Michele lombardo

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michele lombardo


Michele Lombardo,

vive e lavora a Caltanissetta, recentemente è stato finalista del “Premio Basi” 2012, con l’opera “ Shift of water” nella sezione site specific esposta a Cava di Roselle (GR) e al Premio Celeste 2013, nella sezione “Fotografia a arte digitale” con il lavoro “Kintsugi”, esposto a Ottobre al Pan di Napoli. Nel 2014, presso LAB4 di San Cataldo (CL), ha aperto la rassegna “Rolling artist” con la mostra intitolata “Date sbagliate”, istallazioni e fotografie.


Ritagli di tempo L’artefatto, il falso naturale, l’idea abitativa non condivisa, sono elementi che hanno contribuito all’accentuazione del diffuso squilibrio, nel rapporto tra desiderio e necessità. L’opera è una sorta di scansione nella memoria, di materiali, forme, immagini e oggetti che s’incontrano, nel tentativo di trasformare queste trame in risonanze visive, tra costruzione, descrizione, “contorno e frammento”.

Mixed media, dimensioni ambientali, 2014. (nella foto particolare di un elemento dell’installazione)

Untitled L’installazione rimanda alla fragilità, nella cultura contemporanea, delle identità e dell’immagine per mezzo della massiva pratica fotografica: nell’accezione che renderebbe nullo il così detto “punto di vista”, affidando ai software preconfezionati la visione “post ideologica” dello sguardo.

Mixed media, dimensioni ambientali, 2013.

L’attuale ricerca di Michele Lombardo, pone l’attenzione sullo spazio e i luoghi, sulla memoria e l’identità. Il suo lavoro è un attraversamento visivo e relazionale vicino a quella zona di confine che mette in crisi la linea di demarcazione della coppia concettuale naturale/artificiale. La pratica dell’installazione e il suo metodo di lavoro, prevede la raccolta e l’elaborazione dei materiali d’uso comune e la realizzazione e l’utilizzo di immagini fotografiche. Nella piccola dimensione dell’opera, l’artista vorrebbe manifestare le contraddizioni e le incoerenze del nostro paesaggio, trasformando gli oggetti dello sguardo, in “frammenti” di un racconto, dove il desiderio sfugge all’inconciliabilità della dicotomia tra vero e falso.


(nella foto in alto l’opera selezionata al premio Basi 2012 “shift of water” – stampe lambda – light box – 2012)

(l’opera “Kintsugi” finalista al “Premio Celeste 2013” nella sezione “fotografia e grafica digitale” - stampa analogica, foglia oro, distanziali in metallo e alluminio - 2013)


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