Volume I Edizioni SEMATA societĂ cooperativa
Dehe.art associazione culturale presidente Erica Olmetto Barbara Serra
Selezione artisti e cura mostre Erica Olmetto
Comune di Calasetta sindaco Antonio Vigo assessorato al turismo e spettacolo M. Carla Armeni
Artisti Franca Tronci Gruppo Sinestetico (M. Albertin, A. Sassu, G. Scordo) Luca Imperiali Marco Vigo ElleplusElle (Carmen Laurino+Massimo Lovisco) Crisa (Federico Carta) Lezioni Erica Olmetto Federico Cozzucoli Work shop e laboratori Federico Cozzucoli per Sémata Luca Imperiali
Provincia di Carbonia Iglesias assessorato turismo, eventi e sport assessore Marinella Rita Grosso
Immagine e comunicazione Federico Cozzucoli Reportage fotografico Barbara Serra
società cooperativa presidente Paola Tuveri vice presidente Luca Sarriu
Crediti fotografici Franca Tronci: p13. Gruppo Sinestetico: p25-28. ElleplusElle: p81-85. Antonio Biggio: p86. Archivio cooperativa Sémata: p14-15 p29-30 p31-32 p86 p125 p127 p129 p131 p133 p135. Tutte le altre foto sono di Barbara Serra
Sara Fadda Maria Laura Pistis Nicola Sanna
Traduzioni Nicola Sanna
Un particolare ringraziamento: a Giovanna Amorino del STL della Provincia di Carbonia Iglesias; alla cooperativa Millepiedi, ed in particolare a Marzia Varallo, Stefania Cinus, Sara Scopelliti; alle famiglie Biggio, Putzu, Altadonna-Tiraboschi, che hanno ospitato la mostra di ElleplusElle nelle loro case; al poeta-scrittore Claudio Moica; alla Cantina di Calasetta; all’amico Giorgio Cincotti Catalogo presentato sabato 8 ottobre in occasione della
promossa da
This year Calasetta opened the doors of MACC to “La Giornata del Contemporaneo”, an irremissible event for every art and culture lover, promoted by AMACI, an association that gathers several contemporary art museums among the most important ones in Italy and that steers its own activity according to three main goals: knowing, knowing each other and letting the others know. The Major and all the Administration shared these goals making the “Day of Contemporary” the perfect conclusion of an art review that met a remarkable success, giving back to MACC the fame it deserves. A Museum that intends to produce culture and that, first of all, wants to involve the people, the tourists and all the persons who love art to take part actively to MACC’s life. We succeded in making our dream true thanks to Coop. Sémata, and to Luca Sarriu, Federico Cozzucoli and the art critic Erica Olmetto who proposed to the Commune of Calasetta to set up inside MACC the review called “Gesto Segno Disegno” that included exhibitions and didactic activities involving everyone, adults and children, allowing people to approach art in a unique and exclusive way. Their work will mark a SIGNO through the exhibition’s E-BOOK. Sincere thanks by the major Antonio Vigo and all public Authorities to the artists that gave their precious contributions, with their interest and passion, to carry out the review with very good results. Thanks in particolar to the artist Franca Tronci who donated to MACC a boundless humanity by means of her installation and her works during the first leg of the review with the Gruppo Sinestetico; whose sign will remain by means of a work they donated. Thanks to Antonello, Luciano, Roberto Atzori for their father Nicola’s work, donated on the occasion of their last visit, which will be part of the permanent collection, to the artists Carmen Laurino, Massimo Lovisco and Federico Carta, alias Crisa, that still are present in MACC to the end of the “Gesto Segno Disegno” review. The Commune of Calasetta through this extraordinary tool had a unique opportunità for promoting culture.
M. CARLA ARMENI (Assessorship for Tourism and Shows) Commune of Calasetta
Calasetta quest’anno ha aperto la porta del MACC a “La Giornata del Contemporaneo”, un evento irrinunciabile per tutti gli amanti dell’arte e della cultura, manifestazione promossa da AMACI, un’ associazione che riunisce tra i più importanti musei italiani di arte contemporanea e che orienta la propria attività su 3 obiettivi fondamentali: conoscersi, conoscere gli altri, farsi conoscere. Il Sindaco e tutta l’Ammnistrazione ha condiviso questi obiettivi e reso la giornata del contemporaneo la perfetta conclusione di una rassegna artistica che ha avuto un riscontro di notevole successo, restituendo al MACC il lustro che merita. Un Museo che vuole produrre cultura e che soprattutto vuole coinvolgere la popolazione, i turisti e tutti coloro che amano l’arte a partecipare attivamente alla vita del MACC. Siamo riusciti a realizzare il nostro sogno, grazie alla Coop. Sémata, e in particolare a Luca Sarriu, Federico Cozzucoli e alla curatrice Erica Olmetto che hanno proposto al Comune di Calasetta di poter realizzare all’interno del MACC la rassegna “Gesto Segno Disegno” che ha previsto mostre e attività didattiche coinvolgendo tutti, adulti e bambini, permettendo di avvicinare le persone all’arte in modo unico ed esclusivo. Il loro lavoro lascerà il SEGNO con l’E-BOOK della rassegna. Un sentito ringraziamento da parte del Sindaco Antonio Vigo e di tutta l’Amministrazione agli artisti che con passione ed interesse hanno dato il loro prezioso contributo perché questa rassegna si realizzasse con ottimi risultati. Un grazie particolare all’artista Franca Tronci che ha donato al MACC un’ immensa umanità con la sua installazione e le sue opere durante la prima tappa della rassegna insieme al Gruppo Sinestetico; il cui segno resterà con un’opera donata. Grazie ad Antonello, Luciano, Roberto Atzori per l’opera del padre Nicola, donata in occasione della loro ultima visita, che farà parte della collezione permanente, agli artisti Carmen Laurino, Massimo Lovisco e Federico Carta, in arte Crisa, che ancora sono presenti al MACC sino alla fine della rassegna “Gesto Segno Disegno”. Il Comune di Calasetta grazie a questo mezzo straordinario ha avuto un’ opportunità unica di promozione di cultura.
M. CARLA ARMENI (Assessorato Turismo e Spettacolo) Comune di Calasetta
The review entitled Gesto Segno Disegno was born as an experiment of a network among different subjects that that, through contemporary art, enrich their own cultural and tourist options, creating a wider set of offerings. This 2011 experience involved MACC, Museo di Arte Contemporanea di Calasetta, and Tratalias Medieval Village. The effort in organizing that has been remarkable, for a review that made possible for six artists to take part to the project. Such an effort has been repaid by the noteworthy attendante of people and by a substantial press review, that brought the attention of dedicated magazines on the Sulcis Iglesiente, finally allowed to be known in a often neglected field like contemporary art. The exhibitions have been integrated by well structured didactic activities, meant to le people, especially the young generations, to the themes of art in general and contemporary art in particolar.Besides that, a series of theorical increased the scientifical value of this experience. Special tank to the Commune of Calasetta, that chose to guest this review into the only contemporary art museum in the Sulcis area. The authorities farsightedness, that strongly insisted to get a product of a very high level, has been indispensable for the success of this series of happenings. In particular, our gratitude goes to Maricarla Armeni, for being constantly present and for her efforts. Thanks to the artists Franca Tronci, the Gruppo Sinestetico, Luca Imperiali, Marco Vigo, Federico Carta, EllePlusElle (Carmen Laurino & Massimo Lovisco), and the community of Calasetta, especially Biggio, Putzu e Tiraboschi Altadonna families, that opened to us their houses. Sincere tank to Barbara Serra, that professionally took the photos of every leg of the review. In the end, thanks to ours Federico Cozzucoli, creator and life blood e anima of the entire project, and to Erica Olmetto, in charge of the exhibitions, for her precious scientifical contribution in consulting in order to choose the artists.
PAOLA TUVERI (President of SĂŠmata Cooperative Society)
La rassegna Gesto Segno Disegno nasce come esperimento di rete tra realtà diverse che, attraverso l’arte contemporanea, arricchiscono la propria offerta culturale e turistica, ampliando il loro specchio di proposte. L’esperienza del 2011 ha coinvolto il MACC, Museo di Arte Contemporanea di Calasetta, e il Borgo Medioevale di Tratalias. Lo sforzo organizzativo è stato notevole, per una rassegna che ha visto la partecipazione di ben sei artisti. Sforzo ripagato dall’importante partecipazione di pubblico e da una consistente rassegna stampa, che ha riportato l’attenzione delle riviste specializzate sul Sulcis Iglesiente, finalmente in grado di farsi conoscere anche sotto un aspetto culturale spesso trascurato, come quello dell’arte contemporanea. All’attività espositiva si è accompagnata un’attività didattica ben strutturata, che ha teso ad avvicinare il pubblico, soprattutto quello più giovane, alle tematiche dell’arte in generale, e dell’arte contemporanea in particolare. Oltre a questo, un ciclo di lezioni teoriche ha dato ulteriore valore scientifico a quest’esperienza. Un ringraziamento particolare va al Comune di Calasetta, che ha scelto di ospitare la rassegna nell’unico museo di arte contemporanea presente nel Sulcis. La lungimiranza degli amministratori, che hanno fortemente insistito per ottenere un prodotto di alta qualità, è stata indispensabile per la buona riuscita di questo ciclo. In particolar modo, ringraziamo Maricarla Armeni, per la costante presenza e il deciso impegno. Ringraziamo gli artisti Franca Tronci, il Gruppo Sinestetico, Luca Imperiali, Marco Vigo, Federico Carta, EllePlusElle (Carmen Laurino e Massimo Lovisco), e la comunità di Calasetta, in particolare le famiglie Biggio, Putzu e Tiraboschi Altadonna, che ci hanno aperto le proprie case. Un sentito ringraziamento va anche a Barbara Serra, che ha curato la documentazione fotografica dell’intera rassegna. Infine, un ringraziamento va al nostro Federico Cozzucoli, ideatore e anima dell’intera operazione, e alla curatrice Erica Olmetto, per il prezioso supporto tecnico e per la consulenza nella scelta degli artisti.
PAOLA TUVERI (Presidente cooperativa Sémata)
FIRST LEG In this first appointment two artistic identities that are quite different both on language and artistic education will be put on comparison: Maria Franca Tronci, original from the area of Oristano, where she lives and works, shows a long and documented experience in visual arts, in particular painting and sculpture. For Gesture Sign Drawing she proposed an installation project about the troubled and significant vicissitudes of work in the mines, Il treno del silenzio (The Train of Silence), where she points out the analogy between life and the hard miner’s work. Life, seen also as artistic experience, lived in simplicity, humility and sacrifice, in the desperate inner search for the origin of one’s own existence and the next future, identifies itself with the past and intersects with the life of the miner, who emulates the inner search process digging in the ground to find precious goods. The project for a performance proposed by the Gruppo Sinestetico (M. Albertin, A. Sassu, G Scordo), entitled Homage to Joseph Beuys, is made up of a video and a sequence of photos taken by the performance inspired precisely by the utopian ideal proposed by Beuys, according to whom man lives in his own environment perfectly integrated with nature to which he offers his protection to guarantee solidarity and free cooperation with the other men belonging to the different cultures and religions. Clearly in line with the synaesthesia-besed views of the Group, the action consists of introducing the man’s head together with the plant’s root, through a process of synaesthesia where the protective gesture of the man who sacrifices himself to get the earth ready to the plant’s entry.
ERICA OLMETTO
PRIMA TAPPA In questo primo appuntamento saranno a confronto due identità artistiche molto diverse sia per linguaggio sia per formazione artistica: Maria Franca Tronci, originaria dell'oristanese dove vive e lavora, mostra alle spalle una lunga e documentata esperienza nelle arti visive, in particolare nella pittura e nella scultura. Per Gesto Segno Disegno ha proposto un progetto installativo dedicato alla travagliata e significativa vicenda del lavoro in miniera, Il treno del silenzio, dove, è evidenziata l'analogia della vita e dell'arduo lavoro del minatore. La vita, intesa anche come esperienza artistica, vissuta con semplicità, umiltà e sacrificio, nella disperata ricerca interiore dell'origine della propria esistenza e di un prossimo futuro, si interseca, identificandosi con il passato, con quella del minatore che, compiendo il gesto di scavare la terra alla ricerca del bene prezioso, emula il processo di ricerca interiore. Il progetto per una performance presentato dal Gruppo Sinestetico (M. Albertin, A. Sassu, G Scordo), intitolato Homage to Joseph Beuys, consiste in un video e in una sequenza di foto tratte dalla performance ispirata appunto all'ideale utopico proposto da Beuys secondo il quale l'uomo vive nel proprio ambiente perfettamente integrato con la natura alla quale offre la propria protezione, garantendo solidarietà e libera collaborazione con gli altri uomini appartenenti alle diverse culture e religioni. Evidentemente in linea con il pensiero sinestetico del Gruppo, l'azione consiste nell'introdurre la testa dell'uomo insieme alla radice della pianta attraverso un processo di sinestesia nel quale risulta incisivo il gesto protettivo dell'uomo che si sacrifica per preparare la terra all'ingresso della pianta.
ERICA OLMETTO
Franca Tronci Il Treno del silenzio installazione 2011
Gruppo Sinestetico Homage to Joseph Beuys video 2011
SECOND LEG In this review’s second phase the term held as valuable for an artistic comparison between two personalities coming from very different experiences is the pictorial language in two different but intriguing expressive forms. The experience of an historically important technique such as tempera grassa, gained through a route characterized by the Roman academic experience, is significant in order to understand the works of the artist Luca Imperiali. Views imbued with sensuality and spasm, house interiors that seem to reflect impersonal conditions, figures plunged into the loneliness of a room, intimately caught in the custom of a background full of passion and everyday life. The expressive strength living in the techniques chosen by the artist strengthens the meaning of a gesture made during the act of creation and the sign left on canvas that leaves an indelible trace of a language with an evident Expressionist root. The title of the exhibition, recalling the places where the artist works, is Intonazioni romane. Ample gestures, flashing sprouts of colour, intense and thick brushstrokes are the basis instead of another painting style brought on by Marco Vigo, from Calasetta but with origins from Savona. His long and passionate evolution brought him from an original expressionist figurative language to reach abstraction in his many recent works. The use of an informal technique and of an evident chromatic thickness seems to be inspired by the pictorial gestural expressiveness of the ‘50s-‘60s. Nevertheless, the poetry of gesture that characterizes those paintings, clearly typical of the art of matter, cannot be interpreted according to the principles of randomness developed by that pictorial current. It is of basic importance, instead, to individuate in them an instinctual form led by the knowing and conscious artist’s hand, that proceeds according to a quite clear plan through a process of abstraction of shape and colour which gives the title Forma del colore (Shape of the colour) to the exhibition.
ERICA OLMETTO
SECONDA TAPPA In questa seconda fase della rassegna il termine ritenuto valido per un confronto artistico tra due personalità di provenienza ed esperienza molto diverse è il linguaggio pittorico in due differenti ma intriganti forme espressive. L'esperienza di una tecnica pittorica di importanza storica come la tempera grassa, maturata attraverso un percorso caratterizzato dall'esperienza accademica romana, è significativa per la comprensione delle opere realizzate dall'artista Luca Imperiali. Paesaggi intrisi di sensualità e spasimo, interni di ambienti domestici che sembrano riflettere condizioni impersonali, figure immerse nella solitudine di una stanza, intimamente colte nella consuetudine di un vissuto denso di passione e quotidianità. La carica espressiva della tecnica utilizzata dall'artista rafforza il senso del gesto compiuto nell'atto creativo e il segno lasciato sulla tela che imprime la traccia indelebile di un linguaggio di evidente matrice espressionista. Il titolo della mostra che si riallaccia ai luoghi dove l’artista opera, è Intonazioni romane. Gesti ampi e veloci, getti guizzanti di colore, pennellate corpose e intense sono invece alla base di un'altra pittura, quella del calasettano Marco Vigo, di origini savonesi, frutto di un lungo e intenso percorso che da un primitivo linguaggio figurativo espressionista approda, nelle numerose opere recenti, all'astrazione. L'utilizzo della tecnica informale e dell'evidente spessore cromatico, sembra essere ispirata alla gestualità pittorica degli anni '50-'60. Tuttavia, la poetica del gesto che caratterizza questi dipinti, visibilmente materici, non è interpretabile con il principio di casualità che animava quella corrente pittorica. E' di fondamentale importanza, invece, individuare in esse una forma istintiva guidata dalla mano consapevole e cosciente dell'artista, che, procede secondo un progetto ben chiaro attraverso un processo di astrazione della forma e del colore che da il titolo della mostra Forma del colore.
ERICA OLMETTO
Luca Imperiali Intonazioni romane dipinti 2008-2011
Marco Vigo Forma del colore dipinti 2008-2011
THIRD LEG In this third phase of the review, a comparison will be made between a photographer and her Team (Carmen Laurino + Massimo Lovisco) and a painter with a experience as a street artist, i. e. once again two artistical identities very far one from another. The project presented by ElleplusElle I.D. # (Interno domestico) consists of a set of works created with different languages like installation, photography and relational performance. The aim of photographer Carmen Laurino and Massimo Lovisco is to show, emphasizing it, the precious role that contemporary art plays in the field of cultural and social relationships. To reach her aim, the artist proposes the preparation of three micro expositions involving the house interiors of several families who, for the first time, play the role of managers of an art gallery in the territories where the review takes place. The performance consists in sending a kit of photographic works to be exposed before September, 30th, into their own houses organizing the installation and choosing the opening dates for the micro exhibitions, each time documented by other photos. At last, when the micro exhibitions into the houses will be closed, the photographic and audio/video material collected will be shown by ElleplusElle on the major exhibition that will take place in the halls of MACC. Converging towards mural painting and absolutely graphic is the work by Crisa, alias by which the artist Federico Carta has always been known for his previous works as a street artist. Dai margini... is the title of the pictorial exhibition that the artist offers to the Musum at Calasetta, once again dedicated, like many others among his works, to the city. The protagonists of these metropolitan settings are not the rich urban districts but the suburbs, where people live and survive in a precarious social condition, on the fringe of society. This makes the charms emanating from his works, strictly, linked to his previous production: the expressive freedom of the artist Crisa carving his signs on the wall lives without being changed in the painter Crisa, determined to bring the theme of a borderline world on canvas. The gesture’s simplicity and linearity can be appreciated both in the biggest works and in the medium and small canvas, besides the precious and refined drawings made on tracing paper.
ERICA OLMETTO
TERZA TAPPA In questa terza fase della rassegna il confronto sarà tra una fotografa e il suo Gruppo di lavoro (Carmen Laurino + Massimo Lovisco) e un pittore di nota esperienza trascorsa come street artist, ancora una volta quindi due identità artistiche molto diverse tra loro. Il progetto presentato da ElleplusElle I.D. # (Interno domestico) consiste in un insieme di opere realizzate con diversi linguaggi quali l'installazione, la fotografia e la performance relazionale. L'intento della fotografa Carmen Laurino e di Massimo Lovisco è quello di mostrare, accentuandolo, il prezioso ruolo che l'arte contemporanea riveste nell'ambito delle relazioni sociali e culturali. Per raggiungere lo scopo l'artista propone la realizzazione di tre micro esposizioni coinvolgendo l'interno domestico di alcune famiglie che, per la prima volta assumono il ruolo di galleristi nel territorio dove si svolge la rassegna. La performance consiste nella spedizione di un kit di opere fotografiche da esporre prima del 30 settembre all'interno delle proprie case organizzando l'allestimento e fissando le date per l'inaugurazione delle micro mostre, documentate di volta in volta da altre fotografie. Infine, al termine delle micro esposizioni all'interno delle case, il materiale fotografico e audio visivo raccolto, sarà allestito da ElleplusElle in occasione della grande mostra che si terrà il 30 settembre nelle sale del MACC. Convergente verso una pittura murale e assolutamente grafica è l'opera di Crisa, nome d'arte con il quale l'artista Federico Carta è da sempre conosciuto per i suoi precedenti lavori da street artist. Dai margini... è il titolo della mostra pittorica che l'artista propone per il Museo di Calasetta, dedicata ancora una volta, come molte altre sue opere, alla città. Protagonisti degli sfondi metropolitani non sono i ricchi quartieri urbani ma i sobborghi, dove le persone vivono e sopravvivono in una condizione sociale precaria, ai margini della società. E' questo il fascino che sprigiona dai suoi lavori, strettamente legati alla produzione precedente: la libertà espressiva dell'artista Crisa che incide il suo segno nel muro è ora la stessa del pittore Carta, deciso a riproporre le tematiche di un mondo borderline sulla tela. La semplicità e linearità del gesto si possono cogliere sia nelle opere più grandi che nelle tele di media e piccola dimensione così come nei preziosi e raffinati disegni realizzati su carta oleata.
ERICA OLMETTO
ElleplusElle (Carmen Laurino+Massimo Lovisco)
I.D.#1 installazione performativa 2011
Crisa (Federico Carta) Dai margini opere 2011
Gesture Sign Drawing: the collection of MACC (by Erica Olmetto) Analysis of some works in the museum according to the logic of “Gesture Signo and Drawing” theme of review and coherent method to analyze the constructivist and concretist works collected into the MACC. Gesture is the personal way by which he communicates with the others. Not only therefore through words, but also by means of body language and its peculiar gestuality, that tells us about one’s own personality, the inner world and the way it relates itself with the world . The sign, that cannot be thought separately from the gesture it is produced by, is objectively conditioned by the executive tool that creates it, by the support on which it is carried out and by the pictorial material that has been used as much as the colour chosen to portray it. Gesture, as soon as it is represented, has has a life of its own that sets aside the artists, going beyond him. Drawing is nothing but recognizing the elements above to bend them under our will. A valuable work is that one that is created by an artist who knowingly succeeds in mediating the gesture in a sign that communicates his thought.
Contemporary art in its expressive forms (by Erica Olmetto e Federico Cozzucoli) According to what is commonly perceived, we’re bound to relate the concept of art to a small number of expressive forms, mainly painting, sculpture and architecture. The average visitor of a contemporary art museum, very often, is puzzled by the nature of the works that it contains, just because the techniques used by contemporary artists are very frequently far from the classic idea of art, basically referred to figurative painting. The lesson stresses the fact that this is a prejudice. Just as we accept the modernization in contemporary society and we don’t find problems when we use a device made possible by modern, we have to understand that also the contemporary artists, facing a world going through a constant evolution, use those tools. By means of new expressive forms, that were born even as a contamination among different forms of art (the performance for instance, deeply merged with theatrical acting, or installation, which takes elements belonging to architecture, sculpture and scenography, and furthermore the most recent forms such as video art or computer art), the artists use modern languages to be closer to contemporary men and women. But for some sorto f rift, the use of those means by the artist makes art farther from contemporary man, instead of getting it closer. Even using icons or popular images coming from poor cultural contexts, typical of pop art, didn’t help modern public and contemporary art to be able to meet each other. The lesson’s aim is to try to leave behind this rift, analyzing some expressive forms in contemporary art. It will therefore be a careful examination of the techniques preferred by the artists nowadays, not to express a judgement on every single work, but with the purpose of allowing participants, when they approach art, to go beyond the forms, to perceive and understand better their ma di percepire e comprendere meglio its contents.. We mustn’t be scared by what we don’t understand, in fact, but by what has no meaning.
Gesto Segno Disegno: la collezione del MACC (a cura di Erica Olmetto) Analisi di alcune opere del museo secondo la logica del “Gesto Segno e Disegno” tema della rassegna e metodo coerente per analizzare l’opera costruttivista e concretista collezionata nel MACC. Il gesto è il modo personale con cui l’artista comunica con gli altri. Non solo, quindi, con le parole, ma anche con gli atteggiamenti del corpo e con la sua peculiare gestualità, che ci comunica il temperamento, il carattere, il mondo interiore e il modo in cui si rapporta con il mondo esterno. Il segno, che non può essere pensato avulso dal gesto che lo produce, è condizionato oggettivamente dallo strumento esecutivo che lo realizza, dal supporto su cui esso è realizzato e dal materiale pittorico usato, così come dal colore con cui è rappresentato. Il gesto, una volta rappresentato, ha una vita propria che prescinde dall’artista che lo realizza, superandolo. Il disegno non è altro che la presa di coscienza degli elementi sopra citati per piegarli alla nostra volontà rappresentativa. Un’opera valida è quella creata da un artista, che riesce, con consapevolezza, a mediare il gesto in un segno che comunichi il suo pensiero.
L’arte contemporanea nelle sue forme espressive (a cura di Erica Olmetto - Federico Cozzucoli) Nella percezione comune, si lega il concetto di arte con una serie abbastanza limitata di forme espressive, riferendosi, principalmente, alla pittura, alla scultura e all’architettura. L’utente medio di un museo di arte contemporanea, molto spesso, è disorientato dalla natura delle opere contenute al suo interno, proprio perché le tecniche usate dagli artisti contemporanei sono il più delle volte estranee all’idea dell’arte intesa nell’accezione più classica e sostanzialmente legata alla pittura figurativa. La lezione tende ad evidenziare che questo è un pregiudizio. Infatti, nello stesso modo con cui accettiamo la modernizzazione della società contemporanea, e quindi non abbiamo difficoltà ad usare i mezzi offerti dalla moderna tecnologia, dobbiamo capire che anche gli artisti contemporanei, che si confrontano con un mondo in continua evoluzione, ne usano i mezzi. Attraverso nuove forme espressive, che nascono anche come contaminazioni tra vari tipi di arte (ad esempio la performance, intimamente fusa con l’atto teatrale, o l’istallazione, che attinge all’architettura, alla scultura e alla scenografia, per non parlare di forme ancor più attuali come la video arte o la computer arte), gli artisti usano i linguaggi moderni per essere più vicini all’uomo contemporaneo. Ma, per una sorta di discrasia, l’uso di questi mezzi da parte dell’artista, invece di avvicinare l’arte all’uomo contemporaneo, la allontana ancora di più. Anche l’uso di icone o di immagini comuni e di non elevata provenienza culturale, tipico dell’arte pop, non ha aiutato questo incontro fra il grande pubblico e l’arte. L’obiettivo della lezione è quello di tentare di superare questa discrasia, attraverso l’analisi di alcune forme espressive dell’arte contemporanea. Si tratterà, quindi, di una disamina attenta ed esaustiva delle tecniche attualmente più usate dagli artisti, al di là dei giudizi di valore delle singole opere, con la finalità di permettere ai partecipanti, nel momento in cui ci si confronta con l’arte, di non fermarsi alla forma, ma di percepire e comprendere meglio il suo contenuto. Non bisogna, infatti, spaventarsi di quello che non è familiare, ma di quello che non ha significato.
Gesture Sign Drawing (by Sémata - Federico Cozzucoli) The laboratory aims to make one gain consciousness of one’s own gestuality to find a personal way to portray the world. Through this activity, it will be possible to reach a better self consciousness, studying in depth our visions about the world and how we represent it. After placing some big white sheets on the ground, using coloured felt-tip pens, the participants will be asked to freely express themselves by drawing. After that, sitting in a circle around the drawings, the results will be analyzed. Our analysis method, that won’t be a judgement about the quality level of each work, will be based upon the scheme “gesture sign drawing”. We will thus examinate the different gestures that produce points and straight or curved or closing lines, i. e. the first elements in graphic representation; the sign, that cannot be thought separated by the gesture that produces it, is expression and portray of our personality; the drawing, that is instead the graphic representation of an object, a person (really existing: father, mother, brothers etc….), a character (from comic stories, cartoons etc…) or a fantasy of ours.
Watercolour: the colour and the shape (by Sémata - Federico Cozzucoli) Aim of the laboratory is favouring a first approach to understand the theory of colours and how to use them. In particular, the focus will be on an approach to the watercolour technique, that easily fits this purpose. Besides that, watercolour allows the participants to learn while having fun, because it is easy and playful. In the first stage of the activity we’ll proceed to an analysis of the materials to be used in order to make the drawing. In particular, starting from the three primary colours, the explanation will show how to obtain the other colours and how to make the glazing in a watercolour drawing. After the theory, the laboratory will allow to everyone to create his/her own drawing.
Watercolour en plain air (by di Sémata - Federico Cozzucoli) Aim of the laboratory is to allow to learn, through a pictorial technique, how to portray the world around us. We chose watercolour because it is a drawing method quick and practical, so that it can be preparatory to painting. In art history, in fact, it was the technique usually chosen to make the sketches for paintings or frescoes. It is also the ideal technique for open air painting. It is requested to have already a very slight practice of drawing and the will to approach a technique which grants many expressive chances. The performing part will be developed by inviting the participants to choose a live subject, in a town or its neighborhood to be portrayed by means of the watercolour technique. This activity will be a chance to reflect about the first movement properly worth to be considered as “contemporary” in art history: Impressionism, and mainly en plain air painting, that even today attracts, thanks to its charms, a numerous audience audience.
Tempera Grassa or egg tempera: Gesture sign drawing (by Luca Imperiali) This laboratory discovers once again a very ancient painting technique, the most widespread one among the artists before the time when oil painting prevailed. It consists of working the coloured pigments using yolk as a bonding agent. Thanks to the laboratory, users will get a chance to dive back into the past, discovering the secrets of the ancient artists’ workshops. The teacher will be Luca Imperiali, Roman artist with a classical and strongly figurative training that will show how various can be the use of this technique and the endless ways to practice it. The contemporary uses of this technique, which succeeded in renewing itself along the centuries, will also be a part of the teaching.
Gesto Segno Disegno (a cura di Sémata - Federico Cozzucoli) Il laboratorio ha come obiettivo quello di far prendere consapevolezza della propria gestualità e del proprio modo di rappresentare il mondo. Grazie a quest’attività, si avrà la possibilità di conoscere meglio se stessi, approfondendo la nostra visione del mondo ed il modo in cui lo rappresentiamo. Dopo aver posizionato per terra dei grandi fogli bianchi e dopo aver consegnato dei pennarelli colorati, si chiederà ai partecipanti del laboratorio di esprimersi liberamente nel disegno. In seguito, mettendosi in cerchio attorno ai disegni realizzati, si analizzerà il lavoro svolto. Il metodo di analisi, che non sarà un giudizio di valore sui vari elaborati, si baserà sullo schema “gesto segno disegno“. Si analizzeranno, quindi, i vari gesti che producono punti, linee dritte o curve aperte o chiuse, primi elementi della rappresentazione grafica; il segno, che non può essere pensato avulso dal gesto da chi lo produce, è espressione della nostra personalità e la rappresenta; il disegno, che è invece la rappresentazione grafica di un oggetto, una persona (realmente esistente: madre, padre, fratelli etc…), un personaggio (dei fumetti, dei cartoni animati etc…) o una nostra fantasia.
Acquerello: il colore e la forma (a cura di Sémata - Federico Cozzucoli) L’obiettivo del laboratorio è quello di favorire un primo approccio alla comprensione della teoria dei colori e del loro uso. In particolare, si approfondiranno gli aspetti pratici della tecnica dell’acquerello, che si presta perfettamente a questo scopo. La scelta dell’acquerello, inoltre, permette ai partecipanti di imparare divertendosi, data la facilità della tecnica e alla sua connotazione ludica. Nella parte iniziale dell’attività si procederà ad un’analisi dei materiali che verranno usati per realizzare il disegno. In particolare, a partire dai tre colori primari, si spiegherà come si formano gli altri colori e come si realizzano le velature nel disegno ad acquerello. Al termine della parte teorica, si procederà nell’attività laboratoriale, in cui i partecipanti realizzeranno un proprio disegno.
Acquerello en plain air (a cura di Sémata - Federico Cozzucoli) Il laboratorio ha come obiettivo quello di permettere all’utenza di imparare, attraverso una tecnica pittorica, a rappresentare il mondo che ci circonda. La scelta dell’acquerello è dovuta al fatto che esso è un metodo di disegno pratico e veloce, che può essere propedeutico alla pittura. Nella storia dell’arte, infatti, era la tecnica abitualmente usata per realizzare i bozzetti preparatori che poi sarebbero stati riportati in pittura o affresco. Esso, inoltre è una tecnica che si rivela come la più adatta per la pittura all’aria aperta. Il laboratorio è rivolto a persone che abbiano già una pratica, seppur minima, del disegno, e vogliano accostarsi ad una tecnica dalle molteplici possibilità espressive. La parte pratica si svolgerà invitando i partecipanti a scegliere un soggetto dal vivo, all’interno di un centro abitato o nelle sue vicinanze, che andrà poi riprodotto con la tecnica dell’acquerello. L’attività darà modo di riflettere sul primo movimento propriamente “contemporaneo” della storia dell’arte: l’Impressionismo, e principalmente la pittura en plain air, che ancora oggi attrae, con il suo fascino, l’attenzione di un numeroso pubblico.
Tempera Grassa o all'uovo: Gesto segno disegno (a cura di Luca Imperiali) Il laboratorio ripropone una tecnica pittorica molto antica, che era la più diffusa tra gli artisti prima del prevalere della tecnica ad olio. Essa consiste nel lavorare i pigmenti colorati usando come collante il rosso d’uovo. Grazie al laboratorio, l’utenza avrà la possibilità di fare un tuffo nel passato, scoprendo i segreti delle antiche botteghe d’artista. La docenza sarà effettuata da Luca Imperiali, artista romano di formazione classica e fortemente figurativa, che darà dimostrazione della varietà dell’uso di questa tecnica e delle sue più disparate possibilità di applicazione. Verranno anche illustrati gli usi più contemporanei di questa tecnica, che è riuscita, nei secoli, a rinnovarsi continuamente.
ISBN 9788890699115