alfonso siracusa
Alfonso Siracusa è
dove vive e lavora.
nato a Siculiana (Ag) nel 1963,
Dopo essersi formato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero, fra cui: Reggi-Secolo, (Milano 1991) testi di Gillo Dorfles e Cristina Morozzi, con Paco Rabanne, Vivienne Westwod, Franco Zeffirelli, Yves Saint-Laurent, Mario Schifano, Franco Zeffirelli... Personale Viaggiatori del Tempo, (Lamezia Terme 1994) a cura di Enzo Battarra; Messaggio dalle Pleiadi, (Siculiana 1995) a cura di Ezio Pagano, testo in catalogo di Ariella Giulivi, condirettrice di “Tema Celeste”; Partecipa alla kermesse internazionale Impre-Visto, a cura di StarPioTrek 1998 olio su tela 185x113 mm
Samuele Mazza, con Giorgio Armani, Olivero Toscani, Jean Paul Gaultier, Gianfranco Ferrè, Mark Kostabì, Marco Lodola, Bruno Munari… La W.E.A., (Milano 1996) lo invita alla rassegna internazionale Contenitorio/Container, con Trussardi, Fiorucci, Giugiaro, Nespolo, Marchegiani...; Tale mostra fa tappa, alla Triennale di Milano, Italian Academy Londra, ecc... In occasione di tale evento, durante il vernissage, la Rai gli dedica un breve, ma esauriente servizio sul TG2 del 22 Settembre. Ne Le Affinità Elettive, Castello Chiaramonte, Siculiana (Ag), espone con artisti del calibro di Morlotti, Morandi, Leoncillo, Sironi... Partecipa nel ’97, alla II edizione del Premio Morlotti, a cura di Marina Pizziolo, espone con Frangi, Velasco…; Flash Art Museum, (Trevi 1997);Biennale Internazionale di Arte Contemporanea, a cura di Paolo Nardon; Passaggi a Nord/Ovest, ( Biella 1998) Casa Circondariale Fondazione Pistoletto, con Flavio Favelli, Stefania Ricci...; IV edizione del Premio Morlotti, a cura di Marina Pizziolo, con Andrea Chiesi, Marco Petrus, Francesco Merletti…; Partecipa alla 53° Biennale di Venezia - Eventi Collaterali - Network Poetry Reading in Webcam, curated by Caterina Davinio; Fa parte della collezione del Davis Museum of Contemporary Art, (Barcellona 2009) Spain; Made in Sicily, (Catania 2011) GAM Le Ciminiere – Albergo dei Poveri (Palermo 2011); Esegesi visiva, (Caltanissetta 2012); TavorArtMobil - Route n.5 (Cagliari 2012) a cura del duo artisti Ardau/Di Caterino; L'Universo e i suoi Misteri, (Caltanissetta 2012); Illumi-Nati-IllumiNated, A Sud artecontemporanea (Realmonte 2013); TavorArtMobil - Route n.8 (Cagliari 2013) Black Board – LAB4 (San Cataldo 2013); Il Purgatorio (Cuneo 2013), Strongly Weak - LAB4 (San Cataldo 2014); Mission to...Mars, LAB4 (San Cataldo 2014); Art Factory Fair, GAM Le Ciminiere (Catania 2014); Esposizione Triennale di Arti Visive, Art Director Daniele Tedeschi Radini, opening Achille Bonito Oliva, organization La Rosa dei Venti, Università La Sapienza (Roma 2014)
Raiufo - Monarch 2004 - 2013 tenda di lino con ricamo in ordito, asta in metallo zincato, proiezione video 10x370x46 cm videoinstallazione
Mission to...Mars
Nel 1980 Andrew Basiago, attraverso un agente CIA, è stato arruolato per una missione della DARPA avente come obiettivo il teletrasporto su Marte. Il motivo della missione: «Perché la sopravvivenza della razza umana dipende da esso». Dal 1980 al 1983 Basiago si unì agli altri nove volontari per la missione su Marte: vennero battezzati i “Dieci Titani”. Tra costoro c’era un diciottenne afroamericano di nome Barry Soetoro, classe 1961. Ventotto anni dopo, quel Barry sarebbe diventato il 44° Presidente degli Stati Uniti d’America, meglio conosciuto come Barack Obama. Nei primi anni
Barry Soetoro 2014 stampe digitali, graffi m 25x18
ottanta i “Dieci Titani” sono stati teletrasportati nello spazio e nel tempo grazie a una tecnologia
Jump room 2014 specchi bi-facciali e stampe digitali Installazione site specific (Mission to..Mars)
speciale soprannominata “Jump room”. La tecnologia del teletrasporto deriva dalle ricerche di Tesla sull’energia radiante. Jump Room o meglio conosciuta come “Stanza del salto” è una installazione site specific realizzata al LAB4, con degli specchi bi-facciali da barba “Stargate” e delle stampe digitali inserite nelle rispettive facce a simulare i portali dimensionali. Un potente raggio laser verde, viene azionato dal pubblico e tutti i “portali” si attivano. Nella parete laterale due stampe digitali Barry Soetoro, una in versione “islamica” e l'altra “bianca”, graffiate dal pubblico durante la vernice su indicazione dell'artista (con le unghie e con le monetine, nello stile italiano del “Gratta&Vinci”) per determinare la vera o presunta identità di “Barak Obama”. Che il Presidente possa essere un Manchurian Candidate, non è un’idea nuova. Tanto da asserire l’idea di un burattino: Obama non ride mai, ha un sorriso artificiale, è un attore addestrato dalla CIA, un bugiardo. “Barry Soetoro” acquisisce l’identità di Barack Obama solo nel 1982. Per questo non esisteva alcun certificato di nascita prima che venisse repentinamente pubblicato nel maggio del 2011: il cognome Obama gli sarebbe stato assegnato dalla CIA solo nel 1982. In un'altra parete, StarObamaTrek, un olio su tela di piccolo formato. Startrek è stato un evento culturale, che ha creato un immaginario collettivo negli Stati Uniti e nel mondo. Parla delle loro avventure, nell'esplorazione del cosmo "alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima". E così, in un novello canale televisivo satellitare e intersiderale da me inventato e ironicamente chiamato “Raiufo”, StarObamaTrek diventa un alieno tra gli alieni.
E.B.E. Clarion 2009 olio su tela 8x18 courtesy Davis Museum of contemporary Art in Barcelona
Lost Head 2013 Laser print, cornice in legno laccato, statuine torte nuziali, strass, centrino bomboniera, capelli umani, stampa adesiva e bandiera italiana 180x45x25 cm
La finzione della realtà che governa il mondo si riflette nelle mie opere, un’ambiguità che, ribaltata di segno, riemerge in un’idea di ‘confusione’, sobbarcandomi paradossalmente come valore e come riferimento e da farne il nocciolo centrale e l’assillo pregnante della mia ricerca artistica. Sono attratto dalle icone che mantengono o acquisiscono, dietro strategie non casuali, una grande forza attrattiva verso le masse popolari e non solo, e che assecondano la vorace fame di spiritualità di molti e il grottesco e blasfemo mercato del sacro di alcuni. Il mio lavoro è prettamente visionario e sovverte ogni regola, le mie opere mettono in discussione ogni
certezza sulla storia contemporanea; insinuo dubbi e riflessioni sulla valenza sociale e militare del potere occulto, operato dalle corporazioni internazionali. Oggi vengono definite “teorie complottiste”, le quali identificano alla base delle manipolazioni della coscienza della massa e dello stravolgimento della realtà operato dai potenti principalmente attraverso i media, la volontà di creare un “Nuovo Ordine Mondiale”.