Ad un passo dal sogno

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INDICE andata pag. 8 10 12 16 18 21 23 24 25 28 31 32 35 36 39 40 43 89

Partite Trapani - Prato Piacenza - Trapani Trapani - feralpisalo’ Carrarese - Trapani Trapani - Andria Bat Spezia - Trapani Trapani - Cremonese Siracusa - Trapani Barletta - Trapani Trapani - Frosinone Pergocrema - Trapani Trapani - V.Lanciano Portogruaro - Trapani Trapani - Latina Triestina - Trapani Trapani - Sudtirol Bassano V. - Trapani p.o. cremonese - trapani

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La squadra A cominciare dall’ alto da sinistra verso destra: Tedesco, Cianni, Colletto, DaÏ, Madonia, Lo Monaco, Caccetta, R. Priola, Crimaldi, Pagliarulo, G. Priola, Mastrolilli, Filippi. Seduti: Pirrone, Domicolo, Barraco, Provenzano, Alletto A terra: Montalbano, Perrone, Coco, Castelli, Dolenti, Abate, Gambino, Ficarrotta, Lo Bue

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2-1

TRAPANI: Castelli, Priola, Daì, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Lo Bue, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarrotta. In panchina: Dolenti, Crimaldi, Coco, Provenzano, Madonia, Cianni, Mastrolilli. All. Boscaglia.

Inizia a ritmi blandi l’incontro con una fase di studio iniziale. In avvio tutte le azioni trapanesi partono dalla destra con Priola. Al 4’ il Prato si rende pericoloso con una punizione sulla quale Castelli è attento. Sono comunque i granata che applicano un forte pressing e una manovra ragionata. Arriva al 14’ la prima grande occasione per i padroni di casa; Filippi lancia Gambino che mette al centro dove Abate arriva con un pizzico di ritardo. Nulla da fare. Due minuti più tardi viene negato un calcio di rigore al Trapani tra le proteste. Layeni aveva atterrato Caccetta in area. Al 19’ l’errore di Abate ha del clamoroso; l’attaccante ex Siracusa, infatti, da Alla mezz’ora arriva il gran gol si Gambino: azione sulla sinistra di Ficarrotta che regala una palla d’oro al numero 10 dei granata, collo esterno e palla in rete. Il Provinciale esplode di gioia. Al 42’ ottima azione di Abate che si destreggia e arriva alla conclusione: palla alta. Da segnalare l’ottima prova di Gambino che non ha mai smesso di correre e stupire. Termina qui il primo tempo. Trapani-Prato 1-0. Nessun cambio in avvio, le due squadre tornano in campo con lo stesso undici dei primi 45 minuti. Qualche minuto più tardi dall’inizio del secondo tempo grandi proteste del pubblico a causa di un intervento scomposto di Sacenti su Daì, ma

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PRATO: Layeni, Patacchiola, Varruti, Serafini, Lamma, Sacenti, Geroni, Cavagna, Pesenti, Marongiu, Alberti. In panchina: Morandi, Baresi, Guarisa, Gori, De Agostini, Basilico, Pisanu. All. Esposito.

l’arbitro ritiene non ci siano gli estremi per il giallo. All’11’ arriva il pareggio degli ospiti. L’arbitro assegna una punizione dubbia dal limite dell’area e Pisanu sorprende Castelli. E’ 1-1. Al 14’ ancora una punizione per il Prato. Al 25’ il Trapani torna in vantaggio; conclusione di Ficarrotta e deviazione fatale di Patacchiola che trafigge il proprio portiere. E’ 2-1. . Al 32’ conclusione di Pirrone da fuori e palla deviata in angolo; il pubblico applaude. Al 35’ Gambino sale in cattedra con uno slalom magistrale, conclusione e Layeni para. La curva canta a gran voce il nome di Gambino. Al 41’ ancora un grande intervento in uscita di Castelli che ha il merito di dare tanta sicurezza al reparto arretrato. L’arbitro concede quattro minuti di recupero che non sono sufficienti a far cambiare il risultato. Finisce qui: TrapaniPrato 2-1 e grande festa al Provinciale.


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0-1

PIACENZA: Cassano, Avogardi, Calderoni, Parola, Melucci, Di Bella, Archi, Foglia, Guerra, Guzmann, Volpe. In panchina: Maggio, Giorgi, Silva, Ferrante. All. Monaco.

Il Trapani scende in campo senza paura e con la consapevolezza che c’è tanto da guadagnare e assolutamente nulla da perdere. I granata tengono palla e giocano a viso aperto in un campo molto difficile come quello del Garilli. La prima grande occasione arriva al 17’ quando Abate centra la traversa. Ancora un velo di sfortuna avvolge la punta ex Siracusa che tuttavia è sempre più inserito negli schemi della squadra. Con il legno colpito cresce la consapevolezza e gli ospiti si fanno sotto al 25’ con un colpo di testa di Pagliarulo che sfiora lo specchio. Il Piacenza appare alle corde e alla mezz’ora arriva la seconda traversa con Ficarrotta. Il gol del Trapani è nell’aria e arriva puntuale tre giri d’orologio più tardi: Barraco fa esplodere di gioia i circa cento tifosi trapanesi accorsi allo stadio. Nel corso degli ultimi dieci minuti i

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TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Daì, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarrotta . In panchina: Dolenti,Coco,Cianni, Mastrolilli. All. Boscaglia.

granata si limitano a gestire il pallone senza correre nessun rischio. Considerando quanto visto sul campo, con un gol e due traverse, il risultato è più che bugiardo. Le squadre tornano in campo ma tutto ricomincia esattamente per come era finito: al 6’ secondo legno personale di Abate e terzo complessivo per il Trapani. Tutto il secondo tempo si sviluppa con i granata all’arrembaggio e un Piacenza che fatica a difendersi. Dopo la consueta girandola di cambi al 35’ arriva un’altra clamorosa occasiona per il Trapani con Madonia ma il nuovo entrato manda di poco a lato. La partita sembra avviarsi verso una fine tranquilla ma, invece, c’è ancora tempo per l’ennesimo palo: questa volta è

Barraco a centrare il legno. Poi non succede davvero più nulla. Termina 1 - 0 in favore degli ospiti. Anche il tifoso più ottimista non avrebbe creduto ad un simile inizio di campionato. I granata continuano a stupire. Il Trapani è in vetta.


Torna a parlare con la stampa il presidente dell’ambizioso Trapani Vittorio Morace. Il patron granata si racconta a Piero Salvo: Comandante, la stagione meglio di così non poteva iniziare. «Sicuramente. Sono molto soddisfatto per queste due vittorie, ma anche per il bel gioco che la squadra ha espresso» Dove vuole arrivare questo Trapani, sia in questa stagione che in generale? «Non bisogna fare mai pronostici. Sono convinto che con il bel gioco e con le giuste motivazioni possiamo raggiungere risultati importanti. Il Trapani è una società ambiziosa» Cosa rappresenta il Trapani Calcio per lei? «Rappresenta per me quello che rappresenta per i tifosi, per gli ultras, per la città. Quando la squadra soffre soffriamo egualmente tutti, quando la squadra gioisce lo è altrettanto per tutti. Così anche per gli obiettivi raggiunti che cancellano tutti i sacrifici e le amarezze sopportate» Qual è il suo personale bilancio di questi anni di presidenza della società granata? «Sono convinto che insistendo si raggiungono i traguardi, e noi dopo qualche boccone amaro siamo cresciuti. Se continuiamo così poi…» Una società, il Trapani, che crede nei giovani e per questo ha attrezzato un centro sportivo di tutto rispetto con un terreno in sintetico di ultima generazione, che rappresenta anche questa una bella scommessa. «I giovani nel calcio sono il coronamento che giustifica questi sforzi. Il centro sportivo rappresenta la nostra volontà di voler lavorare sui giovani di questa città anche dal punto di vista sociale togliendoli dalla strada e dando loro dei valori che si porteranno dietro tutta la vita.

Il calcio e lo sport in generale, oltre ad essere piacevoli da vedere e da praticare, hanno anche una funzione educativa aiutandoli a crescere ed a maturare» Qual è il rapporto con la città da quando è presidente del Trapani Calcio? «E’ un rapporto meraviglioso. Il sorriso che si riceve da persone che non si conoscono è una cosa commovente. Definirei questo rapporto simbiotico, e non solo con i tifosi e con gli ultras ma con tutta la città. Un riconoscimento a volte anche esagerato, che mi lascia spesso stupito di tanto affetto»

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2-0

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Daì, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarrotta. In panchina: Dolenti, Priola, Provenzano, Madonia, Mastrolilli, Cianni, Domicolo. All. Boscaglia. FERALPISALO’: Branduani, Camilleri, Savoia, Bianchetti, Leonarduzzi, Blanchard, Muwana, Sella, Tarallo, Cortellini, Tarana. In panchina: Zomer, Fusari, Turato, Allievi, Castagnetti, Defendi, Dell’ Acqua. All. Rastelli.

Fin dalle prime battute è il Trapani a fare la partita. In avvio Caccetta in grande spolvero. Il Feralpisalò ci prova soltanto su punizione con Blanchard; nessun pericolo. Gli ospiti sono molto chiusi e i granata faticano a trovare spazi. Al 14’, con una punizione dalla propria metà campo, per poco Filippi sorprende Branduani. Al 17’ è il Feralpi a farsi vedere in avanti, la chiusura di Ficarrotta è provvidenziale. Al 19’ incursione di Abate ma Branduani blocca. Un minuto più tardi gli ospiti regalano un angolo a Trapani e arriva il vantaggio granata: colpo di testa di Caccetta e pallone che varca la linea e torna in campo. E’ 1-0. Tre minuti più tardi magia di Barraco che però non finisce in rete. Al 26’ doppia azione da gol per il Trapani: prima Pirrone di testa e poi un tiro dal limite di Daì mettono in serio pericolo il Feralisalò. Si resta sul’1-0. . I ritmi si abbassano un po’ sul finale. Termina la prima frazione con i padroni di casa sopra di una rete. Il Feralpisalò torna in campo con

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qualche aggiustamento tattico. Rastelli passa dal 3-5-2 al 4-4-2. Tutto confermato, invece, per il Trapani. Al 7’ grave errore di Pagliarulo che per non voler mandare la palla a lato fa partire un contropiede pericoloso che non va a incidere. Tre minuti più tardi il Trapani raddoppia: Abate recupera un pallone grazie al pressing asfissiante; il pallone arriva a Gambino che dopo uno scatto fulmina Branduani sul primo palo. E’ 2-0. Il Trapani sembra non avere più la necessità di attaccare e si limita a gestire il vantaggio. Il Trapani c’è a ncora. Grandi proteste da parte di pubblico e giocatori granata all’ indi-

rizzo dell’arbitro reo di aver fischiato più volte in modo discutibile. Alla mezz’ora è il momento di gloria di Castelli: Tarana colpisce al volo e l’estremo difensore granata blocca. Sul capovolgimento di fronte Abate ha l’occasione d’oro per il tris. Dopo una galoppata in solitaria la sua conclusione è deviata in angolo. Ancora troppa sfortuna per il centravanti granata. Al 42’ ci prova Ficarrotta: alto. Al 94’ grande botta di Lo Bue sulla quale Branduani fa il miracolo. Finisce qui. Il pubblico inneggia e ringrazia l’autore di tutti questi successi, Vittorio Morace. Il Trapani è capolista.


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quella di Foggia dato che in quei giorni caricavamo i ragazzi di lavoro. Devo dire che siamo stati bravi e fortunati a sfruttare al meglio le due gare casalinghe che il calendario ci ha posto nelle prime tre giornate. Adesso verrà il difficile perché tutti ci guarderanno con un altro occhio. Però noi dobbiamo essere bravi a farci trovare sempre pronti» Proiettiamoci a domenica prossima quando affronterete la Carrarese; che tipo di gara sarà? «Intanto ho grande piacere a incontrare il loro allenatore Stefano Sottili con cui siamo amici avendo fatto il Corso di Coverciano assieme. Quella di domenica sarà una gara difficile perché loro giocano in casa e ci tengono a far bene. Credo che il match con la Cremonese potrà incidere, non tanto però sul profilo fisico, quanto su quello mentale: infatti un loro risultato positivo li metterebbe nelle condizioni di volere ulteriormente fare bene, mentre un risultato negativo li caricherebbe ulteriormente di responsabilità. Ma la cosa principale sarà che noi andremo li a giocarci nel miglior modo possibile la partita» Questa settimana è l’allenatore del Trapani, Roberto Boscaglia, a raccontarsi a Piero Salvo. Sulle prossime gare…Tre vittorie in altrettante gare. Tante note positive. Guardiamo a quanto di buono si è fatto fino ad adesso, o pensiamo ai prossimi impegni? «Sicuramente guardiamo avanti, senza però dimenticare il passato e quanto di buono fatto fino ad ora, così come bisogna far tesoro degli errori per migliorarsi» Questi tre successi cosa cambiano nei programmi della vigilia? «Il fatto di essere primi non può che farci piacere. Siamo contenti di essere partiti bene, perché è quello che ci eravamo prefissi con il mio staff; così come eravamo consapevoli che in precampionato saremo potuti andare incontro a qualche gara storta come

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Abate, Cacetta, Provenzano calciatori scelti e voluti da te. Dopo tre gare possiamo dire che sono state delle scelte azzeccate per come si sono integrati nel gruppo ed in campo? «La scelta di questi calciatori così come è stata per Massimo Lo Monaco che purtroppo si è infortunato, è stata fatta in sintonia e secondo la politica societaria di portare a Trapani bravi calciatori, ottimi ragazzi, persone per bene, anche secondo parametri economici ben precisi. Credo che oggi come non mai bisogna essere capaci ed attenti a scegliere i calciatori in estate, in modo da formare sin dall’inizio un gruppo importante, non avendo così in corso d’opera la necessità di andare a rifondare la squadra nelle varie finestre di mercato perché si è sbagliato a prendere i calciatori a tempo debito.»


Mercoledì scorso abbiamo incontrato il Comandante Morace che ha speso per te belle parole. Qual è il tuo rapporto con il Presidente? «Direi perfetto sia dal punto di vista personale che professionale. Il Comandante Morace non è solo un grande imprenditore ed un grande Presidente, è fondamentalmente un grande uomo e un profondo conoscitore di persone. Io ed il Comandante Morace vediamo la vita nello stesso modo. Dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti è scattato subito un feeling particolare. Ti racconto un aneddoto da pochi conosciuto: quando sono stato chiamato per assumere la guida tecnica della squadra, ci siamo incontrati con lui e il suo staff, io ho espressole mie idee ed al termine dell’incontro mi fu detto da un dirigente che mi avrebbero fatto sapere, che ci saremmo risentiti al più presto . Il Presidente invece in quel momento si alzò dicendo con grande sorpresa dei presenti non aspettiamo niente per me lui è l’allenatore del Trapani. Da quel momento tra me e lui è nato un rapporto di grande unione d’intenti e di grandissima chiarezza in tutte le situazioni, e soprattutto voglia di migliorarsi sempre. Morace è un presidente che rimarrà nella storia di Trapani» Da quest’anno hai trasferito la famiglia qui a Trapani, segno di un ulteriore legame con la città. «Si oramai ho un legame particolare con la città. Finalmente ritorno a vivere la quotidianità con la mia famiglia cosa che era molti anni che non facevo, e credo che qui sia il posto ideale. Con loro vicino lavoro meglio, e anche loro ritornano ad avere la mia figura vicina giornalmente. Certamente questa è una scelta azzeccata» Parlaci del tuo rapporto con i tifosi «Che dire, splendido sin dal primo giorno . Mi hanno accolto bene e sono perfetti nel fatto che a me piace molto vivere la città. Poi con la curva ho un rapporto particolare, molto intenso»

Ritornando al calcio giocato, da domenica vi aspettano sette gare toste contro formazioni che aspirano alle posizioni di vertice del torneo «Direi gare come tutte le altre, difficili, in cui dobbiamo rispettare l’avversario, ma in cui allo stesso tempo dobbiamo scendere in campo per imporre il nostro gioco e cercare di vincere; cosa che ogni domenica non sarà possibile. Ma questa deve essere la nostra mentalità. Credo anche che le difficoltà in questo torneo ci saranno anche dopo queste gare e che fino all’ultima giornata dovremo tenere alta la concentrazione. Alla fine, e solo alla fine senza amai abbassare la guardia poi tireremo le somme»

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3-0

CARRARESE: Gazzoli, Piccini, Vannucci, Taddei, Benassi, Anzalone, Orlandi, Corrent, Cori, Cori, Giovinco, Nerini. In panchina: Nocchi, Pasini, Pacciardi, Breliano, Ballardini, Belcastro; Gaeta. All Sottili.

Avvio vibrante allo stadio dei Marmi. La prima occasione dal gol capita ai padroni di casa dopo appena 4’, quando Cori si rende pericoloso ma sulla sua conclusione arriva un attento Castelli. Cinque minuti dopo sono i granata ad andare vicini al vantaggio, ma Gazzoli nega il gol. Al 19’ qualche attimo di paura per uno scontro tra Pagliarulo e Cori, fortunatamente senza conseguenze per nessuno dei due. Nella fase successiva la Carrarese mostra degli evidenti segnali di crescita e il gol arriva puntuale. E’ il 22’ quando Orlandi, sugli sviluppi di un corner, mette la palla in rete. Azione molto confusa, ma è 1-0. Il Trapani accusa il colpo e per poco rischia il doppio svantaggio: Giovinco, infatti, va vicino al gol centrando il legno alla sinistra di Castelli. I granata non riescono a rea

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TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Daì, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarrotta. In panchina: Dolenti, Priola, Provenzano, Domicolo, Madonia, Cianni, Mastrolilli. All. Boscaglia.

gire e rischianoancora al 35’ quando il diagonale di Nerini si spegne di poco sul fondo. Termina così la prima frazione con la Carrarese in vantaggio. Riparte con un pizzico di convinzione in più in Trapani nella seconda frazione. Un po’ di pressing in più e maggior uso delle fasce laterali, soprattutto con Daì. All’11’ sembra sia arrivato il momento della svolta: l’arbitro Fabbi indica il dischetto per fallo di mano di Benassi. Alla battuta si presenta capitan Filippi che incredibilmente manda alle stelle il pallone. Il Trapani accusa il colpo ma prova comunque a farsi vedere davanti. Un giro d’orologio più tardi è il Trapani ad arrivare al tiro con

Pirrone, la cui conclusione è bloccata con semplicità da Gazzoli. Adesso è il Trapani a fare la partita con la Carrarese che riparte in contropiede. I granata ci provano al 25’ con Gambino ma Gazzoli arriva sulla conclusione con un ottimo intervento. Poi, al 29’, la doccia fredda. Gaeta, da poco entrato in campo, bagna il suo esordio stagionale con un gran gol. E’ 2-0. I granata si sbilanciano troppo alla ricerca del gol e la Carrarese ne approfitta. per mettere a segno il tris. Ballardini, infatti, insacca il pallone del 3-0.


Trapani: i tifosi continuano a credere nella squadra La fiducia dei tifosi è alta nonostante la sconfitta. Com’è giusto che sia d’altronde… Dopo una marcia perfetta un piccolo stop è fisiologico. Andiamo a vedere cosa pensano gli utenti di sologranata.forumfree: Una caduta che poteva essere in preventivo, come sostiene Sportivo 11: «Sconfitta che ci può stare in quel di Carrara. Abbiamo comunque giocato alla pari, e questo ci deve far ben sperare. Forza Trapani, forza ragazzi!». A pensarla come lui è Felice Mastronzo: «Niente di cui preoccuparsi. Io mi preoccupo se non vedo azioni, se non creo gioco, se non tiro in porta. Si può anche perdere ma una squadra che crea è una squadra in salute!!». E di salute, in effetti, il Trapani sembra averne tanta. Anche perché, come ricorda Giovy: «Nonostante la sconfitta la classifica è stupenda». Prima o poi doveva succedere, come dice Manto Ace: «Prima o poi dovevamo perdere. Ricominciare a vincere dalla prossima sarebbe un gran segnale di forza. Amen, archiviamo una partita andata male». Poi c’è chi non dimentica il progetto, come Masculazzo: «Abbiamo un PRESIDENTE da invidia, una società sana, dei bravi giocatori e una GRANDE tifoseria, in casa e in trasferta. Va tutto bene, continuiamo il nostro onesto campionato e vedrete che ci toglieremo tante soddisfazioni. Domenica tutti allo stadio a sostenere i nostri colori e a portare avanti la nostra fede». La maturità di una tifoseria si misura anche e soprattutto dall’umore che i supporter hanno dopo una sconfitta. E la curva è con la squadra.

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1-1

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Daì, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarrotta. In Panchina: Dolenti, Priola, Provenzano, Domicolo, Madonia, Ciann i, Mastrolilli. All. Boscaglia. ANDRIA: Spadavecchia, Meccariello, Pierotti, Evengelisti, Cossentino, Mucciante, Comini, Paolucci, Del Core, Innoccenti, Minesso. In panchina: Ragni, De Giorgi, Arini, Caremi, Manco, Loiodice, Gambino All. Di Meo.

Un Trapani tenace non riesce a piegare un Andria quadrata, anche se ai punti i granata avrebbero certamente meritato la vittoria. La squadra avversaria ha messo in difficoltà i padroni di casa solo nella prima parte del primo tempo, poi poco a poco è calata, costretta a controllare le giocate di Barraco e soci che hanno chiuso la il match assediando l’area dei pugliesi. Per l’undici di Boscaglia si è trattato della classica gara di categoria con una squadra avversaria che non ha mollato mai, con calciatori di una certa levatura come Innocenti che in ogni momento potevano inventarsi la giocata che può cambiare la gara. Quindi alla fine il pari va preso come un risultato comunque positivo che muove la classifica. La cronaca. L’Andria sin dal primo minuto consapevole delle caratteristiche del Trapani assume un atteggiamento molto guardingo e aggressivo, che limita il raggio d’azione granata, con i padroni di casa che non riescono a fare gioco cosìcome nelle gare precedenti.

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Al 18’ il gol dei pugliesi, Comini entra in area ma Lo Bue lo vede all’ultimo minuto e nel modo di contrastarlo lo atterra. Calcio di rigore che Innocenti insacca alle spalle di Castelli. I padroni di casa andati in svantaggio accusano il colpo rischiando anche il 2-0 con un tiro del solito Comini che però Castelli devia in angolo. Dal 25’ del primo tempo l’Andria comincia a calare mentre il Trapani prende le redini del gioco. Il match si mette così come voluto dal tecnico ospite Di Meo, con i padroni di casa a fare gioco ed i biancoazzurri a ripartire in contropiede. Ma il Trapani gioca in maniera molto ordinata tanto da sfiorare il pari prima con Daì al 31’, e con lo stesso terzino su colpo di testa al 34’ su calcio d’angolo. Il pari arriva invece al 38’ quando Barraco confeziona il solito assist al bacio per Gambino che elude la ferrea marcatura preparata su di lui, e con un diagonale pareggia i conti. Nella ripresa è solo il Trapani a fare la gara. Dopo l’ espulsione di Cossentino il Trapani si fà sempre più pericoloso e sono Pagliarulo al 12’ di testa di poco fuori, e Abate al 29’ con un tiro che sfiora il palo ad andare vicinissimi al gol. Gli ultimi minuti sono solo di marca granata ma l’Andria con tanta esperienza rallenta i ritmi cercando di far trascorrere il tempo, guadagnando alla fine un ottimo pari.


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Il parere dei supporter granata Ottima e pacata la sintesi di Sportivo 11, che scrive: «Buon pareggio, Andria bella squadra, quadrata, con elementi di categoria superiore e ben messa in campo, darà filo da torcere a tutti. Unica nota negativa: arbitraggio scadente, ma non mi è piaciuto per niente qualche atteggiamento troppo nervoso dei Nostri. L’arbitro può avere una giornata no, e innervosirsi non può far altro che peggiorare le cose». Soddisfatto anche Nino Tribuna: «Il bicchiere è mezzo pieno. Rispetto alla scorsa settimana dove avevamo giocato bene con zero punti. Vi assicuro con un po’ di fortuna ce la possiamo giocare con tutti e non dimenticate che presto arriverà il nostro uomo d’ordine (Giacomo Tedesco), io credo che con lui non si vedranno più tutti quei lanci lunghi visti oggi. Dice bene il mister quando dice “noi ci dobbiamo salvare”, lo sapevamo tutti. Allora FORZA GRANATA, sempre» Più critico Robdicarlo: «Una delle più brutte partite che abbia visto negli ultimi tempi. Brutta nel senso che il Trapani non era il VERO Trapani. Quello che aggredisce, quello che controlla, quello che riparte con la testa, quello che non butta mai via un pallone. Ho visto tante, troppe palle perse, buttate fuori senza motivo. Poca lucidità... Ho visto a tratti una squadra IMPAURITA. Poi il lampo geniale del duo Barraco-Gambino sotto la curva che quasi mi ha procurato un infarto dalla gioia... Sicuramente in ripresa nel finale partita dove è emersa la vera natura del Trapani (cuore e coraggio) ma in generale una partita SOTTO la media. Ci può stare in un campionato così complesso…»

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2-0

SPEZIA: Russo, Rivalta, Ferrini, Papini, Lucioni, Murolo, Madonna, Bianco, Evacuo, Iunco, Vannucchi. In pannchina: Conti, Enow, Lollo, Testini, Casoli, Ferretti, Mastronunzio. All. Serena.

Dopo tutte le novità di formazione la parola passa al campo dove il Trapani parte con un buon ritmo e un buon possesso. Tuttavia, alla prima occasione utile, è lo Spezia a passare in vantaggio. Siamo al 7’ quando Iunco manda in rete il pallone, crossato dalla bandierina, con un colpo di testa. E’ 1-0. Il Trapani accusa il colpo ma cerca subito di reagire con una conclusione di Gambino respinta in angolo. La vera occasione del pari, però, si presenta quando Caccetta manca la conclusione da buona posizione. La partita è a tratti nervosa e il risultato, nonostante qualche occasione da parte di entrambe le compagini non accenna a cambiare. Al 35’ doccia fredda per i granata. Lo Spezia, infatti, trova il gol del doppio vantaggio quando Madonna sfrutta al meglio un passaggio di Iunco dal limite e, di prima in corsa, fulmina Castelli.E’ 2-0.

TRAPANI: Castelli, Priola, Daì, Pagliarulo, Filippi, Provenzano, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Dolenti, Lo Bue, Cianni, Domicolo, Tedesco, Ficarrotta, Mastrolilli. All. Boscaglia.

Nei dieci minuti a seguire non si registrano reazioni e si va al riposo senza troppi brividi. Nessun cambio in avvio. Né Boscaglia né Serena cambiano gli interpreti della gara. Tatticamente, però, lo Spezia è più coperto, lasciando l’iniziativa agli ospiti. Già al 6’ il Trapani ha la grande occasione per accorciare le distanze: Madonia si accentra e colpisce con un gran destro il pallone che impatta sulla traversa. E’ il momento di Tedesco che entra in campo al posto di Provenzano. Al 10’ lo Spezia costruisce un’ottima azione sulla destra con Madonna che mette al centro per Evacuo; l’attaccante bianconero viene anticipato da un provvidenziale Pagliarulo. Al 17’ ancora un’occasione per i padroni di casa con Murol

o il cui colpo di testa termina di poco alto. Il Trapani prova a reagire con Tedesco ma la conclusione del nuovo acquisto non è precisa. Al 29’ calcio di punizione per i granata: alla battuta va Tedesco che calcia di poco alto. Tre giri d’orologio più tardi il Trapani sfiora ancora il gol. Questa volta la conclusione porta la firma di Abate che calcia molto bene la sfera e sfiora il palo. Boscaglia decide di sbilanciarsi e butta nella mischia Ficarrotta che prende il posto di Daì. Nonostante l’abbondante recupero concesso dal sig. Borriello non succede più nulla. Termina qui.

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0-0

TRAPANI: Castelli, Priola, Dai’, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarrotta. In panchina: Dolenti, Lo Bue, Cianni, Provenzano, Madonia, Tedesco, Mastrolilli. All. Boscaglia.

Fin dalle prime battute si intende che entrambe le squadre siano in campo alla ricerca dei tre punti. Trapani e Cremonese si affrontano a viso aperto. Più intraprendente il Trapani che si affida a una manovra ragionata. All’11’ primo vero brivido per il Provinciale. Un errore di Minelli permette a Gambino di recuperare un pallone “morto” che costringe il portiere all’uscita disperata; sulla respinta Ficarrotta non se la sente di cercare la conclusione da lontano e spreca. Al 17’ Gambino cerca il gol da antologia con un pallonetto d’esterno, ma il pallone termina sull’esterno della rete. Al 19’ , grazie ad una invenzione sull’asse Barraco-Gambino, si crea un’azione buona per Caccetta che manca il pallone di poco. Il Trapani c’è. La Cremonese è un po’ nervosa e ben tre giocatori ospiti ricevono il giallo. Al 30’ Gambino si lancia in un’azione solitaria da manuale e arriva alla conclusione da fuori aria; la traiettoria termina di poco a lato. Al 33’ Abate lancia d’esterno Ficarrotta che tenta la conclusione; pallone smorzato da Polenghi e Alfonso ci arriva. Nei minuti successivi è la Cremonese a provarci con convinzione. Prima Filippi e poi Castelli ci mettono una pezza. I ritmi progressivamente si abbassano e, dopo un minuto di recupero, si va al riposo. Risultato fermo sullo 0-0. Si inizia con un cambio nella

CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Favalli, Minelli, Polenghi, Pestrin, Nizzetto, Fietta, Bocalon, Riva, Samb. In panchina: Bianchi, Rigione, Sales, Dettori, Musetti, Tacchinardi, Le Noci. All. Brevi.

formazione granata: dentro Tedesco per Pirrone. L’ingresso di Tedesco sembra aver dato nuova linfa al Trapani che attacca con convinzione. Lo stesso Tedesco al 7’ lascia partire un bolide che non va troppo lontano dal palo. Intorno al 15’ si assiste ad una fase di stallo. Al 20’ viene espulso Semenzato. Brevi, di conseguenza, si copre: dentro Sales per Samb. Il Trapani ci prova subito con una incursione solitaria di Barraco, la cui conclusione è bloccata da Alfonso. Al 26’ lancio di Priola che cerca Caccetta in area; pallone spizzicato dal centrocampista che per un soffio non beffa il portiere. Nei minuti successivi c’è solo il Trapani che va vicino alla rete in almeno tre occasioni con Abate, Barraco e Pagliarulo. Al 47’ ancora un cross per Mastrolilli che, sempre di testa, manda a lato. Termina qui. Il Trapani non riesce ad avere la meglio sulla Cremonese, nonostante l’ottima prestazione.

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3-1

SIRACUSA: Baiocco P., Petta, Pippa, Baiocco D., Ignoffo, Fernandez, Lucenti, Spinelli, Fofana, Montalto, Mancosu. In panchina: Fornoni, Strigari, Capocchiano, Calabrese, Bongiovanni, Pepe, Zizzarri All. Sottil. TRAPANI:Castelli, Priola, Dai’, Pagliarulo, Filippi, Tedesco,Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Ficarrotta. In panchina: Dolenti, Lo Bue, Pirrone, Provenzano, Mastrolilli, Cianni, Madonia. All. Boscaglia.

Partono forte i padroni di casa, con Fofana e compagni che fanno pressing asfissiante sui portatori di palla granata. Dopo i primi 15’ nessun pericolo per i due estremi difensori, soltanto qualche cross dalle fasce ma nulla di fatto. Gli aretusei crescono e al 17’ vanno vicini al gol: punizione dalla trequarti di Mancosu, torre di Ignoffo e Petta dal limite dell’area piccola spara alto. Al 27’ punizione dai venticinque metri battuta da Montalto, palla centrale e Castelli blocca in due tempi. Al 30’ il vantaggio dei padroni di casa: azione sull’ out sinistra del duo Pippa-Baiocco, palla al centro che Montalto di testa spedisce alle spalle di Castelli. Al minuto 34 arriva il raddoppio: ancora Montalto riceve palla spalle alla porta, si gira bene e lascia partire un bolide di sinistro che toglie le ragnatele dall’incrocio. Al 41’ Siracusa vicino al tris: Montalto lancia Fofana che a tu per tu con Castelli in uscita

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prova a piazzare la sfera che esce di poco. Un minuto dopo primo tiro in porta granata: ci prova Barraco dalla distanza, Paolo Baiocco respinge di pugno. Finisce così la prima frazione di gioco. Pronti – via e gli ospiti cercano di fare la gara, con i padroni di casa che difendono ordinatamente e ripartono in contropiede. Al 56’ occasionissima per Abate: palla di Barraco proprio per l’ex Siracusa che dal dischetto del rigore prende la mira e spara a lato. Al 62’ ancora granata pericolosi: Abate tira dal limite, Baiocco respinge e sulla ribattuta Gambino spedisce a lato. Trapani accorcia le distanze: azione sulla sinistra e cross in mezzo, difesa immobile e per Barraco è un gioco da ragazzi infilzare Baiocco di testa, minuto 64. I granata cercano di fare la partita, ma gli uomini di Sottil, messi in campo per gli ultimi minuti con il 4-4-2, soffrono e non riescono a ripartire. Trapani sfortunato al 77’: è il solito Barraco a provarci, bolide da fuori area, Baiocco spizzica e manda la palla sulla traversa. All’82’ ancora Calabrese pericoloso: Pepe entra in area e passa all’accorrente centrocampista che tira a botta sicura ma Priola ci mette il piedone e l’occasione sfuma. All’87’ il terzo gol del Siracusa: è l’ultimo entrato Vincenzo Pepe a segnare il goal del 3 - 1. Finisce così Trapani - Siracusa.


0-2

BARLETTA: Pane, Masiero, Angeletti, Guerri, Mengoni, Pisani, Mazzarani, Zappacosta, Di Gennaro, Schettern, Mazzeo. In panchina: Sicignano, Cerone, Di Cecco, Hanine, Infantino, Menicozzo, Migliaccio. All. Cari.

Con una prestazione autoritaria, i granata vincono meritatamente a Barletta contro una delle favorite alla vittoria finale del torneo. Quello di oggi è stato un grande Trapani, che ha eseguito alla perfezione in campo tutto il lavoro settimanale, volto a sopperire alle assenze di Daì e Pagliarulo e quella dell’ultimo momento di Ficarrotta. Il primo tempo ha visto i granata molto attenti alle incursioni dei padroni di casa che schieravano calciatori come Mazzeo, Di Gennaro, Schetter che fanno la differenza in Prima Divisione. La cronaca del match vede il Barletta cercare di fare a gara, ma i raddoppi di Pirrone e Domicolo, le incursioni sulle fasce di Barraco e Tedesco, bloccano le velleità dei padroni di casa che solamente in un paio di occasioni si rendono realmente pericolosi,

TRAPANI: Castelli, Caccetta, Lo Bue, Pirrone, Filippi, Giusto Priola, Barraco, Domicolo, Abate, Madonia, Tedesco. In panchina: Dolenti, Colletto, Riccardo Priola, Cianni, Provenzano, Gambino, Mastrolilli. All. Boscaglia.

zeo con la grandissima risposta di Castelli e con Mazzarani al 36’, tiro anche in questa occasione ottimamente respinto dal numero uno granata. Ma a parte queste due situazioni il Trapani nei primi 45’ tiene alla grande il camposenza mai soffrire facendo cadere spesso in fuori gioco gli avanti pugliesi. Già nella parte finale del primo tempo i granata cominciano a salire in cattedra; ma l’opera viene completata dall’undici di Boscaglianella seconda frazione gioco quando Abate e soci prendono le redini dell’incontro annichilendo il Barletta costretto a subire. Così al già al 12’ i il Trapani recrimina un calcio di rigore ma vien asseggnato un calcio

di punizione dal limite, che Tedesco si fa parare da Pane. Al 16’ il Trapani va meritatamente in vantaggio: il neo entrato Gambino viene servito in profondità e davanti a Pane da solo piazza la palla dove il portiere non può arrivare. Ma i granata non sono paghi del vantaggio e continuano a mettere in difficoltà i biancorossi, tanto che sfiorano il raddoppio al 21’ con Abate. Nei minuti finali e precisamente al 94’, il raddoppio di Mastrolilli servito ottimante da Gambino, rete che chiude definitivamente la gara.

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Con le intuizioni di Boscaglia il Trapani torna a volare L’ editoriale

Tornare a vincere è esattamente ciò che serve a una squadra per ritrovare la serenità e lo smalto necessario ad affrontare un campionato insidioso come quello della Prima Divisione. Il Trapani si toglie di dosso qualche pressione e Boscaglia può certamente essere soddisfatto di come la sua squadra abbia gestito al meglio le sue indicazioni. Era stata una settimana caratterizzata dalle polemiche quella vissuta nell’ambiente granata. Polemiche dovute alle scelte del tecnico, considerato oltremodo “testardo” nelle sue scelte. La risposta di Ferguson (soprannome affettuoso dato dai tifosi a Boscaglia, ndr.) secondo la quale avrebbe mantenuto il suo “credo” anche a costo di rischiare la retrocessione, è stata di spessore. Provocazione forte, non c’è che dire. Durante la partita di ieri, poi, un’altra scelta che ha fatto saltare molti tifosi dal divano: Gambino parte dalla panchina. Eppure, la scelta apparentemente inspiegabile, si è dimostrata corretta. Gambino, infatti, con la sua velocità e determinazione, ha deciso il match siglando una delle due reti. La seconda è stata realizzata da un altro “panchinaro di lusso” come Mastrolilli. Finché le cose stanno così Boscaglia avrà ragione. Lui rischia ma trova sempre il bandolo della matassa. Consideriamo anche che nelle occasioni in cui il Trapani non ha vinto è sempre stato all’altezza (se non superiore) a quasi tutti gli avversari incontrati. Perdere fa parte del gioco, l’importante è lottare per la maglia. In questo sia Boscaglia che i suoi uomini sono maestri. Poi c’è da considerare che manca poco al rientro di un certo Peppe Perrone, già capocannoniere dello scorso torneo. Con il bomber a disposizione le possibilità tattiche aumenteranno e non è da escludere che l’attuale coppia di titolari, Gambino e Abate, possano giocare da esterni in un ipotetico tridente che vede al centro proprio Perrone. Nulla è da escludere.

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Quello che serve al Trapani, adesso, è molta fiducia. Tifosi e addetti ai lavori devono permettere a Boscaglia di lavorare con calma. I risultati sono già notevoli e in sospeso c’è un credito da riscuotere con la Dea bendata. Se tutti quei legni colpiti durante la stagione non avessero condizionato il cammino granata staremmo a parlare di una squadra perfetta o quasi. O forse ci sarebbe comunque qualcosa di cui discutere. Questo, in fondo, è il bello del calcio.


Tifosi Trapani: «Vi vogliamo così!» Tutto superato. Le polemiche tra la curva e il tecnico Boscaglia sono ormai archiviate. I tre punti conquistati eroicamente in terra pugliese hanno avuto il merito far tornare il sereno. I tifosi granata tornano a pensare in positivo. Diamo uno sguardo al parere degli utenti del forum sologranata.forumfree, riferimento del tifo trapanese. Un’analisi eccellente è quella scritta da Sportivo 11: «Complimenti ai ragazzi e all’allenatore che, nella partita forse più difficile di quelle fin qui giocate(per motivi di assenze e di valore dell’avversario), hanno tirato fuori gli attributi portando a casa tre punti importanti. Adesso non bisogna esaltarsi, come prima non dovevamo deprimerci. Eravamo, siamo e resteremo una squadra che non è male, ma che se la dovrà sudare contro tutti e tutte». Per Fabrizio 78 Tp, invece, va bene così: «Questo è il Trapani che vogliamo!!! Questa vittoria è servita a stemperare un po’ alcuni toni che durante la settimana sono venuti fuori». Tutto sicuramente vero. Antonio 69, ricorda che: «Giocando con il cuore e con determinazione si posso raggiungere traguardi importanti. Non dobbiamo mai perdere la testa ed essere sempre umili. La cosa importante è sostenere sempre i nostri giocatori, sia quando si vince sia quando si perde, questo campionato è troppo importante per noi e per tutti i trapanesi in giro per l’Italia, dobbiamo fare di tutto per restarci, poi se cresciamo su tutti i punti di vista possiamo ambire al salto di qualità...»

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2-2

TRAPANI: Castelli, Priola, Lo Bue, Pagliarulo, Filippi, Cianni, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Tedesco. In panchina: Dolenti, Daì, Ficarrotta, Provenzano, Domicolo, Madonia, Mastrolilli. All. Boscaglia.

La cronaca vede il Trapani partire contratto subendo troppo l’avversario che al 15’ va in vantaggio con Bonvissuto che con un diagonale batte Castelli. I granata da quel momento si destano dal torpore cominciando a macinare ed imporre il proprio gioco, mentre il Frosinone controbatte sempre più a fatica le giocate dei padroni di casa che al 22’ pareggiano con un gran tiro dalla distanza di Barraco. Da quel momento in campo c’è solo il Trapani mentre il Frosinone si basa soprattutto sulla sua forza fisica dei suoi avanti e di Baccolo per contrastare le giocate di Gambino e soci . Particolare da non sottovalutare è che i granata intorno al 20’ perdono per infortunio Giacomo Filippi fatto che costringe Boscaglia a modificare tutta l’impostazione della difesa con Lo Bue che va a destra Priola al centro e Dai’ che sostituisce il capitano sulla sinistra. Nella ripresa il Frosinone sembra contentarsi mentre il Trapani si riversa nella metà campo avversaria. Al 25’’ il meritato vantaggio dei locali con Mastrolilli che con impetuoso stacco, su calcio d’angolo di Barraco brucia Nordi ed infiamma il Provinciale. Minuto 93’ : il Trapani è meritatamente in vantaggio conquista palla nella propria metà campo con Domicolo e parte in contropiede. Il Frosinone arranca, ma con i giocatori più esperti non si

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FROSINONE: Nordi, Guidi; Fautario, Stefani, Biasi, Beati, Frara, Baccolo, Bonvissuto, Manzoni, Aurelio. In panchina: Rossini, Cordos, Catacchini, Miramontes, Bottone, Ganci, Artistico. All. Sabatini.

arrende tanto che Guidi nonostante la fatica insegue Tedesco sulla fascia sinistra, Giacomo da calciatore esperto qual è si porta sulla bandierina e fa rimbalzare la palla sul numero 2 gialloblu. Calcio d’angolo netto di cui si accorgono tutte le quasi 3000 persone sugli spalti compresi la delgazione del Frosinone, non per l’ arbitro, che da la rimessa dal fondo. Il Trapani su rilancio di Nordi si fa trovare spiazzato e Castelli è costretto ad uscire al limite dell’area colpendo la palla da pochissima distanza tra petto e braccio. L’arbitro al 94’ senza pensarci un istante assegna punizione dal limite per i laziali, ed espelle Castelli , costringendo ad andare in porta Dario Barraco che però, sul forte calcio di Artistico, nulla può regalando un immeritato pari al Frosinone. Un episodio che ha modificato il giusto verdetto del campo ossia che il Trapani avrebbe meritato i tre punti.


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Trapani vs arbitri, una storia infinita L’ editoriale

Come spesso accade di questi tempi, il lunedì si torna a parlare dei torti arbitrali subìti dai granata. Sembra quasi un’abitudine delle partite casalinghe, ma di certo è un handicap dal quale ci si vorrebbe liberare presto. Andiamo con ordine. Le prime vere lamentele riguardanti una direzione di gara risalgono all’incontro Trapani-Andria, quando il sig. Andrea Coccia di San Benedetto del Tronto venne contestato aspramente dal pubblico per più di una decisione discutibile. In quell’occasione anche un membro della dirigenza trapanese, Domenico Lipari, fu espulso dal terreno di gioco. Terminò 1-1. Nella partita successiva giocata tra le mura del Provinciale, Trapani-Cremonese, la direzione del sig. Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore non fece discutere più di tanto; poteva andar bene così nonostante qualche cartellino di troppo. Poi, in Trapani-Frosinone, si compie il “capolavoro”. Ad arbitrare l’incontro viene chiamato Fabio Maresca di Napoli. A molti il nome passa inosservato, ma altri ricordano benissimo che stiamo parlando del “fischietto” che nell’ultimo derby di Serie D assegnò un contestatissimo penalty al Mazara; a tempo scaduto. Nonostante gli adeguati scongiuri anche contro i ciociari la direzione ha lasciato molto a desiderare. La punizione al 95’ poi, altro non è che il risultato di una svista ai limiti del clamoroso che ha negato un evidente calcio d’angolo al Trapani. E così altri due punti se ne vanno via con il vento. Le recriminazioni nascono dal fatto che nelle tre partite di cui abbiamo parlato il Trapani avrebbe meritato nove punti, dovendosi accontentare di tre. Se la matematica non inganna ne mancano all’appello sei. Continuando con i conti si deduce che il Trapani sarebbe capolista solitario con 21 “mattoncini”, praticamente mezza salvezza acquisita. E ancora non si è messa in evidenza il credito nei confronti della fortuna. E’ oltremodo evidente che stiamo parlando di una squadra attrezzate ed equipaggiata per stupire. Dobbiamo ricordarci che nonostante le mille peripezie degne del leggendario Ulisse, il Trapani è a ridosso della vetta. Quando la ruota girerà, non ci saranno storie.

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0-5

PERGOCREMA: Concetti, Celjak, Rizza, Diaw, Sembroni, Romondini, Capua, De Vezze, Rizzo, Guidetti, Testardi. In panchina: Cicioni, Gritti, Cuomo, Adeleke, Angiulli, Delgado, Ricci. All. Brini.

Basterebbe il risultato per dare conto di come è andata oggi a Crema per il Trapani. Ma più che sottolineare lo 0-5, occorre rimarcare la prestazione dell’undici di Roberto Boscaglia, che si è recato in Lombardia nonostante il Pergocrema fosse la capolista, con la chiara intenzione di far propria l’intera posta in palio. I granata ci hanno creduto sin dall’inizio nonostante le importanti defezioni di Castelli(squalificato) e Filippi(infortunato). Ed a fare la differenza così come era stato due domeniche fa a Barletta è stato proprio l’atteggiamento dei granata: umili, concentrati e consapevoli di potersela giocare con tutti.Fino al gol di Abate al 18’- marcatura avvenuta grazie ad un perentorio colpo di testa del n.9 trapanese su cross di Ciccio Lo Bue – la partita è stata abbastanza equilibrata anche se il Trapani non subisce mai i padroni di casa,

TRAPANI: Dolenti, Lo Bue, Daì, Pirrone, Priola Pagliarulo, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Tedesco. In panchina: Maltese, Cianni, Provenzano, Domicolo, Madonia, Ficarrotta, Mastrolilli. All. Boscaglia.

bravi a fare girare palla portandosi spesso nella metà campo avversaria. Dopo lo 0-1, tutto si fa più semplice per Barraco e soci che comunque cercano subito il raddoppio ma il palo(l’ennesimo stagionale) nega il 2-0 a Ceccetta. Il Pergocrema reagisce da capolista e da padrone di casa creando un paio d’occasioni sventate ottimamente da Dolenti, conquistando alcuni calcio d’angolo che però non creano pericoli particolari. L’inerzia della gara cambia totalmente nella ripresa quando Dodou atterra in area Gambino, rosso per il centrale ex Bari e rigore per il Trapani che viene trasformato da Barraco. Sullo 0-2 e con un uomo in meno tutto è più facile per i granata, tanto che al 18’

arriva il terzo gol con Giacomo Tedesco. Da quel momento per Lo Bue e soci è solo gestione del match; nel frattempo al 19’ secondo rosso per il Pergocrema che perde Rizza. La seconda parte della gara a quel punto è appannaggio dei trapanesi che siglano prima il 4-0 con Barraco, e poi il 0-5 con Madonia, che seppure entrato in corso d’opera per i minuti che ha giocato è sembrato indemoniato. Adesso così come è stato ribadito un po da tutto l’entourage del Trapani non ci si deve esaltare, occorre che l’ambiente mantenga il giusto equilibrio.

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1-3

TRAPANI:Castelli, Priola, Lo Bue, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Tedesco. In panchina: Dolenti, Dai’, Provenzano, Cianni, Madonia, Montalbano, Mastrolilli. All. Roberto Boscaglia LANCIANO: Aridità, Aquilanti, Vastola, D’Aversa, Rosania, Amenta, Turchi, Capece, Pavoletti, Volpe, Titone. In panchina: Amabile, De Filippo, Novinic, Marfisi, Chiricò, Improta. Piccioni. All .Carmine Gautieri.

Quella di oggi è stata una delle più incredibili partite viste negli ultimi anni al Provinciale. E se il risultato di 1-3 in favore del Lanciano, sembra non dare adito a recriminazioni, almeno buona parte del primo tempo ha detto tutt’altro. Infatti fino al gol del pari dei rossoneri(oggi in maglia bianca) in campo c’è stata una sola squadra il Trapani che non solo fino al 39’ del primo tempo meritava il vantaggio di 1-0 giunto su calcio di rigore di Barraco al 25’ dopo un netto fallo di Rosania su Abate, ma addirittura aveva avuto altre tre occasioni per raddoppiare e mettere al sicuro il risultato. Invece proprio sul finire della prima frazione di gioco un dubbio gol di Pavoletti al 39’ che probabilmente saltando commette fallo su Castelli- così come si vede dalla foto- ha rimesso in gara gli abruzzesi che pochi minuti dopo al 43’ raddoppiavano

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con Volpe. Così in pochi minuti si è passati da un vantaggio più che meritato tra l’altro legittimato da un ottimo gioco da parte dei granata, in velocità e tutto di prima, all’uno due che in pratica ha chiuso il match . Infatti nella ripresa i padroni di casa subiscono eccessivamente lo svantaggio, con gli ospiti pronti a ribattere colpo su colpo, senza che Pirrone e soci creano eccessivi pericoli a Aridità, anzi si scoprono al contropiede del Lanciano che triplica con Titone al 19’ dopo un batti e ribatti in area, chiudendo di fatto l’incontro.


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Tifosi Trapani: «Aaah come gioca Barraco!» Come ampiamente prevedibile dopo una sonora vittoria l’entusiasmo della tifoseria è alle stelle. Il 5-0 inflitto “a domicilio” al Pergocrema permette di guardare al futuro con entusiasmo. Andiamo a vedere il parere degli utenti di sologranata.forumfree: E’ tempo di rivincite e Hoancoralaforza “bacchetta” chi non credeva in questa squadra: «(Esiste, ndr.) Gente che quest’estate prevedeva un Trapani a zero punti dopo le prime cinque giornate, gente che parlava di una sofferta e forse irraggiungibile salvezza, gente che pensa che il Mister faccia esperimenti contro gli interessi del Trapani (e di se stesso), gente che dopo la sconfitta di Siracusa ha buttato fango addosso a questo magnifico gruppo, gente che oggi deve guardare la classifica e deve mettersi la mano sulla coscienza, perché abbiamo 18 punti e siamo quasi a metà quota salvezza! Questa gente deve capire che abbiamo una grandissima squadra! Ancora la strada da fare sarà lunga e sarà insidiosa, ma ci salveremo! » La sentinella, invece, è sicuro che questo Trapani arriverà molto lontano: «La storia parlerà di noi. Onore ai presenti a Crema, quelli che amano questa maglia, questa città, quelli che fanno sacrifici e che credono in un ideale. Non molleranno mai». Gli fa eco Chimera 69: «Siamo stati davvero grandi abbiamo letteralmente annichilito tutti i tifosi presenti allo stadio del Pergocrema!» Sintetico ma divino, il commento a mo’ di citazione di Ninotribuna: «Aaaaaaaaaaaaah come gioca Barraco!»

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2-2

PORTOGRUARO: Bavena, Regno, Pondaco, Herzan, Fedi, Radi, D’Amico, Salzano, Della Rocca, Cunico, Corazza. In panchina: Mion, Bognanni, Coppola, Adamo, Liccardo, Luppi, De Sena. All. Rastelli. TRAPANI: Castelli, Priola, Lo Bue, Pirrone, Filippi, Pagliarulo, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Tedesco. In Panchina: Dolenti, Daì, Provenzano, Domicolo, Cianni, Mastrolilli, Madonia. All. Boscaglia.

La cronaca vede la partenza lampo dei padroni di casa che si buttano sin dal calcio d’avvio nella metà campo del Trapani. Un paio d’imprecisioni da parte della difesa trapanese ed il Portogruaro nemmeno è completato il primo giro di lancette, che si trova con un calcio di rigore a favore per atterramento da parte di Filippi del centravanti di casa. Tiro dagli undici metri del “Porto”, para Castelli, ma sulla ribattuta Della Rocca segna la rete dell’1-0. Il Trapani sente lo svantaggio immediato ed è costretto a modificare l’atteggiamento così come preparato in settimana, per questo fino al 20’ subisce i locali anche se non rischia mai veramente . Dalla metà dei primi quarantacinque minuti i granata riprendono a giocare da far loro, ma i locali approfittando del vantaggio agiscono con veloci e pericolosi contropiedi, con Castelli bravissimo in due occasioni ad evitare il 2-0. Poi anche una grande occasione sui piedi di Caccetta ma è bravo il portiere a respingere. Nella parte finale

del primo tempo il gol del 2-0 del Portogruaro che sembra tagliare le gambe a Tedesco e soci. Nella ripresa invece Boscaglia cambia l’atteggiamento dei granata, ridisegnando anche la squadra, trasformando con l’ingresso di Mastrolilli e Daì lo schieramento dei suoi dal classico 4-4-2 al più offensivo 4-3-3. Da quel momento cambia il volto del match, anche grazie al rigore assegnato al 12’ al Trapani per fallo di mani in area, che Barraco realizza alla perfezione. Sul 2-1 l’undici di Boscaglia preme sull’acceleratore mettendo all’angolo il Portogruaro che sente il fiato sul collo chiudendosi. Ed il Tra-

pani comincia a giocare alla grande fino al pareggio di Giovanni Abate, che di testa su traversone di Gambino mette alle spalle del portiere di casa. Sul 2-2 il Trapani ci crede mentre il Portogruaro è alle corde . I granata si buttano in avanti cercando il gol della vittoria, esponendosi anche al contropiede dei locali. Ed allo scadere per il Trapani con Gambino anche l’opportunità di segnare la rete della vittoria, ma la palla va di poco fuori. Un risultato certamente positivo sia per il morale che per la classifica, che lascia i granata a sei punti dai play out, ed a uno dai play off.

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2-0

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Daì, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Tedesco. In panchina: Dolenti, Priola, Provenzano, Madonia, Cianni, Mastrolilli. All. Boscaglia

La cronaca vede un primo tempo abbastanza equilibrato con le due squadre che si affrontano a viso aperto anche se Lo Bue e soci hanno qualcosa in più degli ospiti in fase di possesso palla e di verticalizzazioni. Al 21’ la prima vera palla gol del Trapani con Martinuzzi che compie un vero e proprio miracolo togliendo la palla dall’angolino basso del palo, su colpo di testa ravvicinato di Tedesco su cross di Gambino. Al 28’ è di nuovo Tedesco a sfiorare il vantaggio dei locali con un tiro dalla distanza che lambisce la traversa. Il Trapani a quel punto è padrone del campo, attuando un pressing alto con Barraco, Gambino ed Abate, situazione che mette molto in difficoltà i nerazzurri(oggi in maglia bianca). L’unica vera palla gol della gara per i laziali è al 40’ con un calcio di punizione di Farina che da 35 metri, s’infrange sulla traversa. I granata a parte l’occasione dell’avversario chiudono il primo tempo in avanti alla ricerca del gol. Nei minuti finali, precisamente al 43’ arriva poi l’ingenua espulsione di Tortolano apparso eccessivamente nervoso sin dall’inizio. Nella ripresa il Trapani con molta sagacia tattica comincia a lavorare ai fianchi l’avversario, con Tedesco a sinistra e Barraco a destra. Il Latina agisce solo in contropiede rimanendo chiuso nella propria metà campo. E proprio da un azio

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LATINA: Martinuzzi, Carta, Gasperini, Tortolano, Cafiero, Farina, Matute, Berardi, Jefferson, Fossati, Merito. In panchina: Costantino, Toscano, Toninelli, Andrei, De Oliveira, Pagliaroli, Bernardo. All. Ghirotto

ne che parte dalla sinistra da Dai’ che appoggia su Tedesco, al 10’ nasce il vantaggio granata, con il calciatore che mette dentro una palla deliziosa per Abate che con un colpo di testa a girare batte Martinuzzi. Uno a zero meritato. I granata allora provano a raddoppiare ed è Gambino nel giro di un minuto che sfiora il raddoppio, prima con un pallonetto dalla distanza e poi quando si fa ipnotizzare da Martinuzzi, l’uno fronte l’altro . Al 18’ l’espulsione affrettata da parte dell’arbitro di Filippi per doppia ammonizione, riequilibra le squadre in campo dando una spinta emotiva al Latina che cerca di buttarsi in avanti senza però creare pericoli a Castelli. Negli ultimi dieci minuti però, come spesso accade ai granata i locali vengono fuori alla grande con una condizione atletica invidiabile mentre l’undici di Ghirotto di spegne pian piano fino al raddoppio del Trapani che giunge al 45’.


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Trapani: e il Provinciale non fu più un tabù L’ editoriale

Finalmente. Ecco la parola giusta per definire il ritorno alla vittoria del Trapani tra le mura amiche. Il 2-0 ottenuto ai danni degli acerrimi rivali della scorsa stagione è distante ben 72 giorni dall’ultima vittoria “targata” Provinciale. Era, infatti, il 18 settembre quando il Trapani si era imposto con lo stesso punteggio di ieri al Feralpisalò. Nel mezzo tre pareggi contro Andria, Frosinone e Carrarese, e una sconfitta contro il Lanciano. Con i tre punti ottenuti il Trapani si rilancia ancora portandosi a quota 22, nel “gruppone” di sei squadre che inseguono la capolista Siracusa. Nonostante siamo giunti quasi al giro di boa il campionato resta avvincente con almeno dodici pretendenti alla promozione. Quella di ieri è stata una prestazione convincente che ha dimostrato molta compattezza e coesione nello spogliatoio, con la squadra che ha lottato unita per raggiungere il risultato. Di contro il Latina è stato forse più attento ad arginare le sortite offensive del Trapani che non a costruire reali minacce. L’unica vera grande occasione degli ospiti porta la firma di Farina che su calcio piazzato colpisce la traversa con violenza. Poi poco altro. Il Trapani, invece, ha attaccato con maggiore determinazione ora con Gambino, ora con Tedesco, ma anche e soprattutto con Barraco e Abate. Proprio Abate merita un discorso a parte. Il suo stacco di testa ha rotto la diga di contenimento nerazzurra e l’attaccante ex Siracusa ha così realizzato la sua terza rete stagionale. Che fosse un uomo utilissimo alla costruzione del gioco lo sapevamo già, ma adesso che “la butta dentro” il suo contributo può risultare devastante. Un po’ come se il Trapani non avesse più bisogno d’altro. Il secondo gol è stato siglato da Barraco, ma questo non fa più notizia! Nonostante l’ottima posizione di classifica e una combinazione risultati-prestazioni invidiabili per Boscaglia non è ancora tempo di

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abbandonare la scaramanzia. Il tecnico granata, infatti, ha ricordato anche ieri quanto la quota salvezza sia lontana. Va bene la prudenza, ma perché smettere di sognare? Ma in fondo sappiamo che un “pensiero” comincia a farlo anche lui. C’è solo il timore che la sessione di mercato invernale, ormai alle porte, possa nascondere alcune insidie. Ma per il momento non pensiamoci, il Trapani è troppo in alto per pensare.


2-1

TRIESTINA: Viotti, D’Ambrosio, Pezzi, Allegretti, Lima, Izzo, Pinares, Princivalli, Godeas, Motta, Curiale. In panchina: Gadignani, De Micco, Mannini, Evola, Mattieling, D’Agostino, De Vena. All Galderisi

L’inizio è vibrante, con diversi capovolgimenti di fronte che, tuttavia, non mettono paura ai portieri. Al quarto d’ora un gran tiro di Barraco costringe al miracolo Viotti, bravissimo a dire di no al centrocampista granata. La gara, decisamente gradevole sin dalle prime battute, s’infiamma a metà frazione: al 20’ Curiale porta in vantaggio gli alabardaticon un colpo di testa che non lascia scampo a Castelli. Ma i granata, duri a morire, agguantano immediatamente il pareggio con Caccetta, bravissimo a sfruttare un ottimo cross di Tedesco e infilare la porta di Viotta. Il match non vuol saperne di scemare d’intensità e al 29’ si verifica un episodio che offre nuovi contenuti al cronista: Curiale si fa espellere per un fallo di reazione su Priolalasciando la Triestina in 10. Il Trapani prova ad approfittarne, ma la formazione di Bosca-

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Daì, Pagliarulo, Priola, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Tedesco. In panchina: Dolenti,Alletto, Domicolo, Provenzano, Madonia, Cianni, Mastrolilli. All. Boscaglia

glia ha il torto di non riuscire a trovarela giocata vincente. In chiusura di tempo Galderisi prova a correre ai ripari, inserendo Evola al posto di Motta. La ripresa comincia sulla falsariga della prima parte di gara. Godeas prima fa le prove del gol, costringendo Castelli alla paratissima, poi fa centro su cross di Pinares. Al 48’ è 2-1. Ma il Trapani non sta certo a guardare e prova a raggiungere immediatamente il pari con una conclusione di Tedesco che dà l’illusione ottica della rete. Poi è Abate a mancare il bersaglio per una questione di centrimetri. La Triestina non riesce ad uscire e si limita a difendersi, i granata cercano il pari in tutti i modi ma vengono ostacolati anche dalla dea bendata. Subito

dopo Gambino conclude fuori di pochissimo. Boscaglia in panchina soffre e a venti minuti dal termine prova a giocarsi la carta Mastrolilli, dentro per Daì. All’81’ dentro Madonia per Tedesco. Nonostante i cambi, il tema della partita rimane identico: i granata alla ricerca del pari, padroni di casa a presidio della propria area di rigore. L’ultima occasione è di Madonia, che con una bomba da fuori costringe l’estremo biancorosso alla gran parata. I granata chiudono in attacco collezionando calci d’angolo in serie. Triestina-Trapani termina 2-1.

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1-0

TRAPANI: Castelli, Priola, Lo Bue, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Dolenti, Daì, Cianni, Domicolo, Alletto, Ficarrotta, Mastrolilli. All. Boscaglia. SUDTIROL: Iacobucci, Grea, Martin, Kiem, Uliano, Cascone, Campo, Calliari, Chinellato, Fischnaller, Schenetti. In panchina: Miskiewicz, Tagliani, Bacher, Furlan, Fink, Chiavarini, Ferrari All. Guerra.

Il primo tempo è stata una gara da categoria superiore, con i ventidue in campo che non buttano mai la palla, ma cercano sempre di costruire azioni importanti. Il Trapani nei primi quarantacinque minuti trovandosi un avversario che lo fa giocare, parte fortissimo, tenendo un ritmo forsennato con tutta la squadra che non si risparmia. E le occasioni fioccano per i granata: al 5’ Madonia manda la palla di poco fuori. Al 7’ mischione in area, e per gli avanti di casa nella stessa azione si presentano un paio di palle gol che i granata non riescono a concretizzare . Al 9’ tiro di Pirrone con Iacobucci che compie una grande parata . Lo Bue e soci convinti di potere segnare il gol del vantaggio si gettano nella metà campo avversaria, ed al 37’ arriva la rete di Madonia dopo un azione straordinaria di Pirrone. Al 40’ è ancora Madonia a non trovare la rete, dopo che a tu per tu con il portiere da terra

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nasconde la palla alla difesa Altoatesina, per poi tirare poco fuori. Al 41’ ci tenta Abate a raddoppiare ma tira di poco alto. Nel secondo tempo i granata entrano in campo concentrati tanto che partono subito forte, occupando la metà campo avversaria ed al 14’ c’è l’ennesimo palo stagionale (dovrebbe essere il dodicesimo) con Gambino che a portiere battuto impatta la palla sul montante alla sinistra di Iacobucci. Da quel momento le squadre di affrontano in maniera arcigna ma mai antisportiva, soprattutto a centrocampo, con il ritmo e la qualità della gara che comunque non scendono mai di

tono; tanto che la partita è sempre piacevole ed intensa. Al 30’ magia di Gambino da fuori area che dopo una leggera deviazione del portiere colpisce la traversa. Al 31’ è Pagliarulo a mandare di poco a lato di testa. Negli ultimi cinque minuti gli ospiti ci credono gettandosi in avanti con calci piazzati e lanci lunghi per gli attaccanti; prima è Chinellato al 45’ che manda fuori muovendo la parte esterna della rete, poi nell’ultimo giro di lancette dopo quattro minuti di recupero è Antonio Castelli a bloccare in area un azione pericolosa del SudTirol.


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Trapani: Madonia illumina d’immenso L’ editoriale

Il più bel primo tempo della stagione e tre punti che permettono al Trapani di spiccare il volo. Questa, in ampia sintesi, è la frase che potrebbe racchiudere la partita di ieri contro il Sudtirol. E, invece, i novanta minuti del Provinciale hanno molto di più raccontare. Iniziamo proprio dal primo tempo. Nei primi cinque-sei giri d’orologio era ben lecito pensare che le due formazioni in campo si sarebbero affrontate all’insegna dell’equilibrio e, invece, non è stato così. Soprattutto Fischnaller (poi annullato dalla retroguardia granata, ndr.) sembrava in gran giornata. Sembrava, appunto. Poi il campo ha raccontato qualcosa di diverso. Dominio assoluto per il Trapani a cui si può rimproverare l’eccessiva imprecisione sotto porta. Imprecisione che non ha permesso al risultato di sbloccarsi fino al 38’ quando Barraco ha tirato fuori dal cilindro il gioco di prestigio giusto per Pirrore. Assist al centro e movimento di Abate che libera l’area. A quel punto per Madonia è stato un gioco da ragazzi trafiggere Iacobucci. Anche nella ripresa le occasioni non sono mancate. Qui entra in scena la canonica sfortuna che accompagna i granata dall’inizio della stagione; Caccetta prima e Gambino poi colpiscono, infatti, rispettivamente il sedicesimo e il diciassettesimo legno della stagione. Trattandosi della sedicesima giornata di campionato viene fuori un dato inquietante: il Trapani colpisce un legno a partita. Una statistica che non ha bisogno di commenti ulteriori. Statistiche a parte il Trapani esce dal campo con tre punti e tre certezze. I tre punti sono fondamentali per la classifica e rilanciano le ambizioni granata. Il primo posto è più che mai alla portata ma Boscaglia ancora non si sbottona. «Prima raggiungiamo quota 40-42, poi l’asticella si può alzare…» è, ancora una volta, il suo pensiero. Le tre certezze sono, invece, il solito Dario Barraco, il solito mister Boscaglia e l’eroe di giornata Giuseppe Madonia. Su Barraco già da tempo abbiamo finito gli aggettivi.

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Una serie di superlativi assoluti quali bravissimo, importantissimo e seguitissimo ormai non bastano più. E’ l’uomo in più di questa squadra e non si risparmia mai per servire la causa granata. L’interesse attorno a lui cresce in modo esponenziale e la società deve fare in fretta per convincerlo a firmare il rinnovo. Il condottiero Boscaglia continua a guidare la squadra in modo egregio gestendo benissimo le risorse a sua disposizione. Quando parla di salvezza si mostra sicuro per convincere chi ha di fronte, ma un pensierino lo sta facendo anche lui. Ora parliamo di Madonia. Va in campo per il forfait di Tedesco e non fa rimpiangere il compagno. Gioca da esterno alto e crea una quantità industriale di grattacapi alla difesa tirolese. Si dimostra una validissima alternativa ai titolari e, perché no, potrebbe anche sostituire ora Abate ora Gambino là davanti. Se gioca sempre per come ha fatto ieri nessun obiettivo è da escludere. Ora serve un ultimo sforzo per chiudere in bellezza questo 2011 da incorniciare. Si comincia a studiare la strategia per battere il Bassano.


0-7

BASSANO: Grillo, Martina, Ghoscheh, Caciagli, Porchia, Scaglia, Lorenzini, Morosini, Longobardi, Iocolano, Guariniello. In panchina: Poli, Baido, Barichello, Drudi, Gasparello, Lazzarotto, Lucca. All. Jaconi.

Ultima gara dell’anno con i “botti”, per i granata visto lo 0-7 finale. Il punteggio finale parla chiaro, conseguentemente c’è poco da commentare. Per la cronaca dopo che i granata sono passati in vantaggio, ci sono stati un paio di tentativi di raddrizzare il match da parte della formazione di casa, dopo di che solo Trapani, che ha onorato l’impegno fino alla fine mettendo in risalto una condizione fisica e mentale invidiabile nonostante questa squadra dalla data dell’inizio del ritiro di Salemi (23 luglio) ad oggi non si è mai fermata tra Tim Cup, Campionato e Coppa Italia. Tutti sugli scudi i quattordici che sono scesi in campo senza far classifiche di merito. Proprio perché il risultato parla da solo, vogliamo concentrare l’attenzione su alcuni numeri che hanno contraddistinto questo girone di andata che si conclude oggi: secondo posto solitario alle spalle del Siracusa con 28 punti frutto di otto vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte, pur giocando una gara in più fuori casa . Primo attacco del girone con 30 reti all’attivo, miglior differenza reti con +11. Anche nei numeri oltre che nel modo di stare in campo si nota che per Lo Bue e soci non vi è differenza tra gare in casa e quelle fuori casa. I granata infatti hanno vinto 4 volte al Provinciale e 4 lontano dallo stadio; 3 sono i pareggi in casa e uno

TRAPANI: Castelli, Priola, Lo Bue, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Dolenti, Daì, Cianni, Domicolo, Provenzano, Tedesco, Mastrolilli. All. Boscaglia.

solo fuori casa. Al termine della prima parte del torneo le sconfitte sono 5 una in casa quattro fuori. Insomma c’è di che essere orgogliosi di questi ragazzi , senza mai dimenticare però che il primo obiettivo rimane quello della salvezza a quota 41/42 punti; raggiunta quella come ha detto al termine del match di oggi mister Boscaglia, magari si penserà ad altro. Per ora quindi piedi ben saldi per terra senza mai distrarsi. E per confermare come si vive il momento in casa granata – secondo la cultura del lavoro - lunedì pomeriggio la squadra ritorna in campo ; da martedì si comincia con i doppi allenamenti con i richiami di preparazione che dureranno fino giovedì. La ripresa in sede è fissata per il 29 dicembre(ma lo staff già ha assegnato i compiti a casa per ciascun calciatore) in vista della prima giornata del girone di ritorno l’8 di gennaio.

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Il Trapani regala il secondo posto ai tifosi L’ editoriale

«La partita perfetta è quella che finisce zero a zero» disse il buon Annibale Frossi. Con tutto il rispetto per l’indimenticabile attaccante della nazionale italiana ci permettiamo di dire che anche quelle che si vincono per 7-0 non sono certo da buttare. E il Trapani è stato in grado di compiere l’impresa storica di espugnare il campo del Bassano rifilando ai veneti ben sette reti. Non male come regalo natalizio da mettere sotto l’albero! Come se questa rotonda vittoria non bastasse i granata hanno conquistato anche il secondo posto in classifica. In solitaria, ovviamente. L’unica squadra davanti è il Siracusa di Sottil e forse è questo a rendere tutto ancora più avvincente. Analizzando la partita di ieri e partendo dalla formazione iniziale spiccava la panchina per Tedesco, considerato un sicuro rientrante.

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In campo ancora spazio per Madonia e la scelta non ha fatto certo rimpiangere. Ben tre reti all’attivo e una prestazione da incorniciare. Poco male per uno che è partito dalla panchina per buona parte della stagione! Ieri però è stata una prestazione perfetta in ogni reparto. Oltre ai perfetti meccanismi offensivi, infatti, sono stati evidenziati degli ottimi schemi in fase di copertura, con un Pagliarulo sugli scudi. Una squadra solida e attenta anche a risultato acquisito in pratica; e questo è sicuramente un dato importante per Boscaglia. Di solito quando si arriva a questo punto della stagione la sosta natalizia arriva come una manna dal cielo, ma nel caso specifico non è affatto così. Dispiace che il Trapani debba fermarsi proprio sul più bello. Sarà compito dei preparatori atletici mantenere la condizione dei granata su questi livelli stratosferici. Anche perché finora la condizione atletica è stata una delle armi in più di questo Trapani. Tornando alla partita c’è da sottolineare anche l’ottima prestazione di Barraco, bravo a salire in cattedra e deliziare gli spettatori con lampi di classe. Due reti e tanta corsa anche per l’ottimo Gambino che si riscatta dopo un paio di partite non esaltanti. Qualche errore iniziale per Abate che però sembra stia acquisendo maggiore confidenza con il gol. Un plauso a parte per Caccetta. Il “jolly” ex Foggia era arrivato a Trapani tra lo scetticismo generale ma nell’arco di qualche partita ha convinto tutti. Pubblico e addetti ai lavori. Un giocatore dall’intelligenza tattica fuori dal comune in grado di mettere tanta quantità in mezzo al campo ma anche di cercare inserimenti utilissimi in fase di spinta. Boscaglia ci aveva visto giusto. Come spesso accade! La consapevolezza di essere una pretendente alla promozione, alla faccia della scaramanzia, è il regalo più gradito. Tanti auguri Trapani.


Il girone di ritorno del campionato di Prima Divisione sta per cominciare e il condottiero granata Roberto Boscaglia ha concesso una chiacchierata a Salvatore Puccio di Rosanero. Ecco quanto affermato dall’allenatore del Trapani: «Il secondo posto è un bel regalo un po’ per tutti , tifosi, squadra e società. Il girone resta difficile, perché c’è molto equilibrio. Naturalmente qualche squadra che si era attrezzata per vincere il campionato non ci sta riuscendo, ma sono compagini che stanno lì a pochi punti. Noi in questo momento stiamo bene, il secondo posto ce lo siamo meritato perché forse siamo un po’ in credito con la sorte, ma siamo felici perché stiamo andando oltre le aspettative iniziali» Un Trapani che ha totalizzato il migliore attacco del girone con 30 gol, ma sette di questi li ha segnati nell’ultima partita vinta con il Bassano. «Certo, anche a me hanno detto che abbiamo stabilito un record nella storia del Trapani. A Bassano del Grappa abbiamo concretizzato quello che abbiamo sviluppato: in altre partite avevamo, secondo me, concretizzato una minima parte di quello che avevamo creato, invece a Bassano è andato tutto per il verso giusto» Mister, il suo è un Trapani compatto, solido e pratico: avrà sempre queste caratteristiche? «Dobbiamo sapere quali sono i nostri obiettivi, fare piccoli passi. Abbiamo cambiato poco rispetto alla scorsa stagione, ma probabilmente dobbiamo sapere che da adesso in poi gli avversari ci guarderanno con un altro occhio e ci considereranno una squadra temibile, quindi ci fronteggeranno con maggiore determinazione; prima ci conoscevano poco. Il nostro obiettivo rimane la salvezza e se ci arriveremo presto ci toglieremo delle altre soddisfazioni»

La realtà ci dice di un Trapani secondo in classifica, con tutta sincerità, un pensierino ai play off Roberto Boscaglia l’ha fatto, magari con qualche rinforzo per rendere più competitivo un organico già valido? «Come ho già detto a qualche tuo collega la nostra deve essere la politica dei piccoli passi, prima raggiungiamo la salvezza, poi sicuramente penseremo a fare sempre di più. L’ambizione è notevole in questi ragazzi, danno il massimo per raggiungere gli obbiettivi prefissatisi. Un passo alla volta potremmo parlare di play off, serie B e quant’altro. Noi vogliamo portare il Trapani più in alto possibile, dove forse non lo è mai stato, vogliamo entrare nella storia di questa società: lo meritano il presidente, i tifosi e tutta la città. Il gruppo è molto consolidato. Se ci fosse bisogno di tappare un piccolissimo buco, lo faremmo prendendo un doppione in qualche ruolo. A tal proposito, abbiamo prelevato in prestito gratuito dal Taranto il difensore sinistro Sergio Sabatino, classe 88’»

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1-2

PRATO: Layeni, Manucci, De Agostini, Fogaroli, Visibelli, Lamma, Sacenti, Geroni, Silva, Cavagna, Benedetti. All. Esposito. In panchina: Morandi, Patacchiola, Varutti, Marongiu’,Piantoni, Basilico, Pesenti.

La cronaca vede Filippi e soci partire forte sin dal primo minuto alla ricerca del gol del vantaggio . I granata sin dal primo giro di lancette fanno capire all’avversario di volersi giocare la partita con le solite caratteristiche ossia palla a terra e azioni in velocità con la squadra che attacca e difende compatta. E proprio dal fatto che tutti in questa squadra possono far gol, le reti del successo sono arrivate da Luca Pagliarulo – alla sua prima doppietta in carriera – di ruolo difensore centrale, oggi bomber di razza. Il vantaggio del Trapani arriva così al 13’ con il numero 4 trapanese che di testa anticipa i colleghi pratesi. Il Trapani sul 1-0 allora ci crede premendo sull’acceleratore, creando prima del raddoppio almeno altre due palle gol: la prima al 17’ con Tedesco che a botta sicura si vede respinta la conclusione da un ottimo intervento del portiere di casa. L’altra con Gambino che al 33’ è anticipato da un difensore sulla linea di porta. I granata comunque credono al raddoppio continuando a spingere, ed al 44’ su calcio d’angolo di Barraco arriva lo 0-2, con Pagliarulo che questa volta di piede mette alle spalle di Layeni. Nella ripresa mister Esposito si gioca il tutto per tutto rischiando anche “l’imbarcata”, mettendo dentro a più riprese tutti giocatori offensivi come Piantoni, Pesenti e Varutti, con i granata

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TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Daì, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Tedesco, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Spezia, Lo Monaco, Sabatino, Domicolo, Cianni, Provenzano, Mastrolilli. All. Boscaglia.

costretti a difendersi; anche se al dire il vero è il Trapani al 10’ con Gambino ad avere l’occasione per andare sul 3-0, gol evitato da un “miracolo” di Layeni. Il Prato da quel momento spinge tanto ma crea poco, tranne in una azione con il tiro di De Agostini respinto dalla difesa granata al 12’. Al 18’ il gol del Prato con Silva lesto in area ad infilare una respinta di Castelli, rete che potrebbe riaprire il match, ma sono bravi Daì e compagni ad reagire respingendo le azioni d’attacco dell’undici di Esposito. Al 28’ c’è un altra possibilità di segnare per il Trapani, con Madonia che si sbarazza di due avversari, calcia a giro, con la sfera che a portiere battuto, finisce di poco sopra la traversa . Dal 35’ in poi i locali allentano la morsa, ed i granata riprendono in mano le redini del match portando a casa tre punti importantissimi per la salvezza, adesso distante 9/10 punti .


Trapani: tutti credono in te! L’ editoriale

Iniziare con il piede giusto è sempre un ottimo punto di partenza. E il Trapani non ha deluso. L’ostacolo Prato va in archivio anche se questa volta la sofferenza è stata asfissiante. Non è sicuramente una partita consigliata ai deboli di cuore quella disputata al Lungobisenzio. Nel primo tempo molto, moltissimo Trapani. Nella ripresa squadra chiusa a difendere il risultato. Ripresa affrontata con un senso tattico degno dell’Inter di Mourinho nella storica semifinale contro il Barcellona nell’anno del triplete. Tanto è “bastato” per espugnare un terreno difficile, anche in termini strettamente legati al campo di gioco, e portare a casa tre punti che, complice lo stop interno del Siracusa, portano i granata a una sola lunghezza dalla prima piazza. Altro che fuoco di paglia! Il Trapani sta recitando un ruolo da assoluto protagonista e, nonostante la scaramanzia, sognare è un obbligo. A proposito di scaramanzia anche ieri in sala stampa Boscaglia ha parlato di obiettivo salvezza. La prudenza fa sempre bene a mantenere i piedi per terra ma ormai manca davvero poco. Nove-dieci punti saranno più che sufficienti e poi l’asticella si alzerà partita dopo partita. Il saggio Boscaglia è stato chiaro: «Per raggiungere 50 punti bisogna prima passare da 40». E’ la politica dei “piccoli passi” che ha fatto percorrere tanta strada al Trapani. E’ giusto così. Intanto si penserà al Piacenza, poi si tracceranno nuovi bilanci. Tornando al calcio giocato ieri è stato protagonista il goleador che non ti aspetti. Luca Pagliarulo, baluardo indiscusso della retroguardia granata, si è improvvisato bomber con ottimi risultati. Un colpo di testa poderoso prima e una spaccata poi hanno trafitto il portiere Layeni, bravo in molte altre occasioni. Vedi parata a mano aperta su Gambino. Sicuramente il centrale difensivo è stato padrone assoluto della gara e anche in fase difensiva (in fondo è il suo mestiere!) è stato come sem-

pre impeccabile. Protagonista anche l’ottimo Barraco, autore dei due cross che hanno portato al gol, che ha messo tanta qualità lussa fascia. Un plauso anche a Madonia che si conferma giocatore di assoluto livello. Con il rientro di Caccetta Boscaglia dovrà valutare chi tra Tedesco, Madonia e, appunto, l’ex Foggia dovrà partire dalla panchina. Diamo per scontato che Pirrone e Barraco rientrano nella casta degli “intoccabili”. Beh, problemi del mister. Chi non vorrebbe fare i conti con questa abbondanza ogni domenica?

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3-0

TRAPANI: Castelli. Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Daì, Cianni, Priola, Perrone, Tedesco, Mastrolilli. All. Di Gaetano

Bastano 20’ ai granata per sbarazzarsi del Piacenza e raggiungere la vetta della classifica, in attesa del posticipo di lunedì tra Portogruaro e Siracusa. Davvero un bel Trapani quello di oggi al Provinciale spettacolare, ma anche bravo a gestire il vantaggio . Lo stesso avversario nella prima mezzora è rimasto annichilito dalle verticalizzazioni in velocità e dall’intensità del modo di stare in campo dei locali, tanto che per pochissimo Abate e soci non hanno impinguato ulteriormente il punteggio. Pronti via ed il Trapani nei primissimi minuti di gara ha già occupato la metà campo del Piacenza. Al 6’ il gol del vantaggio con Madonia lesto a mettere dentro un assist al bacio di Pirrone che da fondo campo mette un fendente teso a centro area che il numero 11 piazza alle spalle del portiere piacentino. Al 10’ Abate fa tutto bene,

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PIACENZA:Stocchi, Avogadri, Calderoni, Piccinni, Giorgi, Melucci, Marchi, Foglia, Volpe, Guzman, Lisi. In panchina: Maggio, Visconti, Di Bela, Silva, Curcio, Esposito, Ferrante. All. Rodia.

calcia forte alla destra del portiere, con il pallone che esce di pochissimo a lato. Al 11’ è Gambino a sfiorare la rete con un tiro che però è ottimamente parato da Stocchi. Al 17’ l’eurogol di Madonia che partendo da sinistra fa fuori avversari come birilli compreso il portiere depositando in rete la palla del 2-0. Al 19’ il 3-0 di Gambino su assist del solito Abate che mette alle spalle di Stocchi la settima rete stagionale . A quel punto il Piacenza sembra destarsi dai colpi inflitti dai granata, ricominciando a giocare anche se non è mai veramente pericoloso tranne che con Lisi al 37’. L’occasione più clamorosa per i biancorossi oggi in completa tenuta bianca è però il rigore che l’arbitro concede per fallo di mano

di Sabatino; Guzman con la classe che lo contraddistin-gue, l’ex juventino calcia forte a mezz’altezza alla sinistra di Castelli che con uno strepitoso colpo di reni devia la palla sul palo per schizzare via. Nella ripresa il Trapani conscio di non voler riaprire il match comincia a macinare gioco riconquistando l’inerzia della gara . Al 15’ è Gambino a provarci ma questa volta a portiere battuto è il palo a negargli la gioia della doppietta. La gara è controllata dal Trapani che con l’organizzazione di gioco e la solita intensità gestisce il risultato ampiamente meritato.


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1-2

FERALPISALO’: Branduani, Turato, Cortellini, Castagnetti, Leonarduz, Camilleri, Bracaletti, Sella, Defendi, Fusari, Tarana. In panchina: Zomer, Blanchard, Allievi, Savoia, D’Asta, Sala, Corradi. All. Remondina. TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Daì, Cianni, Priola, Perrone, Tedesco, Mastrolilli. All. Di Gaetano.

Quinta vittoria consecutiva per i granata che si confermano in piena zona play off, in scia della capolista Siracusa. Per il Trapani oggi contro il FeralpiSalò è stato un successo notevole , perché conquistato contro un avversario tosto che a sua volta era in cerca del rilancio in zona salvezza ; per questo quelli di oggi sono tre punti al di la della singola vittoria, molto importanti per l’economia futura del campionato dei granata. A Salò l’undici di Boscaglia rispetto al passato ha dovuto giocare più di sciabola, che di fioretto mettendo da parte per una domenica il solito gioco spumeggiante, trasformandosi - segno questo di grande maturità- in squadra operaia che sa soffrire, per colpire poi al momento giusto. La cronaca. Sin dai primi minuti l’avversario dei granata pur giocando in casa vuole controbattere al Trapani in contropiede, correndo molto, cercando di fare allungare i reparti dei trapanesi.

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Ed in parte i bresciani ci riescono, tanto che al 11’ un pò a sorpresa passano in vantaggio con Defendi, che taglia la difesa trapanese per battere Castelli. Da quel momento la squadra di remondina si chiude ancora di più serrando le marcature sugli avanti granata, che hanno molta difficoltà a trovare spazi . Il Trapani però poco a poco riesce a guadagnare campo ed la 36’ pareggia con Caccetta, che di testa mette dentro una punizione battuta da Dario Barraco. Nella ripresa i ritmi di gioco si abbassano con le squadre che si fronteggiano soprattutto a centrocampo. Tra il 20’ ed il 30’ i padroni

di casa potrebbero passare in vantaggio con Tarana e Fusari, che impegnano severamente Castelli, bravissimo a sventare il possibile vantaggio del Feralpisalò. Al 36’, però i granata capovolgono l’inerzia del match con il gol vittoria ad opera di Madonia su assist di Abate, con il numero 11 granata bravo a superare BranduanI.


1-0

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Priola, Dai’, Cianni, Perrone, Tedesco, Mastrolilli. All.Boscaglia.

E’ un Trapani che non finisce più di stupire quello che oggi ha conquistato la sesta vittoria consecutiva raggiungendo la vetta della classifica. A dispetto del risultato, il punteggio finale poteva essere anche più rotondo se sulla strada dei padroni di casa non ci fosse stato il giovane portiere Timoti Nocchi che nella ripresa ha parato il possibile e l’impossibile. La cronaca. La Carrarese così come era trapelato nella scorsa settimana scende in campo con un 5-3-2 che addirittura in certe fasi è anche un 5-4-1, con l’intento di affollare il centrocampo cercando rapide ripartenze, non concedendo nulla in attacco ai padroni di casa con delle gabbie appositamente preparate per Gambino e Madonia. Ed in effetti la prima parte del primo tempo trascorre con il Trapani costantemente nella metà campo ospite senza però creare seri pericoli ai toscani. Così che la prima vera occasione per l’undici mister Boscaglia arriva al 28’ con Pirrone che mette dentro un pallone fantastico per Gambino che viene anticipato d’un soffio sulla linea di porta dal difensore avversario.Al 33’ è Giacomo Filippi a sfiorare la rete ma è strepitoso Nocchi a respingere la palla e sulla ribattuta a negare il gol ad Abate. Al 42’ ci prova Madonia dalla distanza, ma il tiro va di poco alto. Nella ripresa è tutta un’altra storia. Il Trapani parte subito forte

CARRARESE: Nocchi, Piccini, Vannucci, Pasini, Benassi, Anzalone, Orlandi, Corrent, Cori, Gaeta, Taddei. In panchina: Teodorani, Trocar, Bregliano, Conti, Belcastro, Giovinco, Merini. All. Sottili.

ed al 2’ passa con Madonia che sfrutta alla perfezione un cross di Lo Bue nell’occasione devastante sulla fascia. A quel punto cambiano gli equilibri in campo, con la Carrarese che è costretta a giocare e ad aprirsi, ed i granata che diventano padroni del campo. Al 15’ Abate si fa respingere il tiro da Nocchi che sulla ribattuta è ancor più bravo su Gambino. Lo stesso Gambino ci prova al 20’ ma la palla esce di poco fuori. Al 23’ gran tiro dalla distanza di uno strepitoso Pirrone e Nocchi toglie la sfera dal “sette” con un volo incredibile. Al 31’ il Trapani confeziona la giocata più bella della gara con una triangolazione di prima in velocità con Caccetta che calcia a colpo sicuro. Gli ultimi dieci minuti sono tutti di marca granata con il Trapani che controlla gli avversari fino alla fine.

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Trapani: se è un sogno, non svegliarmi! L’ editoriale

Il Trapani vince l’ennesima partita di una striscia positiva che dura ormai dallo scorso dicembre. Tre punti ottenuti con l’orgoglio della grande squadra che sa soffrire e sa colpire al momento giusto. Tre punti che portano i granata a “quota 40”, ovvero la soglia considerata sufficiente per la salvezza. E adesso che il Trapani è salvo? Non solo salvo, ma addirittura in vetta. Ora si può davvero sognare? A giudicare da come si esprime la squadra e a giudicare dalle parole del condottiero Boscaglia sembra proprio che il momento dei sogni sia arrivato. Di fatto mancava solo l’ufficialità! La piazza granata sogna già da un po’ traguardi importanti e pone davanti a sé obiettivi ambiziosi. Le parole del mister in conferenza stampa fanno ben sperare: «Siamo in testa, mi auguro di continuare a crescere. I margini ci sono. Sarebbe stupido e non professionale negare questo. Possiamo migliorare in tanti aspetti. Da adesso in poi cercheremo di toglierci le soddisfazioni e di vincerle tutte. Voglio il massimo. Ci stiamo trovando in questa situazione e ci restiamo con i piedi per terra» Bisogna crederci, tutti insieme. Serve il giusto mix per ottenere il massimo. Serve mantenere la calma e mantenere la concentrazione. La squadra, l’allenatore, la società e la tifoseria devono trovare la simbiosi perfetta. O più semplicemente mantenerla. Ancora una volta a strappare la prima pagina è l’ala con il “brutto vizio” del gol. Parliamo di Giuseppe Madoniache con il suo diagonale ha avuto la meglio su un ottimo Nocchi che fino al gol subito, ma anche dopo, si era reso protagonista di più di un intervento da campione. “Maradonia” giunge così a nove reti stagionali, proprio come il collega della fascia opposta Barraco. Diciotto reti in due sono roba da tandem offensivo più che da centrocampisti. Forse è proprio questo il segreto. Il Trapani vola grazie alle sue ali. Ora sul proprio cammino i granata avranno davanti il ciclo della verità e affrontarlo da capolista è il migli-

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or supporto psicologico. Domenica la trasferta pugliese in casa dell’Andria è la partita più abbordabile e sicuramente alla portata del Trapani. Poi, nell’ordine, Spezia, Cremonese e Siracusa. Da queste quattro partite si avrà il verdetto decisivo. Servono almeno otto punti e l’aiuto del pubblico nelle partite contro i liguri e i cugini aretusei. Qui bisogna sbagliare il meno possibile e stare attenti a tutte le mosse. Se Bergman giocava a scacchi con la morte, Boscaglia dovrà giocare a scacchi col destino. Nel frattempo, però, continuiamo a fantasticare. Da questi sogni, non vorremmo mai svegliarci.


1-2

ANDRIA: Menegon, Meccariello, Contessa, Arini, Cossentino, Mucciante, Comini, Marsili, Gambino, Russo, Taormina. In panchina: Sansonna, La Rosa, Minesso, D’Alessandro, Ballardini, Loiodice, La Mantia. All. Cosco.

Settima vittoria consecutiva per i granata che si confermano con questo successo al comando della classifica. I granata durante l’arco dei 90’ hanno sofferto, reagito, gestito ed in fine cercato la vittoria arrivata allo scadere - fatto non casuale nell’era Boscaglia. La cronaca. Roberto Boscaglia come solito fare nonostante l’assenza di Dario Barraco, non cambia la natura offensiva della propria squadra spostando Lo Bue dalla linea dei difensori a quella dei centrocampisti ed inserendo Priola al suo posto. I granata partono subito forte ed al 2’ sfiorano il gol con Gambino che si fa parare un diagonale da Menegon.I padroni di casa non ci stanno cominciando a pressare alto l’undici di Boscaglia che però ribatte colpo su colpo. Al 27’ è nuovamente il Trapani a sfiorare il vantaggio con Lo Bue che dall’altezza del dischetto del calcio di rigore sbaglia una buona occsione . Al 29’ arriva il vantaggio dei padroni di casa con Giuseppe Gambino, bravissimo a infilare un assist perfetto di Comini . Sull’1-0 l’undici di Cosco crede nella possibilità di raddoppiare ma pur giocando a ritmi molto elevati non trova lo spunto giusto. Chiuso il primo tempo sull’1-0 in favore dei pugliesi nella ripresa mister Boscaglia inserisce il neo acquisto Cavallaro al posto di Priola. Nei primissimi minuti della ripresa il Trapani sfiora il pareggio

TRAPANI: Castelli, Priola, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Lo Bue, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In Panchina: Pozzato, Daì, Ficarrotta, Cavallaro, Perrone, Tedesco, Mastrolilli. All. Boscaglia.

con Abate che prima manda di pochissimo a lato e poi dopo pochi istanti si fa respingere il tiro da Menegon. Tra il 10’ ed il 20’ del secondo tempo invece, le occasioni più importanti per i padroni di casa con Castelli che assurge a protagonista con due interventi che salvano il risultato. Il Trapani pareggia al 22’ con Abate il n.9 implacabile su assist di Peppe Madonia. Da quel momento gli uomini di Cosco sembrano accontentarsi del pari, mentre i granata grazie alla solita eccellente condizione atletica ed all’ingresso in campo di Giacomo Tedesco escono alla distanza, credendo di poter fare bottino pieno. E nei minuti finali giunge il gol, al 90’, del capitano Giacomo Filippi che realizza il 2-1 di piede, facendo conquistare ai suoi tre pesantissimi punti per l’economia del torneo.

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Trapani, sei tu la squadra da battere L’ editoriale

Sette, come le meraviglie. A tanto ammonta la serie di vittorie consecutive del Trapani che sta scrivendo pagine importanti della propria storia. A dire la verità nella partita contro l’Andria i granata non avrebbero meritato il bottino pieno, anzi. Per tutto il primo tempo i ragazzi di Boscaglia sono stati domati senza troppa difficoltà dagli avversari che si sono ritrovati più volte in condizione di chiudere la gara. Su tutti, in grande spolvero gli spettatori presenti hanno potuto ammirare le prestazioni di Gambino e Comini. Il Gambino in questione, però, è soltanto omonimo di quello granata. A fermare le armate pugliesi ci ha pensato, come spesso accade ultimamente, il solito Castelli in stato di grazia. Una squadra, il Trapani, troppo spesso macchinosa e con poche idee. Pure confuse. Una squadra che si è rifugiata nei lanci lunghi piut

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tosto che giocare “palla a terra”, come ci ha abituato. Come spiegato da mister Boscaglia in conferenza stampa più che demeriti del Trapani si è trattato di un’ottima interpretazione in chiave tattica dell’Andria. Poi, inevitabilmente, la tenuta atletica dei pugliesi è venuta meno. Ed è venuta fuori la corazzata granata. Prima le prove generali con un tiro murato e un colpo di testa di Abate, poi il gol dello stesso attaccante. Dunque, quando il cronometro segnava il 66’ è iniziata un’altra partita. Gioco spumeggiante e azioni da una parte e dall’altra. Infine lo schema provato e riprovato in allenamento che ha permesso di espugnare il “Degli Ulivi”. Cross al centro, sponda di Pagliarulo e botta del capitano Filippi che trafigge Menegon. Fondamentale la mossa tattica del mister che manda in campo le geometrie di Tedesco al momento giusto. Da quel cambio in poi è stato un continuo crescere sia in termini tattici che di intensità. Questa gestione “con il contagocce” sta portando proprio ai risultati sperati. Tedesco dà quel qualcosa in più alla squadra, ma in determinati momenti della gara. La bravura di Boscaglia sta proprio nell’individuare quei momenti in ogni partita. Chapeau, Roberto. E adesso che la salvezza è abbondantemente acquisita, il mister si è sbilanciato sull’obiettivo promozione? Beh, solo in parte. Ecco, infatti, come ha risposto in sala stampa: «Promozione diretta? In questo momento puntiamo al quinto posto. Ci dobbiamo porre degli obiettivi. La salvezza è stata raggiunta, ora puntiamo al quinto posto». E’ la politica dei piccoli passi, tanto cara in casa granata. Va bene così. Ora Spezia, Cremonese e Siracusa. Ma saranno gli altri a dover temere il Trapani.


1-0

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Domicolo, Priola, Cavallaro, Perrone, Tedesco, Mastrolilli. All Boscaglia.

Non ci sono più aggettivi per descrivere il Trapani di quest’anno. I granata contro la migliore squadra scesa in questa stagione al Provinciale ci hanno messo tutto: cuore, cervello, tattica, agonismo per venire a capo di uno Spezia che oggi per tutti e 90’ ha messo in apprensione i 4300 dello stadio. La cronaca. I primi quindici minuti di gioco passano con le due formazioni a battagliare a centrocampo ma senza mai rendersi veramente pericolose. La prima occasione è per i granata, con Abate che di testa su cross di Dario Barraco manda di poco fuori. Lo stesso numero 9 trapanese cerca la rete un minuto dopo in mezza rovesciata ma Russo para. Al 22’ ci prova Gambino che dopo un incursione in area mette in mezzo un pallone invitante ma la difesa degli ospiti è brava a spazzare. Lo Spezia pur contenendo le giocate del

SPEZIA: Russo, Madonna, Mora, Lollo, Murolo, Lucioni, Casoli, Bianco, Marotta, Iunco, Testini. In panchina: Conti, Ricci, Gentili, Grauso, Vannucchi, Guerra, Evacuo. All. Serena.

Trapani, senza dare campo a giocatori come Madonia, Abate o Gambino solo al 34’ si presenta dalle parti di Castelli con Iunco che manda di poco fuori. Al 37’ il Trapani sfiora il vantaggio con Pirrone che da pochi passi impegna severamente Russo bravissimo a parare. Al 45’ grande parata di Castelli che in un doppio intervento sugli avanti ospiti salva il risultato. Al 47’ quando si gioca il recupero della prima frazione c’è l’ingenua espulsione di Testini che da un gomitata ad un giocatore del Trapani. Lo Spezia nella fase iniziale della ripresa nonostante è in dieci pressa attacca ed il Trapani è bravo a contenere le giocate dell’avversario senza però mai veramente soffrire. Dal 25’ del secondo tempo sono i

granata a ritornare ad essere padroni del campo portandosi vicino al vantaggio con Barraco al 29’ ma è bravo Russo a parare. Al 31’ il gol partita: Madonia va uno contro uno con il difensore avversario, lo supera e mette una palla d’oro davanti la porta con Gambino bravissimo ad anticipare i difensori avversari e mettere in rete. Da quel momento le due squadre tornano ad affrontarsi a viso aperto nella zona centrale del campo senza però veri pericoli dall’una e dall’altra parte. Finisce così.

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Trapani, che “B”ella vittoria! L’ editoriale

Continua il “fil-otto” di vittorie granata. La capolista Trapani sta cercando di prendere il largo in classifica. Sei lunghezze di distacco sulla prima inseguitrice, addirittura undici sulle terze. Numeri da capogiro. Numeri che fanno intuire quanto i granata siano cresciuti. A cadere sotto i colpi della corazzata di Boscaglia è stato l’ottimo Spezia di Serena. Una squadra che è stata in grado di giocare ad armi pari per tutto l’incontro e anche in dieci (a causa dell’espulsione di Testini sullo scadere del primo tempo, ndr.) ha messo in difficoltà i granata. Probabilmente la migliore squadra avversaria che i tifosi hanno potuto osservare al Provinciale. Una lunga battaglia giocata moltissimo sul piano tattico e sulla fisicità. Boscaglia e Serena hanno vissuto più che altro i panni dello stratega. Alla fine, in questa metaforica partita a scacchi, la “pedina” Gambino ha messo dentro il pallone dello “scacco matto”. E il Trapani vola in alto. Qualche mossa tattica azzardata, soprattutto in casa granata, vedi spostamento di Barraco come centrale di centrocampo e , seppur temporaneamente, Caccetta come terzino destro avevano lasciato qualche dubbio. Se da un punto di vista della fantasia, infatti, il Trapani aveva guadagnato moltissimo, da quello dell’interdizione si è rischiato non poco. Poi l’ingresso di Priola ha riportato tutto alla “normalità”. Mister Boscaglia, nella conferenza post gara, ha parlato di «Rischio calcolato». E ha spiegato la mossa in questo modo: «Volevo due giocatori come Sabatino e Caccetta sugli esterni difensivi che spingevano bene, mentre nella zona nevralgica del campo volevo più qualità». Di fatto il Trapani ha vinto ancora. E, ancora una volta, il mister ha avuto ragione. Intanto la piazza è al settimo cielo. Tra le mura dello stadio echeggia ancora il coro “Serie B, serie B”, nato subito dopo il gol partita di Gambino. Alla faccia della scaramanzia! In fondo, ieri il Trapani ha vinto una finale e la consapevolezza nei propri mezzi è totale. Questa volta

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nemmeno Boscaglia potrà parlare di “obiettivo quinto posto”. La cosa fondamentale è non abbassare la guardia e tenere alta la concentrazione. Non dobbiamo dimenticare che il Trapani è in alto e cadendo dall’alto ci si può fare male. Ci sono davanti altre due finali. Nell’ordine: Cremonese e Siracusa. Quest’ultima nella bolgia del Provinciale. E’ il momento della verità. Come cantava Marco Mengoni, “portaci dove si vola, dove no si cade mai”. Forza Trapani, puoi farcela.


Trapani - Roberto Boscaglia, una storia d’amore L’avventura del tecnico

Quella tra la squadra granata e l’allenatore di Gela è una di quelle storie che cambiano il destino. Un po’ come due persone che prima vanno una contro l’altra, per poi rendersi conto che la strada da percorrere è la stessa. Una strada che porta alla gloria. Una strada che può portare entrambi nella leggenda. Come spesso accade nelle più classiche storie d’amore, il matrimonio non era certo programmato. Roberto Boscaglia inizia a percorrere la sua strada calcistica lontano dalla terra trapanese. La sua prima “amante” è l’Akragas, squadra con la quale inizia a far intravedere il suo talento. Dopo un flirt durato due stagioni approda all’Alcamo e qui inizia a costruire i primi trionfi. Riporta la squadra in serie D vincendo meritatamente il campionato, per poi abbandonarla e unirsi al progetto Nissa.

Finalmente arriva il momento di conoscere i colori granata e di sposare l’ambizioso “progetto Trapani” messo in cantiere dal comandante Vittorio Morace. Il binomio Boscaglia-Morace è vincente. Tra il presidente e il neo allenatore si instaura da subito un feeling molto forte che non fa altro che portare soddisfazioni a grappoli. Morace affida al tecnico un ruolo da manager all’inglese, ovvero, oltre al compito di allenare e gestire la squadra, anche quello di curare la campagna acquisti in prima persona. Tante scelte fatte dal tecnico sono sembrate spesso azzardate, per poi rivelarsi efficaci e vincenti. Al primo anno, in serie D, il Trapani affronta quello che si rivelerà il suo nuovo rivale: il Milazzo. Dopo un testa a testa durato tutta la stagione i mamertini vincono il campionato, approdando di diritto in Seconda Divisione. Il Trapani, invece, raggiunge la stessa serie dopo un ripescaggio. Il duello si ripete. Questa volta a vincere il campionato sarà il Latina, mentre il Trapani e il Milazzo si classificano rispettivamente secondo e terzo. Entrambe le tifoserie sognano di giocarsi la finale play off ma la storia narra di altri fatti. I granata approdano in finale dopo aver eliminato il Neapolis Mugnano, mentre i mamertini cadono sotto i colpi dell’Avellino, tra le altre cose squadra dalla tifoseria gemellata con i trapanesi. Nella finale è la squadra di Boscaglia a vincere e approdare il Prima Divisione. Due promozioni in due anni, dunque, per il “Ferguson” del Trapani. Non male. I granata si apprestano ad affrontare il campionato a fari spenti, dichiarando di ambire a una salvezza tranquilla. Con la squadra che ha costruito in prima persona, Boscaglia fa scintille. La squadra si fa vedere subito nei piani alti della classifica fino a convincere tutti che la squadra da battere è quella granata. Ben 46 punti in classifica e otto vittorie consecutive quando siamo giunti alla settima giornate del girone di ritorno. Le carte in regola per andare “al piano di sopra” ci sono tutte. Dopo due piazzamenti al secondo posto è ora di vincere. E se un terzo incomodo dovesse tentare lo sposo? Beh, Boscaglia ha già giurato amore al Trapani…

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2-4

CREMONESE: Alfonso, Polenghi, Favalli, Minelli, Rigione, Tacchinardi, Filippini, Fietta, Possanzini, Dettori, Le Noci. In panchina: Bianchi, Semenzato, Cesar, De Geri, Riva, Nizzetto, Musetti. All. Brevi. TRAPANI: Castelli, Daì, Sabatino, Priola, Filippi, Tedesco, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Domicolo, Cianni, Pirrone, Perrone, Cavallaro, Mastrolilli. All. Boscaglia.

Nona vittoria consecutiva per i granata che in diretta televisiva soffrono, reagiscono ed infine dilagano siglando ben quattro reti alla miglior difesa del campionato. Anche oggi è stato il solito Trapani incapace di gestire o accontentarsi, che ha ribattuto colpo su colpo, ad una Cremonese che ha giocato con grande intensità e voglia di far sua l’intera posta in palio . E proprio la necessità dei padroni di casa di conquistare i tre punti fa risaltare maggiormente il successo di Castelli e compagni ,che non hanno mai mollato un millimetro rispondendo colpo su colpo all’undici di Oscar Brevi.Nei primi venti minuti la Cremonese così come ci si aspettava fà valere il fattore campo; poi poco a poco dopo il gol ad opera di Possanzini dei locali, ed il pareggio di Tedesco esce il solito Trapani . In mezzo anche un palo per i lombardi . Nella ripresa invece per almeno mezzora in campo c’è solo il Trapani

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che prima va sul 2-1 con Abate al 15’, e poi raddoppia con Madonia che con il 3-1 al 19’ ipoteca il successo. La Cremonese non ci sta rischia anche l’1-4 ma riesce al 32’ con Le Noci(sicuramente il migliore dei locali) ad accorciare le distanze portandosi sul 3-2. I granata oggi in maglia bianca però non subiscono il colpo anzi ricominciano a macinare gioco riappropriandosi dell’inerzia della gara. In fine al 43’ con Madonia che sigla la sua doppietta personale, chiudono il match . Al termine grande gioia a Cremona ad opera dei circa 70 tifosi trapanesi presenti sugli spalti, mentre in città caroselli di auto sono in giro per le vie principali.


Questa la sintesi di quanto detto da Roberto Boscaglia oggi in conferenza stampa: “La nostra fino ad adesso è stata una “marcia trionfale” e per la legge dei grandi numeri doveva capitare uno stop, l’unico rammarico è che sia successo contro la seconda della classe, e in un derby straordinariamente bello ed importante come quello di domenica sera. Non voglio trovare alibi o scuse, quando si perde però in questo modo, lottando fino al 96’ credo che ci siano tante componenti. Quando dico che non bisogna andare sotto i riflettori, non lo dico per fare il protagonista ma perchè so che la squadra ha bisogno di tranquillità. Domenica siamo mancati un po’, probabilmente qualcuno ha sentito un po’ troppo la pressione; ma questo non ha completamente condizionato la partita perché ci sono stati tanti episodi negativi a noi sfavorevoli.

Dobbiamo prenderne atto, questa sconfitta deve essere presa come un processo di crescita che può farci solo migliorare. E’ stata un’esperienza importante, dobbiamo sempre ricordare questa partita per non ripetere più gli stessi errori. Non siamo stati inferiori al Siracusa, a volte succede che l’avversario passa in vantaggio e si chiude , però nonostante questo le nostre palle-gol le abbiamo create, in dieci contro dieci e addirittura in nove contro dieci. Avevo già la sostituzione pronta con Cavallaro, ma dopo il rosso di Pagliarulo ho dovuto cambiare programma perchè non sarebbe stato più disponibile questo tipo di assetto. L’espulsione di Sabatino ha compromesso ulteriormente la situazione facendomi cambiare le intenzioni di cambio che avevo in quel momento. Ci sono squadre che hanno investito molto e sono dietro di noi. La nostra è una situazione meravigliosamente bella; vorrei sapere quanti avrebbero firmato per essere tra i primi cinque posti della classifica a questo punto della stagione. Sono contento per il segnale che abbiamo dato in questa gara a tutta l’Italia calcistica. E’ stato uno spettacolo in tutti i sensi, uno spot meraviglioso anche per la città di Trapani. Abbiamo visto tantissime famiglie allo stadio e questo ci riempie di orgoglio perchè un po’ di merito è anche di questi ragazzi” .

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1-2

TRAPANI: Castelli; Dai’; Sabatinmo; Pagliarulo; Filippi; Tedesco; Barraco; Caccetta; Abate; Gambino; Madonia. In panchina: Pozzato; Priola; Cianni; Pirrone; Perrone, Cavallaro; Mastrolilli. All. Boscaglia SIRACUSA: Baiocco; Giordano; Capocchiano; Baiocco; Fernandez; Moi; Pepe; Spinelli; Testardi; Mancosu: Longoni. In panchina: Fornoni; Ignoffo; Strigari; Calabrese; Bongiovanni; Coda; Zizzari. All. Sottil

Padroni di casa con il consueto completino granata, ospiti con maglia e pantaloncini bianchi. Dopo appena un minuto Barraco entra in area, viene strattonato e crolla. Per il sig. Manganiello è rigore. Al 2’, dal dischetto, Barraco si fa ipnotizzare da Baiocco che riesce a respingere. Al 5’ Sabatino strattona in area Testardi, ancora penalty e dal dischetto lo stesso numero 9 azzurro fa lo 0-1. Partita nervosa, dopo appena venti minuti già quattro ammoniti e un espulso (dalla panchina), sotto una pioggia battente il campo sembra tenere bene. Al 24’ il Trapani si riaffaccia davanti: azione insistita sulla fascia sinistra, cross rasoterra di Sabatino sul primo palo ma Baiocco è sicuro nella presa bassa. Al 27’ ancora Manganiello protagonista: intervento duro in scivolata di Testardi su Sabatino, per l’arbitro è rosso diretto tra le proteste degli aretusei. Decisione severa. Al 28’ ancora l’estremo difensore azzurro protagonista: cross perfetto di Barraco per la testa di Gambino, incornata

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angolata e Baiocco a mano aperta riesce a spazzare via il pericolo. Dopo tre minuti di recupero finisce la prima frazione, Trapani-Siracusa 0-1. Inizia il secondo tempo. Parte subito forte il Trapani che tenta d’attaccare a testa bassa, ma il Siracusa difende in maniera ordinata e tenta la ripartenza veloce. Al 59’ brivido per il Siracusa: angolo di Barraco, su un contrasto si alza un campanile che Baiocco riesce solo a respingere e dalla mischia furibonda è Fernandez a riuscire a spazzare prima di tutti. Al 64’ Manganiello ristabilisce la parità di uomini in campo: leggere gomitata di Pagliarulo sulla nuca di Bngiovanni e rosso diretto

per il difensore granata. Al 71’ il Siracusa sciupa il raddoppio: bel lancio di Bongiovanni per Zizzari che viene atterrato in area da Sabatino, rosso diretto per il terzino e rigore. Dal dischetto lo stesso Zizzari batte alle sinistra di Castelli che si distende e riesce a respingere. All’82’ il raddoppio del Siracusa: filtrante di Bongiovanni per Zizzari che salta Castelli in uscita e insacca di sinistro, è 0-2. Al 90’ il Trapani accorcia le distanze: punizione tagliata dalla trequarti e incornata vincente di capitan Filippi, è 1-2. Dopo sei minuti di un convulso finale, il sig. Manganiello fischia la fine. Siracusa batte Trapani 2-1.


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1-1

TRAPANI:Castelli, Lo Bue, Daì, Priola, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Lo Monaco, Domicolo, Cianni, Perrone, Cavallaro, Mastrolilli. All. Boscaglia.

Finisce 1-1, ma è un pari che sta stretto ai granata che nella ripresa hanno schiacciato il Barletta nella propria metà campo, creando numerose palle gol. La cronaca. Pronti via ed il Barletta parte molto forte pressando alto ma allo stesso tempo non limitandosi solamente a difendersi, ma anche gestendo il pallino del gioco, novità quasi assoluta per le squadre che sono venute a giocare quest’anno al Provinciale. Nella parte iniziale dei primi 45’ i pugliesi controbattono alle giocate dei padroni di casa non mostrando nessun timore nei confronti della capolista. Anzi al 13’ trovano anche il gol con Infantino che incrociando un diagonale dal centro dell’area, trova la deviazione della difesa granata rendendo imparabile il tiro per Castelli. Il Trapani non ci sta ed anche se non riesce a rendersi pericoloso, alza il baricentro non permettendo ad un Barletta combattivo di avvicinarsi alla porta del numero uno sardo. Al termine della frazione di gioco l’espulsione di Mengoni che lascia in dieci i biancorossi. Nella ripresa invece è tutto un altro Trapani sin dal primo minuto che crea con Pirrone, che attacca in massa sulle fasce e che chiude i pugliesi nella propria metà campo. Ed locali ci credono subito . Al 3’ è Pirrone ad andare vicino al pari con un colpo di testa. Al 5’ annullato un gol a Madonia per un fallo

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BARLETTA: Pane, Masiero, Petterini, Di Cecco, Mengoni, Migliaccio, Simoncelli, Romondini, Infantino, Schetter, Guerri. In panchina: Sicignano, Mazzarani, Hanine, De Liguori, Franchini, Cerone, Pelagias. All. Di Costanzo.

commesso da un granata al momento dell’assist. Al 10’ il gol del pari con Caccetta che su assist di Gambino, conquista palla al limite dell’area ed è bravissimo a “sedere” Pane ed a mettere in rete. A quel punto il Trapani crede alla vittoria e preme sull’acceleratore. Anche se per una ventina di minuti la superiorità non riesce a concretizzarsi in occasioni concrete. Dal 35’ i granata si avvicinano nuovamente in modo pericoloso alla porta di Pane, con Madonia che mette di poco fuori, ed in fine al 43’ con il rigore(nitido almeno per i 4300 del Provinciale) non concesso su Perrone, che solo davanti al portiere viene affiancato da due difensori del Barletta che lo falciano. In un primo momento l’arbitro sembra indicare il dischetto, poi dice di giocare. Negli ultimi 4 minuti è un monologo del Trapani che però non riesce a metterla dentro .


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1-2

FROSINONE: Zappino, Guidi, Vitale, Ristovski, Carrus, Magli, Aurelio, Bottone, Ganci, Nicco, Bonvissuto. In panchina: Nordi, Formato, Catacchini, Baccolo, Miramontes, Cesaretti, Artistico All. Sabatini

Il Trapani batte il Frosinone portando ad otto le lunghezze di vantaggio dal Siracusa. I granata pur privi di quella che per buona parte della stagione è stata la difesa titolare, mancando in ordine da destra a sinistra Lo Bue, Pagliarulo, Filippi e Sabatino oltre che Pirrone in mezzo al campo sopperisce alle assenze con il gruppo così come principio base del tecnico Roberto Boscaglia Così come prevedibile alla vigilia il Frosinone parte forte premendo sull’acceleratore per caratteristica propria, ma anche per sorprendere il Trapani che schiera appunto una difesa inedita; ma la retroguardia trapanese non si fa sorprendere ed a parte in qualche rara azione regge bene fino al gol di Cianni al 23’ che al culmine di un azione da manuale con Tedesco e Gambino porta in vantaggio i suoi; 1-0 che raffredda le velleità dei padroni di casa. Il Frosinone sembra subire il colpo, ma al 33’ ha l’opportunità di riportare il risultato in parità con Bonvissuto che da distanza ravvicinata si vede respinto con un “miracolo” il tiro da “Volantonio” Castelli che evita da campione il gol del pari. I granata nonostante la volontà dei frusinati di pareggiare non si scompongono, anzi riescono a prendere il pallino del gioco, che li conduce al raddoppio con Caccetta alla quinta rete stagionale, che di testa su punizione di Barraco mette la palla

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TRAPANI:Castelli, Caccetta, Daì ,Priola, Lo Monaco, Barraco, Tedesco, Cianni, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Colletto, Domicolo, Montalbano, Cavallaro, Mastrolilli, Perrone . All. Boscaglia.

palla dove Zappino non può arrivare. Anche sullo 0-2 la partita non da l’impressione di essere scontata, infatti passano due minuti ed i padroni di casa accorciano le distanze con Guidi lesto ad infilare Castelli sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa si riparte con il risultato in bilico, ma sono bravi i granata a controllare i padroni di casa che aumentano la pressione ma non si rendono mai veramente pericolosi dalle parti di Castelli. Anzi è Gambino al 0’ a colpire la traversa . La seconda parte della ripresa scivola con Daì e soci che chiudono tutti i varchi riconquistando spesso palla, ed il Frosinone che non riesce a trovare il bandolo della matassa per arrivare al pari. Nonostante i cinque minuti di recupero e l’espulsione di Artistico durante l’over time, il risultato non cambia con l’undici di Boscaglia che conquista un successo prezioso a sette giornate dal termine del torneo.


0-0

TRAPANI:Castelli, Priola, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Lo Monaco, Cianni, Ficarrotta, Provenzano, Tedesco, Perrone. All. Boscaglia. PERGOCREMA: Cicioni, Lolaico, Tamburini, Cuomo, Romito, Fabbro, Cazzamalli, Coletti, Pia’, Menicozzo, Joelson. In panchina: Pennesi, Doudou, Flavio, Tortolano, Babu’, Volpato, Guidetti. All Brini.

Già dal modo di sistemarsi in campo degli ospiti si intuisce quali possono essere le difficoltà nello sfondare il muro eretto dalla formazioni di Brini, che sin dal primo minuto si posiziona chiuso dietro, raddoppiando soprattutto su Madonia,senza lasciare spazi. Ma il Trapani nonostante l’atteggiamento remissivo degli ospiti, nel primo quarto d’ora sfiora due volte il vantaggio con Caccetta prima, che al centro dell’area non riesce a colpire un cross di Barraco, e con Abate che sul solito cross dalle fasce mette di poco alto sulla traversa. Al 24’ in una delle poche occasioni offensive dei cremaschi c’è un recupero di Abate all’altezza del dischetto da rigore dopo una rincorsa di più di 40 metri direttamente dalla metà campo avversaria. Al 33’ l’episodio che può cambiare l’inerzia del match: Gambino viene trattenuto nettamente ma il direttore di gara inspiegabilmente Gambino viene trattenuto netta-

mente ma il direttore di gara inspiegabilmente non concede il tiro dagli undici metri. Due minuti più tardi è Pirrone dai venticinque metri ad impegnare Cicioni che para in due tempi. Nei secondi 45’ il trend dell’incontro non cambia: Trapani in attacco e Pergocrema a difendersi con 9 giocatori ed i soli Pia’ e Joelson a cercare di ripartire in avanti. Al 12’ è Abate a tentarci da fuori area ma para il numero uno lombardo. Al 21’ un altro episodio fondamentale per l’esito della gara con Barraco che da trentacinque metri su calcio di punizione prende il palo a portiere battuto. Il Trapani al cospetto di una selva di maglie gialloblu è costretto a scoprirsi ed in due occasioni rischia: al 36’ è Tedesco a salvare sulla linea di porta su calcio d’angolo velenoso di Coletti; ed al 38’ quando si sviluppa la più bella azione della partita con il Pergocrema che colpisce il palo sugli sviluppi di un cross, il Trapani riparte in contropiede con Filippi che su passaggio di Madonia manda fuori di mezzo metro. Il recupero è tutto di marca granata: al 48’ è Cianni in area lombarda che batte a colpo sicuro, ma si trova davanti un difensore che devia; mentre al 49’ è Barraco che al volo dal limite dell’area colpisce benissimo, ma Cicioni compie un miracolo deviando il pallone in angolo.

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L’ amore per il Trapani ovunque

Sul sito tuttojuve.com è stata pubblicata la foto di uno striscione esposto nel corso della gara Juventus - Inter di ieri sera che inneggia al Trapani Calcio. Pubblichiamo la foto dello striscione ed invitiamo Matteo a contattare la nostra società perchè intendiamo premiare il suo attaccamento ai colori granata

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0-0

LANCIANO: Aridità, Aquilanti, Mammarella, Pachera, Massoni, Amenta, Chirico’, Capece, Pavoletti, Volpe, Turchi. In panchina: Amabile, Vastola, Scrozza, Novinic, Sarno, Donnarumma. All. Gautieri.

Buon pari esterno quello dei granata a Lanciano, che proseguono così nella serie positiva esterna conquistando il settimo risultato utile consecutivo lontano dal Provinciale. Quella tra i siciliani e gli abruzzesi è stato un match vibrante ed agonisticamente molto valido, che però ha regalato poche emozioni sotto rete con un paio di conclusioni vere da entrambe le parti. Squadre in campo con le migliori formazioni avendo Gautieri recuperato anche Mammarella che alla vigilia sembrava non dovesse farcela. Di contro Boscaglia manda in campo un undici abbastanza rodato, lo stesso sceso in campo sette giorni fa con il Pergocrema. La partita si accende a sprazzi con fasi più vibranti ed altre meno. I primi venti minuti sono abbastanza “movimentati” con le due squadre che arrivano ben tre volte in porta : al 5’ è il Lanciano

TRAPANI:Castelli, Priola, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Daì, Domicolo, Cianni, Perrone, Tedesco, Mastrolilli. All. Boscaglia.

con Volpe a mettere di poco a lato. Poi è il Trapani che prima al 7’ con Madonia si vede parato il tiro dal portiere, e pochi minuti dopo al 19’ con Abate sfiora il vantaggio, ma al momento della battuta il numero 9 trapanese è anticipato da un difensore rossonero .Poi è il Trapani che prima al 7’ con Madonia si vede parato il tiro dal portiere, e pochi minuti dopo al 19’ con Abate sfiora il vantaggio, ma al mo mento della battuta il numero 9 trapanese è anticipato da un difensore rossonero. Poi è il Trapani che prima al 7’ con Madonia si vede parato il tiro dal portiere, e pochi minuti dopo al 19’ con Abate sfiora il vantaggio, ma al momento della battuta il numero 9 trapanese è anticipato da

un difensore rossonero. Nei primi minuti della ripresa è il Lan-ciano a pigiare sull’acceleratore andando al tiro al 5’ con Capece che però manda fuori. I granata non ci stanno, rispondendo con un bel tiro di Caccetta al 13’ che finisce di poco a lato. Da quel momento le squadre si bloccano vicendevolmente giocando a buon ritmo e con buona intensità agonistica, ma senza creare fino alla fine pericoli ne dall’una ne dall’altra parte. Solo i granata in un occasione con Filippi si rendono pericolosi ma nell’occasione è brava la difesa del Lanciano a spazzare.

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Trapani, “b”astano dieci punti L’ editoriale

Prima ancora di scendere in campo si considerava il pareggio come un ottimo risultato. Dunque, adesso che il pari è effettivamente maturato, il punto conquistato continua ad andare bene. Un Trapani che sa gestire e sa soffrire, aiutato anche dalla Dea bendata (cosa che non guasta mai) nell’occasione del palo colpito da un Pavoletti in grande spolvero. E così si esce ancora una volta indenni da una trasferta molto insidiosa contro una squadra che gode di un ottimo momento sia sul piano fisico che dei risultati. Non a caso la quarta forza del torneo. Il bicchiere è da considerarsi mezzo pieno. I punti in classifica diventano 55. Nella scorsa edizione la schiacciasassi Nocerina ne conquistò 72 (girone B), mentre al Gubbio (girone A) ne bastarono “soltanto” 65. Conti alla mano il Trapani ha il potenziale per arrivare a 70 ma ne basteranno meno per raggiungere la promozione. Precisamente 10. I conti, per essere veritieri, prevedono che la prima inseguitrice, ovvero il Siracusa, vinca sempre. Anche questa è una variabile particolare considerando i risultati altalenanti avuti nell’ultimo periodo. E questo, per il Trapani, è tutto grasso che cola. Adesso al Provinciale sbarcherà il Portogruaro, squadra che, salvo clamorose sorprese, ha praticamente mandato in archivio il suo campionato. Provinciale che ultimamente non ha sorriso ai ragazzi di Boscaglia. Nelle ultime tre partite, infatti, il Trapani ha conquistato soltanto due punti contro Pergocrema e Barletta, tralasciando anche la brutta parentesi contro il Siracusa. Come ricordato anche da capitan Filippi nel post partita è arrivato il momento di riportare i tre punti a casa. Nel frattempo anche il tecnico Boscaglia si è dichiarato soddisfatto di quanto espresso dai suoi sul terreno di gioco «abbiamo dimostrato carattere soffrendo pochissimo e concedendo poco» ha detto; e sulla par-

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tita contro il Portogruaro, invece, una frase che lascia poco spazio alle interpretazioni: «chiaramente scenderemo in campo per i tre punti». Nella fase più delicata della stagione è fondamentale mantenere il controllo delle forze mentali e in questo la squadra non ha mai deluso. C’è da mandare in archivio la pratica Portogruaro, poi la volata finale. Cinque finali davanti. L’obiettivo è vincerne almeno tre.


1-5

TRAPANI: Castelli, Daì, Sabatino, Priola, Filippi, Cianni, Barraco, Caccetta, Abate, Madonia, Perrone. In panchina. Pozzato, Lo Monaco, Provenzano, Cavallaro, Ficarrotta, Tedesco, Mastrolilli. All. Boscaglia. PORTOGRUARO: Bavena, Altobello, Lorenzini, Herzan, Fedi, Radi, D’Amico, Liccardo, De Sena, Salzano, Corazza. In panchina: Mion, Bognanni, Coppola, Cristante, Lunati, Luppi, Della Rocca. All. Rastelli.

Sconfitta pesante per i granata che comunque mantengono cinque punti di vantaggio dallo Spezia e sei dal Siracusa. Partita incredibile quella tra Trapani e Portogruaro per le innumerevoli palle gol mancate dai granata grazie anche ad un Bavena in serata di grazia; di contro alla squadra veneta in mezz’ora è riuscito tutto. L’1-5 è un risultato certamente spropositato per ciò che è successo in campo, basti pensare che i granata sono stati in vantaggio fino al 40’ del primo tempo; ed il pari del Portogruaro è arrivato nell’unica occasione da rete degli ospiti dei primi 45’ su di un contropiede.Da sottolineare anche come il Trapani per ben tre volte sull’1-0 avrebbe potuto raddoppiare, ma per un nonnulla questo non è avvenuto. Poi nella ripresa i padroni di casa pur partendo anche benino, fino al gol prima del 1-2 ed infine del 1-3 su calcio piazzato di Radi al 20’, non riuscivano più a raddrizzare le

sorti del match ed in campo cambiavano gli equilibri fino al 5-1 finale, senza però dimenticare almeno quattro interventi importanti di Bavena ed un paio di occasioni mancate dagli avanti granata, che sul 2-3 avrebbero anche potuto riaprire il match. Certamente si tratta di un risultato pesante, ma adesso come non mai, non bisogna demoralizzarsi , in quanto la classifica dice che il primo posto è ancora nelle mani del Trapani che nelle prossime quattro gare sarà comunque padrone del proprio destino.

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Oggi giornata di conferenza stampa in casa Trapani. A presentarsi dinanzi a microfoni e taccuini, Sergio Sabatino e Francesco Lo Bue. Partiamo da quanto dichiarato da quest’ultimo: «Mi sento bene ed ero in forma anche quando abbiamo giocato contro il Barletta anche se il mister ha preferito sostituirmi ma il calcio è fatto anche di scelte e rispetto la sua decisione. Domenica se il mister deciderà di mandarmi in campo certamente mi farò trovare pronto. Domenica sarà una partita molto impegnativa perché il Latina lotterà per conquistare punti in chiave salvezza; noi, come sempre però, prepareremo il match nel migliore dei modi e scenderemo in campo come nostra consuetudine per ottenere il massimo».

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Si esprime così, invece, Sergio Sabatino: «Analizzando singolarmente ogni partita che ci aspetta da qui alla fine della stagione, il Latina farà di tutto per non rimanere invischiato nella zona calda della classifica, la stessa cosa per quanto riguarda la Triestina in quanto si trova a solo quattro punti dalla terz’ultima posizione. Il Sudtirol, attualmente a 43 punti con la Cremonese e il Barletta, si gioca i play off e infine c’è il Bassano che tutti la danno già come condannata ma conoscendo mister Brucato, la squadra veneta fin che non ci sarà la matematica a sancirne la retrocessione darà tutto fino alla fine. Per questo dovremo mantenere la concentrazione al massimo in quanto si tratterà di quattro finali. Tifosi presenti a Latina? Questa cosa ci fa felici. Adesso più che mai abbiamo bisogno del loro sostegno e faremo di tutto per non deluderli. E’ una tifoseria straordinaria e lo ha dimostrato tante volte durante la stagione»


Trapani: Minuto di silenzio per Morosini

Come si apprende sul sito ufficiale del Trapani, oggi pomeriggio la formazione granata prima di iniziare l’allenamento allo stadio Provinciale ha osservato un minuto di silenzio in occasione dei funerali del giocatore del Livorno Piermario Morosini, scomparso sabato scorso nell’incontro Pescara-Livorno. I tifosi trapanesi, accorsi numerosi allo stadio per assistere alla seduta, hanno salutato il momento con un caloroso applauso.

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La conferenza stampa di oggi, tenutasi presso Il centro sportivo Roberto Sorrentino, si è aperta con il commento da parte di Dario Barraco sulla morte di Piermario Morosini, deceduto durante la partita Pescara-Livorno. “Sono stati momenti terribili. Mi trovavo in camera con altri compagni, stavamo guardando la partita quando abbiamo visto Piermario accasciarsi per terra e ci siamo resi conto subito che la situazione era grave. Penso sia stato giusto aver fermato il campionato perché rappresenta una forma di rispetto ”. Domenica inizia la un tour de force decisivo per la stagione… “L’anno si decide in questa e nella prossima settimana quando ci attendono tre gare difficili. Anche se al momento dobbiamo concentrarci solo sulla Triestina che, nonostante la classifica non le sorrida, può contare su giocatori di categoria superiore e di grande esperienza”.

Giusto Priola ricorda bene la partita dell’andata al “Nereo Rocco”… “Quella di Trieste fu una partita davvero strana perchè pur meritando di vincere perdemmo in una delle gare esterne meglio giocate: nella prima metà di gioco potevamo trovarci in vantaggio di due o tre gol, poi nel secondo tempo loro si sono portati subito in vantaggio, abbiamo creato tanto ma sono stati bravi a chiudersi, complice anche l’inferiorità numerica. Domenica sarà una partita dura perché la Triestina vorrà conquistare punti importanti in chiave salvezza”. Sul piano personale quest’anno è un’occasione importante…” Per la mia carriera questa è una grande opportunità; ho la fortuna di trovarmi in un gruppo straordinario e di giocare con calciatori dalla grande esperienza e grandissima umiltà. Debbo anche dire però che in questo momento più che mai l’ “io” è assolutamente messo da parte, perchè ciò che conta è che chiunque giochi dia il massimo per il raggiungimento dell’obiettivo”.

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3-0

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Cianni, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Priola, Dai’, Provenzano, Cavallaro, Tedesco,Perrone. All. Boscaglia TRIESTINA: Gadignani, Galasso, mannini, Rossi, Lima, Thomassen, Rossetti, Princivalli, Godeas, Pinares, De Vena. In panchina: Vigorito, D’Ambrosio, Tombesi, Mattielig, Evola, D’Agostino, Zamparo. All. Galderisi

Sin dal primo minuto si vede subito che c’è voglia da entrambe le parti di centrare il risultato pieno, con i padroni di casa che iniziano forte alla ricerca del vantaggio ed i biancorossi che attendono per ripartire in contropiede. Il primo tiro in porta arriva al 3’ con Sabatino che da trentacinque metri scaglia un fendente in diagonale che esce di pochissimo a lato . Il Trapani attacca, la Triestina si difende ma a sorpresa arriva la rete del vantaggio degli alabardati con De Vena che su una corta respinta di Castelli a porta vuota mette dentro. Sul Provinciale cala il gelo, non sulla squadra di casa, che è viva ed immediatamente ricomincia a macinare gioco palla a terra ed in velocità. All’11’ Madonia dopo una bella azione manda di poco fuori. Dopo un momento di sbandamento gli ospiti si sistemano meglio in campo cominciando ad agire di rimessa, così al 28’ Pinares dalla distanza manda di poco fuori. Filippi e compagni creano tanto gioco ma poche occasioni,

ma si vede che la squadra è in palla e che aspetta magari una giocata da parte dei suoi calciatori più tecnici. Ed è proprio così, infatti al 43’ è Madonia a tentare una prima volta il tiro in area, sulla respinta della difesa però lo stesso numero 11 dopo aver seminato avversari come birilli pareggia piazzando il pallone nell’angolo alto dove il portiere non può arrivare. Il secondo tempo comincia così come era finito il primo: Trapani a mille Triestina chiusa dietro. Ed in dieci minuti arrivano le due reti che decidono l’incontro. Al 2’ Caccetta ruba palla a centrocampo imbecca Madonia che supera due avversari mettendo al centro dell’area un assist meraviglioso per Gambino che con molta freddezza sigla il 2-1. All’8’ il gol del 3-1, questa volta è Gambino a servire un assist al bacio ed ancora più bravo è Abate in mezzo ad una selva di Gambe a spiazzare il numero uno triestino. Invece è la squadra di mister Galderisi ad andare in gol sul calcio d’angolo con D’Ambrosio che devia di testa il tiro dalla bandierina. I granata però non si disuniscono proseguendo alla ricerca del 4-2. Prima è Abate al 29’ a sfiorare la rete ma è bravissimo un difensore ospite a deviare . Al 49’ è nuovamente il Trapani a sfiorare il gol con Cavallaro che con un tiro a giro manda di pochissimo a lato.

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Trapani, che “b”ello vincere al Provinciale L’ editoriale

Dopo qualche patema di troppo si rivede il vecchio Trapani. Il Trapani che vince e convince. Il Provinciale era stato tabù per tante, troppe gare e l’attesa per i tre punti stava diventando spasmodica. Era il lontano 12 Febbraio quando il gol di Gambino mandava in archivio la pratica Spezia. Poi soltanto due punti in quattro gare casalinghe. La vittoria contro la Triestina ci voleva come il pane. Granata che comunque hanno affrontato una gara messasi in salita a causa di brutto errore di Castelli che ha messo in condizione De Vena di segnare il più semplice dei gol. Trapani che accusa il colpo nei minuti successivi ma che poi reagisce e cresce con il passare dei minuti. «Una squadra che mostra gli attributi», per dirla con le parole di Abate, in grado di trovare il pari con una giocata di Madonia. Pari che mette tutti in condizioni mentali favorevoli. Il tocco di Boscaglia c’è e durante l’intervallo compie qualche lieve aggiustamento tattico. In campo torna un Trapani più convinto e consapevole. Di fatto il vantaggio arriva subito. Ancora Madonia che serve a Gambino un pallone che chiedeva solo di essere spinto in rete. Poi ancora Trapani con un Abate che si scopre rapace d’aria di rigore. E il gioco è fatto. A nulla serve il gol di D’Ambrosio se non a far percorrere qualche brivido lungo la schiena dei tifosi granata. E dunque il Trapani vola in alto mettendo un piede e mezzo in serie B. Le due partite lontano dalla città potrebbero essere molto positive per la squadra che non sarà costretta a convivere con il “troppo amore” della tifoseria. Serenità e ciò che serve per chiudere i conti. Ciò che spicca in negativo, invece, sono i fischi (pochi a onor del vero, ndr.) contro Castelli reo di aver commesso un’incertezza sul gol subito.

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Parla chiaro Giovanni Abate, anche lui spesso discusso dal pubblico, che ieri è uscito tra la standing ovation della curva. «I fischi? Dà fastidio sentirli – spiega Abate -. Sbagliamo tutti, siamo esseri umani. Per dieci minuti mi sono sentito fuori casa. Sappiamo che il 90% dello stadio è con noi; poi c’è anche l’altro 10%. Alla curva non possiamo rimproverare niente perchè ci sostengono sempre» Anche questa è una dimostrazione di quanto la squadra si unita e si remi tutti nella stessa direzione. E se la squadra è compatta non resta che scegliere la location giusta per festeggiare un traguardo ormai prossimo. Forse piazza Vittorio Morace, ehm, pardon, piazza Vittorio Veneto?


3-2

LATINA: Martinuzzi, Bruscagin, Toscano, Matute, Agius, Farina, Falzerano, Burrai, Bernardo, Fossati, Agodrin. In panchina: Radio, Citro, Martignago, Borzigotti, Tortori, Ricciardi, Berardi. All. Sanderra.

Il Trapani non riesce ad avere la meglio su un Latina attento e cinico, abile a sfruttare le occasioni ottenute durante la gara. Inizia subito con una azione dei padroni di casa che al 7’ provano con Bernardo sul quale Castelli è provvidenziale. Anche il Trapani però si fa vivo affidandosi soprattutto a Barraco. L’occasione granata arriva al quarto d’ora con Caccetta ma il risultato non si sblocca. E’ comunque il Latina a tenere in mano la gara e sfiora nuovamente il vantaggio con Fossati che impegna Castelli alla mezz’ora. Sul finale di tempo Abate trova la rete del vantaggio ma il gioco era fermo per off side. Si va dunque a riposo a reti bianche. Si ricomincia subito con la giusta intensità da entrambe le parti ma è il Latina a passare. La rete viene messa a segno da Matute che approfitta di un palo colpito dal compagno Fossati e, da pochi passi, porta i suoi sull’1-0. Come se lo svantaggio non bastasse il sig. Penno mostra il rosso a Barraco e lascia il Trapani in dieci. Boscaglia è costretto a degli accorgimenti tattici e manda in campo Tedesco e Pirrone per Cianni e Gambino. I cambi sembrano dare nuova linfa al Trapani che si spinge in avanti alla ricerca del pari. I granata pressano senza

TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Cianni, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Priola, Daì, Cavallaro ,Pirrone, Tedesco, Mastrolilli. All. Boscaglia.

tuttavia trovare il gol. Sul finale di gara, invece, a trovare la rete è proprio il Latina che raddoppia con Matrignago all’87’. Latina che trova addirittura il tris con Tortori a tempo scaduto. Festa, dunque, rinviata per il Trapani che riduce a due le lunghezze di vantaggio sullo Spezia. Il calendario, sulla carta, è comunque favorevole ai granata.

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Sta riscuotendo grande consenso l’iniziativa partita da alcuni tifosi di inoltrare dei messaggi alla squadra in questo momento alquanto delicato della stagione . La società, tramite l’ufficio stampa ha già inoltrato i primi messaggi al ritiro di Bolzano. Ricordiamo che chi volesse può inviare un pensiero aufficiostampa@trapanicalcio.it e prontamente sarà inoltrato ai granata che si stanno preparando alla gara di domenica contro il Sud Tirol. Pubblichiamo i testi dei primi messaggi pervenutici: Volevo spendere poche parole per dire FORZA RAGAZZI il sogno continua e si deve avverare domenica prossima!!! Tutti i tifosi sono con voi e tutti ci crediamo!!! Domenica saró a Bolzano a urlare a squarciagola che per me e per noi tutti tifosi voi siete i migliori!!! Andiamo a vincere sto campionato!!! Fateci soprattutto a noi che viviamo lontani dalla nostra amata Trapani questo regalo bellissimo che da troppo tempo attendiamo.... Un fortissimo abbraccio a tutti e FORZA TRAPANI dalla Brianza!!! Salve ufficio stampa del Trapani Calcio, con il ringranziarvi per il vostro lavoro e di quello che fate, affido a voi le mie parole rivolte ai nostri ragazzi, alla nostra squadra “Questo Mercoledì passato,non è stato facile per nessuno...ma Domenica è già vicina e credo fermamente che la voglia di riscatto è presente nei vostri cuori. Io stesso,come voi tutti, penso alla partita di Domenica e quello che sarà: una battaglia di 90 minuti dove voi,i nostri campioni, ci farete sognare ancora una volta come sino ad adesso avete fatto, e di certo non potrò fare a meno di amare questi colori, di tifarVi sino allo stremo delle mie forze, qualsiasi sia il risultato calcistico. Ancora la storia deve essere scritta, mai nessuno ha detto che fosse stato facile, ma adesso è il momento di dimostrare,ancora una volta,anzi due, tutto il valore che avete dimostrato in queste 32 partite giocate...forza ragazzi tutta Trapani è con voi!” Grazie per tutte le emozioni che ci avete fatto vivere! Un tifoso del Trapani Calcio Gianni

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Scrivo questa mail per Voi ragazzi per esprimere il mio affetto per quel che state realizzando. Il traguardo e’ dietro l’angolo. Impegni di lavoro mi tengon lontano dalla citta’ , grazie ad internet e tv e la presenza allo stadio nelle ultime partite, mi avete fatto emozionare, pure dove vivo a Napoli ovunque mi fanno i complimenti. Di solito si usa farlo ai tifosi, ma ovviamente il Plauso va a Voi orgoglioso perche’ vicini ad un traguardo che Trapani mai ha accarezzato. Questo non deve esser per voi motivo di ansia e tensione ma sprono perche’ anche le critiche che avete sicuramente sentito in queste settimane sono gia’ un successo. Con i vostri risultati avete fatto uscire la citta’ dal torpore e apatia che la controddistingue gia’ dai tempi dei Cartaginesi. Si parla di voi ovunque pure oltre i confini della provincia e ve lo testimonio in prima persona, avendo parenti nell’hinterland di Agrigento. Domenica ascoltero’ in streaming alle falde del Vesuvio la radiocronaca e vi staro’ vicini col cuore, per poi esser con voi al Provinciale col Bassano, gia altre ferie prese ! So che siete in ritiro e porto per questo il mio modesto FORZA RAGAZZI SIA AL MISTER CHE AL NUMERO UNO CASTELLI FINO ALL’UNDICI MADONIA E AI RAGAZZI PURE LORO TITOLARI CHE ANDRANNO IN PANCHINA E ANCORA ALL’ULTIMO DEI MAGAZZINIERI ! Vi aspettiamo a Trapani siete gia nella storia comunque ! Ma siete anche in grado di far del Tirol “un ottimo latte di montagna” ! Ciao ragazzi noi Trapanesi siamo fieri di voi anche se domenica non abbiamo conquistato i 3 punti x la corsa Promozione ma sono sicuro che domenica daremo l’anima a Bolzano vi voglio dire GRAZIE di tutto questo x il fantastico campionato che mi state facendo vivere non posso pensarci ke almeno 5 anni fa eravamo a Ricigliamo a giocarci la finale promozione in serie D e li qualcuno se lo ricorderà vero???(Frank Domicolo)...adesso siamo li ad un passo dalla Serie B... ke dire ragazzi mettiamocela tutta e grazie ancora di tutto iniziano dal Presidente Morace, dai Dirigenti, dal Mister Bosacglia, dai TUTTI I GIOCATORI. e tutte le persone che lavorano x il nostro AMATO TRAPANI CALCIO.....Forza ragazzi...


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Dal ritiro di Bolzano abbiamo sentito mister Roberto Boscaglia . Come sta vivendo questo momento la squadra? “I ragazzi stanno vivendo il momento con la consapevolezza che domenica è fondamentale vincere, e la concentrazione delle partite importanti, e per questo si stanno preparando ad una “battaglia calcistica” che può darci il salto.” Cosa non ti è piaciuto della gara contro il Latina? “Lo spirito non è stato di sacrificio di abnegazione; proprio per questo non abbiamo fatto una buona partita. Ad onor del vero però... bisogna anche dire che l’arbitraggio ci ha penalizzati in alcune decisioni, tipo quella del gol annullato ad Abate che dalle immagini televisive era regolare.” Dal punto di vista fisico tre gare in otto giorni possono influenzare il rendimento della squadra? “Certamente giocare ogni tre giorni è faticoso, ma così come noi anche le altre squadre sono nella stessa situazione, quindi credo che questo influirà poco sulle nostre prestazioni.” Domenica mancheranno per squalifica Filippi e Barraco . “Già in altre occasioni abbiamo avuto degli assenti, e come in passato saranno sostituiti nel migliore dei modi. Chi giocherà al loro posto tra l’altro sarà pronto, anche perché andranno in campo atleti che hanno giocato meno, e quindi anche dal punto di vista fisico potranno dare nuova linfa alla squadra.”

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Come affronterete il Sud Tirol . “Con la massima determinzaione e la consapevolezza che vogliamo vincere la partita. Sappiamo che è una squadra libera mentalmente, giovane che corre e che nutre ancora speranza per la lotta ai play off . Giocheranno certamente senza tatticismi cercando il risultato. Noi però dovremo essere il solito Trapani che sa quello che vuole e che vuole così come dimostrato durante la stagione. Domenica dobbiamo entrare in campo per vincere la partita della vita, con la determinazione delle grandi squadre . Siamo primi e vogliamo rimanerlo fino alla fine”.


A Boscaglia il premio “Carmelo Di Bella ” assegnato dall’ USSI

Dopo la “Panchina d’Argento”,assegnato a Boscaglia anche il premio “ Carmelo Di Bella” che viene attrbuito dai giornalisti sportivi siciliani(Ussi) all’allenatore che ha ottenuto risultati di rilievo a livello nazionale o internazionale. Il premio nel passato è stato attribuito, fra gli altri, a Zdenek Zeman, Ignazio Arcoleo, Franco Scoglio, Pasquale Marino e Francesco Guidolin.La cerimonia di consegna del premio si terrà lunedì 14 maggio p.v. alle ore 11, presso il Teatro Maugeri di Acireale. Ci congratuliamo con Roberto Boscaglia per il prestigioso riconoscimento che va ancora una volta a premiare il lavoro svolto con grande professinalità e competenza.

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1-1

SUD TIROL: Iacobucci, Grea, Legittimo,Kiem, Uliano, Cascone, Bacher, Furlan, Giannetti, Fink, Schenetti. In panchina: Miskiewicz, Tagliani, Calliari, Campo, Chivarini, Albanese, Fischnaller. All. Stroppa.

Tanti i supporter granata presenti allo stadio, segno di quanto il match sia importante in chiave promozione. All’8, sull’asse Madonia-Abate, il Trapani si fa vedere davanti ma la retroguardia tirolese chiude. Al quarto d’ora i granata provano a sfondare con uno schema da calcio piazzato ma la palla termina alta. Passano due giri d’orologio ed è la volta di Caccetta che prova la botta di destro: alto di poco. Il Trapani, dunque, è vivo e dimostra di voler chiudere al meglio il proprio campionato. Alla mezz’ora i ragazzi di Boscaglia spingono sull’acceleratore ma senza tuttavia riuscire a scardinare la difesa tirolese. E’ il 36’ quando Iacubucci si rende protagonista sventando una punizione di Pirrone che sembrava essere indirizzata in rete. Il primo cambio di Boscaglia è obbligato: fuori Castelli per infortunio, dentro Pozzato all’esordio. Al 42’ Madonia lancia Gambino che viene anticipato da Iacobucci. Qualche minuto più tardi ancora l’estremo difensore del Sudtirol, Iacobucci, è bravo a chiudere su Madonia. Sul finale di tempo ancora un grattacapo per Boscaglia: Gambino è costretto a lascare il terreno di gioco. Al suo posto Mastrolilli. In avvio la stessa intensità per i granata che cercano subito l’affondo con Abate. Al 7’ è ancora Madonia a sfiorare la rete ma l’esterno di Boscaglia spara alto.

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TRAPANI: Castelli, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Priola, Pirrone, Cavallaro, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia. In panchina: Pozzato, Daì, Ficarrotta, Cianni, Provenzano, Tedesco, Mastrolilli. All. Boscaglia.

Al 13’ Mastrolilli sfiora il vantaggio con una incornata che viene respinta in angolo proprio sulla linea di porta. I granata ci credono e spingono senza sosta. Al quarto d’ora ci prova Caccetta ma i il Sudtirol si salva ancora. Si gioca a una porta sola. Al 27’ il Trapani va in vantaggio. Conclusione violenta di Abate che colpisce la parte interna della traversa per poi sbattere sulla linea e uscire. A scongiurare il gol fantasma ci ha pensato Sabatino che la spinge in rete. E’ 1-0. Nonostante il vantaggio il Trapani non si accontenta e il pressing dei granata alla ricerca del raddoppio è asfissiante. Al 36’ è ancora Iacobucci a salvare i suoi uscendo su Sabatino. A quattro minuti dal termine il sig. Fabbri assegna un calcio di rigore ai padroni di casa. Sul dischetto va Albanese che pareggia i conti. Il gol subito, come prevedibile in questi casi, taglia le gambe al Trapani. Termina dunque 1-1.


3-3

TRAPANI: Pozzato, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Tedesco, Caccetta, Abate, Madonia, Mastrolilli. In panchina: Spezia, Daì, Priola, Cianni, Domicolo, Provenzano, Cavallaro. All. Boscaglia. BASSANO: Grillo, Basso, Tabacco, Scaglia, Correa, Drudi, Caciagli, Mateos, Gasparello, Longobardi, Proietti. In panchina: Poli, Toninelli, Morosini, Guariniello, Ferretti, Galabinov, Porchia. All. Brucato.

L’atmosfera dello stadio lascia intendere quanto sia alta la posta in palio. Al Provinciale si respira l’aria delle grandi occasioni. Come prevedibile sono i granata a fare la partita. Già al 6’, grazie a una combinazione partita da Caccetta, Madonia entra in area e con un destro a giro batte Grillo. E’ 1-0. Passano appena cinque giri d’orologio e il Trapani raddoppia. Pirrone mette un pallone insidioso in area e Grillo compie due autentici miracoli su Mastrolilli prima e Abate poi, salvo arrendersi alla conclusione di Tedesco. E’ 2-0. La risposta degli ospiti sta tutta in un calcio di punizione sparato alto da Correa. Con il passare dei minuti il Bassano cresce arrivando addirittura ad accorciare le distanze. Lodevole la percussione sulla sinistra di Correa che con un bolide di sinistro batte Pozzato. E’ 2-1. Il Trapani reagisce ma il Bassano è vivo. Al 40’ Pirrone tenta la battuta da fuori ma Grillo blocca abil-

mente. Una manciata di secondi più tardi è la volta di Tedesco che per poco non sorprende l’estremo difensore avversario con un colpo di testa. Termina, dunque, la prima frazione. Si ricomincia con il Trapa ni in avanti; Madonia cerca il gol alla Del Piero ma Grillo si salva. Qualche minuto dopo il Trapani cerca ancora la via della rete con Madonia e Mastrolilli ma il pallone si spegne sul fondo. Il Tris granata arriva al 52’ quando Madonia serve ad Abate un filtrante da manuale; l’attaccante non si fa pregare e batte Grillo. E’ 3-1. Il Bassano comunque non si mette a sedere e cerca di rispondere ai

colpi di un Trapani che fa la gara. Al 65’ è ancora la squadra granata a provarci con un colpo sotto di Tedesco; Grillo la manda oltre la traversa. Al 75’ ancora Trapani in avanti con Madonia ma il risultato non cambia. All’87’ il Bassano accorcia; Correa suggerisce un pallone a Guariniello il quale cerca e trova il palo lontano battendo Pozzato. E’ 3-2. Al 92’ accade dell’incredibile: il Bassano trova addirittura il pari con Proietti. Termina in parità. Ora i play off.

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Trapani, dobbiamo crederci L’ editoriale

Come prevedibile, purtroppo, il miracolo all’ultimo respiro non si è avverato. Il Trapani potrà continuare a inseguire la promozione soltanto attraverso i play off. Lo Spezia ha vinto contro il Latina e, dunque, qualsiasi risultato del Trapani era perfettamente inutile. Una prova eccellente per 80’ contro un Bassano che ha avuto il merito di scendere in campo per una partita vera, nonostante la propria posizione di classifica. Poi il verdetto dello stadio “Alberto Picco” ha tagliato le gambe e i granata hanno smesso di giocare. Poco importa a questo punto. Si riparte comunque dalla prestazione e da un po’ di riposo che può di certo rinvigorire la mente e le gambe di chi va in campo. Il Trapani chiude il campionato con un onorevole secondo posto. Sicuramente la piazza d’onore può avere il sapore della beffa considerando il modo in cui è arrivata. Tanti punti di vantaggio da gestire, un filotto di vittorie che non ha lasciato respiro agli avversari e una condizione fisica di livello assoluto per buona parte della stagione. Poi un calo fisiologico ci può stare. Non va dimenticato che il girone B della Lega Pro è stato considerato una sorta di “Serie B2” già prima di iniziare e che i valori di tutte le squadre sono stati altissimi. Dispiace che la squadra non sia risuscita a chiudere i conti quando ne ha avuto la possibilità ma è altrettanto vero che chiunque nel precampionato avrebbe messo la propria firma per chiudere al secondo posto. Dunque non va visto come un disonore bensì come un traguardo raggiunto che può ancora regalare tanto. Purtroppo non tutti la pensano così. Un gruppo di tifosi ha fatto sentire la voce del proprio dissenso. Una pressione che in ottica play off potrebbe essere controproducente, proprio perché è questo il momen

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to di fare blocco e remare tutti insieme verso un traguardo comune. Comunque vada a finire nessuno dimenticherà le gesta di questi ragazzi. Così come il Trapani di Arcoleo anche quello di Boscaglia entra di diritto nella storia del club. Il tecnico, schietto come sempre, ha sintetizzato al meglio: «Adesso dobbiamo guardare avanti, dobbiamo stare tutti vicini alla squadra. Questi ragazzi lo meritano e a questa squadra va fatta una statua alle porte della città di Trapani». Adesso la Cremonese. Si torna artefici del proprio destino.


Siracusa e Trapani ai play-off per la B dopo 17 anni

Siracusa e Trapani hanno raggiunto quest’anno i playoff per la promozione in B dopo 17 anni dall’ultima partecipazione. L’ultima volta in cui aretusei e granata inseguirono il salto nel campionato cadetto con la lotteria degli spareggi risale alla stagione 1994-95: entrambe videro sfumare la promozione in semifinale. Il Siracusa si arrese all’Avellino, allora allenato da Boniek: vittoria per 2-1 all’andata in casa in campo neutro (Reggio Calabria), sconfitta per 1-0 in Campania al ritorno, per un’eliminazione che fu seguita dall’amarezza ancora più grande del fallimento e dell’abbandono del professionismo, riabbracciato solo tre anni fa. Il Trapani sbattè invece contro il Gualdo: 1-0 casalingo per parte tra andata e ritorno, ma passarono gli umbri per la migliore classifica.

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Regolamento Play off

In relazione alle gare dei Play-off e Play-out in programma per la Stagione Sportiva 2011 – 2012 dal 20 Maggio 2012 al 10 Giugno 2012, si ritiene opportuno riportare le modalità previste di cui all’art. 49/b) delle Norme Organizzative Interne della F.I.G.C., ed in deroga all’art. 49 delle N.O.I.F., le disposizioni in materia di promozioni e retrocessioni. Ordinamento dei Campionati. “”b) Lega Italiana Calcio Professionistico 1^ Divisione: 2 gironi di 18 squadre ciascunoLe squadre classificate al 1° e 2° posto di ogni singolo girone acquisiscono il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al Campionato di Serie B.· L’individuazione delle suddette squadre avviene con le seguenti modalità: 1. La squadra prima classificata in ogni girone acquisisce automaticamente il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al Campionato di Serie B.... 2. La determinazione della seconda squadra che, in ogni girone, acquisirà il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al Campionato di Serie B avviene dopo la disputa di play-off tra le squadre che, a conclusione del Campionato, si sono classificate al secondo, terzo, quarto e quinto posto, secondo la seguente formula: a) la squadra seconda classificata disputa una gara di andata ed una gara di ritorno con la squadra quinta classificata; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra quinta classificata; b) la squadra terza classificata disputa una gara di andata ed una gara di ritorno con la squadra quarta classificata; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra quarta classificata; 160/516

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c) a conclusione delle due gare di cui ai punti a) e b), in caso di parità di punteggio, dopo le gare di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; in caso di ulteriore parità viene considerata vincente la squadra in migliore posizione di classifica al termine del campionato; d) le squadre vincenti le gare di cui ai punti a) e b) disputano una gara di andata e una di ritorno. La gara di andata viene disputata sul campo della squadra in peggior posizione di classifica al termine del Campionato. A conclusione delle due gare, in caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; verificandosi ulteriore parità verranno disputati due tempi supplementari di quindici minuti ciascuno. Nel caso permanga parità dopo i tempi supplementari, verrà considerata vincente la squadra in migliore posizione di classifica al termine del campionato; e) la squadra vincente dopo le due gare di cui al punto d) si intende classificata al secondo posto del girone ed acquisisce, conseguentemente, il titolo sportivo per richiedere l’ammissione al campionato di Serie B.


Sono ripresi oggi gli allenamenti al “Roberto Sorrentino” e nell’incontro con la stampa è intervenuto oggi mister Roberto Boscaglia. L’allenatore inizia dalla contestazione di alcuni tifosi dopo Trapani-Bassano… “Bisogna fare una scissione tra i tifosi: ci sono quelli che ci hanno contestato e coloro i quali hanno contestato i contestatori. Il tifoso è colui il quale viene allo stadio per osannare la propria squadra nella buona e cattiva sorte; ho sentito dei cori che mi hanno ferito; certi attegiamenti non fanno bene a nessuno e non fanno il bene della squadra; eravamo undici punti avanti ma il calcio è anche questo, se uno è tifoso lo è sempre. Adesso dobbiamo remare tutti nella stessa direzione per far si che il sogno si avveri”. Il Trapani, lo scorso anno, ha dimostrato di saper gestire la pressione dei play off…... “Siamo già proiettati alla doppia gara contro la Cremonese ma la questione sta nel fatto che questo momento vogliamo affrontarlo tutti insieme. Va dato atto ai nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto in questi tre anni ma va compreso che anche alla prima difficoltà questo gruppo non può ritrovarsi da solo senza il supporto della propria gente. Dobbiamo affrontare queste partite con lo spirito di sempre, con lo stesso spirito che ci ha contraddistinti l’anno scorso anche nei play-off. Dobbiamo essere bravi a capitalizzare tutto quello che ci capita e a preparare bene queste gare. Se noi abbiamo fatto così bene quest’anno con quelle nove vittorie di fila è anche per la spensieratezza che ci ha contraddistinto. Poi abbiamo perso qualche partita e qualcuna l’abbiamo pure pareggiata però l’atteggiamento è sempre stato quello.

Negli ultimi anni nei play-off è successo di tutto, sono partite di 180’ che spesso sono anche decise da qualche episodio. Noi dobbiamo cercare di sfruttare ciò che abbiamo dentro e cioè la nostra forza d’animo, di squadra e di compattezza. I play off sono partite a sé, dobbiamo dimenticarci di cosa è avvenuto in campionato”.

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Hai ripensato al rigore di Sudtirol? Pozzato risponde così… “E’ normale che un portiere torni a pensare ad un calcio di rigore su cui avrebbe potuto fare meglio ma purtroppo il rigore è una lotteria, non c’è un metodo d’allenamento ma una scelta di buttarsi da una parte una volta che il rigorista si avvicina alla sfera. Sarebbe stata la giornata perfetta se avessi parato il rigore più dal punto di vista del gruppo che personale perché sarebbe stato una forma di ringraziamento per come mi hanno accolto”.Cosa hai imparato da Castelli? “Ci tengo a dire che mi dispiace tanto per Antonio visto che stava disputando una stagione importante, ed in questi mesi ho cercato di imparare il più possibile da lui. Ogni portiere ha delle caratteristiche diverse, però non fa mai male avere accanto una persona con più esperienza che ti aiuti a crescere ed a migliorarti”.

Nell’incontro con i giornalisti che si è svolto ieri presso la sala stampa, erano presenti Andrea Pozzato e Giacomo Tedesco. A quest’ultimo è stato chiesto: hai mai giocato i play off? “Lo scorso anno ho fatto i play off con la Reggina, sesta in classifica. Il doppio pareggio, 0-0 in casa e 2-2 a Novara, ci ha buttato fuori; la nostra posizione in classifica ci consente però più risultati a favore rispetto a quanti ne aveva la Reggina lo scorso campionato, anche se non bisogna pensare a queste cose, ma la grinta che metteremo in campo sarà quella di sempre”.... In partite decisive come quelle contro la Cremonese servirà grande esperienza… “Giacomo offrirà il proprio contributo in qualsiasi posizione il mister deciderà di mettermi, anche in panchina!”

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Alla vigilia della trasferta di Cremona, erano presenti oggi nella sala stampa del “Roberto Sorrentino”, Giovanni Abate e Cristian Caccetta. Come si presenta il Trapani all’incontro contro la Cremonese? Il centrocampista risponde così… Smaltita l’amarezza di fine campionato, adesso c’è grande voglia di riconquistare ciò che abbiamo perso.... Sappiamo tutti che ci aspetta un incontaro molto difficile ma siamo molto carichi e concentrati ”. Quella di Domenica sarà una partita che richiede un gran dispendio di energie: sarà quindi un match da Giovanni Abate…

“Nei play off la spunta la squadra che ha più gamba e chi sta meglio dal punto di vista mentale : noi stiamo bene sui due fronti anche perché abbiamo il miglior preparatore atletico della Lega Pro, Marco Nastasi. Durante la mia carriera ho giocato diversi play off e, a parer mio, la differenza può farla chi nell’arco della stagione ha avuto meno spazio”. Capitolo tifosi: quanto hanno inciso all’interno dello spogliatoio le critiche dopo la partita contro il Bassano? “Siamo dei professionisti - dice il centravanti granata - giochiamo a calcio e come accettiamo gli applausi, dobbiamo prenderci anche i fischi. Ciò che è successo ci ha dato sicuramente fastidio, penso però che sia giunto il momento di mettere da parte le polemiche e che il tifoso trapanese, come sempre, continui ad essere innamorato della della propria squadra.”

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Oscar di Professione Calcio della Lega Professionisti

Dal sito ufficiale della Lega Pro: Terminati i campionati in Lega Pro è tempo di bilanci e premiazioni. Professione Calcio, come ogni anno, assegna i suoi simbolici Oscar. Quattro le categorie: miglior squadra, miglior tecnico, miglior giocatore e miglior giocatore under 21. I voti sono stati raccolti fra gli allenatori dei gironi d’appartenenza. Questi i risultati: Prima Divisione girone A Miglior squadra: Ternana Miglior tecnico: Domenico Toscano Miglior giocatore: Ciro Ginestra Miglior giovane: Filippo Falco

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Prima Divisione girone B Miglior squadra: Trapani Miglior tecnico: Roberto Boscaglia Miglior giocatore: Cosimo Chiricò MIglior giovane Manuel Fischnaller


1-1

CREMONESE: Alfonso, Polenghi, Favalli, Cesar, Rigione, Pestrin, Filippini, Fietta, Coralli, Dettori, Le Noci. In panchina. Bianchi, Sales, Cremonesi, Tacchinardi, Nizzetto, Samb, Rabito. All. Breve. TRAPANI: Pozzato, Priola, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Caccetta, Domicolo, Abate, Tedesco, Madonia. In panchina: Spezia, Daì, Provenzano, Cianni, Perrone, Montalbano, Mastrolilli. All. Boscaglia.

Roberto Boscaglia per sopperire alle tante assenze inserisce Frank Domicolo dal primo minuto; il tecnico della Cremonese Oscar Brevi rinuncia al giocatore di maggior classe Possanzini per infortunio ed inserisce Rigione al centro della difesa al posto di Minelli anche lui infortunato. I granata partono subito forte ed al 4’ ci prova Pirrone la cui conclusione è di poco fuori . Al 6’ è Domicolo a calciare non distante dalla porta di Alfonso . Nel momento di maggior pressione dell’undici trapanese arriva un pò a sorpresa il vantaggio fortunoso della Cremonese con Coralli che sfrutta un rimpallo davanti a Pozzato. Lo svantaggio non demoralizza i granata anzi li rinvigorisce, tanto che ricominciano a macinare gioco . E dal 15 al 25’ Priola e soci hanno due clamorose occasioni per pareggiare con Abate: nella prima opportunità Alfonso compie un autentico miracolo; nella seconda al 22’ sempre il numero 9 granata calcia sul palo a portiere battuto. Il Trapani pur non portandosi

sul pari, fino alla fine della prima frazione esercita una buona superiorità territoriale, interrotta solamente da una bella rovesciata di Le Noci al 41’ che comunque non impensierisce Pozzato. Nella ripresa gli undici di Boscaglia, sin dal primo minuto, vanno alla ricerca del pari. I granata pressano e su una palla riconquistata da Tedesco su Pestrin pareggiano con Pirrone, che dopo aver recuperato la sfera appoggia su Madonia che a sua volta fa un assist al bacio per Pirrone che conclude in rete. Dal momento del gol dei siciliani è un monologo dell’undici di Boscaglia con Caccetta vicino al gol al 12’ e con Madonia al 22’ che a giro dal limite dell’area mette di poco fuori. Al 34’ l’espulsione di Samb sembra poter cambiare l’inerzia in campo, ma i granata pur tentando la via delle rete con Madonia al 39’, rifiatano rimanendo comunque pienamente in partita. Negli ultimi minuti di gioco il grande intervento di Pozzato al 43’, rimanda il discorso qualificazione alla gara di ritorno tra sette giorni. Oggi il Trapani si è confermato la squadra ammirata per tutta la stagione, mettendo in mostra le sue armi migliori ossia carattere, e ricerca nell’imporre il proprio gioco in velocità grazie anche ad un ottima condizione atletica nonostante siamo a metà maggio inoltrato.

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Trapani, di corsa verso la finale L’ editoriale

Pari allo stadio “Zini” e due risultati su tre a favore nella partita di ritorno. Potrebbe essere sintetizzata così la domenica delTrapani che esce indenne dalla difficile trasferta di Cremona. Come sappiamo i ragazzi di Boscaglia non sono abituati a fare calcoli, bensì a giocare a calcio come se non ci fossero punti o, come nel caso specifico, qualificazioni in palio. E, dunque, il Trapani ha anche cercato di vincere la sfida. L’ennesimo portiere in stato di grazia, poi, si è presentato sul cammino granata. L’estremo della Cremonese Alfonso, infatti, ha salvato il tabellino in più di una occasione, portando Abate a imprecare. Quando Alfonso non è arrivato sul pallone ci ha pensato il montante a conservare il punteggio, vedi conclusione dello stesso Abate al 20’. E’ altrettanto vero che il Trapani ha rischiato concretamente sia il doppio svantaggio nel primo tempo sia di andare sotto sul finale. Ottimo il salvataggio di Pozzato a pochi minuti dal termine. Pozzato che si sta comportando molto bene, considerando anche che il suo esordio è avvenuto appena poche settimane fa, rivelandosi un’ottima alternativa al titolare Castelli. Alla luce di quanto detto il pareggio va benissimo in ottica qualificazione. A dire la verità ipotizzare un pari era già auspicabile alla vigilia. In più domenica rientreranno Barraco e Lo Bue, due protagonisti assoluti della marcia in campionato. Da valutare, invece, le condizioni fisiche di Gambino e Castelli. Se non altro Boscaglia potrà contare su maggiori alternative tattiche; a lui la scelta.

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Un’altra nota positiva è il ritrovato feeling tra il tecnico e la tifoseria. Boscaglia, infatti, quando è stato allontanato dal direttore di gara si è recato in curva per continuare a seguire la gara con i supporter granata. E un altro tassello del mosaico è tornato al suo posto. Adesso non ci resta che attendere la sfida di ritorno. Parola d’ordine: non perdere la concentrazione!


1-1

TRAPANI: Pozzato, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Caccetta, Domicolo, Abate, Tedesco, Madonia. In panchina: Spezia, Daì, Priola, Cianni, Gambino, Barraco, Mastrolilli All. Boscaglia.

Quella tra il Trapani e Cremonese è stato un match che ha rispecchiato le aspettative della vigilia, con i lombardi che hanno cercato sin dall’inizio di trovare la rete della vittoria ed il Trapani più ragionatore avendo a disposizione due risultati su tre. La cronaca vede i padroni di casa confermare la stessa formazione di sette giorni prima a Cremona(tranne Lo Bue al posto di Priola), mentre la Cremonese si presenta con uno spregiudicato 4-3-3 che fa capire chiaramente quale sarà il suo atteggiamento tattico in campo. La prima occasione della gara è del Trapani che prima con Domicolo e poi con Madonia, va vicino al vantaggio. Dal quarto d’ora di gioco è la Cremonese ad avere due occasioni importanti con Le Noci che prima manda alto da buona posizione, ed al 20’ colpisce il palo esterno della porta difesa da Pozzato. Al

CREMONESE: Alfonso, Polenghi, Sales, Cesar, Rigione, Degeri, Filippini, Fietta, Coralli, Dettori, Le Noci. In panchina: Bianchi, Cremonesi, Tacchinardi, Pestrin, Rabito, Nizzetto, Possanzini All. Brevi.

33’ risponde il Trapani con Caccetta che da fuori area manda di poco alto sulla traversa. Al 36’ è Filippini solo davanti a Pozzato a mandare alto. Al 40’ l’ex portiere della Primavera della Juventus compie un grande intervento su Le Noci.Nella ripresa il Trapani sembra avere un piglio più deciso ed al 5’ è Alfonso che salva su un tiro dalla distanza di Madonia. Al 10’un pò a sorpresa la Cremonese passa in vantaggio con Coralli che su di un cross dalla destra buca imparabilmente Pozzato. Il Trapani incassa il colpo non si scompone rimettendosi a giocare come da far suo, chiudendo i grigiorossi nella propria metà campo con una manovra fluida e ragionata. Così dopo un paio di tentativi dal

la distanza di Filippi e Caccetta, i granata pareggiano meritatamente al 31’con Pirrone sugli sviluppi di un corner dopo che Alfonso aveva compiuto un miracolo su colpo di testa ravvicinato di Pagliarulo. Al 33’ è Barraco ad andare vicino al gol ma è bravo il portiere degli ospiti a respingere . L’ultima occasione del match capita al 40’ sui piedi di Madonia, che dopo ed aver fatto una serpentina tra i difensori lombardi calcia incredibilmente alto. Finisce uno ad uno con la squadra di mister Boscaglia che da domani si proietterà alla doppia finale contro il Lanciano.

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1-1

V.LANCIANO:Aridità, Aquilanti, Mamarella, D’Aversa, Massoni, Rosania, Sarno, Vastola, Zetulayev, Volpe, Turchi. In panchina: Amabile, Scrozza, Scapece, Novinic, Paghera, Chiricò, Margarita. All. Cincione TRAPANI: Pozzato, Lo Bue, Sabatino, Pagliarulo, Filippi, Pirrone, Barraco, Caccetta, Abate, gambino, Madonia. In panchina: Spezia, Daì, Priola, Domicolo, Cianni, Montalbano, Mastrolilli. All. Boscaglia

L’undici di mister Boscaglia parte subito bene conquistando le redini del match tanto che al 12’ va vicino al vantaggio con Madonia (strepitoso durante tutto l’arco della gara fin quando le forze lo hanno sostenuto)ma Mammarella prima della deviazione del bomber trapanese mette a lato. Al 26’ Abate riesce a liberarsi davanti ad Aridità ma al momento del tiro viene anticipato dalla difesa . Al 41’ Gambino confeziona un azione importante, quando dopo uno stop a seguire calcia a giro con la palla che finisce pochissimo a lato del portiere di casa. Nella ripresa alla prima azione i granata passano meritatamente. Punizione dalla fascia di Barraco e Caccetta al 5’ ben appostato dentro l’aera fulmina Aridità. Dopo il gol dei granata il Lanciano sembra destarsi anche grazie all’ingresso di Chiricò che vivacizza l’azione dei rossoneri. Ma i padroni di casa pur se più concreti rispetto al primo

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tempo producono poco . Al 7’ Pozzato è bravo sugli avanti abruzzesi sventando il pericolo. Al 15’ è il Trapani a farsi pericoloso con Barraco che da fuori area tira di poco a lato. Al 16’ Madonia calcia di poco fuori dalla porta difesa da Aridità, dopo una bella azione personale. Al 18’ arriva il pari del Lanciano: Turchi recupera un pallone a limite dell’area trapanese ne esce un traversone innocuo verso l’area che colpisce Pagliarulo . Il sig. Pasqua non sente ragione ed assegna il rigore ai rossoneri per fallo di mano del numero quattro, tra l’altro molto vicino all’azione e con il braccio attac-

cato al corpo. Altro calcio dagli undici metri dubbio che subisce il Trapani quest’anno, che come oggi ha condizionato in maniera determinante il cammino della formazione di Boscaglia - vedi Bolzano contro l’Alto Adige. Batte Volpe che con un pò di fortuna spiazza Pozzato dopo che la palla aveva dato l’impressione di uscire. Da quel momento le due squadre si affrontano soprattutto a centrocampo con i padroni di casa che cercano di avvicinarsi all’area del Trapani, che invece non concede nulla anzi riesce spesso a partire in contropiede.


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1-3

TRAPANI : Pozzato, Daì, Sabatino, Priola, Filippi, Tedesco, Barraco, Caccetta, Abate, Gambino, Madonia . In panchina: Spezia, Colletto, Cianni, Domicolo, Cavallaro, Ficarrotta, Mastrolilli. All. Boscaglia. LANCIANO: Aridità, Aquilanti, Mammarella, D’Aversa, Massoni, Amenta, Sarno, Vastola, Pavoletti, Volpe, Turchi. In panchina: Amabile, Rosania, Capece, Paghera, Margarita, Chiricò, Zeytulaev. All. Gautieri

Clamoroso al Cibali? No, clamoroso al Provinciale. Il Lanciano ha sconfitto il Trapani per 3-1, pur essendo andato in svantaggio dopo 2 minuti e in inferiorità numerica dopo 12. La cronaca. Solito 4-3-3 per i ragazzi di Gautieri, che recupera Amenta e bomber Pavoletti. 4-4-2 per il Trapani, invece, privo degli squalificati Lo Bue e Pagliarulo e degli infortunati Perrone, Lo Monaco e Castelli. Partenza bruciante per i padroni di casa, che neanche dopo due minuti trovano il vantaggio con la parabola incredibile di Gambino, che di destro trova la deviazione giusta e beffa Aridità. Poco dopo il Lanciano resta in dieci uomini. Al 12’ viene espulso Amenta per una gomitata a palla ferma. Per lui, rosso diretto dopo essere stato ammonito qualche minuto prima. Il Lanciano si schiera col 4-4-1 e sfrutta i lanci lunghi più che il gioco palla al piede. E al 28’ i rossoneri acciuffano il pareggio al primo tiro.

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Pavoletti è abilissimo ad eludere il fuorigioco e a sfruttare la prima verticalizzazione utile, destro magistrale dal limite dell’ ariete toscano, che non lascia scampo a Pozzato e ammutolisce il Provinciale. Per lui è il diciassettesimo centro stagionale. Prima della fine del primo tempo Barraco calcia in porta ma il tiro viene parato da Aridità. Nella ripresa il Trapani non sembra convinto dei propri mezzi, pur con l’uomo in più. Il vantaggio ospite si concretizza al 21’. Una vera magia di Sarno che si accentra dalla destra, rientra sul sinistro e calcia in porta, piazzando la sfera all’angolino. Bosca-

glia tenta il tutto per tutto, entrano Cavallaro e Mastrolilli al posto di Gambino e Sabatino, ridisegnando a tre la difesa che passa a tre. L’unica occasione costruita dal Trapani capita sui piedi di Mastrolilli che va vicino al gol ma al 38’ il Lanciano chiude i conti. Malinteso tra Pozzato e un difensore, Margarita ne approfitta ed entra in porta con la palla.


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