MARKETPLACE: NUOVE TECNOLOGIE, VECCHIE ABITUDINI
I marketplace sono un’opportunità o una minaccia per i distributori Horeca? È una domanda che viene posta spesso a Italgrob, come portavoce della categoria. Per rispondere è necessaria una premessa: Italgrob è tutt’altro che prevenuta nei confronti della digitalizzazione e non a caso anche in occasione dell’ultima edizione dell’International Horeca Meeting, tenuta lo scorso febbraio a Rimini, ha promosso eventi proprio per riflettere sul tema digitale e sulla necessaria evoluzione della figura del distributore.
Ma attenzione: la tecnologia deve aiutarci a dare più servizio alla clientela e a creare valore, a beneficio dell’intera filiera. La minaccia della distruzione del valore, dunque, non è il marketplace in sé, ma chi propone formule di condivisione di piattaforme tecnologiche che servono solo a innescare tra i distributori una mera competizione di prezzo, danneggiando
l’intera filiera e svilendo la professionalità di un intero comparto. Un’operazione a vantaggio di pochi – per non dire di uno solo – mentre a pagare il conto sono le imprese distributive e soprattutto il capitale umano rappresentato dalla forza vendita, confinato in una funzione che non è nemmeno più quella del raccoglitore di ordini, bensì manovalanza pura.
A questa idea di modernità, che tanto somiglia al passato anche nella confusione di ruoli tra chi produce e chi distribuisce, Italgrob si opporrà sempre. Noi vogliamo costruire un futuro in cui la tecnologia aiuti il distributore Horeca a fare sempre meglio il suo lavoro e combatteremo sempre un futuro al ribasso.
“C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una tecnologia diventano per tutti. (Henry Ford).”
DINO DI MARINO, DIRETTORE GENERALE ITALGROB