furono rifatte. Fu questo rifacimento opera di Lorenzo il Magnifico. Stefano Casini Dizionario Biografico Geografico Storico Del Comune di Firenzuola Tip. Campolmi Firenze 1914 Vol.1 pag. 138
Personaggi Giovanni Villani (Firenze, 1276 – 1348) Masaccio (1401-1428) Lorenzo il Magnifico (1449-1492) Niccolò Machiavelli (1469-1527) Filippo Brunelleschi ( 1377-1446) Giuliano da San Gallo (1445-1516) Antonio da San Gallo il vecchio (1453-1534) Antonio da San Gallo il giovane (1484-1556)
Fonti Giovanni Villani Nuova Cronica 1348 LIBRO UNDECIMO CC Le Mura di Firenzuola Storia e restauri Romby Giuseppina Carla, Frati Marco, Carli Giorgio, Giovannardi Fausto Giorgi & Gambi Firenze Firenzuola e il suo territorio A cura di P.C. Tagliaferri Lalli editore Poggibonsi 1998 Emanuele Repetti Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana Allegrini e Mazzoni Firenze 1834
Italo Moretti Le terre nuove del contado Fiorentino Salimbeni Firenze 1980 David Friedman Terre nuove Einaudi 1996 Giorgio Carli Firenzuola. La fortificazione ad opera di Antonio da Sangallo il vecchio. Pubblicazione privata 1981 Carlo Perogalli Rocche e forti Medicee Rusconi Milano 1980
Stefano Casini Dizionario Biografico Geografico Storico Del Comune di Firenzuola Tip. Campolmi Firenze 1914 Niccolò Machiavelli Istorie Fiorentie, libro VIII 1532 Mario Docci Le volte autoportanti apparecchiate a spinapesce Le cupole Murarie: storia analisi interventi A cura di Paolo Rocchi Edizioni PRE progetti Roma 2011
English The construction of the "new towns" of Firenzuola (along with that of Santa Barnaba, then Scarperia) was decided by the Florentine Republic with a resolution of 1306 to expand on the Apennine, where for centuries dominated the powerful family of Ubaldini (alpes ubaldinorum) and guaranteeing The safe passage to Bologna and the Po Valley. It took 26 years to arrive on April 8, 1332 at eight in the morning, laying the first stone of the future town with walls. Giovanni Villani (Florence, 1276 - 1348) New Chronicle - UNDECATED BOOK cap. CC As the City of Florence ordered to make the land of Firenzuola over the Alps. In the same year (1332 ndR), having the lords Ubaldini disengaged and wound together, each party to race by sending to the City of Florence of wanting to return to the murder and to the lordship of the Commune, calling for it, for the Florentines was accepted; But remembering that for many times they had been reconciled in a similar way to the City of Florence, and then rubbing their mail and their advantage, as can be found in the back, they provide for the Commune to make a big and strong land beyond The yoke of the alpine on the Santerno river, so that the said Ubaldini could no longer be rubbished, and the peasant farmers of Florence beyond the alpine were free and frank, who were servants and faithful of the said Ubaldini; And called to make the land known as the six great people of Florence with great balÏa round about. And being the ubiquitous in the palace of the people with the priests a priori together in great contrast, as the name should be named the land, and whoever gives a name and who else, the author of this work finding them among them, I said: "I I will tell you a very beautiful and wondrous name, and that it confesses to the enterprise, but that this new earth is in the heart of the mountain and in the power of the Ubaldini, and at the borders of Bologna and Romagna; And she has no name in the city of Florence, and she is deprived of it, in times of war, which can be done, she has been stolen and stolen; But if you give her the name I will tell you, the City will be more jealous and more alert to the guard: why would I appoint her, when you liked Firenzuola" To this name, all in agreement with some contrast, they were content to confirm, and to increase and favor their state and power, the arm of the Commune and the half of that of the people of Florence died as a sign and gonfalone; And ordained that the greater church of that land, named after the name, be called Saint Florent; And let the inhabitants of the city X live forever, bringing all the nearby people and villas around to live there, and forcing them from any ban on the Commune; And you would market one day of semman. And it began to base the name of God on April 8 of that year almost at 8 o'clock in the day, as it was for the horsemen, as the sign of the Lion was rising, so that its edifice would be firmer and stronger and more stable powerful. Firenzuola was born on the Plan dell'Arca, the vast shore of Santerno, just downstream of the spring. It had 633 arms of length and 342 in width, (370x200 mt.) With four doors: Porta Fiorentina, Porta Bolognese, Porta S. Maria (towards Cornacchiaja, Porta S. Pietro (towards the Santerno valley). Arrange an arch with a top of the 7-armrest (about 4 meters) high on the door windlass, the total height of the doors had to reach 26 arms (15 m), while the Walls had to have 16 towers 4 in the corners, and 11.70 m high. In 1342, when the walls and doors were completed, the Republic reduced the commitment of the garrison, and the Ubaldini took advantage of it and invaded, burned and destroyed everything. The reconstruction began with slow and hard work, until 1351 when the Visconti, to which the Ubaldini allied, conquered Bologna, took Visignano and Monte la Fine, Piancaldoli, Castiglioncello and in July went down to Firenzuola, destroying it again and then looking for to succeed, to conquer Florence. The power of the Florentine Republic increases and between 1358 and 1362 comes the possession of numerous castles of the Ubaldini. In 1361 there was the opening of the Giogo da Scarperia road, made to scrape the oldest one passing through the possession of the Ubaldini for Castel Guerrino and Cornacchiaja. Meanwhile Firenzuola was a citadel without walls and defenses and finally in 1371 the Republic decided to proceed to reconstruction.In January 1373 the Vicar of the Alpe was appointed to be resident in the castle. Officially the Firenzuola Commune was established and the Lord of the Ubaldines ruled the Mugello and the Santerno Valley for six hundred years.In 1377 there were no Walls but there was the Rocca that served as the residence of the Podestà , which at that time was Michele di Lando (1343-1401). His figure of historical protagonist emerges shortly after, in the context of the Ciompi revolt in Florence, in July 1378, when he was elected a gonfaloniere of justice to represent the interests of the poor people It is almost a century since it is only in October of 1470, with the advent of the power of Lorenzo the Magnificent, which starts a new (and last) season of work to fortify Firenzuola and make it able to counter d 'Invasion from the North. But the Florentines, after the war of Serezana, lived until 1492 that Lorenzo de 'Medici died in a very great happiness: for Lorenzo, put the arms of Italy, which for the sake and authority were stopped, turned The soul to do great self and his city, ... And because in his more quiet and secured state he lived, and could his or her allies, apart from him, fight or support, to Bologna, in the middle of the Alps, the Fiorenzuola castle affixed; Niccolò Machiavelli - Istorie Fiorentie, book VIII 1532
The work is shipped between 1472 and 1478 (conspiracy of the Pazzi with the killing of Giuliano, brother of Lorenzo dei Medici), stopping or almost until 1488. In 1494 the castle fortress and its guard body were named and the following year the Rocca was finished. From May 1496 he oversees the work of Antonio da Sangallo the old man, who will give the Walls the final configuration against fire. The Walls were completed with 4 sharp corner bastions at the four corners, two dull salient knights who interrupted the curtains, one of which incorporated the Rocca and the two polygonal doors. At the end of the fifteenth century the "fire" artillery, with deadly iron balls, imposed radical innovations in defensive systems. The bastion is born, of which Firenzuola's second fortification is one of the first examples. "... it is probably the first absolute example of a pre-established inhabited center that received a whole system with regular pattern systematically bastionate through a formula that remained conceptually unchanged, and rarely implemented with equally rigorous". Carlo Perogalli- Rocche e forti Medicee, Rusconi Milano 1980 The creation of the dome of Santa Maria del Fiore (1420-1437) by Filippo Brunelleschi marks the birth of a new constructive system, which makes it possible to create domes, even of large diameter, without having to use wood sticks to support them during The construction phase. This technique is also used by Brunelleschi in buildings of lesser importance, such as the cupolas of Santo Spirito and San Lorenzo and the dome of the Laurentian Sagrestia. With his death in 1446, it seems that this technique has been little-practiced, or at least no works are known in the first years after his death. Only towards the end of the century this technique is re-used intensively, first by Antonio da Sangallo the Elder in 1497 in the Flying Room of the Firenzuola Walls, with a hemispherical dome, and then by other members of the great Sangallo family. Mario Docci - Le volte autoportanti apparecchiate a spinapesce In: Le cupole Murarie: storia analisi interventi - A cura di Paolo Rocchi Edizioni PRE progetti Roma 2011 The latest funding is approved by the Republic of Florence on 27/4/1502. The Walls have a rectangular shape with four sharp bastions at the corners and two obtuse as broken, of which the north-east one in the middle, while the pre-existing Rocca is slightly moved south, with the two doors centered on the two sides. The distance between the two doors is 202 meters and 186 meters between the Rocca and the opposite side. The difference between the two doors is 3.57 meters, the perimeter is 776 meters and the inside surface of the Walls is 36.000 square meters The moat, which surrounded the Walls, could be flooded with the waters of Rio Barondoli and Santerno with a grip of the town. Inside the four ramparts and the Rocca there is a circular space of about 5 meters in diameter covered by a bolted brick, to "spinapesce "with a hole leading up to the center for the escape of the cannon firing fumes. The cannoniers tunnels are 1.80 m wide and 5 m high and 1.7 m high, with elements of serene stone being inserted into the walls to hold the artillery so as to stop the recoil. The cover is vaulted brick, with a chimney for smoking. Access to the ramparts is from within the city through a steep staircase. Inside the walls, in the stretches close to the ramparts, there are some walkways but, apparently, they did not continue to connect the ramparts / bastions. After the construction of the Walls, the defensive function was missing, and immediately the decline and abandonment began. In 1904/5 the walls were opened for "hygiene" purposes, in addition to the two doors, in three steps (via SS. Annunziata + via Bertini and via S. Antonio). The Walls were empty in many ways, in order to be able to pass internally from the Rocca to the fortini. Of these fortresses there are two on the Doors and four on the corners of the Wall. Facing the Great Rocca, there was another small fortress on the Walls, and that is where the hospital is now. The fortresses of the four corners, lowered and reduced to private gardens, do not consider oldfashionedness, although although there are no merlot crowns and balaclavas, the Walls are still almost entirely full. However, more than the 14th century, they remind us of Medicean times , In which they were rebuilt with overlapping fortresses. This was the work of Lorenzo the Magnificent. Stefano Casini Dizionario Biografico Geografico Storico Del Comune di Firenzuola Tip. Campolmi Firenze 1914 Vol.1 pag. 138
La Rocca di Firenzuola, da molti ritenuta essere rappresentata nell’affresco: La distribuzione delle elemosine e la morte di Anania (1425-27) del Masaccio, nella Cappella Brancacci della Chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze.
A cura di Fausto Giovannardi fausto.giovannardi@gmail.com 2017 06 24