Talking about Instagram: Abitare Online

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IN TE R N I

INTERNI

Ta l k i n g a b o u t

Instagram

Costruire un contesto dall’interno Instagram, Instagrammabile, Instagrammabilità Interior Design e Instagrammabilità

Un nuovo committente: the blogger

Abitare Online

@ D ou b le ffe Ab i t a re o nl i n e Lug l io 2 01 9 Po l i Mi ( MI )

Question | Answer

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“Costruire un contesto” dall’interno Contemporaneità e complessità sono parole che molto spesso camminano insieme. La qualità dello spazio progettato non è più determinato solo dalla “forma” dell’architettura, ma afferisce ad un ambito molto più vasto, in cui abitare significa in primis “rigenerazione dello spazio”, uno spazio sempre in movimento e mai fisso. Si instaura così una nuova relazione tra Tempo e Progetto, in cui il Tempo corre più veloce rispetto al Progetto stesso. Il progetto di architettura deve allora adeguarsi ad una società che corre veloce: cambia il modo di disegnare gli spazi, sfumano i confini dell’architettura, lo spazio diventa fluido e meno perimetrato. Quasi si potrebbe parlare di un’inversione di valori: non più un progetto che si adegua ad un contesto (fisico), ma un contesto (astratto?) che viene generato dal progetto stesso, dall’interno. Anche la location non ha più confini fissi: più che da un contesto, si parte da delle condizioni d’uso. Il contesto arriva nello step finale: CONDIZIONI D’USO | PROGETTO | CONTESTO | SPAZI.

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La Rivoluzione dello SMARTPHONE! Nuovi “Barbari” e “Surfisti”: le parole con cui A. Baricco descrive la società contemporanea in balia di una “mutazione” che sta cambiando il nostro modo di conoscere, di fare esperienza. Per effetto della mutazione la conoscenza è diventata surfing; il senso non sta più nella profondità ma nella superficie disegnata dalle traiettorie di miliardi di link. L’immagine, il segno diventano i principali veicoli con cui i cosìdetti “nativi digitali” si approcciano alla complessità del mondo contemporaneo e gli Smartphone diventano i protagonisti principali di questo processo: le immagini corrono da una parte all’altra del pianeta, così come i messaggi, nella definizione di un nuovo mondo che, si può dire, si sviluppa senza un contesto “fisico”, ma in un contesto “virtuale”, come quello di internet. La domanda a questo punto diventa: come l’architettura può rispondere a questa nuova “dimensione” in cui l’uomo contemporaneo vive?

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INSTAGRAM, INSTAGRAMMABILE, I N S TA G R A M M A B I L I T À

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Sempre di più negli utlimi anni si sente parlare di queste nuove parole che, ormai, fanno parte del nostro vocabolario quotidiano; “instagrammabile, instagrammabilità”. Tutti le usiamo, e in contesti differenti, ma quando poi si cerca di darne una definizione, tutti siamo in grande difficoltà.

Cos'è che rende qualcosa "instagrammabile"?


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L e t t e r a l m e n t e ,

di garantire una larga

questa una sfida a cui

“instagrammabile”

si

presa

su

l’architettura

di

quel

mondo

su

oriented” di cui parlavamo

da sempre, strettamente

traduce

in

essere

pubblicato

“degno

instagram”. Ma

come

tradursi

questo in

instagram

in

“digitally

essa,

collegata con la società in

ricerca senza fine, che

cui è inserita.

procede per tentativi, per analisi e per proposte,

La

in quanto si sa, ciò che

coinvolge

inevitabilmente il disegno

rende

dello spazio: negli ultimi

dare

anni, sempre di più locali,

di

ristoranti, spazi di ogni

risiede

genere sono alla ricerca

estremamente soggettivo

di

a cui l’instagrammabilità

“ricetta”,

essendo

prima. Si tratta di una caratteri

quella

può

può

spaziali per noi architetti? sfida

sottrarsi,

non

di

quella “formula” capace

è

così una

complesso definizione

“instagrammabile”, nel

legata.

carattere

E’

tuttavia

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Interior Design Ad affrontare il tema del "progettare in funzione dell'instagrammabilità" sono stati, in primis, locali, ristoranti e, in generale, chi afferiva al settore dei servizi e del turismo. Di seguito si prensentano degli esempi riportati dall'articolo Interior design e posti 'instagrammabili': come i social incidono sul design a cura di Raquel Baptista.

e Instagram Disposizione degli oggetti, arredamento, contrasto dei colori, simmetria (o l’asimmetria) sono tra i vari elementi che possono rendere un locale particolarmente interessante agli occhi di un utente Instagram.

Colori pastello, stile vintage e shabby chic sono solo alcuni tra i tanti

trend diventati hashtag su Instagram e che hanno reso migliaia di foto virali. Nel primo caso, gli chef puntano ormai da molto su piatti condivisibili sui social, sfruttando tendenze come lo unicorn food (cibo variopinto), estesa poi anche ad altri ambiti, come testimonia lo Unicorn Cafe a Bangkok dove il trend unicorn è

partito dai dolci e si è esteso a tutto l’allestimento del locale.

Dai lampadari alle scritte al neon all’ingresso, dalle elaborate pitture sui muri con il nome del brand alle mattonelle con pattern particolari che richiamano i colori del logo: si tratta di dettagli pensati per ispirare lo scatto e la relativa condivisione, se possibile menzionando il locale. La condivisione di fotografie nelle location da parte di blogger e influencer funge spesso da trigger per portare i follower a voler scattare “la stessa”

fotografia, nel medesimo posto.

The Verge ha presentato il caso del ristorante cubano Media Noche a San Francisco soffermandosi su come, grazie a un interior design dall’estetica particolare, sia diventato un esempio di successo su Instagram, molto amato dai visitatori e dagli amanti dalle fotografie.

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CONSTANTLY ONLINE

Un nuovo genere di Performance richiesta allo spazio:

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mmabilitÃ

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Come attirare lo

SCATTO! white pink

natural green special point of view natural light different materials

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the

BLOGGER

Un nuovo committente:

INTERNI Chi è questa nuova figura, protagonista del mondo “online”? Quali le caratteristiche che essa chiede allo spazio? Blog, blogging, blogger sono altre parole da cui siamo tempestati ogni giorno; la figura del blogger, nota talvolta anche come “influencer”, ha trasportato il suo lavoro su internet, creando dei veri e propri “diari online”. In questo passaggio, Instagram ha rappresentato un passo in avanti, in quanto ha permesso una più rapida trasmissione dei contenuti presenti nelle piattaforme. Il lavoro in molti casi viene gestito da casa e, si comprende, come lo spazio abitativo in cui blogger e “influencer” vivono quotidianamente debba trasformarsi per rispondere alle esigenze di questi nuovi committenti.

Ogni blogger, a seconda dell’ambito lavoativo, presenta esigenze differenti e l’architetto deve imparare a conoscerlo, comprendere quali siano le sue necessità e prepararsi a rispondere alle nuove richieste di questo “abitare online”.

Abitare online: progetto di un living per una food blogger Il progetto affronta il tema del disegno di uno spazio living per l'appartamento di una food blogger. L'appartamento è, per questa tipologia di blogger, luogo fondamentale di lavoro, che funge da sfondo principale per la veicolazioni di immagini e stories su instagram e, in generale, su internet. L'articolazione del progetto si è basata, fin dall'inzio, su un continuo scambio di opinioni con la volontà di dar vita ad una progettazione partecipata, in cui blogger e architetti partecipano per comprendere quali siano i canoni con cui progettare quando si parla di instagrammabilità.

@tacchiepentole Luisa Ambrosini

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Question | answer un dibattito sull’instagrammabilità, basato sul progetto “Abitare online”

E’ vero. L’architettura non può ignorare il “mondo online” del quale, sempre di più, essa fa parte. Ma se è vero che progettare per instagram e su instagram è qualcosa con cui l’architetto deve fare i conti, quali sono i “pericoli” che questo comporta? Il cosìdetto spazio “instagrammabile”, non rischia forse di ridursi ad una sorta di “set” fotografico e statico, sminuendo così il concetto stesso di spazio? Uno strumento come il social network e, in particolare, instagram, offre tante possibilità e, al contempo, tanti rischi. Uno di questi è, sicuramente, quello che il lavoro dell’architetto in proposito si riduca alla realizzazione di un “set” da allestire in base alle esigenze. Tuttavia, la questione cambia quando al concetto di “set” si abbina quello di “abitare”. E’ vero, quando il blogger diventa il committente del progetto, la necessità di vivere costantemente “online”, assume nel disegno dello spazio, un ruolo predominante. Ma parlare di “set” risulta forse riduttivo e inappropriato, poichè il progetto non può e non deve limitarsi a qualcosa di statico e di carattere espositivo; al “constantly online” esso deve combinare un progetto degli spazi (nel nostro caso del living di un appartamento) , che risponda alle necessità quotidiane che il blogger presenta, quando il suo luogo di vita quotidiano è anche il suo luogo di lavoro e di presentazione nei confronti del suo pubblico. Esso deve indagare su i movimenti, gli oggetti, le inquadrature, i comfort legati a questo nuovo mondo di

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cui il committente è portavoce. “Abitare online” compie questa ricerca in relazione alle necessità del food blogger e food maker; la varietà nell’arredo, caratterizzato da un materiale leggero, l’uso di materiali differenti sulle pareti per garantire inquadrature variegate, la presenza di aperture studiate per garantire un ingresso ottimale di luce naturale, le connessioni create tra gli ambienti al fine di definire un passaggio fluido favorevole alle instastories sono solo alcuni dei punti che il progetto affronta. Alla definizione di “set”, vogliamo piuttosto sostituire quello di “spazio performante”, uno spazio capace di fornire una prestazione e di garantire risultati soddisfacenti in diverse situazioni. Una sorta di laboratorio dello spettacolo, vivo, dinamico e pronto a rispondere a tutte le necessità di chi affianca vita e lavoro in uno stesso spazio. Instagrammabile | fotografabile; qual è la differenza tra questi due aggettivi, quando si parla di spazio? Molto spesso questi due termini vengono utilizzati come sinonimi; eppure tutti sappiamo che i due aggettivi non si riferiscono alla stessa cosa. Anche in questo caso non è facile definire che cosa differenzia i due termini, apparentemente, molto simili. Quando si parla di instagrammabile, tuttavia entra in gioco un elemento forse "estraneo" al concetto di fotografabile; il nostro pubblico. Non bisogna dimenticare che il concetto di "cosa è bello" su instagram,


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risulta strettamente collegato ai nostri follower. Un food blogger ha degli "spettatori" diversi rispetto ad un "travel blogger" ad esempio, Al contempo, forse, il concetto di "spazio performante", dinamico, vivo non si lega in maniera appropriata all'idea di fotografabile, piÚ connessa con il concetto di "set", di qualcosa di fermo nello spazio, statico. Quale valore instagram può aggiungere al lavoro degli architetti? Quali sono le potenzialità in piÚ che offre? Oltre a richiedere un nuovo genere di approccio nella progettazione, instagram fornisce un nuovo tipo di strumento per il racconto del progetto. Dalle foto, ai sondaggi, alle stories questa piattaforma diventa per noi il luogo in cui poter restituire al nostro pubblico non solo il risultato finale della progettazione ma anche le sue fasi intermedie. Diventa addirittura il luogo con cui coinvolgere il pubblico all'interno della progettazione. Si parla dunque di Storytelling, attraverso il quale il progetto viene raccontato in tutte le sue sfaccettature, cosa che porta l'architetto a doverne controllare costantemente tutte le sue fasi di sviluppo: il progetto risulta "constantly online" e, in quanto tale, deve constantemente rispondere ad un pubblico ed essere presentato in modo adeguato. "Abitare online" ha sperimentato, tramite il profilo Doubleffe, lo storytelling digitale e ne ha giovato particolarmente in termini di forma e contenuti.

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